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BOLOGNA bologna.repubblica.it REDAZIONE DI BOLOGNA Via Santo Stefano, 57 | 40125 | e-mail: [email protected] | tel. 051/6580111 | fax 051/271466 (Redazione) | CAPO DELLA REDAZIONE GIOVANNI EGIDIO SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 051/6580111 | fax 051/271466 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Viale Silvani, 2 | 40121 BOLOGNA | tel. 051/5283911 | fax 051/5283912 VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012 Via libera della giunta a 11mila metri quadrati di nuove abitazioni Pd contro i Cinque Stelle PARMA.REPUBBLICA.IT Bologna.it Parma.it Moneta di cioccolato da Guiness al Cioccoshow guarda le foto sul sito BOLOGNA.REPUBBLICA.IT S ul caso People Mover la presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti è sott’inchiesta per abuso d’xxxxxx (ehm, l’uf- ficio le è già stato tolto) (federico taddia) IL BOLOGNINO © RIPRODUZIONE RISERVATA “Io, terùn come Merola orgoglioso e indignato” CARLO SORICELLI S ONO l’autore del libro “Maruchein, abitavo in Via del Carroccio". Rimango allibito per l’incredibile uscita di un giovane consigliere del Quar- tiere San Vitale contro il sindaco Merola (“ma tornatene a casa, terùn”). Alessandro Dalrio del Pdl si dovrebbe vergognare ma purtroppo la Lega ha fatto scuo- la anche nella nostra città e fatto presa su cervelli deboli. Merola come me è campano, ed è cre- sciuto come me a Bologna. SEGUE A PAGINA XV Carlo Soricelli ci scrive sulle offese del consigliere Pdl Dalrio La lettera “Turbativa d’asta e abuso d’ufficio”, il Ccc sarebbe stato favorito. Avvisi di garanzia anche all’ex assessore Rossi e alla dirigente Bruni, più altri tecnici La procura ferma il People mover Undici indagati tra cui Draghetti, Venturi, Delbono e Collina STOP al People mover dalla pro- cura, che ieri ha notificato dieci avvisi di garanzia al presidente della Provincia Beatrice Dra- ghetti, al suo vice Giacomo Ven- turi e all’assessore Maria Ber- nardetta Chiusoli e, sul fronte comunale, all’ex sindaco Flavio Delbono e all’ex assessore Wil- liam Rossi. Indagati i presidenti di Atc e Ccc e tecnici. L’ipotesi è di abuso di ufficio e turbativa d’asta: i vertici di Comune e Pro- vincia avrebbero favorito il Ccc scaricando i rischi su Atc. SPEZIA A PAGINA II BEPPE Grillo sul suo blog boccia la «fiducia con l’applausometro» delle assemblee emiliane. Non so- lo quella he mercoledì sera ha “promosso” Federica Salsi ma an- che quella di Ferrara che ha ricon- fermato il sostegno a Giovanni Fa- via, considerato vero “capo dei ri- belli”. Nel mezzo, nuove offese e fuorionda, con un’attivista a 5 Stel- le pizzicata da Tgcom fuori dall’as- semblea mentre dice: «La Salsi? Puttana era e puttana rimane». I SERVIZI A PAGINA V “Non bastano gli applausi”. Favia e Salsi resistono. “Non siamo in caserma” Cinque stelle ad alta tensione Grillo sconfessa le assemblee Zanetti accusa e apre al rientro “Il Bologna è calcio, non mattoni” Parla l’ex presidente rossoblù M ASSIMO Zanetti, Mr. Segafredo, torna a parlare dopo cinque mesi. L’ex presidente del Bologna è preoccu- pato dalla crisi rossoblù: «Guaraldi è assuefatto all’i- dea di andare in B, bisogna fare qualcosa. Io ci sono, ma que- sta volta voglio la maggioranza». INTORCIA A PAGINA XVII Zanardi, un gigante premiato col Nettuno Il personaggio N ETTUNO oggi pomeriggio premia il gigante più stra- no che gli sia mai capitato davanti. Finalmente un gigante vero uscito dallo sport, ferito e che ha saputo rialzarsi e lanciare il suo racconto oltre il mondo che l’ave- va coccolato. L’onore più grande, racconta Alex Zanardi, è che pri- ma di lui a ricevere l’ultimo Net- tuno d’Oro sia stato un premio Nobel: Mario Capelli, per la medi- cina, born in Bologna, made ov- viamente in America. La dedica più bella vola invece nella Bassa, ora piena di nebbie: a Budrio, a quelli come lui che hanno perso gambe o braccia e le hanno ritro- vate, a quelli che li hanno aiutati, nel centro protesi di Vigorso. «Io sono molto, molto pubblicizzato. Ma ho visto persone che con te- nacia affrontavano i loro proble- mi e senza clamori ne uscivano. Se eroi ci sono, sono loro». Ales- sandro Zanardi, 44 anni da meno di un mese, cavaliere della Re- pubblica e molto altro, da oggi sarà nell’albo d’oro dei «cittadini» che hanno «onorato» Bologna. SEGUE A PAGINA XIX Sfilano di nuovo i collettivi e bruciano i cassonetti ILARIA VENTURI C ASSONETTI ribaltati in stra- da e incendiati a porta San Vitale e sotto le Due Torri. Traffico bloccato. La rabbia dei col- lettivi studenteschi, dopo gli scon- tri di mercoledì a Roma, si è sfoga- ta ieri in un mini-corteo selvaggio partito alle sette di sera da piazza Verdi. Gli universitari del Cua e del centro sociale Crash, con il Cas, collettivo degli studenti medi, han- no manifestato in solidarietà agli arrestati nel giorno dello sciopero europeo contro l’austerity. SEGUE A PAGINA XV Un corteo improvvisato paralizza San Vitale. L’intervento dei pompieri La protesta In via San Petronio Vecchio l’originale negozio di Anna Hilbe Nasce la libreria dei testi gratis nessuno compra soltanto scambi GIUSBERTI A PAGINA XXIII Rinvii, problemi finanziari e ora le indagini Marconi Express: il progetto vada avanti Quel trenino sopraelevato che rischia di deragliare VARESI A PAGINA III Un modello di People mover Il commento Brutto clima da caccia alle streghe GIOVANNI EGIDIO B RUTTO clima, raccontano i cronisti, l’altra sera in via Mazzini all’assemblea del Movimento 5 Stelle. Pressio- ni, ostilità diffusa e palpabile, telecamere usate per ostacolare chi prendeva appunti. Ognuno reagisce come vuole, come crede, come sa. SEGUE A PAGINA V Alex Zanardi MARCO MAROZZI I cassonetti a fuoco

