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657 1. La necessità di ampliare l’insieme Q L’estrazione di radice non è un’operazione interna in Q Abbiamo visto che, partendo dall’insieme dei numeri naturali N, per rendere interna la sottrazione, operazione inversa dell’addizione, è stato necessario introdurre l’insieme dei numeri interi Z. Analogamente, con l’introduzione dell’insieme dei numeri razionali Q, è stato possibile rendere interna la divisione, operazione inversa della molti- plicazione: N Z Q. Nell’insieme Q è possibile eseguire sempre le quattro operazioni di addi- zione, sottrazione, moltiplicazione e divisione (esclusa la divisione per 0). Tuttavia, è necessario ampliare ancora l’insieme Q, perché l’operazione inversa della potenza, l’estrazione di radice, non è interna in Q. Infatti abbiamo visto che un qualsiasi numero razionale corrisponde a un numero decimale finito o periodico e viceversa, mentre in alcuni casi l’estrazione di radice ha come risultato numeri decimali illimitati e non periodici. Per semplicità studiamo il problema limitandoci a considerare solo la ra- dice quadrata. TEORIA I numeri reali e i radicali Il problema di Delo Una leggenda narra che nell’anno 400 a.C. la città di Atene fu colpita da una terribile epidemia di peste. Una delegazione di ateniesi si diresse a Delfi per consultare l’oracolo, nella speranza che potesse indicare un modo per porre fine all’epidemia. Questo fu il responso dell’oracolo: «Ateniesi, per far cessare la peste, dovete duplicare l’altare consacrato ad Apollo nell’isola di Delo»… …come fecero gli ateniesi a raddoppiare l’altare? La risposta a pag. 686 10 CAPITOLO Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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1. La necessità di ampliare l’insieme Q

n L’estrazione di radice non è un’operazione interna in QQ

Abbiamo visto che, partendo dall’insieme dei numeri naturali N, perrendere interna la sottrazione, operazione inversa dell’addizione, è statonecessario introdurre l’insieme dei numeri interi Z.Analogamente, con l’introduzione dell’insieme dei numeri razionali Q, èstato possibile rendere interna la divisione, operazione inversa della molti-plicazione:

N , Z , Q.

Nell’insieme Q è possibile eseguire sempre le quattro operazioni di addi-zione, sottrazione, moltiplicazione e divisione (esclusa la divisione per 0).

Tuttavia, è necessario ampliare ancora l’insieme Q, perché l’operazioneinversa della potenza, l’estrazione di radice, non è interna in Q.

Infatti abbiamo visto che un qualsiasi numero razionale corrisponde a unnumero decimale finito o periodico e viceversa, mentre in alcuni casil’estrazione di radice ha come risultato numeri decimali illimitati e nonperiodici.

Per semplicità studiamo il problema limitandoci a considerare solo la ra-dice quadrata.

TEORIA

I numeri realie i radicali

Il problema di DeloUna leggenda narra che nell’anno 400 a.C. la città

di Atene fu colpita da una terribile epidemia di

peste. Una delegazione di ateniesi si diresse a Delfi

per consultare l’oracolo, nella speranza che

potesse indicare un modo per porre fine

all’epidemia. Questo fu il responso dell’oracolo:

«Ateniesi, per far cessare la peste, dovete duplicare

l’altare consacrato ad Apollo nell’isola di Delo»…

…come fecero gli ateniesi a raddoppiare l’altare?

nn© La risposta a pag. 686

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CAPITOLO

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CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n La radice quadrata e i numeri razionali

Nell’insieme dei numeri razionali positivi o nulli, che indichiamo conQ 0

1, la radice quadrata non è un’operazione interna, perché esistononumeri la cui radice quadrata non è un numero razionale.

Dimostriamo, per esempio, che 2 non ha per radice quadrata un nume-ro razionale, facendo vedere che non esiste alcun numero razionale che,elevato al quadrato, dia come risultato 2.

Suddividiamo a tale scopo l’insieme dei razionali positivi, compreso lozero, in due sottoinsiemi: uno contenente le sole frazioni apparenti, cioè inumeri naturali, e l’altro contenente tutte le altre frazioni.

Procediamo in questi due insiemi alla ricerca di un numero il cui quadratosia uguale a 2.

1. Nessun naturale ha come quadrato 2. Infatti, associando a ogni natu-rale il suo quadrato, si può vedere che fra i quadrati il numero 2 noncompare.

n 0 1 2 3 4 5 …n 2 0 1 4 9 16 25 …

w }a

b} è una frazione appa-

rente se a è multiplo di b.

Per esempio, }6

2} 5 3 è ap-

parente; }1

2} e }

7

2} non sono

apparenti.

Radice quadrata

La radice quadrata di un numerorazionale positivo o nullo è quelnumero, positivo o nullo, che, ele-vato al quadrato, dà come risultatoil numero dato.

DEFINIZIONE

a b

a b2

√se

(a 0, b 0)

=

=

n La definizione di radice quadrata

Vogliamo definire la radice quadrata come operazione inversa dell’eleva-mento al quadrato; dato un numero a, vogliamo quindi determinare unnumero b che, elevato al quadrato, dia a.Consideriamo, per esempio, 25. È vero che:

(2 5)25 25 e 52

5 25.

Ci sono due numeri, 2 5 e 5, che elevati al quadrato danno 25; tuttavia,affinché la radice quadrata sia un’operazione, dobbiamo associare a 25un solo valore. Per convenzione, scegliamo il valore positivo. Diciamo chela radice quadrata di 25 è 5 e scriviamo:

Ï25w 5 5.

Inoltre, non tutti i numeri razionali hanno la radice quadrata. Per esem-pio, Ï2w 1w6w non esiste perché nessun numero elevato al quadrato dàcome risultato un numero negativo.

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Paragrafo 1. La necessità di ampliare l’insieme Q TEORIA

w In una frazione non ap-parente ridotta ai minimitermini il numeratore e ildenominatore sono primifra loro. Se eleviamo alquadrato la frazione, anco-ra numeratore e denomi-natore sono primi fra loro,perché sono dati daglistessi fattori, ripetuti duevolte. Per esempio:

1}5

7}2

2

5 }5

7

2

2} 5 }

5

7

?

?7

5} .

2. Nessuna frazione non apparente ha come quadrato 2. Supponiamo per

assurdo che esista una frazione non apparente }a

b} , ridotta ai minimi ter-

mini, il cui quadrato sia uguale a 2, ossia tale che:

1}a

b}2

2

5 2.

Se }a

b} non è una frazione apparente, significa che a non è multiplo di b.

Ma allora neanche la frazione 1}a

b}2

2

5 }a

b

?

?

a

b} può essere apparente;

pertanto non può essere vera l’uguaglianza tra la frazione 1}a

b}2

2

non

apparente e il numero naturale 2, che è una frazione apparente.

Possiamo concludere che non esiste alcun numero razionale il cui quadratosia uguale a 2; pertanto l’operazione di radice quadrata non è interna in Q0

1.

n Punti di una retta e numeri razionali

Nella rappresentazione dei numeri razionali su una retta, a ogni numerorazionale corrisponde un punto della retta. Viceversa, è vero che a ognipunto della retta corrisponde un numero razionale?

Possiamo rispondere che non è vero con un esempio.

ESEMPIO Consideriamo la retta orientata r. Costruiamo sul segmento AB

unitario un quadrato (figura 1a), indicando con d la misura della diagona-le AC (figura 1b), e applichiamo il teorema di Pitagora al triangolo ABC:

d 25 12

1 125 2.

Il segmento AE (figura 1c) misura d, con d 25 2. Al punto E della retta r

non può quindi corrispondere un numero razionale.

Abbiamo così mostrato che esiste un punto sulla retta r a cui non corri-sponde nessun numero razionale.

m Figura 1

a. Costruiamo sul segmentounitario il quadrato ABCD.

b. Tracciamo la diagonale AC. c. Riportiamo AC con il compassosulla retta, ottenendoil segmento AE.

0 1 2

A

D

B

C

r r r

0 2

A

D

B

C

1

1

1

0 2

A

D

B

C

1 E

d

w Teorema di Pitagora: inun triangolo rettangolol’area del quadrato costrui-to sull’ipotenusa è ugualealla somma delle aree deiquadrati costruiti sui cateti.

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CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

w Abbiamo già visto cheogni numero razionale sipuò scrivere in forma deci-male limitata o illimitataperiodica e viceversa.

2. Dai numeri razionali ai numeri realin Le successioni approssimanti

Consideriamo la frazione }5

6} , che corrisponde al numero decimale perio-

dico 0,83w.

Questo numero può essere approssimato al numero di cifre decimali chesi vuole, per difetto o per eccesso.

Le approssimazioni per difetto all’intero e a una, due, tre... cifre deci-mali sono le seguenti:

0 0,8 0,83 0,833 0,8333 ...

Le approssimazioni per eccesso sono:

1 0,9 0,84 0,834 0,8334 ...

In prima approssimazione possiamo dire che }5

6} è compreso fra 0 e 1, in

seconda approssimazione che }5

6} è compreso fra 0,8 e 0,9 e così via.

Più aumentano le cifre decimali, più ci si avvicina al valore }5

6} .

Questo procedimento si può applicare a ogni numero decimale periodico.

Ogni numero decimale periodico può essere associato a due successionidi numeri decimali finiti che lo approssimano sempre meglio.

n I numeri decimali illimitati non periodici

Vediamo ora se è possibile applicare il procedimento delle approssima-zioni alla radice quadrata di 2, Ï2w, che come abbiamo dimostrato non èun numero razionale.

Cerchiamo prima due successioni di numeri decimali, tali che i loro qua-drati approssimino il numero 2, per difetto e per eccesso.

Prima approssimazione. Sappiamo che:

(1) 2, 2 , (2 )2.

Seconda approssimazione. Calcoliamo tutti i quadrati dei numeri conuna cifra decimale, compresi fra 1 e 2, e controlliamo fra quali di questinumeri si trova il numero 2:

(1,1)25 1,21 (1,2)2

5 1,44 (1,3)25 1,69

(1,4)25 1,96 (1,5)2

5 2,25

Possiamo fermarci qui, perché abbiamo già trovato i due numeri richiesti:

1,96 , 2 , 2,25 ossia (1,4)2, 2 , (1,5)2.

Terza approssimazione. Con un procedimento analogo calcoliamo iquadrati dei numeri con due cifre decimali, compresi fra 1,4 e 1,5, con-trollando fra quali di essi si trova il 2.

(1,41)25 1,9881 (1,42)2

5 2,0164.

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Paragrafo 2. Dai numeri razionali ai numeri reali TEORIA

Possiamo fermarci qui, perché abbiamo già trovato i due numeri fra cui ècompreso 2:

1,9881 , 2 , 2,0164 ossia (1,41)2, 2 , (1,42)2.

Ulteriori approssimazioni. Questo procedimento può continuare per laterza cifra decimale, la quarta e così via.

Scriviamo ora le due successioni che approssimano per difetto e per ec-cesso Ï2w.

● S 1: 1; 1,4; 1,41; 1,414; 1,4142; 1,41421; ...

● S 2: 2; 1,5; 1,42; 1,415; 1,4143; 1,41422; ...

I termini della prima successione sono crescenti, quelli della seconda de-crescenti. La differenza fra un termine della seconda successione e il cor-rispondente della prima successione va via via diminuendo:

2 2 1 5 1; 1,5 2 1,4 5 0,1; 1,42 2 1,41 5 0,01...

Tuttavia, aumentando il numero delle cifre decimali, non si giunge mai a unostesso numero decimale finito o periodico. In tal caso, infatti, dovremmo tro-vare un numero razionale il cui quadrato è 2, cosa esclusa in precedenza.

Comunque, così come la scrittura 0,833333... è collegata alle due succes-

sioni che approssimano }5

6} e rappresenta }

5

6} in forma decimale, possia-

mo pensare che anche 1,41421... sia la scrittura decimale di Ï2w.

Scriviamo

Ï2w 5 1,41421...

Ï2w, pur avendo infinite cifre decimali, non è periodico. Un numero diquesto tipo viene detto numero decimale illimitato non periodico enon è un numero razionale.

n I numeri irrazionali

Potremmo far vedere che ogni volta che un’estrazione di radice non hacome risultato un numero razionale, esiste un procedimento per associa-re alla radice un numero decimale illimitato non periodico. Diamo allorala seguente definizione.

I numeri irrazionali sono infiniti. Per esempio, Ï3w, Ï5w, Ï3

2w, Ï5

7w sononumeri irrazionali.Esistono anche numeri irrazionali che non derivano dall’estrazione di ra-dici: per esempio, il numero p 5 3,14159...

w Se usi la calcolatrice percalcolare Ï2w, trovi un nu-mero decimale finito che èuna sua approssimazione.

w Il procedimento dellesuccessioni approssimantisi può estendere anche alleradici cubiche, quarte ecc.

w Il rapporto fra le misuredella circonferenza e deldiametro è costante e vieneindicato con p (pi greco).Nel 1761 il matematico te-desco Lambert dimostròche p è un numero irrazio-nale.

Numero irrazionale

Chiamiamo numero irrazionale ogni numero decimale illimitato non pe-riodico.

DEFINIZIONE

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CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n I numeri reali

Poiché esistono dei numeri non razionali, dobbiamo ampliare l’insiemedei numeri razionali considerando un nuovo insieme, che chiamiamo in-sieme dei numeri reali; tale insieme è l’unione dell’insieme dei numerirazionali e di quello degli irrazionali.

Indichiamo con R l’insieme dei numeri reali, mentre R01 è l’insieme dei

numeri reali positivi o nulli.

Nell’insieme R si possono eseguire le operazioni di addizione, sottrazione,moltiplicazione, divisione, potenza, estrazione di radice, ma non:

a) la divisione per 0;b) l’estrazione di radice con indice pari di numeri negativi.

Come l’insieme Q, anche l’insieme R è denso, cioè, dati due numeri rea-li a e b, esiste sempre un numero reale compreso tra essi, e quindi ne esi-stono infiniti.

L’insieme R si può mettere in corrispondenza biunivoca con i punti diuna retta: a ogni numero reale corrisponde un punto della retta e vicever-sa. Per questo si dice che R è un insieme completo.

n Le operazioni tra numeri reali e le approssimazioni

Dal punto di vista teorico sarebbe possibile definire in modo rigoroso leoperazioni fra numeri reali e studiarne le proprietà.Si può inoltre dimostrare che R è un ampliamento di Q: le operazionifra numeri reali conservano le proprietà formali delle operazioni fra nu-meri razionali.Noi ci limiteremo a osservare che, per svolgere i calcoli, si devono utiliz-zare le approssimazioni decimali dei numeri reali. Cerchiamo di capireche cosa questo comporta.

Consideriamo Ï31w e Ï67w, limitandoci, per semplicità, alle approssima-zioni con due cifre decimali:

Ï31w è approssimato per difetto da 5,56 e per eccesso da 5,57, ossia

5,56 , Ï31w , 5,57;

Ï67w è approssimato per difetto da 8,18 e per eccesso da 8,19, ossia

8,18 , Ï67w , 8,19.

Notiamo che le approssimazioni per difetto forniscono sempre cifre certe,ossia cifre che sarebbero senz’altro presenti se considerassimo approssima-zioni con più di due cifre decimali. In altre parole siamo sicuri di poterscrivere:

Ï31w 5 5,56... Ï67w 5 8,18...

w Per calcolare Ï2w 2w ènecessario introdurre unnuovo insieme numerico.

w Q è denso, ma non ècompleto.

Numero reale

Chiamiamo numero reale ogni numero razionale o irrazionale.

DEFINIZIONE

2√

π

–3

2√

R

Q

Z

N

w Le calcolatrici fornisco-no approssimazioni perdifetto.

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Paragrafo 2. Dai numeri razionali ai numeri reali TEORIA

Calcoliamo ora la somma di Ï31w e Ï67w per eccesso e per difetto.

5,56 1 8,18 5 13,74 (per difetto)Ï31w 1 Ï67w 5

5,57 1 8,19 5 13,76 (per eccesso)

Poiché il risultato è compreso fra 13,74 e 13,76, non si può dire con cer-tezza quale sia la seconda cifra decimale della somma considerata.

L’unica cifra decimale certa è la prima, quindi possiamo solo scrivere:

Ï31w 1 Ï67w 5 13,7...

La somma è nota con un’incertezza maggiore di quella dei suoi ad-dendi.

Questa «propagazione dell’incertezza» è ancora più evidente se eseguia-mo la moltiplicazione.

Prendiamo come fattori gli addendi dell’esempio precedente e calcolia-mone il prodotto per eccesso e per difetto.

5,56 ? 8,18 5 45,4808 (per difetto)Ï31w ? Ï67w 5

5,57 ? 8,19 5 45,6183 (per eccesso)

Nel prodotto sono comparse quattro cifre decimali, ma non per questo ilrisultato è più preciso. Infatti, poiché il prodotto è compreso fra 45,4808e 45,6183, l’incertezza è già presente nella prima cifra decimale, quindipossiamo scrivere:

Ï31w ? Ï67w 5 45,...

Il prodotto è noto con un’incertezza maggiore di quella dei suoi fat-tori.

Questi due esempi forniscono un’idea dei problemi che sorgono quandosi opera con approssimazioni di numeri irrazionali.

Per evitare questi problemi, si preferisce non operare con i numeri realiin forma approssimata, ma definendo le operazioni con i radicali. Peresempio, impareremo che Ï31w ? Ï67w 5 Ï31w?w67w 5 Ï20w77w.

È facile comprendere che, se invece di un’operazione eseguiamo i calcolirelativi a un’espressione con più operazioni, l’incertezza si propaga dioperazione in operazione, rendendo sempre meno attendibile il risultato.

ESEMPIO

Calcoliamo il prodotto Ï31w ? Ï67w ? Ï80w.

Procedendo per difetto, otteniamo:

5,56 ? 8,18 ? 8,94 5 406,598352.

Se invece procediamo per eccesso, otteniamo:

5,57 ? 8,19 ? 8,95 5 408,283785.

L’incertezza si è propagata anche alla cifra dell’unità.

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CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

3. I radicali

Abbiamo visto che la radice quadrata è l’operazione inversa della potenzacon esponente 2 e che il simbolo Ïaw indica la radice quadrata di a, cheesiste se a $ 0 e rappresenta un numero reale non negativo.

Allo stesso modo possiamo parlare di radice cubica come operazione in-versa della potenza con esponente 3.Per esempio, la radice cubica di 8 è 2 perché 23

5 8 e la radice cubica di2 27 è 2 3 perché (2 3)3

5 2 27.

L’algoritmo di Erone è un procedimento che per-mette di calcolare la radice quadrata di un numero.Possiamo spiegarlo meglio con un esempio, utiliz-zando un’interpretazione geometrica.

Cerchiamo di calcolare Ï8w.Ï8w può essere intesa come la misura del lato di unquadrato di area 8. Vediamo come costruire talequadrato operando per approssimazioni successive.Scegliamo un numero b , 8, per esempio 5, e il

numero h 5 }b

8} 5 }

8

5} 5 1,6.

Costruiamo il rettangolo di lati 5 e }8

5}, che è equi-

valente al quadrato perché ha area 8.

I valori di b e h approssimano la misura del lato delquadrato, uno per eccesso e l’altro per difetto.Calcoliamo ora il valore medio b1 fra b e h:

b1 5 }b 1

2

h} 5}

5 1

2

1,6}5 3,3

e consideriamo poi h1 5 }b

8

1

} 5 }3

8

,3} 5 2,42…

ESPLORAZIONE: ERONE E LA RADICE QUADRATA

8

h1.2,42

h=1,6

b=5b1=3,3

lo vale 8, b1 è un valore approssimato per eccessodella misura del lato del quadrato, mentre h1 è unvalore approssimato per difetto.Poiché b1 è il valore medio fra b e h, b1 approssimaÏ8w meglio di b.

Possiamo ora considerare b2 5}b1 1

2

h1} e }

b

8

2

} , e

procedere poi in questo modo quante volte voglia-mo: le dimensioni dei rettangoli forniranno ap-prossimazioni sempre più precise di Ï8w, una pereccesso, l’altra per difetto. Dalla tabella (in cui i va-lori decimali sono approssimati) possiamo notareche con questo procedimento giungiamo piuttosto

rapidamente a un valore di Ï8w con una buona ap-prossimazione. Infatti, se calcoliamo Ï8w con unacalcolatrice, otteniamo Ï8w 5 2,828…

b h 5 }b

8} }

b 1

2

h}

5 1,6 3,3

3,3 2,4242 2,8621

2,8621 2,7951 2,8286

… … …

IN DIECI RIGHE

Erone non è stato il solo ad affrontare il problemadell’estrazione della radice quadrata.Descrivi altri metodi in una relazione redatta con ilcomputer.

Cerca nel Web: metodi calcolo radice qua-drata, Archita, Bombelli, Newton.

Costruiamo un nuovo rettangolo i cui lati misuri-no b1 e h1. Anche in questo caso l’area del rettango-

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Paragrafo 3. I radicali TEORIA

Ogni numero reale a ha sempre una sola radice cubica in R che si indicacon Ï

3

aw.In generale la radice n-esima è l’operazione inversa della potenza conesponente n.

ESEMPIO

Ï4

81w 5 3, perché 345 81.

Ï5

32w 5 2, perché 255 32.

Ï2

0w 5 0, perché 025 0.

Ï7

2w 1w28w 5 2 2, perché (2 2)75 2 128.

Ï4

2w 1w6w non esiste, perché non esiste un numero b tale che b45 2 16.

Dalla definizione di radice n-esima si deduce la seguente proprietà:

(Ïn

aw)n5 a

con a $ 0 se n è pari, ∀a [R se n è dispari.

Nell’insieme dei numeri reali l’operazione di radice è sempre interna,tranne il caso in cui si hanno a , 0 e n pari; si può infatti dimostrare chela radice n -esima di un numero reale positivo o nullo esiste sempre edè unica.

n Un po’ di terminologia

La scrittura Ïn

aw viene detta radicale.

Il numero n viene detto indice del radicale; il numero a si chiama radi-cando. Se il radicando è scritto sotto forma di potenza, l’esponente ditale potenza si chiama esponente del radicando.

35

radicando

indice

esponente del radicando√

4

w Si legge ennesima.

DEFINIZIONE

Radice di un numero reale a

Dati un numero reale a e un numero naturale n Þ 0:

● se a $ 0, la radice n-esima di a è quel numero reale b $ 0 la cui potenza con esponente n è ugualead a;

● se a , 0 e n dispari, la radice n-esima di a è quel numero reale b , 0 la cui potenza con esponente nè uguale ad a;

● se a , 0 e n pari, non esiste la radice n-esima di a.

La radice n-esima di a si indica con il simbolo Ïn

aw.

bn = a

naturale diverso da 0

na = b√

reali maggiori o uguali a 0

bn = a

naturale dispari

na = b√

reali minori di 0

naturale pari

na non esiste√

reale minore di 0

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CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

Per la radice quadrata l’indice del radicale può essere omesso: Ï5w è unmodo diverso di scrivere Ï

2

5w. I radicali con indice 2 vengono detti radi-cali quadratici, quelli con indice 3 radicali cubici.

n Casi particolari

Per ogni n naturale diverso da 0 e per ogni a reale si ha:

1. Ï1

aw 5 a (infatti a15 a)

2. Ïn

0w 5 0 (infatti 0n5 0)

3. Ïn

1w 5 1.

Non si attribuisce alcun significato alla radice con l’indice uguale a 0:

Ï0

aw non ha significato.

4. I radicali in R10

Ci limiteremo ora, per semplicità, allo studio delle proprietà dei radicalinell’insieme dei numeri reali non negativi che abbiamo indicato con R0

1.Pertanto considereremo espressioni del tipo:

Ïn

aw 5 b, con a, b $ 0 e n [ N 2 {0}.

n Le condizioni di esistenza dei radicali in RR10

Nell’espressione Ïn

aw il radicando deve essere un numero reale positivo onullo. Quando il radicando è un’espressione letterale, bisogna porre lacondizione che essa sia maggiore o uguale a 0, indipendentemente dal-l’indice di radice.

ESEMPIO

Ï3

xw 2w 1w ha come condizione di esistenza x 2 1 $ 0, ossia: C.E.: x $ 1.

Per dimostrare i prossimi teoremi utilizzeremo spesso la seguente pro-prietà, che ci limitiamo a enunciare.

w Ï1

2w 5 2; Ï2

0w 5 0;

Ï2

1w 5 1.

w Ï0

2w non ha significatoperché nessun numero ele-vato a 0 dà 2.

w La proprietà non vale ingenerale se a , 0 o b , 0:per esempio,

(2 5)25 (1 5)2,

ma 2 5 Þ 5!

Dati due numeri reali a e b, non ne-gativi, e un numero naturale n, di-verso da 0, se a e b sono uguali,sono uguali anche le loro potenzen-esime e viceversa.

PROPRIETÀ

a b an

bn

= =

naturale diverso da 0

reali maggiori o uguali a 0

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667

Paragrafo 4. I radicali in R1

0 TEORIA

n La proprietà invariantiva dei radicali

DIMOSTRAZIONE

n ?p

Per la definizione di radicale in R01, Ï

n

awmw e Ïawmw?pw indicano numeri posi-

tivi o nulli. Eleviamo i due radicali allo stesso esponente n ? p.

Primo membro Secondo membro

n ?p

(Ïn

awmw)n ?p5 (Ïawmw?pw)n?p

5

Per la terza proprietà delle potenze: Per la definizione di radice:

5 [(Ïn

awmw)n]p5 5 a m ?p.

Per la definizione di radice:

5 [a m]p5

Per la terza proprietà delle potenze:

5 a m?p.

Poiché le potenze dei due radicali forniscono lo stesso risultato, possiamoscrivere:

n ?p

(Ïn

awmw)n?p5 (Ïawmw?pw)n ?p

.

Essendo le basi delle potenze due numeri positivi o nulli, per la proprietàa 5 b ⇔ a n

5 b n abbiamo:

n?p

Ïn

awmw 5 Ïawmw?pw.

ESEMPIO

2?3

1. Ï2

2w 5 Ï2w3w 5 Ï6

8w.

3?5

2. Ï3

aw2w 5 Ïaw2?5w 5 Ï15

aw10w.

w Due radicali sono equi-valenti se rappresentanolo stesso numero reale, po-sitivo o nullo. Per esem-pio, Ï4w e Ï

6

64w sono equi-valenti perché Ï4w 5 2 eÏ

6

64w 5 2.

Dato un radicale, si può ottenereun radicale equivalente moltipli-cando per uno stesso numero na-turale (diverso da 0) sia l’indice delradicale sia l’esponente del radi-cando.

TEOREMA

√n

am √

n • p

am • p

• p

• p

=

w Terza proprietà dellepotenze:

(a n)m5 a n?m.

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668

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n La semplificazione di radicali

Per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza, possiamo anche scrivere laproprietà invariantiva nel modo seguente:

n ?p

Ïawmw?pw 5 Ïn

awmw (con am$ 0).

In questo caso si dice che si è semplificato il radicale.

ESEMPIO

1. Ï9

5w6w 5 Ï9:3

56w;3w 5 Ï3

5w2w.

2. Ï6

aw4w 5 Ï6:2

a 4w;2w 5 Ï3

aw2w.

ESEMPIO Ï3

5w4w è un radicale irriducibile, perché 3 e 4 sono primi fra loro.

Per semplificare un radicale e renderlo irriducibile, occorre:

a) cercare il M.C.D. fra indice ed esponente del radicando;b) dividere l’indice e l’esponente per il loro M.C.D.

ESEMPIO Rendiamo irriducibile il radicale Ï20

7w12w.

a) M.C.D. (20; 12) 5 4;

b) dividiamo per 4 l’indice e l’esponente del radicando:

Ï20

7w12w 5 Ï20 :4

7w12w;4w 5 Ï5

7w3w.

n La semplificazione e il valore assoluto

Per semplificare il radicale Ï4

(2w 5w)2w non possiamo scrivere:

Ï4

(2w 5w)2w 5 Ï2?2

(2w 5w)2w 5 Ï2

2w 5w

perché, essendo il radicando negativo, l’ultimo membro non rappresentaun numero reale.

Dato un radicale, si può ottenereun radicale equivalente dividendol’indice della radice e l’esponentedel radicando per un divisore co-mune.

TEOREMA

√n

am√

n • p

am • p

: p

: p

=

Radicale irriducibile

Un radicale si dice irriducibile (cioè non semplificabile) quando il suo in-dice e l’esponente del radicando sono primi fra loro.

DEFINIZIONE

w È sbagliato semplificarecosì:

Ï6

23w 1w 5w3w 5 Ï2w1w 5w .

w Non è sempre possibilesemplificare un radicale.Per esempio, il radicaleÏ

5a2w non si può semplifi-

care, perché 5 e 2 non han-no divisori comuni, trannel’unità.

w Osserva che Ï4

(2w 5w)2w èun radicale in R1

0 perchél’esponente 2 è pari e dun-que (2 5)2

. 0.Non è invece un radicale inR1

0 il radicale Ï15

(2w5w)9w,perché (2 5)9

, 0.

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669

Paragrafo 4. I radicali in R1

0 TEORIA

Tuttavia la semplificazione è possibile perché l’esponente del radicando èpari, e perciò possiamo scrivere (2 5)2

5 (1 5)2, e poiché (1 5)25 *2 5*2,

si ha:

Ï4

(2w 5w)2w 5 Ï4

(1w 5w)2w 5 Ï4

* 2w 5w *2w 5 Ï* 2w 5w *w 5 Ï5w.

In generale, se a ,, 0 e m? p è pari, risulta:

Per esempio: Ï8

(2w2)w2w 5 Ï4

w2w2w 5 Ï4

2w.

In particolare, se n è pari:

che nel caso di n 5 2 diventa:

ESEMPIO Semplifichiamo il radicale:

Ï(aw 2w 1w)2w.

Poiché a è una variabile che può assumere qualunque valore, l’espressio-ne (a 2 1)2 è non negativa, mentre l’espressione a 2 1 può essere sia po-sitiva sia negativa. Per poter semplificare occorre utilizzare il valore asso-luto:

Ï(aw 2w 1w)2w 5 ua 2 1 u .

n La riduzione di radicali allo stesso indice

Applicando la proprietà invariantiva, si possono trasformare due o piùradicali in altri che hanno lo stesso indice. In particolare, si può ridurli aradicali che abbiano il minimo comune indice.

I passaggi necessari sono due:

a) cercare il m.c.m. fra gli indici;b) trasformare ogni radicale in uno equivalente, che ha per indice il

m.c.m. trovato.

ESEMPIO Riduciamo al minimo comune indice i seguenti radicali.

Ï5

2aw2w; Ï4

aw3w (con a $ 0).

a) m.c.m. (5; 4) 5 20;

b) eleviamo ogni radicando al quoziente fra il m.c.m. e l’indice; nel no-stro caso, rispettivamente 20 ; 5 5 4 e 20 ; 4 5 5.

Ï5

2aw2w 5 Ï5?4

(2waw 2)4ww 5 Ï20

16waw8w; Ï4

aw3w 5 Ï4?5

(aw3 )w5w 5 Ï20

aw15w.

Ïaw2w 5 uau .

Ïn

awnw 5 uau ,

Ïn?p

awmw?pw 5 Ïn

uawu mw.

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n Il confronto di radicali

Si dimostra che fra due radicali con lo stesso indice è maggiore quello cheha il radicando maggiore. Per esempio, Ï

5

28w . Ï5

12w, poiché 28 . 12.

Per confrontare radicali con indici diversi bisogna ridurli prima a radicaliche abbiano lo stesso indice.

ESEMPIO

Confrontiamo i due radicali Ï4

5w e Ï6

8w.Riduciamoli allo stesso indice:

Ï4

5w 5 Ï12

5w3w 5 Ï12

12w5w, Ï6

8w 5 Ï12

8w2w 5 Ï12

64w .

Poiché 64 , 125, anche Ï12

64w , Ï12

12w5w, quindi Ï6

8w , Ï4

5w.

5. La moltiplicazione e la divisionefra radicali

n La moltiplicazione fra radicali

Si possono moltiplicare due o più radicali se questi hanno lo stesso indi-ce. Vale infatti il seguente teorema.

