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Rassegna stampa del 09-06-2019

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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona 1 ................................................................................ 09/06/2019 - CRONACHE DI NAPOLI

Aggressione al primario del Ruggi 1 ......................................................................................... 09/06/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)

Ospedale senza rinforzi opposizione all' attacco 2 .................................................................... 08/06/2019 - WWW.MN24.IT

Mercato San Severino, l’ospedale con le brande rotte 3 ........................................................... 08/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT

Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucito 4 ............................................................. 08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT

Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel nosocomio di Curteri 5 .............................. 08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT

Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel nosocomio di Curteri 6 .............................. 08/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT

Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: la denuncia di Fontana 7 ............... 08/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT

Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro medico 8 .............................................. 08/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT

Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro medico 9 .............................................. 08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT

Salerno, al “Ruggi” una donna aggredisce due medici 10 ........................................................ 08/06/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT

Salerno, la denuncia: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso” 11 ............................................... 08/06/2019 - WWW.SUBITONEWS.IT

Salerno, la denuncia: ‘Medici aggrediti in Pronto Soccorso’ 12 ................................................ 08/06/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT

Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto Soccorso del Ruggi’ 13 ........................... 08/06/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT

Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto Soccorso del Ruggi’ 14 ........................... 08/06/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT

Salerno: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”, la denuncia 15 ............................................... 08/06/2019 - WWW.SEITV.IT

Salerno: Medici aggrediti al Ruggi d’Aragona 16 ...................................................................... 07/06/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT

Mercato San Severino, letti rotti: stanze chiuse in Chirurgia 17 ............................................... 07/06/2019 - WWW.ORTICALAB.IT

Sanità. il consigliere Iannace: «Necessario uscire dal Commissariamento per garantire qualitàe servizi» 18 ..............................................................................................................................

Sanità Salerno e provincia 19 ............................................................................................................ 09/06/2019 - CRONACHE DI SALERNO

Centri salernitani in rivolta: De Luca e Iervolino ora devono rispondere sul "Tre Torri" 19 ...... 09/06/2019 - CRONACHE DI SALERNO

Centro "Tre Torri" indagata l' ex giunta 21 ............................................................................... Sanità Campania 23 .............................................................................................................................

09/06/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)«Non iscritti all' ordine, così sono abusivi» rischio licenziamento per 149 infermieri 23 ..........

09/06/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO«Sanità, dalle Asl cento distaccati in Regione» 25 ....................................................................

09/06/2019 - IL ROMAIl medico che tutti vorrebbero 27 ..............................................................................................

09/06/2019 - IL ROMAun bagno spuntano le formiche 29 ............................................................................................

Sanità nazionale 31 ............................................................................................................................. 09/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA

Cause penali ai medici Il 95% viene prosciolto 31 .....................................................................

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09/06/2019 - IL MESSAGGEROI chirurghi: «Stop agli spot contro di noi» Ogni anno 35 mila cause negli ospedali 32 .............

09/06/2019 - IL SOLE 24 OREI lavoratori della Pa in piazza Sciopero generale «non escluso» 34 ..........................................

09/06/2019 - LA REPUBBLICAPochi assunti e anziani in fuga "Spariranno 600 mila statali" 35 ..............................................

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09/06/2019

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

Pagina 4 EAV: € 503Lettori: 29.750

Aggressione al primario del Ruggi

SALERNO Il dirigente: "Gli energumenipicchiano i medici: soltanto in Italia"SALERNO (Leonardo Crocetta) - Botte,insulti e minacce al primario del repartodi ematologia: è stata un giornata di'ordinaria follia' all' ospedale Ruggi diSalerno dove, nella giornata di venerdì,una donna ha aggredito un medico. Unasituazione, per l' appunto, ordinaria. cosìviene descritta nello sfogo del dottoreRaffaele Fontana, dirigente medico diEmatologia. "I detenuti picchiano ipoliziotti e gli energumeni salernitanipicchiano i medici: siamo in Italia" haraccontato il dirigente del reparto. "InPronto soccorso come da noi inematologia: una vera volgare vaiassa haaggredito fisicamente il primario spiegail camice bianco, l' amarezza nello sfogoIo mi sono beccato personalmente del'ricchione'. La cosa mi ha lasciato peròdel tutto indifferente. Che brutto oggi inun posto di lavoro dove tutti operano con dedizione, umanità, competenza e grandeefficienza". Secondo le prime ricostruzioni la donna avrebbe aggredito il medico inseguito alla decisione del camice bianco di interrompere un trattamento sanitarioalla madre della donna.

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09/06/2019 Il Mattino (ed. Salerno)

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

Pagina 33 EAV: € 2.871Lettori: 107.296

Ospedale senza rinforzi opposizione all' attacco

SAPRI SAPRI Antonietta Nicodemo Ivertici dell' Asl si erano impegnati con isindaci del Parco a potenziare l' organiconei presidi ospedalieri prima dellastagione estiva. Di farlo gradualmente econ provvedimenti diversi a partire giàdal mese di giugno. Limpegno è statomantenuto, almeno fino a questomomento, per i presidi di Vallo e Polla.Lo scorso mese di maggio sono stateapprovate le convenzioni con l'Università di Salerno per migliorare equalificare il servizio di gastroenterologiaal San Luca e al Curto. In più per l'ospedale di Polla è stata stipulata laconvenzione con l' azienda ospedalierauniversitaria Ruggi D' Aragona perattività di consulenza ortopedica e turniattivi nel reparto di ortopedia etraumatologia, dal primo aprile alprossimo 31 dicembre. Convenzioni cherientrano nel piano concordato durante ilrecente in contro tra i vertici dell' Asl euna delegazione dei sindaci dellacomunità del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Ne facevano parte ilpresidente Salvatore Iannuzzi, i primi cittadini di Roccadaspide e Cannalonga e l'assessore alla sanità del Comune di Sapri Teresa Falce. Nel corso dell' incontro èstato condiviso un pacchetto di soluzioni da attuare per far fronte all' emergenzaestiva negli ospedali di Sapri, Roccadaspide, Vallo della Lucania e Polla. La notiziadelle recenti convenzioni ha generato preoccupazioni nel gruppo di minoranza delComune saprese. «Sono provvedimenti - dicono i consiglieri - che portanolentamente alla chiusura del nostro ospedale, con la complicità dell'amministrazione che sulla questione continua a rimanere in silenzio per non darfastidio alla regione». A tal proposito evidenzia che «non è stata ancora pubblica ladelibera approvata all' unanimità in consiglio a tutela del presidio e destinata algoverno campano». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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08/06/2019 mn24.it

