1. Come conosciamo il mondo? - staticmy.zanichelli.it · solidi, liquidi e aeriformi cambiano forma...

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1 1. Per osservare, oltre ai sensi, hai bisogno di altri strumenti: un quaderno e una penna, per annotare ciò che vale la pena ricordare, e una macchina fotografica, uno smartphone o un tablet per «portare a casa» ciò che le parole non bastano a descrivere. Con un tablet, puoi fotografare i FIORI DI CILIEGIO e ingrandire l’immagine per osservare anche i dettagli più piccoli. Osservare per capire Ogni giorno usiamo i nostri sensi per osservare e capire ciò che accade intorno a noi e come sono fatte le cose. Osservare con i sensi ciò che ci circonda ci aiuta anche a capire le situazioni e a comportarci nel modo giusto. Guardando dei PESCI, non ti sei mai chiesto come facciano a respirare sott’acqua? Se prima di uscire guardi fuori dalla finestra e vedi che PIOVE, che cosa decidi di fare? Come conosciamo il mondo? I nostri sensi principali sono gusto, udito, olfatto, vista e tatto.

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1

Capitolo A1

1.

Per osservare, oltre ai sensi, hai bisogno di altri strumenti:

un quaderno e una penna, per annotare ciò che vale la pena

ricordare, e una macchina fotografica, uno smartphone

o un tablet per «portare a casa» ciò che le parole non bastano

a descrivere.

Con un tablet, puoi fotografare i FIORI DI CILIEGIO e ingrandirel’immagine per osservare anche i dettagli più piccoli.

Lezione 1 Osservare per capire

Ogni giorno usiamo i nostri sensi per osservare e capire ciò

che accade intorno a noi e come sono fatte le cose.

Osservare con i sensi ciò che ci circonda ci aiuta anche a

capire le situazioni e a comportarci nel modo giusto.

Guardando dei PESCI, non ti sei mai chiesto comefacciano a respirare sott’acqua?

Se prima di uscire guardi fuori dalla finestra e vedi chePIOVE, che cosa decidi di fare?

Come conosciamo il mondo?I nostri sensi

principali sonogusto, udito,olfatto, vista etatto.

apitolo Primi passi nella scienz

2

Capitolo A1

2Impariamo a osservare:il metodo scientifico

Ogni scienziato studia un diverso fenomeno naturale, ma

lavorano tutti allo stesso modo.

1. Lo scienziato osserva un fenomeno naturale.

2. Si pone delle domande: perché quel fenomeno è così?

3. Elabora delle ipotesi, cioè immagina delle possibili

risposte alle domande che si è fatto.

4. Per stabilire se le ipotesi sono giuste o no fa un esperimento,

cioè una prova pratica in cui raccoglie dei dati.

5. Lo scienziato elabora i dati ottenuti. Se durante

l’esperimento non è accaduto ciò che si aspettava, significa

che l’ipotesi è sbagliata e che deve pensarne una diversa e

fare nuovi esperimenti.

6. Se gli esperimenti confermano che le ipotesi sono giuste,

lo scienziato trae le conclusioni e formula una legge.

Questo modo di procedere si chiama metodo sperimentale.

I dati sonoinformazioni chederivano da unesperimento.

MAPPA

Lo scienziato osserva un fenomeno.

Si pone delle domande.

Elabora delle ipotesi.

Fa un esperimento.

Raccoglie ed elabora i dati ottenuti.

L’ipotesi è esatta?

Trae le conclusioni e formula una legge.

NO

Come lavora uno scienziato?2.

Lezione

3

Primi passi nella scienza

Lezione

Capitolo A1

3Che cosa osserviamo:la materia

Tutto ciò che ci circonda e che si può annusare, toccare,

vedere, sentire e gustare è fatto di materia.

La materia è tutto ciò che occupa uno spazio, quindi che ha

un volume. Gli oggetti che ci circondano sono costituiti da

materiali diversi, come la carta di cui è fatto questo libro.

La maggior parte degli oggetti sono allo stato solido.

Il volume è lospazio occupatoda un oggetto.

Il tuo BANCO sitrova allo statosolido.

