2. il razionalismo nel seicento 2

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  • 1. Il razionalismo nel Seicento A cura di Stefano Ulliana

2. Panoramica

  • 1. Razionalismo e cartesianesimo.

3. 2. L'occasionalismo. 4. 3. Arnauld e la logica di Port-Royal. 5. 4. Il platonismo inglese. 6. 5. Gassendi. 7. 6. Il libertinismo. 8. 1. Razionalismo e cartesianesimo.

  • La filosofia cartesiana tecnica razionale: essa si raffigura come impegno a far s che la ragione riconquisti la propria autonomia di determinazione, selezionando tutte quelle caratteristiche che possono essere ridotte al proprio spirito di organizzazione e di disposizione ordinata ed escludendo tutte quelle forme che al contrario non riescono ad integrarsi in questo spirito di civilizzazione della materia e dell'intelletto. In questa lotta per la ragione tutti gli aspetti e le caratterizzazioni che venivano esclusi la sensibilit, l'immaginazione, il desiderio e la volont della materia; la sensibilit, l'immaginazione, il desiderio e la volont dell'intelletto - erano sradicati dallo stesso concetto di razionalit ed allontanati nel regno dell'irrazionale. Questa tensione dialettica e polemica aiutava i due termini in lotta ad una migliore e pi chiara definizione di se stessi, portando entrambi i soggetti ad una pi forte affermazione del proprio impegno per il dominio speculativo e pratico nell'ambito morale, politico e religioso (oltre che in quello scientifico).

9.

  • Cos se da un lato la ragione divenne una forza incondizionata e libera, capace di sottomettere sul piano epistemologico tutti i fenomeni naturali alla rigida e rigorosa legge della causalit, sfondando poi sul piano etico-politico e religioso tutte le limitazioni ed i condizionamenti della tradizione metafisica scolastica (cfr. il movimento libertino), dall'altro essa venne ancora limitata e condizionata da fattori apparentemente estrinseci, dalla sensibilit e dalla materialit (cfr. Hobbes) alla tradizione religiosa. Contro la diversit degli impieghi del termine di ragione, si stagli poi la reazione pi propriamente anticartesiana, dovuta alla ripresa della filosofia scolastica (Universit e collegi religiosi). Fenomeni di reazione al cartesianesimo furono l'occasionalismo e il giansenismo, oltre che il neoplatonismo inglese.

10. 2. L'occasionalismo.

  • L'occasionalismo fece della razionalit cartesiana lo strumento per la conservazione dell'impostazione religiosa e metafisica tradizionale (scolastica cartesiana).Arnold Geulincx(1624 1669 d.C.) ricompone in Dio la divisione delle sostanze cartesiane. L'interrelazione fra corpo e mente lo scambio fra sensazioni e volont viene giustificata tramite un diretto e globale intervento della volont divina, che rendono il corpo e la mente il luogo l'occasione del suo manifestarsi ed esercitarsi. Di qui l'umilt e la sottomissione religiosa.Nicolas Malebranche(1638 1715 d.C.) razionalizza l'intero impianto dogmatico della fede cattolica, considerando Dio come prima e totale giustificazione della possibilit del rapporto fra l'idea ed il corpo. Dio dunque la causa determinante dell'esistenza e dell'essenza dei corpi creati.

11.

  • Questo significa che Dio produce in noi l'idea in corrispondenza del corpo attualmente presente, che non pu agire su di una sostanza separata. Come Dio trasforma e trasferisce, come sensazioni, le modificazioni del corpo, cos pure trasferisce ed impone al corpo le determinazioni ideali da lui stesso prodotte, come volizioni. Dio dunque il puntello attivo di ogni conoscenza e di ogni volont: egli vale come riferimento primo ed orizzonte verit all'interno del quale vengono a determinazione tutte le verit particolari, necessarie, sia per la scienza, che per la coscienza. La ricerca razionale diviene pertanto una forma di preghiera naturale, un atto di impressione e di espressione religiosa nell'animo dell'uomo, motivato dall'amore per Dio.

12. 3. Arnauld e la logica di Port-Royal.

  • Il movimento dei giansenisti cerc di ricomporre la filosofia cartesiana con l'impostazione agostiniana, da loro seguita soprattutto sul tema della grazia divina e sulla sua predestinazione.Antoine Arnauld(1612 1694 d.C.) contro Malebranche ( Trattato delle idee vere e false , 1683 d.C.) ritiene che sia necessario separare il dominio della fede da quello della ragione (legittimamente occupato dai risultati della filosofia cartesiana). Nella conoscenza l'intelletto intende immediatamente l'oggetto e se ne forma un'idea, che ne la sua rappresentazione oggettiva. Grazie a questo atto ed attivit l'intelletto diviene consapevole di se stesso. NellaLogica o arte del pensare(1662 d.C.) sono le stesse operazioni dello spirito teoretico a venire individuate ed analizzate. Esse sono: (1) intuizione genetica o concepire; (2) unione o disunione (affermazione o negazione) delle intuizioni o giudicare; (3) ragione discorsiva produttrice di altri giudizi; (4) ordinamento o specificazione razionale.

13. 4. Il platonismo inglese.

  • L'ambiente filosofico inglese del primo '600 venne influenzato dal razionalismo naturalistico dei pensatori rinascimentali italiani. Esso si diresse verso l'elaborazione di una forma di teologia razionale e naturale (deismo), che fosse capace di annullare le dispute religiose in nome di comuni principi di coscienza come per esempio l'esistenza di una divinit universale, creatrice ed ordinatrice dell'universo - ed a favore della tolleranza e della pace religiosa. Alcuni dei filosofi pi importanti di questa corrente, tesa alla purificazione razionale della religione da ogni superstizione antropomorfica, furono:Edward Herbert di Cherbury(1583 1648 d.C.), i platonici di CambridgeRalph Cudworth(1617 1688 d.C.) eHenry More(1614 1687 d.C.).

14. 5. Gassendi.

  • Pierre Gassendi(1592 1655 d.C.) utilizz una strana combinazione di filosofia epicurea cristianizzata e teologia, per salvaguardare da un lato la libert e l'autonomia razionale della Natura, dall'altro le principali affermazioni di fede ed i dogmi della religione. Cos gli atomi epicurei diventano entit create da Dio, messe in movimento e combinate dall'attivit spirituale divina. Essa valeva come forza ed energia finalisticamente orientata, determinata dalla divina Provvidenza. L'anima umana aveva poi tre parti: due mortali (vegetativa e sensibile), la terza invece immortale (intellettiva).

William Blake,L'Antico dei giorni . 15. 6. Il libertinismo.

  • La Francia del '600 produsse un movimento di tendenza fortemente razionalistica e critica dei poteri politici, della tradizione religiosa, dei costumi e delle forme culturali, artistiche e letterarie: il movimento dei liberi pensatori o libertini, come venivano spregiativamente definiti dai propri nemici tradizionalisti. Essi letterati, magistrati, politici, filosofi e moralisti costituirono un movimento d' lite , composito e diversificato al proprio interno, dedicato alla valorizzazione di posizioni filosofiche differenti, anche se accomunate da un atteggiamento scetticheggiante. Fra i libertini deve essere ricordata la figura diCyrano de Bergerac(1619 1655 d.C.), autore di due famosi romanzi filosofici:Gli Stati e gli Imperi della Luna(1657 d.C.) eGli Stati e gli Imperi del Sole(1662 d.C.). Egli fu influenzato dalla filosofia animistica e magica campanelliana. Il libertinismo sfocer nel successivo movimento illuministico.