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REDAZIONE DI BOLOGNA Via Santo Stefano, 57 | 40125 | e-mail: [email protected] | tel. 051/6580111 | fax 051/271466 (Redazione) | CAPO DELLA REDAZIONE GIOVANNI EGIDIOSEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 051/6580111 | fax 051/271466 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Viale Silvani, 2 | 40121 BOLOGNA | tel. 051/5283911 | fax 051/5283912

VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012

Via libera della giuntaa 11mila metri quadratidi nuove abitazioniPd contro i Cinque Stelle

PARMA.REPUBBLICA.IT

Bologna.it Parma.it

Moneta di cioccolatoda Guinessal Cioccoshowguarda le foto sul sito

BOLOGNA.REPUBBLICA.IT

Sul caso People Mover la presidente dellaProvincia di Bologna Beatrice Draghetti èsott’inchiesta per abuso d’xxxxxx (ehm, l’uf-

ficio le è già stato tolto)(federico taddia)

IL BOLOGNINO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

“Io, terùn come Merolaorgoglioso e indignato”CARLO SORICELLI

SONO l’autore del libro“Maruchein, abitavo in Viadel Carroccio". Rimango

allibito per l’incredibile uscita diun giovane consigliere del Quar-tiere San Vitale contro il sindacoMerola (“ma tornatene a casa,terùn”). Alessandro Dalrio delPdl si dovrebbe vergognare mapurtroppo la Lega ha fatto scuo-la anche nella nostra città e fattopresa su cervelli deboli. Merolacome me è campano, ed è cre-sciuto come me a Bologna.

SEGUE A PAGINA XV

Carlo Soricelli ci scrive sulle offese del consigliere Pdl Dalrio

La lettera

“Turbativa d’asta e abuso d’ufficio”, il Ccc sarebbe stato favorito. Avvisi di garanzia anche all’ex assessore Rossi e alla dirigente Bruni, più altri tecnici

La procura ferma il People moverUndici indagati tra cui Draghetti, Venturi, Delbono e Collina

STOP al People mover dalla pro-cura, che ieri ha notificato dieciavvisi di garanzia al presidentedella Provincia Beatrice Dra-ghetti, al suo vice Giacomo Ven-turi e all’assessore Maria Ber-nardetta Chiusoli e, sul frontecomunale, all’ex sindaco FlavioDelbono e all’ex assessore Wil-liam Rossi. Indagati i presidentidi Atc e Ccc e tecnici. L’ipotesi èdi abuso di ufficio e turbativad’asta: i vertici di Comune e Pro-vincia avrebbero favorito il Cccscaricando i rischi su Atc.

SPEZIA A PAGINA II

BEPPE Grillo sul suo blog boccia la«fiducia con l’applausometro»delle assemblee emiliane. Non so-lo quella he mercoledì sera ha“promosso” Federica Salsi ma an-che quella di Ferrara che ha ricon-fermato il sostegno a Giovanni Fa-via, considerato vero “capo dei ri-belli”. Nel mezzo, nuove offese efuorionda, con un’attivista a 5 Stel-le pizzicata da Tgcom fuori dall’as-semblea mentre dice: «La Salsi?Puttana era e puttana rimane».

I SERVIZI A PAGINA V

“Non bastano gli applausi”. Favia e Salsi resistono. “Non siamo in caserma”

Cinque stelle ad alta tensioneGrillo sconfessa le assemblee

Zanetti accusa e apre al rientro“Il Bologna è calcio, non mattoni”

Parla l’ex presidente rossoblù

MASSIMO Zanetti, Mr. Segafredo, torna a parlare dopocinque mesi. L’ex presidente del Bologna è preoccu-pato dalla crisi rossoblù: «Guaraldi è assuefatto all’i-

dea di andare in B, bisogna fare qualcosa. Io ci sono, ma que-sta volta voglio la maggioranza».