DIMOSTRAZIONE

Eleviamo i due membri dell’uguaglianza allo stesso esponente n .Otteniamo:

Primo membro Secondo membro

(Ïn

aw ? Ïn

bw)n5 (Ï

n

aw ?wbw)n5

Per la quarta proprietà delle potenze: Per la definizione di radice:

5 (Ïn

aw)n? (Ï

n

bw)n5 5 a ? b.

Per la definizione di radice:

5 a ? b.

670

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

Teorema del prodotto

Il prodotto di due radicali con lo stesso indice è un radicale che ha per in-dice lo stesso indice e per radicando il prodotto dei radicandi, ossia

Ïn

aw ? Ïn

bw 5 Ïn

aw?wbw

con a e b reali, a $ 0, b $ 0 e n naturale, n Þ 0.

TEOREMA

w In particolare, per i ra-dicali quadratici:

Ïaw ? Ïbw 5 Ïawbw.

w Quarta proprietà delle po-tenze:

(a ? b)n5 a n

? bn.

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671

Paragrafo 5. La moltiplicazione e la divisione fra radicali TEORIA

Poiché le potenze n-esime di Ïn

aw Ïn

bw e di Ïn

abw forniscono lo stesso ri-sultato a ? b, concludiamo che sono uguali anche le loro basi, quindi:

Ïn

aw ? Ïn

bw 5 Ïn

aw?wbw.

ESEMPIO

Ï4

2w ? Ï4

5w 5 Ï4

2w? 5w 5 Ï4

10w.

In particolare, moltiplicando un radicale quadratico per se stesso si ottie-ne il radicando:

Ï3w ? Ï3w 5 Ï3w2w 5 3.

Se i radicali hanno indice diverso, per moltiplicarli è necessario ridurli alloro minimo comune indice.

ESEMPIO

Ï2w ? Ï3

5w 5 Ï6

2w3w ? Ï6

5w2w 5 Ï6

2w3?w 5w2w 5 Ï

6

8w? 2w5w 5 Ï6

20w0w.

n La divisione fra radicali

Si possono dividere tra loro due radicali se questi hanno lo stesso indice.Vale infatti il seguente teorema.

La dimostrazione è analoga a quella del teorema del prodotto.

Anche per le divisioni valgono considerazioni analoghe a quelle fatte perle moltiplicazioni.

ESEMPIO

1. Ï5

8w ; Ï5

2w 5 Ï5

8w;w2w 5 Ï5

4w.

2. Ï3

aw ; Ï4

bw 5 Ï12

aw4w ; Ï12

bw3w 5!12

}a

b§3

4

}§ (con a $ 0 e b . 0).

Teorema del quoziente

Il quoziente di due radicali (il secondo diverso da 0) con lo stesso indice èun radicale che ha per indice lo stesso indice e per radicando il quozientedei radicandi.

Ïn

aw ; Ïn

bw 5 Ïn

aw;w bw,

con a e b reali, a $ 0 e b . 0, n naturale, n Þ 0.

TEOREMA

w Con a e b non negativi:

a n5 bn

⇔ a 5 b.

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672

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n Il trasporto di un fattore fuori dal segno di radice

Riprendiamo l’uguaglianza:

Ïn

aw ? Ïn

bw 5 Ïn

aw?wbw, con a $ 0 e b $ 0.

Per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza possiamo scrivere

Ïn

aw?wbw 5 Ïn

aw ? Ïn

bw,

che significa: la radice n-esima del prodotto a ? b è uguale al prodottodella radice n-esima di a per la radice n-esima di b. In altre parole: un ra-dicale il cui radicando è scomposto in fattori non negativi è uguale alprodotto di più radicali con lo stesso indice che hanno per radicandi i di-versi fattori.

Questa proprietà permette di trasportare fuori dal segno di radice i fat-tori del radicando che hanno come esponente un multiplo di n.

ESEMPIO

1. Consideriamo il radicale Ï3

aw9?w bw2w, con a $ 0.

Applichiamo il teorema del prodotto e poi la proprietà invariantiva:

Ï3

aw9?w bw2w 5 Ï

3

aw9w ? Ï3

bw2w 5 a 3? Ï

3

bw2w.

Il fattore a 9 è stato portato fuori dalla radice cubica ed è diventato a 3.

2. Semplifichiamo il radicale Ï3

aw13w, con a $ 0.Il fattore a 13 è una potenza con esponente maggiore dell’indice, manon multiplo. Esso si può scrivere come prodotto a 12

? a. Pertanto:

Ï3

aw13w 5 Ï3

aw12w ?waw 5 Ï3

aw12w ? Ï3

aw 5 a 4? Ï

3

aw.

Notiamo che la divisione 13 ; 3 ha come quoziente 4 e resto 1.

In generale, considerato il radicale Ïn

awmw, con a $ 0 e m $ n, e indicaticon q il quoziente di m ; n e con r il resto (e quindi, m 5 n ? q 1 r), si ha:

Ïn

awmw 5 Ïn

awn?wq 1wrw 5 Ïn

awn?wq?w awrw 5 Ï

n

awn?wqw ? Ïn

awrw 5 a q Ïn

awrw.

Quando si vuol portare fuori radice un fattore di cui non si conosce il se-gno, si scrive tale fattore in valore assoluto.

ESEMPIO

Ï5aw 2w, se a [ R, diventa Ï5w Ïaw2w 5 Ï5w ua u.

w Ï3

aw13w 5 Ï3

aw3?w41w1w 5

5 Ï3

aw3?w4?w aw1w 5

5 Ï3

aw3?w4w ? Ï3

aw1w 5 a 4? Ï3

aw

(con a $ 0).

w Nel radicale Ï3

23w 1w 5wnon si può portare fuori 2perché 23 è un addendo enon un fattore del radi-cando.

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673

Paragrafo 6. La potenza e la radice di un radicale TEORIA

6. La potenza e la radice di un radicale

n La potenza di un radicale

DIMOSTRAZIONE

Eleviamo a n entrambi i membri dell’uguaglianza.

Primo membro Secondo membro

[(Ïn

aw)m]n

5 (Ïn

awmw)n

5

Per la terza proprietà delle potenze: Per la definizione di radice:

5 (Ïn

aw)m ?n

5 5 am.

Per la stessa proprietà:

5 [(Ïn

aw)n ]m

5

Per la definizione di radice:

5 am.

I due membri sono uguali alla stessa espressione a m e quindi sono ugualifra loro. Poiché le potenze n-esime delle due espressioni (Ï

n

aw)m

e Ïn

awmwsono uguali, concludiamo che sono uguali anche le espressioni stesse.

ESEMPIO

1. (Ï5

3w)45 Ï

5

3w4w 5 Ï5

81w.

2. (Ï4

aw3w)55 Ï

4

(aw3)w5w 5 Ï4

aw15w 5 a3? Ï

4

aw3w (con a $ 0).

In particolare, (Ïn

aw)n

5 Ïn

awnw 5 a.

n La radice di un radicale

w (Ï3

2w)35 Ï

3

2w3w 5 2.

La radice m-esima di un radicale di indice n è un radicale che ha per in-dice il prodotto degli indici m ? n e per radicando lo stesso radicando.

Ïm

Ïn

waww 5 Ïm?n

aw,

con m e n naturali, n Þ 0 e m Þ 0, e a reale, a $ 0.

TEOREMA

La potenza m-esima di un radicale è un radicale che ha per indice lo stes-so indice e per radicando la potenza m-esima del radicando, ossia

(Ïn

aw)m

5 Ïn

awmw,

con n e m naturali, n Þ 0 e m Þ 0, e a reale, a $ 0.

TEOREMA

w Nei radicali quadratici:

(Ïaw)m5 Ïawmw.

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674

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

DIMOSTRAZIONE

Eleviamo entrambi i membri dell’uguaglianza allo stesso esponente m ? n edimostriamo che

(Ïm

Ïn

waww)m ?n5 (Ï

m?n

aw)m ?n.

Primo membro Secondo membro

(Ïm

Ïn

waww)m ?n5 (Ï

m?n

aw)m ?n5

Per la terza proprietà delle potenze: Per la definizione di radice:

5 [(Ïm

Ïn

waww)m ]n5 5 a.

Per la definizione di radice:

5 [Ïn

aw]n5 a.

I due membri sono entrambi uguali ad a e quindi sono uguali fra di loro.

Poiché le potenze di esponente m ? n dei due radicali Ïm

Ïn

waww e Ïm?n

aw sonouguali, concludiamo che sono uguali anche i radicali stessi.

Per la proprietà commutativa della moltiplicazione m ? n 5 n ? m, e si ha:

Ïm

Ïn

waww 5 Ïm?n

aw 5 Ïn?m

aw 5 Ïn

Ïm

waww.

Pertanto è possibile scambiare gli indici delle radici. Ciò può renderepiù immediata la semplificazione di un radicale.

ESEMPIO

Ï3

Ï4

waww3ww 5 Ï4

Ï3

waww3ww 5 Ï4

aw (con a $ 0).

n Il trasporto di un fattore dentro al segno di radice

Dato il radicale 3 ? Ï4

5w, è possibile portare il fattore 3 sotto il segno di ra-

dice, tenendo presente che 3 5 Ï4

3w4w.

Possiamo scrivere: 3 ? Ï4

5w 5 Ï4

3w4w ? Ï4

5w 5 Ï4

3w4?w 5w.

In generale, se a $$ 0,

a ? Ïn

bw 5 Ïn

awnw ? Ïn

bw 5 Ïn

awnw? bw,

cioè, per trasportare dentro alla radice un fattore non negativo, occorreelevarlo all’indice del radicale.

ESEMPIO

1. 2Ï3

7w 5 Ï3

2w3?w 7w 5 Ï

356w. 2. 3a 2 Ï

3

bw 5 Ï3

(3waw2)w3bw 5 Ï3

27waw6bw.

Osservazione. I fattori negativi non vengono portati dentro la radice: ilsegno meno resta fuori e viene portato dentro il valore assoluto elevatoall’indice del radicale.

ESEMPIO

2 3Ï5w 5 2 Ï9w? 5w 5 2 Ï45w.

w Possiamo portare den-tro radice (3a 2)3, perché èsempre 3a 2

$ 0.

w Se n 5 2, si ha:

a Ïbw5 Ïaw2w Ïbw5Ïaw2bw

(con a, b $ 0).

w Il valore assoluto di2 3 è 3.

BRAVI SI DIVENTA

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675

Paragrafo 7. L’addizione e la sottrazione di radicali TEORIA

w Analogamente,

Ï9w 2 Ï4w non è Ï9w2w 4w!

Infatti,

Ï9w 2 Ï4w 5 32 25 1,

mentre Ï9w2w 4w 5 Ï5w.

w Si opera in analogia conquanto si farebbe con imonomi 2a e 5a, ponendoa 5 Ï3w:

2a 1 5a 5 (21 5)a 5 7a

2a 25a 5(225)a 523a.

w I radicali 5 ? Ï9

2w e5 ? Ï

7

2w non sono simili,perché le due radici hannoindici diversi, 9 e 7.

w I radicali a ? Ï3

bw ea ? Ï

3

bw2w non sono simili,perché le due radici hannoradicandi diversi,b e b 2.

7. L’addizione e la sottrazione

di radicali

Non sempre è possibile semplificare espressioni che contengono sommeo differenze di radicali.

ESEMPIO

Ï4w 1 Ï9w non è Ï4w1w 9w ! Infatti:

Ï4w 1 Ï9w 5 2 1 3 5 5, mentre Ï4w1w 9w 5 Ï13w.

In generale:

Ïaw 1 Ïbw Þ Ïaw1w bw e Ïaw 2 Ïbw Þ Ïaw2w bw.

Però, date le espressioni 2 ? Ï3w e 5 ? Ï3w, si possono eseguire l’addizione

o la sottrazione raccogliendo a fattore comune Ï3w:

2Ï3w 1 5Ï3w 5 (2 1 5)Ï3w 5 7Ï3w

2Ï3w 2 5Ï3w 5 2 3Ï3w.

ESEMPIO

9 ? Ï5

2w e 7 ? Ï5

2w sono simili, perché i due radicali hanno lo stesso indice 5e lo stesso radicando 2.

A volte due radicali possono essere trasformati in radicali simili portan-do fuori dalla radice alcuni fattori.

ESEMPIO

I radicali b 2? Ïbw3w e Ïbw5w, con b $ 0, non sono simili.

Portiamo fuori radice i fattori:

b 2? Ïbw3w 5 b 2

? b ? Ïbw 5 b 3? Ïbw; Ïbw5w 5 b 2

? Ïbw.

I radicali ottenuti b 3? Ïbw e b 2

? Ïbw sono simili.

Radicali simili

Due radicali irriducibili si diconosimili quando hanno lo stesso indi-ce, lo stesso radicando e possonoessere diversi solo per il fattore cheli moltiplica, detto coefficiente delradicale.

DEFINIZIONE

è simile3√ a 15√

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676

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

Con radicali simili possiamo eseguire l’addizione o la sottrazione.

ESEMPIO

1. 4Ï3

aw 1 2Ï3

aw 5 6Ï3

aw (con a $ 0).

2. aÏ2w 1 Ï2w 5 (a 1 1)Ï2w.

Somma algebrica di radicali simili

La somma algebrica di due o piùradicali simili è il radicale, simile aidati, che ha come coefficiente lasomma algebrica dei coefficienti.

REGOLA

3 + 2√ √ 5√=

8. La razionalizzazione

del denominatore di una frazione

Razionalizzare il denominatore di una frazione significa trasformare lafrazione in una equivalente che non ha radicali a denominatore. Ciò ri-sulta utile, per esempio, nella somma di frazioni.

Per razionalizzare il denominatore di una frazione si applica la proprietàinvariantiva delle frazioni, moltiplicando numeratore e denominatoreper uno stesso fattore diverso da 0. Esaminiamo i casi più comuni.

PROBLEMI, RAGIONAMENTI, DEDUZIONI

È maggiore }Ï

8

2w} 1 }

Ï

12

3w} o }

Ï2w

1

1

0

Ï3w} ?

FRANCESCO: «Nessuna delle due: sono uguali! Ho fatto il calcolo approssimato,sapendo che Ï3w è circa 1,7 e Ï2w è circa 1,4: entrambe le espres-sioni danno 0,3».

CHIARA: «Forse hai usato un’approssimazione eccessiva. Inoltre, anche sedue espressioni hanno lo stesso valore approssimato con un nume-ro grande di cifre, non è detto che siano uguali. Posso farti degliesempi».

FRANCESCO: «Giusto. E poi, perché tanti calcoli? Usiamo l’algebra!».

c Per il confronto, utilizza le regole sui radicali e quelle sulle disuguaglianze.

Espressioni a confronto Nel sito: c Scheda di lavoro

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677

Paragrafo 9. I radicali quadratici doppi TEORIA

w Ï2w ? Ï2w 5 Ï4w 5 2.

w Se al denominatore c’èuna differenza, dobbiamoinvece moltiplicare per lasomma dei due termini.

1. Il denominatore è un unico radicale

ESEMPIO

Se il denominatore contiene un radicale quadratico, basta moltiplicarenumeratore e denominatore per il radicale stesso.

}

Ï

6

2w} 5 }

Ï

6

2w} ? }

Ï

Ï

2w

2w} 5}

6 ?

2

Ï2w} 5 3 ? Ï2w.

Il risultato 3 ? Ï2w non contiene radicali al denominatore.

In generale, supposto a . 0, se il radicale al denominatore non è quadra-tico, si razionalizza nel seguente modo:

}

Ïn

1

awmw} 5}

Ïn

aw

Ïn

mw

aw

Ïn

n2w

aw

mwn 2wmw

}5}Ï

n

Ï

a

n

mw

a

1w

nw(

2wnw2w

mwm)w

}5}Ï

n

Ïn

aw

aw

n 2wnw

mw}5}

Ïn

aw

a

n 2wmw} .

ESEMPIO

}

Ï5

21

49w} 5 }

Ï5

21

7w2w} 5 }

Ï5

21

7w2w} ? }

Ï

Ï

5

5

7

7

3w3w

} 5}21Ï

7

57w3w

}5 3Ï5

7w3w.

2. Il denominatore è la somma o la differenza di due termini, dei qualialmeno uno è un radicale quadratico

ESEMPIO

}

Ï7w 1

8

Ï2w} .

Moltiplichiamo numeratore e denominatore per la differenza Ï7w 2 Ï2w,in modo da applicare il prodotto notevole (a 1 b)(a 2 b) 5 a 2

2 b 2.

}

Ï7w 1

8

Ï2w}?}

(

Ï

Ï

7w

7w

2

2

Ï

Ï

2w

2w)}5}

8(Ï

7w)

7w

22

2

(

Ï

Ï

2w

2w

)

)2}5}

8(Ï7w

5

2 Ï2w)}.

9. I radicali quadratici doppi

Si chiama radicale quadratico doppio un’espressione del tipo:

Ïaw1w Ïwbww oppure Ïaw2w Ïwbww .

Un radicale doppio può essere trasformato nella somma o nella differen-za di due radicali semplici solo quando l’espressione a 2

2 b è il quadratodi un numero razionale o di un’espressione che non contiene radicali.

In tal caso valgono le due uguaglianze che consideriamo di seguito, in cuia, b, a 2

2 b $ 0.

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678

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

Ïaw 1w Ïwbww 5!§1!§ ;

Ïaw 2w Ïwbww 5!§2!§ .

ESEMPIO

Trasformiamo il radicale doppio Ï8w2w Ïw15ww nella differenza fra due ra-dicali semplici.Ciò è possibile poiché 8 2

2 15 5 64 2 15 5 49 5 7 2.

Ï8w2w Ïw15ww 5!}8§ 1§ 2

ϧ49w}§ 2!}

8§ 2§ 2

ϧ49w}§ 5

5!}8§ 1

2§ 7}§ 2!}

8§ 2

2§ 7}§ 5!}

1§2

5}§ 2!}

1

2§}§ .

10. Le equazioni, i sistemie le disequazioni con coefficienti irrazionali

Le proprietà finora esaminate vengono utilizzate anche quando si risol-vono equazioni, sistemi e disequazioni con coefficienti irrazionali.

ESEMPIO

1. Risolviamo l’equazione

(Ï2w 1 1)(x 1 1) 5 2 (2 2 x).

Svolgiamo i calcoli:

Ï2wx 1 Ï2w 1 x 1 1 5 4 2 2x.

Portiamo i termini con l’incognita al primo membro, gli altri al secondo:

Ï2wx 1 x 1 2x 5 4 2 Ï2w 2 1.

Sommiamo i termini simili:

3x 1 Ï2wx 5 3 2 Ï2w.

Raccogliamo l’incognita x :

(3 1 Ï2w) x 5 3 2 Ï2w.

Dividiamo per 3 1 Ï2w:

}(3

3

1

1

Ï

Ï

2w

2w

) x}5}

3

3

2

1

Ï

Ï

2w

2w}.

a 2 Ïa2w 2w bw}}

2

a 1 Ïa2w 2w bw}}

2

a 2 Ïa2w 2w bw}}

2

a 1 Ïa2w 2w bw}}

2

w Il radicale doppio

Ï3w 1w Ïw2ww

non è trasformabile in unasomma o differenza di ra-dicali semplici, in quanto3 2

2 2 5 7 non è il quadra-to di un razionale.

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679

Paragrafo 11. Le potenze con esponente razionale TEORIA

w Nel caso in cui siam , 0, supponiamo a . 0.

w 1 5 Ï41w 5 1;

0 5 Ï03w 5 0.3

}2

1}4

Razionalizziamo il denominatore:

x 5}3

3

2

1

ÏÏ

2w2w

}?}3

3

2

2

ÏÏ

2w2w

}5}(3 2

9 2

Ï

2

2w)2

}5}9 1 2 2

7

6 Ï2w}5}

11 2

7

6 Ï2w}.

La soluzione è x 5}11 2

7

6 Ï2w} .

2. Risolviamo la disequazione

}3 Ï

Ï2w3w

x}2 }

Ï2

6w} .}

5 Ï2

6w x}.

Tenuto conto che Ï6w 5 Ï2w ? Ï3w, il m.c.m. dei denominatori è2 Ï2w ? Ï3w; moltiplichiamo tutti i termini per 2 Ï2w ? Ï3w:

}3 Ï

Ï2w3w

x} ? 2 Ï2w ? Ï3w 2 }

Ï2

6w} ? 2 Ï2w ? Ï3w . ? 2 Ï2w ? Ï3w.

Eseguiamo i calcoli:

12x 2 4 . 30x → 12x 2 30x . 4 → 2 18x . 4 →

→ 1 }1

18

8} x , 2 }

1

4

8} → x , 2 }

9

2}.

11. Le potenze con esponenterazionale

È possibile scrivere i radicali in una forma diversa, che permette di estende-re il concetto di potenza al caso in cui l’esponente sia un numero razionale.

ESEMPIO

1. 5 5 Ï352w 5 Ï3

25w;

2. 22

5 Ï522w4w 5!5 1}§1

2}§2

4

§ 5!5}1§1

6}§

3. (2 4) non ha significato, perché nella definizione sono escluse le po-tenze di numeri negativi.

1}2

4}5

2}3

5 Ï6w x}

2

Potenza con esponente razionale

La potenza con esponente raziona-

le }m

n} di un numero reale a, positi-

vo o nullo, è la radice n-esima di a m.

DEFINIZIONE

√a

m

n =

n

am

(a ≥ 0)

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680

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

La definizione data permette di estendere alle potenze con esponente ra-zionale le proprietà delle potenze con esponente intero, che ricordiamonella tabella qui sotto.

PROPRIETÀ ESPRESSIONE CON

1. Prodotto di potenze di am? an

5 am1n

ugual base

2. Quoziente di potenze di am; an

5 am2n a Þ 0ugual base

3. Potenza di una potenza (am)n5 am ?n

4. Prodotto di potenze di an? bn

5 (a ? b)n

ugual esponente

5. Quoziente di potenze di}b

an

n} 5 1}

b

a}2

n b Þ 0ugual esponente

6. Segno di una potenza (2a)d5 2 ad d numero dispari

(1a)d5 1 ad d numero dispari

(6a)p5 1 ap p numero pariaai

7. Potenza con base 1}b

a}2

2n

5 1}b

a}2

n

5 }b

a n

n

} a Þ 0 ∧ b Þ 0frazionaria ed esponentenegativo n . 0

Le proprietà delle potenze con esponente razionale possono essere dimo-strate mediante le proprietà dei radicali. Per esempio, dimostriamo che:

a ? a 5 a1

.

Infatti:

a ? a 5 Ïn

awmw ? Ïq

awpw 5 Ïnq

awmwqw ? Ïnq

awnpw 5 Ïnq

awmwqw? awnpw 5

5 Ïnq

awmwq1wnpw 5 a 5 a1

5 a1

.

Nelle espressioni irrazionali, invece di operare con i radicali, possiamooperare con le potenze.

p}

q

m}

n

np}nq

mq}nq

mq1np}

nq

p}q

m}

n

p}q

m}

n

p}q

m}

n

ESEMPI DI ESPRESSIONI IRRAZIONALI

SEMPLIFICAZIONE ADDIZIONE POTENZA

con iÏ

12

7w8w 5 Ï12;4

7w8;w4w 5 Ï3

7w2w 2 Ï3

aw2w 1 5 Ï3

aw2w 5 (2 1 5) Ï3

aw2w 5 7 Ï3

aw2w (Ï7

aw3w)25 Ï

7

(aw3)w2w 5 Ï7

aw6wradicali

con le7 5 7 5 7 2a 1 5a 5 (2 1 5)a 5 7a (a )2

5 a?2

5 apotenze

6}7

3}7

3}7

2}3

2}3

2}3

2}3

2}3

8;4}12;4

8}12

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681

Paragrafo 12. I radicali in R TEORIA

12. I radicali in RR

Riprendiamo lo studio dei radicali in R. Se il radicando è positivo o nul-lo, non ci sono variazioni rispetto a quello che abbiamo finora studiato.Partendo dalla definizione data nel paragrafo 3, considereremo il concet-to di radicale anche nel caso di radicando negativo.Il seguente diagramma fornisce una sintesi sulla radice n-esima di un nu-mero reale a.

n Le condizioni di esistenza dei radicali in R

Dal diagramma precedente puoi notare che una radice con indice dispariesiste qualunque sia il radicando, mentre una radice con indice pari esistesolo se il radicando è positivo o nullo.In questo caso, se il radicando è un’espressione letterale, dobbiamo porre lerelative condizioni di esistenza.

ESEMPIO

Troviamo le condizioni di esistenza in R del radicale Ï4

1w2w 2wxw.Essendo l’indice pari, la condizione di esistenza è:

1 2 2x $ 0, ossia C.E.: x # }1

2} .

n La proprietà invariantiva

In generale, la proprietà invariantiva non vale per le radici con radicandonegativo.Per esempio, dato il radicale Ï

3

2w 8w, non possiamo scrivere

Ï3

2w 8w 5 Ï3?2

(2w 8w)2w 5 Ï6

64w 5 2.

Possiamo però trasformare il radicale iniziale in uno a esso equivalente,ma con il radicando positivo, e di seguito applicare la proprietà invarian-tiva. Se n è dispari e a un numero reale positivo, vale la relazione:

Ïn

2w aw 5 2 Ïn

aw.

Applicando questa proprietà al radicale considerato, si ha:

Ï3

2w 8w 5 2 Ï3

8w.

A questo punto possiamo applicare la proprietà invariantiva:

Ï3

2w 8w 5 2 Ï3

8w 5 2 Ï3?2

82w 5 2 Ï6

64w 5 2 2.

an

in R∃

{{

{

n pari

n dispari

a > 0

a = 0

a < 0

numero reale positivo

= 0

a > 0

a = 0

a < 0

numero reale positivo

= 0

numero reale negativo

w Alcuni esempi:

Ï6

64w 5 2;

Ï8

0w 5 0;

Ï4

2w 8w1w non esiste;

Ï3

27w 5 3;

Ï7

0w 5 0;

Ï5

2w 3w2w 5 2 2

w Per il radicale Ï3

xw1w 8w,essendo l’indice dispari,non ci sono condizioni,ossia C.E.: ∀x [ R.

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682

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n La semplificazione e il valore assoluto

Per semplificare una radice con radicando scomponibile in fattori negati-vi basta introdurre il valore assoluto quando l’indice della radice è pari.Quando l’indice è dispari si procede al solito modo.

ESEMPIO

1. Ï2

(2w5)w2w 5 u 2 5 u 5 5.

2. Ï12

(2w3)w10w 512;2

Ï(2w3)w10w;2w 5 Ï6

u 2w 3wu5w.

3. Ï3

(2w2)w3w 5 2 2.

In generale, valgono le seguenti uguaglianze:

Ïn

awnw 5 5a se n è dispari

uua uu se n è pari

n La riduzione di radicali allo stesso indice

La proprietà invariantiva permette di ridurre due o più radicali allo stes-so indice.

ESEMPIO Riduciamo al minimo comune indice i seguenti radicali:

Ï3

2waw22w 1w; Ïaw4

1w 1w.

a) Trasformiamo il primo radicale, rendendo positivo il radicando:

Ï3

2waw22w 1w 5 Ï3

2w (aw21w 1w)w 5 2 Ï3

aw21w 1w;

b) m.c.m. (3; 2) 5 6;

c) eleviamo ogni radicando al quoziente fra il m.c.m. e l’indice:

2Ï3

aw21w 1w 5 2 Ï6

(aw21w 1w)2w;

Ïaw41w 1w 5 Ï6

(aw41w 1w)3w.

Per le operazioni di moltiplicazione, divisione, addizione, sottrazione el’elevamento a potenza valgono per i radicali in R le stesse proprietà in-contrate nei paragrafi precedenti per i radicali in R1

0 .

Nel sito: c teoria e 25 esercizi su I numeri immaginari

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683

Paragrafo 13. Le equazioni di secondo grado TEORIA

13. Le equazioni di secondo grado

n Che cosa sono le equazioni di secondo grado

Le lettere a, b e c rappresentano numeri reali o espressioni letterali e sichiamano primo, secondo e terzo coefficiente dell’equazione; c è anchedetto termine noto.

ESEMPIO L’equazione

5x 22 2x 2 1 5 0

è di secondo grado in forma normale, e i tre coefficienti sono:

a 5 5; b 52 2; c 52 1.

Se, oltre ad a Þ 0, si hanno anche b Þ 0 e c Þ 0, l’equazione si dice com-pleta. Per esempio, l’equazione 2x 2

2 5x 1 6 5 0 è completa.

Se invece l’equazione è incompleta, abbiamo i seguenti casi particolari.

Una soluzione (o radice) dell’equazione è un valore che, sostituitoall’incognita, rende vera l’uguaglianza fra i due membri.

ESEMPIO

L’equazione x 22 5x 1 6 5 0 ha per soluzioni i numeri 2 e 3.

Infatti, sostituendo a x il numero 2, si ottiene: (2)22 5(2) 1 6 5 0

e sostituendo il valore 3 si ottiene: (3)22 5(3) 1 6 5 0.

Risolvere un’equazione di secondo grado significa cercarne le soluzioni.In genere, cercheremo le soluzioni nell’insieme R dei numeri reali.

Come vedremo, le soluzioni di un’equazione di secondo grado possonoessere al massimo due.

Un’equazione è di secondo grado se, dopo aver applicato i princìpi diequivalenza già studiati per le equazioni di primo grado, si può scrive-re nella forma:

ax 21 bx 1 c 5 0, con a Þ 0.

w La forma

ax21 bx 1 c 5 0

è detta forma normale.

w Conoscendo i radicali èpossibile affrontare lo stu-dio delle equazioni disecondo grado. Qui cilimitiamo a esaminare imetodi risolutivi utili per iproblemi di applicazionedell’algebra alla geometriache studierai.

w 2 1 è il termine noto.

EQUAZIONI INCOMPLETE

COEFFICIENTI FORMA NORMALE NOME ESEMPIO

b Þ 0, c 5 0 ax 21 bx 5 0 equazione spuria 2x 2

2 5x 5 0

b 5 0, c Þ 0 ax 21 c 5 0 equazione pura 2x 2

1 6 5 0

b 5 0, c 5 0 ax 25 0 equazione monomia 2x 2

5 0

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684

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

n La formula risolutiva

Si può dimostrare che le soluzioni dell’equazione ax 2 1 bx 1 c 5 0, cona Þ 0, sono:

x 1 5}2 b 1 Ï

2a

bw2 2w 4wawcw} , x 2 5}

2 b 2 Ï

2a

b2w 2w 4wawcw} .

L’espressione viene detta formula risolutiva del-

l’equazione di secondo grado.

ESEMPIO Calcoliamo le radici dell’equazione 4x 2 2 7x 2 2 5 0.

}7 1

8

9} 5 2

x 5 5}7 6

8

Ï81w}5

}7 2

8

9} 5 2 }

1

4}

Le radici dell’equazione sono x 1 5 2 e x 2 5 2 }1

4}.

Chiamiamo discriminante, e indichiamo con la lettera greca D (delta),l’espressione che nella formula risolutiva è sotto radice, cioè:

Per sapere se esistono soluzioni reali di un’equazione di secondo grado èsufficiente calcolare il discriminante: se è negativo, non esistono soluzio-ni reali.

In generale, risolvendo l’equazione ax 2 1 bx 1 c 5 0, possono presen-tarsi tre casi, che dipendono dal valore del discriminante:

1. D .. 0: l’equazione ha due soluzioni reali e distinte:

x 1 5}2 b 1

2a

ÏDw} , x 2 5}

2 b 2

2a

ÏDw} .

2. D 5 0: l’equazione ha due soluzioni reali coincidenti:

x 1 5 x 2 5 2 }2

b

a} .

3. D ,, 0: l’equazione non ha soluzioni reali, cioè in R è impossibile.

n Le equazioni pure, spurie, monomie

Le equazioni pure: ax2 1 c 5 0

ESEMPIO

1. Risolviamo l’equazione 5x 2 2 20 5 0.

Invece di applicare la formula risolutiva generale, isoliamo il terminecon l’incognita, portando al secondo membro il termine noto:

5x 2 5 20 → x 2 5 4 → x 5 6 Ï4w 5 6 2 → x 1 5 2 2, x 2 5 2.

D 5 b 2 2 4ac.

