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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279 anno XiV Sabato 19 ott obre 2013 N* 241 uSd 1,00 - Can 21,00 - uRY 20 Pesos Direttore Mimmo Porpiglia R Quotidiano d’informazione indipendente www.lagenteditalia.com edizione sudamerica Quotidiano fondato nel 1999 servizio a pag.6 PROCESSO MEdIASET: oggi la Corte d'Appello di Milano decide sull'interdizione di Berlusconi di stefania pesaVento 'John Shane, noto criminologo e professo- re al John Jay College of Criminal Justice di Nueva York; Edward Maguire, professo- re dell’American University e Colin Rogers dell’Università di South Wales. Questi i nomi dei tre esperti che dovrebbe- ro rivoluzionare il modus operandi della polizia uruguayana e contribuire così’ ad incrementare la sicurezza. Ognuno, operando nel proprio campo di specializzazione, sta lavorando per miglio- rare le capacità tecnico-operative della polizia uruguayana. Come? Analizzando che cosa non funziona e fornendo soluzio- ni. Mancanza di coordinazione e capacità di lavorare in squadra i fattori più impor- tanti su cui investire, secondo i tre studio- si. La Legge di Stabilità continua a divide- re. Ma il provvedimento del governo Letta trova un difensore di peso, come il presi- dente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che privilegia la necessità di operare scelte "responsabili" prima che "coraggiose", come invocato da molti negli ultimi giorni. "Occorre un atteggia- mento critico quanto si voglia - spiega il Capo dello Stato in una videointervista tra- smessa al convegno dei giovani imprendi- tori di Confindustria, in corso a Napoli- ma che sia sostenibilmente propositivo e consapevole di vincoli e condizionamenti oggettivi che non si possono aggirare. Perchè quella - osserva- non sarebbe una prova di coraggio ma una prova di inco- scienza". "Abbiamo superato momenti molto più complessi - continua Napolitano - supere- remo anche questo momento di crisi. Occorre ricostruire un clima di fiducia. Bisogna in primo luogo che tutte le forze sociali, culturali, politiche del Paese sap- piano di avere il dovere di dare fiducia in un'Italia che torni a crescere nel Nord e nel Sud perchè se crescesse solo al Nord l'Italia non andrebbe troppo avanti". Ieri era stata la volta delle critiche del Pdl, spaccato tra chi - principalmente gli espo- nenti di governo - hanno sostenuto il testo e chi invece vi ha letto un aumento nasco- sto dell'imposizione fiscale e misure insuf- ficienti per la crescita. U n venerdì da campioni. In campo, e anche sugli spalti. invia le tue immaginiLa Roma ha battuto il Napoli 2-0 e scappa in testa al campionato. Le reti entrambe di Pjanic: la prima su punizione e la seconda su calcio di rigore per fallo di Cannavaro, poi espulso per doppia ammonizione, su Borriello.Il riacutizzarsi di un fastidio muscolare al flessore ha costretto Francesco Totti a lasciare il campo al 33' del primo tempo. Il capitano giallo- rosso aveva avuto un analogo problema gia' al ter- mine della sfida di San Siro con l'Inter. di roberto Zanni servizio a pag.3 Mafia in Lombardia, sciolto un comune il fatto U na drammatica allarmante conferma. Mafia, ndrangheta, camorra e quant’altro sono penetrate in maniera profonda al Nord. Incidono e determinano con i rappresen- tanti delle cosche presenti sul territorio. servizio a pag.4 segue a pag.2 segue a pag.2 di franco esposito Roma, il record è da scudetto (2-0) il Napol i si arrende all'Olimpico Coordinazione, capacità di lavorare in équipe: ecco che cosa manca ai poliziotti dell’Uruguay servizio a pag.7 albuquerque va nel pallone, italiano... Come la grande Mela vive la più grande Parata dell’orgoglio italiano: anche L’aquila c’è Due esperti statunitensi e uno inglese stanno conducendo uno studio sul campo in collaborazio- ne con la polizia uruguayana, per migliorare i risultati degli operativi. Si comincia dalla Seccional 25 (nei pressi della Scuola Nazionale di Polizia di Montevideo) con un lavoro che pre- vede anche un periodo di formazione negli Stati Uniti per alcuni poliziotti Le imprese bocciano la manovra. Napolitano la difende: "Prudenza" Legge di StaBiLita’ B erlusconi, o meglio il suo collegio difensivo, che vede schierati Nicolò Ghedini e Franco Coppi, di nuovo alle prese oggi, con la Corte d'Appello di Milano che stamattina dovrà decidere la durata dell'interdizio- ne dai pubblici uffici per l'ex premier, condannato ad agosto in via definitiva per frode fiscale a 4 anni di reclusione per il caso dei diritti tv Mediaset. La deci- sione dei giudici dovrebbe arrivare in tempi rapidissi- mi, forse già in mattinata. segue a pag.2 Michelle Bonev e il racconto a "Servizio Pubblico" La Pascale presenta il conto:"Voglio 10 milioni"

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Direzione, Amministrazione Porps International Inc. - 100 Ocean Lane drive Suite 403 - Key Biscayne FL 33149 - La Gente d’Italia Cronache degli italiani dal mondo - Trademark n° 75/829279

anno XiV Sabato 19 ottobre 2013 N* 241uSd 1,00 - Can 21,00 - uRY 20 Pesos

DirettoreMimmo Porpiglia

R

Quotidiano d’informazione indipendente

www.lagenteditalia.comedizione sudamerica

Quotidiano fondato nel 1999

servizio a pag.6

PROCESSO MEdIASET: oggi la Corte d'Appello di Milano decide sull'interdizione di Berlusconi

di stefania pesaVento

'John Shane, noto criminologo e professo-re al John Jay College of Criminal Justicedi Nueva York; Edward Maguire, professo-re dell’American University e ColinRogers dell’Università di South Wales.Questi i nomi dei tre esperti che dovrebbe-ro rivoluzionare il modus operandi dellapolizia uruguayana e contribuire così’ adincrementare la sicurezza. Ognuno, operando nel proprio campo dispecializzazione, sta lavorando per miglio-rare le capacità tecnico-operative dellapolizia uruguayana. Come? Analizzandoche cosa non funziona e fornendo soluzio-ni. Mancanza di coordinazione e capacitàdi lavorare in squadra i fattori più impor-tanti su cui investire, secondo i tre studio-si.

La Legge di Stabilità continua a divide-re. Ma il provvedimento del governo Lettatrova un difensore di peso, come il presi-dente della Repubblica, GiorgioNapolitano, che privilegia la necessità dioperare scelte "responsabili" prima che"coraggiose", come invocato da moltinegli ultimi giorni. "Occorre un atteggia-mento critico quanto si voglia - spiega ilCapo dello Stato in una videointervista tra-smessa al convegno dei giovani imprendi-tori di Confindustria, in corso a Napoli-ma che sia sostenibilmente propositivo econsapevole di vincoli e condizionamentioggettivi che non si possono aggirare.Perchè quella - osserva- non sarebbe unaprova di coraggio ma una prova di inco-scienza"."Abbiamo superato momenti molto piùcomplessi - continua Napolitano - supere-remo anche questo momento di crisi.Occorre ricostruire un clima di fiducia.Bisogna in primo luogo che tutte le forzesociali, culturali, politiche del Paese sap-piano di avere il dovere di dare fiducia inun'Italia che torni a crescere nel Nord e nelSud perchè se crescesse solo al Nordl'Italia non andrebbe troppo avanti".Ieri era stata la volta delle critiche del Pdl,spaccato tra chi - principalmente gli espo-nenti di governo - hanno sostenuto il testoe chi invece vi ha letto un aumento nasco-sto dell'imposizione fiscale e misure insuf-ficienti per la crescita.

Un venerdì da campioni. In campo, e anche suglispalti. invia le tue immaginiLa Roma ha battuto ilNapoli 2-0 e scappa in testa al campionato. Le retientrambe di Pjanic: la prima su punizione e laseconda su calcio di rigore per fallo di Cannavaro,poi espulso per doppia ammonizione, suBorriello.Il riacutizzarsi di un fastidio muscolare alflessore ha costretto Francesco Totti a lasciare ilcampo al 33' del primo tempo. Il capitano giallo-rosso aveva avuto un analogo problema gia' al ter-mine della sfida di San Siro con l'Inter.

di roberto Zanni

servizio a pag.3

Mafia in Lombardia,sciolto un comune

il fatto

Una drammatica allarmante conferma. Mafia, ndrangheta, camorra e quant’altrosono penetrate in maniera profonda al Nord. Incidono e determinano con i rappresen-tanti delle cosche presenti sul territorio. servizio a pag.4

segue a pag.2

segue a pag.2

di franco esposito

Roma, il record è da scudetto (2-0)il Napoli si arrende all'Olimpico

Coordinazione, capacità di lavorare in équipe:ecco che cosa manca ai poliziotti dell’Uruguay

servizio a pag.7

albuquerque vanel pallone,italiano...