INTORCIA A PAGINA XVII

Zanardi,un gigantepremiatocol Nettuno

Il personaggio

NETTUNO oggi pomeriggiopremia il gigante più stra-no che gli sia mai capitato

davanti. Finalmente un gigantevero uscito dallo sport, ferito e cheha saputo rialzarsi e lanciare il suoracconto oltre il mondo che l’ave-va coccolato. L’onore più grande,racconta Alex Zanardi, è che pri-ma di lui a ricevere l’ultimo Net-tuno d’Oro sia stato un premioNobel: Mario Capelli, per la medi-cina, born in Bologna, made ov-viamente in America. La dedicapiù bella vola invece nella Bassa,ora piena di nebbie: a Budrio, aquelli come lui che hanno persogambe o braccia e le hanno ritro-vate, a quelli che li hanno aiutati,nel centro protesi di Vigorso. «Iosono molto, molto pubblicizzato.Ma ho visto persone che con te-nacia affrontavano i loro proble-mi e senza clamori ne uscivano.Se eroi ci sono, sono loro». Ales-sandro Zanardi, 44 anni da menodi un mese, cavaliere della Re-pubblica e molto altro, da oggisarà nell’albo d’oro dei «cittadini»che hanno «onorato» Bologna.

SEGUE A PAGINA XIX

Sfilano di nuovo i collettivie bruciano i cassonettiILARIA VENTURI

CASSONETTI ribaltati in stra-da e incendiati a porta SanVitale e sotto le Due Torri.

Traffico bloccato. La rabbia dei col-lettivi studenteschi, dopo gli scon-tri di mercoledì a Roma, si è sfoga-ta ieri in un mini-corteo selvaggiopartito alle sette di sera da piazzaVerdi. Gli universitari del Cua e delcentro sociale Crash, con il Cas,collettivo degli studenti medi, han-no manifestato in solidarietà agliarrestati nel giorno dello scioperoeuropeo contro l’austerity.

SEGUE A PAGINA XV

Un corteo improvvisato paralizza San Vitale. L’intervento dei pompieri

La protesta

In via San Petronio Vecchiol’originale negozio di Anna Hilbe

Nasce la libreriadei testi gratisnessuno comprasoltanto scambiGIUSBERTIA PAGINA XXIII

Rinvii, problemi finanziari e ora le indaginiMarconi Express: il progetto vada avanti

Quel treninosopraelevatoche rischiadi deragliareVARESIA PAGINA III Un modello di People mover

Il commento

Brutto clima da caccia alle stregheGIOVANNI EGIDIO

BRUTTO clima, raccontano i cronisti, l’altra sera in viaMazzini all’assemblea del Movimento 5 Stelle. Pressio-ni, ostilità diffusa e palpabile, telecamere usate per

ostacolare chi prendeva appunti. Ognuno reagisce comevuole, come crede, come sa.

SEGUE A PAGINA V

Alex Zanardi

MARCO MAROZZI

I cassonetti a fuoco

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BOLOGNA

SPORT■ XVII

@VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa PER SAPERNE DI PIÙwww.bolognafc.itwww.segafredo.it

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO SAVERIO INTORCIA

PARMA — «Nel Bologna c’ero, cisono, ci sarò sempre». Casa Azzur-ri, pochi minuti prima del fischiod’inizio di Italia-Francia. Massi-mo Zanetti, sponsor della Nazio-nale fino alla prossima Coppa delMondo, si diverte da matti incro-ciando le glorie dello sport, e la-sciandosi andare ad abbracci e ri-cordi. «Vittorio! Io ero a tifare per tea Imola, quando hai vinto il mon-diale». Vittorio Adorni, un mito delciclismo. Intorno, è un brulicare diprocuratori, ex calciatori, allena-tori disoccupati. Al fianco di mi-ster Segafredo c’è Luca Baraldi,oggi al Padova. «Dove nessuno silamenta del suo operato, invecequando l’ho portato a Bologna èsuccesso di tutto...», ricorda l’expresidente, che torna a parlare do-po cinque mesi.

Zanetti, pensa di tornare nelBologna?

«L’ho detto mille volte: non mene sono mai andato. Sono distur-bato da quello che leggo in questigiorni, i quotidiani fanno il mionome, sembra che le polemiche leabbia scatenate io. Invece ho inte-resse solo che la squadra vada be-ne».

Non se ne sarà andato, ma nonpartecipa alla vita del club da qua-si due anni.

«Io ero vicepresidente nel Bolo-gna di Corioni. C’ero quando fuportata la Vittoria alata al Dall’Ara,restaurata a mie spese. E ci saròsempre, quando la squadra avràbisogno».

Il Bologna oggi è in zona retro-cessione.

«E questo mi addolora. Ma so-prattutto mi dispiace vedere unpresidente assuefatto all’idea di fi-nire in Serie B».

