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2014 Workshop Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza in urbanistica Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca Marescotti, Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Floriana Pergalani

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2014 WorkshopConoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza

in urbanistica Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and

Resilience in Planning

Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca Marescotti, Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Floriana Pergalani

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LAUREA MAGISTRALE DELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ

Laboratorio organizzato da Luca Marescotti

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Cover

05 marzo 2014Maria Mascione

La mappatura del rischio per i beni architettonici: strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle informazioni. Verso la tutela del territorio

2014 WorkshopConoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la

resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning

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Maria Mascione – 05.03.2014

Quali beni architettonici?

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Quali beni architettonici?

CENTRI STORICI

ARCHITETTURA “DIFFUSA”

PAESAGGI

CITTA' CENTRI URBANI

BENI ARCHITETTONICI

AMBITI MONUMENTALI

TERRITORIO

AMBIENTESono beni culturali tangibiliSono legati da relazioni materiali e immateriali ad altri beni culturali… un edificio appartiene ad un complesso architettonico...… un reperto archeologico di un museo è stato ritrovato in un'area archeologica...… un antico tracciato viario è l'elemento principale del paesaggio che ha contribuito a rendere particolare per la successione di piccoli insediamenti rurali......un centro storico è l'unico luogo in cui si svolge ancora e da centinaia di anni una manifestazione popolare amata in tutta la regione ...

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Quali beni architettonici e quali relazioni con il “contesto”?

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Quali beni architettonici e quali relazioni con il “contesto”?

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Gestione del patrimonio culturale: maggiore complessità e maggiore necessità di approcci adeguati

[fonte: UNESCO, Managing Cultural World Heritage, Manual, 2013, p.14.]

Some examples of old and news issues in heritage management

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Quali rischi per il patrimonio culturale?

The following are some of the most common hazards that may lead to a disaster (WMO; ICSU, 2007):

• meteorological:hurricanes, tornadoes, heat-waves, lightning, fire;• hydrological:floods, flash-floods, tsunamis;• geological:volcanoes, earthquakes, mass movement (falls, slides, slumps);• astrophysical:meteorites;• biological:epidemics, pests;• human-induced:armed conflict, fire, pollution, infrastructure failure or collapse, civil unrest and terrorism;• climate change:increased storm frequency and severity, glacial lake outburst floods (GLOFs).

[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]

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Quali rischi per il patrimonio culturale?

[fonte: The National Heritage Protection Plan, Action Plan 2011-15: English Heritage, Revision 2: April 2013 – March 2015, p.15.]

Measure 2. Threat: Assessment and Response - 14 Activities:2A1 DEVELOPMENT PRESSURE2A2 RESOLVING IMPACT OF CARBON CHALLENGE ON BUILT HERITAGE2B1 NEGLECT2B2 HERITAGE CRIME2B3 IMPACTS OF RECREATIONAL ACTIVITIES2C1 MAJOR ENVIRONMENTAL THREATS2C2 ATTRITIONAL ENVIRONMENTAL THREATS2D1 AGRICULTURAL AND FORESTRY IMPACTS2D2 MARINE EXPLOITATION IMPACTS2D3 ENERGY GENERATION IMPACTS2D4 MINERAL EXTRACTION IMPACTS2D5 MATERIALS SUPPLY LOSS2E1 HERITAGE MANAGEMENT, CONSERVATION AND CRAFT SKILLS SHORTAGES2E2 CAPACITY-LOSS IN LOCAL AUTHORITIES

The four year allocation of resource (both staff and funding) for this measure for 2011-2015 is £5.52M

The National Heritage Protection Plan, Action Plan 2011-15: English Heritage

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Relazioni tra rischi naturali e rischi indotti da cause umane

[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]

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CATALOGHI DEI BENI CULTURALI

Dataset, standard per una conoscenza strutturata e

codificata

RILIEVO e MISURAZIONE DATI AMBIENTALIDataset, standard

per una conoscenza strutturata e codificata

CARTOGRAFIADalla localizzazione dei beni

alla mappatura dei fenomeni di rischio

GIS(Geographic Information

System)Trattamento di dati geografici e alfanumerici, ma non solo...

