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9 febbraio 2006 - Anno LXXIIX - N. 2 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 23 febbraio 2006 Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese Alcuni studenti della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (ex Propedeutica) discutono con un docente al termine delle lezioni. Ex Propedeutica Il tempo pieno va mantenuto pagine 2-3 Sanità, socialità e scuola Sindacati uniti contro i tagli pagina 6 Swisscom privata? L’OCST non ci sta pagina 8 La musica per la pace L’impegno di Giada Nobile pagina 12 Alcuni studenti della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (ex Propedeutica) discutono con un docente al termine delle lezioni.

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9 febbraio 2006 - Anno LXXIIX - N. 2 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 LuganoTel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 23 febbraio 2006

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese

Alcuni studenti della Scuola specializzataper le professioni sanitarie e sociali (exPropedeutica) discutono con un docenteal termine delle lezioni.

Ex PropedeuticaIl tempo pieno va mantenuto pagine 2-3

Sanità, socialità e scuolaSindacati uniti contro i tagli pagina 6

Swisscom privata?L’OCST non ci sta pagina 8

La musica per la paceL’impegno di Giada Nobile pagina 12

Alcuni studenti della Scuola specializzataper le professioni sanitarie e sociali (exPropedeutica) discutono con un docenteal termine delle lezioni.

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La questione del futuro dellaex Scuola propedeutica (oraScuola specializzata per le

professioni sanitarie e sociali) èmolto importante. A seguito di unincontro tra docenti della scuolae sindacati, il comitato del sinda-cato OCST dei docenti ha volutoapprofondire le motivazionipedagogiche, culturali e finanzia-rie dell’esistenza della Sspss.

Pubblichiamo la sua presa diposizione, che sarà indirizzataanche al Governo e alla Commis-sione scolastica del Gran Consi-glio. Il sindacato OCST seguirà davicino anche sul piano politico glisviluppi della discussione sulfuturo della scuola. R.R.

Il Consiglio di Stato, nel suomessaggio al Gran Consiglio n.5659, propone l’abrogazione ola riduzione sostanziale del cur-ricolo di cultura generale (treanni a tempo pieno) e di matu-rità specializzata sanitaria osociale (rilasciata alla fine delquarto anno, caratterizzato dauno stage pratico «guidato»)offerto dalla Scuola specializza-ta per le professioni sanitarie esociali di Canobbio (Sspss).Questa proposta implica unamodifica della legge cantonalesulle scuole professionali, chenon è ancora stata affrontata dalParlamento.

Entrambi gli scenari, ovvia-mente collegati, sono combat-tuti dal gruppo genitori dellaSspss che ha consegnato alGran Consiglio una petizione corredata da7.500 firme, raccolte in un tempo brevissimo.Anche i docenti della Sspss e il Comitatodocenti OCST e VPOD sono contrari a que-sta drastica riduzione o abolizione della for-mazione a tempo pieno, che ritengono discu-tibile nelle motivazioni pedagogiche, finanzia-rie e culturali.

Una formazione apprezzata in tutta laSvizzera. Nel 2006 in Ticino compirà 40 anni,ed è tuttora frequentata da più di 500 allievi; hafornito, a partire dagli anni Sessanta, alle scuo-le sociosanitarie del terzo ciclo la gran partedegli studenti. Negli ultimi dieci anni si sonodiplomati più di 1.300 allievi (di cui l’80 percento allieve).

Sul piano svizzero questo tipo di curricolo èfrequentato da circa 12 mila allievi suddivisi inuna sessantina di scuole presenti in tutti i can-toni, salvo Appenzello Esterno e Obvaldo. Dal-l’ultima riunione della Conferenza svizzera deidirettori e direttrici delle Sspss, svoltasi lo scor-so autunno, è risultato chiaro che in nessunaltro Cantone è stato predisposto un piano dichiusura del percorso di studi di cultura gene-rale; anzi, alla lista si sono aggiunte lo scorsoanno tre nuove scuole della Svizzera tedesca .

J.P. Graber, presidente della Conferenza deidirettori dei licei svizzeri, ha dichiarato pubbli-camente che vede un importante futuro per l’i-ter di cultura generale, apprezzato non da ulti-mo in quanto necessario elemento dell’offertaformativa, affinché i licei possano svolgere almeglio la loro «missione».

Il progetto del Governo. La Sspss, nelleintenzioni del Consiglio di Stato, dovrebbe in

futuro comprendere due percorsiquadriennali per apprendisti (conun primo e secondo anno preva-lentemente scolastici), che porta-no a un certificato federale di capa-cità e a una maturità professionalefederale sanitaria e sociale: que-ste formazioni sono il tirocinio dioperatore sociosanitario (Oss, ini-ziato nel settembre 2003) e quellodi operatore socioassistenziale(Osa, iniziato nel settembre 2005),entrambe destinate a ragazze/iche escono dalla scuola media.

Il Dipartimento minimizza le con-seguenze della sostituzione dellaformazione a tempo pieno con dueiter professionali, visto che perma-ne l’equilibrio tra parte culturale eparte prettamente professionale.

L’agire del Decs ha motivazioniprincipalmente finanziarie: le for-mazioni di tirocinio sono ricono-sciute e finanziate dalla Confede-razione, quella a tempo pieno no.Si prevede un introito di circa duemilioni di franchi di contributi fede-rali. Inoltre, il Dipartimento educa-zione afferma che i titoli professio-nali offrono ai giovani il vantaggiodi essere immediatamente spendi-bili sul mercato del lavoro.

Genitori, docenti e sindacatohanno forti argomenti per opporsiall’abolizione della formazione atempo pieno. I punti essenziali sonostati raccolti in un testo redatto dalgruppo di lavoro interno alla Sspsse approvato all’unanimità al ple-num dei docenti della maturità spe-cializzata.

Nessuno contesta l’importanza el’interesse che possono rivestire i curricoli Oss eOsa per gli adolescenti in grado di sceglierli concognizione di causa, ma perché si vogliono inca-nalare a 15 anni gli allievi interessati al sanitarioe sociale in formazioni così profilate come Osso Osa?

Deve esistere anche una formazione tra-sversale, di base, che permetta poi unascelta diversificata in base alle attitudini.

Nelle altre professioni, dopo aver sperimenta-to una grande frammentazione, è avvenuto ilcontrario di ciò che si sta profilando nel settoresociosanitario: si è cercato di dare una base diformazione comune e poi di specializzare.

È più facile a un giovane che ha uno spettroculturale allargato, avere accesso a più settoridi formazione che a un giovane che ha unamaturità strettamente profilata dal punto divista professionale. La Sup ha un cappello uni-versitario: gli allievi devono essere in grado dicapire il mondo che li circonda, devono avereuna formazione di base molto ampia. Chi ha ache fare con gli allievi che escono dalle mediedeve constatare «che non tutti i giovani chehanno una propensione per il campo socio-sanitario-educativo sono pronti, a quindicianni, a scegliere un apprendistato già così defi-nito. A questa età, infatti, spesso si può parla-re di propensione ma la ricerca e la messa a

Ex Propedeutica Il comitato docenti OCST difende il tempo pieno

■ SCUOLA

SINDACATO ATTIVITÀ

Alcuni studenti all’uscita della Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali di Trevano.

«La Sspss è una scuolache si afferma sempre di

più come centro di competenza nell’ambitosanitario e sociale per ilsecondario due, ha un

suo futuro ben delineato,ma deve ampliare

e non diminuire le sueofferte formative»

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39 febbraio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ

I l Collegio dei docenti del Centro professionale di Treva-no ha scritto a Gabriele Gendotti, direttore del Diparti-mento educazione, cultura e sport, manifestando la pro-

pria preoccupazione in merito alle condizioni di insegna-mento e di apprendimento della scuola ticinese, ritenute inprogressivo scadimento. Tale peggioramento, si legge nellalettera a firma del presidente Franco Mombelli, è dovutosoprattutto all’aumento dell’onere lavorativo, alla riduzione

delle risorse a disposizione della scuola e alla richiesta dimaggiore disponibilità da parte dei docenti per far frontealle crescenti difficoltà di adattamento degli allievi.

Il Collegio chiede a Gendotti di opporsi alle misure dirisparmio, di favorire il coinvolgimento degli insegnanti nellescelte concernenti la politica scolastica e di rendere opera-tivi i due gruppi di lavoro sul ruolo e sull’identità professio-nali dei docenti e sulla formazione iniziale e continua.

Trevano

Gli insegnantiscrivono a Gendotti

fuoco della propria strada avvengono piùtardi; talvolta lentamente e faticosamente».

Non bisogna infatti dimenticare che siopera «su un terreno difficile che, fino apochi anni fa, non si consentiva di avvicina-re prima dei 18 anni». Non pochi ragazzi,che saranno poi buoni operatori, arrivanoalle scuole sociosanitarie dopo aver impe-gnato anni su di «sé», non essendo prontiancora per «gli altri».

Questo curricolo di cultura generale hafatto da cuscinetto per molti anni, offrendoa molti ragazzi la possibilità di maturare, dicapire cosa volevano effettivamente fare.

La logica conseguenza è che parecchiallievi verranno deviati verso il liceo, lescuole medie di commercio (sarà più facileper loro trovare un posto di lavoro, visto chei liceali non hanno rosee prospettive e il set-tore commerciale conta parecchi disoccu-pati? Il Cantone risparmierà veramentetenendo presente che l’allievo liceale costa

di più?). Il settore sociosanitario potrebbequindi vedere indebolito il numero di giova-ni in formazione.

È giusto che le tre vie rimangano aper-te (Oss, Osa, maturità specializzata) e lepersone possano scegliere dopo aver rice-vuto un’informazione corretta comprenden-te vantaggi e svantaggi di ogni curricolo. Èla soluzione più giusta: gli allievi di quartamedia e i loro genitori non sarebbero di fron-te a un’imposizione, ma a una vera scelta.Prima di operare scelte definitive e drasti-che bisogna esaminare la situazione in tuttii suoi risvolti: una seria valutazione non saràdisponibile prima del 2009.

La Sspss è una scuola che si affermasempre di più come centro di competen-za nell’ambito sanitario e sociale per ilsecondario due, ha un suo futuro bendelineato, ma deve ampliare e non dimi-nuire le sue offerte formative.

Sono aperte le iscrizioni alla Sspss

Sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico2006-2007 alle scuole professionali sanitarie e

sociali. La Sspss prevede 12 classi del 1° anno (duein più rispetto all’anno scolastico attuale). Questi icorsi:

- Operatore socioassistenziale (Osa): 5 sezio-ni. Indirizzo assistenza agli andicappati (3 sezioni)e indirizzo assistenza all’infanzia (2 sezioni).

- Operatore sociosanitario (Oss): 4 sezioni- Certificato intercantonale di scuola specia-

lizzata e di maturità specializzata sanitaria esociale: 3 sezioni, di cui due nel campo sanitarioe una sezione nel campo sociale.

Domanda di iscrizione e informazioni allasegreteria a Canobbio (tel. 091 8150611).

Nando Ceruso

Nel quarto trimestre del 2005 gli averi divecchiaia depositati per il secondo pila-stro sono aumentati di 15 miliardi di

franchi, mentre nel corso dell’intero anno sonocresciuti di circa 65 miliardi, facendo lievitarel’insieme dei fondi complessivamente a 575miliardi di franchi.

La cifra impressionante di 575 miliardi difranchi dà già l’idea di quali appetiti robusti pos-sano suscitare queste enormi risorse finanzia-rie (in particolare nei maneggioni dell’altafinanza), nonché di quanto ci si debba preoc-cupare per evitare inopportune speculazioni,borsistiche e azionarie, che possono mettere arischio gli equilibri e la coesione sociale delPaese.

I dati confortanti che emergono dallo studioesperito dal Credito Svizzero sui fondi previ-denziali del secondo pilastro, confermano una«performance eccezionale» del 12,62 percento derivante dal buon andamento dei mer-cati finanziari a da quelli azionari.

Si tratta di dati sicuramente importanti e ras-sicuranti, ma lo sarebbero ancora di più se fos-sero venuti da analisi e da serrati controlliesperiti dall’ufficio federale delle assicurazionisociali e dall’ufficio federale delle assicurazioniprivate che hanno la supervisione sui patrimo-ni finanziari previdenziali.

Purtroppo così non è, ed è per questo chedobbiamo prendere per buoni i dati forniti, conenfasi rassicurante, dal Credito Svizzero che

rappresenta comunque una delle componentiche maneggiano l’alta finanza, quindi anche ilgrosso dei capitali previdenziali gestiti in ambi-to borsistico e azionario.

Tali notizie tendono «banalmente» a tran-quillizzare gli assicurati, dando la parvenza chei capitali previdenziali sono sempre in buonemani e che i criteri di investimento, in ambitoborsistico e azionario, delle importanti risorsefinanziarie accantonate per la previdenza pro-fessionale, rispondono ai migliori criteri di red-ditività e di salvaguardia del patrimonio.

Ma al di là dei tassi di rendimento, media-mente del 7 per cento nel 2004 e del 12,6 percento nel 2005, non ci si può dimenticare dellavoragine creata dalla bolla speculativa borsi-stica che ha inghiottito un centinaio di miliardidi franchi solo tra gli anni 2000 e 2002.

