10 aspetti SEO da non trascurare mai in un E-commerce

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10 aspetti SEO da non trascurare MAI in un sito E-commerce


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Claudio Fiorentino aka DonClaudissimo

BizUp agenzia web marketing

SEO Senior Specialist

Presentazione


10 Aspetti SEOGestione dei prodottiPaginazione dei contenutiContenuti multilinguaCanonicalTesti descrittivi prodottiOttimizzazione delle immaginiLinking internoUGCMarkup dei prodottiMobile


Lato SEO non esiste un codice di stato HTTP che indichi ai motori di ricerca che il prodotto al momento non è disponibile, quindi è opportuno valutare una tra le seguenti soluzioni:1) E’ possibile lasciare la pagina in stato 2002) Effettuare un redirect 302 verso la categoria del prodotto

Lato utente, se scelto il punto1, è possibile comunicarlo visivamente attraverso l’inserimento di banner (NON questo :D)

In caso di redirezione questa va rimossa nel momento in cui il prodotto ritorna disponibile.

Gestione dei prodotti

Nondisponibile


Come gestire un prodotto di cui sappiamo non avere più disponibilità nell’e-commerce?

Prima di decidere se effettuare una redirezione 301 verso un prodotto simile, ad esempio la versione successiva del prodotto, valuterei i dati di analytics/GWT/Trends.

Un’ulteriore strada è quella di una pagina 404 che riporti indicazioni utili all’utente e che abbia o una casella di ricerca o un box di prodotti correlati; questo al fine di dare la possibilità all’utente di continuare la navigazione.

Se abbiamo prodotti di cui sappiamo che la loro disponibilità sarà fino ad una determinata data è possibile indicarlo ai MdR tramite il tag unavailable_after.

Gestione dei prodotti

Esaurito


Utilizzo degli attributi rel="next" e rel="prev” per indicare la relazione tra gli URL. Questo tipo di markup consente ai MdR di capire la sequenza logica che lega le pagine e agli utenti di indirizzarli nella navigazione. Gli attributi vanno inseriti nella sezione <head> con questa logica:1) Pagina 1 <link rel="next" href=“pag2.html">2) Pagina 2 <link rel=”prev" href=“pag1.html”> + <link rel="next" href=“pag3.html”>3) Pagina 3 <link rel=”prev" href=“pag2.html">

Google dichiara che in caso di implementazione errata continuerà ad indicizzare le pagine basandosi sulla loro comprensione dei contenuti. Vedi algoritmo euristico.

Paginazione dei contenuti

PREVNEXT

PREVNEXT

PAG1

PAG3

PAG2


Ogni lingua deve erogare una propria url, esempio:

Italiano: mioecommerce.tld/it/marca-o-categoria-in-italiano/nome-prodotto-in-italiano.htmlTedesco: mioecommerce.tld/de/marke-oder-kategorie-auf-deutsch/name-produkt-auf-deutsch.html

Seppur scontata come cosa può capitare, ed è capitato, che apertura a nuovi mercati da parte di player abbia prodotto un control+c control+v del sito senza le ottimizzazioni di cui sopra.

Contenuti multilingua


Rel=”Alternate” hreflang=”x”

Per siti multilingua il tag è fondamentale ed il puntamento deve avvenire per ogni lingua presente sul sito, compresa se stessa, e la url indicata deve essere la corrispettiva in lingua e non, ad esempio, la categoria.<link rel="alternate" hreflang="en-gb" href="http://www.mioecommerce.co.uk/" /> <link rel="alternate" hreflang="en-us" href="http://www.mioecommerce.us/" /> <link rel="alternate" hreflang="en-ca" href="http://www.mioecommerce.ca/" /> <link rel="alternate" hreflang="en-au" href="http://www.mioecommerce.com.au/" /> <link rel="alternate" hreflang="de-ch" href="http://www.mioecommerce.ch/" /> <link rel="alternate" hreflang="de-de" href="http://www.mioecommerce.de/" />

Vi ricordo di aggiungere un'annotazione anche per il valore "x-default" di hreflang al fine di permettere ai MdR quale sia il default per il sito web.<link rel="alternate" href="http://www.mioecommerce.com/" hreflang="x-default" />

Per maggiori info: https://support.google.com/webmasters/answer/189077?hl=it

Contenuti multilingua


Sistemi di filtraggio dei prodotti sono spesso fonte di generazione di contenuti duplicati nei siti e-commerce, ma spesso anche la struttura del sito stesso può portare a duplicazioni.

Il prodotto TV potrebbe finire in più categorie, esempio un tv a led di 40 pollici può confluire in “tv-led” e “tv-40-pollici” nonché nella categoria relativa alla marca e in caso di prodotti in promozione nella pagina delle offerte.

Canonical


Ecco dove potremmo trovare la scheda prodotto

http://www.mioecommerce.tld/samsung-tv-led-40http://www.mioecommerce.tld/tv-led/samsung-tv-led-40http://www.mioecommerce.tld/samsung/samsung-tv-led-40http://www.mioecommerce.tld/tv-40-pollici/samsung-tv-led-40http://www.mioecommerce.tld/offerta/samsung-tv-led-40

(ATTENZIONE: La TV ha un codice è bene utilizzarlo in calce alla url)

Come possiamo risolvere questo problema?Usiamo il tag rel=“canonical”

Canonical


Oltra al tag rel=“canonical” è possibile utilizzare, al fine di ridurre eventuali problemi di duplicazione contenuti:

1) Limitazione attraverso il robots.txt di sezioni che creano contenuti duplicati vista la loro natura, ad esempio gli archivi e tag.

