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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

10/12/2013

Pagina I

Fiesole

08/12/2013 p. 9 Il deserto di Fiesole(se le botteghe chiudono) Giulio GoriCorriere Fiorentino 1

08/12/2013 p. 23 Orlando Menchis, il pittore ritrovato I segreti della Naturaprendono colore

Maurizio SessaNazione Firenze 2

08/12/2013 p. 31 Una domenica a spasso Anche a costo zeroNazione Firenze 4

Iniziative ed eventi

08/12/2013 p. XXII I grandi appuntamentiRepubblica Firenze 5

08/12/2013 p. 23 Festival I Grandi Appuntamenti della MusicaCorriere Fiorentino 6

09/12/2013 p. 5 Il grande freddo al quartier generale «Ma ora guai a dividersiancora»

Olga MugnainiNazione Firenze 7

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i Un messaggio in vetrina per l'ultimo addio: «Stop. Comune indifferente»

Parcheggï lontani dal centro , turisti: così ® la __ • y®menoFIESOLE - Nell'ultimo anno, solo

in piazza Garibaldi, hanno chiuso ibattenti in quattro. Ma non tutti i ne-gozianti hanno abbassato la saracine-sca senza alzare la voce. Cristina An-na Camici nella sua boutique del cen-tro di Fiesole vendeva biancheria eabiti su misura; ora ha dato l'addio la-sciando un messaggio al vetriolo sul-la vetrina: «Nella totale indifferenzadell'amministrazione comunale - silegge nel cartello affisso - ma fra lemanifestazioni di simpatia, di stima,e di piacere di tutti gli altri, dopo 25anni cessiamo la nostra attività permotivi anagrafici e congiunturale>.

La signora Camici ammette di averchiuso il negozio per ragioni di età.Ma ha anche deciso di non affittare ilfondo, di sua proprietà, in attesa dimomenti migliori: «Avevo delle offer-te - spiega - ma so che un'attività,lì, non avrebbe futuro; dopo due otre mesi rischierei di non essere piùpagata».

La commerciante c'è rimasta male:dal municipio nessuno le ha riserva-to un omaggio, un saluto. Secondolei, le difficoltà del commercio a Fie-sole ci sono anche per colpa dell'am-ministrazione: «Ci hanno tolto i par-cheggi, ci sono cantieri che non fini-scono mai, abbiamo dei mercatiniscadenti - dice - E qui da noi nonc'è più il passaggio di una volta».

In piazza Garibaldi, all'ombra del-l'enorme cantiere della Menarinï, nel-l'ultimo anno hanno dato l'addio an-che un negozio di borse, un'agenziadi assicurazioni e un venditore di vi-no sfaso. La colpa più grave, a dettadi tutti i commercianti, risale a nove

anni fa, quando il Comune decise dieliminare il grande parcheggio dipiazza Mino, un tempo frequentatissi-ma dai fiorentini, dove oggi il sabatomattina c'è un piccolo mercato setti-manale che non porta abbastanzaclienti: pochi banchi e ultraleggeri, lanuova pavimentazione altrimenti sirovinerebbe. I grandi parcheggi, a Fie-sole, ci sono, ma sono lontani dal cen-tro e non sono collegati da navette.Conseguenza: spesso restano semi-vuoti.

In piazza Mino i locali risentonoun po' di più i benefici del turismodiretto al Teatro Romano, tanto cheuna delle attività di piazza Garibaldi,l'assicurazione, si è spostata cinquan-ta metri più in basso. «Ma il turismonon è più quello di una volta - spie-ga l'ottico Claudio Righi - i numeriaumentano, ma solo grazie alle scola-resche che certo non aiutano i nego-zi. E dai bus rossi a due piani nonscende quasi nessuno. Poi - aggiun-ge - c'è il problema del 7 dell'Ataf,che non arriva più in Santa Maria No-vella».

