1 Rimanenze di magazzino 08 febbraio 2008. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Normativa C. c. con art. 2426...
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Rimanenze di magazzino
08 febbraio 2008
2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Normativa Normativa
C. c. con art. 2426 comma 1, n.9 e art 92 TuirC. c. con art. 2426 comma 1, n.9 e art 92 Tuir
Principi contabili nazionali OIC 13Principi contabili nazionali OIC 13
Principi contabili internazionali IAS 2Principi contabili internazionali IAS 2
Principi di revisione 400-500-501-505-520-530 Principi di revisione 400-500-501-505-520-530
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GIACENZE
Le materie prime, le merci, i semilavorati o prodotti che al termine del periodo amministrativo sono presenti nei locali dell’impresa o a sua disposizione presso altre strutture (depositi, altre sedi, merci in viaggio)
Espresse in quantità fisiche
RIMANENZE Valori attribuiti alle giacenze
DEFINIZIONI
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Art. 2424 c.c.Contenuto Stato Patrimoniale
C Attivo circolante
I Rimanenze1. Materie prime, sussidiarie e di consumo
2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3. Lavori in corso su ordinazione
4. Prodotti Finiti e Merci
5. Acconti
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Art. 2425 c.c.Contenuto Conto Economico
Valore delle rimanenze incluso nel:A. Valore della produzione 2) variazione positiva e negativa dei prodotti in corso, semilavorati e
prodotti finiti
B. Costi della produzione 11) variazione positiva e negativa delle rimanenze di materie prime,
sussidiarie di consumo e di merci
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OIC 13Condizioni per inclusione
PASSAGGIO DI PROPRIETA’ (trasferimento rischi)
Beni Mobili Beni Immobili
MERCE IN VIAGGIO
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RILEVAZIONE PRELIMINARE
QUANTITA’ FISICAtramite
INVENTARIO FISICOCONTABILITA’ DI
MAGAZZINO
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Processo di inventariazione
DefinizioniDefinizioni
Tipi di inventarioTipi di inventario
Inventario rotativo – conto periodicamenteInventario rotativo – conto periodicamente
Inventario contabile – risultato scritture magInventario contabile – risultato scritture mag
Inventario fisico - conto tuttoInventario fisico - conto tutto
INVENTARIO DI MAGAZZINO
Insieme delle attività volte a rilevare, classificare e valutare, ad una determinata data, tutti i materiali di proprietà dell’azienda siano essi presenti presso i magazzini o reparti di produzione o dislocati presso terzi ( c/deposito).
GARANTISCE ATTENDIBILITA’ DATI DELLA CONTABILITA’ DI MAGAZZINO
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La contabilità di magazzino
Quali impreseQuali imprese
Dal punto di vista civilistico l’art. 2214 cc. Impone alle imprese di tenere “le altre scritture contabili” che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni.
Dal punto di vista fiscale l’obbligo è determinato dall’art. 14 del D.P.R. 600/73 che stabilisce i requisiti soggettivi:
• svolgimento attività imprenditoriale;• obbligatorietà di adozione contabilità ordinaria
Ed anche requisiti oggettivi con il superamento dei seguenti parametri: € 5.164.568,99 di ricavi annui; € 1.032.913,80 di rimanenze finaliL’adozione delle scritture decorre dal secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui
per la seconda volta consecutiva si siano superati entrambe i parametri.
Quali scrittureQuali scritture
La contabilità di magazzino tenuta a sole quantità fisiche risponde sia alle norme fiscali sia alle esigenze di controllo dei movimenti di magazzino a livello di scorte.L’indicazione del valore è utile se si voglio collegare i dati della contabilità industriale per il calcolo dei costi.