Strumenti per la mappatura del rischio

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Strumenti per la mappatura del rischioSistemi informativi e GIS, una definizione

I Sistemi Informativisono sistemi socio-tecnici costituiti da hardware, software, dati di varia natura e persone, progettati e sviluppati per

rispondere a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione, aggiornamento e visualizzazione di dati.

Ciò che caratterizza in più i Sistemi Informativi [Geografici] è la capacità di gestire, analizzare e visualizzare dati con contenuto

geografico/spaziale.

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Strumenti per la mappatura del rischioGIS, webGIS

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Strumenti per la mappatura del rischioGIS – obiettivi di definizione e sviluppo

Conoscenza e analisiIntegrazione di dati e informazioni

Monitoraggio e prevenzioneGestione delle emergenze

ModellazioneSupporto alle decisioni

...

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GIS - operazioni sui dati

fonte: G. Bordogna,

Sistemi Informativi

Geografici. Componenti

e modelli di dati spaziali

(corso di Sistemi

Informativi III, Un. Studi

di Bergamo)

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GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali

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Identificazione certa dell'oggetto

Accuratezza delle misurazioni

Esattezza dei riferimenti spaziali

Coerenza tra dettaglio/scala dell'identificazione e informazioni associate

GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza

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Massa Marittima, 'Ex casa del Fascio, localizzazione sul centroide geografico della località (www.benitutelati.it)

Onsernone-Russo,Chiesa di S. Maria Assunta (A2635), fonte: Inventario Beni Culturali Canton Ticino http://www.ti.ch

GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza

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Maria Mascione – 05.03.2014 Abbadia San Salvatore (SI), chiesa della Madonna del Castagno, localizzazione tramite punto (www.cartadelrischio.it)

GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza

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Contenuti per la mappatura del rischioI dati – produzione e qualità

Tipologiedati quantitativi/dati qualitativi/dati metrici

alfanumerici, geografici, iconografici...

Contesto di produzioneAttività interne ordinarie e straordinarie, dati da altri enti/soggetti

Strumenti di produzioneAcquisizione/restituzione (componente tecnologica)

Descrizione e codifica (standard/metadati)

Aggiornamento e certificazioneValore del dato nel tempo

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Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – infrastrutture - standard

INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European CommunityDirective 2007/2/EC of the European Parliament and of the Council of 14 March 2007 establishing an Infrastructure for Spatial Information in the European Community (INSPIRE)

The INSPIRE directive aims to create a European Union (EU) spatial data infrastructure. This will enable the sharing of environmental spatial information among public sector organisations and better facilitate public access to spatial information across Europe.

[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]

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Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – standard - metadati

“What is the INSPIRE Directive?

The INSPIRE directive came into force on 15 May 2007 and will be implemented in various stages, with full implementation required by 2019.

The INSPIRE directive aims to create a European Union (EU) spatial data infrastructure. This will enable the sharing of environmental spatial information among public sector organisations and better facilitate public access to spatial information across Europe.

A European Spatial Data Infrastructure will assist in policy-making across boundaries. Therefore the spatial information considered under the directive is extensive and includes a great variety of topical and technical themes.”

[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]

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Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – standard - metadati

INSPIRE is based on a number of common principles:• Data should be collected only once and kept where it can be

maintained most effectively.• It should be possible to combine seamless spatial information from

different sources across Europe and share it with many users and applications.

• It should be possible for information collected at one level/scale to be shared with all levels/scales; detailed for thorough investigations, general for strategic purposes.

• Geographic information needed for good governance at all levels should be readily and transparently available.

• Easy to find what geographic information is available, how it can be used to meet a particular need, and under which conditions it can be acquired and used.

[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]

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Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare

Normative (Iccd - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) per la catalogazione, di cosa si compongono

Schedesono modelli descrittivi che raccolgono in modo organizzato le informazioni sui beni, secondo un 'percorso' conoscitivo che guida il catalogatore ed al tempo stesso controlla e codifica l'acquisizione dei dati secondo precisi criteri.Authority file sono archivi controllati che riguardano 'entità' (come gli autori, la bibliografia) in relazione con i beni culturali. Sono supporti per la standardizzazione dei datiSchede per le entità multimedialimodelli per la descrizione e la gestione delle informazioni che riguardano i diversi tipi di documenti (fotografie, disegni tecnici, audio, video, fonti archivistiche, ecc.)