Non si può neppure sottacere che se non siinseriscono elementi di serrato controllo sullagestione e sugli investimenti dei capitali previ-denziali da parte delle autorità federali, la«bolla» speculativa verificatasi tra il 1999 e il2002 (ma le prime avvisaglie furono già accu-sate tra l’87 e il 98) potrà ancora ripetersi, met-tendo ancora a repentaglio quello che rimanedelle rendite di vecchiaia dei lavoratori e dellelavoratrici.

Ma il Governo federale, al posto di predi-sporre norme più severe sui controlli e sulleverifiche della gestione e gli investimenti deifondi, attraverso nuovi disposti di legge e ilrafforzamento degli organi di vigilanza, conti-nua a perseguire la linea punitiva solo degli

assicurati riducendo le rendite e i tassi di inte-resse.

Per non dimenticare quanto è successo adanno degli assicurati, in seguito alle impor-tanti perdite finanziarie verificatasi sulle cassepensioni, va considerato che il tasso di interes-se è stato ridotto dal 4 al 2,25 per cento, poiriportato al 2,5 per cento; l’aliquota di conver-sione (percentuale di rendita sul capitale) èpassata dal 7,2 al 6,8 per cento, mentre è inprevisione un ulteriore calo fino al 6,4 per centoa partire dal 2011.

Se a tutto ciò si aggiungono gli aumenti deipremi rischio da parte degli enti assicurativi(fino e oltre il 120 per cento) il calo delle rendi-te sarà superiore del 15-20 per cento.

Ne consegue che non è più possibile lascia-re i capitali previdenziali in mano ai maneggio-ni dell’alta finanza e ai grossi enti assicurativi,ma occorre rivendicare una partecipazioneattiva sui criteri di gestione dei capitali e degliinvestimenti che vengono effettuati nel merca-to finanziario.

Una maggiore sicurezza e trasparenzaverso gli assicurati non solo è auspicabile, maè d’obbligo!

Ci si deve mobilitare, federazioni centrali inprimis, per rivendicare maggiore attenzione suicapitali previdenziali da parte dal Governofederale, al fine di evitare i biasimevoli e nebu-losi fatti accaduti nel recente passato chehanno evidenziato una gestione superficiale espregiudicata dei fondi previdenziali dei lavo-ratori e delle lavoratrici.

I rendimenti sono buoni ma servono ancora maggiori controlli

■ CASSA PENSIONI

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■ ORO DELLA BANCA NAZIONALE

Meinrado Robbiani

La scorsa settimana sono stateconsegnate alla Cancelleria can-tonale le firme a sostegno del

referendum sull’oro della Banca nazio-nale. La raccolta di un sufficientenumero di sottoscrizioni, alla quale hacontribuito anche l’OCST, consentirà,in preparazione alla votazione popola-re, di riaprire il dibattito attorno all’im-piego più corretto e fruttuoso di questointroito.

In questo ambito,l’OCST riafferma, cheal carattere straordina-rio di questa entratadeve poter corrispon-dere una destinazionealtrettanto straordina-ria. La sua integrazionenei conti ordinari delloStato non rispecchiainvece questa caratte-ristica.

Destinare il proventodell’oro al miglioramen-to dei conti o alla ridu-zione del debito canto-nale contrasta con la

sua natura intergenerazionale, chemerita di riflettersi in un impiego proiet-tato sul lungo termine, a favore delrafforzamento duraturo del tessuto oc-cupazionale ed economico del Ticino.

In questa prospettiva, è ora indi-spensabile che l’azione referendariasia completata con l’elaborazione diproposte di utilizzo dell’introito riversa-to al Ticino a seguito della venditadelle riserve auree eccedentarie dellaBanca nazionale. L’OCST, che si eragià inizialmente riservata di promuo-

vere un apposito attoparlamentare, sta ela-borando alcune ipotesidi intervento, rispon-denti a criteri di soste-gno all’occupazione,all’economia ed allacoesione sociale.

Il referendum devepoter costituire unatappa in direzione di ini-ziative capaci di consoli-dare strutturalmente ilnostro Cantone, con unprioritario riverbero sullegiovani e future genera-zioni.

Raccolte le firme per il referendum

I nuovi corsi del CfpI l Centro di formazione professionale del-

l’OCST (Cfp), offre un ampio ventaglio dicorsi. A breve inizieranno:

LINGUECorsi intensivi di italiano per stranieri

(minimo sette partecipanti), dal 13 febbraioal 10 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 9, 80ore. Costo: fr. 750 soci, non soci fr. 1000.

INFORMATICAIntroduzione all’informatica, dal 28 feb-

braio al 6 aprile, lunedì e mercoledì (diurno oserale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550non soci.

Word per avanzati, dal 6 marzo al 12 apri-le, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.

Excel per principianti, dal 6 marzo al 12aprile, martedì e giovedì, dalle 13 alle 15.30,36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.

Power Point per principianti, dal 6marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diur-no o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr.550 non soci.

Reti-internet-posta elettronica, dal 6marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diurnoo serale), 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600non soci.

Corel Draw per principianti, dal 6 marzo al5 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale),

36 ore. Costo: fr. fr. 350 soci, fr. 550 non soci.Creazione pagine web, dal 7 marzo al 13

aprile, martedì e giovedì (diurno o serale), 36ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci.

EDILIZIALettura del disegno edile base, dal 7

marzo al 25 aprile, martedì e giovedì, dalle19 alle 21.30, 45 ore. Costo: fr. 350 soci, fr.550 non soci.

MECCANICA-METALLURGIAAutocad per meccanici, dal 6 marzo al 5

aprile, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30,30 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci.

Lettura del disegno meccanico, dal 21marzo al 9 maggio, martedì e giovedì, dalle19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 300 soci, fr.500 non soci.

CONTABILITÀTeoria base, dal 14 marzo al 13 aprile,

martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore.Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci.

Banana base, dal 24 marzo al 24 maggio,lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 30ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.

VENDITATecnica della vendita a Lugano, dal 6

marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì, dalle19, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 800 nonsoci.

Iscrizioni: Cfp, v. Balestra 19, 6900 Luga-no. Tel. 091 9211551, fax 091 9235365; [email protected]; www.ocst.com.

FORMAZIONE ALL’OCSTINCONTRI

Si terrà martedì 21 febbraio, alle 19, all’OC-ST di Lugano (entrata dall’hotel Ceresio), un’as-semblea informativa sulla cassa pensioni (Lpp).Nando Ceruso, vicesegretario cantonale,approfondirà questi temi: la Cassa pensione ela sua funzione; le prestazioni di vecchiaia e incaso di invalidità; possibilità e modalità peravere il capitale (per la propria abitazione, incaso di trasferimento del domicilio all’estero, perintraprendere un’attività in proprio, all’età delpensionamento); regole per i coniugi; cambia-menti avvenuti dopo l’adesione della Svizzeraall’Unione europea.

SEDE DI STABIOLa sede di Stabio è stata potenziata. È aperta

tre giorni la settimana: il lunedì, dalle 14.30 alle18, il giovedì dalle 16 alle 18, e il mercoledìdalle 14 alle 18.La decisione si è resa necessaria anche a segui-to dell’insediamento in quella zona di numeroseaziende che danno lavoro a molti lavoratori, nonsolo frontalieri, iscritti in gran numero all’OCST.Importante è la presenza, il mercoledì, di un col-lega dell’Inas Frontalierato, che potrà dare infor-mazioni relative in particolare all’Avs e alle pra-tiche previdenziali italiane e svizzere.

COMITATO GIOVANIIl Comitato dell’OCST propone un corso di

lavori con perline per creare bijou e accessori. Èun occasione per imparare a realizzare simpati-ci ornamenti e instaurare un rapporto di amiciziacon gli altri partecipanti al corso. Info: tel. 091 9211551 (Mara Valente).

■ AGENDA OCST

SINDACATO ATTIVITÀ

Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST

L’OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoroin tutte le categorie professionali. È il sindacato

più rappresentativo del Ticino in tutte le categorie.Mette a disposizione i propri Segretariati in ogni regio-ne del Cantone.

LE SEDISegretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta elettro-nica [email protected]

Segretariati regionali6500 Bellinzona, via Pellandini 2 tel. 091 82141516710 Biasca, Piazza Centrale tel. 091 87301206830 Chiasso, via Bossi 12 tel. 091 68255016814 Lamone, via Sirana tel. 091 96600636600 Locarno, via della Posta tel. 091 75130526900 Lugano, via Balestra 19 tel. 091 92115516850 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 6405111

PermanenzeFaido (tel. 091 8661293); Grono (tel. 0918271396);Stabio, via Giulia (tel. 0916471414); Cannobio, viaGallaroli 2 (tel. 0039032371086); Cevio, BarCastello; Lavena Ponte Tresa, via Marconi 59 (tel.00390332551281); Porlezza, via Osteno 1 (tel.0039034461687); S. Maria Maggiore, sala munici-pale.

Adesso serveriaprire

il dibattito attorno

all’impiego piùcorretto

e fruttuoso diquesto introitostraordinario

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La votazione cantonale del prossimo 12marzo è un appuntamento decisivo perla salvaguardia dei servizi sociosanitari e

della qualità della scuola, come pure per pro-muovere un più corretto metodo di lavoro sulversante del risanamento delle finanze canto-nali.

Il successo del referendum, lanciato e soste-nuto da un ampio fronte di associazioni e orga-nizzazioni, sfocerà in una votazione, che chia-ma le cittadine e i cittadini ticinesi a pronun-ciarsi sulla legge che «limita» per il 2006-2007i sussidi agli enti, associazioni e istituti socio-sanitari, alle scuole comunali e alle università.Tale «limitazione», a fronte di bisogni crescen-ti e della normale inflazione, corrisponde difatto a un taglio delle risorse in termini reali.

Difendiamo l’assistenza e la formazione.Dall’esito della votazione dipende la qualità delservizio alle persone maggiormente bisognosedi assistenza e di cure (anziani, malati, invali-di, bambini ...), ma anche la qualità della for-mazione dei nostri giovani.

Negli scorsi anni le ristret-tezze finanziarie hanno giàindotto ad adottare misuredi risparmio, il cui aggravioeserciterebbe ricadutenegative sul servizio allepersone e sulle finanzedelle famiglie. I tagli hannoperaltro già gravato sul per-sonale di questi settori, pre-valentemente femminile, intermini di peggioramentisalariali e di aumento delcarico di lavoro.

I sindacati OCST, SIT eVPOD non possonoammettere che i servizi allepersone più sfavorite e laqualità della formazionesiano subordinati a ferreiobiettivi di carattere finan-ziario.

Non possono nemmeno accettare che lecondizioni di lavoro in questi settori fondamen-

tali subiscano un continuopeggioramento.

La legge varata dalGoverno e dal Parlamentoè resa ulteriormente urtan-te dalle carenze di metodo,che la incrinano. Oltre adessere stata adottatasenza un adeguato coin-volgimento delle forze edegli enti interessati, essaprevede un taglio lineare,che non risponde ad alcuncriterio di discernimento edi priorità. I risparmi nonsono nemmeno collocati inuna prospettiva, che neindichi lo sbocco finale.

I sindacati OCST, SIT eVPOD sollecitano perciòtutte le iscritte e gli iscrit-

ti e la popolazione a opporsi risolutamenteai tagli nella sanità, socialità e scuola,votando «NO» il 12 marzo.

OCST, SIT e VPOD in difesa dei servizi sociosanitari e della scuola

Incontro tra personale, sindacato e direttori per guardare al futuro

■ REFERENDUM DEL 12 MARZO

■ SACD DEL SOTTOCENERI

SINDACATO ATTIVITÀ

Vanessa Catenazzi

Negli scorsi giorni si è svolta la riunionepromossa dalla Commissione pariteticadei SACD del Sottoceneri tra i rappre-

sentanti delle Commissioni interne del perso-nale, dei sindacati OCST, VPOD e SIT e i diret-tori dei tre servizi.

Sono stati discussi alcuni temi di interessegenerale per il personale.

Trattenuta salariale straordinaria del 2,20per cento. La scelta per rientrare nei limiti delsussidio 2006 (limitato a un aumento dello 0,50per cento rispetto al 2005; ricordiamo che con-tro questa decisione si voterà il prossimo 12marzo) era di dare lo scatto annuale emetà del rincaro e applicare la trattenutadel 2,20 per cento oppure di non conce-dere lo scatto.

Dopo la trattativa di dicembre con i rap-presentanti del Dss si è optato per la primasoluzione (per evitare di colpire solo il per-sonale in carriera), che in termini finanziariè quella che penalizza meno i dipendenti.

Nel Sopraceneri la situazione presentaqualche diversità: solo Bellinzona applicala stessa procedura dei servizi del Sottoce-neri. Il servizio delle Tre Valli applica la trat-tenuta ma riconosce ai propri dipendentitre giorni di congedo pagato supplementa-re, mentre Locarno (che ha numerosidipendenti a ore e appalta prestazioni aservizi privati) ha deciso di non applicare latrattenuta salariale.

È evidente che nella situazione di con-durre una trattativa unitaria con Santésuis-

se per ottenere migliori tariffe e nella prospetti-va di armonizzare le condizioni di lavoro (es.assicurazione per la perdita di guadagno unicae altre assicurazioni, vedi sotto) mal si com-prendono queste diverse impostazioni su temiche potrebbero favorire tutto il settore e il per-sonale.