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La contabilità di magazzino
Quali documentiQuali documenti
Quindi i movimenti del magazzino sono da ritrovare nei documenti che generano:• carico (entrate) per acquisti, da lavorazione, per movimenti interni ecc…• scarico (uscite) per vendite, per lavorazione, per movimenti interni ecc….e maggiore conoscenza abbiamo delle procedure applicate dal cliente maggiore sarà la capacità di verificare i dati che ci vengono passati per verificare le quantità di magazzino
1. Il giornale di magazzino: che è una scrittura cronologica che rileva, in maniera progressiva, tutti i movimenti di materiali e di prodotti con riferimento ai singoli documenti di entrata e di uscita. Il giornale di magazzino non è obbligatorio ai fini fiscali, può accoglieremovimenti solo a quantità o anche a valore.2. Le schede di magazzino: sono delle scritture sistematiche riferite ad ogni singolareferenza di magazzino. Gli elementi riportati sono gli stessi del giornale in più viene rilevato il saldo progressivo dei movimenti che permette di leggere le quantità in giacenza.
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La valutazione delle giacenze
Art. 2426 c.c.Art. 2426 c.c.
Costo
Valore di realizzo
al minore
Ulteriori approfondimenti• Per costo si intende il costo di acquisto nel caso di materie prime, semilavorati e
merci. Mentre per prodotti in corso di lavorazione e i prodotti finiti si intende il costo di produzione;
• I metodi di calcolo consentiti sono media ponderata, fifo e lifo
La regola guida
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La valutazione delle giacenze
Costo di acquistoCosto di acquisto
• Per il Codice Civile e per OIC il costo di acquisto è dato dalla risultante della seguente formulazione aritmetica:
al prezzo effettivo di acquisto ( al lordo sconto cassa)
si addizionano gli +
Oneri accessori ( Spese di trasporto, dogana ecc..)
si sottraggono -
Resi, sconti commerciali, abbuoni e i premi
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La valorizzazione delle giacenze
Costo di produzioneCosto di produzione
Per il Codice Civile e per OIC il costo di acquisto è dato dalla risultante della seguente formulazione aritmetica:
Ai Costi industriali diretti
si addizionano +
i Costi industriali indiretti ragionevolmente imputabili
+
Oneri finanziari
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METODI DI VALUTAZIONE
Costo Specifico Fifo (first in, first out) Costo Medio Ponderato Lifo (last in, first out)
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IN BREVE
COSTO COSTO SPECIFICOSPECIFICO
• si applica quando non è possibile adottare gli altri metodi
• utilizzo solo se nella dichiarazione dei redditi sono illustrati i criteri e le modalità di applicazione (art. 92 Tuir)
• Quantità rientrano in un insieme di beni disponibili
• valore = Costo Tot beni prodotti e acq.
Q.tà tot acquistata e prod.
Costo Medio Pond Costo Medio Pond =CMP=CMP
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FIFOFIFO
• Ammesso anche negli Ias
• Quantità acquistate prima siano le prime ad essere vendute o utilizzate
• RF degli acquisti o prod. Più recenti
• CE: contrappongo Ricavi Recenti a Costi meno recenti.
LIFOLIFO
• No ammesso dagli Ias
• quantità acquistate o prodotte più recenti sono le prime ad essere vendute o utilizzate
• RF degli acquisti o prod. Più vecchie
• CE: contrappongo Costi correnti a Ricavi correnti
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SVALUTAZIONE
Materiali Obsoleti e Materiali di Lento Movimento
I beni NON possono essere ISCRITTI ad un valore ECCEDENTE l’ammontare che si prevede di realizzare
dalla loro vendita o dal loro uso
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NOTA INTEGRATIVA
Indicazione dei criteri di valutazione applicati Metodo del costo adottato Criteri adottati per la svalutazione Indicazione del valore di ripristino Eventuale cambiamento dei metodi e motivazione
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ASPETTI FISCALI
VALUTAZIONE
COSTI SPECIFICI
RF al minore tra
Costo specifico e Valore Normale
c. acq./prod. Corrispettivo Praticato
CATEGORIE OMOGENEE
(art. 92 Tuir)
• per Natura
• per Valore
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LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
“Contratti di durata ultrannuale stipulati per la realizzazione di un’opera o di un complesso di opere o per la fornitura di beni e servizi “non di serie” che insieme formino un unico progetto, eseguiti su ordinazione di un committente, secondo le specifiche tecniche da questi richieste”.
