10 – Giornalino di Gennaio 2014

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AGAPEGIORNALINO A CURA DEI GIOVANI DELL’ORATORIO

ASSOCIAZIONE “DON BOSCO”

ANNO 3 N°10 (GENNAIO 2014)

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Noi ragazzi dell’Associazione Don Bosco, come tutti gli anni, ab-biamo festeggiato la venuta del Natale in oratorio riunendoci so-prattutto nelle quattro domeniche di AVVENTO con tutti i bambini e adolescenti.In queste 4 domeniche di “AV-VENTO” abbiamo creato, nel nostro Oratorio, l’atmosfera del Natale con visione di film e tombo-late:

Domenica, 01 Dicembre, ore 17,30 abbiamo proiettato il film a cartone animato di San Francesco Saverio;DomenicaDomenica 08 Dicembre, alle ore 16,00, abbiamo accompagnato i ragazzi a teatro a vedere la Sire-netta;Domenica 15 Dicembre, alle ore 17,30 abbiamo proiettato il film a cartone animato di San Francesco d’Assisi;DomenicaDomenica 22 Dicembre, alle ore 17,30, abbiamo proiettato il film a cartone animato: “Il Natale di To-polino”.Il tutto è stato coronato da tom-bolate con ricchi premi(cioccolate e caramelle).

I film proiettati sono stati molti istruttivi in quanto raccontavano i diversi modi di amare il prossimo. Un cartone animato attira l’attenzione dei piccoli ma anche

dei più grandi.

IlIl nostro educatore, Antonio Di Napoli, dopo la visione di ogni film poneva delle domande ai ragazzi, ad esempio: quali le scene che più hanno colpito e il perché. Le rispo-ste dei ragazzi sono state varie ed interessanti, dimostrando, peraltro didi essere stati attenti: nel film di S. Francesco Saverio, la tenacia con cui affrontava difficoltà e ostacoli nell’annunciare il Vangelo in terri-tori stranieri e molto difficili; nel film di S. Francesco d’Assisi, la gioia di Francesco per essersi spogliato delle sue ricchezze e la sapienza del Papa che vide in sogno il Santo di Assisi che regge-va la Chiesa; nel film di Topolino, Paperone era avaro e molto ricco e non voleva aiutare la famiglia di topolino che era molto povera. Un giorno la coscienza parlò a Pape-rone e gli fece vedere le condizioni in cui viveva il suo impiegato To-polino e la sua famiglia. Inoltre, gli fece vedere quale sarebbe stata la sua condizione dopo la morte se non avesse aiutato i più bisognosi. Da quel giorno Paperone quando passeggiava per la città distribuiva pezzi di oro a tutti i poveri che in-contrava per la strada. Beh, con questa esperienza ab-biamo capito ancor di più che i pic-coli hanno bisogno dei più grandi nel loro cammino educativo e di fede.InfineInfine i grandi hanno tanto da lavorare in oratorio e hanno tanto da apprendere con questi film che non sono solo per i bimbi ma lo sono per tutti.

Letizia Ricucci Anna Trimigno

Giovanna Pia Di NapoliGiovanna Pia Di Napoli

AVVENTO IN ASSOCIAZIONE

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Pietrelcina è un luogo molto vi-sitato da tanti fedeli, perché in questo piccolo paesino in provin-cia di Benevento è nato Padre Pio.Proprio in questa mistica cittadi-na si svolge il presepe vivente. Per l’occasione tutti gli abitanti sono coinvolti, vengono impiega-te circa 300 comparse, allestite le botteghe artigiane, la sinagoga, la corte di erode, il matrimonio giudaico e naturalmente la nativi-tà.Il giorno 27 Dicembre 2013 in-sieme al nostro parroco don Anto-nio ci siamo recati in questo luogo visitando anche Benevento, per ammirare lo splendore di tale opera, fatta con tanto amore.Quando si attraversano le pic-cole stradine e si ammira le acco-glienti casette sembra di vivere negli stessi momenti accaduti 2000 anni fa, un ritorno improvvi-viso nel tempo e ci si sente emozionati.AbbiamoAbbiamo visitato anche i luoghi più importanti di Bene-vento come la cattedrale, dove è stato ordinato sacer-dote Padre Pio; l’arco di tra-viano, la prima chiesa costru-ita dalla popolazione longobarda e infine siamo andati a

piana romana dove vi è l’olmo sotto al quale padre pio ha ricevu-to per la prima volta le stimmate.E’ stata un’ esperienza emozio-nante e un momento di profonda fraternità perché abbiamo passato una giornata che ci ha portato a distaccarci per un pò dalla solita vita frenetica e al tempo stesso schematica di ogni giorno della nostra vita.nostra vita.

Angelica Damiano

VISITA A PIETRELCINA

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Ogni 11 minuti un cristiano viene ucciso per la sua fede. Sono i dati presentati alla Camera Inglese durante una seduta di tre ore dedicata alla persecuzione dei cristiani nel mondo. Nessun’altraNessun’altra religione è colpita come quella cristiana e secondo il parlamentare Jim Shannon questa persecuzione “è la più grande noti-zia nel mondo che non è mai stata raccontata”.

