rassegna del 16-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 10 REGGIO E._______________________________________pag. 11 - 14 RAVENNA_______________________________________pag. 15 PIACENZA_______________________________________pag. 16 - 21 AGENZIE________________________________________pag. 22 - 26 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 16-11-2011

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rassegna del 16-11-2011

Transcript of rassegna del 16-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 10

REGGIO E._______________________________________pag. 11 - 14

RAVENNA_______________________________________pag. 15

PIACENZA_______________________________________pag. 16 - 21

AGENZIE________________________________________pag. 22 - 26

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 16-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 16-11-2011

In via Matteotti

I Draghi ribelli smontano le tende dall’exMercato di mezzo e cambiano tana. La nuovacasa degli Indignati è il teatro San Leonardo divia San Vitale, uno spazio concesso (seppur atempo) dal sindaco Virginio Merola dopo unacomplessa trattativa andata in porto sul filo dilana, a ridosso della dead line fissata dall’ordi-nanza di sgombero notificata domenica in viaClavature.

Il simbolo dell’accordo è la maschera dadrago indossata da Merola inpiazza Liber Paradisus dopo l’in-contro risolutivo con una delega-zione di Indignati. Un gesto di-stensivo dopo le tensioni deigiorni scorsi, con lo spettro diuno sgombero che il sindaco maanche gli Indignati hanno volutoevitare ad ogni costo. Il bracciodi ferro è stato scongiurato gra-zie alla sponda decisiva dell’as-sessore al Welfare Amelia Frasca-roli, uscita fortificata dalla delica-ta partita delle occupazioni e conun credito da riscuotere in mag-gioranza. Una vittoria insperataquella dei Draghi che fin dall’ini-zio hanno cercato il dialogo conMerola e alla fine hanno ottenu-to quel che volevano: la legittima-zione politica della loro protestae la promessa di un dialogo conl’amministrazione su una piatta-forma programmatica che pog-gia su tre cardini: lavoro, redditoe Welfare.

La concessione del sindaco hascatenato le polemiche dell’oppo-sizione, furente con la linea mor-bida del Comune. Alla Lega nonservono giri di parole per direche «Merola ha calato le bragheal cospetto degli occupanti e diSel». Per la consigliera comunaledel Carroccio, Luisa Borgonzoni,«il sindaco invece di risolvere ilproblema lo sposta in via San Vi-tale». E se per i Draghi ribelli èuna vittoria «per i bolognesi èl’ennesima sconfitta». Il CarocciocollocaMerola addirittura nell’in-ferno dantesco: «Se fosse vissutoal tempo di Dante Alighieri, sarebbe finito nelgironi degli ignavi, per la sua pusillanimità po-litica». Duro anche il Pdl con Michele Facciche si propone di «chiamare a raccolta tutte lesedi antagoniste di destra che da anni dono infila per ottenere una sede in modo legale, ve-diamo se in caso di occupazione il trattamen-to sarà lo stesso». Per Marco Lisei, capogrup-po del Pdl in consiglio comunale, «Bologna èsotto ricatto, il sindaco professa la legalità manon la pratica». Prende posizione anche l’as-sessore alla legalità Nadia Monti dell’Idv che

dice di «condividere le problematiche solleva-te dai ragazzi» ma precisa che «manifestareper queste ragioni giuste non può sfociare inazioni illegali che mettono a rischio l’incolu-mità dei ragazzi stessi».

Gli Indignati hanno lasciato l’ex Mercato al-le 19, dopo un aperitivo a base di vin brulé ecastagne. Prima di togliere le tende hannoconsegnato simbolicamente le chiavi dello sta-bile allo storico dell’arte Eugenio Riccomini,

autore ieri l’altro di una «lezionelaica» sulla storia e la funzione so-ciale dello stabile di via Clavatu-re. Un luogo che gli occupantivorrebbero restituire alla città:«Ora il sindaco sospenda il con-tratto tra l’Ausl e la Mac srl, per-ché questo posto non deve diven-tare un supermercato ma unospazio aperto per far incontrarele persone». Una richiesta chenon troverà sponde. Ma la vitto-ria degli Indignati è tutta politicae poggia sulla costruzione di «undialogo diretto tra movimenti eamministratori, un primo passoper sorpassare la dinamica del-l’occupazione e costruire unanuova forma di governo cittadi-no». Al teatro San Leonardo ver-ranno costruiti «laboratori tra-sversali sulla precarietà, sui benicomuni e sulla partecipazione,spazi di confronto con gli assesso-ri competenti», promettono i dra-ghi ribelli. Non avranno a disposi-zione molto tempo. L’accordostrappato a Merola parla chiaro:il 26 dovranno andar via ancheda lì. Il teatro, messo a bandotempo fa, verrà gestito dall’asso-ciazione Angelica. Lo sanno tuttima non lo dicono. Ci pensaMero-la a chiarire i termini dell’accor-do: «Il San Leonardo sarà un luo-go aperto al pubblico, avrà oraridi apertura e di chiusura e potràessere usato per confronti pubbli-ci fino al 26 — chiarisce il sinda-co—. Del resto era noto che il lo-ro progetto era a termine».

Ma prima ancora che uno spa-zio fisico, quel che conta «è lo spazio politicoche si è aperto con chi governa questa città»,replicano i Draghi ribelli. All’ex Mercato «nonc’è nessuna bandiera rossa da sventolare», èsolo un primo passo assicurano gli occupanti:«Qui c’è gente che negli ultimi dieci anni haaccumulato solo sconfitte politiche. Oggi èuna vittoria importante per tanti di noi», diceMarco circondato dai compagni impegnati asmontare le tende.

Gianluca Rotondi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Distributori saccheggiati,estintori svuotati e buttati sulpavimento, porte spaccatee scritte sui muri della scuola

Patto con il sindaco, gli occupanti si trasferiscono (fino al 26) nell’ex teatroMediazione della Frascaroli. Opposizione all’attacco: sconfitta per la città

Le occupazioni La trattativa

Trattativa difficile

Distributori saccheggiati, estintorisvuotati sul pavimento e contro i mu-ri, furti di bevande alcoliche dagli ar-madietti, porte spaccate e scritte suimuri.

Finisce male l’occupazione del liceoSabin incominciata sabato scorso ebruscamente terminata con i carabinie-ri che rilevavano le impronte sullemacchinette del cibo. «Non li ho chia-mati per far sgomberare la scuola maperché nella notte sono stati commes-si dei reati, gravi e perseguibili penal-mente, era mio compito segnalarlo»,precisa la dirigente Alessandra Fran-cucci mentre gli ultimi studenti rima-sti confabulano fuori, sul selciato divia Matteotti. Oggi, quindi, riprendo-no normalmente le lezioni. Intanto ierimattina è iniziata l’occupazione all’isti-

tuto tecnico agrario Serpieri e alle Aldi-ni Valeriani e altre potrebbero partirenelle prossime ore. Oggi alle 17 è previ-sta un’assemblea studentesca all’ex ci-nema Arcobaleno, spazio ribattezzatoCommunity Center Santa Insolvenza,per decidere lemosse per la manifesta-zione del giorno dopo.

«L’occupazione è finita perché lohanno deciso i ragazzi, la minoranza siè dovuta arrendere alla sconfitta politi-

ca», tuona Francucci alle prese con laconta dei danni. «Alle 11 era già prati-camente conclusa—prosegue—men-tre i carabinieri non sono arrivati pri-ma delle 12, è stato molto triste scopri-re il secondo e il terzo piano dell’edifi-cio devastati, come se fosse passato unpiccolo gruppo di Attila». I leader dellaprotesta, legati al Collettivo autonomostudentesco, rifiutano però ogni adde-bito come spiega Emiliano. «La presi-de — dice — ha sfruttato i danneggia-menti per delegittimare l’occupazionee chiamare i carabinieri che sono arri-vati con uno spiegamento di forze paz-zesche». Per la cronaca tre jeep e unavolante. «Gli studenti — continua —avrebbero voluto continuarema le inti-midazioni hanno avuto effetto. I milita-ri ci hanno chiesto di dire chi era stato

altrimenti avrebbero preso le impron-te digitali a tutti. Eravamo stanchi do-po tre notti di servizio d’ordine e nonci siamo accorti che qualcuno si era in-filato al secondo piano, nonostante loavessimo chiuso». Nel pomeriggio ilcommento degli occupanti, «come intutto il mondo — si legge — anche al

liceo Sabin non ci faremo fermare dal-le intimidazioni, e il 17 torneremo nel-le strade di Bologna e di tutto il mon-do per continuare a rifiutare il debito el’austerità».

Anche al Serpieri, alle prese con laprima giornata di occupazione, gli stu-denti denunciano intimidazioni. «Al-l’esterno della scuola— racconta Emi-liano— c’erano tre auto dei carabienie-ri e una con uomini della Digos chehanno cercato di intimidire soprattut-to gli studenti di prima, dicendo chenon c’eranomotivi per occupare. Sonoatti intimidatori che non accettiamo».

In vista della nuova giornata di mo-bilitazione prevista per giovedì altriistituti potrebbero procedere con le oc-cupazioni. Un copione ormai noto, cheogni anno in questo periodo interessail mondo della scuola. Come si ricorde-rà il primo assaggio c’è stato lo scorso11 novembre, quando in strada si so-no riversati studenti delle superiori edell’università.

Marina AmaduzziSarah Buono

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli indignati Gianmarco De Pieri

All’ex Arcobaleno Si preparano allo sgombero

I militari a scuola

La proposta del sindaco: «Vitroveremo uno spazio mauscite di lì». La risposta:«Promessa vaga. Perchéquesta disparità ditrattamento? Ora faremoresistenza passiva»

Il primo cittadinoIn via San Vitaleun luogo apertoal pubblico, conorari di apertura edi chiusura. Comenoto, sarà unprogetto a termine

La LegaMerola ha calatole braghe davantiagli occupantiIl PdlSi professala legalità e poinon la si pratica

Duri e puri, isolati e senza spon-de politiche. Gli Insolventi accam-pati nell’ex cinema Arcobaleno sipreparano allo sgombero.

Una vera trattativa per evitare ilmuro contromuro non c’èmai sta-ta, dicono gli Insolventi messi difronte all’aut aut del sindaco: «Tro-veremo uno spazio pubblico diconfronto ma solo se uscirete da lìentro stasera (ieri sera, ndr). Se in-vece continuerete nell’occupazio-ne, il tema non sarà più nelle no-stre competenze per la gestione

«Addio ideologie,vogliamo il dialogo»

Aut aut agli InsolventiMa loro resistono:non ce ne andiamo

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Merola offre il San Leonardo:i «Draghi» lasciano il Mercato

Occupato il Serpieri. Oggi l’assemblea degli studenti medi, domani la manifestazione

«Prima di tutto, spero veramente che anche all’ex cinema Arco-baleno si scongiuri lo sgombero: è un invito che rivolgo al sinda-co».

Gianmarco De Pieri, leader del Tpo, voi intanto siete riuscitia ottenere il teatrino San Leonardo. Come valuta l’operato delsindaco in questi giorni?

«Ha dimostrato discontinuità con almeno gli ultimi tre sindaci.Merola ha fatto vedere che tra governo e movimenti ci può essereuno spazio di relazione. Mi sembra una novità positiva».

Ma a cosa serve lo spazio di via San Vitale?«La proposta è un laboratorio cittadino che metta in gioco noi e

le reti con le quali lavoriamo all’interno di un progetto per l’alter-nativa. Non ci basta più mettere insieme operai e studenti: voglia-mo parlare di mobilità, formazione, riconversione industriale. Pri-ma questi temi li consideravo secondari ora ci dobbiamo attrezza-re per affrontarli. Con tutti, anche con il sindaco, che invitiamo».

Ma il Tpo c’è già. Come mai avete bisogno del teatrino?«Perché è un progetto più ampio. Noi siamo un asset che met-

tiamo a disposizione della città. Ma non siamo autosufficienti. Eabbiamo bisogno di metterci in gioco. Il Tpo deve diventare unarisorsa per tutti. Siamo entrati in centro e ora non vogliamo piùuscirci».

Si spieghi meglio.«La crisi mette a nudo le identità di ognuno. In questo momen-

to abbiamo bisogno di un progetto generale che vada al di là deglisteccati e delle rendite di posizione. Anche a sinistra siamo tutti inballo. La crisi impone nuovi interlocutori: i disoccupati, gli operaiin cassa integrazione, gli artigiani in crisi, e tutto il mondo dellepartite Iva».

Viene da pensare che il Tpo si sia imborghesito.«Noi restiamo un’anomalia selvaggia, siamo e saremo contrari,

per esempio, al People mover. Ma il momento è maturo per unconfronto aperto a chi voglia parlare di una patrimoniale locale odel reddito minimo garantito. Lo dico anche a noi: non c’è piùspazio per imitare gli schemi degli anni 70, non dobbiamo essereideologici e sempre uguali a noi stessi. Perché c’è un bisogno ur-gente di ripensare la nostra città. Bologna non deve essere unabase rossa, ma un posto migliore per tutti».

M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

TpoGianmarco DePieri, artigiano

ed ex managerIbm, è da oltre

10 anni uno deileader del

movimentobolognese

Uno dei mezzi dei carabinieriche ieri sono intervenuti alliceo Sabin, chiamati dallapreside a seguito deidanneggiamenti alla scuola

Tende levateL’uscita dei «Draghi»dall’ex

Mercato di Mezzo alle 19

Sabin, fine protesta (con danni):la preside chiama i carabinieri

2 Primo Piano Mercoledì 16 Novembre 2011 Corriere di BolognaBO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 16-11-2011

••3BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

LA CITTÀ RIBELLE «NON SONO STATO COINVOLTO NELL’OPERAZIONEMA MI È STATA COMUNICATA LA SCELTA UNA VOLTAPRESA: MI DOVEVANO INTERPELLARE»

«MANIFESTARE PER QUESTIONI GIUSTE COMPIENDOAZIONI ILLEGALI NON È LA STRADA GIUSTAPER QUESTO DICO AI RAGAZZI DI LASCIARE I LOCALI»

ALBERTORONCHI NADIAMONTI SULPORTALESul nostro sito lafotogallery dell’incontro trail sindaco e i Draghi Ribelliper vederle clicca su

di ENRICO BARBETTI

I DRAGHI ribelli lasciano l’exMercato di mezzo ‘senza spargi-mento di sangue’. La mediazionedi Sel è andata in porto e gli indi-gnati di via Clavature hanno già la-sciato la struttura per proseguire laloro ‘occupazione a progetto’ nelteatro San Leonardo di via San Vi-tale, spazio gestito dal Quartiere. IDraghi non hanno specificatoquanto durerà il loro laboratorio,né pretendono l’esclusiva sull’uti-lizzo dei locali, ma da PalazzoD’Accursio si precisa che l’accor-do vale fino al 26 novembre, tantoquanto i militanti di Tpo, Sadir ePanenka sarebbero rimastinell’edificio su cui pendeva l’ordi-nanza di sgombero per motivi di si-curezza.

E’ RIMASTA invece in alto marefino a tarda sera la situazionedell’ex cinema Arcobaleno di piaz-za Re Enzo, occupato dagli Insol-venti. Aspettavano lo sgombero in300, all’alba di ieri, con 150 cornet-ti caldi, dopo avere proiettato cor-tometraggi per tutta la notte. C’era-no anche Tiziano Loreti e ValerioMonteventi ma il blitz delle forze

dell’ordine, che era già program-mato, è slittato per lasciare al Co-mune lo spazio per una soluzionediplomatica a entrambe le situazio-ni. Dopo avere chiuso la partitacoi Draghi, Merola ha convocatoalle 18 i devoti di Santa Insolven-za, usciti piuttosto delusi dal con-fronto dopo 40 minuti. Otto ragaz-zi sono saliti a Palazzo per ascolta-re la proposta dell’amministrazio-

ne e riportarla all’assemblea cheha poi deciso di non mollare. «Selasciate lo spazio questa notte —ha detto il sindaco, affiancato daAmelia Frascaroli e Matteo Lepo-re — il Comune è disposto ad av-viare con voi una discussione, giàda domani (oggi, ndr), per trovareuno spazio pubblico di confronto,aperto a tutti, in cui dibattere temiche anche altri propongono». Nonun centro sociale, né una sede verae propria che richiederebbe un

bando, ha precisato. In caso contra-rio, non rimane che lo sgombero,perché «la logica dell’occupazionenon può essere accettata». Poco do-po, gli insolventi hanno scritto suFacebook che «l’incontro col sin-daco è andato male», preparandosia un’altra non stop fino all’alba framusica e proiezioni in attesa delblitz annunciato.

SI È CONCLUSA in tutt’altromodo la lunga giornata dei Dra-ghi, che alle 13, previo invito, so-no arrivati con tanto di mascheri-ne in piazza Liber Paradisus per ilfaccia a faccia decisivo col primo

cittadino, che ha aperto le porte atutta la nutrita rappresentanza de-gli occupanti. I quali, alle 16, han-no tenuto l’ultima conferenzastampa all’ex Mercato di mezzo,annunciando la conclusione dellatrattativa che ha salvato capra e ca-voli, sventando lo sgombero. «Conle nostre pratiche — ha detto sod-disfatto Marco di Panenka —, inmodo intelligente, siamo riusciti acostruire un rapporto tra i movi-menti e chi governa questa città.Abbiamo rotto i recinti. Questo èun primo passo nella direzione giu-sta, che per noi si chiama alternati-va». Nel teatro San Leonardo siparlerà di welfare, mobilità, benicomuni, precarietà e degli altri te-mi cari al gruppo. «Non è stato da-to uno spazio ai Draghi ma al pro-getto politico dei Draghi», puntua-lizzano, specificando che continue-ranno a farsi vedere e sentire an-che quando finirà l’occupazione atermine.

PRIMA dell’uscita, è stato orga-nizzato un aperitivo con castagnee vin brulè, poi tutti in corteo finoal teatrino del Quartiere San Vita-le. «Salutiamo questo spazio — haspiegato Roberto — lasciando le

chiavi al pro-fessor Euge-nio Riccomi-ni, affinché cisia per il Mer-cato di Mez-zo un veroprogetto diriqualifica-zione».

LO SCAMBIOA sinistra e sotto i DraghiRibelli lasciano lo spaziooccupato di via Clavature edentrano (nella foto grandeverticale a sinistra) al teatroSan Leonardodi via San Vitale

teatroaiDraghivia Clavature al San Leonardo

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

SINDACI ACONFRONTOA destra in altol’attuale primocittadinoVirginio Merolaritratto daiDraghi Ribellie sotto nelriquadrol’ex SergioCofferati

CONTROLLISotto il blitz deicarabinieri al Sabin

QUATTRO distributori e unamacchinetta cambia-soldi scassi-nati e danneggiati, quattro estinto-ri svuotati con tanto di pavimentiinondati di schiuma, una porta di-velta e scritte sui muri mettono laparola fine a Occupy The Sabin.E il testimone, in vista del Blockday di domani (ore 9, piazza SanFrancesco), passa all’istituto agra-rio Serpieri. Dove scatta una pro-testa ad alto tasso democratico:chi vuole occupare occupa, chivuole far lezione va in classe (unadecina circa gli studenti). E nonappena chi protesta darà segni dicedimento, si ‘sbaracca’ subito.«È imprescindibile l’appoggio del-la maggioranza», ripetono con for-

za». Ragazzi compatti e non spac-cati come al Sabin. Con una fettapro Cas (Collettivo autonomo stu-dentesco) e un’altra che appoggia«la cogestione proposta della pre-

side». E che, annunciano «partiràquesta mattina». Occupy TheSchool: due facce, due stili. Un so-lo perché: la crisi. In una, i dannidanneggiano la contestazione che

da sabato ha stoppato le lezioni alliceo scientifico di via Matteotti.

