1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di...

304
Provincia di Barletta-Andria-Trani Servizio Formazione Professionale PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI Assessorato alla Formazione Professionale Servizio Formazione Professionale POR FSE PUGLIA 2007/2013 Piano di attuazione 2011 (Risorse anno 2011) Allegato A alla Deliberazione di Giunta n….. del…. POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 Pag. 1

Transcript of 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di...

Page 1: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI

Assessorato alla Formazione Professionale

Servizio Formazione Professionale

POR FSE PUGLIA 2007/2013

Piano di attuazione 2011

(Risorse anno 2011)

Allegato A alla Deliberazione di Giunta n….. del….

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 1

Page 2: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

INDICE

PREMESSA pag. 3

Parte 1 - Il contesto socio-economico della provincia di

Barletta-Andria-Trani

Pag.6

Parte 2 - L’attuazione della delega in materia di formazioneprofessionale da parte della Provincia di Barletta-Andria-Trani

2.1 - Il contenuto della delega

2.2 - Le risorse finanziarie destinate

2.3 - La predisposizione degli avvisi pubblici e la valutazione

delle proposte

2.4 - L’assistenza tecnica ed i processi riorganizzativi

pag. 10

pag. 19

pag. 23

pag. 23

Parte 3 - La programmazione per l’anno 2011

3.1 - L’Asse I “Adattabilità” pag. 26

3.2. - L’Asse II “Occupabilità” pag. 64

3.3. - L’Asse III “Capitale Umano” pag. 147

3.4 - L’Asse IV “Assistenza Tecnica” pag.

Parte 4 - Tabelle finanziarie per l’anno 2011 pag.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 2

Page 3: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PREMESSA

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 3

Page 4: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Con i l presente piano di attuazione , relativo al l’anno 2011, redatto in

esecuzione di quanto previsto nell ’art. 14 del l’accordo sottoscritto dalla

Provincia di Barletta-Andria-Trani in qualità di Organismo Intermedio con la

Regione Puglia, vengono individuate le priorità in materia di interventi

formativi da attivare nell ’ambito della provincia di Barletta-Andria-Trani e le

relative procedure di attuazione, in maniera da poter dare un indirizzo

programmatico per l ’emanazione dei singoli avvisi pubblici, in l inea con le

indicazioni del POR Puglia FSE 2007/2013 e le disposizioni attuative

emanate dalla Regione Puglia.

La programmazione degl i interventi formativi contenuta nel presente

piano ha tenuto conto del riparto finanziario per asse e per anno

concordato con la Regione Puglia e contenuto nell ’atto di programmazione

per l ’attuazione degli interventi di competenza regionale e per i l

conferimento di funzioni al le province pugliesi approvato con la

deliberazione del la Giunta Regionale n. 1575 del 4/9/2008, così come

successivamente rimodulato con nota n. 12556 del 27/12/2009 della

Regione Puglia, a partire dal l’anno 2010, a seguito della istituzione del la

sesta provincia pugl iese.

I l ruolo della Provincia, alla luce delle funzioni ad essa trasferite

dal la Regione Puglia nel rinnovato contesto costituzionale dato dalla

r iforma del Titolo V, r iveste oggi, di fatto, una ri levanza strategica decisiva

nella definizione di interventi di pol itiche attive della formazione e del

lavoro e nel la promozione del lo sviluppo locale.

L'elevata dinamicità e volatilità dei mercati e i l rapido sviluppo del le

tecnologie spingono infatti verso processi di rapido cambiamento delle

strutture produttive e organizzative, con la conseguente esigenza di

mantenere alto i l quoziente innovativo e competitivo del le imprese.

La formazione e l ’orientamento per raccogl iere queste sfide globali

devono operare secondo una strategia programmatoria unitaria, integrata e

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 4

Page 5: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

funzionale a perseguire l ’obiettivo della migl iore e più alta occupabilità

delle persone. In tal senso occorre cogl iere tutte le opportunità e le

condizioni favorevoli per poter integrare i s istemi lavoro, formazione e

istruzione, in coerenza con la più ampia strategia europea di costruzione

dello “spazio europeo del l’ istruzione e formazione permanente”.

La Provincia vuole, in questo contesto strategico, contribuire

attivamente al la realizzazione del disegno di innovazione strutturale

dell ’ intero sistema di offerta formativa perseguito dalla Regione Puglia.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 5

Page 6: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PARTE I

Il contesto socio-economicodella provincia di Barletta Andria Trani

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 6

Page 7: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Nella redazione del presente Piano, si r itiene di poter r ibadire per

quanto concerne l ’analisi introduttiva del contesto socio-economico della

Provincia di Barletta Andria Trani la panoramica fornita con i l “Piano di

Attuazione delle risorse a valere sul POR Puglia FSE 2007-2013, Annualità

2010” approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 97 del 23/06/2010.

Gl i scenari demografici, macroeconomici e social i di sfondo infatti, non

risultano mutati in modo significativo a distanza di pochi mesi e, per questo

motivo, si ritiene ancora valida l’ introduzione del precedente Piano a cui si fa

integralmente rinvio per i l Piano 2011.

La partecipazione attiva e responsabile del partenariato istituzionale,

economico e sociale convolto nel la programmazione e attuazione della delega

regionale al le scelte strategiche e all ’attuazione degl i obiettivi del piano,

costituisce un fattore di fondamentale importanza anche nel più complessivo

contesto regolamentare della programmazione comunitaria. A tal fine si rende

tanto più necessaria una conoscenza di tipo analitico degli scenari economici e

sociali per settore e target di r iferimento per meglio individuare le l inee di

indirizzo della formazione professionale a carattere territoriale.

Pertanto si è optato, anche in una logica di semplificazione, di

concentrare lo sforzo dell ’anal isi esplorativa e descrittiva dei fenomeni socio-

economici di r i ferimento a introduzione delle singole attività previste dal Piano

e delle relative strategie e azioni operative. I l r isultato atteso è quello di

mettere a disposizione del partenariato istituzionale, economico e sociale un

contributo tecnico sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi

proficuamente mirato e spendibi le per la progettazione e l ’attuazione degl i

interventi provinciali .

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 7

Page 8: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PARTE II

L’attuazione della delega in materia di formazione professionale

da parte della Provincia di Barletta Andria Trani

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 8

Page 9: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2.1 I l contenuto della delega

L’atto di programmazione approvato dal la Giunta Regionale con la

deliberazione n. 1575 del 04/09/2008 delinea, in relazione all ’affidamento di

attività formative, due tipologie di competenze, l ’una esclusivamente regionale

l’altra affidata alla responsabilità provinciale, secondo la seguente ripartizione:

- attività di competenza della Regione :

a) interventi fortemente innovativi e sperimental i, obiettivi

di particolare ri levanza sociale;

b) interventi di particolare r i levanza, innovatività e

sperimental ità, individuati con specifici atti di programma;

c) l ’apprendistato professionalizzante;

- attività di competenza delle Province :

normali interventi di formazione professionale, in ri ferimento

agli assi “adattabil ità” , “occupabil ità” , “capitale umano” .

Non sono state affidate al la competenza provinciale, in questa fase di

delega, interventi contenuti negl i assi I I I (“ inclusione sociale”), V

(“transnazionalità”) e VII (“capacità istituzionale”), in quanto la Regione Puglia

ha ritenuto, per i l momento, dato i l loro carattere di novità al l’ interno della

programmazione 2007-2013, di mantenerli al la esclusiva competenza

regionale.

Le Province, dunque, concorrono, per i tre assi innanzi indicati, e

naturalmente per la parte di ssi affidata al la responsabil ità provinciale, al

raggiungimento pieno degl i obiettivi del programma FSE 2007-2013.

Di seguito si r iepi logano le attività ad oggi affidate al la competenza del le

Province, e quelle r iservate al la competenza regionale, suddivise per assi e per

categorie di spesa, secondo lo schema dal la stessa Regione Puglia predisposto

e contenuto nel l’atto di programmazione approvato.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 9

Page 10: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Asse I – ADATTABILITA’

Potenziali beneficiari

I beneficiari degli interventi saranno prevalentemente imprese e loro associazioni, enti di formazione accreditati, persone destinatarie di assegni formativi e di servizi alle persone.

Potenziali destinatari

Gli interventi saranno diretti a tutti i lavoratori e le lavoratrici occupate, con particolare attenzione a quelli anziani e con bassa qualificazione, alle persone in contratto di apprendistato, ad imprenditori e manager, ai lavoratori autonomi, alle imprese.

Attività Attività di

competenza REGIONALE

Attività di competenza

PROVINCIALE

Attività di formazione continua aziendale, con priorità ai temi dell'innovazione e della ricerca, e alla riqualificazione e aggiornamento professionale di donne, persone con più di 45 anni e soggetti con basso titolo di studio (categoria di spesa 62)

X

Azioni per la qualificazione e il rafforzamento delle risorse umane operanti nel sistema della domanda di ricerca e innovazione (formazione di imprenditori, manager e addetti all’innovazione di PMI) tramite forme di collaborazione e di partenariato con i soggetti pubblici e privati operanti nel settore (categoria di spesa 62)

X

Formazione e sviluppo di capacità d'uso di tecnologie della comunicazione da parte degli operatori economici (categoria di spesa 62)

X

Interventi per la formazione del personale dalle aziende interessate da programmi d’investimento fortemente orientati all’innovazione (categoria di spesa 62)

X

Interventi per la valorizzazione delle risorse umane nei servizi ad elevato contenuto innovativo e tecnologico per la competitività delle varie filiere produttive, quali logistica, supply chain management, mobilità sostenibile, ecc. (cat. di spesa 62)

X

Attività formativa rivolta alle imprese finalizzata all’introduzione di sistemi aziendali di gestione ambientale e di processi produttivi per la mitigazione dell’impatto ambientale (categoria di spesa 62)

X

Interventi di qualificazione, qualificazione e specializzazione delle competenze professionali degli operatori privati presenti nei settori dei beni e delle attività culturali ed ambientali, dell’industria e dei servizi, della tutela delle acque e di risparmio idrico, della gestione dei rifiuti e delle bonifiche (categoria di spesa 62)

Interventi di riqualificazione delle competenze nel settore turistico, in particolare al fine di migliorare il posizionamento strategico dell’offerta pugliese sui mercati nazionali e internazionali, attraverso il miglioramento delle funzioni di promozione, accoglienza, ospitalità, ecc. (categoria di spesa 62)

x

X

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 10

Page 11: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Azioni di formazione connesse con la realizzazione dei contratti di programma e delle altre forme di programmazione negoziata (categoria di spesa 62)

X

Analisi dei fabbisogni occupazionali, professionali e formativi del sistema produttivo pugliese (categoria di spesa 62)

X

Formazione esterna nell'apprendistato professionalizzante e azioni di supporto per lo sviluppo e l'estensione del dispositivo (categoria di spesa 62)

X

Azioni per il miglioramento della qualità del lavoro e della sua stabilizzazione con particolare riguardo alla valorizzazione professionale della persona (categoria di spesa 63) X

Interventi ed iniziative per contrastare comportamenti discriminatori e di scarsa cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro con il coinvolgimento di soggetti competenti sul tema (categoria di spesa 63)

X

Iniziative per consolidare le imprese esistenti e diffondere la nascita di cultura imprenditoriale per la creazione di nuove imprese (categoria di spesa 64)

X

Formazione, servizi e azioni integrate di riorganizzazione aziendale e di presa in carico dei lavoratori (orientamento, formazione e inserimento lavorativo) in situazioni di crisi produttiva, rafforzando il ruolo dei Centri Territoriali per l'impiego, enti di formazione, associazioni datoriali, sindacati (categoria di spesa 64)

X

Formazione e servizi alle imprese (check up aziendali, diagnosi organizzative e analisi di mercato) finalizzate in particolare a migliorare il loro posizionamento strategico e i fenomeni di internazionalizzazione, al ricambio generazionale e allo sviluppo di settori innovativi (categoria di spesa 64)

X

Interventi per il miglioramento della capacità dei sistemi produttivi locali di dialogare e competere sul piano internazionale (categoria di spesa 64)

X

Attivazione di studi e ricerche volti a favorire l'individuazione anticipata dei cambiamenti (categoria di spesa 64)

X

Asse II - OCCUPABILITA'

Potenziali beneficiari

I beneficiari degli interventi saranno prevalentemente enti di formazione accreditati, istituzioni scolastiche, enti pubblici e privati,

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 11

Page 12: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

imprese, servizi per l’impiego e singoli individui.

Potenziali destinatari

Gli interventi saranno diretti ai servizi per l’impiego e ai loro operatori, a persone disoccupate, inoccupate e inattive, ai migrati.

AttivitàAttività di

competenza REGIONALE

Attività di competenza

PROVINCIALE

Miglioramento della funzionalità ed operatività del Sistema Informativo Lavoro, in collegamento con la Borsa nazionale del lavoro (categoria di spesa 65) X

Azioni di qualificazione e aggiornamento professionale degli operatori dei servizi per il lavoro in materia di counseling, orientamento, osservatorio mercato del lavoro, marketing alle imprese, progettazione formativa (categoria di spesa 65)

X bando regionale concordato con

Province

Azioni di potenziamento dei servizi per il lavoro, in particolare con il sostegno all’attività dei centri per l’impiego anche attraverso la conferma delle azioni già svolte nel precedente periodo di programmazione (categoria di spesa 65)

Xattività concordata

con Province

Interventi a sostegno della qualificazione dell’incontro domanda-offerta (categoria di spesa 65)

Xbando regionale concordato con

Province

Attività promozionale e di monitoraggio dell'attività dei servizi per il lavoro (categoria di spesa 65)

Xbando regionale concordato con

Province

Azione integrate (formazione, servizi e incentivi) per agevolare l'emersione dei lavoratori non regolari, in particolare nei lavori di cura, nell'edilizia e nell'agricoltura, nei servizi (categoria di spesa 65)

Xbando regionale concordato con

Province

Azioni di qualificazione e sostegno ai disoccupati di lunga durata, ai lavoratori in CIGS e mobilità, per l'inserimento e il reinserimento lavorativo (categoria di spesa 66) X

Formazione mirata, azioni di sostegno e incentivi finalizzati all'assunzione in particolare a tempo indeterminato, e alla trasformazione a tempo indeterminato dei cd. contratti atipici interventi per la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro (categoria di spesa 66)

X

Interventi di incentivazione dell’occupazione ad alta qualificazione nel sistema delle imprese anche tramite la presentazione e valorizzazione dei talenti pugliesi (categoria di spesa 66)

X

Interventi di sostegno agli accordi fra le parti sociali finalizzati all’inserimento lavorativo previo percorso di formazione mirata interventi per la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro (categoria di spesa 66)

X

Servizi integrati (accompagnamento, formazione, incentivi) per lo sviluppo ed X

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 12

Page 13: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

il supporto ad interventi di riequilibrio delle opportunità di ingresso nella vita attiva (inclusione sociale giovanile e lavoro giovanile), anche mediante azioni di sostegno alla cooperazione giovanile, specie nelle periferie urbane (categoria di spesa 66)

Azioni di sostegno alla riqualificazione professionale delle persone con basso titolo di studio, finalizzata all'acquisizione di un livello minimo di competenze per agevolare l'ingresso nel mercato del lavoro (categoria di spesa 66)

X

Azioni di sistema (studi e ricerche) finalizzate a migliorare la conoscenza del mercato del lavoro pugliese (categoria di spesa 66) X X

Azioni integrate per l'adattamento delle competenze delle persone con più di 45 anni alle esigenze del sistema produttivo e per consentire la loro permanenza attiva sul mercato del lavoro (categoria di spesa 67)

X

Azioni per promuovere la crescita di nuova imprenditorialità basata su un uso estensivo delle tecnologie ICT (categoria di spesa 68)

X

Azioni per la promozione della formazione di cooperative giovanili e di donne (categoria di spesa 68)

X

Sostegno all'autoimprenditorialità ed alla creazione di impresa a prevalente partecipazione giovanile (categoria di spesa 68) X

Azioni finalizzate (accompagnamento, supporti alla progettazione, formazione, incentivi) alla realizzazione di progetti di nuove imprese sociali per la gestione dei beni confiscati alle associazioni mafiose ed alla malavita (categoria di spesa 68)

X

Servizi ed incentivi per formazione, consulenza e orientamento finalizzati al sostegno all’autoimprenditorialità (in forma singola o associata), in particolare per donne giovani o espulse dal mercato del lavoro, con particolare attenzione ai settori innovativi e/o della tradizione produttiva regionale (categoria di spesa 68)

X

Sostegno integrato alla creazione di imprese innovative nei settori a maggior contenuto di innovazione tecnologica e di trasferimento dei risultati della ricerca scientifica (categoria di spesa 74)

X

Introduzione e messa a regime di politiche di conciliazione per promuovere l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla frequenza ai percorsi formativi, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi come il tutoraggio e i voucher di conciliazione (categoria di spesa 69)

X

Iniziative a supporto della lotta alle discriminazioni retributive e di carriera per le donne (categoria di spesa 69)

X

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 13

Page 14: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Rafforzamento e qualificazione dell'offerta di servizi attraverso la formazione di nuove figure professionali, quali figure di "sostituzione" per favorire le donne lavoratrici (categoria di spes a 69)

X

Percorsi integrati e individualizzati per il recupero e la transizione al lavoro delle donne, anche in condizione di disagio sociale (categoria di spesa 69)

X

Interventi di accompagnamento, formazione, emersione per gli iimmigrati, in particolare neo ed extra comunitari anche con il supporto delle reti i stituzionali esistenti nel territorio (categoria di spesa 70)

X

Percorsi interculturali e linguistici per l’inserimento occupazionale degli immigrati (categoria di spesa 70)

X

Potenziamento dell’offerta formativa interculturale per persone immigrate attraverso la formazione delle nuove professioni sociali nel campo della mediazione interculturale e linguistica (categoria di spesa70)

X

Asse IV - CAPITALE UMANO

Potenziali beneficiari

I beneficiari degli interventi saranno prevalentemente enti pubblici e privati, enti di formazione accreditati, istituzioni scolastiche, imprese, centri di ricerca, università e singoli individui.

Potenziali destinatari

Gli interventi saranno diretti a persone in cerca di occupazione, studenti, ricercatori, imprese, centri di ricerca, università.

Attività Attività di competenza REGIONALE

Attività di competenza PROVINCIALE

Adeguamento dei sistemi della formazione professionale, dell'istruzione e del lavoro, in particolare attraverso la messa a regime del sistema di accreditamento degli organismi di formazione, e lo sviluppo del sistema delle competenze, dei crediti formativi e del repertori delle qualifiche (categoria di spesa 72)

X

Aggiornamento delle competenze degli operatori del sistema della formazione professionale (categoria di spesa 72)

X

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 14

Page 15: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Prevenzione della dispersione scolastica attraverso interventi finalizzati a migliorare la funzione di inclusione sociale del sistema scolastico (orientamento, socializzazione extra-scolastica e accompagnamento) (categoria di spesa 73)

X

Azione di socializzazione extra-scolastica finalizzate a migliorare il grado di attrattività della scuola e le sue relazioni con il territorio, e prevenire la dispersione scolastica (categoria di spesa 73)

X

Azioni mirate per il contrasto alla dispersione scolastica dei minori immigrati e per elevare il grado di istruzione delle persone immigrate (categoria di spesa 73)

X

Percorsi integrati di inserimento, permanenza e reinserimento dei soggetti a rischio di dispersione scolastica e formativa (categoria di spesa 73)

X

Interventi per promuovere il successo scolastico attraverso strategie didattiche e formative orientate a migliorare le competenze di base attraverso la valorizzazione delle potenzialità dei singoli, comprese le competenze informali e non formali (categoria di spesa 73)

X

Interventi di aggiornamento delle competenze degli insegnanti finalizzate a migliorare la loro azione preventiva nei confronti della dispersione scolastica (categoria di spesa 73)

X

Ricerche e studi sul tema della dispersione scolastica e formativa, finalizzate alla conoscenza delle caratteristiche quantitative e qualitative del fenomeno: anagrafe degli studenti, banche dati, ecc.(categoria di spesa 73)

X

Formazione, anche in forma individualizzata, finalizzata alla manutenzione ed aggiornamento delle competenze di occupati e disoccupati lungo tutto l'arco della vita, di supporto ai propri percorsi professionali ed occupazionali e alle modifiche nelle caratteristiche dei sistemi produttivi locali (categoria di spesa 73)

X

Percorsi formativi e servizi successivi al conseguimento dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, rivolti all’acquisizione di una qualifica (categoria di spesa 73)

X

Percorsi formativi, anche integrati con il sistema scolastico, per il completamento della formazione di base e per l'acquisizione di un livello minimo di competenze da parte delle persone che siano senza la qualifica o senza il diploma (categoria di spesa 73)

X

Borse di studio post laurea per attività di specializzazione in Italia ed all’estero per giovani (categoria di spesa 73)

X

Interventi di formazione di base per adulti : EDA (categoria di spesa 73) X

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 15

Page 16: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Interventi integrati istruzione e formazione nei campi dell’arte, musica, cinema, sport (categoria di spesa 73)

X

Interventi di istruzione e formazione tecnica superiore I.F.T.S. (categoria di spesa 73)X

bando per IFTS interprovinciali

X

Interventi per il potenziamento delle figure direttive, manageriali e organizzative nel settore turistico (categoria di spesa 73)

X

Percorsi di stages per allievi delle scuole medie superiori (categoria di spesa 73)

X

Azioni di informazione, sensibilizzazione, educazione, comunicazione, promozione della partecipazione, finalizzate all’incremento della raccolta differenziata, a favore delle scuole, delle imprese, dei cittadini e delle cittadine, in funzione del ruolo svolto nell’ambito dell’organizzazione del lavoro domestico (categoria di spesa 73)

X

Interventi formativi per l'educazione, l'informazione e la formazione permanente sulle strategie di difesa del suolo e della mobilità sostenibile (categoria di spesa 73)

X

Sostegno allo sviluppo delle competenze delle risorse umane nei settori della ricerca e sviluppo tecnologico tramite interventi di formazione post diploma e post laurea collegati ai temi di innovazione prioritari per il sistema produttivo regionale e locale (categoria di spesa 74)

X

Borse di studio e di ricerca post laurea per attività di specializzazione a supporto del sistema regionale dell'innovazione e della ricerca (categoria di spesa 74)

X

Azioni di valorizzazione dei talenti pugliesi attraverso l’introduzione di opportunità di lavoro per ricercatori e il supporto alla mobilità dei ricercatori tra centri di ricerca e imprese (categoria di spesa 74)

X

L’atto di programmazione approvato dal la Regione Puglia, che definisce

la r ipartizione del le funzioni tra Regione e Province così come innanzi

fotografata, sancisce anche che i l conferimento alla Amministrazioni

Provinciali della delega in materia di formazione professionale abbia un

carattere graduale, e che pertanto quanto contenuto nel l’atto stesso debba

avere carattere provvisorio e debba essere rivisto a metà della

programmazione 2007-2013, ponendo riferimento gl i effettivi r isultati e le

criticità manifestatesi nel la prima fase di attuazione della delega.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 16

Page 17: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Ciò ovviamente sprona la Provincia di Barletta Andria Trani ad attuare le

funzioni delegate nel la maniera più efficace, trasparente e produttiva

possibile, in maniera da potersi presentare al l’appuntamento di metà

percorso con tutte le carte in regola per rivendicare i l conferimento più

pieno del la delega, nello spirito peraltro del la stessa legge, che nella

pienezza la conferisce e comunque nel l’ interesse del territorio.

2.2 Le risorse finanziarie destinate

Con l’atto di programmazione approvato dalla Giunta Regionale nel 2008

sono state globalmente assegnate alle cinque Province pugliesi risorse

finanziarie per un importo di 387.007.960,00 euro, su un totale complessivo di

spesa pubblica di 1.239.200,00 euro prevista nel programma approvato, per

l’attuazione di una parte degli interventi contenuti nei quattro assi per i qual i è

stata stabi l ita attribuzione di competenza a l ivello provinciale ( Adattabilità ,

Occupabil ità , Capitale Umano ed Assistenza Tecnica ), come analiticamente

risulta dal la “tabella di r ipartizione delle r isorse finanziarie” che segue sub

lettera A.

Tale importo è stato ripartito nei sei anni di possibi le operatività

del programma da parte delle Amministrazioni provinciali , e cioè dal 2008 al

2013, in ragione di un sesto per ogni anno a partire dal 2008.

Tal i r isorse, corrispondenti al 30,25% della dotazione del l’ intero

programma, sono state distribuite tra le cinque Province utilizzando il criterio

della r ipartizione demografica, sul la base dei dati ISTAT relativi al la

popolazione residente contenuti nel bi lancio demografico nazionale.

Successivamente con l’avvento nel 2009 del la nuova provincia Barletta-

Andria-Trani, la Regione Puglia con nota n. 12556 del 27/12/2009 ha

comunicato una diversa distribuzione delle r isorse finanziarie.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 17

Page 18: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

A fronte, poi, degli Accordi sottoscritti in seguito alla D.G.R. n. 56/2010

(allegati B-C) – art. 14, la Regione Puglia, con apposita Deliberazione di

Giunta n. 193 del 10/02/2011, ha effettuato la r imodulazione del piano di

r iparto delle risorse sulla base del l’aggiornamento degl i indici demografici

ISTAT producendo la nuova distribuzione delle r isorse finanziarie su sei

province, per l’annualità 2011, così come risulta dalla tabella “Ripartizione

risorse 2011”.

Le Province sono tenute ad iscrivere nei propri bilanci di competenza le

r isorse rispettivamente a ciascuna assegnate, istituendo un capitolo in

entrata, nel quale far confluire i fondi complessivamente trasferiti dalla

Regione, correlato a quattro differenti capitoli di spesa in uscita, uno per

ciascun asse di intervento finanziato .

Al l 'atto del l 'approvazione delle graduatorie provincial i di ammissione a

finanziamento e previa comunicazione degli estremi degl i atti amministrativi

di approvazione la Regione trasferisce, in termini di cassa, a ciascuna

Provincia, una quota pari al 95% del valore del le attività autorizzate.

A seguito del la comunicazione da parte di ciascuna Provincia recante

l 'esito del le certificazioni di spesa e di chiusura del le attività, la Regione

eroga, in termini di cassa, una quota finale commisurata al raggiungimento

dell ' importo massimo riconoscibile, pari al 100 % del valore delle attività

real izzate.

Al fine di scongiurare i l mancato superamento del la soglia posta dal la

regolamentazione comunitaria con la regola del l’ n+2 (disimpegno automatico

delle r isorse), a partire dal la fine del 2009 le Province sono obbligate a

rispettare un livel lo di impegni di spesa regolato dal meccanismo dell ’n+1

delle r isorse annuali che la Regione trasferisce (i l l ivello di spesa impegnata

delle Province deve cioè aumentare ogni anno dell ’ intero importo relativo

al l’annualità precedente).

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 18

Page 19: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Al la fine del 2011 ciascuna Provincia deve quindi conseguire un

l ivel lo di spesa impegnato almeno pari all ’ importo del l’ intera annualità 2010

assegnata.

2.3 Categorie di spesa - Earmarking

Per i P.O. 2007-2013 i l Regolamento Generale, confermando da un

punto di vista generale i principi fondamentali dei Fondi struttural i già

presenti nella passata programmazione, introduce tra i nuovi principi di

intervento, quello del l’earmarking, che consiste nell ’ introduzione di target di

spesa per gl i interventi delle politiche di coesione finalizzate agl i Obiettivi di

Lisbona – Orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione, nella misura

del 60% della spesa destinata all ’obiettivo Convergenza.

Al fine di raggiungere tal i obiettivi prioritari, nel Regolamento Generale

sono previste le categorie di spesa relative all ’earmarking ( in particolare le

categorie attinenti al campo di applicazione FSE, sono quelle comprese tra i l

codice 62 e i l 74 del l’al legato IV del Regolamento Generale n. 1083/2006).

Al la luce di quanto previsto nella D.G.R. n. 1575/2008 si r iporta di

seguito un prospetto riepilogativo nel quale viene individuata l’ incidenza

massima percentuale che ciascuna categoria di spesa oggetto di delega può

avere rispetto al la dotazione massima prevista, per l ’ intera durata del la

programmazione, per ognuno degl i Assi I – I I - IV:

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 19

Page 20: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Di tal i percentuali L’Amministrazione Provinciale di Barletta-Andria-Trani

ne tiene conto nella predisposizione di questo piano di attuazione, che intende

“all ineare” le posizioni dei precedenti Piani di Attuazioni presentati.

Pertanto a fronte della suddetta volontà e dei dati riportati nella Nota

0011318 del 23/04/2010 si r iporta la distribuzione del le r isorse come da tabella

B.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 20

Page 21: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

(Tabella A)

(Tabella B)

ASSEADATTABILITA' OCCUPABILITA' CAPITALE

UMANO

CATEGORIA 62 64 66 67 68 69 70 73 TOTALE

ANNO 2011 296.326,94 123.459,06 1.173.031,84 193.531,96 257.037,99 514.075,98 15.069,23 3.337.320,00 5.909.853,00

419.786,00 2.152.747,00 3.337.320,00 95.900,00

EARMARKING 70,59% 29,41% 54,49% 8,99% 11,94% 23,88% 0,70% 100,00% 6.005.753,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011Pag. 21

(Tabella B)

Page 22: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2.4.La predisposizione degli avvisi pubblici e la valutazione delle proposte

I l Comitato di Sorvegl ianza del POR Puglia FSE 2007-2013 in

date 23/01/200 e 08/07/2008 ha approvato i criteri di selezione

delle operazioni finanziate con le r isorse del Fondo Sociale Europeo, di

cui all ’art . 65, primo comma, lett. A del Regolamento CE n. 1083/2006.

Tal i criteri sono ovviamente prescrittivi per le Province e devono

pertanto essere rispettati.

2.5 L’assistenza tecnica ed i processi riorganizzativi

L’Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi devono attivare

soluzioni organizzative atte ad assicurare la verifica del la qualità e della

esaustività dei dati, ai differenti livell i di dettaglio, e real izzare i l

control lo della regolarità delle spese, che è condizione essenziale per la

certificazione del le spese ammissibil i e, quindi, per un buon

funzionamento del circuito finanziario del programma.

Al fine di rendere efficace l ’attuazione del POR Puglia FSE

2007/2013 le Province, in quanto Organismi Intermedi, debbono dotarsi

di una organizzazione conforme a quella prevista nel sistema di gestione

e controllo regionale ai sensi del Regolamento CE n. 1083/2006.

Tale Organismo deve disporre di un sistema di contabil ità,

sorvegl ianza e informativa finanziaria separati e informatizzati.

Le Province, per adempiere a questi obblighi, saranno dotate di

apposite risorse umane e strumental i a carico del l’asse “Assistenza

Tecnica”.

Sarà infatti complessivamente conferita al le Province, a carico

di tale Asse, una somma pari ad euro 17.256.960,00, di tale somma la

Regione Puglia, al fine di garantire l’uniformità dei criteri di assistenza,

utilizzerà direttamente la quota di euro 11.256.960,00 per l ’attuazione di

un programma di assistenza tecnica alle Province, attribuita attraverso

22

Page 23: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

una gara d’appalto regionale.

La r imanente quota di 6.000.000 euro saranno erogati

direttamente alle Province, per servizi specialistici di assistenza tecnica

da attivare da parte del le stesse.

Al la Provincia di Barletta-Andria-Trani, in particolare, per

l ’anno 2011, competerà, per tali dirette necessità, la somma di euro

95.900,00.

23

Page 24: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PARTE III

La programmazione 2011

24

Page 25: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ASSE I – ADATTABILITA’

25

Page 26: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

INTERVENTI DI FORMAZIONE, DI QUALIFICAZIONE E DI

SPECIALIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI DEGLI

OPERATORI PRIVATI PRESENTI NEI SETTORI:

- DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI ED AMBIENTALI,

- DELL’INDUSTRIA E DEI SERVIZI,

- DELLA TUTELA DELLE ACQUE E DI RISPARMIO IDRICO,

- DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI E DELLE BONIFICHE

Obiettivo

specifico:

a)

SVILUPPARE SISTEMI DI FORMAZIONE CONTINUA E SOTENERE

L’ADATTABILITA’ DEI LAVORATORI

Obiettivo

operativo

ACCOMPAGNARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E ADATTABILITA’

DELL’ORGANIZZAZIONE DE LAVORO E DEI SISTEMI PRODUTTIVI PER

ACCRESCERE LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA ECONOMICO IN

UN’OTTICA

DI COESIONE SOCIALE E QUALITA’ DELLO SVILUPPO

Categoria di

spesa:

62

SVILUPPO DI SISTEMI E STRATEGIE DI APPRENDIMENTO PERMANENTE

NELLE IMPRESE: FORMAZIONE E SERVIZI PER I LAVORATORI PER

MIGLIORARE LA LORO ADATTABILITA AI CAMBIAMENTIM PROMOZIONE

DELL’IMPRENDITORIALITA’ E DELL’INNOVAZIONE

26

Page 27: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

La declaratoria del P.O.R. prevede interventi di riqualificazione e

specializzazione nell’ambito di quattro “settori”, uno dei quali, però, per dimensioni e

per diversità delle realtà produttive che include, è solitamente considerato, nella

letteratura del settore, un macro settore.