Anche questePALLINE DAPING-PONG sonosolide.

Che cos’è la materia?3.

I materiali possono anche essere liquidi.

L’ACQUA e l’OLIOsono materialiallo stato liquido.

Oppure i materiali possono essere aeriformi.

I materiali allostato aeriforme

sono gas, comel’elio contenutonei palloncini,oppure vapori,come il vaporeacqueo.

I palloncinicontengono l’ELIO,un materiale allostato aeriforme.

Parte A Capitolo 1 Primi passi nella scienza

4

La materia può presentarsi in tre modi diversi, che sono

chiamati «stati». Sono lo stato solido, lo stato liquido, e lo

stato aeriforme.

Quali caratteristiche hanno gli stati della materia?4.

Facciamo degli esperimenti per osservare come i materiali

solidi, liquidi e aeriformi cambiano forma e volume.

Mettiamo una pallina da ping-pong in recipienti diversi: che

cosa osserviamo?

Se mettiamola PALLINA DAPING-PONG inuna caraffa, inuna vaschetta oin un bicchiereda cocktail,osserviamo cheessa mantienesempre la propriaforma e il propriovolume.

Quindi possiamo affermare che i solidi hanno una forma

propria e occupano sempre lo stesso spazio, cioè hanno lo

stesso volume.

Versiamo la stessa quantità di olio in recipienti diversi.

Che cosa osserviamo?

Se versiamol’OLIO in uncontenitoregraduato, inuna vaschetta oin un bicchiereda cocktail,osserviamo cheil liquido prendela forma delrecipiente che locontiene.

Quindi possiamo dire che i liquidi non hanno una forma

propria, ma prendono quella del recipiente che li

contiene e occupano sempre lo stesso spazio, cioè hanno

lo stesso volume.

Lezione 3 Che cosa osserviamo: la materia

5

Scaldando i granelli di iodio a bassa temperatura, si

producono i vapori di iodio che sono viola. Osserviamo che

cosa accade se facciamo passare i vapori da un recipiente più

piccolo a uno più grande.

La bottiglietta di vetro capovoltacontiene vapori di iodio.

Se inseriamo una monetina sottol’imboccatura della bottiglietta per faruscire i vapori e copriamo rapidamentecon un bicchiere, dopo qualche minuto ilvapore assume la forma del bicchiere eoccupa più spazio di prima.

Se ripetiamo la stessa operazione,aggiungendo un grosso barattolo,osserviamo che i vapori prendono laforma del barattolo e aumentano illoro volume fino a occupare tutto lospazio disponibile.

Quindi possiamo dire che i gas non hanno una forma

propria e occupano tutto lo spazio a loro disposizione,

cioè cambiano il loro volume.

MAPPA

La materia

liquido

la forma del recipiente che locontiene, ma volume proprio

gassoso

forma e volume che cambiano aseconda del recipiente

solido

una forma e unvolume propri

tutto ciò che ci circondae che occupa uno spazio

si presenta allo stato

è

concon con

apitolo Primi passi nella scienz

6

Lezione

Primi passi nella scienzaCapitolo A1

4Misuriamo ciò cheosserviamo: le grandezze

Posso osservare un limone e cercare di descriverlo con i sensi:

è giallo, è ruvido.

Quanto è caldo o quanto è freddo?

Quanto pesa?

Quanto è grande o quanto è piccolo?

Quanto è lungo?

Che differenza c’è tra i dati qualitativi e quelliquantitativi?

5.

Le caratteristiche che si possono osservare con i sensi ed

esprimere a parole sono delle qualità dei materiali e sono i

dati qualitativi di un’osservazione.

Invece, se mi chiedo quanto è lungo un limone, non posso

rispondere usando i miei sensi, ma lo devo misurare. Le

caratteristiche che si possono misurare sono chiamate

grandezze e sono i dati quantitativi di un’osservazione.

MAPPA

qualitativi

I dati

quantitativi

le qualità dei materiali cheosservo con i sensi

le grandezze che possomisurare

sono

sono

Lezione 4 Misuriamo ciò che osserviamo: le grandezze

7

Che cosa significa misurare? Quali sono le grandezzefondamentali? Che cosa si usa per misurare?