A CAUSARLI, esterni poco con-trollati dal servizio d’ordine inter-no. «Era la terza notte di occupa-zione — raccontano — gli studen-ti erano stanchi, c’era un’organiz-zazione per la sicurezza, ma nonsiamo riusciti a fermarli. E co-munque l’Assemblea è pronta far-si carico del risarcimento».Nell’altra, pranzo sociale aperto al-la città con grigliata nel parcodell’istituto in via Peglion e squa-dre che a colpi di ramazza stannoripulendo, da cartacce e immondi-zia varia, l’area verde dentro e fuo-ri il Serpieri. Green Occupy: pro-

testa eco-compatibile. In comune,la presenza dentro e fuori delleforze dell’ordine, chiamate in en-trambi i casi dai presidi. Al Sabin,Alessandra Francucci compone il112 non appena scopre il disastroal 2˚ e al 3˚piano.E arrivano quattro defender e unagazzella dell’Arma, spiegamentodovuto all’impegno in altri servi-zi in zona, precisa il comando.Chiamare i carabinieri, «era un at-to dovuto, non si poteva fare altri-menti — spiega Francucci —:dentro la scuola erano stati com-messi dei reati». Una telefonatache ha scatenato l’allarme rossocon un’ondata di sms tra ragazzi.«L’occupazione — tiene a precisa-

re la dirigente che al pari dei do-centi si dice «arrabbiata» — non èterminata a seguito di uno sgom-bero. Bensì, per «la presa d’attodella sconfitta politica» dell’inizia-

tiva. E comunque, «alle 11 era pra-ticamente finita e i carabinierinon sono arrivati prima delle 12».Giustificazione rigettata in pienodai ragazzi infuriati. «La preside

— replicano — ha sfruttato i dan-neggiamenti per delegittimarel’occupazione e chiamare i carabi-nieri. Gli studenti avrebbero volu-to continuare la protesta, ma que-ste intimidazioni hanno portatodi fatto a scioglierla e domani (og-gi, ndr) torniamo a fare scuola».Clima pesante respirato anche daicolleghi del Serpieri dove «vener-dì, sabato e lunedì fuori da scuolac’erano i carabinieri, chiamati dal-la dirigente che ci ha minacciatodi sgombero. Noi non ci siamo la-sciati intimidire perché questanon è una protesta contro di lei o idocenti, ma per difendere il no-stro futuro».

Federica Gieri

ENTRANO NELL’ISTITUTO DI VIA MATTEOTTI E DANNO IL VIA ALLE LEZIONI

danni, il testimone passa al Serpieri

INSORGE la Lega, trasecola il Pdl. L’opposi-zione stigmatizza duramente il compromessodel sindaco Merola con gli occupanti dell’exMercato di mezzo. «La scelta della giunta con-ferma che Bologna è una città sotto ricatto emostra tutta la sua debolezza amministrativasul tema della legalità che più volte il sindacoha sbandierato», afferma il capogruppo del Pdla Palazzo D’Accursio Marco Lisei. Il numerodue Michele Facci parla di «una nuova sede aspese dei contribuenti» per i movimenti, e fasapere che chiamerà a raccolta «tutte le sigle‘antagoniste’ di destra, che da anni sono in filaper ottenere sedi in maniera legale: che occupi-no, vedremo se il metro sarà lo stesso». Per ilconsigliere regionale Galeazzo Bignami l’ac-cordo «è una vergogna: è un invito a delinque-re, il Comune si mostra forte coi deboli e debo-le coi presunti forti». Per il coordinatore pro-vinciale del partito Alberto Vecchi «siamo al-le comiche finali».

NEMMENO alla Lega, tra i bersagli preferitidegli slogan dei Draghi, piace il volto ‘dialo-gante’ di Merola con gli occupanti. «Come vo-levasi dimostrare, invece di risolvere il proble-ma Merola lo sposta, dal Mercato di mezzo alTeatro San Leonardo in via San Vitale», scrivein una nota la consigliera comunale del Carroc-cio Lucia Borgonzoni. Se per i Draghi è unavittoria, chiosa la leghista, «per il resto dei bo-lognesi è l’ennesima sconfitta. Il sindaco ha de-ciso di ‘calare le braghe’ al cospetto degli occu-panti e del Sel, senza nessun riguardo per il re-sto della cittadinanza, che le regole è tenuta arispettarle». La Lega arriva a collocare il sinda-co nell’Inferno dantesco: «Se Merola fosse vis-suto al tempo di Dante Alighieri, sicuramentesarebbe finito tra gli ignavi, in virtù della suapusillanimità politica».

DI OPPOSTO avviso, ovviamente, i pontieridi Sel, cui si deve la costruzione della trattativafra i Draghi e il primo cittadino. Una scelta in-dicativa, secondo il consigliere comunale Lo-renzo Cipriani, «di come questa amministra-zione voglia affrontare con il dialogo e noncon la forza le questioni aperte in questa città».

e. b.

REAZIONI AL COMPROMESSO

Pdl e Lega all’attacco:«Città sotto scacco,

un invito a delinquere»

AD AGRARIAPranzo sociale apertoalla città con grigliatanel parco di via Peglion

ENTRATA Il Serpieri occupato

LASCIATE ogni speranza,voi che rimanete fuori, perchéSanta Insolvenza ha fatto ilmiracolo e voi state scegliendodi non farne parte. Cosa chechi scrive non ha potuto accet-tare, accomodandosi invece inquarta fila, terzo posto da sini-stra guardando lo schermo.Quando leggerete questo artico-lo, forse l’ex cinema Arcobale-no, ribattezzato CommunityCenter Santa Insolvenza, saràdi nuovo quello che è stato ne-gli ultimi anni, ovvero niente.Una serranda abbassata, unospazio per l’affissione di mani-festi e un ricordo faticoso del ru-more delle poltrone di legno ingalleria. Quello che però è suc-cesso nella notte tra il 14 e il15 novembre ha del prodigio-so. Per una notte intera, la pla-tea e la galleria di un cinema,in realtà aperto a tutti, hannorecuperato la loro funzione na-turale. Ed è straordinario. Uncinema che fa il cinema. San-ta Insolvenza, non disturbartia pregare per i precari e i collet-tivi in cerca di uno spaziod’espressione, perché non sonostate le preghiere a fare sì chedalle 21 del 14 alle 7 del 15 no-vembre, un numero imprecisa-to di persone (alle 5 se ne conta-vano ancora 250) abbiano or-dinatamente mantenuto il pro-prio posto con gli occhi rivoltiverso uno schermo che a distan-za di anni tornava a riempirsidi immagini in movimento.‘La lunga notte dei corti viven-ti’ ha dato in pasto alla più ov-via delle bocche una rassegnadi opere che i videomaker han-no messo a disposizione delpubblico occupante che findall’inizio aveva deciso diaspettare l’imminente sgombe-ro, previsto tra le 4 e le 6 delmattino. Ma è cinema, Bolo-gna. O forse no. E comunquetu non puoi farci niente. Comedevono avere pensato anche leforze dell’ordine che, alla fine,hanno deciso che forse c’eranocose più urgenti da fare chenon prelevare di peso, uno auno, più di 200 individui, chefondamentalmente guardava-no un film. Quando il megafo-no dà la notizia dello scampa-to pericolo diventa chiaro che‘tutti insieme facciamo paura’non è solo uno slogan che soddi-sfa la metrica ma anche il pun-to di partenza per dare massi-ma rilevanza al progetto. Epoi, ammettiamolo: quella diun arcobaleno occupato èun’immagine grandiosa.

Filippo Dionisi

CRONACADI UN OCCUPANTE

«Una notteal nuovocinema

Arcobaleno»

VERSO LO SGOMBERONulla di fatto inveceper gli Insolventi che esconodaPalazzo senza soluzioni

Giù lamaschera: Merola trova unLa mediazione di Sel va in porto e gli indignati traslocano da

I VANDALI«Sono venuti da fuori: ilservizio d’ordine internonon ha retto, troppo stanchi»

PROTESTA TRA I BANCHI DISTRIBUTORI SACCHEGGIATI E 4 ESTINTORI SVUOTATI: I CARABINIERI

L’occupazione al Sabin finisce con la conta dei

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 16-11-2011••5BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

CAOS IN COMUNE

GLI ALLEATI

IL PROCURATORE AGGIUNTO VALTERGIOVANNINI HA APERTO UN FASCICOLO

SENZA IPOTESI DI REATO E SENZA INDAGATI

BANDO

13

Querela obbligata

Sono state scelti 13 profili di«alta specializzazione», che sonorisultati essere poi gli stessidirigenti già presenti nellastruttura di Palazzod’Accursio

ASSUNTI

Il coordinatoreprovinciale SandroMandini: «Credo sianecessario da parte delsindaco passare dalleparole ai fatti, per nonminare la sua credibilità»

Proprio per difendere lacredibilità del primo

cittadino «sentiamo ildovere etico diincoraggiare ilsindaco apresentare laquerelaminacciata aidanni diAmorosi»

di EMANUELA ASTOLFI

HA AZZECCATO 13 nomi su13. Quelli dei posti ad alta specia-lizzazione di Palazzo d’Accursio.E li ha pubblicati sul sito web affa-ritalia.it. Il protagonista è AntonioAmorosi, ex assessore della Giun-ta Cofferati. Ora la Procura, chesubito dopo la pubblicazione deinomi ha aperto un fascicolo senzaipotesi di reato, vuole sentire pro-prio lui.Amorosi sarà convocato dalla ma-gistratura nei prossimi giorni perraccontare quello che sa sulla vi-cenda. Il fascicolo, aperto dal pro-curatore aggiunto Valter Giovan-nini, adesso è nelle mani del pmGiuseppe Di Giorgio.

GLI ACCERTAMENTI do-vranno anche stabilire se si è trat-tato di una selezione o di un con-corso. «Solo una coincidenza, nes-sun papocchio», aveva assicuratoil sindaco Virginio Merola, deter-minato a querelare il suo ex colle-ga della giunta Cofferati. Ma laprocura vuole fare luce sulla vi-cenda e capire se è davvero tutto aposto. «Massima collaborazione efiducia, come sempre, per il lavo-ro della Procura — ha commenta-to il numero uno di Palazzo d’Ac-cursio, dopo avere appreso la noti-zia —. Siamo a completa disposi-zione per fornire, in qualsiasi mo-mento, l’intera documentazioneinerente alla procedura che abbia-mo adottato per selezionare i pro-fili delle alte specializzazioni». La

vicenda, secondo i dipietristi, po-trebbe essere «molto deleteria»per l’amministrazione Merola.Per questo l’Idv, terza forza dellacoalizione di centrosinistra cheregge il Comune, chiede a questopunto che il primo cittadino vadafino in fondo con la querela aidanni di Amorosi.

IL CASO dunque, come era faci-le prevedere, ha scatenato subitola reazione del mondo politico.«Credo sia necessario da parte delsindaco Merola passare dalle paro-le ai fatti, proprio per non minarela sua credibilità», ha fatto sapereSandro Mandini, coordinatoreprovinciale Idv. «Confidiamo chele parole del sindaco, ovvero chesi è trattata di una banale coinci-denza — aggiunge Mandini —

troveranno riscontro nell’indagi-ne aperta dalla Procura, ma a que-sto punto della vicenda sentiamoil dovere etico di incoraggiare ilsindaco a presentare la querela mi-nacciata ai danni di Amorosi».Questo passaggio per i dipietristi«risulta fondamentale perché nonvenga intaccata la credibilità del

sindaco, contribuendo allo stessotempo a chiarire dubbi e perplessi-tà su una vicenda che potrebbe ri-velarsi molto deleteria».

IL SINDACO, infatti, dopo l’enplein totalizzato da Amorosi ha an-

nunciato l’intenzione di querelar-lo.«L’affermazione che esisterebbeuna struttura clientelare deve esse-re motivata da fatti o prove con-crete», ha detto Merola, aggiun-gendo che «la possibilità che vin-cessero dei bravi professionistigià al lavoro era molto forte».È stato lo stesso Merola, tra l’al-tro, lunedì mattina in commissio-ne Affari istituzionali, a renderenoto che tutti e 13 i vincitori dellaselezione per figure di alta specia-lizzazione corrispondevano a

quelli anticipati pochi giorniprima dall’ex assessore Amoro-si. Consegnando poi ai com-missari il faldone con i verba-li della selezione, in attesache si completi anche la pro-cedura per altri tre posti, sta-volta per dirigenti.

Dita incrociate

Idvpreoccupata

«Confidiamo che le paroledel sindaco, ovvero che siè trattata di una banalecoincidenza— aggiungeMandini— troverannoriscontro nell’indagineaperta dalla Procura»

«SULLA vicenda parlano i fatti, adesso non si cerchi di capovolgere laquestione». È lapidario l’ex assessore, Antonio Amorosi. Dopo averappreso che la Procura intende sentirlo per la vicenda legata ai no-mi dei 13 dirigenti nominati a Palazzo d’Accursio, che ha anticipa-to su un sito web, dice che «la credibilità è un elemento importan-te e la si può acquisire con la trasparenza». E rilancia: «Il sindacoMerola potrebbe pubblicare tutti i curricula di coloro che hannopreso parte al concorso. Credo sarebbe facile vedere la dispariàtra i partecipanti».A detta di Amorosi «non dovrebbe essere possibile a Bo-logna, e in una qualsiasi città italiana, prevedere i vin-citori e azzeccarli tutti».

LA DECISIONE di querelarlo, che il sindaco Merola haannunciato, per Amorosi «non rappresenta altro cheuna minaccia per zittire chiunque scriva articoli o pongadubbi rispetto a strane coincidenze, come in questo caso.Coincidenze che effettivamente mi pare ci sia-no». Ci tiene a chiarire che lui non fa «il chiaro-veggente, scrivo articoli». «Non capisco — con-clude — con quale tipo di intenzione si possaprocedere, se non con il ricorso all’intimidazio-ne».

e. a.

L’EX ASSESSORE

«E ora pubblichino tutti i curricula»

EX COLLEGHIIl sindaco Merola,in alto, siconfronta conl’ex assessoreAntonioAmorosi

SERENOIl sindaco: «Siamoa completadisposizioneper far chiarezzasulla procedura di selezione»

PREMIODIPRODUTTIVITÀ

«Adessovalorizzino

anche i nostridipendenti»

Dirigenti,Amorosi inProcuraI pm vogliono sapere come ha indovinato i nomi dei vincitori del concorso

«ADESSO che abbiamo visto come l’amministra-zione sia in grado di valorizzare le competenze chesi sono sviluppate al suo interno per quanto riguar-da i dirigenti a tempo determinato e le ‘alte specia-lizzazioni’, aspettiamo (ancora per poco) di capirese e come la Giunta saprà riconoscere il valore e lecompetenze esistenti fra i suoi dipendenti». Conuna vena d’ironia i sindacati spronano il sindaco agarantire al più presto il premio di produttività aidipendenti comunali.La firma è di Michele Vannini, segretario dellaFp-Cgil, di Enrico Bassani, numero uno Cisl-Fp, eLoredana Costa, segreteria Uil-Fpl. Già nei giorniscorsi le tre sigle avevano parlato di amara sorpresa

nelle buste paga di novembre in cui i dipendentinon avrebbero trovato le somme attese rispetto alpremio di produttività. I lavoratori contavano di in-cassare una somma pari al 40% del premio ricevutonel 2009, ma le cifre «risultano parecchio inferioria quanto dovuto», spiegava un volantino di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, sperando in un errore. Incaso contrario, aggiungevano le tre sigle, «sarebbegrave. Non c’è bisogno di ribadire quanto pesantesia la situazione per i lavoratori all’interno dell’am-ministrazione, come è superfluo ribadire che la fa-se che abbiamo di fronte è tale da rendere impossi-bile e impraticabile il rilancio dell’amministrazio-ne se non si ingenera un clima nuovo».

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione 16-11-2011L'Informazione di Bologna 16-NOV-2011

da pag. 12Direttore: Silvestro Ramunno

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 16-11-2011

BOLOGNA

CRONACA� VII

@MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.affaritaliani.libero.itwww.comune.bologna.it

LORENZA PLEUTERI

COINCIDENZE, come ripe-te il sindaco Virginio Mero-la? O un pasticciaccio brut-

to, la tesi di Antonio Amorosi, exassessore della giunta Cofferati?Sulla selezione comunale ogget-to di schermaglie a distanza e didissonanti valutazioni — i postiad alta specializzazione assegna-ti ai 13 candidati pronosticati daAmorosi — è al lavoro la procura.In piazza Trento e Trieste, primaancora che da Palazzo d’Accursiovenissero resi pubblici i nomi deivincitori, è stata aperta una in-chiesta conoscitiva, coordinatadal procuratore aggiunto ValterGiovannini e dal pm Giuseppe DiGiorgio. Un «atto dovuto». Il fa-scicolo è contro ignoti, senza ipo-tesi di reato. Contiene le stampa-te dei materiali e delle anticipa-zioni uscite on line, bando e “pa-pabili” compresi. Contemplauna “scaletta” di approfondi-

menti da fare. Antonio Amorosi,primo passo, verrà convocato esentito come persona informatasui fatti. Ma potrebbe essere a suavolta indagato — per diffamazio-ne, il potenziale reato — se e

quando il sindaco formalizzerà leventilate querele, mossa per cuispinge Idv.

A commento dell’attivazionedella procura, Merola rinnova lamassima fiducia nella magistra-

tura e garantisce collaborazione:«Siamo a completa disposizioneper fornire, in qualsiasi momen-to, l’intera documentazione ine-rente la procedura adottata perselezionare i profili delle alte spe-

cializzazioni». Amorosi torna in-vece all’attacco, pronto a presen-tarsi in procura appena lo chia-meranno. «La credibilità è un ele-mento importante — incalza — ela si può acquisire con la traspa-renza. Il sindaco potrebbe pub-blicare i curriculum di coloro chehanno preso parte alla selezione,così si vedrebbe la disparità ditrattamento dei partecipanti». Eancora, a proposito delle previ-sioni azzeccate in pieno: «Io nonfaccio il chiaroveggente. Ma nondovrebbe essere possibile, a Bo-logna come in una qualunque al-tra città, indovinare prima i vinci-tori. E in blocco». Il prestare ilfianco a possibili querele non lopreoccupa. Lo riaccende. «Nonho attribuito reati ad alcuno. Hosolo posto all’attenzione que-stioni degne di approfondimen-to. Annunciare querele è un mo-do, inutile, per cercare di intimo-rirmi e zittirmi».

