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€ 0,50 Anno II - n. 177 - Sabato 11 settembre 2010 quotidiano l Altro I funerali ad Acciaroli di Angelo Vassallo, difensore della legalità www.altroquotidiano.it Seimila persone nonostante pioggia e vento. L’omaggio dei leader politici (in testa il segretario del Pd, di cui era militante) Anche lui se l’era cercata? Addio al sindaco-eroe AI LETTORI in EdiZionE STAmPABiLE non viEnE PuBBLicATo LA domEnicA E iL LunEdì il sito invece viene costantemente aggiornato 7 giorni su 7 l Altro quotidiano P oi ha chiesto scusa. Come un uomo della sua intelligenza sa fare. Ma la frase che Giulio Andreotti ha pronunciato sul giudice Ambrosoli, ucci- so per aver fatto fino in fondo il suo dovere nella inchiesta sugli affari del banchiere Sindona e sulle sue collusioni con gli ambienti della mafia sici- liana e d’oltre oceano, ha fatto venire la pelle d’oca. «Se l’è cercata, come si usa in gergo romanesco», aveva dichiarato in tv, a “La storia siamo noi”, il senatore a vita per spiega- re con il suo realistico cini- smo che Ambrosoli era consapevole dei rischi che correva e aveva tirato avanti egualmente. Se ne è scusato, ma la sua frase fotografa un giudizio che spesso in Itala viene espresso di fronte ad episo- di come l’assassinio di un magistrato coraggioso. A nche di Angelo Vassallo, il sindaco che si opponeva ad affari poco limpidi attorno al porto di Acciaroli, qualcuno, se non lo ha detto, lo avrà pensato. Siamo il paese del “ma chi te lo fa fare?”. E’ perciò avvilente che il capo del governo di questo paese, addirittura nell’ultima delle sue missioni in territo- rio straniero, proprio ieri nella Russia di Putin, abbia colto ancora una volta l’occasione per attac- care i magistrati italiani, di cui si proclama vittima. Ma non c’è da meravigliarsi se c’è chi lo assolverà, dicendo che in fondo i giudici “se la sono cercata”. Ora di punta di Ennio SimEonE «Catturare o uccidere Osama Bin Laden e Ayman Al Zawahiri resta una delle priorità assolute per gli Stati Uniti», ha detto Obama sottolineando che l'eliminazione del capo di Al Qaida segnerebbe «un importante passo avanti per la sicurezza ameri- cana». Il pastore della Florida Terry Jones, intanto, ha fatto sapere che oggi, in occasione dell'anniversario dell'11 settembre, il falò del Corano non avrà luogo. Jones aveva detto di sperare di poter incontrare l'Imam di New York che vuole costruire una moschea a breve distanza da Ground Zero, lanciandogli un ulti- matum perché si mettesse in contatto con lui entro due ore: ulti- matum che era scaduto senza alcun confronto fra le parti. Nonostante padre Jones avesse annunciato di aver cambiato idea, il presidente aveva lanciato comunque il suo monito: «Siamo una nazione unita, composta da persone che danno a Dio nomi diversi, ma nessuno riuscirà a farci del male con divi- sioni basate su differenze religiose o etniche». Con una sferzante omelia del vescovo di Vallo della Lucania e con la richiesta alle istituzioni e alla politica di un impegno per quest’area della bella costa salernitana da parte del vice sindaco Stefano Pisani si è concluso il funerale di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, assas- sinato nella notte di domenica. Nonostante la pioggia e il forte vento, alla cerimonia funebrehanno partecipato oltre seimila persone e numerosi leader politici: dal ministro Stefania Prestigiacomo a Bersani, segretario del Pd di cui Vassallo era militante, dal leader dell'Udc Casini al governatore della Puglia Nichi Vendola. Una gigantografia sette metri per dieci del sindaco-pescatore in piedi su uno scoglio in mezzo al mare, ricopre la torre che dà sul porto, con lo stri- scione "Ora ci chiamiamo tutti Angelo Vassallo: sei e sarai sempre vivo in mezzo a noi". PAG. 2 Obama: noi siamo contro al Qaeda non contro l’Islam E il pastore Jones rinuncia a bruciare il Corano

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€ 0,50

Anno II - n. 177 - Sabato 11 settembre 2010

quotidianol’Altro

I funerali ad Acciaroli di Angelo Vassallo, difensore della legalità

www.altroquotidiano.it

Seimila persone nonostante pioggia e vento. L’omaggio deileader politici (in testa il segretario del Pd, di cui era militante)

Anche lui sel’era cercata? Addio al sindaco-eroe

AI LETTORI

in EdiZionESTAmPABiLEnon viEnE

PuBBLicAToLA domEnicA

E iL LunEdì

il sito inveceviene

costantementeaggiornato

7 giorni su 7

l’Altroquotidiano

Poi ha chiesto scusa.Come un uomo della

sua intelligenza sa fare. Mala frase che GiulioAndreotti ha pronunciatosul giudice Ambrosoli, ucci-so per aver fatto fino infondo il suo dovere nellainchiesta sugli affari delbanchiere Sindona e sullesue collusioni con gliambienti della mafia sici-liana e d’oltre oceano, hafatto venire la pelle d’oca.«Se l’è cercata, come si usain gergo romanesco»,aveva dichiarato in tv, a“La storia siamo noi”, ilsenatore a vita per spiega-re con il suo realistico cini-smo che Ambrosoli eraconsapevole dei rischi checorreva e aveva tiratoavanti egualmente. Se ne èscusato, ma la sua frasefotografa un giudizio chespesso in Itala vieneespresso di fronte ad episo-di come l’assassinio di unmagistrato coraggioso.

Anche di AngeloVassallo, il sindaco che

si opponeva ad affari pocolimpidi attorno al porto diAcciaroli, qualcuno, se nonlo ha detto, lo avrà pensato.Siamo il paese del “ma chite lo fa fare?”. E’ perciòavvilente che il capo delgoverno di questo paese,addirittura nell’ultimadelle sue missioni in territo-rio straniero, proprio ierinella Russia di Putin,abbia colto ancora unavolta l’occasione per attac-care i magistrati italiani, dicui si proclama vittima. Manon c’è da meravigliarsi sec’è chi lo assolverà, dicendoche in fondo i giudici “se lasono cercata”.

Ora di punta

di Ennio SimEonE

«Catturare o uccidere Osama Bin Laden e Ayman Al Zawahiriresta una delle priorità assolute per gli Stati Uniti», ha dettoObama sottolineando che l'eliminazione del capo di Al Qaidasegnerebbe «un importante passo avanti per la sicurezza ameri-cana». Il pastore della Florida Terry Jones, intanto, ha fattosapere che oggi, in occasione dell'anniversario dell'11 settembre,il falò del Corano non avrà luogo. Jones aveva detto di speraredi poter incontrare l'Imam di New York che vuole costruire unamoschea a breve distanza da Ground Zero, lanciandogli un ulti-matum perché si mettesse in contatto con lui entro due ore: ulti-matum che era scaduto senza alcun confronto fra le parti.Nonostante padre Jones avesse annunciato di aver cambiatoidea, il presidente aveva lanciato comunque il suo monito:«Siamo una nazione unita, composta da persone che danno aDio nomi diversi, ma nessuno riuscirà a farci del male con divi-sioni basate su differenze religiose o etniche».

Con una sferzante omelia del vescovo di Vallo della Lucania e con larichiesta alle istituzioni e alla politica di un impegno per quest’areadella bella costa salernitana da parte del vice sindaco Stefano Pisanisi è concluso il funerale di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, assas-sinato nella notte di domenica. Nonostante la pioggia e il forte vento,alla cerimonia funebrehanno partecipato oltre seimila persone enumerosi leader politici: dal ministro Stefania Prestigiacomo aBersani, segretario del Pd di cui Vassallo era militante, dal leaderdell'Udc Casini al governatore della Puglia Nichi Vendola. Una gigantografia sette metri per dieci delsindaco-pescatore in piedi su uno scoglio in mezzo al mare, ricopre la torre che dà sul porto, con lo stri-scione "Ora ci chiamiamo tutti Angelo Vassallo: sei e sarai sempre vivo in mezzo a noi". PAG. 2

Obama: noi siamo controal Qaeda non contro l’IslamE il pastore Jones rinuncia a bruciare il Corano

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11 settembre 2010 2VentiquattrOrel’Altroquotidiano

Direttore responsabile: Ennio SimeoneRedazione tel. 06 86293192

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Editrice: GEcEm (Gestione Cooperativa Editoria

Multimediale) - Presidente:Stefano clericiSede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma

Registrazione del Tribunale Roma n..343/08

del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC

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l’Altroquotidiano

L’OnOmasticO Baldassarre

il mercedario Beato Baldassarre Velàsquez, cadde prigionierofra i saraceni ribelli a La muela presso saragozza in spagna. fu,da questi, minacciato di morte qualora non avesse rinnegato lafede cattolica ma egli li rimproverò severamente delle loro cat-tiverie e vizi così testimoniando la propria fede fu trafitto dauna freccia nell'anno 1588.

accadde Oggi 1998: clintonL’11 settembre 1998 il consigliere Kenneth starr in un rappor-to al Congresso degli stati Uniti, accusa il presidente Bill Clintondi 11 possibili reati che prevedono l'impeachment.

Sei persone sono morte e 39 sono rimaste ferite inseguito a un'esplosione vicino all'aeroporto di SanFrancisco. Lo scoppio, avvenuto nella zona di SanBruno, probabilmente a causa di una condotta digas naturale che passa nel sottosuolo, ha causatol'incendio di diverse abitazioni alle porte della cittàcaliforniana e scatenato il panico tra i residenti.Decine le case danneggiate dall'esplosione.L'incidente, avvenuto in California, ha completa-mente distrutto molte case. La colonna di fuoco eraalta circa 100 metri con un'onda espansiva che si èsentita a vari chilometri di distanza, tanto che moltihanno pensato a un terremoto.

Nuovo affondo del presidente delConsiglio, Silvio Berlusconi, allamagistratura. “Nel mio Paese lamagistratura ha raggiunto un pote-re che non ha limiti. La magistratu-ra deve essere potere dello Stato enon ordine dello Stato" ha detto nelsuo intervento al Forum sullademocrazia di Yaroslavl, in Russia.Molte "accuse" della magistraturasono "assolutamente inventate" emettono "a rischio la governabilitàdel Paese" ha aggiunto. Il premierSilvio Berlusconi ha poi respintofermamente l'ipotesi di elezionianticipate in Italia. “Il mio governoandrà avanti per i tre anni di legi-slatura che ancora mancano", hadetto. Poi, alludendo al conflittocon Gianfranco Fini interno allamaggioranza: “Sono piccole que-stioni di professionisti della politicache vogliono avere la loro aziendi-na politica. Ma sono cose che nontoccano la governabilità". Il presi-dente del Consiglio si è detto con-vinto di andare "avanti tranquilli".La parentesi di politica italiana, haspiegato il premier, è dovuta alfatto che a questo convegno inter-nazionale “molti miei amici mihanno chiesto preoccupati: macosa sta succedendo in Italia?.Ecco, ora chiudo questa parentesi espero di aver chiuso anche le pre-occupazioni dei miei amici".D'altronde, ha aggiunto, "con ilcambio della legge elettorale è stataraggiunta la governabilità: abbia-mo avuto 5 anni di governo, e oraandiamo avanti per altri 5 anni". Sene saprà di più a fine mese.

scoppia condottadi gas, sei le vittime

sAn fRAnCisCo

Un ordigno è esploso nel distretto di Shindand, inAfghanistan, al passaggio di una pattuglia italiana. Loscoppio non ha causato danni ai membri dell'equipaggio.Il convoglio, formato da quattro blindati Lince, stava per-lustrando la Zirko Valley, a sud di Herat, quando il primoveicolo è stato investito da una deflagrazione. La celluladel Lince ha resistito all'urto, proteggendo i quattro mili-tari a bordo. Dopo aver messo in sicurezza l'area, i milita-ri della pattuglia hanno chiesto l'intervento di una squa-dra soccorso per il recupero del veicolo danneggiato e l'in-vio di un team specializzato per ricostruire la dinamicadell'evento. E’ il secondo ordigno contro gli italiani inpoco meno di un mese.

Il ministero della Giustizia hagarantito in parte il credito vantatodagli obbligazionisti coinvolti nelcrac della Parmalat, ottenendodagli Stati Uniti lo svincolamentodella somma di 2 milioni 98 mila647 euro, occultati all'estero da unodegli imputati per il fallimento del-l'azienda. Lo ha reso noto un comu-nicato di via Arenula. “Il ministerodella Giustizia, attraverso l'impe-gno e la professionalità dei propriuffici competenti, ha garantito ilcredito vantato dagli obbligazioni-sti coinvolti bel crack dellaParmalat, ottenendo dagli StatiUniti lo svincolamento dellasomma di 2 milioni e 98 mila e 647euro”.

Gianfranco fini si dice "soddisfatto" di quanto affermato dalpresidente del senato Renato schifani nel suo intervento aGubbio dove ha dichiarato che “non si può sfiduciare fini. "E' lariprova - spiega il presidente della Camera prima di partecipa-re alla riunione dei presidenti delle Camere del G8 - di quantofosse bizzara una ipotesi diversa". E ha assicurato che la legisla-tura durerà cinque anni.

Esplode un ordignonessun italiano ferito

AfGhAnistAn

Crac ParmalatIn arrivo 2 milioniper i risparmatori

RomA Fini-Schifani, coppia solidale

Berlusconi:“Ci sono politiciche voglionola loro aziendina”

In Italia e nel Mondo

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11 settembre 2010 3VentiquattrOrel’Altroquotidiano

Quello dei precari della scuo-la “è un problema di disoc-

cupazione gravissimo, unavera piaga sociale molto dolo-rosa, ereditata dal passato, perla quale in un momento di crisieconomica è difficile se nonimpossibile dare risposta”. Cosìil ministro dell’IstruzioneMariastella Gelmini è tornatasul tema del precariato dellascuola, in una conferenza stam-

scuola, la Gelmini: “i precari sistemati in 6 anni”pa a palazzo Chigi sulle nuoveregole per diventare docente.Gelmini ha spiegato che “ilgoverno sta mettendo in campoiniziative sicuramente parziali,ma è il massimo che possiamofare. Nella scuola i posti vacan-ti sono 20.000, ma i precarinelle graduatorie sono220.000. In più se contiamo iprecari nelle graduatorie degliistituti arriviamo a 500/600

mila, sicuramente un numerodi difficile inserimento”.Comunque ha assicurato che” èdifficile fare previsioni, masecondo stime del ministero neiprossimi anni ci saranno moltipensionamenti e quindi nell’ar-co di 6-7 anni c’è la ragionevolecertezza che gli attuali 220milaprecari saranno assorbiti dalsistema d’istruzione”. E sono intanti a sperare.

Un manifestante afghano è stato ucciso da colpidi arma da fuoco durante una protesta contro leminacce di bruciare il Corano nei pressi di unabase Nato nel nord dell'Afghanistan. E intanto ilpastore statunitense Terry Jones, che ha scatena-to la polemica annunciando la sua intenzione dibruciare il Corano per commemorare l'11 settem-bre, ci ha ripensato. Ha infatti annunciato che nonlo farà. Una folla di circa 10mila persone si erariversata in strada a Faizabad, nel nord-est delPaese, e un gruppo si è diretto verso la base dellaNato gestita dai tedeschi. Quando i manifestantihanno iniziato a lanciare sassi, i soldati hannoaperto il fuoco. I talebani hanno approfittato dellainiziativa del prete battista per attivare una cam-pagna contro i militari Usa e hanno distribuito unvolantino contenente minacce “contro chi hausato violare il Corano”.