Beni e attività culturali e ambientali

L’area della nuova provincia definita turisticamente “Puglia Imperiale”, situata

tra le province di Foggia e di Bari, vale a dire l’area geografica che comprende i comuni

di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Margherita di Savoia, Minervino

Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani, Trinitapoli si identifica

turisticamente con quella parte della Puglia (tra Gargano e Salento) in cui sono più

evidenti i segni lasciati da Federico II.

Il territorio presenta un patrimonio ricchissimo di tesori d’arte e di storia, in cui

sono evidenti i segni lasciati dall’Imperatore Federico II: castelli e cattedrali, chiese e

santuari, monumenti, musei, palazzi e dimore storiche, aree archeologiche e siti

naturalistici, perfettamente conservati1.

1 Per quanto riguarda l’ambiente si consideri i fenomeni carsici superficiali rappresentati dai puli e dagli inghiottitoi di cui il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ne è massimo esempio e le coste sabbiose di S. Margherita e di Barletta. Sul versante culturale considerevole il patrimonio artistico, che potrebbe essere meta di un turismo e di massa e di nicchia. Si pensi al castello di Andria, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e a quello di Trani). Da menzionare inoltre Barletta, dichiarata città d'arte dalla Regione Puglia nel 2005, con il l Colosso e il Castello ospitante il Museo civico che costituisce con la vicina Concattedrale di Santa Maria Maggiore un polo storico-architettonico di rilevante importanza. Sempre in territorio barlettano è situato il sito archeologico di Canne della Battaglia, luogo in cui vi fu la disfatta dei Romani da parte del generale cartaginese Annibale. Il sito ospita oltre il rudere della cittadina medioevale anche il museo. Ad Andria da visitare, oltre il Castello, la Cattedrale di arte romanica e la chiesa di Sant'Agostino costruita dai Templari. Inoltre da vedere anche Palazzo Ducale e la Torre dell'Orologio, costruita durante il dominio Angioino. La città di Trani, "città del mare e del diritto con i suoi "Ordinamenta maris", oltre al Castello Federiciano, vanta il Porto Naturale e Turistico, la "Villa Comunale", raro esempio di giardino sul mare e soprattutto la sua Cattedrale. Piacevole è il comune di Bisceglie, località balneare nota per i suoi dolmen. Da visitare anche la Concattedrale di San Pietro apostolo. Infine la città di Canosa di Puglia, antico centro prima dauno, poi romano, ove sono situati numerosi reperti archeologici di rilievo e relativi a molte epoche, come il "Ponte sull'Ofanto", l'acropoli e i diversi ipogei di epoca pagana. Da non perdere anche la città di Margherita di Savoia che possiede delle famose Terme e le saline più grandi d'Europa. E, infine, nel territorio di San Ferdinando di Puglia da visitare il Museo Civico e a Trinitapoli, il sito degli Ipogei (Parco Archeologico degli Ipogei) ed il Museo Civico di Trinitapoli che contiene alcuni reperti della zona risalenti al II millennio a.C. (età del bronzo).

27

Page 28: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Oltre al turismo balneare della fascia costiera, la provincia offre dunque un

ampio ventaglio di offerte ed opportunità che va dal turismo culturale-antropologico,

ricco di folklore, sagre e riti sacri, al turismo naturalistico (ospitalità nelle antiche

masserie e prodotti tipici locali di qualità), ma soprattutto al turismo museale grazie

alla presenza di istituti di antichità e musei statali (cfr. tabella 1) e ad altri sette musei

e/o istituti similari non statali censiti dall’Istat nel 2006 (cfr. tabella 2).

Nel 2008, i visitatori di istituti di antichità e d’arte statali ammontano a poco

meno di 230mila , che rappresentano più della metà dei visitatori di tutti gli istituti

statali presenti nella regione.

Tabella n. 1 - Visitatori dei Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali nella Provincia BT. Anno 2008

Denominazione Comune Paganti Non Paganti

Totale

Castel del Monte ANDRIA 91.196 76.997 168.193

Castello Svevo TRANI 19.184 22.994 42.178

Palazzo Sinesi CANOSA - 9.744 9.744

Antiquarium Zona Arch. di Canne BARLETTA 4.242 4.858 9.100

Totale BAT 114.622 114.593 229.215

Fonte: Ufficio di statistica - Ministero per i beni e le attività culturali.

L’andamento dell’industria e dei servizi

La mancanza di dati a livello provinciale ci costringe ad allargare il discorso alla Regione. In Puglia, a livello settoriale, il peso maggiore viene detenuto dal settore terziario che, a livello regionale incide per il 48,6% sul totale delle unità presenti sul territorio.

28

Page 29: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 2 - Numero di musei non statali per categoria prevalente dei beni e/o dellecollezioni conservati nella provincia BT - Anno 2006

DENOMINAZIONE COMUNE

Categoria prevalente dei beni e/o delle collezioni

Totale MuseiArte Archeologia Etnografia e

antropologiaMinervino Murge - 1 - 1

Canosa di Puglia - 1 - 1

Bisceglie - 1 1 2

Spinazzola 1 - - 1

Margherita di Savoia 1 - - 1

San Ferdinando di P. - - 1 1

Tot Bat 2 3 2 7

Fonte ISTAT

Tale incidenza nell’ultimo triennio ha mostrato segni di vivacità di circa l’1%

annuo d’incremento. Di contro il settore agricolo perde in incidenza percentuale circa

un punto all’anno. Le attività manifatturiere perdono in termini relativi, anche se in lieve

misura, passando dal 10,6% degli anni 2007-2008 al 9,1% del 2009.

In valori assoluti, che denotano la consistenza delle imprese e, quindi, anche

dell’occupazione, l’agricoltura in Puglia perde oltre 6 mila unità locali a fronte

dell’industria che ne guadagna circa 4 mila. Le attività manifatturiere subiscono una

flessione di circa 5 mila unità mentre il settore terziario passa da 179.588 unità del

2007 a 186.954 del 2009. L’industria in senso stretto fa registrare trend crescenti in

tutte le province con una maggiore vivacità nell’area di Bari .

Le attività manifatturiere registrano cali degne di nota, specialmente nelle

province di Bari e Lecce (rispettivamente -2.132 e -1.545). In tutte le altre province le

flessioni sono nell’ordine delle 4-500 unità.

Il settore terziario è quello che fa registrare, nel triennio osservato, incrementi

di unità locali in tutte le province; il primato lo detiene l’area di Bari con +3.159 unità

locali, seguita dalla provincia di Foggia (+1.573), province di Taranto, Brindisi e Lecce

(rispettivamente +940, +856 e +838).

29

Page 30: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Rispetto alla consistenza del settore economico e produttivo della Regione, a

fine anno 2009 si registra la presenza di 384.924 unità locali rispetto alle 388.154 del

2008 ed alle 384.041 del 2007. Il trend è raffigurato nel grafico 1, nel quale si evidenzia

anche la tendenza per provincia.

Grafico n 1 - Consistenze delle UL, per province valori %. – Anni 2007, 2008, 2009

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2007 2008 2009

2009 18,58 9,73 12,48 40,14 19,07

2008 18,57 9,69 12,56 40,27 18,91

2007 18,74 9,75 12,55 40,16 18,81

LECCE BRINDISI TARANTO BARI FOGGIA

Fonte: IPRES Puglia in cifre 2009

Nel 2009 il numero complessivo delle unità locali nella Puglia si attesta

all’incirca sui valori del 2007 e ciò, probabilmente, assume il significato di un

riallineamento ai valori del trend storico, considerati gli sconvolgimenti che il 2008 ha

apportato nell’economia regionale, quale ripercussione della crisi mondiale.

La distribuzione provinciale delle unità locali nel 2009 conferma quella del 2007:

la provincia di Bari “contiene” il 40,1% (154.519, nel 2007 154.220); seguono le

province di Foggia con 73.395 (19,1%; erano 72.220 nel 2007) e Lecce con 71.505 a

fronte di 71.958 registrate nel 2007. Non abbiamo dati sulla Provincia di B.A.T.

Nel 2010 l’economia della Regione si è caratterizzata per un’iniziale caduta della

produzione e da una successiva ripresa: secondo un’indagine di Banca d’Italia presso le

imprese con almeno 20 addetti, condotta nei mesi di settembre e ottobre, il 36% delle

30

Page 31: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

aziende ha riportato una flessione del fatturato, flessione che ha colpito in maniera

particolare il settore metalmeccanico. Sempre nello scorso anno circa un terzo delle

imprese industriali ha realizzato minori investimenti di quelli previsti,

ridimensionamento su cui ha pesato principalmente il calo inatteso della domanda, i

fattori finanziari e l’incertezza sulle prospettive economiche future.

Tutela delle acque e risparmio idrico

La legge 36/94 “Disposizioni in materia di risorse idriche” ha introdotto in Italia

un sistema di regolazione del Servizio Idrico Integrato (SII) che ha previsto la definizione

di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in cui gestire efficacemente, con apposito Piano

d’Ambito, la risorsa idrica, evitando frammentazioni gestionali.

Nel gennaio 2002, il Ministero delle Finanze e dell’Economia, con legge

28.12.2001, n.448, ha trasferito le azioni AQP alle Regioni Puglia e Basilicata nella

misura, rispettivamente, dell’87% e 13% in relazione alla popolazione residente.

Successivamente, il 30 novembre 2002, la Regione Puglia ha stipulato con l’AQP una

convenzione per l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito

Territoriale Ottimale Puglia che comprende l’intero territorio pugliese2.

La Società provvede alla gestione del ciclo integrato dell’acqua ed in particolare

alla captazione, potabilizzazione, trasporto di acqua (trasferimento, sollevamento e

adduzione), distribuzione di acqua ad usi civili, collettamento e depurazione delle

acque reflue. Dai dati relativi all’anno 2008 (cfr. grafico 2)si evince che su un totale di

oltre 246 milioni di metri cubi d’acqua forniti nel 2008, la provincia di Bari ne assorbe

circa un terzo. Una più equa distribuzione si registra per le province di Lecce, Foggia e

Taranto (con proporzioni che flettono tra il 16 ed il 18% del totale); invece, il minor

consumo idrico da acquedotto si segna nel brindisino e nei comuni della BAT (poco

meno del 10% per entrambe le aree).

2 A seguito della legge 36/94 – nota come “legge Galli” – che reca disposizioni in materia di risorse idriche, la gestione del Servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) viene collegata, oltre alla individuazione di Ambiti territoriali ottimali, anche alla istituzione delle relative “autorità d’ambito”.

31

Page 32: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 2 - Consumo idrico per provinciaAnno 2008 (valori %)

Fonte: IPRES Puglia in cifre 2009

In Puglia più che altrove assume particolare rilevanza una gestione del servizio

idrico improntato a criteri di efficienza ed economicità: nella regione, infatti,

l’approvvigionamento idrico rappresenta da sempre un problema di notevoli

proporzioni

A determinare tali difficoltà in Puglia, non è soltanto il fattore climatico,

caratterizzato da scarse precipitazioni, ma anche le carenze dell’infrastruttura e le

disfunzioni nella rete idrica dell’acquedotto pugliese.

La carenza delle disponibilità idriche particolarmente rilevante per alcune aree

del territorio regionale e le difficoltà di rispettare i limiti imposti dalla normativa

sarebbero da imputare all’altissima percentuale di perdite fisiche sul totale dell’acqua

immessa (circa il 50%). Notevoli, dunque le disfunzioni di un’opera considerata una

delle più imponenti opere di ingegneria idraulica sia per estensione che per capacità.

Diverse le strategie prospettate dalle autorità territoriali per far fronte a tale

emergenza: in primo luogo soluzioni di tipo “strutturale” che vanno dalla

ristrutturazione della rete idrica all’apertura di nuovi pozzi.

32

Page 33: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 6 - Alcuni indicatori ambientali per capoluogo di provincia .Anno 2009

Indicatore Capoluoghi provinciali Media Italia

Foggia Bari Taranto Brindisi LecceDispersione della rete idrica: Differenza percentuale tra l’acqua immessa e quella consumata per usi civili, industriali ed agricoli

35 54 35 36 44 19.0

Fonte: IPRES Puglia in cifre 2009

Si potrebbe anche agire sul fronte del diverso utilizzo dell’acqua che

implicherebbe il riutilizzo delle acque reflue urbane, opportunamente depurate, per

uso irriguo: il settore agricolo svolge, infatti, un ruolo preponderante negli usi idrici pari

a circa il 70%.

Si è calcolato che in tal modo non solo sarebbe possibile coprire il 30-40%

delle attuali necessità ma si creerebbero anche i presupposti per la creazione di una

efficiente rete di impianti di depurazione (attualmente estremamente carente), con

conseguente riduzione dell’inquinamento del suolo e del sottosuolo ed una maggiore

disponibilità di acque per uso potabile.

Per quanto attiene il servizio di “fognatura” o “allontanamento” si fa

riferimento alla raccolta dei liquami mediante rete fognante. Anche in tal caso il

maggior peso demografico della provincia di Bari la fa rappresentare con la maggiore

incidenza sul totale (34,9%); seguono, come sopra, le altre province fatta eccezione per

i comuni della BAT che staccano di circa un punto e mezzo i 20 comuni della provincia

di Brindisi (cfr. grafico 3)

La tendenza si ripete anche per quanto concerne il servizio di “depurazione”

legato al trattamento che permette di eliminare totalmente o parzialmente dalle acque

di rifiuto le sostanze inquinanti. Divergenze di un certo rilievo si registrano osservando

il dato complessivo procapite provinciale (cfr. grafico 4).

33

Page 34: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 3 - Raccolta dei liquami per provincia.Anno 2008 (valori %)

Fonte: IPRES Puglia in cifre 2009

Grafico n. 4 – Depurazione per provincia. Anno 2008 (valori %)

Fonte: IPRES Puglia in cifre 2009

Il consumo di acqua per abitante nel 2008 ha visto il primato dell’area di

Taranto con 67,89 metri cubi per abitante. Seguono le province di Foggia e della BAT

rispettivamente con consumi medi individuali pari 61,79 e 60,44 mc.

34

Page 35: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Sotto questo punto di vista le province più virtuose sono Brindisi e Lecce con

livelli pari a 59,66 e 55,70 metri cubi pro-abitante

Gestione dei rifiuti e delle bonifiche

Tema centrale delle politiche regionali è da tempo il problema della gestione

dei rifiuti. Gli interventi varati mirano in particolare al contenimento sia della quantità

sia della pericolosità dei rifiuti, all’incremento della raccolta differenziata e alla

promozione dell’economia del riuso e del riciclo.

La strada intrapresa esclude, in prospettiva, il sistema delle discariche, da

sostituire con impianti di compostaggio, di selezione e biostabilizzazione, di

valorizzazione della frazione secca da RD, di produzione di CDR. Nel 2009 è stato varato

un aggiornamento al Programma regionale per la tutela dell’Ambiente che prevede una

pluralità di linee d’intervento, finalizzate in particolare alla tutela aree naturali

protette, alla pulizia delle aree costiere, alla tutela della qualità dei suoli e bonifica dei

siti inquinati, allo sviluppo dell’attività di monitoraggio e controllo ambientale.

La regolamentazione della gestione dei rifiuti solidi urbani prevede una

suddivisione del territorio regionale in Ato (Ambiti territoriali ottimali). Si tratta in

particolare di 15 aree che consentono più adeguate dimensioni gestionali, definite

sulla base di parametri fisici, demografici e tecnici. I rifiuti raccolti in modo differenziato

sono avviati a recupero di materia, mentre i rifiuti indifferenziati, residuali dalle

operazioni di raccolta differenziata sono avviati a smaltimento negli impianti di bacino.

I rifiuti raccolti in modo differenziato sono avviati a recupero di materia,

mentre i rifiuti indifferenziati, residuali dalle operazioni di raccolta differenziata, sono

avviati a smaltimento negli impianti di bacino. La raccolta dei dati relativi alla quantità

di rifiuti raccolti in modo differenziato e a quella residuale avviene telematicamente,

sulla base delle informazioni fornite dai singoli comuni pugliesi con cadenza mensile

come disposto dalla L.R. 25/2007.

35

Page 36: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Figura n. 1 - Distribuzione delle ATO regionali

Fonte: Ato Puglia

La Regione, inoltre, cura e coordina gli interventi di bonifica e messa in

sicurezza dei siti inquinati che presentano livelli di contaminazione pericolosa per la

salute pubblica e per l’ambiente, regolamentando le diverse funzioni attribuite agli enti

coinvolti (Province, Comuni e Agenzia regionale per la protezione ambientale),

mettendo a loro disposizione soprattutto strumenti, metodi e risorse.

Nel 2010, la provincia di BAT ha realizzato in media il 15,8% di raccolta

differenziata, valore di poco superiore alla media regionale (15,2%), ma di gran lunga

inferiore dall’obiettivo europeo per il 2012.

In particolare il comune della provincia con la percentuale più alta di raccolta

differenziata è Bisceglie con il 21%, segue Trinitanapoli, Barletta e Trani %. I dati relativi

alla città di Andria testimoniano un calo rispetto ai precedenti mesi dell’anno e si

fermano al 14%. Minervino, nell’ATO B4 è il comune della provincia di BAT, ad aver

riportato il valore più basso, circa il 2,3%. Situazione un po’ meno critica per i comuni

ex territorio foggiano, come Margherita di Savoia con il 5,3%; a seguire San Ferdinando

di Puglia con il 11% .

36

Page 37: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

I fenomeni esaminati, relativi a settori o segmenti di settori economici diversi,

non sono riconducibili a denominatori comuni, da cui trarre indicazioni in termini di

fabbisogni formativi.

E’ opportuno, pertanto, piuttosto che fornire priorità di natura settoriale,

lasciare ai soggetti che presenteranno i progetti la rappresentazione delle urgenze e

delle necessità del sistema produttivo locale.

Ci limitiamo a segnalare, come priorità trasversale, le donne, gli over 45 e i

soggetti con basso titolo di studio.

1.- Moduli formativi di aggiornamento specializzazione perfezionamento

Obiettivo

Aggiornare specializzare perfezionare la professionalità del personale (dell’industria

e dei servizi, dei beni e delle attività culturali e ambientali, della tutela delle acque e

risparmio idrico, della gestione dei rifiuti e delle bonifiche) in particolari aree di

competenze

Struttura n. edizioni e parametro finanziario

Gli interventi formativi avranno in generale una durata massima di 150 ore (€ 15 x

h/all.) e coinvolgeranno complessivamente 45 lavoratori (3 corsi per massimo 15

frequentanti cadauno).

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla amministrazione Provinciale

di BAT

a) organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, per

dipendenti di aziende aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio

provinciale BAT

b) aziende aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio provinciale per i

37

Page 38: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

propri dipendenti

Potenziali destinatari

Lavoratori occupati nei settori industria e servizi, beni culturali e ambientali, tutela

delle acque e risparmio idrico, gestione dei rifiuti e delle bonifiche.

Premialità nella valutazione dei progetti

-In sede di valutazione dei progetti si terrà conto della presenza tra i destinatari

dell’azione formativa di donne, over 45 e soggetti con basso titolo di studio

-Gli organismi accreditati dovranno accludere al progetto la richiesta da parte della

azienda di progettare e realizzare un intervento per il personale alle proprie

dipendenze, specificandone numero e qualifica.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1 Moduli formativi di aggiornamento specializzazione perfezionamento

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI

Dato di part. Dato atteso

Fonte

1 Moduli formativi di aggiornamento specializzazione perfezionamento

Certificazione conseguita dal 90% degli allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio

38

Page 39: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: b) INDICATORI

Favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore qualità del lavoro

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati)

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza Target FonteObiettivo specifico a): Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere la adattabilità dei lavoratori

Tasso di copertura dei destinatari degli interventi di formazione continua cofinanziati, rispetto al totale degli occupati (media annua) declinato per genere .

0,3 0,4%Monitweb e ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

39

Page 40: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL

SETTORE TURISTICO IN PARTICOLAREAL FINE DI MIGLIORARE IL

POSIZIONAMENTO STRATEGICO DELL’OFFERTA PUGLIESE SUI

MERCATI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, ATTRAVERSO IL

MIGLIORAMENTO DELLE FUNZIONI DI PROMOZIONE, DI

ACCOGLIENZA E DI OSPITALITA’, ECC….

Obiettivo

specifico:

B)

FAVORIRE L’INNOVAZIONE E LA PRODUTTIVITA’ ATTRAVERSO

UNA MIGLIORE QUALITA’ DEL LAVORO

Obiettivo

operativo

ACCOMPAGNARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E ADATTABILITA’

DELL’ORGANIZZAZIONE DE LAVORO E DEI SISTEMI PRODUTTIVI

PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA ECONOMICO

IN UN’OTTICA DI COESIONE SOCIALE E QUALITA’ DELLO

SVILUPPO

Categoria di

spesa:

2

SVILUPPO DI SISTEMI E STRATEGIE DI APPRENDIMENTO

PERMANENTE NELLE IMPRESE: FORMAZIONE E SERVIZI PER I

LAVORATORI PER MIGLIORARE LA LORO ADATTABILITA AI

CAMBIAMENTI PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIALITA’ E

DELL’INNOVAZIONE

40

Page 41: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

La situazione regionale del turismo

La Puglia continua ad esercitare un grande fascino sui viaggiatori italiani e

stranieri. Poiché questo accade ormai da diversi anni, è legittimo pensare che non si

tratti di un’attrazione episodica. I risultati fin qui raggiunti sono da considerare

addirittura più che buoni, se si considera che il contesto di crisi economica che ha

colpito le principali potenze economiche mondiali incide negativamente sui consumi

delle famiglie e, naturalmente, anche sulla spesa per le vacanze.

Nel 2009 (cfr. grafico 1) gli arrivi turistici nella regione sono aumentati rispetto

l’anno precedente a conferma del buon andamento di crescita nel settore che portano

l’incremento rispetto al numero degli arrivi rilevati per l’annualità 2003 a trenta punti

percentuale.

Il confronto dei dati disponibili per il biennio 2009/2008 evidenziano un

aumento degli arrivi di turisti italiani di circa 70 mila individui (+3%) a fronte di una

leggera flessione nel numero di turisti stranieri di circa 5 mila unità (-1%).

Grafico n. 1

Fonte: Istat

41

Page 42: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale mostrano

però una inversione di tendenza, evidenziando come nei primi sette mesi del 2010 gli

arrivi di turisti stranieri in regione siano in crescita.

Per quanto riguarda l’offerta, la regione pugliese dispone di un consistente

numero di posti letto disponibili sul territorio, posizionandosi così, con circa 230 mila

posti disponibili, tra le prime posizioni nella classifica delle regioni italiane (cfr. tabella

1).

Entrando nel dettaglio della tipologia di esercizio ricettivo, l’offerta sul territorio

si caratterizza per l’alto numero di posti disponibili in campeggi e villaggi (circa 103

mila, il 45% dell’offerta ricettiva regionale totale) seguita dalle strutture alberghiere e

con una quota considerevolmente più contenuta dagli agriturismi e bed&breakfast e

dagli altri esercizi extralberghieri (cfr. grafico 2)

Grafico n. 2

Fonte:Istat

Per una più completa comprensione dei fenomeni turistici e delle dinamiche

che interessano il territorio pugliese, riportiamo alcuni indicatori, evidenziando così il

rapporto che si genera tra la popolazione residente, il turista insediato, gli arrivi, le

presenze nelle località turistiche e la superficie territoriale di riferimento.

42

Page 43: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 1 - Numero di posti letto per tipologia di struttura ricettiva Anno 2009

Strutture

alberghiere

Campeggi

e villaggi

Agriturismo

e B&B

Altri

extralberghieriTotali

Veneto 212.539 222.052 21.647 239.177 695.415

Toscana 192.757 180.266 52.937 83.775 509.735

Emilia-Romagna 296.292 86.994 13.432 37.445 434.163

Lombardia 198.582 88.992 12.371 34.231 334.176

Lazio 161.839 77.207 21.601 32.321 292.968

Puglia 85.662 102.972 20.108 21.185 229.927

Prov. Bolzano 151.261 12.455 21.135 34.065 218.916

Sardegna 101.823 63.582 15.456 18.181 199.042

Campania 114.405 62.839 10.569 10.421 198.234

Calabria 99.134 82.595 10.706 5.348 197.783

Sicilia 119.365 34.516 18.211 15.327 187.419

Piemonte 84.855 50.264 13.743 32.445 181.307

Prov. Trento 94.426 40.750 4.063 25.690 164.929

Liguria 73.989 59.994 8.310 20.049 162.342

Friuli-Venezia

Giulia 41.324 31.592 5.140 78.556 156.612

Marche 67.039 43.588 9.979 17.638 138.244

Abruzzo 50.917 42.774 8.115 5.857 107.663

Umbria 29.313 12.851 24.435 20.195 86.794

Valle d'Aosta 23.567 15.519 957 13.478 53.521

Basilicata 22.447 10.296 3.806 2.021 38.570

Molise 6.296 2.285 945 1.396 10.922

Fonte: Elaborazione Ont su dati Istat

Il primo indicatore è il tasso di turisticità3, che misura il livello di affollamento

turistico indicando il numero di turisti presenti ogni 100.000 abitanti. Tale parametro

quindi misura la capacità di un territorio di sopportare il carico turistico e si esprime

3 La sua formula è: Tasso di turisticità = ((presenze/giorni)/popolazione)*1.000 43

Page 44: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

attraverso il rapporto tra la popolazione residente e le presenze turistiche.

Nel panorama nazionale la regione Puglia si colloca al 17° posto, preceduta da

tutte le altre regioni meridionali ad esclusione della Sicilia. La pressione esercitata sui

residenti è senza dubbio molto bassa, e quindi, essendo il turismo una realtà ben

consolidata nella regione e non una situazione estemporanea, il disagio per la

popolazione è da considerarsi molto basso.

L’indice di utilizzazione4, invece, è una misura che rappresenta la probabilità che

ha il generico letto di una struttura di essere occupato da un cliente durante il periodo

considerato5. Se tale indice fosse uguale a 50 significherebbe che il letto è utilizzato per la

metà della sue potenzialità.

I posti letto delle strutture turistiche in Puglia hanno un indice di utilizzazione

lorda pari a circa 25, oltre 5 punti in meno della media nazionale. Quindi, nella regione, i

posti letto sono occupati solo per un quarto delle proprie potenzialità.

Analoghe considerazioni se osserviamo l’indice di utilizzazione al netto dei giorni

di chiusura degli esercizi ricettivi. Come è possibile immaginare aumenta l’utilizzazione

dei posti letto raggiungendo valori prossimi a 30. Si allarga tuttavia il ritardo rispetto alla

media nazionale, che si attesta, considerando l’indice netto, a quasi 9 punti.

Il basso utilizzo nella regione Puglia dei posti letto delle strutture alberghiere

rispetto al dato nazionale indica l’esistenza di margini di ulteriore sfruttamento della

capacità esistente, che potrebbe trovare un ostacolo nella ancora elevata stagionalità dei

flussi turistici in regione, legata alla vocazione balneare di molte mete turistiche.

Per questo se si vuole allungare la stagione turistica, si deve anche valorizzare le

aree non costiere.

La situazione provinciale del turismo

Gli ultimi dati disponibili a livello provinciale e comunale, evidenziano come nel

2008 la provincia BAT ha attratto, con circa 115 mila arrivi turistici, solamente il 4% degli

arrivi complessivi annuali registrato nella totalità delle province pugliesi (cfr. tabella 3) . 4 E’ il rapporto tra le presenze e le sue potenzialità massime teoriche che si ottengono moltiplicando i letti per i giorni del periodo considerato (anno, mese). Si definisce utilizzo lordo quando il numero dei letti viene moltiplicato per i giorni del periodo considerato (365 nel caso annuo), mentre si parla di utilizzo netto quando il numero dei letti viene moltiplicato per il numero di giornate di apertura dichiarate dal conduttore dell’esercizio. La sua formula è: Indice di utilizzazione lorda = (presenze/(posti letto*giorni))*100

5 44

Page 45: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

In termini relativi, in provincia, c’è una incidenza maggiore della componente

straniera, corrispondente al 18% del totale degli arrivi a fronte di una media regionale del

14%. Anche in termini di presenze turistiche sul territorio, la provincia di BAT registra

valori decisamente più contenuti in termini assoluti con circa 240 mila presenze, pari a

solo il 2 per cento del complessivo regionale, che si attesta a oltre 12 milioni di presenze

(cfr. tabella n. 2).

Per quanto riguarda la tipologia degli esercizi ricettivi, la presenza di turisti nella

provincia si orienta preferibilmente verso strutture di tipo alberghiero, che attraggono il

95 per cento degli arrivi ed il 90 per cento delle presenze complessive Resta

particolarmente basso l’utilizzo di strutture extralberghiere, vale a dire esercizi

complementari che comprendono campeggi, villaggi turistici, agriturismo, alloggi in affitto

e B&B, utilizzate da meno di 6 mila persone e prevalentemente di provenienza nazionale

(cfr. grafico 3).

A livello comunale sono i comuni di Bisceglie, Barletta e Trani ad attrarre il maggior

numero di turisti che scelgono di trascorrere la permanenza nella provincia in strutture

alberghiere (cfr tabella 3), mentre, per i pochi restanti che scelgono strutture

extralberghiere i comuni che annoverano il maggior numero di turisti sono Margherita di

Savoia e Trani (cfr. tabella 4).

Le tabelle 3 e 4 non ci danno solo indicazioni di natura quantitativa sul flusso turistico

comunale, ma ci danno anche indicazioni sulla tipologia di turismo prevalente della BAT: ci

offrono l’immagine di un turismo prevalentemente marino e quindi legato alle vacanze

estive. I primi quattro comuni per numero di turisti sono infatti località balneari.

Al fine di stimare le potenzialità ricettive della provincia riportiamo nel grafico 4 la

consistenza degli esercizi alberghieri, degli esercizi complementari (campeggi, villaggi

turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, alloggi agro-turistici, ostelli per

la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, altri esercizi ricettivi) e Bed and breakfast

presenti a livello comunale.

45

Page 46: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 2 - Movimento turistico italiani e stranieri per provincia e macrotipologia (arrivi e presenze per esercizi alberghieri ed extralberghieri). Anno 2008 (valori assoluti e %)

ITALIANI STRANIERI TOTALE

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Foggia 892.854 3.834.440 121.825 619.766 1.014.679 4.454.206

BAT 94.897 192.709 20.568 47.900 115.465 240.609

Bari 436.726 1.031.874 115.589 293.202 552.315 1.325.076

Taranto 210.298 820.261 26.556 130.363 236.854 950.624

Brindisi 231.142 1.171.435 46.340 198.295 277.482 1.369.730

Lecce 633.128 3.418.912 92.322 424.219 725.450 3.843.131

PUGLIA 2.499.045 10.469.631 423.200 1.713.745 2.922.245 12.183.376

Foggia 35,7 36,6 28,8 36,2 34,7 36,6

BAT 3,8 1,8 4,9 2,8 4,0 2,0

Bari 17,5 9,9 27,3 17,1 18,9 10,9

Taranto 8,4 7,8 6,3 7,6 8,1 7,8

Brindisi 9,2 11,2 10,9 11,6 9,5 11,2

Lecce 25,3 32,7 21,8 24,8 24,8 31,5

PUGLIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni IPRESS su dati ISTAT

Grafico n. 3

Fonte: elaborazioni IPRESS su dati ISTAT

46

Page 47: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 3 - Arrivi e presenze dei clienti italiani e stranieri negli esercizi alberghieri dei comuni della Provincia di B.A.T. - Anno 2008

Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Provincia di BAT 89.762 169.841 19.823 46.176 109.585 216.017

Andria 12.758 23.816 2.166 5.072 14.924 28.888

Barletta 22.582 36.423 5.379 13.120 27.961 49.543

Bisceglie 22.055 43.089 5.282 14.958 27.337 58.047

Canosa di Puglia 7.036 10.285 613 1.335 7.649 11.620

Margherita di Savoia 4.313 21.599 337 979 4.650 22.578

Minervino Murge – – – – – –

San Ferdinando di

Puglia 113 234 10 19 123 253

Spinazzola – – – – – –

Trani 20.273 32.397 5.937 10.384 26.210 42.781

Trinitapoli 632 1.998 99 309 731 2.307

Fonte: Istat

Tabella n. 4 - Arrivi e presenze dei clienti italiani e stranieri negli esercizi extralberghieri dei comuni della Provincia di B.A.T. - Anno 2008

Italiani Stranieri Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Provincia di BAT 5.135 22.868 745 1.724 5.880 24.592

Andria 218 295 36 80 254 375

Barletta 816 1.958 146 354 962 2.312

Bisceglie 357 1.042 54 194 411 1.236

Margherita di Savoia 1.389 14.451 22 100 1.411 14.551

Trani 1.477 4.081 455 919 1.932 5.000

Trinitapoli 878 1.041 32 77 910 1.118

Fonte: Istat

47

Page 48: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 4. - Ricettività alberghiera ed extra alberghiera nei comuni della Provincia di B.A.T. - Anno 2007

0

100

200

300

400

500

600

Alberghi n. 5 0 7 6 5 6 5 2 1

Alberghi letti 165 0 315 392 337 308 362 38 48

Eserc. Extra alber. 2 1 45 15 6 18 16 0 3

letti 33 10 323 255 53 157 558 0 64

Canosa di

Puglia

Minervino

MurgeTrani

Bisceglie

Barletta Andria

Margherita di

S.