Un’assemblea di dipendenti comunali al circolo Dozza

Dirigenti comunali, la procura apre un fascicoloI pm convocano il “veggente” Amorosi. Merola: felice che si faccia chiarezza

La polemica

Biblioteca Renzidipendenti divisiLA PROPOSTA pubbli-cata sulla pagina face-book “Cineteca pubbli-ca” di “staccare” la Bi-blioteca Renzo Renzidalla futura Fondazionee mantenerla comunale,non è «unanime» né«concordata» da tutti didipendenti della biblio-teca di via Azzo Gardino65. Lo precisano i biblio-tecari Cesare Ballardini,Cecilia Cenciarelli, An-nachiara Galli, RosariaGioia, Loris Lepri, EnricoRighi e Giovannina San-na, aggiungendo che sitratta di una «propostaindividuale avanzata suFb da Claudio Molinari» eche «nessuno ha messoin dubbio che la Bibliote-ca e gli archivi non filmicicontinueranno ad esse-re gestiti da personalecompetente e ad essereaperti al pubblico».

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(segue dalla prima di cronaca)

PREMESSO infatti che consideriamo tutti la cul-tura come risorsa e motore di sviluppo, e chesiamo consapevoli dell’esigenza di trasforma-

re in Fondazione la società “L’immagine Ritrovata”,restano molteplici le domande sullo sfondo. Vistoche è l’intero complesso di attività e funzioni dellaCineteca ad essere coinvolto nella trasformazione

E allora, per cominciare. Fondazione per fare co-sa? Con quali risorse aggiuntive? Per risparmiare oper investire meglio e diversamente? E con quale si-stema di governance? Con quale modello di rappor-to tra pubblico e privato, tra Istituzioni e realtà terri-toriali? E, soprattutto, in quale prospettiva di svilup-po del sistema culturale?

Per parte nostra, ci limitiamo ad avanzare alcunispunti di riflessione.

Il primo punto riguarda la concentrazione ab-norme di funzioni e attività che la Cineteca verreb-be ad assumere a scapito di quelle più propriamen-te istituzionali: produzione, distribuzione, eserci-zio, editoria, formazione professionale e, perfino,universitaria.

Ora, è corretto sostenere che le politiche per lacultura di una istituzione pubblica debbano tra-sformare quest’ultima in un sostituto delle molte-plici realtà professionali, associative, imprendito-riali operanti nel territorio? È questo che si intendecon il termine sussidiarietà?

Tanto più se ci muoviamo sul terreno della cultu-ra in cui la molteplicità è già di per sé un valore.

La cultura : quella zona fragile e plurale che di tut-to ha bisogno meno che di anonime burocrazie chedecidono quali opere produrre e far circolare.

Il cinema : quel luogo di confine tra reale e imma-ginario che anima la cittadinanza, la conoscenza, lacondivisione, la crescita individuale e comunitaria.Un luogo tuttavia che è anche un mercato. Un’altrazona fragile che di tutto ha bisogno meno che di ca-pitali pubblici che si mettano a fare concorrenza, arischio zero, al già sofferente mondo degli operato-ri.

Più in dettaglio: va segnalato il palese conflitto diinteressi in cui verrebbe a trovarsi la Cineteca. Essainfatti è già coinvolta in prima persona nella gestio-ne di fondi comunali e regionali destinati al cinema.E sarebbe un vero paradosso che il destinatario di ta-li fondi diventasse la Cineteca stessa.

Più in generale, tuttavia, rimane un problema.L’intero sistema di finanziamento pubblico e priva-to ( Ministero, Regione, Comune, Fondazioni Ban-carie, ecc..) destinato al cinema e all’audiovisivoconverge sulla Cineteca. Problemi di razionalizza-zione e di gestione coordinata delle risorse. Certo.

Si può anche convenire su questo, sapendo tutta-via che le concentrazioni estreme di risorse e pote-re non hanno mai fatto bene a nessuno. Soprattuttoalla cultura. E sapendo che di fronte a tali concen-trazioni di risorse e potere, diventa decisivo il pro-cesso decisionale, la sua qualità democratica, tra-sparente e partecipata.

(gli autori sono registi e produttori di Movie Movie,associati a D.E-R, ProFilm Emilia Romagna e “100Autori”)

I RUOLI IMPROPRI ASSEGNATIALLA FONDAZIONE CINETECAFRANCESCO CONVERSANO E NENE GRIGNAFFINI

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REGGIO E. - 24Emilia 16-11-2011

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REGGIO E. - Carlino 16-11-2011•• 18 MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

Scandiano& ZONA DELLE CERAMICHE

— SCANDIANO —

UN INCIDENTE. Ma Marco DiFrancesco, pensionato scandiane-se di 76 anni abitante in via donSturzo, ha rischiato di lasciarci lavita.Verso le 13 di ieri stava pulendola carabina, che detiene in modolegale, quando per motivi oraall’esame dei carabinieri è partitoun colpo che ha interessato il tora-ce; la ferita è grave, ma per fortu-na non letale.Trasportato a Scandiano, è statotrasportato al Santa Maria in con-dizioni critiche, con riserva diprognosi.Nel primo pomeriggio di ieri ilpensionato era intento a pulire ilsuo fucile, quando — per una dop-pia disattenzione, visto che il fuci-le era carico — è accidentalmentepartito un colpo.Lo sparo ha allarmato l’intera pa-lazzina dove abita l’uomo. A darel’allarme ai soccorsi è stata la mo-glie del pensionato che, udito ilbotto, ha chiesto l’immediato in-

tervento del personale medico in-viato dal 118.Dopo i primi accertamenti il pen-sionato è stato condotto all’ospe-dale Magati di Scandiano con unavistosa lesione al torace.Viste le condizioni critiche e le fe-rite ritenute gravi è stato dispostoil trasferimento al Santa Maria.In serata le sue condizioni sonostate giudicate in netto migliora-

mento. L’esatta dinamica dei fattiè ora al vaglio dei carabinieri scan-dianesi, intervenuti immediata-mente sul posto, che stanno cer-cando di ricostruire come sia po-tuto accadere l’incidente: se l’uo-mo fosse convinto che l’arma fos-se scarica, e come mai l’abbia ri-volta verso di sé, azione che nes-sun esperto di armi compie a sco-po precauzionale.

b.d.

VIANO LA SOLLECITAZIONE DI DALLARI (IDV)

«A Regnanomanca una farmacia»

La grande famiglia Arati — originaria di Casteldaldo di Carpineti:Rosanna, Maria, Agnese, Giuseppina,Angiolina, Pierina, Ezio, Luigi, Giulio e Carlo, che oggi gode dellacompagnia di una ventina di nipoti e una trentina di pronipoti — si èritrovata per un allegro conviviale al ristorante “La Badessa” di SanDonnino. I fratelli hanno fatto onore ad un menù di tortelli e dicucina tradizionale reggiana. Ogni anno la famiglia si riunisce perritrovare le proprie radici.

b.d.

RUBIERA NEL MIRINO LA CAFFETTERIA ARIOSTO

Furto al bar, sparito il fondo cassa

SCANDIANO INFORTUNIO DOMESTICO

Si ferisce al pettomentre pulisce il fucilePensionato di 76 anni in prognosi al Santa Maria

— VIANO —

UNA ZONA bellissima, masempre più povera di servizi.Marco Dallari, consigliere co-munale dell’Italia dei Valori,denuncia la mancanza di unafarmacia a Regnano, in posizio-ne centrale rispetto al territo-rio. «L’area del Querciolese —scrive in premessa — racchiu-de un vasto comprensorio colli-nare di circa 1300 abitanti chetra boschi di quercioli e bian-chi calanchi disegna uno deipiù bei paesaggi della nostraprovincia in cui sorgono gli abi-tati di Regnano (dove sono lesalse: sorgenti di fango natura-le), Ca’ Bertacchi, S.Giovanni,Casola e il magnifico borgo me-dievale di Castello Querciolacon gli affreschi rinascimentalidi Lelio Orsi». «Questa terraricca di bellezze e tradizione co-stituisce l’anima montana delComune di Viano ma che, pur-troppo, come molti altri centridella montagna, vive oggi alcu-ne carenze nel campo dei servi-zi, aggravate da una viabilità di-sagevole».

ECCO il problema: «In partico-lare si rileva la mancanza di unpresidio farmaceutico, già atti-vo in passato fino agli anni ’70,e che costringe gli abitanti del-la zona a percorrere anche piùdi 7 km per raggiungere le pùvicine farmacie di Viano, Albi-nea o Casina. Tale distanza èun grosso ostacolo, soprattuttoper quelle persone non autono-me che hanno bisogno conti-nuativo di cure e medicinali».«Da quando sono stato eletto,nel 2009 — assicura Dalalri —

sto lavorando assiduamenteper promuovere il nostro terri-torio e portare avanti la batta-glia dei servizi. Avere dei buo-ni servizi vuol dire aiutare glianziani, i bambini e le famigliemigliorandone la qualità di vi-ta. In questo modo favoriamolo sviluppo delle nostre frazio-ni per renderle più forti ed auto-nome anche nella prospettivadi incoraggiarne la crescita eco-nomica». L’appello: «Mi rivol-go a tutte le istituzioni affinchévogliano prestare attenzione al-la situazione del Querciolese econsiderare la nostra richiestaper l’istituzione di una nuovafarmacia da ubicarsi nella fra-zione di Regnano, per la sua po-sizione baricentrica rispetto atutta l’area. Tale presidio avreb-be la funzione di dotare il Quer-ciolese di un servizio indispen-sabile con lo scopo di accorcia-re le distanze e favorire lo svi-luppo della zona alta del Comu-ne di Viano».

CARTOLINA D’EPOCA Un’immagine del 1916: lo stabile cheospitò la farmacia di Regnano, chiusa nei primi anni ’70

Si ritrova la grande famiglia Arati

— RUBIERA —

SONO arrivati nella notte e hannoagito indisturbati al bar Ariosto divia Prampolini a Rubiera. «Sono sta-ti dei signori – ci dice Riccardo Prodi(foto), dipendente del locale – hannoaperto una finestra senza fare grossidanni e poi dopo essere entrati hannoarraffato quello che potevano». Unasomma sui 1400 euro, in monete me-talliche lasciate come fondo cassa.

Del loro passaggio sono rimaste solole impronte digitali, lasciate sul vetroe repertate dai carabinieri intervenu-ti. «La sorpresa è stata grande – diceRiccardo – quando questa mattinaall’apertura del bar, verso le 5 e mez-zo, mi sono accorto di quello che eraavvenuto. La finestra aperta ed i cas-setti svuotati, non è stato bello veder-lo».E’ il primo furto che l’Ariosto accusaa 5 anni dalla sua apertura. «Mai

prima di ora erano venuti, Hanno ru-bato una discreta somma ma, per for-tuna, non ci hanno fatto danni mag-giori». Sulla vicenda stanno indagan-do i carabinieri di Rubiera.

b.d.

CONVIVIALETutti a tavola per ritrovarsi insieme

CONSIGLIERE COMUNALEMarco Dallari

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

REGGIO E. - Gazzetta 16-11-2011

Un po’ politicamente snob, unpo’elitari, ma sicuramenteconsci che la strada del rifor-mismo in Italia è in salita e cheper realizzare un progetto nel-la maggioranza dei cittadini itempi non sono ancora matu-ri. Serve più tempo.

E se le distanze tra riformistidi sinistra e di destra tendonoad accorciarsi e il confronto èpossibile, è altrettanto veroche le tossine accumulate ne-gli ultimi 17 anni nella vita po-litica del Paese, fanno si cheoccorrano non meno di 5 annise non 10 per scrivere un mani-festo del riformismo possibileche non resti un puro eserciziodi stile.

I relatori, che lunedì sera sisono ritrovati all’aula magnadell’Università di Reggio perdiscutere di un riformismopossibile, su invito della neo-nata Associazione reggiana“Riformisti insieme” presiedu-ta dal sindaco di CastelnuovoSotto Simone Montermini, so-no stati tutti d’accordo nel par-lare di tempi lunghi. Ad ascol-tarli una platea folta, in cui ac-canto ai riformisti storici comeVincenzo Bertolini (ex federa-

le del Pci), si sono ritrovati an-che l’ex segretario del Pd Giu-lio Fantuzzi, il presidente dellaProvincia Sonia Masini e ilconsigliere regionale Pd Bep-pe Pagani e l’avvocato MarcoFornaciari.

I tre relatori: Enrico Moran-do senatore del Pd, Andrea Ro-

mano dell’Associazione creatada Luca Cordero di Monteze-molo “Italia Futura” e ElvioUbaldi (che ha sostituito all’ul-timo momento Bruno Tabac-ci) per l’Api di Rutelli, hannocercato di rispondere al quesi-to al centro della serata:«Rifor-me per l’Italia: missione im-

possibile?».Se per l’ex sindaco di Parma,

il primo problema è superarele ideologie e le categorie stori-che di destra e sinistra a van-taggio di un confronto sui pro-blemi, per Andrea Romano in-vece, il loro superamento èmolto difficile e la divisione ve-

ra oggi è quella tra il riformi-smo e il populismo. A destraquanto a sinistra, dove incar-nato dai “grillini” e Idv da unlato e da Lega Nord dall’altro.

Per Enrico Morando, le pa-role chiave di un manifesto ri-formista sono la riduzione deldebito, la crescita e un eccessodi disuguaglianza tra i più ric-chi e i più poveri («una distan-za che in questi anni si è am-pliata», ha sottolineato), perpoi aggiungere che il Pd è natoriformista per poi smarrirequella strada anche per la radi-calizzazione che si è determi-nata nella politica italiana.

Da ultimo il senatore del Pdha difeso la proposta Ichinosul contratti di lavoro perchécambia le regole dando tutelea chi non le ha. Un obiettivo,ha concluso, per il quale, serveun grande partito riformatoreche sappia colpire le corpora-zioni e i piccoli privilegi chebloccano il paese.

L’associazione “Riformistiinsieme” presto terrà la sua as-semblea fondativa, e a dicem-bre terrà una nuova iniziativapubblica.

Roberto Fontanili

Un convegnosulla gestionedei beni presiallamafia

Tav, LandicriticaGandolfi

Il futuro delle città dimedie dimensioniOggi pomeriggio si terrà un importante convegno al centro Malaguzzi sui progetti dei servizi pubblici

si è conclusa la selezione dei giovani

Pronta la prima classe per lameccatronica

L’assessore provinciale all’istruzione Ilenia malavasi

La prima uscita dei Riformisti:«Il Pd ha smarrito la strada»Le parole chiave della nuova associazione reggiana si riferiscono alla riduzione del debito,alla crescita e ad un eccesso di disuguaglianza sempre maggiore tra i più ricchi e i più poveri

Simone Montermini, attuale sindaco di Castelnovo Sotto e presidente della nuova associazione reggiana

La gestione dei beni seque-strati alla mafia è oggi asse-gnata agli amministratori giu-diziari ed è vincolata a specifi-ci requisiti professionali e acriteri legislativi di assegna-zione dell’incarico predeter-minati. Tutto ciò determinaun nuovo identikit dell’am-ministratore, chiamato ad as-sumere il ruolo di managerdotato di competenze giuridi-che ed economiche, ma an-che antropologiche, sociolo-giche, di procedura penale esoprattutto di gestione azien-dale. Un convegno dal titolo“Attività dell’amministratoregiudiziario, sequestro e confi-sca dei beni riferibili ad orga-nizzazioni criminali” si svi-luppa nell’ambito degli impe-gni assunti lo scorso 5 no-vembre, con la sottoscrizio-ne del patto di “Alleanza reg-giana per una società senzamafie” e ruoterà attorno aqueste importanti temati-che.

L’appuntamento è in pro-gramma per oggi, mercoledìdalle 8,45 alle 18 nell’aula ma-gna “Manodori” dell’Univer-sità di via Allegri 9, e rappre-senta un importante eventoscientifico, di carattere nazio-nale, di aggiornamento e spe-cializzazione per i professio-nisti coinvolti nella lotta allacriminalità organizzata.

«Una battuta infelice e un at-teggiamento autoreferenzia-le, piuttosto che un’analisi».

Liquida con queste paroleil presidente di IndustrialiReggio, Stefano Landi, le ulti-me dichiarazioni dell’asses-sore alla Mobilità del Comu-ne di Reggio, Paolo Gandolfi,relative alla stazione Tavdell’alta velocità, che in viaToschi non sono risultateparticolarmente gradite e ap-prezzate.

Secondo l’assessore Gan-dolfi infatti non esisterebbenel mondo una stazione me-glio servita e collegata di quel-la della Mediopadana che do-vrebbe essere pronta nel2012.

E la stessa Cnal nei giorniscorsi ha lamentato una scar-sa conoscenza nei propri as-sociati dei progetti sull’ AreaNord.

«Industriali Reggio – ha ag-giunto Stefano Landi in repli-ca a Gandolfi – hanno messoa disposizione ben due ricer-che sul futuro dell’ Area Norda rimarcare l’interesse e la no-stra attenzione a quel proget-to».

«Su questo progetto – haconcluso Landi –confermo lavolontà e l’impegno della no-stra associazione ad elabora-re una visione condivisa. So-no dodici anni che sappiamocosa sta nascendo, e conclu-dendo ha sottolineato comesi «poteva partire un po’ pri-ma, ma non piangiamo sullatte versato, adesso è il mo-mento di dare risposte e disfruttare quella che è un op-portunità per in nostro siste-ma produttivo ed economi-co». (r.f.)

Smart cities, città intelligenti.E' questa una delle sfide più in-teressanti per tutti coloro chesi occupano di urbanistica o so-ciologia urbana, ma che allostesso tempo coinvolge in for-ma diretta l'intera cittadinan-za in un processo di ripensa-mento e collaborazione attivacon gli enti pubblici. Di questoe di molto altro parlerà a parti-re dalle 18.30 di oggi, Carlo Rat-ti, tra le altre cose docente e di-rettore del Mit SenseAble CityLab di Boston, l'istituto più pre-stigioso a livello mondiale nelcampo della ricerca e dell'inno-vazione tecnologica. Ad affian-carlo vi sarà Karl-Heinz Posch,coordinatore di Epomm (Euro-pean Platformon Mobility Ma-

nagement), una rete di governieuropea impegnata nel temadella mobilità.

L'evento, che si svolgerà alcentro Loris Malaguzzi, è il ful-cro di una tre giorni di lavoroorganizzata da Mmove - Mobi-lity Management Over Europe,e dedicata al tema "Il futurodelle città europee di medie di-mensioni". Partecipano al con-vegno i rappresentanti di 11 cit-tà "sostenibili" d'Europa e ade-renti al progetto, in cui vengo-no scambiate soluzioni e pro-poste per vivere meglio, conuna mobilità migliore. Pro-muovere e rendere più efficien-te il trasporto pubblico urba-no, favorire l'utilizzo di vettureelettriche, ampliare i servizi e

rendere sicuri i percorsi per lamobilità ciclistica; realizzarebicibus o pedibus per accom-pagnare a scuola i bambini,creare le condizioni per ottene-re collegamenti veloci tra cen-tro e periferia, riducendo il traf-fico e l'inquinamento, questialcuni dei principali temi di cuisi occupa Mmove.

