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Le politiche scolastiche e formative e la società lombarda
Dicembre 2005
Membro WAPOR (World Association for Public Opinion Research)
Ricerche sociali, politiche, media e di mercato
Laura CastelnuovoRicerche e Comunicazione
Tel. 340 – 8414605 E-mail: [email protected]
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INTRODUZIONE
La Federazione dei lavoratori della conoscenza della Lombardia ha manifestato l’esigenza di poter riflettere su un quadro oggettivo del vissuto e delle opinioni dei lombardi sulle attuali politiche scolastiche e formative.
Il riferimento principale è ovviamente la tanto discussa “Riforma Moratti”, che proprio in Lombardia ha avuto la sua fase applicativa sperimentale.
Si è così deciso di sottoporre un questionario di intervista ad un campione rappresentativo della popolazione lombarda maggiorenne, per registrare da una parte il livello di conoscenza di alcuni punti salienti della riforma e dall’altra il vissuto attuale e le opinioni in merito, costituendo un “punto 0” di riferimento per eventuali analisi future di verifica.
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SCHEDA METODOLOGICA
UNIVERSO: circa 7 milioni di cittadini lombardi maggiorenni.
CAMPIONE: 1.003 casi, rappresentativi dell’Universo di riferimento per le variabili di Provincia di residenza, ampiezza del Comune, sesso ed età.
INTERVISTE: Telefoniche CATI (Computer Assisted Telephone Interview).
DATA INTERVISTE: 1 – 3 Dicembre 2005
ELABORAZIONE DATI: Pacchetto SPSS
ERRORE STATISTICO: +/- 3 (al 95%) per il campione a totale
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I RISULTATI
Le prime due domande avevano lo scopo di “fissare quantitativamente” il fenomeno in analisi: scuola e insegnanti. Qual è il giudizio dei lombardi sulla scuola in termini generali e sugli insegnanti in particolare?
I grafici seguenti illustrano i risultati, che sono sicuramente lusinghieri, sia per la scuola, che, in modo più marcato, per gli insegnanti. E il dato che deve far riflettere deriva dall’analisi delle risposte dei vari target: più si ha a che fare con la scuola e più il giudizio espresso è positivo.
Ecco perché, nel prosieguo della ricerca, tutti i dati saranno presentati sia a totale campione che per la categoria dei “genitori”, composta da coloro che hanno figli dalla scuola dell’infanzia all’Università (e da studenti maggiorenni).
5
31,0
62,0
23,0
15,0
12,0
57,0Molto + Abbastanza
POSITIVO
Molto + AbbastanzaNEGATIVO
Senza opinione
SCUOLA INSEGNANTI
IL GIUDIZIO SU SCUOLA E INSEGNANTI - Totale campione (1.003 casi)-
“Per la sua esperienza personale, che giudizio esprime sulla scuola italiana di oggi? E sugli insegnanti?”
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IL GIUDIZIO SU SCUOLA E INSEGNANTI - Solo genitori e studenti (489 casi)-
“Per la sua esperienza personale, che giudizio esprime sulla scuola italiana di oggi? E sugli insegnanti?”
32,5
22,5
3,5
63,5
4,0
74
Molto + AbbastanzaPOSITIVO
Molto + AbbastanzaNEGATIVO
Senza opinione
SCUOLA INSEGNANTI
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I TARGET
L’aspetto più interessante dei sondaggi è la possibilità di andare a leggere i dati in funzione delle categorie più interessanti, per avere indicazioni ancora più mirate ed esaurienti.
Per l’analisi dei giudizi espressi dai vari target si è utilizzato il solo giudizio “molto + abbastanza positivo”, e si è scelto di ricorrere a semplicissime tabelle, invece di grafici, perché sono di immediata lettura interpretativa: è possibile infatti “visualizzare” subito le categorie in funzione delle loro risposte superiori o inferiori al dato medio di riferimento.
Nella tabella seguente è per esempio interessante notare come i genitori abbiano espresso valori superiori ai dati medi sia nei confronti della scuola che degli insegnanti, mentre i non genitori abbiano bocciato senza appello entrambe le possibilità. Gli insegnanti, poi, bocciano la scuola in sé, ma promuovono se stessi a pieni voti.