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Mercato San Severino, l’ospedale con le brande rotteNel reparto di Chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale “Fucito” a Curteri diMercato San Severino i nuovi letti attesi da tempo ancora non arrivano e il presidioinizia a ritrovarsi con le “brande” rotte. È stata dunque disposta la chiusura di unastanza dedicata a ospitare i degenti, in quanto due letti ormai logori che eranocollocati nella stanza del reparto si sono definitivamente rotti FONTE LA CITTA’

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08/06/2019 salerno.occhionotizie.it

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Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucito

Nel reparto di Chirurgia generale ed’urgenza dell’ospedale “Fucito” aCurteri di Mercato San Severino i nuoviletti attesi da tempo ancora non arrivanoe il presidio inizia a ritrovarsi con le“brande” rotte. Letti rotti all’ospedaleFucito Degrado all’ospedale Fucito aCurteri di Mercato San Severino dovesono presenti diverse brande rotte. Èstata dunque disposta la chiusura di una stanza dedicata a ospitare i degenti, inquanto due letti ormai logori che erano collocati nella stanza del reparto si sonodefinitivamente rotti. Una delle porte del reparto dell’ospedale è stata chiusa achiave per vietare l’accesso alla stanza. Da tempo il reparto aspetta che l’Aziendaospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno provveda a sostituire tutti iletti del reparto. L'articolo Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucitoproviene da L'Occhio di Salerno.

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08/06/2019 zerottonove.it

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Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nelnosocomio di Curteri

foto: pixabay Un caso che potrebbecausare non pochi problemi perl’ospedale di Curteri, frazione di MercatoSan Severino. A causa dei letti rotti, èstata disposta la chiusura di una stanzadel reparto di Chirurgia generale ed’urgenza Piccola emergenzanell’ospedale Fucito di Curteri, frazionedi Mercato San Severino. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città“, nelreparto di chirurgia generale e d’urgenza erano presenti dei letti totalementedanneggiati, che non potevano ospitare i pazienti. I letti si sono poi definitivamenterotti, e per questo motivo il primario del reparto Pilone ha disposto la chiusura di unastanza, per evitare appunto che qualcuno potesse entrare. È parecchio tempo,ormai, che l’ospedale di Curteri aspetta una sostituzione dei letti. Sostituzione chedovrebbe essere operata dall’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno.

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08/06/2019 zerottonove.it

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Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nelnosocomio di Curteri

foto: pixabay Un caso che potrebbecausare non pochi problemi perl’ospedale di Curteri, frazione di MercatoSan Severino. A causa dei letti rotti, èstata disposta la chiusura di una stanzadel reparto di Chirurgia generale ed’urgenza Piccola emergenzanell’ospedale Fucito di Curteri, frazionedi Mercato San Severino. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città“, nelreparto di chirurgia generale e d’urgenza erano presenti dei letti totalementedanneggiati, che non potevano ospitare i pazienti. I letti si sono poi definitivamenterotti, e per questo motivo il primario del reparto Pilone ha disposto la chiusura di unastanza, per evitare appunto che qualcuno potesse entrare. È parecchio tempo,ormai, che l’ospedale di Curteri aspetta una sostituzione dei letti. Sostituzione chedovrebbe essere operata dall’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno.

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08/06/2019 salerno.occhionotizie.it

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Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: ladenuncia di Fontana

I medici dell’ospedale Ruggi di Salernovittime di un’aggressione al prontosoccorso: la denuncia viene fattadall’ematologo clinico Raffaele MarianoFontana. Medici aggrediti al prontosoccorso dell’ospedale di Salerno Ancoraun’aggressione ai danni degli esponentidella sanità all’interno degli ospedali diSalerno e provincia. A pagarne le spese,stavolta, sono i medici del prontosoccorso dell’ospedale San Giovanni diDio e Ruggi d’Aragona, i quali sono statidi recente vittima di attacchi fisici da parte di alcuni pazienti. L’ultimo caso è statodenunciato dal medico Raffaele Mariano Fontana, ematologo clinico del nosocomiosalernitano: «I delinquenti nigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitanipicchiano i medici in ospedale… siamo in Italia!». E ancora, specificando i dettagli diuna vicenda in particolare: «Da noi in ematologia una vera volgare ‘vaiassa’ haaggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del ‘frocio’ ma la cosa mi halasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a mia discolpa».L'articolo Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: la denuncia diFontana proviene da L'Occhio di Salerno.

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08/06/2019 salernotoday.it

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Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altromedico

L'episodio si è verificato, ieri, nel repartodi Ematologia. Il dottore Fontana suFacebook: "I delinquenti nigerianipicchiano i poliziotti…gli energumenisalernitani picchiano i medici inospedale..siamo in Italia”Approfondimenti Aggressioni a medici eoperatori sanitari del “Ruggi”, l'appellodi Polichetti (Fials) 2 aprile 2018Momenti di tensione all’interno del Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera “SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove due medici sono stati aggrediti.A denunciarlo è il dottore Raffaele Fontana (dirigente medico di Ematologia) sullasua pagina Facebook: “I delinquenti nigeriani picchiano i poliziotti…gli energumenisalernitani picchiano i medici in ospedale...siamo in Italia”. Poi, sollecitato da alcuniamici, racconta: “In Pronto Soccorso.. da noi in ematologia una vera volgare vaiassaha aggredito fisicamente il primario ... io mi sono beccato del "ricchione" ... ma lacosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a miadiscolpa!”. Amaro il suo commento: “Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tuttioperano con dedizione, umanità , competenza e grande efficienza”. Il fattoSecondo una prima ricostruzione sembra che la donna in questione abbia perso lestaffe quando il primario di Ematologia ha deciso, a seguito di accertamenti (i valoridell'emoglobina non erano molto bass i) di interrompere il ferro in vena che erastato somministrato inizialmente alla madre. Per questo lo ha aggredito con uncazzotto e poi ha insultato anche il dottore Fontana. Non è la prima volta che siverificano episodi di violenza nel pronto soccorso di via San Leonardo. Da tempo ilpersonale medico e le sigle sindacali chiedono un rafforzamento della sicurezza siadi giorno che di notte.