Come la grande Mela vive la più grande Paratadell’orgoglio italiano: anche L’aquila c’è

Due esperti statunitensi e uno inglese stanno conducendo uno studio sul campo in collaborazio-ne con la polizia uruguayana, per migliorare i risultati degli operativi. Si comincia dallaSeccional 25 (nei pressi della Scuola Nazionale di Polizia di Montevideo) con un lavoro che pre-vede anche un periodo di formazione negli Stati Uniti per alcuni poliziotti

Le imprese bocciano la manovra.Napolitano la difende: "Prudenza"

Legge di StaBiLita’

Berlusconi, o meglio il suo collegio difensivo, chevede schierati Nicolò Ghedini e Franco Coppi, dinuovo alle prese oggi, con la Corte d'Appello di Milanoche stamattina dovrà decidere la durata dell'interdizio-ne dai pubblici uffici per l'ex premier, condannato adagosto in via definitiva per frode fiscale a 4 anni direclusione per il caso dei diritti tv Mediaset. La deci-sione dei giudici dovrebbe arrivare in tempi rapidissi-mi, forse già in mattinata.

segue a pag.2

Michelle Bonev e il racconto a "Servizio Pubblico"La Pascale presenta il conto:"Voglio 10 milioni"

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SABATO 19 OTTOBRE 2013

2 primo piano

esposito-Segue dalla PRima

La conferma è compagna, fresca sposa di unaspiacevole novità, anch’essa allarmante. Uncomune è stato sciolto per mafia inLombardia. Una decisione più volte applica-ta al Sud, qualche volta in Sicilia, qua e là inPuglia e Calabria, spesso in Campania. Fecechiasso, rumore, scandalo, la vicenda delcomune di Quindici, sotto schiaffo a lungodella famiglia Graziano. In Lombardia nonera mai accaduto, è la prima volta. Fa orastoria il comune di Sedriano, quattordicimilaabitanti, periferia Nord di Milano. Il prefetto di Milano manda i commissari,ma il sindaco Alfredo Celeste, esponente delPdl, non intende dimettersi. Nonostantetutto: tre mesi di arresti domiciliari, il pro-cesso in corso, le manifestazioni popolari deicompaesani piene di cartelli che lo invitanoad andarsene, le intercettazioni e le pagine,tante e non sparse, delle inchieste giudizia-rie. Il sindaco Celeste è accusato di corruzio-ne. Travolta l’ultima diga, lo tsunami si staabbattendo sulle cosche della mafia che ope-rano al Nord. Installazioni delinquenzialidisposte a tutto. La piovra in Lombardia. Macerie a Sedriano. Il comune è stato sciol-to per mafia per decisione del Consiglio deiministri. I commissari sono dietro l’uscio,all’ingresso del palazzo comunale. Sedrianoconsente alla Lombardia di appropriarsi diuna sorta di primato. “Una cosa di cuiavremmo fatto volentieri a meno”, chiosadispiaciuto e irritato il procuratore capo dellaRepubblica, Edmondo Bruti Liberati. Il sindaco Pdl, Alfredo Celeste, pretende direstare sulla sua poltrona, laddove è stato

dichiarato decaduto da mercoledì. A finenovembre, poi, dovrà affrontare l’udienza invirtù della quale rischia di diventare un “sor-vegliato speciale”. Emigrato dalla Puglia, ilprofessore Celeste è un sindaco in ginocchio,chiamato a raccontare, quando riterrà di nonpotere più schivare cronaca e storia, la pene-trazione della ‘ndrangheta al Nord. Ovvero,la metamorfosi del potere oscuro in unaregione lontana dalla Calabria. Le indagini raccontano intanto di un uomobrillante dotato di un convincente eloquio.Una parlantina che neppure un rappresentan-te di commercio o il più abile degli imboni-tori. Eugenio Costantino, il suo nome,imprenditore, ma innanzitutto faccendiere.Un giorno, mentre viaggia sulla sua Bmw,rivela a se stesso: “Io sono stato il portavo-ce…l’assessore ha pagato i voti…”. In quelmomento ignora che il nucleo investigativodei carabinieri lo sorveglia con microfoni eminicamere, lo fotografa nei suoi incontricon note persone di malaffare, pedina i bossche l’imprenditore faccendiere incontra. Proprietario di alcuni negozi “Compro Oro”nella zona di Magenta, Costantino intrattieneregolari rapporti con gli uomini del cosche distanza al Nord. Viene arrestato un anno fa, econ lui l’assessore regionale MimmoZambretti. Su richiesta della procura distret-tuale antimafia coordinata da IldaBoccassini. Zambretti aveva comprato i votidelle famiglie mafiose, unico caso di politi-co arrestato per “voto di scambio” al Nord.Una storia maleodorante. Anzi di più: loscandalo azzerò di fatto la giunta di Roberto

Formiconi, già barcollante di suo e già riccadi episodi di corruzione. Ma Costantino nonsi occupava solo dei pezzi grossi della poli-tica. Si era specializzato nelle trattative conpiccoli comuni, particolarmente redditizi. Sedriano è di questi. Nel piccolo comunealla periferia Nord di Milano, l’onnipresenteCostantino, con il supporto del medicoMarco Scalambra, un amico, contribuiscenel 2009 all’elezione del sindaco AlfredoCeleste. Il capo d’imputazione recita che ilsindaco prometteva di “compiere una plura-lità di atti contrari ai suoi doveri di ufficio”.In breve, metteva la cosa pubblica a disposi-zione “degli interessi privati dei corruttori”.Lo scioglimento del Comune è infatti conse-guente a un appalto sul verde, attribuito alsuocero di un giovane rampollo di ‘ndran-gheta e un altro ad una società di un corrut-tore. Senza contare un buon numero diappalti molto chiacchierati, nel settore del-l’edilizia pubblica. Specialista nelle inchieste profonde, unadocumentata giovane giornalista del giorna-le locale comincia a segnalare irregolarità econnivenze. Viene querelata e intimidita.Seguono immagini di questo tipo: auto conle gomme squarciate e proiettili recapitati.Le indagini hanno ricevuto poderosi impulsiquando le cosche già strutturate inLombardia hanno proceduto all’elezione peralzata di mano del loro rappresentante gene-rale, gradito ai boss già presenti sul territorioe ai capi del Sud. Capiclan e manovalanzasono stati ora messi sotto pressione, bracca-ti, tampinati, seguiti lunghe tangenziali,

intercettati nei capannoni, in ristoranti e offi-cine. Mappati i loro movimenti, registrata lasignificativa espressione “Siamo una cosasola”. Sedriano si era già ritrovato coinvolto, otto-bre 2012, nella bufera sulla RegioneLombardia: il sindaco Celeste ai domiciliariper corruzione. In giunta aveva un referente,Mimmo Zambretti del Pdl. L’ex sindaco sidichiara sorpreso dal provvedimento di chiu-sura del Comune per mafia, proprio lui cheaveva come consiglieri comunali la moglie ela figlia dei due corruttori. E coltivavasoprattutto la prospettiva di “andare un gior-no al Senato”, grazie al sostegno e aimagheggi degli uomini del clan. Come tanti altri politici e imprenditori,Alfredo Celeste simboleggia quello che imagistrati milanesi hanno definito “il patri-monio dell’organizzazione mafiosa che hamutato le strategie”. Intermediari dalla fac-cia pulita, l’ex sindaco e i suoi amici politi-ci, utili, fondamentali per lo sviluppo deibusiness delle mafie.

legge di stabilita’-Segue dalla PRima

E oggi il "lealista" Sandro Bonditorna all'attacco: "La manovra con-traddice agli impegni presi dal Pdlcon gli elettori". Mentre RenatoBrunetta, presidente dei deputati delPdl, propone una cabina di regia perrisolvere "le tante questioni aperte"

sulla legge di stabilità: "Su Imu eService Tax i giornali sono pieni disimulazioni, ma i numeri reali anco-ra non si conoscono", sottolinea.Lamanovra ha diviso anche la compa-gine di governo, con i mal di panciadel viceministro all'Economia

Stefano Fassina, al quale oggi ilministro dello Sviluppo EconomicoFlavio Zanonato ha risposto: "Nonsi poteva fare di più". Mentre ildeputato democratico YoramGutgeld, di area renziana, rilanciaun'idea che si sta facendo strada in

queste ore. Ossia concentrare lerisorse destinate all'aumento delledetrazioni Irpef sui redditi piùbassi, sotto i 25mila euro: "Viste lelimitate risorse disponibili nellalegge di stabilità - sostiene Gutgeld- occorre prestare particolare atten-

zione alle fasce deboli. Sarebbeopportuno in particolare limitare laplatea dei beneficiari della riduzio-ne dell'Irpef a chi guadagna meno di25.000 euro lordi, e assicurare chechi era già esentato dall'Imu nonpaghi la Tasi".