Non è così: Guaraldi ha chiestounità all’ambiente, si è assunto lesue colpe, promette di tornare sulmercato.

«Devono essere i soci a prende-re atto che è necessario un cam-biamento».

Intende rilevare le quote di mi-noranza?

«In questo momento i soldi van-no messi nel Bologna, non nelle ta-sche degli azionisti, bisogna pen-sare al bene del club. E comunque,ripeto, c’è un presidente e c’è unconsiglio d’amministrazione. Iosono solo un socio».

Comprerebbe le quote di Gua-raldi?

«(sorriso) Magari gli offro un ga-rage a Cadriano».

Di nuovo: tratterebbe con Gua-raldi?

«Dovrei parlare con lui. Io nondevo occuparmi a tutti i costi delBologna, ho solo interesse che lasquadra vada bene. Ripeto, però,in questo momento i soldi vannoinvestiti nel club».

E lei quanto sarebbe disposto ainvestire?

«Non entro nei dettagli. Ma so-no pronto a fare tutto ciò che è ne-cessario. Io volevo amministrarlobene, il Bologna».

Aspetta che siano i soci a venireda lei?

«Se mi vogliono, ci sono. Nonconosco bene ancora i conti ma èdal primo giorno ripeto che c’è bi-sogno di altri soldi. Nelle mie pre-visioni ero stato anche basso. Laverità è che mi sono rotto di tuttaquesta gente che negli ultimi anniha pensato al Bologna come unmezzo. Io non sono un costrutto-re, non ho bisogno della squadraper vendere il caffè».

Altri imprenditori secondo leisono disposti a rilevare il Bfc?

«Bisognerebbe chiederlo aMontezemolo. Lui parla sempredel Bologna, non capisco mai se ètifoso rossoblù o della Juve. Quan-do ero presidente non stava certodalla mia parte, ha incoraggiatochi era contro di me. Potrebbecomprarla lui, la squadra».

Sugli altri soci

Tanta acredine versodi me, ma io ero nelBologna quando lorose lo sognavano.E ci sarò sempre

Sulla crisi del Bfc

Pronto a metteresoldi nella società,ma stavolta solo seavrò la maggioranza.Non ripeterò l’errore

Su Montezemolo

Quand’ero presidentenon gli piacevo perniente, non ho capitoperché non lo compralui il club, se è tifoso

L’intervista

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ma le avete ascoltate bene lesue parole dell’altro giorno? “Il Bo-logna si salva con Pioli o retrocedecon Pioli”. Cioè possiamo finire inB per difendere un tecnico? E per-ché? Presidenti e allenatori passa-no, il Bologna resta».

E cosa dovrebbe fare secondolei?

«Io farei di tutto per restare in A.Non ce l’ho con Pioli, è un buontecnico, ma in una stagione alcunecose possono andare storte, suc-cede. Serve una scossa. La squadra

non è neanche male, ma si è crea-to qualcosa nell’ambiente, unaperdita di fiducia dovuta agli scar-si risultati. A Torino ci è mancata lagrinta, non vedo lo spirito giusto.Vediamo come andrà col Palermo,ma se non si vince neppure dome-nica non si può continuare così».

Qualcuno dei soci l’ha contat-tata?

«No. Noto anzi una sottile acre-dine, c’è sempre stata, nei mieiconfronti e non viceversa. Però ioero nel Bologna quando loro

neanche se lo sognavano, o face-vano altri lavori. Eppure è facileparlare contro di me. Prenda Yien,un socio verso cui peraltro non honessuna chiusura: quando lasciaila presidenza, dichiarò in un’in-tervista che un vero tifoso non sidimette mai. Io sono ancora azio-nista, lui ha venduto le quote ed èuscito».

Se le sta a cuore il Bologna, per-ché non lo compra?

«Perché c’è un presidente cheha la maggioranza e mi pare non

abbia alcuna intenzione di cedere.Non posso mica puntare la pistolacontro Guaraldi e dirgli: te ne deviandare. Tocca a lui decidere se an-dare avanti o passare la mano».

A giugno lei disse: «Potrei ade-rire all’aumento di capitale».

«Sono pronto a fare tutto ciò cheserve per il Bologna. Ma solo seprendo la maggioranza, stavolta.Ci sono già cascato una volta, nonripeterò l’errore commesso conConsorte».

E allora?

L’affondo di Zanetti: “Bologna, io ci sono”L’ex presidente: Guaraldi è assuefatto alla B, il Cda pensi a una svolta

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BOLOGNA

SPORT■ XIX

@VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa PER SAPERNE DI PIÙwww.bolognafc.itbologna.repubblica.it/sport/

LUCA BACCOLINI

NELLA partita della vita, Ste-fano Pioli ritrova chi non glifece provare nemmeno il gu-sto dell'esordio. A Palermo iltecnico rossoblù fu licenzia-to il 31 agosto 2011 dopo tre

mesi di lavoro e appena duepareggi, sufficienti per essereeliminato dal Thun in EuropaLeague e per mandare in col-lera Zamparini, che gli rinfac-ciò pure le amichevoli persecon Fenerbahce e Napoli.«Chiusa quella porta si aprìun portone, di sicuro è statol'esonero meno dolorosodella vita», disse Pioli mentrealtrove veniva consumato ilpasto del rimorso: «Mi sonomangiato un testicolo peraverlo esonerato», fu la con-fessione del presidente rosa-nero mesi dopo. Chi abbia di-

da tutti tranne che dai risulta-ti, continua ad allenare con lasua stessa apparente serenitàe per questa volta ha rinun-ciato anche all'ormai con-sueto ritiro del venerdì.