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Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altromedico

L'episodio si è verificato, ieri, nel repartodi Ematologia. Il dottore Fontana suFacebook: "I delinquenti nigerianipicchiano i poliziotti…gli energumenisalernitani picchiano i medici inospedale..siamo in Italia” Momenti ditensione all’interno del Pronto Soccorsodell’azienda ospedaliera “San Giovannidi Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno,dove due medici sono stati aggrediti. A denunciarlo è il dottore Raffaele Fontana(dirigente medico di Ematologia) sulla sua pagina Facebook: “I delinquenti nigerianipicchiano i poliziotti…gli energumeni salernitani picchiano i medici inospedale...siamo in Italia”. Poi, sollecitato da alcuni amici, racconta: “In ProntoSoccorso.. da noi in ematologia una vera volgare vaiassa ha aggredito fisicamente ilprimario ... io mi sono beccato del "ricchione" ... ma la cosa mi ha lasciato del tuttoindifferente in quanto credo di avere molte prove a mia discolpa!”. Amaro il suocommento: “Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tutti operano con dedizione,umanità , competenza e grande efficienza”. Secondo una prima ricostruzionesembra che la donna in questione abbia perso le staffe quando il primario diEmatologia ha deciso, a seguito di accertamenti (i valori dell'emoglobina non eranomolto bass i) di interrompere il ferro in vena che era stato somministratoinizialmente alla madre. Per questo lo ha aggredito con un cazzotto e poi hainsultato anche il dottore Fontana. Non è la prima volta che si verificano episodi diviolenza nel pronto soccorso di via San Leonardo. Da tempo il personale medico e lesigle sindacali chiedono un rafforzamento della sicurezza sia di giorno che di notte.

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08/06/2019 zerottonove.it

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Salerno, al “Ruggi” una donna aggredisce due medici

Salerno, una donna aggredisce duemedici, tra i quali un primario diEmatologia Fontana, all’Ospedale SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Attimidi forte tensione e paura al reparto diEmatologia dell’Ospedale “San Giovannidi Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.Una donna ha aggredito il primario delreparto di ematologia del ProntoSoccorso e poi anche un altro medico. Adenunciare l’accaduto è stato il dottore Fontana che sulla sua pagina Facebook haespresso tutta la sua amarezza per la vicenda. “I delinquenti nigeriani picchiano ipoliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in ospedale… siamo inItalia. […] Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tutti operano con dedizione,umanità , competenza e grande efficienza“. Queste le parole del dirigente medico,sollecitato dagli amici sui social. Il fatto Stando alle prime ricostruzioni, l’aggressionesarebbe avvenuta dopo il rifiuto da parte del primario di Ematologia a somministraredel ferro alla madre dell’aggressore dopo aver constatato un valore dell’emoglobinanella norma. Dopo il rifiuto del medico la situazione è precipitata. Molti sono stati gliepisodi di violenza all’Ospedale “San Leonardo“, tanto che il personale medico eamministrativo ha più volte richiesto una maggiore presenza delle Forze dell’Ordinea tutela della loro sicurezza.

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Salerno, la denuncia: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”

Salerno, la denuncia: "Medici aggrediti inPronto Soccorso"Salerno, la denuncia:“Medici aggrediti in Pronto Soccorso”Sfogo via social del dottore Fontana:"Una 'gentile' signora mi ha anche datodel 'frocio' in corsia..." Di Redazione - 8Giugno 2019 - Pubblicità - Tempo dilettura: 1 minuto Salerno – Lo sfogoarriva in tarda serata via social. Ilmedico Raffaele Mariano Fontana, ematologo clinico presso Azienda OspedalieraUniversitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, scrive: “I delinquenti nigerianipicchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in ospedale…siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il grave episodio,risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari di un’altra storia,non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia una vera volgare‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del ‘frocio’ ma lacosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a miadiscolpa…”. Facebook Twitter Pinterest WhatsApp ULTIMI VIDEO-ARTICOLI 6 Giugno2019 ARTICOLI IN PRIMO PIANO 8 Giugno 2019 Anteprima Società CooperativaDirettore responsabile: Antonio Frascadore P.iva e C.f.: 01671520623 Numero Rea:BN - 139085 Sede di Napoli: Centro Direzionale Isola G8- 80143 Napoli Tel: 08241815212 Fax: 0824 1748869 email: [email protected] ARTICOLI POPOLARI 13Maggio 2019 © Anteprima24.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati.Realizzazione DIGITALLSOLUTIONS.IT

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Salerno, la denuncia: ‘Medici aggrediti in Pronto Soccorso’

Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico RaffaeleMariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquentinigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici inospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il graveepisodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari diun’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia unavera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del‘frocio’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di averemolte prove a mia discolpa…”.Cronache della Campania@2018

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Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al ProntoSoccorso del Ruggi’

Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico RaffaeleMariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquentinigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici inospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il graveepisodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari diun’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia unavera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del‘fro…’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molteprove a mia discolpa…”. Cronache della Campania@2018

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Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al ProntoSoccorso del Ruggi’

Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico RaffaeleMariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria SanGiovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquentinigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici inospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il graveepisodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari diun’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia unavera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del‘fro…’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molteprove a mia discolpa…”. La Redazione

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08/06/2019 salernonotizie.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 738Lettori: 10.300

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Salerno: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”, la denuncia

Lo sfogo arriva in tarda serata via sociale lo rilancia il sito web Anteprima24.it. Ilmedico Raffaele Mariano Fontana,ematologo clinico presso AziendaOspedaliera Universitaria San Giovannidi Dio e Ruggi d’Aragona, scrive: “Idelinquenti nigeriani picchiano ipoliziotti… gli energumeni salernitanipicchiano i medici in ospedale… siamo inItalia!”. A chi gli chiede dove di precisosia accaduto il grave episodio, risponde:“In pronto soccorso …” per poi renderenoti i particolari di un’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi inematologia una vera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io misono beccato del ‘frocio’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quantocredo di avere molte prove a mia discolpa…”.

