15/03/2015 Bologna VS Modena - PROGRAMMA 1000Cuorirossoblu

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Programma dettagliato della partita. All'interno varie rubriche e curiosità. Per ogni tifoso rossoblù.

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• Verso Bologna-Modena: tutti gli ex dell'incontro

Domenica il Bologna affronterà il Modena in una sfida sentitissima dal popolo rossoblù.L’unico ex in campo sarà Rubin che veste la maglia del Modena da questa stagione,mentre con il Bologna ha giocato nel 2010/2011 e poi nel 2012 con in mezzo la parentesial Parma. Con i rossoblu realizzò il suo primo goal in A, era il 6 Maggio del 2012, l’ultimapartita da giocatore del Bologna di Marco Di Vaio. Rubin arrivò al Bologna, rientrando inuno scambio di prestiti con il Torino, scambio che vide coinvolto un altro ex della sfida:Marco Bernacci. L’attaccante giocò con il Bologna nel 2008/2009 trovando anche il primogoal in A con Mihajlovic allenatore, mentre con il Modena giocò nel 2011/2012.L’esperienza con i canarini costituì il ritorno al calcio giocato, dopo il ritiro legato a motivipersonali quando vestiva la maglia del Torino.

Nel Bologna in cui giocò Bernacci (2008/2009) c’erano anche Antonioli e Carrus,entrambi ex dell’incontro. Il portiere arrivò al Modena nel 1991, in prestito dal Milan diSacchi, poi giocò con il Bologna per ben due volte nella sua carriera. Arrivò sotto le duetorri nel 1995, ottenendo subito la promozione in A. Quello era il Bologna del doppiosalto dalla C1 alla massima serie. Con i rossoblu vinse anche l’Intertoto nel 1998, poiandò alla Roma e con i giallorossi vinse lo scudetto. Tornò a Bologna nel 2006, quando ifelsinei erano in serie cadetta e l’anno successivo centrò ancora una volta la promozionein A. In quella stagione Carrus giocava con lui al Bologna: fu una delle due annate con irossoblu. Il centrocampista giocò anche con il Modena in C1 nel 1999 e nella stagionesuccessiva, rientrato al Cagliari, fece il suo esordio in A proprio contro il Bologna.

Per tornare al 2006/2007, anno del ritorno di Antonioli in rossoblu, in quel Bolognac’erano anche altri ex, uno su tutti Torrisi. Arrivò al Modena nel 1987 e esordì con igialloblu nel 1988 quando il Modena era in C1, anche se il giocatore deve le sue fortunecalcistiche all’annata successiva, quella del 1989, quando sulla panchina del Modenaarrivò un altro ex: Renzo Ulivieri. L’allenatore arretrò Torrisi da mezz’ala a centraledifensivo e con lui in panchina arrivò anche la promozione in B, poi fu proprio Ulivieri aportarlo con sè al Bologna nel 1995. Con i rossoblu giocò tre stagioni prima di trasferirsiall’Atletico Madrid con Arrigo Sacchi, poi tornò sotto le due torri nel 2004 e chiuse la suaavventura con il calcio professionistico proprio con i felsinei nel 2007. Un altro ex diquella annata è Claudio Bellucci che con il Bologna giocò dal 2001 al 2007 e che, per dueanni consecutivi, si laureò vice capocannoniere della serie cadetta prima con 25 poi con19 reti dietro ad Alessandro Del Piero. Bellucci chiuse la carriera con il Modena nel 2011e in quell’annata con lui in gialloblu c’erano anche Leonardo Colucci e Riccardo Pasi, conquest’ultimo che si è trasferito dal Bologna alla Cremonese nell'ultima sessioneinvernale.