Assicurazione casco totale. Dopo un’am-pia discussione si è concluso di costituire ungruppo di lavoro che studi una proposta da sot-toporre al personale per il 2007. Una delle pro-poste considerate è stata quella di non più con-trarre un’assicurazione casco totale, maaumentare di cinque centesimi l’indennità chi-lometrica portandola a 65 centesimi.

Assicurazione perdita di guadagno incaso di malattia. L’andamento del 2005 èstato caratterizzato da una diminuzione in tuttie tre i servizi delle assenze per malattia, cheha permesso di conseguenza una maggiorcapacità di negoziare un premio assicurativopiù favorevole per l’anno successivo (e non daultimo una migliore collaborazione tra il perso-nale). La parte di premio rimborsata ai dipen-denti sotto forma di gratifica è stata considere-vole.

Nel corso dell’anno si discuterà con il perso-nale la proposta di continuare anche nei pros-simi anni secondo la formula attuale.

Offerta telefonia mobile. Dopo aver preso inesame la proposta Swisscom e consideratole perplessità sorte tra il personale, è statodeciso che per il momento chi non vuoleaderire alla proposta avrà comunque dirittoal rimborso per le telefonate di servizio.

Picchetto giorni festivi. Dopo averdiscusso la modalità applicata in questimesi a titolo sperimentale, la direzione diSCuDo ha informato che una scelta alter-nativa all’attuale modello dell’infermiere dipicchetto, potrebbe essere la pianificazio-ne di un turno di lavoro supplementaredurante i giorni festivi, contemporanea-mente a una più ampia introduzione dellafascia di lavoro tra le sette e ventuno (comeprevisto dalla legge cantonale sulle cure adomicilio). Questa opzione comporta natu-ralmente un adeguamento del personale.La questione sarà in ogni caso discussacon il personale interessato.

Un numero unico per dare una migliore assistenza

I tre Servizi di assistenza e cura a domicilio delSottoceneri hanno iniziato una collaborazione

pilota con la Centrale 144 Ticino Soccorso, gestitadalla Federazione cantonale ticinese servizi ambu-lanze (Fctsa).

Grazie a un nuovo numero di accesso unico, atti-vo 24 ore su 24 (0840224422), i Sacd possono offri-re le proprie prestazioni sanitarie tutti i giorni dellasettimana. Quando le loro amministrazioni sonochiuse, le chiamate vengono deviate sul nuovonumero, al quale risponderà un operatore in gradodi dare informazioni o richiedere un intervento.

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79 febbraio 2006

■ CLINICHE PRIVATE

SINDACATO ATTIVITÀ

Scatti non per tutti: le direzioni riconoscano l’impegno dei dipendenti

Scatti annuali 2006 nelle cliniche private

CLINICA SCATTO ANNUALE (art. 8 cpv. 2 CCL)

Clinica Viarnetto Aumento di 25 fr. mensili a ogni collaboratore

Gruppo Ars Medica 0,50% della massa salariale per adeguamenti (clinica S. Anna in favore di:e Ars Medica) 1. collaboratori di recente assunzione inseriti

in classe inferiore a quella normalmente applicata dal Ccl2. collaboratori che per loro funzione percepiscono uno stipendio sensibilmente inferiore a quello di mercato3. coloro a cui è stata modificata la funzione con l’assunzione di nuovi compiti e nuove responsabilità

Clinica Luganese Lo scatto annuale è stato riconosciuto a tutto ilpersonale, tranne a quello di radiologia

Clinica Malcantonese No

Clinica Humaine Sementina No

Clinica Alabardia No

Clinica S. Chiara Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale

Clinica S. Croce No

Clinica Varini Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale

Clinica Hildebrand Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale

Mara Valente

Lo sviluppo del settore terziario ha con-sentito l’ingresso e l’intensificazione dellavoro femminile, specie da quando la

donna ha la possibilità di accedervi scegliendoil lavoro part time, che gli permette di concilia-re il lavoro produttivo con la cura della vitafamiliare.

L’introduzione della formula di lavoroparziale va considerata positivamente daun punto di vista sociale, in quanto per-mette alla donna di organizzare il propriotempo sociale e familiare. Il quadro sareb-be perfetto se non nascondesse due insi-die: la prima è quella che la presenza delladonna, a tempo parziale, nel mondo eco-nomico non diventi irreversibile; la secon-da è che il lavoro garantito a tempo pienonon diventi «un diritto» solo per l’uomo.

Ma la vera macchinazione diabolica, nelsuddetto scenario, è quella del lavoro inte-rinale.

Se questo, da un lato, permette alladonna di non uscire totalmente dal mondodel lavoro, perché le consente, in alcune

fasi della propria vita, di rimanere attiva, dal-l’altro si tratta di lavori insicuri, mal retribuiti eche non danno alcuna facoltà di programmareil futuro lavorativo.

In altre parole, queste nuove forme di lavorotemporaneo realizzano un impoverimento dirapporti sociali e di formazione completamen-te dannosi per il futuro professionale.

La dignità e la personalità della donna lavo-ratrice va difesa offrendo condizioni di lavorodignitose.

Oggigiorno uno stipendio non basta per cre-scere decorosamente una famiglia e per farfronte a tutte le necessità che la societàmoderna impone (da non confondere con ilconsumismo sfrenato), quindi la donna è

costretta a farsi carico di un lavoro extrado-mestico.

Un’occupazione che però sia retribuita informa proporzionata tra quantità e qualitàdi lavoro e che non diventi uno sfruttamen-to lecito di prestazioni lavorative.

Mancano politiche adeguate di protezio-ne della famiglia in campo economico,strutture d’assistenza per bambini all’inter-no delle aziende e forme di flessibilizzazio-ne degli orari di lavoro per i neo genitori.

Sono tutte mancanze alle quali la donnadeve fare fronte con il proprio lavoro senzaperò cadere nelle trappole dei lavori interi-nali, che se da un lato assicurano un gua-dagno immediato, dall’altro creano sacchedi povertà future dal punto di vista econo-mico, sociale e professionale.

Il lavoro interinale impoverisce i rapporti sociali e la formazione

■ COORDINAMENTO DONNA-LAVORO

Renato Ricciardi

Come abbiamo riferito nello scorso numero delLavoro, in base al nuovo Contratto collettivo dilavoro, la concessione degli scatti annuali è stata

discussa e decisa nelle singole cliniche. Il carovita è dello0,5 per cento per tutti i collaboratori.

Riportiamo a lato una panoramica delle decisioni adot-tate dopo la discussione avvenuta tra direzione, com-missione del personale e organizzazioni sindacali. Comesi nota, non tutte le cliniche concedono lo scatto annua-le di stipendio. Il personale è consapevole del delicatomomento che caratterizza il settore ospedaliero privato.

L'OCST si è impegnata negli scorsi mesi per la salva-guardia dei posti di lavoro, risorsa primaria per tutto ilpersonale delle cliniche, ma invita nel contempo le dire-zioni degli istituti a tenere conto dell'impegno sempremaggiore richiesto ai dipendenti e a riconoscerlo anche

in termini sala-riali.

La mancataconcessionedegli scatti devo-no rivestire,secondo l'OC-ST, un carattereeccezionale perevitare che amedio termine sicreino delledisparità di trat-tamento tra idipendenti delsettore.

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9 febbraio 20068

Renato Ricciardi

La trattativa sulla riclassificazione dei ser-genti capogruppo si è conclusa con unrisultato molto positivo. Dopo l’incontro di

venerdì scorso con la direzione del Diparti-mento delle istituzioni , rappresentata dall’avv.Giorgio Battaglioni, il passaggio di classe èstato assicurato anche ai sergenti capogruppo(una cinquantina) con effetto retroattivo al 1°luglio dello scorso anno. La proposta concor-data sarà ora sottoposta per ratifica al Consi-glio di Stato.

La soluzione, adottata a titolo disanatoria grazie alla buona volontàdella direzione del DI e del coman-do, permette di chiudere una verten-za insidiosa a soddisfazione di col-laboratori che hanno offerto in pas-sato un apprezzato lavoro nell’ambi-to del corpo di polizia. Da parte sin-dacale è stata confermata l’adesio-ne ai nuovi criteri per la promozioneal grado di sergente di I, che varran-no in futuro e saranno ripresi nelnuovo regolamento delle promozio-ni. Il nuovo organigramma della poli-zia cantonale e il regolamento dellepromozioni saranno sottoposti aisindacati entro la prossima estate(agosto) e potranno entrare in vigo-re per le promozioni 2007.

Risultati molto soddisfacenti adimostrazione che nell’ambito di unatrattativa leale e un dialogo serio possonoessere trovate buone soluzioni per tutte le partiinteressate.

Per quanto riguarda, infine, la Polizia stra-dale, le recenti conferme giunte direttamentedal Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini

dovrebbero rassicurare sui ventilati cambia-menti organizzativi di questo importantereparto. Nessuna riorganizzazione in tempibrevi. In ogni caso il Dipartimento si è impe-gnato ad avviare una trattativa con i sindacatise dovessero essere presentate delle propo-ste concrete.

Riclassificazione dei sergenti capogruppo, chiusa la vertenza

■ POLIZIA

Lorenzo Jelmini

I l Consiglio federale ha dunque deciso diavviare una consultazione sulla possibilità diprivatizzare Swisscom. Il dossier dovrebbe

giungere sui banchi del parlamento già nel mesedi giugno e i sostenitori della privatizzazione, glistessi che auspicano un netto ridimensionamen-to dello Stato, hanno già presentato gli argo-menti, spesso in contraddizione tra loro.

L’ultima occasione è stato il congresso Udc,dove da una parte è stata auspicata l’elimina-zione dei vincoli statali per lasciare all’operato-re la libertà di muoversi sul mercato, come sefinora la direzione del gruppo non si fosse per-messa di agire come meglio credeva, smantel-lando e suddividendo e gestendo l’azienda asua discrezione. Dall’altra si è chiesto che ilricavato della vendita sia riversato al popoloche, tuttavia, siamo certi non vedrà nulla, comesta accadendo con l’oro della Banca naziona-le.

L’OCST dice no. In merito a questa vicendal’OCST si è già espressa: la cessione totaledella partecipazione della Confederazione inSwisscom non è auspicabile e se una decisio-ne favorevole dovesse scaturire dalla discus-sione del parlamento, siamo pronti a soste-nere il referendum così da permettere alpopolo di esprimersi. Si tratta di un’aziendache gestisce un servizio pubblico di rilevanzacruciale. Abbandonarla al privato ed esporla

soprattutto a un possibile rilevamento da partedi gruppi esteri, mette a repentaglio la sicurez-za di questo servizio.

Occorre fare chiarezza. Ci preme tuttaviasgombrare il campo da possibili equivoci. Daparte nostra non vi sono barricate ideologiche.Riteniamo anzi che un’approfondita verifica deicompiti dello Stato, e dunque anche delle suepartecipazioni nelle differenti imprese di servi-zio pubblico, sia necessaria. Tuttavia, occorrefare chiarezza, innanzitutto, su cosa lo Statodeve fare e con quali mezzi finanziari. Ed è pro-prio per questo motivo che ci opponiamo alladecisione del Consiglio federale, perché que-sta analisi non è stata neppure abbozzata. L’im-pressione è che si voglia unicamente venderela gallina dalle uova d’oro per ricavarne il mas-simo guadagno. Di una politica o di una strate-gia nell’ambito delle telecomunicazioni neppu-re l’ombra, semplicementevendiamo i gioielli di fami-glia per tappare qualchefalla e riduciamo così ilruolo dello Stato! Questa sìche è pura ideologia.

Come ideologico è ilprincipio che comunque cipenserà il mercato, liberoda vincoli statali, a metteretutto a posto, anche nel-l’ambito del servizio pub-blico. Perché, non dimen-

tichiamo, le telecomunicazioni sono un servi-zio che lo Stato, direttamente o indirettamente,deve garantire a tutta la popolazione su tutto ilterritorio nazionale. A quale società privatainteresserà un domani investire in infrastruttu-re nelle regioni periferiche? Sarebbe contrarioalle tanto declamate leggi di mercato!

Così come proposta dal Governo, la privatiz-zazione non può che essere rigettata. Ritenia-mo, inoltre, che il difficile momento economicoe sociale, nel quale si trova anche il nostropaese, dovrebbe dare impulsi ben diversi alloStato e ai suoi amministratori. Uno dei compitidello Stato è, infatti, quello di distribuire la ric-chezza ma anche di crearla quando la societàè in difficoltà.

È forse sbagliato chiedere a un’impresa impor-tante e forte come Swisscom maggior impegnonel creare posti di lavoro anziché smantellarliper seguire a tutti i costi la redditività? Non è pen-

sabile proporre investimen-ti in progetti che coinvolga-no, per esempio, i giovani,oggi fortemente colpiti dalladisoccupazione?

Ma da un Consigliofederale che, per boccadel suo rappresentantepiù populista, ChristophBlocher, propone di rega-lare le azioni alla popola-zione quale progettualitàci si può attendere?

Il Consiglio federale vuole privatizzare ma l’OCST non ci sta

■ SWISSCOM

SINDACATO ATTIVITÀ

Corsi di formazione all’OCSTper la Scuola di polizia 2007

I l comitato del nostro sindacato di polizia proponeanche quest’anno i corsi di preparazione agli esami.