Rogo del Coranoucciso manifestante

il divieto imposto ai militari statunitensi di rivela-re la propria omosessualità, secondo la regola"don't ask, don't tell” è incostituzionale perchéviola la libertà di espressione. A stabilirlo è statoun tribunale federale della California.

La polizia danese ha arrestato un uomo che hatentato di farsi saltare in aria in un albergo diCopenhagen, senza causare feriti. Lo rendenoto il quotidiano Politiken. La polizia ha spie-gato che una «picola esplosione» si è comun-que verificata allo Jorgensens Hotel nel centrodella capitale danese. Gli agenti hanno cattura-to il mancato attentatore suicida in un parconei pressi dell'albergo e ha sigillato l'interazona. Secondo i media locali il mancato kami-kaze ha tentato di far detonare la bomba neibagni dell'albergo che si affaccia su IsraelsSquare. L'uomo è rimasto ferito alla testa dal-l'esplosione.

tenta di farsi esploderein un hotel, arrestatomancato kamikaze

"Povere bestie umane". Così ha descritto gliassassini di Angelo Vassallo il vescovo di Vallodella Lucania che, ad Acciaroli, ha celebrato ifunerali del sindaco di Pollica, trucidato dome-nica scorsa. “L'assassinio di Vassallo dimostracome i killer siano più simili alle bestie che nonagli uomini - ha aggiunto Mons. Rocco Favale -. Spero che non siano mescolati tra noi o sedu-ti comodamente a casa su un divano a guarda-re la televisione". ''Perché lo hanno fatto? - si èchiesto il presule - Forse per qualche affare sulterritorio che è stato smascherato o rifiutato daAngelo Questi sicari sono la dimostrazione del-l'abbrutimento della razza umana".

i funerali di Vassalloil vescovo: “i killersono delle povere bestie”

CoPEnhAGEnACCiARoLi

AfGhAnistAn

Usa, abolire leggesui soldati omosex

CALifoRniA

PRoCLAmi ministERiALi

i calciatori hanno annuncia-to uno sciopero per la quintagiornata di campionato inprogramma il 25 e il 26 set-tembre. Parole molto durequelle pronunciate dal porta-voce dei calciatori della massi-ma serie, massimo oddo: “LaAic – ha detto – in perfettasintonia con le squadre diserie A, ha deciso che questenon scenderanno in camponella quinta giornata di cam-pionato di serie A del 25 e 26settembre contro la richiestadi introduzione di un nuovoregime contrattuale”, da partedella Lega di serie A che,secondo l’Aic, comporterebbe“la carenza più assoluta diogni forma di tutela” dei cal-ciatori. “Lo sciopero ci saràsicuramente al di là delle deci-sioni che potranno essereprese nella riunione di lunedìperché questa protesta va al dilà della proroga dell’accordocollettivo ma riguarda lo sta-tus di oggetto di noi calciatori.Lo sciopero si protrarrà senon verranno presi accordiconsoni. La decisione parte dalontano”, ha aggiunto riferen-dosi al vertice in calendariolunedì prossimo.

In Italia e nel Mondo

“non siamo tutelati”, scioperodei calciatori

iL 26 sEttEmBRE

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11 settembre 2010 4argOmentil’Altroquotidiano

Novità o svolta che dir si voglia,è innegabile che il LeaderMaximo l'abbia annunciatadavvero. Nel segno libertario eun po’ utopista della costruzio-ne di un socialismo non buro-cratico e illiberale, caraibicoappunto come Fidel Castrol'aveva auspicato agli inizi dellasua vittoria contro il dittatoreBatista. La novità è tale - nonsolo per l'età del leader cubano -che la stessa stampa Usa ha tito-lato su Fidel Castro “divenutocapitalista”. Ovviamente con ilpunto interrogativo, anche senon basta a ridurne il rilievo.Personalmete non mi sono deltutto sorpreso, anche se ritene-vo ormai che non potesse piùavvenire.Devo tornare indietro di moltianni, al tempo dell'università,facilitato purtroppo in questoricordo dolente dalla scomparsadi Piero Vivarelli, personalitàsingolare, intelligente e vivace invari campi, che aveva anche ani-mato per parecchi anni il festi-val del cinema latino-americanoa l'Havana e si era iscritto al par-tito comunista cubano, riceven-do la tessera dalle mani di Fidel.Tornando ai miei lontani anniuniversitari, ricordo cheGiuseppina Li Causi, presidentedella sezione italiana dell'ICAP(Istituto cubano per l'amiciziatra i popoli) mi propose di anda-re a Cuba per la festa del 26 dejulio, data storica nelle celebra-zioni castriste della rivoluzione.Ero presidente del'UNIRI (larappresentanza nazionale degli

universitari italiani) e avreidovuto anche partecipare adalcuni incontri con studenti edocenti, interessati ai movimen-ti di contestazione e alle condi-zioni di agibilità democratica -come allora si diceva - dei nostriatenei.Non fu questa una esperienzaparticolarmente interessante:tutto un discutere di democraziaformale e di democrazia sostan-ziale, di come costruire la rivo-luzione, con un generale preva-lere di chiusure ideologiche,rispetto alla riflessione alloraprevalente in Italia sull'autono-mia dell'università e sul ruolooriginale e non subalterno del

professionista intellettuale chele facoltà universitarie avrebbe-ro dovuto contribuire a formarein modo originale e critico.Come dimenticare però la felici-tà di ritrovarmi sull'aereo perCuba, con partenza dall'areo-porto di Madrid, dove rimasiper diverse ore - in una stanzapiccola e caldissima - fermatodalle guardie di frontiera perchèil mio nome risultava nella listadei manifestanti a Piazza diSpagna contro il franchismo.L'aereo, un vecchio quadrimo-tore Costellation ad elica dellaEmprenza Consolidada DeAviacion Cubana, dopo moltisobbalzi ed una sosta per il rifor-

nimento a Gander in Canada,giunse sul cielo dell'isolo. Unospettacolo fantastico, mai visto eindimenticabile: mi sembrò digiungere nel paradiso terrestre,come l'avevi imaginato allelezioni di catechismo. Fondamentali si rivelarono dueconoscenze, avvenute quasi percaso a Santa Clara, dove si svol-se quell'anno la celebrazione del26 de julio.

Fidel parlò quasi nove ore eanche al Nunzio Apostolico, ilprimo dei due nuovi amici, sem-brò un pò lunghetto. Al ministroCarneado, responsabile per irapporti con i culti religiosi, lalunghezza appariva normale:l'intervento di Fidel era tra-smesso in diretta in tutta l'isolaed era necessario spiegare benee ripetere più volte i concettiprincipali. A me francamentesembrava eccessivo, anche per-chè faceva un caldo tremendo ein tribuna lo stesso corpo diplo-matico appariva stremato. Fuiperò fortunato. Il Nunzio mioffrì il ritorno in auto, mi rac-contò molte cose sui rapportinon facili anche se interessanticon il regine cubano senzaescludere possibili evoluzionipositive. Il viaggio di GiovanniPaolo II sarebbe avvenuto moltianni dopo, ma già il Nunzio diRoma e la Chiesa cubana lavo-ravano per allargare spazi didialogo e di convivenza. Anche ilministro per i rapporti con i dif-ferenti culti religiosi mi sembròesprimere sintonia ed interesse.Grande amico personale di

Quando fidelmi spiegò la tesi dei tremachete

continua a pagina 5

di nuccio FAvA

La svolta cubana e il ricordo di un incontro di tanti anni fa

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11 settembre 2010 5argOmentil’Altroquotidiano

Fidel, il ministro per gli affarireligiosi aveva conosciuto la tor-tura durante gli interrogatoridella polizia di Batista. Non neparlava, ma scoprì direttamentele cicatrici sulle spalle e ai fian-chi durante una gita al mare,sulla spiaggia di Varadero alloraincontaminata, non invasa daiquei casermoni vacanzieri chel'hanno irrimediabilmentedeturpata. Parlammo anche della santeria,un fenomeno tra religiosità emagia molto diffuso in Cuba,risultato di una mescolanza sin-golare di cattolicesimo e antichiriti africani, inportati neiCaraibi al tempo della trattadegli schiavi. Ignoravo comple-tamente l'ampiezza del fenome-no, e mi rendevo sempre piùconto del ruolo chiave che il mioamico ministro svolgeva nellastrategia del Comandante, nonsolo alle prese con le grandi que-stioni dello scacchiere interna-zionale e della costruzione delsocialismo cubano. Gli chiesicon discrezione se Fidel fossecredente. Mi rispose che sicura-mente restava una forte riso-nanza degli studi presso iGesuiti e che, in ogni caso, ladomanda andava rivolta diret-tamente al Comandante. Un belproblema, aggiunsi, perchèbisognerebbe poterlo incontra-re. Il mio amico sorrise e miinvitò a godermi il panorama. Siavvicinava ormai la partenza. Legiornate trascorrevano tra nuo-tate e sole su spiagge bellissime,passaggiate e bevute in piazza

della Cattedrale.La cosa sorprendente mi giunseall'improvviso nel cuore dellanotte, stavo dormendo e michiamarono dalla portineriadell'albergo: c'era una macchinaall'ingresso, che mi avrebbecondotto dal Comandante incapo. Inutile fare domande enon mi passò nemmeno per latesta. Attraversammo una zonapiena di alberi, lontana dalmare, e d'improvviso alcuni sol-dati aprirono un varco. Fidelgiocherellava con un pallone dabaschet e fu subito molto genti-le e cordiale. Mi chiese dei gio-vani italiani, dei movimenti dicontestazione, mi disse della suaammirazione per Garibaldi eche aveva letto gli scritti diGramsci. Ma la sua preoccupa-zione maggiore era la divisionedel mondo in blocchi contrap-

posti con la grave responsabilitàdell'imperialismo Usa che vole-va costringere Cuba alla resa perfame attraverso un blocco disu-mano. Non amava però Fidel ilsocialismo sovietico, burocrati-co ed egemonico. Temevaanche la crescita cinese e - inquesta prospettiva - il rischio diun confronto militare alle fron-tiere dell'Ussuri. Bisognavalavorare per una nuova viad'uscita. La sera prima aveva premiato lemigliori squadre di raccoglitoridella canna da zucchero.Usavano macete differenti,rimarcava Fidel. Non avevanovinto nè i compagni che aveva-no usato il macete sovietico, nèquelli che avevano usato quellocinese. Il migliore raccolto e inminor tempo lo aveva realizzatola squadra che aveva utilizzatoun macete cecoslovacco.

Non era di sicuro la versionecubana "piccolo è bello".Esprimeva però la filosofia daFidel sempre perseguita cheanche l'esperimento cubanoaveva valore e importanza epoteva fare in qualche misurada modello.Sono successe tante cose daquella indimenticabile alba.Fidel ha attraversato sconfitte escritto pagine inquafilicabili,proprio sul terreno della demo-crazia e dello sviluppo del suopopolo. Ormai al tramonto tut-tavia, con un colpo di intelligen-za e di fantasia che nessuno siaspettava più, il Comandanteapre una nuova pista. Per ilfuturo di Cuba prima di tuttoma anche per la messa in guar-dia dai fondamentalismi, conl'invito di grande forza perchèmai più l'umanità debba viveretragedie come lo sterminio degli

ebrei.Un Fidel inedito, quin-di, che ha sorpreso tutti,naturalmente anche meche pure mantengo vivoil ricordo di quel perso-nale incontro di tantianni fa.

P.s. Rientrato a Roma mitrovai deferito ai probiviridella Dc, per beghe interneal movimento giovaniledemocristiano. Nelle stessegiornate venivo invitatodalla Segreteria di Stato adun colloquio, per raccontarele mie impressioni su Cuba.L'incontro si svolse sulla ter-razza dell'accademia per laformazione dei diplomaticidella Santa Sede, che sitrova in piazza dellaMinerva a Roma, a pochedecine di metri da piazza delGesù allora sede dellaDemocrazia Cristiana.

Mi disse che lo strumento preferibileper tagliare la canna da zuccheronon era né quello di fabbricazionerussa, né quello cinese, ma il cecoslo-vacco: la prova che “piccolo è bello”come... il suo socialismo caraibico

segue da pagina 4

Fidel con il fratello Raul alpassaggio delle consegne

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11 settembre 2010 6tribunal’Altro

quotidiano

La migLiOre deL giOrnO

marassi sul “mattino”

CarceriSuicidi a quota 47e intimidazionial personalepenitenziarioCon la morte di Ivan Maggi, 22anni, e il suicidio di C.F.32enne transessuale italianonel carcere di Poggioreale,nelle ultiome 48 ore, il numerocomplessivo dei detenuti che sisono tolti la vita nelle celle deipenitenziari italiani in questo2010 tocca quota 47Purtroppo il ragazzo impicca-tosi domenica scorsa nel carce-re di La Spezia che pure erastato tratto in salvo dagli agen-ti penitenziari, non ce l’ha fatta.Così come dobbiamo registrarel’ennesima tragedia derivantedall’improprio uso delle bom-bolette di gas in uso ai detenu-ti. Non possiamo non interro-garci sulle colpe e sulle respon-sabilità del sistema penitenzia-rio in questa escalation dimorte e violenza. Ai 47 suicidi,infatti, occorre sommare i 102suicidi sventati in extremis chetestimoniano come troppospesso la border-line delladepressione, amplificata dallasolitudine e dalle incivili condi-zioni di detenzione, facciasegnare l’irreparabile decisionedi evadere dalla propria vita.Purtroppo con la morte delventiduenne è caduta anchel’ultima barriera. La Liguria,infatti, era l’unica regione anon avere registrato, in questoanno, morti in cella per suici-dio. Riteniamo che la vergognapenitenziaria con il suo caricodi disumanità e inciviltà vadaraccontata per intero e senzafoglie di fico. La UIL ha inteso,in tal modo, riparare al bucodell’informazione che la circo-lare–bavaglio diramata dalDAP avrebbe comportato.Purtroppo dobbiamo rilevare

come oltre all’evidente derivaoscurantistal’AmministrazionePenitenziaria rischi di conno-tarsi anche per una sistematicaazione di intimidazione neiconfronti di sindacalisti chediffondono notizie o rilascianodichiarazioni alla stampa. Ultimo caso a Messina dove neiconfronti del segretario provin-ciale della UILPA Penitenziariè stato aperto un procedimento

mente a non tornare mai più.Pare, intanto, che sia allo stu-dio dell’ente Parco dell’arcipe-lago elbano un progetto peroffrire un contributo in denaroa chiunque ospiti in casa unacoppia di mufloni.

Romanocantastorie elbano

Volo liberoSi festeggiain Lombardiae in Alto AdigeDomenica 19 settembre aPalazzago (Bergamo) l'associa-zione Volo Libero Bergamofesteggerà il suo trentesimoanniversario. Si tratta di unadata importante per i 70 pilotiche praticano il volo in delta-plano e parapendio nelle fila diquesto sodalizio e per i tantiche vi hanno militato, moltiancora in contatto con i colle-ghi di oggi.La data testimonia pure quantoil volo libero, entusiasmantedisciplina che sfrutta comemotore l'energia del sole e dellecorrenti d'aria ascensionali,conseguenza dell'irraggiamen-to del suolo, sia solidamenteattestato tra le attività sportivee del tempo libero in provincia,come nel resto d'Italia.Le prealpi Orobiche e le vallibergamasche sono una pale-stra invidiabile per la pratica

del volo libero, attività che quiannovera club e scuole: aCaprino Bergamasco, adAlbino, in Val Gandino ed aRovetta.Per i 30 anni del Volo LiberoBergamo si attendono piloti,amici e semplici curiosi un po'da tutta la regione. Dopo ilritrovo verso mezzogiorno, daidecolli in Roncola e sul MonteLinzone inizieranno i voli checulmineranno nel vasto atter-raggio di Palazzago con unagara di precisione. Seguirannopremiazioni e buffet.Difficile stabilire orari precisi:il volo libero è fortemente lega-to alle condizioni meteo ed aicapricci del tempo che condi-zionano ogni programma.

