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Strumenti dell’Istat per una lettura consapevole dei dati per la misura del benessere nei territori Domenico Di Spalatro Pescara, 28-10-2015

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Strumenti dell’Istat per una lettura

consapevole dei dati per la misura del

benessere nei territori

Domenico Di Spalatro

Pescara, 28-10-2015

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Indice

Big Bang dell’informazione

Statistica e vita quotidiana

L’Istat – Organizzazione e attività

Il progetto BES

Domenico Di Spalatro - Pescara, 28 ottobre 2015

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Big Bang dell’informazione

Nel secolo scorso l’uomo ha assistito ad un

“Big Bang dell’informazione” con la sua “infosfera”

(termine coniato dal futurologo Alvin Toffler)

che si è gonfiata come un universo in espansione

Domenico Di Spalatro - Pescara, 28 ottobre 2015

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Big Bang dell’informazione

Pensiamo alle dimensioni della bolla mentale che circonda un neonato.

Lo spazio medio da cui riceve informazioni ha un raggio molto piccolo

Quando l’uomo diventa adulto la sua infosfera

si espande fino a comprendere l’intero pianeta.

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Big Bang dell’informazione

L’uomo del Rinascimento (ad esempio un contadino) nella sua vita

oltre agli abitanti del suo villaggio incontrava non più di un centinaio di persone.

La sua geografia e la sua storia erano racchiuse nel raggio di una decina di

chilometri dal campanile del paese.

Voci e messaggi gli giungevano molto lentamente e in misura assai limitata.

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Big Bang dell’informazione

L’uomo contemporaneo

• si proietta nello spazio e nel tempo attraverso strumenti che comprimono

entrambi (da Google Earth, Skype);

• si rapporta con gli altri attraverso i social network;

• cambia il metodo di ricerca delle informazioni, che avviene per parole

chiave e immagini

• gestisce una sovrabbondanza di informazioni proprie della sua epoca

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Statistica e vita quotidiana

Siamo bombardati da una miriade di informazioni che rendono spesso

complesse le nostre analisi e le nostre scelte.

Occorre perciò individuare degli strumenti capaci di

selezionarle

sintetizzarle

interpretarle

nel modo migliore.

In questo la statistica può aiutarci.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 28 ottobre 2015

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Statistica e vita quotidiana

Lo stesso «linguaggio» statistico negli ultimi anni è entrato in maniera

dirompente in ogni settore della conoscenza.

Un esempio è il termine "inflazione" che sta ad indicare un

aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche

diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta

(cit. Dizionario Treccani).

Il nome è la traduzione dell'inglese inflation, che, contrariamente al

vocabolo italiano, ha conservato anche l'originario significato di

"gonfiaggio", derivato dal latino "inflatio".

Il mondo scientifico ha usato questo termine per definire una delle più

importanti teorie cosmologiche.

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Statistica e vita quotidiana

La teoria dell’inflazione prevede che l'universo, poco dopo il Big bang,

abbia subito una espansione rapidissima.

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La teoria è stata proposta nel 1981 da Alan Guth e Alexei Starobinski.

ed ha recentemente trovato numerose evidenze sperimentali dirette.

Il termine inflazione sembra sia stato «suggerito» dall’inflazione che ha

caratterizzato l’economia americana tra fine anni 70 e inizio anni 80.

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Statistica e vita quotidiana

Il valore aggiunto della statistica è la sua capacità di

trasformare i dati in conoscenza

per operare scelte consapevoli e responsabili

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Statistica e vita quotidiana

Il saper elaborare e interpretare i dati è oggi parte di un bagaglio culturale

necessario per decidere e vivere pienamente la “società dell’informazione”.

In quest’ottica occorre fare riferimento soprattutto alle giovani generazioni

“i giovani di oggi saranno i decisori di domani ed abituarli a trattare i dati e a

comprenderli, anche per evitare di essere esposti a chi li usa in modo scorretto,

è un ottimo e doveroso investimento per il futuro del paese e della democrazia”.

(Enrico Giovannini)

L’Istat investe tanto per la promozione della cultura statistica nella scuola

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L’Istat – Organizzazione e attività

L’Istat è il principale produttore di statistica ufficiale.

La statistica ufficiale fa riferimento ai soggetti che

la producono e diffondono sulla base di un mandato istituzionale

L’informazione statistica ufficiale (D. Lgs. 322/1989) è fornita dal Sistan

(Sistema statistico nazionale) composto da organismi pubblici e privati

Ne fa parte l’Istat, a cui è affidato, per legge, il suo coordinamento.

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L’Istat – Organizzazione e attività

Ha la propria sede centrale a Roma e una rete di uffici territoriali che

operano a stretto contatto con gli enti locali.

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L’Istat – Organizzazione e attività

L’Istat effettua

INDAGINI TOTALI

Qui si prendono in considerazione tutte le unità di rilevazione appartenenti

al collettivo su cui viene «osservato» il fenomeno oggetto di studio.

A tal proposito possiamo ricordare gli ultimi censimenti svolti dall’Istat

- Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi - 31 dicembre 2011

- Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - 9 ottobre 2011

- Censimento Generale dell’Agricoltura - 24 ottobre 2010

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L’Istat – Organizzazione e attività

L’Istat effettua anche

INDAGINI CAMPIONARIE

Qui si considera solo una parte delle unità di rilevazione appartenenti al

collettivo su cui viene «osservato» il fenomeno oggetto di studio.

Ciò avviene selezionando un «campione» rappresentativo del collettivo.

