1 Fondamenti TLC SEGNALI COMPLESSI: modulazione in fase e quadratura SEZIONE 7.
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1 Fondamenti TLC
SEGNALI COMPLESSI: modulazione in fase e quadratura
SEZIONE 7
2 Fondamenti TLC
In natura esistono solo segnali reali, tuttavia e’ possibile pensare a segnali che abbiano sia una parte reale sia una immaginaria che evolvono nel tempo:
i segnali complessi.
Perche’ si utilizza la rappresentazione complessa
)(Im)(Re)( txjtxtx
Anche se i segnali complessi non esistono in natura, essi vengono utilizzati per descrivere in modo compatto un insieme di segnali reali da trasmettere contemporaneamente nella stessa banda di frequenze e che siano separabili tra loro in fase di ricezione.
Per capire perche’ e come la rappresentazione complessa dei segnali torna comoda, analizzeremo un semplice esempio dove il numero di segnali reali da trasmettere e’ M=2 e da questo generalizzeremo a M qualsiasi.
3 Fondamenti TLC
Modulazione per seno e coseno
Si consideri il segnale y(t) costituito dalla somma dai due segnali x1(t) e x2(t) che devono essere trasmessi, moltiplichiamoli rispettivamente per un coseno (modulazione in fase) e un seno (modulazione in quadratura) alla stessa frequenza fo :
tftxtftxty oo 2sin 2cos)( 21
I due segnali x1(t) e x2(t) sono reali con la medesima durata e con trasformata di Fourier limitata nella banda tra -fx e + fx < f0. Si dimostrera’ che x1(t) e x2(t) sono separabili a partire da y(t)
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos
4 Fondamenti TLC
Demodulazione per seno e coseno
Moltiplicando y(t) per il coseno a frequenza fo (operazione detta demodulazione coerente in fase) si ottiene:
tftxtftxtx
tftftxtftxtfty
oo
oooo
4sin 4cos
2cos2sin 22cos22cos)(2
211
22
1
Questo segnale contiene 3 componenti di cui una sola, x1(t), a bassa frequenza. Dunque, e’ sufficiente filtrare passa-basso y(t) moltiplicato per il coseno per ottenere x1(t).
Viceversa, moltiplicando y(t) per il seno a frequenza fo (demodulazione coerente in quadratura) si ottiene:
tftxtxtftx
tftxtftftxtfty
oo
oooo
4sin 4sin
2sin 22sin 2cos22sin )(2
221
221
Questo segnale contiene 3 componenti di cui una sola, x2(t), a bassa frequenza. Dunque, e’ sufficiente filtrare passa-basso y(t) moltiplicato per il seno per ottenere x2(t).
5 Fondamenti TLC
Schema del Mo-Demodulatore
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos tfo2cos2
tfo22sin
Filtro PB
Filtro PB tx2
tx1
6 Fondamenti TLC
tftftf ooo 4sin 2
12cos2sin
Si noti che seno e coseno moltiplicati tra loro non danno luogo a segnali a bassa frequenza:
Una nota sui segnali ortogonali
Dunque, il prodotto tra seno e coseno filtrato passa-basso produce un’uscita nulla.
I segnali seno e coseno sono detti ortogonali.
7 Fondamenti TLC
Un modo piu’ compatto per riscrivere l’ operazione di demodulazione effettuata in precedenza, e’ ricorrere ad una rappresentazione complessa.
Moltiplicando y(t) per l’esponenziale complesso a frequenza fo si scrivono in un colpo solo sia la moltiplicazione di y(t) per il coseno sia quella per il seno:
Demodulazione complessa
tftyjtftytfjty ooo 2sin )(22cos)(22exp)(2
Filtrando passa-basso il segnale complesso (con un filtro con banda minore di f0)
si ottengono ancora le due componenti x1(t) e x2(t), una come parte reale e l’altra come parte immaginaria del segnale complesso :
tjxtx 21
Le uniche differenze rispetto a prima sono che:1 - il segnale e’ unico, ma complesso (prima ne avevamo due reali)2 - la moltiplicazione per il coseno e’ sulla parte reale e quella per il il seno sulla parte immaginaria.
8 Fondamenti TLC
Schema del Mo-Demodulatore complesso
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos
tfj o22exp
Filtro PB tjxtx 21
9 Fondamenti TLC
-100 -50 0 50 100-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
B= -1
A= 1
Un esempio( i segnali in banda base)Supponiamo che Ax1(t) e Bx2(t) siano i due segnali a banda e durata limitata con ampiezza massima A e B in t=0.
x1(t) e x2(t)
10 Fondamenti TLC
Y
Re[y]
Im[y]
nuova
tftxtftxty oo 2sin 2cos)( 21
x1(t)=A x2(t)=-B
A
B
11 Fondamenti TLC
-100 0 100-1
-0.5
0
0.5
1
-100 0 100-1
-0.5
0
0.5
1
Un esempio( i segnali modulati in fase e quadratura)A valle del Modulatore per A=1 e B=-1 otteniamo i seguenti segnali
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos
-100 0 100-2
-1
0
1
2
12 Fondamenti TLC
-100 0 100
-2
0
2
-100 0 100
-2
0
2
Un esempio( il segnale demodulato)A valle del demodulatore (sempre per A=1 e B=-1 ) otteniamo il seguente segnale
)(ty
tfj o22exp
Filtro PB tjxtx 21
Parte reale Parte reale
Parte immaginariaParte immaginaria
Il filtro Passa-Basso elimina le componenti oscillanti delle parti reale e immaginaria, lasciando passare il valor medio locale.