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SCUOLA E INSEGNANTI: TABELLA RIASSUNTIVA - Analisi per target -
Genitori Non genitori InsegnantiTOTALE
CAMPIONE
Scuola 63,5 50,5 52,0 57,0
Insegnanti 74,0 50,5 71,0 62,0
Base (489 casi) (514 casi) (69 casi) (1.003 casi)
“Per ogni categoria è presentato il valore “molto+ abbastanza positivo”
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FOCUS GENITORI
Analizzando in modo ancora più approfondito le risposte dei genitori, è interessante notare come, tra genitori di studenti di scuola pubblica e privata ci siano giudizi “incrociati”: se i primi presentano un dato inferiore alla media per la scuola ma superiore per gli insegnanti, i secondi invece fanno esattamente l’opposto, dando giudizi superiori per la scuola, ma inferiori per gli insegnanti (anche se siamo attorno al 70%). Dunque nella scelta di mandare i propri figli in una scuola privata pesa forse maggiormente una rassicurazione nei confronti della “struttura in sé”.
Altro dato interessante deriva dall’ordine di scuola frequentato dai figli: i giudizi appaiono in diminuzione passando dalla scuola dell’infanzia alle elementari fino alle medie. Interessante la rottura di trend dei docenti universitari.
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SCUOLA E INSEGNANTI: TABELLA RIASSUNTIVA - Analisi genitori -
Genitori Scuola Pubblica
Genitori Scuola Privata
TOTALE GENITORI
Scuola 62,5 69,5 63,5
Insegnanti 74,5 69,5 74,0
Base (430 casi) (59 casi) (489 casi)
GENITORI
Sc. Infanzia Elementari Medie Inf. Medie Sup. UniversitàTOTALE
GENITORI
Scuola 68,0 74,5 64,5 60,9 50,4 63,5
Insegnanti 86,0 83,0 65,0 66,0 71,5 74,0
Base (50 casi) (129 casi) (68 casi) (133 casi) (109 casi) (489 casi)
GENITORI
“Per ogni categoria è presentato il valore “molto+ abbastanza positivo”
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RIFORMA MORATTI: MODALITA’ DI ANALISI
Dopo aver analizzato lo scenario in cui sono immersi gli intervistati, si è passati all’analisi di alcuni aspetti della Riforma Moratti di particolare interesse per la Flc lombarda.
Per ciascuno di essi, dopo una breve nota di introduzione, è stato dapprima registrato il livello di conoscenza, e successivamente il grado di accordo.
La costante di analisi è che coloro che erano a conoscenza del provvedimento hanno restituito percentuali di accordo lievemente al di sopra della media.
I grafici che seguono pongono a confronto le risposte di accordo del “campione a totale” e dei “genitori”. In particolare solo il primo grafico offre spunti interessanti da questo confronto, mentre nelle successive domande i dati saranno quasi perfettamente allineati.
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RIFORMA MORATTI: SCUOLA DELL’INFANZIA
“Lei personalmente quanto è d’accordo con l’anticipo della scuola dell’infanzia a due anni e mezzo?” (Conoscenza: 65,5%)
48,0
39,5
57,0
3,5
4,0
48,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
13
RIFORMA MORATTI: SCUOLA ELEMENTARE
“Lei personalmente quanto è d’accordo con l’eliminazione del tempo pieno e più complessivamente con la diminuzione del tempo scuola alle elementari?” (Conoscenza: 57%)
64,0
31,5
63,0
5,5
6,0
30,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
14
RIFORMA MORATTI: OBBLIGO A 14 ANNI
“Lei personalmente quanto è d’accordo con l’abbassamento dell’obbligo scolastico a 14 anni, cioè con l’obbligo di frequentare la scuola solo fino al termine della scuola media?” (Conoscenza: 46,5%)
63,0
32,0
63,5
4,5
5,0
32,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
15
OBBLIGO SCOLASTICO: ALCUNE ANALISI
Preso atto della bocciatura da parte dei lombardi (genitori e non) dell’obbligo scolastico a 14 anni, sono state poste due domande per intercettare le aspettative degli attuali genitori.
Ponendo la domanda con scelta spontanea tra tre ipotesi (14, 16 e 18 anni), vediamo che l’età media che ne scaturisce è 16,3 anni16,3 anni. Il 32% di accordo con l’ipotesi 14 anni, registrata in precedenza, scende di undici punti di fronte alla possibilità di scegliere altre opzioni, con solo il 21% del campione d’accordo con questa ipotesi. Addirittura un terzo del campione sposerebbe l’ipotesi 18 anni.
