1

ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO ILLUMINAZIONE DEI POSTI DI LAVORO NEGLI INTERNINEGLI INTERNI

NUOVA NORMA UNI 12464-1NUOVA NORMA UNI 12464-1

OTTOBRE 2004OTTOBRE 2004(norma europea (norma europea

EN 12464-1 nov. 2002)EN 12464-1 nov. 2002)

10 novembre 200410 novembre 2004

PROF. ING. ARTURO COVITTI PROF. ING. ARTURO COVITTI Politecnico di BariPolitecnico di Bari

Delegato AIDI PugliaDelegato AIDI Puglia

e-mail adress: covitti@teseo.it

Membri del CEN (20 paesi)Membri del CEN (20 paesi)

Austria, Belgio,Danimarca,Finlandia, Francia, Germania, Austria, Belgio,Danimarca,Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

2

OBIETTIVI della NORMA UNI EN 12464-1OBIETTIVI della NORMA UNI EN 12464-1

ILLUMINAZIONE ILLUMINAZIONE ADEGUATA ADEGUATA

ED APPROPRIATAED APPROPRIATA

SVOLGIMENTO EFFICACE ED ACCURATOSVOLGIMENTO EFFICACE ED ACCURATODEI COMPITI VISIVIDEI COMPITI VISIVI

TIPO E DURATATIPO E DURATA MINIMO SFORZO MINIMO SFORZO

E MINIMI ERRORIE MINIMI ERRORI

3

ART.33 D.LGS 626-94

SICUREZZA SICUREZZA (PRESTAZIONI VISIVE(PRESTAZIONI VISIVE))SALUTE SALUTE (IGIENE VISIVA(IGIENE VISIVA ))BENESSERE BENESSERE (COMFORT VISIVO) (COMFORT VISIVO)

COMPITO VISIVOCOMPITO VISIVO

• LUMINANZALUMINANZA

• CONTRASTICONTRASTI

• DURATA DELLA PRESTAZIONEDURATA DELLA PRESTAZIONE

• DIMENSIONE OGGETTIDIMENSIONE OGGETTI

• VISIBILITA’ DETTAGLIVISIBILITA’ DETTAGLI

• NUMERO DI OGGETTI PRESENTINUMERO DI OGGETTI PRESENTI

(ERGONOMIA DELLA VISIONE)(ERGONOMIA DELLA VISIONE)

4

CONDIZIONI DI QUALITÀ DELL’ILLUMINAZIONE

• Valori di illuminamento• Uniformità di illuminamento• Luminanze• Distribuzione delle luminanze• Distribuzione spettrale della luce• Flicker• Disegno di luci

5

I valori Em della UNI 12464-1 sono validi per

condizioni visive abituali

e tengono conto dei seguenti fattori:

• aspetti psico-fisiologici (comfort e benessere)

• requisiti dei compiti visivi

• ergonomia della visione

• esperienza pratica

• sicurezza

• economia

6

DECISIONI DEL PROGETTISTADECISIONI DEL PROGETTISTA luxlux

• CONDIZIONI DI VISIBILITA’ ABITUALICONDIZIONI DI VISIBILITA’ ABITUALI Em(UNI)Em(UNI)

• COMPITO VISIVO CRITICO COMPITO VISIVO CRITICO 1.5 Em 1.5 Em

• ERRORI COSTOSI ERRORI COSTOSI 1.5 Em1.5 Em

• ALTA PRODUTTIVITA’ 1.5 EmALTA PRODUTTIVITA’ 1.5 Em

• CAPACITA’ VISIVE RIDOTTE CAPACITA’ VISIVE RIDOTTE 1.5 Em1.5 Em

• DETTAGLI MOLTO PICCOLI 1.5 EmDETTAGLI MOLTO PICCOLI 1.5 Em

• TEMPI DI LAVORO LUNGHI 1.5 Em TEMPI DI LAVORO LUNGHI 1.5 Em

• DETTAGLI MOLTO GRANDI DETTAGLI MOLTO GRANDI Em/1.5Em/1.5

• TEMPI DI LAVORO BREVI TEMPI DI LAVORO BREVI Em/1.5Em/1.5

7

VARIAZIONE DELLA PRESTAZIONE VARIAZIONE DELLA PRESTAZIONE VISIVA (SICUREZZA)VISIVA (SICUREZZA)