Contemporaneamente ilFalken Club di Falzes(Bolzano) festeggerà il 35°anno di attività, il 17, 18 e 20del mese. Per la ricorrenzapresso Campo Tures, avràluogo un Air Show con variepattuglie acrobatiche, dimo-strazioni di aeromodelli, aereied elicotteri, paracadutismo,alianti, palloni aerostatici edovviamente parapendio e del-taplani, presente per questaspecialità il campione delmondo Alex Ploner, l'azzurroche detiene il titolo mondiale.A coronare il tutto un festival dimusica country al Palazzettodello Sport.

Gustavo VitaliFederazione Italiana Volo

Libero

disciplinare sulla scorta di uncomunicato stampa contenen-te osservazioni critiche. Questononostante le norme di garan-zia prevedano esplicite salva-guardie al personale con incari-chi sindacali. Voglio auspicareche la Direzione di Messinariveda la sua posizione perchédiversamente sarebbe un attac-co alle libertà di espressione, diopinione e di pensiero che sonotutelate dalla Costituzione. E’chiaro che in caso contrarioritenendo l’azione disciplinareuna palese intimidazione nonpotremo non rivolgerci al mini-stro Alfano perché siano garan-tite le prerogative sindacali evalutare il deferimento all’au-torità giudiziaria del direttoreper abuso di potere.

Eugenio sarnosegretario UILPA Penitenziari

isola d’ElbaPascolidei mufloniin piazzaDopo i parchi, gli orti e i giardi-ni, gli eserciti affamati deimufloni elbani sono calati nellestrade e nelle piazze dei borghimontani. Con il favore delletenebre e tranquillizzati dalrussare di residenti e turisti,hanno invaso notti addietroPoggio, finora metà di occasio-nali quanto rumorose incursio-ni. Questa volta, guidati dagiganteschi maschi dalle cornaimponenti, hanno scelto per iloro pascoli la piazza principaledel paese, piazza delCastagneto fino a qualche oraprima territorio di spensieratescorribande di bambini.Incuranti dei potenti fari dellatorre dell’orologio che illumi-navano a giorno il centro di vitadel paese, hanno fatto piazzapulita delle piante di geranicoltivati con tanta amore dallapopolazione. Prima che ladevastazione di una decina digrandi vasi, che abbelliscono lafamosa località turistica, fossecompletata, è apparso ai loroorizzonti niente meno che ilVice Sindaco di Marciana,Fortunato Mazzei, svegliato daalcuni irriducibili nottambuli.Il quale li ha accompagnati dabuon amministratore alle portedel paese, invitandoli cortese-

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11 settembre 2010 7Diritti & DOVeril’Altroquotidiano

preVidenZa

Risponde il dottor AnTonino nicoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente

all’indirizzo e-mail: [email protected] potete telefonargli al numero 388 0554031

ogni giovedi dalle 15 alle 18

calcolo pensione

Se non si hanno40 anni di contributi

medico e riscatto

E’ costoso ma inquesto caso conviene

Mio padre sta per maturare ildiritto per andare in pensione(vecchiaia) avendo da pococompiuto 64 anni. Ho, però,qualche perplessità. Ed è laseguente: si chiede cosa com-porta, economicamente,andare in pensione a 65 anni,senza aver raggiunto i 40 annidi contributi.

P. D’Orazio, Chieti

Per la pensione di vec-chiaia occorre raggiunge-re un minimo di 20 annidi contribuzione. ognianno di lavoro (e relativicontributi) vale, ai finidella pensione con il cal-colo retributivo, il 2%.Quindi, ad esempio, chiraggiunge 30 anni di con-tributi riceverà una ren-dita pari a circa il 60%della media rivalutatadelle retribuzioni degliultimi 10 anni.naturalmente, chi arrivaai 40 anni, riceveràl’80%.

Mia madre, 51 anni, lavora, come impiegata, in un gran-de centro commerciale. Ha iniziato la sua attività il 1°giugno 1993 ed ha accettato, fin dall’inizio, un contrattoa part-time (24 ore settimanali). Dal 1°-1-2007 è passa-ta a 30 ore settimanali. Vorremmo sapere quanto lemanca per raggiungere i 20 anni di contributi al fine diritirarsi, se possibile, dal lavoro.

C. Salerno, Firenze

i periodi di lavoro part-time sono utili ai fini deldiritto alla pensione. Vengono ridotti soltanto aifini della misura della prestazione. Pertanto, peril raggiungimento dei 20 anni utili per la pensio-ne di vecchiaia (a 60 anni di età) potrà contaresull'intero periodo lavorativo (17 anni e 7 mesi al31 dicembre 2009). ne discende che dovrà conti-nuare a lavorare per altri 2 anni e 5 mesi.

part-time in un grande magazzino

Per la pensione 20 anni utili

Avvertiamo i lettori che alcuniquesiti e relativi pareri vengo-no ripetuti perché riguardanoargomenti che hanno già otte-nuto risposta

Sono un medico, specialista uro-logo. Ho 52 anni ed ho comincia-to a lavorare, in un ospedale pub-blico, nel 1981 all'età di 33 anni.Sono ancora in attesa, nonostan-te i solleciti, del calcolo dell'im-porto del riscatto di 10 anni (lau-rea più specializzazione) da partedell'Inpdap, come da richiestadel 1997. Mi conviene riscattaretale periodo? Il riscatto è, nel miocaso, utile al raggiungimento dei40 anni di contributi? Vorreidedicarmi alla libera professione.

V. D., Roma

nel caso prospettato ilriscatto, anche se parecchiocostoso, è conveniente siaperché consente di ottenerela pensione con 40 anni dicontributi, a prescinderedall'età, sia perché i conteggidell'onere saranno effettuatisulla base dell'età e delleretribuzioni del 1996.

Figli fuori matrimonio

Affermato il dirittoagli assegni familiari

Mio fratello compirà 65 anni amarzo 2011. A suo tempo usu-fruì del famoso “bonus contri-butivo” introdotto dal ministroMaroni, se ben ricordo. Potràandare in pensione da aprile2011 o dovrà attendere ancoraun anno, ossia il 1° aprile2012?

A. Neri, Salerno

i lavoratori che hannousufruito del “bonus” perla pensione di anzianità edhanno continuato a lavo-rare possono percepire lapensione dal mese succes-sivo alla cessazione dell’at-tività, senza soggiacere alregime delle finestre.

donne in polizia

Non soggetteal nuovo limite

Le donne che prestano attivitànelle forze di Polizia e cometali da considerare apparte-nenti al pubblico impiego,saranno soggette anch’esseall’elevazione del limite mini-mo dell’età (ai fini pensionisti-ci), introdotto a far tempo dagennaio 2012?

F. T., Lecce

no, il personale femmini-le delle forze Armate,della Polizia, dell’Armadei Carabinieri, dellaGuardia di finanza e delCorpo dei Vigili del fuococonserva le vecchie senzarimanere coinvolto neinuovi limiti fissati dalGoverno col decreto leggen° 78/2010.

Mentre, nei giorni scorsi, ascol-tavo una radio locale, mi hacolpito una breve notizia,secondo la quale è ora possibi-le, per i lavoratori, ottenerel’assegno per il nucleo familiaretenendo conto anche dei figlinati al di fuori del matrimonio.Quanto c’è di vero su tale ver-sante?

F. Moretti, Parma

La notizia è vera e nasce dauna sentenza della Cortedi Cassazione, sezionelavoro, dello scorso giugno(n° 14783/2010). nel casospecifico, la richiesta di undipendente per ottenerel’assegno al nucleo fami-liare per 3 figli nati da unaconvivenza fuori matrimo-nio, pure esistente. L’inPsaveva negato tale dirittoma la Cassazione ha stabi-lito che, ai fini del diritto, ilnucleo familiare compren-de anche i figli nati al di

Bonus contributivo

Niente finestre perchi ne ha usufruito

superstiti

Pensione al 60%per il coniugeMio suocero, 88 anni, è daparecchio preoccupato perquella che sarà la situazioneeconomica della moglie, 70anni, casalinga, in caso di suamorte. E’ titolare di una pensione di2.100 euro mensili e teme chevenga decurtata del 30% quan-do la moglie ne diventeràbeneficiaria. Mia moglie sostiene che, neiconfronti del coniuge supersti-te, la misura della pensionerimane inalterata. Chi haragione?

D. Ferrigno, Roma

nessuno dei due. La nor-mativa attualmente vigen-te prevede che, in caso didecesso del pensionato, lapensione ai superstitivenga liquidata al coniugenella misura del 60%.

inoltre, dal 2008 il riscattonon è più gravato da interes-si per l’eventuale pagamentorateale.

fuori del matrimonio, pur-chè legalmente riconosciu-ti.

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11 settembre 2010 8ribaltel’Altroquotidiano

Lettere anonime che scivola-no sotto le sedie, personaggi

misteriosi che seminano ilpanico, appuntamenti al buiosotto una falce di luna, gridache squarciano all’improvvisoil silenzio, cadaveri e bellesospettate da perquisire, lameche scintillano dietro un’inno-cua abat-jour…Sembra davve-ro la scena di un film da brividoalla Hitchcock e invece è undivertentissimo micro-realityche, seppur all’insegna delgioco e della finzione, riempiràdi suspense e mistero le già raf-finate e selezionatissime atmo-sfere del Nirvana Private Clubdi Porto d’Ascoli (via Pasubio1/F; per informazioni e preno-tazioni nirvanaprivateclub.it,oppure 0735-753873), unnotissimo tempio dell’erossano e trasgressivo che attiragià un pubblico di grandi esti-matori del genere dalle Marchee dalle altre regioni d’Italia.

Piatti gustosi, un ambiente dagiallo classico, un “assassino” daassicurare alla giustizia, un tea-tro interattivo, suggestivo ecoinvolgente, che sviluppa fra itavoli una vera e propria tramathriller da dipanare con le piùacute doti logico-deduttive.Sono questi gli ingredienti della“Cena sexy con delitto”, unaserata chic e choc che vivrà ilsuo primo appuntamento oggi,sabato 11 settembre, presso ilclub Nirvana di Porto d’Ascoli, eche prevede una affascinantearticolazione di “indagini” nelclima caldo e avvolgente, com-posto di salottini, stanze-relax edelicate abatjour, del Nirvana,quando le “squadre investigati-

ve” si confronterannoin un murder-gameper vincere prestigio-si premi messi adisposizione dalladirezione della famo-sa associazione cultu-rale marchigiana. La kermesse perHolmes in erba èsupportata artistica-mente dallo staffromano di “Anime diCarta”, gruppo capi-tanato dall’attriceEmanuela Petroniche, fra le tante ini-ziative teatrali, spet-tacolari, ludiche, arti-stiche di grande pre-stigio porta avanti daanni anche il progetto di pro-porre in tutta Italia - partendodalle esperienze maturate nelmondo anglosassone - nuovemodalità di intrattenimentointerattivo giallo, con il contri-buto e la consulenza di un orga-nico composto da autori, registi,attori e tecnici in grado di alle-stire scene “mozzafiato” in con-

Rubrica ideata e realizzata da Carmine Castoro

testi privati, pubblici, aziendali. Le cene con delitto rappresenta-no, in effetti, la versione piùspettacolare e moderna del piùclassico gioco di ruolo inaugura-to da Agatha Christie. InInghilterra si svolge ancora oggiogni fine settimana nella locan-da dell’Old Swan, VecchioCigno, un originale Cluedo di

cui la stessa scrittrice erastata l’inventrice, alla finedegli anni ’20, riparandoin una località a pochi chi-lometri da Londra per unperiodo di riflessione eseparazione dal suo legit-timo compagno SirArchibald Christie. Più didieci anni fa, l’importa-zione in Italia di un giocoche unisce sapori e intrat-tenimento e che prendemolto chi vi partecipa,proiettandolo negli sce-nari, felpati e inquietanti,dei gialli classici, ricrean-do l’inseguimento del“cattivo” da parte di

“commissari” che, per quantoimprovvisati, devono mettere incampo tutte le proprie facoltàcerebrali ed enigmistiche perricostruire piste, indizi, tracceanche superficiali del passaggiodell’assassino.

notte

rossa

Cena sexy con... delitto

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nirvana Club di Porto d’Ascoli

interni delnirvana club e leattrici EmanuelaPetroni e Stefaniavisconti

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11 settembre 2010 9ribaltel’Altroquotidiano

Lo staff della Petroni prevede untaglio colorato, fantasioso escanzonato del classico giallo dalibro Mondadori, ma non privodi rigore formale e precisionenello svolgersi della narrazione.Grande attenzione sarà riserva-ta a costumi, parrucche, dettagliche caratterizzeranno i perso-naggi in scena. «I nostri “Weekend con ilmorto”, le nostre “Cene condelitto”, i nostri spettacoli‘Caccia al tesoro con l’assassino– sottolinea la stessa Emanuela- si distinguono per essereforme alternative alla tipica rap-presentazione teatrale. Tuttocomincia con una serie di colpidi scena che nascono da unevento delittuoso, ma la serataprosegue e sisviluppa in ungiallo dedutti-vo nel quale lapartecipazionedegli ospitidiventa essen-ziale. Ciascuninvitato infatti,se lo desidera,potrà esserecoinvolto nellascena intera-gendo diretta-mente sia congli altri parteci-panti sia congli altri attori.Ogni partepossiede unsuo preciso filoconduttore nelquale ciascunospite potràesprimere leproprie capaci-tà investigativeper giungere alla soluzione delcaso.Nel corso di una “Cena condelitto” i commensali assistonodunque ad una messa in scenainterattiva, così il ruolo dei par-tecipanti non sarà passivo. Ciascun tavolo è, infatti, unasquadra investigativa in compe-tizione con tutte le altre per lasoluzione del ‘caso’ e neimomenti stabiliti dal commis-

sario-condutto-re, ogni parteci-pante potrài n t e r v e n i r einterrogando isospetti. Si trat-ta dunque diveri e proprigiochi di ruolocon costumi esi-laranti e inter-pretazioni comiche e surreali, el'interazione non si limita agliinterrogatori. Nei nostri spetta-coli - continua l’attrice -, tutte levolte che l'investigatore ricevenuovi indizi, questi vengonodistribuiti anche alle squadreinvestigative che saranno per-tanto messe al corrente in

tempo reale sull'evoluzionedelle indagini. Alla fine del giocoogni squadra investigativa èinvitata a scrivere chi, come eperché ha commesso il delittoseguendo gli indizi, osservandoe ascoltando i personaggi e inte-ragendo con essi. La squadrache si è avvicinata per prima allasoluzione del caso è la vincitricedel gioco».Insomma, un vero e proprio

intrattenimento che unisce le“celluline grigie” del famosoinvestigatore belga HerculePoirot, nato dalla penna propriodi Agatha Christie, un po’ di cac-cia ai fantasmi e un pizzico diFamiglia Adams: tutti ingre-dienti di un simpaticissimogioco che prevede, ovviamente,

anche ammiccamenti esguardi galeotti tipicidelle “magiche” nottidel Nirvana.“Cerchiamo sempre dioffrire ai nostri socidelle serate a tema,degli eventi originali,dei momenti di relaxper facilitare conoscen-ze, amicizie, scambi econtatti anche fisici –sottolinea AmedeoOnesto direttore del-l’associazione culturalefondata da GiulianoAttili, altra grande pre-senza nell’ospitalità dellocale alle porte di SanBenedetto del Tronto -,e questa forma di orga-nizzazione che abbiamoimpresso alla nostraagenda di appunta-menti settimanali sem-bra che venga ampia-mente premiata dai

consensi e dai plausi che ricevia-mo”. “Nel caso di una ‘Cena condelitto’ – chiarisce la Petroni -,tra una portata e l'altra, man-giando e degustando prelibatez-ze, i commensali assistono aduna rappresentazione di indagi-ni che vengono effettuate aseguito di un crimine.Nel caso di un ‘Weekend con ilmorto’ di ora in ora (soprattuttodi notte) gli invitati vivono in

prima persona sul set di un veroe proprio film giallo con diver-tenti, surreali e spaventosi per-sonaggi, fantasmi, rumori, sus-surri e colpi di scena.Nel caso di una ‘Caccia al tesorocon l’assassino’ il pubblico siritrova nella piazza di un paesecircondato da personaggi folliche fanno parte di una simpati-ca storia di intrighi e sortilegi,amori, magie e assassini. Attoriche creano situazioni fantasti-che, scenette interattive, indovi-nelli, ricerche contro il tempoper scoprire l’assassino che sicela dietro i misteri del paese”.Fra i premi che la direzione delNirvana metterà a disposizionedei migliori Sheridan, ingressigratuiti per coppie e singoli chesi sono distinti nella soluzione,gadget femminili per “lei” e vinidi gran marca. Le serate saran-no anche un’occasione per gra-dire la raffinata cucina deglichef del Nirvana che da sempreha adottato la strategia del gustoe della raffinatezza, proponendoricchi buffet o cene ufficiali digran stile, per coniugare sempresensualità e massimo coinvolgi-mento nell’ambiente. L’idea èanche quella di creare unappuntamento ricorrente alNirvana per una sorta di torneosexy-giallo. Probabilmentelungo varie serate intitolate adaltrettanti famosi detective dellaletteratura gialla classica, unmodo per ricordarli nei loro tic,nelle loro abitudini e abilità, cosìcome sono stati creati da scritto-ri e maestri della criminologia.Ma su questo Amedeo eGiuliano ancora preferisconoun alone di mistero… *

notte

rossasegue da pagina 8

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11 settembre 2010 10SpOrtl’Altroquotidiano