Im
13 Fondamenti TLC
Demodulazione complessa e campionamento
Supponiamo che i due segnali x1(t) e x2(t) siano due seni cardinali (quindi a banda limitata) con ampiezza massima A in t=0.
0in 0
0in 21 n
njAAnTjxnTx
Abbiamo dunque ottenuto un numero complesso la cui parte reale e’ uguale al massimo del segnale x1(t) e la cui parte immaginaria e’ uguale al massimo del segnale x2(t).
A
-T Tt
x1(t) e x2(t)
-1/2T 1/2T
AT
f
Trasformata di FourierX1(f) e X2(f)
Se campioniamo il segnale complesso x1(t) + j x2(t) a passo T, otteniamo:
14 Fondamenti TLC
Re
Im
A
A
ReA
1
-A
0
Im
101
0
11
00 10
01
Velocita’ di trasmissione R=fb [bit/s]
15 Fondamenti TLC
Schema del Mo-Demodulatore per segnali antipodali
Velocita’ di trasmissione R=fb [bit/s]
)(ty
tx1
tfo2cos tfo2cos2
Filtro PB tx1
0110 0110
ReA
1
-A
0
Im
16 Fondamenti TLC
Schema del Mo-Demodulatore di 4QAM:
velocita’ di trasmissione R=2fb [bit/s]
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos tfo2cos2
tfo22sin
Filtro PB
Filtro PB
tx2
tx1
011001
011001
Im
A
A10
1
0
11
00 10
01
17 Fondamenti TLC
Naturalmente, se utilizziamo diversi valori di ampiezza dei seni cardinali, otteniamo diversi numeri complessi.
0in 0
0in 00 21
21 n
njxxnTjxnTx
La costellazione di M valori complessi
Re
Im
A
A
Nell’esempio qui a fianco, si mostrano i M=25 numeri complessi che si possono ottenere combinando 5 valori di ampiezza del seno cardinale compresi tra -2A e +2A sia sulla parte reale (x1(0)) sia su quella immaginaria (x2(0) ).
L’insieme dei valori complessi ottenibile viene detta costellazione.
La struttura della costellazione puo’ avere forme differenti, ma solo alcune vengono utilizzate in pratica come vedremo piu’ avanti.
AxAx 0 ; 2-0 21
18 Fondamenti TLC
Una costellazione molto utilizzata per la trasmissione di segnali numerici e’ quella della Quadrature Amplitude Modulation (QAM) di cui si riporta l’esempio per M=16.
La costellazione QAM a 16 livelli
Nello schema qui a fianco, si mostrano i M=16 numeri complessi che si possono ottenere combinando 4 valori di ampiezza del seno cardinale compresi tra -3A e +3A a passo 2A sia sulla parte reale (x1(0)) sia su quella immaginaria (x2(0) ).
Un parametro importante (come si vedra’ piu’ avanti) e’ la distanza minima tra due valori complessi della costellazione. In questo caso, banalmente:
Re
Im
A
A3A
3AAd 2min
19 Fondamenti TLC
Un’altra costellazione molto utilizzata per la trasmissione di segnali numerici e’ quella della Multiple Phase Shift Keying (MPSK) di cui si riporta l’esempio per M=8.
La costellazione MPSK a 8 livelli
Nello schema qui a fianco, si mostrano gli M=8 numeri complessi che si possono ottenere combinando 4 valori di ampiezza del seno cardinale x1(t) e 4 valori di x2(t)
Re
Im
Ad 76.0min
A 8/sin 8/cos
8/3sin 8/3cos
8/3sin 8/3cos
8/sin 8/cos
8/sin 8/cos
8/3sin 8/3cos
8/3sin 8/3cos
8/sin 8/cos
)0( )0( 21
AA
AA
AA
AA
AA
AA
AA
AA
xx 8/sin 8/cos
8/3sin 8/3cos
8/3sin 8/3cos
8/sin 8/cos
8/sin 8/cos
8/3sin 8/3cos
8/3sin 8/3cos
8/sin 8/cos
)0( )0( 21
AA
AA
AA
AA
AA
AA
AA
AA
xx
20 Fondamenti TLC
Una caratteristica importante della costellazione Multiple Phase Shift Keying e’ che il modulo dei campioni complessi a valle del campionatore e’ costante.
La costellazione MPSK
In questo caso si tocca con mano la maggior comodita’ della rappresentazione complessa.Gli M livelli si scrivono in modo molto compatto:
Re
Im
Ad 76.0min
A
Mn
M
njA
jxx
1con
2exp
)0()0(
21
21
Mn
M
njA
jxx
1con
2exp
)0()0(
21
21
n=1
n=8
n=7n=6
n=5
n=4
n=3 n=2
21 Fondamenti TLC
tfo2sin
)(ty
tx2
tx1
tfo2cos tfo2cos2
tfo22sin
Filtro PB
Filtro PB
tx2
tx1
001101010
001101010
Schema del Mo-Demodulatore di 8PSKM=8
velocita’ di trasmissione R=3fb [bit/s]