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Metodologia della Ricerca e Pratiche Metodologia della Ricerca e Pratiche educativeeducative
Azione e riflessione nell’insegnare ad apprendere
Prof. Mario Di Mauro
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Dai principi di metodo alle Dai principi di metodo alle pratiche applicativepratiche applicative
Il “sapere disciplinare” Il “sapere disciplinare” nella costruzione delle nella costruzione delle competenzecompetenze
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Il processo di scomposizione e ricomposizione dei contenuti di sapere permette di definire le competenze
LA MAPPA LA MAPPA DISCIPLINAREDISCIPLINARE
L’oggetto
IL TRATTAMENTO DEL SAPERE DISCIPLINARE PER SVILUPPARE COMPETENZE
Attraverso la costruzione di una mappa disciplinare si può analizzare una disciplina mettendone in luce:
Le teorie di riferimentoI concetti
chiave
Il rapporto con altre discipline
Il linguaggio Gli strumenti che adopera
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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I fu
och
i este
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I fu
och
i in
tern
iI contenuti inter-disciplinari e trans-disciplinari
I destinatari (fascia di età, bisogni, ecc.)
I prerequisiti (competenze, strategie, ecc.)
La collocazione nel curricolo complessivo
Il rapporto con le altre discipline
L’organizzazione (distribuzione oraria, risorse necessarie, ecc.)
Le tematiche specifiche
Gli obiettivi di apprendimento
Le fasi di articolazione
Le attività previste (esercitazioni, ricerche, studio, lavori, ecc.)
Gli strumenti e i materiali utilizzati
Gli strumenti e le modalità di verifica
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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L’analisi disciplinare è un processo di scomposizione e ricomposizione dei contenuti di una disciplina e si configura come un potente strumento di gestione della progettazione educativa e didattica
L’ANALISI DISCIPLINARE : LA NATURA
- ottenere un insieme di elementi (i nodi)) costituiti dai concetti, dalle idee chiave e dalle regole portanti che i contenuti disciplinari sottendono.
L’ANALISI DISCIPLINARE : GLI SCOPI
- definire per tutti gli elementi ottenuti le connessioni associative o discriminative che si possono rilevare (i legami)
Mappa Mappa disciplinaredisciplinare
Gli scopi principale dell’analisi disciplinare sono:
Workshop tematico – La Didattica laboratoriale - Settembre 2008
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Quali sono i problemi che la disciplina affronta, quali i suoi campi di indagine?
DOMANDE ED OPERAZIONI PER L’ANALISI DISCIPLINARE
Quali le modalità di ricerca, quali le operazioni che la disciplina fa praticare?
Quali i nuclei portanti, quali i concetti ordinatori della disciplina?
Quali i linguaggi specifici che adotta la disciplina?
Quali i contenuti minimi irrinunciabili?
Quali i momenti evolutivi della disciplina?
Quale la sua rilevanza sociale?
Quali le possibilità di approcci multi e interdisciplinari?
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Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Lista
MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DI UNA MAPPA DISCIPLINARE
Albero
Tabella Rete
Apprendimento come accrescimento per cambiamento
Apprendimento come sviluppo di schemi
Apprendimento come pluralità di approcci di sintesi
Apprendimento come connessione di nodi semantici
Workshop tematico – La Didattica laboratoriale - Settembre 2008
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Modello Tipo apprendimento
Stile insegnamento
Metafora
LISTA
ALBERO
RETE
TABELLA
accrescimento
classificazione
sintesi
connessione
lineare
gerarchico
relazionale
ipertestuale
crescerecrescere
saliresalire
assorbireassorbire
navigarenavigare
MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DI UNA MAPPA DISCIPLINARE
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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La disciplina dal punto di vista dell’ INSEGNAMENTO
SAPERE SAPERE PERCHE’PERCHE’
SAPERE SAPERE CHECHE
SAPERE SAPERE COMECOME
SAPERE SAPERE PERPER
PROCEDUREPROCEDURE
ATTIVITA’ATTIVITA’
RISULTATIRISULTATI
PRODOTTIPRODOTTI
BISOGNIBISOGNI
PROBLEMIPROBLEMI
CONTESTOCONTESTO
CULTURACULTURA
- Campi di conoscenza - Teorie - Modelli - Concetti ordinatori
- Metodi - Operazioni - Strumenti - Linguaggi
- Credenze - Emozioni - Ideologie - Miti
- Programmi di ricerca - Quesiti
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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SAPERE SAPERE PERCHE’PERCHE’
SAPERE SAPERE CHECHE
SAPERE SAPERE COMECOME
SAPERE SAPERE PERPER
AZIONI COGNITIVE E AZIONI COGNITIVE E METACOGNITIVEMETACOGNITIVE
RISULTATI DI RISULTATI DI APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
OBIETTIVI OBIETTIVI COGNITIVICOGNITIVI
FATTORI FATTORI MOTIVAZIONALIMOTIVAZIONALI
La disciplina dal punto di vista dell’ APPRENDIMENTO
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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NO
Gerarchia concettuale determinata dal sistema
oggetto
SI
Rete concettuale determinata dal sistema
soggetto
Caratteristiche costruttiviste del processo di apprendimento
TRATTAMENTO SISTEMICO DELLA DISCIPLINA
MATRICE COGNITIVA DELL’ALLIEVO
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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3 TIPI DI CONOSCENZA … per risolvere un problema
…. per eseguire un compito
Caratteristiche costruttiviste del processo di apprendimento
Conoscenze dichiarative
Conoscenze procedurali
Conoscenze pragmatiche
Saperi su un oggetto, una nozione, una strategia, ecc. Cosa?