PC 23
CARATTERISTICHE:
• ESISTENZA DI UN CONTRATTO
• DURATA DELL’ESECUZIONE
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VALUTAZIONE
PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
COMMESSA COMPLETATA
Contabilizzo per competenza,
riconoscimento dell’utile in base all’avanzamento
•Vantaggio: risultato commessa su dati consuntivi
•Svantaggio: non riconosce margine in base al sal
OIC 23: Preferenza per la valutazione a Percentuale di completamento
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PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
S.A.L. Stato Avanzamento Lavori
Costi, ricavi e margine riconosciuti in base all’ avanzamento dell’ attività produttiva.
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PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
METODI DI CALCOLO
• COST TO COST (preferibile per OIC 23): costo sostenuto in proporzione ai costi totali stimati;
• ORE LAVORATE
• UNITA’ CONSEGNATE
• MISURAZIONI FISICHE
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CONDIZIONI PER L’APPLICAZIONE
Contratto vincolante tra le parti; Opere specifiche per il cliente; Possibilità di stime ragionevoli di ricavi e
costi di commessa in relazione ai sal; Identificare attendibilità dei ricavi e dei
costi di commessa;
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COMMESSA COMPLETATA
Ricavi e margine riconosciuti SOLO quando il contratto è completato (opere sono ultimate e consegnate).
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Aspetto fiscale
ART. 92 Tuir
Valutazione opere in corso al termine dell’esercizio sulla base dei costi sostenuti
ART. 93 Tuir
Valutazione opere in corso sulla base della percentuale di completamento dei lavori
OPERE DI DURATA FINO AI 12 MESI
OPERE DI DURATA SUPERIORE AI 12 MESI
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ART. 93 TUIR
DISTINZIONE
RICAVI
Corrispettivi liquidati definitivamente = SAL definitivamente accettati dal committente (ultimati)
RIMANENZE
Corrispettivi NON definitivamente liquidati o NON accettati al termine dell’esercizio
NB = Acconti NO costituiscono né Ricavi né Rimanenze.
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IN BILANCIO
Conto Economico
Valore della produzione:
• Ricavi delle vendite + Variaz. Lav. In corso
Costi della produzione:
• Costo per opere e + Altri costi
servizi
Stato Patrimoniale
Attivo:
• Rimanenza opere in corso
Passivo:
• Anticipi e acconti
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CASO 1
Società che opera nel settore della progettazione, manutenzione, costruzione e gestione reti di distribuzione gas;
Opera per conto di terzi; Al 31.12 rilevazione opere in corso; Valutazione con il metodo della percentuale di
completamento: utilizzo del criterio del cost – to - cost.
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Dati Commessa UPS
Oggetto commessa: Opere, lavori ed interventi di distribuzione gas metano
Prezzo contrattuale: 1.950.000 €
(Ricavi totali) Stima Costi Totali: 1.300.000 € Durata: 2 anni.
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RILEVAZIONE CONTABILE
Totale ricavi: 1.950.000 €Totale costi: 1.300.000 € 1° esercizio 500.000 €
2° esercizio 800.000 €Percentuale di completamento (500/1.300) = 38%Rimanenze di lavori in corso:( 1.950.000*38%) = 741.000 €
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RILEVAZIONE CONTABILE
Da accordi con il cliente sono previsti due SAL al 50%
• I esercizio anticipi per € 975.000
• II esercizio anticipi per € 975.000
Si considerano gli anticipi come incassati alla data di chiusura del bilancio
Ad ultimazione dei lavori si procederà a rilevare il ricavo totale
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A BILANCIO
STATO PATRIMONIALEATTIVOC.I.3 Rimanenze di lavori in corso
su ordinazione 741.000
C.I.4 Banca 975.000
PASSIVOD) 1 Debiti 500.000
6 Acconti 975.000
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CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE 3) Lavori in corso su ordinazione 741.000
B) COSTI DELLA PRODUZIONE - 500.000
Differenza tra Valore e Costi dellaProduzione 241.000
A BILANCIO
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Azienda costituita nella forma di Coop L’azienda opera nel settore GDO della distribuzione di
prodotti alimentari di largo consumo Rilevazione al 31.12 di merci destinate alla rivendita * Valutazione delle rimanenze di magazzino con il metodo
LIFO
CASO 2
* Le merci acquistate per la Rivendita – NON Prodotte – iscritte tra i costi della produzione.