Colucci, che oggi allena la primavera del Bologna, giocò con i rossoblu dal 2002 al 2005e nel 2003/2004 fu compagno di squadra di Emiliano Moretti che giocò nel Modena lastagione precedente. Nel 2006/2007 disputò la sua unica stagione in rossoblu ancheFantini che con il Modena giocò per tre stagioni non consecutive. Nell’anno dell’arrivo diUlivieri al Modena, con Torrisi giocò anche Lamberto Zauli che poi tornò al Modena nel1992/93. Con i rossoblu disputò i campionati 2001/2002 con Guidolin in panchina e2006/2007, prima di accasarsi alla Cremonese.

Altri ex che in quegli anni militavano proprio al Bologna sono Daniele Daino, visto aBologna dal 2004 al 2008 e poi al Modena nel 2008/2009 e Davide Di Gennaro.Quest’ultimo giocò al Bologna solo nel 2007/2008, nell’anno del ritorno in A, mentreindossò la maglia del Modena nel 2010-2011 totalizzando 10 goal in 32 presenze.Nell’anno del ritorno in A, il protagonista assoluto fu, però, il conte Max, MassimoMarazzina che trascinò il Bologna alla promozione a suon di goal. In quella stagione, unadelle quattro disputate in maglia rossoblu, il conte Max realizzò 23 goal e poi nel 2010chiuse la carriera proprio con la maglia rossoblu. L’attaccante giocò anche con il Modenanel 2004, arrivando in prestito dal Chievo.

In una delle annate di Torrisi al Bologna con Ulivieri in panchina (quella del 1996/97), trale fila dei rossoblu c’erano anche Cardone e Anaclerio. Il primo disputò con il Bolognasolo quella stagione e chiuse la carriera con il Modena, Anaclerio, invece, esordì in A conil Bologna e giocò con i gialloblu per due stagioni, dal 1998 al 2000. Altri ex dell’incontrosono Vignaroli e che giocò prima a Modena dal 2003 al 2005 e poi nel 2005/2006 passòal Bologna in quella che fu la sua unica stagione in rossoblu. Se torniamo agli anni ’80 tragli ex troviamo Fabio Poli, Marco Ballotta e Sauro Frutti: questi ultimi due furono

compagni sia al Bologna nel 1983/84, in una stagione in cui Ballotta non scese mai incampo, sia al Modena dal 1985 al 1988, gli anni in cui Frutti giocò in gialloblu. Poli giocòal Modena dal 1980 al 1982 prima di approdare proprio al Bologna, ma con i rossoblunon scese mai in campo. Poi, tornò in rossoblu nel 1987 con Maifredi allenatori e rimasesotto le due torri fino al 1992 diventando uno degli artefici della promozione dalla B allaserie A.

Tra gli ex giocatori poi diventati allenatori troviamo Walter Mazzarri e Franco Colomba.Quest’ultimo è cresciuto calcisticamente nel Bologna e con i rossoblu fece il suo esordioin A. Con i felsinei giocò dal 1973 al 1975, per poi tornare dal 1977 al 1983, in mezzo laparentesi al Modena, proprio come compagno di squadra di Fabbri nel 1975/76. IlModena fu anche la squadra con la quale chiuse la carriera nel 1990 e poi diventòallenatore degli allievi nazionali. Mazzarri fu compagno di Torrisi e Zauli nell’unica annatain maglia gialloblu nel 1989/90 e poi fu prima collaboratore tecnico di Ulivieri e poiallenatore della Primavera del Bologna dal 1999 al 2001.

Oltre a Ulivieri tra gli allenatori troviamo anche Pioli come ex. L’attuale allenatore dellaLazio allenò il Modena dal 2004 al 2006 arrivando a un passo dalla promozione in A,venendo eliminato ai playoff dal Mantova. Pioli poi approdò al Bologna nel 2011 erimase con i rossoblu fino al 2014, tornando così nella società con la quale aveva iniziatola sua carriera da allenatore all’inizio degli anni 2000, prima come tecnico degli allievi poicome allenatore della Primavera.