I dati della persecuzione sono pre-occupanti; secondo Shannon, nel 2013 200 milioni di cristiani sono stati perseguitati per la loro fede mentre 500 milioni vivono in «condi-zione di pericolo». A preoccupare soprattutto è la si-tuazione in Siria, dove i cristiani «si trovano tra i due fuochi nel conflitto» e vengono colpiti appositamente.

Intervenendo, il parlamentare Sammy Wilson, ha affermato che «nell’ultimo mese centinaia di per-sone – dalla Nigeria all’Eritrea alla Cina – sono state incarcerate per la loro fede e una volta in prigione gli viene negato sia un processo sia l’accessol’accesso agli avvocati. Possono anche marcire in carcere per lungo tempo in condizioni orribili. E questo non avviene solo nei paesi musul-mani ma dovunque».

La sera del giorno 14 Dicembre sono stati bloccati nel villaggio di Kanaye, in Siria, invaso dai miliziani di Al Nusra e dai Salafiti, duemila cristiani, i quali, rischiano in queste ore il massacro, qualora non accet-tassero di convertirsi all’islam. A dare la notizia del sequestro è il vescovo emerito di Aleppo, monsi-gnor Giuseppe Nazzaro.

“CRISTIANI ATTACCATI IN 130 PAESI SU 190”.

Durante la sessione è stata citata anche la situazione dell’Iraq, “dove i cristiani hanno paura persino di andare in chiesa, perché potrebbero essere attaccati. Ogni chiesa è un obiettivo. C’erano 1,5 milioni di cri-stiani in Iraq e ora probabilmente ne sonosono rimasti 200 mila. Ci sono più cristiani iracheni a Chicago che in tutto l’Iraq”.

Il parlamentare Rehman Chishti, “cresciuto in ambiente Musulmano e figlio di un Imam”, ha aggiunto che “è assolutamente giusto fare un di-battito su questo problema. La per-secuzione è inaccettabile”. E citan-do il “mio buon amico” monsignor Michael Nazir-Ali, ex Vescovo Angli-cano di Rochester, ha detto che “la persecuzione dei cristiani avviene in 130 paesi del mondo su 190”.

Gianluca Spagnuolo

OGNI 11 MINUTI VIENE UCCISO UN CRISTIANO.

«LA PIÙ GRANDE NOTIZIA CHE NESSUNO RACCONTA»

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Non è uno slogan. Infatti, sono molte le persone che mi chiedono: “perché dovrei andare a messa la domenica? Perché dovrei credere a tutto quello che dice il Papa? Perché dovrei confessarmi dai sacerdoti?” E altri ancora dicono: “per essere buonibuoni cristiani non c’è bisogno del Papa, dei Vescovi, dei Sacerdoti. Si può tranquillamente pregare a casa e ci si può confessare direttamente con Dio”.

Ogni volta che sento dire queste cose mi viene in mente una pubblici-tà televisiva di alcuni anni fa. I prota-gonisti erano una coppia di giovani sposi che decidono di recarsi in va-canza in Marocco senza affidarsi ad una agenzia di viaggi. Arrivati in Marocco si trovano ad affrontare tantis-sime difficoltà (strade sbagliate, per-sone sbagliate, paure, ecc..). Dopo tanti disagi sofferti, stremati dalla fatica, per raggiungere l’hotel pren-dono un pulmino(tutto scassato) e l’autista vedendoli molto stanchi provati, disse: “TURISTI FAI DA TE? NO ALPITOUR? AHI! AHI! AHI!”.

Così è il “cristiano fai da te”. Ri-schia di finire nella rete di venditori di sogni irrealizzabili e sfruttatori della buona fede. Infatti, molti si rintanano tra i Testi-moni di Geova; altri addirittura si ri-fugiano nel Tibet in cerca di fortuna interiore; altri si intontiscono con l’alcool e la droga; la discoteca e il sesso; altri ancora, colpiti dalla sfor-tuna, si rivolgono ai maghi e fattucchieri, in cerca di una carta da gio-care, quella buona per vincere alla lotteria; altri lavorano come matti per accumulare denaro; ecc…E, allora dove cercare le cose giuste da pensare, da dire, da fare? A chi affidarsi per capire, di chi fidar-si per ascoltare, con chi accompa-gnarsi per non cadere?Essere cristiani è un cammino nel quale cerchiamo di assomigliare sempre di più a Gesù. Non bisogna