Questo servizio, di evidente utilità per tutti i candidati allascuola, ha sempre conosciuto un considerevole interes-se. Grazie ai nostri docenti sarà possibile prepararsi agliesami scritti del 22 aprile, frequentando i corsi di mate-matica e di cultura generale a Lugano e a Giubiasco.

Le lezioni inizieranno sabato 25 febbraio alle ore8.30, nell'aula magna della scuola di polizia a Giubia-sco, e giovedì 2 marzo alle ore 20 nella sala confe-renze dell’OCST a Lugano.

Info e iscrizioni: OCST Lugano, telefono 0919211551 (interno 223, Marianne Odermatt).

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99 febbraio 2006

Rinnovata la convenzione dell’artigianato fino al 2009

SINDACATO CONTRATTI

A cura di Giovanni Scolari

METALCOSTRUZIONI (USM)

ARTIGIANATO DEL METALLOFirmata la nuova convenzione collettiva di lavoro 2006-2009

Si è conclusa nel corso del 2005 la trattativaper il rinnovo contrattuale di questo importantesettore artigianale che occupa in Svizzera alcu-ne migliaia di lavoratori.

Le trattative tra le parti contraenti si sono pro-tratte per quasi tutto il 2005, a causa delladifficoltà nel trovare giuste soluzioni allediverse posizioni espresse dalle singolecomponenti. Anche l’OCST, tramite lanostra centrale sindacale Syna, ha presen-tato numerose e qualificate richieste dimodifica contrattuale che, al termine delletrattative, solo in parte hanno trovato unagiusta considerazione.

Il nuovo contratto in vigore dal 1° gennaio2006 avrà durata sino al 31 dicembre 2009con l’opzione di una proroga di ulteriori dueanni. È stata presentata al Consiglio fede-rale la domanda di obbligatorietà generale.

Gli aspetti materiali rilevanti nel nuovocontratto possono essere così riassunti:

Durata del lavoro. La durata annualedel lavoro resta di 2.086 ore. In futuro ildatore di lavoro potrà però retribuire fino a100 ore all’anno senza indennità. Le altreore straordinarie devono essere riportateall’anno successivo, compensate o retribui-te, come finora.

Vacanze. La regolamentazione dellevacanze resta invariata fino al 2006. Dal2009 ai lavoratori della categoria 20-45anni sarà concesso un giorno di vacanza inpiù: avranno così diritto a 21 giorni divacanza all’anno.

Lavoro serale. In linea di principio, peril lavoro serale tra le 20 e le 23, non sarà piùdovuta alcuna indennità. Sarà versata un’in-dennità in via eccezionale se contemporanea-mente sono prestate ore straordinarie.

Indennità per lavoro fuori sede. In futurosarà menzionata nella convenzione solo l’in-dennità di mezzogiorno, il cui importo resta difr. 15. Le altre indennità dovranno essere con-venute tra il datore di lavoro e il lavoratore.

Per gli aspetti normativi sono invece previsteulteriori possibilità di sanzioni più consistentiper quelle aziende che non rispettano il Ccl.Per fare ciò si è anche deciso di dare maggioripoteri alle singole commissioni paritetiche. Lecommissioni paritetiche sono un elementoimportante che serve per meglio valutare ilmercato del lavoro, regolare la concorrenza edifendere i posti di lavoro. Ciò genera purtrop-po nuovi costi. Concretamente significa ancheun aumento del contributo professionale nazio-nale, richiesto ai dipendenti, che passa da 15 a20 franchi mensili.

Di questo aumento, 3 franchi sono destinatia progetti di perfezionamento professionaleritenuti prioritari dalle parti sociali; 2 franchisono assegnati alle Commissioni paritetiche

professionali regionali per intensificare l’appli-cazione e i controlli. I controlli si concentreran-no sui lavoratori distaccati, che lavorano inSvizzera temporaneamente.

Le altre modifiche sono di natura redaziona-le e riguardano soprattutto la collaborazionetra le parti sociali. Al termine dei lavori di stam-pa e dopo la decisione dell’Ufficio federale del-l’economia Seco in merito alla dichiarazione diobbligatorietà generale, verrà consegnata atutti i dipendenti una copia della convenzionecollettiva nazionale di lavoro.

ADEGUAMENTI SALARIALICome di consuetudine, si sono tenute, a

livello nazionale, le trattative salariali tra le partisociali. La massa salariale dei lavoratori sog-getti al Ccl è incrementata dell’1,2 per cento.Gli adeguamenti salariali possono essere con-cessi individualmente, in base al merito e allafunzione. Accanto a questo adeguamento indi-viduale dei salari effettivi, in base al merito,sono stati decisi adeguamenti dei salari minimia seconda della classe di età e della formazio-ne.1. Dopo l’apprendistato nel settore profes-sionale

a) metalcostruttore/disegnatore metalco-struttoreEtà all’ora al mese all’anno20-21 anni fr. 20,70 fr. 3.600 fr. 46.80022-24 anni fr. 21,55 fr. 3.750 fr. 48.75025-29 anni fr. 23,80 fr. 4.140 fr. 53.82030-39 anni fr. 25,10 fr. 4.365 fr. 56.745da 40 anni fr. 25,50 fr. 4.440 fr. 57.720

b) fabbro, maniscalco, meccanico permacchine agricoleEtà all’ora al mese all’anno20-21 anni fr. 20,70 fr. 3.600 fr. 46.80022-24 anni fr. 21,55 fr. 3.750 fr. 48.750

25-29 anni fr. 22,65 fr. 3.940 fr. 51.22030-39 anni fr. 23,80 fr. 4.140 fr. 53.820da 40 anni fr. 24,10 fr. 4.190 fr. 54.470

2. Lavoratori semiqualificati nel settoreEsecuzione di lavori ripetitivi. Svolgimento

corretto di semplici procedure in base alle istru-zioni necessarie.Età all’ora al mese all’anno20-21 anni fr. 18,10 fr. 3.150 fr. 40.95022-24 anni fr. 18,95 fr. 3.300 fr. 42.90025-29 anni fr. 20,10 fr. 3.500 fr. 45.500da 30 anni fr. 21,00 fr. 3.650 fr. 47.450

3. ManovaliEsecuzione di lavori semplici

fr. 17,55 fr. 3.050 fr. 39.650

4. Periodo di attesaAl termine di una riqualificazione o di un

reinserimento professionale, i salari minimisono vincolanti dopo un periodo di attesadi tre mesi.

RAMO TECNICA DELLA COSTRUZIONERitenuto che nel corso del 2005 il rinca-

ro, calcolato in base all’indice nazionale deiprezzi al consumo, è inferiore all’1,5 percento, le parti sociali, come previsto agliarticoli 41 e 41.2 del Ccnl, non hanno con-venuto adeguamenti generali dei salarieffettivi.

L’indice compensato resta dunque fissa-to a 103.3 (agosto 2004) e costituisce lanuova base formale per i negoziati salaria-li 2007.

In virtù del modello della Ccnl, le particontraenti hanno dato il via a discussionisull’organizzazione di un regolamento con-cernente il pensionamento anticipato fles-sibile.

Salari minimi 2006a) Montatore 1 (dipendente in possesso

di un attestato di capacità svizzero o di un atte-stato estero equivalente nel settore e in gradodi lavorare in modo autonomo): salario orariofr. 25,40; salario mensile fr. 4.400; salarioannuo fr. 57.200.

Questo salario minimo può essere ridotto almassimo del 15 per cento per i dipendenti nelprimo anno dopo la fine del tirocinio. Il salariominimo «montatore 1» dev’essere pagato alpiù tardi dopo cinque anni di lavoro nel settore.

b) Montatore 2 (lavoratore semi-qualificato,non autonomo, senza attestato di capacitàsvizzero o attestato estero equivalente, ingrado di svolgere lavori semplici in base alleistruzioni ricevute, con 20 anni compiuti): sala-rio orario fr. 21,35; salario mensile fr. 3.700;salario annuo fr. 48.100.

Per il personale nuovo del settore, questosalario minimo può essere ridotto al massimodel 10 per cento. Il salario minimo «montatore2» deve essere pagato al più tardi dopo tre annidi lavoro nel settore.

c) Apprendisti (salario mensile): 1° anno fr.627, 2° anno fr. 814, 3° anno fr. 1.002, 4° annofr. 1.317. Nel 1° anno di tirocinio complemen-tare fr. 1.002, nel 2° anno di tirocinio comple-mentare fr. 1.317.

■ METALCOSTRUZIONI E TECNICA DELLA COSTRUZIONE

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119 febbraio 2006 SOCIETÀ LAVORO

RICERCHE DI COLLABORATORItecnico edile, con esperienza, luogo di lavo-

ro Locarno e Sopraceneri, età 30-40, lingue Ie D. Tel. 0919211551 OCST, sig. Piatti.

2 fabbri metalcostruttori esperti, capaci direalizzare opere da disegno. Tel. 091 6826589.

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ANNUNCI DI LAVOROInternet: www.ocst.com

Rosario Mastrosimone

l l caffè è la seconda merce scambiata nelmondo dopo il petrolio e coinvolge nella suacoltivazione circa 25 milioni di persone.La produzione del caffè grezzo avviene

quasi interamente in America Latina, Africa eAsia, mentre l’85 per cento del prodotto finaleè consumato nei Paesi industrializzati.

Negli ultimi anni, il forte aumento della pro-duzione di caffè, a fronte della sostanziale sta-bilità della domanda, ha portato ad una drasti-

ca riduzione del prezzo del chicco grezzo:dai 550$ del 1997 agli attuali 100$ al quin-tale.

Il consumatore ha sovente la sensazio-ne che il prezzo dei generi alimentari tendacontinuamente ad aumentare. Per contro,la situazione economica dei coltivatori dicaffè è sempre più difficile e drammatica.Nelle loro tasche finisce infatti solo il 7 percento del prezzo finale di un etto di caffèlavorato: somme esigue e molto spessoinferiori ai reali costi di produzione.

L’alleanza tra consumatori del Nord eproduttori Sud, sancita dal crescente suc-cesso del commercio equo, ha reso possi-bile a molti piccoli coltivatori del Sud di

uscire dal giogo dello sfruttamento. Il caffè delcommercio equo offre infatti agli agricoltori unprezzo equo, idoneo a coprirne i costi e le esi-genze primarie in cambio di alta qualità del pro-dotto, trasparenza della gestione e rispetto del-l’ambiente.

Il caffè equo copre oggi il 6 per cento delmercato svizzero. Esso è chiaramente ricono-scibile dal consumatore (etichetta Max Have-laar in Svizzera, FairTrade in Italia) e facilmen-te reperibile presso le Botteghe del mondo,numerosi negozi e supermercati a prezzi asso-lutamente concorrenziali.

Dal crollo del prezzo del caffè ai termini di scambio equi e solidali

■ ORIZZONTI NORD-SUD

È il nuovo nome della Comunità di lavoro dellesei grandi organizzazioni svizzere di coopera-zione internazionale Swissaid, Sacrificio Quare-simale, Pane per tutti, Helvetas, Caritas e Aces.

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9 febbraio 200612

Giada Nobile Una voceper la pace nel mondo

Antonella Sicurello

«Madre Teresa di Calcutta ha datocolore alla mia vita. Prima non riu-scivo neppure a vedere i miei

occhi azzurri, il mio sorriso. Poi il crocifisso miha dato la forza di andare avanti e ho trovato inme stessa l’amica che non avevo».

Giada Nobile, 25 anni da Roma («Ma sonodella Lazio», ci tiene a precisare), professionecantante («Ho iniziato a cantare a cinque anni,e poi dagli 8 ai 17 ho studiatocanto. Adesso sono io a inse-gnare ai bambini»), non ha maiconosciuto Madre Teresa. L’in-contro virtuale con la missionariaè avvenuto sul palco, per caso,un giorno di tre anni fa. «Avevoconcluso da poco la tournée conScialpi, quando mi chiamaronoper fare il musical su MadreTeresa - racconta con una parla-ta e un sorriso che contagiano,nell’ampia sala dell’Hotel Splen-dide di Lugano, dove si trova perpromuovere il suo primo disco da solista, «Soloper amore» e i dvd «Never terrorism, neverwar», tratto da una preghiera di Papa Giovan-ni Paolo II, e «Il Papa racconta se stesso», pro-dotti da Holophonic di Chiasso - Cresciuta inuna famiglia di atei, accettai perché in quel

momento ero libera da impegni e debuttai doposoltanto due settimane. Era il 10 settembre,proprio il giorno in cui molti anni prima MadreTeresa ricevette la chiamata dal Signore, chela portò a dedicarsi alla cura dei più poveri. Giàsentivo che qualcosa stava cambiando in me,anche mia madre mi guardava in un mododiverso».

Prima di interpretare Madre Teresa in que-sto musical, che l’ha portata in giro per l’Italiaper due anni e mezzo (ben 200 le repliche,

molte le ospitate nei programmitelevisivi per parlare dello spet-tacolo), Giada ha lavorato in tivùcon il gruppo «Belle ma Belle»(Domenica In, Cento Città, Tap-peto Volante, L’Ottavo Nano) ein teatro a fianco di MassimoRanieri. Poi la svolta, una sortadi conversione ai valori cristiani,che l’ha spinta lo scorso anno aricevere la prima comunione.Oggi la sua voce intensa, chearriva dritta al cuore, interpretacanzoni con testi profondi, molti

dei quali scritti e musicati da lei. Da due anni vive a Capolago, a pochi chilo-

metri dalla sede di Holophonic di VincenzoTirella, facendo la spola tra la sua città e il tran-quillo paese momò. «Qui mi trovo bene, sentomeno negatività rispetto a Roma».