6.

Per misurare si conta quante volte un campione, chiamato

unità di misura, è contenuto nella grandezza da misurare.

Una misura completa ha sia il valore numerico sia l’unità di

misura. A seconda della grandezza da misurare, si usano

strumenti diversi.

Strumento Grandezze fondamentali Unità di misura

Con il righello si misurala lunghezza.

L’unità di misura della lunghezzaè il metro, ma per piccolelunghezze si usano anche icentimetri e i millimetri.

Con la bilancia si misura la massadi un oggetto.

L’unità di misura della massa èil kilogrammo.

Con il termometro si misurala temperatura, cioè quantoun oggetto è freddo o caldo.

L’unità di misura dellatemperatura è il Kelvin, main genere si usa il grado Celsius.

Con orologi e cronometri simisura il tempo.

L’unità di misura del tempo èil secondo, ma si usano ancheminuti e ore.

La lunghezza di questolibro è 24 centimetri.

MAPPA

Misurare contare quante volte l’unità di misura è contenutanella grandezza da misurareè

Parte A Capitolo 1 Primi passi nella scienza

8

Che differenza c’è fra massa e peso?7.

Nel linguaggio comune, la massa è spesso confusa con il

peso. In realtà la massa è la quantità di materia di cui è fatto

il corpo, invece il peso è la forza che ci attira verso la Terra.

Il peso degliASTRONAUTI nellospazio è pari a 0,perché sono lontanidalla Terra. Invecela loro massa è lastessa che avevanoquando erano sullaTerra.

Come faccio a misurare oggetti molto grandio molto piccoli?

8.

Per misurare quantità molto più grandi o molto più piccole

dell’unità di misura, si usano multipli e sottomultipli.

MO

LTIPLICA

RE IL VA

LOR

E NU

MER

ICODIV

IDER

E IL

VA

LOR

E N

UM

ERIC

O

0,001 kmKILOMETRO km

0,01 hmETTOMETRO hm

0,1 damDECAMETRO dam

1 mMETRO m

10 dmDECIMETRO dm

100 cmCENTIMETRO cm

1000 mmMILLIMETRO mm

I MULTIPLIsi usano per

misurarequantità più

grandi.

I SOTTOMUTIPLIsi usano per

misurarequantità più

piccole.

9

A1Capitolo ESERCIZI

1 Leggi sui seguenti strumenti i valorimisurati e completa le frasi.

Lo strumento si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La grandezza misurata è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il valore che si legge è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’unità di misura è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lo strumento si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La grandezza misurata è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il valore che si legge è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’unità di misura è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lo strumento si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La grandezza misurata è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il valore che si legge è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’unità di misura è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

A.

B.

C.

Lo strumento si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La grandezza misurata è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il valore che si legge è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’unità di misura è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2 Osserva la bilancia.

In quale piatto c’è la massa maggiore?

3 Osserva le seguenti misure di lunghezza.

Quale degli oggetti è più lungo?

D.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

10

Nella seguente immagine individua imateriali che si presentano nei tre diversistati fisici (solido, liquido e aeriforme).

SOLIDO

LIQUIDO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

AERIFORME

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 Riordina le fasi del metodo sperimentale,numerandole dalla 1 alla 6.

Raccoglie ed elabora i dati ottenuti.

Si pone delle domande.

Lo scienziato osserva un fenomeno

naturale.

Se le ipotesi sono giuste, lo scienziato trae le

conclusioni e formula una legge.

Elabora delle ipotesi.

Fa un esperimento.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

6 Vero o falso?

A. La scienza studia le opinioni

e le emozioni dell’osservatore. V F

B. Lo scienziato fa delle ipotesi. V F

C. Una misura completa ha sia il numero

sia l’unità di misura. V F

D. Con la bilancia si misura

la temperatura. V F

E. Le qualità dei materiali osservabili

con i sensi sono dati quantitativi. V F

F. Misurare significa contare quante volte

l’unità di misura è contenuta

nella grandezza da misurare V F

G. Per misurare quantità più piccole

dell’unità di misura, si usano

i sottomultipli. V F

H. L’unità di misura del tempo è

il secondo. V F

I. Il volume è lo spazio occupato

dal corpo. V F

J. I gas non sono fatti di materia. V F

K. La materia non occupa uno spazio. V F

7 Completa le frasi.

A. I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . non hanno una

forma propria, ma prendono sempre la

forma del recipiente che li contiene, anche se

mantengono lo stesso volume.