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08/06/2019 seitv.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 432Lettori: 1.167

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Salerno: Medici aggrediti al Ruggi d’Aragona

Tensione al Pronto Soccorso dell’aziendaospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggid’Aragona” di Salerno.Du medici sonostati aggrediti.A denunciarlo è il dottoreRaffaele Fontana (dirigente medico diEmatologia) sulla sua pagina Facebook:“Idelinquenti nigeriani picchiano ipoliziotti…gli energumeni salernitanipicchiano i medici in ospedale…siamo inItalia”.Dalle parole del medico nei commenti si legge:“In Pronto Soccorso.. da noi inematologia una vera volgare vaiassa ha aggredito fisicamente il primario … io misono beccato del “ricchione” … ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente inquanto credo di avere molte prove a mia discolpa!.Che brutto oggi in un posto dilavoro dove tutti operano con dedizione, umanità , competenza e grandeefficienza”.Dalle prime ricostruzioni la donna è andata in escandescenza quando ilprimario di Ematologia ha deciso, a seguito di accertamenti, poiché i valoridell’emoglobina non erano molto bass i, di interrompere il ferro in vena che erastato somministrato inizialmente alla madre.Quindi lo ha aggredito con un cazzotto epoi ha insultato anche il dottore Fontana.Fonte: SalernoToday

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07/06/2019 lacittadisalerno.it

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 491Lettori: 2.533

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Mercato San Severino, letti rotti: stanze chiuse in Chirurgia

Il primario, Pilone, ha adottato la sceltaper evitare danni ai pazienti MERCATOSAN SEVERINO - Nel reparto di Chirurgiagenerale e d’urgenza dell’ospedale“Fucito” a Curteri di Mercato SanSeverino i nuovi letti attesi da tempoancora non arrivano e il presidio inizia aritrovarsi con le “brande” rotte. È statadunque disposta la chiusura di unastanza dedicata a ospitare i degenti, in quanto due letti ormai logori che eranocollocati nella stanza del reparto si sono definitivamente rotti. Una delle porte delreparto dell’ospedale è stata chiusa a chiave per vietare l’accesso alla stanza. Datempo il reparto aspetta che l’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona”di Salerno provveda a sostituire tutti i letti del reparto. Marcella CavaliereL'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI

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07/06/2019

Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

EAV: € 425Lettori: 1.433

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Sanità. il consigliere Iannace: «Necessario uscire dalCommissariamento per garantire qualità e servizi»

Al convegno “Le Metastatiche. Unosguardo al Futuro”, organizzatodall’associazione Noi in Rosa presso lafacoltà di Medicina dell’Università degliStudi di Salerno, in collaborazione con ilConsiglio regionale della Campania,Europa Donna, l’Azienda OspedalieraUniversitaria San Giovanni di Dio e Ruggid’Aragona e l’Università degli Studi diSalerno, il consigliere regionale CarloIannace è intervenuto per esporre non solo il ruolo della chirurgia nel trattamentodel carcinoma mammario metastatico, in qualità di senologo e medico chirurgodell’Ospedale Moscati di Avellino, ma anche per sottolineare alcune problematichelegate alla sanità. «Tutto il personale sanitario si sta impegnando dando anchel’anima per superare problematiche e offrire un servizio di qualità - ha dichiaratoIannace - ma solo uscendo dal commissariamento potremo utilizzare ulteriori risorsedal punto di vista sanitario e del personale, per raggiungere gli obiettivi per i quali cistiamo impegnando. Alcune prestazioni inserite nei LEA, come il trattamento dellinfedema, non sono ancora state rese attuative. E ciò è deprimente sia per noi chelavoriamo nel settore, sia per le donne alle quali viene arrecato in questo modo undanno. Anche le Breast Unit vanno potenziate e soprattutto bisogna fare in modoche le rappresentanze delle associazioni che operano sul territorio possanopartecipare alle riunioni multidisciplinari per permettere l’integrazione e far capireche nessuna donna sarà mai lasciata sola».

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09/06/2019

Argomento: Sanità Salerno e provincia

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Centri salernitani in rivolta: De Luca e Iervolino ora devonorispondere sul "Tre Torri"

/ Dopo una "misteriosa" sparizione delfascicolo in via Nizza, 5 associazioni dicategoria fanno rete e inviano un' altradiffida Dietro la vicenda del centroassistenziale "Tre Torri" non c' è soloquanto da noi raccontato nel corso deglianni ed oggi con il servizio principale inpagina. C' è anche la rivolta della quasitotalità dei centri sanitari della provinciadi Salerno che, ovviamente, nonpotevano digerire che ciò che vale perloro non valga per altri: e questo anchese dal punto di vista formale -burocraticole cose sembrano rientrate nei ranghi. L'accreditamento ormai il centro l' haottenuto dalla Regione, quindi,eventualmente, se ne parlerà in altrasede se e quando si aprirà un nuovofronte specifico. Il problema, invece, oggiè un altro e riguarda aspettiapparentemente tecnici ma in realtà dimera sostanza in quanto riconducono aldanaro assegnato alla struttura di Albanella. Il milione di euro in base a cosasarebbe stato calcolato dall' Asl di Salerno visto che i parametri anche qui nonsembrerebbero rispettati? E' la domanda centrale di un lungo esposto (meglio, attodi rio Asl Iervolino e via via a scendere nella gerarchia degli organi competenti, daben cinque associazioni di categoria: si tratta della Fondazione Salernum-Anffas,dell' Anpric, dell' Aspat, dell' Aris e della Nova Campania, praticamente tutte lestrutture salernitane del settore. Il documento è composto da numerose sezioni percosì dire "tecniche" che ora annoierebbero i nostri cinque lettori ma il cuore dellavicenda è più o meno questo: come hai fatto tu Asl a stabilire, così come fai per noi,che a questo centro spetti una certa somma di danaro pubblico visto che ilparametro della cosiddetta Com (Capacità operativa massima, che si individuaanche grazie a quanto personale impieghi) è viziato da un' evidente anomaliarelativa al personale? In pratica, quando un' Asl deve decidere quante prestazioniacquistare da un centro (va ricordato che l' accreditamento non implica

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automaticamente la volontà del Ssr di comprare prestazioni dai privati) devevalutare la forza lavoro, i metri quadrati della struttura, etc. Nel nostro caso - ed èciò che lamentano gli altri centri- ci sarebbe una discrasia tra i calcoli fatti dall' Asl ela reale situazione interna al Tre Torri. Infatti la cifra di un milione di euro"assegnata" al centro di Albanella sarebbe di molto superiore a quanto la leggeindica: la manodopera impiegata, dagli atti ufficiali e da verifiche concrete, nongiustificherebbe tale erogazione, al massimo si potrebbe parlare di un paio dicentinaia di migliaia di euro annui. E quindi? L' Asl tempo fa si resa oggettivamenteridicola (oltre che spericolata) quando dinanzi amspecifica richiesta sostenne di aversmarrito il relativo fascicolo trovandosi così impossibilitata a ricostruire la storia.Una cosa alla quale credettero tutti. Per tamponare e trovarsi forse con meno rogne,il manager dell' Asl Iervolino dispose la creazione di una nuova commissione internaper la verifica della Com, commissione che non avrebbe concluso il lavoro. Insomma,siamo sempre in zona opaca, con le Asl che fanno e disfano e gli organi di controlloche spesso sembrano pettinare le bambole. (pierre)