Della sua «vecchia» vita artistica non rim-piange nulla, anzi. «In quegli anni mi sonodivertita, però ero legata a un contratto, che miimponeva, ad esempio, di avere i capelli bion-di e seguire delle diete, che mi hanno portatodritto dritto all’ospedale. Attraverso un altropercorso potrò comunque raggiungere le lucidella ribalta, ma apparirò come sono veramen-te, senza trucchi e falsità».

Non si fa fatica a credere che le sue canzonipiaceranno e, soprattutto, daranno forti emo-zioni. Basta ascoltare il suo primo cd da solistae il brano «Never terrorism, never war» (Maipiù terrorismo, mai più guerra), interpretato afianco di Giuseppe Lopizzo, Vincenzo LaScola, Fadi Tannous, Mohamed Fares e Lucia-no Caro (Rabbino capo della Comunità ebrai-ca di Ferrara) e che fa da colonna sonora aimmagini di guerra, di feriti ma anche di bam-bini che sorridono e infondono speranza in unmondo migliore.

Ma osservando gli eventi nefasti che in que-sti anni hanno sparso sangue in gran parte delmondo, pare che la preghiera di Papa Wojtylasia rimasta inascoltata. «Non sarei così pessi-

mista - afferma - Questa pre-ghiera, che ho cantato congioia e commozione anchedavanti a Papa GiovanniPaolo II e all’ultima Giornatamondiale della gioventù,cambierà il mondo. Nel miopiccolo cerco di fare il possi-bile affinché la pace conqui-sti tutti. Con la mia voce e lamusica voglio raggiungerequesto obiettivo».

La giovane cantante roma-na, che in marzo canterà nellasala Nervi davanti a Papa Rat-zinger, sta già lavorando alnuovo disco. «Sto scrivendole canzoni basandomi sullemie esperienze di quest’ultimoanno. La mia preferita è intito-lata Amore disinteressato, cheho composto pensando a unuomo conosciuto a Lourdes,costretto su una sedia a rotel-le perché senza una gamba.Quando lo vidi, iniziai a prega-re per lui. Questo, per me, èl’amore disinteressato: faredel bene senza pretenderenulla in cambio».

Una preghiera di Wojtyladiventa una canzone

La preghiera cui si ispira il brano di musica pop«Never terrorism, never war», è stata pronunciatada Papa Wojtyla il 16 gennaio 1991 in Udienza

generale. Il video è introdotto da queste toccanti parole,ripetute dal Santo Padre nel 2002: «Mai più guerra, mai

più terrorismo. Innome di Dio, ogni reli-gione porti sulla terragiustizia e pace, perdo-no e vita, amore».

Il dvd, ideato daGianfranco Serraino incollaborazione conmons. Liberio Andreat-ta, ha finalità benefi-che: il 30 per cento delricavato delle venditesarà devoluto, attraver-so l’Opera romana pel-legrinaggi, agli ospe-dali pediatrici dellaTerra Santa, per i bam-

bini vittime del terrorismo. È prodotto dalla Holophonicdi Chiasso (www.holophonic.ch), che utilizza la tecno-logia holofonica per dare la sensazione all’ascoltatore diessere a tu per tu con il cantante (quest’ultimo, in sala diregistrazione, canta spostandosi attorno a un grossomicrofono a sfera, in base alle emozioni che vuole tra-smettere a chi lo ascolterà).

Le immagini sono state for-nite dal Centro televisivoVaticano, dall’Opera romanapellegrinaggi, dalla Crocerossa italiana, dalla Mezzalu-na rossa e dalla Comunitàebraica di Roma. Accanto aGiada Nobile hanno cantatoanche artisti di religioneebraica e musulmana. Due leversioni del brano, in inglesee spagnolo, con sottotitoli indodici lingue.

MUSICA ATTUALITÀ

La cantante romana, dopo un passato in tivù, hascoperto i valori cristiani. Grazie a Madre Teresa

Giada Nobile a Lugano. Più in basso, lacover del suo primo cd da solista: partedei proventi andrà in beneficenza.

Giada accanto a PapaGiovanni Paolo II in unafoto che porta semprecon sé, e, a sinistra, lacopertina del dvd.

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139 febbraio 2006 INSUBRIA ATTUALITÀ

■ VIABILITÀ - GALLERIA DI VALSOLDA

■ TELECOMUNICAZIONI

■ BONUS BEBÈ IN ITALIA

Giancarlo Bosisio*

I l 26 gennaio è iniziato in Italia l’invio dellelettere ai nati nell’anno 2005 per la riscos-sione del bonus. Quest’anno sono infatti

cambiate le modalità della riscossione delcosiddetto «bonus bebè» rispetto a quelle uti-lizzate per i nati nel 2004.

La legge Finanziaria 2006 ha istituito unfondo di 1.140 milioni di europresso il ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze per larealizzazione di interventivolti al sostegno delle fami-glie e della solidarietà per losviluppo socio-economico.

In particolare viene dispo-sta l’erogazione di un bonusdi 1.000 euro a chi esercitala potestà sui figli secondo iseguenti criteri:

- per ogni figlio nato o

adottato nel 2005;- per ogni figlio nato secondo o ulteriore per

ordine di nascita, o adottato nell’anno 2006. Per quanto riguarda i requisiti richiesti, ha

diritto alla riscossione dell’assegno chi: - esercita la potestà sui figli, in deroga a ogni

disposizione vigente in materia di minori;- è cittadino italiano o comunitario;- è residente in Italia;

- appartiene a un nucleofamiliare con un reddito com-plessivo non superiore a50.000 euro (per i nati nel2005 il reddito di riferimentoè quello del 2004, per i natinel 2006 è quello del 2005).

Il requisito del reddito deveessere autocertificato da chiesercita la potestà sui figli.

Questo bonus può esse-re richiesto anche dai lavo-ratori frontalieri che nell’au-

tocertificazione del reddito familiare devonoperò tenere conto anche del reddito percepitonello svolgere l’attività lavorativa in Svizzera.

Per i nati nel 2005 il periodo di riscossione èdal 15 febbraio 2006 al 29 aprile 2006.

Il Patronato Inas-Cisl segnala però che «lelettere sono state indirizzate anche a chi nonne ha diritto» e spiega che malgrado che a«beneficiare del bonus» siano infatti «solo gliitaliani e i cittadini comunitari (appartenenti,cioè, ai paesi della Ue) entro limiti di redditoautocertificati, la comunicazione per ritirare imille euro è stata inviata anche a migliaia distranieri che hanno avuto figli nel 2005 ma chenon avrebbero diritto al bonus (anche se inpossesso della carta di soggiorno)».

Per questo motivo, l’Inas-Cisl chiede «untempestivo chiarimento della situazione» einvita tutti i cittadini a rivolgersi ai propri ufficiper ottenere gratuitamente informazioni, assi-stenza e tutela.

*Responsabile Ufficio frontalieri OCST

Anche i frontalieri possono richiederlo (dal 15 febbraio al 29 aprile)

I l 24 luglio i telespettatori della Televisione svizzeraitaliana diranno addio al segnale analogico. Quelladata, infatti, segna l’inizio dell’era della tecnologia

digitale, che migliora suono e immagini (la qualità è para-gonabile a un dvd). Il Ticino è il primo cantone a intro-durre il digitale terrestre e sarà seguito a ruota dalle altreregioni svizzere.

Per chi possiede un televisore digitale oppure disponedi un allacciamento al cavo, non cambierà nulla e potràcontinuare a vedere i programmi della Tsi1 e Tsi2 senzaproblemi.

Chi, invece, non possiede né l’uno né l’altro (circa il 9per cento dei nuclei familiari), e quindi ha ancora l’anten-na e una tivù tradizionale, dovrà acquistare un piccoloapparecchio, un decoder Dvb-T (settop-box), che costadai 150 franchi in su, da installare tra l’antenna e il tele-visore.

Il segnale svizzero sforerà ancora in Italia nella fasciadi confine ma solo chi possiede un ricevitore digitalepotrà captarlo e continuare quindi a vedere la Tsi.

Info: tel. 0848 344488, www.televisionedigitale.ch,Teletext a pagina 390.

L e numerose cartoline inviate al ministroitaliano dei trasporti, Pietro Lunardi, daifrontalieri e da chi percorre giornalmente

il tratto della statale 340 «Regina» dalla doga-na di Oria Valsolda a Porlezza, hanno ottenu-to risposta.

Il ministro Lunardi ha scritto al sindaco di Val-solda, Alberto De Maria, congratulandosi perla forma civile di denuncia. Ha assicurato chel’attesa variante viabilistica sarà conclusaentro il mese di maggio, allegando la comuni-cazione pervenutagli dall’Anas con i tempi dicompletamento dei lavori.

La nota, firmata dal direttore centrale dell’A-zienda strade, Michele Minenna, annuncia chela perizia di variante che ha bloccato i lavori è

stata perfezionata, e che ènecessario un maggior tempodi 140 giorni. L’ultimazione èprevista per il mese di mag-gio.

La pressione esercitata dalcomune di Valsolda, in colla-borazione con alcuni parla-mentari della zona e con il Cir-colo indipendente per il pro-gresso della Valsolda, hadato quindi buon esito. Ric-cardo Buonvicini, segretariodel Circolo, è soddisfatto perl’effetto positivo ottenuto dal-l’azione con le cartoline (vedi

il Lavoro dello scorso 15dicembre) ma preferisce starecon i piedi per terra: «Di suc-cesso si potrà parlare quandoinaugureranno la galleria».

M.C.

La Tsi passa al digitale. Ecco cosa fare per vedere ancora i programmi

Il ministro Lunardi risponde e promette: «I lavori finiti entro maggio»

La cartolina ideata dal Circolo indipendente per ilprogresso della Valsolda einviata al ministro italianodelle Infrastrutture e deiTrasporti, Pietro Lunardi.

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9 febbraio 200614

Pagina a cura di Slavko Bojanic

Naser Elshani

I lindur në fshatin Cërcë të komunës së Isto-gut me 2 dhjetor të vitit 1944 Dr Rugova sifëmij kishte një jet mjaftë të hidhur pasi që

në moshën 10 vjeqare komunistet jugoslavisësë atëhershëm ja kishin ekzekutuar babanëUkën dhe gjyshi Rrustë Rugovën.

Ai kishte të kryer shkollën e në mesme nëPejë në vitin 1967. Më pasë kishte diplomuarnë fakultetin Filozofik -Katedra e studimeve tëgjuhës shqipe-në Univerzitetin e Prishtinës nëvitin 1971. Më pasë zoti Rugova kalon për njëvit në Sorbon për specializime dhe Paris tëFrancës duke mbrojtur temën doktoratës"Drej-timet dhe premisat e krikës letrare shqipe1504-1983".

Presidenti Rugova iu ishin ndarë edheshumë çmime të ndryshme që i meritonte siçishin edhe çmim Sakharov për Paqë, dheshumë çmime të tjera si nga Parlamenti Euro-piane, Europa dhe Amerikan dhe fondacionetë ndyshme.

Njeriun i cili per shumë vite me radhë meideologjin dhe filozofinë që pati u mundua megjithë përkushtimin e tij, si strateg, politikan dhesi një arkitekt i madh për krijimin e një Kosovetë pavarur dhe demokratike. Presidenti Rugo-va ishte njeri dhe protagonisti kryesor i cili idha një fuqi lëvizjes paqësore politike të vitevenëntëdhjetë, e cila kul-moj me luftën për liri tëUshtrisë çlirimtare tëKosovës dhe bashkari-sht me entervenimin ealeatëve tanë dheNATO-s për ti dhënëfundë shtypjes dhedhunës njëshekullorembi popullin e Kosovës.

Emri i PresidentitRugova, njeri i bashkimitdhe tolerancës, njeri imiëkuptimit dhe i forcësintelektuale, njeri i duri-mit dhe i qëndrushmeri-së, është i lidhurpashkëputshëm mepavarësine Kosovës,dhe mbetet simbol ipërjetshëm dhe njeri imadhë i shekullit të ri.Presidenti Rugova ifutur në politik nga botae dijes dhe e kulturës, eemancipoj mendiminpolitik shqiptarnë nëKosovë. Ndikimi i filozo-fisë së tijë politike i katejkaluare edhe kufijt evendit, kështu që figura

e tijë është krahasuar edhemë figurat më të mdhënje qëka shënuar epoka, si GandiMartin Luter Kingu.

Dhembja e paskajshmepër presidentin u kthyemrekullishtë në krenari, segjëmes kombëtare shqipta-re iu bashkuan miqtë epanumërt të Kosovës, tëcilët e njohën këtë "pjes tëharruar " të botës, e në rendparë duke ju falenderuardiplomacisë së mençur tëPresidentit Rugova, i cili,gjatë gjithë këtyre viteve,nuk heshti së kërkuar Liri,Demokraci, dhe Pavarsi për Kosovën.