DALLA PUBBLICAZIONE CIE 19.2DALLA PUBBLICAZIONE CIE 19.2

Con illuminamento Em=500 lux

LIVELLO DI IMPEGNO MEDIO

COMPITO PRESTAZIONE VISIVA

PRESTAZIONE VISIVA

facile 0.97 0.83

medio 0.85 0.7

difficile 0.7 0.45

GIOVANI ANZIANI

Con illuminamento Em=500 lux

LIVELLO DI IMPEGNO ELEVATO

COMPITO PRESTAZIONE VISIVA

PRESTAZIONE VISIVA

facile 0.83 0.75

medio 0.7 0.6

difficile 0.6 0.4

GIOVANI ANZIANI

8

E’ CONSENTITO RIDURRE E’ CONSENTITO RIDURRE L’ILLUMINAMENTO NELLAL’ILLUMINAMENTO NELLA ZONA ZONA

IMMEDIATAMENTE CIRCOSTANTE IMMEDIATAMENTE CIRCOSTANTE IL COMPITO VISIVOIL COMPITO VISIVO

FASCIA DI ALMENO 0,5 m FASCIA DI ALMENO 0,5 m DI LARGHEZZA INTORNO DI LARGHEZZA INTORNO ALLA ZONA DEL ALLA ZONA DEL COMPITO VISIVOCOMPITO VISIVO

9

ILLUMINAMENTO DEL COMPITO

ILLUMINAMENTO DELLE ZONE

IMMEDIATAMANTE CIRCOSTANTI

lx lx

≥750 500

500 300

300 200

≤200 Ecompito

Uniformità:≥0.7 Uniformità:≥0.5

10

TERMINI MINIMI INTRODOTTITERMINI MINIMI INTRODOTTI

20 LUX MINIMO ESSENZIALE20 LUX MINIMO ESSENZIALE

200 LUX ZONE OCCUPATE PERMANENTEMENTE200 LUX ZONE OCCUPATE PERMANENTEMENTE

UNIFORMITA’ Emin/ EmedUNIFORMITA’ Emin/ Emed = 0.7 ZONA DI LAVORO= 0.7 ZONA DI LAVORO= 0.5 ZONA CIRCOSTANTE= 0.5 ZONA CIRCOSTANTE

11

DISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZEDISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZE