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09/06/2019

Argomento: Sanità Salerno e provincia

Pagina 5 EAV: € 1.118Lettori: 29.750

Centro "Tre Torri" indagata l' ex giunta

L' NCHIESTA /Con lui Iosca, gli excollaboratori e un membro della famigliaSalzano, protagonisti dell' affaire Ises. Lastruttura è ad Albanella Coinvolto anchePasquale Mirarchi, arrestato dagli uominidella Dia pochi giorni prima del votoSilvio Marco Guarriello che ha delegatole indagini al Gruppo tutela finanzapubblica delle Fiamme Gialle (che, aleggere diversi atti organici ad una piùampia inchiesta, pare abbiano svolto unlavoro egregio). Al centro c' è il cambiodi destinazione d' uso dell' immobile cheospita l' Ises-bonsai. Una faccendaraccontata da questo giornale condiversi mesi di anticipo rispetto poi allamaturazione degli eventi. Infatti gliinquirenti scrivono testualmente che«con la delibera numero 51 del22/12/2014 concedevano illecitamente ilcambio di destinazione d' uso dell'immobile sito in via Europa numero 118determinando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al proprietario elocatore Marruso Eraldo e a Salzano Gennaro, locatario e rappresentante legale del"Centro assistenziale Tre Torri di G.Salzano & C.». Chi sia questo Salzano gliinquirenti lo scrivono dettagliatamente in altre pagine durante la descrizione delgruppo familiare incarnante il nucleo della truffa principale, cioè l' Ises di Eboli:insomma, la contaminazione giudiziaria dell' intera faccenda, dopo aver colpito unpaio di sindaci ebolitani (Melchionda prima e poi Cariello con relativa giunta edirigenza comunale) si è delocalizzata nella vicina Albanella trascinando nei guai un'altra amministrazione comunale, per non dire della lunga teoria di indagati dellapubblica amministrazione sanitaria distribuiti sul territorio. Non solo, ma gliinquirenti hanno anche chiesto il sequestro preventivo della struttura «perché ladisponibilità dell' immobile costituisce ragione incentivante della condotta criminosa.Sussiste infatti un rapporto quantomeno di asservimento tra l' immobile e il reatocom messo, senza il quale, si ripete, la struttura non sarebbe stata idonea alsuccessivo accreditamento sanitario». Insomma, era un vecchio macello e di colpo èdiventata un' area adatta a farci la riabilitazione. Le tipiche magie italiane che poi,

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alla lunga, si pagano tutte. Esattamente come si apprestano a fare i protagonisti diquesta "sotto vicenda" Ises che, verosimilmente a breve, dovranno ricominciare acorrere negli studi legali. Come per l' Asl di Salerno che, perfettamente informata ditutto, invece di chiamare le forze dell' ordine quando alla porta di via Nizzabussavano i rappresentanti ufficiali di una delle più clamorose truffe che la storialocale ricordi, non solo vi interloquivano ma addirittura predisponevano atti per farpassare formalmente intonsa ogni cosa. Evidentemente la dirigenza messa lì dalgovernatore De Luca (che non si sa fino a che punto ne sia informato) avrà ottenutoadeguate rassicurazioni.

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09/06/2019 Il Mattino (ed. Circondario Sud)

Argomento: Sanità Campania

Pagina 37 EAV: € 4.727Lettori: 107.296

«Non iscritti all' ordine, così sono abusivi» rischiolicenziamento per 149 infermieri

IL CASO Fiorangela d' Amora Esercizioabusivo della professione infermieristica,a rischio 149 paramedici all' interno dell'Asl Na3Sud. Si tratta di lavoratori chenon hanno l' iscrizione all' Opi (ordineprofessionale infermieri) e che oraavranno trenta giorni per sanare le loroposizioni per non rischiare il posto. ICONTROLLI Il controllo dell' aziendasanitaria è partito dalla richiesta dellaRegione Campania di verificare leposizioni degli infermieri. La lista è statastilata e diffusa nei presidi ospedalieri diNola, Castellammare, Gragnano,Boscotrecase, Torre del Greco, Sorrento,Vico Equense e in tutti i distretti edipartimenti della Napoli3. Con una notadel 3 giugno scorso, il direttore dellerisorse umane Giuseppe Esposito chiedeai direttori dei nosocomi di comunicareai dipendenti di «provvedere all'immediata iscrizione all' Opi ondeevitare il procedimento disciplinare». Ildocumento è la conseguenza di unacomunicazione, datata 25 maggio, del presidente dell' ordine delle professioniinfermieristiche di Napoli, Ciro Carbone. «In mancanza di iscrizione - scrive Carbone- si provvederà ad attivare il relativo procedimento disciplinare teso allicenziamento, tenuto conto che a tutt' oggi tale personale esercita alle vostredipendenze le professioni infermieristiche abusivamente». Il presidente aggiunge:«In mancanza di un riscontro entro trenta giorni sarò costretto a sporgere denunciaquerela alle autorità competenti». Un messaggio chiaro. Il conto alla rovescia èpartito ad inizio giugno e dall' ufficio personale dell' Asl sono in corso verifiche. «Inquesta vicenda noi siamo terzi, rispetto ad una richiesta regionale. Faremo tutto ciòche ci compete - precisa la manager dell' Asl Na3Sud Antonietta Costantini - masiamo certi che tutti si metteranno in regola, si tratta di un preavviso che solo comeultimo passo prevede il licenziamento. Per ora invitiamo tutti i nostri dipendenti a

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regolare le proprie posizioni, c' è una norma da rispettare». Il numero alto diinfermieri senza iscrizione apre però un caso all' interno dei nosocomi della provinciadi Napoli, dove lavorano per la maggior parte professionisti over 60. «Circa 30 annifa l' Albo professionale non era obbligatorio, - spiega Carmine Esposito della Fsi-Usae - c' era il collegio che raggruppava gli infermieri. Poi siamo passati ad ordineprofessionale con obbligatorietà sia nel pubblico che nel privato». IL FENOMENO Unaregolamentazione che in tanti non hanno seguito, soprattutto coloro che esercitanola professione di infermieri da molti anni e non si sono adeguati. Le verifiche in corsoserviranno ad attestare se alcuni dei professionisti siano iscritti ad un albo di un'altra provincia o se non hanno mai effettuato tale registrazione. Nell' ambito dellacarenza ormai cronica personale negli ospedali a sud del Vesuvio, il procedimentoche potrebbe colpire un numero elevato di paramedici è un' eventualità che si speradi scongiurare. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/06/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 7 EAV: € 826Lettori: 25.449

«Sanità, dalle Asl cento distaccati in Regione»A. A.