Come?
Perche?
Saper fare sul modo di usare un oggetto, una nozione, una strategia, ecc.
Saperi sulle ragioni che rendono importante l’uso di un oggetto, una nozione, una strategia, ecc.
Workshop tematico – La Didattica laboratoriale - Settembre 2008
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Tassonomia degli obiettivi cognitivi(Bloom, Enghelhart, Furst, Hill,
Krathwohl)
1 - CONOSCENZA
2 - COMPRENSIONE
3 - APPLICAZIONE
4 - ANALISI
5 - SINTESI
6 - VALUTAZIONE
Conoscenza di elementi specifici, di modi e mezzi per usare gli elementi specifici, di dati universali e astratti
Trasposizione; Interpretazione; Estrapolazione
Applicazione
Analisi di elementi; Analisi di relazioni; Analisi di principi organizzativi
Produzione di comunicazioni uniche;Elaborazione di piani di azione; Derivazione di insiemi di relazioni astratte
Conoscenza di elementi specifici, di modi e mezzi per usare gli elementi specifici, di dati universali e astratti
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Tassonomia degli obiettivi affettivi(Krathwohl, Bloom,
Masia)
1 – RICETTIVITA’
2 - RISPOSTA
3 - VALORIZZAZIONE
4 - ORGANIZZAZIONE
5 - CARATTERIZZAZIONE
Consapevolezza; Disponibilità a ricevere; Attenzione selettiva
Disposizione a rispondere; Volontà di rispondere; Soddisfazione nel rispondere
Accettazione di un valore; Preferenza per un valore; Impegno
Concettualizzazione di un valore; Organizzazione di un sistema di valori
Insieme generalizzato; Caratterizzazione
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Cosa si prova ad accarezzare un Cosa si prova ad accarezzare un cane e vedere cane e vedere cheche reagisce reagisce fuggendo ? fuggendo ?
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stare nel processo di conoscenza che vede insegnante ed allievo condividere insieme uno stesso mondo
stabilire in quale modo una parte di questo mondo può essere assunto come prodotto identificabile, descrivibile e valutabile
Nel caso dello specifico educativo, e scolastico in particolare, …
la valutazione di una qualunque forma di comunicazione dell’allievo comporta sempre, due condizioni:
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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E’ la lezione tradizionale che si basa completamente sull’attività sul docente. L’oggetto-focus della lezione è il contenuto di conoscenza. La sua finalità è impartire una determinata quantità di contenuti-concetti, che delineano la struttura logica della disciplina. Metodologicamente procede dal semplice al complesso. La comunicazione è uni-direzionale e raggiunge il suo scopo quando i contenuti sono presentati e sviluppati dal docente con rigore scientifico e chiarezza espositiva.
LA LEZIONE CENTRATA SUL CONTENUTO
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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In questo tipo di lezione l'elemento-focus è il soggetto che apprende e quindi il suo processo di apprendimento, i suoi interessi e le sue competenze. Il ruolo del docente non è semplicemente quello di impartire contenuti, ma di stimolare, di facilitare, di orientare il lavoro dell’allievo. La comunicazione è bi-direzionale ed enfatizza il ruolo dell’allievo come protagonista della propria formazione attribuendo al docente la responsabilità di creare i contesti cognitivi, psicologici e formativi entro il quale fare sviluppare l'apprendimento.