Ieri, a porte chiuse, ha ri-trovato i giocatori reduci dal-

le nazionali, tra cui Diaman-ti, che domenica sarà allespalle di Gabbiadini e Gilar-dino. Con una buona notiziain più: Morleo è recuperato ealmeno sulla fascia sinistra,la più perforata a Torino, l'e-mergenza è finita. Anche Pa-zienza è tornato in gruppo,ma non toglierà il posto a Pe-rez. Si va verso la confermadel 3-4-1-2 che lanciò il Bolo-gna nel girone di ritorno l'an-no scorso. Quello che fece diPioli l'allenatore più rim-pianto da Zamparini.

Stefano Pioli, 47 anni, allena il Bologna dal 4 ottobre 2011

La crisi rossoblù

© RIPRODUZIONE RISERVATA

gerito meglio quella vicenda,oggi è facile stabilirlo. A Pa-lermo, dopo Pioli, sono arri-vati altri quattro allenatori inun anno. Lui, invece, grazie aquell'esonero record si co-struì una nuova vita, anche seora vive il momento più duro

della sua carriera, con unpunto raccolto nelle ultimesei gare. E, pur in negativo,ora ha conquistato un altrorecord: qui a Bologna nessunallenatore in più di cent'annidi Serie A aveva resistito dopoun ciclo così nero. Se Pioli ha

superato un crinale che Sco-glio, Arrigoni, Mihajlovic Bi-soli e altri non scollinaronomai, lo deve a una squadra ri-masta sempre compatta coni suoi metodi. Ma soprattuttoa una società che ora non puòpermettersi il suo esonero, né

economicamente né politi-camente. A Casteldebole re-siste ancora lo striscione ap-peso giorni fa «Fino alla fineStefano Pioli», che a conti fat-ti è la parafrasi del messaggiodi Guaraldi: «Ci si salva o si re-trocede con Pioli». Lui, difeso

Bologna-Palermo solo andataPioli si gioca tutto contro il passato

Zamparini lo cacciòdopo due pareggi,poi se ne pentì.Guaraldi l’ha difesonella tempesta

Il tecnico ritrovaMorleo e si affideràal modulo 3-4-1-2che segnò la svoltaun anno fa

(segue dalla prima di cronaca)

MARCO MAROZZI

ARRIVERÀ per il Nettuno d’Oro da Pado-va, dove vive con Daniela, la moglie, do-po aver portato a casa da scuola Niccolò

(«non è un gran tifoso di sport, le auto le guardaper la forma, la bellezza; magari farà il disegna-tore»). Bolognese fattosi veneto per amore; nel-la sala del Comune lo aspetta l’aria «mai perdu-ta» di Castelmaggiore dove è cresciuto e a cui de-dicato il suo primo libro. «Ci vive mia madre, An-na. Ci sono Bonzo e Chico, Fabrizio Bonzani edEnrico Franceschini, la Compagnia delle Pan-che, quando ci radunavamo con i motorini e nedicevamo di tutte. E poi le macchine, mi veni-vano a vedere in Formula 3, una volta portam-mo via delle gomme, le montammo su unaVolkswagen». Volkswagen? Ora è padrona diLamborghini e Ducati. «Io sarei contento se

comprassero l’Italia, queste imprese. Scherzo,ma è come se gli altri capissero un valore che noinon distinguiamo, quello del lavoro di gruppo.È come per le tasse»

Storie di ragazzi, storie di uomini. Come conClaudio Costa, il medico del motomondiale, l’a-mico che definisce Zanardi «un consolatore».«Quello che aiuta sé stesso e gli altri a rimettereinsieme il proprio corpo e la propria vita. Realee da favola, come Simoncelli. E come lui con unafamiglia dietro, partendo da Dino Zanardi, ilbabbo idraulico che amava le corse anche perstare in compagnia, arrivando a Daniela chenell’ospedale di Berlino, quando capì dopogiorni e giorni che Alex ce l’avrebbe fatta anchese aveva perso le gambe, mi disse: “State tran-quilli, ho già ordinato una macchina per lui”».