processo mediaset-Segue dalla PRima

dopo aver ascoltato accusa e difesa, la Cortedovrà solo ricalcolare la pena accessoria da appli-care tra un minimo di un anno e un massimo di treanni, come stabilito dalla Cassazione questa esta-te, bocciando il calcolo fatto nei precedenti gradidi giudizio (5 anni) applicando la legge ordinariaanziché le norme tributarie. Appello "bis" daitempi rapidi L'udienza si aprirà alle 9 al primo piano delPalazzo di Giustizia davanti al collegio della terzasezione penale della Corte d'Appello, presiedutoda Arturo Soprano (giudici a latere Maria RosariaMandrioli e Simona Improta). dopo la relazione

di uno dei giudici si passerà alla discussione del-l'avvocato generale Laura Bertolè Viale e a quelladei legali dell'ex premier. In casi del genere le partidi solito parlano un quarto d'ora, massimomezz'ora. Si tratta, infatti, di un appello 'bis' chenon deve entrare nel merito della condanna giàdefinitiva per quella frode fiscale da oltre 7 milio-ni di euro, ma che deve soltanto ritoccare al ribas-so, sulla base dei paletti fissati dalla Cassazione, icinque anni di interdizione inflitti in primo esecondo grado. La difesa punta a "spuntare" unanno. L'avvocato generale Bertolè Viale, quasi certa-

mente, chiederà tre anni di interdizione, mentre ladifesa, dopo aver posto probabilmente alcunequestioni preliminari, punterà ad ottenere il mini-mo, ossia un anno. Poi la Camera di Consiglio,non certo lunga, e la sentenza con le motivazioniche saranno depositate nel giro di due settimane.La pena accessoria, comunque, prima di diventa-re definitiva, dovrà passare un nuovo vaglio dellaCassazione, se i legali di Berlusconi vi farannoricorso, come è prevedibile. Cammino paralleloper interdizione e decadenza La pronuncia della Cassazione potrebbe, quindi,arrivare o già entro la fine di quest'anno o nei

primi mesi del prossimo. Quando la pena dell'in-terdizione sarà definitiva, Berlusconi perderà l'e-lettorato attivo e passivo per il tempo stabilito daigiudici: non potrà più votare, dunque, né candi-darsi. L'interdizione comporterà soprattutto ladecadenza dalla carica di senatore del Cavaliere.Tuttavia, su questo punto dovrà comunque espri-mersi la Giunta per le immunità e poi eventual-mente anche il Senato. Sempre che Berlusconinon sia già "decaduto" in virtù di un voto diPalazzo Madama sulla base della legge Severino.

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SABATO 19 OTTOBRE 2013

3primo piano

John Shane, noto criminologo eprofessore al John Jay College ofCriminal Justice di Nueva York;Edward Maguire, professoredell’American University eColin Rogers dell’Università diSouth Wales. Questi i nomi deitre esperti che dovrebbero rivo-luzionare il modus operandidella polizia uruguayana e con-tribuire così’ ad incrementare lasicurezza. Ognuno, operando nel propriocampo di specializzazione, stalavorando per migliorare lecapacità tecnico-operative dellapolizia uruguayana. Come?Analizzando che cosa non fun-ziona e fornendo soluzioni.Mancanza di coordinazione ecapacità di lavorare in squadra ifattori più importanti su cui inve-stire, secondo i tre studiosi.Anche se la formazione in sensostretto e l’insegnamento dei cri-teri basilari per un’azione di poli-zia di successo, non passano (enon dovrebbero mai passare) insecondo piano.Cosa devono imparare le forzedell’ordine Orientales per con-cludere con successo un numeromaggiore di operazioni? Comepossono cambiare le tecnicheoperative per raggiungere buonirisultati in tempi ragionevoli? Secondo Shane, che ha analizza-to nei dettagli le ragioni di suc-cessi e insuccessi in collabora-zione con 100 agenti, il proble-ma non sta tanto nel basso livel-lo di qualità generale. Quantonella disparità tra buone praticheoperative e incapacità di gestionedi altre problematiche. Ad esem-pio, anche se nell’esame delleevidenze fisiche e balistiche e neltrattamento dei testimoni oculari

si sono fatti grossi passi avanti, lamancanza di coordinamentooperativo e di interscambio diinformazioni determina risultatimeno positivi di quelli sperati.Studio delle vulnerabilità dun-que, anziché semplice migliora-mento degli standard di forma-zione. Si vola alto in Uruguay.Un lavoro ambizioso che puntaall’eccellenza, anche se il puntodi partenza è ben al di sotto diquello che forse potrebbe per-mettere di arrivarci all’eccellen-za. L’altro esperto statunitense,Edward Maguire, sta collabo-rando con 30 ufficiali di altolivello per cercare di adottaremetodi innovativi per quantoconcerne le metodologie investi-gative. “Il crimine è particolar-mente concentrato in alcunezone e in alcuni tempi, in alcunepersone e usando l’analisi di datipossiamo comprendere questi

fenomeni per mettere in attosoluzioni più efficaci. L’obiettivoè quello di dare alla polizia unanuova forma di pensare il suolavoro”, ha spiegato.Altro capitolo di analisi, dopol’innovazione nel processo inve-stigativo e l’analisi di successi einsuccessi è quello della poliziacomunitaria. Ossia, l’utilizzo diagenti di quartiere per ottenereinformazioni dai diretti interes-sati o da chi possa, per la propriavicinanza ai responsabili dei cri-mini, fornire informazioni utilialla risoluzione del caso di spe-cie. Il ruolo dei vecinos diventaquindi di fondamentale impor-tanza, a fianco della specializza-zione della polizia. Colin Rogersdell’Università di South Wales,si sta occupando proprio di que-sto, con il chiaro obiettivo di atti-vare una rete di controllo socialereciproco che funga da inibitoredella propensione a delinquere.La domanda sorge spontanea. ènecessario investire in crimino-logi di fama internazionale? Lostato uruguayano si sta impe-gnando con ingenti somme permigliorare la situazione e questoè chiaramente positivo. Ma saràil passo giusto al momento? Laformazione della polizia passaanche attraverso questo, non c’èombra di dubbio. Ma primaancora di innovare i metodi inve-stigativi, bisognerebbe applicarecon criterio un metodo investiga-tivo coerente. Preparare le unitàoperative affinché in situazionicritiche sappiano intervenire con

tutta la professionalità del caso.Sradicare i meccanismi di corru-zione, fornire delle infrastrutturedegne di tale nome, continuare alavorare sull’aumento degli sti-pendi dei poliziotti (fino a pochimesi fa agli ultimi posti tra laprofessioni scelte proprio a causadel bassissimo salario e del livel-lo di rischio). Quando il FrenteAmplio è andato al governo, lostipendio di un neopoliziottoarrivava a 4.000 pesos, 200 dol-lari. Il costo della vita era circa lametà di quello attuale, ma sicura-mente si trattava di uno stipendiomiserevole. Indegno. Che nonrende certo chi lo riceve tantoincline a sacrificare la propriavita per arrivare a fine mese se esolo se ha fortuna di arrivarci.Oggi, con un sueldo nominal(lordo) compreso tra i 19.000 e i20.00 pesos, la situazione non ècerto allettante, ma sicuramentepiù accettabile. Certo, dato ilvalore remunerativo della pro-fessione, non sono ancora intanti coloro che scelgono consa-pevolmente di intraprenderequesta carriera. E non si tratta dichi ha grandi ambizioni, datoche con una cifra del genere inun Paese come l’Uruguay non èpoi tanto facile pensare di mettersu casa e famiglia.Entusiasta (chiaramente) delprogetto il Ministro dell’InternoEduardo Bonomi che l’ha com-mentato così: “Abbiamo fatto uninvestimento importante,aumentando il personale,migliorando la tecnologia,

aumentando la qualità e la quan-tità dei veicoli, migliorando gliequipaggiamenti. Abbiamoinvestito in stipendi e puntiamo aristrutturare la polizia soprattuttoa Montevideo, ma nulla di tuttoquesto darà buoni frutti se non simigliora la formazione”.I buoni frutti negli ultimi mesisono consistiti, a detta dell’esta-blishment governativo, nell’in-cremento del numero di arresti inflagranza di reato. Fatto che sideve principalmente all’aumen-to del numero degli effettiviimpegnati per le strade e chehanno quindi abbandonato illavoro d’ufficio. Visto in terminispicci, il fenomeno si deve ad unmaggior tasso di intervento dellapolizia. In altre parole, ad unaumento della violenza nellestrade, determinato dagli inter-venti delle forze dell’ordine ealle sparatorie conseguenti.Azioni di repressione dura e

pura. Senza la messa in atto diveri e propri canali di prevenzio-ne. Con una corsa alle armi daparte dei cittadini, che ha portatola media nazionale a 32 armiogni cento abitanti. Un tristerecord condiviso con l’Iraq: ilnono posto a livello mondiale.Molto le speranze risposte neirisultati del programma di inizia-tiva presidenziale “Armas parala vida” che prevede una bici-cletta o una Ceibalita per chiconsegni spontaneamente unarma alle caserme dell’esercito.Ma per chi si sente in pericolo evuole difendersi, per chi vieneaggredito mentre torna a casa lasera ogni paio di mesi, una bici-cletta vale poco. Poliziotti prepa-rati e azioni di prevenzione forseavrebbero bisogno di tempi lun-ghi, ma i risultati potrebberorivelarsi più concreti.

di stefania pesaVento

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uRuguay

Coordinazione e capacità di lavorare in équipe: ecco cosa manca alla polizia uruguayana