7 6 Ï72w 2w 4w ?w4w? (w2w 2w)w}}}

2 ? 4

x 5}2 b 6 Ï

2

bw

a

2 2w 4wawcw}

w Dimostreremo questaformula nel volume 3,dove studieremo in modopiù completo le equazionidi secondo grado.

w a 5 4,b 5 2 7,c 5 2 2.

w Se D 5 0:

x1 5 x2 5}2 b

2

6

a

Ï0w} .

Si dice anche che la solu-zione è doppia.

w Per esempio, l’equazione

x 2 2 3x 1 5 5 0 ha

D 5 9 2 20 5 2 11.

Poiché D , 0, non esisto-no soluzioni reali.

w Qui e in seguito sottin-tendiamo che cerchiamo lesoluzioni delle equazioninell’insieme R dei numerireali.

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685

Paragrafo 13. Le equazioni di secondo grado TEORIA

2. Risolviamo l’equazione 3x 21 27 5 0.

3x 21 27 5 0 → 3x 2

5 2 27 → x 25 2 9.

Poiché nessun numero reale ha quadrato negativo, l’equazione non hasoluzioni reali.

Le equazioni spurie: ax21 bx 5 0

ESEMPIO Risolviamo l’equazione 6x 22 5x 5 0.

Raccogliamo x: x (6x 2 5) 5 0.

Per la legge di annullamento del prodotto:

x 5 0 oppure 6x 2 5 5 0 → x 5 }5

6}.

L’equazione ha due soluzioni: x 1 5 0 e x 2 5 }5

6} .

Le equazioni monomie: ax25 0

ESEMPIO Risolviamo l’equazione 2x 25 0.

2x 25 0 → x 2

5 0 → x 1 5 x 2 5 0.

In generale, un’equazione di secondo grado monomia, del tipo ax 25 0,

ha sempre due soluzioni reali coincidenti: x 1 5 x 2 5 0.

In generale, un’equazione di secondo grado spuria, del tipo ax 21

1 bx 5 0, ha sempre due soluzioni reali di cui una è nulla:

x 1 5 0, x 2 5 2 }a

b} .

In generale, un’equazione di secondo grado pura, del tipo ax 21 c 5 0,

con a e c numeri reali discordi, ha due soluzioni reali e opposte:

x 1 5 1!2§ }a

c§}§ ; x 2 5 2!2§ }a

c§}§ .

Se a e c sono concordi, l’equazione non ha soluzioni reali.

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686

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALITEORIA

L’altare di Apollo, famoso in tut-ta la Grecia, aveva una formaparticolare: era, infatti, un cubo.Per soddisfare la richiestadell’oracolo di Delfi occorrevadunque costruire un nuovo alta-re di uguale forma ma con volu-me doppio.La leggenda narra che per primacosa gli ateniesi si recaronosull’isola di Delo e costruironoun nuovo altare, con il lato dop-pio del precedente.

Se l era il lato dell’altare origina-le, il suo volume era

V 5 l 3,

mentre il volume del nuovo alta-re valeva:

V′ 5 (2l)35 8l 3

5 8V.

La peste non cessò: gli ateniesiavevano infatti costruito un alta-re non due, ma otto volte piùgrande di quello iniziale.Resisi conto dell’errore, si rimi-sero al lavoro e costruirono unnuovo altare, mettendo sopra aquello vecchio un altro cubo del-le stesse dimensioni. Anche que-

LA QUADRATURA DEL CERCHIO

Un altro dei problemi celebri della geometria classica che coinvolge i numeri irrazionali è quello della quadratura del

cerchio. Dato un cerchio, bisogna costruire un quadrato di area pari a quella del cerchio.

Dal punto di vista algebrico, indicati con r il raggio del cerchio e con l il lato del quadrato da trovare, vale la relazione:

pr25 l 2 → l 5 Ïpw ? r.

Assunto per semplicità r 5 1, si tratta di costruire un lato di misura Ïpw. Nel 1882 venne dimostrata l’impossibilità di tale

costruzione attraverso le regole euclidee di riga e compasso. Abbandonando tali regole è possibile ottenere la sua rap-

presentazione attraverso vari metodi. Il numero Ïpw è, come Ï3

2w, un numero irrazionale.

sta volta, la peste non terminò: ilvolume era quello richiesto, mal’altare non era più un cubo.

Analizziamo il problema dalpunto di vista algebrico. Per co-struire un altare cubico di volu-me doppio rispetto a quello ori-ginale deve essere

V′ 5 2V → l′35 2l 3,

e quindi:

l′ 5 Ï3

2w ? l.

In conclusione, bisogna potermisurare un lato pari a Ï

32w ? l;

se per semplicità assumiamol 5 1, si tratta di costruire unsegmento a cui corrisponda ilnumero Ï

32w.

Le regole fondamentali delle co-struzioni della geometria eucli-dea, applicate nell’antica Grecia,permettono il solo utilizzo diriga e compasso. Tali strumentisono ben diversi da quelli odier-ni: per esempio, la riga euclideanon ha unità di misura e taccheutili per misurare, ma è unasemplice asta che serve solo atracciare segmenti di retta.

Oggi sappiamo, tramite dimo-strazione algebrica, che con talimezzi è impossibile ottenere unsegmento di lunghezza Ï

32w.

Il problema di Delo della dupli-cazione del cubo costituisce unadelle questioni più discusse dellaGrecia classica. Molti matematicidel tempo, come Ippocrate diChio, Archita di Taranto e Me-necmo, riuscirono a risolvere ilproblema attraverso metodi di-versi, abbandonando comunquele regole geometriche di riga ecompasso. È importante osser-vare che il segmento ottenuto at-traverso questi procedimenti,corrispondente al numero Ï

32w,

risulta una grandezza incom-mensurabile rispetto al segmen-to di misura 1, cioè non esiste unsegmento sottomultiplo comune.Questo significa che Ï

32w non è

un numero razionale, ovvero nonesiste alcun razionale che, elevatoal cubo, sia uguale a 2. Si trattaquindi di un numero irrazionale.La leggenda narra che la pesteterminò quando gli ateniesi si ri-volsero al filosofo Platone, chespiegò finalmente la rispostadell’oracolo: il dio non aveva bi-sogno di un altare dal volumeduplicato, ma voleva far capire aiGreci che trascuravano lo studiodella matematica e in particolaredella geometria.

,

VV'

2,

,

V

V,

Il problema di Delo…come fecero gli ateniesi a raddoppiare l’altare?

––© Il quesito completo a pag. 657

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687

ESERCIZI

LA TEORIA IN SINTESI

I numeri reali e i radicali

1. La necessità di ampliarel’insieme Q

La radice quadrata di un numero è quel numero po-sitivo o nullo che, elevato al quadrato, dà come risul-tato il numero dato.L’estrazione di radice non è un’operazione internain Q.Per esempio, 2 non ha per radice quadrata un nume-ro razionale.

2. Dai numeri razionali ai numeri reali

Ogni numero razionale può essere approssimato me-diante due successioni di numeri decimali: una chelo approssima per eccesso, l’altra che lo approssimaper difetto.

ESEMPIO

0 , 0,2 , 0,22 , … , }2

9} , ... , 0,23 , 0,3 , 1

a meno di 0,01

a meno di 0,1

a meno di 1

I numeri irrazionali sono numeri decimali illimitatinon periodici. Possono essere approssimati per difet-to e per eccesso da due successioni di decimali.

I numeri reali sono tutti i numeri razionali e irrazio-nali.

L’insieme R è denso, cioè fra due numeri reali a e besiste sempre un altro numero reale, e quindi ne esisto-no infiniti; inoltre R è completo, cioè a ogni numeroreale corrisponde un punto della retta e viceversa.

3. I radicali

Dati un numero reale a e un numero naturale n di-verso da 0:● se a è positivo o nullo la radice n-esima di a è quel

numero reale b, anch’esso non negativo, la cui po-tenza con esponente n è uguale ad a;

● se a è negativo e n è dispari, la radice n-esima di a èquel numero reale b negativo la cui potenza conesponente n è uguale ad a;

● se a è negativo e n è pari, non esiste la radice n-esi-ma di a.

Dalla definizione di radice n-esima si deduce la se-guente proprietà: dati un numero reale a positivo onullo e un numero naturale n pari, oppure un nume-ro reale a e un numero n dispari, la radice n-esimadel numero a, elevata alla n, dà come risultato il nu-mero a.

Al simbolo Ïn

aw, con a $ 0, si dà il nome di radicalecon indice n. I radicali con indice 2 si chiamano ra-dicali quadratici, quelli con indice 3 radicali cubici.

bn = a

naturale diverso da 0

na = b√

reali maggiori o uguali a 0

a = bn

bn = a

naturale dispari

reali minori di 0

a non esisten

naturale pari

reale minore di 0

( a )n= a

n

con a maggiore o uguale a 0 e n pario con a reale e n dispari

La teoria in sintesi

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688

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

4. I radicali in R1

0

Limitando lo studio ai radicali in R1

0, nell’espressio-ne Ï

n

aw il radicando deve essere un numero positivoo nullo indipendentemente dall’indice di radice.Proprietà invariantiva dei radicali: dato un radica-le, moltiplicando l’indice del radicale e l’esponentedel radicando per uno stesso numero naturale diver-so da 0, si ottiene un radicale equivalente. È possibileottenere un radicale equivalente anche dividendo in-dice ed esponente per un loro divisore comune.

Applicando la proprietà invariantiva è possibile sem-plificare un radicale oppure ridurre allo stesso in-dice più radicali.

Nella semplificazione, se il radicando è letterale enon se ne conosce il segno, occorre scrivere il radi-cando in valore assoluto.

ESEMPIO

Ïaw2w 5 a, Ïn

awnw 5 a.

5. La moltiplicazione e la divisionefra radicali

Il prodotto di due radicali con lo stesso indice è un ra-dicale che ha lo stesso indice e per radicando il pro-dotto dei radicandi.

ESEMPIO

Ï3w ? Ï7w 5 Ï2w1w.

Se i radicali hanno indice diverso, per moltiplicarli èsufficiente ridurli al loro minimo comune indice.

Considerazioni analoghe valgono per il quoziente diradicali.

ESEMPIO

Ï2w4w ; Ï5

2w3w 5 Ï10

(2w4)w5w ; Ï10

(2w3)w2w 5

5 Ï10

2w20w ;w 2w6w 5 Ï10

2w14w 5 Ï5

2w7w.

Un fattore del radicando, scritto sotto forma di po-tenza con base non negativa, può essere portatofuori dal segno di radice, se il suo esponente m èmaggiore o uguale all’indice n della radice. Il fattoreesterno ha per esponente il quoziente della divisionefra m e n, quello interno ha per esponente il restodella divisione.

5√2

4√3

prodotto dei radicandi

riduciamo allo stesso

indice

=

stesso indice

= 2000√6

• 125√6

16√6

514√3

54•3+2√3

52√3

54•54•3√

3

52√3

3

4

14

2

=

quozienteresto

= =

35

radicando

indice

esponente del radicando√

4

semplificazione riduzione allo stesso indice

75√3

710√6

:2

:2= a10√

12

a5√6

•2

•2

a9√12

a3√4

•3

•3

=

=

√n

am √n • p

am • p= (a ≥ 0)

• p ≠ 0

• p ≠ 0

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689

ESERCIZI

6. La potenza e la radicedi un radicale

La potenza m-esima di un radicale è un radicale cheha per indice lo stesso indice e per radicando la po-tenza m-esima del radicando.

La radice m-esima di un radicale di indice n è un ra-dicale che ha per indice il prodotto degli indici m ? n

e per radicando lo stesso radicando.

Un fattore non negativo può essere portato dentroil segno di radice, diventando fattore del radicando,se lo si eleva alla potenza che ha per esponente l’indi-ce del radicale.

ESEMPIO

5 Ï3w 5 Ï25w2w ? Ï2

3w 5 Ï5w2w? 3w 5 Ï7w5w.

7. L’addizione e la sottrazione di radicali

Due radicali irriducibili sono simili se hanno lo stes-so indice e lo stesso radicando.La somma di due radicali simili è un radicale simileai radicali dati avente per coefficiente la somma deiloro coefficienti.

8. La razionalizzazione del denominatore di una frazione

È possibile razionalizzare il denominatore (in cuicompaiono radicali) di una frazione, moltiplicandonumeratore e denominatore per un opportuno fatto-re diverso da 0.

ESEMPIO

2

2w} 5 }

Ï2

2w} ? 5 }

2Ï2

2w} 5 Ï2w.

9. I radicali quadratici doppi

Il radicale doppio Ïaw 1w Ïwbww può essere trasformatonella somma algebrica di due radicali semplici solo sea2

2 b è il quadrato di un numero razionale o diun’espressione che non contiene radicali.

Ïaw 6w Ïwbww 5

5!}a§ 1§ ϧa

2

w§2w§2w§ bw}§ 6!}

a§ 2§ ϧa

2

w§2w§2w§ bw}§

con a, b, a 22 b $ 0.

10. Le equazioni, i sistemi e le disequazioni con coefficientiirrazionali

È possibile risolvere equazioni, sistemi e disequazio-ni a coefficienti irrazionali.

ESEMPIO

Ï2w x 5 4 → x 5 }Ï

4

2w} 5 }

Ï4

2w} ? }

ÏÏ

2w2w

} 5 2 Ï2w.

11. Le potenze con esponente razionale

È possibile scrivere i radicali sotto forma di potenzecon esponenti razionali.

Ï2w}Ï2w

√amn =

n

am

(a ≥ 0) 754 =

4

75 √

38√7

(32)4√7

32)√7

)4

a )√n

)m

am√n

= ==

√m • n

a √21

2√m

n

a = =

prodotto degli indici

√7

3

2

2 +

radicali simili

4 √ 25 √3

=3

29 √3

radicale simile ai radicali dati

somma algebrica dei coefficienti+

La teoria in sintesi

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12. I radicali in R

Dati un numero reale a e un numero naturale n diverso da 0, è possibile calcolare la radice n-esima di a secon-do il seguente schema:

13. Le equazioni di secondo grado

Un’equazione di secondo grado è riconducibile alla forma normale:

ax2 1 bx 1 c 5 0, con a Þ 0.

Sono presenti un termine di secondo grado (ax2), uno di primo grado (bx) e un termine noto (c). Se entrambi icoefficienti b e c sono diversi da 0, l’equazione è completa, altrimenti è spuria se b Þ 0 e c 5 0, pura se b 5 0 ec Þ 0, monomia se b 5 0 e c 5 0.

ESEMPIO 4x2 1 3x 2 5 5 0 è un’equazione di secondo grado completa;2x2 5 0 è monomia; 5x2 2 3 5 0 è pura; 7x 2 1 x 5 0 è spuria.

Il discriminante dell’equazione completa ax 2 1 bx 1 c 5 0 è D 5 b2 2 4ac.

an

in R∃

{{

{

n pari

n dispari

a > 0

a = 0

a < 0

numero reale positivo

= 0

a > 0

a = 0

a < 0

numero reale positivo

= 0

numero reale negativo

690

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

SOLUZIONI DELLE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO COMPLETE

SEGNO DEL DISCRIMINANTE SOLUZIONI ESEMPIO

D . 0 due radici reali e distinte:

x1 5}2 b

2

1

a

ÏDw}

x2 5}2 b

2

2

a

ÏDw}

x2 2 2x 2 3 5 0

D 5 4 1 3 ? 4 5 16

x1 5}2 1

2

Ï1w6w}5 }

2 1

2

4} 5 3

x2 5}2 2

2

Ï1w6w}5 }

2 2

2

4} 5 2 1

D 5 0 due radici reali e coincidenti:

x1 5 x2 5 2 }2

b

a}

4x 2 2 4x 1 1 5 0

D 5 16 2 4 ? 4 5 0

x1 5 x2 5 }4

8} 5 }

1

2}

D , 0 non esistono soluzioni reali 2x 2 1 3x 1 3 5 0

D 5 9 2 4 ? 2 ? 3 5 2 15

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691

Paragrafo 1. La necessità di ampliare l’insieme Q ESERCIZI

1. La necessità di ampliare l’insieme Q

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 657

VERO O FALSO?

a) Ogni numero razionale ammette sempre due radici quadrate.

b) Ïaw, con a razionale positivo, indica due numeri, uno positivo e uno negativo.

c) La radice quadrata di 0 è uguale a 0.

d) Nessun numero razionale ha come quadrato }4

3} .

e) La radice quadrata di ogni numero a [ Q10 non appartiene all’insieme Q1

0.

f) A ogni numero razionale corrisponde un punto della retta e viceversa.

Dati i tre numeri Ï1w, !}4

8§9

1}§ e Ï8w, solo i primi due appartengono all’insieme Q1

0. Perché?

Perché è necessario ampliare l’insieme Q dei numeri razionali?

Le scritture Ï2w4w e Ï5w sono entrambe prive di significato? Motiva la risposta.

ESERCIZI

Con considerazioni analoghe a quelle fatte per Ï2w, dimostra che Ï3w non è un numero razionale.

Come nell’esercizio precedente, ma per Ï5w.

Come nell’esercizio 5, ma per Ï6w.

Utilizzando il teorema di Pitagora costruisci i segmenti di lunghezza (in centimetri) Ï3w, Ï5w, Ï6w.8

7

6

5

4

3

2

FV

FV

FV

FV

FV

FV

1

spuria

(c 5 0, b Þ 0)

ax21 bx 5 0

x1 5 0; x2 5 2 }a

b}

4x 21 3x 5 0

x1 5 0; x2 5 2 }3

4}

monomia

(b 5 c 5 0)

ax 25 0 x1 5 x2 5 0 25x 2

5 0

x1 5 x2 5 0

SOLUZIONI DELLE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO INCOMPLETE

TIPO DI EQUAZIONE EQUAZIONE SOLUZIONI ESEMPIO

pura

(b 5 0, c Þ 0)

ax21 c 5 0

x1 5!}2§a§

c}§ ; x2 5 2!}

2§a§c

}§le radici sono reali solo se a e c sonodiscordi.

6x22 5 5 0

x1 5!}5

6§}§ ; x2 5 2!}5

6§}§

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692

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Ï3w; Ï5w

5,12122122212222...

Ï2w 1 Ï3w

Ï2w ? Ï3w

2Ï3w

5 1 Ï2w24

23

22

21

20

19

2. Dai numeri razionali ai numeri reali

RIFLETTI SULLA TEORIA

VERO O FALSO?

a) Ogni numero irrazionale ha una rappresentazione decimale illimitata e periodica.

b) Il numero !}2§4

5}§ è irrazionale.

c) 2,13276851327685… è un numero razionale.d) Nell’insieme R1

0 l’operazione di estrazione di radice è interna.e) Ï21w è approssimato, a meno di un centesimo, per difetto da 4,58 e per eccesso da 4,59.f) Il risultato dell’operazione Ï3w 1 Ï2w è 3,15.

Cosa significa l’affermazione che l’insieme Q è denso, ma non è completo?

Perché l’uguaglianza Ï7w 5 2,646 è falsa?

Per ognuno dei seguenti numeri specifica se si tratta di un razionale o di un irrazionale.

0,673w9w; Ï5w; Ï1w; !}1§9

6}§ ; }

p

3} ; Ï3w 1 Ï7w.

ESERCIZI

Scrivi un’approssimazione per difetto e una per eccesso a meno di 0,01 dei seguenti numeri.

}2

3} ; }

4

9} ; }

4

1

0} . }

7

6} ; 0,1w2w5w; 1,8w.

Scrivi i primi 4 termini delle successioni approssimanti, per difetto e per eccesso, i seguenti numeri razionali.

1; }1

4} ; }

1

5

4} . }

1

3} ; }

3

7} ; }

2

1

4

1} .

}2

4} ; }

3

8} ; }

8

9} . }

1

6} ; }

4

5} ; }

1

2

3} .

Scrivi i primi 5 termini delle successioni approssimanti, per difetto e per eccesso, i seguenti numeri irrazionali.

1816

1715

1413

12

11

10

FV

FV

FV

FV

FV

FV

9

––© Teoria a pag. 660

Indica quale dei seguenti numeri è razionale e quale irrazionale. Per ciascun numero razionale indica se è deci-male finito oppure periodico.

}3

8} ; 1}

2

3}2

2

; !}1

4§}§ ; !}2§9

5}§ ; Ï7w; 2,61777…; 1,123456…

5,2323323332…; 2 2,79813; Ï81w; Ï11w; 2 Ï49w; !}1§9

6}§ ; !}

3§4

2}§ .26

25

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693

Paragrafo 3. I radicali ESERCIZI

Sottolinea nel seguente gruppo di numeri quelli irrazionali.

2,84w; 2 Ï36w; 3,6444; }5

9} ; Ï4w ? Ï2w.

Ï3w ? Ï8w; 7,5252…; 7,5252; 2 }2

7

5} ; Ï22w5w.

COMPLETA inserendo i simboli ., , , 5 .

4,12 … 4,12w, 2 }1

3} … 2 }

1

4} , Ï7w … }

5

2} ,

!}2§4

5}§ … 2,51, }

2

9} … 0,2w, !}

1

6§}§ … 0,408.

Disponi in ordine crescente i seguenti numeri reali.

6,2; 6,2w; 6,21; 6,223; 6,12w.

}2

8

7} ; Ï41w; }

3

6

5} ; 8,71; 6,2w.

COMPLETA inserendo, quando possibile, un numero reale compreso fra i numeri di ciascuna delle seguenticoppie.

Ï7w …… Ï8w; 12,8 …… 12,81; 3Ï6w …… Ï52w; 2 }1

5} …… 2 }

2

5} ; }

1

6} …… }

1

7} ; }

p

2} …… p 2 2.

Calcola con l’approssimazione a meno di }1

1

00} il risultato delle seguenti operazioni.

32

31

30

29

28

27

Ï2w 1 7,31

6,72w 2 4,561562 …

4,3w ? Ï7w

Ï5w ; 2,14w

Ï6w ? Ï15w

Ï10w ; 2,538

37

36

35

34

33

3. I radicali

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 664

VERO O FALSO?

a) Ï2w 9w 5 2 3

b) Ï3

2w 6w4w 5 2 4

c) Ï3

34w3w 5 7

d) Ï64w 5 6 8

e) Ï49w 5 7

f) Ï(2w 2w)4w non esiste. FV

FV

FV

FV

FV

FV

39 TEST Tutte le seguenti scritture sono radicali,tranne una. Quale?

Ï4

25w

Ï3

2w9w

Ï3

5w

Ï2w74w

Ï6

(2w11w)2wE

D

C

B

A

40

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694

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

VERO O FALSO?

a) La radice quadrata di un qualsiasinumero reale esiste ed è unica.

b) Per ogni numero intero positivo n,risulta Ï

n

0w 5 0.c) La potenza con esponente n [ N 2 {0}

della radice n-esima di un numeroa [ R1

0 è uguale al numero a.d) Nel radicale Ï73w l’indice è 3 e

l’esponente del radicando è 2.e) I radicali Ï

3

xw2w e Ï5

yw2w hanno lostesso indice.

Perché l’uguaglianza Ï(2w7)w2w 5 2 7 è falsa?42

FV

FV

FV

FV

FV

41 TEST Nel radicale Ï5

x2wy4w, l’indice e l’esponentedel radicando sono rispettivamente:

5, 6. 6, 5. 5, 2. 5, 4. 5, 8.

TEST A quale delle seguenti equivale l’uguaglian-za x 3

5 y 2, con x, y [ R1

0 ?

y 5 Ï3

xw2w x 5 Ï6

ywx 5 Ï

3

yw2w y 5 Ï6

xwx 5 Ïyw3w

Per quale motivo la scrittura Ï0

3w è priva di signi-ficato?

45

C

EB

DA

44

EDCBA

43

ESERCIZI

n Le potenze e le radici

COMPLETA, quando è possibile, inserendo la basemancante nelle seguenti potenze.

(. . . . . )55 32; (. . . . . )2

5 2 9;

(. . . . . )35 2 8; (. . . . . )4

5 625.

46 COMPLETA inserendo l’esponente mancante nelleseguenti potenze.

(2). . .

5 64; (3). . .

5 27;

(2 5). . .

5 625; (4). . .

5 64.

47

COMPLETA applicando la definizione di radice n-esima: Ïn

aw 5 b ⇔ bn5 a.

Ï4

16w 5 …; !}2§9

5}§ 5 …; Ï

3

27w 5 …; Ï26w 5 …; Ï81wa4w 5 …; Ï4

x8w 5 …; Ï16wa4wb8w 5 ….

Determina, quando è possibile, le radici quadrate dei seguenti numeri.

25; 36; 2 81; 49; 2 144; 121.

Determina le radici cubiche dei seguenti numeri.

2 27; 2 343; 8; 64; 1000; 125.

50

49

48

Ï4

2w 8w1w; Ï10w0w;

Ï3

34w3w; Ï4

0w.

Ï1w; Ï4

62w5w;

Ï0w; Ï5

2w 1w.

Ï5

0w; Ï6

64w;

Ï4

2w 6w25w; Ï6

2w 1w.

535251

Determina, quando è possibile, la radice.

Stabilisci quali delle seguenti radici esistono in R.

Ï4

8w; Ï3

2w 7w; Ï6

2w 2w; Ï2w 1w; Ï1w; Ï4

0w.54 !}2

1§5

6}§ 2§ 1§; !3

2§2§ }4

2§6

7}§ ; Ï

5

2w 3w2w; Ï4

(2w 3w)2w.55

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695

ESERCIZIParagrafo 4. I radicali in R1

0

Calcola le seguenti radici, se esistono in R.

!}1§1

00}§ ; Ï3

2w 1w25w; Ï(2w 3w)2w; !4

}8§1

1}§ ; Ï2w (w2w 2w)4w.

Ï3

2w (w2w 2w)3w; !4

2§ }2§1

5}§ ; Ï3

64w; !3 12§ }1

5§}§23§; !12§ }1

4§}§22§.57

56

––© Teoria a pag. 666

4. I radicali in RR1

0

RIFLETTI SULLA TEORIA

Quando si applica la proprietà invariantiva deiradicali, come deve essere il fattore che moltiplicao divide l’indice del radicale e l’esponente del ra-dicando? Fai degli esempi.

Nella scrittura Ï12

a3w6w 5 Ï4

aw9w ∀ a [R, la proprie-tà invariantiva è stata applicata in modo corretto?

TEST Quale dei seguenti radicali è equivalente alradicale Ï8

aw12w?

Ïaw3w Ïuawu3wÏaw4w uÏaw3wuÏuawuw

Perché il radicale Ï8

43w è semplificabile?61

C

EB

DA

60

59

58 VERO O FALSO?

a) Il radicale Ïn

xwmw è semplificabilese M.C.D.(m; n) 5 1.

b) Per semplificare un radicale è sufficiente dividere indice ed esponenteper il loro m.c.m.

c) Il radicale Ï6

aw3w è equivalente a Ïaw.

d) Se a [ R1

0, alloraÏaw2w 5 a.

e) Ï10w , Ï3

12w poiché 10 , 12.

Confronta i radicali Ï5w e Ï3

11w . Descrivi, primacon le parole poi con i numeri, il procedimentoper confrontare due radicali.

63

FV

FV

FV

FV

FV

62

ESERCIZIO GUIDA

Determiniamo le condizioni d’esistenza dei seguenti radicali in R1

0: a) Ï3xw2yw5w; b) Ï3

aw 2w 2w.67

ESERCIZI

CACCIA ALL’ERRORE

Operando con radicali in R1

0, indica quali delle seguenti scritture non sono corrette, spiegando il perché.

Ï4

(2w 9w)4w 5 2 9;

Ï(2w 5w)2w 5 5;

Ï6

(2w 2w)6w 5 u2 2u;

Ï2w 7w2w 5 7.

Ï3 u2w 8wuw 5 2;

Ï3 u2w 4wu3w 5 4;

Ï3

2w 2w7w 5 u2 3 u;

Ï3

12w5w 5 u5 u.

2 Ï4w 5 2;

2 Ï3

2w 8w 5 2;

2 Ï2w 4w 5 2;

2 Ï3

8w 5 2 2.

666564

n Le condizioni di esistenza dei radicali in R1

0

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Fra le seguenti coppie di radicali indica quali sono quelle equivalenti, applicando la proprietà invariantiva.Supponi che siano verificate le condizioni di esistenza dei radicali.

Ï4

32w, Ï12

36w; Ï4w?5w3w, Ï4

24w ?w56w; !3

}2

1§7

0}§ , !6

}1§3

0

9

§2}§.

Ï8w, Ï12

21w8w; Ï3

25w, Ï9

56w; Ï3

81w, Ï12

38w.

Ïxw 1w 1w, Ï4

xw21w 2wxw 1w 1w; Ï1w2w xw, Ï

6

1w2w xw3w.

Ï3

2awbw , Ï6

4aw2bw2w; Ï5

32waw5bw, Ï10

64waw10wbw2w;

Ï3

2awcw , Ï6

6aw3cw3w.

Ï2aw3bw , Ï4

8aw3bw ; Ï2awbw2w, Ï6

8aw3bw6w;

Ïawbw2cw , Ï5

aw4bw6cw4w.

77

76

75

74

73

696

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

!2§}(§1§2

3§ 2§x)}§ ; Ï

4

xw21w 1w; Ï2w 1w 2w xw.

Ï(2w aw)4w; !}a§

1

1§ 1§}§ ; !3

}(§a§2

2§ 2§)2}§ .69

68

Determina le condizioni d’esistenza dei seguenti radicali in R1

0.

!}x§1

2}§ ; !}

2§1

x§ 4}§ ; Ï1w2w xw 1 Ïxw.

Ïu xw 2w 3w uw ; !3

}u§ 2

x§ u}§ ; Ï2w xw.71

70

n La proprietà invariantiva

ESERCIZIO GUIDA

Indichiamo fra le seguenti coppie di radicali (con a, b [ R1

0 ) quelle equivalenti, applicando la proprietàinvariantiva:

a) Ï27w, Ï8

31w2w; b) Ï2aw4bw, Ï6

8aw12wbw3w; c) Ïaw3bw, Ï4

aw9bw2w; d) Ï3

aw 2w bw, Ï6

aw22w2wawbw 1w bw2w, con a $ b.

72

a) Ï27w è equivalente a Ï8

31w2w. Infatti otteniamo il secondo radicale dal primoscrivendo 27 come 33 e moltiplicando l’espo-nente del radicando e l’indice per 4:

Ï27w5Ï33w5Ï2?4

33w?4w5Ï8

31w2w.

b)Ï2aw4bw è equivalente a Ï6

8aw12wbw3w.Infatti otteniamo il secondo radicale dal primomoltiplicando l’esponente del radicando e l’in-dice per 3:

Ï2aw4bw 5Ï2?3

(2waw4bw)1w?3w5Ï6

(2waw4bw)3w5Ï6

8aw12wbw3w.

c) Ïa3wbw non è equivalente a Ï4

aw9bw2w. Infatti, se si moltiplicano per 2 l’esponente del ra-dicando e l’indice, si ottiene:

Ïaw3bw 5 Ï2?2

(aw3bw)1w?2w 5 Ï4

(aw3bw)2w 5 Ï4

aw6bw2w

e non Ï4

aw9bw2w.

d) Ï3

aw 2w bw è equivalente a Ï6

aw22w 2wawbw1w bw2w.

Infatti, moltiplicando per 2 indice ed esponente,otteniamo:

Ï3

aw 2w bw 5 Ï3?2

(aw 2w bw)1w?2w 5 Ï6

(aw 2w bw)2w 5

5 Ï6

aw22w 2wawbw 1w bw2w.

a) Ï3xw2yw5w.

Il radicando è il prodotto di tre fattori e deve es-sere positivo o nullo: 3 è un numero positivo; x 2 è sempre positivo o nullo, indipendentemen-te dal segno di x, poiché il suo esponente è pari;y5, avendo esponente dispari, assume il segnodi y, quindi, affinché y5 sia positivo o nullo, oc-corre che sia y $ 0. Pertanto C.E.: y $ 0.

b) Ï3

aw 2w 2w.

Il radicando è il binomio a 2 2, che non si scom-pone in fattori. Dobbiamo porre a 2 2 maggioreo uguale a 0, ossia:

a 2 2 $ 0, da cui a $ 2.

Quindi:

C.E.: a $ 2.

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697

ESERCIZIParagrafo 4. I radicali in R1

0

ESERCIZIO GUIDA

Applicando la proprietà invariantiva, determiniamo il radicale equivalente a quello dato, indicando anchele condizioni di esistenza dei radicali.