LA LEZIONE CENTRATA SULL’ ALLIEVO
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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E’ la lezione basata sulla produzione che lo stesso allievo organizza e sviluppa sotto la guida dell’insegnante. Tiene conto delle esperienze e degli interessi dell’allievo ma mantiene come riferimento il progetto formativo. Si struttura in tre fasi: 1 – la fase di pianificazione in cui viene deciso il tema da affrontare, predefinito oppure occasionale; 2 – la fase delle attività da svolgere nella quale l’allievo elabora e attua determinate azioni;3 – la fase della conclusione e della valorizzazione in cui l’allievo discute i risultati mettendo in evidenza i punti forti e i punti deboli incontrati.
LA LEZIONE CENTRATA SULL’ AZIONE
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Quando si parla di valutazione degli apprendimenti, Quando si parla di valutazione degli apprendimenti, si tende a far coincidere il livello di formazione del si tende a far coincidere il livello di formazione del giovane con il livello di conoscenze disciplinari giovane con il livello di conoscenze disciplinari posseduto, posseduto,
… intendendo per conoscenze… intendendo per conoscenze
soprattutto quelle dichiarativedichiarative,,
un po’ meno quelle proceduraliprocedurali
e poco o per niente quelle pragmatichepragmatiche
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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LA DIMENSIONE “LABORATORIALE” NELLA RELAZIONE EDUCATIVA
Conoscenze procedurali e pragmatiche e non solo più
dichiarative
Spazi e tempi per costruire conoscenza in modo attivo e
cooperativo
Gruppi cooperativi per facilitare i tempi di azione e di pensiero
I LABORATORI TRASVERSALII LABORATORI TRASVERSALI si realizzano in collaborazione tra docenti di classi diverse in compresenza o con flessibilità oraria su tematiche o progetti trasversali o per attività curricolari con le modalità del lavoro di ricerca
I LABORATORI DISCIPLINARII LABORATORI DISCIPLINARI si realizzano all'interno delle attività disciplinari su tematiche specifiche dove alla lezione frontale si sostituiscono modalità di ricerca, di sperimentazione e di lavoro di gruppo
Osservatore partecipante
L’INSEGNANTE come
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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COSA E’ DIDATTICA LABORATORIALE E’…COSA E’ DIDATTICA
LABORATORIALE E’…
Comunicazione efficace
Flessibilità organizzativa e
didattica
Dimensione partecipativa
Sviluppo di talenti
Trasversalità dei contenuti
Crescita autonoma
Orientatività
Progettualità formativa
Auto orientamento
Adozione di standard
Dinamicità
Autonomia educativa
Motivazione
Comunità di pratiche
Atteggiamento sperimentale
Negoziazione Valorizzazione delle differenze
Ambiente attivo
Gruppo cooperativo
Peer Education
Workshop tematico – La Didattica laboratoriale - Settembre 2008
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Fare cosa … con la Didattica Laboratoriale
La D.L. crea situazioni di apprendimento che:
- privilegiano la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione - presentano compiti autentici - consentono rappresentazioni multiple della realtà - favoriscono riflessione e ragionamento - favoriscono la costruzione cooperativa della conoscenza
“il modo di funzionare della mente dipende dagli strumenti che ha a disposizione. Non si può capire fino in fondo come funziona la mano se non tiene conto degli attrezzi che usa: un cacciavite, un paio di forbici, o una pistola a raggi laser”
(Bruner, 1997)
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Per ottenere cosa … con la Didattica Laboratoriale La D.L. permette di :
- superare il punto di vista disciplinare e praticare la trans-disciplinarietà - navigare tra reti di saperi e leggere un problema con ottiche differenti - utilizzare in modo riflessivo conoscenze e abilità personali- predisporre un contesto per imparare ad applicare - disporre di uno spazio per generare nuove idee- proporre percorsi formativi significativi - sperimentare saperi non formali ed informali
“L’insegnante non è più colui che trasmette un sapere già confezionato, un boccone al giorno, ma un adulto che sta con i ragazzi per esprimere il meglio di se stesso, per sviluppare anche in se stesso gli abiti della creazione, dell’immaginazione.”