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SABATO 19 OTTOBRE 2013

4 SpECialE CalCio

NEW YORK – E’ mercoledìpomeriggio quando il volo dL107 della delta, da Francoforte,atterra in anticipo all’aeroportoJFK, alle quattro e un quarto. Cielocoperto. Una brezza consiglia dicoprirsi. Lunga fila all’immigra-zione, si concentrano numerosivoli. Un’ora abbondante per leprocedure d’immigrazione. Ibagagli hanno girato a lungo albanco di riconsegna. Si va verso itaxi. Era immaginabile la fila. Mala coda è paziente, ordinata. Oltremezz’ora, poi si parte. Molto traf-fico, oggi, verso Manhattan.L’autista tenta un paio di stradealternative, ma non è giornatabuona. Il percorso che di solitorichiede una mezz’ora oggi dilata itempi. Il taxi draiver dissimula,eppure è leggibile il suo disappun-to. Impiega infine un’ora e mezzaper arrivare alla 55 ,̂ sulla SestaAve, nei pressi di Central Park.Meno male che qui i taxi dall’ae-roporto hanno prezzo fisso, 52 dol-lari. Aggiungo una discreta man-cia, capendo la situazione. Il taxistami sembra sollevato. Sono già lesette passate. Mario Fratti, il mioospite è a teatro, ha lasciato le chia-vi come d’accordo, ma in casa miapre Argia, drammaturga diTorino. Casa Fratti è quasi sempre

un cenacolo d’artisti. Sistemo incamera il bagaglio ed esco adincontrare la città, scarpinandosulla Settima verso Times Square.Come al solito piena di gente, illu-minata dai grandi schermi colorati

della pubblicità che rendono unicoquesto posto di New York, anima-tissimo, quantunque non abbia poigranchè d’interessante nelle archi-tetture, se non il famoso orologio ela tribunetta dove i ragazzi a turnosi siedono qualche minuto. Il fusoorario mi consiglia di guadagnareil letto. Ci attendono giorni di gran-de impegno. Giovedì, prima gior-nata a New York. Si esce di buonmattino nella metropoli che non siferma mai. Si annusano odori, siscruta la gente, si entra nel clima,insomma si gode la città calandosinella sua atmosfera. Si prendonocontatti, al rientro: Rita Monte, SalPalmeri e Luisa Potenza (radioICN), Letizia Airos, il prof. MarioMiglione, direttore Centro di Studiitaliani della Stony BrookUniversity, Tony Tufano, l’ItalianAmerican Museum. Il prof.

Miglione conta di organizzare unaconversazione per martedì 15, seriuscirà con i tempi stretti, doveandrei a parlare dell’Aquila. Sipranza da ABA, ristorante turcosulla 58 .̂ New York è un crogiolodi cucine e sapori da tutto ilmondo. A sera, off Broadway, siva a teatro con Mario Fratti e suafiglia Valentina, regista teatrale. E’l’ultimo “play” del grande dram-maturgo aquilano, “The Vaticanknows”. Anche quest’anno ilTheater for the New City, nelVillage, ha invitato Mario Fratti arappresentare una novità. E cosìhanno messo in scena “TheVatican knows”, dramma sul rapi-mento di Emanuela Orlandi,scomparsa dal Vaticano durante ilpapato di Giovanni Paolo II, nel1983. Un mistero non risolto. IlNew York Times, nel maggio2012, ipotizzò che fosse stata rapi-ta per fare uno scambio con AliAgca, in prigione per aver tentatodi uccidere il papa. Fratti costrui-sce il suo dramma brillantemente,intorno a questa versione. Unacompagnia di ottimi attori, madavvero eccellente e commoventeè la protagonista, Giulia Bisinella,attrice di Belluno. L’opera di Frattiè stata scelta per le celebrazionidell'Anno della Cultura Italiananegli Stati Uniti, tra gli eventi aNew York promossi dall’ItalianHeritage of Culture MonthCommittee, presieduto da Joseph

Sciame. E’ in programma per tresettimane. Come sempre il dram-ma ha un finale imprevedibile! Lacifra di Fratti. Molti gli applausi.Tra il pubblico era presente anchela drammaturga Argia Coppola,che ha scritto un interessantedramma su Marilyn Monroe.Andiamo a cena in un ristorantepolacco, sulla Prima Ave. Venerdì11, cielo coperto. La giornata siprevede intensa. Mi sono alzatopresto, alle 5 e venti, postumi delfuso orario. Mattinata di contatti:email, facebook, telefono. Alle 11chiamo al cellulare domenicoAccili, non risponde. Mi chiamaqualche minuto dopo, concordia-mo di vederci in giornata. Spostaun appuntamento nel pomeriggioe propone d’incontrarci da lui, orapranzo. Ci verrà a prendere, allafermata della Metro, alla 168 ̂Str.Viene anche Mario, è interessato aconoscerlo. Mimmo Accili èmedico, abruzzese dell’Aquila,ma è vissuto a Roma fino al 1985.Poi a Washington, al ClinicalCenter National Institutes ofHealth fino al 1998, quindi a NewYork. Insegna alla ColumbiaUniversity, dove è direttore delCentro Ricerche diabete edEndocrinologia “Naomi Berrie”,finanziato dalla fondazioneRussell Bernie. Sono molto emo-zionato di rincontrarlo, l’ultimavolta che l’ho visto fu il 17 ottobre2007, alla cerimonia funebre di

suo padre, il sen. Achille Accili,uno dei riferimenti della mia for-mazione politica. Il sen. Accili eranato nel 1921, ad Acciano, doveera stato sindaco. Poi fu segretario

provinciale della dc e nel 1968 fueletto per la prima volta in Senato,confermato per cinque mandati.La famiglia, attraverso GiorgioCastellani, chiese a me - e non adillustri personalità politiche aquila-ne - di tenere la commemorazionedel senatore, in Cattedrale, aL'Aquila. Mi ricordo quando l’ar-civescovo Giuseppe Molinari midiede la parola, ero emozionatodavanti alla grande folla che riem-piva il duomo. Tutta la città. Lafigura politica ed umana del sena-tore Accili aveva contribuito note-volmente alla formazione d’unaintera generazione di classe diri-gente aquilana. Questo dissi, conparole venute dal cuore. Ma lascia-mo i ricordi, torniamo a NewYork. Mimmo ci vede dalla fine-stra del suo ufficio e ci viene incon-tro. Un forte abbraccio, poi gli pre-sento Mario, che egli conosce difama, come scrittore. Ma Fratti èstato anche docente diversi anniproprio alla Columbia University,prima d’andare ad insegnareall’Hunter College. Con Mimmo,nel suo ufficio, parliamo moltodell’Aquila, della sua famiglia, deisuoi ricordi da ragazzo, quandocapitavo qualche volta a casa a tro-vare il padre, in via SantaElisabetta. Poi andarono a vivere aRoma, in una casa sullaNomentana. Mimmo vuole noti-zie della mia famiglia, dei mieifigli. Poi di Mario, che gli raccon-

ta in modo succinto, come sua abi-tudine. Io sono più dettagliato eaggiungo quel che Fratti maidirebbe di se, che è un grandeautore teatrale, dei suoi successi,del prestigio di cui gode nelmondo del teatro americano einternazionale. Pranziamoall’Università, nel ristorante inter-no. Ottimo. Pesce, io. Mariocarne. Mimmo un’insalata. Ha unfisico asciutto, da maratoneta,Mimmo. E infatti dice che, disabato, va in università da casasua, a Tribeca, di corsa per 16 chi-lometri. Al fine settimana, alterna-

tivamente, torna a casa la moglie,libanese d’America, da Toledo,dove insegna Fisiologia e fa ricer-ca di base, oppure la raggiunge luiin Ohio. Mimmo ci fa visitare ilCentro, organizzatissimo ed effi-ciente. In laboratorio molti ricer-catori giovani, tanti asiatici e unasola ragazza italiana, medico diRecanati. Nel Centro orbitano 30mila pazienti, dai 2 mesi fino atarda età. Pagano le assicurazioni,la differenza non coperta la paga laFondazione Russell Berrie.L’ultima donazione, nel 2012, èstata di 27 milioni di dollari. LaFondazione ha fatto costruire a suespese la magnifica struttura, bellaanche architettonicamente. E’ unodei Centri antidiabete migliori almondo. Mimmo si definisce un"professional writer", girando ilmondo per congressi medici,almeno 50 viaggi l’anno, una trot-tola. Lo farà di nuovo all’inizio disettimana. Mimmo Accili darà ilsuo sostegno alla Candidaturadell’Aquila a Capitale dellaCultura, direttamente ed attraversola Casa Italiana della ColumbiaUniversity. Ci salutiamo che sonole tre e mezza. E’ l’orario del suoappuntamento spostato, maanch’io devo correre per incontra-re Fabio Ghia, contrammiraglio diMarina in pensione, ora imprendi-tore e giornalista, presidente di

annotaZioni ED EmoZioni a nEW YorK, pEr il ColUmBUS DaY

Come la grande Mela vive la più grande Paratadell’orgoglio italiano: anche L’aquila c’è

di Goffredo palmeriniaaa

Giovedì, primo giorno

a new York. Si esce

di buon mattino nella

metropoli che non

dorme mai

un’immagine della parata del Columbus day foto courtesy

segueancora immagini della parata foto courtesy

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SABATO 19 OTTOBRE 2013

5SpECialE CalCio

ANFE Tunisia. Rappresentiamol’associazione delle famiglie emigra-te fondata dalla deputata costituenteaquilana Maria Federici alle manife-stazioni del Columbus day e allagrande Parata del 14 ottobre. Arrivoin orario, prendiamo una birra insie-me al bar vicino al Carnagie Hall,dove gli avevo dato appuntamento.Alle cinque mi avvio verso ilCalandra Institute, sulla 43 ̂ strada.Faccio quattro passi a piedi, hotempo. Scendo verso Times Square.Come sempre una varia umanitàriempie la piazza, pullula di gente.Una ragazza in bikini a stelle e striscesuona una chitarra bianca ad un cro-cicchio. In Italia la polizia la ferme-rebbe per oltraggio al pudore. Quinegli States, dove persino più casti-gati sono nei costumi, si consente.Arrivo al 25 della 43 ̂Street, piano17. C’e’ la redazione di i-Italy,network stampa e tv diretto daLetizia Airos. Alla testata collaborocurando la rubrica che Letizia hachiamato L’Altra Italia, dandogli per-sino l’immagine di copertina del miolibro. Il network è una delle iniziativeeditoriali, in inglese ed italiano, piùinnovative e multimediali inAmerica. Saluto Ottorino Cappelli,Letizia ancora non arriva. AlCalandra Institute, il dipartimento distudi italiani della CUNY (CityUniversity of New York), c’è la pre-sentazione di uno spettacolo teatraleche ASMEF e Loups GarouxProduzioni stanno programmandoper rappresentarlo a New York,“Gilda Mignonette, la Regina degliemigranti”. La drammaturgia è fir-mata da Francesca PedrazzaGorlero, Guido Polito e RiccardoReim. Interprete e regista sarà l’attri-ce napoletana Marta Bifano, presen-te alla presentazione insieme allagiornalista didi Leoni, alla portavoceASMEF e giornalista MariangelaPetruzzelli, all’artista Mark Kostabi,a Joseph Sciame e al direttore delCalandra Institute, prof. Anthony J.Tamburri. Prima dell’evento saluto ilprof. Tamburri e parliamo alcuniminuti. Gli faccio omaggio del mio