Ï4

2aw5bw 5 Ï12

...w..w .

n?p

La proprietà invariantiva dice che Ïn

xwmw 5 Ïxwmw? pw, con xm$ 0, n, p [ N 2 {0}. Dobbiamo risolvere un

problema del tipo Ïn

xwmw 5 Ïn?p

...w..w , dove n 5 4 e n ? p 5 12, ossia 4p 5 12, da cui p 5 12 ; 4 5 3. Pertanto:

Ï4

2aw5bw 5 Ï12

(2waw5bw)1w2 ;w4w 5 Ï12

(2waw5bw)3w 5 Ï12

8aw15wbw3w.

Per l’esistenza dei radicali basta porre: ab $ 0.

Infatti, se ab $ 0, è anche: a5b 5 a4(ab) $ 0 e a15b35 a14b2(ab) $ 0.

81

quozientedegli indici

COMPLETA applicando la proprietà invariantiva e determina il radicale equivalente. Scrivi anche le condizionidi esistenza dei radicali.

Ï8w 5Ï6

...w..w ; Ï5

27w 5 Ï15

...w..w ; Ï24w ?w33w 5 Ï12

...w..w ; Ï3

a4wbw 5 Ï6

...w..w .

Ï3aw3w 5 Ï4

...w..w ; Ï2bw4w 5 Ï6

...w..w ; Ïaw1w 1w 5 Ï4

...w..w ; Ï2awb2w 5 Ï4

...w..w .

3ab 25 Ï

3

...w..w ; Ï2awb3w 5 Ï6

...w..w ; Ï5

3awcw 5 Ï10

...w..w ; !}a§

6

4

b§3

}§ 5!4

}a§.

6

..

b§..

3

}§ .

!4

}2§a

c§2

4

b§2

}§ 5 !12

}2§a

..§2

..

b

.§2

}§ ; !3

}a

8§7}§ 5!6

}.§.

8

..§.}§ ; !}

3

b§a2}§ 5!6

}.

3§..

a

.§.}§ ; !}

1

2§}§a§ 5!12

}.

3§..

a

.§.}§ .

L’indice o l’esponente sono letterali

85

84

83

82

Ï3

awbcw2w, Ï4

aw2bw2cw3w; Ï3awbw2w, Ï6

27waw3bw6w; Ï2awbw3w, Ï4

8aw2bw6w.

Ï3aw2bw , Ï6

9aw6bw3w; Ï2awbcw, Ï3

6aw3bw3cw3w; Ïawbcw3w, Ï6

3aw3bw3cw6w.

Ïaw 2w 1w, Ï10

aw10w 2w 1w ; !}9

2§}§(2§a§ 2§ 5§)§, !6

}2§8

7}§ (§2a§ 2§ 5§)3§.80

79

78

ESERCIZIO GUIDA

Applicando la proprietà invariantiva, determiniamo il radicale equivalente:

Ïn

aw2w 5 Ï3n2

.....ww , con n [ N 2 {0}.

Come nel caso in cui l’indice e l’esponente sono numeri, dobbiamo eseguire la divisione fra gli indici:

3n 2; n 5 3n 2 2 1

5 3n.

Dobbiamo moltiplicare per 3n l’esponente del radicando:

2 ? 3n 5 6n.

Quindi il radicale equivalente è: Ïn

aw2w 5 Ï3n2

a6wnw.

86

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Indica quali dei seguenti radicali non si possono semplificare.

Ï3

32w; Ï7

28w; Ï5

a1w0yw 2w; Ï4

22w5w; Ï9

21w6w.

!}a§2

1

a§4

b§2}§ ; Ï

3

9aw3w; Ï6

xw21w yw 2w; Ï

4

4(wxw1w yw)2w; !8

}a§2

1§6

2

4§a§1§ 1

}§.

Semplifica, se possibile, i seguenti radicali, supponendo non negativi i radicandi e i fattori letterali che even-tualmente compaiono (anche nei risultati).

Ï10

32w; Ï4

9w; Ï6

25w; Ï3

8w; Ï10

16w; Ï6

12w5w; Ï8

21w2w.

!8

}1

8§}§ ; !6

}2

6§5

4}§ ; !6

}2

2§7

3

}§ ; Ï6

10w00w; !4

}3§6

5§?

4

7§2

}§ ; !8

}6§1

4}§ ; Ï

6

42w 1w 3w2w; Ï4

13w22w 5w2w.95

94

93

92

Ï6

27waw3bw6w; Ï10

32waw5bw5w.

Ïaw4bw6w; Ïaw2bw4w; Ï3

aw6bw9w.97

96 Ï6

aw2(waw2w2w 4waw 1w 4w)w

Ï9

aw3w1w 8w 1w 6waw2w1w 1w2aw99

98

698

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Determina il radicale equivalente (gli indici appartengono a N 2 {0}).

Ïawmwbw2w 5 Ï6

...w..w ;

Ïamw2w2bwnw 5 Ï4

...w..w ;

Ïawbcw2w 5 Ï2n

...w..w .

Ïawmwbw2w 5 Ï2n

...w..w ;

Ïakwbw 5 Ï4k

...w..w ;

Ï3

awbwnw 5 Ï6n

...w..w .

Ï5

awnbw 5 Ï10n

...w..w ;

Ïn

abw2w 5 Ïn2

...w..w ;

Ï3

awbwkw 5 Ï3k 2

...w..w .

898887

n La semplificazione di radicali

ESERCIZIO GUIDA

Semplifichiamo i radicali: a) Ï9

64w; b) Ï6

27wx3wy6w (con x $0).

a) Scriviamo il radicando come potenza: 64 5 26; dividiamo poi per 3 (che è il M.C.D. tra 9 e 6) l’indice diradice e l’esponente del radicando:

Ï9

64w 5 Ï9

26w 5 Ï3

22w 5 Ï3

4w.

b) Scriviamo il radicando come una potenza; l’esponente del radicando è 3, quindi dividiamo per 3 l’indi-ce di radice e l’esponente del radicando:

Ï6

27wx3wy6w 5 Ï6

33wx3wy6w 5 Ï6

(3wxyw2)w3w 5 Ï3xwy2w.

90

VERO O FALSO?

a) Ï9

27w 5 Ï3

3w d) Ï6

a8wb4w 5 Ï3

a4wb2wb) Ï

3

a3w 1w bw3w 5 a 1 b e) Ï8

34w 1w 5w4w 5 Ï3w1w 5wc) Ï(1w 1w Ïw2ww)2w 5 1 1 Ï2w f) Ï

8

16w 5 Ï4

8w FVFV

FVFV

FVFV

91

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699

ESERCIZIParagrafo 4. I radicali in R10

Ï6

4aw2bw12w; Ï10

4aw4bw2w.

!6

}1

9§}§ 1§ a§2§1§ }§2

3}§ a§

!4

}4§(2§b

2§ 1

5§1§)2

}§!6

}b§2

(§1

a§ 2

2§b

1§1

)§2

§1}§

!6

}4§c

a4§

2

}§ ; !10

}4§a

c§2

6

b§2

}§ .104

103

102

101

100 !4

}1

x§6

3

x§2§2

2§x

3§2

2

}§!6

}x

a§ 2

2

§1

1§ 4

2§a

x§1

1§ 4

1}§

!9

}a§3

1§ 3§a

82§ a

6

§3a§1§ 1

}§!x§2

1§ }x§a4

§2}§ 1§ 2§a2§

!6

}(§a2§

2§a

1§2

)(§a

1§1§ 1§)3

}§109

108

107

106

105

La semplificazione dei radicali con la discussione sul segno dei radicandi

ESERCIZIO GUIDA

Semplifichiamo i radicali:

a) Ï4

(2w 5w)6w; b) Ï6

xw2 yw4w; c) Ïxw2w2w 4wxw 1w 4w; d) !8

}x§1

2

§2

1§ 6

1§x

4§1

x§1

9§x

4§2

9}§.

a) Ï4

(2w 5w)6w 5 Ï4:2

(2w 5w)6w;2w 5

Poiché (2 5)6;25 (2 5)3 è negativo, dovendo essere il radicando sempre positivo, occorre introdurre il

valore assoluto:

5 Ïu2w 5wu3w 5 Ï12w5w.

b) C.E.: ∀ x [ R, ∀ y [ R. Infatti il radicando è positivo o nullo per qualsiasi valore attribuito a x o a y.

Ï6

xw2yw4w 5

36/Ï(xwyw2)w2/1w 5 Ï3 uxwuyw2w.

Per avere il radicando non negativo, dopo la semplificazione occorre introdurre il valore assoluto di x.

c) Ïxw2w2w 4wxw 1w 4w 5 Ï(xw 2w 2w)2w 5 C.E.: ∀ x [ R, perché l’esponente del radicando è pari.

5 ux 2 2u, perché un radicale deve essere non negativo.

d) !8

}x§1

2

§2

1§ 6

1§x

4§x

1§1§9x§4

2

9}§ 5 !8

}(§(

1

x§2

1§ 3

7§x

)

)§2

2}§ 5 !8 1}§1

x§2

1§ 3

7§x}§2

2§ 5

Affinché la frazione algebrica esista, deve essere 1 2 3x Þ 0, ossia x Þ }1

3} : C.E.: ∀ x Þ }

1

3} .

Poiché l’esponente del radicando è pari, il radicale esiste:

5 !4 u}§1

x§2

1§ 3

7§x}§u§ .

Abbiamo dovuto introdurre il valore assoluto perché ci sono valori di x, ammessi dalle C.E., che rendo-no il radicando negativo (per esempio, x 5 2 8).

110

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 44: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

!6

}4§x

x§2

2

1§1§ 2

4§x

x§1

1§ 1

1}§ ; !6 §§ . 3x Þ 2 }

1

2} , !3 )}§2

x

x§ 1

1§ 1

1}§)§; x . 2 1, !}

x§3

1

a§2

1}§4

!10

}3§2

(

(§a

a§1

2§ 1§1

)

)§5

1

§0

}§ ; !4 §§ . 3a . 2 1, !}2§(

a

a§1

2§ 1

1§)2

}§; x Þ6 1, !)}§2(§x

x§1

2§ 1

1§)}§)§4

!6

}4§(x§

2

9§1

(x§ 1

1§ 2§1)§2

2

x§)x§2

}§ ; !8

1§2§ }2§a

a§b2§ b

2§2§1}§ . 3x Þ 2 1, !3 )}§2

3

x§(

(

x§x

1§2§ 1

1§)

)}§)§; a Þ 0, b Þ 0, !4

}§a

b§a

2

1§}§4

Determina per quali valori di x sono soddisfatte le seguenti equazioni:

a) Ï4xw 2w 5 2x; b) Ïxw22w 1w0xw 1w 2w5w 5 5 2 x. [a) x $ 0; b) x # 5]

126

125

4(x 22 2x 1 1)(x 2 1)

}}}(x 2

2 1)(x 1 1)124

27a6

}}}x3

1 3x21 3x 1 1

123

700

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Semplifica, se è possibile, i seguenti radicali dopo aver indicato le condizioni di esistenza.

Ï9

0,w02w7w; Ï6

(2w 2w)4w; Ï8

36w. 3!3

}1§3

0}§ ; Ï3

4w; Ï4

6w4Ï9

27wxw3w; !8

}4§x

a4§2

}§ . 3x $ 0, Ï3

3xw; x Þ 0, !4

}2§

x§a2

}§4

Ï6

a3wb6w; Ï10

64wx4wy1w0w. [a $ 0, Ïabw2w; Ï5

8xw2wyw5w]

Ï4

16w(aw 2w 1w)2w; Ï6

a2w(aw 1w 3w)4w. [Ï4waw2w 1ww; Ï3

waw(aw 1w 3w)2w]

!6

}8§b

a6§3

}§ ; Ïxw22w 6wxw1w 9w. 3a . 0, b Þ 0, !}

2

b§a2}§ ; x 2 34

!}4

9§}§ a§6§; !}6§1

4}§ a§8b§10§. 3}

2

3} ua u3; }

1

8} a 4 ub u54

Ïaw42w 8waw2

1w 1w6w; Ï4aw2xw 2w. [a22 4; 2ax]

!}9§b

a§4

6

}§ ; !9

}2§16§y

a6§

3b§6

}§. 3}3b

a2

3

}, b Þ 0; a $ 0, y Þ 0, !3

2}§6a

y§b2§

2

}§4Ï4

a4wb6w; Ï8

a2w 2w 2waw1w 1w. [Ïa2wwbw3w; Ï4

waw2w 1ww]

!4

}4§x§

2

a

1§4§ 4§y2

}§ ; !8

}a§a

2

4

§1

(a§ 4

2§a§ 1

4§)4

4}§ . 3a Þ 0, non semplif.; a Þ 2 2, !4

}a§

2(§a

a§1

2§ 2

)§2

}§4

!12§§24(x 81 4x6

1 4x 4)}}}

54b6(a21 6a 1 9)

122

121

120

119

118

117

116

115

114

113

112

BRAVI SI DIVENTA c E34

VERO O FALSO?

a) Ï(2w9)w2w 5 9

b) Ï4

(1w 2w Ïw3ww)2w 5 Ï1w2w Ïw3wwc) Ï6

a3w 5 Ïaw

d) Ï4

(2wxw2w 3w)2w 5 Ï2xw 2w 3w

e) Ï12

(2w27w)6w 5 Ï2w27w

f) Ïn

anw 5 a , ∀ a [ R e ∀ n [ N. FV

FV

FV

FV

FV

FV

111

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701

Paragrafo 4. I radicali in R1

0 ESERCIZI

ESERCIZIO GUIDA

Riduciamo allo stesso indice i seguenti radicali, supponendo verificate le C.E.:

a) Ï4

2aw2w, Ï6

3awb3w, Ï3

a2wb4w; b) Ï6

(aw 1w bw)2w, Ïaw1w bw, Ï3

aw1w bw2w.

a) Calcoliamo il minimo indice comune, ossia il m.c.m. fra gli indici: m.c.m.(4, 6, 3) 5 12.Applichiamo la proprietà invariantiva:

Ï4

2aw2w 5 Ï12

(2wa2w)3w 5 Ï12

8aw6w; Ï6

3awb3w 5 Ï12

(3wawbw3)w2w 5 Ï12

9aw2bw6w; Ï3

aw2bw4w 5 Ï12

(aw2bw4)w4w 5 Ï12

aw8bw16w.

127

?3 ?2 ?4

b) Calcoliamo il minimo indice comune:

m.c.m.(6, 2, 3) 5 6.

Applichiamo la proprietà invariantiva: l’indice del primo radicale è già 6,

Ï2

aw 1w bw 5 Ï6

(aw 1w bw)3w,

Ï3

aw 1w bw2w 5 Ï6

(aw 1w bw2)w2w.

Abbiamo ottenuto tre radicali di indice 6:

Ï6

(aw 1w bw)2w, Ï6

(aw 1w bw)3w, Ï6

(aw 1w bw2)w2w.

?3

?2

n La riduzione di radicali allo stesso indice

Riduci allo stesso indice i seguenti radicali. (Qui e in seguito, se non vengono date indicazioni diverse, supponiverificate le C.E.)

Ï3w, Ï3

3w, Ï4

3w. [Ï12

72w9w; Ï12

81w; Ï12

27w]

Ï3

2w, Ï3w, Ï6

5w. [Ï6

4w; Ï6

27w; Ï6

5w]

Ï12

52w, Ï4

6w, Ï3

7w. [Ï12

52w; Ï12

21w6w; Ï12

24w01w]

Ï5w, Ï4

7w, Ïaw. [Ï4

25w; Ï4

7w; Ï4

aw2w]

Ï4

a3w, Ï3

aw, Ï2aw2w. [Ï12

aw9w; Ï12

aw4w; Ï12

64waw12w]

Ï12

3xw2yw3w, Ï4

2xwyw2w, Ï3

3xwyw. [Ï12

3xw2yw3w; Ï12

8xw3yw6w; Ï12

81wxw4yw4w]

Ï6

(aw 2w bw)2w, Ïaw 1w bw, Ï3

aw 1w bw. [Ï6

(aw 2w bw)2w; Ï6

(aw 1w bw)3w; Ï6

(aw 1w bw)2w]

Ï15

25waw3bw4w, Ï3

3awb2w, Ï5

5aw2bw. [Ï15

25waw3bw4w; Ï15

24w3aw5bw10w; Ï15

12w5aw6bw3w]

Ïaw1w 2w, Ï3

aw21w 4waw1w 4w, Ï4

(aw 1w 2w)3w. [Ï12

(aw 1w 2w)6w; Ï12

(aw 1w 2w)8w; Ï12

(aw 1w 2w)9w]

!5

}x

y§1

2§ 1

1}§ , !}

a§ 1

3§b

}§ , !10

}z

z§2

1§ t

t}§. 3!10

}(

(§ xy§ 1

2§ 1

1§)

)2

2

}§ ; !10

}(§a§2

1

4§3

b§)5

}§ ; !10

}z

z§2

1§ t

t}§4137

136

135

134

133

132

131

130

129

128

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702

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

!}(§x§ 2

2§ y§)3

}§ , Ï3(aw 1w bw)4w, !12

}a

a§2

1§ b

b}§. 3!12

}(§x§ 2

6§4

y§)1

§8

}§ ; Ï12(aw 1w bw)1w6w ; !12

}a

a§ 2

1§ b

b}§4

!}x§2

1

x§y

1}§ , !6

}2§x

x§2

z§ 1}§ , !4

}x§3

3y}§. 3!12

}(§6

x

4§1

x§6y

1§)

6

6}§ ; !12

}(§2x§x§

2

2z§2

1§) 2}§ ; !12

}x§2

9

7

y§3

}§4

!3}(§2x§ 3

2§ 1§)t

}§ , !6}4§(x§2

2

t§ 1§)}§ , !}

3§a

2§2

x§ 1}§. 3!6

}(§2x§ 2

9§1§)2

§t

}§ ; !6}4§(x§2

2§t

1§)}§ ; !6

}(§3a§8

2

x§3

1§)3}§4

n Il confronto di radicali

140

139

138

ESERCIZIO GUIDA

Confrontiamo i radicali Ï43w, Ï3

3w, Ï67w.141

Riduciamo allo stesso indice:

Ï43w 5 Ï12

3w3w 5 Ï1227w

Ï33w 5 Ï12

3w4w 5 Ï1281w

Ï67w 5 Ï12

7w2w 5 Ï1249w

27 , 49 , 81.

Mettiamo i radicali nello stesso ordine dei radicandi:

Ï43w , Ï6

7w , Ï33w.

Confronta i seguenti radicali.

Ï2w, Ï35w, Ï6

12w. [Ï2w , Ï612w , Ï3

5w]

Ï90w, Ï580w, Ï10

12w0w. [Ï1012w0w , Ï5

80w , Ï90w]

!}2

3§}§ , !3}3

4§}§ , Ï64w. 3!}

2

3§}§ ,!3}3

4§}§ , Ï64w4

Ï33w, Ï2w, Ï5

5w. [Ï55w , Ï2w , Ï3

3w]145

144

143

142

Disponi in ordine crescente i seguenti radicali dopoaverli ridotti allo stesso indice.

Ï5w, Ï36w, Ï4

10w, Ï7w.

Ï8w, Ï414w, Ï6

25w, Ï328w.

Disponi in ordine crescente i seguenti numerireali.

Ï427w, 2,2, Ï5w, Ï3

18w.

148

147

146

5. La moltiplicazione e la divisione fra radicali

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 670

VERO O FALSO?

a) Il prodotto di due radicali è un radicale che haper indice il prodotto degli indici e per radicando il prodotto dei radicandi.

b) }ÏÏ

3

3

xwyw}5!3

}x

y§}§ , ∀x [R1

0 e ∀y [R1.

c) Il prodotto dei radicali Ï35w

e Ï47w è il radicale Ï12

35w. FV

FV

FV

149 VERO O FALSO?

a) È possibile trasportare fuori dal segnodi radice un fattore solo sel’esponente è multiplo dell’indice.

b) Il fattore a 16, portato fuori dal segnodi radice quadrata, diventa a 4.

c) I radicali Ï4aw14wbw3w e ua u3 Ï4

aw2bw3w ,con b [R1

0 , sono equivalenti. FV

FV

FV

150

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703

ESERCIZI

ESERCIZI

n La moltiplicazione fra radicali

ESERCIZIO GUIDA

Eseguiamo le seguenti moltiplicazioni fra radicali:

a) !3

}5

3§}§ ?!3

}2§9

5}§ ?!3

}5

2§}§; b) !}2

b§a}§ ?!3

}a§6

b§2

}§ (a $ 0, b . 0).

a) Poiché gli indici dei radicali sono uguali, è sufficiente applicare il teorema del prodotto

Ïn

aw ? Ïn

bw 5 Ïn

aw? bw:

!3

}5

3§}§ ?!3

}2§9

5}§ ?!3

}5

2§}§ 5!3

}5

3§}§ ?§}2§9

5}§ ?§}

5

2§}§ 5!3

}3

2§}§ .

b) Poiché i radicali hanno indici diversi, li riduciamo allo stesso indice:

!}2

b§a}§ 5!6

}8§b

a§3

3

}§ e !3

}a§6

b§2

}§ 5!6

}a§3

2

6

b§4

}§ .

!}2

b§a}§ ?!3

}a§6

b§2

}§ 5!6

}8§b

a§3

3

}§ ?!6

}a§3

2

6

b§4

}§ 5

Il prodotto è un radicale che ha per indice lo stesso indice e per radicando il prodotto dei radicandi:

56Îããã? 5!6

}2§a

9§5b}§ .

a 2? b 4/

36\ 9

28\a 3

b 3/

151

3

Esegui le seguenti moltiplicazioni fra radicali e semplifica i risultati. Supponi che siano verificate le C.E.

Ï48w ? Ï3w; Ï3

3w ? Ï3

9w; Ï32w ? Ï2w. [12; 3; 8]

Ï5

12w Ï5

36w Ï5

18w; Ï6

2w Ï6

8w Ï6

32w. [6; Ï8w]

Ï6

3w ? Ï3w ? Ï3

3w; Ï4

7w ? Ï6

7w ? Ï3

7w. [3; Ï4

73w]

Ï6

aw ? Ïa3w Ï3

a2w; Ï5

xw Ï10

x3w Ïxw. [Ï3

a7w; x]

!5

}6

5§}§ ?!5

}3

4§5

2}§ ? Ï5

2w; !}3

4§}§ ?!}2§8

7}§ ? Ï6w. 3Ï5

2w; !}4

3§}§4!}

5

4§}§ ?!}3§8

0}§ ? Ï6w; !}

1§5

2}§ ?!}

2§8

5}§ ?!}

1§3

2}§ . 3Ï2w; !}

3§1

0}§4

!6

}x

2§74}§ ?!6

}x§8

y§5

}§ ?!6

}y

1§2}§ ; !}

4§(a§5

2

a§2

b§) 2

}§ ?!}1§2§

2

(a

5§a

2§b§

2

b§)4}§ . 3!}

3

2§}§ }x§y}§; !}

3§a§(a

5§b

2

§b)§2}§4

Ïyw ?!3

}x§2

2

}§ ; !6

}2§8

7

a§b§3}§ ?!}

3§2

b}§ ?!3

}4§1

a}§ . 3!6

}x§

4

4

y§3

}§ ; !6

}1§6

1

a}§4159

158

157

156

155

154

153

152

Paragrafo 5. La moltiplicazione e la divisione fra radicali

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704

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

n La divisione fra radicaliESERCIZIO GUIDA

Eseguiamo le divisioni fra radicali:

a) !4

}1

2§}§ ;!3

}1

2§}§ ; b) Ï4

24wabw2w ; Ï2bw (con a $ 0 e b . 0).

160

a) !4

}1

2§}§ ;!3

}1

2§}§ 5

Portiamo allo stesso indice:

5!12 1}§1

2}§2§

3§ ;!12 1}§1

2}§2§

4§ 5

Applichiamo il teorema del quoziente

Ïn

aw ; Ïn

bw 5 Ïn

aw ;w bw:

5!12 1}§1

2}§2

3§ ;§ 1§}1

2§}§24§ 5!12 1}§1

2}§2

3§2§4§ 5

5!12 1}§1

2}§2§

21§ 5 Ï12

2w.

b) Ï4

24wawbw2w ; Ï2bw 5 Ï4

24wabw2w ; Ï4

(2wb)w2w 5

5 Ï4

24wawbw2;w 4wbw2w 5 Ï4

6aw.

Esegui le seguenti divisioni fra radicali. (Supponi che siano verificate le C.E.)

Ï9w ; Ï3w; Ï7w ; Ï5w; Ï8w ;!}4

3§}§ . 3Ï3w; !}7

5§}§ ; Ï6w4Ïaw2w ; Ïaw; Ïaw ; Ïbw; Ïxw3w ;!}

x§y

2

}§ . 3Ïaw; !}a

b§}§ ; Ïxyw4Ï4

2w ;!4

}8

5§}§ ; !3

}3

2§}§ ;!3

}3

2§}§ ; Ï7

32w ; Ï7

2w6w . 3!4

}5

4§}§ ; 1; !7

}1

2§}§4Ï5w;!4

}2

8§5

1}§ ; Ï3

2w ;!12

}8

9§}§ ; !1§1§ }3

5§}§ ;!}4

5§}§ . [3; Ï12

18w; Ï2w]

Ïxw;!4

}x

y§4

5

}§ ; Ï3

aw ;!12

}a

b§2

3

}§ ; Ï4w; Ï4

8w. 3!4

}x

y§4

3}§ ; Ï12

awbw2w; Ï4

2w4

n Espressioni con moltiplicazioni e divisioni

Semplifica le seguenti espressioni contenenti moltiplicazioni e divisioni fra radicali. Supponi i radicandi nonnegativi.

165

164

163

162

161

Ï12w5w ;!}5

6§}§ ? Ï6w [30]

(Ï8w ? Ï48w) ; (Ï24w ? Ï6w) 3!}8

3§}§4Ï3

16w2w ; 1!}3

2§}§ ? Ï6

43w2w2 [Ï6

18w]

Ï3

a6wb7w ; Ïabw2w ? Ïa2wbw [Ï6

a1w5bw11w]

Ï3

3aw2cw ; Ï9

27waw ? Ï3

9cw2w [Ï9

72w9aw5cw9w]170

169

168

167

166 1!4

}x§z

5

§2

y}§ ?!4

}x§z

4y}§2 ?!4

}x

z§}§ [1]

!}x

y§}§ ;!}x

z§2

}§ ?!}x

y§}§ 3!}x

z§2}§4

!}3§a

c§b2

}§ ;!}9§c

b§2

}§ ?!}a

3§}§ 3}a

3}4

!1§2§ }x§1

2}§ ;!1§1§ }

x

1§}§ ? }x

Ï3

2

xw1

2w} 3!6

}(§x§ 2

x§ 1§)3}§4174

173

172

171

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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705

ESERCIZI

!x§ 2§ }x

9§}§ ;!3

}x§2

1

x§ 3}§ ;!6

}(§x§ 2

2§x

3§)3

}§ [Ï6

8(wxw1w 3w)w]

!§?!}x§2

x§4

}§;!}x§

22§x2§1§6}§ 3!}

x§ 22

x§2

1§6}§4

!3

}x§

1

1§ y}§ ?!}

x

x§ 1

2§ y

y}§ ?!}

x§x

2

§2

1§ y

y§2

}§ [Ï6

xw1w yw]

!}x

x§1

2§ y

y}§ ?!}

3§2

(§x

(x§22§2§ y

y§)

2)}§ 3!}

3§(x§2

2§ y§)}§4

!}1§2(§x

5

2

§(

2

x§1

2§a

a

x§)

1

2§ a§2)

}§ ?!}1§4

0

(§(

x

x§2

1§ a

a§)

)4

}§ [Ï6(wxw2w aw)(wxw1wa)w2w]

!4

}x§2

1§y§y}§ 1§ 1§ ?!8

}2§x

x§1

1§ 3

2§y

y}§ ;!}

x§x

1§1§ 3

y§y}§ ; Ï8

xw 1w yw 3!8

}2§(x§

1

1§ 3§y)}§4

!}b§

2

b

2§22

§b§2

1§2

}§ ?!3

}b

b§ 1

1§ 1

2}§ ;!6

}b

b§2

1

2§ 1

4}§ 3!6 §§4

n Il trasporto di un fattore fuori dal segno di radice

(b 2 2)4(b 1 1)}}(b 2 1)3(b 1 2)

181

180

179

178

177

x224x

}}x2

28x116176

175

ESERCIZIO GUIDA

Trasportiamo fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili nei seguenti radicali:

a) Ï3

24w; b) Ï4

29w; c) !}1§3

6}§; d) Ï9aw8bw (b $ 0); e) Ï3

aw51w 3waw4

1w 3waw31w aw2w (a $ 2 1).

a) Ï3

24w 5 Ï3

8w? 3w 5 Ï3

2w3?w 3w 5 Ï3

2w3w ? Ï3

3w 5 2 ? Ï3

3w.

b) Ï4

29w 5 Ï4

28w ?w2w 5 Ï4

28w ? Ï4

2w 5 22? Ï4

2w 5 4Ï4

2w.

c) !}1§3

6}§ 5 }

ÏÏ

1

3w6w

} 5 }Ï

4

3w} 5 }

1

4} Ï3w.

d) Ï9aw8bw 5 Ï3w2?w aw8

?w bw 5 Ï3w2w ? Ïaw8w ? Ïbw 5 3 ? a 4? Ïbw.

e) Raccogliamo a 2 e riconosciamo il cubo di un binomio:

Ï3

aw51w 3waw4

1w 3waw31w aw2w 5 Ï3

aw2 (waw31w 3waw2

1w 3waw 1w 1w)w 5 Ï3

aw2 (waw 1w 1w)3w 5 Ï3

aw2w ? Ï3

(aw 1w 1w)3w

Poiché per ipotesi a $2 1, il fattore (a 1 1) non è negativo:

5 (a 1 1) ? Ï3

aw2w.

182

Trasporta fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili supponendo che non siano negativi.