Oltre a Reggio Emilia, il pro-getto vede protagoniste anchealcuni comuni delle Marche, latedesca Ulm, la catalana Giro-na, le svedesi Varberg e Moln-dal, Kvala e Volos, in Grecia,Brighton & Hove nel RegnoUnito, Razlog in Bulgaria e lacittà rumena di Brasov. Nelcorso dei tre anni sono state 39le buone pratiche di mobilità

sostenibile presentate all'inter-no del progetto, da cui sonostate ricavate le migliori prati-che di mobilità e realizzati stu-dio sulla fattibilità per lo scam-bio di nuove prassi. A partiredalle 10, dopo un introduzionea cura del sindaco GrazianoDelrio, verranno presentati i ri-sultati dei lavori, in particolarei 39 casi. Questi verranno pre-sto riassunti e resi pubblici sulsito del progetto.

«Il fenomeno Smart City -spiega Ratti - rappresenta lapiù alta forma di innovazioneurbana e questi "laboratori ci-vici" stanno diventando unmovimento globale che puòdiffondere le migliori idee».

Daniele ValisenaIl relatore Carlo Ratti

Si è conclusa nei giorni scorsila selezione dei giovani che for-meranno la prima classe dell'Its per la meccanica e la mec-catronica.

L’istituto tecnico superiore– frutto del lavoro congiuntodi Provincia, enti di formazio-ne, mondo della scuola e im-prese – rappresenta un impor-tante percorso post-diplomaunico nel suo genere in regio-ne e formerà “tecnici superioriper l'innovazione di processi eprodotti meccanici con specia-lizzazione in meccatronica”,una figura molto attesa del tes-suto industriale reggiano.

E’ con soddisfazione chel’assessore all’istruzione della

Provincia Ilenia Malavasi an-nuncia dunque che «la primaclasse sarà formata da 23 stu-denti che investiranno due an-ni di studio per raggiungere unlivello professionale di altaspecializzazione, con compe-tenze elevate e particolarmen-te attese dal nostro tessutoproduttivo». Si tratta di giova-ni per lo più diplomati, di cui17 provenienti da percorsi tec-nici e 6 da percorsi liceali, qua-si esclusivamente residentinella nostra provincia.

Tutti i candidati hanno su-perato prove di inglese, di in-formatica e di preparazionetecnica, oltre che un colloquiomotivazionale individuale. Il

percorso di studi dell’Its preve-de 1.880 ore, delle quali unabuona parte verranno svoltedurante stage aziendali. Unpunto di forza dell’offerta for-mativa dell’Its è senza dubbioil gruppo di docenti, la metàdei quali proviene proprio dalmondo dell’impresa.

L’Its si configura così comeun percorso specialistico cheavvicinerà i ragazzi al mondodel lavoro, grazie alla pienacollaborazione delle impreselocali, che costituiscono la par-te maggioritaria dei soci chehanno dato vita alla Fondazio-ne Its nel dicembre scorso.

Gli imprenditori si aspetta-no di trovare in questi ragazzi

professionisti molto qualifica-ti e pronti ad essere accolti nelmercato del lavoro: per questomotivo giovedì 17 novembre,nella sede dell'istituto Nobi-li-Lombardini, dove ha sede laFondazione Its, il presidente

di Elettric 80 Spa Enrico Gras-si, a capo di una delle impresefondatrici, incontrerà i candi-dati ammessi al corso, per mo-tivarli a intraprendere con se-rietà e passione questo nuovopercorso di studi.

MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011 GAZZETTA Cronaca 17

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

REGGIO E. - Informazione 16-11-2011

IL’INFORMAZIONE il DomaniI MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

PROVINCIAZONA CERAMICHE

Francesco Bartoli, 78 anni, stava pulendo la sua carabina quando è partito un colpo

Si spara per errore: è graveFerito al torace, è ricoverato in prognosi riservataSCANDIANO

Stava pulendo il suo fuci-le da caccia, una carabi-

na, quando è partito un col-po.

Con tutta probabilità èquesta la dinamica dell’i n c i-dente in cui è rimasto feritoFracesco Bartoli, un pensio-nato di 78 anni con la pas-sione per la caccia residen-te in via Luigi Sturzo a Scan-diano.

Erano da poco passate le13 di ieri quando la moglied el l’uomo ha lanciato l’a l-larme. A casa della coppia,oltre al personale medico,sono arrivati i carabinieridel paese. Gli accertamentisvolti dai militari sembranoconfermare che si sia trat-tato di un incidente. Bartoli,che possiede una carabinaregolarmente registrata, sta-va pulendo l’arma quando è

Il colpo è stato messo a segno la notte scorsa a Rubiera. Indagano i carabinieri

Ladri al Caffè Ariosto: rubati soldi e salumiI malviventi sono entrati nel locale forzando una finestra

L’A P P E L LO L’Idv chiede di riportare il servizio nella zona di Regnano

«Rivogliamo la farmacia»Marco Dallari: «Presidio che manca dagli anni ‘70»

SCANDIANO Si parte venerdì alle 21

Storie femminili, doppioincontro in bibliotecaSCANDIANO

I l Centro culturale “G. Moscati”, in collabo-razione con la biblioteca comunale di Scan-

diano, ha organizzato due incontri su storiefemminili in programma venerdì 18 novem-bre e il 5 dicembre alle ore 21 in biblioteca.

Nella prima serata si parlerà di stalking, sulletracce del libro “Il gentiluomo.

Una storia di stalking”, edizione Ciliegio. Sa-ranno presenti l’autrice Marzia Schenetti, lapsicologa Ameya Gabriella Canovi e l’attr iceAntonietta Centoducati. Lunedì 5 dicembre siaffronterà invece il tema del punto di vistafemminile e maschile nel momento della se-parazione, attraverso una conversazione conPina Tromellini.

Appuntamento domenica pomeriggio

Caldarrosta Dayall’oratorio di Borzano

Foto storica della farmacia di Regnano, chiusa negli anni ‘70

ALBINEA

Domenica pomeriggio nel piazzaledell’oratorio di Borzano, a partire

dalle 14.30, si terrà il Caldarrosta Dayorganizzato dalla scuola materna par-rocchiale in collaborazione con l’o ra-torio stesso.

Il ricavato andrà interamente devolu-to alla scuola materna parrocchiale SanGiovanni Bosco di Borzano. Durante ilCaldarrosta Day verranno preparati cal-darroste, torte artigianali, pop corn,the caldo, vin brulè e a disposizioneper i bambini ci saranno gonfiabili,truccabimbi, palloncini e giochi a pre-mi.

partito un o sparo. Una se-rie di pallini lo hanno col-pito al torace.

L’anziano è stato portatoall’ospedale Magati di Scan-

diano, e da qui trasferito alSanta Maria di Nuova diReggio. Al momento Bartoliè ricoverato in terapia in-tensiva in prognosi riserva-

ta.L’esatta dinamica dei fatti

è ora all’attento vaglio deicarabinieri scandianesi in-tervenuti sul posto.

RUBIERA

Ladri in azione lanotte scor sa a l

Caffè Ariosto di Rubie-ra .

L’allarme ai carabi-nieri è arrivato intor-no alle 5 di ieri mat-tina: sul posto, in viaPrampolini, si è recatauna pattuglia della sta-zione del paese per unsopralluogo. I militari hanno accertato chei malviventi avevano forzato una finestradel bar: una volta all’interno del locale -

stando ai primi control-li - hanno preso oltreun migliaio di euro incontanti e alcuni salu-mi. Tra danni cagionatiper la perpetrazionedel furto e refurtiva sot-tratta il danno, nell’o r-dine di alcune migliaiadi euro, è in corso diesatta quantificazione.

Sulla vicenda i carabi-nieri della stazione di

Rubiera hanno avviato le indagini in or-dine al reato di furto aggravato a carico diignoti.

VIANO

«R ivogliamo la farmaciaa Regnano».

L’appello arriva dal consi-gliere comunale dell’Idv diViano, Marco Dallari.

« L’area del Querciolese -dice Dallari - racchiude unvasto comprensorio collina-re di circa 1300 abitanti chetra boschi di quercioli ebianchi calanchi disegna u-no dei più bei paesaggi dellanostra provincia in cui sor-gono gli abitati di Regnano,Ca’ Bertacchi, S.Giovanni,Casola e il magnifico borgomedievale di Castello Quer-ciola con gli affreschi rina-scimentali di Lelio Orsi.Questa terra ricca di bellez-ze e tradizione costituiscel’anima montana del Comu-ne di Viano ma che, pur-troppo, come molti altricentri della montagna, viveoggi alcune carenze nelcampo dei servizi, aggrava-te da una viabilità disagevo-le».

«In particolare - affermal’esponente dell’Idv - si rile-va la mancanza di un presi-dio farmaceutico, già attivoin passato fino agli ’70, eche costringe gli abitantidella zona a percorrere an-che più di 7 km per raggiun-gere le pù vicine farmacie di

Viano, Albinea o Casina. Ta-le distanza è un grosso osta-colo, soprattutto per quellepersone non autonome chehanno bisogno continuati-vo di cure e medicinali. Daquando sono stato eletto,nel 2009, sto lavorando as-siduamente per promuove-re il nostro territorio e por-tare avanti la battaglia deiservizi. Avere dei buoni ser-vizi vuol dire aiutare gli an-ziani, i bambini e le famigliemigliorandone la qualità divita. In questo modo favo-riamo lo sviluppo delle no-stre frazioni per renderlepiù forti ed autonome an-che nella prospettiva di in-

coraggiarne la crescita eco-nomica».

Dallari rivolge quindi «unappello a tutte le istituzioniaffinché vogliano prestareattenzione alla situazionedel Querciolese e considera-re la nostra richiesta per l’i-stituzione di una nuova far-macia da ubicarsi nella fra-zione di Regnano, per la suaposizione baricentrica ri-spetto a tutta l’area. Talepresidio avrebbe la funzio-ne di dotare il Querciolesedi un servizio indispensabi-le con lo scopo di accorcia-re le distanze e favorire losviluppo della zona alta delComune di Viano».

La coppia di amici - uno dei quali di Rubiera - è ai domiciliari

Tentarono estorsione a Cremoninijunior: patteggiano 4 anni di penaRUBIERA

Hanno patteggiato unapena di 4 anni (e una

multa di 800 euro), due cia-scuno, gli autori della tentataestorsione ai danni di Serafi-no Cremonini, figlio del cava-lier Luigi e direttore commer-ciale del gruppo Inalca, colos-so delle carni. Entrambi gliimputati si trovano ai domici-liari dopo il blitz della poliziadi Modena. Si tratta di due a-mici, residenti a Rubiera e Ser-ramazzoni, ex soci di una dit-ta che lavorò in subappaltoper il colosso delle carni pri-ma di fallire e collezionaredue condanne per bancarottafraudolenta. La coppia ai pri-mi di maggio aveva chiesto500mila euro a una famigliache oggi fa registrare un fattu-rato di 1 miliardo e 200 milio-ni di euro. Gli investigatori e-sclusero legami degli arrestaticon la criminalità organizzatama sottolinearono la loro abi-lità nel non lasciare tracce.

Luigi Cremonini era già finitonel mirino 11 anni fa, quandosolo l’intercettazione casualedi una telefonata tra giostraiveneti permise ai carabinieridi Genova di evitare il suo se-questro. A 4 anni di distanzanella sede del gruppo Inalcadi Castelvetro, sono arrivatedue buste contenenti lettereminatorie al direttore Serafi-no Cremonini: «Da tempostiamo seguendo i tuoi movi-menti e quelli dei tuoi cari manoi non facciamo sequestri,rendiamo le persone forte-mente invalide». E la richiestadi mezzo milione di euro daconsegnare nelle modalitàpoi fornite da un fantomatico“assicuratore Tirelli». Chia-mate rapidissime da una deci-na di cabine telefoniche perconcordare la consegna «del-le banconote di piccolo taglioin un borsone verde». Solo u-na serie di appostamenti con-temporanei ha permesso l’immediato intervento dopola localizzazione.

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

RAVENNA - Corriere 16-11-2011

16-NOV-2011

da pag. 11Direttore: Maria Patrizia Lanzetti

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 16-11-2011

Cronaca di Piacenza

AMMINISTRATIVE 2012IL CENTROSINISTRA VERSO LE PRIMARIE

LE DATE - Intorno a metà dicembreil termine per iscriversi alla competizioneelettorale. A fine gennaio il voto di coalizione

■ Chiusa la partita dei candi-dati sindaci del Pd, prende formala griglia dei contendenti alle pri-marie del centrosinistra che siterranno a metà gennaio. Insie-me ai due democratici indicatil’altra sera dalla direzione delpartito - il vicesindaco FrancescoCacciatore e l’assessore alla cul-tura Paolo Dosi -, in campo ci so-no Gianni D’Amo, leader delloschieramento guidato da Città-comune, e Marco Mazzoli, soste-nuto da Sel, alcuni del Pd ed e-sponenti della società civile.

Una corsa a quattro, dunque?Non è detto. Che da qui a metàdicembre, quando grosso modosi chiuderanno i termini per lapresentazione delle candidature,escano altri nomi è una ipotesida prendere sul serio.

RIFONDAZIONE E DINTORNI Alavorare in tal senso c’è, ad esem-pio, la Federazione della Sinistra.Lo conferma Roberto Montanari,segretario provinciale di Rifon-dazione comunista: «Se troviamocon la coalizione l’accordo sullacornice programmatica che è incorso di definizione, non è esclu-so che proponiamo una figurache sia elemento di sintesi tra noiparlando a un’area più ampia».

I ragionamenti su una candi-datura autonoma sarebbero giàavviati, anche se in modo infor-male, e coinvolgerebbero, con

Rifondazione e i Comunisti Ita-liani, le associazioni “Lavoro eSolidarietà” (legata alla sinistraCgil) e “Socialismo 2000”, il movi-mento che fa capo a Cesare Salvi.Per la fine di novembre il nododovrebbe sciogliersi.

INCOGNITA ITALIA DEI VALORI Un’altra incognita riguarda l’Ita-lia dei Valori e “Piacenza che Vor-rei”. Il partito guidato da SabrinaFreda si è mosso sin qui a brac-cetto con il movimento civicopromosso da Umberto Fanti-grossi dichiarandosi pronto a o-gni soluzione: partecipare alleprimarie sostenendo uno deicandidati in campo, andare alleprimarie con un proprio porta-colori, stare fuori dalla coalizionedi centrosinistra (dentro la qualesta al governo di Palazzo Mercan-

ti) e correre in solitaria alle co-munali di primavera. Scenari dif-ferenti, partendo però dall’attua-le percorso in comune con “Pia-cenza che vorrei”.

I CIVICI DI FANTIGROSSI A suavolta il movimento civico, chenon nasconde la sua ambizionedi trasformarsi in lista elettorale,non ha sin qui chiarito se inten-de farlo al di fuori delle coalizio-ni, centrosinistra compreso, o seinvece mette in conto la possibi-lità di partecipare alle primarie.

Le prossime settimane saran-no decisive per capire l’approdotanto di “Piacenza che vorrei”quanto dell’Idv. Fermo restandoche la condotta copertissima deidipietristi più passa il tempo piùè destinata a creare malumori al-l’interno della coalizione.

IL MONITO DI SILVA ALL’IDV Sul punto è tornato ieri il segreta-rio del Pd Vittorio Silva. A margi-ne di una conferenza stampa, hafatto presente come l’Idv si stiatenendo lontana dagli incontri incorso tra le forze del centrosini-stra per definire programma elet-torale e regole per le primarie:«Era sempre invitata, non si è maipresentata. Scelta legittima, mala nostra porta non potrà restareaperta per sempre, anche perchénoi non vogliamo inseguire nécorteggiare nessuno. Abbiamo laforza e le capacità anche di corre-

re da soli, non ci spaventa, so-prattutto con un meccanismo adoppio turno come per le comu-nali. Speriamo ovviamente chel’alleanza sia più ampia e com-patta possibile, che comprendaanche Idv e liste civiche, ma sa-ranno loro a decidere cosa fare».

I PALETTI DELLA COALIZIONE Quanto ai civici di “Piacenza chevorrei”, «Fantigrossi non mi hamai chiamato», ha annotato Silvaper poi puntualizzare: «Chi faràparte della coalizione e correràalla primarie dovrà essere orga-nico al centrosinistra, sposarne i

programmi futuri, ma anche ri-conoscere i meriti dei dieci annidi giunta Reggi. Vale per tutti».

Il segretario è quindi tornatosulla direzione del Pd dell’altrasera definendo quelli di Caccia-tore e Dosi «due nomi forti, can-didati che hanno tra le loro carat-teristiche la propensione a colla-borare, non a dividere, sono con-vinto che non ci saranno strappi,come del resto è stato in direzio-ne, dove la discussione è stata in-tensa, ma tranquilla».

FERRARI PER IL LOOK DI DOSI Dosi e Cacciatore hanno intantoiniziato a organizzare la lorocampagna elettorale. L’assessorealla cultura potrebbe affidarsi aMauro Ferrari, il pubblicitarioche ha legato il suo nome, tra lealtre, alle vittorie elettorali delsindaco Reggi che di Dosi è so-stenitore. Con Ferrari risulta es-sere già in corso una collabora-zione che potrebbe presto tra-mutarsi in incarico specifico percurare l’immagine e la comuni-cazione dell’assessore in vistadelle primarie.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Paolo Dosie Francesco Cacciatore

abbracciati conil sindaco Reggi

(foto Cravedi)

■ (mir) Anche a Piacenza il Pdlancia gli Stati generali della cul-tura: appuntamento per venerdìdalle 21 nel Ridotto del teatroMunicipale, tappa locale in vistadella kermesse nazionale del 3-4 dicembre a Roma, a cui parte-ciperanno anche due piacentiniscelti proprio nella serata di do-podomani. Sul palco saliranno ilsegretario provinciale VittorioSilva, il responsabile del Forumcultura Mario Magnelli, l’asses-

sore comunale alla Cultura Pao-lo Dosi e Maurizio Roi, presiden-te della Fondazione Toscanini ecomponente del dipartimentonazionale Cultura del Pd.

«Siamo l’unico partito che in

questo momento pensa anchealla cultura – hanno detto Ma-gnelli e Silva – ritenendola nonsolo una risorsa sociale e civile,ma anche un efficace volano perlo sviluppo. Tra le risposte alla

crisi ci può essere anche questa,è un settore sui cui occorre pun-tare per il rilancio del Paese. Dal-l’appuntamento di venerdì ci a-spettiamo non solo l’elenco del-le cose fatte e delle lamenteleper ciò che non si può fare, maanche idee, spunti, proposte esuggerimenti per fare della cul-tura un elemento di crescita, an-che economica. Non a caso laRegione Emilia Romagna ci hasempre creduto, investendoci».