“L'Altra Italia”, lui si ricorda che l'ul-tima volta gli ho fatto omaggio delmio libro “L'Aquila nel mondo”, loha apprezzato. Gli parlo dellaCandidatura dell'Aquila a Capitaleeuropea della Cultura 2019. E’ moltovicino moralmente alla nostra città, cisarà sicuramente un’adesione delCalandra, un plauso per la candidatu-ra. Si procede alla presentazionedello spettacolo teatrale sulla figurapoliedrica ed affascinante dell’eroinadell’emigrazione italiana negliStates, l’attrice e cantante napoletanaGilda Mignonette che nel 1924arrivò a New York diventando un’i-

cona dei nostri emigrati in America.L’ASMEF (Associazione SviluppoMezzogiorno Futuro) promuove aNew York questo evento, che hadebuttato a Todi. Con molta efficacialo espone Mariangela Petruzzelli,anche autrice di programmi Rai, inassenza del presidente SalvoIavarone, infortunatosi a Napoli peruna caduta dal motorino. di ASMEFsono membro del Comitato scientifi-co, mi sento un po’ a casa. A fineevento parlo con Letizia Airos, tena-ce direttore di i-Italy, ormai punto diriferimento per la cultura italiana chepassa a New York, impossibile chelei non faccia un’intervista: Jovanotti,Battiato, Pino daniele, e numerosialtri. Qualche giorno fa lo sceno-grafo, tre volte Oscar, dante Ferretti.Ripasso al MoMA. La libreria èancora aperta, sono quasi le 8 di sera.Faccio un giro, trovo il libro “FER-RETTI - L'arte della Scenografia”,

seconda edizione, curato da GabrieleLucci ed edito da Electa-Accademiadell'Immagine, una preziosità tuttaaquilana. Che emozione, un po’dell’Aquila in un tempio della cultu-ra americana! C’è la mostra sul gran-de scenografo italiano al MoMA. Lavedrò nei prossimi giorni. Sabato 12ottobre, giorno della scopertadell’America, sole e vento. Giornatadi contatti telefonici e di shopping,con una puntata al Macys.domenica 13, vi riassumo la giorna-ta, almeno fino al pomeriggio. Unabella giornata di sole. I colori can-gianti dell’autunno dipingono lechiome degli alberi e Central Park ècome un quadro impressionista.Oggi è domenica, voglio andare aMessa. Scelgo la cattedrale di St.Patrick, naturalmente, sulla QuintaAve. La trovo impacchettata dai tubiinnocenti, sta in restauro integrale,ma non è sottratta al suo scopo. E’piena come un uovo. Celebra il car-dinale Timothy dolan, arcivescovodi New York, ne riconosco la voce. Afine celebrazione dice alcune paroleche non comprendo tutte, comunquesta annunciando il Columbus day ela parata dell’indomani. I fedeli rido-no, il cardinale ha una forte tendenzaall’umorismo, come già avevo nota-to due anni fa. La messa è finita, ilcorteo dei celebranti mi passa a duemetri di distanza, faccio una foto rav-vicinata al cardinale, che sorride.Esco. Telefono ad una amica carissi-ma, da un mese trasferitasi a NewYork. E’ Mariza Bafile, figlia diGaetano, cittadino onorariodell’Aquila, il fondatore del quotidia-no “La Voce d’Italia” di Caracas,giornale con il quale collaboro.Mariza è nata a Caracas, la madreaquilana doc, famiglia Tazzi. Lei cheha fatto gli studi fino alle superioriall’Aquila, poi tornò in Venezuelaper laurearsi e per lavorare al giorna-le del padre. Gaetano Bafile è statauna grande penna del giornalismoitaliano all’estero, di servizio per inostri emigrati. di lui e del suo corag-gio parlò anche lo scrittore GabrielGarcia Marquez. del giornaleMariza è stata vicedirettore, fino al2006, quando venne eletta nellaCircoscrizione America del Sud alParlamento italiano, dove ha ricoper-to la carica di Segretaria di presiden-za della Camera dei deputati. Marizascrisse la prefazione al mio primolibro “Oltre confine” e venneall’Aquila a presentarlo. Sono moltolegato a lei e alla sua famiglia. E a suofratello Mauro, che dalla morte diGaetano è direttore del giornale. Matorniamo a noi. Ci siamo dati appun-tamento davanti alla Cattedrale, perle 12 e mezza, lei deve arrivare da

Brooklyn. Sono le 11 e qualcheminuto. C’è un gran movimento ditransenne e molti agenti della poliziadi New York (NYPd). Immaginoche stiano preparando per l’indoma-ni, quando ci sarà la famosa parataalla quale dovrò partecipare comedelegazione ANFE. Invece, un quar-to d’ora dopo, eccoti arrivare un cor-teo, alla testa un drappello dellaPolizia a cavallo, poi la banda dellaPolizia di New York. Non mi spiego,ma poi subito capisco. E’ ilColumbus day degli Ispanici: spa-gnoli, messicani, portoricani, haitia-ni, cubani, centro-americani, vene-zuelani, boliviani, argentini, cileni,peruviani, e gli altri. Festosa, colora-ta, coloratissima. La Quinta si variempiendo di turisti e curiosi, la gior-nata festiva aiuta. Proprio oggi cidovevamo dare appuntamento in

mezzo a questa baraonda! Per farlabreve, meno male che ci sono itelefonini, non si sarebbe sentitonulla con tutto quel chiasso di voci edi suoni, ma con i messaggini siamoriusciti a ritrovarci. Una bella rimpa-triata aquilana, con Mariza. Ha volu-to sapere le ultime novità della cittàche ama molto, cosa vi succede dipositivo e quali sono invece i proble-mi. Le ho parlato a lungo, conse-gnandole il documento presentato alMinistero per i Beni e le AttivitàCulturali sulla candidaturadell’Aquila a Capitale europea dellaCultura, per la quale impegnerà ognisuo sostegno. Abbiamo pranzatoassieme. Poi un caffè espresso appe-na decente e i saluti per Mario Fratti,che lei conobbe molti anni fa inVenezuela. Mario oggi è andato adun lunch ufficiale, con una sua con-ferenza all’Association of ItalianAmerican Educators. Torna a sera.Mariza mi dice che gli farà un’inter-vista, prossimamente, per il primonumero della rivista mensile che diri-gerà. Parlerà anche del romanzo“diario proibito”, uscito di recente inItalia e presentato in prima nazionaleall’Aquila. Le ho inviato il formatopdf del romanzo, così potrà intervi-stare l’autore conoscendo la suaopera. Lunedì 14, giorno della para-ta. Mi alzo presto, come al solito.Scrivo un’email a Laura Benedetti,che vive e lavora a Washington, doveinsegna alla Georgetown University.Ci sentiremo poi per telefono. Esco

di buonora, alle 9, per andare alColumbus day. Le manifestazionicominciano con la Messa in catte-drale, celebrata dal cardinale dolan.Tutta la comunità italo americana èpresente, con i massimi esponenti. IlConsole generale a New York,Natalia Quintavalle, fa gli onori dicasa. E’ molto stimata ed apprezzatadalla nostra comunità. Sono conFabio Ghia, siamo la rappresentanzaufficiale dell’ANFE, che ha un postodi rilievo nella parata, tra le primedelegazioni, grazie ad uno stretto rap-porto con la Columbus CitizensFoundation, la potente associazioneche da decenni organizza l’eventonato nel 1929 per iniziativa diGeneroso Pope. E’ una bella giorna-ta di sole. Fabio Ghia potrà stare perpoco, nel pomeriggio riparte perTunisi. Appena fuori della cattedralemi sento chiamare, è Rosanna diMichele, una vera ambasciatricedella cucina abruzzese e delle eccel-lenze gastronomiche della nostraregione. Fa almeno due missionigastronomiche l’anno nei ristorantidi New York. E’ molto conosciuta ela sua simpatia conquista. La cono-sco da alcuni anni e apprezzo la suapassione e la qualità del suo impegnoper promuovere l’Abruzzo. Come disolito accade, il mondo istituzionalestenta a riconoscere le vere qualitàdelle persone, sulle quali poter inve-stire, preferendo logiche che spessocostano molto e producono assaipoco. Invece, basterebbe vedere cosaRosanna riesce a fare in due settima-ne, non solo nelle sue dimostrazioniin cucina, ma nel mondo delle buonerelazioni, per capire quanto sarebbeutile all’Abruzzo investire anchesulle potenzialità di questa “amba-sciatrice” delle qualità della nostraregione. Parte la parata, in testa ilConsole generale, NataliaQuintavalle, e gli esponenti dellacomunità italiana nella ColumbusFoundations con il suo presidenteLouis Tallarini ed il responsabiledelle celebrazioni, Frank Fusaro. Poiuna banda. Quindi la rappresentanzadella Columbia University. Intantoche il corteo muove, arriva il candi-dato sindaco di New York, l’italo