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Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare

Iccd (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) – Normative e strumenti di supporto e controllo per la catalogazione dei beni culturali

Normative• schede di catalogo• authority file (per es. Scheda AUT e scheda BIB)• schede per le entità multimediali

Strumenti di supporto e di controllo• liste di valori o di termini (per es. lista regioni, lista

diocesi ...)• vocabolari• metadati

http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/115/standard-catalografici

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Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare

Catalogazione, vocabolari di controllo

[esempio tratto da SIRBeC Cataloghi, regione Lombardia]

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Strumenti per la mappatura del rischioCatalogazione, strumenti di codifica

Thésaurus, Inventaire Géneral, Thesaurus de l'architecture, Documents & Méthodes, n. 7, 2000.

[reperibile all''URL http://www.culture.gouv.fr/culture/inventai/extranet/lexthe.htm]

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EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)

“Occorre che prenda corpo di azione tecnica quel rovesciamento del restauro tradizionale finora postulato solo in sede teorica (Brandi) come "restauro preventivo".

Una simile tecnica, alla quale qui diamo il nome di CONSERVAZIONE PROGRAMMATA, è di necessità rivolta prima che verso singoli beni, verso l'ambiente che li contiene e dal quale provengono tutte le possibili cause del loro deterioramento.

Il suo obiettivo è pertanto il controllo di tali cause, per rallentare quanto più possibile la velocità dei processi di deterioramento, intervenendo, in pari tempo e se necessario, con trattamenti manutentivi appropriati ai vari tipi di materiali.”

[G. Urbani, Piano Pilota per la conservazione dei beni culturali in Umbria, 1976]

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Architettura

Rischio statico Rischio ambientale-aria Rischio antropico

COMPONENTI DEI FATTORI DI RISCHIO: Vulnerabilità (riferita al bene) Pericolosità territoriale (riferita all'ambiente in

cui è situato il bene)

EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)

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EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)

Costruzione del modello di rischioApproccio statistico, sulla cui base i singoli beni sono valutati come "unità" di una "popolazione statistica" di cui si mira a valutare il livello di vulnerabilità e quindi di rischio.

I Fattori di Rischio sono stati suddivisi in:- Vulnerabilità Individuale (V), ossia una funzione che indica il livello di esposizione di un dato bene all'aggressione dei fattori territoriali ambientali

- Pericolosità Territoriale (P), ossia una funzione che indica il livello di potenziale aggressività di una data area territoriale, indipendentemente dalla presenza o meno dei beni. [fonte: www.cartadelrischio.it]

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EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)

Domìni per la definizione del Modello di Rischio

Vulnerabilità (V)dominio Ambientale-Aria (definito dall’aspetto della superficie), V1;dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche costruttive e statico-strutturali), V2;il dominio Antropico (definito dall'uso e dalla sicurezza), V3.

Pericolosità (P)dominio Ambientale-Aria (caratterizzato dai fattori climatici, microclimatici e gli inquinanti dell'aria), P1;dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche geomorfologiche del suolo e del sottosuolo), P2;dominio Antropico (caratterizzato dalle dinamiche demografiche e socioeconomiche), P3. [fonte: www.cartadelrischio.it]

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EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)

Definizione del Modello di Rischio

Il modello permette di esprimere il Rischio (R) come una funzione generale delle componenti di Vulnerabilità (V), relative ad ogni unità della popolazione, e di Pericolosità (P), relative ad ogni area territoriale sulla quale il bene si colloca:

R = R(V1,V2,....Vn, P1,P2,...Pn)

dove R denota l'Indicatore di Rischio e si configura come una media ponderata degli Indicatori di Vulnerabilità (V) e di Pericolosità (P).