Ï18w; Ï12w; Ï3

54w; Ï3

40w. [3 Ï2w; 2 Ï3w; 3 Ï3

2w; 2 Ï3

5w]

!}1§3

6}§ ; !}

5

4§}§ ; !3

}2§2

7}§ ; !3

}8

5§}§. 34 ? !}1

3§}§ ; }1

2} Ï5w; }

1

3} Ï3

2w; 2!3

}1

5§}§4184

183

Nel sito: c 17 esercizi di recupero

Paragrafo 5. La moltiplicazione e la divisione fra radicali

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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706

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Ï40w; Ï24w3w; Ï12w5w; Ï3

16w. [2 Ï10w; 9 Ï3w; 5 Ï5w; 2 Ï3

2w]

Ï3

96w; Ï3

81w; Ï4

32w0w; Ï4

24w3w. [2 Ï3

12w; 3 Ï3

3w; 2 Ï4

20w; 3 Ï4

3w]

!}3

8§}§ ; !}7

2§2

5}§ ; !3

}8§8

1}§ ; !3

}1§3

6

3§0}§. 3}

1

2}!}

3

2§}§ ; }6

5} Ï2w; }

2

3}!3

}1

3§}§ ; }1

2}!3

}3

2§3

0}§4

Ï3

32w0w; Ï3

37w5w; Ï4

11w2w; Ï4

40w5w. [4 Ï3

5w; 5 Ï3

3w; 2 Ï4

7w; 3 Ï4

5w]

Ï5aw8bwcw2w; Ï3

6awbw3cw6w; !4

}8§2

1}§ x§12§ ; Ï2aw 2bw. 3a 4c Ï5bw ; bc 2 Ï3

6aw ; }1

3} x 3Ï4

2w; a Ï2bw4Ï3

aw31w 3waw2

1w 3waw 1w 1w; Ï3

aw6 (wxw 2w yw)3w; Ï3

3bw6w. [a 1 1; a 2 (x 2 y); b 2 Ï3

3w]

Ïxw21w xw2yw ; Ï4w1w 4wbw2w; Ïxw2yw 2w 3wxw2w . [x Ï1w1w yw; 2 Ï1w1w bw2w; x Ïyw 2w 3w]

Ïx6w 2w 2wx3wb3w 1w bw6w ; !}3§a§22§9

1

b§82

a§x§1§ 2§7

}§ . 3x 32 b 3; }

a 2

b

3}!}

3§1

x}§4

!4

}(§a

a§2

1§ 3

3§)5}§; Ï8(wx5w 2w 6wx4w 1w 9wx3w)w. 3}a 2

1

3}!4

}a

a§ 1

2§ 3

3}§; 2x(x 2 3) Ï2xw4

!3

}2§4

7}§ a§3b§6§; Ï4

(aw22w 1w)(waw2w 1w)3w. 3}

1

3} ab 2 Ï3

4w; (a 2 1) Ï4

a1w 1w4Ï4xw 2w 1w2bw; Ï4

bw41w bw4xw ; Ï3

(2w 2w xw)2w aw6bw. [2 Ïxw 2w 3wbw; b Ï4

1w1w xw; a 2 Ï3

(2w 2w xw)2w bw]

!a§22§ }

1

9§}§ ; !}2§7

5

a

b§2}§ ; Ï4

xw41w xw4bw2w. 3}

1

3} Ï9aw2w2w 1w ; }

5

1

b} Ï7aw; x Ï4

1w1w bw2w4!}

a§4

5x§8

3

}§ ; !3

}a§

4(§x

2§2

7§1§)5

}§ . 3}a

4

2x} !}

a§3

x}§ ; }

a(x

3

2 1)} Ï3

a(wxw2w 1w)2w4

!3

}5§4

(

(§x

2§1

x§ 1

3§)

15§)4

}§ ; !}(§x§1§2

2

7§)5

§x§3

}§ . 3}3(2

x

x

1

1

3

1)} !3

}2§(

(

x§2x

1§ 1§3)§1

2

)}§ ; }

x(x 1

3

2)2

} !}(§x§1

3§ 2§)x}§4

!}8§0(§a

a2§ 2

2§ 2

4§)3

§a4

}§ ; !}1§00§(

x

x§3(

2§x§

2

1§2

)3§ 1§)4

}§ . 34a2(a 2 2)!}a§

1

5§ 2}§ ; 10x(x 1 1)2Ïx(wxw2w 1w)w4

!3

}(§a§2

8§ 1

1§)7

§a4

}§ ; !}(§x

(§2

x

2§22

§ 2§x

4§)

x

(§ x

1§ 2§4)§2

3

)§2

}§ . 3}a(a 2

3

1)2

}?!3

}a§(a§3

2§ 1§)}§ ; }

x 2

1

2} !}

x§2

x§ 2}§4

!}(

(§x

x

3

§2

1

2§ 4

1§x

6

2

§)

)3§2

}§ ; !}1§8a§5(§x

x§4

1§ 3§)3

}§ . 3}xx

2

2

4} ?}

Ïxw2

1

2w 1w6w} ; }

3a2(

x

x2

1 3)} Ï2aw(xw 1w 3w)w4

Fattori trasportati fuori dal segno di radice e discussione

201

200

199

198

197

196

195

194

193

192

191

190

189

188

187

186

185

ESERCIZIO GUIDA

Trasportiamo fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili nei seguenti radicali:

a) Ïa6wbw; b) Ï3

12w5aw3bw ; c) Ï3

8aw3bw9cw2w; d) Ï2aw22w 4waw 1w 2w.

202

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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707

ESERCIZI

a) C.E. di Ïa6wbw : b $ 0.

Ïaw6bw 5 ua 3 u Ïbw.

Introduciamo il valore assoluto di a3 poiché leC.E. non garantiscono che sia a 3

$ 0.

b) C.E. di Ï3

12w5aw3bw : ab $ 0.

Ï3

12w5aw3bw 5 Ï3

53waw3bw 5 5 ua u Ï3 ubwuw.

Introduciamo i valori assoluti di b e a poichéle C.E. non assicurano che il radicando sia $ 0e per rendere vera l’uguaglianza.

c) C.E. di Ï3

8aw3bw9cw2w : ab $ 0.

Ï3

8aw3bw9cw2w 5 Ï3

2w3aw3bw9cw2w 5 2ab 3 Ï3

c2w.

I valori assoluti non occorrono, perché le C.E. ga-rantiscono che ab 3

$ 0, essendo ab35 ab ? b2

$ 0.

d) C.E. di Ï2aw22w 4waw1w 2w 5 Ï2w(aw 2w 1w)2w : ∀a [ R.

Ï2w(aw 2w 1w)2w 5 ua 2 1 u Ï2w.

Infatti le C.E. non garantiscono che sia a 2 1 $ 0

mentre Ï2(waw2w 1w)2w $ 0.

COMPLETA Nelle seguenti uguaglianze sono stati trasportati fuori dal segno di radice tutti i fattori possibilisenza mettere i necessari valori assoluti. Aggiungili dove mancano.

Ïx2w 5 x; Ïx3w 5 x ? Ïxw; Ïabw2w 5 bÏaw.

Ïxw4w 5 x 2; Ïxw5w 5 x 2? Ïxw; Ï3

a6w 5 a 2.

Ï3

8aw3bwcw3w 5 2ac Ï3

bw;w !3

}2§b

7§6

a

c§3

}§ 5 }3

b

a2

}!3

}1

c§}§ .

Ïaw2?w bw 5 a Ïbw; Ï2aw4bw2w 5 a 2

? b ? Ï2w;

Ï9aw4bw 5 3a 2 Ïbw.

206

205

204

203 Ï4

a4wb8wcw 5 ab 2 Ï4

cw; Ï5

32waw5bw 5 2a Ï5

bw;

Ï6

aw12wbw6cw 5 a 2b Ï6

cw.

!4

}1§6

c

a§8

4

§b}§ 5 }

2

c

a2} Ï4

bw; !}4§a

c4

2

§d}§ 5 }

2

c

a2} Ïdw.

Ï9(waw2w 1w)2wbw 5 3(a 2 1) Ïbw;

Ï16waw2 (wbw 2w 1w)2w 5 4a (b 2 1).

209

208

207

Trasporta fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili.

Ï16wbw4cw; Ï3

27waw2bw12wxw6w; Ï3

12wxw3yw2w. [4b 2 Ïcw; 3b 4x 2 Ï3

aw2w; x Ï3

12wyw2w]

Ï(aw22w 2waw1w 1w) bw ; Ï3

6xw2yw3cw6w; Ï5

10wxw5yw4w. [ua 2 1 u Ïbw; yc 2 Ï3

6xw2w; x Ï5

10wyw4w]

Ï4

16wbw4cw; Ï3

64wxw2bw6yw9w; Ï81wxw4yw6w. [2 ub uÏ4

cw; 4b 2y 3 Ï3

xw2w; 9x 2 uy u3 ]

Ï12waw21w aw2xw; Ï3

15wxw31w xw5w. [ua u Ï12w 1w xw; x Ï3

15w 1w xw2w]

Ï4xw2cw; Ï3

81wxw6yw12wcw2w. [2 ux u Ïcw; 3x 2y 4 Ï3

3cw2w]

Ïaw2bw21w 4wbw2w; Ï3

awbw32w bw4w. [ub u Ïaw2

1w 4w; ub u Ï3 uaw 2w bwuw]

Ïaw2bw 1w bw2aw2w; Ï3

27waw31w 2w7w. [ua u Ïbw1w bw2w; 3 Ï3

a3w 1w 1w]

Ï16waw2 (wbw22w 2wbw 1w 1w)w; Ï16w(aw2xw 1w 2wawxw 1w xw)w. [4 ua(b 2 1) u; 4 ua 1 1 u Ïxw]

Ï(xw22w 4w)(wxw2w 2w)w; !}x§3

2§ 3

x§x

2

§2

2

1§ x

3§x§2§ 1

}§ . 3ux 2 2uÏxw1w 2w; }ux

Ï2

xw1u

}4218

217

216

215

214

213

212

211

210

Paragrafo 5. La moltiplicazione e la divisione fra radicali

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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708

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

!}x§4

2

x§1

3

§ 2

2§x

4§1

x§2

1}§ ; !}

x§2

8

2

1§x§5

3

x}§ . 32u}x 1

x

1}u Ïxw2w 1w; 4

Ï(xw 2w 1w)3w; !4

}(§x

2§1

7§a

3

5

§)4}§ . 3(x 2 1)Ïxw2w 1w; }

a

uxÏ4

1

27w3

awu

}4Ï(xw2

2w 9w)(wxw21w 3wx)wxw3w; !}(§x§2

(

2§1§2

1§)

x

(§x

)2

§2

4

1§x§ x§)

}§ . 3x 2(x 1 3)Ïxw2w 3w; }x 1

2

1} Ïxw2w 1w4

!}c§(

a

x§4

2

b§4

1§)6}§ ; Ï3xw2

2w 1w8xw 1w 2w7w. 3}ux

a

2

2b

1

2

u3}!}

1

c§}§ ; ux 2 3u Ï3w4Ï3

x5w 1w 3wx4w 1w 3wx3w 1w xw2w; Ïaw51w aw4w. [(x 1 1) Ï3

xw2w; a 2 Ïaw1w 1w]

n Moltiplicare, dividere e portare fuori dal segno di radiceDopo aver eseguito le moltiplicazioni e divisioni indicate, trasporta fuori dal segno di radice i fattori possibili.Supponi che i fattori che compongono i radicandi siano positivi.

Ï24w ? Ï30w; !}4

5§}§ ?!}1§3

25}§ ; !3

}3

2§}§ ?!3

}9

4§}§ . 312Ï5w; }1

1

0} Ï3w; }

3

2}4

Ï4

4aw3bw2w ? Ï3

4aw2bw ; !3

}1

9§}§ x§2§ ?!5

}2§1

7}§ x§4y§3§. 32a Ï12

4aw5bw10w; }x

3}!15

}x§8

7

1

y§9

}§4

!}a§x

2§2

2§ 4

2§b

y2

}§ ?!3

}x

a§ 2

2§ 2

2§b

y}§ ? Ï6

(xw 2w 2wy)w5w 3(x 2 2y)!6

}(§a§2

§ 2§b)§1

(a§1§ 2§b)§3}§4

!6

}x§

2

1§ 1}§ ? Ï3

(xw2w2w 1w) 2w ;!}x§31§ 3§x

x§ 2

1§ 3

1§x2

§ 2§ 1}§ 3}xx

1

2

1

1} Ï6

xw 1w 1w4

!3

}2§a§

1

2§ 1}§ ?!}

(§4

2

a

a§2

2§2§ 1

1§)3}§ ?!3

}2

2§a

a§2

1§ 1

1}§ 3}Ï

6

2

2

a

aw2

1w1

1w}4

!6

}a§

2

a

2§ 1}§ ?!3

}a§1

2}§ 1§ a§2

1§ 2§ ?!6

}a§4 (§a§2

1

2§ 1§)4}§ ?!}

a§4

a§2§ 1}§ 3}a (a 2

1

2 1)}Ï6

a2w 1w 1w4Ï3

aw 1w 2w ?!3

}a§2

2§ 4

1§a§ 1§ 4

}§ ?!3

(a§2§2§ 4§)§?}§a2§1

a§3

2

2§a§8

1§ 4

}§ [Ï3

(aw 1w 2w)2w]

!3

}x§ 2§

1§ 6

9§x§1§ 9

}§ ?!6

}9§(x§

2

x§2§ 9§)4

}§ ;!}x§

3

§2

3§ 3§x§2

}§Trova le condizioni di esistenza dei radicali e, dopo aver eseguito le moltiplicazioni indicate, trasporta fuori dalsegno di radice i fattori possibili; metti il valore assoluto dove necessario.

Ï4

aw2bw3w ? Ï4

aw7bw9w; Ï6

b3wcw ? Ï6

3bw3cw 5w; Ï5

2xw3yw4w ? Ï5

16wxw3yw3w . [a 2b 3 Ï4

aw; bcÏ6

3w; 2xy Ï5

xyw2w]

!2

}x

6§y3}§ ?!3

}9§4

y

x§ 3}§ ; !6

}x§4

y§5

}§ ?!3

}2

x§y8§2

}§ ; !6

}8§b

a§4

4

}§ ?!4

}4

a§b2§2

}§ . 3}2

x}!6

}3§x

2

y§ 3}§; }

ux

y2

u}!}

x

y§}§ ; 2!6 u§}a

b§}§ u§4

!}x

x§1

2§ y

3}§!}

x

x§2

3§2

2§ y

y§3

2

}§ ?!}x§x2§

2

1

1§ 2

x§x

y

y§ 1

1§ y

y§2

2}§ ; !}x§

2

§2§ 2

x§x§1§ 1}§ ?!3

}x§1

2}§ . 3}x 1

1

y} Ïxw2w 3w ; }

x 2

x

1}? 1!6

}1

x§}§24234

233

232

231

230

229

228

227

226

225

224

223

222

221

220

9x}Ïxw2w 5w

219

BRAVI SI DIVENTA c E35

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 53: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

709

ESERCIZI

6. La potenza e la radice di un radicale

RIFLETTI SULLA TEORIA

VERO O FALSO?

a) Se a [ R1

0 e x, y, z [ N 2 {0}, allora (Ïx

awyw)z5 Ïxz

awyzw.

b) (Ï43w)7

5 3 Ï427w.

c) La radice cubica della radice quinta di a è equivalente alla radice ottava di a.

È vera l’uguaglianza (Ï6aw3w)2

5 a, con a [ R1

0 ? Motiva la risposta e fai altri esempi.

Perché l’uguaglianza 27 Ïzw 5 Ï49wzw, con z . 0, è falsa? Correggila in modo che diventi vera.

ESERCIZI

n La potenza di un radicale

237

236

FV

FV

FV

235

––© Teoria a pag. 673

ESERCIZIO GUIDA

Calcoliamo le seguenti potenze di radicali:

a) (Ï32w)5; b) (Ï5

2xwy2w)3

(x $ 0); c) (Ï65awb2w)3.

Applichiamo in tutti i casi il teorema della potenza: (Ïn

aw)m5 Ïn

awmw.

a) (Ï32w)

55 Ï3

2w5w 5 2 Ï32w2w 5 2 Ï3

4w.

b) (Ï52xwyw2w)

35 Ï5

(2wxyw2)w3w 5 Ï58xw3yw6w 5 yÏ5

8xw3wyww.

c) (Ï65awb2w)

35 Ï5awb2w 5 bÏ5aw.

238

Calcola le seguenti potenze di radicali.

(Ï3w)3; (Ï6

2w)3; (Ï5

2w)2; (Ï4

3w)2. [3 Ï3w; Ï2w; Ï5

4w; Ï3w]

(Ï12w)3; (Ï3

9w)6; (Ï10

7w)2; (Ï5

3w)2. [24 Ï3w; 81; Ï5

7w; Ï59w]

(Ï2aw5bw)3; (Ï3

3xw4yw)2; (Ï6bcw 3w)4. [2 a7b Ï2awbw; x 2 Ï3

9xw2yw2w; c 2Ï3bw2w]

[Ï3(xw 1w 3wy)w(xw 2w yw)w]2

; (Ï32xw 2w 3wyw)2. [Ï3

(xw 1w 3wy)w2 (wxw 2w yw)2w; Ï3(2wxw2w 3wy)w2w]

(Ï32aw 2w bw)

4; 1!}

3§a

a§1

2§ b

x}§2

3

. 3(2a 2 b) Ï32aw 2w bw; }

3

a

a

1

2

b

x}!}

3§a

a§1

2§ b

x}§4

[(x 1 2) Ï3w]2; [(3x 2 y) Ïaw]3

. [3(x 1 2)2; aÏaw(3x 2 y)3]244

243

242

241

240

239

Paragrafo 6. La potenza e la radice di un radicale

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 54: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

710

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

n Espressioni con potenze di radicali

Semplifica le seguenti espressioni con potenze di radicali. Supponi positivi i radicandi letterali.

1!3

}1§9

6}§2

2

? 1!3

}1§3

6}§2

2

; (Ï5w)3; (Ï3

25w)2 ; 1!3

}1

3§}§22

;!}2§1

7}§ . [Ï3

9w; Ï6

5w; Ï6

24w3w]

(Ï4

aw)2? (Ï3

a2w)3? Ïaw ; 3(a 2 2b) ;!}

a§3

2

a§ 22§b

}§42

. [a3; 3a 2(a 2 2b)]

1!6

1§2§ }x§x

2§1§ 3

y§y}§ ?!6

}x§4

2

y§ y}§2

3

;!}x§

1

1§ y}§ [Ïxw2w yw]

1!3

}a

b§}§ 1§ }a

b§}§ 1§ 1§ ;!3

}a

1§}§ 1§ }b

1§}§22

;!3 1}§a

a

3

2§ 2

2§ b

b§3

2}§2

2§ [1]

1!3

}a

b§2

2

}§ 1§ }a

b§2

2}§ 2§ 2§ ;!3

2§1§ }a

b§}§ 1§ }a

b§}§22

;!3

}(§a§2

a§ b§)4

}§ 3!3

}a§1

b§2}§4

n La radice di un radicale

249

248

247

246

245

ESERCIZIO GUIDA

Eseguiamo la radice di radicale: ÏÏ3w5ww.

Applichiamo il teorema della radice di una radice:

Ïm Ïnwaww 5 Ïm?n

aw.

La radice che otteniamo ha come indice il prodotto degli indici delle singole radici: 2 ? 3 5 6.

ÏÏ3w5ww 5 Ï6

5w.

250

Esegui le seguenti radici di radicali.

ÏÏ3w2ww; ÏÏ5w3ww; ÏÏw6ww.

ÏÏ3w7ww; Ï6 Ïw3ww; Ï3 Ï3w3ww.

ÏÏ3w2aww; ÏÏ3w3aww2bww3ww.

Ï3 Ïw6awwxww; Ï5 Ïw9aww2bww.

ÏÏwÏwwa5wwwb3www; ÏÏ3wa3wwb6ww.

Ï5 Ï5wxww2ww ; Ï8 Ïw2aww 10ww.256

255

254

253

252

251

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711

ESERCIZI

a) Poiché non possiamo portare dentro il segno

di radice fattori negativi, portiamo dentro }1

3},

mentre il segno 2 rimane fuori.

2 }1

3} Ï12w 5 2!1}§1

3}§2

2§ ?§4§? 3§ 5

5 2!§ ?§4§? 3/§ 5 2!}4

3§}§ .

b) Il fattore da trasportare è soltanto 2:

a 1 2!4

}3

8§}§ 5 a 1!4

2§4/ 1§?§§ 5 a 1 Ï4

6w .

c) Il fattore da trasportare è a 2 6, che, per la condi-zione posta, non è negativo:

(a 2 6) Ïaw2w 1w 5 Ï(aw 2w 6w)2w(aw 2w 1w)w.

3}

23/

1}

3 2/

Trasporta i fattori dentro il segno di radice, supponendoli non negativi.

3Ï2w; 4Ï3w; 2 2Ï3

2w; 3Ï3

3w; 2Ï4

7w.

(2 2)Ï7w; 2!1§2§ }1

4§}§ ; 3 1 2Ï3w; 12 }1

3}2Ï18w; }

1

5}!}

2

3§}§ 1§ 1§ .

2!}5§5

4}§ ; 2 }

4

3}!}

9

8§}§ ; 2 3!}2

3§}§ ; }1

6}!}

5

9§}§ ; }2

5}!}

2§8

5}§ .

3 Ïaw ; 2!3

}a§4

2

}§ ; 2 }1

2}!}

2§a

b}§ ; }

2

3} Ï18waw ; 2 }

1

2} Ï3

awbw2w .

a 2 2 Ï6

awbw ; b 22 2 Ï5

bw2w ; aÏaw; x2 Ïx3w; a2!}a

2§}§ .

2Ïaw 2w 1w; }a

1} Ï5

3aw3w; 12 }a

2}2Ï4aw; b3!}

b

3§2}§ ; 2 xÏ2xw.

(x 2 1)Ï5w; a2bÏ3

abw2w; a2Ï3

a2w 2w 1w.

3ab !}1§8a§7

3§b§2}§ ; 2 1 a !}

a§2§1

1§ 2§a}§. 3!}

2§7

a}§; 2 1!}

a§1

a§ 2}§4

(a 2 2) !3

}a§2

2§ 4

1§a§1§ 4

}§; (2 1 a) !}a§2§

1

1§ 2§a}§. 3Ï3

aw2w 2w; !}2§ 1

a§a

}§4}a

5}!}

a§2

1

1§0§a

}§; }a 2

2

5} Ï5aw. 3!}

5

2§}§ }§a§1

a§1

}§; !}(§a

2§2

0§a

5§)2}§4

}a

a

1

2

1

2}!}a§a

2

2§ 2

2§ 7

2§a

a§1

2§ 1

3§0}§; }

(a 2

1

2)}!}

a§a

2

§2

2§ 2

1§a}§. 3!}((§a

a§1

2§ 1

2§)

)

(

(§a

a§2

2§ 5

3§)

)}§; !}(§a§2

§ 2§)

a

(§a§2§ 1§)

}§4}a

a 1

1

1

2}!}

4§a

a§1

1§ 2

6}§ 2§ 2§ ; }

a

1}!}

a

a§2

2

1§ 2

a}§ 2§ a§. 3!}

2§(

a

a§1

1§ 1

2§)}§; !}

a§(a§3

2§ 2§)}§4269

268

267

266

265

264

263

262

261

260

259

258

ESERCIZIO GUIDA

Trasportiamo dentro il segno di radice un fattore:

a) 2 }1

3} Ï12w; b) a 1 2!4

}3

8§}§ ; c) (a 2 6) Ïaw2w 1w (a $ 6).

257

n Il trasporto di un fattore dentro il segno di radice

Paragrafo 6. La potenza e la radice di un radicale

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712

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

7. L’addizione e la sottrazione di radicali

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 675

VERO O FALSO?

a) I radicali 4 Ï5w e 4 Ï3

5w non sonosimili.

b) Tutti i radicali quadratici sono similitra loro.

c) I radicali 2 Ï75w e 5 Ï48w possonoessere trasformati in radicali simili.

d) Ï3w 1 Ï2w 5 Ï5w. FV

FV

FV

FV

282 TEST 8Ï3w è il risultato di una sola delle seguentiespressioni. Quale?

2 1 6 Ï3w14 Ï3w 2 3 Ï12wÏ3w 1 7 Ï4

3wÏ27w 2 11 Ï3wÏ18w 2 10 Ï3wE

D

C

B

A

283

Determina le C.E. e poni sotto forma di un unico radicale.

Ï2wÏ3w3ww; Ï3

2wÏw4ww; Ï2wÏw2ww.

Ï3 Ïw2ww; ÏÏw3xww; ÏÏ3w2awwbww2ww.

!a§!§3§a§§!4§§}a

1§§§}§§§ ?!4

a§!§3§a§§2!§§}a

1§§§}§§§Ï3

2Ïw4Ïww2www; Ï3Ïw3w3Ïww9www; !3

}1

4§}§ ϧ4Ïw§2ww§.

Ï3

4Ïw2ww ? Ï2Ïw3w4ww; Ï6

(3wÏw3w)w2?w Ïw3ww .

Ï4

2wÏw5ww; Ï4

3wÏ3w9ww; Ï3

3wÏw12ww.276

275

274

273

272

271 Ï3

xwÏwxww; ÏawÏwa3ww; Ïa3w Ïwaww.

ÏxwÏ3wxww ? Ï3

xwÏwxww ? Ï3

xwÏ3wxww [Ï18

x2w9w]

!7

x§!§}1

x§§}§§ ?!5

x3§!§}x

1§§5}§§ ?!7

}1

x§}§ [Ï35

xw]

!}a

1§}§ ϧa3w§ 2w§ aw§2w§ [Ï4

aw2w 1w]

!3

}x§ 1

1§ 3}§ ϧxw§1w§ 3w§ 3!6

}x§

1

1§ 3}§4281

280

279

278

277

n La radice di un radicale con trasporto di un fattore dentro radice

ESERCIZIO GUIDA

Poniamo sotto forma di unico radicale i seguenti radicali:

a) !5§!3§}5§§3

0}§§ ; b) Ï(xw 2w 1w)wÏ3wxww1ww 1ww (x $ 1).

270

a) !5§!3§}5§§3

0}§§ 5

Trasportiamo il fattore 5:

5!!3§}5

2§§

3

?

?§§5

32

}§§ 5

Semplifichiamo la frazione emoltiplichiamo gli indici dei ra-dicali, applicando il teorema del-la radice di un radicale:

5!6

}1§2

5}§ .

b) Ï(xw 2w 1w)wÏ3wxww1ww 1ww 5

5ÏÏ3w(xww 2ww 1ww)3ww (xww 1ww 1ww)ww 5

5Ï6

(xw 2w 1w)3w (xw 1w 1w)w.

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713

ESERCIZI

ESERCIZIO GUIDA

Calcoliamo le seguenti somme algebriche di radicali:

a) 5 Ï18w2 7 Ï12w 1 Ï75w 2 Ï98w; b) 3 Ïaw 2 2 Ïbw 1 2 Ïaw 1 }1

2} Ïbw (a $ 0; b $ 0);

c) 3 Ïaw32w 2waw2w 2 Ïaw3

2w 6waw21w 1w2aw 2w 8w.

285

ESERCIZI

Paragrafo 7. L’addizione e la sottrazione di radicali

TEST Dati i tre radicali Ïxw5w, 26 Ïxw3w e 9 Ïxw, con x . 0, una sola delle seguenti affermazioni è vera. Quale?

La loro somma vale Ïxw52w 3w6xw3

1w 8w1xw.

I radicali non sono simili poiché hanno i coefficienti diversi.

I radicali sono simili perché sono irriducibili.

La loro somma vale Ïxw32w 6wxw2

1w 9wxw.

Tutti e tre possono essere trasformati in radicali simili e la loro somma vale:

(x 2 3)2 Ïxw.

E

D

C

B

A

284

b) Segniamo i radicali simili:

3 Ïaw 2 2 Ïbw 1 2 Ïaw 1 }1

2} Ïbw 5

Raccogliamo i radicali facendo precedereogni parentesi dal segno 1:

5 (3 1 2) ? Ïaw 1 12 2 1 }1

2}2 ? Ïbw 5

Calcoliamo la somma:

5 5Ïaw 1 12 }3

2}2Ïbw 5 5Ïaw 2 }

3

2}Ïbw.

c) Scomponiamo in fattori entrambi i radicandi:

3 Ïaw2(waw 2w 2w)w 2 Ï(aw 2w 2w)3w 5

C.E.: a $ 2 per entrambi i radicali.Portiamo fuori i fattori possibili:

5 3a Ïaw 2w 2w 2 (a 2 2) Ïaw 2w 2w 5

Sommiamo i radicali, visto che sono simili:

5 [3a 2 (a 2 2)] Ïaw2w 2w 5

5 (3a 2 a 1 2) Ïaw2w 2w 5

5 (2a 1 2) Ïaw2w 2w.

a) 5 Ï18w 2 7 Ï12w 1 Ï75w 2 Ï98w 5

Scomponiamo in fattori i radicandi e portiamo fuori dal segno di radice:

5 5 Ï2w? 3w2w 2 7Ï2w2?w 3w 1 Ï3w? 5w2w 2Ï2w? 7w2w 5

5 15 Ï2w 2 14 Ï3w 1 5 Ï3w 2 7 Ï2w 5 8 Ï2w 2 9 Ï3w.

Calcola le seguenti somme algebriche di radicali. Supponi positivi i radicandi letterali.

3Ï2w 1 5Ï2w 2 7Ï2w; 2Ï3w 2 Ï3w. [Ï2w; Ï3w]

6Ï3

3w 2 Ï3

3w 1 2Ï3

3w; 11 Ï5w 1 6 Ï2w 2 (8 Ï5w 1 3 Ï2w). [7Ï3

3w; 3 (Ï5w 1 Ï2w)]

5 Ï3w 1 3 Ï7w 2 [2 Ï3w 2 (4 Ï7w 2 3 Ï3w)]; 3 Ï48w 1 2 Ï32w 1 Ï98w 2 (4 Ï27w 1 Ï45w0w). [7 Ï7w; 0]

2 Ï3

54w 2 Ï4

24w3w 1 3 Ï4

48w 2 Ï3

25w0w; 2!}2§8

7}§ 1 5!}

5§3

0}§ 1 7!}

2

9§7

8}§ 2 5!}

1§5

4

0§7}§. [Ï3

2w 1 3 Ï4

3w; 0]289

288

287

286

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714

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Ï75w 1 3 Ï18w 2 2 Ï12w 2 2 Ï50w; 3 Ï12w8w 2 2 Ï72w 2 (2 Ï50w 1 Ï8w). [Ï3w 2 Ï2w; 0]

Ïaw 1 Ïaw 1 Ïaw; Ïbw 2 Ïbw; Ïaw 2 2 Ïaw. [3 Ïaw; 0; 2 Ïaw]

Ïaw3w 2 3 Ïaw; Ïxw2w 1w 1 3Ïxw2w 1w 2 2Ïxw2w 1w. [(a 2 3) ? Ïaw; 2Ïxw2w 1w]

Ïaw5w 2 3a 2 Ïaw 1 2a 2 Ïaw; }5

4} Ïaw 2 }

1

2} Ïbw 1 }

3

4} Ïbw 2 }

2

8} Ïaw. [0; Ïaw 1 }

1

4} Ïbw]

2 Ïxw 2 }2

3} Ïxw 1 Ïyw 2 }

7

3} Ïxw [2 Ïxw 1 Ïyw ]

2 }1

3} Ïaw 1 2 Ïaw 2 3Ïbw 2 }

1

2} Ïaw 1 2 Ïbw 3}

7

6} Ïaw 2 Ïbw4

2 5 Ïaw 2 }1

2} Ïaw 1 }

1

3}Ïawbw 1 }

2

3} Ïawbw 32 }

1

2

1} Ïaw 1 Ïawbw4

2 Ïaw 2 }1

2} Ïbw 1 }

3

4} Ïbw 2 }

1

4} Ïaw 3}

7

4} Ïaw 1 }

1

4} Ïbw4

(2x 1 3y) Ïxyw 2 Ï4xw3yw 2 Ï9xwyw3w [0]

Ï3

aw 2w bw 1 Ï3

aw42w aw3bw 2 Ï

3

awbw32w bw4w [(1 1 a 2 b) Ï

3

aw 2w bw]

Ï32waw 1w 4w8bw 1 Ï18waw 1w 2w7bw 2 Ï50waw 1w 7w5bw [2 Ï2aw 1w 3wbw]

Ï4

bw41w awbw4w 1 Ï

3

aw31w aw3bw 2 Ï

8

1w1w aw21w 2waw 2 a Ï

3

1w1w bw (b $ 0) [(b 2 1) Ï4

aw 1w 1w]

Ïaw4bw 1 2 Ïbw 2 Ïa2wbw2w 2wabw 1w bw 2 Ïaw4bw 1w 2waw2bw 1w bw (a $ 1) [(2 2 a) Ïbw]

Ïx3wyw 2 Ïx3wy3w 1 Ï(xw 1w yw)2w 2w (wxw2w yw)2w 2 Ïx3wyw2w 2wx2wyw1w xwyw (x $ 1) [(3 2 xy) Ïxyw]

Ï1w2w 3waw1w 3wa2w 2w aw3w 1 Ï4

1w2w 2waw 1w aw2w 2 Ïaw22w aw3w 2 Ï1w2w aw (a # 1) [(1 2 a 2 ua u) Ï1w2w aw]

Ï2xw21w 4wxyw 1w 2wy2w 1 Ï3yw2

1w 3wxw21w 6wxyw 2 Ï10wxyw 1w 5wx2w 1w 5wy2w [ux 1 y u (Ï2w 1 Ï3w 2 Ï5w)]

Utilizzando anche le regole dei prodotti notevoli semplifica le seguenti espressioni.