Il Partito democratico presentagli Stati Generali della culturaVenerdì dalle 21 nel Ridotto del Municipale

In campo in quattro,Rifondazioneperò ci sta pensando.Incognita IdvAltri candidati potrebbero affiancarsi a Dosi, Cacciatore (Pd), Mazzoli (Sel)e D’Amo (Cittàcomune). Silva ai dipietristi: o decidete o la porta si chiude

La Calciati si chiama fuori e accusa«Disatteso il percorso di scelta che si era deciso, troppi interventi sulla stampa»

Passo indietro di GiovannaCalciati, con un lettera inviataalla Direzione provinciale del Pd

■ (mir) - E’ carico di amarez-za e di accuse il passo indietro diGiovanna Calciati, che con unlettera inviata alla Direzione pro-vinciale del Pd di lunedì sera si èsfilata dalla corsa alle Primarie dicoalizione in vista delle Comu-nali 2012.

“Il percorso da voi scelto perl’individuazione del candidato èstato disatteso – attacca fin dalleprime righe - e la commissioneda voi incaricata non è riuscita acompletare il lavoro ed a rag-giungere l’obiettivo che le aveva-te affidato. L’abuso degli inter-

venti sulla stampa spesso svuotail ruolo e mina le prerogative de-gli organismi dirigenti del parti-to e, quindi, della responsabilitàe dei diritti di tutte le iscritte e ditutti gli iscritti del Pd che quegliorganismi hanno eletto. La vo-stra riunione di stasera è cam-biata sia nella natura della di-scussione che farete, sia nell’og-getto delle decisioni che prende-rete che, per ciò che concerne lecandidature, si dovranno ridurrea semplici prese d’atto. Questograzie ad interviste con le qualisi sono dichiarate azioni a pre-

scindere dalle decisioni che a-vreste assunto stasera (raccoltadi firme su candidati non sceltidalla Direzione provinciale) egrazie anche alla conferenzastampa di sabato scorso nellaquale si sono anticipati accordie prese di posizione (candidatu-ra di Francesco Cacciatore, ri-nuncia di Pierangelo Romersi, n-dr) che potevano più corretta-mente essere comunicati staseranel corso della riunione”. Ma laCalciati invita anche a prendereprovvedimenti verso i democra-tici che non sostengono i due

nomi di viale Risorgimento: “Ilrispetto delle regole che insiemeci siamo dati con i nostri statutoe codice etico non può che im-porci di discutere ed agire neiconfronti di iscritte ed iscritti (al-cuni facenti parte di organismidirigenti provinciali e regionali)che hanno firmato e stanno or-ganizzando le campagne eletto-rali a sostegno di candidati alleprimarie appartenenti ad altreforze politiche (Sel e Città Comu-ne). Ne va della serietà, della cre-dibilità e della dignità del Pd e diciascuna e di ciascuno di noi”.

Ma ce n’è per tutti: “Atteggia-menti e comportamenti perso-nalistici, frutto del berlusconi-smo che ha sinora condizionato

ed avvelenato il nostro Paese,fanno sempre male ad una forzapolitica, soprattutto se, come lanostra, di centrosinistra. E’ inol-tre molto amaro constatare co-me, con preistoriche pratiche, ledonne vengano ignorate o spin-te ai margini, tradendo, così, nonsolo l’essenza della democrazia,ma pure uno dei capisaldi del Pd.Anche per questi motivi, non ve-do quale altro contributo in que-sta fase potrei dare se non fer-marmi qui”. Anche se resta la suadisponibilità a lavorare e impe-gnarsi per il partito.

D’Amo: la partita nella coalizionesia spunto di ridefinizione valoriale«Il mio contributo come cerniera società-politica»■ «Positivo» il giudizio diGianni D’Amo sulla conclu-sione del percorso del Pd sul-le candidature alle primariedel centrosinistra. «Questo ingenerale», considera il leaderdi Cittàcomune che da tem-po ha dichiarato lasua volontà di correrealle primarie: ma an-che nel merito dellascelta caduta su Dosie Cacciatore il giudi-zio è positivo, «nelsenso che mi sembrache siano emersi duecandidati autorevoli,con grande esperien-za amministrativapur se molto differen-ti tra loro, che esprimono a-nime importanti del Pd pia-centino, ma direi due animeimportanti del centrosinistrapiacentino».

Ora, ragiona D’Amo, «sitratta di iniziare questo per-

corso con i quattro che sonoattualmente in campo e di fa-re delle primarie ancheun’occasione di ridefinizionevaloriale e programmatica diun centrosinistra che sia ilpiù ampio possibile».

Secondo l’esponen-te di Cittàcomune, èbene che «siano pri-marie di alto livello,tanto rispettose dellepersone quanto serienei contenuti e iospero di costituire u-na ideale cerniera trasocietà e politica. Mipare che nella crisi incui siamo una figurache per età ed espe-

rienza possa tenere conto ditutte e due queste dimensio-ni, oggi spesso in conflitto, siain grado di dare un contribu-to sia al centrosinistra che al-la città».

gu. ro.

Gianni D’Amo(Cittàcomune)

Mazzoli: facciamo come nelle primarie americanecercando lealmente di lasciare una traccia positivaSu D’Amo: deve essere di un soggetto politico che appoggia la maggioranza■ (mir) Partono stasera duesettimane molto intense per ilcandidato alle primarie del cen-trosinistra Marco Mazzoli, soste-nuto da Sel e “mariniani” del Pd,oltre che da associazioni e auto-revoli esponenti della società ci-vile. Nel fitto programma di ap-puntamenti, però, Mazzoli speranel spunti uno nuovo, per il mo-mento non in calendario, ma acui tiene molto: «Ora che il Pd hascelto i suoi due portabandieraalle primarie, Francesco Caccia-tore e Paolo Dosi, mi piacerebbepoter organizzare con loro un di-battito pubblico sulla visionepresente e futura che hanno diPiacenza, potendo confrontare i-dee, proposte e spunti sui vari te-mi dell’agenda politica e sociale.Sono due persone che stimomolto, penso che questo con-fronto, così come le primarie,possano essere un’occasione diarricchimento per la città».

A gennaio correrà anche Gian-

ni D’Amo (Cittàcomune). «Mipare che prima debba compierealcuni passi imposti dal regola-mento che stanno scrivendo, adesempio dichiararsi esponentedi un movimento politico e ap-poggiare la maggioranza di cen-trosinistra, per poi poter correre.Se sarà in campo, comunque,

ben venga anche lui, il confron-to sarà ancora più ricco e interes-sante, nell’interesse dei cittadini.In ogni caso – ha aggiunto Maz-zoli – la filosofia di tutti dovrebbeessere quella delle primarie ame-ricane: ci si dà la mano sia pri-ma, che dopo il voto, cercando dilasciare una traccia positiva qua-lunque sia l’esito: io farò così».

Gli incontri di Mazzoli parto-no stasera alle 21 nella sala riu-nioni della Nuova Astra di via Bo-selli con salute, ambiente e rifiu-ti, alla presenza di Alberto Belli-ni (assessore Comune di Forlì) eGiuseppe Miserotti (presidenteuscente Ordine dei medici diPiacenza). Domenica alle 21 alTuxedo di via Trebbiola una festaparlando del centro storico, mer-coledì 23 novembre alle 21 alTropico Latino di via Mazzini iltema sarà lo sport, con MassimoMezzetti (assessore della Regio-ne Emilia Romagna), Stefano Te-ragni (presidente del Coni di Pia-

cenza), Elisabetta Rapetti (diri-gente e tecnico federale) e rap-presentanti delle associazionisportive piacentine.

Giovedì 24 novembre alle 21alla Nuova Astra confronto su si-curezza e legalità a Piacenza conLuigi Gazzola (assessore al Bilan-cio del Comune di Piacenza),Antonella Liotti (referente pro-vinciale dell’associazione “Libe-ra”), Paolo Sarasini (segretarioregionale sindacato vigili urbaniSiulpm) e Gabriele Ghezzi (con-sigliere comunale di Milano).

Lunedì 28 alla Nuova Astra siparlerà di politiche per il lavorocon i segretario provinciali di C-gil, Cisl e Uil, il 30 al Tropico La-tino di welfare ed economia conDavide Benedetti (funzionarioLegacoop, Piacenza), Marco Ca-rini (consigliere regionale Pd),Enrico Ciciotti (presidente Lel u-niversità Cattolica), AntonellaLiotti (associazione “Libera”),Francesco Milza (presidenteConfcooperative Piacenza) eMaurizio Molinelli (presidenteLegacoop, Piacenza), il primo di-cembre di fiscalità locale allaNuova Astra con ancora con Ci-ciotti.

Marco Mazzoli

LIBERTÀMercoledì 16 novembre 201114

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 16-11-2011

Valtidone e Valtrebbia

■ (elma) Sono trascorsi esat-tamente quattordici anni dalnovembre 1997, quando l’iterautorizzativo e finanziario perapprovare la variante della Pe-rino - Cernusca, lungo la stata-le 45, tra i Comuni di Coli e Tra-vo, si bloccò, lasciando gli am-ministratori che tanto ci aveva-no sperato con un pugno di mo-sche in mano. Tra sei giorni, il22 novembre, alle 14.30, il nuo-vo tratto di strada da 18 milionidi euro taglierà il nastro inaugu-rale. La data è stata confermataieri dagli uffici di Anas. Ma gliinviti non sono a tutti graditi.

«Non parteciperò all’inaugu-razione - dice il presidente del-la Comunità montana dell’Ap-pennino piacentino, MassimoCastelli -. Certo, sono contentoche l’opera sia stata compiuta,ma questa inaugurazione è deltutto fuori tempo massimo. Lastiamo aspettando da oltre die-ci anni, in tutto questo tempo sisarebbe potuti tranquillamentearrivare a Rivergaro, ammoder-nando un tratto più ampio distatale. Bene, ora il cantiere haterminato quanto doveva fare,ma non c’è proprio nulla da fe-

steggiare, c’è invece un ramma-rico forte per alcuni motivi. Ilprimo è che il progetto origina-rio fermato ormai quindici annifa ricalca esattamente quellorealizzato, l’attuale. In secondoluogo - prosegue - non è esclu-so che così come è stato realiz-zato il tratto comprometta il fu-

turo ammodernamento a valle.Terzo, in questo momento di ri-sorse sempre minori e difficilida reperire mi sembra ancorapiù inutile aver atteso tanto, sefossimo arrivati prima ci sareb-bero stati più fondi. È una beffa,sono state buttate giù le pile ericostruite dov’erano le prece-

Il 22 si inaugura il tratto Perino-Cernusca: l’intervento era stato bloccato nel 1997

NIBBIANO - «Non si può giudicaresolo in base all’attivo o al passivo.L’ufficio postale ha sempre rap-presentato un servizio a caratte-re sociale e come tale deve resta-re». E’ questa in sostanza la ri-chiesta espressa l’altra sera dagliabitanti della frazione di Trevoz-zo di Nibbiano i quali hanno in-contrato i vertici provinciali diPoste Italiane dopo la decisione,lo scorso primo di novembre, dichiudere l’ufficio di Trevozzo. Gliutenti di Trevozzo devono ora ri-volgersi all’ufficio postale di Pia-nello. I motivi della chiusuradel’ufficio di Trevozzo, comespiegato dalla direttrice provin-ciale di Poste Italiane Maria LuciaGirometta che insieme a diversirappresentanti della società haincontrato gli abitanti di Trevoz-zo, sono ricollegabili alla “diseco-nomicità” dell’ufficio che ormaida anni chiudeva in passivo. «Daalmeno un decennio - è statospiegato durante la riunione cuihanno partecipato anche diversimembri dell’amministrazione

comunale - la popolazione loca-le non dava risposte adeguateche ci permettevano il manteni-mento di questo ufficio». Unamotivazione questa che non haconvinto gli abitanti della frazio-ne che, tra le altre cose, hanno la-mentato anche disservizi che, aloro dire, hanno caratterizzato lagestione dello sportello primache venisse chiuso. «Riaprite fi-no a giugno e intanto propone-teci nuovi prodotti con persona-

le in grado di riconquistare le no-stra fiducia» una delle propostedal pubblico. Tra le lamentele an-che la scarsa informazione.«Molti di noi - hanno commenta-to alcuni presenti - nemmeno sa-pevano che l’ufficio chiudeva,ma lo hanno saputo dal giornale.Che modo è questo di agire? ».«Siamo la frazione più popolosadel comune di Nibbiano - un al-tro dei commenti - con il gettitofiscale più alto e nonostante que-

sto dobbiamo venire ad elemosi-nare l’apertura dell’ufficio posta-le che va considerato al di là deicriteri di attivo o passivo essendovero e proprio servizio». Dal can-to suo la direttrice Girometta halasciato aperto uno spiraglio e siè impegnata a inviare una rela-zione alla direzione centrale diRoma per perorare la riaperturadell’ufficio di Trevozzo. «Mi im-pegno a fare il possibile ma - haproseguito la direttrice - riunionicome queste andavano promos-se un anno fa». Questione questache ha “scaldato” l’animo deipresenti. Molti di loro hanno ri-cordato la raccolta di circa 400firme avvenuta lo scorso annoper chiedere di non chiudere l’uf-ficio. «Mai viste queste firme» haaffermato la Girometta, mentre irappresentanti dell’amministra-zione hanno ribadito la loro po-sizione ricordando il documentovotato all’unanimità lo scorsoanno e poi inviato a tutti gli enticompetenti in cui si chiedeva dinon chiudere l’ufficio di Trevoz-zo. Comune e Poste hanno ancheproposto di mettere a disposizio-ne un servizio navetta verso l’uf-ficio di Pianello. “Irricevibile” adetta dei presenti.

Mariangela Milani

Perino-Cernusca,ora c’èInaugurazione il 22, dopo 14 anni. Polemico Castelli

La richiesta:riaprire fino a giugno.La direttrice Girometta:mi impegno a fare il possibile

Trevozzo si ribella alla chiusura dell’ufficio postale«Servizio fondamentale per la nostra frazione»

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CASTELSANGIOVANNI - Amazonpotrebbe ulteriormente in-crementare la sua presenza aCastelsangiovanni. Il colossoamericano leader nel com-mercio elettronico, che soloqualche settimana fa ha i-naugurato nel parco logisticodi Castelsangiovanni un fab-bricato di 25mila metri qua-drati dove già lavorano circa150 dipendenti, potrebbe en-tro la fine del 2012 più che tri-plicare la sua presenza sem-pre all’interno del polo logi-stico valtidonese. Di recentela giunta comunale ha infattidato il via libera al procedi-mento che di fatto apre lastrada alla futura realizzazio-ne di un altro fabbricato dicirca 75mila metri quadratiche verrà realizzato in un’a-rea a nord dell’autostrada A21 Torino Piacenza, nei pres-si del casello autostradale diCastelsangiovanni.

I dettagli del progetto sonocontenuti in una richiesta de-positata da Vailog (titolare deiterreni) e Bertola CentralDocks (società che opera nel-la logistica e che ha già cura-to la realizzazione del primoinsediamento di Amazon). Insostanza il progetto, che ilprossimo 12 dicembre verràesaminato durante una con-ferenza di servizi convocatain municipio a Castelsangio-vanni e dove saranno presen-ti tutti gli enti e i soggetti inte-ressati a presentare eventua-li osservazioni, prevede la co-struzione di un fabbricato in-dustriale di circa 75mila me-tri quadrati, che potrà essereampliato di ulteriori 20mila

metri quadrati a partire dal2015, costruito su di un lottodi terreno di oltre 200milametri quadrati.

La particolarità della pro-posta sta nel fatto che attual-mente il polo logistico castel-lano ha esaurito tutta la suacapacità edificatoria motivoper cui non ci sono altre areedisponibili in grado di soddi-sfare le richieste degli opera-tori della logistica che inten-dono insediarsi o ampliarsi.Per questo motivo il progettoviene presentato come ri-chiesta in variante all’attualepiano regolatore di Castel-sangiovanni, ma al tempostesso anticipando già le scel-te contenute nel nuovo pianostrutturale comunale (Psc)che di recente è stato adotta-to e che è destinato a sostitui-re l’ormai vecchio piano re-golatore. Il Psc prevede infat-ti al suo interno un possibileampliamento del polo logisti-co castellano e di fatto il pro-getto presentato di recente daBertola e Vailog rappresentaun’anticipazione delle sceltecontenute nel nuovo docu-mento di programmazioneurbanistica. Come detto lagiunta comunale ha dato inquesti giorni parere favorevo-le all’avvio di tutto il procedi-mento il cui passo successivosarà la convocazione di unaconferenza dei servizi che siterrà il prossimo 12 dicembrein municipio a Castelsangio-vanni e dove tutti i soggettiinteressati potranno interve-nire per presentare eventualiosservazioni.

Mariangela Milani

CASTELLO - Entro il 2012 Amazon potrebbe triplicare l’insediamento

CASTELLO - Dalla giunta via libera al piano

Amazon cresce ancora: entro il 2012l’insediamento potrebbe triplicare

Nuovo fabbricato di 75mila mq a nord dell’A21

AGAZZANO

Piccoli “Tony Cairoli”crescono: tanti ragazzialle prove di motocrossAGAZZANO - I piccoli “Tony Cai-roli” (pluricampione del mondodi motocross, ndc) di Agazzanohanno avuto di che divertirsi neigiorni scorsi. Il moto club Vallu-retta, con il patrocinio del Co-mune di Agazzano che ha messoa disposizione lo spazio diventa-to una vera e propria pista dimotocross, non ha deluso le at-tese. Una manifestazione rivoltaai ragazzi dai 7 ai 15 anni andatain scena grazie alla Scuola Avvia-mento Enduro che ha coinvoltouna quarantina di giovani. Oltrea Dario Razza, presidente delclub agazzanese, presenti alcu-ni ospiti d’eccezione all’evento.C’era infatti Paola Pellizzeni, pia-centina capace di aggiudicarsiben 21 titoli italiani tra enduro emoto rally. E poi Alessandro Co-motti, il responsabile tecnico delprogetto nonché inventore delminienduro, coadiuvato da Ro-berto Todaro, proveniente dalmondo del motocross.