(Rodari, 1972)
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Gli elementi costituitivi del metodo laboratorlale
- L'attività proposta si deve prestare ad una “manipolazione” concreta- L'attività deve implicare anche operazioni “cruciali”- L'attività non deve avere soluzioni “uniche e prevedibili”- L’attività deve provocare uno “spiazzamento” cognitivo - L'attività deve stare ad una “giusta distanza” dalle competenze possedute- L’attività deve comportare diversi livelli di “interpretazione”- L’attività deve possedere valenze “metaforiche”- L’attività deve coinvolgere il rapporto che ciascuno ha con il “sapere”
L’ambiente è il mio laboratorioCiò che incontro fa parte della mia conoscenza.Anche dagli altri posso imparare come imparare
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Organizziamo il “laboratorio” : come immaginare lo spazio mentale
Focalizzare le operazioni cruciali oggetto dell’attività laboratoriale
Padroneggiare metodi e procedure da tradurre in consegne
Costruire compiti motivanti per un atteggiamento di scoperta
Prevedere più risposte e tutte plausibili per facilitare la discussione
Chiarire le azioni che esplicitano gli snodi della/e disciplina/e
Programmare momenti di riflessione e discussione tra gli allievi
Creare emozione e complicità nel gruppo e tra docente ed allievi
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Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Organizziamo il “laboratorio” : costruire lo spazio fisico
Pensare e predisporre il “materiale” di lavoro del
laboratorio
Rendere comunicativa l’attività di gruppo per facilitare la
natura sociale dell’apprendimento
Decidere il tipo di rete istituzionale o no di cui fa parte il
laboratorio
Prevedere il carattere statico o dinamico del laboratorio
Determinare il rapporto attività/tempo per il
risultato/prodotto cui giungere
Ipotizzare il risultato atteso al termine del programma di
lavoro
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Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Organizziamo il “laboratorio”: il significato della conoscenza
- Nodo principale da indagare
- Modello di ricerca e suoi punti forti/deboli
- Fatti, concetti, principi, regole, procedure per il modello scelto
- Rapporto tra discipline
- Mappa concettuale
- Nodo principale da indagare
- Modello di ricerca e suoi punti forti/deboli
- Fatti, concetti, principi, regole, procedure per il modello scelto
- Rapporto tra discipline
- Mappa concettuale
- Funzioni cognitive ed operazioni mentali
- Stili e caratteri di apprendimento
- Distanza conoscenza/competenza dal contesto di ricerca
- Criteri e modalità di mediazione
- Livelli di trasposizione
- Funzioni cognitive ed operazioni mentali
- Stili e caratteri di apprendimento
- Distanza conoscenza/competenza dal contesto di ricerca
- Criteri e modalità di mediazione
- Livelli di trasposizione
- Ambiti e situazioni standard di concetti e strategie
- Risposta a bisogni connessi con i risultati
- Familiarità della ricerca con realtà personali, scolastiche, sociali
- Relazioni tra campi disciplinari e campi esperienziali
- Dimensioni ed estensioni dei processi di transfer
- Ambiti e situazioni standard di concetti e strategie
- Risposta a bisogni connessi con i risultati
- Familiarità della ricerca con realtà personali, scolastiche, sociali
- Relazioni tra campi disciplinari e campi esperienziali
- Dimensioni ed estensioni dei processi di transfer
Processi Processi cognitivicognitivi
Processi Processi cognitivicognitivi
Rilievo Rilievo concettualconcettualee
Rilievo Rilievo concettualconcettualee
SpendibiliSpendibilità socialetà socialeSpendibiliSpendibilità socialetà sociale
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Organizziamo il “laboratorio”: alcune domande sul compito
Sono chiari obiettivi e scopi dell’attività ?
Gli allievi sono liberi di prendere decisioni sulle
modalità di lavoro, sul percorso da seguire, sulla
correzione degli errori ?
Sono note le strategie risolutive ?
Sono posseduti i criteri di valutazione dell’attività e dei
suoi risultati ?
Gli allievi dispongono di strumenti per fare auto-
valutazione ?
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Come prepararsi … per la Didattica Laboratoriale Organizziamo il “laboratorio”: una griglia per progettare
Scopo ed Obiettivi
Modello di attività
Contesto di lavoro
Presupposti di conoscenza
Operazioni
Compito e consegne
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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UN NUOVO RAPPORTO TRA ,,,CIO’ CHE SI UN NUOVO RAPPORTO TRA ,,,CIO’ CHE SI
INTENDE PER “INSEGNAMENTO” E CIO’ INTENDE PER “INSEGNAMENTO” E CIO’
CHE SI INTENDE PER “APPRENDIMENTO"CHE SI INTENDE PER “APPRENDIMENTO"
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Come verificare le ipotesi ?