3(2 1 Ï6w); 3 Ï5w(1 1 Ï5w). [6 1 3Ï6w; 3 Ï5w 1 15]

5 Ï2w (3 1 Ï2w); 2 Ï3w(3 1 2 Ï5w). [15 Ï2w 1 10; 6 Ï3w 1 4 Ï15w]

(2 Ï3w 2 2)(Ï2w 1 1); (3 Ï5w 2 Ï3w)(Ï2w 2 1). [2 Ï6w 1 2 Ï3w 2 2 Ï2w 2 2; 3 Ï10w2Ï6w 2 3 Ï5w 1Ï3w]

(Ïxw 1 2)(Ïxw 1 3); (Ïxw 2 4)(Ïxw 1 1). [x 1 5 Ïxw 1 6; x 2 3 Ïxw 2 4]

(Ïxw 1 1)(Ïxw 2 5); (Ïxw 2 a)(Ïxw 1 2a) . [x 2 4 Ïxw 2 5; x 1 a Ïxw 2 2a 2 ]

(1 2 Ï2w)(1 1 Ï2w); (1 2 Ï3w)2. [2 1; 4 2 2 Ï3w]311

310

309

308

307

306

305

304

303

302

301

300

299

298

297

296

295

294

293

292

291

290

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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715

ESERCIZIRIEPILOGO I radicali e le operazioni

(1 1 Ï2w)2 ; (Ïaw 1 2)2. [3 1 2 Ï2w; a 1 4Ïaw 1 4]

(Ï3w 2 Ï2w)(Ï3w 1 Ï2w); (1 1 Ï2w)3. [1; 7 1 5 Ï2w]

(Ïaw 1 2)(Ïaw 2 2); (1 2 Ï3w)3. [a 2 4; 10 2 6 Ï3w]

(Ï3aw 1 Ïcw)2 ; (3 1 Ï3w)2. [3a 1 2 Ï3awcw 1 c ; 12 1 6 Ï3w]

(2 Ïxw 2 Ïyw)(2 Ïxw 1 Ïyw) ; (Ï3xw 2 Ï2aw)(Ï3xw 1 Ï2aw) . [4x 2 y ; 3x 2 2a]

(3 Ïxw 2 y)(3 Ïxw 1 y) ; (2x 2 Ï3bw)(2x 1 Ï3bw) . [9x 2 y 2; 4x 22 3b]

(Ï2aw 2 Ï3bw)(Ï2aw 1 Ï3bw) ; (Ï5wx 2 2 Ïyw)(Ï5wx 1 2 Ïyw) . [2a 2 3b ; 5x 22 4y]

(2 2 Ï3w)2; (3a 2 Ï2xw)2. [7 2 4 Ï3w; 9a 21 2x 2 6a Ï2xw]

(a 1 Ï2aw)3; (2x 1 Ï3w)2. [a 31 6a 2

1 Ï2aw(3a 21 2a); 4x 2

1 3 1 4 Ï3w x]

2 2Ï2w(Ï3w 2 1) 1 (Ï6w 1 1)2 [7 1 2Ï2w]

(Ï2w 2 Ï3w)(Ï2w 1 Ï3w) 1 (Ï3w 2 2)21 Ï48w [6]

[(3Ï2w 2 2)(3Ï2w 1 2) 2 (Ï2w)32 14] ; Ï32w 32 }

1

2}4

RIEPILOGO I RADICALI E LE OPERAZIONI

TEST

323

322

321

320

319

318

317

316

315

314

313

312

Sono dati i radicali Ï2w, Ï3

5w e Ï4

3w. Fra le seguentirelazioni, una sola è corretta. Quale?

Ï2w , Ï3

5w , Ï4

3w Ï3

5w , Ï4

3w , Ï2wÏ2w , Ï

4

3w , Ï3

5w Ï4

3w , Ï3

5w , Ï2wÏ

4

3w , Ï2w , Ï3

5w

Se a . 3, il radicale (3 2 a) Ï2w è equivalente a:

Ï6w2w 2waw. 2Ï6w2w 2waw.

Ï2aw21w 1w8w. 2 Ï2aw2

2w 1w2aw 1w 1w8w.

Ï2aw22w 1w2aw 1w 1w8w.C

EB

DA

325

C

EB

DA

324 Il prodotto del radicale Ï6

awbw per il radicale x è

Ï12

aw11wbw5w. Qual è il radicale x?

Ïa1w0bw4w

Ï6

a1w0bw4w

Ï4

a3wbw

a 9b 3

Ï9

a3wbwE

D

C

B

A

326

VERO O FALSO?

a) La radice terza del triplo di a è uguale ad a.

b) Il doppio della radice quadrata di a è uguale alla radice quadrata del quadruplo di a.

c) La radice terza del cubo di a è uguale ad a.

d) La radice quarta di 16 è 2.

e) La radice cubica di 27 è 9. FV

FV

FV

FV

FV327

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716

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

a) La radice cubica di 2 è la metà della radice cubica di 8.

b) Dati due numeri reali positivi, il quoziente delle loro radici quadrate è uguale alla radicequadrata del loro quoziente.

c) Dati due numeri reali positivi, la somma delle loro radici cubiche è uguale alla radicecubica della loro somma.

d) Dato un numero reale positivo, la radice quadrata della sua radice cubica è uguale allaradice cubica della sua radice quadrata.

e) La somma di due radicali letterali simili è un radicale che ha la stessa parte letterale dei radicali dati.

Semplifica le seguenti espressioni, supponendo verificate le C.E. (Negli esercizi in cui non sono poste condizio-ni sulle espressioni letterali, supponi che i fattori che compongono i radicandi siano non negativi.)

Ïbw3w 2 Ïbw [(b 2 1) ? Ïbw]

Ï5

aw2bw ; Ï10

2aw ? Ï2

3awbw 3!10

}2§43§2

a§8b§

7

}§4Ïaw3w 2 Ïbw3w 1 2 Ïaw 1 Ïbw [(a 1 2) Ïaw 1 (1 2 b) Ïbw]

3 Ïxw 2 }2

3} Ïxw 1 Ïyw 2 }

7

3} Ïxw [Ïyw ]

}1

2} Ïaw 2 }

4

5} Ïbw 2 Ïaw 1 0,4 ? Ïbw 32 }

1

2} Ïaw 2 }

2

5} Ïbw4

Ï4

16w2w 2 Ï4

32w 1 5 Ï3

16w 2 Ï3

54w 1 Ï3

25w0w [Ï4

2w 1 12 Ï3

2w]

(4 1 Ï2w)22 (2Ï2w 2 1)2

2 3(4Ï2w 1 2) [3]

[(2 Ï5w 1 1)(2 Ï5w 2 1) 2 (Ï5w 2 1)22 (Ï5w 2 4)2] ; 2 [5 Ï5w 2 4]

6 Ïabw 2 3 Ïaw 2 7 Ïabw 1 2 Ïaw 1 9 Ïbw 1 Ïaw [2 Ïawbw 1 9 Ïbw]

!}3§a

c

b§2

}§ ;!}9§c

b§2

}§ ?!}a

3§}§ 3}a

3}4

!3

}2

3§x

y§2

}§ ;!}y

x§}§ ?!6

}x§3

y§2

}§ 3!6

}4§x

2§2

7

y§3

}§4Ï2w(aw 2w bw)w ?!!3§}

4§§a§§ 2

1§§ 4§§b}§§ [Ï6

2w(aw2w bw)2w]

ÏÏw(2wwxww 1ww 3ww)3ww ; Ï6

2xw 1w 3w [Ï12

(2wxw 1w 3w)7w]

!3

}y

x§3}§ 2§ }

y§12}§ 1 Ï3

xyw32w yw4w 2 Ï3

8xw 2w 8wyw 3}(1 2

y

y)2

} Ï3

xw 2w yw4!4

}x

a§4

22§2§ b

y§2

4}§ ?!4

}(

(§a

x§ 2

2§ y

b§)

)3

3

}§ ?!4

}a§x

2§1§ 2

y§b}§ 31}x

a

2

2

y

b}2!4

}(§x§2

1§ y

a§2

1

)§(a

b§2§ 2§b)

}§4

!§§ ?!}a§22§a

b§1

(§a

b§2§ b§)}§ ;!}

a

a§3

2

1

2§ b

b§3

2}§ 3}a 2

1

b} Ïaw 1w bw 4a 2

1 2ab 1 b 2

}}}a 3

2 3a2b 1 3ab 22 b 3

344

343

342

341

340

339

338

337

336

335

334

333

332

331

330

329

FV

FV

FV

FV

FV328

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717

ESERCIZIParagrafo 8. La razionalizzazione del denominatore di una frazione

!}aa§3

2

1§1§ 2

6§a

a

2

§1

1§ 9

a}§ 1!}a§a

3

2§1

1§ 4§6

a

a§21§1§ 4

9§a}§ 2!}

a§21

§a

6§a

3

§1§ 9

}§ [Ïaw]

!}a§2

a

22§a§ 2

1§ 2}§ ;!3

}a

a§2

1

2§ 1

4}§ ?!6

}a§2

1§a§1

2§a

2§1§ 1

}§ 3!6

}(§a§1

§(a

2§)

1

4§(a

1§)

2

3

§ 2§)2}§4

1!}x§x

2

§2

1

(§x

3§2

x§ 2

1§)

4}§ ?!3

}(§x§1

x§4

4§)2}§ 1 8Ï3

xw ; Ï6

xw1w 4w2 ? Ï6

xw1w 4w347

346

345

BRAVI SI DIVENTA c E36

8. La razionalizzazione del denominatore

di una frazione

RIFLETTI SULLA TEORIA

VERO O FALSO?

a) La razionalizzazione del denominatore di una frazione è basata sulla proprietà invariantiva dei radicali.

b) Le espressioni }Ï5w

4

1 3} e 3 2 Ï5w sono equivalenti.

c) Per razionalizzare il denominatore della frazione }Ï

5

12w} è sufficiente moltiplicare numeratore e

denominatore per Ï3w.

I radicali }Ï

4

5w} e Ï45w possono essere trasformati in radicali simili? Motiva la risposta.

Per razionalizzare il denominatore della frazione }Ïxw

7

1w 1w} , è corretto moltiplicare numeratore e denomina-

tore per Ïxw 2w 1w? Perché?

ESERCIZI

350

349

FV

FV

FV

348

––© Teoria a pag. 676

ESERCIZIO GUIDA

Razionalizziamo i denominatori delle seguenti frazioni:

a) }Ï

3

3w}; b) ; c) }

Ïa

a

1

w1wb

bw} (con a . 2 b); d) }

Ïawa1

1

b

Ïbw} (con a . 0, b . 0).

a) Moltiplichiamo numeratore e denominatore per la radice presente nel denominatore:

3

3w} 5 3 ?}

Ï3wÏ

?

3wÏ3w}5 5 Ï3w.

b) }Ï3

1

25w} 5 }

2 Ï13

22w} 5}

2 Ï3

Ï2

3

2w2w? Ï3

2w}5 }

2

Ï3

?

2w2

} 5 }Ï3

4

2w}.

Infatti:

Ï3

22w ? Ï3

2w 5 Ï3

22w ?w2w 5 Ï3

22w11w 5 Ï3

23w 5 2.

3 Ï3w}

3

1}Ï3

25w

351

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 62: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

718

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

c) Il denominatore è un unico radicale che ha per radicando un binomio; moltiplichiamo per tale radicale:

a

a

1

w1wb

bw}5 5 5 Ïaw 1w bw.

d) Quando al denominatore compare la somma di due termini di cui almeno uno è una radice quadrata,moltiplichiamo il numeratore e il denominatore per la differenza dei due termini.Se compare una differenza, moltiplichiamo per la somma, in modo da poter utilizzare in entrambi icasi il prodotto notevole (x 1 y)(x 2 y) 5 x 2

2 y 2.

}Ïaw

a 1

1

b

Ïbw}5 5 .

(a 1 b)(Ïaw 2 Ïbw)}}}

a 2 b

(a 1 b)(Ïaw 2 Ïbw)}}}(Ïaw 1 Ïbw)(Ïaw 2 Ïbw)

(a 1 b) Ïaw1w bw}}

a 1 b

(a 1 b) ? Ïaw1w bw}}Ïaw1w bw ? Ïaw1w bw

Razionalizza i denominatori delle seguenti frazioni.

1

2w} ; }

Ï3

27w} ; }

Ï2

3w} . 3}Ï2

2w} ; }

Ï3

3w} ; }

2

3} Ï3w4

20

10w} ; }

Ï5

2w}; }

Ï6

8w} . 32 Ï10w; }

5

2} Ï2w; }

3

2} Ï2w4

}4Ï

1

2w} ; }

3

5

1

ÏÏ

3w3w

} ; }2Ï

7

7w} . 3}Ï8

2w} ; }

Ï3w5

1 1} ; }

Ï2

7w}4

; ; . 32Ï3

2w; }Ï

3

3

36w} ; 6Ï

5

4w4}Ï

3

4

2w} ; }

Ï5

3

3w} ; }

Ï24

x

xw} . [2 Ï

3

4w; Ï5

81w; 2 Ï4

xw3w]

1

xw} ; }

Ï2

3

x

xw} ; }

Ï2

x

x

yw} . 3}Ïx

xw} ; }

2

3} Ï3xw; }

2

y} Ïxyw4

a

a

b

bw

2

xw} ; }

Ï2x

xw

2

3

y

yw} ; }

Ï2

1

a

8w

3

abw} . 3}

x

b} Ïawbxw ; 2 Ïxyw ; }

3

a

b

2

} Ï2awbw4}3Ï

x

2xw} ; }

2aÏ1

3aw} ; }

ÏÏ

2aw2aw

1wxw

2w} . 3}Ï6

2xw} ; }

Ï6a

32

aw} ; }

Ïaxw(

a

awx

1w 1w)w}4

x

x

2

w2w1

1w} ; }

Ïa2

a

2

w1w4

2w} ; }

Ï3y

y

1

w1w9

3w} . [Ïxw2w 1w; (a 2 2)Ïaw1w 2w; 3Ïyw1w 3w]

}Ïaw

1

1w bw} ; }

a 21

Ï2

awa

1wb 1

bwb 2

} ; }Ï

x

x

2

w2wy

yw} . 3 ; (a 1 b) Ïaw 1w bw; Ïxw2w yw4

3

x

x

y

yw2w} ; }

Ï5

2

awa

4

b

bw2w} ; }

Ï7

4

8

x

xw

2y5yw2w

} . [Ï3

xw2yw; 2 Ï5

awbw3w; 2x Ï7

16wxw2 yw5w]

}Ï2w

1

2 1} ; }

Ï7w3

1 1} ; }

Ï6w5

2 1} . 3Ï2w 1 1; }

Ï7w2

2 1} ; Ï6w 1 14

}Ï5w

4

1 1} ; }

Ï5w 2

3

Ï2w} ; }

Ï3w10

2 1} . [Ï5w 2 1; Ï5w 1 Ï2w ; 5 (Ï3w 1 1)]

x

xw2

1

y

Ïyw} ; }

x 2

ÏÏxw

xw} ; }

x

x

2

22

2 Ï4y

yw} . 3Ïxw 2 Ïyw; }

Ïx

xw2

1

1

1} ; x 1 2 Ïyw4365

364

363

362

Ïaw1w bw}

a 1 b361

360

359

358

357

356

12}Ï

5

8w2

3

6w4

3

4w355

354

353

352

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Page 63: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

719

ESERCIZIParagrafo 9. I radicali quadratici doppi

}Ïa

aw2

2

4b

2

2

b} ; ; . 3Ïaw 1 2b ; }

Ïa

aw2

1

b 2

b};}

(Ïawa

1

2

2

4

Ïb

bw)2

}4}7 2 2

5

Ï6w} ; }

ÏÏ

3w3w

2

1

ÏÏ

2w2w

} ; }ÏÏ

5w5w

1

2

1

1} . 3}7 1 2

5

Ï6w} ; 5 2 2 Ï6w; }

3 1

2

Ï5w}4

}4 2 2

5

Ï3w} ; }

ÏÏ

5w1

1

0w 2

Ï2

2w} ; }

ÏÏ

7w7w

2

1

2

2} . 3}

5

2} (2 1 Ï3w); }

7 Ï2w 2

3

4 Ï5w} ; }

11 2

3

4 Ï7w}4368

367

Ïaw 1 2 Ïbw}}Ïaw 2 2 Ïbw

Ïaw}}a 2 Ïaw b

366

9. I radicali quadratici doppi

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 677

Sono dati i seguenti radicali:

a) Ï5w1w 2w Ïw6ww; b) Ï4w1w Ïw3w7ww; c) Ï10w 1w Ïw29ww.

Soltanto a) può essere trasformato nella sommadi due radicali semplici. Perché?

369 Indica quali dei seguenti sono radicali doppi.

Ï3w 1 Ï5w; ÏÏwaww1ww 3ww; Ï2Ïw5ww.

ÏÏw7ww 1w 4w; Ï6w2w Ïw11ww;

370

ESERCIZIO GUIDA

Trasformiamo il radicale doppio Ï4w1w Ïw7ww nella somma o differenza di due radicali semplici.

Poiché 422 7 5 9 è un quadrato perfetto, utilizziamo la formula:

Ïaw6w Ïwbww 5!§6!§.

Ï4w1w Ïw7ww 5!§1!§5!}4§ 1§2

ϧ9w}§ 1!}

4§ 2§2

ϧ9w}§ 5!}

7

2§}§ 1!}1

2§}§ .

La formula è utile solo nel caso in cui a 22 b sia un quadrato perfetto.

4 2 Ï16w 2w 7w}}

2

4 1 Ï16w 2w 7w}}

2

a 2 Ïaw22w bw

}}2

a 1 Ïaw22w bw

}}2

371

ESERCIZI

Trasforma i seguenti radicali doppi nella somma di due radicali semplici.

Ï2w2w Ïw3ww; Ï3w1w Ïw5ww. 3}Ï6w 2

2

Ï2w} ; }

Ï10w2

1 Ï2w}4

Ï8w2w Ïw48ww; Ï3w2w Ïw8ww; Ï6w1w 2w Ïw5ww. [Ï6w 2 Ï2w; Ï2w 2 1; Ï5w 1 1]

Ï4w1w Ïw12ww; Ï11w 2w Ïw40ww; Ï7w1w 2w Ïw6ww. [Ï3w 1 1; Ï10w 2 1; Ï6w 1 1]

Ï5w2w Ïw24ww; Ï8w2w Ïw60ww; Ï8w2w 2w Ïw7ww. [Ï3w 2 Ï2w; Ï5w 2 Ï3w; Ï7w 2 1]375

374

373

372

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Page 64: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

720

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

RIEPILOGO LE ESPRESSIONI IRRAZIONALI

Semplifica le seguenti espressioni. Supponi positivi i fattori letterali che compongono i radicandi.

}3

2

1

1

2

ÏÏ

2w2w

}?}Ï

Ï2w 2

2w1

} 3}1

2}4

7

6w2

2

4

2

ÏÏ

3w2w

}?}

ÏÏ

3w1

1

0w2

} [2 2 Ï5w]

}7 1

Ï2

2wÏ6w}?}

Ï2w 1

4

2 Ï3w} [2(1 1 Ï6w)]

[(3 Ï2w 1 2 Ï3w)(Ï3w 1 Ï2w) ; Ï6w](5 2 2 Ï6w) 2 1 [0]

(Ï6w 2 1) Ï7w1w 2w Ïw6ww 2 Ï6w2w Ïw11ww ? Ï6w1w Ïw11ww [0]

(Ï5wx 2 3y 1 Ï2w)(3y 2 Ï2w 1 Ï5wx) [5x 22 9y 2

2 2 1 6 Ï2wy]

(2 1 Ï3wx 1 y)(2 1 Ï3wx 2 y) [4 1 4 Ï3wx 1 3x 22 y 2 ]

(Ï5w 1 Ï10wy)(5 2 5 Ï2wy 1 10y 2) [5 Ï5w(1 1 2 Ï2wy 3)]

(Ï2wx 2 Ï8wy 1 Ï6w)(2 Ï2wy 1 Ï6w 1 Ï2wx) [2x 21 6 1 4 Ï3wx 2 8y 2 ]

(Ï2wx 2 Ï6w)(2x 21 2 Ï3wx 1 6) [2 Ï2wx 3

2 6 Ï6w]

}x

Ï

21

2w2

x2

Ï2

3w3

x

Ï1

2w3

}?}Ï2wx

3

2 Ï6w} 3}x 1

3

Ï3w}4

}8 1

Ï2

7wÏx

7w}?}

Ï7

7wx

1

2

1} [Ï7w x (Ï7w 1 1)]

1}xÏ22

3w2

} ;}Ï2w

2

x 2 2}2 ?}

x 1

ÏÏ6w

2w} 3}

1

2}4

1!}a§2

1

a§ b}§ 2§ 1§ 2!}a§

22§a§ 2

2

2§a§b

b§1

2§ b§2

}§2 ? }a

2

1

a

b} [0]

1!}a

§1

a§2

}§ ?§!§}a§§

21§§a

4§§3

a§§ 1§§ 4}§§1 2 }

Ï4

a

aw3w}2 ?!}

a§2

§9

2§ 1}§ ?!4

}a§ 2§

2§ a

2§a§1§ 1

1}x

2} 1 }

Ïx

3w}2 ; }

4

5

x} ?}

x 21

2

2 Ï3w} 3}

4

5}4

}Ï2

Ïxw 1

2xwÏyw

} 2 }2

2

x

x

1

2

y

y} 1 }

Ï2xwÏ

2

ywÏyw

} [0]

1!}x

y§}§ 1 !}x

y§}§ 2 22 ; (Ïxw 2 Ïyw)2 3}Ïxy

xyw}4393

392

391

390

389

388

387

386

385

384

383

382

381

380

379

378

377

376

BRAVI SI DIVENTA c E37

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 65: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

721

Paragrafo 10. Le equazioni, i sistemi e le disequazioni con coefficienti irrazionali ESERCIZI

ESERCIZIO GUIDA

Risolviamo la seguente equazione:

}2x 2

Ï

3

2w

Ï2w}2 }

x 2

3

3} 5 }

3

4

Ï

x

2w} .

396

Scriviamo i due membri come frazione con lostesso denominatore 3Ï2w ed eliminiamo i de-nominatori:

3(2x 2 3Ï2w) 2 Ï2w(x 2 3) 5 4x.

Eseguiamo i calcoli:

6x 2 9 Ï2w 2 x Ï2w 1 3 Ï2w 5 4x

6x 2 x Ï2w 2 4x 5 6 Ï2w

2x 2 x Ï2w 5 6 Ï2w.

Raccogliamo x :

x(2 2 Ï2w) 5 6 Ï2w

}x(

2

2

2

2

Ï

Ï

2w

2w)}5}

2

6

2

Ï

Ï

2w

2w} → x 5}

2

6

2

Ï

Ï

2w

2w} .

Razionalizziamo il denominatore:

x 5}2

6

2

Ï

Ï

2w

2w}?}

2

2

1

1

Ï

Ï

2w

2w}5}

12 Ï

4 2

2w 1

2

12}5

5}12( Ï

2

2w 1 1)}5 6 ? (Ï2w 1 1).

La soluzione è:

x 5 6 ? (Ï2w 1 1).

––© Teoria a pag. 678

10. Le equazioni, i sistemi e le disequazionicon coefficienti irrazionali

RIFLETTI SULLA TEORIA

VERO O FALSO?

a) La soluzione dell’equazione ax 5 b, con a, b numeri irrazionali, è sempre un numero irrazionale.

b) Le condizioni di esistenza dell’equazione }x2

2 2 Ï

1

3wx 1 3}5}

2x2

3

2 6} sono x Þ 6 Ï3w.

c) La soluzione della disequazione (1 2 Ï2w)x . 0 è x , 0.

d) Nell’equazione x 2 Ï3wx 5 1 1 Ï3w, per ricavare x occorre dividere entrambi i membri per 2 Ï3w.

e) Le due disequazioni (2 2 Ï5w)x . 3 1 Ï7w e x .}3

2

1

2

Ï

Ï

7w

5w} sono equivalenti.

TEST Fra le seguenti disequazioni, qual è equivalente a x 2 Ï3wx , 1 1 Ï3w?

x , 2 1. x . 2 2 2 Ï3w. x ,}1

1

2

1

Ï

Ï

3w

3w} .

x .}1

2

1

Ï

Ï

3w

3w} . x ,}

1

1

1

2

Ï

Ï

3w

3w} .

n Le equazioni

DB

ECA

395

FV

FV

FV

FV

FV

394

ESERCIZI

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722

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Risolvi le seguenti equazioni.

Ï3wx 5 Ï12w [2]

Ï5wx 5 2 2 x 3}Ï5w2

2 1}4

Ï8wx 2 Ï2wx 5 4 [2Ï2w]

2x 2 1 5 Ï3wx 1 Ï3w [3Ï3w 1 5]

Ï2wx 2 4 1 Ï18wx 5 Ï2w 3}1

4} (1 1 2Ï2w)4401

400

399

398

397 6 2 x 5 }Ï2x

2w} [6(Ï2w 2 1)]

Ï3w(2 2 x) 5 2(Ï3w 2 x) [0]

x 2 Ï2w 5 }1

Ï1

2wx

} [3(Ï2w 1 1)]

}x

3Ï2

2w1

} 1 }x

6Ï1

2w3

} 5 }2

x} 3}Ï2w

3

1 1}4405

404

403

402

3x Ï3w 2 2 1 Ï3w 5 2 Ï3w 3}3 1 2

9

Ï3w}4

(Ï3wx21)21(x 2Ï3w)(x 1Ï3w)54x 2 32}

Ï3

3w}4

(x 2Ï3w)(x 1Ï6w)13Ï2w5x(x 1Ï6w)23 [Ï3w]

Ï2w (x 1 Ï2w) 1 Ï5w (x 2 Ï5w) 5 0 [Ï5w 2 Ï2w]

(Ï7w x 2 2)21 Ï7wx(3 2 Ï7wx) 5 x 2 3 3}

7

6} (Ï7w 2 1)4

5 Ï2w(x 1 Ï10w) 2 10 Ï5w(1 1 Ï5wx) 2 5(Ï2w 2 10) 5 0 [1]

5 1 }Ï

x

5w} 5 }

x

5} 2 }

2 Ï3

5w} 32 }

1

8} (53 Ï5w 1 65)4

Ï2w [3(x 1 Ï2w)(x 2 Ï2w) 1 5 Ï2w(x 2 Ï2w)] 5 3(1 2 Ï2w x)(1 2 x) 2 (3 2 7x) 3}16(Ï3

2w 2 1)}4

}Ïx 1

3wÏ2

3w1

}5}(Ï

Ï3w3w

2

1

1

1

)x}1 Ï3w 2 1 3}2 2Ï

3

3w 2 1}4

}1

x

2

1

Ï2

2w}5}

x 2

4

Ï2w} 3}3Ï2w

7

2 16}4

}Ï3w x 2

ÏÏ3w

2w 1 1}2}

2 1

3

2

ÏÏ

2w2w x

}1}Ï2w x

2

1 Ï6w}5}

2x 1

6

Ï6w} 3}2 2

3

Ï6w}4

n I sistemi lineari

416

415

414

413

412

411

410

409

408

407

406

ESERCIZIO GUIDA

Risolviamo il seguente sistema:

Ï2w x 2 3y 5 Ï6w52x 2 Ï2w y 5 Ï3w

417

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723

ESERCIZI

Utilizziamo il metodo di riduzione:

Eliminiamo y Ï2w x 2 3y 5 Ï6w Eliminiamo x52x 2 Ï2w y 5 Ï3w

La soluzione del sistema è 1}1

4} Ï3w; 2 }

1

4} Ï6w2.

2 Ï2wx 2 6y 5 2 Ï6w52 Ï2wx 2 2y 5 Ï6w

2 4y 5 Ï6w

y 5 2 }Ï4

6w}

2x 2 3 Ï2w y 5 2 Ï3w56x 2 3 Ï2w y 5 3 Ï3w

2 4x 5 2 Ï3w

x 5 }Ï

4

3w}

? Ï2w

? Ï2w? 3

? 2

2 2

Risolvi i seguenti sistemi.

5x 2 y 5 Ï3w 2 1 31Ï3w 2 }1

2} ; }

1

2}24

x 1 y 5 Ï3w

5x 1 2y 5 2Ï2w[(2 4Ï2w; 3Ï2w)]

x 1 y 5 2 Ï2w

5y 5 1 2 Ï3wx[(Ï3w; 2 2)]

x 5 2 Ï3wy 2 Ï3w

5Ï2wx 2 y 5 3 Ï10w[(2 Ï5w; 2 Ï10w)]

3x 1 Ï2w y 5 4 Ï5w421

420

419

418}x

x

2

1

Ïy

5w}5 1

[(2 Ï5w; 2 Ï5w)]5 }x 1

y

Ï5w}5 2 3

5Ï2wx 1 y 5 0 312 }Ï

3

2w} ; }

2

3}24

2 x 1 Ï2wy 5 Ï2w

52x 2 Ï3w y 5 2 Ï3w x 2 y 2 4 Ï3w[(3; 2 Ï3w)]

2 Ï3w(x 2 Ï3w y) 5 2 3y

54Ï3wx 1 7y 5 5[(Ï3w; 2 1)]

3Ï3w(x 2 2y) 5 6Ï3w 2 1 2 10y425

424

423

422

Ï3w (y 1 Ï2w x) 2 Ï6w x 5 6

[(2 3 Ï6w; 2 Ï3w)]5}Ï

2

2w} x 1 }

2 Ï3

3w} y 5 }

1

6} [4 Ï3w y 2 (6 Ï3w 2 2 Ï2w x)]

}2 Ï3w

3

x 1 5y}2}

y 1

2

Ï3w}5}

5 2 3

6

Ï3w}

[(Ï3w; 2 1)]5}Ï3w (x

2

2 2y)}2}

2 Ï3w3

2 5y}5}

2 Ï6

3w 2 1}

n Le disequazioni

427

426

ESERCIZIO GUIDA

Risolviamo la disequazione:

x (x 1 1) 1 1 1 Ï2w . x21 Ï2w(x 1 1).

428

Paragrafo 10. Le equazioni, i sistemi e le disequazioni con coefficienti irrazionali

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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724

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Svolgiamo i calcoli e utilizziamo la regola di can-cellazione:

x 21 x 1 1 1 Ï2w . x 2

1 Ï2wx 1 Ï2w.

Trasportiamo al primo membro i termini con x eal secondo membro i termini noti:

x 2 Ï2wx . 2 1.

Raccogliamo x al primo membro:

x (1 2 Ï2w) . 2 1.

Dividiamo entrambi i membri per 1 2 Ï2w e, poiché1 2 Ï2w , 0, invertiamo il verso:

x , 2}

1 2

1

Ï2w} .

Possiamo scrivere x ,}Ï2w

1

2 1} .

Razionalizziamo il denominatore:

x ,}Ï2w

1

2 1}?}

ÏÏ

2w2w

1

1

1

1}→ x , Ï2w 1 1.

Risolvi le seguenti disequazioni.

Ï2wx 2 3 . x 2 (Ï2w 1 1) [x . Ï2w]

2 Ï3wx 1 x , Ï3w 1 1 [x . 2 2 2 Ï3w]

Ï5wx 2 Ï5w . 5 1 2Ï5w(x 2 1) [x , 1 2 Ï5w]

3x 2 Ï3w 1 1 . (3Ï3w 1 2)x 3x ,}Ï3w

13

2 4}4432

431

430

429 }5

2

ÏÏ

2w3wx

}2 }Ï

3

6w} ,}

3 Ï2

6w x} 3x . 2 }

3

4}4

(Ï3w 1 3)(x 2 2) , 2 1 3x 3x , }2(4 Ï

3

3w 1 3)}4

}1

x

2

1

Ï2

3w}.}

1 1

x

Ï3w} 3x , 2}

Ï3w3

1 3}4

(3 2 Ï5w)(x 1 2) . Ï5w x 3x , }2(3 Ï

11

5w 2 1)}4436

435

434

433

2(2x 2 Ï6w) $ (Ï3w 2 Ï2w)22 Ï2w(x 2 2) 1 3 [x $ 2]

}Ï3w

Ïx 1

3w1

2

2

2

Ï3w}#}

Ï2 Ï

3w 2

3w x

1} 3x $}

Ï3w3

2 1}4438

437

n I radicali e il piano cartesiano

Calcola la distanza fra le seguenti coppie di punti. (Ricorda che AwBw 5 Ï(xwAw2w xwB)w21w (wyAw 2w ywB)w2w.)