(Andrea Bonomo)

• L'altro spogliatoio: numeri e probabile formazione del Modena

Domani ore 15:00 al Dall'Ara andrà in scena il derby emiliano tra i padroni di casa delBologna e i canarini modenesi. Match sicuramente importante, perchè oltre ad essereuna partita sentita per questioni geografiche, è anche un match che può risultare esseredecisivo: se il Bologna dovesse vincere potrebbe allungare sull'Avellino impegnato nelladifficile trasferta di Lanciano e magari accorciare sul Carpi che affronterà l'ottimo Pescaradell'ultimo periodo. Ma non solo, anche per i giallobù potrebbe essere un'ottimaoccasione per riprendere il treno play-off, visto che con un successo esterno di questocalibro, oltre ad andare a quota 40 punti, acquisirebbero ancora più certezze emotivazioni per il prosieguo. Venendo al campo, c'è da dire che la squadra allenata dalquarantenne Simone Pavan (subentrato a Novellino a fine febbraio dopo il k.o internocol Bari), se in casa ha un ruolino di marcia accettabile (ha perso solo due volte), non sipuò dire lo stesso per il rendimento esterno, che vede i canarini aver conquistato appena14 punti lontano dal "Braglia", frutto di 3 vittorie e 5 pareggi, sono addirittura 7 lesconfitte. Nell'ultima trasferta però è arrivata la vittoria in quel di Brescia, con la firmaautorevole di bomber Granoche dal dischetto. Dopo l'esonero di Novellino, sembrainsomma che a Modena qualcosa sia cambiata, con i gialloblù che sembrano essersitrasformati nelle ultime tre giornate conquistando sette dei nove punti disponibili.Appena tre giorni fa, a Modena si è disputato il recupero della 25esima giornata contro ilCatania, in cui gli uomini di Pavan hanno impattato per 0-0 e hanno perso per il prossimomatch il centrale polacco/brasiliano Cionek, espulso nell'occasione.

Venendo alla formazione, il tecnico del Modena, dovrebbe optare per il 4-3-3, modulospeculare a quello di Lopez. In porta ci andrà Pinsoglio, la difesa vedrà sugli esterni Rubine Calapai mentre al centro ad affiancare Gozzi, vista la squalifica di Cionek, dovrebbeesserci l'ex Brescia Davide Zoboli. A centrocampo oltre ai sicuri Salifu e Signori, è ancoraoggi acceso il ballotaggio tra l'italo-svizzero Alessandro Martinelli e Luca Nizzetto.Davanti è tutto un rebus: sei giocatori per tre maglie. Probabile panchina per ilcapocannoniere Granoche (14 centri finora) con al suo posto Ferrari che dovrebbeessere affiancato da Garritano e Fedato, con quest'ultimo in ballottaggio con il ghaneseMaxwell Acosty. Come se non bastasse, scalpita anche Beltrame, che però ad oggisembrerebbe essere leggermente più fuori dai giochi. Di seguito la probabileformazione.

MODENA (4-3-3): Pinsoglio; Rubin, Gozzi, Zoboli, Calapai; Signori, Salifu,Martinelli/Nizzetto; Fedato/Acosty, Garritano, Ferrari/Granoche.

Ballottaggi: Martinelli 60%-40% Nizzetto; Fedato 55%-45% Acosty; Ferrari 65%-35% Granoche.

Arbitro: Luigi Nasca di Bari.

(Davide De Stradis)

• 10 Curiosità sugli avversari

1. Il Modena nasce il 5 aprile del 1912. Come la maggioranza dei club calcistici inItalia, l'attuale club è il frutto della fusione di due realtà calcistiche cittadineprima in competizione tra loro, l'Associazione Studentesca del Calcio Modena e ilFootball Club Audax Modena.

2. Il primo allenatore è Silvio Secchi, che a Modena passa l'intera vita e che primaera stato giocatore polivalente e tra i fondatori. Secchi dedicherà l'intera carrieraal Modena, prima da giocatore-allenatore e poi solo da allenatore vent'anni piùtardi.