San Ferdinando

Trinitapoli

Fonte: Istat

Le politiche per il turismo nella Provincia

Puntando sulla base della forte identità culturale del territorio e delle sue

molteplici potenzialità, ha preso avvio da alcuni anni il processo di costruzione del

Sistema Turistico Locale Puglia Imperiale, finalizzato all’elaborazione del Progetto di

sviluppo turistico che si basa sulle finalità previste dall’art 5 della Legge quadro sul

turismo n.135/016:

Ruolo centrale per la promozione del territorio è affidato all’Agenzia Puglia

Imperiale Turismo (APIT). L’Agenzia, quale soggetto attivo di riferimento per i Comuni del

Patto Territoriale, svolge un ruolo di Authority per la promozione del Sistema Turistico

Locale.

Nata dal Patto Territoriale per l’Occupazione nord barese-ofantino, nell’ambito di

6 1) sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione; 2) attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell'offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località ad alta intensità di insediamenti turistico - ricettivi; 3) sostenere l'innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti, con particolare riguardo alla promozione degli standard dei servizi al turista; 4) sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di qualità, e di club di prodotto, nonché alla tutela dell'immagine del prodotto turistico locale; 5) promuovere il marketing telematico dei prodotti turistici tipici, per l'ottimizzazione della relativa commercializzazione in Italia e all'estero.

48

Page 49: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

un Programma pilota di azioni di sistema locali e nazionali (finanziato dal CIPE nel 2002),

l’APIT si propone di sperimentare modelli innovativi di governance del turismo e delle

funzioni ospitali del territorio, realizzando attività di promozione e pubblicizzazione del

territorio.

Grande importanza rivestono anche gli accordi stipulati in questi anni dalle

associazioni di categoria per valorizzare, sviluppare e promuovere il ricco patrimonio

culturale ed artistico della nuova Provincia.

A febbraio 2008 è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per costituzione del Distretto

Produttivo Turistico Federiciano "Sistema Locale Turistico". I Distretti Produttivi sono stati

istituiti con la legge della Regione Puglia n° 23 del 3 Agosto 2007 relativa a "Promozione e

riconoscimento dei distretti produttivi" e nascono dalla necessità di porre in essere nuove

strategie intersettoriali, unitamente a quelle previste dalla Regione Puglia con la

Programmazione Territoriale e Strategica 2007-2013 e con il Piano di Sviluppo Locale e

Rurale, con i Progetti Integrati territoriali (PIT) e con i Progetti Integrati Settoriali (PIS), per

superare le difficoltà economiche e di posizionamento sui mercati nazionali e

internazionali.

Altra tappa importante è stata la firma, nel luglio 2010, del Protocollo d'intesa sul

turismo della sesta Provincia Barletta-Andria-Trani, sottoscritto dalle associazioni

promotrici (Confesercenti Bat, ConfApi Bat, Confcommercio e Confcooperative).

L'obiettivo del protocollo è quello di promuovere progetti e programmi finalizzati

alla valorizzazione dell'offerta turistica nel territorio della BAT, sia promuovendo progetti

di qualificazione ambientale per le strutture ricettive e turistiche, sia attraverso la

promozione di quelle di servizio (commerciali, artigianali) e della produzione

agroalimentare tipica di questo territorio.

E’ importante tenere presente che il comparto agroalimentare e quello ambientale

rappresentano per la Sesta Provincia (BAT) uno dei principali punti di forza in virtù delle

eccellenze del territorio, della tipicizzazione delle produzioni e dell’alta specializzazione e

vocazione di alcune produzioni.

L'attività di promozione e di qualificazione dell'offerta turistica si inserisce appieno

nella Programmazione regionale in corso e alla luce del Regolamento n. 4/09 emanato

49

Page 50: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

dalla Regione Puglia in materia di sistemi turistici locali, che definisce le modalità di

costituzione e di riconoscimento dei Sistemi turistici locali.

Altri obiettivi del Protocollo d'intesa:

-costituire un tavolo permanente sulla filiera del turismo in base al regolamento n. 4/09,

-promuovere un marchio di accoglienza turistica che favorisca l'immagine delle imprese

e del territorio,

-promuovere progetti che aumentino la domanda di turisti nel territorio,

-promuovere servizi tradizionali ed innovativi alle imprese di settore.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

L’analisi dei dati e delle direttrici politiche ci porta a queste evidenze:

- la provincia ha risorse turistiche marine e dell’entroterra di grande valore,ma

soprattutto quest’ultime non sufficientemente sfruttate

- ha un flusso di turisti ancora troppo basso, riuscendo appena ad intercettare il 4% del

volume dei turisti di tutta la Puglia

-come per le altre Province il turismo della BAT, connotandosi prevalentemente come

marino, è troppo dipendente dalla stagione estiva.

Di qui la necessità di azioni di promozione ma anche di una valorizzazione

“integrata” ,da una parte di tutte le risorse ambientali, culturali, agroalimentari

dell’entroterra, dall’altra del sistema ricettivo, soprattutto dell’entroterra.

E’ questa la traiettoria in cui si muove la politica turistica della Provincia.

L’azione prevista in questo Piano supporta questo disegno strategico offrendo

l’opportunità di aggiornare e specializzare il proprio patrimonio di competenze a quanti

lavorano nel sistema turistico della Provincia.

1.- Moduli formativi di aggiornamento specializzazione perfezionamento

Obiettivo

Aggiornare specializzare perfezionare la professionalità del management e del

personale impegnato nella promozione, ricettività e pianificazione del comparto

turistico.

50

Page 51: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Struttura n. edizioni e parametro finanziario

Gli interventi formativi avranno in generale una durata massima di 150 ore (€ 15 x

h/all.) e coinvolgeranno complessivamente 45 lavoratori (3 corsi per massimo 15

frequentanti cadauno).

I moduli privilegiatamente riguarderanno:

a) per il management: la pianificazione territoriale del turismo e degli eventi culturali, il

turismo congressuale, la commercializzazione e gestione di prodotti turistici anche con

l'ausilio delle nuove tecnologie multimediali, il turismo agricolo

b) per gli altri operatori: tutte le funzioni di ricettività.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla amministrazione Provinciale di

BAT

a) organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, per dipendenti

di aziende del sistema turistico aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio

provinciale

b) aziende del sistema turistico aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio

provinciale per i propri dipendenti

Potenziali destinatari

Lavoratori occupati nel sistema turistico

Premialità nella valutazione dei progetti

Gli organismi accreditati dovranno accludere al progetto la richiesta da parte della

azienda di progettare e realizzare un intervento per il personale alle proprie

dipendenze, specificandone numero e funzioni.

51

Page 52: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2.- Moduli formativi di acquisizione specializzazione perfezionamento di abilità in lingue straniere

Obiettivo

Acquisire o specializzare o perfezionare le abilità linguistiche del management e del

personale del comparto turistico nelle lingue maggiormente parlate (inglese, francese,

tedesco)

Struttura n. edizioni e parametro finanziario

I moduli formativi avranno in generale una durata massima di 150 ore (€ 15 x h/all.) e

coinvolgeranno complessivamente 45 lavoratori (3 corsi per massimo 15 frequentanti

cadauno).

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla amministrazione Provinciale di

Bari

a) organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, per dipendenti

di aziende del comparto turistico aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio

provinciale

b) aziende del comparto turistico aventi sede di lavoro o unità produttive nel territorio

provinciale per i propri dipendenti

Potenziali destinatari

Lavoratori occupati nel comparto turistico

Premialità nella valutazione dei progetti

Gli organismi accreditati dovranno accludere al progetto la richiesta da parte della

azienda di progettare e realizzare un intervento per il personale alle proprie

dipendenze, specificandone numero e funzioni.

52

Page 53: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1 Moduli formativi di aggiornamento specializzazione perfezionamento

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

2Moduli formativi di acquisizione specializzazione perfezionamento di abilità in lingue straniere

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso Fonte

1Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Certificazione conseguita dall’80% degli allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio 2 Tirocini

professionalizzanti90 % tirocini

conclusi.30% tirocinanti

assunti

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: b) INDICATORI

Favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore qualità del lavoro

N. di progetti, di richieste di tirocini (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento.N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati).

53

Page 54: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza Target FonteObiettivo specifico b): Favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore qualità del lavoro

Tasso di copertura delle imprese coinvolte nei progetti finalizzati ad incrementare la qualità del lavoro e i cambiamenti organizzativi sul totale delle imprese presenti nel territorio.

0 0,10%Sistemi di monitoraggio (da svilupp.), Statistiche CCIA

54

Page 55: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

FORMAZIONE E SERVIZI ALLE IMPRESE (CHECK UP AZIENDALI,

DIAGNOSI ORGANIZZATIVE E ANALISI DI MERCATO) FINALIZZATE IN

PARTICOLARE A MIGLIORARE IL LORO POSIZIONAMENTO

STRATEGICO ED I FENOMENI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE, AL

RICAMBIO GENERAZIONALE E ALLO SVILUPPO DI SETTORI

INNOVATIVI

Obiettivo

specifico:

C)

SVILUPPARE POLITICHE E SERVIZI PER L’ANTICIPAZIONE E GESTIONE

DEI CAMBIAMENTI, PROMUOVERE LA COMPETITIVITA’ E

L’IMPRENDITORILITA’

Obiettivo

operativo

ACCOMPAGNARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE E ADATTABILITA’

DELL’ORGANIZZAZIONE DE LAVORO E DEI SISTEMI PRODUTTIVI PER

ACCRESCERE LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA ECONOMICO IN

UN’OTTICA DI COESIONE SOCIALE E QUALITA’ DELLO SVILUPPO

Categoria

di spesa:

62

SVILUPPO DI SISTEMI E STRATEGIE DI APPRENDIMENTO PERMANENTE

NELLE IMPRESE: FORMAZIONE E SERVIZI PER I LAVORATORI PER

MIGLIORARE LA LORO ADATTABILITA AI CAMBIAMENTIM

PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIALITA’ E DELL’INNOVAZIONE

55

Page 56: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

Connotazioni del tessuto economico della provincia

L’economia del territorio si presenta caratterizzata da grandi potenzialità sul versante

dei beni ambientali, infrastrutturali e storico-culturali della provincia a cui tuttavia sembra

accompagnarsi scarsa capacità di programmazione sistemica e una debole governance

territoriale7.

In altri termini, un sistema potenzialmente forte ma concretamente debole,

duramente colpito dal declino economico che ha interessato il Mezzogiorno (tra il 2000 e

il 2006, infatti, la BAT ha registrato una perdita di oltre 4.500 occupati e un’ulteriore a

diminuzione del già basso reddito pro-capite).

A determinare questa situazione contribuiscono naturalmente le ridotte dimensioni

delle aziende locali, piccole-medie e micro-imprese, anche a conduzione familiare, che

caratterizzano il tessuto produttivo del territorio, operanti prevalentemente nel settore

dell’artigianato di alta qualità e in qualche caso anche ad elevati contenuti tecnologici che

danno luogo a veri e propri distretti produttivi:

a. Distretto lapideo-energia

Questa attività presente soprattutto nel territorio di Trani, una volta esclusivamente

imperniata sull'industria della pietra, ha oggi notevole consistenza in altri settori con

cospicue capacità di sviluppo. Tra questi, appunto, il settore edilizio, quello industriale

della lavorazione della pietra, cave per l'estrazione del prodotto, mattonifici.

b. Distretto agro-alimentare

Ruolo centrale nell’ambito dell’economia del territorio riveste poi il comparto

agroalimentare che si caratterizza per forte tipicizzazione e dell’alta specializzazione di

alcune produzioni, che contribuiscono anche ad attrarre e ad alimentare il turismo

enogastronomico e rurale. Prodotto d'eccellenza è l’olio extravergine d’oliva.

7 Rapporto Svimez 2009 sulle Economie del Mezzogiorno56

Page 57: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

c. Distretto moda

Il distretto moda che si colloca nel territorio Nord Barese Ofantino si caratterizza sia

per la produzione di calzature, sia per la produzione di abbigliamento: nel polo di Barletta

si fabbricano principalmente scarpe antinfortunistiche e casual, in quello di Molfetta-Trani

calzature da donna. Le imprese del Distretto operano anche nel comparto delle calzature

di articoli in pelle.

Fiorente è anche il settore artigianale relativo ai calzaturifici e tomaifici.

Altra filiera del distretto è quella dell’abbigliamento sportivo ed intimo, concentrato

nei comuni di Andria, Canosa di Puglia e Bisceglie, dove stanno emergendo con successo

anche aziende specializzate in abbigliamento casual che stanno puntando ad affermare un

proprio marchio e un proprio specifico target.

Una maggiore apertura internazionale del sistema produttivo della BAT (occorre

notare, peraltro che non si dispone ancora, di dati provinciali) sconta la scarsa

innovazione, a causa, soprattutto, di poca attenzione per la ricerca e lo sviluppo. Ma

questa è una connotazione che riguarda un po’ tutta la struttura produttiva meridionale.

Le analisi dell’IPRES8 rilevano il più debole posizionamento delle regioni del

Mezzogiorno rispetto a quello del centro-nord nel campo dell’alta tecnologia,

confermando una forte concentrazione a livello territoriale nella parte settentrionale del

paese.

Anche il primo rapporto sul sistema innovativo pugliese predisposto dal CERPI9, i dati

sulla spesa per la ricerca e per l'innovazione, così come le capacità innovative delle

imprese mostrano un sottodimensionamento del sistema scientifico e tecnologico

regionale che incide negativamente sulla competitività della Puglia e in particolare il

sistema di ricerca e sviluppo realizzato dalle imprese; sottodimensionamento in termini di

spesa e di addetti (cfr tabella 1) )10.

8 Fonte: IPRES: Capitale umano qualificato, mercato del lavoro e mobilità territoriale. Ed. Cacucci 20109 Cerpi, Primo Rapporto “Puglia: Analisi del sistema innovativo regionale” Anno 200810 Nella precedente programmazione 2000-2006?, le questioni della ricerca e della promozione e valorizzazione del capitale umano qualificato sono state oggetto di interventi specifici . Il POR 2000-2006 ha avviato un percorso di lungo periodo definendo anzitutto una strategia regionale per la ricerca scientifica. Questi ambiti sono stati integrati con i programmi formativi finanziati nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, per un ammontare complessivo di circa 178 milioni di euro. Sulla base di questa strategia di lungo periodo e stata costituita l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia (ARTI). L’Agenzia e costituita con L.R.

57

Page 58: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella 1 - Spesa per R&S nel Mezzogiorno e in Italia,Anno 2007 (valori assoluti e %)*

Spesa in R & S

(min. Euro)

% Spesa delle

imprese

Addetti in

R.& S.

% Addetti alle

imprese

Italia 18.231 55,4 208.376 48,9

Nord-Ovest 6.730 76,6 66.940 69,3

Nord-Est 4.019 55,6 48.702 56,7

Centro 4.283 37,7 54.103 31,7

Mezzogiorno 3.194 34 38.630 27,7

Abruzzo 289 43,2 3.291 43

Basilicata 75 24,5 1.184 24,8

Calabria 153 8,4 1.838 9,2

Campania 1.218 47,3 13.000 35,4

Molise 29 15,8 503 25,7

PUGLIA 543 27,6 7.370 24,7

Sicilia 695 25,1 8.555 20,9

Sardegna 198 13 2.888 16,8

Fonte: Elaborazioni IPRES su dati ISTAT, La ricerca e Sviluppo in Italia, anno 2007

. 2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

n°1 del 7 gennaio 2004 ed e un ente strumentale della Regione Puglia; diventa pienamente operativo nell’autunno del 2005. L’Agenzia nasce con l’obiettivo di promuovere e consolidare il Sistema dell’Innovazione Regionale (SIR). In attuazione della strategia regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e in coerenza con il Piano Nazionale della Ricerca e del Programma Operativo Nazionale “Ricerca” 2000-2006, vengono stipulati specifici Accordi di Programma Quadro in materia di Ricerca e sviluppo tecnologico nel corso di diversi anni. Più recente è l’Accordo di Programma Quadro in materia di Ricerca e Competitivita (luglio 2009) tra Regione Puglia, Ministero Istruzione Universita e Ricerca e Ministero Sviluppo Economico, che prevede un investimento complessivo di 405 milioni di euro. Gli ambiti prioritari di intervento sono i seguenti: aerospazio/aeronautica, ambiente, ICT, materiali avanzati, risparmio energetico, salute dell’uomo e biotecnologie, sistema agro-alimentare, sistemi avanzati di manifattura. Nella programmazione di medio-lungo periodo per il periodo 2007-2013 si rileva una maggiore concentrazione delle iniziative e delle risorse regionali dirette e/o che ricadono in Puglia in materia di Ricerca e sviluppo delle Risorse Umane qualificate. In particolare nel PO FESR 2007-2013 vi e l’Asse 1 dedicato specificamente alla promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitivita, con una dotazione finanziaria di circa 253 milioni di euro. Un rafforzamento di tale strategia sembra delineata nel Programma Attuativo Regionale – FAS (PAR-FAS) 2007-2013 con una dotazione di risorse finanziarie di circa 180 milioni di euro, oltre naturalmente le azioni specifiche del presente Asse. Dall’analisi di questi programmi si può stimare che circa 1 miliardo di euro è stato destinato in Puglia per azioni in materia di Ricerca e Sviluppo delle risorse umane qualificate.

58

Page 59: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Poca innovazione produce poca competitività, soprattutto sui mercati internazionali.

Ma alla radice del problema c’è la dimensione delle aziende. Micro e piccole aziende,

che rappresentano la parte più cospicua del sistema produttivo provinciale, non hanno le

risorse per affrontare i temi dell’innovazione di prodotto.

Di qui l’opportunità di avvalersi di esperti, messi a disposizione dall’azione seguente.

1.- Temporary Management

Obiettivo

Supportare e accompagnare il management in processi di innovazione dei prodotti .

Struttura n. edizioni e parametro finanziario

I consulenti che intendono fornire le proprie prestazioni si iscrivono in una long list costituita

dalla Amministrazione Provinciale di Bari in base a procedura di evidenza pubblica, dalla quale

l’azienda assegnataria del voucher può attingere.

La consulenza avrà la durata massima di 6 mesi, con un costo di 4.000,00. euro al mese.

Si prevede di coinvolgere una piccola e media impresa.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Provincia di BAT, per l’assegnazione di

voucher per la utilizzazione di temporary management, micro, piccole e medie imprese aventi

sede di lavoro o unità produttive operanti nella provincia di BAT

Potenziali destinatari

Management e personale occupato in aziende

59

Page 60: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

La competitività passa attraverso una strategia complessiva multifattoriale di ogni

azienda.

Significa, infatti, oltre che praticare una politica di innovazione continua dei prodotti,

attivare percorsi di ottimizzazione delle risorse umane,possedere capacità diagnostiche dei

processi organizzativi, conoscere le tecnologie più innovative, leggere il proprio mercato

nazionale e internazionale ed elaborare strategie. E’ evidente che la grande maggior parte

delle imprese della provincia BAT devono essere supportate in questi percorsi.

Di qui la opportunità offerta dal Piano 2011 mettere a disposizione delle aziende della

BAT strutture consulenziali particolarmente esperte su queste tematiche.

2.- Formazione e accompagnamento

Obiettivo

Supportare e accompagnare il management in processi di diagnosi aziendale,

innovazione dei processi e dei prodotti, di posizionamento strategico, di ricambio

generazionale.

Struttura n. edizioni e parametro finanziario

Saranno finanziati n. 4 progetti per un valore massimo per progetto di 21.000,00 con i

quali sostenere finanziariamente le prestazione di strutture specializzate nella consulenza

aziendale

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Provincia di BAT, per l’assegnazione

di interventi di formazione/accompagnamento, micro, piccole e medie imprese aventi

sede di lavoro o unità produttive operanti nella provincia di BAT

Potenziali destinatari

60

Page 61: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Management e personale occupato in aziende

Condizioni di ammissibilità dei progetti

- Le aziende dovranno accludere al progetto il curriculum della struttura consulenziale.

Da tale curriculum dovrà risultare, a pena di non ammissibilità, una pregressa operatività

di tale struttura nel tipo di prestazione richiesta di almeno cinque anni.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI 1 Temporary Management N. consulenti e strutture consulenziali

iscritti nella long list N. di richieste di aziende e di consulenze effettuate, per settore ed area produttiva 2 Formazione e

accompagnamento

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso Fonte

1 Temporary Management Qualità e quantità di innovazioni introdotte

Sistema regionale di monitoraggio

2 Formazione e accompagnamento

61

Page 62: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: c) INDICATORI

Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati) Numero di imprese associate agli interventi (approvati, avviati e conclusi) secondo classificazione nazionale FSE

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza Target FonteObiettivo specifico c): Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità

Numero di imprese che beneficiano di interventi finalizzati all’anticipazione e all’innovazione, sul totale delle imprese presenti nel territorio

0 0,08%Sistemi di monitoraggio (da svilupp.), Statistiche CCIA

Numero di imprese coinvolte dagli interventi finalizzati alla imprenditorialità, sul totale delle imprese presenti sul territorio

0 0,08%

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 62

Page 63: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ASSE II – OCCUPABILITA’

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 63

Page 64: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

AZIONI DI QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO AI DISOCCUPATI DI LUNGA

DURATA, AI LAVORATORI IN CIGS E IN MOBILITÀ, PER L'INSERIMENTO

E IL REINSERIMENTO LAVORATIVO

Obiettivo

specifico:

e)

ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE CON

PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL

MERCATO DEL LAVORO, ALL'INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO

AUTONOMO E ALL'AVVIO DI IMPRESE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL LAVORO E

L'INSERIMENTO OCCUPAZIONALE TRAMITE L'OFFERTA DI MISURE

ATTIVE E PREVENTIVE RIVOLTE IN PARTICOLARE A GIOVANI,

DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA, PERSONE CON BASSO TITOLO DI

STUDIO, E/O CON PIÙ DI 45 ANNI

Categoria

di spesa: 66

ATTUAZIONE DI MISURE ATTIVE E PREVENTIVE SUL MERCATO DEL

LAVORO

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 64

Page 65: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

L’andamento del mercato del lavoro regionale e provinciale

Gli effetti critici della congiuntura economica degli ultimi anni continuano a

determinare, nel nostro Paese, pesanti ripercussioni sull’andamento del mercato del

lavoro: nel 2009, infatti, il numero degli occupati in Italia è diminuito di quasi un punto

percentuale rispetto all’anno precedente (da 58,7% del 2008, a 57,5%) ed i lavoratori

fuoriusciti dal mercato del lavoro sono stati circa 380mila in più rispetto al 200811.

I dati Istat relativi agli andamenti trimestrali dell’occupazione (cfr. grafico 1)

mostrano che la crisi ha colpito in primo luogo le regioni meridionali: già nei primi mesi

del 2009, infatti, si registra, nel Mezzogiorno e in misura anche maggiore nella regione

Puglia, un sensibile aumento del tasso di disoccupazione di lunga durata; in calo

soprattutto il numero degli occupati, tornato ai livelli di dieci anni fa: dei circa 530mila

posti di lavoro persi nell’ultimo anno e mezzo, 335 mila sono stati persi al Sud (cfr.

grafico 1).

Grafico n. 1 - Tasso di disoccupazione 15-64enni.Anni 2007-2009

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro.

Il settore più colpito dalla crisi economica è stato sicuramente l’industria che ha

perso nel 2009, 94mila posti di lavoro (-145 mila nell’altra ripartizione) a cui segue il 11 Fonte: Rapporto Svimez 2010 sull’economia del Mezzogiorno

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 65

Page 66: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

settore dei servizi con 74.300 unità in meno (-44.700 nel Centro-Nord) ed, infine,

quello agricolo dove si registra un calo di 25mila unità. (+4.300 al Centro-Nord).

Anche in Puglia, la congiuntura economica di questi anni ha avuto gravi

ripercussioni, determinato crolli della produzione soprattutto nel settore industriale,

nella misura del 6,8% in meno rispetto all’anno precedente. Rispetto alla situazione

occupazionale, la crisi ha causato in Puglia la perdita di 49.200 posti di lavoro. In calo,

dunque, il tasso di occupazione, attestatosi in Puglia nel 2009 al 35,8%, il valore più

basso dal 2004 (cfr. grafico 2).

Grafico n. 2 - Tasso di occupazione popolazione di 15 anni e più in Italia, nel Meridione e in Puglia -Anni vari (Valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

I dati Istat 2009 della Rilevazione sulle forze di lavoro mostrano, in Italia, anche

un incremento del tasso di disoccupazione in tutte le ripartizioni territoriali: a livello

nazionale si è passati, infatti, dal 6,7% del 2008 al 7,8% del 2009. In Puglia, il tasso di

disoccupazione in Puglia, aumenta di un punto percentuale, passando dall’11,6% del

2008 al 12,6% del 2009 (cfr. grafico 3).

In crescita anche il tasso di disoccupazione in ciascuna delle province pugliesi

(cfr. grafico 4). Non essendo ancora disponibili i dati delle Forze lavoro Istat relativi alla

provincia di BAT, né quelli relativi ai dieci comuni che compongono la provincia, è

possibile soltanto trarre qualche indicazione facendo riferimento agli indici registrati

nelle province di Bari e Foggia, a cui facevano capo i dieci comuni ora confluiti nel

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 66

Page 67: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

territorio della nuova provincia. Il tasso di disoccupazione più alto si registra nella

provincia di Foggia (13,6%) cresciuto nell’ultimo anno di due punti percentuali. Di poco

inferiore, il valore relativo alla provincia di Bari (11,1%).

Allarmante anche il fenomeno della disoccupazione di lunga durata, cioè delle

persone in cerca di occupazione da più di 12 mesi.

Grafico n. 3 - Tasso di disoccupazione popolazione 15-74enne in Italia, nel Meridione e in Puglia - Anni vari (Valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico n. 4 - Tasso di disoccupazione popolazione 15-74enne per provincia della Puglia.(Valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 67

Page 68: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Stando ai dati Istat della Rilevazione sulle forze di lavoro, (cfr. grafico 5) la

disoccupazione di lunga durata ha registrato negli ultimi due anni una crescita

generalizzata, attestandosi a livello nazionale attorno al 3,4%, tasso più alto dal 2006.

In Puglia, la disoccupazione di lunga durata (cfr. Grafico 5) è circa il doppio del

resto del Paese (6% contro 3,4% della media nazionale) connotandosi soprattutto

come disoccupazione giovanile e in modo particolare femminile.

Grafico n. 5 - Tasso di disoccupazione di lunga durata (12 mesi e oltre). Anni vari

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico n. 6 - Tasso di disoccupazione di lunga durata per sesso. Anno 2009 (valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 68

Page 69: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Nella regione, infatti, la disoccupazione femminile è quasi il doppio di quella

maschile (8,2% contro il 4,8% degli uomini) e colpisce soprattutto la fascia delle

giovanissime tra i 15 e i 24 enni (cfr. grafico n. 6).

Analizzando i dati a livello provinciale del tasso di disoccupazione di lunga

durata, si rilevano forti differenzazioni in ognuna delle province pugliesi rispetto alla

variabile di genere; comunque la componente femminile risulta sempre penalizzata.

(cfr. grafico 7).

Grafico 7 - Tasso di disoccupazione di lunga durata per sesso e provincia.Anno 2009 (valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

A causa della sua recente istituzione, la provincia di BAT non risulta nel 2010

ancora censita dall’Istat; l’indisponibilità di dati sufficienti relativi ai dieci comuni che

compongono la provincia di BAT non consente dunque di ricostruire lo stato della

disoccupazione di lunga durata in ambito provinciale. E’ tuttavia possibile ricavare

qualche utile indicazione relativa all’andamento del fenomeno, tenendo presenti i tassi

delle province di Bari (5,2%) e Foggia (6,6%), territorio che comprendeva i dieci comuni

confluiti nella sesta provincia. Prendendo a riferimento per il territorio di nostra

competenza i valori di Bari e Foggia, si nota che il tasso del capoluogo di regione

presenta i valori più contenuti di tutta la Puglia, mentre il tasso di disoccupazione di

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 69

Page 70: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

lunga durata a Foggia raggiunge quasi i picchi massimi e comunque quasi il doppio

della media nazionale (cfr. grafico 8).

Come nel resto della regione, anche nelle provincia di Bari e Foggia, il fenomeno

colpisce la componente femminile, come mostra il grafico n. 9.

Grafico 8 – Andamento tasso di disoccupazione di lunga durata. Anni 2006-2009 (valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico 9 –Tasso di disoccupazione di lunga durata per sesso.Anno 2009 - (valori %)

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Gli effetti della crisi economica sull’occupazione nelle imprese è riscontrabile

attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni12.

12 La cassa integrazione guadagni si distingue in ordinaria (CIG ordinaria) o straordinaria (CIGS). La CIG ordinaria si verifica in presenza di crisi aziendale a causa di eventi temporanei e di breve periodo (ad es,

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 70

Page 71: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Le ore di CIG ordinaria sono aumentate in maniera esponenziale in Italia,

passando dai 77 milioni del 2005 a 369 milioni dello scorso anno.

Aumenta anche la CIG straordinaria sia nei servizi che nell’industria, dove le ore

effettivamente lavorate diminuiscono, tra luglio 2008 e luglio 2009, rispettivamente del

2,4% e dell’1%. La flessione dell’attività produttiva, unita al processo di ristrutturazione

di alcuni settori industriali, già in corso da alcuni anni, ha portato ad un incremento del

ricorso alla Cassa integrazione guadagni che agli inizi del 2009 interessava a livello

nazionale 415 mila lavoratori.

Grafico 10 – Distribuzione percentuale della CIG per circoscrizione territoriale. Anno 2009

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Di questi circa 85mila sono delle regioni meridionali, che rappresentano come

mostra il grafico n.10 circa il 20% del totale nazionale.

Anche in Puglia con il ricorso agli ammortizzatori sociali è stata in parte

attenuata la crisi occupazionale: nel 2009 sono state autorizzate circa 40,5 milioni di

ore di cassa integrazione, di cui il 67% ordinaria. Nel solo bimestre 2010 sono state

mancanza improvvisa di ordinativi per un breve periodo). L’integrazione salariale spetta ai lavoratori che appartengono a determinate categorie (principalmente operai ed impiegati) e a determinati settori produttivi. La CIGS si verifica in presenza di crisi aziendali di natura strutturale e di più lungo periodo (ad es. ristrutturazione aziendale, riorganizzazione, riconversione produttiva, fallimento, concordato preventivo, ecc.). Mentre la CIG ordinaria viene pagata per un periodo massimo di 3 mesi continuativi per ogni unità produttiva, con una proroga fino ad un massimo di 12 mesi in situazioni eccezionali, la CIGS viene concessa per un periodo massimo di 12/24 mesi.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 71

Page 72: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

autorizzate 8,7 milioni di ore, di cui il 38% ordinaria.

È evidente che la dimensione strutturale della crisi economica assuma una

maggiore incidenza sulle imprese, rispetto a situazioni di crisi momentanee a partire

dall’ultimo anno. Infatti, nel corso degli ultimi due anni si può osservare un significativo

incremento di ambedue le forme di integrazione retributiva, ma con una notevole

progressione per quanto riguarda la CIGS.

