1° Convention delle Famiglie

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1 Insieme 1° Convention delle Famiglie ad Agrigento - 22 aprile 2012 Il profumo di don Bosco ha invaso, per la seconda volta consecutiva, la Valle dei Templi di Agrigento dove si è svolta, domenica 22 aprile, la “1 a Convention delle Famiglie”, organizza- ta dalla Consulta Regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia al Palacongressi di Villagio Mosè, sul tema: “Famiglia, è tempo di… risponde- re alla sfida educativa”. Oltre duemila persone presenti al Palacongressi di Agrigento con la fami- glia nel cuore. La Città dei Templi ancora una volta al centro del mondo salesiano dell’isola. La Convention è stata organizzata dalla Consulta Regionale della Famiglia Salesiana di Sicilia rappre- sentata da Suor Anna Razionale, Don Gianni Mazzali, Don Edoardo Cutuli e Franco Parrino in sinergia con i rappre- sentanti della Famiglia Salesiana agri- gentina, Suor Maria Lavenia e Mario Li Causi. Grazie al loro sforzo organizzativo, ad Agrigento sono convenuti circa due- mila partecipanti appartenenti a tutti i rami della Famiglia Salesiana operanti in Sicilia. Numerose e qualificate le presenze dei rappresentanti delle isti- tuzioni e della Famiglia Salesiana, oltre a quelli già citati. Presenti nella gremitissima Sala Concordia del Palacongressi il Sindaco della Città, Marco Zambuto e il Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Alfano, il Questore Giuseppe Bisogno, l’On. Michele Cimino, il Vice Presidente della Provincia, Paolo Ferrara, il Presidente della Federazione Sicula Exallievi Don Bosco, Pino Orlando, nonché il 1° Presidente dell’Unione Exallievi Don Bosco di Agrigento, Enzo Lauretta. È stata una bella giornata vissuta nella gioia tipicamente salesiana, con l’obiettivo puntato sulle famiglie, sulla famiglia, culla della vita, grembo di umanizzazione, cellula di una società che lotta per la giustizia e la pace. I partecipanti sono stati accolti dai canti e le suggestive coreografie della mera- vigliosa Corale “Miaramandeha” di Verso un Movimento Salesiano di Famiglie Mons. F. Montenegro, Don G. Mazzali

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Prima Convention delle Famiglie ad Agrigento

Transcript of 1° Convention delle Famiglie

1Insieme

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Il profumo di don Bosco ha invaso,per la seconda volta consecutiva, laValle dei Templi di Agrigento dove si èsvolta, domenica 22 aprile, la “1aConvention delle Famiglie”, organizza-ta dalla Consulta Regionale dellaFamiglia Salesiana di Sicilia alPalacongressi di Villagio Mosè, sultema: “Famiglia, è tempo di… risponde-re alla sfida educativa”.

Oltre duemila persone presenti alPalacongressi di Agrigento con la fami-glia nel cuore. La Città dei Templiancora una volta al centro del mondosalesiano dell’isola.

La Convention è stata organizzatadalla Consulta Regionale dellaFamiglia Salesiana di Sicilia rappre-sentata da Suor Anna Razionale, DonGianni Mazzali, Don Edoardo Cutuli eFranco Parrino in sinergia con i rappre-sentanti della Famiglia Salesiana agri-gentina, Suor Maria Lavenia e Mario LiCausi.

Grazie al loro sforzo organizzativo,ad Agrigento sono convenuti circa due-mila partecipanti appartenenti a tutti i

rami della Famiglia Salesiana operantiin Sicilia. Numerose e qualificate lepresenze dei rappresentanti delle isti-tuzioni e della Famiglia Salesiana, oltrea quelli già citati.

Presenti nella gremitissima SalaConcordia del Palacongressi il Sindacodella Città, Marco Zambuto e ilPresidente del Consiglio Comunale,Francesco Alfano, il QuestoreGiuseppe Bisogno, l’On. MicheleCimino, il Vice Presidente della

Provincia, Paolo Ferrara, il Presidentedella Federazione Sicula Exallievi DonBosco, Pino Orlando, nonché il 1°Presidente dell’Unione Exallievi DonBosco di Agrigento, Enzo Lauretta. Èstata una bella giornata vissuta nellagioia tipicamente salesiana, conl’obiettivo puntato sulle famiglie, sullafamiglia, culla della vita, grembo diumanizzazione, cellula di una societàche lotta per la giustizia e la pace. Ipartecipanti sono stati accolti dai cantie le suggestive coreografie della mera-vigliosa Corale “Miaramandeha” di

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Mons. F. Montenegro, Don G. Mazzali

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Corale “Miaramandeha” e ascoltare ilMessaggio conclusivo a due voci della1a Convention delle Famiglie letto daSuor Anna Razionale e Don GianniMazzali. Più che di un commiato, si è

trattato di un arrivederci, come unponte di fiducia e di speranza verso ildomani. Don Mazzali, quindi, ha letto ilmessaggio beneaugurante del RettorMaggiore dei Salesiani, Don PascualChàvez Villanueva, rivolto allaAssemblea.