E pensare che molte guide stranie-re, e anche aggiornatissimi siti web,continuano a indicare ai turisti il col-legamento tra la stazione fiorentina eFiesole, quando ormai da anni il 7 facapolinea in piazza San Marco. Mal'amministrazione fiesolana non cista: «C'è chi chiude, ma c'è chi fa affa-ri d'oro - dice il vice sindaco Gian-carlo Gamannossi - non è un mo-mento facile per nessuno ma chi hale capacità va avanti». Accanto, piazza Mino, dal 2004

hGiulio Gori

Piazza GaribaldiIn un anno scomparsiquattro negoziII vicesindaco: ma c'èchi fa affari d'oro

senza parc eggio. Soprail cartello che annnunciala chiusura della boutiqueCamici (in alto la vetrina)

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UNA SINGOLARE PERSONALITA ' D'ARTISTA DA RISCOPRIRE

Orlando Menchïs, il- pittore riprovatoI segreti della Natura prendono colore

di MAURIZIO SESSA

«E' DA MADRE NATURA che acquisiscoe cerco di capire il più possibile. Tento di tra-durre sulla tela e di trasformare mantenendol'equilibrio che essa mi trasmette. Dico tra-durre, perché questa dipinge un proprio lin-guaggio, un linguaggio universale nell'inte-ro cosmo. Un esprime-re che a noi rimane e ri-marrà sempre un mi-stero». Con rapimentoe stupore degno di Lu-crezio, così parlò inuna rara `confessione'Orlando Menchis, Or-lando Bonechi all'ana-grafe, caleidoscopico eriservato artista nato aFirenze il 21 maggio1921, di cui da alcunianni si erano quasicompletamente perse le tracce, dopo gli esor-di negli anni Cinquanta, dopo l'ultima perso-nale allestita alla Galleria d'Arte Internazio-nale Gai, nell'ormai lontano 1972.Un artista finalmente ritrovato grazie, anchee soprattutto, alla mostra nel palazzo comu-nale di Fiesole, a cavallo tra fine 2011 e ini-zio 2012, curata da Stefano De Rosa con lacollaborazione dell'amministrazione comu-nale di Fiesole, nella persona dell'assessorealla cultura Paolo Becattini, di Paolo Canti-nelli dell'Accademia delle Arti del Disegno edel professor Roberto Mascagni, presidentedell'Accademia Florentia Mater. Un'opera,quella di Menchis, tornata sotto le luci dei ri-flettori anche per merito del catalogo, curatosempre da De Rosa, pubblicato da EdizioniPolistampa, che ci restituisce un pittore -definizione francamente molto limitativa -troppo a lungo dimenticato.Riservato, ma determinato, Menchis, ancora

adesso tiene la tavo-lozza in mano nellaresidenza assistita`La Cupolina' doveè domiciliato. Unuomo fuori degli in-granaggi, dalle logi-che di mercato, sgan-ciato dal circuito de-

gli ambienti che con-tano. Mai allineato,allora, alle scelte im-prontate all'avan-guardia astrattistica.

Un percorso, quello della pittura, intrapresoda Menchis nell'immediato secondo dopo-guerra, conseguente all'incontro con OttoneRosai, il pittore di Via Toscanella che all'epo-ca cominciava a far scuola. Menchis di Rosaifu prima allievo e poi amico, sottraendosi pe-rò alla `morsa imitativa' in cui finirono percadere altri `seguaci'. La storia di Bonechi-Menchis ha inizio nel 1951 con la partecipa-zione a una collettiva del Gruppo Donatello.Un esordio gravido di soddisfazioni, tant'èche una sua tela con Piazza del Carmine spo-

glia di presenza umana - tema ricorrentenella sua opera paesaggistica - viene pre-miata con l'acquisto da parte della GalleriaNazionale d'Arte Moderna di Palazzo Pitti.Opera composta con una tavolozza ridotta:grigi, rosa e terre morte. L'anno successivo,alla Casa di Dante, altra esposizione stavoltain compagnia di Rodolfo Marma. E nel 1953l'incontro cruciale con l'opera di HeinrichLudolf Verworner al Circolo degli Artisti diFirenze-Casa di Dante. Una `folgorazione'che a Menchis spalanca le porte dell'Espres-sionismo, fascinazione che riuscirà però a tra-durre in una cifra stilistica personale. Nel1966, quella natura tanto amata e contempla-ta non gli è benigna, non lo ripaga con lo stes-so amore: le acque dell'Arno invadono il suostudio in via dei Neri, portandosi via i lavoripronti per un importante mostra all'estero.Poi, come accennato, l'ultima mostra perso-nale al Gai nel '72. Sommessamente, Men-chis esce di scena, non compare più nelle ani-mate cronache artistiche fiorentine di allora,di cui si avverte la mancanza. Parlare oggi dilui, l'incantato cantore degli scorci di Bello-sguardo, di Monte Oliveto, di Marignolle,potrebbe apparire quasi un `affronto' alla suascelta di `estraneità' ascetica. Ma ci pare `af-fronto' dovuto a un artista la cui pittura -come si legge in un anonimo trafiletto diquei lontani giorni - è stata «estremamenteleale». Un `affronto' che è giusto tributo a unonesto e umile lavoratore del colore, lontanoda contiminazioni mondane, la cui opera èsempre stata improntata alla massima libertàintellettuale. Qualità in estinzione.