Tabella n. 1 - Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinariaAnni vari

Ore di Cassa integrazione autorizzate (Val. Assoluti) (Val. %)

2008 2009 2010 2008 2009 2010

CIG Straordinaria 779.858 1.204.942

5.451.773 54,5 352,5 599,1

di cui: industria ed artigianato 718.858 1.072.98

44.524.28

7 49,3 321,7 529,4

CIG ordinaria 779.858 1.703.938

3.258.252 118,5 91,2 317,8

di cui: industria 847.703 1.246.526

2.353.484 47 88,8 177,6

Totale1.559.71

62.908.88

08.710.02

5 86,5 199,4 458,4

Fonte: elaborazioni IPRES su dati INPS

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE OPERATIVE

La Banca Europea commentando i dati sui disoccupati di lunga durata ha

recentemente sostenuto

"Al fine di ridurre la disoccupazione strutturale e il rischio di erosione del capitale

umano associato ai lunghi periodi di disoccupazione sono auspicabili politiche intese a

promuovere la moderazione e la flessibilità salariale, insieme ad altre politiche attive

per il mercato del lavoro, che rendano più efficiente l'incontro tra domanda e offerta e

che rafforzino l'attaccamento al mercato del lavoro da parte dei disoccupati di lungo

periodo”

Per questo l’amministrazione provinciale intende promuovere azioni di politica

attiva di qualificazione e sostegno di questa forte componente dell’offerta di lavoro che

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 72

Page 73: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

versa in situazioni critiche, rappresentata dalla disoccupazione di lunga durata, dalla

CIG e dalla mobilità.

Una politica che prevede un panel differenziato di interventi.

1. Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Obiettivo

Acquisire competenze professionali certificate di immediata spendibilità nel sistema

produttivo, mediante azioni formative in presenza e sul lavoro e misure di

accompagnamento

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 1 corso, della durata massima di 1.200 ore, delle

quali almeno il 20% di stage, con 15 allievi per corso ed con un finanziamento di 15

euro x h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 15 unità. Il percorso

formativo sarà completato con una obbligatoria azione di accompagnamento al

lavoro, sotto forma di tirocinio o di counselling alla creazione d’impresa.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

- il percorso formativo frontale della durata di 960 ore, preceduto dalla

analisi/bilancio delle competenze;

- lo stage della durata di 240 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che

preveda la promozione e l’attuazione, per almeno il 50% degli allievi che

concludono il corso, di tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi presso

aziende operanti nel settore professionale di riferimento del corso o l’attuazione di

una azione di assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200

ore, per l’avvio di attività imprenditoriale, singola o associata.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 73

Page 74: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla amministrazione Provinciale

di BAT organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione, a seconda delle caratteristiche della fase di accompagnamento:

a) delle aziende che ospiteranno gli stages ed i tirocini,

b) di strutture operanti nel campo della job creation da almeno tre anni o di

strutture dell’associazionismo cooperativo per la fase di

counselling /accompagnamento /tutoraggio alla creazione d’impresa.

Potenziali destinatari

Lavoratori con ammortizzatori, in mobilità o che hanno cessato un’attività

imprenditoriale senza sostegno al reddito, disoccupati di lunga durata iscritti nelle

anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia di BAT.

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o

dell’associazionismo cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità

del progetto.

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per

più del 50% degli allievi che concludono il corso.

2. Tirocini professionalizzanti

Obiettivo

Acquisire competenze professionali di immediata spendibilità nel sistema

produttivo mediante esperienza formativa on the job.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 74

Page 75: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

L’azione va realizzata in collaborazione con i Centri per l’Impiego della provincia

di BAT. Il tirocinio avrà la durata di 6 mesi. Al tirocinante verrà riconosciuto un

contributo di 4.500,00 euro, erogato in tranches mensili di 750 euro.

In caso di assunzione a tempo indeterminato durante l’effettuazione dello

stage, il sostegno al reddito percepito dal lavoratore si trasforma in bonus a

favore dell’impresa per la parte residua di mensilità spettanti, a partire dal

momento dell’assunzione. Il tirocinio viene realizzato sulla base di un progetto

che prevede la presenza di un tutor aziendale e la definizione delle competenze

da acquisire. L’azione interesserà 12 unità.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici le aziende, produttrici di beni e servizi,

aventi sede di lavoro o unità produttive nella provincia di BAT.

Potenziali destinatari

Lavoratori con ammortizzatori o in mobilità, o che hanno cessato un’attività

imprenditoriale senza sostegno al reddito, disoccupati di lunga durata iscritti nelle

anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia di Bari.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1 Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 75

Page 76: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2 Tirocini professionalizzantiN. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso Fonte

1Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Certificazione conseguita dall’80% degli allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio 2 Tirocini professionalizzanti 90 % tirocini

conclusi.30% tirocinanti assunti

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: e) INDICATORI

Attuare politiche per il lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

N. di progetti, di richieste di tirocini (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento.N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati).

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza Target FonteObiettivo specifico e): attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

Tasso di copertura della popolazione servita dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua), declinato per genere

0,8 0,8%Monitweb e ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 76

Page 77: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tasso di incidenza degli interventi finalizzati al lavoro autonomo e all’avvio di imprese sul totale di quelli realizzati dall’obiettivo

0 14,1%Monitweb (da svilupp.)

Tasso di inserimento occupazionale lordo dei destinatari per target group prioritari dell’obiettivo (immigrati, popolazione in età matura ecc.), declinato per tipologia di rapporto di lavoro

21,7% 33,3%

Specifiche indagini campionarie sugli esiti occupazionali dell’azione (indagini di placement)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 77

Page 78: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

INTERVENTI DI SOSTEGNO AGLI ACCORDI FRA LE PARTI SOCIALI

FINALIZZATI ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO PREVIO PERCORSO DI

FORMAZIONE MIRATA, INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA

PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO DEL LAVORO

Obiettivo

specifico: f)

MIGLIORARE L’ACCESSO DELLE DONNE SULL’OCCUPAZIONE E RIDURRE

LE DISPARITA’ DI GENERE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE L’ACCESSO DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO

Categoria

di spesa: 66

ATTUAZIONE DI MISURE ATTIVE E PREVENTIVE SUL MERCATO DEL

LAVORO

Strategie e azioni relative alla attività di cui alla presente scheda, sono riportate, per analogia di analisi, destinatari e contenuti, unitamente alle attività destinate allo stesso target di persone (donne) nell’ambito della categoria di spesa 69

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 78

Page 79: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

SERVIZI INTEGRATI (ACCOMPAGNAMENTO, FORMAZIONE, INCENTIVI)

PER LO SVILUPPO ED IL SUPPORTO AD INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO

DELLE OPPORTUNITÀ DI INGRESSO NELLA VITA ATTIVA (INCLUSIONE

SOCIALE GIOVANILE E LAVORO GIOVANILE), ANCHE MEDIANTE AZIONI

DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE GIOVANILE, SPECIE NELLE

PERIFERIE URBANE

Obiettivo

specifico: e)

ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE CON

PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL

MERCATO DEL LAVORO, ALL'INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO

AUTONOMO E ALL'AVVIO DI IMPRESE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL LAVORO E

L'INSERIMENTO OCCUPAZIONALE TRAMITE L'OFFERTA DI MISURE ATTIVE

E PREVENTIVE RIVOLTE IN PARTICOLARE A GIOVANI, DISOCCUPATI DI

LUNGA DURATA, PERSONE CON BASSO TITOLO DI STUDIO, E/O CON PIÙ

DI 45 ANNI

Categoria di

spesa: 66

ATTUAZIONE DI MISURE ATTIVE E PREVENTIVE SUL MERCATO DEL

LAVORO

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 79

Page 80: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

La disoccupazione giovanile

Il target più penalizzato in tutta l’Unione Europea dall’attuale congiuntura

economica è quello dei giovani ed in particolare quelli con età compresa tra i 15 e i 24

anni: nel primo trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione per la fascia di età 15-24

nell’Europa dei 27 è arrivato al 18,3%. (+3,7% rispetto allo scorso anno) che

corrisponde a 5 milioni di giovani disoccupati. In tutti gli stati membri inoltre si è il

tasso di disoccupazione giovanile è stato superiore al tasso di disoccupazione registrato

per il totale della popolazione.

Nel nostro Paese, secondo il Rapporto Isfol 2009, il tasso di disoccupazione

giovanile è cosi elevato da collocare l’Italia al terzo posto, dopo Estonia e Lituania. La

situazione peraltro registra nell’ultimo biennio un peggioramento: in questo arco di

tempo, infatti, si verifica un ulteriore calo dell’occupazione giovanile (-2,5%), dovuto in

buona parte alla maggiore permanenza dei giovani nel circuito dell’istruzione e della

formazione, ma anche al preoccupante aumento del tasso d’inattività. Una recente

indagine Eurostat che ha riguardato i Paesi dell’Unione Europea13, ha confermato che il

Sud dell’Italia è ai primi posti per il tasso di disoccupazione giovanile (cfr. grafico 1).

In Puglia, come nel resto del territorio nazionale, la fascia più penalizzata è

quella dei giovani tra 15 e 24 anni: secondo i dati Istat relativi alle Forze lavoro, nel

corso del 2009 si è calcolata un’ulteriore flessione del tasso di occupazione giovanile (-5

punti percentuali circa) (cfr. grafico 2).

Rispetto alla variabile di genere, la partecipazione delle donne al mercato del

lavoro risulta fortemente penalizzata rispetto alla componente maschile, in tutte le

fasce d’età considerate, anche se il gap appare ben più marcato per la fascia tra i 25 e i

34 anni.

13 È quanto emerge dai dati 2008 dell’Eurostat (l'Ufficio statistico dell'Ue) che ha pubblicato le cifre relative all'occupazione delle regioni dei 27 stati membri della UE. Il campione di riferimento sono i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 80

Page 81: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 1 – Tasso di disoccupazione 15-24enni. Anno 2009

Fonte: Eurostat e Istat

Grafico n. 2

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Forze di lavoro

Per quanto concerne la struttura demografica, nella provincia di BAT la categoria

di giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni è costituito da 103.676 unità, circa il 40%

del totale della popolazione in età lavorativa (cfr. grafico 3). Rispetto alla variabile di

genere non si rilevano differenze significative se non una leggera preminenza della

componente maschile nella fascia dei giovanissimi.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 81

Page 82: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 3

Fonte: DemoIstat

A causa della sua recente istituzione, la provincia di BAT non risulta,

nell’anno 2010, ancora censita dall’ISTAT, né esistono stime relative a tutti i

dieci comuni che compongono l’ambito provinciale relative al 2009.

L’indisponibilità di dati non consente, dunque, di conoscere per quest’anno

la situazione occupazionale delle fasce giovanili.

E’ tuttavia possibile, fare riferimento per il 2009 ai valori relativi alle province di

Bari e di Foggia che ricomprendevano i dieci comuni confluiti nella provincia di BAT, ma

anche i dati forniti dall’IPRES (Istituto Pugliese Ricerche Economiche e Sociali) relativi al

2008.

L’esame dell’attuale situazione occupazionale nelle due province di riferimento

consentirà non tanto di pervenire ad una stima del tasso occupazionale nella provincia

di BAT, quanto piuttosto di osservare l’andamento del mercato del lavoro del territorio

nell’arco dell’ultimo biennio.

Prendendo a riferimento per il territorio di nostra competenza i valori di Bari e

Foggia, si nota che il tasso di occupazione giovanile del capoluogo presenta per

entrambe le fasce d’età i valori più elevati di tutto il territorio regionale; al contrario, la

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 82

Page 83: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

provincia di Foggia presenta il tasso di occupazione giovanile più basso di tutta la

regione, in entrambe le fasce d’età considerate (cfr. grafico 4).

Grafico 4 - Tasso di occupazione per classe d'età e provincia. Anno 2009

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Forze di lavoro.

Nel biennio 2008-09, il tasso di occupazione giovanile presenta una contrazione

in entrambe le province di riferimento e in ciascuna delle classi d’età considerate

(grafico 5). La situazione occupazionale dei giovanissimi perde in tutte e due le province

circa tre punti percentuali, mentre risulta molto più consistente il calo dell’occupazione

dei giovani 25-34 a Bari (-4,1 punti percentuali contro 2,1 di Foggia).

Grafico n. 5

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Forze di lavoro.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 83

Page 84: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Nel 2008, il tasso di occupazione giovanile della provincia di BAT si attestava al

27,5% per la fascia dei giovanissimi e al 61 % circa per la fascia dei 25-34 anni (cfr.

grafico n. 6). Stimando un decremento di 3 punti nella fascia dei più giovani, il tasso di

occupazione scenderebbe a 24, 5, mentre quella dei 25-34enni si attesterebbe intorno

al 57%.

Grafico n. 6

Fonte: Ipres

Il fenomeno dell’inattività

Destano allarme anche le dimensioni che sta assumendo in Italia il fenomeno

dell’inattività giovanile. Vengono definiti NEET (Neither in Education nor in Employment

or Training) quei giovani fra i 15 e i 29 anni che risultano né occupati, né impegnati in

percorsi formativi.

Secondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di

giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora e non frequenta

nessun corso di studi. Le dimensioni assunte in questo ultimo anno dal fenomeno

dell’inattività sono senz’altro da ricondurre alla difficile congiuntura economica del

nostro Paese che ha causato, nel solo 2009, un incremento del numero di giovani

inattivi di circa 126 mila unità.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 84

Page 85: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

La stragrande maggioranza (oltre un milione) di questi giovani si concentra nelle

regioni meridionali, ma sono in crescita anche gli inattivi al Nord (85 mila in più) e al

Centro Italia (circa 27 mila in più). Spesso sono i giovani che perdono il lavoro che

vanno a ingrossare le file dei Neet. Nonostante lo status di NEET sia spesso transitorio,

va rilevato come questo gruppo di persone è da considerarsi ad elevato rischio di

marginalizzazione dal mercato del lavoro; inoltre quanto più si protrae la permanenza

in questo stato, più difficile si dimostra il loro successivo inserimento nella vita attiva o

nel sistema formativo.

La situazione del giovane inoccupato non è identificativa solo di chi è alla ricerca

di un’occupazione ma non la trova, ma soprattutto di colui che rinuncia

volontariamente a tale ricerca per lo scoraggiamento che deriva dalle difficoltà

incontrate nella ricerca, soprattutto se in possesso di un basso titolo di studio. Lo stato

d’inattività, in altri casi, si esprime come un vero e proprio disinteresse per il lavoro,

soprattutto in contesti socio-culturali caratterizzati da fenomeni di devianza, micro-

criminalità, povertà culturale e materiale.

Tali considerazioni trovano conferma nei dati Istat relativi alle motivazioni

dell’inattività giovanile: nei giovani Meridionali, infatti si osserva una sovra

rappresentazione del fattore “scoraggiamento” e di quello relativo alla “mancanza di

interesse per il lavoro” sia nella fascia dei 15-24 anni, ma soprattutto in quella 25-34

anni. Sorprende invece che lo studio e la formazione sia considerato motivo di

inattività più dai giovani del Meridione, rispetto ai giovani del Centro-Nord, in

entrambe le fasce d’età (cfr. tabella 1).

I dati confermano anche che lo stato di inattività è fortemente condizionato dal

livello di scolarità: in tutte le circoscrizioni geografiche, infatti, a bassi livelli d’istruzione

corrispondono alti tassi d’inattività. Al Sud, tuttavia, si continua ad essere inattivi o si è

diventati inattivi anche con il possesso di un titolo di studio superiore, diploma o di una

laurea, più che nel resto del Paese. Sembra, dunque, che i giovani del meridione

vivano un senso di profondo scoraggiamento dato dalla consapevolezza che non sarà

sufficiente il titolo di studio ad aprirgli le porte del mercato del lavoro.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 85

Page 86: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 1 - Non forze di lavoro per motivo inattività, per ripartizione geograficae classi di età - Anno 2009

CLASSI DI

ETA’

Scoraggiamento

Inabilità, problem

i di salute

Motivi familiar

i

Studio, formazion

e professio-

nale

Mancanza di

interesse per il

lavoro

Altri motiv

i

Totale (v.a.)

NORD15-24 18 24 47 1.427 10 59 1.58425-34 27 30 205 133 22 83 499

CENTRO15-24 9 9 17 697 5 29 76625-34 18 13 99 107 11 43 291

MEZZOGIORNO15-24 155 35 65 1.547 27 132 1.96225-34 226 58 331 269 53 207 1.144

ITALIA15-24 181 68 130 3.671 41 221 4.31225-34 270 101 635 509 86 333 1.935Fonte: elaborazioni su dati Istat, Forze di lavoro.

In Puglia, il fenomeno dell’inattività sembra presentare dimensioni maggiori

(72,7%) rispetto alla media nazionale (70,9%) ed anche qui colpisce in modo particolare

la fascia dei giovanissimi ed in particolare la componente femminile.

Non essendo disponibili i dati 2009 relativi alla provincia di BAT, è tuttavia

possibile fare riferimento agli ultimi valori disponibili riferibili all’anno 2008, mentre

per il 2009 si può ricavare qualche indicazione dagli indici registrati nelle province di

Bari e Foggia. Il tasso più alto d’inattività si registra nella provincia di Foggia (77,7%) e

di poco inferiore, il valore relativo alla provincia di Bari (71,2%).

Nel 2008, nella provincia di BAT, il tasso d’inattività dei giovanissimi presentava

il valore più alto (64,2%) tra tutte le fasce d’età considerate “attive” e il fenomeno

assumeva proporzioni ancora più preoccupanti se venivano considerati unitariamente

anche i valori della fascia dei giovani 25-34 enni (cfr. grafico 7). Malgrado tali

proporzioni, tuttavia il problema dell’inattività giovanile della provincia appariva

nell’anno precedente più contenuto del resto del territorio regionale (cfr. grafico 8).

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 86

Page 87: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 7

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Forze di lavoro.

Grafico 8 - Tasso d'inattività per classe d’età. Anno 2008

0

20

40

60

80

100

BAT 64,2 33,8 37,4 44,6 83,4

Puglia 71 33,4 33 38,6 85,7

ITALIA 69,1 23,1 19,1 23,9 84,4

15-24 25-34 35-44 45-54 55 e oltre

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 87

Page 88: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE OPERATIVE

Ad una problematica, in cui si intrecciano criticità strutturali del sistema

produttivo e del mercato del lavoro, criticità di carattere ambientale e criticità di

carattere generazionale, non si può rispondere “solo” un “corso”, ma anche con

azioni di orientamento (prima) e accompagnamento (dopo) il percorso formativo. Al

target di questa attività non è sufficiente “insegnare” ma è necessario anche fornire

sollecitazioni per rimotivare e supportare scelte formativo-professionali.

L’intreccio di problemi di cui è portatore questo target, pertanto, suggerisce

la messa in opera di una strategia multifattoriale.

1. Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

Obiettivo

Acquisire conoscenze e competenze operative relative all’avvio di un’attività

imprenditoriale, singola o associata.

Struttura, numero edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 2 corsi, della durata di 400 ore (300 ore di formazione

e 100 ore di counselling/accompagnamento/tutoraggio), con 15 allievi per corso e con

un finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 30

unità.

L’intervento si articolerà nelle seguenti fasi sequenziali:

- selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della propensione

personale alla imprenditorialità e della valutazione dell’idea imprenditoriale proposta

all’atto della candidatura da ciascun candidato, il quale dovrà già essere in possesso

delle competenze tecnico-professionali necessarie per attuarla (qualifica,

specializzazione, perfezionamento, diploma di scuola media superiore, esperienza

lavorativa, ecc.);

- percorso formativo della durata di 300 ore sulla creazione d’impresa, preceduto dalla

analisi/bilancio delle competenze dei singoli partecipanti; la formazione in presenza

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 88

Page 89: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

dovrà necessariamente prevedere, a pena di inammissibilità, un modulo formativo di

orientamento al mercato ed uno relativo alle misure, nazionali e regionali, che

favoriscono l’avvio di attività imprenditoriale, singola o associata;

- una azione di counselling/accompagnamento/tutoraggio, della durata di 100 ore, per

la redazione del business plan e per la creazione della impresa, da attuare con la

collaborazione di strutture che operano nel campo della job creation da almeno tre

anni o di strutture dell’associazionismo cooperativo.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale di

BAT gli organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale.

Potenziali destinatari

Giovani inoccupati e disoccupati fino a 34 anni, iscritti nelle anagrafi dei Centri per

l’impiego della provincia di BAT.

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o dell’associazionismo

cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità del progetto.

A parità di punteggio saranno considerati preferenziali i progetti finalizzati alla

imprenditorialità di tipo cooperativo.

Il 25% delle risorse disponibili verranno utilizzate per progetti specificamente rivolti a

destinatari di aree urbane periferiche disagiate.

2 - Tirocini professionalizzanti

Obiettivo

Acquisire competenze professionali certificate di immediata spendibilità nel sistema

produttivo mediante esperienza formativa on the job.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 89

Page 90: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

L’azione va realizzata in collaborazione con i Centri per l’Impiego della provincia di

Bari. Il tirocinio avrà la durata di 6 mesi. Al tirocinante verrà riconosciuto un

contributo di 4.500,00 euro, erogato in tranches mensili di 750 euro.

In caso di assunzione a tempo indeterminato durante l’effettuazione dello stage, il

sostegno al reddito percepito dal lavoratore si trasforma in bonus a favore

dell’impresa per la parte residua di mensilità spettanti, a partire dal momento

dell’assunzione. Il tirocinio viene realizzato sulla base di un progetto che prevede

la presenza di un tutor aziendale e la definizione delle competenze da acquisire.

L’azione interesserà 12 unità.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici le aziende, produttrici di beni e servizi, aventi

sede di lavoro o unità produttive nella provincia di BAT.

Potenziali destinatari

Giovani inoccupati e disoccupati fino a 34 anni, iscritti nelle anagrafi dei Centri per

l’impiego della provincia di BAT.

3 - PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1

Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)2

Tirocini professionalizzanti

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 90

Page 91: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI

Dato di part.

Dato atteso Fonte

1

Percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento nella progettazione e creazione di impresa singola o associata.

ConclusioneFrequenza 80% iscritti, con costituzione di imprese

Sistema regionale di monitoraggio

2 Tirocini professionalizzanti90% tirocini conclusi 30% tirocinanti assunti

3.2 - INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1 - Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: e) INDICATORI

Attuare politiche per il lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento.N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati).

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza

Target Fonte

Obiettivo specifico e) : attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di impreseTasso di copertura della popolazione servita dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua), declinato per genere

0,8 % 0,8 %

Monitweb e ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

Tasso di incidenza degli interventi finalizzati al Monitweb

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 91

Page 92: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

lavoro autonomo e all’avvio di imprese sul totale di quelli realizzati dall’obiettivo

0 14,1% (da svilupp.)

Tasso di inserimento occupazionale lordo dei destinatari di Fse per target group prioritari dell’obiettivo (immigrati, popolazione in età matura) declinato per tipologia di rapporto di lavoro

21,7%

33,3%

Specifiche indagini campionarie sugli esiti occupazionali dell’azione (indagini di placement)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 92

Page 93: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

AZIONI DI SOSTEGNO ALLA RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DELLE

PERSONE CON BASSO TITOLO DI STUDIO, FINALIZZATA

ALL'ACQUISIZIONE DI UN LIVELLO MINIMO DI COMPETENZE PER

AGEVOLARE L'INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO

Obiettivo

specifico: e)

ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE CON

PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL

MERCATO DEL LAVORO, ALL'INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO

AUTONOMO E ALL'AVVIO DI IMPRESE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL LAVORO E

L'INSERIMENTO OCCUPAZIONALE TRAMITE L'OFFERTA DI MISURE

ATTIVE E PREVENTIVE RIVOLTE IN PARTICOLARE A GIOVANI,

DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA, PERSONE CON BASSO TITOLO DI

STUDIO, E/O CON PIÙ DI 45 ANNI

Categoria di

spesa: 66

ATTUAZIONE DI MISURE ATTIVE E PREVENTIVE SUL MERCATO DEL

LAVORO

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 93

Page 94: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

I livelli di scolarità e il mercato del lavoro

Un dato ormai consolidato nel nostro attuale mercato del lavoro è che le

possibilità occupazionali diminuiscono in presenza di un basso titolo di studio o di

qualifiche professionali.14 Le analisi congiunte sulla crisi economica, il capitale umano

e il mercato del lavoro, realizzate dall’Isfol, evidenziano infatti che nell’attuale

mercato del lavoro lo stato occupazionale aumenta nei lavori che richiedono un

titolo di studio e qualifiche professionali elevati. Questa tendenza trova conferma

nelle connotazioni del nostro attuale mercato del lavoro, caratterizzato dalla

presenza di alcune categorie particolarmente penalizzate, vale a dire i giovani con un

basso livello di scolarizzazione e gli over 50, le cui competenze in molti casi non

rispondono ancora/più alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

Il Rapporto in questo senso fornisce indicazioni incoraggianti sul sistema

nazionale di istruzione e formazione, che presenta livelli di scolarizzazione sempre

maggiori. Il tasso di passaggio dalla scuola media inferiore al secondo ciclo, ormai da

diversi anni, ha superato il 100% ed anche nel Mezzogiorno si osserva un deciso

processo di crescita della scolarizzazione. Nelle regioni del Sud, infatti, la frequenza

della scuola dell'obbligo è ormai totale, come anche il tasso di passaggio alla scuola

secondaria superiore, dopo la licenza media. Il fenomeno della disoccupazione

giovanile nel nostro Paese continua, tuttavia, a presentare dimensioni preoccupanti,

soprattutto se in presenza di un basso titolo di studio. Tale tendenza, pur comune a

ciascuna delle diverse ripartizioni territoriali, appare connotare fortemente le

regioni del meridione, dove il tasso di disoccupazione dei giovani con un basso titolo

di studio, si presenta molto al di sopra della media nazionale.

Dalla tabella. 1 emerge, dunque, con chiarezza che la disoccupazione nel

Mezzogiorno colpisce in modo particolare i giovani (15-34enni) con un basso livello

14 Fonte: Rapporto Isfol 2009

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 94

Page 95: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

di scolarizzazione. Tra le due fasce d’età, la più penalizzata sembra essere quella dei

15-24enni in possesso della sola licenza elementare: in questa fascia d’età, infatti, , è

disoccupato quasi un ragazzo su due, contro 1 ragazzo su cinque, nella fascia dei 25-

34enni.

Tabella 1 - Tasso di disoccupazione per titolo di studio, età e ripartizione geografica. Anno2009

CIRCOSCRIZIONI

TITOLI DI STUDIOTasso di disoccupazione, anni

15-24 25-34 35 e oltre Totale

NORD

Licenza elementare 30,9 12,4 6,6 7,5Licenza media 21,5 7,6 4,8 6,5Diploma 2-3 anni 19,0 7,3 4,3 6,2Diploma 4-5 anni 14,8 5,0 2,8 4,5Laurea breve, laurea, dottor.

23,4 7,0 1,7 3,7

Totale 18,2 6,4 3,7 5,3

CENTRO

Licenza elementare 16,6 12,6 6,8 7,4Licenza media 27,2 11,3 6,5 8,8Diploma 2-3 anni 23,0 8,6 6,3 8,3Diploma 4-5 anni 23,3 8,0 3,9 6,7Laurea breve, laurea, dottor.

32,6 11,9 2,7 5,8

Totale 24,8 9,8 4,8 7,2

SUD

Licenza elementare 40,8 22,0 12,1 13,6Licenza media 34,2 19,3 10,3 14,3Diploma 2-3 anni 36,1 19,6 8,0 13,9Diploma 4-5 anni 36,9 16,0 5,5 12,3Laurea breve, laurea, dottor.

41,2 20,4 2,8 8,3

Totale 36,0 18,1 7,6 12,5

ITALIA

Licenza elementare 32,9 17,0 8,8 9,9Licenza media 27,2 12,3 6,8 9,4Diploma 2-3 anni 22,9 9,1 5,1 7,6Diploma 4-5 anni 24,2 9,0 3,8 7,2Laurea breve, laurea, dottor.

29,6 11,6 2,2 5,5

TOTALE 25,4 10,5 5,0 7,8Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Stesso andamento si rileva in ambito regionale (cfr. grafico 1). In Puglia, infatti,

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011

CLASSCLASS

CLASSCLASS

95

Page 96: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

nel 2009 circa la metà delle persone in cerca di occupazione (96.000 su 180.000)

hanno al massimo la licenza media. Più funzionali all’ingresso nel mercato del lavoro

sembrano invece i percorsi brevi, come i diplomi della durata di 2-3 anni: si tratta in

particolare di percorsi professionalizzanti realizzati negli istituti professionali o nel

canale della formazione professionale integrata.

Grafico 1 - Disoccupati per titolo di studio in Puglia. Anno 2009 (dati in migliaia)

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Non disponendo di informazioni relative allo stato formativo dei giovani della

provincia di BAT è tuttavia possibile fare riferimento per il 2009 ai valori

relativi alle province di Bari e di Foggia che ricomprendevano i dieci comuni

confluiti nella sesta provincia, ma anche agli ultimi dati disponibili (2008)

della provincia di BAT.

Prendendo a riferimento per il territorio di nostra competenza i valori di Bari

e Foggia, si nota che lo stato occupazionale dei giovani è fortemente condizionato dal

titolo di studio posseduto; soprattutto nella provincia di Foggia, circa la metà dei

giovani in cerca di occupazione ha conseguito al massimo la licenza media a fronte di

circa un ragazzo su tre della provincia di Bari (cfr. grafico 2).

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 96

Page 97: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 2

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Nel 2008, sulla base dei dati disponibili, la provincia di BAT presentava valori

più in linea con quelli della provincia di Bari: i ragazzi in cerca di occupazione con al

massimo la licenza media erano poco più di un terzo.

Grafico n. 3

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Più funzionale all’ingresso nel mercato del lavoro sembrano dunque i

percorsi brevi, come i diplomi della durata di 3/4 anni: si tratta in particolare di

percorsi professionalizzanti realizzati negli istituti professionali o nel canale della

formazione professionale integrata.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 97

Page 98: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Relativamente alla situazione occupazionale dei giovani laureati, una ricerca

Svimez ha rilevato che a tre anni dalla fine del percorso di studi, circa la metà

(46,4%) dei laureati che hanno studiato al Sud è ancora disoccupato. Disoccupato

anche il 43,3% dei laureati con il massimo dei voti a fronte del 30,8% del Centro-

Nord, dove oltre l'80% dei laureati fuori corso da più di tre anni ha comunque

trovato un'occupazione.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE OPERATIVE

La natura del fenomeno critico rilevato (basso titolo di studio) comporta

strategie obbligate: attivazione di processi formativi, per acquisire competenze

che agevolino l'entrata nella vita attiva, avendo l'accortezza di usare metodologie

e approcci formativi per una popolazione comunque adulta e con un precario

bagaglio di apprendimenti formali.

1. Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Obiettivo

Acquisire competenze professionali certificate di immediata spendibilità nel sistema

produttivo, mediante azioni formative in presenza e sul lavoro e misure di

accompagnamento.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 1 corso, della durata massima di 1.200 ore, delle quali

almeno il 20% di stage, con 15 allievi per corso ed un finanziamento di 15 euro x

h/allievo ed interesserà complessivamente 15 unità. Il percorso formativo sarà

completato con una obbligatoria azione di accompagnamento al lavoro, sotto forma di

tirocinio o di counselling alla creazione d’impresa.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 98

Page 99: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

- il percorso formativo frontale della durata di 960 ore, preceduto dalla analisi/bilancio

delle competenze;

- lo stage della durata di 240 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che preveda la

promozione e l’attuazione, per almeno il 50% degli allievi che concludono il corso, di

tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi, presso aziende operanti nel settore

professionale di riferimento del corso, o l’attuazione di una azione di

assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200 ore, per l’avvio di

attività imprenditoriale, singola o associata.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla amministrazione Provinciale di

BAT organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione, a seconda delle caratteristiche della fase di accompagnamento:

b) delle aziende che ospiteranno gli stages ed i tirocini,

b) di strutture operanti nel campo della job creation da almeno tre anni o di strutture

dell’associazionismo cooperativo per la fase di counselling /accompagnamento

/tutoraggio alla creazione d’impresa.

Potenziali destinatari

Inoccupati e disoccupati con basso titolo di studio (non superiore al diploma di scuola

secondaria di primo grado) iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia

di BAT.

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o dell’associazionismo

cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità del progetto.

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per più

del 50% degli allievi che concludono il corso.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 99

Page 100: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. Tirocini professionalizzanti

Obiettivo

Acquisire competenze professionali certificate di immediata spendibilità nel sistema

produttivo mediante esperienza formativa on the job.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione va realizzata in collaborazione con i Centri per l’Impiego della provincia di

Bari. Il tirocinio avrà la durata di 6 mesi. Al tirocinante verrà riconosciuto un

contributo di 4.500,00 euro, erogato in tranches mensili di 750 euro.