2) Inserire l’attributo nofollow ai link che puntano a sezioni che creano contenuti duplicati

Domande che possono sorgervi:

Posso utilizzare il canonical per pdf, doc, etc…?Si, ma devi erogarlo nell’http headerPosso indicare nel canonical l’httpS?SiPosso indicare nel canonical un altro dominio?Si (Migrazione)

Canonical


Il problema di molti grandi e-commerce è relativo alla descrizioni dei prodotti le quali vengono importate massivamente dai fornitori e quindi risultano essere duplicate.

Di queste duplicazioni si nutre il Panda

Un contenuto unico che vada ad intercettare le ricerche degli utenti è un investimento che porterà i suoi frutti!

Testi descrittivi prodotti


Come troviamo le keyword relative alle ricerche degli utenti?

Suggest Google Suggest YouTubeSuggestMrxUbersuggestRicerche correlateGoogle TrendsKeyword Planner (Cerca nuove idee)Keywortool.io

(a chi indovina a cosa si riferisce l’img suggerisco un

altro tool :D )

E poi tramite la verifica dei volumi di ricerca decidiamo quale keyword inserire nel testo.

Testi descrittivi prodotti


Le immagini sono una delle tante componenti che un utente deve scaricare per visualizzare il vostro ecommerce. Se queste risultano essere ad alta risoluzione e di dimensioni consistenti, peggio se poi vengono ridotte per adattarsi ad uno spazio e non caricare pre ridimensionate, il tempo di caricamento ne risentirà.

Ma l’ottimizzazione passa anche per:1) Nome immagine2) Attributo ALT nel codice HTML di richiamo immagine3) Inserimento degli attributi HEIGHT e WIDTH

Ottimizzazioni delle immagini


OTTIMIZZAZIONE 2.0

Attraverso il file “.htaccess” è possibile impostare una data di scadenza delle risorse, immagini, icone, file, etc… al fine di non dover far scaricare nuovamente gli elementi all’utente che rivisita la pagina dopo un breve lasso di tempo.

Questa impostazione farà si che le risorse saranno prese dalla cache del browser

<IfModule mod_expires.c> ExpiresActive On ExpiresByType image/jpg "access 1 year" ExpiresByType image/jpeg "access 1 year" ExpiresByType image/gif "access 1 year" ExpiresByType image/png "access 1 year" ExpiresByType text/css "access 1 month" ExpiresByType application/pdf "access 1 month" ExpiresByType text/x-javascript "access 1 month" ExpiresByType image/x-icon "access 1 year" ExpiresDefault "access 2 days" </IfModule>

Ottimizzazioni delle immagini


Linking interno

I link interni sono importanti e non devono essere considerati un optional del sito.

E’ buona norma limitare l’utilizzo di “exact matching link texts” nei testi e optare per un inserimento naturale (alla stregua di attività di link building).

Come verificare il linking interno:1) GWT2) Xenu (ambiente windows)3) Screaming Frog


Linking interno

Attraverso i tool sarà possibile avere una visione della distribuzione dei link interni.

Per i più “smanettoni” attraverso la combinazione di tool (Screaming Frog, Excel, Ultraedit e Gephi) si potranno creare grafici stellari :D

Un ottimo spunto da seguire è un articolo di Enrico Altavilla, di circa 2 anni fa, che spiegava come calcolare la distribuzione del PR.

Ma rimanendo in casa BizUp vi consiglio la lettura di questo how to:http://www.bizupmedia.com/blog/seo/ottimizzazione-on-site-come-gestire-i-link-internidel collega Giuseppe Volpe (JFOX)


Oltre i 2/3 degli utenti che sono in procinto di effettuare un acquisto online eseguono una ricerca sui MdR per trovare recensioni sul prodotto al fine di prendere una decisione.

Le recensioni dei prodotti permettono di:1) Creazione dei contenuti gratuiti che si vanno ad aggiungere alla descrizione2) Mantengono viva e fresca la pagina

User Generated Content


E queste recensioni?!?!?!



Schema.org conta più di 700 diversi tipi di dati strutturati, al seguente link potete trovare l’elenco ad albero http://schema.org/docs/full.html

I più famosi CMS hanno creato plugin, estensioni o moduli per la loro implementazione, ma se volete cimentarvi nella loro creazione/implementazione in HTML non troverete particolari difficoltà.

Vi consiglio, comunque, per l’implementazione di utilizzare http://www.microdatagenerator.com/ che vi agevolerà nell’attività.

Markup dei prodotti

SCHEMA.ORG


Dall’immagine sono evidenti anche le “briciole di pane” (breadcrumbs) che se visualizzate nei risultati di ricerca PERMETTEVANO di accedere direttamente alle categorie, mentre sul sito aiutano gli utenti ad identificare in quale sezione sono e a permettere una navigazione interna più immediata.

Markup dei prodotti

(screenshot datato, da cosa si capisce?)


Evoluzione del traffico mondiale elaborata da StatCounter, che mette a confronto Desktop, smartphone (Mobile) e tablet.

Mobile


Cosa accadrà il 21 Aprile 2015?

Mobile


Invio massivo da parte di Google di email dove vengono evidenziati problemi di usabilità del sito sui dispositivi mobili.https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/

Mobile


Cosa ci dice Analytics?

Mobile


10 Aspetti SEO che da oggi non trascurerete MAI

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GT Master Club1) Votare2) Scaricare le slide3) Commentare l’intervento

e non scordatevi di…

Grazie!Domande

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