Piazza Giovanni XXIII è dun-que stata il teatro della gara cheha richiamato un gran numerodi spettatori incuriositi e richia-

mati dai piccoli motociclisti.Tutti quanti dotati di guanti, ca-sco e pettorina protettiva e gi-nocchiere, per un pomeriggio insicurezza sui mezzi forniti dallaFederazione motociclistica ita-liana. Che ha inviato ad Agazza-no anche alcuni meccanici.«Pensiamo di aver dato la possi-bilità a tante famiglie di trascor-re una giornata diversa dal soli-to - ha detto Dario Razza - e, vi-sto il successo, l’auspicio è quel-lo di ripetere ogni anno la mani-festazione». Soddisfazione e-spressa anchedall’amministrazione comuna-le: «Il Motoclub ha davvero fattocentro - ha detto Paola Achilli,

vice sindaco con deleghe allosport e al tempo libero -. Si trat-ta di eventi che richiedono pa-recchio impegno, anche per ga-rantire la massima sicurezza, mai ragazzi hanno lavorato in ma-niera esemplare. Si tratta di unacollaborazione, quella tra Co-mune e Motoclub, che cerchere-mo di far crescere ulteriormenteanche nell’ottica di un percorsodi educazione stradale che l’a-gente Paola Rorato con l’Unionedei Comuni bassa Valtrebbia-Valluretta sta portando avanti daqualche anno».

E chissà che non esca sul se-rio il nuovo Tony Cairoli, pro-prio ad Agazzano.

AGAZZANO - Alcuni ragazzini in sella alle moto da cross

denti – conclude il primo citta-dino - il debito pubblico nelfrattempo è solo lievitato».

Ma non la pensano tutti così.Per l’assessore alla statale 45 delComune di Travo, Pietro Taglia-ferri, il taglio del nastro è una«soddisfazione, tutta guadagna-ta». «Questi signori che non vo-gliono venire mancano di ri-spetto anche a chi ha accompa-gnato tutte le soluzioni dei pro-blemi per mano, l’azione politi-ca ha avuto un suo significato -dice l’assessore -. I miei viaggi aBologna, nella sede di Anas, so-no viaggi dove, salvo il sindacodi Coli, Massimo Poggi, non si èmai visto nessuno: questa inau-gurazione ce la siamo guada-gnata tutta. Noi abbiamo sceltodi utilizzare tutti i canali istitu-zionali possibili. Ci mettiamo atesta bassa ora per proseguireverso Rivergaro, addirittura par-tendo da Rivergaro. Con pocosi arriva lontano».

Il cantiere, una volta avviato,ha chiuso a tempi record, indue anni, poco più di settecen-to giorni. «C’è stato davverol’impegno di tutti» concludeTagliaferri.

TREVOZZO - La riunione con la direttrice provinciale delle Poste (foto Bersani)

BORGONOVO

Proseguonole conferenzesulla sicurezza(mil.) Prosegue questo

sabato 19 novembre a Bor-gonovo un ciclo di confe-renze sui temi della sicu-rezza urbana promossedal Comune. Gli incontri,aperti a tutti, si tengono apartire dalle 10 nei localidell’auditorium comuna-le. Dopo la partenza saba-to scorso con un convegnodedicato al tema del bulli-smo questo sabato si par-lerà dei poteri del sindacoin fatto di sicurezza urba-na. Interverranno rappre-sentanti della Regione edei Carabinieri. Chiuderàil ciclo di incontri pubblicisabato 26 novembre, sem-pre alle 10 e sempre in au-ditorium, una conferenzasui temi dell’immigrazio-ne clandestina e della trat-ta degli esseri umani. So-

no attesi per l’occasionerappresentanti della Pro-cura nazionale antimafia,della Questura e dell’Armadei carabinieri.mil

VENERDÌ

Echi del Risorgimentoincontro a BorgonovoBORGONOVO - (mil.) Prose-gue questo venerdì 18 no-vembre a Borgonovo larassegna di incontri Ulti-mi echi del Risorgimentoorganizzata dall’ammini-strazione comunale incollaborazione con diver-se associazioni culturalilocali. Questa volta alle 21nei locali dell’auditoriumcomunale sarà ospite Va-leria Palmas la quale par-lerà con in pubblico pre-sente in sala della lettera-tura risorgimentale. Ve-nerdì 2 dicembre chiu-derà il cartellone di eventila presentazione del libro“La Primogenita e i suoigaribaldini” a cura di Ste-fano Pareti. Tutti gli in-contri sono aperti e a in-gresso libero.

Notiziein breve

LIBERTÀMercoledì 16 novembre 2011 31

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 16-11-2011

Cronaca di Piacenza

«Via bici e fioriere dai marciapiedi»Taverna (Fand): in centro transito vietato ai disabili, serve norma

Una fiorieramobile

del centrostorico

■ (mir) - «Biciclette sui mar-ciapiedi: un segno di inciviltà euna mancanza di rispetto inac-cettabile per i non vedenti». LaFand di Piacenza, che raggruppale maggiori associazioni di disa-bili esistenti sul territorio, inten-de cogliere l’occasione dell’ap-provazione in corso del regola-mento comunale di Polizia ur-

bana per richiedere l’introdu-zione di alcune norme specifi-che. «In particolare - spiega ilpresidente Giovanni Taverna -chiediamo che venga esplicita-ta una norma che impartisce ildivieto di parcheggiare cicli emotocicli nonché di sistemarefioriere od altri arredi su tutti imarciapiedi con larghezza infe-

riore a un metro e mezzo. Quasitutte le vie antiche del centro, senon assolutamente vietate altransito, risultano impraticabiliper il traffico pedonale non so-lo dei disabili in carrozzella maanche dei privi della vista e del-le mamme che guidano passeg-gini. E’ infatti impossibile utiliz-zare marciapiedi strettissimi in-

gombri di motorini, fioriere ebiciclette appoggiate ai muri. Sea questo si aggiunge spesso una

fila ininterrotta di mezzi par-cheggiati lungo uno dei lati sicomprende ovviamente come i

pedoni siano costretti ad utiliz-zare la sede stradale con graverischio per sè e per gli automo-bilisti che si trovano a percorre-re la stessa via. Crediamo chequesta possa essere - concludeTaverna - una misura ragione-vole e accettabile da tutti poi-ché tiene conto della larghezzaeffettiva del marciapiede ed im-pedisce eventuali danni a chideve percorrere a piedi le no-stre strade del centro, mentrelascia abbastanza libere le vieperiferiche che sono dotate dimarciapiedi di misura opportu-namente aumentata».

■ Un incentivo di 5mila europer assumere in pianta stabile igiovani genitori in cerca diun’occupazione duratura. Arri-va una nuova forma di sostegnonella provincia di Piacenza perle neo mamme ed i neo papà, la“Banca dati per l’occupazionedei nuovi genitori”, uno stru-mento previsto e finanziato dalDecreto del Ministero della Gio-ventù del 19 novembre 2010 egestito dall’Inps con la collabo-razione della Provincia. Il fineprincipale della Banca dati èquindi quello di erogare un con-tributo di 5mila euro in favoredelle imprese che provvedanoad assumere con contratto atempo indeterminato le perso-ne iscritte, o anche per la trasfor-mazione a tempo indeterminato(anche con orario parziale) di un

rapporto a tempo determinato.“Un aiuto concreto alle nuovefamiglie per favorire l’occupa-zione stabile di lavoratori atipici.La Provincia farà la sua parte in-crementando l’informazione in-torno a quest’iniziativa, speran-do che tanti piacentini si iscriva-no e che le imprese li assumano.

Gioverà sicuramente a tantiunder 35 nel nostro territorio,tanto che in futuro potremmoconsiderare l’idea di avviarequalcosa di analogo anche a li-vello locale”, questo il commen-to dell’assessore alla formazioneAndrea Paparo che ieri mattinaha presentato il progetto insie-me al direttore di Inps PiacenzaFranco Artese ed al responsabi-le uffici competenti VincenzinoQuatrale. La banca dati è ali-mentata su iniziativa dei singoli

lavoratori interessati e possonoiscriversi coloro che possiedano,alla data di presentazione delladomanda, congiuntamente i se-guenti requisiti: età non superio-re a 35 anni (da intendersi finoal giorno precedente il compi-mento del trentaseiesimo annodi età); essere genitori di figli mi-nori - legittimi, naturali o adotti-vi - ovvero affidatari di minori;

essere titolari di uno dei seguen-ti rapporti di lavoro: lavoro su-bordinato a tempo determinato,lavoro in somministrazione, la-voro intermittente, lavoro ri-partito, contratto di inserimen-to, collaborazione a progetto ooccasionale, lavoro accessorioo collaborazione coordinata econtinuativa. La domanda puòessere presentata anche da una

La presentazionedelle lavagnemultimedialidonate alla scuolaAlberoni(foto Cravedi)

■ Ieri mattina sono serviteper spiegare all’assessore Gio-vanni Castagnetti, a Fabio Ca-labrese di McDonald’s e a Lu-cia Botti di Borgo Faxhall lapopolazione dei Sumeri e laMesopotamia. In realtà le u-sano ormai in tutte le materie:da geografia ad inglese, pas-sando per italiano. Sono le trelavagne multimediali che Mc-Donald’s e Borgo Faxhall han-no deciso di donare alla scuo-la Alberoni per le attività di-dattiche quotidiane. «Ho let-to l’appello della dirigentePaola Vincenti su Libertà loscorso giugno e ne sono rima-sto veramente colpito - rac-conta Calabrese -, così ci sia-mo mossi insieme a BorgoFaxhall per venire incontro aquesto tipo di esigenza». «So-no un padre, ho dei figli e unamoglie che fa l’insegnante -prosegue - non potevo rima-nere insensibile verso la scuo-la, dove vengono formati i cit-tadini del domani». L’istitutoAlberoni aveva già una lava-gna multimediale, messa a di-sposizione dal ministero do-po la partecipazione ad unprogetto ad hoc. Troppo pocoper 260 alunni appartenenti

ad oltre 60 etnie differenti.Carta e penna, la dirigentescolastica scrisse a tutti i ge-nitori per chiedere aiuto. Lalettera finì su Libertà. McDo-nald’s e Borgo Faxhall decise-ro di rispondere. Tre lavagne,per una donazione comples-siva di 7.500 euro. Tanto bastaper poter dotare quattro clas-si del nuovo strumento iper-tecnologico. Così Bianca edEmma (rispettivamente di 4ªB e di 4ª A) spiegano usi e co-stumi di una popolazione vis-

suta 1.500 anni prima di Cri-sto - i Sumeri - con la stessapassione di quando guardanole avventure dei Puffi. Difronte ai colleghi di 5ª B, agliinsegnanti Marco Venezia eTiziana Fumi (in rappresen-tanza di tutto il corpo docen-te), agli sponsor, all’assesso-re e, soprattutto, alla dirigen-te scolastica Paola Vincenti.«La lavagna multimediale èun bell’esempio di pedagogiaattiva - evidenzia la direttricedidattica -, permette di stu-

diare utilizzando le nuovetecnologie al servizio dell’ap-prendimento. Voglio ringra-ziare di cuore coloro che han-no risposto al nostro appel-lo». «Con Borgo Faxhall si an-drà avanti - continua -, la col-laborazione è appena inizia-ta. Abbiamo già sperimentatoprogetti di educazione ali-mentare e un laboratorio coni fumetti». Ai due sponsor ibambini hanno donato, in se-gno di riconoscenza, due per-gamene con il grazie della

scuola. Oggi le lavagne multi-mediali, all’Alberoni, sono intutto 4 e la classi da coprire10. La speranza è che qualchealtro imprenditore della zonadi via Roma risponda all’ap-pello. D’altro canto la stradada percorrere, visti i tempi, èunicamente quella eviden-ziata dall’assessore al futuroCastagnetti. Ovvero la siner-gia tra pubblico e privato:«Aiutare la scuola significa in-vestire per il domani».

Federico Frighi

La presentazione dell’iniziativa ieriin Provincia(foto Lunini)

Le lavagne del futuro in dono all’AlberoniMcDonald’s e Borgo Faxhall hanno risposto all’appello su Libertà della dirigente scolastica VincentiTre schermi multimediali per lezioni hi-tech: così in classe anche i Sumeri s’imparano con passione

Incentivo di 5mila euro a chi assumein pianta stabile i giovani genitoriNuova forma di sostegno della Provincia

DOMANI ALLE 20 E 45

Bilancio previsionale,bozza per le Consulte■ E’ convocata per doma-ni, alle 20.45, presso la casadelle Consulte in via XXIVMaggio 51, alla presenza del-l’assessore al Bilancio LuigiGazzola, l’assemblea genera-le delle Consulte per l’illu-strazione della bozza delloschema del bilancio di previ-sione 2012 e pluriennale2012-2014. Gli organismipartecipativi potranno cosìapprofondire gli aspetti di in-teresse relativi al documentoeconomico- finanziario al fi-ne di fornire il proprio pareredi competenza.

PER LA REGIONE

Istruzione tecnica,il Raineri a Roma■ Domani giovedì alle ore11 presso la sede centraledell’Istituto Tecnico AgrarioG. Raineri verrà illustrato ilprogramma dell’iniziativa“Convocazione Stati Generalidell’Istruzione Tecnica e Pro-fessionale”, voluta dal Mini-stero dell’Istruzione, che siterrà a Roma il 12 gennaio.Per questa importante inizia-tiva l’Ufficio Scolastico Re-gionale ha chiesto all’IstitutoAgrario G. Raineri di parteci-pare e rappresentare gli isti-tuti agrari della Regione Emi-lia-Romagna.

CONCERTO ALLE 15 E 30

“Schola Gregoriana”il 27 in san Savino■ (fl) I monaci della Abba-zia dedicata a “Nostra Signo-ra della Trinità” che tiene lapropria sede nella località di“Monte”, agglomerato dellafrazione morfassina di Mo-nastero Val Tolla, hanno an-nunciato un nuovo incontromusicale con il canto grego-riano. L’appuntamento è sta-to fissato per il pomeriggiodel 27 novembre, prima do-menica di Avvento, alle ore15 e 30, presso la basilica diSan Savino a Piacenza. Pro-tagonista dell’evento musi-cale sarà la “Schola Gregoria-na” di Cremona che sarà di-retta dal maestro AntonellaSoana Fracassi.

Notiziein breve

«Sarà un inverno da cani alla Madonnina»Le richieste di Levoni (Udc) al Comune“Fare installare pedane adeguate o altre efficaci soluzioni nelle cucce”■ (mir) L’inverno è alle portee per gli ospiti del canile munici-pale si avvicinano gli inevitabiliproblemi dovuti alla stagionefredda. Proprio per questo ilconsigliere comunale dell’UdcAntonio Levoni ha presentato u-na mozione per “fare installarepedane adeguate (di legno, pla-stica o qualsiasi altro materialeidoneo) o altre efficaci soluzioninei box dove alloggiano i caniper evitare loro il contatto conl’acqua ghiacciata e per risolve-re lo stesso problema per gli ab-

beveratoi”. Non solo, il consiglie-re invita l’amministrazione a“creare e perseguire sinergie“pratiche” e non solo burocrati-che con l’Asl e le associazioni divolontariato al fine di meglio ga-rantire un’adeguata vivibilità atutti gli animali ricoverati nel ca-nile municipale”.

Un intervento ritenuto urgen-te per tamponare un’emergenzache tutti gli inverni si ripresenta,“nonostante in questi ultimi an-ni l’amministrazione comunalee le associazioni di volontariato

abbiano fatto tantissimo per lastruttura e nonostante l’impe-gno del settore veterinario del-l’Asl e le tante adozioni dei citta-dini. Ma la pulizia del pavimen-to dove gli animali si trovano vie-ne effettuata tramite getti d’ac-qua fredda che in questa stagio-ne ghiaccia praticamente subitoe i cani rimangono per ore con ilpelo fradicio e con i polpastrellidelle zampe a contatto con ilghiaccio ed inoltre impossibili-tati a bere in quanto le ciotolecontengono acqua ghiacciata”.

persona che attualmente nonsta lavorando e, in tal caso, è ri-chiesto l’ulteriore requisito del-la registrazione dello stato di di-soccupazione al Centro perl’Impiego. L’iscrizione si effet-tua accedendo alla sezione deiservizi al cittadino del sito del-l’Inps www. inps. it, oppure ri-volgendosi direttamente all’I-stituto di Piacenza al numeroverde 803.164 per avere il PINper entrare nella Banca. Il be-neficio potrà essere richiesto afavore di imprese private e dicooperative, per un massimo di5 lavoratori iscritti nella Bancaper azienda e nei limiti dellostanziamento previsto dal De-creto, ovvero 51 milioni di euro,sufficienti a coprire circa 10mi-la interventi.

Gabriele Faravelli

LIBERTÀMercoledì 16 novembre 201116

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 16-11-2011

Provincia

■ (elma) È stato firmato l’11novembre il decreto ministerialeche “sblocca” la cassa integrazio-ne straordinaria per tutti i lavo-ratori del gruppo Rdb fino al 31luglio 2012. I dipendenti vedran-no finalmente erogate le retribu-zioni mensili attese da agosto.«Un passo senza dubbio positivo- commenta l’assessore provin-ciale al lavoro Andrea Paparo -ma non ancora sufficiente. Daun lato, il decreto ministerialepuò essere visto come un sospi-ro di sollievo per i lavoratori ma,dall’altro, è evidente come la cas-sa integrazione resti ancora for-temente legata alle prospettiveeffettive e reali di questo colossopiacentino. Prospettive che inqueste ore sono ancora in di-scussione. Alla luce anche diquesto passaggio, quindi, si fa o-gni giorno che passa più urgen-te arrivare il prima possibile al-l’approvazione del piano di ri-strutturazione finanziaria avan-zata dai vertici del gruppo Rdb.Questo risultato ha una prospet-tiva temporanea, da tempo noichiediamo una prospettiva defi-nitiva, sicura, per i nostri lavora-tori e i tanti degli altri stabili-menti italiani ancora in mano al-la società. Chiudiamo la partita,

si arrivi il prima possibile al pia-no approvato».

L’assessore Paparo ricorda, in-fine, come «gli effetti dell’attesadella cassa siano stati attenuatiattraverso il ricorso al protocollodi intesa, sottoscritto in Provin-cia con le banche, per l’anticipodell’ammortizzatore sociale».Ma, come dice lo stesso assesso-re da corso Garibaldi, ormai il si-stema messo in campo dalle isti-tuzioni fatica a “tenere” se non siarriva il prima possibile a un por-to sicuro.

«Stavamo aspettando il decre-

to - conclude Paolo Mario Carre-ra della Cisl piacentina -. Qual-che piccola buona notizia c’è, èstato approvato. Ma le miepreoccupazioni restano tante,troppe. Alcune banche (si vedal’articolo su Libertà di ieri, ndc)non hanno ancora detto di sì alpiano industriale, non si capiscecosa vogliano fare. Ci tengonocon una lama alla gola, se faccia-mo un movimento sbagliato ri-schiamo di farci male».

Rdb, si ricorda, ha chiuso i pri-mi nove mesi del 2011 con unaperdita di 111,8 milioni di euro,in ulteriore flessione rispetto al-lo stesso periodo dello scorso e-sercizio. Il margine operativo lor-do è tornato in negativo per 32,8milioni di euro, rispetto al risul-tato positivo di 5 milioni dei pri-mi nove mesi del 2010. Il gruppoha terminato il periodo gennaio-settembre con una perdita ope-rativa di 107,7 milioni di euro.