In caso di assunzione a tempo indeterminato durante l’effettuazione dello stage, il

sostegno al reddito percepito dal lavoratore si trasforma in bonus a favore

dell’impresa per la parte residua di mensilità spettanti, a partire dal momento

dell’assunzione. Il tirocinio viene realizzato sulla base di un progetto che prevede la

presenza di un tutor aziendale e la definizione delle competenze da acquisire.

L’azione interesserà 11 unità. .

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici le aziende, produttrici di beni e servizi, aventi

sede di lavoro o unità produttive nella provincia di BAT.

Potenziali destinatari

Inoccupati e disoccupati con basso titolo di studio (non superiore al diploma di scuola

secondaria di primo grado) ) iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego della

provincia di BAT.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 100

Page 101: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro N. di progetti (approvati, avviati,

conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)2 Tirocini professionalizzanti

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso Fonte

1 Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Certificazione conseguita dall’80% di allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio Sistema regionale di monitoraggio

2 Tirocini professionalizzanti

90 % tirocini conclusi.30% tirocinanti assunti

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: e) INDICATORI

Attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 101

Page 102: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part.

Target Fonte

Obiettivo specifico e): attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

Tasso di copertura della popolazione servita dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua) declinato per genere

0,8 0,8%

Monitweb e ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

Tasso di incidenza degli interventi finalizzati al lavoro autonomo e all’avvio di imprese sul totale di quelli realizzati dall’obiettivo 0 14,1%

Monitweb (da svilupp.)

Tasso di inserimento occupazionale lordo dei destinatari di Fse per target group prioritari dell’obiettivo (immigrati, popolazione in età matura) declinato per tipologia di rapporto di lavoro

21,7% 33,3%

Specifiche indagini campionarie sugli esiti occupazionali dell’azione (indagini di placement)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 102

Page 103: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

AZIONI INTEGRATE PER L'ADATTAMENTO DELLE COMPETENZE DELLE

PERSONE CON PIÙ DI 45 ANNI ALLE ESIGENZE DEL SISTEMA

PRODUTTIVO E PER CONSENTIRE LA LORO PERMANENZA ATTIVA SUL

MERCATO DEL LAVORO

Obiettivo

specifico: e)

ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE CON

PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL

MERCATO DEL LAVORO, ALL'INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO

AUTONOMO E ALL'AVVIO DI IMPRESE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE LA PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL LAVORO E

L'INSERIMENTO OCCUPAZIONALE TRAMITE L'OFFERTA DI MISURE

ATTIVE E PREVENTIVE RIVOLTE IN PARTICOLARE A GIOVANI,

DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA, PERSONE CON BASSO TITOLO DI

STUDIO, E/O CON PIÙ DI 45 ANNI

Categoria di

spesa: 67

MISURE CHE INCORAGGINO L’INVECCHIAMENTO ATTIVO E

PROLUNGHINO LA VITA LAVORATIVA

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 103

Page 104: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

La situazione del mercato del lavoro degli over 45

La transizione verso economie di mercato aperte impone alle imprese di adattarsi

al libero mercato e di rispondere alle esigenze di ammodernamento delle competenze

della loro forza lavoro per accrescere la competitività.

Contemporaneamente si è ampliato il divario sociale ed economico tra coloro che

possiedono le competenze necessarie per il libero mercato e quelli con un bagaglio di

competenze scarse o obsolete. In un mercato del lavoro segnato, dunque, da

un’esasperata competitività e flessibilità gli over 45 sono considerati, in tutti i Paesi

dell’Unione europea, una delle categorie di lavoratori più esposte al rischio

disoccupazione.

La debolezza della loro posizione nell’ambito del mercato del lavoro è infatti da

ricondurre principalmente proprio alla carenza/inadeguatezza delle competenze

professionali possedute cui spesso, sempre più di frequente, le aziende sopperiscono o

con l’ingresso di nuove competenze, provenienti le nuove leve di lavoratori o con il

ricorso ad operazioni di outsourcing.

Secondo gli studi Ires, lo stato di disoccupazione degli over 45 si accompagna

spesso a non solo al possesso di competenze professionali ormai inadeguate rispetto alle

nuove richieste del mercato, ma anche ad una bassa scolarità e a condizioni retributive

inferiori alla media nazionale.

L’analisi territoriale mostra che questa fascia di lavoratori si concentra in modo

particolare nelle regioni meridionali, dove spesso gli uomini over 45 rappresentano, da

un punto di vista occupazionale, il cardine principale intorno a cui ruota la sussistenza

della famiglia nel suo complesso (crf. tabella 1).

Anche in Puglia, come in tutte le regioni meridionali, la partecipazione dei

giovani e delle donne al mercato del lavoro è particolarmente bassa e la posizione

occupazionale del capofamiglia si presenta più critica che altrove: un eventuale

indebolimento dello stato occupazionale degli uomini over 45, infatti potrebbe,

soprattutto nei periodi di alternanza tra lavoro e non lavoro, far scivolare tutto il nucleo

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 104

Page 105: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

familiare in situazioni di indigenza.

Tabella 1 - Ripartizione geografica e modelli familiari Italia - Anno 2009

Nord ovest

Nord est Centro Sud Isole Totale

Lavora solo l'uomo 25,2 21,3 28,2 51,8 54,8 34,6 Lavorano entrambi 71,5 75,2 67,8 42,7 40,5 61,3 Lavora solo la donna 3,4 3,5 4 5,5 4,6 4,2 Totale 100 100 100 100 100 100

Fonte: EU SILC 2009

Grafico n. 1

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

In Puglia, questa situazione è resa ancor più critica dall’ulteriore diminuzione

nel corso del 2009 del tasso d’occupazione degli over 45, attestatosi al 56,6% mentre

quello degli over 55 è sceso al 13,9%. Valori che collocano la Puglia all’ultimo posto tra

le Regioni del Sud, dopo la Campania (cfr. grafico 2).

Il tasso occupazionale al Sud è poi fortemente dipendente dal livello di

scolarità posseduto (cfr tabella 2). I dati Istat confermano che al Sud, nel 2009, risulta

occupato soltanto il 32,2% degli over 45 in possesso della licenza elementare, (rispetto

al 56,6% dei lavoratori del Nord o al 49,1% dei lavoratori del Centro Italia) e circa la

metà (52,6%) di coloro che posseggono la licenza media (rispetto al 75% dei lavoratori

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 105

Page 106: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

del Nord o al 70,4% dei lavoratori del Centro Italia).

Grafico 2 - Tasso di occupazione degli over 45 nelle regioni meridionaliAnno 2009 - (valori %)

Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Tabella 2 - Tasso di occupazione degli over 45 per titolo di studio e ripartizione geografica. Anno 2009 (valori %)

CLASSI DI ETÀ

Licenza elementar

e

Licenza media

Diploma 2-3 anni

Diploma 4-5 anni

Laurea dottorato Totale

NORD45-54 56,6 75,0 79,7 87,5 92,2 79,955-64 20,9 31,8 36,8 49,0 63,1 35,2

CENTRO45-54 49,1 70,4 76,9 84,0 91,5 77,255-64 22,6 34,3 40,7 51,3 66,6 39,3

MEZZOGIORNO45-54 32,2 52,6 65,8 72,8 90,3 58,755-64 18,0 32,9 38,1 52,7 68,1 34,3

ITALIA45-54 42,2 66,2 76,8 82,3 91,5 72,255-64 20,0 32,6 37,7 50,7 65,6 35,7Fonte Elaborazione su dati ISTAT,Rilevazione sulle Forze di lavoro

Nell’ambito della provincia di BAT la popolazione over 45 era costituita al 1°

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011

Popolazione di 15 anni e oltre per titolo di studio, classe di età e

106

Page 107: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

gennaio 2010 complessivamente da 97.744 unità (cfr. grafico 3).

Grafico n. 3

Fonte: DemoIstat

L’indisponibilità per l’anno 2009 di dati relativi allo stato occupazionale degli

over 45 della provincia di BAT si farà riferimento agli ultimi valori disponibili

(anno 2008) e per il 2009 dagli indici registrati nelle province di Bari e Foggia, a

cui facevano capo i dieci comuni ora confluiti nel territorio della nuova

provincia.

Nel 2008, nella provincia di BAT, il tasso di occupazione dei 45-64enni si

attestava al 44,7% con forti differenzazioni rispetto alla variabile di genere che vede la

componente femminile in una condizione di sensibile ritardo rispetto alla componente

maschile (cfr. grafico n. 4). Infatti, considerando la fascia dei 55-64enni, il dato

provinciale che emerge indica che il 36,6% della popolazione residente risulta

occupata, ma tale percentuale scende al 15,1% se si considera il dato della sola

componente femminile. Tale differenza diventa peraltro ancor più evidente

confrontano i dati delle persone tra i 45 e i 54 anni, laddove la percentuale degli

occupati passa dall’85% registrato per la componente maschile a poco più del 22% per

quella femminile.

Osservando l’andamento dell’occupazione nell’ultimo biennio anche delle altre

due province pugliesi di riferimento si rileva che la BAT presenta un tasso

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 107

Page 108: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

d’occupazione degli over 45 sensibilmente inferiore: 51,4% a fronte del 60,1 di Bari e

del 57,8 della provincia di Foggia (cfr. grafico n. 5).

Grafico n. 4

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico n. 5

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

C’è inoltre da considerare che la situazione occupazionale dei 45-54enni a Bari

mostra nel 2009 un calo (-3 punti percentuali circa) mentre si registra un sensibilissimo

aumento per la fascia degli over 55.

Andamento inverso, invece, anche se più contenuto, nella provincia di Foggia: a

fronte di un lievissimo incremento del tasso di occupazione degli over 45 (+1 punto

percentuale) , si registra una lieve flessione degli over 55 (cfr. grafico 6)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 108

Page 109: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 6

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Molto evidente, rispetto alla variabile di genere, è il divario dello stato

occupazionale della componente femminile: nelle due province infatti lavora circa una

donna su tre uomini in entrambe le fasce d’età (cfr. grafico 7).

Grafico n. 7

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 109

Page 110: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE OPERATIVE

Una delle possibilità per ridimensionare i rischi di fuoriuscita dalla vita attiva degli

over 45 è data dalla formazione professionale, in grado di “adattare” il bagaglio di

competenze possedute alle nuove performances lavorative richieste.

.

1. Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Obiettivo

Sostenere la permanenza nella vita attiva e facilitare il reingresso nel mercato del lavoro

di soggetti disoccupati over 45 mediante processi formativi di riqualificazione delle

proprie competenze.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 1 corso, della durata massima di 1.000 ore, delle quali

almeno il 20% di stage, con 15 allievi per corso e con un finanziamento di 15 euro x

h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 15 unità. Il percorso formativo sarà

completato con una obbligatoria azione di accompagnamento al lavoro, sotto forma di

tirocinio o di counselling alla creazione d’impresa.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

- il percorso formativo frontale della durata di 800 ore, preceduto dalla analisi/bilancio

delle competenze;

- lo stage della durata di 200 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che preveda la

promozione e l’attuazione, per almeno il 50% degli allievi che concludono il corso, di

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 110

Page 111: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi, presso aziende operanti nel

settore professionale di riferimento del corso, o l’attuazione di una azione di

assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200 ore, per l’avvio di

attività imprenditoriale, singola o associata.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale

di BAT organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, in rete con

aziende.

Potenziali destinatari

Disoccupati over 45 anni, iscritti nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia di

BAT, che intendano riqualificare le competenze di cui sono in possesso

Vincoli alla ammissibilità dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o dell’associazionismo

cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità del progetto.

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per più

del 50% degli allievi che concludono il corso.

3. PARTE TERZA:

INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.11.- Indicatori di realizzazione

AZIONI INDICATORI

1 Percorsi formativi di riqualificazionen. di progetti approvati, attivati e conclusin. di destinatari previsti, ammessi alle prove finali e ritenuti idonei

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 111

Page 112: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.1.2.- Indicatori di risultato

AZIONI Dato partenza

Dato atteso Fonte

1 Percorsi formativi di riqualificazioneCertificazione finaleconseguita da 80% iscritti

Sistema di monitoraggio regionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: e) INDICATORIAttuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza

Target Fonte

Obiettivo specifico e) : attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

Tasso di copertura della popolazione servita dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua) declinato per genere

0,8% 0,8%

Monitweb e ISTAT, rilevazione delle forze di lavoro

Tasso di incidenza degli interventi finalizzati al lavoro autonomo e all’avvio di imprese sul totale di quelli realizzati dall’obiettivo

0 14,1% Monitweb (da svilupp.)

Tasso di inserimento occupazionale lordo dei destinatari per target-group

Specifiche indagini campionarie sugli esiti

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 112

Page 113: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

prioritari età matura) declinato per dell’obiettivo (immigrati, popolazione in tipologia di rapporto di lavoro

21,7% 33,3% occupazionali dell’azione (indagini di placement)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 113

Page 114: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività AZIONI PER PROMUOVERE LA CRESCITA DI NUOVE IMPRENDITORIALITA’ BASATA SU UN USO ESTENSIVO DELLE TECNOLOGIE ICT

Obiettivo specifico: e)

ATTUARE POLITICHE DEL LAVORO ATTIVE E PREVENTIVE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI NEL MERCATO DEL LAVORO, ALL'INVECCHIAMENTO ATTIVO, AL LAVORO AUTONOMO E ALL'AVVIO DI IMPRESE

Obiettivo operativo

SOSTENERE LA NUOVA IMPRENDITORIALITA’ IN PARTICOLARE NEI SETTORI STRATEGICI INDICATI NEL DOCUMENTO STRATEGICO REGIONALE E DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE A FINALITA’ STRUTTURALE

Categoria di spesa: 68

SOSTEGNO AL LAVORO AUTONOMO E ALL’AVVIO DI IMPRESE

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 114

Page 115: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

L’uso della tecnologia ICT

La crescente attenzione della Regione per le tecnologie ICT è testimoniato dal

fatto che la Puglia si è dotata di recente di un Centro di Competenze nel settore

dell’Information and Communication Tecnology (Ict): si chiama Daisy-Net, società

consortile a cui partecipano le Università di Bari, Foggia e del Salento, il Politecnico di

Bari e già 32 aziende locali - ma il numero è destinato a crescere - grandi, medie e

piccole. Ha sede a Tecnopolis ed ha per obiettivo fornire risposte concrete e rapide al

bisogno di innovazione delle imprese del territorio.

Dei sei centri nati al Sud, organizzati su basi regionali, Daisy-Net (acronimo di

Driving Advances of Ict in South Italy - Net, http://daisy-net.com) è l’unico in Puglia nel

settore dell’Ict. Il Ministero dell'Università e della Ricerca, infatti, su indicazione Ue nel

2006 ha voluto la realizzazione dei Centri di Competenza come un tipo di Polo di

Innovazione. Quello Ict-Sud si compone di cinque nodi, nelle regioni dell'obiettivo 1:

Calabria (capofila), Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Daisy-Net rappresenta un polo

di innovazione ed è un laboratorio pubblico-privato attivo anche nei Distretti produttivi

per trovare alle imprese il giusto modello di business, anche trasformando i problemi

ambientali, sociali ed industriali in nuove opportunità, nonché le relative tecnologie

idonee a perseguirlo. Il centro pugliese ha già visto approvarsi un progetto nell’ambito

del bando “Industria 2015”, il disegno di legge del 2006 che stabilisce le future linee

strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano. Il progetto

verte sulla gestione della logistica per rafforzare il Made in Italy e la sua certificazione,

in particolare nel settore portante dell’agroalimentare.

Un interessante quadro dell’attenzione delle aziende pugliesi per le nuove

tecnologie ICT è quello che si ricava dai risultati dell’indagine condotta dalla School of

Management del Politecnico di Milano, su un campione statisticamente significativo di

circa 400 imprese della Puglia con un numero di addetti inferiore a 500 addetti.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 115

Page 116: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Dall'indagine emerge che gli imprenditori del Sud sono attenti e sensibili alle tematiche

ICT: nel 2008 infatti le PMI locali hanno speso 320 milioni di Euro in IT e le imprese

pugliesi sono in linea con la media delle PMI italiane, anche se più della metà è ancora

immatura in termini di utilizzo di tali tecnologie. Per quanto riguarda la dimensione

complessiva del mercato It della Puglia, calcolato come somma degli acquisti di

componenti hardware, di licenze software e di servizi It da parte delle imprese fino a

500 addetti nel corso del 2008, ammonta a circa 320 milioni di euro, a fronte di una

spesa media per addetto pari a circa 460 euro. Circa il 55% del mercato It è relativo

all’acquisto di dispositivi hardware. Il restante 45% fa riferimento all’acquisto di licenze

software, relative a tutte le applicazioni pacchettizzate utilizzate nelle imprese e

all’acquisto di servizi It, che possono essere relativi all’infrastruttura It dell’impresa o al

parco applicativo.

Le microimprese, con un numero di addetti inferiore a 10, rappresentano la

fetta più rilevante del mercato, pari a circa il 55%, mentre rappresentano circa il 95%

del totale delle imprese operanti in Puglia. Le imprese con numero di addetti compreso

tra 10 e 49 pesano invece circa il 30% del mercato It, mentre il restante 15% è

costituito dalle imprese con un numero di addetti compreso tra 50 e 500.

Focalizzando l’attenzione sulle imprese “lungimiranti”, emergono alcune

“condizioni” comuni favorevoli allo sviluppo dell’innovazione basata sulle Ict: una

elevata sensibilità del vertice nell’utilizzo di tali tecnologie, la presenza all’interno

dell’impresa di un Pivot Ict, un “innovatore” in grado svolgere un ruolo di collegamento

tra il business, la funzione It e i fornitori, e infine la presenza di una direzione It con

competenze non solo tecnologiche ma anche gestionali e di business. I settori in media

più “maturi” sono quelli della chimica-gomma-plastica, del metalmeccanico-elettrico e

dei servizi finanziari e assicurativi. Al contrario, costruzioni, commercio e trasporti sono

quelli caratterizzati da un livello di maturità Ict inferiore, soprattutto a causa del peso

rilevante delle imprese di dimensioni minori, in cui l’adozione di tali tecnologie è

ancora bassa.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 116

Page 117: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Dall’analisi emerge come una percentuale consistente di imprese (pari al 25%)

utilizzi sistemi sviluppati ad hoc “datati” (con un anno medio di adozione che risale al

2000) e quindi poco flessibili rispetto ai cambiamenti che si dovessero rendere

necessari. Al contrario, la percentuale di imprese che ha adottato sistemi gestionali

“evoluti” (Erp internazionali, gestionali verticali e gestionali nazionali), caratterizzati da

un livello più elevato di flessibilità, risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale

(22% rispetto al 29%). Solo il 14% delle Pmi ha integrato il sistema gestionale

attraverso l’utilizzo di applicazioni “evolute” quali, ad esempio, la Business Intelligence,

il Crm, le applicazioni Mobile &Wireless, le applicazioni Intranet ed Extranet, ecc. Negli

altri casi di adozione si osserva un utilizzo di tali applicazioni confinato ad alcuni ambiti

specifici, senza un chiaro progetto di integrazione con il resto del parco applicativo.

In particolare, il 10% delle imprese con un numero di addetti compreso tra 250

e 500 utilizza applicazioni di Business Intelligence, contro una media nazionale

superiore al 30%. Le applicazioni Mobile&Wireless più diffuse sono quelle più semplici

di Mobile Office, seguite dalle applicazioni di gestione del magazzino e di automazione

della forza vendita, in particolare nel commercio e in alcuni comparti del

manifatturiero. Solo nei casi più evoluti, le applicazioni Intranet supportano la gestione

documentale e la collaborazione tra i dipendenti. In tutti gli altri casi si limitano a

fornire informazioni e servizi generici ai membri dell’organizzazione.

Migliore è la situazione delle PMI della Puglia, con riferimento all’infrastruttura

Ict. Se, da una parte, circa 1 impresa su 4 utilizza un’infrastruttura “Conservativa”

(basata su tecnologia proprietaria), coerentemente con la maggiore diffusione di

sistemi sviluppati ad hoc che spesso si basano su tali infrastrutture, dall’altra si

evidenzia una percentuale contenuta di infrastrutture “Embrionali” e una diffusione di

infrastrutture “Evolute” in linea con i dati rilevanti a livello nazionale.

L’indisponibilità di dati specifici relativamente al settore ICT, riferibili alla sola

provincia di BAT, ci consente di far nostre le conclusioni dell’indagine Istat

relativamente al loro utilizzo da parte delle imprese di piccole e medie dimensioni,

date le caratteristiche strutturali del tessuto economico e produttivo locale.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 117

Page 118: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. SECONDA PARTE: STRATEGIE OPERATIVE

L’elemento più significativo del quadro delineato è dato dalla constatazione

che la minore maturità nella diffusione/utilizzazione dell’ICT è legata

prevalentemente alle dimensioni aziendali (abbiamo notato come anche la variabile

settoriale in ultima analisi fosse riconducibile a quella dimensionale). Ed è appunto la

creazione o il rafforzamento di micro e piccole aziende che è la finalità prioritaria di

questa azione.

1. Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Obiettivo

Sviluppo di competenze per la creazione o il rafforzamento di micro e piccole imprese

basate sull’uso estensive delle ICT.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 1 corso, della durata massima di 1.000 ore, delle

quali almeno il 20% di stage, con 15 allievi per corso e con un finanziamento di 15

euro x h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 15 unità. Il percorso

formativo sarà completato con una obbligatoria azione di accompagnamento al

lavoro, sotto forma di tirocinio o di counselling alla creazione d’impresa.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

- il percorso formativo frontale della durata di 800 ore, preceduto dalla

analisi/bilancio delle competenze;

- lo stage della durata di 200 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che preveda la

promozione e l’attuazione, per almeno il 50% degli allievi che concludono il corso, di

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 118

Page 119: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi, presso aziende operanti nel settore

professionale di riferimento del corso, o l’attuazione di una azione di

assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200 ore, per l’avvio di

attività imprenditoriale, singola o associata.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione

Provinciale di Bari organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito

provinciale, in rete con aziende leader nel settore informatico.

Potenziali destinatari

Disoccupati in possesso di diploma o laurea.

Vincoli alla ammissibilità dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o dell’associazionismo

cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità del progetto.

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per

più del 50% degli allievi che concludono il corso ed ai progetti che prevedono come

campo di attività i beni culturali.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1. INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI

1Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 119

Page 120: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI

Dato di part. Dato atteso Fonte

1

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Conclusionefrequenza80% iscritti

Sistema di monitoraggio regionale

3.2 INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: e) INDICATORIAttuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di partenza Target FonteObiettivo specifico e): attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all'avvio di imprese

Tasso di copertura della popolazione servita dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua) declinato per genere

0,8% 0,8%

ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

Tasso di incidenza degli interventi finalizzati al lavoro autonomo e all’avvio di imprese sul totale di quelli realizzati dall’obiettivo

0 14,1%

Sistema regionale di monitoraggio

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 120

Page 121: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tasso di inserimento occupazionale lordo dei destinatari per target group prioritari dell’obiettivo (immigrati, popolazione in età matura), declinato per tipologia di rapporto di lavoro

21,7% 33,3%

Specifiche indagini campionarie sugli esiti occupazionali dell’azione (indagini di placement)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 121

Page 122: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività INTERVENTI DI SOSTEGNO AGLI ACCORDI FRA LE PARTI SOCIALI

FINALIZZATI ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO PREVIO PERCORSO DI

FORMAZIONE MIRATA, INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA

PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO DEL LAVORO

Obiettivo

specifico: f) MIGLIORARE L’ACCESSO DELLE DONNE SULL’OCCUPAZIONE E RIDURRE

LE DISPARITA’ DI GENERE

Obiettivo

operativo SOSTENERE L’ACCESSO DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO

Categoria

di spesa:

66

ATTUAZIONE DI MISURE ATTIVE E PREVENTIVE SUL

MERCATO DEL LAVORO

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 122

Page 123: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE

AL MERCATO DEL LAVORO

INTRODUZIONE E MESSA A REGIME DI POLITICHE DI CONCILIAZIONE

PER PROMUOVERE L’ ACCESSO DELLE DONNE AL MERCATO DEL

LAVORO E ALLA FREQUENZA AI PERCORSI FORMATIVI, ATTRAVERSO

LO SVILUPPO DI SERVIZI INNOVATIVI COME IL TUTORAGGIO E I

VOUCHER DI CONCILIAZIONE

RAFFORZAMENTO E QUALIFICAZIONE DELL'OFFERTA DI SERVIZI

ATTRAVERSO LA FORMAZIONE DI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI,

QUALI FIGURE DI "SOSTITUZIONE" PER FAVORIRE LE DONNE

LAVORATRICI

PERCORSI INTEGRATI E INDIVIDUALIZZATI PER IL RECUPERO E LA

TRANSIZIONE AL LAVORO DELLE DONNE, ANCHE IN CONDIZIONE DI

DISAGIO SOCIALE

INIZIATIVE A SUPPORTO DELLE LOTTA ALLE DISCRIMINAZIONI

RETRIBUTIVE E DI CARRIERA DELLE DONNE

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 123

Page 124: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Obiettivo

specifico f)

MIGLIORARE L’ACCESSO DELLE DONNE SULL’OCCUPAZIONE E RIDURRE

LE DISPARITA’ DI GENERE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE L’ACCESSO DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO

Categoria di

spesa: 69

MISURE PER MIGLIORARE L'ACCESSO ALL'OCCUPAZIONE ED

AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE SOSTENIBILE DELLE DONNE

ALL'OCCUPAZIONE PER RIDURRE LA SEGREGAZIONE DI GENERE SUL

MERCATO DEL LAVORO E PER RICONCILIARE LA VITA LAVORATIVA E

PRIVATA, AD ESEMPIO FACILITANDO L'ACCESSO AI SERVIZI DI CUSTODIA

DEI BAMBINI E ALL'ASSISTENZA DELLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 124

Page 125: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

Le donne e il mercato del lavoro in Europa e in Italia

Le donne rappresentano, in tutti i Paesi europei, uno dei target più deboli del

mercato del lavoro (cfr. tabella 1).

Tabella 1 - Tasso di occupazione in Europa per numero di figli anno 2009 - (valori %)

Paesi Numero di figli Totale0 1 2 3

Italia 65 60,6 54,6 42,6 60,2 UE 27 76,7 72,4 69,2 55 72 Francia 81,3 79 78,4 58,2 77,4 Germania 81,6 76,8 70,3 51,1 76,4 Olanda 82,5 80,8 80,1 70,2 80,2 Regno U. 82,7 76,1 71,4 50,4 75,2Spagna 71,3 65,2 61,1 52,2 65,9

Fonte: Eurostat Labour Force survey 2009

La situazione dell’occupazione femminile15 nel vecchio continente presenta alcune

caratteristiche peculiari, sintetizzate dalla Relazione sulla parità di opportunità tra uomo e

donna 2009 della Commissione europea in otto punti:

crescita annuale e costante dell’occupazione femminile, con ritmo superiore a quella

maschile, anche tra gli over 55;

sensibile e progressiva riduzione del divario di genere nel tasso di occupazione ma

persistenza di tale squilibrio nelle classi giovanili, che non spiegandosi solo col fattore

istruzione (più elevata tra le donne) - chiama in causa dinamiche discriminatorie;

segregazione settoriale e professionale costante, e in alcuni paesi perfino in aumento.

Ciò sembrerebbe indicare che le donne continuano a lavorare in settori e professioni

dove già si riscontra una forte presenza femminile;

persistente divario di genere nella retribuzione, stabilmente assestato sul 15% dal

2003;

15 Fonte: ISFOL, Mercato del lavoro e politiche di genere 2009-2010, I Rapporto sull’occupazione femminile in Italia, Roma 2011.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 125

Page 126: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

drastico calo del tasso di occupazione delle donne con figli piccoli a carico (-13,6 punti

in media), e parallelo aumento invece di quello maschile. Infatti il tasso di occupazione

delle donne con figli a carico è appena del 62,4%, contro il 91,4% degli uomini, con uno

scarto di ben 29 punti percentuali;

prevalenza femminile nel part time e nei contratti atipici: oltre tre quarti dei lavoratori

a tempo parziale sono donne (76,5%), un dato che corrisponde a una donna su tre,

rispetto a meno di un uomo su dieci. Anche il ricorso a contratti d'impiego a tempo

determinato è più frequente tra le donne (il 15,1%, ovvero un punto in più rispetto agli

uomini);

frammentarietà e minore rimuneratività delle carriere professionali delle donne : più

brevi, più lente e meno vantaggiose.

Da un punto di vista meramente quantitativo, secondo i dati Istat 2009 le donne in

Italia rappresentano circa la metà delle forze di lavoro (appena il 30,6% nel

Mezzogiorno). Il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese è sceso negli ultimi

mesi al 46,4%, collocando l’Italia all’ultimo posto in Europa. Il 30,6 % rispetto al 69% di

quella maschile.

Grafico 1 - Tasso di occupazione maschile e femminile dei 15-64enni per ripartizione territoriale. Anno 2009 - (Valori %)

Fonte Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 126

Page 127: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Dall’analisi delle diverse ripartizioni territoriali (cfr. grafico 1) si osserva che la

partecipazione femminile al mercato del lavoro risulta inferiore a quella maschile in

tutto il territorio nazionale.

Le donne e il mercato del lavoro in Puglia

Secondo l’indagine Cesos del 2008 “Il lavoro femminile in Puglia”, il tasso

d’occupazione delle donne tra 15-64 anni è aumentato di circa 41 mila unità, ad un

tasso medio annuo dello 0,2%, in linea con l’andamento registrato nel Mezzogiorno a

fronte di una flessione dell’occupazione maschile. Molto ragionevolmente questo

andamento è dovuto al processo di flessibilizzazione del mercato del lavoro e al

progressivo e continuo sviluppo dei lavori cosiddetti “atipici” che hanno contribuito ad

accrescere la propensione delle imprese ad incrementare l’occupazione femminile.

Nonostante questo trend positivo la presenza femminile nel mondo del lavoro

pugliese continua a presentare ancora forti squilibri rispetto alla componente maschile

ed accusa un ritardo rispetto alla media nazionale di oltre 17 punti percentuali: nel

2009 il tasso di occupazione femminile della Puglia non raggiunge il 30% rispetto al

47% circa della media italiana, come ci attesta la tabella 2.

Tabella n. 2 - Occupati in complesso e tasso di occupazione (15-64 anni) per sesso e regione

Anno 2009 (valori assoluti in migliaia e valori in percentuale)

Occupati Tasso di occupazione

Maschi Femmine Maschi e femmine

Maschi Femmine Maschi e femmine

ITALIA 13.499 9.151 22.650 68,6 46,4 57,5Puglia 821 403 1.224 50,2 29,2 44,9

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

.

Nelle province di Bari e Foggia il tasso di occupazione femminile, che varia in

relazione alle fasce d’età, si attesta nel 2009 rispettivamente al 33,2 e al 38,3% (cfr.

tabella 3).

Il differenziale dell’occupazione tra maschi e femmine nel periodo 2004-2008

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 127

Page 128: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

oscilla per Bari dal 37,6% del 2005 al 33,7% del 2008 e per Foggia dal 39,2% del 2005

al 34,8 dell’anno precedente (cfr. grafico 2). Leggermente più contenuto nel 2009 sia

nella provincia di Bari che di Foggia attestandosi rispettivamente al 31,5% e al 36,1%.

Tabella 3 - Tasso di occupazione per classe d'età, sesso e area geografica.Anno 2009

Area

geografica

Totale (Maschi e Femmine) Femmine

15-24 anni

55 e oltre

15-64anni Totale

15-24 anni

55 e oltre

15-64anni Totale

Foggia 13,0 14,5 41,6 33,2 7,6 6,8 23,6 18,2Bari 20,6 15,7 47,2 38,3 16,4 7,4 31,5 24,8Taranto 20,1 10,6+ 43,9 35,0 13,8 6,7 26,9 20,9Brindisi 20,2 10,5 42,8 33,7 14,2 6,1 28,5 21,7Lecce 16,7 13,9 45,0 34,9 13,1 8,3 31,4 23,5PUGLIA 18,4 13,9 44,9 35,8 13,6 7,3 29,2 22,6ITALIA 21,7 15,5 57,5 44,9 17,0 9,7 46,4 34,7Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico 2 - Andamento del differenziale dei tassi di occupazione tra maschi e femmine

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Le donne e il mercato del lavoro in Provincia di BAT

Secondo le stime Istat aggiornate al I gennaio 2010, la popolazione femminile

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 128

Page 129: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

nella provincia di BAT ammontava a 132.156 unità. La distribuzione rispetto alle

diverse fasce d’età quella riportata nel grafico 3.