Doccia freddadello sciopero

in campo

Proclamato dai calciatori

per il 25 e 26 settembre

Intanto il campionato sembra calamitato daicolpacci della campagna acquisti del Milan,che somiglia tanto a una campagna elettorale

Dopo la nazionale lo sciopero.Prandelli e Cassano hanno pro-vato a riaccendere l’entusiasmodegli appassionati con due bellevittoria (ma francamente nondifficilissime…) ora arriva ladoccia gelata annunciata daMassimo Oddo, portavocedell’Associazione calciatori: c’èlo sciopero, stop alla V giornatadi campionato. Il 25 e 26 set-tembre non ci saranno partite.Felicità in molte famiglie eweek end fuori porta? Chissà.Certo stadi chiusi. Sembraincredibile: eppure – almomento - è così: il filo, già tesoper vari motivi, che dovevaunire la rappresentanza federa-le e quella sindacale dei calcia-tori, con le società e la nuovaLega di serie A, ( l’elezione di unmanager “navigato” quale l’exdirettore generale diConfindustria MaurizioBeretta), quel filo già tanto tesosi è spezzato. E rischia di travol-gere ora tutti. Naturalmente sisusseguiranno dichiarazioni,sarcasmi, commenti, analisi,tutti per dimostrare le proprieragioni, ma una cosa è certa: daquando le riprese televisivehanno portato allo “spezzatino”di quello che una volta era l’uni-co appuntamento certo chevigeva ancora in Italia, qualcosanel meccanismo si è irrimedia-bilmente rotto. Ricordate? Undecennio fa perfino la Chiesaaveva tentato di protestare con-tro il “lavoro” dei calciatori nelgiorno dedicato al riposo chie-dendo di spostare il campiona-to al sabato: nessuno avevapreso in considerazione la pro-posta. Erano gli anni in cui itreni arrivavano quando pote-vano, i programmi televisividiventavano ballerini, il cattivotempo paralizzata le città e iltrasporto pubblico e così elen-cando; ma c’era un’unica cer-tezza: allora, alle 14 e 30 ( diallora…) , con la pioggia o il beltempo, su tutti i campi di peri-feria, di città o di grandi metro-poli l’arbitro fischiava l’avviodella partita, dalla serie Aall’Interregionale, allaEccellenza e quant’altri.Poi sono arrivati Stream eTelepiù e hanno cominciato acambiare le abitudini dei tifosie, soprattutto, i bilanci delle

società e delle famiglie. E allafine sono diventati (oggi conSky, Mediaset Premium,Dahalia e così via) i veri “padro-ni del pallone”, che però al tavo-

lo con il Sindacato calciatorinon si siedono, delegano …Adesso senza rimpiangere ilpassato, ma prendendo atto delcomplesso presente, forse non è

il caso di entrare n el merito diqueste questioni, potremo farloin un’altra occasione. Quelloche più interessa gli appassio-nati è il ritorno del campionatoe della Coppe Europee. Alloravediamo - sinteticamente - qualè il dato tecnico significativo.Anticipano il turno Inter, Milane Roma: grosse novità, ma nonper i campioni uscenti che sisono limitati solo ad ipotizzareun futuro con Kakà. Intantodevono riprendersi dallo shockper il pareggio d’esordio con ilBologna. Il nuovo, anzi il vec-chio che si rinnova, è tutto delMilan. Qualcuno intravede unavvio di campagna elettoralepiù che conclusione di campa-gna acquisti. Clamoroso,comunque, il ritorno diIbrahimovic (per lui l’ultimamaglia è sempre la più bellacome l’ultimo assegno…) e l’in-gaggio di Robinho. Sarà unMilan a trazione anteriore. Magià si prevede che se non corro-no tutti c’è poco da stare…Allegri. Gracile la battuta comesembra gracile il centro camporossonero: Ambrosini, Gattusoe Pirlo insieme sfiorano i 100anni. Avranno fiato a sufficien-za per contrastare nel meritoquelle che sono le preoccupantidichiarazioni dello svedese: “Sefacciamo tutti il nostro dovere,non c’è bisogno di tornareindietro a coprire: attacchiamoe basta”. A qualcuno sono giàvenuti i brividi : sulla stradamilanista c’è il Cesena, neo pro-mossa, ben organizzata, che hadato filo da torcere alla Roma.Squadra che, a sua volta, ha tro-vato posto a Borriello, ormai“chiuso” nel Milan. Attacco piùforte ? Vedremo sul campo. Intanto a Herning inDanimarca per i play off euro-pei dell’Under 21 Italia piutto-sto fortunata, dall’urna è uscitala Bielorussia. Primo match incasa ad ottobre.Infine in tutto questo concen-trato di spese e contratti milio-nari una triste notizia emergeda una lettera al Corriere dellosport : un ragazzo down denun-cia che la società calcio Napoliha abolito gli sconti sui bigliettia loro riservati. Una vergogna.

di GiuSEPPE mARicondA

Riscossa delle ferrari?Alonsoe massaal 2° e3° postonelleprovelibere diieri amonza.Preludioa unariscos-sadomeni-ca nelGranPremiod’italia?vedremo.intantoieri ilmigliortempo èstato divettelsu RedBull

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Il toto-Leonetra “Post mortem”e “Detective Dee”

Mostra del Cinema Venezia Inutili, perda progressivamente lamemoria per l'Alzheimer. ''Questolibro e' cosi' tanto amato, sia dagli italiani sia dai canadesi, che misono guardato bene dal rispettar-ne lo spirito, mettendo ovviamen-te la centro la storia d'amore diBarney e Miriam'': cosi' il registaparla di questo film in concorso,che ha avuto una gestazione di oltre sette anni. Dice inveceGiamatti: ''Anch'io, come Barney,non sono un tipo amabile. Perprepararmi ho ovviamente letto illibro e devo dire di aver ammorbi-dito sullo schermo il personaggiooriginale''.L'attore parla poi delle sue originiitaliane (''Mio nonno venivadall'Italia e faceva orologi'') men-tre del suo illustre partner DustinHoffman dice: ''E' un uomo moltodivertente. Sembra che intenda ilsuo lavoro sul set anche comeun'occasione per dire barzellettesporche. Certo, se avesse 30 annidi meno avrebbe fatto il mio per-sonaggio molto meglio di me''.Comunque, conclude, ''Barney e'molto romantico, frustrato e pienodi un'ossessione che lo rende allo stesso tempo dolce e bastar-do''. Qual e' stato il periodo piu'difficile da rappresentare?''Sicuramente Barney da giovane.La gioventu' - spiega Giamatti - e'un periodo che si e' allontanatoroppo da me, poterla ben rappre-sentare. Insomma, non mi ricordoproprio come ero a 28 anni''. Adifendere il film anche il produtto-re Robert Lantos: ''Certo che c'e'umorismo ebraico ma va conside-rato che Richler era un personag-gio scomodo per la stessa comunita' ebraica alla qualeapparteneva. Il motivo? Perche' liprendeva in giro con il suo umori-smo 'politically uncorrect'''. l. v.

L'obitoriale 'Post Mortem' diPablo Larrain, la mega-produzio-ne 'Detective Dee' di Tsui Hark eancora dall'Asia '13 assassins' delgiapponese Takashi Miike tra san-gue e katane. Potrebbe essere que-sta la terna in un ipoteticoTotoleone a 24 ore dalla fine diquesto festival di Venezia. Unaterna che tocca puntualmente igusti del cinefilo presidente dellagiuria Quentin Tarantino che ama, come si sa, icadaveri, le arti marziali e l'ironia.Restando agli italiani, la discesa incampo ieri di Saverio Costanzocon 'La solitudine dei numeriprimi' non sembra aver cambiatotroppo lo scenario dei candidati alLeone d'oro o dei premi maggiori.Anzi, ad essere piu' precisi, e'ancora Mazzacurati quello che haottenuto il migliore punteggio daicritici (7,1) seguito da 'La pecora nera'(6,0) di Ascanio Celestini e 'Noicredevamo' di Mario Martone(5,5). Ma il film di Costanzo, cheha diviso i critici, e ha ottenuto lostesso punteggio di Celestini (6,0)mette in campo il valore aggiunto di Alba Rohrwacher (gia'David di Donatello e Globo d'oroper il Papa' di Giovanna l'annoscorso che potrebbe ottenere laCoppa Volpi). Dovrebbe pero'affrontare una numero uno comeCatherine Deneuve, protagonistadel film 'Potiche' di Ozon o l'esor-diente attrice tunisina YahimaTorres.E sempre restando a un premioall'Italia - impossibile immaginarene resti priva - potrebbe andareCristo 'involontario' GiuseppeBattiston de La passione (chesembra sia' piaciuto anche aTarantino). Questa volta dovrebbevedersela pero' con uno straordi-nario Paul Giamatti, protagonistade La versione di Barney, film pas-sato oggi in concorso. L'attore diorigine italiana ha anche il

Hung, un racconto poetico diragazzi ventenni, ma gia' troppovecchi, tra poesia e morte.Moltissimi festivalieri puntanoinvece sul film russo, da pochi inrealta' visto, 'Silent Souls' diAleksei Fedorchenko, anche quiuna storia funeraria. Ovvero illungo viaggio con sorpresa di unmarito per seppellire l'amatamoglie. Ma, attenzione, aTarantino sembra siano piaciuti itruculenti clown di Balada tristede Trompeta di Alex de la Iglesia.Intanto ieri è stata la volta di unaltro importante film in concorso,"La versione di Barney, che pro-prio come avvenuto con 'La solitu-dine dei numeri primi' di SaverioCostanzo, mette in campo un altrobest seller che potrebbe irritare la sensibilita' di milioni diappassionati. Nel caso di ieri era illibro di Paolo Giordano, oggi quel-lo, sempre omonimo, diMordechai Richler. Il film, pro-dotto da Canada e Italia(Fandango) e firmato da RichardJ.Lewis (regista di 'Csi'), che sara' distri-buito in Italia da Medusa, non rac-conta altro che la vita irriverentedi Barney Panofsky (PaulGiamatti), ovvero i suoi moltimatrimoni (ben tre), il rapportocon l'eccentrico padre (DustinHoffman), col suo dissoluto amico(Scott Speedman) e infine il suogrande amore per Miriam(Rosamund Pike), la donna chesara' la sua terza moglie e adre deisuoi figli. La storia di questouomo, irritante e irritato, nell'arcodi oltre 40 anni, avra' una tappaanche a Roma, dove vivra' daragazzo la sua personalissimaboheme. E tutto questo prima cheBarney, cinico manager televisivodelle Produzioni Assolutamente

vantaggio di essere gia' al Lido,una cosa nel segno di quel rispar-mio tanto auspicato dal presiden-te della Biennale Baratta.Tornando ai tre film piu' papabili.'Post mortem' racconta la storia diun uomo piccolo-piccolo nel cadaverico Cile di Pinochet; traironia e combattimenti '13Assassins' di scena la storia delnobile samurai ShinzaemonShimada che riceve segretamentel'incarico di assassinare il crudelesignore feudale Naritsugu - unasorta di filosofo del male assolutoammantato da ingenuita' filosofi-che - in seguito alla sua violentaascesa al potere. Infine inDetective Dee l'investigazione dimisteriose morti per autocombu-stione di uomini nella Cina del600.Tornando alla classifica piu' alta sitrova 'Somewhere' di SofiaCoppola, racconto di un attore(Dorff papabile Coppa Volpi).troppo di successo e troppo soloche scopre come si possa viveremeglio con una figlia undicennedavvero angelica. Ma si candida-no a un potenziale premio anche'Norwegian Wood' di Tran Anh

E’ morto Ivano Davoliil cronista della “dolce vita”E’ morto a Reggio Emilia ilgiornalista Ivano DavoliAveva 80 anni. Con IvanoDavoli se ne va un protagoni-sta del giornalismo italiano,anzi un pezzo di storia delcostume del nostro Paese.Giornalista, attore, direttore efondatore di periodici, inno-vatore dei telegiornali aTelemontecarlo, grande uomo

di pubbliche relazioni, il suonome rimarrà sempre legatoalla straordinaria stagionedella “dolce vita” romana, chelui raccontò per primo sullecolonne di Paese Sera. Partì

per Roma senza una lira intasca ma con una lettera dipresentazione di DavideLajolo, e con i suoi scoop (ilprimo sulla situazione degliospedali romani) si conquistòpresto un posto nelle redazio-ni dei quotidiani del Pci.Sposò Miranda Martino, ma ilmatrimonio fu annullato dallaSacra Rota.

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iguiDaCinema

mia Wasikowska in “Alice in Wonderland”

l’Altroquotidiano

Affetti & dispetti(La nana)Regia: Sebastiàn Silva concatalina Saavedra, claudiaceledòn. La storia di una donna di

bassa statura? Niente di tutto

questo. La nana è una sorta

di "tata" italiana, la colf che

vive con la famiglia, occupan-

dosi sia della casa che dei

bambini. Qui magistralmente

interpretata da una bravissi-

ma e sconosciutissima attrice

cilena (Catalina Saavedra,

non a caso premiata al

Sundance ed a Torino), che

praticamente da sola sostiene

tutto il film, riuscendo a mette-

re tutti in ombra. La pellicola

ha un impianto molto teatrale,

si svolge all'interno delle varie

stanze della villetta di una

famiglia benestante. I dialoghi

sono pochi ed il tutto trapela e

si intuisce dalle espressioni di

questa cameriera, introversa,

scorbutica e dallo sguardo tri-

ste. Un volto spesso in primo

piano che riesce a spiegare

meglio di mille parole stati

d'animo ed emozioni. Vale la

pena darci un'occhiata solo

per vederla all'opera.

Amante (L') ingleseRegia: catherine corsinicon Kristin Scott Thomas,Sergi LopezEpopea tutta al femminile

dove protagonista è una

donna che lotta per affermare

la propria autodeterminazio-

ne. Suzanne vive in una bella

villa nel sud della Francia con

un marito e due figli adole-

scenti. Una esistenza borghe-

se e piena di noia spezzata

dall'incontro con Ivan, rude

operaio spagnolo con qual-

che errore alle spalle, che un

giorno arriva per ristrutturare

lo studio dell'abitazione.