I perché Zanardi sia premiato con il Gigantedi Bologna sono qui. Persino nella voce di Gui-do in Cars, cartoon-cult della Pixar: solo bolo-gnese nella versione italiana. Campione di au-

to, dai kart in su. Quarto alla Maratona di NewYork, in carrozzina. «Quest’anno non mi hannovoluto, dicevano che andavo troppo forte. L’u-ragano Sandy ha cancellato tutto, la vergogna èche la gara sia stata annullata solo all’ultimo».Portabandiera, due ori e un argento nell’hand-bike alle Paralimpiadi. Fino alla tv, con Sfide suRai Tre, ai libri, alle testimonianze. Con pureuna domanda terribile per l’ex ragazzo scape-strato di Castelmaggiore: ma è diventato piùbravo dopo l’incidente? «Anche io me lo chiedo.Sono diventato più vecchio, forse più grande.Come uno strumento più accordato anche se siè rotto. Un tempo mi buttavo via, vivevo giornoper giorno. Adesso so dove voglio andare. Guar-do gli altri, come per le Olimpiadi: ‘Paralimpia-di’ un accidente. Atleti veri, mica cappellani. Tidevi preparare. In tv, invece di rispondere alledomande, volevo farle. In tutto ci vuole passio-ne».

ZANARDI, UN GIGANTE D’ORO PREMIATO COL NETTUNO

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C’è qualcosa di sottilmente beffardo che aleg-gia sul futuro prossimo della Roma. Pensateci. Zde-nek Zeman— e non solo— è ormai salito sul bancodegli imputati a causa del difficile inizio di stagione,tanto che la sfida di lunedì prossimo contro il Torinoha quasi il sapore di ultima spiaggia. Non a caso ierisi era persino vociferato di uno sbarco di RobertoMancini aRomaper contatti col club,ma le smentitesono arrivate rapide. Ebbene, per provare a supera-re il momento, il boemo si trova a dover puntareproprio su alcuni di quei giocatori con cui ha avuto ilrapporto più difficile: Castan in difesa, Pjanic a cen-trocampo e Destro in attacco.

Spazio agli epurati Cominciamo dal brasiliano che,per aver espresso perplessità sui movi-menti difensivi propostidall’allenatore, nelderby si è ritrovatoin panchina a beneficio di Burdisso, che peròcontro i granata sarà squalificato. Ergo, spazio dinuovo a Castan. Discorso diverso invece per De-stro. Se Osvaldo o Totti ( acciaccati) non ce lafacessero a recuperare, toccherebbe a lui prova-re a «salvare» Zeman con cui il feeling è statoscarso, A centrocampo, inoltre, la questione sifa psicologicamente più complessa. Detto cheDe Rossi viene raccontato amareggiato per lericostruzioni che sono uscite sui suoi colloquicon i dirigenti (la sua voglia di andarsene), Ze-man ora ha il problema dell’assenza per squalifi-ca anche di Tachtsidis, cosa che riapre le porte aPjanic, ovvero il protagonista di uno dei casi delderby (gli insulti palesi e la spiegazione chenon erano per l’allenatore). Una cosa è chia-ra: se la dirigenza ha accettato l’accantona-mento di Destro per il buon rendimento del-

l’attacco, è stata invece assai piùperplessa sull’esclu-sione del bosniaco. E allora ieri è andato in scena unsereno colloquio proprio tra il boemoePjanic.Quan-to basta per ipotizzare una tregua utile a tutti.

RetroscenaMontaliMa che la situazione sia insod-disfacente lo rivela anche un retroscena. Dopo il pe-sante k.o. con la Juve, cioè circa un mese e mezzofa, due importanti dirigenti di UniCredit invitaronoa Milano l’ex d.g. della Roma, Gian Paolo Montali,con cui i rapporti (anche permotivi extra-calcistici)sonoottimida anni. AMontali fu chiesto cosa avreb-be fatto se si fosse trovato ancora alla dirigenza,soprattutto in tema di rapporti con lo spogliatoio,individuato come neo della gestione. Si informaro-no anche di una possibile convivenza con Baldini,magari con Sabatini più dirottato verso funzioni di

scouting piuttosto che di mercato. Nulla diimpegnativo, quasi una consulenza, ma invista dell’imminente arrivo di Pallotta a Ro-ma, poi, gli esponenti di UniCredit si dis-

sero interessati a segnalarequel collo-quio. Da quel momento comunque

non ci sono stati sviluppi. Di cer-to, comunque, dalla banca fil-tra la solita preoccupazione,anche se il supporto nonmanca. Nella non brillantetrimestrale appena licen-ziata, infatti, è scritto co-me da questo mese l’am-montaremassimodelle li-needi creditodapartedel-

l’istituto sia salito a45milio-ni, a fronte della cessionedei di-ritti tv 2013-2014, anche se èsottolineato come la linea dicredito dovrà essere integral-mente rimborsata entro il 31dicembre 2013. Come di-re, entro unanno c’è biso-gno che arrivino i risulta-ti.

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Roma

Lazio

Sampdoria Atalanta

ATorino si può,paroladi Profeta.Rinfran-cata dal successo nel derby, la Lazio non vuolepiù porsi limiti. E domani allo Juventus sta-dium va per emulare quanto fatto due settima-ne fa dall’Inter: sbancare il campo juventino.Hernanes ne è convinto: «Due settimane fa sa-rei stato meno spavaldo, ma dopo che l’Inter èriuscita ad interrompere la serie dei bianconericredo che qualcosa si sia rotto per loro e noipossiamo approfittarne». Rispetto a un paio disettimane fa c’è, anche, una Lazio più convintadopo il successo nella stracittadina romana.«Certo—annuisce Hernanes—, però contro laRoma abbiamo solo fatto il nostro dovere. Gio-cavamo in casa e non potevamo che vincere.Contro la Juve sarà molto più dura perché af-frontiamo la squadra più forte d’Italia e perchégiochiamonel loro stadio.Ma, ripeto, l’impresaè possibile».