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In senso orario: Piazza del Carmine, del 1952, acquistata dalla Galleria Nazionale d'ArteModerna di Palazzo Pitti; via Santa Maria a Marignolle (1980); Monte Oliveto (1978)

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APPUNTAMENTI PER FAMIGLIE

Una domenica a spassoAnche a costo zeroMERCATINI, enogastronomia, laboratori perbambini, visite guidate e vernacolo per festeggiarel'Immacolata. Per fare acquisti e aiutare gli altri, sipuò andare nei locali della parrocchia di San Jaco-po al Girone dove si tiene il Mercatino di Natale.Stessa iniziativa anche al Centro Anziani di villa Ri-goli. Ricavato delle vendite devoluto in beneficen-za. Un regalo per il palato viene offerto con la mo-

stramercato enogastronomi-ca, organizzata da Confeser-centi Firenze, in piazza Mi-no oggi dalle 8 al tramonto.Altro appuntamento è la com-media brillante in vernacolofiorentino "I tempi cambia-no. C'era una volta l'AcquaCheta". Lo spettacolo, ingres-so gratuito (alle 16.30), si tie-ne nella Sala del Basolato delMunicipio grazie alla Com-pagnia Errante Fiesolana.Performance teatrale ancheal Museo Bandini, dove l'at-tore Erik Haglund vestirà i

panni del canonico Angelo Maria Bandini per gui-dare i visitatori alla scoperta delle pitture e dellesculture che compongono la collezione d'arte che ilgrande erudito settecentesco ha lasciato alla città.Ingresso gratuito su prenotazione (055 5961293).Per i più piccoli, il Museo Archeologico organizza,dalle 11, un laboratorio dove i bambini potrannoper realizzare il proprio calendario dell'Avvento; al-la Fondazione Primo Conti, infine, la bottega deicartai insegnerà a creare la carta marmorizzata.

D.G.

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I GRANDI APPUNTAMENTIAI festival aretino 1 Grandiappuntamenti della musica èarrivato il momento delprogetto in cui collaboranosette compositori della classedi Andrea Portera presso laScuola di musica di Fiesole ei sette interpreti dei TangramChamber Project, anchequesti dal vivaio musicale diFiesole, che insieme eseguonoGreen Music, la produzioneesclusiva commissionata dalFestival. Arezzo Serra Eventi diCa' de Frati, ore 11, 10 euro

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Festival I Grandi Appuntamenti dellaMusicaUltimi due giorni per il festival « GrandiAppuntamenti della Musica» dei comitatoArezzo Città dei Vasari: oggi alle 11 concertodei Tangram Chamber Project della Scuola diMusica di Fiesole (al Serra Eventi dellaResidenza Ca de Frati, via Chiari 75) e domaniore 11 Ara Malikian al violino (al liceoFrancesco Redi, via Leoni 38).

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do áI quartier generaleusi a dividersi ancora»

Neffa sconfina per Cuperlo l S' S"te lt i dí Cívatí®sorridono

di OLGA MuGNAWi

POCHI SEGGI e il verdetto è ap-parso chiaro . Tanto che qualchesconsolato sostenitore di GianniCuperlo ha postato su facebook lacanzone di Bobby Solo Non c'èpiù niente da fare. Un risultatoscontato ? Sì, ma non in queste di-mensioni , con Matteo Renzi chefin da subito ha cominciato a ve-leggiare verso l'80% dei consenti.Dall'Arci di Castello a Serpiolle,da Rifredi alle Vie Nuove, da Pere-tola a Mantignano . I numeri chearrivano dai seggi sia del centroche dalla periferia hanno uccisoogni sogno di gloria nei cuori del-la sinistra più dura e pura: anchese lo scrutinio non era neppure ametà Cuperliani e Civatiani han-no capito che niente avrebbe piùimpedito a Renzi l'incoronazionea segretario nazionale del Pd. Untrionfo da faraone . Una sconfittasenza appello per gli altri due sfi-danti.Casa della Cultura, via Forlanini,sede della federazione del PartitoDemocratico . Si capisce subitoche la festa non è qui. Le stanzedel partito assomigliano al deser-to dei Tartari. Qualcuno prendeper telefono i dati dai seggi, qual-cun altro trascrive percentuali sudei tabulati . Cascine del Ricco,Settignano, Pian di San Bartolo.Le differenze tra una sezione el'altra oscillano di poche unità, avolte appena di decimali . E per lasinistra che ha scommesso sul'anima più rossa è una debacle,perché Gianni Cuperlo, l'unicodei tre candidati alla segreteria na-zionale con ancora la bandiera indel Pd in mano, è stato raggiunto