Un'avventura che si trasforma

presto in passione travolgen-

te e vero amore. Il marito,

noto medico della zona molto

attento alle apparenze ed in

procinto di lanciarsi nella car-

riera politica, più che altro feri-

to dall'essere stato scaricato

per un semplice operaio, cer-

congrega dei Parabolani ad

uccidere la scienziata, non è

molto piaciuto, ma secondo il

regista quello che si vede nel

film è solo il 30 per cento del

male che ha fatto l'alto prela-

to.

Alice in WonderlandRegia: Tim Burton conJohnny depp, miaWasikowska, Annehathaway.Spettacolare ed emozionante

Burton. Ancora una volta non

delude, regalandoci una ine-

dita Alice, indipendente,

moderna ed ormai ventenne.

Non più la bambina del Paese

delle Meraviglie, ma una

donna che intraprende un

nuovo viaggio nel

Sottomondo per conoscere il

suo futuro, che non sarà quel-

lo di sposare il viscido e stupi-

do Lord Hamish. Il suo desti-

no è diventare una donna

d'affari. Johnny Depp sempre

all'altezza dei personaggi che

interpreta, anche in questo

caso bizzarro e divertente al

punto giusto nei panni del

Cappellaio Matto. Strepitosa

Helena Bonham Carter (dolce

metà del regista), la tirannica

monarca "capocciona"

Iracondia, dal carattere irasci-

bile ed una certa propensione

a tagliare la testa dei suoi

nemici, che poi lascia soave-

mente galleggiare nel fossato

che circonda il castello.

AvatarRegia: James cameron conSam Worthington,Sigourney WeaverCosa dire di più di quanto non

si sia già sproloquiato su que-

sto film. Gli effetti sono davve-

ro speciali (l'animazione è

splendida, in particolare le

figure dei Na'vi e l'ambienta-

zione di Pandora), la storia

però, per quanto politicamen-

te corretta, è un po' banalotta.

I buoni, i cattivi, l'amore, il

lieto fine, con tanto di pistolot-

to moralistico. Il cattivo è così

cattivo da sembrare una cari-

catura. Già dalle prime scene

si capisce al volo dove andrà

a parare e soprattutto come

cherà in tutti i modi di contra-

stare la liaison, ricorrendo

anche a biechi ricatti. Finale

catartico.

A serious manRegia: Joel & Ethan coencon michael StuhlbargIl film è ambientato nel 1967

in una comunità ebraica di

una non bene identificata cit-

tadina del Mid West. Larry

Gopnik è un docente universi-

tario e cerca di vivere secon-

do le regole della collettività.

Tenta di fare del suo meglio

nonostante abbia il figlio che

fuma erba, la figlia che vuole

rifarsi il naso, la moglie lo

lascia per un altro uomo e

tanta sfiga lo perseguita. Il

tutto condito da un tagliente

umorismo yiddish. Gli stessi

Coen, intervenuti al festival

del cinema di Roma, hanno

ammesso di aver attinto a

piene mani, nello scrivere la

sceneggiatura, dai ricordi

della loro infanzia. Grande

prova dell'attore protagonista,

Michael Stuhlbarg, in Italia del

tutto sconosciuto del quale

però si intuisce l'enorme

capacità interpretativa per cui

è noto nell'universo teatrale

Usa.

A single manRegia: Tom Ford con colinFirth e Julianne moorePatinato e forse stilisticamen-

te troppo perfetto (poteva

essere diversamente?), ma

con un grande Colin Firth nei

panni di un professore univer-

sitario che non riesce a dare

un senso alla vita dopo la

morte del suo compagno per

un incidente stradale.

Discreto esordio alla regia per

il celebre stilista texano che è

riuscito a fare un film con

parecchie imperfezioni, eppu-

re coinvolgente ed emozio-

nante. Libero adattamento del

romanzo di Christopher

Isherwood "Un uomo solo", è

un racconto sull'amore inter-

rotto, sull'isolamento della

condizione umana e l'impor-

tanza dei momenti apparente-

mente insignificanti della vita.

AgoraRegia: Alejandro Amenàbarcon Rachel Weisz, maxminghella Non è un film contro il cristia-

nesimo ma contro tutti i fon-

d a m e n t a l i s m i .

Sostanzialmente è questa la

chiave di lettura. Un concetto

però non condiviso dalle alte

gerarchie della Chiesa che,

secondo la casa di distribu-

zione, dopo una proiezione

riservata ha avuto reazioni

stizzite di dissenso sul taglio

dato alla pellicola. La vera

storia della filosofa greca

Ipazia uccisa e fatta a pezzi

dagli integralisti cristiani nel

391 dopo Cristo ad

Alessandria d'Egitto, ha fati-

cato non poco ad uscire in

Italia, suscitando, come era

prevedibile, parecchie pole-

miche. Il ruolo del vescovo

Cirillo, che avrebbe istigato la

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 13: 11settembre2010

iiguiDaCinema

Giovanna mezzogiorno, Rocco Papaleo, Paolo Briguglia,Alessando Gassman e max Gazzè in una scena di “Basilicatacoast to coast”

l’Altroquotidiano

finirà. E poi sembra un lungo

déjà-vu. A tratti viene in mente

"Balla coi lupi", "The

Fountain" di Aronofskye (ma

l'albero della vita non è simi-

le?), "Soldato blu", "Il signore

degli anelli", "Apocalypse

Now" e chi più ha più ne

metta. Un consiglio: provate a

vederlo anche nella versione

normale, senza gli occhialini,

nei cinema che non hanno il

3D. I colori sono molto più

vivaci.

Baciami ancoraRegia: Gabriele muccinocon Stefano Accorsi,vittoria Puccini,Pierfrancesco Favino,claudio Santamaria,Giorgio Pasotti, marcococci, Sabrinaimpacciatore.Muccino in grande forma. La

trasferta americana gli ha

fatto bene, lo ha galvanizzato

ed arricchito e con la macchi-

na da presa fa faville. Corre

letteralmente dietro agli attori,

non li molla un istante nel ten-

tativo di estrapolare emozioni

e sentimenti. Dopo i trentenni

racconta gioie e dolori della

generazione dei quaranta. Il

ritorno alle radici ma anche la

voglia di rimettersi in gioco,

l'amore per l'altra persona e

quello per i figli. Un gruppo di

amici impegnati in una este-

nuante ricerca della felicità.

Forse una costruzione un po'

troppo adrenalitica ed affan-

nata (in 2 ore e19 di durata),

ma decisamente efficace nel

delineare i personaggi. La

new entry Vittoria Puccini non

fa rimpiangere Giovanna

Mezzogiorno.

Bangkok dangerousRegia: oxide e danny Pangcon nicolas cage e charlieYoungRemake dell'omonima pelli-

cola del '99 dei fratelli di Hong

Kong, già noti per "The eye",

che rifanno se stessi. Come

spesso avviene, la star indi-

gena viene rimpiazzata da

quella a stelle e strisce. In

questo caso Nicolas Cage,

uomini daranno inizio ad una

relazione segreta, ma la loro

passione proibita dovrà scon-

tare la punizione del gruppo di

estrema destra. Tuttavia

l'amore e l'attrazione sessua-

le è così forte che, pur doven-

do infrangere ogni regola,

Lars e Jimmy non riusciranno

a mettere fine alla relazione.

Attori all'altezza di uno script

non facile ed alquanto com-

plesso da interpretare. Da

non perdere. Marc'Aurelio

d'Oro al Festival di Roma.

cado dalle nubiRegia: Gennaro nunziantecon dino Abbrescia, FabioTroiano e Giulia micheliniIgnorante, cafone, scorretto,

razzista, non azzecca un con-

giuntivo, però sfonda nel

mondo della tv. Il trionfo della

mediocrità. La fotografia esat-

ta dell'Italia di oggi, quella che

ci propina tutti i giorni il picco-

lo schermo. E lui, Checco

Zalone, il comico di Zelig, ci

sguazza. La sua parodia è

esilarante. Un esordio felice

per il comico tv, rispetto a tanti

colleghi che hanno tentato la

stessa strada con risultati

davvero deludenti. Riesce a

fare un film corale dove anche

i personaggi di contorno

danno il loro significativo con-

tributo, evitando che la storia

sia solo una lunga sfilza di

gag. Prende in giro tutti, con

ingenuità usa un linguaggio

scorretto ed assurdo. Fa la

pipì nella sacra ampolla di

acqua del Po e scambia

Alberto da Giussano per un

Power Ranger.

che fine ha fattoosama Bin Laden?documentario di morganSpurlockDopo "Super Size Me", il regi-

sta, autore, produttore ed

attore del cinema indipenden-

te americano mette mano ad

un'altra provocatoria impresa:

scovare Bin Laden e soprat-

tutto capire se c'è qualcuno

che ha mai provato veramen-

te a cercarlo. Sopra a tutti,

Cia ed FBI. Inizia a New York

che oltre al ruolo di interprete

principale (spietato killer che

si innamora di una ragazza

sordomuta) si è anche rita-

gliato quello da produttore.

Action movie a tinte noir (con

velleità da thriller psicologico)

che però non convince per

niente. Regia svogliata ma

anche una performance non

certo eccellente del protago-

nista che si ostina a porsi con

la stessa smorfia stampata

sul volto, nel tentativo di

esternare disagio ed inquietu-

dine.

Basilicata coast tocoastRegia: Rocco Papaleo conAlessandro Gassman,Paolo Briguglia, max Gazzè,Rocco Papaleo, GiovannamezzogiornoEasy Rider in salsa lucana.

Dal Tirreno allo Ionio a piedi

per dieci giorni, attraversando

una delle regioni più belle e

suggestive del nostro Sud

d'Italia. Divertente e surreale

road movie musicale che

vede protagonisti cinque per-

sonaggi in cerca delle proprie

identità. Interessante esordio

dietro alla macchina da presa

per l'attore Rocco Papaleo,

fino ad ora quasi esclusiva-

mente relegato nei panni del

caratterista, che con questa

strampalata pellicola tenta di

raccontare risorse e potenzia-

lità della sua terra. Cinque

amici, una piccola band di

provincia per non rinunciare

ai propri sogni. Cast credibile

ed a proprio agio nelle singo-

le interpretazioni, anche per

un cantante come Gazzè alla

sua prima prova cinematogra-

fica.

Brotherhood(Fratellanza)Regia: nicolo donato conThure Lindhardt, daviddencikUna delle pellicole più interes-

santi in circolazione que-

st'estate. La storia di un

amore pericoloso ma soprat-

tutto la ricerca della propria

identità. Deluso da un manca-

to avanzamento di carriera,

Lars decide di lasciare l'eser-

cito. Più per noia che per con-

vinzione decide di aderire ad

un movimento neo-nazista

dove conosce Jimmy. I due

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 14: 11settembre2010

iiiguiDaCinema

Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher in “cosa voglio di più”

l’Altroquotidiano

e fa il giro del mondo.

Attraversa Egitto, Marocco,

Israele, Palestina, Arabia

Saudita, Afghanistan fino alle

regioni tribali del Pakistan.

Lungo il percorso interroga

esperti ed imam, accademici

e terroristi. In Europa visita i

ghetti delle grandi città dove

gli immigrati aspirano alla

guerra santa. Irriverente,

divertente e parecchio docu-

mentato il film paradossal-

mente sviluppa una profonda

comprensione dei conflitti che

turbano il mondo, con parec-

chi spunti di riflessione.

che fine hanno fattoi morgan?Regia: marc Lawrence conhugh Grant, Sarah JessicaParkerVeramente il sottotitolo

potrebbe essere: che fine ha

fatto Hugh Grant? Il ragazzo,

ormai cinquantenne per la

verità, non sembra più quello

di "Quattro matrimoni e un

funerale" oppure "Notting

Hill". Film noioso e non riusci-

to nonostante lo sforzo pro-

duttivo di mettere insieme due

star del cinema inglese ed

americano. L'idea di catapul-

tare in piena campagna una

coppia di cittadini doc che non

riesce a staccarsi dal

BlackBerry, per andare a

vivere nel Wyoming (accanto

a cavalli, orsi e rudi cow-boy

con tanto di pistola nella fon-

dina), poteva anche funziona-

re. In questo caso però non fa

neanche tanto ridere.

Sceneggiatura debole e reci-

tazione altrettanto sciatta.

city islandRegia: Raymond de Felittacon Andy Garcia, AlanArkin, Julianna marguliesDa tempo non vedevamo una

sceneggiatura così curata e

ben scritta. Risultato, una

spassosissima commedia

con una storia che gira intor-

no al classico gioco delle veri-

tà nascoste, ambientata in

uno dei quartieri meno noti di

New York. Protagonista, un

inedito ed istrionico Andy

con Andy Garcia, AlanArkin, Julianna marguliesEra da tempo che non vede-

vamo una sceneggiatura così

curata e ben scritta. Risultato,

una spassosissima comme-

dia con una storia che gira

intorno al classico gioco delle

verità nascoste, ambientata in

uno dei quartieri meno noti di

New York. Protagonista, un

inedito ed istrionico Andy

Garcia, nei panni della guar-

dia carceraria con il pallino

della recitazione (la scena del

suo primo provino vale tutto il

film), con parecchi scheletri

nell'armadio, come del resto

hanno tutti gli altri componen-

ti della famiglia. Ottimo cast di

attori, diretto con impegno da

un regista che arriva dal cine-

ma indipendente i cui film

fanno spesso il giro dei festi-

val più prestigiosi e che ha

anche recentemente afferma-

to di ispirarsi al nostro Pietro

Germi. Cosa volere di più?

colpo di fulmine - ilmago della truffaRegia: John Requa e GlennFicarra con Jim carrey,Ewan mcGregorCerto, la storia nella fase di

scrittura della sceneggiatura

è stata parecchio romanzata

ma sembra che tutti gli eventi

descritti siano realmente

accaduti. Basta questo per

rendere il film apprezzabile di

una certa attenzione, perché

se fosse vero solo un terzo di

Garcia, nei panni della guar-

dia carceraria con il pallino

della recitazione (la scena del

suo primo provino vale tutto il

film), con parecchi scheletri

nell'armadio, come del resto

hanno tutti gli altri componen-

ti della famiglia. Ottimo cast di

attori, diretto con impegno da

un regista che arriva dal cine-

ma indipendente i cui film

fanno spesso il giro dei festi-

val più prestigiosi e che ha

anche recentemente afferma-

to di ispirarsi al nostro Pietro

Germi. Cosa volere di più?

chloe Regia: Atom Egoyan conJulianne moore, LiamneesonApparentemente un thriller,

ma molto più intenso nella

sua struttura e complessità.

E' anche una storia d'amore,

di suspance ed ipotetici tradi-

menti. Viaggio, con qualche

perversione, in un tranquillo

ma fragile ménage coniugale.

Catherine, stimata ginecologa

della middle class, sta orga-

nizzando una festa a sorpre-

sa per il compleanno del mari-

to David, professore di musi-

ca. La stessa sera l'uomo

perde però il volo da New

York per tornare a casa e la

moglie comincia a nutrire

qualche sospetto, soprattutto

dopo aver scoperto nel suo

cellulare un ambiguo sms di

una delle sue allieve. Una

sera a cena fuori con amici,

Catherine incontra per caso

Chloe, giovane e bellissima

escort di lusso. Per liberarsi

dell'ossessione decide di

ingaggiarla per testare la

fedeltà del marito. Resterà

invischiata invece in un gioco

pericoloso che la condurrà ad

un rapporto lesbo.

christmas (A) carolRegia: Robert Zemeckiscon i volti di Jim carrey,Gary oldman e colin FirthOnestamente un po' troppo

lugubre e poco adatto a bimbi

molto piccoli per essere defi-

nito un film di Natale destina-

to alle famiglie. Inizia con un

morto disteso dentro una bara

con due monete sugli occhi,

per poi proseguire con una

serie di fantasmi che fanno

visita al vecchio avaro

Scrooge nella sua casa oscu-

ra e sinistra. Tuttavia l'adatta-

mento cinematografico della

celebre fiaba di Charles

Dickens è un piccolo capola-

voro, soprattutto di tecnica.