Fattori di riflessione consigliatiFattori di riflessione consigliati

SOFFITTOSOFFITTO 0.6 ÷ 0.90.6 ÷ 0.9

PARETIPARETI 0.3 ÷ 0.80.3 ÷ 0.8

PIANO DI LAVOROPIANO DI LAVORO 0.2 ÷ 0.60.2 ÷ 0.6

PAVIMENTOPAVIMENTO 0.1 ÷ 0.50.1 ÷ 0.5

12

COMFORTCOMFORT

RAPPORTI DI LUMINANZA ADEGUATIRAPPORTI DI LUMINANZA ADEGUATI

NEL COMPITO VISIVONEL COMPITO VISIVOda 1 A 3da 1 A 3

COMPITO VISIVO/ AMBIENTECOMPITO VISIVO/ AMBIENTEda 1 A 5da 1 A 5

AFFATICAMENTO VISIVOAFFATICAMENTO VISIVO

CATTIVO ADATTAMENTO CATTIVO ADATTAMENTO NEL COMPITO VISIVO NEL COMPITO VISIVO

CATTIVO ADATTAMENTO CATTIVO ADATTAMENTO DEL COMPITO VISIVO - AMBIENTEDEL COMPITO VISIVO - AMBIENTE

13

LUMINANZE ALTELUMINANZE ALTE

ABBAGLIAMENTIABBAGLIAMENTI

LUMINANZE TROPPO BASSELUMINANZE TROPPO BASSE

AMBIENTE PIATTO E MONOTONOAMBIENTE PIATTO E MONOTONO

ERGONOMIA DELLA VISIONE

NUMERO ECCESSIVO DI OGGETTI NEL COMPITO VISIVO

14

ABBAGLIAMENTIABBAGLIAMENTI

MOLESTO O DEBILITANTEMOLESTO O DEBILITANTE

LUMINANZE ELEVATE ANCHE CON LUMINANZE ELEVATE ANCHE CON ILLUMINAZIONE INDIRETTAILLUMINAZIONE INDIRETTA

• ERRORI ERRORI • AFFATICAMENTIAFFATICAMENTI• INCIDENTIINCIDENTI

15

INDICE UGRINDICE UGRABBAGLIAMENTO MOLESTOABBAGLIAMENTO MOLESTO

)Lb

0,25(log8UGR

2

2

10 p

L

Lb LUMINANZA DI SFONDO IN cd x m-2

calcolata con Eindiretto / π (Ev SULL’OCCHIO)

L LUMINANZA DELLE PARTI LUMINOSE

ω ANGOLO SOLIDO, IN STERADIANTI, DELLE PARTI LUMINOSE

p INDICE DI POSIZIONE DI GUTH, CHE E’ FUNZIONE DELLO SCOSTAMENTO ANGOLARE RISPETTO ALL’ASSE DELLA VISIONE, PER OGNI SINGOLO APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE(funzione di:d = distanza longitudinales= distanza trasversale)

16

p = INDICE DI POSIZIONE DI GUTH

sorgente la e occhiol' tra

le trasversadistanza s

sorgente la e occhiol' tra

alelongitudin distanza

)1(12,06,45,1

1

)01,018,0(

2

2

32

d

eA

Add

Ad

p

d

s

d

s

17

SCHERMATURA DEGLI APPARECCHISCHERMATURA DEGLI APPARECCHI

Luminanza della lampadaLuminanza della lampada

kcd / mkcd / m22

Angolo minimo di Angolo minimo di schermaturaschermatura

da 20 a <50 da 20 a <50 15°15°

da 50 a < 500 da 50 a < 500 20°20°

≥500 30°30°

18

RIFLESSIONI VELANTI E RIFLESSIONI VELANTI E ABBAGLIAMENTO RIFLESSOABBAGLIAMENTO RIFLESSO

RIDUZIONE MEDIANTERIDUZIONE MEDIANTE

• sistemazione adeguata degli apparecchi d’illuminazione sistemazione adeguata degli apparecchi d’illuminazione e dei posti di lavoroe dei posti di lavoro

• finitura della superficie (superfici opache)finitura della superficie (superfici opache)

• riduzione della luminanza degli apparecchi riduzione della luminanza degli apparecchi d’illuminazioned’illuminazione

• aumento dell’area luminosa dell’apparecchio aumento dell’area luminosa dell’apparecchio d’illuminazioned’illuminazione

• pareti e soffitti chiari pareti e soffitti chiari

N.B. I COLORI DELLE SUPERFICI SONO DI N.B. I COLORI DELLE SUPERFICI SONO DI COMPETENZA DI DIVERSE FIGURE PROFESSIONALICOMPETENZA DI DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI

19

ILLUMINAZIONE DIREZIONALEILLUMINAZIONE DIREZIONALE

PUO’ INFLUENZARE LA VISIBILITA’PUO’ INFLUENZARE LA VISIBILITA’DEL COMPITO VISIVODEL COMPITO VISIVO

MODELLATO =MODELLATO =

RAPPORTO OTTIMALE TRARAPPORTO OTTIMALE TRAILLUMINAZIONE DIFFUSA EILLUMINAZIONE DIFFUSA EILLUMINAZIONE DIREZIONALEILLUMINAZIONE DIREZIONALE

