13- RT Nel CA Prostatico
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Carcinoma della prostata - epidemiologia
• Frequenza– Seconda neoplasia nel maschio (1ª il polmone)– Nord-America >Europa>Giappone– La frequenza segue la migrazione
• Mortalità per anno:– USA: 22100.000 – Giappone: 2.5100.000
• Italia: 10 nuovi casi100.000anno• 50% dei casi oltre 70 anni
Carcinoma della prostata – fattori di rischio
• Esposizione al testosterone
• Diete ricche di grassi mono-insaturi
• Esposizione a nitrati (fertilizzanti), cadmio, cromo
• Infezioni croniche della prostata
• vasectomia
Carcinoma della prostata – Anatomia patologica
• Il carcinoma insorge nelle strutture periferiche della prostata (l’adenoma benigno è peri-ureterale)
• Nella quasi totalità dei casi si tratta di adenocarcinomi (>95%)
• Il grado di malignità è il fattore prognostico più importante; viene definito secondo Gleason, che considera:
• Grado di differenziazione ghiandolare• Estensione della lesione nello stroma circostante.
Carcinoma della prostata: quadro clinico e progressione
• Disturbi della minzione (pollachiuria, nicturia), simili alla ipertrofia prostatica.
• Ritenzione acuta di urina.• Ematuria.• Può decorrere inosservato fino all’insorgenza di
sintomi riferibili a localizzazioni metastatiche, si solito scheletriche (rare altre sedi).
• La diagnosi di neoplasia prostatica può essere fatta su materiale di TUR palliativa di ipertrofia.
Carcinoma della prostata: diagnosi
– Esplorazione rettale: aumento di volume e consistenza della prostata, con nodularità (30-50% dei noduli sono maligni)
– Fosfatasi acida prostatica (PAP):è elevata nell’80% dei casi con metastasi, nel 30% di estensioni extra-capsulari ed in varie patologie ossee.
– Antigene prostatico specifico (PSA) (>10 ng/ml) e rapporto PSA libero/totale.
– Ecografia trans-rettale – urografia.– Biopsia.– Scintigrafia ossea.
Ca. prostata: stadi (Whitmore e Jevet)
• Stadio A: Neoplasia non palpabile– A1: focale. A2: diffusa
• Stadio B: Neoplasia limitata alla prostata:– B1: nodulo piccolo.– B2 noduli piccoli, multipli o singolo, grande.
• Stadio C: neoplasia non limitata alla prostata– C1: vescicole seminali indenni o massa <70 g– C2: vescicole seminali interessate o massa > 70 g.
• Stadio D: Malattia metastatica:– D0: solo marcatori elevati – D1: linfonodi pelvici o
idronefrosi – D2 metastasi a distanza – D3: malattia refrattaria a terapia ormonale.
Ca. prostata: stadi TNM clinico: categorie T
• Tis: carcinoma pre-invasivo (in situ)• T0: tumore non palpabile• T1: t. intracapsulare, palpatoriamente normale• T2: t. confinato alla ghiandola, nodulo morbido,
solchi laterali e vescicole seminali non interessati• T3: t. esteso oltre la capsula, con o senza
interessamento dei solchi laterali e/o vescicole seminali
• T4: t. fisso o infiltrante le strutture contigue.• Tx: tumore primitivo non definibile
Ca. prostata: stadi TNM clinico: categorie N
• N0: Nessuna evidenza di linfonodi regionali
• N1: Interessamento di un solo linfonodo regionale omolaterale
• N2: Interessamento di linfonodi regionali controlaterali o bilaterali multipli.
• N3: Interessamento di linfonodi regionali fissi (massa fissa alla parete pelvica, con spazio libero fra questa ed il tumore)
• N4: Interessamento di linfonodi iuxta-regionali.
Ca. prostata: esami di laboratorio e fattori prognostici
• Esami di laboratorio– PSA: il marcatore è utilizzato per il
monitoraggio degli effetti della terapia– Creatininemia ed azotemia (ostruzione urinaria– Fosfatasi alcalina, calcemia, emocromo
• Fattori prognostici:– Gradi di malignità– Stadio di malattia– Risposta alla terapia ormonale– Aneuploidia
Ca. prostata: pianificazione terapeutica
• Malattia limitata (T1 – T2):– Osservazione (p. anziani, grading basso e breve
aspettativa di vita)– Chirurgia radicale con linfoadenectomia
bilaterale– Radioterapia radicale
• Malattia localmente avanzata (T3):– Radioterapia– ormonoterapia
• Malattia metastatica:– Terapia ormonale
Sezione sagittale della pelvi
Drenaggio linfatico della prostata