dunque dire: “siamo cristiani”, ma bi-sogna dire: “stiamo diventando cri-stiani”, poiché cristiani non si nasce, ma si diventa affidandosi di cuore a quegli intermediari che Cristo ha posto a capo della sua Chiesa, che sono: il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti. A loro Gesù, pastore eterno, ha dato il mandato di perpetuare la sua opera. Infatti, Cristo diede agli apo-stoli e ai loro successori il mandato e la potestà di ammaestrare tutte le genti, di santificare gli uomini nella verità e di guidarli. Perciò il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, per virtù dello Spirito Santo che è stato loro dato, sono divenuti veri e autentici maestri della fede, pontefici e pastori. Nessuno faccia, senza il Vescovo, alcuna cosa di ciò che riguarda la Chiesa. Sia ritenuta valida quell'Eu-caristia celebrata dal Vescovo o da chi egli abbia incaricato. “Dove si mostra il Vescovo lì sia la comunità, come dove è Gesú Cristo lì è la Chiesa cattolica. Senza il Ve-scovo non è lecito né battezzare né celebrare l'agape...”. “... Chi onora il Vescovo viene onorato da Dio; chi fa qualche cosa di nascosto dal Vescovo serve il de-monio”. (Sant’Ignazio d'Antiochia).

Antonio Di Napoli

CRISTIANO FAI DA TE?

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cazione del nome di Dio, il suo regno e la sua volontà perdureranno nel nostro spirito e nel nostro corpo in modo com-piuto e immortale. Ma la speranza più grande che ha ogni cristiano è quella della risurrezione. Infatti la radice di ogni opera di bene e la speranza della RISURREZIONE.RISURREZIONE. Ogni operaio e pronto ad assoggettarsi alle fatiche se vede un guadagno delle fatiche stesse. Come un albero rifiorisce, i capelli ta-gliati crescono di nuovo, nelle unghia ritorna tutto ciò che e stato tante volte accorciato, anche il corpo risorge. Se un artista crea una statua di metallo e questa viene polverizzata, lui saprà ri-costruirla nelle stesse dimensioni. In-fatti che cosa e più facile plasmare una statua che non c' era, o rifare di nuovo, con la stessa forma una che si era rotta? Dio che ci fece dal nulla, non potrà di nuovo far risorgere quelli che c' erano e sono morti? Quindi Dio è l' arti-sta per eccellenza che ricostruirà con mirabile e ineffabile prontezza la nostra carne con tutto ciò di cui essa era fatta. La buona speranza dei credenti nasce dalla fede. Come attesta il linguaggio divino, "maledetto sia chiunque ripone la speranza nell' uomo"; perciò viene incatenato a questa maledizione anche chi ripone la speranza in se stesso. Dobbiamo dunque chiedere soltanto a Dio o il bene che speriamo di compiere o quel che speriamo di conseguire per lele opere buone. La nostra speranza, quindi, si fonda sulla fede in Dio e non su altro e chi non lo fa si renderà conto che il risultato sarà spesso un avvili-mento totale. Inoltre in questo mese abbiamo celebrato la festività dell' Im-macolata Concezione della Beata Vergine Maria e in questo giorno San Paolo nella II lettura esorta a tener viva la speranza, affinché tutti i credenti uniti tra loro in Cristo, rendano gloria a Dio per la sua misericordia. Solo Maria disegna davanti a noi un itinerario com-pleto di fede luminosa e di speranza certa.

Marilena Giordano

LA SPERANZA

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temurro (PZ) in visita di un sa-cerdote caro all’associazione, Don Antonio Mattatelli, parro-co del citato paesino.Un profonda comunione spi-rituale ci lega a don Antonio che, da lontano, non smette mai di sostenerci con la pre-ghiera.Questi giorni sono stati vis-suti soprattutto nell’oratorio Sant’ Antonio Da Padova, dell’unica parrocchia di questo paese che conta 1400 abitanti, nei quali abbiamo trattato un unico argomento: L’ ORATO-RIO, come una zattera nel

mare in tempesta; l’oratorio come una squadra; l’oratorio come una luce; l’ ora-torio come uno stru-mento musicale nelle mani di DIO (tematiche da noi af-frontate nel giornale mensile AGAPE).Un tema che doveva lasciare, ai ragazzi dell’ oratorio di Monte-murro un segno della fratellanza e dell’ edu-cazione alla vita civile

civile e di fede (ogni cristiano è anzitutto un buon cittadino). Don Bosco.L’ultimoL’ultimo giorno di permanenza a Montemurro si è concluso con una veglia di preghiera in onore del Santo dei giovani in comunione con i ragazzi dell’Oratorio di Man-fredonia. Infatti, alle ore 21,00 ab-biamo pregato per lo stesso motivo: PER I GIOVANI.I ragazzi di Manfredonia hanno pregato per i ragazzi di Montemur-ro con una preghiera in oratorio.I ragazzi di Montemurro hanno pregato per i ragazzi di Manfredo-nia con una veglia di preghiera in chiesa.

Gianluca Spagnuolo

VISITA A DON ANTONIO MATTATELLI

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“Chi viene in oratorio il primo dell’anno viene in oratorio tutto l’anno”. Questo è stato lo slogan di questo capodanno 2014.I figlioletti di Antonio Di Napoli mandano un augurio pieno di amore fraterno AGAPE a tutti, affinché l’amore di DIO riempia il cuore di tutti in questo nuovo anno che ci attende.

Oratorio Don Bosco

Auguri di Buon Anno!

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