e a volte sorpassato dall'outsiderPippo Civati.Mentre i dati arrivano più o me-no a ritmo regolare, il segretariocittadino Federico Gianassi, simette il cappotto , saluta i pochi inservizio , sale in macchina e filavia all 'Obihall , perché sì , la festa èlì. Del resto lui è da sempre unrenziano e ora si gode il trionfo.A guardia della federazione restail segretario metropolitano FabioIncatasciato, che non ha mai fattomistero di stare dalla parte di Cu-perlo. «Va detto che è una vittoriastraordinaria e schiacciante - so-stiene Incatasciato - con un'af-fluenza superiore a quella del2009. E credo che tutta questa gen-te che è andata a votare per le pri-marie significhi una cosa precisa:che il Pd c'è e che vuole una svol-ta. Il voto a Matteo significa que-sto, che la sinistra deve portare alcambiamento del Paese . Ora e ilmomento di lavorare, tutti insie-me, senza dividersi in correnti, te-nendo però bene a mente che ledifferenze sono comunque un va-lore, un elemento di grande forza,per vedere le questioni importan-ti da punti di vista differenti».Il segretario metropolitano da og-gi penserà alla sua nuova squadrache ancora non ha nominato eche adesso dovrà pur tenere contodi questo successo eccezionale diRenzi: «Un consenso così alto pre-suppone anche una grande re-sponsabilità - continua Incata-sciato - e sono certo che Matteosarà all 'altezza del suo compito,così come lo sarà tutto il Pd».Ma adesso chi lo fa il candidatosindaco per Palazzo Vecchio? Ilsegretario allarga le braccia: «Ve-dremo ... Più che alle persone do-vremo pensare a che città voglia-mo».

INTANTO qualche vecchioiscritto fa capolino alla federazio-ne. Nel circolo ricreativo accantogli habitué della sala da ballo nonsembrano interessato alla corsaper la segreteria nazionale del Pd.

In un angolo un anzia-no signore sfoglia ma-linconico un giornale.Scusi, è dispiaciuto peril risultato delle prima-rie? «Cosa? Per la veri-tà mi girano per la scon-fitta della Fiorentina.Ma chi ha vinto?» Ren-zi. «Si sapeva , è semprea Porta a Porta !», e con-tinua a sfogliare il gior-nale...Neanche i sostenitori

di Civati hanno fissato un puntodi raduno . Eppure i risultati delloro candidato non sono andatipoi così male, anzi. Ieri alle 16.30Civati ha fatto persino la sorpresadi arrivare al Circolo di Varlungoper un rapido incontro con la gen-te: «Negli ultimi giorni di campa-gna elettorale non era riuscito apassare da Firenze - spiega Ol-mo Gazzarri, referente e candida-to ai congressi locali per la lista diPippo Civati -. Così ha pensatodi fare questo blitz mentre stavaandando da Milano a Roma, fer-mandosi prima a Bologna e poiqui a Firenze. E' stato un incon-tro importante e al di là dei nume-ri questo risultato sarà un puntodi partenza per la sinistra di do-mani».A Firenze infatti la mozione di Ci-vati è riuscita a raggiungere laquota dei consensi di Cuperlo:«Per prima cosa voglio ringrazia-re tutti i volontari - continuaGazzarri -. Dopodichè dobbia-mo riflettere sul fatto che la sini-stra del Pd oggi non si identificasolo in Cuperlo . Io stesso vengoda quella cultura politica ma capi-sco come molta sinistra lo sentaun interlocutore distante . Insom-ma, Renzi ha vinto ma c 'è tantoda fare».

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