Grafico 23- Popolazione femminile in Provincia BAT (1.1.2010)

Fonte: DemoIstat

Passando ad esaminare l’analisi del mercato del lavoro femminile della

provincia di BAT, l’indisponibilità anche in questo caso di dati sullo stato occupazionale

delle donne induce a prendere come riferimento utile l’ultimo indice disponibile,

riferibile all’anno 2008.

Nel 2008 solo il 27,5% delle donne in età lavorativa (15-64enni) aveva una

occupazione: valore al di sotto della media regionale (30,2), ma soprattutto molto

distante da quella nazionale (47,2%) (cfr. grafico 3).

La lettura del mercato del lavoro in un’ottica di genere

Osservando le caratteristiche qualitative del nostro mercato del lavoro si continua

a rilevare la presenza di elementi che caratterizzano, in un’ottica di genere, la

debolezza “strutturale” della presenza delle donne nel mercato del lavoro:

gap di genere, differenziali percentuali tra uomini e donne, in tutti gli indicatori

del mercato del lavoro (tassi di attività, tassi di occupazione, tassi di

disoccupazione, inattività);

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 129

Page 130: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 3 - Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) Anno 2008

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

una specificità di genere nello scivolamento dall’occupazione all’inattività;

una strutturale segregazione di genere nel mercato del lavoro, per settori e

professioni (orizzontale e verticale);

una stretta correlazione di genere tra occupazione e presenza di figli, con

andamenti diversi per uomini e donne;

una discontinuità occupazionale femminile legata all’evento maternità;

forti squilibri tra uomini e donne nella gestione dei tempi di lavoro e di cura.

Alcuni di questi squilibri sono spesso correlati alla condizione familiare delle donne,

soprattutto quelle d’età compresa tra i 29 e i 49 anni. Questa fase, infatti, rappresenta

nella vita di una donna un momento cruciale sia per lo sviluppo dei percorsi di carriera,

sia per le scelte di maternità e in molti casi, corrisponde ad un arresto, definitivo o

momentaneo, del percorso lavorativo (cfr. tabella 4)

Al 2010, dunque, la maternità continua ad essere il principale motivo di

abbandono del lavoro da parte delle donne, che comporta una perdita secca dal

mercato del 16%. Le donne che lavoravano subito prima della nascita del figlio e che

subito dopo non lavoravano più, motivano l’abbandono del lavoro per poter stare con

il figlio in più dell’87% dei casi; mentre nel restante 13% avevano perso il lavoro.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 130

Page 131: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n. 4 - Transizioni lavoro – non lavoro a seguito della maternità

Immediatamente prima della maternità

Subito dopo la maternità

LAVORAVA NON LAVORAVA TOTALE

LAVORAVA 38,6 20,7 59,3NON LAVORAVA 3,8 36,9 40,7

TOTALE 42,4 57,6 100Fonte: Isfol Plus 2009

Le donne che hanno lavorato prima e dopo la nascita del figlio hanno usufruito

di un periodo di maternità garantita in oltre l’85% dei casi, mentre il restante 15% non

era sotto contratto durante il periodo di maternità. Le donne che non hanno lavorato

né prima né dopo la nascita del figlio nel 22% dei casi dichiarano come motivo

l’assenza di possibilità occupazionali, a fronte di un 78% che ha fatto questa scelta per

motivi personali o familiari.

Secondo un’indagine Isfol relativa alle determinanti dell’inattività femminile16

infatti, la condizione genitoriale e il “prendersi cura dei figli” risulta uno dei motivi

prevalenti dell’interruzione del lavoro, seguito dalla “scadenza del contratto” o

“licenziamento/ chiusura dell’azienda” (cfr. tabella 5).

Tabella n. 5 - Motivi interruzione della precedente attività lavorativa e attuale condizione. Anno 2008

Motivo prevalente per il qualeha smesso di lavorare

Attuale condizione prevalente ex lavoratrici

In cerca di occupazione Inattive Totale

Licenziamento, chiusura dell’azienda 16.60 12.60 14.00

Scadenza contratto a termine 35.30 17.30 23.80Prendersi cura dei figli 18.60 45.90 36.10Altro 21.40 10.50 14.40Non risponde 8.10 13.70 11.70

Totale 100,0 100,0 100,0Fonte: Isfol Indagine sull’attività femminile, 2008

Stesse conclusioni si ricavano anche dall’indagine “Isfol Plus 2009” (cfr. tabella 6)

16 Indagine CATI condotta nel 2007 su un campione di 6000 donne residenti in Italia tra i 25 e i 45 anni.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 131

Page 132: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

sulla discontinuità occupazionale delle donne con figli: le analisi, infatti, confermano

che la maternità determina una netta caduta di partecipazione al mondo del lavoro.

Nella scelta dell’interruzione dell’attività lavorativa tuttavia incidono simultaneamente

più fattori: l’assenza di una rete familiare di sostegno, la non condivisione dei carichi

familiari e la carenza di servizi disponibili ed economicamente accessibili di supporto e

cura.

La caduta di partecipazione a seguito di maternità è più elevata nel nord dove

più elevata è l’occupazione femminile e più ridotta al sud dove i tassi di occupazione

delle donne sono più bassi. Pertanto non esiste alcun condizionamento extrasistema

che determini una variazione significativa a questa condizione.

Tabella n. 6- Transizioni lavoro – non lavoro a seguito della maternità

Fonte: Isfol Plus 2009

Rispetto alle classi di età l’incidenza maggiore si registra nella fascia 30-39, ossia

il momento in cui la donna viene simultaneamente compressa da esigenze di cura di

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 132

Page 133: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

figli e di anziani. In questa condizione il calcolo del costo opportunità di restare al

lavoro o affidarsi a terzi diventa dirimente, parallelamente alla valutazione della

disponibilità, accessibilità e fruibilità dei servizi di cura.

La questione degli strumenti di conciliazione è quindi un tema strettamente

legato alla partecipazione femminile. La tabella 7 evidenzia il rapporto tra donne non

occupate e conciliazione. Ossia donne che sarebbero disposte a lavorare se si

realizzassero una serie di condizioni.

Da uno studio realizzato dal Cesos nel 2009 sulle donne pugliesi inoccupate si

ricava che circa i 2/3 del campione sarebbe invece disposte a lavorare. L’indagine,

inoltre, mette in luce inoltre che la donna rappresenta una risorsa potenziale

inespressa che potrebbe al contrario dare un ampio contributo alla crescita del

prodotto interno lordo, se inserita in un mercato del lavoro stabile dal punto di vista

della sicurezza del rapporto di lavoro e flessibile dal punto di vista degli orari.

Secondo un’indagine di Confartigianato del 2009, l’82% delle imprenditrici

pugliesi intervistate sostiene che il problema maggiore è rappresentato dalla difficoltà

di conciliare l’impegno lavorativo e la cura della famiglia. Un problema talmente grave

che l’88% delle intervistate ritiene impossibile assentarsi dal lavoro per dedicarsi ai figli

o delegare ad altri le proprie mansioni nel periodo della maternità.

Il 63% del campione è drastico: la passione per il lavoro costringe a rinunciare

alla famiglia.

Per risolvere il problema il 91% chiede di aumentare i servizi alla famiglia, come

gli asili nido.

Stesse conclusioni si ricavano dall’indagine ISFOL PLUS del 2009: dalla tabella 7

infatti si ricava che l’assenza o l’insufficienza di un adeguato sistema di welfare sembra

rappresentare non solo un ostacolo al miglioramento delle condizioni di vita e di

indipendenza delle donne, ma si configura come vera e propria azione discriminatoria

che, di fatto, rende più difficile la loro partecipazione attiva al mercato del lavoro.

Tabella n. 7 - Disponibilità a lavorare qualora si verificassero determinate condizioni (donne

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 133

Page 134: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

in età 15-74 anni) - Anno 2009

Fonte: Isfol Plus 2009

Il tasso di inattività femminile

Altro indicatore che consente di completare l’analisi del mercato del lavoro è il

tasso d’inattività, costruito rapportando il numero di persone inattive (ossia non forze

di lavoro) al totale della popolazione di riferimento. Le non forze di lavoro sono

costituite da persone che in sede d’indagine hanno dichiarato di essere in condizione

non professionale, di non aver svolto alcuna attività lavorativa, né di aver cercato

lavoro nel periodo di riferimento.

Nel 2009, l’inattività femminile si attesta al 61,7% contro il 40% maschile su

base nazionale, con le relative connotazioni territoriali: nel complesso si tratta di 9,8

milioni di donne che risulta inattiva (cfr tabelle nn. 8 e 9).

In Puglia il fenomeno dell’inattività femminile interessa il 73,1% (64% nel 2008)

contro il 43,8% della componente maschile. Colpisce poi che in Puglia più della metà

delle donne tra i 25 e i 44 anni risulti inattiva, contro circa un terzo del valore medio

nazionale.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 134

Page 135: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella n.8 - Tasso di inattività maschile per classe di età e Regione Anno 2009 (valori %)

REGIONI 15 -24 anni

25 -34 anni

35 -44 anni

45 -54 anni

55 anni e oltre

Totale 15-64 anni

Totale

Piemonte 59,8 7,8 3,2 5,7 79,0 22,9 38,9 Valle d'Aosta 62,9 7,1 2,9 5,4 78,8 22,7 37,6 Lombardia 59,8 6,1 3,0 4,4 76,6 21,1 35,2 Trentino-Alto Adige 54,8 8,8 2,8 3,6 74,2 21,1 33,7 Bolzano/Bozen 50,0 7,2 3,0 3,1 70,8 19,2 31,1 Trento 60,0 10,3 2,6 4,1 77,1 22,9 36,2 Veneto 61,1 8,5 4,0 5,3 76,9 22,1 36,0 Friuli-V. Giulia 61,5 10,6 3,5 6,5 79,7 23,9 39,8 Liguria 70,8 9,5 4,9 7,9 77,4 24,2 42,5 Emilia-Romagna 61,0 8,2 3,7 5,0 76,2 21,1 37,0 Toscana 64,6 10,4 3,1 5,2 76,4 22,4 39,1 Umbria 59,2 9,2 3,3 7,9 79,9 23,7 40,5 Marche 60,0 10,5 4,6 6,0 77,9 23,1 39,2 Lazio 67,4 13,8 5,5 6,9 73,7 24,1 38,1 Abruzzo 69,9 15,5 5,1 9,6 77,7 26,9 41,8 Molise 70,6 22,6 9,7 11,8 78,3 30,6 45,1 Campania 74,1 32,1 18,1 17,2 75,5 37,1 47,0 Puglia 67,2 22,1 11,5 13,6 77,1 31,5 43,8 Basilicata 72,5 24,1 10,5 15,0 77,9 32,1 45,7 Calabria 75,7 31,3 19,8 17,9 76,2 37,5 49,0 Sicilia 70,8 24,1 14,1 15,3 76,1 33,1 45,5 Sardegna 68,6 18,9 10,2 15,3 77,3 30,5 42,5 Italia 66,0 15,0 7,1 8,8 76,6 26,3 40,1

Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Il tasso d’inattività femminile nella provincia di BAT veniva stimato nel 2008 al

68% a fronte di un 64% del tasso medio regionale. Considerato l’incremento

registratosi nell’ultimo anno in Puglia, è lecito supporre che il fenomeno dell’inattività

femminile abbia assunto dimensioni maggiori anche nel territorio di BAT. Alla base

dello stato d’inattività c’è, come si è avuto modo di vedere, sia lo scoraggiamento

derivato dalle difficoltà d’ingresso o di reinserimento nel mercato del lavoro,sia il peso

del ruolo che la donna svolge all’interno della famiglia.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 135

Page 136: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tabella 10 - Tasso di inattività femminile per classe di età regione Anno 2009 (valori %)

REGIONI 15 -24 anni

25 -34 anni

35 -44 anni

45 -54 anni

55 anni e oltre

Totale 15-64 anni

Totale

Piemonte 72,0 20,7 19,5 26,9 90,3 39,5 56,3 Valle d'Aosta 69,9 25,9 16,3 26,5 87,4 37,3 53,5 Lombardia 69,8 21,1 21,8 31,1 89,4 40,0 55,2 Trentino-Alto Adige 69,3 22,4 21,1 21,9 87,4 37,5 52,0 Bolzano/Bozen 66,7 21,4 21,7 20,2 84,6 35,8 49,6 Trento 72,1 23,3 20,6 23,4 89,9 39,1 54,2 Veneto 68,6 22,5 24,5 35,6 91,0 42,4 56,8 Friuli Venezia Giulia 76,1 21,9 20,1 29,9 91,9 42,2 58,9 Liguria 73,0 22,3 22,2 29,1 89,9 40,9 60,0 Emilia-Romagna 70,5 20,8 15,0 21,8 87,9 34,9 52,9 Toscana 73,7 22,9 21,7 27,4 88,8 39,8 56,9 Umbria 75,4 25,0 21,1 29,7 89,0 41,0 57,6 Marche 72,2 26,3 21,5 28,8 88,1 40,2 56,7 Lazio 74,7 29,3 30,0 36,4 88,8 45,5 58,8 Abruzzo 82,0 35,1 38,0 39,5 91,2 51,7 64,4 Molise 81,2 45,2 36,6 44,6 90,9 54,3 66,8 Campania 84,3 61,4 60,6 64,0 91,0 68,7 75,2 Puglia 78,6 51,6 56,9 62,6 92,4 65,1 73,1 Basilicata 83,7 46,6 47,5 51,1 89,9 58,6 69,0 Calabria 85,2 55,4 55,3 57,7 90,8 64,9 73,0 Sicilia 83,4 56,4 53,6 58,0 91,8 65,1 73,1 Sardegna 75,5 35,4 37,0 48,5 89,8 52,1 63,2 Italia 76,1 34,3 32,7 39,7 90,0 48,9 61,7 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 136

Page 137: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE OPERATIVE

Il P.O.R. PUGLIA ha già individuato le linee operative per promuovere l’occupazione

femminile e l’insieme dei dati e delle analisi del primo paragrafo ci offre indicazioni

importanti per contestualizzarle e dettagliarle.

PRIMA LINEA OPERATIVA

INTERVENTI DI SOSTEGNO AGLI ACCORDI FRA LE PARTI SOCIALI FINALIZZATI

ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO PREVIO PERCORSO DI FORMAZIONE MIRATA,

INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO

DEL LAVORO.

Le analisi realizzate con il ricorso a diversi indicatori mercatolavoristici, portano ad una

conclusione univoca: nella provincia di BAT il tasso di occupazione (27,5%) è inferiore alla

media regionale (30,2%), e nazionale (47,2%). Lo stesso per il tasso di inattività (68%)

rispetto ad un 64% regionale, nel 1968.

Di qui la necessità di specifiche azioni positive mirate alla loro entrata nel mondo del

lavoro, che agiscano sul versante dell’offerta mediante percorsi formativi e di

accompagnamento al lavoro.

1. Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

Obiettivo

Acquisire competenze professionali mediante azioni formative spendibili in opportunità

occupazionali previste in accordi con le parti sociali.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 137

Page 138: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 2 corsi, della durata massima di 600 ore, delle quali

almeno il 20% di stage, con 15 allieve per corso e con un finanziamento di 15 euro x

h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 30 unità, successivamente da

assumere, secondo le intese prese in sede di presentazione del progetto, in accordo con

le parti sociali interessate.

L’intervento si articolerà nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione delle partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

- il percorso formativo frontale della durata di 480 ore, preceduto dalla analisi/bilancio

delle competenze;

- lo stage della durata di 120 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale di Bari

gli organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione delle aziende che ospiteranno gli stages.

Potenziali destinatari

Donne disoccupate, iscritte nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia di Bari.

Vincoli alla ammissibilità dei progetti

Gli accordi con le aziende che al termine dell’intervento assumeranno, secondo gli

accordi precedentemente assunti, le allieve qualificate è vincolante ai fini

dell’ammissibilità del progetto.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 138

Page 139: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

SECONDA LINEA OPERATIVA

INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE FEMMINILE AL MERCATO

DEL LAVORO

I tassi di occupazione per classi di età hanno rilevato criticità particolari nella fascia di

età sotto i 25 anni, in cui le province di Bari e di Foggia (in mancanza di dati diretti della

BAT abbiamo fatto riferimento a quelli delle due Province) fa registrare una netta

divaricazione con la media nazionale e anche con i valori delle stesse classi maschili.

A questo target va riservato una specifica opportunità.

L’imprenditorialità femminile, che vede la Puglia tra le Regioni con medio-alto tasso di

femminilizzazione, non è solo una opportunità per l’espressione del genio femminile, ma

è anche una necessità per entrare nella vita attiva, data la poca consistenza

dell’occupazione dipendente.

1. Interventi di orientamento formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

Obiettivo

Acquisire conoscenze e competenze operative relative all’avvio di un’attività

imprenditoriale singola o associata

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 3 corsi, della durata di 400 ore (300 ore di formazione e

100 ore di counselling/accompagnamento/tutoraggio), con 15 allieve per corso e con un

finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 45 unità.

L’intervento si articolerà nelle seguenti fasi sequenziali:

- selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della propensione

personale alla imprenditorialità e della valutazione dell’idea imprenditoriale proposta

all’atto della candidatura da ciascun candidato, il quale dovrà già essere in possesso delle

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 139

Page 140: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

competenze tecnico-professionali necessarie per attuarla (qualifica, specializzazione,

perfezionamento, diploma di scuola media superiore, laurea, esperienza lavorativa, ecc.);

- percorso formativo della durata di 300 ore sulla creazione d’impresa, preceduto dalla

analisi/bilancio delle competenze dei singoli partecipanti; la formazione in presenza

dovrà necessariamente prevedere, a pena di inammissibilità, un modulo formativo di

orientamento al mercato ed uno relativo alle misure, nazionali e regionali, che

favoriscono l’avvio di attività imprenditoriale, singola o associata;

- una azione di counselling/accompagnamento/tutoraggio, della durata di 100 ore, per la

redazione del business plan e per la creazione della impresa, da attuare con la

collaborazione di strutture che operano nel campo della job creation da almeno tre anni o

di strutture dell’associazionismo cooperativo.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale di BAT

gli organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione di a) strutture che operano nel campo della job creation da almeno tre

anni (alla data dell’emanazione dell’avviso) o b) di strutture dell’associazionismo

cooperativo.

Potenziali destinatari

Donne disoccupate, iscritte nelle anagrafi dei Centri per l’Impiego della provincia di BAT.

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o dell’associazionismo

cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità del progetto.

A parità di punteggio saranno considerati preferenziali i progetti finalizzati alla

imprenditorialità di tipo cooperativo.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 140

Page 141: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

TERZA LINEA OPERATIVA

INTRODUZIONE E MESSA A REGIME DI POLITICHE DI CONCILIAZIONE PER PROMUOVERE

L’ ACCESSO DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO E ALLA FREQUENZA AI PERCORSI

FORMATIVI, ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI SERVIZI INNOVATIVI COME IL TUTORAGGIO E

I VOUCHER DI CONCILIAZIONE

Abbiamo abbondantemente dimostrato che alla base dello stato d’inattività

femminile c’è, sia lo scoraggiamento derivato dalle difficoltà d’ingresso o di

reinserimento nel mercato del lavoro, sia il peso del ruolo che la donna svolge

all’interno della famiglia e abbiamo registrato che molte donne non rinuncerebbero a

mettersi alla ricerca di un posto di lavoro in presenza di aiuti e supporti alla loro

condizione di madri.

Viene cioè evocato un sistema di conciliazione tra l’impegno lavorativo e la cura della

famiglia.

1. Voucher di conciliazione

Obiettivo

Favorire la partecipazione delle donne a percorsi formativi e la possibilità di una ricerca

attiva del lavoro, erogando un bonus finanziario con il quale procurarsi servizi di

assistenza per bambini e familiari non autonomi a carico.

Struttura, numero edizioni e parametro finanziario

Il bonus finanziario del valore di 2.500 euro può essere utilizzato per spese di assistenza

all’infanzia, nidi, asili, servizi di cura a domicilio (nel caso di malattia di figli, di familiari

portatori di handicap, di anziani ammalati o parzialmente o totalmente non

autosufficienti) ed è finalizzato ad assicurare e favorire la partecipazione delle donne a

percorsi di formazione e/o alla ricerca attiva del lavoro.

Si prevede l’erogazione di n. 6 voucher.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 141

Page 142: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale di BAT

donne in formazione o alla ricerca attiva del lavoro,

QUARTA LINEA OPERATIVA

PERCORSI INTEGRATI E INDIVIDUALIZZATI PER IL RECUPERO E LA TRANSIZIONE AL

LAVORO DELLE DONNE, ANCHE IN CONDIZIONE DI DISAGIO SOCIALE

Le donne previste da questa linea di attività, in condizione di disagio sociale, sono

quelle afflitte da povertà, dipendenze, carcere, disagio minorile, prostituzione.

E’ questa una criticità nelle criticità, una priorità nelle priorità.

Data la situazione che racchiude una pluralità di problemi questo universo femminile

necessita di una strategia “multifattoriale”.

1. Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento nella vita attiva

Obiettivo

- Prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e criticità ed acquisire competenze

professionali certificabili.

- Usufruire di servizi di accompagnamento alla vita attiva.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 2 corsi, della durata massima di 600 ore, delle quali

almeno il 20% di stage, con 15 allieve per corso e con un finanziamento di 15 euro x

h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 30 unità.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 142

Page 143: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

- la selezione delle partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

- il percorso formativo frontale della durata di 480 ore, preceduto dalla analisi/bilancio

delle competenze;

- lo stage della durata di 120 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che preveda la

promozione e l’attuazione, per almeno il 50% delle allieve che concludono il corso, di

tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi, presso aziende operanti nel settore

professionale di riferimento del corso, o l’attuazione di una azione di

assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200 ore, per l’avvio di

attività imprenditoriale, singola o associata.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale di BAT

gli organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione di strutture che operano nel campo del disagio sociale (comunità

terapeutiche, enti di accoglienza e di attenzione al disagio giovanile..) con almeno tre anni

di attività a far data dal 1° gennaio 2005.

Potenziali destinatari

Donne in situazione di disagio

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nel campo del disagio è considerata

vincolante ai fine dell’ammissibilità del progetto

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per più

del 50% delle allieve che concludono il corso.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 143

Page 144: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1. INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DDESTINATARI INDICATORI

1Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

N. di progetti, di tirocini, di voucher, di aiuti, (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali

2Interventi di orientamento formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

3Voucher di conciliazione

4 Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento nella vita attiva

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso Fonte1 Interventi di formazione e di

accompagnamento al lavoroCertificazione conseguita dall’80% di allievi iscritti

Sistema di monitoraggioregionale

2 Interventi di orientamento formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

90 % tirocini conclusi 30% tirocinanti assunti

Sistema di monitoraggioregionale

3Voucher di conciliazione 100% voucher

fruitiSistema di monitoraggioregionale

4Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento nella vita attiva

Conclusionefrequenza80% iscritti, con costituzione di imprese

Sistema di monitoraggioregionale

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 144

Page 145: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: f) INDICATORIMigliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di interventoN. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (avviati)

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target FonteObiettivo specifico f): Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere

Tasso di copertura della popolazione femminile raggiunta dalle politiche attive e preventive sostenute dall’obiettivo (media annua)

0,7% 1,1%

Monitweb e ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro

Tasso di inserimento occupazionale lordo della popolazione femminile raggiunta dall’obiettivo, per età, cittadinanza, titolo di studio, condizione, rispetto al mercato del lavoro, tipologia di rapporto di lavoro

21,7% 33,3%

Specifiche indagini campionarie sugli esiti occupazionali degli interventi(indagini di placement)

145

Page 146: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ASSE IV – CAPITALE UMANO

146

Page 147: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività1. PERCORSI FORMATIVI E SERVIZI SUCCESSIVI AL CONSEGUIMENTO

DELL’OBBLIGO SCOLASTICO FINO A 16 ANNI, RIVOLTI ALL’ACQUISIZIONE

DI UNA QUALIFICA

Attività

2. PERCORSI FORMATIVI ANCHE INTEGRATI CON IL SISTEMA

SCOLASTICO PER IL COMPLETAMENTO DELLA FORMAZIONE DI BASE E

L’ACQUISIZIONE DI UN LIVELLO MINIMO DI COMPETENZA DA PARTE

DELLE PERSONE SENZA QUALIFICA O DIPLOMA

Obiettivo

specifico: h)

ELABORAZIONE, INTRODUZIONE E ATTUAZIONE DELLE RIFORME DEI

SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER MIGLIORARNE

L'INTEGRAZIONE E SVILUPPARE L'OCCUPABILITÀ, CON PARTICOLARE

ATTENZIONE ALL'ORIENTAMENTO

Obiettivo

operativo

AUMENTARE LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA REGIONALE

DELL'ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO

Categoria di

spese

73

MISURE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL'ISTRUZIONE E ALLA

FORMAZIONE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI

INTESI A RIDURRE L'ABBANDONO SCOLASTICO, LA SEGREGAZIONE DI

GENERE RISPETTO ALLE MATERIE ED AUMENTARE L'ACCESSO

ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE INIZIALE, PROFESSIONALE E

UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA QUALITÀ

147

Page 148: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

Le declaratorie delle due attività fanno riferimento a due diverse istituzioni del

sistema d’istruzione italiano: la prima riguarda i giovani che hanno svolto l’obbligo

d’istruzione e che non intendono proseguire nel percorso scolastico; la seconda

attività fa riferimento a giovani senza qualifica e senza diploma che, attraverso

interventi professionalizzanti anche integrati con il sistema scolastico, possano

acquisire un bagaglio professionale in sintonia con le esigenze del mercato.

L’una e l’altra attività fanno riferimento a scenari istituzionali: la prima

declaratoria rinvia all’obbligo d’istruzione, la seconda ad una particolare tipologia di

offerta formativa destinata agli alunni degli Istituti Professionali.

1) Sul tema dell’obbligo di istruzione, in particolare, sono stati realizzati

numerosi passaggi: dal 1999 ad oggi, dall’obbligo scolastico (L.9/999) e formativo

(L.144/99) si è passati all’attuale diritto-dovere all’istruzione e formazione

professionale (L. n 53/2003) per almeno 12 anni o comunque fino al conseguimento

di una qualifica (da ottenersi nei percorsi triennali ex Accordo 19 giugno 2003 e

nell’apprendistato) entro il dodicesimo anno di età. La legislazione ha poi

ulteriormente modificato questo sistema con la legge finanziaria 2007 prevedendo, a

decorrenza dall’anno scolastico 2007/2008, l’innalzamento dell’obbligo di istruzione

per almeno 10 anni, assolto il quale, nel secondo ciclo, si prosegue nel diritto-dovere

all’istruzione e formazione. Sancito dall’art 13 della legge 40/2007 che chiarisce:”il

secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione è costituito dal sistema

dell’istruzione secondaria superiore e dal sistema dell’istruzione e formazione

professionale”.

Con un emendamento alla legge finanziaria 2007, contenuto nella Legge n.

133/2008, l’obbligo di istruzione viene assolto a scuola e nei percorsi integrati

sperimentali di istruzione e formazione professionale fino alla completa attuazione del

Capo III della legge n. 226/2005 sul secondo ciclo .

La legge 133/2008 ha dunque reso ordinamentali i percorsi triennali di

148

Page 149: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

istruzione e formazione (IEFP) che erano stati avviati come uno dei canali in cui

assolvere sperimentalmente l’obbligo d’istruzione.

L'innalzamento dell'obbligo scolastico fino al compimento del sedicesimo anno

di età (dieci anni in tutto) si pone due obiettivi: limitare la fuga degli studenti dalle

prime classi della scuola superiore, in Italia ancora colpite da un numero

impressionante di bocciati e di alunni che abbandonano a metà anno; e avviare un

processo virtuoso che possa incrementare in un futuro non troppo lontano il numero di

diplomati e laureati nel nostro Paese.

2) Il Decreto Ministeriale 24 aprile 1992 suddivide il percorso scolastico

degli istituti professionali di stato in tre aree:

area di insegnamento comuni a tutti i corsi

area di insegnamento di indirizzo

area professionalizzante

La prima area è quella degli insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi scolastici

quali italiano, matematica ed informatica, lingua straniera, necessari a rendere

l’offerta didattica dell’istituto professionale omogenea con quella degli altri ordini di

scuole secondarie superiori.

La seconda area riguarda le competenze professionali di base che devono

essere acquisite dagli studenti che intendono lavorare in un determinato settore

produttivo

La terza area, costituita da un corso da realizzarsi extra orario scolastico, di 300

ore per anno, da effettuare in IV e in V classe, permette di conseguire un titolo di

specializzazione ed una preparazione professionale specifica, spendibile nel mondo

del lavoro.

Al termine del corso di studi gli alunni, accanto all'esame di Stato, conseguono

anche un ulteriore diploma di specializzazione (detta “maturità integrata”), per un

eventuale inserimento nel mondo del lavoro.

149

Page 150: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

La introduzione dell’area professionalizzante, nel biennio post-qualifica, ha

favorito una maggiore integrazione tra i percorsi di istruzione realizzati dalla scuola

con i percorsi realizzati dal sistema della formazione professionale.

Le lezioni sono svolte essenzialmente da esperti del mondo del lavoro ed

una quota dell'orario è destinata a stage presso aziende di settori produttivi

coerenti con il profilo professionale dell’indirizzo scolastico prescelto.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

1. Interventi di qualificazione per giovani che hanno assolto l’obbligoscolastico fino a sedici anni

Obiettivo

Fare perseguire il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, previsto dalla L.

296/06 a giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico a sedici, mediante un

percorso attraverso il quale acquisire una qualifica spendibile nel mercato del

lavoro.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 3 corsi, della durata massima di 1.200 ore, delle

quali almeno il 20% di stage, con 15 allievi per corso ed con un finanziamento di 15

euro x h/allievo. L’azione interesserà complessivamente 45 unità.

Il percorso formativo sarà completato con una obbligatoria azione di

accompagnamento al lavoro, sotto forma di tirocinio o di counselling alla creazione

d’impresa.

L’intervento si articolerà pertanto nelle seguenti fasi sequenziali:

- la selezione dei partecipanti, mediante colloqui individuali, sulla base della

propensione personale del candidato e delle specifiche competenze d’ingresso, se

previste nel progetto;

150

Page 151: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

- il percorso formativo frontale della durata di 960 ore, preceduto dalla

analisi/bilancio delle competenze;

- lo stage della durata di 240 ore, finalizzato alla realizzazione di una esperienza di

alternanza tra formazione e lavoro ed alla conoscenza diretta del mondo del lavoro;

- una azione di accompagnamento al lavoro, alla conclusione del corso, che

preveda la promozione e l’attuazione, per almeno il 50% degli allievi che

concludono il corso, di tirocini lavorativi della durata minima di tre mesi presso

aziende operanti nel settore professionale di riferimento del corso o l’attuazione di

una azione di assistenza/tutoraggio alla creazione d’impresa, della durata di 200

ore, per l’avvio di attività imprenditoriale, singola o associata.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Amministrazione Provinciale

di BAT organismi di formazione accreditati, operanti nell’ambito provinciale, con la

collaborazione, a seconda delle caratteristiche della fase di accompagnamento:

a) delle aziende che ospiteranno gli stages ed i tirocini,

b) di strutture operanti nel campo della job creation da almeno tre anni o di

strutture dell’associazionismo cooperativo per la fase di

counselling/accompagnamento/tutoraggio alla creazione d’impresa.

Potenziali destinatari

Giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a 16 anni, iscritti nelle anagrafi

dei Centri per l’Impiego della provincia di BAT.

Vincoli o premialità nella valutazione dei progetti

La collaborazione con strutture che operano nella job creation o

dell’associazionismo cooperativo è considerata vincolante ai fini dell’ammissibilità

del progetto.

Sarà assegnata una premialità ai progetti che prevedono l’attuazione di tirocini per

più del 50% degli allievi che concludono il corso.

151

Page 152: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

2. Interventi di integrazione tra i sistemi dell’istruzione e del lavoro, per una preparazione professionale specifica spendibile e per un eventuale rapido inserimento nel mondo: area professionalizzante

Obiettivo

Acquisire competenze professionali specifiche spendibili sul mercato del lavoro,

da parte di studenti degli Istituti Professionali di Stato, con un percorso formativo

che si conclude con una certificazione formale.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

Si prevede di attivare 96 percorsi per l’area professionalizzante, con un costo per

intervento di 18.850 euro.

L’attività si svolgerà secondo quanto previsto nell’accordo siglato dalla Regione

Puglia con l’Ufficio Scolastico Regionale in data 13 dicembre 2010.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Provincia di BAT istituti

scolastici accreditati, istituti scolastici accreditati congiuntamente ad istituti

scolastici non accreditati, organismi di formazione professionale accreditati

operanti nell’ambito provinciale congiuntamente ad istituti scolastici non

accreditati.