A(2 Ï2w; 2), B(2 Ï2w; 2). [3 Ï2w]

A(2 Ï8w; 2 5), B(2 Ï2w; 2 5). [Ï2w]

A(0; 2 Ï32w), B(0; Ï2w). [5 Ï2w]

A(2 1; Ï5w), B(2 1; Ï20w). [Ï5w]

A(Ï8w; 2 Ï5w), B(2 Ï2w; 2 Ï20w). [Ï23w]443

442

441

440

439 A(6; Ï7w), B(2; Ï28w). [Ï23w]

A(Ï2w; 2 Ï3w), B(3 Ï2w; 2 4 Ï3w). [2 Ï29w]

A12 Ï3w; }1

2}2, B12!}

1

3§}§ ; 2 }3

2}2. 3}4Ï

3

3w}4

A1!}1

3§}§ ; !}1

5§}§2, B(2 Ï3w; Ï5w). 38!}1§2

5}§4447

446

445

444

Determina la distanza dei punti indicati a fianco dalle seguenti rette. 1Ricorda che d 5}uax

Ï0 1

aw2

b

1wy0

bw1

2wc u

} .2r: y 5 3x 1 6, O(0; 0). 3}

3

5} Ï10w4

u: y 5 }1 2

3

6x} , V(4; 2 1). 3}

4

3} Ï5w4449

448 t : y 5 }4

5} x 1 2, Q(4; 2 3). [Ï41w]

s: y 5 2 }2

3} x 1 }

1

3

6} , P(1; 2 4). [2 Ï13w]451

450

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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725

ESERCIZI

Determina la misura delle mediane del triangolo di vertici: A(6; 5), B(2 3; 1), C(4; 0).

3}Ï2

2

0w2w}; }

Ï2

2

6w5w}; }

Ï2

61w}4

Dato il quadrilatero di vertici A(1; 2 1), B(6; 11), C(2 6; 16), D(2 11; 4), verifica che è un quadrato e calco-la la misura del raggio del cerchio inscritto e del raggio del cerchio circoscritto.

3}1

2

3}; }

1

2

3} Ï2w4

453

452

Dato il triangolo ABC di vertici A (4; 3), B (5; 8),C (8; 2 1), determina:a) il perimetro e l’area;b) le equazioni dei suoi lati.

[a) perimetro 5 Ï2w (Ï13w 1 3 Ï5w 1 4), area 5 12; b) 5x 2 y 2 17 5 0,

3x 1 y 2 23 5 0, x 1 y 2 7 5 0]

Dato il triangolo ABC di vertici A (2 3; 2), B (5; 2),C (1; 8):a) stabilisci se è isoscele;b) determina le equazioni dei lati;c) scrivi le equazioni delle mediane;d) calcola le lunghezze delle mediane.

[a) sì; b) y 5 2, 3x 1 2y 2 19 5 0, 3x 2 2y 1 13 5 0; c) 7 1 x 2 2y 5 0,

x 5 1, 9 2 x 2 2y 5 0; d) 6, 3Ï5w]

Dato il triangolo ABC di vertici A (1; 2 1), B (7; 0),C (3; 2 9), determina:a) il perimetro e l’area;b) le equazioni delle sue mediane;c) le coordinate del baricentro.

3a) perimetro 5 Ï37w 1 Ï97w 1 Ï68w, area 5 25;

b) 17x 2 2y 2 69 5 0, 7x 1 8y 1 1 5 0,

x 2 y 2 7 5 0; c) 1}1

3

1}; 2 }

1

3

0}24

Dato il triangolo ABC di vertici A (24; 0), B (0; 24),C (2 6; 2 6), determina:a) il perimetro e l’area;b) le equazioni delle altezze;c) le coordinate dell’ortocentro.

[a) perimetro 5 4 Ï2w (1 1 Ï5w), area 5 16; b) x 2 y 5 0, 3x 1 y 1 12 5 0,

x 1 3y 1 12 5 0; c) (2 3; 2 3)]

457

456

455

454 Di un parallelogramma ABCD sono noti l’equazio-ne del lato AB, y 5 2 3x 1 6, il vertice C(2 1; 1),l’ascissa 2 4 del vertice D e l’ascissa 2 6 del verticeA. Determina le coordinate mancanti dei vertici A,B, D e il perimetro del parallelogramma.

[A(2 6; 24); B(2 3; 15); D (2 4; 10); perimetro 5 2 Ï2w (3 Ï5w 1 10)]

Dato il triangolo di vertici A(5; 8), B(2 7; 4),C(8; 2 9), trova le coordinate del baricentro G.Considera la retta r parallela all’asse y passante perG e calcola il perimetro del triangolo OGD, essen-do D il punto di intersezione di r con l’asse x.

[G (2; 1); perimetro 5 3 1 Ï5w]

Verifica che il triangolo di vertici A(22; 0), B(2;2 2), C(4; 7) è isoscele e calcola il perimetro el’area.

[2(Ï5w 1 Ï85w); 20]

Dato il triangolo di vertici A(2 3; 1), B(2; 2),C(1; 2 6), calcola le misure del suo perimetro edelle tre mediane.

3Ï13w(Ï2w 1 2Ï5w); }Ï2

2

3w4w} , }

Ï1

2

1w7w} , }

Ï1

2

1w7w}4

Calcola la misura del perimetro e dell’area del

triangolo di vertici A(2 1; 3), B1}9

2} ; 52, C(6; 3)

e infine calcola la misura della mediana relativa allato BC.

3}19 1

2

Ï13w7w} ; 7; }

Ï6

4

4w1w}4

462

461

460

459

458

Paragrafo 10. Le equazioni, i sistemi e le disequazioni con coefficienti irrazionali

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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726

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

11. Le potenze con esponente razionale

RIFLETTI SULLA TEORIA

VERO O FALSO?

a) La potenza di 3 con esponente }2

5} è

equivalente alla radice quinta di 9.

b) La scrittura (2)2 }

34}

è priva di significatoperché l’esponente della potenzaè negativo.

c) L’espressione a}12}

b}23}

c 2, con a, b, c $ 0,

equivale al radicale Ï6

aw3bw4cw12w. FV

FV

FV

463 TEST Le seguenti espressioni sono tra loro equi-valenti, tranne una. Quale?

Ï3

16w

2}43}

16}13}

2 Ï3

2w

22}

34}

E

D

C

B

A

464

––© Teoria a pag. 679

ESERCIZIO GUIDA

Scriviamo sotto forma di radicali le seguenti potenze con esponente razionale, ricordando che a}m

n}

5 Ïn

awmw ,con a $ 0:

a) 16}54}

; b) 1}9

4}2

}43}

; c) 1252}

23}

; d) (49x 8y2)}23}

.

465

ESERCIZI

n Dalle potenze alle radici

a) 16}54}

5 Ï4

16w5w 5 Ï4

(2w4)w5w 5 Ï4

(2w5)w4w 5 255 32.

b) 1}

9

4}2}

43}

5!3 1}§9

4}§2

4§ 5 }

9

4}!3

}

9

4§}§.

c) 1252}

23}

5 Ï3

(1w25w)2w2w 5 Ï3

53w?(w2w2)w 5 5225 }

2

1

5} .

d) Mettiamo sotto un unico segno di radice e poiportiamo fuori i fattori possibili:

(49x 8y2)}23}

5 (72x 8y 2)}23}

5 Ï3

(7w2xw8yw2)w2w 5

5 Ï3

7w4xw16wyw4w 5 7 x 5yÏ3

7wxyww.

Scrivi sotto forma di radicale le seguenti potenze con esponente razionale e semplifica, quando è possibile.

25}32}

; 27}43}

; 82}

23}

; 16}34}

; 642}

13}

; 42}

32}

; 2}53}

; 1}9

4}2

2}32}

.

(Ï3

7w)}23}

; 1}8

1

1}2

2}12}

; 125}1

6}

; 1}Ï3

2w}2

}13}

; x}12}

; y2}

12}

; (2a)}34}

; 2a}34}

.

(4a 6b 4)}32}

; (9a 4b 8)2}

23}

; (8a 3b 6)2}}

32}

; 1}x

y 2

4

}2}32}

; 1}27

y

x6

3

}22}

32}

; 1}8

2

a

7

6

}22}

34}

.

1a}32}

b}56}

c}34}22

; 3(222a 24b 26)2}

13}4 }

12}

; (16x 4y 22)2}}

32}

; 3127a}23}

b2}

12}

c2}13}4

26

.469

468

467

466

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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727

ESERCIZI

Scrivi sotto forma di potenza con esponente razionale i seguenti radicali, poi applica, quando è possibile, leproprietà delle potenze. Supponi che i fattori letterali che compongono i radicandi siano positivi.

Ï3w; Ï7

4w; Ï5

33w; }Ï

1

2w} . 33}

12}

; 4}1

7}

; 3}3

5}

; 22}

12}4

Ï3

9w; Ï5

2w? 7w2w; Ï2Ïw2ww; !3

}1

4§}§ . 33}23}

; 2}1

5}

? 7}2

5}

; 2}3

4}

; 22}

2

3}4

Ï3Ïw3Ïww3www; Ï3

2Ïw8ww; ? Ï3

4w. 33}7

8}

; 2}5

6}

; 22}

1

1

2}4

Ïxw; Ï3

a2w; Ï5

y3w; !}a

1§}§ . 3x}12}

; a}2

3}

; y}3

5}

; a2}

12}4

Ïawbw3cw5w; Ï3

aw2bw4cw; Ï4

aw2bwcw3w; Ï5

a2w Ïwbww. 3a }12}

b}32}

c}52}

; a}23}

b}43}

c}13}

; a}12}

b}14}

c}34}

; a}25}

b}110}4

Ïaw 1w 2w; Ï3

aw31w bw3w; Ï4

x2w 1w 2wxw1w 1w. 3(a 1 2)}12}

; (a31 b3)

}13}

; (x 1 1)}12}4

a 2b Ï3

abw2w; Ï3

a(waw1w bw)2w; Ï5

x2w Ïwyzww; Ï3

xw 2w yw. 3a }73}

b}53}

; a}13}

(a 1 b)}23}

; x}25}

y}110}

z}110}

; (x 2 y)}13}4

Ï3

(xw 1w yw) Ïw(xww 1ww yww)ww; Ï4

(xw22w yw2)w Ïw3wxww2

2ww yww2ww; Ï(xw 2w yw) Ïw3w(xww 2ww yww)2ww. 3(x 1 y)}12}

; (x 22 y 2)

}13}

; (x 2 y)}56}4

Ï5

xw2yw Ïwxww 2ww yww ; Ï3 Ïwaww3bww ; Ï5

awbw3 Ïw3w(aww 1ww bww)1ww0ww. 3x }25}

y}15}

(x 2 y)}110}

; a}12}

b}16}

; a}15}

b}35}

(a 1 b)}23}4

n Espressioni ed esponenti razionali

Semplifica le seguenti espressioni, utilizzando, quando è possibile, le proprietà delle potenze. Supponi che lebasi letterali siano positive.

479

478

477

476

475

474

1}

Ï2Ïw2ww473

472

471

2}12}

?2}34}

; 2}13}

?8 ? 22}

5

6}

. 32}5

4}

; 2}5

2}4480 3

}23}

; 321; 12}1

4}2}

8

3}

? 16 ? 22}

1

3}

. 33}5

3}

; 2}1

3

3}4481

ESERCIZIO GUIDA

Scriviamo sotto forma di potenze con esponente razionale i seguenti radicali, poi applichiamo, quando èpossibile, le proprietà delle potenze:

a) Ï4

aw2bw5w; b) Ï3

aw21w bw3w; c) Ï4

yw1w Ïw3wy2ww; d) Ï5

aw21w 2waw 1w 1w.

470

a) Ï4

aw2bw5w 5 (a 2b 5)}14}

5 a}24}

b}54}

5 a}12}

b}54}

.

b) Ï3

aw21w bw3w 5 (a 2

1 b 3)}13}

Poiché i termini a 2 e b 3 sono sommati, nonè possibile applicare alcuna proprietà dellepotenze.

c) Ï4

yw1w Ïw3wy2ww 5 (y 1 Ï3

yw2w)}14}

5 (y 1 y}23}

)}14}

La presenza della somma impedisce di procedereulteriormente.

d) Ï5

aw21w 2waw 1w 1w 5 Ï5

(aw 1w 1w)2w 5 (a 1 1)}25}

.

n Dalle radici alle potenze

Paragrafo 11. Le potenze con esponente razionale

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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728

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

12}35}2

10

; 3}12}

? 13}34}2}

2

9}

. 326; 3}2

3}4

132}

12}2

2

? 3}1

4}

? 32}

34}

; 3}12}

[322]

1221? 2222}

1

6}

; 22}

14

}

? 12322}12} 322}

7

4}4

15}12}2}

12}

? 5}12}

; 52}

34} 35}

3

2}4

221[(2}12}

1 3}12}

)211 (3

}12}

2 2}12}

)21] ; (3)2}

12}

[3]486

485

484

483

482 x 22{x 6[x (x 23)}13}

]}19}

}}23}

[x2]

[(2}13}

a}12}

b 3c22)}13}

]}92}

?(22}

12}

a2}

34}

b2}

92}

c3) [1]

12}1

3}2

23

a}32}

b2 }

23}

?12}1

3}2

4

a2 }

54}

b 32}1

3} a

}14}

b}13}4

(22}

12}

x}13}

y2}

12}

z}35}

)3;(223x

}78}

y2}

130}

z}65}

)}23} 32}

12}

x}152}

y2}

11

30}

z4

?(a 1a2)}12}

[a](a2

1 a)}32}

? a23? (a 2

2 a)2

}}}

[(a 22 1)

}12}

]4

491

490

489

488

487

{[(x ? x}13}

)}13}

? (x 22x}53}

)}13}

] 6 }2}

12}

? [(x 3y)2 }

23}

]2 }

34} 3x }

12}

y}12}4

2 [2x](x 1 1) }

12}

}}}

(x 1 1) }12}2 (x 2 1) }

12}

(x 2 1) }12}

}}}

(x 2 1) }12}1 (x 1 1) }

12}

493

492

;1 223

3(x 2 2)}12}4

(x}130}

2 x 31 x

}73}

2 x 21 x

}43}

2 x 1 x}13}

2 1)(x}23}

1 x}13}

1 1) [x 42 1]

? ? 3}x22

1

y2}4(x y)23

}

(x 2 y)}12}

(x 1 y )}12}

}}(y 22

2 x 22)

(x 22 y 2)

}12}

}}(x 21

1 y 21)496

495

(x 2 2)2}

12}

}}

x }12}

(x 1 2)}12}

(x 22 4)

2}12}

}}}

(x 2 2)21 (x 22 2x)

2}32}

494

12. I radicali in R

RIFLETTI SULLA TEORIA

––© Teoria a pag. 681

VERO O FALSO?

a) Se n è un numero dispari, la radice n-esima del numero a [ R2

è negativa.

b) Ï2w9w è un radicale con valorenegativo.

c) La radice cubica di 2x 3 è equivalentea 2x . FV

FV

FV

497 TEST Quale delle seguenti uguaglianze è vera?

Ï4xw2w 5 2x

Ï2xw2w 5 2 2x

Ï4xw2w 5 2 ux u

Ï4xw2w 5 4 ux u

Ï8xw3w 5 2 ux uE

D

C

B

A

498

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 73: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

729

ESERCIZI

Le condizioni di esistenza dei radicali

L’espressione Ï6

2w8w non rappresenta un radicale.Perché?

È vero che Ï2waw non esiste? Perché? E Ï3

2w aw?

TEST Uno solo dei seguenti radicali ha come C.E.a $ 0. Quale?

Ï5aw2bw3w

Ï3

4awbw

Ï7aw4bw2wC

B

A

501

500

499 È vero che le C.E. del radicale Ï6

xw4yw2w sono∀ x, y [ R ?

Per il radicale Ï5

xw1w 2w devi porre le condizioni diesistenza? Perché?

TEST Dei seguenti radicali solo uno è equivalentead a. Quale?

Ïaw2w Ï4

aw8w

Ï3

aw3w Ï24

aw 25w

Ï4

aw4wC

EB

DA

504

503

502

!4}2§a

3§3b§

2

}§!6

}3§5

a§2

}§E

D

ESERCIZI

CACCIA ALL’ERRORE

Ognuna delle seguenti uguaglianze contiene almeno un errore. Trovalo e correggilo (x e y sono reali positivi).

Ï8

(2w 5w)2w 5 Ï4

2w 5w

(x 1 y) Ï3w 5 Ï3w(xw2w1w yw2)w506

505 Ï3

2w xw6w ? Ï4

2w xw8w 5 (2 x 2) ? (2 x 2) 5 x 4

Ï4

xw ? Ï3

yw 5 Ï12

xyw508

507

n Le condizioni di esistenza

ESERCIZIO GUIDA

Determiniamo le condizioni d’esistenza dei seguenti radicali:

a) Ï6aw4bw5w; b) Ï3

aw 2w 2w; c) !}x§2

5§2

x§ 4}§ ; d) Ïuawu 2w 2w.

a) Ï6aw4bw5w.

Il radicando è il prodotto di tre fattori e deve essere positivo o nullo: 6 è un numero positivo; a 4 è sempre positivo o nullo, sia che a sia negativo sia che a sia positivo o nullo, poiché il suo esponente èpari; b 5, avendo esponente dispari, assume il segno di b. Quindi, affinché b 5 sia positivo o nullo, occorreche sia b $ 0: C.E.: b $ 0.

b) Ï3

aw 2w 2w.

Poiché l’esponente è dispari, il radicando può assumere qualunque valore. C.E.: ∀ a [ R.

c) Il radicando deve essere maggiore o uguale a 0, ossia:

}x 2

5

2

x

4} $ 0 →}

(x 2 2

5

)(

x

x 1 2)}$ 0.

Studiamo il segno:

5x . 0 ⇔ x . 0

x 2 2 . 0 ⇔ x . 2

x 1 2 . 0 ⇔ x . 2 2

C.E.: 2 2 , x # 0 ∨ x . 2.

I valori 2 2 e 2 sono esclusi perché annullanoil denominatore della frazione.

509

5x

– 2

0

x – 2

x + 2

5x(x–2)(x+2)––––––––

0 2

0

0

0

+− − +

− − +−

− ++ +

− ++ −∃ ∃

Paragrafo 12. I radicali in R

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 74: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

730

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

d) Ïuawu 2w 2w.

Dobbiamo porre ua u 2 2 $ 0.

La disuguaglianza è equivalente a due condizioni disgiunte, ciascuna espressa da un sistema:

5a $ 0∨ 5a , 0

→ 5a $ 0∨ 5a , 0

a 2 2 $ 0 2 a 2 2 $ 0 a $ 2 a # 2 2

C.E.: a $ 2 ∨ a # 2 2.

Determina le condizioni d’esistenza dei seguenti radicali.

Ï2w aw; Ïaw2w; Ï3

aw5w; Ï4

2w 2wx2w.

Ïawbw; Ï3

2aw3bw2w; Ï4

3aw2bw.

!}2§x

a}§ ; !}

2§3

y§3

}§ ; !}2§x

2}§ .

Ï3

aw 2w 3w; Ïxw 1w 2w; Ï5

2xw 1w 4w.513

512

511

510 Ï4

bw 2w 1w; Ï3

1w2w 2waw; Ïaw 1w 1w.

Ï3aw 1w 3w; Ï3

xw 1w 5w; Ï4

2xw 2w 1w.

Ï(bw 2w 1w)bw; Ï2xw3w2w 4wxw2w; Ïaw2w2w 1w.

!3

}2§a

a§ 2

1§ 2

5}§ ; Ï6(waw2w1w 3w)(wbw 2w 1w)w; Ï4

bw(bw 2w 3w)w.517

516

515

514

!}a

a§1

2§ 1

1}§ ; !4

}a

a§2

2§1§ 2

a}§ ; !3

}1§

2

x§3

x§2}§ .

!}2§a

a

(§2

a§1

2§ 3§3)}§ ; !3

}2§a

a

(§2

a§2

2§ 4§1)}§ ; !4

}3§x

x§(x§2§1

3§ 2§)}§ .

!}2§x§x

(x§1

2

§ 1§3§1)

}§ ; !3

}3§x

(x§2§2

2§ 4

1§)}§ ; !4

}2§(

y

y§1

1§ 2

3§)}§ .

!4

}2§(

x

1§ 2

2§ 3

x§)}§ ; !}

1§ 2

2§a§a

}§ ; !}4

a§a2§2

2§ 1

4}§ .

!}x§

2

x§ 1}§ ; !}

b§2

a§ 1}§ ; !}(§x§ 2§x§

222

)§(x

1§6

1§ 3§)}§ .

!}4§x§22§5

1

x§2x§ 1§ 9}§ ; !}

x§ x

3

§2}§ ; Ï4

aw31w 3waw3

1w 3waw1w 1w.

Ï2w xw 2w2w 2w5w ; Ïxw22w 2w5w; Ïaw2

2w 6waw1w 9w.

!3

}2§x

2§2

x§ 7}§ ; !6

}

§x

2§1

4§x

9§}§ ; !5

}

§x

2§1

4§x

9§}§ .

Ï2waw ; Ï1w2w wxw ; !}

§x

x

§ 2

1§ 4

4}§ .

!3

}

§x§2

1§ 3§}§ ; !}

1§2

§2§2

3

§x

x§}§ ; !}§x§1

§ 1

1§§ 2§ 8

}§ .

!}6§a

§2

a§ 2

9§ 2

a§2

}§ ; !}x§4

§2§ x

x§2

2§1

1§ 9

x§x§22§ 9

}§ ; !}§a§1

2§ 1§

4§2§ 1

}§ .

!4

}(

(§x

x§ 2

1§2§2

x

)§2

)}§ ; !6

}(§x§1

x§(

1

x§)

1

(§x

4§2

)§2

2§)2

}§ ; !8

}2§x

x§1

2

§ 2

2§ 1}§ .529

528

527

526

525

524

523

522

521

520

519

518

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 75: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

731

ESERCIZI

Determina per quali valori di x [ R esistono le seguenti espressioni.

Ïxw2w 4w 1 Ïxw1w 6w [x $ 4]

Ï2w xw 1!3

}2§1

x}§ 1 Ï2w 5w 2w xw [x # 2 5]

}Ï2xw

1

1w 1w}1 Ïxw2

2w 4w [x $ 2]

[x # 1 ∨ x $ 2 ∧ x Þ 4]

!}9§

2§x§ x

}§ 1 Ï2w wxw 1w 4w [2 4 # x # 4]

!}

§x

x§2

2

1§ 4

4§}§ 1 Ï3

2w xw 1!}x§

1

x§ 1}§ [x , 2 1 ∨ x $ 0 ∧ x Þ 4]

Ïaw22w 2waw1w 1w 1!}

a§ 2§1

2§ a}§ 1 Ï2awwaw2w 1ww [a . 1]

1 Ï2w xw 2(w6xw 2w xw 2w2w 9w)w [x # 2 3 ∨ x $ 3 ∧ x Þ 4]

!}

1§x

6

§2§1

x§ 4

2

}§ 1!}

§x

2

§ 3

2§x§ 4}§ [0 # x , 4]

Indica le condizioni di esistenza e semplifica i seguenti radicali in R.

Ï4

a2wb4w; Ïxw2w; Ï3

x3w. [bÏwaw; x; x]

Ï6

(aw 2w 1w)2w; Ï9

(aw 1w 3w)3w; Ï8

a4wxw2w. [Ï3

waw2w 1ww; Ï3

(aw 1w 3w)w; Ï4

a2wwxw]

Ï(xw 2w 1w)6w; Ï3

(aw 1w 2w)9w; Ï4

(xw 1w 3w)2w. [(x 2 1)3; (a 1 2)3; Ïwxw1w 3ww]

Ï6

(xw 3w1w 6wxw21w 1w2xw 1w 8w)2w; Ï4

(xw 4w1w 4wxw21w 4w)2w. [x 1 2; x 2

1 2]

Ï4

aw4(wxw1w 2w)8w; Ï4

(xw 2w2w 6wxw1w 9w)3w. [a(x 1 2)2; Ïw(xw 2w 3w)3ww]

Indica per quali valori di a le seguenti uguaglianze sono vere. Scrivi un esempio numerico per verificare lacondizione posta.

Ï5

3aw6w 5 aÏ5

3aw; Ï3

5aw4w 5 2 aÏ3

2w 5waw. [∀ a [ R; ∀ a [ R]

Ï(aw 1w 2w)2w 5 a 1 2; Ï(3w 2w aw)2w 5 a 2 3. [a $ 2 2; a $ 3]

!3 1}§a

1§2

1§ a

2}§2

3§ 5 }a

1 2

1

a

2} [aÞ 1]

Trasforma Ï3

2waw in un radicale di indice 6. Quale proprietà hai usato?

[se a . 0, 2 Ï6

aw2w; se a # 0, Ï6

aw2w; proprietà invariantiva dei radicali]

547

546

545

544

543

542

541

540

539

538

Ïxw22w 9w

}}Ï3

xw2w 4w537

536

535

534

Ïxw22w 3wxw1w 2w

}}Ï3

4w2w xw533

532

531

530

Paragrafo 12. I radicali in R

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 76: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

732

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

n Portare fattori fuori dal segno di radice

Nelle seguenti uguaglianze sono stati trasportati fuori dal segno di radice alcuni fattori, senza mettere i neces-sari valori assoluti. Trova prima le C.E. e aggiungi poi i valori assoluti dove occorrono.

Ïaw3bw 4w 5 ab2Ïaw; Ï3

aw2yw 5w 5 yÏaw2yw 2w.

!}(§2x§ 2§y§14§)3

§ x§5

}§ 5}(2x 2

y 2

1)x 2

}Ï(2wxw2w 1w)xw; !5

}(§x§2

a§6

1§)5}§ 5 }

x

aÏ2

5

aw1

} .

!}a§3

§x

1§3

2

1§a§x

2

§1

2§ a}§ 5 }

a 1

x

1}!}

x§1

a§ 1}§ ; !3

}x§ 4§y

7

x§ 3}§ 5 }

y

x

2

}!3

}x§

2

y§ 1}§ .

!§§5}x(

y

x

Ï2

yw2)

} ; !3

}(§x

2§2§x

1§6

)§4}§ 5 2}

(x 2 1)

x

Ï

2

3

xw2w 1w} .

Determina le C.E. dei radicali presenti nelle seguenti espressioni e successivamente semplificale.

!4

}x

x§2

2

2

1§ 2

9§x

1§1§6

1

x}§ 1!}

x§2

x

1§22

§x§ 2

4§2

}§ ?!}x

x§ 2

1§ 2

3}§ 32!}

x

x§ 2

1§ 1

3}§, con x , 2 3 ∨ x . 24

!6

}2§x§

2

2

2§x

4§2

x§ 2§ 4}§ ;!3

x§ 2§ }x

4§}§ ?!}x§ 2

3§2

}§ 3!6

}x§2

2

7§ 2}§ , con x . 24

!}2§x§2

1

2§2§ 2

x§x§ 2§ 1}§ ?!3

}x

x§3

3

2

1§ 1

1}§ ;!}

x

x§2

2

1

2§ x

x§1

1§ 1

1}§ 3!6

}(§x§ 1§1

x

)§3

3

2§(x§ 1

3

§ 1§ 1§)}§ , con x . 14

!4

1§1§}(§x

1§2

2§x

3§)2}§ ?!x§ 2§ }

x

9§}§ ; Ïxw31w xw 3}x 1

x

3}!}

x§2

1

1§ 1}§ , con x . 34

Trova le condizioni di esistenza dei seguenti radicali in R e trasporta fuori dalla radice i fattori possibili.

Ï3

x4w; Ïx3w; Ï(xw 2w 1w)2w . [xÏ3

xw; xÏxw; x 2 1]

Ï3

a3wb4w; Ï(aw 1w 2w)2wb4wxw; Ï3

2w aw3yw4w. [abÏ3

bw; b2a 1 2Ïxw; 2 ayÏ3

yw]

Ï4

axw 4w; Ïaw3xw; Ï3

aw3xw. [xÏ4

aw; aÏaxw; aÏ3

xw]

Ïaxw 2w1w xw 2w; Ï4

(aw 1w 1w)5w; Ï(aw 2w1w 2waw1w 1w)3w. [xÏaw1w 1w; (a 1 1)Ï4

aw1w 1w; (a 1 1)3]

Ïxw31w xw 2w; Ï6

aw6(wxw2w 1w)9w; Ï5

aw6(wxw1w 8w)7w.

[xÏxw1w 1w; a(x 2 1)Ïxw2w 1w; a(x 1 8)Ï5

a(wxw1w 8w)2w]

!}x§

2(§x

x§1

2

§2

2§ 4§)2

}§ ; !3 §§ . 3x(x 2 2)Ïxw1w 2w; }(x 2

x

1)a}Ï3

aw4Ï(aw2xw 1w 4wawxw 1w 4wxw) bw4w; Ï3

6aw3 (wbw2w 1w)6w. [b 2 ua 1 2 u Ïxw; a (b 2 1)2 Ï3

6w]

Ï4

16waw41w 3w2aw5w; Ï6

64wxw61w 6w4w. [2 ua u Ï4

1w1w 2waw; 2 Ï6

xw61w 1w]563

562

(x 32 3x 2

1 3x 2 1)a4

}}}x 3

561

560

559

558

557

556

555

554

553

552

x(x 2 2)(x 22 2x)

}}y 3

551

550

549

548

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

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733

ESERCIZI

!}4§b

y3§3

1

1§ 1

4§2

y2

b§ 1

2§1§4y

9§b}§ ; !}

4

a§y

4

4§ 1

1§ 4

4§a

y

2

§2}§ . 3}u2

uyb

1

1

2

3

uu

}!}b

y§}§ ; }2

uauyuu

}!}a

y§2

2

1

1§ 1

4}§4

13. Le equazioni di secondo grado

RIFLETTI SULLA TEORIA

564

––© Teoria a pag. 683

VERO O FALSO?

a) La formula risolutiva di un’equazionecompleta di secondo grado non èvalida per risolvere l’equazione 5x 2 2 9 5 0.

b) Il discriminante di un’equazionespuria è positivo.

c) L’equazione ax 2 1 bx 1 c 5 0 ammettedue soluzioni reali e coincidenti,se il primo membro è il quadratodi un binomio.

d) Se le soluzioni di un’equazione disecondo grado sono entrambenegative, il discriminante D è negativo.

e) Si applica la formula ridotta quandoil coefficiente b dell’equazioneax 2 1 bx 1 c 5 0 è positivo. FV

FV

FV

FV

FV

565 TEST Mediante la formula

x 5}3 6 Ï

4

9w1w 3w2w},

quale delle seguenti equazioni risolvi?

2x 2 1 3x 1 4 5 0

x 2 2 3x 1 32 5 0

4x 2 2 3x 2 2 5 0

2x 2 2 3x 2 16 5 0

2x 2 2 3x 2 4 5 0

Quanto vale il D delle equazioni 2x 2 2 7 5 0 ex 2 1 9 5 0? In generale, il discriminante di un’e-quazione pura può essere nullo?

567

E

D

C

B

A

566

n La fomula risolutiva

ESERCIZIO GUIDA

Risolviamo le seguenti equazioni: a) 10x 2 2 2 5 x; b) 49x 2 1 126x 1 81 5 0; c) x 2 2 2x 1 2 5 0.568

a) 10x 2 2 2 5 x.

Scriviamo l’equazione in forma normale:

10x 2 2 x 2 2 5 0.

Calcoliamo il discriminante D 5 b 2 2 4ac:

D 5 (2 1)2 2 4 ? 10 ? (2 2) 5 1 1 80 5 81.

Poiché D .. 0, l’equazione ha due soluzioni realidistinte.

Nel sito: c 9 esercizi di recupero

Paragrafo 13. Le equazioni di secondo grado

Nel sito: c teoria e 25 esercizi su I numeri immaginari

ESERCIZI

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 78: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

734

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Usiamo la formula risolutiva

x 5}2 b 6

2a

ÏDw} :

}1

2

1

0

9}5 }

1

2}

x 5}2 (2

2

1

?

)

(1

6

0)

Ï81w}5

}1

2

2

0

9}52 }

2

5}

x 1 5 }1

2} e x 2 5 2 }

2

5} .

b) 49x 2 1 126x 1 81 5 0.L’equazione è già in forma normale.

D5(126)224?49?81 5 15 876 2 15 876 5 0.

Poiché D 5 0, l’equazione ha due soluzionireali coincidenti.

Calcoliamo le soluzioni con la formula x 5 2 }2

b

a} :

x 5}2

2

? (

1

4

2

9

6

)}5 2 }

6

4

3

9} 5 2 }

9

7} .