LA LOGICA DELLA RICERCA LA LOGICA DELLA RICERCA
Come rilevare e usare i dati ?
Come interpretare l’evidenza empirica ?
>>
>>
>>
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Nello studiare la “realtà”, quali devono essere le tecniche per leggere ed elaborare i dati empirici ?
Le quattro questioni di fondo
La "realtà“, qualunque cosa sia, si può conoscere? E quanto noi conosciamo è vera conoscenza ?
Ciò che chiamiamo "realtà" esiste ed è oggettiva o si tratta solo di rappresentazioni ed interpretazioni di una “realtà” ?
Se si può conoscere, come si può studiare la "realtà“ ? Quali i metodi e gli strumenti più appropriati ?
La questione ontologica
La questione epistemologica
La questione metodologica
La questione tecnologica
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LA LOGICA DELLA RICERCA EMPIRICA
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
1 2
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Le strutture fondamentali della realtà a prescindere dalle rappresentazione della mente o dalle invenzioni del linguaggio
L’ontologia descrittiva
L’ontologia prescrittiva
L’ossatura della realtà liberamente ricostruita dal pensiero dell’uomo sul mondo e dal sistema cognitivo che lo sorregge
Il rischio di una allucinazione ontologica causata dal linguaggio e dalle pratiche linguistiche
Una importante chiave di accesso agli strati profondi della struttura concettuale
UN PROBLEMA, IL PROBLEMA…
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Il punto di vista del “Fondazionalismo”(Frank, Lewin, Popper)
La conoscenza è fondata solo sul contenuto di esperienza La logica è l’unico strumento di
rappresentazione formale
La ricerca deve sempre rapportare le teorie usate alla natura che ha davantiI paradigmi nascono, vivono e muoiono
combattendo tra loro
Anche se esiste una realtà esterna all’uomo essa non è conoscibile interamenteNon più sistemi chiusi ma sistemi
aperti che si relazionano
UN PROBLEMA, IL PROBLEMA…
Il punto di vista del “Coerentismo”
Il punto di vista del “Realismo critico”(Harré, Aronson, Manicas)
(Kuhn, Feyerabend, Lakatos)
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Interpretazione dei risultati
ottenuti
Interpretazione dei risultati
ottenuti
Identificazione problema ed
ipotesi
Identificazione problema ed
ipotesi
La sequenza di azioni che riguardano l’uso di mezzi e che stabiliscono la direzione da seguire
Il modo in cui procedere e confermare (o meno) l‘ipotesi o la stessa formulazione del problema.
La scelta di modelli e di strumenti di elaborazione dati per ottenere risultati finali leggibili e dotati di senso
Costruzione del disegno di
ricerca
Costruzione del disegno di
ricerca
Raccolta delle informazioni
Raccolta delle informazioni
Analisi e trattamento
dati
Analisi e trattamento
dati
UN PROBLEMA, IL PROBLEMA…
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IL PROBLEMA DELLA MISURA NELLA RICERCA EMPIRICA - Il concetto di misura
- la scala di misura
Si definisce scala di misurascala di misura un insieme costituito da un sistema empirico (SE), un sistema numerico (SN) e da una funzione omomorfa scelta in modo tale che SN rispecchi sempre le caratteristiche di SE
MisurareMisurare significa stabilire una funzione di relazione tra un “Sistema Empirico” e un “Sistema Numerico”
φ : SN → SE
[φ]
UN PROBLEMA, IL PROBLEMA…
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COSA E’ UNA STATISTICA STATISTICA ?
Una statistica è una qualunque funzione che associa un numero reale a un campione di osservazioni.
Ad esempio, la media, la mediana, la varianza, la Ad esempio, la media, la mediana, la varianza, la deviazione standard, la moda, il logaritmo della deviazione standard, la moda, il logaritmo della seconda osservazione diviso per il quadrato di seconda osservazione diviso per il quadrato di nn, …., ….
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Lo studio di variabili e delle loro Lo studio di variabili e delle loro relazionirelazioniLo studio di variabili e delle loro Lo studio di variabili e delle loro relazionirelazioni
La generalizzazione, inferenza statistica,inferenza statistica, consiste nell’indurre proprietà ad un universoun universo sulla base di dati noti relativi a un suo campionecampione. L’inferenza statistica si basa sulla teoria della probabilità e costituisce uno degli strumenti di base della Ricerca Ricerca Empirica.Empirica.