Potenziali destinatari

Studenti iscritti alle IV e V classi degli istituti professionali, in possesso del diploma

di qualifica.

PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1 - INDICATORI PROVINCIALI

152

Page 153: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.1.1 - Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI1

2

Interventi di qualificazione per giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a sedici anni

Interventi di integrazione tra i sistemi dell’istruzione e del lavoro, per una preparazione professionale specifica spendibile e per un eventuale rapido inserimento nel mondo: area professionalizzante

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) N. di destinatari (approvati, avviati, qualificati)

3.1.2 – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI Dato di part. Target Fonte

1 Interventi di qualificazione per giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a sedici anni

Certificazione conseguita dall’80% di allievi iscritti.30% tirocinanti assunti

Sistema di monitoraggio regionale

2Interventi di integrazione tra i sistemi dell’istruzione e del lavoro, per una preparazione professionale specifica spendibile e per un eventuale rapido inserimento nel mondo: area professionalizzante

90% degli interventi realizzati.Conseguimento “maturità integrata” per il 90% dei frequentanti

Sistema di monitoraggio regionale

153

Page 154: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2 - INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1 - Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.1) INDICATORIAumentare l’accesso all’istruzione ed alla formazioni iniziale, professionale ed universitaria, migliorandone la qualità

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target Fontei.1): Aumentare l’accesso all’istruzione ed alla formazioni iniziale, professionale ed universitaria, migliorandone la qualità

Numero di azioni di sistema finalizzate all’orientamento sul totale degli interventi implementati dall’obiettivo

0 10%Sistemi di monitoraggio (da sviluppare)

Numero di azioni di sistema che prevedono la certificazione delle competenze sul totale degli interventi realizzati nell’obiettivo

0 20%

154

Page 155: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

AttivitàINTERVENTI DI FORMAZIONE DI BASE PER ADULTI (EDA)

Obiettivo

specifico: i.1

AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL’APPRENDIMENTO

PERMANENTEANCHE ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI INTESI A

RIDURRE L’ABBANDONO SCOLASTICO E LA DISPARITA’ DI GENERE

RISPETTO ALLE MATERIE

Obiettivo

operativo

SOSTENERE L'INNALZAMENTO DELLA QUALIFICAZIONE E DELLE

PROFESSIONALITÀ AUMENTANDO LA FREQUENZA AI PERCORSI DI

FORMAZIONE PERMANENTE;

Categoria di

spesa: 73

MISURE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL'ISTRUZIONE E

ALLA FORMAZIONE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO

PROVVEDIMENTI INTESI A RIDURRE L'ABBANDONO SCOLASTICO, LA

SEGREGAZIONE DI GENERE RISPETTO ALLE MATERIE ED AUMENTARE

L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE INIZIALE,

PROFESSIONALE E UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA QUALITÀ

155

Page 156: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

Il sistema dell’EDA

L’Ordinanza del Ministero della Pubblica Istruzione, n. 455 del 29 luglio 1997

segna l‘inizio di un nuova modalità di educazione degli adulti all’interno del sistema d’

istruzione.

Il provvedimento istituisce, infatti, i Centri Territoriali Permanenti (CTP)

all’interno dei quali vengono unificate e coordinate sotto un’unica gestione, le attività per

gli adulti precedentemente garantite dai due ordinamenti della scuola elementare e

secondaria di I grado, sopprimendo e raggruppando i precedenti corsi di alfabetizzazione

e i corsi per lavoratori17.

Nel contempo, accanto ai tradizionali corsi finalizzati al conseguimento di titolo di

studio, i CTP organizzano anche attività di alfabetizzazione funzionale strutturata per corsi

modulari, normalmente di breve durata.

A seguito di questa modifica di offerta formativa contrassegnata da una maggiore

varietà di tipologie di corsi, i CTP aprono i propri servizi ad una più ampia area di utenza

adulta, caratterizzata non tanto da bassi livelli di istruzione, quanto piuttosto dal mancato

o inadeguato possesso dei nuovi alfabeti della società della conoscenza e

dell’informazione.

In Italia, infatti, si parla di Educazione degli Adulti (EdA) per indicare le

opportunità di acquisizione di competenze utili, sia nella sfera professionale, sia privata e

necessarie al pieno esercizio del diritto di cittadinanza.

L’EdA , disciplinata nel sistema dell'istruzione pubblica ha ricevuto un decisivo

17 A partire dagli anni 50, l'Educazione degli Adulti ha avuto come obiettivo principale quello di combattere il fenomeno dell'analfabetismo, ampiamente diffuso nel Paese. Dalle scuole popolari, istituite nel 1947 (e soppresse nel 1982), si è passati ai corsi di alfabetizzazione, per il conseguimento del titolo di scuola primaria e ai corsi per lavoratori (c.d. 150 ore), per il conseguimento del titolo di scuola secondaria di primo grado. Negli anni Sessanta sono state istituite le sezioni serali per lavoratori-studenti negli istituti tecnici (Circolare Ministeriale 8 marzo 1968 n. 140) e, nel decennio successivo, il loro sviluppo allargato agli istituti professionali ha imposto alcune importanti modifiche, tra cui quelle relative all'adattamento dei corsi alle specifiche esigenze degli adulti.

156

Page 157: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

input dalla V Conferenza mondiale dell'UNESCO del 1997 (One hour a day for learning for

all) che ha spinto gli Stati membri a regolamentare la materia dell'educazione degli adulti.

L'allegato 3 del "Patto per il lavoro e l'occupazione" del '98 descrive l'impegno

governativo a "…predisporre un progetto specifico e risorse mirate per la sperimentazione

e la messa a regime di un sistema di educazione per gli adulti".

Con il Patto sociale l’educazione degli adulti diventa diritto all'apprendimento

permanente, strumento indispensabile per la crescita culturale e civile della persona e per

l'ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro.

Dalla V Conferenza mondiale dell'UNESCO del 1997 hanno preso impulso anche

una serie di strutture preposte all'educazione non formale, inserite nel nuovo sistema

integrato: reti civiche delle iniziative di educazione degli adulti, infrastrutture culturali

pubbliche, associazioni, Università della terza età, in genere tutti gli agenti che offrono

attività di educazione non formale agli adulti al fine di sostenere il pieno sviluppo della

personalità dei cittadini, anche attraverso la più ampia diffusione della cultura.

I CTP sono presenti in tutte le province.

Il ruolo dei CTP come elemento di punta nell'educazione e nell'istruzione della

popolazione adulta è stato ribadito nella Conferenza Unificata Stato/Regioni del 2 marzo

2000, nella quale si specifica che occorre assicurare “un'offerta formativa integrata tra

Università, scuole e agenzie di formazione professionale” che trova “un punto di

riferimento nei Centri territoriali per l'educazione degli adulti”.

Ulteriore tappa è stata l’emanazione del decreto del Ministro della P.I. 25 ottobre

2007 riguardante l’istituzione, a partire dall’anno scolastico 2008/09, dei Centri provinciali

per l’istruzione degli adulti, C.P.I.A. sulla base della riorganizzazione degli attuali Centri

Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali funzionanti presso le

istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

I CTP e i corsi serali per il conseguimento di titoli di studio sono stati dunque

ricondotti ai Centri per l’istruzione degli adulti; una tipologia di istituzione scolastica

autonoma, articolata in reti territoriali. Le strutture realizzeranno a partire dall’a.s.

2010/2011 un’offerta formativa finalizzata al conseguimento del titolo di studio e di

157

Page 158: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

certificazioni riferite al I e II ciclo d’istruzione in relazione ai percorsi degli istituti tecnici,

professionali e dei licei artistici.

L’utenza dei Centri è costituita da adulti, anche extra comunitari ai quali viene

offerta la possibilità di conseguire un livello di istruzione corrispondente a quello previsto

a conclusione della scuola primaria; acquisire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo

di istruzione; recuperare i saperi e le competenze necessarie per acquisire la certificazione

di assolvimento del nuovo obbligo di istruzione innalzato a 10 anni; conseguire un

diploma di istruzione secondaria superiore; apprendere, se stranieri, la lingua italiana per

l’integrazione linguistica e sociale.

La rete di educazione degli adulti nella regione Puglia è costituita da 115

istituzioni scolastiche: 40 Ctp e 75 istituti secondari superiori, nella maggior parte dei

quali è attuato il Progetto Sirio per il rientro in formazione degli adulti.

La provincia con maggior concentrazione di punti di offerta Eda è quella di Bari.

Mentre gli istituti di istruzione secondaria dipendono dal Ministero dell’Istruzione, i CTP

dipendono dal C.S.A. (Centro Servizi Amministrativi – ex Provveditorato agli Studi) della

Provincia di riferimento.

Nella provincia di BAT, risultano 5 CTP come da tabella 1. :

Tabella n. 1 - C.T.P. in provincia di BAT

ISTITUTO CITTA’

SMS Manzoni Barletta

SMS Bovio Canosa

SMS Salvemini Andria

SMS Battisti Bisceglie

SMS Rocca Trani

158

Page 159: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Dall’esame dei Pof (Piani dell’offerta formativa) delle singole strutture si ricava

che, in ambito regionale e provinciale, la formazione erogata sembra orientarsi

prevalentemente verso percorsi finalizzati al conseguimento della licenza media, corsi di

lingua italiana per stranieri e corsi di supporto agli studenti stranieri di Scuola Secondaria

di Secondo grado.

a. Corsi per il conseguimento della licenza media o del diploma di scuola

secondaria

Sono corsi di recupero per il conseguimento di un titolo di studio del primo ciclo

di istruzione, suddivisi in corsi di alfabetizzazione culturale di scuola primaria (ex licenza

elementare), e corsi di scuola secondaria di I grado (ex licenza media); percorsi di studio

finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore (progetto

Sirio), o di una qualifica professionale. Questi corsi hanno la vocazione istituzionale di

operare nel settore del recupero della dispersione scolastica, dato che permettono ai

soggetti interessati di riprendere e completare percorsi formativi interrotti in età

giovanile. Oltre a questa fascia di utenza, in progressiva diminuzione, vi è però una

crescente richiesta di questa tipologia di offerta formativa da parte di cittadini stranieri,

per i quali il conseguimento di un titolo di studio riconosciuto dalle istituzioni italiane è

un’interessante opportunità per migliorare le condizioni lavorative e sociali.

b. Corsi di alfabetizzazione di lingua italiana

Corsi di lingua italiana per stranieri e per l’integrazione sociale. L’organizzazione

dei corsi è articolata in diversi livelli di competenza. .

c. Corsi di lingue straniere

La conoscenza di una lingua straniera è una delle esigenze più avvertite dalla

popolazione adulta che talvolta desidera semplicemente riprendere lo studio di una

lingua straniera ma spesso affronta ex novo lo studio di una lingua che ritiene utile per il

suo lavoro

159

Page 160: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

d. Attività laboratoriali e corsi brevi modulari per l’alfabetizzazione funzionale

(informatica e multimedialità, lingua straniera, educazione artistica e manuale,

educazione sanitaria, alimentare, alla persona, ambientale, ecc).

L’utenza dei Centri si concentra prevalentemente nella fascia d’età tra i 15 e i 34

anni, fascia che in ambito provinciale riguarda più di 100.000 persone, di cui circa un terzo

è rappresentato da cittadini stranieri.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

Rispetto al panel delle opportunità offerte dall’Eda concentriamo le risorse su

due versanti disciplinari: quello linguistico e quello informatico.

Essi costituiscono, infatti, delle competenze trasversali utilizzabili in una pluralità

di contesti e situazioni lavorative.

1. Corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale (informatica,multimedialità e lingue straniere)

Obiettivo

Acquisire conoscenze e abilità (alfabetizzazione funzionale) nell’uso della

informatica, multimedialità e lingue straniere, mediante percorsi formativi

modulari.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 3 corsi, della durata massima di 150 ore, con 15

allievi per corso ed con un finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione

interesserà complessivamente 45 unità.

Potenziali beneficiari

160

Page 161: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla provincia di BAT organismi di

formazione accreditati operanti nell’ambito provinciale, in collaborazione con un

CTP.

Potenziali destinatari

Adulti.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI Corsi brevi modulari di 1 alfabetizzazione funzionale (informatica, multimedialità e lingue straniere)

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di partenza

Dato atteso Fonte

1 Corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale (informatica, multimedialità e lingue straniere)

Certificazione

conseguita

dall’80% di

allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio

161

Page 162: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.1) INDICATORIAumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparita’ di genere rispetto alle materie

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target Fontei.1) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparita’ di genere rispetto alle materie

Tasso di copertura dei destinatari di intervento contro l’abbandono scolastico e formativo rispetto al totale della popolazione potenzialmente interessata

3,6% 7%Sistemi di monitoraggio (da sviluppare)

162

Page 163: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività INTERVENTI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

Obiettivo

specifico:

i.2)

AUMENTARE L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE

INIZIALE, PROFESSIONALE ED UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA

QUALITÀ

Obiettivo

operativo

AUMENTARE LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA REGIONALE

DELL'ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO

Categoria di

spesa:

73

MISURE NE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI

INTESI A RIDURRE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE

ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIOL'ABBANDONO SCOLASTICO, LA

SEGREGAZIONE DI GENERE RISPETTO ALLE MATERIE ED AUMENTARE

L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE INIZIALE,

PROFESSIONALE E UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE

LA QUALITÀ

163

Page 164: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

L’istruzione tecnica superiore

I percorsi di istruzione e formazione tecnica e superiore (IFTS) si configurano

come un’alternativa agli studi universitari per tutti quei giovani che intendono

conseguire una specializzazione tecnica superiore.

Questa particolare tipologia di offerta formativa, infatti, introdotta nel nostro

ordinamento formativo con l’art, 69 della L. 17 maggio 1999 n. 144, è un percorso

formativo di livello post-secondario che si caratterizza per lo stretto collegamento tra

formazione professionale e mondo del lavoro.

A tale scopo la programmazione delle attività è di competenza regionale, sulla

base di figure definite dalla Conferenza Stato-Regioni e ricavate da indagini sui

fabbisogni professionali.

Nel 2004 poi, con l’Accordo Stato Regioni sancito in sede di Conferenza

Unificata, al sistema degli IFTS viene affiancato quello dei Poli formativi allo scopo di

programmare un’offerta formativa più rispondente alle priorità di particolari aree e

d’intervento.

Grazie alla collaborazione con Università, Imprese, Istituti superiori organismi di

formazione e centri di ricerca, gli interventi di formazione vengono a connettersi in

modo sistematico allo sviluppo economico di un determinato territorio, attraverso

forme consolidate di partenariato pubblico-privato che operano mediante piani di

intervento pluriennali.

Ulteriori innovazioni del sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore

sono stati introdotti dalla Legge finanziaria 2007 (commi 631 e 875) e dell’art. 13 della

L. 40/2007 e dal DPCM 25/2008. La principale novità riguarda l’inclusione all’interno

dell’ordinamento Nazionale dell’istruzione, dei percorsi per la formazione tecnica

superiore che si realizzeranno mediante la costituzione degli Istituti tecnici superiori

(ITS), una rete di scuole post diploma altamente specializzate per formare tecnici nelle

figure professionali più richieste dalle imprese. La normativa nazionale prevede

164

Page 165: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

dunque che le Regioni possano costituire gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), purché li

programmino nei piani di intervento territoriali di durata triennale, da predisporre

“con priorità per aree e settori del proprio territorio nelle quali siano individuate

particolari esigenze connesse all’innovazione tecnologica e alla ricerca” e “con

riferimento agli indirizzi della programmazione nazionale in materia di sviluppo

economico e rilancio della competitività in linea con i parametri europei”.

A partire dalla istituzione della filiera sono stati programmati in Italia

complessivamente 3500 percorsi con un’offerta formativa fortemente differenziata a

livello territoriale. In Puglia, dove non risultano attivati Poli formativi, sono stati

realizzati, nel corso della programmazione 1998/2009, 251 percorsi di istruzione e

formazione tecnica che rappresentano circa il 7% del totale nazionale.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

1. Interventi formativi dell’Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS)

Obiettivo

Acquisire competenze professionali certificate, mediante un percorso modulare

formativo post-secondario non universitario, relative a figure professionali di

settori strategici e/o significativi per l’economia provinciale.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 2 corsi, della durata di 1.200 ore, con 15 allievi per

corso e con un finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione interesserà

complessivamente 30 unità.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla provincia di BAT istituti

scolastici, organismi di formazione accreditati operanti nell’ambito provinciale,

165

Page 166: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

università, imprese o associazioni di categoria o altro soggetto pubblico o privato,

tra loro associati con atto formale, anche in forma consortile.

Potenziali destinatari

Giovani di età superiore ai 18 anni, in possesso di diploma di scuola media

superiore.

Priorità nella valutazione dei progetti

Sono ritenuti prioritari i progetti che riguardano i settori turismo, agroalimentare,

beni culturali, informatica, servizi alla persona, ambiente, servizi alla produzione.

166

Page 167: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1 - INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI Interventi formativi dell’Istruzione 1 Formazione Tecnica Superiore (IFTS)

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di partenza

Dato atteso

Fonte

1Interventi formativi dell’Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS)

Certificazione conseguita dal 90% di allievi frequentanti

Sistema regionale di monitoraggio

3.2 - INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1 - Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.2) INDICATORICreazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca ed il mondo produttivo ed istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

167

Page 168: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target Fonte

i.2) Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca ed il mondo produttivo ed istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione Tasso di copertura dei giovani raggiunti dagli interventi realizzati dall’obiettivo rispetto al totale della popolazione potenzialmente interessata (media annua)

0 0,54%

Monitweb e statistiche ufficiali ISTAT-MPI

168

Page 169: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

AttivitàINTERVENTI PER IL POTENZIAMENTO DELLE FIGURE DIRETTIVE,

MANAGERIALI E ORGANIZZATIVE NEL SETTORE TURISTICO

Obiettivo specifico

i.1

AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL’APPRENDIMENTO PERMANENTEANCHE

ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI INTESI A RIDURRE L’ABBANDONO SCOLASTICO

E LA DISPARITA’ DI GENERE RISPETTO ALLE MATERIE

Obiettivo operativo SOSTENERE L'INNALZAMENTO DELLA QUALIFICAZIONE E DELLE

PROFESSIONALITÀ AUMENTANDO LA FREQUENZA AI PERCORSI DI

FORMAZIONE PERMANENTE;

Categoria di

spesa: 73

MISURE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL'ISTRUZIONE E ALLA

FORMAZIONE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI INTESI A

RIDURRE L'ABBANDONO SCOLASTICO, LA SEGREGAZIONE DI GENERE RISPETTO

ALLE MATERIE ED AUMENTARE L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E ALLA

FORMAZIONE INIZIALE, PROFESSIONALE E UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA

QUALITÀ

169

Page 170: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEI FENOMENI

La formazione nel settore turistico

Come si è avuto modo di rilevare nelle analisi contenute nell’Asse adattabilità, il

territorio della nuova provincia presenta molte potenzialità in termini di capacità

ricettiva e di varietà di offerta turistica: dal turismo balneare della costa adriatica, a

quello culturale e museale degli itinerari della Puglia Imperiale, al turismo d’affari,

servito dagli alberghi commerciali di città, tanto che nel 2008 si contano circa 250.000

presenze.

Grafico n.1

Fonte:Istat

Per poter sfruttare appieno le proprie potenzialità, il sistema ricettivo del

territorio deve poter contare su un management con un adeguato livello di conoscenze

e competenze nel settore.

Tale formazione, di norma, quando si tratta di grandi catene alberghiere viene

realizzata dall’azienda stessa e spesso costituisce una specifica politica aziendale. Il

territorio della provincia, tuttavia, se si fa eccezione per una sola grande catena

alberghiera internazionale, si caratterizza per la presenza di 106 esercizi, in prevalenza

bed&breakfast, oltre la presenza di circa 40 alberghi che si inseriscono in una fascia

media di mercato, spesso a conduzione familiare, che assorbono circa 3800 unità di

170

Page 171: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

personale (cfr. tabella 1).

Tabella n.1 - Addetti in alberghi e ristoranti per comune nella Provincia BAT. Anno 2005 (Valori assoluti)

COMUNI Alberghi e ristoranti

Margherita di Savoia 123San Ferdinando di Puglia 64Trinitapoli 66Andria 989Barletta 695Canosa di Puglia 276Minervino Murge 61Spinazzola 48Trani 663Bisceglie 827Totale 3.812

Fonte: Archivio statistico delle imprese attive, Istat

Le piccole e medie dimensioni del sistema ricettivo del territorio, dove il

management spesso coincide col proprietario della struttura, potrebbe, dunque,

esprimere un fabbisogno di aggiornamento e riqualificazione finalizzate ad introdurre

anche nel settore turistico modalità più innovative di gestione.

Tabella n. 2 - Numero esercizi ricettivi e servizi per comune. Anno 2007

Comuni Totale Alberghi esercizi complementari

Esercizi Letti Camere Bagni Numero Letti Canosa 5 165 85 85 2 33 Minervino - - - - 1 10 Trani 7 315 181 181 45 323 Bisceglie 6 392 217 217 15 255 Barletta 5 337 181 175 6 53 Andria 6 308 151 142 18 157 Margherita di S. 5 362 183 183 16 558 San Ferdinando 2 38 21 19 - - Trinitapoli 1 48 24 8 3 64

Totale BAT 37

1.965

1.043

1.010 106

1.453

171

Page 172: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Fonte: Capacità degli esercizi ricettivi, Istat. Anno 2007

Non va trascurato ad esempio il ruolo sempre crescente delle tecnologie ICT in

tutti i settori produttivi e anche nel settore turistico (in crescita ad esempio la modalità

di prenotazioni via web) e quanto ormai sia necessario per le aziende che vogliono

rimanere competitive, adeguarsi al processo di innovazione in atto.

2. PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

Data la grande diversità di fabbisogni formativi espressi da un platea di potenziali

destinatari si ritiene opportuno di prevedere la realizzazione di moduli formativi che

consentano, data la loro brevità, di rispondere ad un universo parcellizzato di

fabbisogni e di consentire la partecipazione a più percorsi nello stesso anno.

1. Moduli formativi per le figure direttive o di management del sistematuristico

Obiettivo

Aggiornare, specializzare, perfezionare mediante moduli formativi su tematiche

specifiche, relative alle funzioni di programmazione, pianificazione e accoglienza, il

now-how professionale delle figure direttive o di management del sistema turistico.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 2 corsi, della durata massima di 80 ore, con 15

allievi per corso e con un finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione interesserà

complessivamente 30 unità.

I moduli riguarderanno tematiche del tipo: marketing operativo e strategico, web

marketing, strategie e advertising, gestire il web, nuove tecnologie per il turismo,

comunicazione commerciale e tecniche di vendita, fidelizzazione della clientela e

172

Page 173: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

post vendita, revenue management, gds & distribution, internet pricing, special

guests, turismo e cultura, turismo e beni culturali (l’elenco è solo esemplificativo e

quindi non è da ritenersi esaustivo).

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla provincia di Bari organismi di

formazione accreditati operanti nell’ambito provinciale.

Potenziali destinatari

Possono partecipare ai moduli formativi lavoratori occupati come figure direttive e

manageriali del settore turistico, in aziende del settore aventi sede di lavoro o unità

produttive nell’ambito provinciale.

Vincoli e premialità nella valutazione dei progetti

Non sono ritenuti ammissibili progetti che prevedono frequenza programmata

di più di due moduli da parte della stessa utenza.

Sono ritenuti prioritari i progetti che riguardano i temi seguenti: pianificazione

territoriale del turismo e degli eventi culturali, turismo e beni culturali, turismo

e nuove tecnologie, il turismo congressuale, la commercializzazione e gestione

di prodotti turistici anche con l'ausilio delle nuove tecnologie multimediali, il

turismo agricolo.

173

Page 174: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1.- INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1.- Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI Moduli formativi per le figure 1 direttive o di management del sistema turistico

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di partenza

Dato atteso Fonte

Moduli formativi per le figure 1 direttive o di management del sistema turistico

Attestazione di frequenzaconseguita dall’80% di allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.2) INDICATORIAumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di

part.

Target Fonte

i.2) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie

174

Page 175: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tasso di copertura dei giovani raggiunti dagli interventi realizzati dall’obiettivo rispetto al totale della popolazione potenzialmente interessata (media annua)

3,6%

7,0% Monitweb e statistiche ufficiali ISTAT-MPI

175

Page 176: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Atttività

AZIONI DI INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, EDUCAZIONE,

COMUNICAZIONE, PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE, FINALIZZATE

ALL’INCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, A FAVORE DELLE

SCUOLE, DELLE IMPRESE, DEI CITTADINI E DELLE CITTADINE, IN

FUNZIONE DEL RUOLO SVOLTO NELL’AMBITO DELL’ORGANIZZAZIONE

DEL LAVORO DOMESTICO

Obiettivo specifico:

h)

ELABORAZIONE, INTRODUZIONE E ATTUAZIONE DELLE RIFORME DEI

SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER MIGLIORARNE

L'INTEGRAZIONE E SVILUPPARE L'OCCUPABILITÀ, CON PARTICOLARE

ATTENZIONE ALL'ORIENTAMENTO

Obiettivo operativo AUMENTARE LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA REGIONALE

DELL'ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO

Categoria di spesa:

73

MISURE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL'ISTRUZIONE E ALLA

FORMAZIONE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO PROVVEDIMENTI

INTESI A RIDURRE L'ABBANDONO SCOLASTICO, LA SEGREGAZIONE DI

GENERE RISPETTO ALLE MATERIE ED AUMENTARE L'ACCESSO

ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE INIZIALE, PROFESSIONALE E

UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA QUALITÀ

176

Page 177: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEL FENOMENO

Da molti anni, la raccolta differenziata è divenuto un obiettivo prioritario delle

strategie comunitarie: la Comunità Europea ha incominciato a legiferare in materia a

partire dal 1975 ed a partire dal 1989, l’UE si è dotata di una strategia per la gestione

dei rifiuti. In Italia, dove la raccolta differenziata è stata introdotta solo recentemente,

la nuova normativa europea impone a tutti i Comuni di raccogliere, entro il 2012, in

maniera differenziata almeno il 65% dei rifiuti

Dal “Rapporto 2010 sui rifiuti” di Legambiente si ricava che in Italia continuano

ad esistere ancora profonde differenze territoriali: il è Nord tradizionalmente più

ecofriendly, mentre al Sud, la raccolta differenziata fatica a decollare, nonostante

alcune eccezioni.

A livello di singole ripartizioni geografiche è il Nord-Est e, soprattutto, il Veneto

a raggiungere le migliori performance: 67,1% di differenziata, con un incremento del

3,1% rispetto al 2009, cui segue il Friuli Venezia Giulia ha il 34,2% di raccolta, ben 12,3%

rispetto a l’anno precedente. Secondo il rapporto inoltre migliorano le performance

delle regioni meridionali: in testa la Sardegna, con il 35% del 2009.

Al Centro nessun capoluogo ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata.

In Puglia la percentuale di raccolta differenziata è ancora molto lontana dagli

obiettivi europei: nel 2010 infatti la quota si attesta appena attorno al 15,%, contro il

12% dello scorso anno (cfr. grafico 1).

Grafico n. 1 - Andamento della raccolta dei rifiuti in Puglia. Anno 2010

Fonte: ATO Puglia

177

Page 178: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Anche nella nostra Regione il problema della gestione dei rifiuti e delle

bonifiche rappresenta ormai da qualche anno una della priorità delle politiche

ambientali regionali, soprattutto in termini di contenimento sia della quantità sia della

pericolosità dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata e la promozione

dell’economia del riuso e del riciclo.

Nel 2009 è stato varato un aggiornamento al Programma regionale per la tutela

dell’Ambiente che prevede una pluralità di linee d’intervento, finalizzate in particolare

alla tutela aree naturali protette, alla pulizia delle aree costiere, alla tutela della qualità

dei suoli, alla bonifica dei siti inquinati, allo sviluppo dell’attività di monitoraggio e

controllo ambientale, allo sviluppo delle politiche energetiche ambientali finalizzate

alla riduzione delle emissioni nocive.

La pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti solidi urbani

suddivide il territorio regionale in 15 bacini di utenza, che corrispondono agli ATO

(Ambiti territoriali ottimali), definiti sulla base di parametri fisici, demografici e tecnici.

La suddivisione in ATO è principalmente finalizzata a conseguire adeguate dimensioni

gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici e tecnici, per il

superamento della frammentazione delle gestioni del servizio di gestione integrata dei

rifiuti

Figura n. 1: Distribuzione delle ATO regionali

Fonte: Ato Puglia

I dati disponibili sono trasmessi telematicamente dai singoli comuni pugliesi con

178

Page 179: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

cadenza mensile e si riferiscono alla quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e a

quella residuale. I rifiuti raccolti in modo differenziato sono avviati a recupero di

materia, mentre i rifiuti indifferenziati residuali dalle operazioni di raccolta differenziata

sono avviati a smaltimento negli impianti di bacino.

I dieci Comuni della provincia di Barletta-Andria-Trani sono distribuiti nei

territori di competenza di tre diverse ATO: in particolare nel territorio delle ATO B1

(Andria, Barletta, Bisceglie Canosa di Puglia, Trani) - B5 (relativamente ai comuni di

Spinazzola e Minervino Murge) e FG4 (relativamente ai comuni di Margherita di Savoia,

San Ferdinando di Puglia Trinitapoli) come evidenziato nelle figure che seguono.

Figura n. 2: ATO di competenze per i comuni della BAT

Fonte: Ato Puglia

La banca dati predisposta dalle Ato per la raccolta delle informazioni consente

179

Page 180: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

non soltanto di trarre indicazioni puntuali in merito ai volumi di RD realizzati da

ciascuno dei comuni che compongono la Provincia di BAT.

Grafico n. 2

Andamento della differenz iata nel c ors o del 2010 nelle AT O B ari 1, B ari 4 e F og g ia 4

0

5

10

15

20

25

G en F eb Mar A pr Mag G iu L ug A go S et Ott Nov Dic

B A 1 B A 4 F G 4

Fonte: Ato Puglia

Nel 2010, la provincia di BAT ha realizzato in media il 15,8% di raccolta

differenziata, valore di poco superiore alla media regionale (15,2%), ma di gran lunga

inferiore dall’obiettivo europeo per il 2012.

In particolare il comune della provincia con la percentuale più alta di raccolta

differenziata è Bisceglie con il 21%, segue Trinitanapoli, Barletta e Trani con il 20,1%, il

18,7%, 15,3%. I dati relativi alla città di Andria testimoniano un calo rispetto ai

precedenti mesi dell’anno e si fermano al 14%. Minervino, nell’ATO B4 è il comune della

provincia di BAT, ad aver riportato il valore più basso, circa il 2,3. Situazione un po’

meno critica per i comuni ex territorio foggiano, come Margherita di Savoia con il 5,3%,

a seguire San Ferdinando di Puglia con il 11% (cfr. grafico n. 3).

180

Page 181: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Grafico n. 3

P erc entuale rac c olta differenz iata per i c omuni in provinc ia di B AT . Anno 2010

14,718,7

21,0

12,815,3

2,3

20,1

4,2 5,3

11,1

Fonte: Ato Puglia

Tabella 1 - Raccolta differenziata, indifferenziata, tasso di differenziata (Kg) tasso di differenziata e produzione di rifiuti procapite nei Comuni della BAT

(Anno 2010)Comuni della BAT Indifferenziata Differenziata Tot. RSU Rif.Diff. Prod. Procapite

Kg. Kg. Kg. % Kg al Mese

Andria 43.019.170 7.390.576 50.409.746 14,7 43,1

Barletta 39.909.090 9.154.373 49.063.463 18,7 43,9

Bisceglie 23.642.240 6.291.010 29.933.250 21,0 46,7

Canosa 12.442.277 1.824.755 14.267.032 12,8 37,8

Trani 26.893.360 4.862.778 31.756.138 15,3 49,4

Minervino 3.207.845 76.670 3.284.515 2,3 36,7

Trinitanapoli 5.943.560 1.497.024 7.440.584 20,1 43,0

Spinazzola 2.869.735 125.017 2.994.752 4,2 34,5

Margherita di Savoia 8.229.130 464.560 8.693.690 5,3 56,8

San Ferdinando 6.150.320 765.850 6.916.170 11,1 39,9

Fonte: Ato Puglia

Nel corso degli ultimi anni, i comuni della provincia di BAT hanno realizzato varie

campagne di sensibilizzazione sul tema, indirizzate soprattutto alle scuole: è infatti

attivo già da tempo il progetto “La compagnia dei ricicloni”, campagna di

sensibilizzazione all’educazione ambientale per tutte le scuole del territorio. Il progetto

che prevede un coinvolgimento di 202 classi (per un totale di circa 4.000) si basa sui

181

Page 182: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

seguenti presupposti:

1. conoscenza approfondita del contesto di riferimento;

2. coinvolgimento attivo della scuola nella fase di progettazione

esecutiva delle azioni programmate;

3. innovatività della proposta;

4. positività del messaggio della campagna

L’iniziativa che si propone importanti obiettivi come promuovere una campagna

capace di sensibilizzare/informare sul tema della raccolta differenziata, favorire lo

scambio diretto di informazioni tra i cittadini ed i soggetti che a vario titolo si occupano

della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, incentivare e migliorare la raccolta

differenziata dei rifiuti, indirizzando a comportamenti corretti, coerenti e conformi al

senso di responsabilità prevede nell’arco della sua realizzazione una serie di iniziative:

Incontri di programmazione del progetto

Laboratori per docenti

Attività di animazione territoriale

La compagnia dei ricicloni

Mostra itinerante a teatro

Produzione di un audiovisivo

In ambito regionale è inoltre attivo il progetto “Mi rifiuto di fare il rifiuto” la nuova

campagna di comunicazione per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i

comuni.