americano Bill de Blasio. Scatto unafoto a Rosanna con lui, mentre loandiamo a salutare. Altissimo. E’molto alla mano, come capita qui inAmerica. Intanto ci ricongiungiamocon Mariangela Petruzzelli, madreabruzzese e padre lucano. Lei vive aRoma, persona eccellente, preparatae grande promoter di eventi culturali.Come già dicevo, è addetta stampa diASMEF. Facciamo insieme la sfila-ta, scegliendo di aggregarci alla dele-gazione del Governatore di NewYork, Andrew Cuomo, una persona-lità di spicco insieme a suo padreMario, della nostra comunità negliStates. Sfilare alla testa del corteo nonconsente di gustare la parata, nei suoiaspetti più suggestivi e nelle suecuriosità. Ma è un’esperienza che giàho fatto. Partiamo dalla 48 ,̂ alle 11circa. La nostra sfilata sulla QuintaAve si scioglie a mezzogiorno, alla69 ̂Street, dov’ha sede la ColumbusFoundation. Vi è allestito un buffetper gli ospiti. Usciamo poi a godercila sfilata, si concluderà alle tre delpomeriggio, con l’ultima banda gio-vanile d’un College del Connecticut,che già le macchine pulitrici dell’i-giene urbana spazzano e lavano lastrada. Alle cinque, in Consolato, ilricevimento. Saluto NataliaQuintavalle, Console generale, ilprof. Tamburri, il prof. Sciame, altreconoscenze e il vice console onorarioTony Tufano, pilastro dell’ANFEnell’area di New York. Ringraziandogli ospiti, Natalia Quintavalle presen-ta il nuovo responsabile dellaRappresentanza Permanente d’Italiapresso le Nazioni Unite, a New York,l’Ambasciatore Sebastiano Cardi. E’quasi sera, ma una passeggiata daPark Avenue rientrando a casa attra-verso Central Park è sempre piace-vole. Turisti in carrozza, persone suiprati, bimbi che giocano, un giovanesuona il sax, scoiattoli che scorrazza-no sulle rocce di granito bruno e s’ar-rampicano sui tronchi delle betulle,mentre il cielo sul tetto del Plaza sistempera di rosso, al tramonto, e laluna a metà compare sulla punta delgrattacielo che svetta dietro all’EssexHouse.

tutta la comunità italo

americana è presente.

il Console generale a

new York, natalia

Quintavalle, fa gli

onori di casa. E’ molto

stimata ed apprezzata

dalla nostra comunità

un’immagine della parata del Columbus day foto courtesy

il pubblico che assiste alla parata foto courtesy

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SABATO 19 OTTOBRE 20136 politiCa

Nei commenti sulla legge distabilità ha avuto grande succes-so la metafora della montagna edel topolino. I nemici delle lar-ghe intese ne hanno fatto largouso per manifestare la loroinsoddisfazione per una mano-vra finanziaria che era stata pre-sentata dal governo come quellache avrebbe lasciato un segno eche è stata realizzata con il pro-posito di non lasciare segni diqualsiasi genere. Ma il governodelle larghe intese avrebbe potu-to partorire qualcosa di diversoda un misero topolino destinato anon cambiare assolutamentenulla? La domanda è retorica e larisposta è scontata.Il governo non avrebbe potutocomportarsi in maniera diversa.Perché dalla sua nascita ad oggi

ha cambiato natura. Non è piùdelle grandi intese tra Partitodemocratico e Pdl, ma è diven-tato della piccola intesa tra lacomponente governativa del Pde quella del partito di SilvioBerlusconi. Queste due compo-nenti possono ancora contare suuna maggioranza fondata piùsull’istinto di autoconservazionedi chi è diventato parlamentareda meno di un anno che su ideee programmi condivisi.Ma sanno che all’interno deirispettivi partiti sono entrambe inminoranza rispetto a gruppi chegodono di un ampio consensopopolare e che puntano, proprioin base a questo consenso, achiudere prima possibile l’espe-rienza delle larghe-piccole intesee a ritornare alla democrazia del-l’alternanza sancita dalle elezio-ni anticipate. Nei grandi mediapoliticamente corretti impazza

ormai da settimane la narrazionedi un Pdl diviso tra falchi ecolombe e di un Berlusconi che,pur mediando tra le due animedel Pdl, punta alle elezioni dimarzo per rimanere comunquesulla scena politica.A questa immagine di divisionee di declino del centrodestra siaffianca quella di una cavalcatatrionfale di Matteo Renzi versola segreteria del Pd. Ma chi nonsi lascia convincere dalle rappre-sentazioni politicamente correttesa bene che lo schematismomanicheo tra i cattivi berlusco-niani che puntano alle elezioni ei buoni renziani che si appresta-no a conquistare e rinnovare ilPd è fasulla. La verità è che i dueschieramenti sono maggioritariall’interno dei rispettivi partiti epuntano entrambi a chiudere l’e-sperienza delle larghe intesesempre più ristrette e ad andare

alle elezioni nella prossima pri-mavera.Le ragioni , ovviamente, sonodiverse. Berlusconi pensa che ilvoto a marzo sia l’ultima spiag-gia su cui puntare per rimanerenel gioco politico e non lasciarsiliquidare definitivamente dallapersecuzione mediatico-giudi-ziaria. Renzi sa bene che lasegreteria senza premiershipsarebbe una gabbia in cui la vec-chia nomenklatura del partitoconta di cucinarlo a fuoco lento.Ma l’obiettivo dell’uno e dell’al-tro è lo stesso: tornare al voto. Equel che più conta non è solo unobiettivo personale, ma coincidecon l’umore prevalente deirispettivi elettorati. In questecondizioni la montagna gover-nativa non poteva che partorire iltopolino di una legge di stabilitàpriva di segni.

“Silvio Berlusconi fa ancora i festini e Francesca Pascalelitiga con lui”. Questo il contenuto dell’intervista integrale diMichelle Bonev mandanta in onda da Michele Santoro aServizio Pubblico. Intervista che ha scatenato le ire dellaPascale, che non solo smentisce tutte le dichiarazioni dellaBonev ma annuncia la richiesta di un risarcimento record: 10milioni di euro che chiederà a Santoro, La7 e la Bonev e chedestinerà alle case famiglia di Napoli.Francesca Fagnani sul Fatto quotidiano riporta le paroledella Bonev, che dopo aver dichiarato che la Pascale è lesbi-ca e che ha avuto una relazione con lei, parla poi di presuntifestini ad Arcore e di come la fidanzata di Berlusconi sapessetutto e avesse litigato con lui. Secondo la Bonev, in un’occa-sione Berlusconi avrebbe picchiato la Pascale.Una dichiarazione che la Pascale avrebbe accolto con il com-mento sarcastico:“Per la prima volta è stata brava a recitare!”.Nell’intervista la Bonev dice:“Ho vissuto nella menzogna negli ultimi quattro anni e nonsono nemmeno riuscita a ottenere quello che desideravo”.La Bonev racconta quando ha sentito il nome della Pascaleper la prima volta, nel gennaio 2012:“Io ero ad Arcore, a cena con alcune ragazze, quando MariaRosaria Rossi ha chiamato allarmata Berlusconi, dicendo:“Sta arrivando Francesca da Roma, è incazzata nera”. Aquel punto vedendo un “fuggi fuggi”, chiedo a Berlusconi:“Ma chi è questa ragazza?” .“È carina e simpatica”, mi hadetto, “però ha un brutto carattere, ogni tanto arriva e fa casi-no”.La Pascale avrebbe fatto “casino” perché “voleva essere lafirst lady”, dice la Bonev che racconta:“Il mese dopo, sono andata a palazzo Grazioli, sempre percapire cosa stesse succedendo con il mio contratto. E in quel-l’occasione Berlusconi mi ha detto: “ti devo raccontare diquesta ragazza, Francesca Pascale: a lei piacciono le donne.Inizia tutto molti anni fa, con la sua insegnante, una donnamolto più grande di lei. Francesca è molto gelosa delle ragaz-ze che sono intorno a me perché pensa che siano tutte zocco-le, mignotte e poco di buono. Lei vorrebbe starmi vicino perproteggermi e vorremmo fare una cerchia di amiche “piùvicine”, perbene… e lei ha detto che vorrebbe conoscerti.Francesca apparentemente diventerà la mia ragazza…””.Poi la Bonev e la Pascale si conoscono:““Ah, ma come somigli alla mia insegnante!” Siamo vera-mente diventate molto amiche, come due sorelle. Silvio mi eramolto grato che “la tenessi buona”, perché comunque a luiquesta cosa intrigava…”.Berlusconi avrebbe detto alla Bonev di non amare la Pascale:““Michelle, io non la amo. Lei vuole restare qui, io non laamo. Io non la voglio qui”. Al che, gli ho detto: “Silvio, ragio-na, questa è una ragazza che non va con gli uomini e checomunque fa una certa “pulizia” intorno a te, ti può essereutile. Un mese dopo, il 16 luglio, sono arrivati alle mani”.La Pascale avrebbe assalito verbalmente Berlusconi per unatelefonata con Katarina Knezevich:“Sì, e le diceva “ti amo”… Francesca, incazzata nera, hapreso il telefono e l’ha chiuso. Berlusconi non ha più resistitoe, insomma, ha preso il telefono e ha cominciato a darglieloin testa, l’ha graffiata, era piena di lividi. Lei è scesa giù pian-gendo… c’erano 5 ragazze di là che aspettavano le loro buste,insomma un po’ di soldi per arrivare a fine mese, un casino,con i politici dall’altra parte… Lui è arrivato subito dopo e miha detto: “Michelle, tu la devi portare via. Perché lei è unapersona cattiva, mi ricatta, mi dice: ‘Se tu mi mandi via, io tisputtano’”. Lei era una bomba a orologeria, poteva in ognimomento scoppiare”.Dopo aver smentito parola per parola l’intervista della Boneva Servizio Pubblico, una furiosa Francesca Pascale è prontaa chiedere 10 milioni di euro come risarcimento danni per leaffermazioni non vere dell’attrice e regista bulgara.“La Pascale ha assistito alla trasmissione insieme a SilvioBerlusconi, a Dudù e ai direttori dei tg Mediaset. Al di là degliaspetti legati alle fiction di Michelle, quello che ha scossoFrancesca è stato (ovviamente) lo spazio dato alle afferma-zioni della Bonev sulla sua sfera privata e sui suoi gusti ses-suali. Milioni di persone hanno ascoltato la «confessione»della Bonev, che si è soffermata a lungo sulla presunta omo-sessualità di Francesca Pascale, – «inventata ad arte per get-tare fango» sulla sua relazione con Silvio Berlusconi, diconofonti vicinissime a Francesca”..