Si asnjëher më parë në historin e kosovësqindra-mijra qytetarë ashtu të piklluar përhumbjen e Presidentit, vërshonin për në krye-qendrën e Kosovës për ti bër nderin dhehomazhin e fundit njeriut që më së shumti iudesh Kosovës në këte kohë.

Vdekja e presidentit është një humbje emadhe për Kosovën dhe vjen në vitin, kur pri-tet që vendi yn të realizoj aspiratën e madhe-pavarsin në ballë të së cilës Presidenti Rugo-va, ishte në kreun partiak dhe shtetror me disamandate rreshtë dhe kishte përkrahje gjithnjë

nga populli i Kosovës. E shtuna mbrëma e gjeti

Kosovën të tronditur ngahumbja e madhe, por edhetë ndriçuar kahdo nga qirinjtëe përkuljes përpara figurëssë këtij vizionari të rrallë qëditi ta ndryshojë rrjedhën ehistorisë jo vetëm të këtijvendi por edhe në tër Bal-lkanin, dhe ta vërë në udhëtë mbarë popullin e tij.

Të gjith persoalitetet ehuaja në pjesmrrjen e varri-mit të Presidenti Rugova umahnitën dhe të impresio-nuar me sjelljet dhe dinjitetin

epopullit të Kosovës, dhe kjo nuk është për t'uçuditur sepse si udhërrefyes i kësaj ishte dhela shembull Presidenti Dr.Ibrahim Rugova. Menderime të larta shtetrore dhe në praninë egardës së nderit të ushtrisë sonë të ardhmeTrupave mbrojtëse të Kosovës(TMK) përfaq-sues të lartë nga mbarë bota dhe praninë epopullit të Kosovës, Presidenti Dr IbrahimRugova u pre i qetë në "varrezat e dëshmorvë"në Prishtinë.

I lehtë ju qoftë dheu i tokës së Kosovës-Dar-danisë Antike që aqë shumë e deshët,President Rugova.!

Kosova humbi ikonen e pavarsisëPresident dr. Ibrahim RugovaE shtunja e 21 janarit ishte ditë tragjike për Kosovën dhe Kosovarët, kur morrem lajmin e hidhur për vdekjene Presidentin tonë për njeriun e paqës dhe të rezistencës, President i Kosovës Dr. Ibrahim Rugova

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159 febbraio 2006

Pagina a cura di Franco Narducci

Nella riunione dello scorso mese didicembre, la Commissione nazionaledei lavoratori e delle lavoratrici immi-

grati del Syna aveva espresso un parere forte-mente negativo sulle modifiche di leggi appro-vate dal Parlamento svizzero in materia di cit-tadini stranieri, vale a dire la Legge sull’asilo(LAsi) e quella sugli stranieri (LStr).

Le restrizioni e gli inasprimenti introdotti nellalegge sull’asilo sono pesanti e non giustificatedalla realtà che emerge dalle cifre fornite dal-l’Ufficio federale per i rifugiati. Da alcuni anni,infatti, le richieste di asilo sono in diminuzione,un fenomeno visibile anche in altre nazionieuropee. Nel 2005, per esempio, sono statevalutate 12.695 richieste, di cui 1.497 ricono-sciute come rifugiati, mentre in 2.530 casi l’Uf-ficio federale non è entrato in materia e 1.703richieste sono state ritirate. Inoltre 6.965 per-sone hanno ricevuto una risposta negativa, madi queste 4.436 hanno ottenuto l’accoglienzaprovvisoria.

Questo ultimo dato evidenzia, a nostro avvi-so, la contraddizione tra la realtà e lo spiritorestrittivo che ha animato la riforma dellalegge: la Svizzera, pur non concedendo l’asilo,ammette che questi profughi non possonoessere rimpatriati perché nei loro paesi vi sonosituazioni di guerra e di violenza.

Le cifre dimostrano quindi l’infondatezzadelle tesi sostenute dalle forze politiche chehanno difeso a spada tratta gli inasprimenti,giustificati secondo loro dall’abuso che verreb-be fatto del diritto d’asilo, poiché il 90 per centodei richiedenti non sarebbero perseguitati reali.

Dai numeri ufficiali emerge invece che l’Uffi-cio federale riconosce a più di metà dei profu-ghi il diritto a rimanere temporaneamente inSvizzera perché la loro incolumità è minaccia-ta e che quindi sono costrette a fuggire dal loropaese.

Contraria alla tradizione umanitaria svizzera.La nuova legge sull’asilo getta un’ombrapesante sulla lunga e riconosciuta tradizionesvizzera in campo umanitario e della difesa deidiritti. La centralità della dignità umana, cheper decenni è stata il cardine di detta tradizio-ne umanitaria, esce fortemente ridimensionatadalle severe misure introdotte nella nuovalegge. In futuro tutti i respinti saranno esclusidall’aiuto sociale e non si faranno sconti nem-meno alle famiglie, ai bambini senza genitori ealle donne incinte. Cantoni, città e comuni saranno chiamati apagare il conto per fronteggiare povertà e ille-galità prodotti dalla mancanza di una politicad’asilo.

La nuova legge sugli stranieri è discrimi-nante. Anche la nuova legge sugli stranieri èstata approvata nel segno del populismo chein questi ultimi anni ha contrassegnato le scel-te fondamentali delle politiche svizzere versola popolazione straniera. Non convincono lenuove misure in materia d’integrazione cheanziché favorire il processo lo ostacolano. Leulteriori barriere introdotte nella legge sonodiscriminanti nei confronti dei cittadini apparte-nenti ai cosiddetti Stati terzi e creano due cate-gorie di cittadini, quelli di 1° classe provenientidell’UE e quelli di 2° classe che invece pro-vengono dagli stati extra UE. Questi ultimi,però, costituiscono il 42 per cento della popo-lazione immigrata complessiva in Svizzera.

Le misure restrittive, come detto, frenanopesantemente il processo d’integrazione. Comeinterpretare altrimenti le barriere contro l’otteni-mento del permesso di domicilio? Nemmenodopo 10 anni di soggiorno in Svizzera, i cittadiniextra Ue avranno il diritto legale al permesso C.

La Commissione nazionale dei lavoratori edelle lavoratrici immigrati del Syna, seguendol’esempio di Travail.Suisse sostiene i due refe-rendum contro le leggi succitate, un sostegnoche si concretizza nella raccolta delle firme neitermini indicati dai promotori del referendumstesso.

Asilo e stranieri, due leggi discriminantiSyna e Travail.Suisse appoggiano i referendum

Non era mai successo dal 1991 in poi,che il massimo organismo di rappre-sentanza degli italiani all’estero - il Con-

siglio generale degli italiani all’estero - nonpotesse operare per una ragione qualsiasi.Una sentenza del Tar (Tribunale amministrati-vo regionale) del Lazio ha ora bloccato dettoorganismo e non si intravedono segnali peruna ritrovata operatività nei tempi brevi.

Detta sentenza, inattesa e imprevedibile, hamesso il Cgie nella condizione forzata di nonpoter operare proprio in una fase molto delica-ta, caratterizzata dalle elezioni politiche delprossimo mese di aprile e l’elezione di 18 rap-presentanti delle comunità italiane nel Parla-mento della Repubblica.

Quanto è accaduto pone domande che meri-terebbero la considerazione e le risposte cheun Paese normale sentirebbe il dovere di dare.Non crediamo che i supervisori dei macchino-si apparati dell’amministrazione statale e chiha la titolarità politica di quanto accadutoavvertano il peso della responsabilità con cuil’intera vicenda è stata gestita e comunicata.

I fatti. Il Cgie è composto di 65 consiglierieletti all’estero e 29 consiglieri nominati dalGoverno ai sensi dell’art. 4, comma 5, della

Legge 368/89 (legge istitutiva del Cgie). All’at-to dell’insediamento del Cgie (luglio 2004), l’E-pasa - ente di patronato promosso dalla Cna -fece richiesta di avere un rappresentante nelnovero dei Consiglieri nominati dal Governo.La richiesta, legittima, non fu accolta, per cui ilsuddetto patronato presentò ricorso al Tar delLazio, ritenendo che erano stati lesi i principidel pluralismo di rappresentanza e la rappre-sentatività stessa del ricorrente. Il Tar delLazio, con la sentenza nr. 13559/2205 del 26ottobre 2005 ha accolto le ragioni del ricorren-te e ha annullato il decreto del Presidente delConsiglio dei ministri del 17.07.04, con cuinominava i 29 consiglieri facenti parte del Cgie.

Il Cgie (e a quanto pare anche il ministerodegli Affari esteri) non è stato minimamenteinformato del provvedimento deliberato dalTar, tanto che la notizia ci è giunta tramite un’a-genzia stampa. È certamente confortantesapere che in uno Stato democratico vi sonosufficienti garanzie per i diritti delle persone,ma quasi tutti i Paesi europei prevedono stru-menti di protezione del cittadino, senza perquesto provocare l’immobilismo di un interoorganismo costituito per legge.

Indigna poi il fatto che l’Avvocatura dello

Stato, che doveva fornire gli elementi a soste-gno dei criteri adottati, sia stata completamen-te assente durante l’istruttoria. Come ovviare erimettere il Cgie in condizioni di svolgere leattribuzioni previste dalla Legge? Avendo deci-so di non accettare la sentenza del Tar, ilGoverno si è attivato per ricorrere al Consigliodi Stato contro la sentenza, chiedendo lasospensiva del provvedimento in attesa delverdetto definitivo. Una soluzione chiestaimmediatamente anche dal Cgie, tramite il suoSegretario generale.

Per effetto della sentenza e in attesa dellasospensiva, gli organi del Cgie sono de factodecaduti. Un fatto grave, che impedisce di con-cretare importanti iniziative avviate sul pianopolitico, come la regolamentazione per garan-tire la par condicio durante la campagna elet-torale, l’estensione dell’informazione per pro-muovere una partecipazione alta al prossimoappuntamento elettorale e soprattutto per indi-viduare strumenti di garanzia per la massimalegalità del voto. Per riprogrammare in talsenso gli impegni del Cgie occorrerebbe che ilConsiglio dello Stato si pronunciasse con lamassima urgenza sull’accoglimento o menodel ricorso e sulla richiesta di sospensiva.

Il Consiglio generale degli italiani all’estero nell’immobilismo totale

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179 febbraio 2006

Pagina a cura di Moises Palmeiro

¿Reducir costes, objetivo prioritario?

Arranca la 5ª Revisión del IV

Desde que se supo que eldesenlace era inevitable,creo que nunca hablamos

expresamente sobre la muerte.Antes sí lo habíamos hecho sinproblemas. Ahora, no; tácitamen-te nos referíamos a eso con un"después". Hubo un tema que nofaltó nunca en nuestras conver-saciones de las últimas semanas."¿Se sabe ya algo de lo de larenta?". Era su primera preguntadespués del saludo. Quería queeso quedara arreglado para"después". Me daba la impresiónde que se moriría más tranquilosabiendo que le habían concedi-do la dichosa renta de invalidez.Se la concedieron: Su viuda reci-bió la comunicación unos mesesdespués de su muerte.

Casos como éste no deberíandarse. Que una solicitud de pre-staciones del Seguro de Invalidez(IV) se arrastre durante años dedespacho en despacho, de médi-co en médico, de tribunal en tri-bunal debería ser la excepción,pero casi se ha convertido en lanorma. ¿Ayudará la 5ª Revisióndel IV, cuyo anteproyecto empe-zará a debatir en Marzo el Con-sejo Nacional, a remediar esteestado de cosas? Muchos sonescépticos al respecto.

OBJETIVOS

Parece que el Seguro de Invali-dez está endeudado hasta lasorejas. El año pasado tuvo un déficit de dosmil millones; la deuda acumulada asciende aocho mil millones. La causa la identifican en elaumento de las rentas de invalidez. Y preten-den reducir las rentas en un 20 por 100 con la5ª Revisión del IV.

Para conseguirlo se quiere poner en marchaun sistema que permita atender a tiempo a laspersonas con riesgo de invalidez y ampliar lasposibilidades de reintegración laboral de esaspersonas. Es decir, ver a tiempo cuando unaenfermedad o accidente puede derivar eninvalidez permanente; crear posibilidades detrabajo para personas con alguna discapaci-dad.

Las encargadas de llevar adelante este pro-grama serán las oficinas cantonales del IV.

Los escépticos critican que estas oficinas,que ya hoy están infradotadas, necesitaríanmucho más personal para cumplir su cometi-do, y que los 240 funcionarios más que piensa

emplear el gobierno son claramente insuficien-tes.

Es una realidad que muchos minusválidospueden realizar un trabajo que tenga en cuen-ta su discapacidad. El que no lo hagan nodepende tanto de su voluntad, como de quelas empresas están dispuestas a confiarles untrabajo.

Un 8 por 100 de los empleos que existen enSuiza podrían estar cubiertos por personascon discapacidad. Pero la realidad nos diceque esto es así sólo en el 0.8 por 100 de loscasos.

La revisión será eficaz, si en el futuro no selimita a constatar que "desde el punto de vistamédico usted puede trabajar; conseguir unempleo es su problema", sino que se empeñaeficazmente en conseguir ese empleo. Laestadística afirma que unos 50'000 trabajado-res con algún tipo de discapacidad buscanempleo, pero no lo encuentran; no porque no

exista ese empleo, dicen lasorganizaciones de ayuda, sinoporque las empresas no searriesgan a concedérselo.