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A BILANCIO
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO C.I Rimanenze
4) Prodotti finiti e merci 6.569.784
CONTO ECONOMICO
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
11) Variazione rimanenze merci 623.596
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Società costituita in forma di Coop dove i clienti sono i soci
Opera nel settore della commercializzazione di prodotti petroliferi derivati
La società non ha magazzino ma tutto il carburante acquistato viene rivenduto
Offre pura attività di servizio
CASO 3
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RIFORMA DIRITTO SOCIETARIO
Collegio Sindacale
• Revisori Contabili
• Collegio Sindacale
Separazione tra
Controllo AMMINISTRATIVO
Controllo CONTABILE
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La REVISIONE del MAGAZZINO
Programma di Lavoro Standard:
Strumento di controllo e di documentazione per la corretta ed efficiente esecuzione del
lavoro
FASE DI
INTERIM AUDIT
(Antecedente la chiusura del bilancio)
FASE DI
FINAL AUDIT
(Chiusura del bilancio)
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Fasi di Lavoro
FASE DI INTERIM
FASE DI FINAL
• Applicazione verifiche sull’attendibilità del ciclo
• applicazione procedure di conformità dell’efficacia e dell’efficienza dei controlli chiave esistenti in una procedura.
• Considero fattori di rischio rilevati in Interim
• Ricerca di elementi probativi con test di conformità e procedure di validità. (Principio di revisione n. 500).
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Principio di revisione n.400
RISCHIO DI REVISIONE
Possibilità di esprimere un giudizio NON CORRETTO nel caso in cui il bilancio sia significativamente inesatto
RISCHIO INTRINSECO
Indipendentemente dal sistema di controllo interno il bilancio può essere inesatto
RISCHIO DI CONTROLLO
Inesattezza non individuata e corretta tempestivamente dal sistema di controllo interno
RISCHIO D’INDIVIDUAZIONE
Le procedure di validità eseguite dal revisore non evidenziano
un’inesattezza significativa in bilancio
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Rischio che le movimentazioni di magazzino non vengano rilevate ( tempestivamente, correttamente e nel periodo di competenza)
Rischio che le movimentazioni di magazzino non vengano rilevate ( tempestivamente, correttamente e nel periodo di competenza)
Mappa dei rischidi revisione
Rischio che le q.tà su cui si basa la determinazione dei saldi di bilancio non corrispondano a quelle fisicamente esistenti alla stessa data e non siano di proprietà della società
Rischio che le q.tà su cui si basa la determinazione dei saldi di bilancio non corrispondano a quelle fisicamente esistenti alla stessa data e non siano di proprietà della società
Rischio di costi non corretti usati per valorizzare il magazzino. Oppure rischio che non siano considerati correttamente i criteri valorizzazione ( obsoleto,lento rigiro..)
Rischio di costi non corretti usati per valorizzare il magazzino. Oppure rischio che non siano considerati correttamente i criteri valorizzazione ( obsoleto,lento rigiro..)
Rischio di incompleta, errata o impropria esposizione e classificazione dei conti di bilancio e nota integrativa
Rischio di incompleta, errata o impropria esposizione e classificazione dei conti di bilancio e nota integrativa
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Problematiche di revisione
Problematiche di revisione
Definizione delle quantitàDefinizione delle quantità
Attribuzione del valoreAttribuzione del valore
Considerazioni sul processo produttivoConsiderazioni sul processo produttivo
Revisione contabile
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Il controllo processi di inventariazione
Fasi di auditFasi di audit
Flussi contabilitàmagazzino
Flussi contabilitàmagazzino
Compilazione check list
Accertamento differenze inventariali
Verifica attraverso il cut-off
Presenza in fase di inventario (Principio di revisione n. 501)
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RAGIONI DEL CONTROLLO
Accertare che la procedura d’inventario sia adeguata
Assistenza nella procedura di conta e test a campione (check list)
valutazione dei risultati dell’inventario e acquisizione degli elementi probativi dell’esistenza di differenze inventariali
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CHECK LIST MAGAZZINO
DESCRIZIONE GENERALE
• Date, tempi d’inventario e tipologie di giacenze
• Valutazione sugli addetti alle conte e sulle procedure d’inventario
• Rilevazione di speciali categorie di giacenze e qualità dell’inventario
PROGRAMMA DI LAVORO
• Ispezione di tutti i magazzini
• Elencare merci con particolare valutazione (obsoleto, danneggiati,..)