NAPOLI Un centinaio di operatori delsistema sanitario distaccati negli ufficiregionali, anche per pochi giorni asettimana, a fronte di una carenzacronica e drammatica di personale neiPronto soccorso e negli ospedali? Èquanto denuncia la consigliera regionaleFlora Beneduce, di Forza Italia, che sullavicenda ha interrogato il direttoregenerale per la tutela della salute,Antonio Postiglione, e il direttoregenerale per la risorse umane dellaRegione Campania, Maria Messina,proprio per conoscere le esigenze allabase di questi trasferimenti. Dalladirezione generale hanno fatto sapereche parte del personale distaccato«presta la propria collaborazione pressoil Nucleo tecnico di supporto alcommissario ad acta», mentre un' altracospicua porzione proviene dal«soppresso Ufficio speciale servizioispettivo sanitario e socio sanitario».Inoltre, gli uffici tengono a sottolineare che «nessun onere finanziario» è a caricodella giunta regionale e che «il distacco non dà diritto ad alcun trasferimento neiruoli della giunta regionale». Ma la consigliera Beneduce incalza: «Ciò che sorprendedi più di tutta questa vicenda - dice - è che a fronte di una sanità campana che inquesto momento è in panne e incapace di dare risposte ai cittadini sul piano dell'assistenza a causa dell' assenza di personale, vi siano invece cento personedistaccate in alcuni giorni della settimana in uffici per non meglio precisati compiti,le quali potrebbero essere di sicuro più utili altrove, dove sono state destinate inorigine per lavorare a tempo pieno». In particolare, Beneduce rileva che è «ancor piùgrave il comportamento di qualche Asl, tra cui la Napoli 3 Sud, che pare abbiaaddirittura autorizzato dei comandi verso la Regione, impegnando così per l' interasettimana lavorativa in uffici amministrativi risorse umane che oggi sonoindispensabili nelle strutture sanitarie del territorio. È il segno più evidente - precisa- di una miopia nella gestione delle risorse umane e nell' organizzazione dei servizisanitari. Un settore quello sanitario che dopo Quota 100 e i pensionamenti già

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programmati è finito nel caos e in cui oggi, più che altrove, si riscontrano i danni diun deficit di programmazione - afferma, concludendo, la consigliera regionaleazzurra - iniziato non oggi ma tre-quattro anni fa».

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09/06/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 35 EAV: € 1.792Lettori: 29.750

Il medico che tutti vorrebbero

FRANCESCO GRANDE È fondatore epresidente del gruppo campano diOtorinolaringoiatria La casa, che coglie l'intero golfo e il maestoso Vesuvio, harespiri antichi e tradizioni di cultura. Congentilezza innata la padrona di casaFlora precede soltanto di qualche minutoil marito. Grande ufficiale dell' Ordine almerito della Repubblica italiana,Francesco Grande, professoreotorinolaringoiatra, ha sommato, indecenni di professione, successi,riconoscimenti e una serie di vittorie inconcorsi di grande impegno, fondatore epresidente del gruppo campano diOtorinolaringoiatria, autore di oltrecinquanta pubblicazioni, classe 1926 èancora instancabile nel suo amore per laprofessione quanto per il legame chespesso lo spinge ad Anacapri che, nelsuo cuore, come ha raccontato ErmannoCorsi in una intervista, è la sua patriadell' anima. Amabile, intelligente,disponibile e di gran cuore, Premio CapriSan Michele 2005, Francesco Grande è il medico che tutti vorrebbero incontrare ed ècon la disponibilità del cuore e dell' intelligenza che l' intervista, sottolineata dalsorriso affettuoso di sua moglie, ha il suo corso. Vuole partire da lontano eraccontarmi come è iniziata la sua storia? «Sono nato a Venezia secondogenito di unfratello, in una famiglia bella, normale e amabile, di mamma francese e padrelucano. Verso i dieci anni ero un bambino piuttosto vivace, normale e senzaparticolari grilli per la testa, studioso quanto basta e amante dei bagni in lagu na,sempre fingendo che la barchetta si fosse rovesciata! Dopo il Liceo scientifico misono iscritto alla Facoltà di Medicina frequentata a Padova». Ci fu un motivo che laspinse a questa scelta? «All' età di otto anni, per un attacco di appendicite, miportarono in Ospedale dove fui operato subito ma subendo un' anestesia locale chemi fece seguire l' intero intervento! Fu allora che pensai che la chirurgia sarebbestato il mio futuro! Intanto, quando avevo diciotto anni arrivò la guerra e purtroppomio fratello fu arruolato e mandato in Germania mentre io, avendo studiato il

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tedesco che in qualche modo parlavo, fui assunto, lo dico tra virgolette, cometraduttore dei tedeschi al Comando che avevano occupato l' Officina Italgas, direttada mio padre. Questa situazione mi salvò». Nel suo passato e per la sua formazionechi le ha insegnato di più? «I primi riferimenti per la formazione li ho avuti all' Università di Padova, in seguito e dopo la specializzazione, voglio ricordare i professoriGiacomo Ferretti e Bruno Bruzzi. Un medico autentico maestro è stato FrancescoMonaldi». Se ha fatto la gavetta che cosa ha rappresentato per lei? «Un periodo diindispensabile apprendimento. Non a caso... senza la gavetta non c' è formazione».A distanza di una carriera lunga e luminosa: la Medicina in generale e l'Otorinolaringoiatria in particolare, l' hanno mai delusa? «Direi di no. Per tutta la vitae lo svolgimento della professione mi è piaciuto approfondire la Medicina. Oltre laspecializzazione ho fatto tanto altro». Che cosa è stato realmente difficile nel suopercorso? «In qualche caso quando mi è stato detto di non presentarmi ad alcuniconcorsi» Esiste secondo la sua esperienza la malasanità? «Qualche volta si. Anchese è umano commettere errori, però certe volte» Si considera ambizioso? «Lo strettonecessario e non di più. Bisogna sempre guardare avanti per poter progredire» Unricordo bello o uno singolare ce l' ha? «Quello bello è di quando vivevo a Venezia,forse appena universitario, e una bella sera una telefonata di lontani parenti lucanidi mio padre ci annunziarono una visita con la loro figlia, che era Flora, che inseguito di ventò mia moglie e con la quale continuo a condividere, con figlie e nipoti,una lunga vita. Il ricordo professionale è invece di quando andavo al penitenziario diProcida a visitare i reclusi per assassinio! Una cosa che all' inizio della professionemi inquietava molto ma mi interessava altrettanto». Una paura professionale l' hamai vissuta? In camera operatoria le preoccupazioni ci sono sempre. È necessarioessere forte? La forza l' ho sempre presa dal senso di responsabilità che ho verso lafamiglia e la società che mi ha affidato determinati ruoli. Orgoglioso di quanto hafatto come medico? «Direi di sì perché ho fatto tutto con le mie sole forze senzaspinte o parenti». Una soddisfazione quale è stata? «Una esaltante è stata lapossibilità, all' apice della professione, di poter creare all' Ospedale Monaldi ilreparto ospedaliero migliore di Napoli, con un gruppo di allievi di grande qualità».Nato a Venezia ha vissuto l' intera vita familiare e professionale a Napoli... «Sononato a Venezia con mamma francese e papà lucano non avendo vere e proprie radicia Venezia. Oggi nel mio cuore conta più Napoli». E allora vuol dirmi che cos' è Napoliper lei? «Una città effervescente che potrebbe dare di più di quanto dà».