Ora, a complicare il quadro, ilGoverno da rifare. «Noi ci aspet-tavamo un incontro con il mini-stero dello sviluppo economico- conclude Carrera - ma adessodobbiamo per forza aspettare.Appena sarà eletto un nuovo mi-nistro, saranno tante le cose dadiscutere».

LA NOMINATION DELLA SILVER FLAG A LONDRA

Parma: «La qualità degli eventi piacentini nell’olimpo mondiale»■ «La nomination della SilverFlag all’Historic motoring awardconsacra la manifestazione pia-centina nell’Olimpo delle ker-messe mondiali. E’ l’ennesimadimostrazione di un’eccellenzache, nella nostra provincia, è e-spressa anche dalla qualità deglieventi proposti, soprattutto quel-li storici e tradizionali come, ap-punto, la Vernasca Silver Flag».

Così l’assessore provinciale Mau-rizio Parma alla vigilia della ceri-monia di gala nel salone d’onoredel St. Pancras Renaissance hoteldi Londra, prevista per oggi. L’«O-scar» del motorismo storico po-trebbe incoronare la Silver Flag altop delle gare mondiali di settore.

«La speranza - dice Parma - è,ovviamente, quella di veder pri-meggiare il prestigioso evento

valdardese. Ad oggi, però, possia-mo già esibire l’orgoglio di esse-re tra i cinque candidati che, nelmondo, aspirano al titolo. Unagrande soddisfazione che auspi-chiamo venga coronata da unancor più eccellente piazzamen-to. Il mix di successo tra la sugge-stione del borgo medievale di Ca-stellarquato, il fascino delle colli-ne della Valdarda e l’ottima orga-nizzazione (il cui merito va al C-pae e al suo presidente AchilleGerla), dimostra che quando siparla di qualità dell’offerta, la no-stra provincia può competere alivello globale».

▼ BOBBIO

Comunità montanaalla ricerca di aiutiBOBBIO - (elma) Frane e smot-tamenti, dopo l’incubo dellaLiguria «ognuno deve impa-rare a fare la sua parte». LaComunità montana dell’Ap-pennino piacentino, con ilpresidente Massimo Castelli,chiederà 500mila euro all’an-no al Consorzio di bonifica,da inserire nel piano trienna-le, per prevenire e sanare ildissesto idrogeologico del ter-ritorio. L’ente, inoltre, bussaalla porta dell’Autorità d’am-bito. «La Regione Piemonte,dove c’è la stessa Iren di Pia-cenza, fornisce il 5% del suoricavato per la prevenzionedel dissesto - dice Castelli -.Anche loro sono rimasti “scot-tati” dalle piene del 2000, noncapiamo perché a Piacenza lanostra proposta non passi.Siamo scossi da quanto acca-duto in Liguria, vicende comequeste non devono più acca-dere, soprattutto ora che nonci sono fondi da Roma. Il 3%del ricavato idrico provincialedovrebbe andare alla monta-gna, dove ci sono le sorgenti, edove si contano più frane». LaComunità montana appro-verà quindi una delibera digiunta, oggi pomeriggio, dovemetterà nero su bianco le ri-chieste. Venerdì, a Bobbio, isindaci dell’alta Valtrebbia el’assessore provinciale Massi-miliano Dosi cominceranno aragionare sulla formazione diun nuovo gruppo di protezio-ne civile in Valtrebbia. «Noifacciamo la nostra parte pernon farci cogliere imprepara-ti - chiude Castelli -. Ma tuttidevono contribuire».

Rdb, retribuzioni “sbloccate”Firmato decreto, cassa straordinaria fino a luglio. Paparo: un passo, ma urgente il piano. Cisl: da alcune banche non c’è ancora l’ok, e aspettiamo il Governo

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Piacenza va a “Enologica”:sette produttori,una chefe un film su Georges CognyA Faenza, nel week end, vino e prodotti tipici■ Sette cantine, uno chef nelteatro dei cuochi e il ricordo diuna grande figura della cucinapiacentina: Georges Cogny.Piacenza si presenta in grandespolvero a Enologica, la prin-cipale rassegnadell’enogastrono-mia dell’EmiliaRomagna, l’unicaa mettere insieme138 cantine, daRimini a Piacen-za. A Faenza dal18 al 20 novem-bre prossimo (lu-nedì 21 è dedica-to ai soli operato-ri), saranno pre-senti la CantinaCastelli del Duca(Piacenza), Il Poggiarello (Scri-vellano di Statto, Travo), LaStoppa (Rivergaro), La Tosa(Vigolzone), Luretta (Gazzola),Podere Gaiaschi (Genepreto diNibbiano), Roberto Manara(Ziano). Al loro fianco, anche,tre produttori del tipico: Agri-betz (Lugagnano) con il miele,Erbucchio Azienda AgricolaBiologica (Sentimento) conconfetture dolci e agrodolci,l’azienda agricola Orsa Mag-giore (Bettola) con il formaggiodi capra.

Non solo. Enologica dedi-cherà una particolare attenzio-ne alla gastronomia piacenti-na. Due gli appuntamenti pre-visti. Venerdì 18 novembre alle20 e 30 Carla Aradelli del Risto-rante Riva di Pontedellolio saràla protagonista del Teatro deiCuochi, la lezione di cucina a-perta al pubblico. La Aradelliapprofondirà, attraverso i suoipiatti, tradizione e territorio inmaniera rigorosa e personale,al tempo stesso: una ricercasull’identità essenziale deiprodotti e dei loro sapori.

Il giorno successivo, sabato19 novembre, nello spazio cul-turale del Caravanserraglio al-

le 14, Francesco Barbieri e An-drea Canepari, presentano ilfilm sulla figura di Georges Co-gny, il “cuoco venuto dallo spa-zio”. Cogny, grande chef fran-cese, arrivato per amore a Pia-

cenza, è stato unmaestro che haformato una ge-nerazione di cuo-chi, da Carla Ara-delli a Isa Maz-zocchi, da FilippoChiappini Dattiloa Masismo Bottu-ra. Cogny seppecalarsi nel territo-rio e la sua cucinafu una contami-nazione di cultu-re. Un grande

maestro, ricordato con un pic-colo grande film, per la regia diFrancesco e Vittorio Barbieri.

Per quanto riguarda, inoltre,il programma della “tre giorni”sono previsti oltre 50 eventi.Troviamo 12 degustazioni gui-date, con una grande mono-grafica dedicata al Sangiovese(spazio “Are you experienced?“). Troviamo 18 chef, riflessodel meglio della gastronomia i-taliana (spazio “Teatro dei cuo-chi”). E ancora, 15 momenti diapprofondimento sul vino, sulcibo e sul loro linguaggio (spa-zio “Caravanserraglio” in colla-borazione con il sito scattidi-gusto. it). Per non dimenticaregli 14 appuntamenti con gliabbinamenti più stravaganti eirriverenti, insieme ai prodottid’eccellenza dell’Emilia Roma-gna (spazio “Toccata e fuga”).

Ricordiamo infinte che “E-nologica” fa parte del “WineFood Festival Emilia Roma-gna”, il ricco cartellone di even-ti enogastronomici promossodagli assessorati regionali al-l’Agricoltura e al Turismo, incollaborazione con Apt Servi-zi.

Info: www. enologica. org

Georges Cogny sarà ricordatoa Faenza durante Enologica

Lo stabilimento della Rdb a Borgonovo

LIBERTÀMercoledì 16 novembre 201130

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Cronaca 16-11-2011

La Cronaca cittadinaMERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

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«Dobbiamo restare unitiperché l’obiettivo èchiaro: vogliamo vince-

re le primarie».Non lo può certo dire aperta-

mente, il segretario del Pd VittorioSilva. Ma la doppia candidaturadel vicesindaco Francesco Caccia-tore e dell’assessore Paolo Dosi,partorita dopo un mese e mezzo difaticosa dialettica interna, ha dauna parte archiviato una fase deli-catissima, quella della decisione;dall’altra, però, ha tutt’altro chemesso al riparo il Pd dal “rischiofaida intestina”. Tutto sta a vederese le scorie di un percorso piutto-sto accidentato abbiano sedimen-tato in una formazione assai frasta-gliata. Come ha detto Silva «i duecandidati, per caratteristiche per-sonali, sono portati a collaborare ead evitare scorrettezze». Certo èche i malumori non mancano eche voltare pagina non è poi cosìfacile. Lo si evince anche da alcunipassaggi critici contenuti nella let-tera con cui l’altra sera, nel corsodella Direzione provinciale, Gio-vanna Calciati si è chiamata fuoridalla mischia. Passaggi critici versouna percorso di individuazione delcandidato che è fallito, verso «ac-cordi e prese di posizione che po-tevano più correttamente esserecomunicati al partito». La Cacliatiha aggiunto: «Atteggiamenti ecomportamenti personalistici, frut-to del berlusconismo che ha sinoracondizionato ed avvelenato il no-stro Paese, fanno sempre male aduna forza politica, soprattutto se,come la nostra, di centrosinistra.

«Al Pd serve unità per vincere le primarie»Silva dopo la scelta di candidare Dosi e Cacciatore.Calciati,uscita con critiche Primarie nella seconda metà di gennaio.All’Idv: «Porte aperte,ma non sempre»

Venerdì l’evento

«Negli Stati Uniti si dice che le pri-marie iniziano e finiscono con unastratta di mano». Così ha affermatoMarco Mazzoli, candidato alle pri-marie del centrosinistra, nella confe-renza stampa di presentazione deglieventi organizzati dai suoi sostenitoridal 16 novembre all’1 dicembre. «In-fatti - ha proseguito Mazzoli - le pri-marie sono un’occasione straordina-ria di arricchimento, di riflessione edi confronto democratico, per con-frontarsi sul futuro della nostra città.Invito fin d’ora Paolo Dosi e Fancesco Cacciatore adun dibattito pubblico sulle idee per la Piacenza di do-mani, con lo spirito unitario e costruttivo necessarioper sconfiggere le destre». Mazzoli ha poi proseguito il-lustrando nel dettaglio gli appuntamenti dei prossimi

giorni della sua campagna per leprimarie del centrosinistra.

Stasera alle 21 alla sala riunioniristorante “Nuova Astra”, in viaBoselli 19, si terrà una conferenza-dibattito intitolata “Piacenza, salu-te, ambiente e rifiuti”, introdottada Mazzoli, che vedrà l’intervento,in qualità di relatori, di GiuseppeMiserotti (medico, ex PresidenteOrdine dei medici di Piacenza) e diAlberto Bellini, assessore all’am-biente del Comune di Forlì. Mise-

rotti illustrerà alcuni problemi legati alle emissioni in-quinanti nel territorio piacentino, mentre Alberto Bel-lini (esponente del PD di Forlì) parlerà di come il pro-blema dei rifiuti sia stato trattato dalla sua amministra-zione comunale.

Paolo Dosi e Francesco Cacciatore. Tra loro la sfida alle primarie nel Partito Democratico

VERSO LE ELEZIONI

Mazzoli chiede un dibattito pubblicocon i candidati Cacciatore e Dosi

E’ inoltre molto amaro constatarecome, con preistoriche pratiche, ledonne vengano ignorate o spinte aimargini, tradendo, così, non solol’essenza della Democrazia, ma pu-re uno dei capisaldi del PD: la va-lorizzazione della differenza di ge-nere e l’obiettivo della parità frauomini e donne in tutti gli organi-smi elettivi del Partito e delle Isti-tuzioni. Di questa grave carenza sene dovranno fare carico il nostroPartito, i candidati alle primarie dicoalizione e, soprattutto, chi verràindicato dalle primarie come no-stro candidato Sindaco. Da lui miaspetto come minimo una confer-ma di quanto a Piacenza le donnehanno già ottenuto: una vice-Sin-daco donna, una Giunta compostaper almeno il 50% da donne, etante donne nominate negli Enti.

Mentre dal mio Partito mi aspettol’impegno reale ed efficace ad eleg-gere tante donne in Consiglio Co-munale».

Tornando a Silva, a margine del-la conferenza stampa sugli Stati ge-nerali dell’educazione organizzatidal Pd, il segretario ha provato co-munque ad ostentare sicurezza neiconfronti di chi, come alcuni nelloschieramento di centrodestra e an-che nel Terzo Polo, vede un Pd di-laniato. «Non vorrei essere al postodel centrodestra - ha detto - Anzi,secondo me loro vorrebbero essereal nostro».

Si guarda avanti con fiducia,dunque. Le primarie dovrebberoessere celebrate nella seconda metàdi gennaio «mentre entro la metàdicembre è ragionevole pensareche sarà fissato il termine ultimoper presentare le candidature. Etutti dovranno sottoscrivere pro-gramma e regole».

Secondo Silva non è escluso chepossano prendere parte anche altricandidati oltre ai quattro che finqui sono scesi in campo, oltre aDosi e Cacciatore anche MarcoMazzoli e Gianni D’Amo. Sullaposizione di quest’ultimo ha detto:«Fino ad oggi è stato all’opposizio-ne, dai confronti che stiamo aven-do vogliamo capire se la sua osizio-ne vale per il passato, ma non per ilfuturo».

Poi ha ragionato sul perimetrodella coalizione, rivolgendosi ancheall’Italia dei Valori. Non un ultima-tum, ma poco ci manca. «Le porteper loro sono aperte, ma non lo re-steranno indefinitamente, conti-nuamo a pensare a una coalizioneampia per le comunali, ma non di-mentichiamo che c’è il doppio tur-no e noi del Pd non intendiamorincorrere nessuno. Non abbiamocerto paura a correre da soli».

Marcello [email protected]

«La cultura è una risorsaper lo sviluppo»Si intitola “Il Pd di Piacenzaper la cultura” l’evento in pro-gramma venerdì sera alle 21al Ridotto del Teatro Munici-pale che punta ad accenderei riflettori su «una risorsa fon-damentale per lo sviluppo delPaese troppo spesso trascu-rata». Alla serata partecipe-ranno l’assessore comunalealla Cultura Paolo Dosi e Mau-rizio Roi, responsabile nazio-nale del dipartimento culturadel Pd. Ieri mattina hannopresentato l’iniziativa il segre-tario Pd Vittorio Silva con Ma-rio Magnelli. Quest’ultimo hasottolineato come «il Pd sial’unica forza politica che s’in-terroga realmente sul temadello sviluppo culturale, intesocome risposta possibile per lacrescita economica e socialedel nostro paese». Nel corsodell’iniziativa verranno sceltidue rappresentanti che parte-ciperanno all’evento nazionalein programma a Roma il 3 e4 dicembre.

(mp)

Carini (Pd)

«Sociale,teniamo altii livelli»Sono stati approvati a mag-gioranza dalle commissioniconsiliari salute e scuola gliindirizzi per la programmazio-ne sociale e dei servizi educa-tivi per la prima infanzia perl’anno 2011. «In una situazio-ne di tagli indiscriminati daparte dello Stato – sottolineail consigliere regionale di Pia-cenza Marco Carini – la Re-gione Emilia-Romagna mira amantenere alto il livello deiservizi continuando ad investi-re nel sociale. Se si esclude il2010, anno in cui la regioneha compiuto uno sforzo deltutto straordinario e non piùripetibile stanziando 45 milio-ni di euro, dal 2008 ad oggile risorse regionali sono au-mentate del 50% ogni annoe sono passate dai circa 16milioni del 2008 ai circa 22del 2009 e ai 33 del 2011.Anche se gli stanziamenti del-la Regione non bastano a co-prire le falle aperte dal Go-verno resta encomiabile l’a-zione della Regione». Carini,in relazione alle polemichesollevate dall’opposizione du-rante i lavori della commissio-ne, sottolinea come la politi-ca regionale sia orientata «al-la tutela di precisi standard disevizio».

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

PIACENZA - Cronaca 16-11-2011

Perino-Cernusca: è finita la lunga attesaMartedì prossimo l’inaugurazione della variante. I sindaci: «L’ammodernamento continui»Ci sono voluti oltre quattordici

anni e una grossa dose di la-mentele, proteste e critiche

per arrivare alla nuova variante dellaStatale 45, che unisce “senza curve”le località di Perino e Cernusca. Ilgran giorno, quello del taglio del na-stro, è fissato per martedì prossimoalle 14. Invitati, insieme al capo com-partimento Anas dell’Emilia Roma-gna, Fabio Arcoleo, tutti i sindaci egli amministratori della Valtrebbia.Non saranno, è ovvio, gli stessi chenegli anni Novanta hanno lottato perpoter attraversare un tracciato più si-curo; e non saliranno sul nuovo via-dotto gli stessi giornalisti che perquegli stessi anni hanno raccolto glisfoghi dei cittadini e degli ammini-stratori. In quattordici anni, del re-sto, molto è cambiato.

«Il merito - ha sottolineato il sinda-co di Travo, uno dei due comuni in-teressati dall’opera, Lodovico Albasi- va riconosciuto a chi ha lavoratoprima di noi. L’auspicio è che oggi sipossa proseguire con l’ammoderna-mento della strada statale 45: ricordoche il tratto che da Cernusca scendeverso la pianura è quello maggior-mente dissestato».«L’opera che saràinaugurata - hadetto il sindaco diColi MassimoPoggi - rappresen-ta un grande tra-guardo raggiunto.Ma la messa in si-curezza del trac-ciato non deve fer-marsi qui». E’ poiil presidente dellaComunità monta-na dell’Appenninopiacentino, Massimo Castelli, a solle-vare una nota di profonda amarezza.«Martedì - ha annunciato - non saròpresente all’inaugurazione. La finedei lavori è di sicuro una buona noti-zia, ma l’opera in sè rappresenta unasconfitta. Si sono persi 10 anni e tan-te, troppe risorse. Risorse che avreb-

bero potuto essere spese per metterein sicurezza altri tratti di Statale».

Il nuovo pezzo di Statale 45, cheha comportato un investimento com-plessivo di circa 17,7 milioni di euro,comprende un nuovo tratto di viabi-lità extraurbana secondaria di circa1,7 chilometri.