Le soluzioni coincidenti sono:

x 1 5 x 2 5 2 }9

7} .

c) x 2 2 2x 1 2 5 0.Scriviamo i coefficienti:

a 5 1; b 5 2 2; c 5 2.

Calcoliamo il discriminante:

D 5 (2 2)2 2 4 ? (1) ? (2) 5 2 4.

Poiché D ,, 0, l’equazione non ha radici reali.

Risolvi le seguenti equazioni.

6x 2 1 13x 1 7 5 0; 4x 2 2 8x 1 3 5 0. 32 1, 2 }7

6} ; }

1

2} , }

3

2}4

x 2 2 2x 2 3 5 0; 9x 2 2 12x 1 4 5 0. 32 1, 3; }2

3} doppia4

x 2 1 3x 2 10 5 0; 12x 2 1 x 2 6 5 0. 32 5, 2; 2 }3

4} , }

2

3}4

2x 2 2 3x 1 20 5 0; 6x 2 1 13x 1 8 5 0. [impossibile; impossibile]

x 2 2 4x 2 32 5 0; x 2 1 x 1 }2

9} 5 0. 32 4, 8; 2 }

2

3} , 2 }

1

3}4

x 2 1 3x 2 4 5 0; x 2 2 }5

3} x 1 }

2

3

5

6} 5 0. 32 4, 1; }

5

6} doppia4

x 2 2 3x 1 2 5 0; x 2 2 9x 1 33 5 0. [1, 2; impossibile]

x 2 2 Ï2wx 2 4 5 0; x 2 2 4Ï3wx 2 36 5 0. [2 Ï2w, 2Ï2w; 2 2Ï3w, 6Ï3w]

x 2 2 4Ï2wx 1 6 5 0; x 2 2 Ï5wx 1 2 5 0. [Ï2w, 3Ï2w; impossibile]

5x 2 2 12x 1 9 5 0; x 2 2 7x 1 }4

4

5} 5 0. 3impossibile; }

5

2} , }

9

2}4

}1

1

8} 1 }

3

4} x 1 x 2 5 0; x (x 2 9) 5 }

1

4

9} . 32 }

1

1

2} , 2 }

2

3} ; 2 }

1

2} , }

1

2

9}4

2x 2 2 2Ï2wx 1 1 5 0; Ï3wx 2 2 3x 1 Ï3w 5 0. 3}Ï2

2w} doppia; impossibile4

21x 2 2 10x 1 1 5 0; x 2 2 6x 2 16 5 0. 3}1

7} , }

1

3} ; 22, 84

18x 2 2 21x 2 4 5 0; 2x 2 2 13x 2 7 5 0. 32 }1

6} , }

4

3} ; 2 }

1

2} , 74582

581

580

579

578

577

576

575

574

573

572

571

570

569

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 79: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

735

ESERCIZI

3x25 5 1 14x; 4x (3x 1 1) 5 5. 32 }

1

3} , 5; 2 }

5

6} , }

1

2}4

x (2x 1 13) 5 24; x25 4(x 1 3). 328, }

3

2} ; 22, 64

ASSOCIA a ogni equazione le sue soluzioni.

1. x22 x 2 12 5 0 2. x

21 x 2 12 5 0 3. 2x

22 4x 1 12 5 0 4. x

22 8x 1 16 5 0

A. 3; 2 4. B. 4; 4. C. 23; 4. D. 2; 26.

Le equazioni incomplete

585

584

583

ESERCIZIO GUIDA

Risolviamo le seguenti equazioni:

a) 2x22 1 5 0; b) x

21 1 5 0; c) 8x

22 7x 5 0; d) 64x

25 0.

586

a) Equazione pura:

2x22 1 5 0 → 2x

25 1 → x

25 }

1

2} .

Estraiamo la radice quadrata:

x 5 6!}1

2§}§ 5 6 }Ï

1

2w} 5 6 }

Ï2

2w} .

Le soluzioni sono: x 1 5 }Ï

2

2w} , x 2 5 2 }

Ï2

2w} .

b) Equazione pura:

x2

1 1 5 0 → x2

5 2 1.

Non esiste un numero reale che, elevato alquadrato, dia un numero negativo, quindil’equazione non ha radici reali.

c) Equazione spuria:

8x22 7x 5 0.

Raccogliamo x:

x (8x 2 7) 5 0.

Per la legge di annullamento del prodotto:

x 5 0 oppure 8x 2 7 5 0 → x 5 }7

8}.

Le soluzioni dell’equazione sono x1 5 0 e x2 5 }7

8}.

d) Equazione monomia:

64x25 0 → x

25 0 → x1 5 x2 5 0.

Risolvi le seguenti equazioni.

2 2 x25 0; }

1

3} x

22 2x 5 0; 9x

25 0. [6 Ï2w; 0,6; 0 doppia]

}1

2} x

25 0; 1 2 x

25 0; 9x

22 12x 5 0. 30 doppia; 6 1; 0, }

4

3}4

2 4x25 36; 2x

22 }

8

3} x 5 0; 4 2x

25 0. 3impossibile; 0, }

4

3}; 6 24

3x2 Ï5w 5 0; 16x

25 1; 2 3x

21 6x 5 0. 30 doppia; 6 }

1

4}; 0,24590

589

588

587

4x22 2 Ï2w 5 0 36!4

}1

2§}§42x

21 1 5 0 [impossibile]

Ï2wx2

2 2 5 0 [6 Ï4

2w]593

592

591 x22 Ï3wx 1 Ï2wx 5 0 [0, Ï3w 2 Ï2w]

2x22 Ï2wx 2 Ï3wx 5 0 30, }

Ï2w 1

2

Ï3w}4

(x 1 7)21 (x 2 7)2

5 98 [0 doppia]596

595

594

Paragrafo 13. Le equazioni di secondo grado

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 80: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

736

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

6x 2 Ï3wx21 3x 5 0 [0, 3Ï3w]

Ï5wx21 x

22 Ï5wx 5 0 30, }

5 2

4

Ï5w}4

(2x 1 3)25 (x 2 3)2 [2 6, 0]

x22 x 5 23x 2 Ï3wx

2 [0, 12(Ï3w 2 1)]600

599

598

597 x2

2 2Ï2wx 5 0 [0, 2Ï2w]

(x 1 4)21 1 5 8x [impossibile]

1x 2 }1

2}2

2

2 x (2x 2 1) 5 0 36 }1

2}4

3x21 8 2 5 Ï2w 5 0 [impossibile]604

603

602

601

2x22 5x 2 3 5 0 32 }

1

2}; 34

4x22 4x 1 1 5 0 3}

1

2} doppia4

x22 x 1 2 5 0 [impossibile]

x21 5x 1 6 5 0 [2 3; 2 2]

x21 5x 1 7 5 0 [impossibile]

x22 5 Ï2w x 1 12 5 0 [2Ï2w; 3 Ï2w]

x22 }

2

3} x 1 }

1

1

2} 5 0 3}

1

6} ; }

1

2}4

20x22 41x 1 20 5 0 3}

4

5} ; }

5

4}4

x21 }

8

5} x 1 }

1

2

6

5} 5 0 32 }

4

5} doppia4

x22 3Ï2wx 1 4 5 0 [Ï2w; 2Ï2w]614

613

612

611

610

609

608

607

606

605 x21 3 Ï3w x 1 6 5 0 [2 2 Ï3w; 2 Ï3w]

2x22 3 Ï2wx 2 4 5 0 32 }

Ï2

2w}; 2 Ï2w4

x25 4(x 2 1) [2 doppia]

x25}

5(x Ï4

5w 2 1)} 3}Ï4

5w}; Ï5w4

6x2

2 6x 5 2(1 2 2x) 2 2 2 x(2 2 x) [0 doppia]

2(3x 2 1)22 3x(5x 1 1) 5 2 2 3x [0; 4]

}Ï2x

3w} 2 x

22 }

1

3} 5 0 3}Ï3

3w} doppia4

(5x 2 1)x 1 (x 2 1)(x 1 1) 5 0 32 }1

3}; }

1

2}4

x(x 1 2) 1 9 5 8x 1 1 [2; 4]623

622

621

620

619

618

617

616

615

(2x 1 1)22 x

22 (x 2 1)2

5 (2x 1 3)(2x 2 3) 1 1 [2 1; 4]

(2 2 3x)(x 2 2) 1 3(x 2 1)25 (x 2 1)(x 1 3) [6 Ï2w]

(1 2 x)25 2x 1 }

x2

2 3

2

x 1 7} 3}5 6

2

3 Ï5w}4

}2

3} x 1 }

1

2} x(x 1 2) 2 5x 1 }

1

6} 5 }

3

x

} (x 2 5) [5 6 2 Ï6w]

(2 2 3x)22 (2x 1 1)2

5 4(2 2 4x) [6 1]

x 2 (2x 2 1)21 }

1

2} 5}

3 2

2

x

}2 (3x 2 1)(x 2 2) 30; 2 }3

2}4629

628

627

626

625

624

RIEPILOGO LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

Risolvi le seguenti equazioni.

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 81: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

737

ESERCIZI

(3x 2 4)22 3x

25 2(8 1 13x) 30; }

2

3

5}4

x(x 1 2 Ï2w) 1 2 Ï3wx(1 1 Ï2w) 5 2x(Ï3w 1 Ï2w) [0; 2 2 Ï6w]

1x 1 }2

3}21x 2 }

2

3}22 2x (x 2 1) 5 2 1x 2 }

2

3}2 36}

2 Ï3

2w}4

x(1 2 5x) 1 3 5 [5 2 (2 1 5x)]x 2 2(x 1 1) 2 (x2

2 6) [6 1]

2(x21 2) 2 2(x 1 3)(x 2 3) 2 4 5 7x

22 (3x 1 4)2

1 34 [0; 2 12]

2x (x 2 5) 2 (2x 2 3)(x 1 1) 5 x (2 2 x) 2 15 [2; 9]

(x 1 3)(3x 2 1) 2 2[2x22 x(x 2 2)] 1 6 5 0 [23; 21]

x(x 2 1)(x 2 2) 2 (x 1 2)(x22 4) 1 2(x 1 20) 5 0 32 }

1

5

2} ; 44

(x 2 3)21 6(x 1 2) 5 (2x 2 1)(x 1 4) 1 37 [23; 24]

(x 2 4)(x 1 8) 1 20 5 0 [2 6; 2]

x(4 2 x) 2 (5 2 x)(x 1 5) 5 x(x 1 1) [impossibile]

(x 1 3)(2x 2 1) 2 3[2x21 x(x 2 6)] 5 13 31; }

1

7

6}4

(x 1 2)32 (x 2 2)3

5 1 1 (4x 1 1)(4x 2 1) [6 2]

(x 2 6)(x 1 1) 2 (2 2 x)(x 1 3) 5 36 [2 4; 6]

}2

x

} (2x 1 Ï3w) 1}x Ï

2

3w} 1 }

3

4} 5 0 32 }

Ï2

3w} doppia4

x1}x 2

2

1}25 }

2

3} (3 2 x) 1 }

1

3} 32; 2 }

7

3}4

2(x 2 1) 2 }5

4} x 5}

3 2

4

5x

}2 21}1

2} x 2 12

2

36 }Ï

2

6w}4

}(3x 2 1)

2

(3x 1 2)}2 (x 2 4)2

1 3(1 1 x) 5}2 6x

2

1 10} 32 }

3

7

8} ; 14

}2(3x

6

1 10)}2 x

25 }

3x

3

1 1} [6 Ï3w]

}2x

Ï2

3wÏ3w}1 2x 5 (2x 2 1) (1 1 Ï3wx) 2 }

Ï6

3w}649

648

647

646

645

644

643

642

641

640

639

638

637

636

635

634

633

632

631

630

BRAVI SI DIVENTA c E38

RIEPILOGO Le equazioni di secondo grado

Bergamini, Trifone, Barozzi Matematica.azzurro 2 © Zanichelli 2011 Algebra, Geometria, Probabilità

Page 82: 0896 3515 bergamini_matematica_azzurro_vol2_cap.10

738

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

LABORATORIO DI MATEMATICA

I radicali con Wiris

ESERCITAZIONE GUIDATA

a) Con Wiris semplifichiamo la seguente espressione irrazionale: }3

4

2

1

ÏÏ

7w7w

} .

b) Con Wiris risolviamo e svolgiamo la verifica della seguente equazione:

!5

}3

2§}§ ? z ?!5

}2§4

7}§ 5 }

3

2} .

n Esercitazioni

Semplifica le seguenti espressioni sul quaderno. Poicon il computer, approssima sia l’espressione inizialesia la sua semplificazione.

(Ï2w 2 1)21 (Ï3w 2 4)(Ï2w 1 3)

[26 Ï2w 1 3 Ï3w 1 Ï6w 2 9 . 2 9,84]

}1

Ï2

2wÏ1

2w1

}2}Ï

3

2wÏ

2

2w1

} [2Ï2w 2 9 . 2 10,41]

}(Ï

3 1

3w 1

Ï1

3w)2

}2}1

3

2

2

ÏÏ

3w3w

} 3}2 Ï3

3w}1 1 . 2,154

(Ï3

2w 2 1)32 (Ï3

2w 1 1)2 [Ï3

2w 2 4 Ï3

4w . 2 5,09]4

3

2

1

Determina sul quaderno il radicale z che rende validal’uguaglianza, poi verifica con il computer.

Ï12w5w ? z 5 25 [Ï5w]

Ï4

27w ? z 5 3 [Ï4

3w]

Ï5

4w ? z ? Ï5

2w 5 2 [Ï5

4w]

Ï3

9w ? z ? Ï3

3w 5 3 [1]8

7

6

5

● Entriamo in ambiente Wiris.● Digitiamo l’espressione del punto a e usiamo su di essagli operatori che vediamo in figura 1.● Facciamo clic sul pulsante Calcola.● Osserviamo i risultati per renderci conto di quale fun-zionalità dobbiamo attenderci dagli operatori del sistemasui radicali.● Usiamo l’operatore risolvere sull’equazione del punto b(figura 2).● Semplifichiamo l’espressione ottenuta sostituendo a z,nel primo membro dell’equazione, la soluzione dataci daWiris. Per far ciò, usiamo opportunamente le combina-zioni di tasti ctrl-C (copia) e ctrl-V (incolla).

m Figura 1

m Figura 2

Nel sito: c 1 esercitazione guidata con Derive c 20 esercitazioni in più

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739

ESERCIZIMatematica per il cittadino

Matematica per il cittadinoGLI SCORPIONI IRRAZIONALI

La vita quotidiana è piena di numeri, a partire daquanti biscotti mangiamo a colazione fino al canaledella televisione su cui ci sintonizziamo la sera.I numeri naturali ci circondano in maniera più eviden-te, ma anche i numeri irrazionali si nascondono nellarealtà e c’entrano con triangoli, quadrati, spirali e…scorpioni!

1. Considera i quadrati che hanno come misura dei latii primi 7 numeri naturali. Completa la seguente ta-bella inserendo i valori delle loro aree.

lato (u) 1 2 3 4 5 6 7

area (u2)

2. Considera i quadrati che hanno, come area, i primi 7numeri naturali. Completa la seguente tabella deter-minando la lunghezza dei loro lati.

area (u2) 1 2 3 4 5 6 7

lato (u)

3. Dato un quadrato di lato 1 u, disegna un quadrato diarea doppia (potrebbe essere utile tracciare una dia-gonale del quadrato). Quanto è lungo il suo lato?

4. Nella figura a lato la costruzione a spirale è compo-sta da triangoli rettangoli aventi un cateto di lun-ghezza 1 u e l’altro lungo come l’ipotenusa del trian-golo precedente. Partendo dal triangolo iniziale, cheha entrambi i cateti lunghi 1 u, completa la tabellainserendo le lunghezze mancanti. Esponi le tue con-siderazioni riguardo alla successione delle lunghezzedelle ipotenuse.

Triangolo 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16°

1° cateto (u) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

2° cateto (u) 1

ipotenusa (u)

5. Disegniamo ora la coda di uno scorpione. Nella figura a fianco, a partire dal qua-drato di lato unitario, abbiamo costruito alternativamente:

● un triangolo rettangolo isoscele che ha come cateto il lato del quadrato antecedente;● un quadrato che ha come lato l’ipotenusa del triangolo rettangolo isoscele.

Completa la figura, calcola le lunghezze dei lati e le aree dei quadrati e inseriscile nellatabella. Esprimi le tue considerazioni sulla successione ottenuta con i valori delle su-perfici.

Quadrato 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8°

lato (u) 1 Ï2w

area (u2) 1 2

1 u

1 u

1 u

1 u

1 u

1 u 1 u

1 u

1 u

1 u

1 u

1 u

1 u

1 u1 u1 u

1 u

1 u

1 u

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740

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

(2 5)}4

3}

è uguale a:

Ï3

(2w 5w)4w. non è definita.

Ï3

54w. (Ï3

2w 5w)4.(Ï

3

u2w 5wuw)4.

Considera il radicale Ï3

aw 1w 3w.Per quali valori del numero reale a esiste?

Solo per a $ 0.

Per ogni valore di a.

Solo per a . 2 3.

Solo per a $ 2 3.

Solo per a $ 3.

Quale delle seguenti uguaglianze è falsa?

Ï1

aw 5 a, a . 0

Ï1

0w 5 0

Ï2

1w 5 1

Ï0

aw 5 0, a . 0

(Ï2

aw)2 5 a, a . 0

L’ordinamento crescente dei radicali

Ï10w, Ï3

9w, Ï5

35w è:

Ï10w, Ï3

9w, Ï5

35w.

Ï3

9w, Ï5

35w, Ï10w.

Ï5

35w, Ï3

9w, Ï10w.

Ï5

35w, Ï10w, Ï3

9w.nessuno dei precedenti.

Ï3

62w5w è uguale a:

25.

5Ï3

5w.5Ï

3

25w.

25Ï3

5w.5.E

D

C

B

A

5

E

D

C

B

A

4

E

D

C

B

A

3

E

D

C

B

A

2

C

EB

DA

1 Ï4

(2w 9w)2w è uguale a:

Ï2w 9w. 3.

2 9. nessuno dei precedenti.

2 3.

Ï3w ? Ï5

2w ? Ï3

27w è uguale a:

3Ï10

35w22w.

Ï30

3w? 2w ?w27w.

3Ï10

6w.Ï10

34w2w.nessuno dei precedenti.

Il risultato di Ï5

3w 1 Ï5

7w è:

Ï5

10w.

Ï10

10w.

Ï25

21w.

Ï25

10w.

nessuno dei precedenti.

Ïm

awÏpwbww (a, b $ 0) è equivalente a:

Ïmp

awbw.

Ïmp

awpbw.}mp}

Ïawbw.

Ïmp

awbwmw.

Ïmp

awpbwmw.

Quale delle seguenti uguaglianze è vera?

Ï6

(2w3)w2w 5 Ï3

2w3w Ï6

(2w3)w2w 5 Ï4

2w3wÏ6

(2w3)w2w 5 Ï3

3w Ï6

(2w3)w2w 5 2 Ï3

3wÏ6

(2w3)w2w 5 Ï4

3w

Quale delle seguenti uguaglianze è vera?

Ïxw6yw 5 x 3 Ïyw Ïxw6yw 5 ux 3u ÏywÏxw6yw 5 x 3 y Ïxw6yw 5 x Ïxw4ywÏxw6yw 5 ux 3 y uC

EB

DA

11

C

EB

DA

10

E

D

C

B

A

9

E

D

C

B

A

8

E

D

C

B

A

7

C

EB

DA

6

Verifiche di fine capitolo

TEST Nel sito: c questi test interattivi c 30 test interattivi in più

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741

Verifiche di fine capitolo ESERCIZI

SPIEGA PERCHÉ

L’uguaglianza Ï4

(xw 2w 3w)4w 5 x 2 3 non è vera ∀ x [ R. Spiega perché.

La proposizione: «La radice quadrata di 25 è uguale a 65, poiché (15)25 25 e (25)2

5 25» è falsa. Spiega ilmotivo.

Perché l’uguaglianza 27 Ïzw 5 Ï49wzw, con z . 0, è falsa? Correggila in modo che diventi vera.

Per quali valori di n la semplificazione del radicale Ï2n

xw3nw richiede l’uso del valore assoluto? Perché?

Il radicale Ïaw 2w 2w Ïwaww 2ww 1ww, con a $ 1, può essere trasformato nella differenza di due radicali semplici? Per-ché?

ESERCIZI Nel sito: c 9 esercizi in più

Nei seguenti esercizi ci riferiamo sempre a radicali in R01.

Determina le condizioni di esistenza dei seguenti radicali:

!3

}a§x

b§2

}§ ; Ï2xwy4w; !}x§ 2

x§2

4}§ ; !}

x§22§x§1

2§x

3§1§ 1}§ ; Ïxw1w 1w ? Ï5w2w 2wxw; !}

3

x§x

2

§1

2§ 9

1}§ 1 Ïxw.

Semplifica i seguenti radicali, determinandone le condizioni di esistenza.

Ï6

27waw9bw6cw6w [C.E.: a $ 0; Ï3aw3bw2cw2w]

!4

}9§(3§x§4

2§ 1§)2

}§ 3C.E.: ∀ x [ R; !}3§u3§x

2§ 2§ 1§u}§4

!4

}a§

42§ 1§8

a

a§4

2

§ 1§ 8§1}§ 3C.E.: a Þ 0; !}

u§a§2

a

2§2§9§u}§4

!3

}a§3

1§ 3§a

a§2

6b§1

1

§2

3§a§ 1§ 1

}§ 3C.E.: a . 2 1; ∀ b [ R; }a

a

1

2b

1

4

}4

!9

}x§

3

§1§(

3

x§x2§

2

1§1§x

3

)§6

x§1§ 1}§ 3C.E.: x . 2 1 ∧ x Þ 0; !3

}x§2(§x

1§1§ 1§)}§4

Trasporta fuori dal segno di radice tutti i fattori possibili.

22

21

20

19

18

17

16

15

14

13

12

!5

}x§3

2

2§2

a

y§1

5

2}§ 3}x

24

a

y 2}!5

}x§2

1

y§2}§4

!4

}x§x

41§4y§ 1

4§6}§ 3}ux

1

y u} Ï4

xw41w 1w6w424

23 !}a§4b§

21§4

a

b§4

3

2§ 2§a§4b

}§ 3}a2 u

2

b

b

2 1u}!}

b

1§}§4

!}b§2

1§b

1

4

§x

2

3

§ 2§b}§ 3}ub

b

2

2x

1u} Ïxw426

25

Trova le condizioni di esistenza e, dopo aver eseguito le operazioni, trasporta fuori dal segno di radice tutti ifattori possibili.

!}a§ 1

2§2

}§ ;3!§§}

a

4

2

} ?§§!}a§ 1

4§ 2}§§§ 3C.E.: a . 2 2, a Þ 0;!6

}(§a§2

1

a§4

2§)4

}§4

27

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742

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

Semplifica le seguenti espressioni, supponendo verificate le C.E.

(Ï2w 2 3)21 Ï18w 1 Ï8w 1 }

1

2} Ï50w 311 1 }

3

2} Ï2w4

Ï32w 1 2 Ï18w 2 3 Ï50w 1 3 Ï98w [16 Ï2w]

2 Ï3w ? (4 Ï2w 2 Ï3w) 1 Ï2w (Ï8w 2 3 Ï3w) [5 Ï6w 2 2]

(Ï2wÏw3ww)21(21Ï3w)

21(112Ï3w)

21(Ï5w12Ï2w)?(2 Ï2w2Ï5w)22 Ï2w(11Ï3w)2(Ï2w 2 Ï3w 21)

2

[17 1 8 Ï3w]

1!1}§1

y}§ 2§ }

x

1§}§2§ ;!4

}x§2

x

y§1

2§ x

y§y2}§2

2

?!}x

x§2

5

§y§5

y}§ [x 2y 2 Ïxw 1w yw]

!4

}x§

2y

x§2

1

1§ y

x§2y

}§ ?!4

}x§

2y

y§2

1

1§ 1

x§3y

}§ 1!}x§y

3}§ 2 Ïxw2yw 3}

x

1}!}

x

y§}§4

!6

}x§

2

2§2§ 9}§ ?!3

}x§

2

x§ 3}§ ;!3

}x§

21§2§

3§x}§ 3!6

}x§ 2§2

2§ 9}§4

(Ïxw 2 1)1}Ïxw1

1 1} 1}

Ïxw1

2 1}22 Ï3

xwÏwxww 3}Ï1 1

xwÏ2

xwx

}4

!4

}x§x

1§3

2}§ ;

3!§§(x 1 2)§§!}x§x

1§3

2}§§§ ; 1}Ï4

xw2

1

1w 2wxw}2

3

[Ïxw(xw 1w 2w)w]

!3

}x

x§ 1

2§ y

y}§ ?!4

}x

x§ 2

1§ y

y}§ ;!12

}x

x§ 2

1§ y

y}§ 3!6

}x

x§1

2§ y

y}§4

(a 1 b)2? Ï(aw2w2w bw2)w ; Ï4

aw6w2w bw6w2w 3waw4bw2w1w 3waw2bw4w 3ua 1 b u ?!4

}(§a

a§1

2§ b

b§)3

}§4[Ï12

(3wxw1w 2wa)w3w]4; 1!}x

x§ 2

1§ y

y}§ ?!3

}x

x§ 1

2§ y

y}§2

5

. 33x 1 2a; !6 1§§25§4

!}x

1§}§ !§}x

1§§}§§ ϧ4

xw§ 3w§ 3!8

}x

1§3}§4

Ï25waw2w1w 2w5w 2 Ï4aw61w 4w 1w 1w2aw4w1w 1w2aw2w 2 Ï9aw2

1w 9w [22a 2 Ï1w1w aw2w]

}x

y Ï1

xwy

}!}x§

2

y

1§2

x§y}§ 2!}

x§1

x§ y}§ ? 32}

Ïxwy

1w yw}4

!}a

a§ 1

2§ b

b}§ 2§ }

a

a§ 2

1§ b

b}§ ;!}

a

a§ 2

1§ b

b}§ 2§ 1§ ?!6

}(§b§ 2

2§a

a§)2

}§ 3!6

}b§4

2

a§2

a}§4

(x 2 y)}1

2}

; 3(x 1 y)}1

2}

1 (x 2 y)}1

2}41 (x 2 y)

}1

2}

; 3(x 2 y)}1

2}

2 (x 1 y)}1

2}4 con x . y . 0 3}y 2

y

x}4

1}Ï3

3

xwx

1w 2w}2 Ï3xw 2w 2w2 ? 1Ï3xw 1w 2w 1}

Ï3

3

xwx

2w 2w}2 ?}

Ï3xw2

1w 2w}2}

Ï3

3

xwx

2w 2w} [2 Ï3xw 2w 2w]45

44

43

Ïx2wyw1w yw31w 2wxyw2w

}}Ïxyw

42

41

40

x 2 y}x 1 y

39

38

37

36

35

34

33

32

31

30

29

28

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743

Verifiche di fine capitolo ESERCIZI

1}Ï3

4

awa

2bw} 1 Ï

3

awbw2w21Ï3

aw2bw 2 }

Ï3

4

awa

bw2w}2 ; (b 2

2 16) 3}a

b}4

Semplifica le seguenti espressioni e razionalizza i risultati.

}

ÏÏ5w 2

2w1

}1}

Ï4

5wÏ

1

2w1

}2 }Ï

4

10w} 3}4 Ï10w

4

2 3 Ï2w}4

}3

ÏÏ

awaw1

2

1

1}1}

3

ÏÏ

awaw2

1

1

1}1 2 3}a

8

2

a

1}4

Semplifica le seguenti espressioni.

313}14}

? a}32}

? b ? b2}

12}2 }

12}4

}43}

? 13}16}

? a 2? b

2}13}

? b}43}2; a 2b

}13} [Ï3

3wab]

12}13}

1 32 }

13}2 ; 1321

1 22 }

23}2 ? 621

; 11 1 62 }

13}2 ? 13 1 2

}23}2 [1]

Risolvi.

Ï5w(x 2 1) 5 2(x 1 1) [(Ï5w 1 2)2]

}2x

2

1

ÏÏ5w

5w}5 }

2

x} 2 4 [9Ï5w(2 1 Ï5w)]

}5x 2

Ï2

2wÏ2w}2 }

x 2

2

3} 2}

11

3

x

Ï2

2w1

}5 0 3}9 Ï2

2w3

1 1}4

Ï3w (x 2 2) 1 Ï3w . 3x 2 1 3x , 2 }Ï

3

3w}4

5 [2 Ï5w; 1]

5 31}3Ï1

3w0

2 1} ;}

11 2

10

Ï3w}24

5 312 Ï3w; }2

9} Ï2w24

5 [Ï2w; Ï2w 2 1]

x

2w} 1 }

Ïy

3w} 5 2 Ï3w

[(Ï6w; 3)]5 2 Ï3w x 5 }1

3} (10 Ï3w 2 5 Ï2w x) 1 2 Ï2w y

Risolvi le seguenti equazioni di secondo grado.

}33x

2

2 1}2 }

1

2} (x 1 1) 5 4x (1 2 x) 2 (2x 2 3)2 [impossibile]60

59

Ï2wx 1 3y 5 3Ï2w 2 1

x 1 y 5 2Ï2w 2 158

2 Ï3wx 1 Ï2wy 5 3

Ï3wx 1 Ï2wy 5 657

(Ï3w11)x 12y 53

4x 2(Ï3w21)y 5156

Ï5wx 1y5 24

2x 12Ï5wy 5055

54

53

52

51

50

49

48

47

46

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METTITI ALLA PROVA Nel sito: c 20 esercizi in più

TEST

è un numero:

intero.

razionale positivo, ma non intero.

razionale negativo, ma non intero.

irrazionale positivo.

irrazionale negativo.(Olimpiadi della matematica, Giochi di Archimede, 2003)

E

D

C

B

A

1}}}}}(3 1 Ï2w)(2 1 Ï3w)(3 2 Ï2w)(2 2 Ï3w)

66

Se Ïa2w 1w 1w 5 b, quale delle seguenti af-fermazioni è certamente vera?

a $ 0 b $ a21 1

b $ 0 Nessuna delle precedenti.

a . 1(Olimpiadi della matematica, Giochi di Archimede, 2004)

Quale dei seguenti numeri è il più piccolo?

0,0000001 (0,1)0,1 (0,0001)2

928 Ï0,w00w00w1w(Olimpiadi della matematica, Giochi di Archimede, 1997)

DB

ECA

68

C

EB

DA

67

TEST YOUR SKILLS Nel sito: c 5 esercizi in più

TEST What percentage of }Ï

3

24w} is !}

2§8

7}§ ?

25% 66,6w%

33,3w% 150%

50%

(USA Tennessee Mathematics Teachers Association: 39th AnnualMathematics Contest, 1995)

C

EB

DA

69 Perform the following operations. Write all an-swers in simplified form (including rationalizingdenominators). Assume that variables representnon-negative numbers.

a) Ï3

2xw(Ï3

xw 2 Ï3

10wxw5w);b) 2 3Ïb5w 1 bÏb3w 1 Ïb2w.

(USA Tacoma Community College, Review for Test, 2002)

[a) Ï3

2xw2w 2 x2Ï3

20w; b) b 2 2b2Ïbw]

70

percentage: percentuale to perform: svolgere to simplify: semplificare

GLOSSARY

744

CAPITOLO 10. I NUMERI REALI E I RADICALIESERCIZI

}2(x 1 1

3

)(x 2 1)}2 }

(2x

1

1

2

3)2

} 5 }x2

2 3

4

x 2 6} 3}3 6

2

Ï5w}4

}3

2} (x 2 2) 1 }

1

6} 2 x 11 2 }

x

3}25}

(3x 2 2)

3

(3x 1 2)}2 }

3

2} 30; }

1

3

6}4

(x 2 Ï2w)(x 1 Ï2w) 5 4(x 2 1)(x 1 1) 36!}2

3§}§45x 2 (x 1 1)2

1 (2x 2 1)25 2 2 (x 1 3)(x 2 2) [6 Ï2w]

x 1x 1 }2

3}22 }

2 Ï3

5w} (2x 1 1) 1 }

5

3} 5 0 3Ï5w; }

Ï5w3

2 2}465

64

63

62

61

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