B. I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . hanno una

forma propria e occupano sempre

lo stesso volume.

C. Gli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . non hanno una

forma propria e occupano sempre tutto lo

spazio a loro disposizione.

11

Lezione

Capitolo A2

1 I miscugli

Alcuni materiali, come la sabbia, rimangono sospesi

nell’acqua per un po’ di tempo, poi si depositano sul fondo.

Mescola un po’ d’ACQUA

e due cucchiai di SABBIA

molto fine.

Prendi un bicchiered’ACQUA e aggiungi duecucchiai di SALE.

La sabbia non si è scioltanell’acqua: i materiali sonoSEPARATI.

Il sale si è sciolto nell’acqua:i due materiali NON SI

DISTINGUONO più.

Che differenza c’è tra un miscuglio eterogeneoe uno omogeneo?

1.

Quando due materiali non riescono a mescolarsi formano dei

miscugli, che si dicono eterogenei.

Un miscuglio è omogeneo quando i suoi componenti si

mescolano e non è più possibile distinguerli.

I miscugli omogenei, soprattutto quelli che si trovano allo

stato liquido, sono chiamati anche soluzioni.

In una soluzione, il componente presente in quantità

maggiore (che spesso è l’acqua) si dice solvente. L’altro

componente si chiama soluto (sale).

MAPPA

I miscugli

omogenei

eterogenei

soluzioni

i componenti siriconoscono ancora

i componenti si mescolano enon è più possibile distinguerli

possonoessere

quando

quando

detti anche

apitolo e i materiali

12

Lezione

Capitolo A2

2 Mescolare i liquidi

Che cosa succede se mescolo due liquidi?2.

Mescoliamo acqua e olio.

Vediamo che ACQUA E OLIO

non si mescolano, ma restanoseparati anche se li agitiamocon un cucchiaino.

I liquidi che non si mescolano si chiamano immiscibili.

Ora facciamo cadere alcune gocce d’inchiostro in un

bicchiere d’acqua.

Dopo un po’ di tempo vedremoche il miscuglio di ACQUA E

INCHIOSTRO è tutto dellostesso colore. Non è possibiledistinguere i due liquidi dipartenza: abbiamo ottenuto unasoluzione.

Due liquidi che si mescolano dando origine a una soluzione

si chiamano miscibili.

MAPPA

Due liquidi

immiscibilimiscugli

eterogenei

miscugliomogenei

i due liquidi simescolano

i due liquidi NON simescolano

miscibili

possonoessere

quandoformano

in cui

in cuiquando

formano

13

Mescolare i materialiCapitolo A2

3 Mescolare solidi e liquidiLezione

Un solido, come il sale da cucina, che si scioglie in un liquido

si dice solubile e forma un miscuglio omogeneo.

La SABBIA rimane sulfondo del recipiente.

Che cosa accade semescoliamo all’acquadella sabbia?

Che cosa succede se mescolo un solido con un liquido?3.

Il SALE si scioglie.

Che cosa accade se mescoliamoall’acqua del sale?

Un solido come la sabbia, che non si scioglie in un liquido, si

dice insolubile in quel liquido e dà origine a un miscuglio

eterogeneo.

MAPPA

I solidi

solubili si sciolgono inun liquido

NON si sciolgonoin un liquido

un miscuglioeterogeneo

una soluzione

insolubili

possonoessere

quando

quando

e dannoorigine a

e dannoorigine a

apitolo e i materiali

14

Mescolare i materialiCapitolo A2

4 Mescolare i gas

Che cosa succede se mescolo dei gas?4.

Lezione

Anche i gas si mescolano tra di loro formando dei miscugli.

L’ARIA CHE

RESPIRIAMO è unmiscuglio di gas(ossigeno, diossidodi carbonio, azoto,vapore acqueo).