Tabù Per realizzarla c’è prima un doppio tabù dasfatare. Quello personale di Hernanes che allaJuve non ha mai segnato (ha fatto gol a tutte legrandi, dal Milan all’Inter fino alla Roma tranneche appunto alla squadra bianconera); e poi c’è iltabù della Lazio intera che non batte i bianconeriin campionato da nove anni e che non ci è mairiuscita da quando è presidente Lotito. Questaperò può essere la volta buona. Hernanes sugge-risce come: «Non dobbiamo commettere l’erroredi aspettare la Juve. Se facessimo così perderem-mo di sicuro. Dovremo invece aggredire i nostriavversari, attaccarli prima che lofacciano loro. Solo in questomodoavremo la chance di superarli». APetkovic mancheranno glisqualificati Lulic e Mauri. Se-condo Hernanes questo nondeve essere un alibi. «Sonoassenze pesanti, ma nessunoè indispensabile». Ci sarà in-vece Klose che, dopo esserestato tre giorni a letto con lafebbre, ieri è tornato ad alle-narsi. Al posto dei due squalifi-cati giocheranno Radu e Brocchidi nuovo titolari sette mesi dopol’ultima volta. Qualche apprensio-ne, infine, per Konko che ha rime-diatouna lieve contusione in alle-namento: a Torino comunqueci sarà.

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I due a colloquio dopo le frizioni: ora serve ilbosniaco. UniCredit: consulto con Montali

Bologna - Il tecnicoemiliano recuperaMorleo

Tra Zeman e Pjanicva inscena la tregua

Pioli tremae barricala squadraDue garedecisive

NICOLA ZANARINIBOLOGNA

AZingonia è unaparola tabù. Vietato par-lare d’Europa, anche se l’Atalanta oggi è sesta ein piena corsa. Vige la politica di fare un passoper volta. E’ normale che società, allenatore egiocatori sposino questa linea, comeè inevitabi-le che i tifosi sognino, a maggior ragione dopoaver visto cadere Napoli e Inter a Bergamo inrapida successione. L’Atalanta ora ha 18 punti,ma sul camponeha raccolti 20 (c’è la penalizza-zione), come i 14+6 dell’anno scorso dopo do-dici giornate. Ma soprattutto è in perfetta me-dia con i dueprecedenti chehannoportato l’Eu-ropa a Bergamo (il terzo è passato dalla CoppaItalia e chissà che non possa essere un obiettivoanche quest’anno…). Nella stagione 1988-89l’Atalanta si qualificò per la Coppa Uefa grazieal sesto posto finale: assegnando tre punti a vit-toria anziché due dopo dodici giornate neavrebbe avuti 19, uno in meno di quest’anno.La stagione successiva, 1989-90, bastò il setti-mo posto per andare ancora in Uefa e dopo do-dici turni l’Atalanta avrebbe avuto 20 punti,esattamente come quest’anno. Naturalmentela parolina magica resta tabù. Non la nominanemmeno Schelotto, tornato amacinare chilo-metri dopo un avvio difficoltoso condizionatoda un infortunio al ginocchio: «E’ normale che itifosi sognino,ma noi dobbiamo restare umili econsapevoli che prima dobbiamo guadagnarcila salvezza, poi eventualmente penseremo adaltro». Certo un risultato positivo a Firenze po-trebbe aiutare a cullare ancora questi sogni.«Anche se la Fiorentina gioca benissimo ed è ingrande forma — sottolinea il Galgo — ma an-diamo a giocare senza paura. E io spero di faremagari un assist». Un assist ai tifosi l’ha fatto laLega Calcio: domenica i sostenitori atalantinimuniti di tessera del tifoso potranno visitare ilMuseo del Calcio di Coverciano con lo sconto.

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Genoa

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Tifosi e società si stringonoattorno a Pioli, mal’allenatore del Bologna restaa forte rischio e si gioca lapanchina nei prossimi 180minuti. Il presidente Guaraldiassicura che si arriverà afine stagione con il tecnicoparmigiano, anche se èchiaro a tutti che nonsaranno perdonati altri duefallimenti negli scontri direttidi domenica al Dall’Ara conil Palermo e del 25 novembrea Marassi con la Samp. Irossoblù hanno raccolto lamiseria di un pari nelleultime 6 partite e sarebbero

già ultimi senza il -6 delSiena. E finora lesfide-salvezza sono stateparticolarmente indigeste:zero i punti e i gol all’attivonelle trasferte con Chievo,Siena, Cagliari e Torino, lasola rete e l’unico puntosono arrivati nell’1-1 internocon il Pescara. La gara con irosanero è talmente delicatache gli allenamenti a portechiuse sono cominciati ungiorno prima del solito e giàieri Pioli ha provato glischemi anti-Palermo lontanoda occhi indiscreti. Buonenotizie da Morleo, che è

pronto per riprendersi lafascia sinistra dopo i patemidi Pulzetti e Motta controCerci. Il compito di fare digadavanti a una difesabucata in 11 partite su 12spetterà a Taider e Perez,che sta tornando incondizione nonostantela botta a una spallarimediata 5 giorni fa. Ilrinunciatario 3-5-1-1 di Torinonon potrà essere ripropostoin una partita da vincere atutti i costi. Gabbiadini faràdi nuovo coppia in attaccocon Gilardino.