Realizzato con il sistema

motion capture (quello utiliz-

zato per The Polar Express),

ossia cattura delle espressio-

ni degli attori (celebri!) riporta-

te digitalmente sul grande

schermo sotto forma di ani-

mazione, riesce a dare una

profondità ed una nitidezza

alle immagini da sembrare un

film su pellicola.

city islandRegia: Raymond de Felitta

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 15: 11settembre2010

iVguiDaCinema

Sabina Guzzanti che assume le sembranze di Silvio Berlusconi in“draquila”, di cui è lei stessa regista

l’Altroquotidiano

quello narrato è davvero

incredibile come un uomo

possa arrivare a fare tanto nel

corso di una vita. A parte que-

sto, l'interpretazione di Carrey

è un po' troppo fumettistica e

gli eventi si susseguono con

un certa confusione. Un mori-

gerato agente di polizia, spo-

sato con prole, che suona l'or-

gano in chiesa, dopo un inci-

dente stradale decide di cam-

biare vita. Si dichiara gay, ini-

zia a vivere una esistenza

stravagante fatta di truffe ed

imbrogli che lo porta dritto in

prigione dove incontra Phillip

Morris, l'amore della sua vita.

Per lui tenterà, con successo,

un colpo impossibile dietro

l'altro.

cosa voglio di piùRegia: Silvio Soldini conPierfrancesco Favino, AlbaRohrwacher, GiuseppeBattistonIl ricordo di "Pane e tulipani" è

ormai lontano, tanto da non

sembrare un film di Soldini.

Manca la poesia e quel tocco

surreale che caratterizza il

suo cinema, anche nell'affron-

tare temi vicini all'attualità.

"Per la prima volta è stato un

episodio di vita reale a far

scattare in me l'idea di questo

film" ha affermato. L'intento,

quello di raccontare una sto-

ria d'amore in tempi di crisi,

recessione e precariato, ma è

come se mancasse di perso-

nalità. Ecco, forse ha un po'

spiazzato il suo pubblico cer-

cando di fare altro da quello

realizzato fino ad ora, per

questo il film non convince

fino in fondo. Per il resto la

bravura del regista milanese

dietro alla macchina da presa

è indiscutibile come quella nel

dirigere gli attori, soprattutto

nelle famose scene di sesso

che sono sicuramente le più

difficili.

crazy heartRegia: Scott cooper conJeff Bridges, maggieGyllenhaal, colin Farrell,Robert duvall Non sarà il Drugo del Grande

glioso e cronologico. Non

manca neanche la satira, con

l'imitazione del premier. Una

ricostruzione certosina di

quello che è accaduto in

Abruzzo ma anche al G8, a

Napoli con la questione dei

rifiuti e quant'altro. Da vedere.

due vite per casoRegia: AlessandroAronadio con LorenzoBalducci, isabellaRagonese.Sgombriamo subito il campo.

Sarà pure il raccomandatissi-

mo figlio del famoso imprendi-

tore coinvolto nello scandalo

degli appalti al G8, ma

Lorenzo Balducci è perfetto

nel ruolo di Matteo Carli.

Riesce con sorprendente

capacità recitativa ad inter-

pretare due ruoli affini ma non

uguali. Una sorta di Sliding

Doors all'italiana, per raccon-

tare il doppio destino di un

ventenne che una notte pio-

vosa incontra per caso un'au-

to con dei poliziotti a bordo.

L'incontro o lo scontro con

quegli uomini determinerà il

resto della sua vita. Rabbia,

paura ed angoscia di una

generazione che forse non ha

futuro. Interessante esordio

alla regia del giovane regista

romano già apprezzato al

Festival di Berlino.

E' complicatoRegia: nancy meyers conmeryl Streep, Alec Baldwin,Steve martinE' sempre un piacere ritrova-

re la grande Meryl, anche se

in questo caso è protagonista

di una commedia non proprio

originalissima e forse troppo

hollywoodiana per un talento

del suo livello. Tuttavia, tanto

di cappello ad una attrice che

a sessant'anni è ancora capa-

ce di trovare un ruolo di primo

piano in un ambiente dove

dopo i quaranta già si anna-

spa. Grazie alle sue innate

capacità è in grado di far

apparire decente un film che

molto probabilmente con altri

interpreti avrebbe creato

qualche imbarazzo. La storia

del triangolo over 50 tra una

Lebowski, ma anche qui il

grande Jeff Bridges riesce

ancora a dare il meglio di sé

per un film, low-budget, che

gira interamente intorno alla

sua figura. Intreccio narrativo

forse scontato e prevedibile

che però l'attore, con ammic-

camenti e grande capacità

interpretativa, riesce a rende-

re interessante ed accattivan-

te. Invecchiato, appesantito,

alcolizzato ed in fase discen-

dente, Bad Blake è una vec-

chia gloria del country che ora

deve accontentarsi di qualche

isolato locale della sconfinata

provincia americana ed allog-

giare in alberghi di quarta

categoria. Il casuale incontro

con una giovane giornalista di

una rivista locale che vuole

intervistarlo, gli cambierà in

qualche modo la vita.

dragon TrainerRegia: dean deblois e chrisSandersDelizioso cartone animato in

3D, da vedere anche nella

versione normale, non si

perde nulla. Il tocco magico è

quello della Dream Works

Animation, creatori di Shrek e

Madagascar. Portatore di due

messaggi facili ma corposi,

che di questi tempi non gua-

stano. Non bisogna aver

paura ad uscire fuori dal coro,

affermando le proprie opinio-

ni, e soprattutto non bisogna

aver timore di ciò che ester-

namente può apparire diverso

da noi. Il piccolo e gracile

vichingo Hic vive in un comu-

nità dove da sempre si com-

battono i draghi che rubano le

pecore. Ma lui è un progressi-

sta ed è convinto che il dialo-

go con il nemico sia invece la

strada giusta. Il suo senso

dell'umorismo non si concilia

però con gli ideali della tribù,

dei coetanei e del forzuto

padre, Stoick l'Immenso.

Tratto dai libri della britannica

Cressida Cowell.

draquila - L'italia chetremaRegia: Sabina GuzzantiIl ministro dei Beni Culturali

ha disertato il Festival di

Cannes per protesta, il docu-

mentario secondo lui è fazio-

so e non veritiero. Ad alcuni

aquilani è piaciuto ad altri per

niente. Sabina Guzzanti riac-

cende le polemiche e questa

volta si occupa del terremoto

dell'Aquila e non solo.

Snocciola con insolita paca-

tezza la sue teorie, utilizzan-

do questa volta tecniche da

reportage giornalistico, punti-

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 16: 11settembre2010

VguiDaCinema

Tahar Rahim, protagonista del“Profeta”

l’Altroquotidiano

donna, il suo ex marito ed un

ipotetico pretendente stenta a

decollare. E poi, va bene dare

un'immagine di donna realiz-

zata ma perché la scelta di

stamparle sul viso, dall'inizio

alla fine, quell'insistente sorri-

so a volte davvero fuori

luogo?

Fuori controlloRegia: martin campbell conmel Gibson, Ray WinstoneCon qualche ruga in più e

qualche capello in meno ma

con la stessa spavalderia

ritorna dopo sette anni Mel

Gibson e lo fa con un thriller

ad alta tensione, che fonde

politica, ecologia ed affari

(loschi). Ancora una volta

impegnato nella consueta

lotta solitaria contro tutti e

tutto, senza esclusione di

colpi. Le immagini iniziali

sono di sicuro impatto.

L'inaspettata uccisione a san-

gue freddo della giovane

Emma, sulla porta della casa

del padre poliziotto, solletica

subito la curiosità dello spet-

tatore. Un avvio repentino per

una storia avvincente, ben

girata, senza troppe sbavatu-

re. Non male per chi ama il

genere.

Genitori&figli. agita-re bene prima del-l'usoRegia: Giovanni veronesicon Silvio orlando, LucianaLittizzetto. michele Placido,margherita Buy, maxTortora, Elena Sofia Ricci,Piera degli Esposti Il confronto-scontro tra il

mondo degli adulti e quello

dei giovani di oggi attraverso

lo sguardo della quattordicen-

ne Nina. E' credibile il quadro

che il regista toscano traccia

delle nuove generazioni, rie-

sce a fotografarne bene il

malessere e l'incapacità di

capirsi fino in fondo. Certo, in

un contesto da commedia e

con i toni leggeri del genere, a

volte con profili appena trat-

teggiati ma decisamente con-

vincenti. Decisamente miglio-

che aiuta a capire meglio

cosa stia realmente avvenen-

do in quel Paese. Premio

Speciale della giuria al

Festival di Cannes, la sce-

neggiatura è stata scritta da

Ghobadi e dalla fidanzata

Roxana Saberi, la giornalista

americana di origine iraniana

processata per spionaggio

il figlio più piccoloRegia: Pupi Avati conchristian de Sica, Lauramorante, Luca Zingaretti,nicola nocellaCon la scusa di completare la

trilogia sulla paternità (dopo

"La cena per farli conoscere"

e "Il papà di Giovanna"), Avati

racconta l'Italia di oggi e lo fa

con particolare cattiveria ed

ironia, aiutato anche da un più

che brillante cast di attori.

Apparentemente parla di

beghe familiari, in realtà dà

vita ad un preciso affresco del

Bel Paese: cinico, corrotto e

corruttore, egoista, disposto a

tutto in nome del dio denaro.

Un insospettabile De Sica

(dopo tanti cine-panettoni)

riesce finalmente a dare

corpo ad un personaggio

complesso e spietato, il "fur-

betto del quartierino" di turno

che pur di salvarsi dalla gale-

ra per i suoi guai finanziari,

non si fa scrupolo di riversare

le sue colpe sull'ingenuo

figlio.

il mio amico EricRegia: Ken Loach con Ericcantona, Steve EvetsUn omaggio al calciatore del

Manchester United Eric

Cantona, personaggio

discusso e borderline, per

raccontare ancora una volta

una storia di periferia. Loach

lascia per il momento i toni

seriosi dei suoi precedenti

film ed affronta con leggerez-

za ed un tocco di fantasia i

temi che gli sono da sempre

cari. Il titolo originale, Looking

for Eric, probabilmente si

adatta meglio ad una storia

dove il protagonista Eric

Bishop, dipendente postale

con una situazione famigliare

re invece il fronte dei cosid-

detti "grandi", dove si capisce

che Veronesi ha maggiore

conoscenza della materia.

Avvalendosi di un cast di atto-

ri di alto profilo, abbandona

per il momento il film ad epi-

sodi per raccontare una storia

più strutturata e ricca di sfu-

mature rispetto ai precedenti

lavori.

Green ZoneRegia: Paul Greengrasscon matt demon, GregKinnearAgli americani non è piaciuto

molto. Anzi, visti gli esigui

incassi potremo dire quasi

niente. Perché i cattivi, ebbe-

ne si, questa volta sono loro.

A dirla tutta, è difficile trovare

nella cinematografia a stelle e

strisce un altro film così espli-

cito, così diretto, nell'incolpa-

re il governo Usa di aver pro-

vocato una guerra senza

senso. La Green Zone del

titolo è il blindatissimo quar-

tiere situato nel centro di

Baghdad dove risiedono le

truppe, è da qui che parte

l'avvincente thriller a sfondo

politico. Da qui il maresciallo

Roy Miller e la sua squadra di

ispettori ricevono l'incarico di

scovare nel deserto dell'Iraq i

depositi con le famose armi di

distruzione di massa. Non tro-

vando nulla di tutto ciò, l'uffi-

ciale inizierà ad avere qual-

che sospetto ed a porsi degli

interrogativi, soprattutto

rispetto al ruolo giocato da un

potente generale di Saddam

Hussein.

happy FamilyRegia: Gabriele Salvatorescon Fabio de Luigi, diegoAbatantuono, FabrizioBentivoglio, margheritaBuy, carla Signoris, valeriaBilelloNon è l'ennesimo film sulla

famiglia. Salvatores sempli-

cemente racconta degli uomi-

ni e delle donne, e lo fa con

un film originale, poetico,

spassoso, colorato, elaborato

su diversi piani narrativi e

continui passaggi tra finzione

e realtà. Otto personaggi in

cerca d'autore. Sono questi i

protagonisti, la famiglia felice

a cui il titolo ironicamente allu-

de. Escluso Ezio, 38 anni,

una vita trascorsa senza aver

mai concluso nulla di buono

che un giorno decide di scri-

vere una sceneggiatura per il

cinema. Due coppie, i loro

figli, i nonni, il cane, esseri del

tutto inventati che ad un certo

punto però vivono di luce pro-

pria, escono dallo schermo

del computer di Ezio (un

Fabio De Luigi in grande

forma) per rivendicare la loro

esistenza. Il cinema nel cine-

ma.

i Gatti PersianiRegia: Bahman Ghodabicon negar Shaghaghi,hamed BehdadDurante la lavorazione il regi-

sta è stato arrestato per ben

due volte. In Iran la musica è

considerata, dall'attuale regi-

me, impura in quanto fonte di

allegria e quindi vietata. I

ragazzi sono costretti a suo-

nare e cantare clandestina-

mente, nel chiuso di cantine e

sotterranei. Un mondo nasco-

sto, del quale la maggior

parte della popolazione igno-

ra l'esistenza.

Completamente girato a

Teheran, al di là dell'aspetto

musicale, è un interessante

viaggio nelle dinamiche che

oggi governano l'ex Persia,

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 17: 11settembre2010

ViguiDaCinema

morgan Freeman perfettamente nei panni di nelson mandela nelfilm “invictus”

l’Altroquotidiano

e sentimentale disastrata, è

alla continua ricerca di se

stesso. Nel tentativo di rimet-

tere insieme i pezzi della sua

vita immagina di dialogare

con il grande campione fran-

cese, che nel film recita se

stesso. Da non perdere nel

finale la vera conferenza

stampa di Cantona, rimasta

nella storia del calcio.

il mi$$ionarioRegia: Roger delattre conJean- marie BigardDivertente commedia degli

equivoci, senza troppe prete-

se ma ben costruita, prodotta

da Luc Besson. L'attore pro-

tagonista, che ha anche scrit-

to la sceneggiatura, nel rac-

contare il suo primo incontro

con Besson sul set di un pre-

cedente film, ha rivelato che

in quell'occasione, prima di

squadrarlo da cima a fondo,

gli ha detto che lo avrebbe

visto bene nei panni di un

prete. Parole profetiche.

Bigard veste i panni di Mario

Diccara, ex galeotto appena

uscito dalla prigione che ha

qualche conto in sospeso con

la malavita. Chiede aiuto al

fratello prelato che gli sugge-

risce di raggiungere Padre

Etienne in un paesino

dell'Ardèche, travestito da

sacerdote. Al suo arrivo sco-

pre che il parroco è morto e

gli abitanti lo scambiano per il

sostituto.

il profetaRegia: Jacques Audiardcon Tahar Rahim e nielsArestrupDifficile non identificarsi con

la faccia d'angelo del protago-

nista, perché anche se la sto-

ria è politicamente poco cor-

retta (un percorso di forma-

zione alla rovescia, un anti-

eroe) non si può non stare

dalla sua parte. Accertato

ormai il fatto che il carcere

non riabilita proprio nessuno,

il film è abilmente orchestrato

da un regista che conferma

qualità straordinarie nel diri-

gere gli attori. La faccia del

giovane Malik (felice esordio),

damon Il capitano Francois Pienaar

entra nella minuscola cella

dove per 27 anni è stato

recluso Nelson Mandela.