LOS «SIMULANTES»

E importante sería conseguirque la forma de trabajar no pro-dujera invalidez. Porque en latercera parte de los casos lainvalidez no es consecuenciade un accidente o de una enfer-medad, sino de la sobrecargapsíquica en el trabajo.

Los entendidos de turno noscontarán los consabidos casosde "simulantes", que fingen unaminusvalía síquica (más difícilde demostrar, según ellos) paraconseguir una renta

Me pregunto si no estánempezando a pasar factura losnuevos métodos de producciónque se impusieron desde hace30 años, la necesidad deaumentar la productividad y, portanto, los beneficios, a costa delo que sea. El estrés al quemuchas firmas someten a sustrabajadores ("¿Todavía no hasacabado esto? Ya tenías queestar con el trabajo siguiente;llevamos retraso en el progra-ma...") no contribuye precisa-mente a mejorar la salud de lostrabajadores. Digo yo

SUPRESIÓN DE LA RENTA COMPLEMENTARIA

Si sale adelante la 5ª Revisión, sólo setomará en consideración el derecho a renta,cuando se vea claro desde el principio que nohay posibilidad alguna de reintegración labo-ral. También se recortarán las prestaciones delos asegurados que no cooperen en las medi-das propuestas por el IV.

Son medidas, casi todas ellas, que se pre-sentan como nuevas, pero que en realidad yase podrán poner en práctica con la legislaciónactual.

Nueva es, por el contrario, la supresión de larenta complementaria para el cónyuge y larecaudación de un 0.8% del IVA para sanearel IV.

En fin, que da la impresión de que lo priori-tario en la nueva revisión del IV es reducircostos como sea más que mejorar la ayuda alas personas con discapacidad. Si fuera así,cabe preguntarse si la reforma vale la pena.

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199 febbraio 2006

Como o inicio do novo ano entram em vigoralgumas disposições em matéria de Caixade pensões, referente a 1ª revisão da Lei

sobre previdência profissional (LPP), que previa aaplicação gradual de modificações introduzidas naprópria Lei. A informação dirigida aos nossos leito-res concentra a atenção sobre o 3° pacote de novi-dades, que entrou em vigor no dia 1 de Janeiro de2006, que descreve os princípios gerais da pre-vidência profissional e contêm algumas disposiçõesrelevantes a fins fiscais. Sobre tal matéria, porexemplo, para eventual aquisição de prestaçõesde seguro no futuro, necessita de informaçõesdetalhadas sobre situação de previdência do reque-rente.

Limites importantes. A renda AVS , quer dizero valor limite da parte obrigatória LPP mantêminvariável a 1° de Janeiro de 2006. Mas há umanova limitação no que respeita ao salário assegu-rado.Valor de entrada mínima: fr. 19.350Dedução de coordenamento: fr. 22.575Salário máximo assegurado: fr. 77.400Salário máximo coordenado: fr. 54.825Salário: fr. 3. 225

A partir de 1.1.2006 o limite para o salário máxi-mo assegurado na área supra-obrigatório é deFr.774 000 corresponde a 10 vezes o saláriomáximo AVS assegurado no obrigatório.

Taxa de juros mínimo. A taxa de juros LPPsobre o capital de velhice mantêm pela primeiravez invariável nos últimos três anos. Juros mínimo Lpp: 2,5%Juros de mora: 3,5%

O juros de mora terá que ser pago até 30 diasantes do instituto de previdência fornecer toda ainformação necessária para a transferência docapital. Até o fim do pagamento da prestação develhice aplica-se a taxa de juro mínima do LPP.

Reajustamento da pensão corrente. O Con-selho Federal decidiu reajustar as pensões deinvalidez e órfãos em cada 3 anos, o que significaaté aos 65 anos para os homens e 64 para as

mulheres. O aumento atribuído à 1 de Janeiro de2006 é portanto dependente da data da reforma.Inicio da reforma:Ano 1985-2001 nenhum reajustamentoAno 2002 2,8%

Quota de conversão. A primeira revisão da leiLPP reduziu a quota de conversão para o calculoda renda de 7,2% para 6,8%, com um critério degradualidade. Assim a quota de 6,8% será apli-cada a partir de 1 de Janeiro de 2015 ( O Parla-mento ainda está a discutir uma nova propostado Conselho Federal para reduzir ainda mais para6,4%). A quota aplicada a partir de 1° de Janeirode 2006 é de 7,1% para os homens e 7,2% paraas mulheres ( nascidas em 1941).Para a actualrenda de invalidade que decorre do 1° de Janeirode 2005 e para a que decorrerá de 1° de Janeirode 2006, é valido a velha normativa: A meia rendarequer um grau de invalidade igual a 50% mínimoe a renda completa um grau de invalidade mínimoigual a 66% e dois terços percentuais.

Pagamento do capital de Velhice depois de1° de Junho de 2007. É um aspecto que têm sidoposto constantemente em questão, apesar derepetidas informações postas a circular pelosactores interessados (sindicatos, patronatosetc.)São muitos os assegurados que temem denão poder receber mais o capital do 2° Pilar, apartir de 1°de Junho de 2007 ao abandonar aSuiça.

Sobre o tema , convêm recordar que nadamudará para os assegurados que abandonem aSuiça e vão para países não pertencentes a UniãoEuropeia. Entretanto para os outros que deixam aSuiça para regressar a sua residência nos paísesda União Europeia e da AELS, devem obedecer oque está escrito no acordo entre a Suiça e a UniãoEuropeia. A partir da referida data, pode requerero pagamento do capital de velhice da parte obri-gatória, antes de atingir a idade de reforma, a pes-soa que não esteja assegurado obrigatoriamenteno sistema de previdência social do País comu-nitário para onde transferiu a sua residência.

Franco Narducci, vicepresidente

Alterações nos direitos da caixa de pensões a partir de 1° de Janeiro

Pagina a cura di Rogerio Sampaio

Adaptação salarial a 1° Janeiro de 2006 Indústria suíça dos produtos de betão

Caros(as) colegas, ss negociações entreos parceiros sociais SwissBeton, Synae Unia chegaram ao seguinte resultado

após seis voltas das negociações.Salários efectivos: Aumento geral de fr. 80 -

- por mês e individual de fr. 10 - - (encareci-mento do custo de vida + salário real).

Os salários mínimos para o ano 2006 (deacordo com CCT) continuam a ser inalterados(obrigatório por força de lei).

Os salários mínimos acordados ascendem

para os trabalhadores (as) com mais de 19anos e tendo plena capacidade de trabalho:

- Trabalhadores/as não qualificados (as)fr. 3.800.*

- Trabalhadores/seus semi qualificados (as)fr. 3.900.

- Trabalhadores/as qualificados (as): salá-rios em uso na localidade ou o ramo, mas nomínimo fr. 4.200.

*Aquando de um novo compromisso, o salá-

rio do primeiro ano de serviço pode ser inferiorem fr. 200.

Contribuição para as despesas de execuçãodo contrato: A partir de Janeiro de 2006: fr. 17.- por mês e por colaborador e colaboradora.

- O CCT actual resta em vigor em 2006. - Uma revisão parcial do CCT vai ter lugar - Uma solução de modelo relativa à reforma

antecipada será objecto, à primavera 2006, deum estudo matemático pelo seguro.

Syna - Sindicato interprofissional

Portugal uma viragema direita

Depois de muitos anos a direita con-seguiu eleger um presidente. Aní-

bal Cavaco Silva, economista, professoruniversitário ex-primeiro ministro, apro-veitou a divisão da esquerda, para con-quistar sem grade esforço, o mais altocargo da nação. Diga-se em boa verda-de que a esquerda portuguesa agiu deforma pueril, apresentado 4 candidatosque concorriam entre eles com a únicacerteza, que nenhum deles seria presi-dente. Resta desejar ao vencedor umaboa coabitação com o governo para quePortugal saia do fosso em que está mer-gulhado. A esquerda resta reflectir naingenuidade da sua estratégia e nãotentar encontrar culpados ou meiosvencedores. Toda a esquerda foi derro-tada e enxovalhadas.

A poucos anos atrás os emigrantesnão poderiam votar para o Presidenteda República, recordo as contestaçõese reclamações auto qualificando-secomo cidadãos de segunda etc. etc. Foi-lhes dado direito de voto, fugiu-lhe avontade de serem cidadãos de primeira.É vergonhoso o número de votantes naSuiça. É caso para dizer, cada um têm opresidente que merece. No Consuladode Portugal em Zurique foram 3 diaspara que cada um pudesse exercer oseu direito cívico,( sexta, sábado edomingo das 8 horas as 19 horas). Todoesse esforço para ver votar só 183 pes-soas no universo de 150 mil portugue-ses residente na Suiça, e segundo infor-mações as outras mesas de votos emGenebra, Valais não tiveram muito maisafluência. Penso que este tipo de atitu-de demonstra o país que somos e o quemerecemos. R.S.

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9 febbraio 200620

ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST

BellinzonaConferenza con Dr. Tatti «Il diabete nelle

persone anziane», mercoledì 22 febbraio,ore 14.30, Spazio Aperto, Bellinzona.

Risotto Rabadan, venerdì 24 febbraio,ore 11.45, Centro Expo, Bellinzona.

LocarnoTombolone di Carnevale, martedì 21

febbraio, ore 14.15, Centro parrocchialedi Locarno. Ricco assortimento di premi.

Ritrovo per il pranzo mensile. Prossimoincontro giovedì 2 marzo, ore 12, salariservata ristorante Stella d’Italia, viaMantegazza 5, Locarno. Costo fr. 12 (bibi-te escluse). Iscrizioni: tel. 091 7513052entro il 28 febbraio.

Gita a Sorrento e Capri dal 22 al 27maggio. Posti limitati, iscrizioni da subitotelefonando allo 091 7513052. Costo fr.1.150 (tutto compreso).

LuganoFesta di Carnevale con pomeriggio

ricreativo animato dal gruppo «I Mene-strelli». Giovedì 23 febbraio, ore 14, Cen-tro Presenza Cristiana, Pregassona.Segue estrazione lotteria, due giri di tom-bola e merenda. Iscrizioni entro il 17 feb-braio, tel. 091 9102021.

Al Centro AAPI, tombola tutti i martedìalle ore 15.

Pedicure curativa in sede, al giovedìmattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel.0919102021.

MendrisioFesta di Carnevale con pranzo e pome-

riggio ricreativo, martedì 21 febbraio, salaAsilo di San Pietro. Iscrizione obbligatoriaentro il 13 febbraio, tel. 091 6405111.Per motivi logistici si riterranno iscritti iprimi 135 soci.

Agli iscritti al sindacato di categoria presso l’OCST e che nel corso del 2006

passeranno al beneficio del pensionamento. Augurando loro una lieta e serena

quiescenza, ci permettiamo attirare l’attenzione su:

SCOPI E SERVIZI DELL’AAPIL’associazione persegue i seguenti scopi:

costituire un ambito di incontri e amicizia, stimolan-do i soci ad uscire dalla loro solitudine, favorendonel’integrazione sociale;

organizzare attività a favore dei pensionati;

offrire agli associati i servizi dell’OCST, in particolare:- abbonamento al periodico «il Lavoro»- consulenza gratuita per problemi personali e familiari di qualsiasi natura- disbrigo di pratiche nel campo delle assicurazioni sociali (AVS/AI) e assicurazioni malattia- assistenza per problemi locativi- compilazione di formulari di dichiarazione fiscale

esaminare, formulare e rivolgere alle istanzecompetenti rivendicazioni intese a promuovere e migliorare le condizioni di esistenza degli associati;

partecipare alla vita associativa e alle attività che contribuiscano alla loro promozione sociale, culturale e spirituale, in particolare: - conferenze e incontri a carattere informativo su temi riguardanti la persona anziana e di interesse generale- una regolare organizzazione di svariate escursioni,visite e passeggiate- organizzazione di viaggi e soggiorni marini emontani e con molteplici destinazioni- dare la possibilità di partecipare solidalmente alla difesa generale degli interessi della persona anziana e/o pensionata partecipando alla vita sociale del paese- sviluppare ogni altra attività utile al conseguimentodei suddetti scopi

Sono interessata/o alle attività dell’Associazione e:

desidero diventarne socia/o

sono interessata/o soprattutto ai soggiorni

ho bisogno di aiuto e informazioni

Nome..................................................................

Cognome.............................................................

Via.......................................................................

CAP e località.....................................................

Telefono..............................................................

Da ritagliare e spedire a:Associazione anziani pensionati invalidi OCST,via Balestra 19, 6901 Lugano. Tel 091 9102021, fax 091 9102022

■ AGENDA

Soggiorni marini e montani 2006Diano Marina maggio: 12 giorni

fr. 980Supplementi: fr. 60 camera singola, fr. 53 assicu-razione annullamento obbligatoria.Hotel Soggiorno don Orione.Iscrizioni entro il 31 marzo.Minimo: 18 partecipanti

Igea Marina dal 12 al 24 giugno fr. 1.050 dal 26 agosto al 7 settembre fr.1.050

Supplementi: fr. 300 camera singola, fr. 53assicurazione annullamento obbligatoria.Hotel Diana ***

Iscrizioni entro il 12 maggio (1° turno),28 luglio (2° turno).Minimo: 18 partecipanti.