La legge di stabilitàdi piccola intesa

PeNSiONi, taglio del 5%: a 1500 eurolordi, nel 2016 meno 1068 euro l’anno

Michelle Bonev e il racconto a "Servizio Pubblico"La Pascale presenta il conto:"Voglio 10 milioni"

Il governo delle larghe intese avrebbepotuto partorire qualcosa di diverso da unmisero topolino destinato a non cambiareassolutamente nulla? La domanda è reto-rica e la risposta è scontata.

di arturo diaconale

Pensioni, taglio 5%: a1500 euro lordi, nel 2016meno 1068 euro l’anno. Ilnuovo sistema di rivaluta-zione degli assegni pen-sionistici contenuto neldisegno di legge diStabilità risulta penaliz-zante rispetto alle regolepre-riforma 2011. In untriennio, chi oggi percepi-sce importi tre volte supe-

riori al minimo (1443 eurolordi) in tre anni perderà il5% dell’assegno annuale,circa 1000 euro (1068).In base alla legge diStabilità, la rivalutazionesarà pari al 100% dell’in-flazione solo per gli asse-gni pari o inferiori a trevolte il trattamento mini-mo Inps, quindi fino a1433 euro lordi. La per-centuale viene ridotta congradualità: al 90% per itrattamenti compresi trasopra tre volte il minimo e

sotto 4 volte il minimo,del 75% tra 4 e 5 volte ilminimo, del 50% tra 5 e 6volte il minimo, zerosopra i trattamenti 6 volteil minimo, cioè superiori a2405 euro lordi.Chi negli ultimi due anniha goduto di una pensionepari o superiore ai 1500euro lordi (tre volte ilminimo) ha subito unaperdita su base annua di1013 euro che non recupe-reranno mai per non vani-ficare gli effetti positivi

che la mancata piena riva-lutazione ha avuto suiconti pubblici. Nel 2016,avranno perso invece, subase annua 1068 euro,corrispondente a un tagliodel 49%. Va peggio perper chi nel 2011 percepivaun assegno da 2600 eurolordi, perché a fine 2016avrà perso il 5,5%, ovvero2000 euro l’anno rispettoalle regole pre-riforma.

dalla nostra redaZioneromana

Ci pregiamo comunicare ai signori soci, che, domenica 27 otto-bre 2013, alle ore 16, avrá luogo nella nostra sede sociale, Avda 8de octubre No 4465 quasi Vera, L' Assemblea Generale OrdinariaAnnuale.ORDINE DEL GIORNO:Lectura e approvazione della relazione sulle attivitá sociali e cul-turali svolte nell' anno , luglio 2012- giugno 2013. Lettura e appro-vazione del bilancio annuale, al 30 giugno 2013.Varie.

Cordiali SalutiIl Consiglio Direttivo

ASSOCIAZIONE EMIGRATI REGIONE CAMPANIA IN URUGUAY

aSSOCiaZiONe eMigRati RegiONeCaMPaNia iN uRuguay

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vEnERdi’ 18 OTTOBRE 20137attUalita’

il primo volo230 anni fa

E’una festa che non haeguali nel mondo. Uno di queglieventi che una volta, nella vita,bisognerebbe vedere:l'Albuquerque InternationalBalloon Fiesta, la festa dellemongolfiere. Si radunano 750palloni aerostatici, di mille colo-ri, qualche anno fa erano anchepiù di mille, poi gli organizzato-ri, hanno deciso di limitarne ilnumero, proprio per portare solol'eccellenza. Sono nove giorninei quali Albuquerque va nelpallone: 100.000 spettatori algiorno per la 'Fiesta', che allafine della maratona raggiungo-no il milione. Un appuntamentoseguito da decine di giornalistiche arrivano da tutti gli StatiUniti, ma anche da diversenazioni del mondo, perchè que-sto è l'evento più importante, incampo internazionale, cheriguarda le care, vecchie mon-golfiere. Anche per questa edi-zione, oltre 50 rappresentanti ditestate e tivù straniere si sonodati appuntamento nella città delNew Mexico, per seguire unafesta straordinaria, così partico-lare che servizi televisivi, sonostati trasmessi in ogni angolo delmondo, dal Giappone alla GranBretagna, dalla Francia allaGermania. Tutti col naso all'insùper vedere innalzarsi nel cielogli aerostati, oggi sofisticati, mache nei ricordi di tutti, portanoalle pagine ingiallite di vecchilibri, o a film in bianco e nero.La mongolfiera, eccita la fanta-sia di grandi e piccoli e adAlbuquerque si può soddisfareogni curiosità, solo lì si possono

vedere queste aeromobili cosìstraordinarie da vicino, e poi lepiù belle, le più emozionanti. La'Fiesta' ha una tradizione iniziata42 anni fa per celebrare il mezzosecolo di vita della stazioneradio più antica dello stato delloNew Mexico, KKOB, antenneche hanno fatto storia, fondata alNew Mexico College ofAgriculture and Mechanic Artsche si trova a Las Cruces e cheoggi è diventata la New MexicoState University, da RalphWillis Goddard e che cominciòa trasmettere nel 1919. Il suofondatore nel 1928 morì fulmi-nato mentre cercava di riparareun trasmettitore, così l'emittentevenne venduta e si trasferìappunto ad Albuquerque.Nell'ottobre di nove anni fa poi,

era il 2004, l'emittente radiofo-nica cessò per qualche ora leproprie trasmissioni, perchè, inoccasione della 'Fiesta', unamongolfiera andò a sbatterecontro una delle antenne e perpermettere il salvataggio dell'e-quipaggio KKOB interruppe ilproprio segnale. Una storia,delle mille che hanno avvolto lacittà, la sua radio e le mongol-fiere, che negli anni sono diven-tate parte integrante della vitadella comunità. Una passioneportata da Ben Abruzzo,imprenditore, nato a Rockford,nell'Illinois, prima generazioneamericana di una famiglia italia-na che all'inizio del secolo scor-so si era trasferita negli Statesper trovare fortuna. BenAbruzzo, passione per il volo,

appena laureato entrò nell'U.S.Air Force, e andò nella base diKirtland, appunto nel NewMexico e da lì è nata questa sto-ria incredibile che ha visto BenAbruzzo e Albuquerque unitisotto il segno delle mongolfiere.E quando nell'agosto del 1978tre uomini, con il loro pallone,

atterrarono a Miserey, inFrancia, dopo essere partiti daPresque Isle, nel Maine, negliStates, ecco che Albuquerquesentì propria quell'impresa, laprima volta che una mongolfie-ra trasvolava l'Atlantico. Seigiorni ci vollero a Ben Abruzzoe ai suoi compagni di avventura,Maxie Anderson e LarryNewman, per coprire il tragittoin 137 ore e 6 minuti a bordo del'double Eagle II'. La più emo-zionante delle imprese di BenAbruzzo, che poi dopo, col'double Eagle V' fu il primo a

trasvolare anche il Pacifico, erail 1981, tra l'altro il più lungoviaggio effettuato a bordo di unamongolfiera, dal Giappone allaCalifornia, 9.283 chilometri per-corsi in 84 ore e 31 minuti. BenAbruzzo però morì quattro annidopo, quando con il suo Cessna421 si schiantò al suolo, lì nellasua Albuquerque. Tre anni fa,nel 2010, una sorte simile l'haavuta anche il figlio, Richard,che dal padre aveva ereditato lapassione per le mongolfiere, mamentre stava sorvolandol'Adriatico, era la fine di settem-bre, si persero i contatti e il suocorpo fu trovato da alcunipescatori soltanto in dicembre.Ad Albuqurque però il nomeAbruzzo non scomparirà maiperchè Ben in particolare, matutta la sua famiglia, erano partedella città stessa e anche oggi losono: infatti il museo delle mon-golfiere, l'Anderson-AbruzzoAlbuquerque InternationalBalloon Museum, che è statoinaugurato nel 2005, porta ilnome dei due pionieri che nel1978 riuscirono per la primavolta ad attraversare l'Atlantico,dal cielo, a bordo di una mon-golfiera.