• Ritiro copia cartellini e verifica delle conte
• Controllo dei blocchetti usati e non
• …
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Principio di Revisione n. 501
Inventario svolto almeno 1 volta all’anno (garanzia dell’attendibilità del sistema della contabilità)
RF significative = partecipazione del revisore per ottenere elementi probativi circa l’esistenza e condizione nonché il rispetto delle procedure inventariali
Valutazione del rischio di controllo ed intrinseco Esame del rispetto delle istruzioni della Direzione circa il rispetto delle
procedure di controllo, identificazione del materiale obsoleto o di proprietà di terzi, materiale in corso lavoro
Valutare le procedure di controllo per assicurare la rilevazione dei fatti gestionali per competenza considerando i movimenti di magazzino prima, durante e dopo la rilevazione fisica
Confronto tabulato inventariale da co.ge. Con quantità fisiche rilevate Merci c/o terzi = conferma diretta dai terzi delle quantità (circolarizzazione)
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Accertamento Differenze Inventariali
DIFFERENZETra la conta fisica e quanto risulta dalla contabilità (dovute principalmente ad errori di registrazione o lacune nel sistema di gestione delle rimanenze)
IMPORTANTI
• Per la determinazione del reddito di esercizio
• Per le problematiche di cessione e acquisto
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PROCEDURA DI CUT - OFF
VERIFICARE IL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA IN RELAZIONE ALLE OPERAZIONI DI ACQUISTO E VENDITA EFFETTUATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO
OBIETTIVI FINE ESERCIZIO
• vendite contabilizzate in riduzione delle giacenze e ricavo contabilizzato per competenza;
• acquisti contabilizzati in aumento delle giacenze e costi contabilizzati per competenza;
INIZIO ESERCIZIO
• vendite contabilizzate in riduzione delle giacenze e ricavo contabilizzato per competenza;
• acquisti contabilizzati in aumento delle giacenze e costi contabilizzati per competenza;
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Verificare la corretta composizione del costo utilizzato per la valorizzazione e la corretta applicazione del metodo scelto per la valorizzazione
FinalitàFinalità
Controllo della Valutazione
Verifiche su costo medio ponderato (per movimento):1. Selezionare un campione significativo di articoli in giacenza;
2. Verificare la correttezza del costo di acquisto o di produzione mediante una verifica sulle fatture d’acquisto o sulle distinte di produzione;
3. Verificare a campione, la correttezza degli importi indicati verificando che il totale si ottenga con la moltiplica degli elementi;
4. Effettuare il ricalcolo del costo medio ponderato, dividendo il valore delle giacenze iniziali e dei carichi di periodo per le quantità di prodotto
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PRINCIPI DI RIFERIMENTO
PRINC. REV. N. 530
CAMPIONAMENTO
• Applicazione di procedure di revisione solo su alcune voci rappresentative dell’intera popolazione;
• considerazione degli obiettivi della verifica;
• la dimensione dipende dal livello di rischio che si intende accettare.
PRINC. REV. N. 500
ELEMENTI PROBATIVI
• Insieme delle informazioni necessarie per esprimere un giudizio;
• molteplici procedure di revisione:
Ispezione
Osservazione
Indagine
Conferma
Ricalcolo
Riesecuzione
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PRINCIPI DI RIFERIMENTO
PRINC. REV. N. 505
CONFERME ESTERNE
• Parte terza risponde ad una richiesta di info;
• Riducono il rischio di revisione;
• Elementi probativi derivanti sono maggiormente attendibili.
PRINC. REV. N. 520
ANALISI COMPARATIVA
• Correlazione di dati = conferma della coerenza dei dati stessi;
• Procedura di validità per l’identificazione di possibili errori.