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Inizio da recordPiù punti dellestagioni 89 e 90Colantuono in linea con le annatechiuse con le qualificazioni in Uefa

Il Profeta avverte:«Juve, ti battiamo»Hernanes: «Bianconeri megliodellaRoma,mapossiamofarcela»

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Eder, 26 anni lunedì, in un contrasto con Munoz ANSA

Orario confermato: la stracittadina di do-menica sera al Ferraris (preceduta dal derbyEsordienti) avrà inizio regolarmente alle20.45. L’annuncio è arrivato ieri dal questorediGenova,Mazza, nonostante i segnali dei gior-ni scorsi su possibili incidenti, anche alla lucedi alcune scritte comparse davanti al Ferraris.

Allarme attacco Domenica, in ogni caso, i con-trolli delle forze dell’ordine saranno capillarigià apartire dal pomeriggio. Più chedei possibi-li problemi di ordine pubblico, tuttavia, Ferra-ra è preoccupato per la situazionedell’inferme-ria. Ieri si è fermato Eder (problemi muscola-ri): il suo recupero è incerto, in un reparto giàpenalizzato dai k.o. di Pozzi e Maxi Lopez.

L’appello Ieri sul sito della società è stata pubbli-cata una lettera aperta ai tifosi blucerchiati delvicepresidente vicario Edoardo Garrone: «Laposta in palio è alta, ma sono convinto che tuttii sampdoriani sapranno dimostrare la propriaunicità in fatto di civiltà, educazione e corret-tezza, anche nei confronti dell’avversario».

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FILIPPO GRIMALDIGENOVA

Derby in notturna:la Questura dà l’okPer Ferrara c’è l’allarme attacco:dopo Pozzi e Lopez, ieri k.o. Eder

MASSIMO CECCHINIROMA

GUIDO MACONIBERGAMO

AllarmeKucka. Il centrocampista è torna-to aGenova con un problemamuscolare ed è indubbioper il derby.Nonhapartecipato all’ami-chevole della Repubblica Ceca e ieri è stato sot-toposto a un controllo. La situazione non è gra-ve, ma preoccupa il poco tempo prima del der-by. Per renderemeno aspro il clima, Preziosi halanciato un appello alla tifoseria affinché pren-da spunto dai ragazzini che giocheranno primadella gara e «ricordi che il calcio resta prima ditutto un gioco».

Vince Palazzi La Corte di Giustizia Federale haaccolto il ricorso del procuratore Palazzi inme-rito ai fatti relativi a Genoa-Siena. Cade cosìl’improcedibilità richiesta e ottenuta in primaistanzadal Genoa.Gli atti sarannoora trasmes-si alla commissione disciplinare, che dovrà esa-minarli e decidere le sanzioni per Preziosi e 15giocatori (tra i quali Palacio, ora all’Inter, e Gi-lardino, ora al Bologna), solo 7dei quali ancorain forza alGenoa (Frey,Granquist, Rossi, Bovo,Kucka, Jorquera, Antonelli).

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ALESSIO DA RONCHGENOVA

È allarme Kucka:Delneri in ansiaGenoa-Siena: accolto il ricorso,Preziosi verso il deferimento

STEFANO CIERIROMA

CALCIO VIOLENTO

Quasi contemporaneamente alla chiusuradell’inchiesta della Procura di Bergamo sugli ultràviolenti, che vede 147 persone indagate, anche ilprocuratore federale Stefano Palazzi ha chiusol’indagine sulla visita di Cristiano Doni, Gian PaoloBellini, Robert Acquafresca e Simone Tiribocchi adue ultrà dell’Atalanta agli arresti domiciliari,avvenuta alla fine del 2009. Palazzi ha deferitoDoni e, per responsabilità oggettiva, il clubbergamasco. Si è riservato, invece, diapprofondire le posizioni di Bellini, Acquafresca(ora al Bologna) e Tiribocchi (alla Pro Vercelli).Verranno richiesti altri atti al pm CarmenPugliese, che aveva già inviato a Roma moltomateriale e in particolare l’interrogatorio di Donicome persona informata sui fatti. Davanti al pm,Doni aveva confermato la visita insieme con i trecompagni. Quello di Palazzi è un atto importante,dimostra che anche per la giustizia sportiva certefrequentazioni «ambigue» non sono più tollerate.

Roberto Pelucchi

Visita agli ultrà arrestatiIl procuratore Palazzideferisce Doni e l’Atalanta

MiralemPjanic, 22 anni

14 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2012