I 16,3 anni di media vengono pienamente confermati dalla domanda successiva, volta proprio a verificare il gradimento da parte dei lombardi dell’ipotesi 16 anni: un plebiscito, con il 70% degli intervistati d’accordo.
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OBBLIGO SCOLASTICO: FINO A QUANDO?
“Secondo Lei fino a quanti anni è giusto che un giovane vada obbligatoriamente a scuola?”
41,5
2,0
21,0
42,0
33,0
2,0
2,0
33,0
2,5
21,014 ANNI
16 ANNI
18 ANNI
Altra età
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
MEDIA:
16,3 ANNI
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OBBLIGO SCOLASTICO: IPOTESI 16 ANNI
“Alcuni propongono un innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni con un biennio unitario uguale per tutti, dopo la scuola media. Lei personalmente quanto è d’accordo?”
26,0
70,0
27,0
3,0
5,5
68,5MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
18
RIFORMA MORATTI: SCELTA A 13 ANNI
“La riforma prevede inoltre la scelta, da effettuarsi a 13 anni, tra due percorsi distinti e separati dopo la scuola media: i licei o l’istruzione/formazione professionale. Lei personalmente quanto è d’accordo con questa divisione dei percorsi con scelta a 13 anni?” (Conoscenza: 63,5%)
49,0
45,5
50,0
4,5
5,0
46,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
19
FORMAZIONE PROFESSIONALE: TRA TEORIA E PRATICA
“In particolare, secondo lei la formazione professionale dovrebbe essere teorica come la scuola o pratica e preparatoria al mondo del lavoro?”
85,5
11,0
83,5
5,5
5,5
9,0TEORICA
PRATICA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
20
REGIONE LOMBARDIA: I BUONI SCUOLA
“La Regione Lombardia, stanziando fondi per 50 milioni di Euro all’anno, ha istituito dei “Buoni scuola”, cioè degli aiuti economici solo per gli alunni che frequentano scuole private. Lei personalmente quanto è d’accordo con l’istituzione dei buoni scuola?” (Conoscenza: 56%)
72,0
23,0
73,5
3,5
4,0
24,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
21
REGIONE LOMBARDIA: GLI ALUNNI STRANIERI
“Come è noto, gli alunni stranieri sono in forte aumento nelle scuole della Lombardia. Lei personalmente quanto sarebbe d’accordo con un aumento delle risorse per sostenere l’integrazione scolastica degli alunni stranieri?”
27,5
69,5
27,0
3,5
3,5
69,0MOLTO +
ABBASTANZA
POCO + PER NULLA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI
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RIFORMA MORATTI: GRAFICO RIASSUNTIVO - Solo genitori e studenti -
63,5
56,0
25,5
39,5
45,5
31,5
23,0
32,0
72,5
65,5
46,5
57,0
Anticipo scuolainfanzia
Scelta due percorsia 13 anni
Riduzione temposcuola
Buoni scuola
Abbassamentoobbligo a 14 anni
Formaz. profess.Lombardia
CONOSCENZA MOLTO+ABBASTANZA D'ACCORDO
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RIFORMA MORATTI: SINTESI ANALITICA
Anche in questo caso, come per l’analisi dei giudizi per Scuola e Insegnanti, sono state create tabelle di confronto per i vari target, che forniscono illuminanti spunti interpretativi.
In evidenza la criticità diffusa degli insegnanti su tutti i punti della Riforma analizzati. Hanno registrato valori marcatamente inferiori al dato medio per tutti i punti, tranne che per la “formazione professionale”, dove si collocano in media.
Per quanto riguarda la dicotomia “genitori-non genitori”, come avevamo visto i giudizi sono discordanti sull’anticipo a due anni e mezzo alla scuola dell’infanzia: decisamente più scettici i genitori, ed in particolare le donne/mamme, anche se, scavando nei dati, si scopre un dato sorprendente, o forse neanche tanto.
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RIFORMA MORATTI: SINTESI ANALITICA
Infatti la categoria “genitori di bambini della scuola dell’infanzia” registra un 50% di accordo, collocandosi al di sopra della media: forse una risposta concreta all’endemica carenza di asili nido, che diventa priorità rispetto ad una più pedagogica riflessione sui tempi di apprendimento.
Anche se, alla domanda successiva sulla riduzione del tempo scuola, i genitori registrano un dato superiore alla media (31,5%, assieme alle donne, 33,5%), e questo dato sale al 40% proprio tra i genitori di alunni di scuola elementare. Da notare però come, a questo proposito, gli intervistati di Milano abbiano evidenziato il picco negativo: 25% di accordo.