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09/06/2019

Argomento: Sanità Campania

Pagina 12 EAV: € 829Lettori: 29.750

un bagno spuntano le formiche

IL CASO La denuncia del consigliereregionale Borrelli: sospetti su un exdetenuto che avrebbe lasciato resti dicibo formiche. Scene non del tutto nuoveper i nosocomi cittadini, ma non di menoscioccanti - dice l' esponenteambientalista -. È profondo lo sdegno pervicende che non dovrebbero far partedel mondo reale. I ricoverati in ospedaledovrebbero sentirsi al sicuro e protetti inambienti sani, invece la degenza inreparto significa combattere la malattiae disservizi. L' episodio 8 statoconfermato da alcune fonti interne all'ospedale». Borrelli sottolinea ancora: «Ildirettore, Antonio Giordano, da meinterpellato ha subito effettuato le primeverifiche. I sospetti ricadrebbero su di unpaziente ex detenuto e ricoverato.Cacciato da più ospedali e autodimessosi dal Cardarelli con diagnosi disepsi da cellulite secondaria a borsite delbraccio destro. Salvato da morte certa 8stato dimesso. È stata effettuata unabonifica del bagno dove sono stato trovati residui alimentari, fette biscottate. Ladirezione starebbe valutando l' ipotesi di querelarlo». Tornano, quindi, le formicheanche se questa volta le responsabilità sembrano più delineate. Da ricordare chepoco meno di tre settimane fa due infermieri dell' ospedale San Giovanni Bosco sonoatati sospesi per 30 giorni e due sindacalisti per dieci dopo che un paziente inrianimazione aveva delle formiche sul lenzuolo. Secondo le ricostruzioni dell' AslNapoli 1, i medici se ne erano accorti e avevano chiamato la ditta di pulizie, ma dueinfermieri si erano opposti e si eranio rivolti addirittura ai propri rappresentantisindacali, ritenendo che la questione fosse di loro competenza. Si era accesa unadiscussione e intanto le formiche erano rimaste lì fino a che il lenzuolo non erasostituito. La vicenda delle formiche non rimosse risaliva al 31 gennaio, quandoancora erano accesi i riflettori sul San Giovanni Bosco dopo le formiche fotografatesu una paziente cinga lese che era intubata. L' episodio diede il via a una indagineinterna che ha portato alle decisioni firmate da Ciro Verdoliva, commissario

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straordinario dell' Asl Napoli 1.

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09/06/2019

Argomento: Sanità nazionale

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Cause penali ai medici Il 95% viene prosciolto

Sanità Oltre 35.600 azioni legali ognianno contro i medici, ma il 95 per centodi quelle penali e il 70 per cento diquelle civili finiscono colproscioglimento. I più tartassati daicontenziosi sono i chirurghi col 45 percento dei sinistri. La medicina difensivacosta al sistema sanitario un miliardo dieuro al mese. La denuncia vienerilanciata a Matera dove si apre oggi ilcongresso nazionale dell' Acoi, l'associazione dei chirurghi ospedalieri,sotto la presidenza di Piero Marini.

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09/06/2019

Argomento: Sanità nazionale

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I chirurghi: «Stop agli spot contro di noi» Ogni anno 35 milacause negli ospedali

IL FENOMENO ROMA I più giovanitemono di essere costretti a lasciare l'Italia per mancanza di lavoro, i piùgrandi si sentono assediati dalle causelegali. Strana condizione, oggi, quella deichirurghi nel nostro Paese. E, in capo atre anni, con quota 100, il numero deglispecialisti potrebbe drasticamentecalare. Oggi sono 7.500, il 55% ha un'età compresa tra i 50 e i 59 anni: diquesti circa 1.700 stanno per lasciare gliospedali perché a fine carriera e altri1500 potrebbero decidere di uscire conla finestra di quota 100. Di fatto, un saltodi due generazioni. E nelle saleoperatorie chi resterà? Si parlerà anchedi questa particolare condizione made inItaly a Matera che, da oggi a mercoledì,ospiterà il congresso dell' Associazionechirurghi ospedalieri italiani. Oltreduemila specialisti, cinquanta sessioniscientifiche. All' appuntamentoparteciperanno anche delegazioni dall'Asia, Stati Uniti e Canada. LE VISITE Unamatassa complicata, dunque, quella che riguarda l' organizzazione del lavoro di casanostra. Dove la cosiddetta medicina difensiva, quella scelta per prevenire un'eventuale denuncia, sembra essere la via professionale d' elezione. Parliamo, peresempio, di quel lungo elenco di visite, esami ed analisi che hanno, ancora prima dicurare, lo scopo di attenuare il rischio di subire una causa. Ogni anno partono35.600 nuove azioni legali, mentre ne giacciono 300 mila nei tribunali contro imedici e le strutture sanitarie pubbliche. Il 95% delle cause penali e il 70% deiprocedimenti civili si concludono con il proscioglimento. Un fenomeno in crescita,con un costo stimato nel solo 2018 di quasi 12 miliardi l' anno (1.543 euro apersona). Da qui, una richiesta urgente da parte della categoria: regolamentare lapubblicità contro i medici. Una richiesta che, secondo gli addetti ai lavori,tutelerebbe il lavoro quotidiano dei camici bianchi e migliorerebbe il rapporto con i