Nell’area archeologica della Valledei Templi, gli improvvisati turisti sale-siani sono stati condotti per mano dauna Guida di lusso: l’Exallievo PippoAlaimo, che da par suo ha illustrato iprincipali monumenti della Valle. Lameravigliosa ed impareggiabileGiornata Salesiana si è conclusa aipiedi del Tempio della Concordia conla preghiera e affidamento delleFamiglie a Maria Ausiliatrice, guidatada Don Gianni Mazzali.

V. Martorana

Francesco Montenegro ha presiedutosul palco della Sala Concordia laCelebrazione Eucaristica, concelebra-ta da una folta rappresentanza diSalesiani e animata dal prestigioso

Coro Polifonico Regionale Salesiano diSan Cataldo, diretto da Daniele Riggi.

Nel pomeriggio, i partecipanti sisono ritrovati ancora nella SalaConcordia per assistere al Recital della

Pedara, diretta da Tommaso Pezzino.La Giornata è stata condotta da un

presentatore d’eccezione: Salvo LaRosa di Antenna Sicilia, coadiuvatoegregiamente da Valerio Martorana,entrambi Exallievi di Don Bosco.Martorana, in particolare, ha intervista-to in video e dal vivo alcune coppie digiovani fidanzati e di sposi sui proble-mi di coppia e della famiglia (Agostinoe Cinzia Sella di Piazza Armerina;Tonino e Rosaria Solarino di Ragusa;Daniele ed Eliana di Modica.

I coniugi, Cooperatori Salesiani,Franco Parrino e Carmela Labitahanno introdotto i lavori seguiti daisaluti della Ispettrice delle Figlie diMaria Ausiliatrice, Suor AnnaRazionale e dall’Ispettore dei Salesianidi Sicilia, Don Gianni Mazzali nonchédel Sindaco Marco Zambuto.

Dopo il Concerto del Coro SantaCecilia, diretto dal Maestro Alfonso LoPresti, che ha eseguito alcuni branitratti dal suo vasto repertorio,l’Arcivescovo di Agrigento, S.E. Mons.

Foto di gruppo - D. Riggi e il coro

S. La Rosa, Mons. F. Montenegro, V. Martorana

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PPrriimmaa ccoonnvveennttiioonn ddeellllee ffaammiigglliieeCCoonnssuullttaa rreeggiioonnaallee ddeellllaa FFSS ssiiccuullaaMessaggio conclusivo

Desideriamo catturare la passionegrande e la gioia profonda di questagiornata con un breve messaggio adue voci. Un commiato, piuttosto unarrivederci come un ponte di fiducia edi speranza verso il domani.

Abbiamo avuto tutti una buonadose di coraggio e… con Don Bosco ditemerarietà. Ci abbiamo creduto esiamo qui oggi tutti, piccoli e grandi arendere grazie e ad affermare la volon-tà di impegnarci.

Abbiamo rivolto lo sguardo allafamiglia di oggi, alle nostre famiglie,alle sfide, ai problemi, alle sofferenze,alle gioie. Vogliamo abbracciare, incomunione, tutte le famiglie dellanostra terra e del mondo, specie quel-le che vivono nel disagio e nel dolore.Vi siamo vicini, fratelli e sorelle, e affer-

miamo la nostra sincera volontà diimpegnarci per costruire giorno dopogiorno la civiltà dell’amore.

Oggi i nostri cuori sono nella gioiaper aver vissuto una semplice e bellagiornata con l’obiettivo puntato sulle

nostre famiglie, sulla famiglia, culladella vita, grembo di umanizzazione,cellula di una società che lotta per lagiustizia e la pace.

I nostri occhi e i nostri cuori guar-dano in avanti. Vibriamo tutti di speran-za. Con forza, con l’energia del cuore edella mente, certi della grazia di Dio,vogliamo impegnarci. Oggi questagrande famiglia di famiglie ci ha ispira-ti. È una sfida, è una consegna.

Desideriamo trapiantare questaesperienza di comunità nei nostriambienti, nel nostro territorio. È tempodi… gruppi di famiglie, per aiutarci, persostenerci, per incoraggiarci.Sentiamo che Dio ci vuole educatori edevangelizzatori. Consapevoli dei nostrilimiti volgiamo allearci, lavorare insie-me, stimarci ed aiutarci a vicenda.