Milano, che è la più scettica delle undici province lombarde, boccia sonoramente tutte le proposte della Riforma, contrariamente a Como, che, pur nella prevalente criticità, si colloca al di sopra dei dati medi.
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RIFORMA MORATTI: TABELLA RIASSUNTIVA - Analisi per Target -
“Per ogni categoria è presentato il valore “molto+ abbastanza d’accordo”
GENITORI NON GENITORI INSEGNANTITOTALE
CAMPIONE
Anticipo scuola infanzia
39,5 56,0 30,5 48,0
Riduzione tempo scuola
31,5 28,5 29,0 30,0
Abbassamento obbligo a 14 anni
32,0 32,0 23,5 32,0
Scelta due percorsi a 13 anni
45,5 46,5 37,5 46,0
Formaz. profess. Lombardia
72,5 72,5 59,4 72,5
Buoni scuola 23,0 24,5 19,0 24,0
Base (489 casi) (514 casi) (69 casi) (1.003 casi)
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RIFORMA MORATTI: TABELLA RIASSUNTIVA - Analisi per Sesso degli intervistati -
“Per ogni categoria è presentato il valore “molto+ abbastanza d’accordo”
MASCHI FEMMINE TOTALE
Anticipo scuola infanzia
52,5 43,5 48,0
Riduzione tempo scuola
27,0 33,5 30,0
Abbassamento obbligo a 14 anni
34,5 29,5 32,0
Scelta due percorsi a 13 anni
46,5 45,5 46,0
Formaz. profess. Lombardia
74,0 71,1 72,5
Buoni scuola 25,5 22,1 24,0
Base (497 casi) (506 casi) (1.003 casi)
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RIFORMA MORATTI: GIUDIZIO COMPLESSIVO
“In definitiva, secondo lei la Riforma Moratti migliora, lascia uguale o peggiora la qualità della scuola lombarda?”
17,0
22,5
23,5
17,5
41,5
17,5
11,5
14,5
14,5
25,0
35,5
59,5
MIGLIORA
LASCIA UGUALE
PEGGIORA
Senza opinione
TOTALE CAMPIONE GENITORI INSEGNANTI
SALDO:-10,5 Tot. camp.
-18,0 Genitori
-48,0 Insegnanti
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CONCLUSIONI: SCUOLA E INSEGNANTI “OK”
Al termine di questa analisi, sono sostanzialmente tre le conclusioni che si possono trarre:
1. In generale i lombardi sono soddisfatti della scuola e più ancora degli insegnanti, che dunque paiono dei baluardi a cui aggrapparsi per limitare i danni di una riforma percepita come peggiorativa. Anche se sono gli insegnanti stessi a manifestare il dato di maggior insoddisfazione per il loro luogo di lavoro. Potrebbe essere interessante approfondire questo malcontento intercettandone in modo articolato motivazioni ed aspettative, in senso assoluto e nei confronti della Riforma Moratti.
A questo proposito è interessante ricordare come i genitori abbiano espresso giudizi più positivo della media del campione: vivere la scuola sembra annullarne i pregiudizi.
29
CONCLUSIONI: UNA RIFORMA PEGGIORATIVA
2. Per quanto riguarda invece la Riforma Moratti abbiamo visto che il giudizio è decisamente negativo, sia per i singoli aspetti analizzati che in termini di impatto peggiorativo sul sistema scolastico.
E in questo caso, al contrario che in precedenza, più si vive in prima persona e si è a contatto con la scuola e con la sua quotidianità, più si ritiene che queste novità impattino negativamente sulla scuola. Un dato confermato dall’analisi in cui le donne, notoriamente più presenti nella vita scolastica dei figli, evidenziano giudizi più negativi dei maschi sui singoli aspetti della Riforma.
30
CONCLUSIONI: LOMBARDI “ROBIN HOOD”
3. Un considerazione finale sulle risorse finanziarie del “mondo scuola”:
come abbiamo visto i lombardi favorevoli ai Buoni scuola sono circa uno su quattro, mentre i favorevoli ad un aumento delle risorse per favorire l’integrazione degli alunni stranieri, in costante aumento, sono circa due su tre…
… a questo punto la conclusione appare talmente semplice, che semplicisticamente si può concludere che i lombardi paiono come dei “novelli Robin Hood”: ne guadagnerebbe la qualità della vita di tutti.