Allarga le braccia, come per

prenderne le misure e dalla

finestra lo immagina nel corti-

le, in catene, intento a spac-

care pietre sotto il sole cocen-

te. Perché un uomo che ha

dovuto subire tanto dolore

parla di perdono? Forse l'ec-

cesso di retorica, inusuale per

un film di Eastwood, può in un

primo momento generare

qualche attimo di smarrimen-

to. Poi con lo scorrere delle

immagini prevale l'emozione,

quella di veder rappresentato

un momento cruciale della

storia del Sudafrica ma forse

anche del mondo. Le interpre-

tazioni di Freeman nei panni

di Nelson Mandela e Damon

in quelli del biondissimo capi-

tano della squadra di rugby

sono appassionanti.

L'isola delle coppieRegia: Peter Billingsley convince vaughn, JasonBateman, Kristen Bell Coppia in crisi convince gli

amici ad accompagnarla in

una vacanza terapeutica per

sposi con problemi coniugali,

in uno splendido resort di

Bora Bora. Il costo del bigliet-

to è esoso ma se accettano di

andare con loro verrà dimez-

zato. Partono, convinti di

andare incontro ad una

vacanza a cinque stelle inve-

ce scopriranno presto che la

frequentazione della strava-

gante terapia non è a discre-

zione di chi ne ha bisogno e

non è un optional. Jean Reno

con il codino nelle vesti di

santone che dovrebbe aiutare

gli sposi. Una commedia (fur-

betta) che deve essere presa

per quello che è: un paio d'ore

di divertimento ammirando e

sognando località tropicali

irraggiungibili per molti. Non

rimarrà nella storia del cine-

ma

L'uomo che verràRegia: Giorgio diritti conAlba Rohrwacher e maya

analfabeta e ladruncolo che

entra in carcere per uscirne

dopo sei anni più acculturato,

spietato ed a capo di una

pericolosa banda, e quella del

boss corso César Luciani (si

intuisce ad occhio nudo la

consolidata esperienza anche

teatrale), reggono pratica-

mente tutto il film.

il segreto dei suoiocchiRegia: Juan Josècampanella con Ricardodarìn, Soledad villamilUn noir, una commedia, una

storia d'amore. Sullo sfondo

l'Argentina peronista degli

anni '70. Magica commistione

di generi per raccontare uno

dei periodi più cupi del Paese.

Da questo punto di vista deci-

samente più efficace di tante

pellicole che puntano al politi-

co. Aspetto, questo, abilmen-

te ed apparentemente relega-

to ai margini e che invece si

rivela la vera anima. Il film ti

entra dentro, lentamente, e

per parecchio non ti molla.

Con piglio sicuro il regista di

origine italiana nato a Buenos

Aires, dirige uno dei migliori

lavori della stagione che non

a caso ha conquistato l'Oscar

destinato al film straniero riu-

scendo a battere opere di pre-

gio come "Il profeta" e "Il

nastro bianco". Cast più che

apprezzabile, sceneggiatura

essenziale, quasi scarna ma

con la capacità di arrivare drit-

ta alla meta. Da non perdere.

il tempo che ci rima-neRegia: Elia Suleiman conSaleh Bakri, Shafika BajjaliSuleiman è nato a Nazareth

in Palestina ed il film è

semiautobiografico, in quattro

episodi, sulla sua famiglia. E'

ispirato ai diari del padre, a

partire dal 1948 quando deci-

se di partire per unirsi alla

Resistenza dopo l'occupazio-

ne di Israele. Scene di vita

quotidiana di quei palestinesi

che decisero di restare e che

furono chiamati "arabi israe-

liani", costretti a vivere da

stranieri nella loro patria.

Contrariamente a quanto si

possa pensare non ha nulla

della pesantezza che magari

ci si potrebbe aspettare da

una pellicola di questo gene-

re, il regista (che interpreta tra

l'altro anche se stesso) ci ha

costruito sopra una storia sur-

reale, piena di ironia, con

musiche coinvolgenti. Senza

trascurare però l'aspetto poli-

tico di una questione ancora

attualissima ed irrisolta.

invictusRegia: clint Eastwood conmorgan Freeman e matt

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 18: 11settembre2010

ViiguiDaCinema

Raoul Bova e Elio Germano (premiato come miglior attore acannes con Javier Bardem) in una scena del film “La nostra vita”

l’Altroquotidiano

SansaGirato con assoluto rigore,

non scade mai nella retorica.

Diretto in maniera magistrale,

con attori di grande spessore

che recitano i rari dialoghi in

dialetto bolognese (sottotito-

lati in italiano). Meritatamente

premiato all'ultimo festival del

cinema di Roma, ripercorre gli

ultimi nove mesi dalla strage

di Marzabotto dove furono

massacrate dai nazisti 770

persone, per la maggior parte

donne, bambini ed anziani. Il

racconto cadenzato dei nove

mesi d'attesa per la nascita di

un bambino in un'umile fami-

glia di contadini, attraverso lo

sguardo della sorellina muta

di otto anni. Film di forte

impatto emotivo, forse di non

facile fruizione, ma decisa-

mente da non perdere.

L'uomo nell'ombraRegia: Roman Polanski conEwan mcGregor, PierceBrosnan.Che Polanski sia un maestro

nella regia è fuor di dubbio ed

anche in questa occasione dà

prova di grande abilità del diri-

gere gli attori. Ha sdoganato

definitivamente uno come

Brosnan che nella vita ha tro-

vato non poche difficoltà a

costruire una dignitosa carrie-

ra non legata quasi esclusiva-

mente al fascino ed al gla-

mour. Unico punto debole

forse una sceneggiatura a

volte prevedibile ed improba-

bile (come quando il protago-

nista scova alcune delicate e

segrete informazioni sempli-

cemente consultando

Internet. Va bene che nella

rete si trova di tutto, ma que-

sta volta appare un po' esa-

gerato) per un film che ha la

sua forza in una storia costrui-

ta su temi importanti, piena di

inganni e tradimenti, dove

ognuno è molto diverso da ciò

che appare.

L'uomo neroRegia: Sergio Rubini convaleria Golino, SergioRubini, RiccardoScamarcio, Guido

stra sull'Italia con le sue storie

di immigrazione, sfruttamen-

to, valori famigliari. Cast ben

assortito. Unica stonatura,

forse, un finale troppo happy,

da commedia.

La prima cosa bellaRegia: Paolo virzì convalerio mastandrea,Stefania Sandrelli, claudiaPandolfi, micaelaRamazzotti.Svolta intimista per il regista

toscano che si allontana deci-

samente dalle tematiche

sociali che hanno caratteriz-

zato le sue precedenti pellico-

le, per concentrarsi sui senti-

menti e sulla psicologia dei

personaggi in una sorta di

romanzo famigliare. Un per-

corso tutto nuovo per il quale

sceglie l'attrice simbolo della

commedia all'italiana, la

splendida Stefania Sandrelli

che insieme ad un

Mastandrea in grande forma

(una delle migliori interpreta-

zioni dell'attore romano nel

ruolo di Bruno e del suo mal

di vivere) da vita ad un duetto

recitativo di ottimo livello, riu-

scendo a coinvolgere l'intero

cast. Costruito su due piani

temporali, il film percorre circa

quarant'anni di vita livornese,

la storia di una mamma bellis-

sima e svampita e dei suoi

due figlioli dagli anni 70/80

fino ai nostri giorni.

La vita è una cosameravigliosaRegia: carlo vanzina conGigi Proietti, vincenzoSalemme, Enrico Brignano,nancy Brilli, Luisa RanieriSaranno pure i furbetti del

quartierino, ladroni e corrotti,

però in fondo in fondo sono

dei buoni. Insomma, prevale

la tesi dei "birbantelli". E' que-

sta l'Italia descritta dai

Vanzina. Gli italiani? Un

popolo di cialtroni, dicono,

sempre pronti a trovare la

scorciatoia, la raccomanda-

zione, l'appoggio del potente

di turno, ma subito dopo arri-

va puntuale l'assoluzione.

Così il direttore di un potente

Gianquinto.

Uno dei migliori film di Rubini.

Intenso, commovente, ironico

e fortemente autobiografico.

Dopo "La stazione" del 1990,

il regista/ attore torna a parla-

re della sua infanzia e della

Puglia ripartendo da quella

stazione ferroviaria che sem-

bra sia rimasta fortemente

ancorata ai ricordi. Ma questa

volta lo fa con un tocco di

maggiore maturità, riuscendo

a fare un film più compiuto.

Sceneggiatura ben calibrata,

cast di attori decisamente

convincenti. Iniziando dal pic-

colo e straordinario protagoni-

sta fino ad arrivare ad una

brava Valeria Golino che rie-

sce ad interpretare il ruolo di

una donna moderna ed

emancipata degli anni '60,

che non rinuncerebbe mai al

suo lavoro di insegnante,

capace però di conservare

intatti gli atavici dettami della

tradizione.

La bocca del lupoRegia: Pietro marcello con ireali protagonisti della sto-ria.

Piccolo film di nicchia, per raf-

finati cultori del cinema

d‘autore. Ricco di poesia e

sentimento. Due anime perse

raccontano le loro vite. Sullo

sfondo la Genova storica,

descritta e fotografata alla De

Andrè. Quella di ieri, delle

"tripperie" ormai scomparse,

e quella di oggi percorsa dai

disperati e dagli ultimi. Enzo è

appena uscito dalla galera e

attraversa la città, alla ricerca

dei luoghi di un tempo ormai

dismessi. Nella piccola casa

nel ghetto, tra i vicoli del vec-

chio quartiere, l'aspetta da

anni l’amatissima Mary, pro-

stituta transessuale. Nato da

un'idea della fondazione San

Marcellino, gesuiti di Genova,

che da anni assiste in diversi

modi la comunità dei senza

tetto, degli emarginati.

La nostra vitaRegia: daniele Luchetti conElio Germano, Raoul Bova,isabella Ragonese, LucaZingaretti, Stefaniamontorsi, Giorgiocolangeli.Un grande Elio Germano, che

ha ampiamente meritato il

premio come miglior attore a

Cannes, per un film sui tren-

tenni di oggi. Quelli che non

hanno santi in paradiso, forse

i nuovi proletari come li defini-

sce lo stesso Luchetti. In real-

tà dei giovani intelligenti e

svegli che cercano di farsi

strada in un mondo dove la

priorità sono i soldi e la loro

capacità di comprarci più

cose possibili. Figli di un con-

sumismo sfrenato, ma anche

capaci di mettere al mondo

tre figli nella totale incertezza

economica e con il desiderio

di fare il grande salto in avan-

ti. Il film però non è solo que-

sto. Anche una grande fine-

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 19: 11settembre2010

ViiiguiDaCinema

una scenacorla di “minevaganti” diozpetek. inprimo pianoElena SofiaRicci (a sini-

stra) eRiccardoScamarcio

l’Altroquotidiano

gruppo bancario, intrallazzo-

ne ed imbroglione, si ritira in

campagna a coltivare gli

ortaggi in compagnia di belle

ragazze (!), il chirurgo che

cercava e dispensava favori a

destra e manca si redime

andando a curare i poveri. Il

poliziotto intercettatore, che

usa il suo potere per conqui-

stare una bella ragazza, ritro-

va l'amore. E via discorrendo.

Unico punto forza del film un

eccellente cast di attori, che

riesce a tenere in piedi una

storia mediocre ed improbabi-

le. Con tutto il "materiale" che

la cronaca regala ogni giorno

si poteva fare veramente di

più.

Le quattro volteRegia: michelangeloFrammartinoIl regista milanese di origine

calabrese, dopo il bellissimo e

pluripremiato "Il dono" ci

regala un nuovo lavoro dove

creatività e poesia si fondono

per raccontare il fascino

arcaico di una terra dove il

tempo sembra si sia fermato.

Interamente girato senza dia-

loghi, senza attori, solo con

rumori di sottofondo, utiliz-

zando la tecnica del docu-

mentario (come peraltro

aveva già fatto con il primo

lungometraggio), la cinepresa

si limita a riprendere scene di

vita quotidiana di un piccolo

villaggio rurale, in realtà rie-

sce a leggere oltre le immagi-

ni. Illustra il ciclo della vita e

della natura, attraverso uno

sguardo originale ed innovati-

vo che può ricordare quello di

Franco Piavoli e Vittorio De

Seta. Accolto a Cannes da

giudizi più che lusinghieri

dalla critica internazionale.

matrimoni ed altridisastriRegia: nina di majo conmargherita Buy, Fabio volo,Luciana Littizzetto,Francesca inaudi.L'intento della regista era una

commedia semplice e sofisti-

ca, in realtà è complicata

(tanto da apparire improbabi-

Contini è affascinante, gla-

mour e donnaiolo ma non

possiede l'ironia di

Mastroianni.

notte folle amanhattanRegia: mira nair con Stevecarell, Tina FeyBattute e situazioni scopiaz-

zate da altre celebri pellicole,

tuttavia divertente ed anche

poco corretta (è pieno di paro-

lacce) per una commedia

americana destinata alle

famiglie. La coppia Carell &

Fey funziona, ben diretta dal

regista di "Una notte al

museo", per cui alla fine il film

risulta piacevole ed alcune

gag sono davvero esilaranti.

Ipotetico plot alla intrigo inter-

nazionale, con il più classico

scambio di persona. Una

tranquilla ed annoiata coppia

con tanto di prole chiassosa,

che vive nella provincia del

New Jersey, decide di uscire

dalla routine concedendosi

una serata speciale e cenare

in uno dei ristoranti più trandy

della città. Non avendo la pre-

notazione, però, hanno la

malaugurata idea di prendere

il posto di una coppia che non

si è presentata.

Percy Jackson e glidei dell'olimpo - illadro di fulminiRegia: chris columbus conLogan Lerman, PierceBrosnan

le) ed abbastanza ordinaria,

quasi scontata.

Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal

mondo. La Buy, sulla cui fac-

cia la cinepresa non molla

mai un attimo facendo sparire

dallo schermo tutto il resto, fa

sempre la solita parte della

single ansiosa e nevrotica.

Poi, per chissà quale magico

artifizio, ad un certo punto tutti

si innamorano di lei.

L'adolescente inquieto, l'intel-

lettuale di sinistra inevitabil-

mente sfigato, il tecnico che

aggiusta i computer e pure il

cognato mezzo leghista ed

ignorante come una capra al

quale dà anche un bacetto

tutto casto. Cast stellare sot-

toutilizzato.

mine vagantiRegia: Ferzan ozpetek conRiccardo Scamarcio, nicoleGrimaudo, AlessandroPreziosi, EnnioFantastichini, LunettaSavino, ilaria occhiniGruppo di famiglia in un inter-

no. Il paragone con il grande

film di Luchino Visconti finisce

qui. Tuttavia, nulla da togliere

al regista turco che ha realiz-

zato un film godibile, intimo,

per la prima volta curioso di

esplorare il cuore della fami-

glia tradizionale e tradizionali-

sta, animata dal perbenismo

di facciata. Un nucleo nume-

roso, come tanti nel Sud

d'Italia, proprietario di un

pastificio, con una nonna

dolce e ribelle, una madre

affettuosa e tollerante, la zia

stravagante (una piacevole

sorpresa l'interpretazione di

Elena Sofia Ricci), il padre

molto attento alle apparenze

e due figli gay che hanno da

sempre nascosto la loro vera

identità. Scamarcio particolar-

mente bravo a non strafare in

un ruolo non certo facile.