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CASO 1
1. Individuazione delle commesse maggiormente significative:
La società fornisce un dettaglio del valore delle rimanenze indicate in bilancio;
Il revisore effettua una selezione di un campione significativo di commesse che intende analizzare;
2. Raccolta della documentazione necessaria all’analisi della commessa (contratto, prezzo, data inizio ed ultimazione lavori, …):
Attenta lettura della documentazione al fine di individuare gli elementi caratteristici della commessa;
Attraverso colloqui con la direzione possibilità di ulteriori info.;
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CASO 1
3. Individuazione del metodo applicativo del criterio utilizzato: Verifica della correttezza del metodo di valutazione utilizzato dalla società;
Analisi dell’attendibilità e correttezze dei dati utilizzati per la determinazione del valore delle rimanenze in corso (in questo caso è stato utilizzato il metodo del cost – to – cost);
3. Verifica dell’attendibilità della contabilità industriale tenuta dalla società:
Verifica dell’ attendibilità della procedura di inserimento dati (controllo interno);
Richiesta del dettaglio del valore del totale ricavi e costi di competenza dell’esercizio e relativi alla commessa in esame;
Verifica a campione della correttezza delle fatture;
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CASO 1
4. Ricalcolo dell’ammontare delle rimanenze da parte del revisore e confronto con quanto determinato dalla società:
Con i dati raccolti il revisore effettua un ricalcolo dell’ammontare delle rimanenze secondo il metodo utilizzato dalla società;
Confronto dei valorI finalI determinati dalla società e da PKF (utile/perdita della commessa);
Determinazione di un eventuale sopra o sottovalutazione del PN.
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1. Test di Tracing:
Per i codici rilevati in sede di inventario verifica della corrispondenza tra le quantità rilevate dal sindaco e quanto risulta alla società alla data di chiusura del bilancio;
Le differenze emerse vengono analizzate sia in termini di quantità che di valore;
Per i depositi presso terzi il revisore ha inviato le lettere di circolarizzazione
CASO 2
57
CASO 2
2. Test di pricing:
Il sindaco dovrà valutare la correttezza del criterio utilizzato (in questo caso il Lifo a scatti) e che sia conforme a quanto stabilito dai principi contabili nazionali;
Scelta a campione di codici significativi le cui quantità finali siano superiori alle quantità finali dell’esercizio precedente con relativa valorizzazione adottata in bilancio;
Richiesta alla società della movimentazione di carico del codice selezionato con il prezzo applicato;
Calcolo del CMP dell’esercizio per singolo codice selezionato e confronto con la valorizzazione della società;
Verifica della corrispondenza della quantità e del prezzo tra quanto indicato nel dettaglio fornito dalla società e la fattura del fornitore;
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Per i codici selezionati confronto tra il prezzo di cessione ed il prezzo Lifo;
Verifica che la società abbia considerato gli scaglioni lifo per la determinazione del prezzo lifo dell’esercizio considerato;
Verifica che la società abbia valorizzato al minore tra valore lifo ed il valore di cessione attraverso la corrispondenza con quanto indicato in bilancio.
3. Test di cut off:
Richiesta alla società della documentazione necessaria;
Scelta di un codice per documento;
Verifica che la data del ddt, del carico/scarico e della registrazione in contabilità magazzino e generale sia corretta (rilevata per competenza);
CASO 2
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CASO 3
1. Prospetto delle quantità acquistate e vendute nell’esercizio suddivise per articolo :
Analisi delle statistiche di vendita e di acquisto dove sono indicate le quantità acquistate e vendute per singolo cliente valorizzate;
2. Riconciliazione del totale acquistato e venduto con quanto indicato in co-ge.:
Verifica della corrispondenza tra l’ammontare dei costi di acquisto/ricavi di vendita risultanti dalle statistiche di acquisto/vendita con quanto indicato in contabilità;
3. Corrispondenza delle quantità acquistate con quelle vendute:
Successivamente, verifica della corrispondenza delle quantità acquistate con quelle vendute; il risultato deve essere pari a 0.
60
Domande