E’ importante ricordare anche la campagna “Indifferentemente” promossa dalla

Regione Puglia che si propone di coinvolgere capillarmente le scuole, gli attori sociali e

le popolazioni degli ambiti territoriali e delle province pugliesi in una serie di azioni

finalizzate ad accrescere il grado di sensibilità e consapevolezza delle popolazioni

finalizzate alla riduzione dei rifiuti e alla promozione raccolta differenziata. Il progetto

prevede lezioni frontali e laboratori didattici per gli allievi effettuate da esperti e

soprattutto momenti di discussione e confronto, visite guidate presso imprese

182

Page 183: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

impegnate nella gestione della raccolta differenziata, concorsi a premi, attività ludico -

didattiche e artistiche ed attività di informazione e sensibilizzazione.

2 - PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

Il problema dello smaltimento, prima di essere un problema tecnico è un

problema culturale. In altri termini se chi produce rifiuti non li differenzia si possono

costruire i più aggiornati impianti di smaltimento e riciclaggio ma si rischia di creare

cattedrali nel deserto. E’ questa la strada intrapresa dalle diverse campagne di cui

abbiamo precedentemente fatto menzione. Ed è questa la strada che intendiamo

continuare con gli interventi a carico del 2011.

1. Informazione/formazione/sensibilizzazione sui temi della limitazione e raccolta differenziata dei residui

Obiettivo

Informare e sensibilizzare, in particolare le donne impegnate nei lavori

domestici, i residenti della Provincia sui temi della limitazione dei residui, sulla

raccolta differenziata e sulle iniziative assunte in materia.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

Sono previsti 9 incontri della durata di 3 ore (€ 9,90 x h/all.), presso centri di

formazione, scuole, associazioni, amministrazioni comunali della provincia di

BAT, con la presenza di 25 cittadini per incontro, realizzati con la collaborazione

di esperti o di istituti pubblici e privati specializzati in materia di educazione

ambientale. L’azione coinvolgerà complessivamente 225 unità.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Provincia di BAT organismi

di formazione accreditati operanti nell’ambito provinciale, in partenariato con

soggetti pubblici e privati specializzati in materia di educazione ambientale.

183

Page 184: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Potenziali destinatari

Cittadini del territorio provinciale

Vincoli e premialità nella valutazione dei progetti

Non sono ritenuti ammissibili i progetti che non prevedano il partenariato con

soggetti pubblici e privati specializzati in materia di educazione ambientale.

Priorità nell’intervento per i cittadini dei Comuni di Spinazzola, Margherita di

Savoia, Minervino, Canosa, San Ferdinando.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

3.1 - INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1 - Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORIInformazione/formazione/sensibilizzazione sui temi della limitazione e raccolta differenziata dei residui

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di part. Dato atteso

Fonte

1Informazione/formazione/sensibilizzazione sui temi della limitazione e raccolta differenziata dei residui

100% di realizzazione dei progetti

Sistema regionale di monitoraggio

184

Page 185: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.1) INDICATORIAumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie materie

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

3.2.2. – Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target Fontei.1) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle

Tasso di copertura dei giovani raggiunti dagli interventi realizzati dall’obiettivo rispetto al totale della popolazione potenzialmente interessata (media annua)

3,6%

7,0%

Monitweb e statistiche

ufficiali ISTAT-MPI

185

Page 186: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Attività

INTERVENTI FORMATIVI PER L’EDUCAZIONE, L’INFORMAZIONE E LA

FORMAZIONE PERMANENTE SULLE STRATEGIE DI DIFESA DEL SUOLO E

DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE

Obiettivo specifico:

i.1)

ELABORAZIONE, INTRODUZIONE E ATTUAZIONE DELLE RIFORME DEI

SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER MIGLIORARNE

L'INTEGRAZIONE E SVILUPPARE L'OCCUPABILITÀ, CON PARTICOLARE

ATTENZIONE ALL'ORIENTAMENTO

Obiettivo operativo

AUMENTARE LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA REGIONALE

DELL'ISTRUZIONE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO

Categoria di spesa: 73

MISURE PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE ALL'ISTRUZIONE E

ALLA FORMAZIONE PERMANENTE, ANCHE ATTRAVERSO

PROVVEDIMENTI INTESI A RIDURRE L'ABBANDONO SCOLASTICO, LA

SEGREGAZIONE DI GENERE RISPETTO ALLE MATERIE ED AUMENTARE

L'ACCESSO ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE INIZIALE,

PROFESSIONALE E UNIVERSITARIA, MIGLIORANDONE LA QUALITÀ

186

Page 187: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. PARTE PRIMA: ANALISI DEL FENOMENO

La declaratoria fa riferimento a due fenomeni che si iscrivono nel capitolo della

salvaguardi dell’ambiente: la difesa del suolo e la mobilità sostenibile

Per il 2001 concentriamo le risorse solo per interventi relativi alla difesa del

suolo.

Vengono riportati di seguito alcuni indicatori ambientali (cfr. tabella 1) per

capoluogo di provincia della Regione Puglia di Legambiente Istituto di Ricerche

Ambiente Italia. La indisponibilità per la provincia di BAT di alcuni dati, ci induce a

prendere come riferimento gli indici relativi alle province di Bari e Foggia, al cui

territorio facevano capo i dieci comuni della nuova provincia.

Tabella 1 - Alcuni indicatori ambientali per capoluogo di provincia. Anno 2009

Indicatore Capoluoghi provinciali Media

ItaliaFoggia Bari Taranto Brindisi Lecce

Qualità dell’aria: concentrazione di biossido di azoto (media annuale dei valori medi registrati da tutte le stazioni di monitoraggio comunale)

n.d 22,0 20,0 19,0 36,0 37,00

Qualità dell’aria: polveri sottili (media annuale dei valori medi registrati da tutte le stazioni di monitoraggio comunale)

n.d 30,0 30,0 24.0 34.0 32.0

Qualità dell’aria: Ozono (media annuale di tutte stazioni di monitoraggio comunale)

n.d 17.0 2.0 35.0 7.0 31.0

Dispersione della rete idrica: Differenza percentuale tra l’acqua immessa e quella consumata per usi civili, industriali ed agricoli

35 54 35 36 44 19.0

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 187

Page 188: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Tasso di motorizzazione: auto circolanti ogni 100 abitanti

55 56 59 58 68 63.0

Qualità ambientale de parco auto Percentuale di auto Euro 3 e Euro 4 circolanti sul totale auto

39 49 48 41 43 51.00

verde urbano:mq di verde urbano fruibile (verde attrezzato, parchi urbani, vede storico ) per abitante

2.00 2.00 5.00 3.00 4.00 11.80

Piste ciclabili: indice di ciclabilità costruito in funzione della lunghezza della tipologia delle piste ciclabili e zone con moderazione di velocità a 30 km/h

3.77 0.58 0.68 2.08 13.14 8.00

Politiche energetiche ( introduzione incentivi economici e disposizioni sul risparmio energetico, semplificazione procedure installazione impianti solare termico/fotovoltaico.

7.0014.0

07.00 00.0 36.00 31.00

Energie rinnovabili: Metri quadrati di pannelli di solare termico installati su edifici comunali ogni mille abitanti

0.00 0.02 0.06 n.d. 3.64 -

Fonte: IPRES, Puglia in cifre 2009

Rispetto alla qualità dell’aria, ovvero, la concentrazioni di biossido di azoto NO2

nell’aria, è la città di Brindisi quella più virtuosa con (in media) 19 microgranmmi per

metro cubo (mc) a fronte di un dato medio italiano pari a 37. Per il territorio della

provincia di nostro interesse, si dispone soltanto del valore relativo alla provincia di

Bari che si presenta prossimo a quello della provincia di Brindisi e comunque molto al

di sotto della media nazionale.

Per le polveri sottili, invece, (PM10 in microgranmmi per mc) è la città di Lecce

quella che presenta i valori più rischiosi (34) a fronte ancora di Brindisi che garantisce le

quote più basse (24) ed in relazione alla media nazionale uguale a 32. Per il territorio di

nostro riferimento, anche in questo caso si dispone del solo indice relativo alla

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 188

Page 189: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

provincia di Bari che si presenta prossimo a quello della media nazionale.

Rispetto al tasso di motorizzazione pari alle auto circolanti per 100 abitanti, è la

città di Lecce a presentare la quota più elevata con valore pari a 68; positivo invece, per

il territorio di nostro interesse, l’indicatore della città di Foggia: segna il valore più

basso (55) e prossimo è quello della città di Bari (56), a fronte di un dato medio

nazionale è pari a 63.

Un importante indice di riferimento per quanto concerne la materia ambientale

(e di conseguenza quella legata all’inquinamento) è il dato relativo alle piste ciclabili

costruito in funzione della lunghezza e della tipologia delle piste ciclabili e zone con

moderazione di velocità a 30 km/h. Fa riflettere il dato di Lecce pari a 13,14 (metri

equivalenti ogni 100 ab) allorquando lo si confronta con l’omologo valore della città di

Bari (0,58) e con la media italiana uguale ad 8,00. La città di Lecce mantiene un altro

primato per la disponibilità di aree verdi comunali (ovvero, metri quadri di aree verdi

complessivamente presenti nel territorio comunale); il valore salentino, infatti, pari a

1.007, si contrappone nettamente all’indice di Taranto uguale a 126; la media nazionale

è, invece, pari a 1.315.

Preoccupante anche il dato sulla dispersione di acqua dalla rete con il 54% di

perdite nel territorio di Bari.

Critica, anche la situazione relativa alla qualità ambientale del parco auto e

mobilità provinciale. I dati relativi al parco veicolare18 fanno emergere che in termini

relativi è la provincia di Bari a detenere il maggior numero di autovetture e di motocicli

proporzionato al proprio totale di autoveicoli. Per altro verso, è la provincia della BAT a

far registrare – relativamente – il maggior numero di autobus; infatti, quasi un mezzo su

tre è presente in tale area.

Sul versante dei rischi geologici l’indagine “Ecosistema Rischio 2009”, di

Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, da una parte ci dà notizie

rassicuranti e altre preoccupanti.

Nel rapporto, infatti, si legge che la Puglia presenta la percentuale più bassa di

comuni a rischio, anche se risulta la terza regione per presenza di strutture in aree a 18 Fonte: ACI 2009

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 189

Page 190: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

rischio idrogeologico.

Per la provincia di BAT è possibile fare riferimento alle province di Bari e Foggia,

città che presentano in ambito regionale il più alto rischio idro-geologico (cfr. grafico 1).

Grafico 1 - Ripartizione per provincia dei comuni a rischio geologico.Anno 2009

Fonte: Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile

Le amministrazioni comunali possono intervenire per contrastare il rischio

idrogeologico attraverso le attività ordinarie legate alle gestione del territorio, quali la

pianificazione urbanistica, gli interventi di delocalizzazione di abitazioni e di altri

fabbricati dalle aree a rischio, la manutenzione delle sponde dei corsi d’acqua e delle

opere idrauliche, ma anche attraverso la redazione dei piani di emergenza, che devono

essere aggiornati e conosciuti dalla popolazione, nonché attraverso l’organizzazione

locale di protezione civile, al fine di garantire soccorsi tempestivi ed efficaci in caso di

alluvione o frana. I Comuni di Canosa di Puglia, Sant’Agata di Puglia e Casalnuovo

Monterotaro ad esempio sono gli unici tre comuni ad aver intrapreso azioni di

delocalizzazione, sia delle abitazioni che dei fabbricati industriali dalle aree a rischio. Il

65% dei comuni ha previsto nei propri piani urbanistici vincoli all’edificazione nelle zone

esposte a maggior pericolo mentre il 100% dei comuni ha realizzato opere di messa in

sicurezza del territorio.

Migliore è la situazione per quanto riguarda l’organizzazione del sistema locale

di protezione civile, fondamentale per salvare la popolazione ad evento già in corso. Il

76% dei comuni si è dotato di un piano d’emergenza e il 65% lo ha aggiornato negli

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 190

Page 191: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ultimi due anni. Solo nel 12% dei casi sono state organizzate attività di informazione

rivolte alla popolazione e il 59% dei comuni dispone di una struttura di protezione civile

operativa h24 .

Rispetto al livello di sismicità della Regione, i dieci comuni della BAT si

distribuiscono per il 70% un rischio sismico ‘medio’ e per il restante 30% un rischio

‘basso’ (cfr tabella 2).

Tabella 2 - Distribuzione per provincia dei comuni per livello di sismicità. Anno 2009

PROVINCE Numero dei comuni per livello di sismicità

Alta Media Bassa MinimaFOGGIA 10 51BAT 7 3BARI 34 7TARANTO 10 19BRINDISI 20

Fonte: IPRES, Puglia in cifre 2009

Altro aspetto critico del rischio ambientale è la prevenzione degli incendi,

problema che in Puglia assume proporzioni rilevanti. L’indagine “Ecosistema Incendi

2009” di Legambiente e Protezione Civile che ha effettuato un monitoraggio delle

azioni dei Comuni italiani nell’applicazione della legge quadro in materia di incendi

boschivi ha censito in Puglia, nel 2008, 485 gli incendi boschivi e 8.489 gli ettari di

territorio andati in fumo. Tra la provincia di Bari e Foggia , gli incendi sono stati circa

217 circa per un totale di 1457 ettari andati in fumo. I dati non mostrano comunque

una situazione più confortevole neppure nel 2009: la Puglia infatti, occupa la 4

posizione per numerosità di incendi (302) rispetto alla altra Regioni Italiane.

Nell’ambito della provincia di BAT sono stati avviati alcuni progetti sulla

sostenibilità ambientale da destinare alle aziende della provincia: tra questi il progetto

"Tri-ciclo” nell’ambito del quale cento imprenditori, manager e dipendenti delle

aziende delle province Bari e B.A.T. hanno partecipato ai corsi di formazione sulla

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 191

Page 192: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

sostenibilità ambientale. Il progetto prevede un approccio sistemico alle buone prassi

ecosostenibili, con la possibilità di visitare aziende specializzate nel riciclo dei rifiuti. Il

progetto, promosso dalle associazioni CnosFap Regione Puglia, Costellazione Apulia,

Anprori e finanziato da Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,

Regione Puglia e Provincia di Bari con la collaborazione di Comune di Bari,

Confindustria Bari e B.A.T., Comieco, Ecopolis, WWF, Ruotalibera Bari, The Natural Step

nasce dall'idea di diffondere le buone prassi nella gestione dei rifiuti e la cultura della

sostenibilità ambientale in azienda. Sempre neell’ambito della provincia di BAT, tra gli

esempi di sostenibilità ambientale delle aziende volte a promuovere lo sviluppo

dell'efficienza energetica e delle fonti di energia pulita e rinnovabile, si menziona tra i

tanti il caso dell’azienda Ermetika. Questa realtà imprenditoriale, inserita nel polo

produttivo di Barletta, è un esempio tra le piccole e medie imprese del Sud che attua

concreti e validi programmi per la riduzione dell'inquinamento. Per riuscire in tale

impegno é stato mantenuto attivo il “Sistema di Gestione Ambientale Ermetika” con il

fine di promuovere, sviluppare e supportare i seguenti principi: riduzioni degli impatti

ambientali, ottimizzazione delle risorse naturali e riduzione degli sprechi, formazione

dei collaboratori aziendali, impostazione di un dialogo aperto con le Pubbliche autorità,

con la comunità esterna, con i clienti e con i fornitori. Oltre a selezionare

accuratamente solo fornitori certificati che utilizzano materiali a basso impatto

ambientale, gli imballaggi sono eco-compatibili e realizzati con pellicole alternative

studiate per occupare volumi ridotti. Un codice etico interno, inoltre, regola la gestione

dei rifiuti per limitare al massimo l’impatto sull’ambiente e gli sprechi di prodotto attraverso una politica volta al recupero di materiali riutilizzabili in differenti processi produttivi.

2 - PARTE SECONDA: STRATEGIE E AZIONI OPERATIVE

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 192

Page 193: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

1. Moduli formativi per la difesa del suolo a rischio idrogeologico e perla prevenzione degli incendi

Obiettivi

Aggiornare il personale tecnico dei comuni e il personale della protezione civile sul

rischi idrogeologici e gli interventi preventivi e difensivi nella salvaguardia del suolo e

sulla prevenzione degli incendi.

Struttura, numero di edizioni e parametro finanziario

L’azione prevede l’attivazione di 5 corsi di aggiornamento, della durata di 30 ore, con

15 allievi per corso ed con un finanziamento di 15 euro x h/allievo. L’azione interesserà

complessivamente 75 unità.

Potenziali beneficiari

Possono partecipare agli avvisi pubblici emanati dalla Provincia di BAT organismi di

formazione accreditati operanti nell’ambito provinciale, con la collaborazione

dell’Università o di un istituto scientifico, tecnico o di ricerca con competenza nel

settore.

Potenziali destinatari

Possono partecipare ai moduli personale tecnico dei Comuni della provincia di BAT e

personale della protezione civile.

Vincoli e premialità nella valutazione dei progetti

Non sono ritenuti ammissibili progetti che non prevedano la collaborazione

(desumibile da atti formali) con Università o istituto scientifico, tecnico o di ricerca

specializzato.

3. PARTE TERZA: INDICATORI DI REALIZZAZIONE E DI RISULTATO

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 193

Page 194: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

3.1 - INDICATORI PROVINCIALI

3.1.1 - Indicatori di realizzazione

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI INDICATORI Moduli formativi per la difesa del 1 suolo a rischio idrogeologico e per la prevenzione degli incendi

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento N. di destinatari (approvati, avviati, conclusi) per tipologia d’intervento e per caratteristiche principali (degli avviati)

3.1.2. – Indicatori di risultato

AZIONI A FAVORE DEI DESTINATARI Dato di partenza

Dato atteso Fonte

1Moduli formativi per la difesa del suolo a rischio idrogeologico e per la prevenzione degli incendi

Attestazione di frequenzaconseguita dall’80% di allievi iscritti

Sistema regionale di monitoraggio

3.2.- INDICATORI REGIONALI (P.O.R.)

3.2.1.- Indicatori di realizzazione

Obiettivo specifico: i.2) INDICATORIAumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle materie

N. di progetti (approvati, avviati, conclusi) per tipologia di intervento

3.2.2.- Indicatori di risultato

Denominazione Dato di part. Target Fontei.1) Aumentare la partecipazione all’apprendimento permanente anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere rispetto alle

Tasso di copertura dei giovani raggiunti dagli interventi realizzati dall’obiettivo Monitweb e

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 194

Page 195: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

rispetto al totale della popolazione potenzialmente interessata (media annua)

3,6%

7,0%

statistiche ufficiali

ISTAT-MPI

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 195

Page 196: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ASSE VI – ASSISTENZA TECNICA

Obiettivo

specifico

n)

MIGLIORARE L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEI PROGRAMMI OPERATIVI

ATTRAVERSO AZIONI E STRUMENTI DI SUPPORTO

Categoria di

spesa:

81

MECCANISMI PER AUMENTARE LE BUONE PRATICHE POLITICHE E

L’ELABORAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEL

PROGRAMMA, A LIVELLO NAZIONALE, REGIONALE E LOCALE, LA

CAPACITY BUILDING NELL’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E DEI

PROGRAMMI

La realizzazione delle azioni previste nel presente piano implica competenze professionali

specifiche, sia relative ai processi di pianificazione, monitoraggio e valutazione, sia per ambiti

disciplinari particolari.

Il ricorso esclusivo alla dotazione organica dell’Assessorato provinciale non è praticabile sia

per il volume lavorativo da realizzare sia per la specificità di alcune competenze e

professionalità implicate.

Si rende necessaria pertanto, a supporto degli Uffici dell’Assessorato, una azione di

consulenza ed assistenza tecnica, prestata da esperti esterni, da reclutare mediante apposito

avviso pubblico.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 196

Page 197: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

TAVOLA SINOTTICAASSI, CATEGORIE DI SPESA, ATTIVITA’,

AZIONI PROGRAMMATE, TARGET DI UTENZA E RELATIVI COSTI

ASSE I - ADATTABILITÀ

    Target Previsione di

spesa

Previsione di spesa

Attività delegate alla Provincia Azioni programmate (numero e tipologia)

delle azioni

dell’attività

Categoria di spesa 62): sviluppo di sistemi e strategie di apprendimento permanente nelle imprese; formazione e servizi per i lavoratori per migliorare la loro adattabilità ai cambiamenti; promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazioneInterventi di formazione, di qualificazione e di specializzazione delle competenze professionali degli operatori privati presenti nei settori dei beni e delle attività culturali ed ambientali, dell’industria e dei servizi, della tutela delle acque e di risparmio idrico, della gestione dei rifiuti e delle bonifiche

Moduli formativi su tematiche specifiche.  45 lavoratori 101.250,00

101.250,00

Interventi di riqualificazione delle competenze nel settore turistico, in particolare al fine di migliorare il posizionamento strategico della offerta pugliese sui mercati nazionali e

Moduli formativi di aggiornamento, specializzazione, perfezionamento nelle attività di promozione, ricettività e pianificazione nel settore turistico

 45 lavoratori del settore turismo

101.250,00

202.500,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 197

Page 198: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

internazionali, attraverso il miglioramento delle funzioni di promozione, di accoglienza, ospitalità, ecc..

Moduli formativi per l’acquisizione, l’aggiornamento, il perfezionamento nelle abilità linguistiche

45 lavoratori del settore turismo

101.250,00

 

Totale categoria di spesa 62

303.750,00

Categoria di spesa 64: sviluppo di servizi specifici per l’occupazione, la formazione e il sostegno in connessione con la ristrutturazione dei settori e delle imprese, e sviluppo di sistemi di anticipazione dei cambiamenti economici e dei fabbisogni futuri in termini di occupazione e qualifiche.Formazione e servizi alle imprese (check up aziendali, diagnosi organizzative e analisi di mercato) finalizzate in particolare a migliorare il loro posizionamento strategico ed i fenomeni di internazionalizzazione, al ricambio generazionale e allo sviluppo di settori innovativi

Temporary management per accompagnare i processi di internazionalizzazione aziendale

1 aziende 24.000,00  

116.000,00

Interventi di formazione/accompagnamento nei processi di diagnosi aziendale, di posizionamento strategico, di internazionalizzazione, di miglioramento continuo, nonché ricambio generazionale

 4 aziende 92.000,00

    Totale categoria di spesa 64

116.000,00

    To

tale Asse I419.750,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 198

Page 199: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

ASSE III - OCCUPABILITÀ

    Target Previsione di spesa

Previsione di spesa

Attività delegate alla Provincia Azioni programmate (numero e tipologia)

delle azioni dell’attività

Categoria di spesa 66: attuazione di misure attive e preventive sul mercato del lavoro

Azioni di qualificazione e sostegno ai disoccupati di lunga durata, ai lavoratori in cigs e mobilità, per l’inserimento e il reinserimento lavorativo

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

15 adulti 270.000,00  

324.000,00

Tirocini formativi professionalizzanti 12 adulti 54.000,00

Interventi di sostegno agli accordi fra le parti sociali finalizzati all’inserimento lavorativo previo percorso di formazione mirata, interventi per la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro (intervento in raccordo con cat. 69)

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

30 donne disoccupat

e

270.000,00 270.000,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 199

Page 200: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Servizi integrati (accompagnamento formazione, incentivi) per lo sviluppo ed il supporto ad interventi di riequilibrio delle opportunità di ingresso nella vita attiva (inclusione sociale giovanile e lavoro giovanile), anche mediante azioni di sostegno alla cooperazione giovanile, specie nelle periferie urbane .

Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

30 giovani 180.000,00

 

234.000,00Tirocini formativi professionalizzanti 12

giovani 54.000,00

Azioni di sostegno alla riqualificazione professionale delle persone con basso titolo di studio, finalizzata all’acquisizione di un livello minimo di competenze per agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro

15 inoccupati

e disoccupati

270.000,00  

319.500,00Tirocini formativi professionalizzanti 11

inoccupati e

disoccupati

49.500,00

  Totale categoria di

spesa 66  1.147.500,00     

Categoria di spesa 67: misure che incoraggino l’invecchiamento attivo e prolunghino la vita lavorativa

Azioni integrate per l’adattamento delle competenze delle persone con più di 45 anni alle esigenze del sistema produttivo e per consentire la loro permanenza attiva sul mercato del lavoro

Percorsi formativi di riqualificazione per acquisizione competenze certificate

15 disoccupati

over 45 

225.000,00   225.000,00

  Totale categoria di 225.000,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 200

Page 201: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

spesa 67

Categoria di spesa 68: sostegno al lavoro autonomo e all’avvio di imprese

Azioni per promuovere la crescita di nuova imprenditorialità basata su un uso estensivo dell tecnologie ICT

Interventi di formazione e di accompagnamento al lavoro per la creazione o il rafforzamento di micro e piccole imprese basate sull’uso estensive delle ICT

15 disoccupati, diplomati o laureati

225.000,00   225.000,00

Totale categoria

di spesa 68225.000,00

 

Categoria di spesa 69: misure per migliorare l’accesso all’occupazione ed aumentare la partecipazione sostenibile delle donne all’occupazione per ridurre la segregazione di genere sul mercato del lavoro e per riconciliare la vita lavorativa e privata, ad esempio facilitando l’accesso ai servizi di custodia dei bambini e all’assistenza delle persone non autosufficienti

Interventi per la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro

Interventi di orientamento formazione e accompagnamento alla imprenditorialità

45 donne disoccupat

e

270.000,00 270.000,00

Introduzione e messa a regime di politiche di conciliazione per promuovere l’ accesso delle donne al mercato del lavoro e alla frequenza ai percorsi formativi, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi come il tutoraggio e i voucher di conciliazione

Voucher di conciliazione per donne, in formazione o alla ricerca attiva del lavoro

6 donne 15.000,00 15.000,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 201

Page 202: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Percorsi integrati e individualizzati per il recupero e la transizione al lavoro delle donne, anche in condizione di disagio sociale

Interventi di orientamento, formazione e accompagnamento nella vita attiva

30 donne in

situazione di disagio 

270.000,00 270.000,00

  Totale

categoria di spesa 69 555.000,00

 

Totale Asse II 2.152.500,00

ASSE IV - CAPITALE UMANO

    Target Previsione di spesa

Previsione di spesa

Attività delegate alla Provincia Azioni programmate (numero e tipologia)

delle azioni dell’attività

Categoria di spesa 73: misure per aumentare la partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l’abbandono scolastico, la segregazione di genere rispetto alle materie ed aumentare l’accesso all’istruzione e alla formazione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità

Percorsi formativi e servizi successivi al conseguimento dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, rivolti all’ acquisizione di una qualifica

Interventi di qualificazione per giovani che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a sedici anni

45 giovani 810.000,00 810.000,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 202

Page 203: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Percorsi formativi, anche integrati con il sistema scolastico, per il completamento della formazione di base e l'acquisizione di un livello minimo di competenze da parte delle persone senza qualifica o diploma

Interventi di integrazione tra i sistemi dell'istruzione e del lavoro, per una preparazione professionale specifica spendibile e per un eventuale rapido inserimento nel mondo: area professionalizzante

96 classi di 4° e 5° anno degli

istituti professionali

1.809.600,00 1.809.600,00

Interventi di formazione di base per gli adulti (EDA)

Corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale (informatica, multimedialità e lingue straniere)

45 adulti 101.250,00 101.250,00

Interventi di istruzione e formazione tecnica superiore I.F.T.S.

Corsi IFTS 30 allievi 540.000,00 540.000,00

Interventi per il potenziamento delle figure direttive, manageriali e organizzative nel settore turistico

Moduli formativi per le figure direttive o di management del sistema turistico

30 figure direttive o di

management del settore turismo

36.000,00 36.000,00

Interventi formativi per l'educazione, l'informazione e la formazione permanente sulle strategie di difesa del suolo e della mobilità sostenibile

Moduli formativi per la difesa del suolo a rischio ideologico e per la prevenzione degli incendi

75 dipendenti dei comuni a

rischio idrologico e personale della protezione civile

33.750,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 203

Page 204: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Azioni di informazione, sensibilizzazione, educazione, comunicazione, promozione della partecipazione, finalizzate all’incre- mento della raccolta differenziata, a favore delle scuole, delle imprese, dei cittadini, in funzione del ruolo svolto nell’ ambito della organizzazione del lavoro domestico

Informazione/formazione/sensibilizzazione sui temi della limitazione e raccolta differenziata dei residui

225 cittadini 6.682,50 6.682,50 

    Totale categoria

di spesa 733.337.350,00

 

Totale Asse IV 3.337.350,00

ASSE VI – ASSISTENZA TECNICA

    Target Previsione di spesa

Previsione di spesa

Attività delegate alla Provincia Azioni programmate (numero e tipologia)

delle azioni dell’attività

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 204

Page 205: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

Categoria di spesa 81: meccanismi per aumentare le buone pratiche politiche e l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione del programma, a livello nazionale, regionale e locale, la capacity building nell’attuazione delle politiche e dei programmiMigliorare l’efficacia e l’efficienza dei programmi operativi attraverso azioni e strumenti di supporto

Assistenza tecnica === === 95.900,00

    Totale categoria

di spesa 8195.900,00

 

Totale Asse VI 95.900,00

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 205

Page 206: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

NOTA CONCLUSIVA

Il programma operativo Puglia FSE 2007-2013 colloca le attività relative ai diversi obiettivi specifici, nei quali si articolano gli assi, all’interno di una specifica categoria di spesa. Le attività delegate dalla Regione Puglia alla Provincia di Bari sono relative alle categorie di spesa 62, 64, 66, 68, 69, 70, 73. Il programma stabilisce per ciascuna categoria di spesa un valore percentuale in base al quale vanno utilizzate le risorse finanziarie.Sintesi della spesa prevista nel piano:

Asse Adattabilità : € 419.750,00 (finanziamento assegnato: € 419.786,00) Asse Occupabilità : € 2.152.500,00 (finanziamento assegnato: € 2.152.747,00) Asse Capitale Umano : € 3.337.282,50 (finanziamento assegnato: € 3.337.320,00)

N.B. : - per la categoria di spesa 62 è previsto un impegno di € 303.750,00 (€ 7.423,06 in più rispetto allo stimato per il 2011) -per la categoria di spesa 64 è previsto un impegno di € 116.000,00 (€ 7.459,06 in meno rispetto allo stimato per il 2011) -per la categoria di spesa 66 è previsto un impegno di € 1.147.500,00 (€ 25.531,84 in meno rispetto allo stimato per il 2011) - per la categoria di spesa 67 è previsto un impegno di € 225.000,00 (€ 31.468,04 in più rispetto allo stimato per il 2011) - per la categoria di spesa 68 è previsto un impegno di € 225.000,00 (€ 32.037,99 in meno rispetto allo stimato per il 2011). - per la categoria di spesa 69 è previsto un impegno di € 555.000,00 (€40.924,02 in più rispetto allo stimato per il 2011)

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 206

Page 207: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

- per la categoria di spesa 70 è previsto un impegno di € 0,00 (€ 15.069,23 in meno rispetto allo stimato per il 2011).

- per la categoria di spesa 73 è previsto un impegno di € 3.337.282,50 (€ 37,50 in meno rispetto allo stimato per il 2011). La quadratura di asse è comunque garantita. Nel prossimo anno, con il piano 2012, saranno effettuate le dovute compensazioni tra le categorie interessate.

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 207

Page 208: 1 6/Piani di... · Web viewSecondo il Rapporto annuale dell’Istat in Italia, nel 2009, più di due milioni di giovani (il 21,2 % della popolazione tra i 15 e i 29 anni) non lavora

Provincia di Barletta-Andria-TraniServizio Formazione Professionale

POR FSE 2007/2013 – Piano di Attuazione, Annualità 2011 208