[fonte: www.cartadelrischio.it]

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Maria Mascione – 05.03.2014

EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)Consistenza e distribuzione dei beni culturali

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EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)Consistenza e distribuzione dei beni culturali

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EsempiLa Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR)

[fonte: www.cartadelrischio.it]

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[fonte: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.do]

EsempiLa Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR) / Polo Regione Lombardia

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Maria Mascione – 05.03.2014 Fonte: http://smu.insula.it

EsempiSistema di manutenzione urbana Venezia/modulo Altimetria

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Fonte: http://smu.insula.it

EsempiSistema di manutenzione urbana Venezia/modulo Altimetria

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EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno

Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/

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EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno

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Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/

EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno

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Beni architettonici e contesto sono il territorio: uguale livello di attenzione e di tutelaGestione dei fattori di rischio

EsempiLa carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)

Fonte: www.inrap.fr

http://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm

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EsempiLa carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)

Fonte: www.inrap.fr

Fonte: www.inrap.fr

Fonte: www.inrap.fr

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Maria Mascione – 05.03.2014

Non rush mode - consists of the on-demand provision of geospatial information in support of emergencymanagement activities not related to immediate response

Rush mode - consists of the on-demand and fast provision (within hours or days) of geospatial information in support of emergency management activities immediately following an emergency event.

Copernicus Emergency Management ServiceGeospatial information on-demand in support of emergency management activities

[fonte: http://emergency.copernicus.eu/mapping/ems/ems-mapping-service]

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Il “piano di conservazione” del territorio e la riduzione dei rischi attraverso la gestione di dati e informazioni

– Aumento della condivisione di dati e informazioni– Rapporti e collaborazioni tra gli enti produttori di dati– Regole comuni per l'interoperabilità di contenuti e di

formati– Metadati, informazioni sulla qualità dei dati– Individuazione dei dati significativi per la gestione del

rischio e verifica delle esigenze di informazione nel tempo– Dataset standard, aggiornati, certificati, aperti, disponibili

in tempi rapidi e certi– Web Map Services– Banda larga

Verso la tutela del territorio

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Sistema manutenzione urbana VeneziaWebGIS Sistema manutenzione urbana Venezia, www.smu.insula.it

Distretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'ArnoWebGIS Interazione corpi idrici e beni culturali, http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/

Carta del rischio del patrimonio culturalehttp://www.cartadelrischio.it; Carta del rischio del patrimonio culturale, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archeologici architettonici artistici e storici, Istituto centrale per il restauro, ATI-MARIS, 4 voll., 1-La cartografia tematica, 2-la metodologia per il calcolo del rischio, 3-Il rischio locale, 4-Il sistema informativo della carta del rischio, s.l., edizione curata da Bonifica s.p.a., 1996.

Polo regionale lombardoNaDIR Web Navigatore Geografico per Dati e Informazioni sulle Risorse culturalihttp://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.doSull'impostazione del progetto: Sessa, Valentina, “La Carta del Rischio del patrimonio culturale: l'esperienza della Lombardia”, in Aedon, n.3, 2000. [disponibile online all'URL http://http://www.aedon.mulino.it/archivio/2000/3/sessa.htm]

Fonti e documentazione di riferimento

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Maria Mascione – 05.03.2014

DRM (Disaster Risk Management)UNESCO / ICCROM / ICOMOS / IUCN, Managing disaster risk for world heritage, United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, June 2010. Available online, URL http://whc.unesco.org/en/activities/630/

Inrap – Institut Natiònal de Recherche pour l'Archeologie PreventiveCarte des opérations archéologiques de l'Inraphttp://www.inrap.frhttp://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm

INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European CommunityProject web site: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/Geoportal: http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/

Open DataQualche riferimento:Comunità Europea: http://www.epsiplatform.eu/ The ePSIplatform is a European Commission (DG CONNECT) initiative with the objective of promoting a dynamic Public Sector Information (PSI) and Open Data re-use market across the European Union.Italia: http://www.dati.gov.it/Regione Lombardia: https://www.dati.lombardia.it/Associazione Liberiamo i dati geografici: http://www.opengeodata.it/

Fonti e documentazione di riferimento