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pazienti. «È necessario pensare a nuove norme per le forme di pubblicità - spiega ilpresidente dell' Acoi Pierluigi Marini direttore dell' Unità complessa di chirurgia alSan Camillo di Roma - Non solo degli studi legali, ma anche di associazioni che sinascondono dietro a sigle che rimandano alla difesa dei cittadini e, invece,diffondono illusioni. Chiediamo che il governo intervenga. Va regolamentata ladisciplina che consente di poter, di fatto, creare un business del contenzioso contro imedici e i chirurghi in particolare. No alle trappole pubblicitarie che mettono sottoprocesso il servizio sanitario e producono drammatiche delusioni». LE DIFFERENZEAnche in questo caso l' Italia mostra tutte le sue differenze. Più contenziosi al Sud enelle Isole (44%) come si legge in un report dell' Associazione, mentre al Nord siamoal 32,2% e al Centro la cifra scende al 23%. L' area a maggior rischio è la chirurgiacon il 45% delle denunce. Sul fronte dei giovanissimi chirurghi monta aria discontento. Non solo perché vedono un futuro unicamente nelle sale operatorie all'estero. Più del 70% considera inadeguata la formazione nel nostro Paese. E vorrebbepassare più ore sul campo, negli ospedali. «L' 85% di noi appena specializzato -dicono con sincerità - sono si sente in grado di effettuare un intervento senza unasupervisione». Carla Massi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/06/2019

Argomento: Sanità nazionale

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I lavoratori della Pa in piazza Sciopero generale «nonescluso»

sindacati Lo scontro Governo sindacati siacuisce tanto che uno sciopero generaledi tutte le categorie sembra sempre piùvicino. A questo punto «non escludiamopiù nulla», dice il segretario generaledella Cgil, Maurizio Landini. Dal Governo«tante promesse e dichiarazioni ma zerofatti», aggiunge la leader della Cisl,Annamaria Furlan. «Siamo pronti atutto», assicura Carmelo Barbagallo perla Uil. Ieri gli statali sono scesi in piazzacontro il governo, definito come «ilpeggior datore di lavoro». Già venerdì èin programma lo stop deimetalmeccanici. Il sindacato appareunito, le proposte sono le stesse. E per ilpubblico impiego si traducono in duerichieste: «Rinnovo dei contratti eassunzioni». Il recente aumento salarialedi 85 euro sanava infatti una situazionepregressa: ora c' è da trattare il triennio2019-2021. Tornata per cui, secondo le tre sigle, le risorse stanziate nell' ultimamanovra sono insufficienti. Ma ancora più esplosiva è la carenza di organici. Nella Panei prossimi anni andranno in pensione mezzo milione di persone, praticamente undipendente pubblico su quattro. Senza un «piano straordinario» di ricambio i servizipubblici, a cominciare dalla sanità, «collasseranno», mettono in guardia i settoripubblici di Cgil, Cisl e Uil, paventando il rischio di «privatizzazioni». Ormai il percorsosembra tracciato. «Avanti fino allo sciopero generale», è la frase che chiude lamanifestazione. Ma l' ultimatum vero e proprio verrà probabilmente lanciato dalsindacati confederali, che il 22 giugno si ritroveranno a Reggio Calabria. Sarà quellala manifestazione che porterà a compimento una mobilitazione partita a Roma, apiazza San Giovanni, a febbraio. Un escalation che guarda dritto alla prossimamanovra in autunno. Stagione che si preannuncia quanto mai calda. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/06/2019

Argomento: Sanità nazionale

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Pochi assunti e anziani in fuga "Spariranno 600 mila statali"DI ROSARIA AMATO

ROMA - In Italia i giovani sono in fortediminuzione, ma nella PubblicaAmministrazione sono quasi estinti. Gliuffici pubblici sono l' ultimo posto dove sipuò sperare di trovare un under 30: sonoappena 90 mila, il 2,8% del totale,certifica un' indagine di Fpa, la Societàdel gruppo Digital che organizza il Forumdella Pubblica Amministrazione, e quasila metà sono arruolati nelle ForzeArmate. Alla Presidenza del Consiglio su2000 dipendenti solo uno ha meno di 30anni. Oltre a essere pochissimi, i giovanicostituiscono anche il 64,4% delpersonale precario delle amministrazionipubbliche. Per abbassare l' età media deidipendenti pubblici di appena un anno,in modo da scendere sotto la media dei50, bisognerebbe spendere 9,7 miliardi eassumere 205 mila giovani. Non si trattadi un' accusa dei sindacati, ma di unaproiezione della Ragioneria dello Stato.Lo sblocco del turn over di compensazione (a invarianza di spesa), conferma Fpa, -«non basterà a far ringiovanire la PA». E tanto meno neanche per sostituire l'esercito di lavoratori che si avviano verso la pensione, aggiungono i sindacati:«Analizzando i dati della Ragioneria Generale dello Stato - dice Maurizio Pitruccioli,segretario generale della Fp Cisl - negli enti che erogano servizi di prossimitàfondamentali come la sanità pubblica e il governo del territorio, mancano oltre 100mila lavoratori. Nelle Agenzie fiscali mancano non meno di 7 mila persone perraggiungere il fabbisogno minimo di operatori per combattere efficacemente l'evasione fiscale. Ancora, nei ministeri siamo sotto organico di almeno 18 mila unitàe resta il dato impressionante di un sistema sanitario al collasso dove tra infermieri,amministrativi, tecnici e medici mancano non meno di 84 mila dipendenti». Numeriai quali bisogna sommare le uscite per pensionamento, oltre 500 mila nei prossimianni. I concorsi pubblici, che peraltro sono stati "congelati" fino a novembre permotivi di bilancio, non sono in grado di coprire in tempi ragionevoli il turn over. Lefrequenti assicurazioni del ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiornosi scontrano con una realtà fatta di uffici pubblici che sono già vuoti, già con organici

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ben al di sotto del fabbisogno. I sindacati indicano le graduatorie degli idonei comeunica via per far fronte all' emergenza in tempi brevi, ma il governo ne ha limitato ilricorso. La Pubblica Amministrazione osserva Gianni Dominici, direttore generale diFPA, è stata a lungo la vittima di luoghi comuni sbagliati: «Non è vero che idipendenti sono tanti, e neanche che costano più che nel resto dell' Europa. Per ilfuturo, però, bisogna evitare assunzioni indiscriminate: piuttosto è importante capirequali sono i fabbisogni, le competenze necessarie, anche in materia di formazionedegli esistenti. I dipendenti PA italiani hanno in media mezza giornata di formazionea fronte delle sette- otto dei francesi e degli inglesi, è una questione da affrontaresubito ». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.