di roberto Zannimiami

la 'fiesta' ha 42

anni ed è iniziata per

celebrare la stazione

radio più antica del

new mexico

albuquerque va nel pallone, italiano...Si tROVa deL New MexiCO iL MuSeO COMPLetaMeNte dediCatO agLi aeROStati

La mongolfiera, nonha età, perchè l'emo-zione, la passione cheprovoca si ripete, con-tinuamente, generazio-ne dopo generazione.La mongolfiera è unaerostato capace divolare in virtù del fattoche il gas che riempieil pallone è più leggerodell'aria circostante equesto determina unaspinta verso l'altosecondo il principio diArchimede. Ha unastoria che ormai èsecolare: il primo voloaccertato, con equi-paggio, di un pallone,avvenne infatti il 19ottobre 1783 a Parigiin Francia, esattamen-te 230 anni fa. Quelpallone, diventato leg-gendario, utilizzò ariacalda per sollevarsi daterra e quindi prendereil volo e fu realizzatoad Annonay daJoseph-Michel eJ a c q u e s - E t i e n n eMontgolfier, da cui poiderivò il nome 'mon-golfiera'. In quellaoccasione il palloneera vincolato a terra ea bordo trasportava loscienziato Jean-Francois Pilatre deRozier, Jean-BaptisteReveillon e Giroud deVillette. Il primo volo'libero', avvenne inve-ce un mese dopo, il 19novembre 1783. Pertrovare invece i primipionieri italiani, sidovette attendere unaventina d'anni: dal1803 al 1809 infattiFrancesco Zambeccarie Pasquale Andreoli,furono protagonisti dialcune ascensioni,partendo da Bologna eForlì. Le mongolfieremoderne, invece, quel-le con la sorgente d'a-ria calda a bordo, ven-nero create per laprima volta da EdYost, durante gli AnniCinquanta e il primovolo, con questo nuovosistema, fu effettuato il22 ottobre 1960.

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Nella città che ogni anno ospita il raduno più grande al mondo dedicato alle mongolfiere(100.000 spettatori al giorno, ne dura nove), che si è appena concluso, c'è una passione senzaeguali per queste aeromobili. È stata portata mezzo secolo fa da Ben Abruzzo, protagonistaanche della prima trasvolata dell'Atlantico, al quale è dedicato il museo e la cui famiglia

il museo di albuquerque foto courtesy

un’immagine di Ben abruzzo foto courtesy un particolare dell'anderson-abruzzo museum foto courtesy

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SABATO 19 OTTOBRE 2013

8 CalCio

Coinvolgere i giovani ediffondere la cultura. Con questidue obiettivi nacque 15 anni fal’Associazione Marchigiana inUruguay. “Fin dall’inizio, abbiamocercato di essere innovativi” rac-conta la fondatrice Anna ClaudiaCasini.“I circoli e i pranzi sono cose moltoutili, però, credo che sia necessariofare un passo avanti. Bisogna esse-re sinceri: se non integriamo i gio-vani un’associazione è destinata amorire” ammette l’anconetana tra-sferitasi a Montevideo oltre 40 annifa.La collettività marchigianadell’Uruguay conta su circa 300soci attivi, di cui “quasi il 40% sonogiovani”. Tante sono state le attivitàin questi anni, soprattutto grandiconcerti musicali. Ma anche pranzied escursioni all’internodell’Uruguay.L’associazione ha un coro con i piùgrandi successi della canzone italia-na, un’idea nata dai giovani per“coinvolgere e sviluppare l’iden-tità”.Jimmy Fontana, Trio NoviTango,duo Santini, Ilaria Baleani, Raquel

Boldorini: sono solo alcuni degliartisti che i marchigiani hanno por-tato a Montevideo.diego Barchiesi, vicepresidente di40 anni, è uno degli integranti dellacomunità anche se per una stranalegge italica non gli viene ricono-sciuto un suo diritto: la nazionalità.Entrambi i genitori sono italiani (lamadre di discendenza), il padreemigrò nel dopoguerra da Iesi e,dopo alcuni anni, prese la cittadi-nanza uruguaiana. Mantenne questanazionalità al momento del matri-monio ed anche al compimento dei18 anni dei figli. Poi tornò italianoma era già troppo tardi. Anche ilfratello di diego Barchiesi si è tro-vato nella stessa situazione.“Nonostante questo, siamo italianinel sangue” assicura.“Ci sono persone che prendono ilpassaporto perché hanno un antena-to nato oltre 150 anni fa. Io, invece,non posso pur essendo figlio”. “Mida molto fastidio” riconosceBarchiesi, il quale frequenta l’asso-ciazione fin dalla sua fondazione.“Inizialmente seguivo i miei genito-ri, poi abbiamo preso la scelta incomune con mio fratello”. “Per mefu fondamentale un viaggio che fecinel 2008 con tutti i rappresentantigiovanili delle associazioni marchi-

giane nel mondo, ci fecerofare un tour per tutta la regio-ne. Fu un’esperienza moltoemozionante” confessa ilveterinario italouruguaiano.Il ruolo del vicepresidente èmolto delicato: “Sono il puntodi contatto tra il Consigliodirettivo ed i giovani”. A suoparere, due sono i motivi chea volte ostacolano i ragazzinel frequentare l’associazione:“Vari impegni (lavoro, studio osport) e, purtroppo, mancanza diinteresse”. Spesso, molti manifesta-no la loro volontà nel parteciparealle attività ma sono costretti arinunciare per la mancanza ditempo libero. “Comunque c’è ungruppo di giovani molto attivi,siamo un quindicina” assicuraBarchiesi.“Far parte di questa associazione èun modo per tenere i legami con laterra dei nostri antenati a cui conti-nuiamo ad essere molto legati”dichiara Pablo dejuan Calzolari, 30anni di cui la metà trascorsi nellacollettività marchigiana. dei suoivari bisnonni italiani arrivati inUruguay, i legami più solidi si man-tennero con la famiglia anconetana.Pablo dejuan, attualmente consi-gliere nel Comitato dei Marchigiani

nel Mondo, ha avuto l'opportunitàdi conoscere bene l'Italia alcunianni fa: borsa di studio ad Ancona epoi un tirocinio a Roma.“Un'esperienza di vita fondamenta-le”.

“All'interno del nostro gruppo”,confessa dejuan, “ci sono delle sto-rie molto particolari; alcuni membri

di oggi sono i discen-denti dei compagni diviaggio del mio bisnon-no. È incredibile, conti-nuiamo a capirci benecon il passare dellegenerazioni”.Carolina Rodriguez,fino a 5 anni fa, ignora-va completamente lapropria storia familiare.Sapeva solo di avere unbisnonno partitodall’Italia dopo la

prima guerra mondiale: arrivò inUruguay per caso, la destinazioneprevista era l’Argentina.“Non sapevamo niente del suo pas-sato perché non ne parlava mai. Erauna storia dolorosa” racconta latrentenne uruguaiana. “Un giorno,con un’amica, scoprimmo l’asso-ciazione marchigiana. da allora,per me, è stato il modo di riconci-liarmi con questo passato quasiocculto”. Anche per Carolina,conoscere l’Italia è stata “un’espe-rienza fondamentale” nello svilup-po della sua identità.In questi anni la Regione ha aiutatomolto gli emigrati ed i discendenti,sia nelle associazioni che nelleborse di studio e nei viaggi. “Il lorocontributo è essenziale” riconosco-no gli integranti della sezione uru-guaiana. “È anche un investimentoa lungo termine in modo da incenti-vare la diffusione della cultura e delturismo”.“Cerchiamo di utilizzare i fondi nelmodo più ragionevole possibile pervia dei tagli che abbiamo subitonegli ultimi anni dovuti alla crisi”sostiene il Vicepresidente. È ancheper questo motivo che, un organo dirappresentanza come il Comitatodei marchigiani all’estero, risulta“indispensabile” per coordinare levarie attività culturali da sviluppare.Come sempre, con la musica prota-gonista.

di matteo forcinitimoNteVideo

tante sono state le

attività in questi

anni, soprattutto

grandi concerti

musicali

Nel segno della musica: Marchigiani in uruguay.....

il concerto realizzato nel 2009 e una delle tante escursioni all’interior dell’uruguay foto courtesy il duo Santini, concerto del dicembre 2012 foto courtesy

Da 15 anni coinvolgendo i giovani e diffondendo cultura. “Un'associazione innovativa” conuna particolare attenzione per la musica. E il Vicepresidente che non può essere italiano...

un compleanno dell’associazione foto courtesy diego Barchiesi , il vicepresidente foto courtesy

Sono tante le attività organizzate dall’associazione marchigiana; non solo pranzi sociali, ma tanti concertie mostre foto courtesy