(creazione di ombre gradatamente marcate)(creazione di ombre gradatamente marcate)

20

CARATTERISTICHE DELLE OMBRECARATTERISTICHE DELLE OMBRE

EVIDENZIARE I DETTAGLI EVIDENZIARE I DETTAGLI E LE INFORMAZIONI VISIVEE LE INFORMAZIONI VISIVE

DIREZIONE OPPORTUNA DIREZIONE OPPORTUNA DELLA LUCE IN DELLA LUCE IN

RELAZIONE ALLA RELAZIONE ALLA DIMENSIONE MEDIA DEI DIMENSIONE MEDIA DEI

DETTAGLIDETTAGLI

21

ASPETTI E APPARENZA DEL COLOREASPETTI E APPARENZA DEL COLORE

RICONOSCERE IL COLORE DEGLI OGGETTIRICONOSCERE IL COLORE DEGLI OGGETTIE RISPETTARE LA LORO CROMATICITA’E RISPETTARE LA LORO CROMATICITA’ATTRAVERSO LA TONALITA’ DELLA LUCEATTRAVERSO LA TONALITA’ DELLA LUCE

PER AMBIENTI FREQUENTATIPER AMBIENTI FREQUENTATIINDICE Resa del colore Ra INDICE Resa del colore Ra 80 80

22

IL COLORE DELLA LUCEIL COLORE DELLA LUCE(TONALITA’ CROMATICA)(TONALITA’ CROMATICA)

Apparenza del coloreApparenza del colore Temperatura correlata Temperatura correlata del colore Tdel colore TCP CP

KK

CaldaCalda minore di minore di 3 300 K3 300 K

IntermediaIntermedia da da 3 300 K3 300 K a a 5 300 K5 300 K

FreddaFredda maggiore di 5 300 Kmaggiore di 5 300 K

23

EVITARE SFARFALLAMENTI EVITARE SFARFALLAMENTI ED EFFETTI STROBOSCOPICOED EFFETTI STROBOSCOPICO

• PROVOCA CEFALEE

• PROVOCA PERICOLO CON PARTI IN MOVIMENTO

• PROVOCA CATTIVA VISIONE DEGLI OGGETTI IN MOVIMENTO

24

VIDEOTERMINALIVIDEOTERMINALI

COMPITI SU CUI EVITARE RIFLESSIONI

• LETTURA DELLO SCHERMO• LETTURA DEL TESTO STAMPATO• SCRITTURA SU CARTA• LAVORO SULLA TASTIERA

EVITARE LE ZONE D’INSTALLAZIONE CRITICHE

Classe dello schermo secondo la ISO 9241-7

I II III

Qualità dello schermo buona media bassa

Luminanza media degli apparecchi che sono riflessi nello schermo

≤1 000 cd / m2 ≤200

cd / m2

LIMITI DI LUMINANZE

25

N.RIF. ATTIVITA’ Em

Lx

UGR Ra NOTE

K

1.2.6 V.MEDICA 500 16 90 >4000

2.6.5 L.PRECIS. 750 19 80

1.5.2 CORRIDOI 150 22 60 Em a 0m

2.4.1 INDUSTRIA 150 28 20 COLORI

SICUR.

ESTRATTO TABELLA UNI 12464-1

26

CRITERI DI CRITERI DI PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE

ILLUMINOTECNICAILLUMINOTECNICA

Em= ILLUMINAMENTO MEDIO MANTENUTOEm= ILLUMINAMENTO MEDIO MANTENUTO

Eo= ILLUMINAMENTO INIZIO IMPIANTO (>100h)Eo= ILLUMINAMENTO INIZIO IMPIANTO (>100h)

EmEm

EoEoEo’Eo’

Em= TABELLE UNI12464-1 necessario per garantire comfort e prestazioni visivequalunque sia l’età e lo stato dell’installazione