La generalizzazione, inferenza statistica,inferenza statistica, consiste nell’indurre proprietà ad un universoun universo sulla base di dati noti relativi a un suo campionecampione. L’inferenza statistica si basa sulla teoria della probabilità e costituisce uno degli strumenti di base della Ricerca Ricerca Empirica.Empirica.
Consiste in diverse operazioni che si possono fare studiando una o più grandezze assunte come variabili e le reciproche relazioni : lala descrizionedescrizione di un fenomeno, laa spiegazionespiegazione di un fenomeno, l’interpretazionel’interpretazione di un fenomeno
L’USO E LE FUNZIONI DELLA STATISTICA -Lo studio di variabili
- La generalizzazione-Lo studio di variabili - La generalizzazione
La generalizzazione di un La generalizzazione di un risultatorisultatoLa generalizzazione di un La generalizzazione di un risultatorisultato
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La Ricerca - Azione
L’apprendimento Cooperativo
LA CLASSE COME LABORATORIO
Gli strumenti di base per fare didattica laboratoriale
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La Ricerca-Azione
Non c’è ricerca se non in presenza di un problema ed è questa la condizione che la configura come una vera e propria attività di scoperta
(John Dewey)
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La R-A è un processo che si sviluppa sapendo che l’attenzione è rivolta ad un problema che si rileva in un determinato contesto;
Natura e caratteri della Ricerca-Azione
La R-A si sviluppa grazie alla diversità di esperienze e di competenze che esistono nel gruppo che fa ricerca;
La R-A è un’indagine che ricercatori e partecipanti svolgono insieme generando conoscenza attraverso una collaborazione continua;
La R-A conduce sempre ad un’azione di cambiamento del contesto nel quale si è rilevato il problema portando così al suo superamento.
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Idea inizialeRicognizione
(Recupero dati)
Fase di azione 2
Fase di azione 1
Fase di azione 3
Ricognizione
(spiegazione insuccessi fase
attuazione)
Controllo attuazione ed
effetti
Attuazione
Fase di azione 1
Revisione idea generale
Piano rivisto
Piano generale
Attuazione Fase di azione
successiva
Revisione idea generale
Ricognizione
(spiegazione insuccessi fase
attuazione)
Controllo attuazione ed
effetti
Fase di azione 2
Fase di azione 1
Fase di azione 3
J. Elliott, 1991
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Il cooperative learning
“If you have an apple and I have an apple and we exchange apples then you and I will still each have one apple. But if you have an idea and I have an idea and we exchange these ideas, then each of us will have two ideas”.
(George Bernard Shaw)
Workshop tematico – La Didattica laboratoriale - Settembre 2008
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Che cosa èChe cosa è
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO
È un processo di istruzione/educazione che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune L'apprendimento cooperativo è un metodo didatticoun metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano tutti insieme per migliorare il loro apprendimento qualunque sia il compito da portare a termine.
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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Gli elementi di interazione
Gli elementi di interazione
L’aiuto intenzionale e reciproco Lo scambio continuo di informazioni Il feedback positivo La fiducia diffusa e condivisa La stimolazione cognitiva orientata al compito La motivazione per il bene comune Il controllo dell’ansia e dello stress
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.
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I modelliI modelli
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO
1 - Il modello “Apprendere Insieme” (Learning Together di Johnson & Johnson, 1975, 1984)
Centrale è l’interdipendenza positival’interdipendenza positiva che si realizza attraverso il modo migliore per garantire la partecipazione di tutti. In questo metodo la leadership è condivisa tra i componenti del gruppo con l’assegnazione di ruoli e funzioni. La rotazione di ruoli e funzioni garantisce l’equilibrio complessivo e la capacità del gruppo di procedere bene e senza difficoltà
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I modelliI modelli
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO
2 - Il modello “Apprendimento Cooperativo ad Approccio Strutturale (Structural Approach di M. Kagan e S.Kagan, 1992)
E’ uno dei modelli più utilizzati in ambito educativo e si basa su quattro principi cardine che regolano la vita del gruppo:
- l’interazione simultanea;- l’uguaglianza della partecipazione;- l’interdipendenza positiva;- la responsabilità individuale
Metodi educativi e pratiche didattiche per migliorare i processi di apprendimento.