Estrazione del campione

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L’Istat – Organizzazione e attività

Le informazioni sono rilasciate gratuitamente sul sito web www.istat.it

sotto forma di comunicati stampa, pubblicazioni, tavole di dati, banche

dati e sistemi informativi.

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L’Istat – Organizzazione e attività

Banche dati e sistemi informativi

Le banche dati sono “magazzini” in cui l'utente può scegliere in base alle

proprie esigenze il tipo di dati e il loro livello di dettaglio e costruire le

tabelle in maniera personalizzata.

Le banche dati dell’Istat sono numerose e spaziano dall’economia alla

demografia ma sviluppano anche temi trasversali.

In particolare sul sito dell’Istat sono proposte numerose banche dati

suddivise in vari ambiti tematici.

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Nell’ambito di tutta l’attività svolta dall’Istat particolare attenzione è stata rivolta

negli ultimi anni alla misurazione del benessere.

Il tema della misurazione del benessere interessa politici, sociologi, economisti,

ecologisti e psicologi.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 28 ottobre 2015

Il progetto BES

Misurare il benessere permette di:

1) individuare delle azioni politiche per migliorare la qualità della vita

2) fornire servizi più adeguati in base alle necessità vigenti

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Socrate Platone Aristotele Seneca

Il progetto BES

Pensiamo innanzitutto a Socrate il quale disse un giorno: «L'esser contenti è

una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale».

Platone intendeva la felicità come astrazione dalla realtà e contemplazione

del mondo delle Idee contrapposta alla felicità aristotelica che si realizza nel

rapporto col prossimo e nella partecipazione del cittadino alla vita della polis.

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Per Aristotele l’obiettivo non può essere una crescita illimitata dei beni

materiali. Infatti l’ossessione per l’accumulo di denaro e ricchezze ci distrae dalla

ricerca di una “vita buona” che non è una ricerca individuale ma un

progetto collettivo. Compito del politico è perseguire un’economia “naturale”,

capace di generare la “vita buona” per i membri della comunità.

Dall’esito di questo confronto emerse poi il concetto di felicità che fu alla base

della teoria utilitarista e quindi del pensiero economico contemporaneo.

Chiudiamo con le celebri parole di Lucio Anneo Seneca il quale disse:

«Nego che la ricchezza sia un bene. Se così fosse farebbe gli uomini migliori…

Inoltre ammetto che si possa possedere la ricchezza, che essa è utile e porta

molti vantaggi alla vita. Presso l’uomo saggio la ricchezza è tenuta in servitù,

presso lo sciocco essa ha il sopravvento e diventa padrona.

«È grande chi sa essere povero nella ricchezza»

Il progetto BES

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Definizione di Benessere (cit. Vocabolario della lingua italiana Devoto Oli)

deriva dalla locuzione bene essere e indica

- uno stato armonico di salute, di forze fisiche e morali

- una condizione di prosperità garantita da un ottimo livello di vita e da

un’equa distribuzione della ricchezza: l’obiettivo del «buon governo»

Lo studio del benessere è multidimensionale e deve tener conto di aspetti:

- oggettivi rilevati indipendentemente da valutazioni personali (es. la

disoccupazione)

- soggettivi correlati a opinioni, giudizi e sentimenti delle persone.

Consentono di misurare il progresso della società perché danno informazioni

su aspetti che altri indicatori socio-economici non affrontano.

Il progetto BES

Domenico Di Spalatro - Pescara, 28 ottobre 2015

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Il progetto BES

Nella banche dati dell’Istat si possono

trovare numerose informazioni

riconducibili al benessere.

L’Istat ha inoltre messo in campo nel

2010, insieme al Consiglio nazionale

dell’economia e del Lavoro (Cnel), uno

specifico progetto per la misurazione del

benessere in Italia anche a livello

territoriale: il progetto BES.

Il progetto BES ha identificato 12

dimensioni del benessere (basate su

134 indicatori), che possono definire il

benessere dei soggetti di una

popolazione.

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BES è acronimo di Benessere Equo e Sostenibile

EQUO perché il benessere deve essere distribuito a tutti i soggetti della

popolazione, senza distinzione e senza parzialità, in uguale misura a tutti;

SOSTENIBILE perché deve essere garantito anche alle future generazioni: il

benessere di oggi non deve influire negativamente sulle generazioni future.

www.misuredelbenessere.it

Il progetto BES

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Il progetto BES

La rilevazione degli aspetti soggettivi genera un alto valore informativo.

Le percezioni e le valutazioni infatti influenzano il modo in cui le persone

affrontano la vita e usufruiscono delle opportunità.

Gli indicatori soggettivi consentono di valutare le eventuali divergenze tra

ciò che le persone riferiscono e ciò che viene catturato dagli indicatori oggettivi.

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Il progetto BES

Il concetto di benessere soggettivo è individuato da 2 dimensioni:

Dimensione cognitiva. Rappresenta il processo attraverso il quale

ciascun individuo valuta (in termini di “soddisfazione”) in modo

retrospettivo la propria vita, vista nel suo complesso.

Tale valutazione soggettiva viene fatta con riferimento a determinati

standard personali (aspettative, desideri, esperienze passate, ecc.).

Dimensione affettiva. Sta ad indicare le emozioni che i soggetti

sperimentano durante la loro vita quotidiana.

Al contrario della componente cognitiva, che implica una riflessione a

posteriori sulla propria vita fino ad un certo momento, la componente

affettiva è legata al presente, alla situazione attuale.

La ricerca sulla misurazione della componente “affettiva” è ancora in

progress, e dunque in questa fase la definizione degli indicatori

proposti al BES si riferisce solo alla componente cognitiva.

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Il progetto BES

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8milaCensus

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