I miscugli allo stato aeriforme sono sempre omogenei e sono

detti miscele gassose.

Gas e vapori non si vedono; la NEBBIA inveceè ben visibile: essa è un miscuglio eterogeneoformato da goccioline d’acqua mescolate all’aria.

L’ACQUA DEI FIUMI E DEI MARI contiene dell’ossigeno: è unmiscuglio omogeneo. Infatti gli animali come i pesci hannobisogno di ossigeno per sopravvivere.

Che cosa succede se mescolo unliquido con un gas?

Lezione 4 Mescolare i gas

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Se mescoliamo un gas e un liquido e le sostanze si

riconoscono ancora, abbiamo un miscuglio eterogeneo.

Se mescoliamo un gas e un liquido e le sostanze non si

distinguono, abbiamo un miscuglio omogeneo.

Il FUMO NERO

è un miscuglioeterogeneo di gas eminuscole particellesolide costituiteda un materialesimile al carbone, ilnerofumo.

Che cosa succede se mescolo un gase un solido?

I miscugli tra gas e solidi sono sempre eterogenei.

MAPPA

I miscugli

gas

gas e liquidi

gas e solidisono

sempre

possonoessere

miscugliomogenei

miscugliomogenei

miscuglieterogenei

miscuglieterogenei

miscelegassose

tra

tra

tra

sono detti

sono sempre

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A2Capitolo

3 Scegli la risposta corretta.

In un miscuglio omogeneo

A i componenti si mescolano e non è più

possibile distinguerli.

B i componenti non si mescolano e si

riconoscono ancora.

C c’è un solo componente.

4 Scegli la risposta corretta.

In un miscuglio eterogeneo

A i componenti si mescolano e non è più

possibile distinguerli.

B i componenti non si mescolano e si

riconoscono ancora.

C c’è un solo componente.

5 Scegli la risposta corretta.

Due liquidi sono miscibili

A se si mescolano e formano miscugli omogenei.

B se non si mescolano e formano miscugli

eterogenei.

C se si depositano sul fondo.

6 Scegli la risposta corretta.

I solidi possono essere

A miscibili o immiscibili.

B solubili o insolubili.

C gas o vapori.

7 Completa le frasi

A. In un miscuglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le sostanze

si riconoscono ancora.

B. In un miscuglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le sostanze

si mescolano e non si possono più distinguere.

ESERCIZI

1 Scegli la risposta corretta.

A. Che cosa si ottiene mescolando acqua e olio?

Un miscuglio eterogeneo.

Un miscuglio omogeneo.

B. Che cosa si ottiene mescolando acqua e sale?

Un miscuglio eterogeneo.

Un miscuglio omogeneo.

C. Che cosa si ottiene mescolando acqua

e sabbia?

Un miscuglio eterogeneo.

Un miscuglio omogeneo.

D. Che cosa si ottiene mescolando acqua

e inchiostro?

Un miscuglio eterogeneo.

Un miscuglio omogeneo.

2 Vero o falso?

A. Due liquidi che si mescolano,

dando origine a una soluzione,

sono miscibili. V F

B. Due liquidi che non si mescolano

formano una soluzione. V F

C. Un solido che si scioglie in un liquido

è insolubile. V F

D. Una miscela gassosa è un miscuglio

omogeneo di gas. V F

E. Se mescolo un gas e un liquido, posso

ottenere sia miscugli omogenei

sia eterogenei. V F

F. Il fumo nero dei camini è un miscuglio

tra un gas e un liquido. V F

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8 Mescola con acqua i materiali della tabella e scrivi se hai ottenuto un miscuglio eterogeneo

oppure omogeneo.

9 Collega il cartellino alla giusta definizione.

10 Collega ogni immagine al cartellino giusto.

MISCUGLIO OMOGENEO MISCUGLIO ETEROGENEO

acqua

caffè

zucchero

inchiostro

sabbia

sale

olio

alcol

Le sostanze si riconoscono ancora.

Le sostanze si mescolano e non è più possibile

distinguere i diversi componenti.

Miscuglio eterogeneo

Miscuglio omogeneo

o soluzione