Guardiamo a Mamma Margheritache nel suo Giovanni ha saputo incon-trare tanti volti e tanti cuori di ragazzidiscoli e bisognosi.

Ci sentiamo chiamati a costruire,senza scoraggiarci delle difficoltà,tante cellule vitali di famiglie.

Invochiamo la benedizione di Dioper l’intercessione di Don Bosco, diMadre Mazzarello e di tutti i Santi dellaFamiglia Salesiana, su noi qui presen-ti, sul Convegno mondiale delleFamiglie, su tutte le famiglie.

Maria, la Madre di Gesù, ci prendaper mano e ci faccia sperimentare imiracoli dell’amore. Amen

Don G. Mazzali Sr. A. RazionaleIspettore SDB Ispettrice FMA

V. Martorana, Don G. Mazzali, S. La Rosa

Don G. Mazzali, Sr. A. Razionale, V. Martorana

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Ad Agrigento e nella sua fastosaValle dei Templi si respira ancora il pro-fumo di Don Bosco e di MadreMazzarello: la prima convention dellefamiglie ha lasciato un segno indelebi-le, la Sicilia Salesiana c’è, esiste ed hatanto da raccontare e da far conosceread una società chiusa in sè stessa,incapace di reagire e di rialzarsi.

Si è avuta la conferma che le testi-monianze di chi sta in prima fila, sulcampo, lasciano il segno, poiché pro-vengono da testimoni credibili e atten-dibili. Oltre 2000 persone hanno sapu-to ascoltare quelle giovani coppie cheraccontavano la loro vita, il loro esserefamiglia poiché parlavano il linguaggiopopolare, della gente comune, senzatrincerarsi dietro alcun “Pulpito”.

Ascoltavamo le loro storie, con unpizzico di emozione. Don Bosco dalassù sicuramente avrà detto: “si sonosvegliati nella calda e amata di Sicilia;ci sono!”. Abbiamo dimostrato di esser-ci, non con un insolito raduno di ricordi

ma un voler testimoniare un impegno,una voglia di dire agli altri che possia-mo farcela, cominciando da noi stessi,dalla storia quotidiana che affrontiamo.

Non è tempo di pensare, ma diagire; questa terra di Sicilia è diventa-ta nuovamente terra di missione.

Cosa emerge da Agrigento? Che laprecarietà non sta nelle giovani fami-glie, sta in quelle “vecchie” famiglieche non hanno saputo gestire e crearebene il futuro alle giovani generazioni,ancor più ricche di valori dei loro padrie delle loro madri.

Queste giovani coppie hannodimostrato il contrario: un amore soli-do, fondato su basi solide, oltre il pre-cariato dei loro predecessori.

Sì, voglio essere provocatorio, ènel mio stile, perché lo reclama questacalda e amata terra di Sicilia. Le testi-monianze di quei giovani sul palcosce-nico di quel meraviglioso Palacon-gressi hanno lasciato un segno: corag-gio, rialziamoci! Ve lo diciamo noi

giovani del precariato, generazionezero euro.

La famiglia è rimasta l’unica anco-ra di salvezza di questi piccoli eroidisposti a sacrificarsi, nell’oceano delprecariato, tra Milano e Catania pervedere crescere i loro figlioletti, per farvedere loro, sin da piccoli, la crudeltàdi questo mondo, di questa società chesi è lasciata trascinare dal perbenismoe ha fatto sprofondare nella povertà isuoi figli.

Non c’è fatica nel crescere, c’è fati-ca nel comunicare ai grandi che iltempo è cambiato. Incertezza econo-mica, sociale, culturale, relazionale,questi sono dati assodati.

Ma come vogliamo assicurarceloquesto futuro da “adulti”? Non ci si pre-serva da nessun fatica e da nessunapaura, ripartiamo da quelle testimo-nianze rese sul palco del Palacon-gressi, lì sta la chiave di lettura di quelvasto movimento di famiglie chevogliamo presentare alla società sici-liana. Partiamo dalle nostre giovanifamiglie, dalle loro storie, dai loro sacri-fici quotidiani, dal loro assordantesilenzio nel compiere il proprio dovereper l’amore che nutrono verso la fami-glia, dilaniata e bombardata dall’ester-no, fortificata dall’interno, costruita suuna roccia, senza tanto clamore, masolo con amore!

V. Martorana

TToohh!! CChhii ssii rriivveeddee,, llaa SSiicciill iiaa ssaalleessiiaannaa!!

La Corale Miaramandeha

A. Lo Presti e il Coro Santa Cecilia