Prato Leventina (1045 m. s/m)dal 7 al 25 luglioCasa Prà Verde fr. 1.600 a persona in cameradoppia con servizi. Fr. 1.480 a persona in came-ra doppia senza servizi.Supplementi: fr. 180 camera singola con servizi,fr. 90 camera singola senza servizi.È disponibile un servizio infermieristico.Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo 25 partecipanti.

Flims - Dorf (1100 m. s/m) dal 4 all’11 agostofr. 910. Supplementi: Camera doppia uso singola fr. 160, camerasingola fr. 70, fr. 53 assicurazione annullamento obbliga-toria.Hotel Curtgin***Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo: 20 partecipanti. In ogni soggiorno sarà presente, se il numero minimo èraggiunto, un/a coordinatore/trice e/o un/a infermiere/a.

Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale a Lugano, tel. 091 9102021.

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219 febbraio 2006

ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST

BELLINZONA17 febbraio Cineforum «Il posto delle fragole» di

Bergmann, ore 14.30 sede Acli, v. Geretta, Bellinzona

22 febbraio Conferenza del Dr. Vincenzo Tatti, «Il diabete nelle persone anziane», ore 14.30, Spazio Aperto, Bellinzona

23 febbraio Pranzo Rabadan, ore 11.30, Espocentro Bellinzona

10 marzo Messa per i defunti, ore 14.45, chiesa S. Rocco, piazza Indipendenza, Bellinzona

17 marzo Cineforum «Un uomo per tutte le stagioni» di F. Zinnemann, ore 14.30, sede Acli, Bellinzona

28 marzo Conferenza di Mario Piu, «L’alimentazione perle persone anziane», sede OCST, Palazzo Swisscom, Bellinzona

7 aprile Visita al centro di produzione Tsi a Comano. Ritrovo ore 13.30, stadio di Bellinzona

28 aprile Cineforum «La messa è finita» di G. Moretti, ore 14.30, sede Acli, v. Geretta, Bellinzona

12 maggio Cineforum «Il pranzo di Babette» di G. Axel, sede Acli, v. Geretta, Bellinzona

22 maggio Gita a Genova con visita all’Acquario20 giugno pomeriggio ai grotti di Lostallo25 agosto Visita museo di Giornico e pranzo al grotto15 settembre Visita a Meteo Svizzera a Locarno Monti20 ottobre Castagnata con tombola24 novembre Conferenza su un tema d'attualità13 dicembre Assemblea annuale e panettonata

LOCARNO21 febbraio Tombolone di Carnevale, centro Parrocchiale 16 marzo Conferenza di Mario Piu, «L’alimentazione

dell’anziano» 26 aprile Bergamo-Seriate, visita alla Chiesa progettata

dall’arch. Mario Botta a Seriate e pranzo in un tipico locale della zona

22-27 maggio Gita di 6 giorni a Sorrento e Capri 20 giugno Visita Abbazia Olivetana S. Nicola a

Rodendo-Saiano (BS), località Franciacorta. Pranzo in un tipico locale della zona

25 luglio Pomeriggio dedicato al Mendrisiotto, guidati da Carlo Fontana, presidente AAPI Mendrisio

19 settembre Gita ad Alba «langhe» (gita culinaria)19 ottobre Castagnata 10 novembre Messa per i soci defunti21 novembre Assemblea sezionale12 dicembre Panettonata e tombola Ogni primo giovedì del mese pranzo al ristorante Stella d’Italia

LUGANO23 febbraio Festa di Carnevale 16 marzo Conferenza di Flavio Ercolani, «Energia - a 20

anni da Cernobyl», con dimostrazione

6 aprile Conferenza del dr. Tosi sull’omeopatia27 aprile Conferenza del dott. William Pertoldi,

«L’anziano, il clima e l’alimentazione»16 maggio Pellegrinaggio a Morbio Inferiore8 giugno Gita a Berna (Palazzo federale) con Meinrado

Robbiani 22 giugno Visita al CSCS di Manno7 settembre Gita ad Einsiedeln21 settembre Conferenza di Piergiorgio Tettamanti, scrittore Ottobre Gita di più giorni, meta da stabilire 19 ottobre Conferenza di don Emilio Conrad, «L’anziano

e la fede»16 novembre Assemblea sezionale 14 dicembre Festa di Natale

MENDRISIO21 febbraio Festa di Carnevale, pranzo e pomeriggio

ricreativo16 marzo Visita paese di Stabio: museo contadino,

chiesa ecc. (pomeriggio)11 aprile Via Crucis (pomeriggio)11 maggio Pellegrinaggio annuale santuario di Morbio

Inferiore (pomeriggio)23 maggio Gita all’archivio federale di Svitto, Ingembohl,

praticello del Rütli8 giugno Celebrazione per anziani al giubileo S. Antonio

di Balerna (pomeriggio culturale-religioso)4 luglio passeggiata a piedi, Alpe di Brusino

pomeriggio (invito solo sui giornali)14 settembre Gita culturale-turistica in valle di Muggio:

museo etnografico, visite guidate alle chiese restaurate di Cabbio e Muggio

5 ottobre Conferenza culturale, pomeriggio9 novembre Assemblea sezionale con Castagnata 9 dicembre Festa prenatalizia, pranzo e auguri

TRE VALLI23 febbraio Festa di Carnevale28 marzo Conferenza prof. Don Sandro Vitalini, messa3-7 aprile Gita in Toscana - Cinque Terre24 aprile Forte Mondascia a Biasca e visita alla chiesa

di S. Ambrogio18 maggio Gita in Vallemaggia27 giugno Giornata ricreativa Mornera - Curzutt agosto Gita Valle Capriasca, Valcolla, Luganosettembre Conferenza medicaottobre Gita in Valtellina, Morbegnonovembre Assemblea con castagnata a Faidodicembre Festa prenatalizia, messa, pranzo (Valle di Blenio)

CANTONALE1° giugno Assemblea cantonale delegati AAPI

(organizza sezione di Lugano)

■ EVENTI - INVECCHIARE CON GIOIA

Alla Muba di Basilea, dal 17 al 26 feb-braio, allo stand 2.1, punto d’incontrospeciale per gli ultrasessantenni, deno-

minato «Invecchiare con gioia».Saranno presenti, oltre al Consiglio Svizze-

ro degli anziani, numerose organizzazioni chesi occupano della terza età.

Vari e interessanti gli argomenti che saran-no trattati: sicurezza sociale, possibilità finan-ziarie dopo la pensione, assicurazioni dopo la

pensione, ridere fa bene alla salute eccetera.

Info: tel. 091 9102021 o 091 7435571; èdisponibile il prospetto con il buono d’entrataa prezzo ridotto.

Programma manifestazioni 2006

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239 febbraio 2006

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese(OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano

Redattrice responsabileAntonella Sicurello

Segretaria di redazioneMaurizia Conti

Redazione e amministrazionevia Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551,fax 0919242471, e-mail [email protected] del Ticino SAvia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàAreafin Communication SAtel. 0919101070, fax 0919101071e-mail [email protected] controllata REMP 41.616 copie

Consiglio esecutivo

Presidente: Romano Rossi

Membri: Carla Albertoli, FaustoLeidi, Bruno Ongaro, GianfrancoPoli, Roberto Poretti, EnricoPusterla, Meinrado Robbiani,Flavio Ugazzi

Segretario cantonale e CopresidenteMeinrado RobbianiSegretario amministrativo Fausto LeidiVicesegretari cantonaliNando Ceruso, Renato RicciardiSegretari regionaliLugano: Dario TettamantiMendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli

RD

Fedeltà all’OCSTIn questo

mese di feb-braio il collegaMario Caro-selli festeggiai dieci anni diattività all’OC-ST. Ha inizia-to il suo lavo-ro in qualità diresponsabiledei program-mi occupazionali dei gruppi di soli-darietà, è poi passato al segreta-riato cantonale OCST qualeaddetto all’amministrazione delpersonale e di tutte le associazio-ni collegate all’organizzazione cri-stiano sociale. Il suo è un compitodelicato che svolge con estremorigore e professionalità. Compli-mentandoci per il traguardo rag-giunto gli auguriamo di continuarea lungo il servizio nella grandefamiglia OCST.

Auguriai coniugi Ilde e Elio Albisetti di

Tremona, soci AAPI Mendrisio,

che l’11 febbraio festeggiano iltrentesimo di matrimonio.

ad Attilio Tonini di Cavergno,nostro fedele abbonato, e allamoglie Agnese, che lo scorso 26dicembre hanno festeggiato l’invi-diabile traguardo delle nozzed’oro.

a Mario Montorfano, socio AAPIdel Luganese, e fedelissimo del-l’OCST, che il 27 gennaio, attor-niato dai suoi cari, ha festeggiato inovantanni.

Felicitazionia Valerio Bernasconi, socio

segretariato del Luganese, che hafesteggiato l’invidiabile traguardodel trentacinquesimo anno di atti-vità ininterrotta svolta a contattocon il mondo carcerario. A Valerio, che ha iniziato la carrie-ra come semplice agente al peni-tenziario cantonale della Stampa,per assumere poi incarichi e fun-zioni importanti, fino a diventarecapo cancelleria della Sezioneesecuzione e pene, e responsabi-le del Carcere Aperto di Torricella,e segretario del consiglio di vigi-

lanza, i complimenti e gli auguri,anche da parte della redazione,per questo importante traguardo.

a Gianni Mazzucchi di Grancia,socio settore Edile, e alla moglieMonica, per la nascita di Luca, alquale auguriamo un futuro felice.

a Moreno Ronchi, socio segre-tariato del Luganese, e alla moglieKatia Rigamonti, per la nascita diSharon, con tanti auguri di ognibene.

a Dario Bralla di Pellio Intelvi,socio settore Edile, e alla moglieMonica, per la nascita di Aurora,con tanti auguri di un futuro feliceaccanto al fratellino Simone.

a Lorenzo Violini, già collabora-tore del Lavoro, e alla moglie Ana,socia segretariato del Luganese,per la nascita di Matteo, al qualeauguriamo un futuro ricco digioia.

Condoglianzealla nostra associata Dorotea

Cuffaro Sicurello e alla figlia Anto-nella, redattrice responsabile delLavoro, e a tutti i familiari, per lascomparsa della cara mamma e

nonna Rosa. a Luciano Dell’Era, socio segre-

tariato di Bellinzona, e a tutti ifamiliari, per la scomparsa delcaro papà Mario.

al genero Ezio Del Fante, socioAAPI del Luganese, e familiaritutti, per la scomparsa della lorocara congiunta Mariuccia Bonardivedova Chiari.

ad Adriana, Annalina e ElviraSardone di Lurate Caccivio, sociesegretariato di Mendrisio, per lamorte del papà.

a Vito Laloli, socio segretariatodi Locarno, sezione anziani dipen-denti officine elettriche, e parentitutti, per la morte della sorellaIrene.

Sono invalido, posso chiedere l’aggravamento?

Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate.

Egregi signori, ho una domanda da sottopor-vi: ricevo dall’Assicurazione invalidità federaledi Ginevra 332 franchi per invalidità al 71 percento da due anni, avendo lavorato in Svizze-ra per circa dieci anni.

Due anni fa svolgevo ancora, quando mi erapossibile, attività lavorativa dipendente.

Il 27 gennaio 2005 sono stato licenziato peraver superato il periodo di malattia e ora nonsono più in condizioni di svolgere alcuna atti-vità lavorativa.

Da una recente visita all’Inps per richiesta diaggravamento, mi è stata tramutata la pensio-ne di invalidità ordinaria in pensione di inabi-lità. Preciso che compirò 60 anni in luglio e houn totale di 39 anni di contribuzione compresi iquasi 10 in Svizzera.

Vorrei chiedere se posso presentare doman-da di aggravamento anche in Svizzera.

In attesa di una vostra risposta ringrazio esaluto.

G. Scariot , Feltre

Egregio signor Scariot,la informo che la vigente

normativa svizzera preve-de la suddivisione neiseguenti gradi d’incapacitàlavorativa: fino al 39 percento, dal 40 al 49 percento, dal 50 al 59 percento, dal 60 al 69 percento e dal 70 al 100 percento.

A seconda del grado rico-nosciuto a un assicurato,può corrispondere una pre-stazione in denaro. Nellospecifico non viene ricono-sciuto il diritto a una renditacon un grado d’invalidità fi-no al 39 per cento, dal 40 al49 per cento si ha diritto adun quarto di rendita d’inva-lidità, dal 50 al 59 per cento

la rendita spettante è pari auna mezza rendita d’invali-dità, dal 60 al 69 per centocompete un tre quarti di ren-dita, mentre dal 70 per centoin poi la rendita è intera.

Dato che lei è stato giàriconosciuto al 71 per cento,percepisce la rendita massi-ma che le può essere attri-buita, di conseguenzaanche una richiesta diaggravamento dello stato disalute potrebbe determina-re un aumento del gradod’incapacità lavorativa, manon comporterebbe aumen-ti a livello economico.

Roberto CrugnolaResponsabile

Inas -Cisl Svizzera

L’ufficio di coordinamentodel Patronato Acli Svizzeracomunica che venerdì 10febbraio tutti i propri ufficirimangono chiusi al pubbli-co per un corso di aggiorna-mento del personale.

GIORNALE APERTO

■ LE DOMANDE DEI LETTORI

■ VITA NOSTRA