Potrà a questopunto andare inpensione il vec-chio tracciato, checon ogni probabi-lità verrà declassa-to a strada comu-nale. Anche se isindaci della zonahanno già fatto ri-chiesta alla Pro-vincia di “accol-larsi” la responsa-bilità del tratto.Qualche proble-

ma sembra rimanere in prossimitàdella rotonda in corrispondenza del-l’abitato di Quaraglio. Lì, ancora gliamministratori hanno chiesto unamodifica alla viabilità per fare in mo-do che anche autobus e camion rie-scano ad avere accesso alla rotatoriain modo agevole. Al momento infatti

Il nuovo tratto Perino Cernusca. Sotto, i lavori durante i mesi estivi. L’opera è costata complessivamente oltre 17 milioni di euro

SARA’ ASSENTE IL 22Castelli: «I soldisprecati sarebberopotuti servireper altri tratti di 45»

la provinciaLa Cronacadi [email protected]

MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE 2011

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«Nonostante i conflitti tra i nostri popoli, cono-scersi è stato bellissimo. L’ideologia? Preferiamol’amicizia». In un momento di forti tensioni traIsraele e Palestina, i giovani della Mondialità nonsmettono di sperare nella pace e, a quattro mesidalla settimana passata insieme a Pontenure, conragazzi di nove Paesi e quattro continenti, 15 ra-gazzi israeliani e altri 30 piacentini hanno condivi-so nei giorni scorsi in Provincia le esperienze vis-sute dal 18 al 25 luglio scorso. Il progetto di que-st’anno era dedicato al tema “Accogliere la diffe-renza, temere l’indifferenza”. L’iniziativa nasce pervolontà dell’associazione pontenurese “A gonfievele” (presidente Giuliana Rapacioli) e, da due an-ni, è sostenuta dall’Amministrazione provincialeche ne ha fatto un suo “progetto bandiera”. Sonocoinvolti nell’organizzazione anche: la parrocchiadi Roveleto di Cadeo e quella di Pontenure, il ser-vizio per la Pastorale della diocesi di Piacenza el’Ufficio educazione Mondialità del Pime, che haformato gli educatori. Patrocinano l’iniziativa, ol-tre alla Provincia, la Regione, i Comuni di Ponte-nure, Cadeo e la Fondazione di Piacenza e Vigeva-no. Tanti gli sponsor privati. La Mondialità è riu-scita ad accendere su di sé anche i riflettori deimedia nazionali. Quest’estate il direttore di Rai In-ternational Giancarlo Gioielli ha girato interi ser-vizi sulle esperienze dei ragazzi. Un documentarioè già ultimato, sarà presto in onda in tutte le lin-gue e a disposizione degli organizzatori, come te-stimonianza del percorso d’amicizia. Non solo,“work in progress”, il regista Gualtiero Peirce, al-l’ultima Mondialità ha lanciato il progetto “Other-ness”: i ragazzi sono stati dotati di una telecamera

per girare, una volta tornati nei Paesi d’origine, fil-mati sul tema dell’accoglienza. Ne uscirà un filmche si vuole proiettare anche nelle sale cinemato-grafiche. La stampa italiana ha dedicato a questeiniziative intere pagine, l’ultima è del Riformista.«Il tema accogliere la differenza, temere l’indiffe-renza ci è piaciuto fin da subito - ha detto il presi-dente della Provincia Massimo Trespidi dando ilbenvenuto ai ragazzi - perché è un modo per pre-sentare al meglio quel grande desiderio di acco-glienza che ogni persona, di qualsiasi parte delmondo, possiede». Ai ragazzi anche i saluti dei sin-daci Angela Fagnoni (Pontenure), Marco Bricconi(Cadeo), di Mirella Orlandi, del settore “Coopera-zione internazionale e aiuti umanitari” della Re-gione e del presidente del Coni Stefano Teragniche quest’estate ha guidato i giovani nel percorsodelle Olimpiadi della Mondialità alla Biffi di SanRocco. «Al Coni - ha ricordato -abbiamo esposto,l’una vicina all’altra, le bandiere di Israele e Pale-stina firmate dai ragazzi. Lo sport non conosce di-versità ed è un veicolo di pace. Quella passata con

questi ragazzi è stata una giornata che non dimen-ticherò mai». Alcuni ragazzi presenti questo pome-riggio in sala consiliare sono ancora “nuovi” allaMondialità, ma hanno scelto di seguire AngelicaEdna Calò Livnè - fondatrice dell’associazione divolontariato Amici di Beresheet LaShalom - in unpercorso annuale di condivisione di vita e di espe-rienze artistiche, con coetanei di tutto il mondo.«Cosa mi aspetto dalla Mondialità 2012? Di impa-rare tante cose, attraverso l’ascolto dell’altro. Perfarlo ci servirà tempo, ma credo che non man-cherà» ha detto una di loro. «Del resto il primo im-patto - ha spiegato il marito di Angelica, YehudaCalò Livne -, soprattutto tra palestinesi e israelia-ni, è spesso freddo e distaccato, ma quando i ra-gazzi imparano a conoscersi rimangono in contat-to e, tramite i social network o anche con lo scam-bio di lettere, continuano a scriversi». Lo confermaItamar, da mesi in contatto epistolare con un ami-co palestinese. Oggi il giovane israeliano ammette:«La Mondialità è stata l’esperienza più bella dellamia vita».

Podenzano, nuovoviaggio in Mali(cr) L’associaz ione Kana-ga2008 di Podenzano, con ilpatrocinio del Comune, organiz-za anche quest’anno un viaggioin Mali: Podenzano infatti è ge-mellato con il paese di KanìBonzon. La serata avrà luogodomani sera alle 21 nell’audito-rium comunale. Il viaggio daràmodo agli interessati di consta-tare con i propri occhi i pro-gressi ottenuti grazie al sup-porto dell'associazione Onlus,ma anche di avvicinarsi ad unacultura diversa ma legata a Po-denzano nel gemellaggio.

Rivergaro, nuovi orariper l’ufficio tecnico(lr) Cambio di orari per l’ufficiotecnico comunale di Rivergaro.Da giovedì 1 dicembre l’ufficiorimarrà aperto al pubblico ilmartedì e il sabato dalle 10 al-le 13 e il venerdì dalle 8,30 al-le 13.L’ufficio si occupa dei servizi diurbanistica, sportello unico,edilizia e lavori pubblici. Per info è possibile contattareil numero 0523953502.

«Alle guerre tra i popoli preferiamo l’amicizia»I giovani della Mondialità accolti in Provincia

l’ingresso per i grossi mezzi risulta inparte difficoltoso.

L’appalto integrato per la realizza-zione della Perino-Cernusca era statofirmato nel dicembre del 2008; aquesto aveva fatto seguito la redazio-ne del progetto esecutivo. Ma la sto-ria del tratto in questione ha radiciben più antiche. L’opera era infattistata sospesa l’11 luglio del 1997, aseguito di contestazioni del mondoambientalista e della Soprintenden-za. Da allora era iniziata una vera epropria serie di confronti serrati traministero, Regione, Provincia e Co-munità montana che hanno portato adue progetti sottoposti alla conferen-za dei servizi nel giugno del 2004. Lavittoria è stata assegnata alla propo-sta avanzata dai diversi enti (Comunie Comunità montana), che si eranopiù volte scontrati con il mondo am-bientalista, e, infine, si è dato il viaall’iter autorizzativo (seguito dall’exassessore provinciale ai lavori pubbli-ci Patrizia Calza). I lavori veri e pro-pri sono iniziati nel luglio del 2009.

Il gran giorno è ora alle porte: for-se però l’entusiasmo non è lo stessodi un tempo.

Lisa Ramenzoni

Il vecchio tracciato potrebbe esseredeclassato a strada comunale anche se isindaci hanno chiesto che sia laProvincia a farsi carico del tratto.Intanto gli amministratori hannosegnalato alcuni problemi viabilisticiper pullman e camion a Quaraglio

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(ER) COMUNE BOLOGNA. IDV A MEROLA: RISCHIA CREDIBILITA’, QUERELIMANDINI: VICENDA DELETERIA; BUGANI (M5S): MI SEMBRA TUTTO LEGALE

(DIRE) Bologna, 15 nov. - La vicenda del concorso ‘indovinato’nei risultati potrebbe essere “molto deleteria” perl’amministrazione Merola. Per questo l’Idv, terza forza dellacoalizione di centrosinistra che regge il Comune, chiede a questopunto che il primo cittadino vada fino in fondo con la querela aidanni di Antonio Amorosi. “A questo punto credo sia necessario daparte del sindaco Merola passare dalle parole ai fatti, proprioper non minare la sua credibilita’”, scrive in una nota SandroMandini, coordinatore provinciale Idv. “Confidiamo che le parole del sindaco, ovvero che si e’trattata di una banale coincidenza- scrive Mandini- troverannoriscontro nell’indagine aperta dalla Procura, ma a questo puntodella vicenda sentiamo il dovere etico di incoraggiare il sindacoa presentare la querela minacciata ai danni di Amorosi”. Questopassaggio per i dipietristi “risulta fondamentale perche’ nonvenga intaccata la credibilita’ del sindaco, che darebbe prova dicoerenza non lasciando la querela solo sulla carta stampata,contribuendo allo stesso tempo a chiarire dubbi e perplessita’ suuna vicenda che potrebbe rivelarsi molto deleteria”.(SEGUE)

(ER) COMUNE BOLOGNA. IDV A MEROLA: RISCHIA CREDIBILITA’, QUERELI -2-

(DIRE) Bologna, 15 nov. - Per i grillini, invece, “non e’ ne’ unacoincidenza, ne’ Amorosi e’ preveggente”. Tanto che il capogruppodel Movimento 5 stelle, Massimo Bugani, sostiene di essere statopronto a registrare un video coi nomi dei vincitori prima che ilconcorso si concludesse. “Non c’e’ nulla da scoprire, c’eranodirigenti in scadenza di contratto- ha detto stamattina a RadioTau- l’amministrazione ha trovato questo escamotage, che a mepare legale”. Bugani sostiene di averne parlato ancheprivatamente con Merola, che avrebbe assicurato che “qualorafossero arrivati curricola migliori non ci sarebbe stata nessunacorsia preferenziale”. Comunque vedere che tutti i 13 dirigenti siano risultativincitori “fa effetto”, anche se, come osserva poco dopo Bugani“se il bando e’ fatto su misura e’ difficile che qualcuno vincaal loro posto”. Bugani insomma parla di una “cosa inopportuna”piu’ che illegittima. Il fatto e’ che in Comune “ci sonotantissime persone in gamba relegate a fare fotocopie o a fare

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tutto per dirigenti che poi se ne assumono il merito. A quantodice Merola ci sono 60 persone che potrebbero essere valorizzare.Questo primo ‘step’ non e’ dei migliori”.

(ER) BOLOGNA. LEGA MANDA MEROLA ALL’INFERNO: HA CALATO LE BRAGHE -2-

(DIRE) Bologna, 15 nov. - Prende posizione, da “coetanea” deglioccupanti, anche l’assessore alla Legalita’ Nadia Monti (Idv).“Comprendo e condivido la buona parte delle problematichesollevate dai ragazzi” premette l’assessore su Facebook, “mamanifestare per questioni giuste sfociando in azioni illegali none’ la strada giusta da seguire, soprattutto quando cio’ mette arischio l’incolumita’ dei ragazzi stessi per la precarieta’oggettiva degli edifici occupati”. Quando viene meno lalegalita’, “passano in secondo piano le reali motivazioni delleproteste, Roma docet, ecco perche’ da coetanea di molti di loromi sento di rivolgere un appello ai ragazzi perche’ in manieraautonoma sgomberino i locali”. Anzi, “grande preoccupazione interiore mi ha destato quantoletto nei giorni scorsi- prosegue Monti- ossia l’intenzione dialcuni ragazzi di non recedere pacificamente da tale forma diprotesta, preoccupazione per un eventuale sgombero forzato usandola forza fisica, cosa che spero non accada”. Il sindaco Merola“anche oggi ha incontrato i ragazzi, dimostrando che da parte suae di tutta la giunta vi e’ ampia e inconfutabile disponibilita’all’ascolto, ma e’ giunto il momento di ripristinare lalegalita’, segno di civilta’ che rafforzerebbe sicuramente legiuste proteste degli occupanti”.

ER: AL VIA PRESSO SEDE CNR A BOLOGNA LA SUPERCENTRALINA PER MONITORAGGIO INQUINANTI

(AGENPARL) - Bologna, 15 nov - Una supercentralina permigliorare la conoscenza degli inquinanti presenti inatmosfera e dei loro effetti sulla salute umana. E’partita oggi presso l’area ricerca del CNR a Bolognal’attività di una delle cinque stazioni di m monitoraggiodi ultima generazione realizzate da Regione Emilia-Romagnae Arpa, con la collaborazione del CNR, che da quialla fine del 2015 dovranno fornire dati sul particolatofine e ultrafine (PM2,5, PM1 e PM 0,1), sul contributodelle diverse sorgenti di emissione (traffico veicolare,ma anche riscaldamento domestico, attività industriali,

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AGENZIE AGENZIE

agricoltura), sui processi di trasformazione chimicae fisica che avvengono in atmosfera (il cosiddetto particolato secondario). Il progetto “Supersito” punta in particolarea individuare le connessioni tra i diversi tipi ci particolato presenti in atmosfera e la salute umana, incrociandoi dati ambientali con quelli sanitari ed epidemiologici.“In questi dieci anni grazie agli accordi sulla qualitàdell’aria e agli investimenti realizzati abbiamo avutoin Emilia-Romagna una riduzione del PM10 del 25%.

Conquesto progetto - ha spiegato l’assessore regionaleall’ambiente Sabrina Freda - continuiamo su questa stradae diamo il via a un monitoraggio con caratteristicheinnovative, che andrà a integrare l’attività già svoltadalla rete di centraline presenti sul territorio regionale”.Oltre a quella bolognese, le stazioni del progettoSupersito sono quelle di San Pietro Capofiume (Molinella,Bologna), Parma (stazione di monitoraggio di Cittadella),Rimini (stazione di monitoraggio di Marecchia) e delMonte Cimone, nell’Appennino modenese. “La Regionesostiene economicamente questo progetto, a dimostrazionedel proprio impegno per l’ambiente e la salute - hasottolineato l’assessore alle politiche per la saluteCarlo Lusenti - Non ci limitiamo al rispetto dei parametriprevisti per legge, ma vogliamo andare oltre con unprogetto avanzato e ambizioso”. Al progetto Supersito,collaborano anche l’Università di Bologna e di Ferrara,l’Università di Helsinki e della Finlandia Orientale.

Emilia Romagna: 5 nuove supercentraline per misurare smog ultrafine

Bologna, 15 nov. - (Adnkronos) - Una supercentralina per migliorare laconoscenza degli inquinanti presenti in atmosfera e dei loro effetti sullasalute umana. E’ partita oggi presso l’area ricerca del Cnr a Bolognal’attivita’ di una delle 5 stazioni di monitoraggio di ultima generazionerealizzate da Regione Emilia Romagna e Arpa, con la collaborazione del Cnr, cheda qui alla fine del 2015 dovranno fornire dati sul particolato fine eultrafine (Pm2,5, Pm1 e Pm 0,1), sul contributo delle diverse sorgenti diemissione (traffico veicolare, ma anche riscaldamento domestico, attivita’industriali, agricoltura), sui processi di trasformazione chimica e fisica cheavvengono in atmosfera (il cosiddetto particolato secondario). Il progetto,battezzato ‘Supersito’, punta in particolare a individuare le connessioni tra i

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diversi tipi di particolato presenti in atmosfera e la salute umana,incrociando i dati ambientali con quelli sanitari ed epidemiologici. “In questi10 anni grazie agli accordi sulla qualita’ dell’aria e agli investimentirealizzati abbiamo avuto in Emilia Romagna una riduzione del Pm10 del 25%” haspiegato l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda, sottolineando checon ‘Supersito’ “continuiamo su questa strada e diamo il via a un monitoraggiocon caratteristiche innovative, che andra’ a integrare l’attivita’ gia’ svoltadalla rete di centraline presenti sul territorio regionale”. Oltre a Bologna,le stazioni saranno attivate a San Pietro Capofiume, Parma, Rimini e sul monteCimone, nell’Appennino modenese. Al progetto collaborano anche l’Universita’ diBologna e di Ferrara, l’Ateneo di Helsinki e della Finlandia Orientale.

(ER) ARIA. PARTE “SUPERSITO” PER STUDIO INNOVATIVO DELLE POLVERI -2-

(DIRE) Bologna, 15 nov. - Per l’Emilia-Romagna l’inquinamentodell’area e’ “un problema critico”, ricorda Sabrina Freda,assessore regionale all’Ambiente, a causa sia dell’elevataantropizzazione che del “tappo” creato da Alpi ed Appennini. Ma“grazie anche ai numerosi accordi di programma- aggiunge Freda-in dieci anni le Pm10 sono diminuite del 25%”. Il nuovo progetto,ora, rappresenta una “svolta” per individuare, aggiungel’assessore, “l’origine delle emissioni e capire le ripercussionisulla salute dei cittadini”.Infatti, ad oggi, “conosciamo ancora in modo non sufficientela distribuzione dimensionali di queste polveri- ricorda VanesPoluzzi dell’Arpa- la loro composizione chimica e di conseguenzagli effetti tossicologici sulla salute”. La stessa strumentazioneattivata con il progetto “Supersito”, ad esempio, e’ utilizzata aHelsinki. Risto Hillamo, ricercatore dell’Istituto meteorologicofinlandese che collabora con il Cnr, spiega che proprio grazie aquel tipo di studi oggi a Helsinki si riesce a distinguere lediverse cause (da traffico veicolare o no) dell’inquinamento.

ARIA: E-R; ‘SUPERSITO’ AFFINERA’ RICERCHE SULL’INQUINAMENTOASSESSORE LUSENTI, COSI’ DECISIONI NON EMOTIVE E SUPERFICIALI(ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - Affinare sempre piu’ le ricerchesull’inquinamento nell’aria e cogliere sempre meglio le ricadutesulla salute di chi la respira. L’obiettivo e’ del progetto‘Supersito’, sostenuto con sette milioni dalla RegioneEmilia-Romagna, oltre che dall’Arpa, in collaborazione conCnr-Isac (Istituto di scienza dell’atmosfera e del climaall’interno del consiglio nazionale delle ricerche).Migliorare le conoscenze sulle particelle nell’atmosfera e

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 16 - 11 - 2011

AGENZIE

sui processi che le determinano, consentira’ a chi amministra,ha spiegato l’assessore regionale alla Sanita’ Carlo Lusenti di‘’prendere decisioni sulla base di dati affidabili, e quindi nondecisioni superficiali, emotive o locali’’. Concretamente, unanuova centralina nell’area ricerca del Cnr di Bologna, insiemead altre quattro (una a San Pietro Capofiume di Molinella, nellabassa bolognese, una sul monte Cimone, poi Parma e Rimini)misureranno i parametri del particolato fine (Pm 2.5 e Pm1) eultrafine (Pm0.1). Saranno cosi’ disponibili dettagli chimici,fisici e tossicologici che normalmente non vengono monitorati:spesso l’analisi si ferma alla concentrazione delle polverisottili (Pm10).Queste, comunque, ha ricordato Sabrina Freda, assessoreregionale all’Ambiente, negli ultimi dieci anni, grazie ancheagli accordi di programma della Regione, ‘’sono calate del25%’’, con investimenti, pero’, ‘’molto ingenti rispetto adaltre zone’’. Per la sua conformazione ‘orografica’, racchiusatra le Alpi e gli Appennini, l’Emilia-Romagna, infatti, nonfacilita la dispersione delle polveri.Acquisire nuove informazioni sulla composizione delparticolato, oltre che sulle cause specifiche, permettera’ dicapire la correlazione tra le diverse particelle e l’incidenzadi determinate patologie. Questo avverra’ anche con studiepidemiologici e analizzando fonti sanitarie. ‘’Su questi temi -ha concluso Lusenti - la sensibilita’ dei cittadini e’ altissimae noi intendiamo dare risposte il piu’ qualificate e attendibilipossibile’’. (ANSA).