Sullo sfondo la splendida

Lecce con i vicoli, piazze ed il

candore della sua architettu-

ra.

nineRegia: Rob marshall condaniel day-Lewis, SophiaLoren, nicole Kidman,Penelope cruz, marioncotillardGià il musical di Broadway

sembra non sia piaciuto per

nulla a Fellini. Immaginate

cosa potrebbe dire oggi di

questo film, se fosse ancora

vivo. Una sfilza di banalità e

luoghi comuni sull'Italia e

sugli italiani, da non credere.

La pizza, i mandolini e siamo

al completo. Ovviamente

nulla a che vedere con un

capolavoro come “8 e

mezzo“. A parte questo, le

canzoni sono accattivanti, i

balletti rocamboleschi, i

costumi sfavillanti. Ingredienti

essenziali per catturare il

grande pubblico. Per non par-

lare della lunga sfilza di star e

bellezze internazionali.

Penelope Cruz insolitamente

conturbante e sexy. Guido

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 20: 11settembre2010

iXguiDaCinema

Russel crowe (a destra) nel ruolo che il regista Ridley Scott gli haassegnato per la nuova versione di “Robin hood”

l’Altroquotidiano

Il paragone con le avventure

di Harry Potter è inevitabile. Il

regista ne ha diretti ben due.

Come il celebre maghetto

anche Percy Jackson ha

poteri sovrannaturali, per

metà divino e per metà

umano, con l'innata capacità

di tenere a bada il male.

Anche lui ha genitori "magici",

è figlio del dio greco

Poseidone, e molte delle

situazioni in cui si trova porta

inevitabilmente al personag-

gio della Rowling.

L'apparizione dell'Idra a tre

teste non può non ricordare

Fuffy il cane a tre teste di

Hagrid. Solo una squallida

copia dunque? Niente affatto.

Il film ha una sua valenza, si

lascia vedere con piacere, in

qualche modo è anche edu-

cativo (all'inizio insegnanti e

compagni di scuola lo credo-

no mentalmente limitato) e

poi potrà riempire il vuoto che

Potter lascerà. Moderno clas-

sico della letteratura fantasy

dello scrittore Rick Riordan, "Il

ladro di fulmini" è il primo di

una serie di cinque libri, l'ulti-

mo uscito a maggio dello

scorso anno.

Piccolo (il) nicolased i suoi genitoriRegia: Laurent Tirard conFrançois-Xavier demaison,daniel PrévostAdattamento sul grande

schermo di uno dei più impor-

tanti classici per l'infanzia

francesi, probabile primo

esempio di letteratura moder-

na per piccoli, nato dalla fan-

tasia di René Goscinny

(l'ideatore di Asterix) e Jean-

Jacques Sempè. Il protagoni-

sta è un bambino di otto anni,

Nicolas, una sorta di Gian

Burrasca d'Oltralpe.

Ambientato negli anni '50, le

avventure del pestifero ragaz-

zino con la sua strampalata

combriccola di amici, diverto-

no molto e riescono a creare

un processo di identificazione

sia nei bimbi che nei grandi,

con un abile doppio piano di

lettura. Riuscita trasposizione

sul grande schermo, senza

Ravin Una sorpresa. Che il vampi-

retto più celebre del momento

si sia cimentato, nonostante il

travolgente successo di

Twilight, in una pellicola del

genere depone a favore di

questo bel ragazzone rimasto

improvvisamente sepolto

dalla notorietà e da una stuo-

lo di adoranti fan. Il film, con-

trariamente a quanto si possa

credere, non è solo una storia

d'amore destinata al filone

giovanilistico, l'intreccio è

molto più raffinato e comples-

so, pieno di humour, acume,

con dialoghi ben scritti ed

interpretati. Finale sorpren-

dente che vuole essere un

omaggio alla città di New

York. Senza voler svelare

nulla, perché l'epilogo è dav-

vero inaspettato, la storia

parte da due ventenni prove-

nienti da mondi del tutto

opposti, che si incontrano in

maniera non proprio casuale,

e che si innamorano. Ma non

ci sarà l'happy end.

The roadRegia: John hilcoat conviggo mortensen, Robertduvall, charlize TheronE' vero, è deprimente, triste,

disperato, senza futuro, eppu-

re è uno dei film più interes-

santi che il genere catastrofi-

sta abbia partorito negli ultimi

anni. Completamente privo di

retorica, un regista semi-sco-

nosciuto porta sul grande

schermo il romanzo "La stra-

da" del grande scrittore statu-

nitense Cormac McCarthy. Lo

fa rivelando notevoli capacità

nel dirigere i pochi (ma buoni)

attori del cast. Un film com-

plesso, difficile, dove la mac-

china da presa è quasi esclu-

sivamente puntata sui volti di

un padre e di un figlio che cer-

cano di sopravvivere in

un'America desolata e distrut-

ta da un misterioso catacli-

sma, dove gli esseri umani

sono spinti a dare il meglio e

(soprattutto) il peggio di sé.

Robin hoodRegia: Ridley Scott conRussel crowe, cate

trascurare le magiche atmo-

sfere dei racconti.

PredatorsRegia: nimrod Antal conAdrien Brody, LaurenceFishburne, Alice BragaRemake dell'action movie

interpretato nell'87 da

Schwarzenegger, con un ine-

dito Adrien Brody nei panni

dell'ex marine tutto muscoli,

tattica militare e mitraglietta in

spalla. Mercenario alla guida

di un gruppetto di veri cattivi.

Letteralmente piovuti dal

cielo, ben presto scopriranno

di essere stati catapultati in

un pianeta alieno per essere

trasformati in prede. Uomini

(e donna) allenati ad uccidere

che invece saranno spietata-

mente cacciati ed eliminati da

una nuova razza di predators

alieni, guerrieri astutissimi in

grado di rendersi invisibili.

Film ben orchestrato, di sicu-

ro effetto, altamente confezio-

nato. Apprezzabile.

Prince of Persia - Lesabbie del tempo

Regia: mike newell conJake Gyllenhaal, BenKingsley, Alfred molinaDopo "I pirati dei Caraibi"

ecco un altro film tratto da un

videogioco degli anni '80. A

dirigerlo questa volta il regista

inglese di "Quattro matrimoni

e un funerale" e di "Harry

Potter e il calice di fuoco". Se

piace il genere, l'action fanta-

sy è piacevole e scorre abba-

stanza facilmente nonostante

le oltre due ore di durata. Le

scenografie esotiche dell'anti-

ca Persia, in gran parte ripro-

dotte al computer, non delu-

dono le aspettative. C'è tutto.

Il principe bello e muscoloso

che corre lungo i muri, la prin-

cipessa misteriosa e furba, il

pugnale, le arti magiche, la

lotta contro le forze oscure,

ed uno stuolo di allenatissimi

stuntman. Insomma, un bel

fumettone. Sempre ottime le

Interpretazioni di Molina e

Kingsley.

Remember meRegia: Allen coulter conRobert Pattinson, Emilie de

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

Page 21: 11settembre2010

XguiDaCinema

una scena di “Shutter island”. Al centro: Leonardo di caprio

l’Altroquotidiano

Blanchett, William hurt,max von Sydow.Certo, se si pensa che è statoil regista di Blade Runner eThelma & Louise qualche atti-mo di sconforto assale. Non èche fosse così indispensabilel'ennesima pellicola su unafigura trita e ritrita come l’ar-ciere di Sherwood. Tuttavianon si può dire che sia, nelsuo complesso, un brutto film.Conosciamo tutti le capacitàdel grande regista americano.Il prodotto infatti è ben confe-zionato, e non a caso siaScott che Crowe lo hannoanche prodotto. A parte qual-che sprazzo di vera noia,soprattutto durante le intermi-nabili e sanguinolente scenedi scontri armati tra buoni ecattivi, la vera novità è la figu-ra di Lady Marion, qui in unainsolita ed improbabile vestedi rivoluzionaria in un’epocadove le donne stavano zitte,obbedivano e procreavano.Vedova di guerra senza figli,non solo respinge i preten-denti, ma combatte anchecon armatura e spada, coltivai campi ed esprime la sua opi-nione. Già annunciato RobinHood 2.

Scontro di civiltà perun ascensore aPiazza vittorioRegia: isotta Toso condaniele Liotti, KasiaSmutniak, FrancescoPannofinoPeccato, un'occasione man-cata. Perché l'omonimoromanzo di Amara Lakhous(se vi capita leggetelo), dalquale è stato tratto il film, èpiacevole, a tratti divertentenel raccontare le vicissitudinidi un gruppo di inquilini divarie nazionalità, ricco dispunti interessanti per riflette-re sulla nostra società. Loscontro di civiltà del titolo, siconsuma nel chiuso di unpalazzo e di un condominio aPiazza Vittorio, nel cuore delquartiere più multietnico diRoma. Come spesso avvienela trasposizione tradisce inparte l'opera letteraria, in que-

un giovane laureato in filoso-fia, disoccupato, abbandona-to dalla moglie, costretto atornare a vivere con il padre,un ex deportato che gli daràdel filo da torcere anche damorto.

Sul mareRegia: Alessandro d'Alatricon dario castiglio, martinacodecasaD'Alatri torna a sorprenderci.Dopo il cine-panettone alter-nativo "Commediasexy", ilregista romano questa voltafirma un film completamentein digitale, a basso budget,interpretato da attori semisco-nosciuti. Una commedia sen-timentale appartenente al filo-ne giovanilistico, dai risvoltisociali, ambientata nellasplendida isola di Ventoteneche, ad onor del vero, contri-buisce parecchio alla riuscitadella storia tratta dal romanzodi Anna Pavignano (In bilicosul mare). Il giovane e belSalvatore (Dario Castiglio,figlio di Peppino di Capri)d'estate porta i turisti in girocon il suo gozzo mentre d'in-verno fa il muratore in neronei cantieri sulla terraferma.L'amore arriva con Martina, laragazza di buona famiglia che

sto caso però quello chemanca è la mano ferma diuna regia esperta capace didirigere un buon cast di attorie plasmare, rendendola scor-revole e convincente, unatrama a tratti complessa. Unintreccio narrativo con un pre-ciso scopo, da scoprire solonel finale.

Shutter islandRegia: martin Scorsese conLeonardo di caprio, markBuffalo, Ben Kingsley, maxvon Sydow.Un affresco sul dolore e sullafollia. Film particolarmenteclaustrofobico e cupo, conuna magnifica fotografia,come tutte le opere diScorsese curato e costruitonei minimi particolari. Maestronel dirigere i suoi attori.Dramma psicologico avvin-cente, che lascia con il fiatosospeso sino alla fine, maiscontato, con una ambienta-zione quasi maniacale.Un'isola-fortezza, battuta dalvento e da una pioggia inces-sante, sede di un noto mani-comio criminale. Siamo nel1954, all'apice della GuerraFredda, quando il capo dellapolizia locale Daniels (DiCaprio) ed il suo collega ven-

gono convocati a ShutterIsland per indagare sullamisteriosa scomparsa di unapluriomicida, ma nulla è comeappare.

Simon KonianskiRegia: micha Wald conJonathan Zaccai, PopeckUn popolo che sa ridere dellapropria tragedia. Sul filone diuna serie di riuscitissimecommedie dallo humour yid-dish (da "Train de vie" in poi),arriva questo giovane e sco-nosciuto regista belga di origi-ni ebraiche che al suo secon-do lungometraggio mette inluce un talento del quale pro-babilmente sentiremo parlareancora. Dosato e con il giustocast di attori, costruisce unfilm divertente e drammatico,irriverente e scoppiettante,graffiante e doloroso.Colonna sonora dai ritmi leg-geri ed accattivanti in nettocontrasto dal contesto narrati-vo. Più che l'accostamentocon Woody Allen, RaduMihaileanu o al nostroBenigni, lo stile somigliamolto a quello dei grandi fra-telli Coen che sullo stessoargomento hanno realizzato"A serious man". Fortementeautobiografico, è il racconto di

minicRiTichE dEi FiLm dELL’Anno

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XiguiDaCinema

George clooney e vera Farmiga in una scena di “Tra le nuvole” di Jason Reitman

l’Altroquotidiano

usa la sua barca per leimmersioni da sub.

The WolfmanRegia: Joe Johnston conBenicio del Toro, EmilyBlunt, Anthony hopkinsMonster movie di tutto rispet-to. Diretto con mano ferma edinterpretato con la stessaconvinzione da un intensoBenicio Del Toro (bravoanche con il pesante truccoda lupo) accanto al semprestraordinario Hopkins, nelruolo del padre. Remake delclassico horror "L'uomo lupo"di George Waggner del 1941,costruzione di un sanguinosopuzzle con un'antica maledi-zione che trasforma le perso-ne in lupi mannari durante lenotti di luna piena, che stalentamente uccidendo gli abi-tanti di Blackmoor. Pocosplatter ma di certo non anno-ia, diligentemente condensa-to in poco più di un'ora emezza con una tensione nar-rativa che non cala mai.Interessante ricostruzioned'epoca in stile vittoriano.

Tra le nuvoleRegia: Jason Reitman conGeorge clooney e veraFarmigaUn film attraversato da unumorismo fresco e leggero peraffrontare un tema di scottanteattualità, dai risvolti inevitabil-mente drammatici. La storia diun "tagliatore di teste", unmanager molto ricercato intempi di crisi, che le aziendeassumono per brevi periodicon il compito di licenziare ilpersonale in eccesso. Ungrande Clooney nei panni delprofessionista senza scrupoliche dopo tanti anni spesi feli-cemente tra una città e l'altradell'America, improvvisamentesente di dover cambiar vita. Lasfilza dei dipendenti che passasotto la mannaia di Clooneysono veri disoccupati prove-nienti da Detroit e St. Louis, lecittà più colpite dalla recessio-ne. Il regista è il figlio di IvanReitman, quello che ha diretto"Ghostbusters".

TriageRegia. danis Tanovic concolin Farrell, Paz vega,christopher LeePremio Oscar nel '93 con NoMan's Land, Tanovic ritornaad affrontare gli orrori dellaguerra, da un altro punto divista. Quello dei sopravvissu-ti. Di coloro che ce l'hannofatta, ma che hanno lasciatoin quei terribili luoghi granparte della loro vita. Trattodall'omonimo romanzo dell'exreporter Scott Anderson cheha seguito i conflitti inUganda, Beirut, Cecenia eBosnia il film è la storia di duefotoreporter inviati nelKurdistan iracheno nel 1988poco prima dei massacri digas ordinati da SaddamHussein. Le scene sono forti,particolarmente violente esanguinolenti. In un ospedaleda campo improvvisato,senza acqua ed attrezzatureadeguate, il medico è costret-to a sparare in testa aipazienti più gravi, quelli senzasperanze.

The Twilight Saga: EclipseRegia: davide Slade conKristen Stewart, RobertPattinson, Taylor Lautner

E' troppo facile parlare maledel film, talmente è insulso. Ilpeggiore dei tre. Nella primaparte non succede pratica-mente nulla. Ci sono dei neo-vampiri che cercano vittimeda succhiare in giro per lacittà (sai che novità!), sareb-bero dei cattivoni che tentanodi organizzare un piccoloesercito per far fuori Bella. Idialoghi tra i tre protagonistihanno temi fissi e ripetitivi.Parole come amore, cuore,sentimento vengono usatefino allo sfinimento. Lei dice alvampiro Edward: "io ti amo,sono pronta a morire per te",mentre al licantropo pettorutoJacob ribadisce "sono solotua amica", però si capisce

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Recensioni

di LUCIANA

VECCHIOLI

che forse c'è dell'altro dopo

due bacetti non proprio casti.

I due rivali, con piglio molto

maschio, fanno a gara nel

rassicurarla. "Ti proteggo io"

afferma uno, "no, a lei ci

penso io" ribatte l'altro. Salvo

poi allearsi per salvarle la

pelle (si fa per dire). Va bene,

trattasi di pellicola per adole-

scenti. Ma che fatica arrivare

sino alla fine.

il cast al completo di “The Twilight”, terza pellicola dellasaga ”Eclipse”, ma anche la peggiore