27

FATTORE DI MANUTENZIONEFATTORE DI MANUTENZIONEDELLA VECCHIA NORMADELLA VECCHIA NORMA

(NON E’ PRESENTE NELLA NUOVA)(NON E’ PRESENTE NELLA NUOVA)

TABELLA E DELLA UNI 10380TABELLA E DELLA UNI 10380

Grado di Grado di impolveramento impolveramento del localedel locale

Tipo di lampadeTipo di lampade

Ad incande- Ad incande- scenzascenza

A vapore di A vapore di mercuriomercurio

Ad Ad alogenurialogenuri

MinimoMinimo 0.850.85 0.750.75 0.650.65

MedioMedio 0.70.7 0.650.65 0.550.55

ElevatoElevato 0.60.6 0.50.5 0.450.45

28

FATTORE DI MANUTEZIONEFATTORE DI MANUTEZIONE

IL PROGETTISTA DEVE:

• stabilire il fattore di manutenzione ed elencare tutte le ipotesi richieste per la valutazione di questo valore

• specificare gli apparecchi d’illuminazione idoneiall’ambiente

• preparare un programma di manutenzione completo che comprenda la frequenza del ricambio delle lampade, gli intervalli di pulizia degli apparecchi d’illuminazione, del locale ed il metodo di pulizia più adeguato

29

IL FATTORE DI MANUTENZIONEIL FATTORE DI MANUTENZIONE

““Il rapporto tra l’illuminamento medio Il rapporto tra l’illuminamento medio sul piano di lavoro dopo un certo sul piano di lavoro dopo un certo periodo di uso dell’impianto periodo di uso dell’impianto (1°manutenzione) rispetto al valore (1°manutenzione) rispetto al valore medio dell’illuminamento ottenuto medio dell’illuminamento ottenuto sotto le stesse condizioni quando sotto le stesse condizioni quando l’impianto è nuovo” [l’impianto è nuovo” [IEC/CIE 17.4]IEC/CIE 17.4] tLORtLLOtLSFFM

LSF: (Fattore di Sopravvivenza delle Lampada); LLO: (Lighting Lumen Output) fattore di manutenzione della lampada;LOR: (Lighting Output Ratio) fattore di manutenzione dell’apparecchio

(WFM) Fattore di manutenzione dei muri

30

SOSTITUZIONE PROGRAMMATA MASSICCIA DI LAMPADE PIÙ PULIZIA PROGRAMMATA MASSICCIA DI APPARECCHI

Tempo, in Tempo, in mesi, tra due mesi, tra due sostituzioni sostituzioni

programmateprogrammate

Numero di Numero di pulizie pulizie

dell’apparecchdell’apparecchio illuminante io illuminante eseguite nello eseguite nello stesso tipo di stesso tipo di

politicapolitica

31

SOSTITUZIONE PROGRAMMATA E CORRETTIVA MASSICCIA DI LAMPADE PIÙ PULIZIA PROGRAMMATA MASSICCIA DI APPARECCHI

Tempo, in Tempo, in mesi, tra due mesi, tra due sostituzioni sostituzioni

programmateprogrammate

Numero di Numero di pulizie pulizie

dell’apparecchdell’apparecchio illuminante io illuminante eseguite nello eseguite nello stesso tipo di stesso tipo di

politica. politica.

32

VERIFICHEVERIFICHE

• Em Em (Illuminamento)(Illuminamento)

• UU (Uniformità)(Uniformità)

• RaRa (Resa del colore della luce)(Resa del colore della luce)

• K lampadeK lampade (Temperatura di colore nella luce)(Temperatura di colore nella luce)

• UGRUGR (Indice di abbagliamento molesto)(Indice di abbagliamento molesto)

• Luminanza apparecchiLuminanza apparecchi

• Luminanze ambienteLuminanze ambiente

• Contrasti Contrasti (compito visivo – ambiente)(compito visivo – ambiente)

33

Grazie della Vostra attenzioneGrazie della Vostra attenzione