3. Il primo straniero dei canarini è l'inglese John Robert Roberts, centrocampista diLiverpool che porta i primi insegnamenti professionali in città. Roberts eraarrivato in Italia due anni prima, giocando prima nel Genoa e poi nel Milan. Mamentre con il "Grifone" e con il "Diavolo" era poco più di una comparsa, aModena divenne una figura-chiave nella crescita del movimento calcistico.

4. Nella sua prima stagione (1912-1913) il Modena prese parte al girone veneto-emiliano vinto dal Vicenza. I canarini si qualificarono ultimi, vincendo una solagara (2-0) contro un altro club sorto da poco, il Bologna che si piazzò invecepenultimo.

5. Nella stagione 1914-1915, pur disastrosa, si mise in mostra in maglia giallo-blù ilgiovane e fortissimo Bernardo Perin, veneto che l'anno successivo si sarebbetrasferito al Bologna diventandone uno dei primi campioni veri: in rossoblù perlui 13 stagioni, oltre 200 gare e 75 reti e l'apprezzamento della folla, conquistatadalle sue serpentine.

6. Una delle figure più importanti della storia del calcio modenese fu Attilio Fresia.Elegante e promettente ala del Genoa, uno dei primi giocatori il cui cartellinovenne pagato (400 lire nel 1913) fu notato durante un'amichevole dagli inglesidel Reading, che ne rimasero talmente colpiti da acquistarlo. Fresia fu dunque ilprimo calciatore italiano a trasferirsi in Inghilterra, anche se l'esperienza non fu

un successo. Tornato in Italia appunto nel Modena, ne divenne poi ancheallenatore, dopo una proficua esperienza in Brasile sulla panchina della PalestraItalia - l'attuale Palmeiras - che guidò alla conquista del primo titolo della suastoria, il Campionato Paulista del 1920. Precoce in tutto, Fresia lo sarebbe statoanche nella morte, spirando ad appena 32 anni in seguito alla tubercolosi.

7. Lo stadio cittadino è dedicato a Alberto Braglia, ginnasta tra i migliori di semprein Italia e capace di conquistare 3 medaglie d'oro nella ginnastica artistica (2individuali, una a squadre) nelle Olimpiadi del 1908 e del 1912. Ritiratosi, fucapace di tornare alla vittoria olimpica nel 1932 da allenatore della squadra diginnastica azzurra che si impose a sorpresa a Los Angeles.

8. Il Modena è uno dei pochissimi club in Italia a non aver mai abbandonato le serieprofessionistiche: nella sua lunga storia figurano ben 27 partecipazioni allamassima serie (13 volte in "Serie A") e 49 partecipazioni alla Serie B. L'ultimocampionato di C è stato disputato nel 2000/2001. Il miglior piazzamento disempre i canarini lo hanno ottenuto nella stagione 1946/1947, quando sipiazzarono sorprendentemente terzi in classifica in Serie A dietro Torino eJuventus.

9. Renato Braglia (8/4/1920 - 23/4/1999) è il giocatore con il maggior numero dipresenze nella storia del Modena. Difensore tra i precursori nel ruolo di libero (o"terzino-spazzino" come si diceva all'epoca) giocò in giallo-blù per tutta lacarriera, durata 18 anni, mettendo insieme la bellezza di 496 partite.

10. Il miglior marcatore di sempre del Modena è Renato Brighenti, attaccante attivonegli anni '40 e '50. Dopo essersi messo in mostra nel campionato del 3° posto inA, passò al Genoa e al Napoli, quindi tornò al Modena dopo appena due anni e viconcluse la carriera. La sua unica ma ottima annata al Genoa (32 gare, 16 reti) gliè valsa l'inserimento nella "Hall of Fame" del Grifone. Con la maglia del Modenaha segnato in tutto 82 reti. Suo fratello minore Sergio è stato bomber, oltre chedel Modena, di Inter, Triestina, Padova e Sampdoria ed è attualmente ilpresidente onorario dei giallo-blù.

(Simone Cola)

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