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- - Il 2011? Un anno difficile per il merca- to, di intenso lavoro per la Edificatrice. Numeri e cifre del Bilancio di esercizio dei dodici mesi passati parlano di soli- dità e accortezza anche di fronte a mesi problematici per il comparto. Le principali coordinate dell'anno e il ren- diconto di gestione sono state illustra- te dal , durante l'assemblea di Bilancio, che si è contraddistinta per la grande parte- cipazione dei soci. Ad aprire i lavori il video ufficiale dell'Anno internazionale delle Cooperative, a ricordare il ruolo prezioso che il movimento svolge da oltre un secolo, anche e soprattutto, in fasi di difficoltà e di crisi come l'attuale. Indiscutibile il periodo di sofferenza per il mercato immobiliare, in calo complessivamente nel 2011 dell’1,9% in termini di volumi di compravendita secondo i dati dell’Agenzia del Territorio. In un contesto di contrazio- ne generale del comparto, anche il mercato immobiliare residenziale della Lombardia registra un calo rispetto all’anno precedente. Milano stessa, che totalizza il 7,3% delle transazioni a livello nazionale, cono- & Cultura & Cultura Cooperativa Cooperativa Periodico trimestrale edito da via Galvani 12, 20835 Muggiò MI tel. 039 793662 fax 039 2781072 [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 1641 del 30/11/2002 Spedizione in abbonamento postale 70% Milano Direttore responsabile Stefano Rijoff Redazione Francesca Naboni Antonella Vargiu Grafica e impaginazione Valentina Gatto Stampa A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata. 3 SOMMARIO IN COOPERATIVA Conferme e nuove strategie per la Edificatrice LIBERI PENSIERI L’importanza delle ricorrenze COOPERAZIONE Le azioni anticrisi della cooperazione di abitanti IN COOPERATIVA Il 30 settembre si parte con la Edificatrice alla volta di Bologna Ceramiche di grandi artisti per un settembre... a regola d’arte! Nuovi orari per la Edificatrice UN SOCIO Intervista a Pippo Marcianò sce una flessione, con segni positivi solo nelle macroaree Sud Milano e nel capoluogo stesso. Condividono il segno meno tutte le province lombar- de, Brescia in testa, seguita da Cremona, Sondrio, Lecco e Mantova, Como, Lodi e Monza e Brianza. Fanno eccezione nella provincia brianzola l’area a nord di Monza e Monza città, mentre in contrazione sono le com- pravendite nell’area Ovest con il 5,2% in meno di transazioni. In questo quadro di stallo la Edificatrice ha comunque tenuto, chiudendo l'anno con un patrimonio netto di e ricavi pari a 2.003.712 euro. Il lavoro della Edificatrice è sotto gli occhi di tutti negli importanti progetti a cui ha preso parte: A dicembre 2011 sono iniziati gli scavi dell’intervento di edilizia con- venzionata R13 alle porte di Milano, in via Castellammare, realizzato da Residenze Tiziana, società partecipa- ta dalla Edificatrice insieme ad altre cooperative. 2 VENERDÌ 18 MAGGIO È STATO APPROVATO IL BILANCIO DI ESERCI- ZIO 2011. GRANDE L'AFFLUENZA DEI SOCI E LA PARTECIPAZIONE ALL'IMPORTANTE APPUNTAMENTO DELLA VITA IN COOPERATIVA 5 Conferme e nuove strategie per la Edificatrice 4 6

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Cooperativa & Cultura - Periodico trimestrale edito dalla Cooperativa Efidicatrice di Muggiò

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Il 2011? Un anno difficile per il merca-to, di intenso lavoro per la Edificatrice.Numeri e cifre del Bilancio di eserciziodei dodici mesi passati parlano di soli-dità e accortezza anche di fronte amesi problematici per il comparto. Leprincipali coordinate dell'anno e il ren-diconto di gestione sono state illustra-te dal presidente Antonio Marucci,durante l'assemblea di Bilancio, che siè contraddistinta per la grande parte-cipazione dei soci. Ad aprire i lavori ilvideo ufficiale dell'Anno internazionaledelle Cooperative, a ricordare il ruoloprezioso che il movimento svolge daoltre un secolo, anche e soprattutto, infasi di difficoltà e di crisi come l'attuale. Indiscutibile il periodo di sofferenzaper il mercato immobiliare, in calocomplessivamente nel 2011 dell’1,9%in termini di volumi di compravenditasecondo i dati dell’Agenzia delTerritorio. In un contesto di contrazio-ne generale del comparto, anche ilmercato immobiliare residenzialedella Lombardia registra un calorispetto all’anno precedente. Milanostessa, che totalizza il 7,3% delletransazioni a livello nazionale, cono-

& Cultura& CulturaCooperativaCooperativa

Per iodico t r imest ra le edi to daCooperativa Edificatrice di Muggiòvia Galvani 12, 20835 Muggiò MItel. 039 793662 fax 039 2781072redaz ione@coopedi fmuggio. i tAutorizzazione del Tribunale di Monzan. 1641 del 30/11/2002Spedizione in abbonamento postale70% MilanoDirettore responsabileStefano RijoffRedazioneFrancesca NaboniAntonella VargiuGrafica e impaginazioneValentina GattoStampaA.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.

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numero XXXVIX Luglio 2012

SOMMARIOIN COOPERATIVAConferme e nuove strategieper la EdificatriceLIBERI PENSIERIL’importanza delle ricorrenzeCOOPERAZIONELe azioni anticrisidella cooperazione di abitantiIN COOPERATIVAIl 30 settembre si parte con la Edificatricealla volta di BolognaCeramiche di grandi artistiper un settembre...a regola d’arte!Nuovi orari per la EdificatriceUN SOCIOIntervista a Pippo Marcianò

sce una flessione, con segni positivisolo nelle macroaree Sud Milano e nelcapoluogo stesso. Condividono ilsegno meno tutte le province lombar-de, Brescia in testa, seguita daCremona, Sondrio, Lecco e Mantova,Como, Lodi e Monza e Brianza. Fannoeccezione nella provincia brianzolal’area a nord di Monza e Monza città,mentre in contrazione sono le com-pravendite nell’area Ovest con il 5,2%in meno di transazioni.In questo quadro di stallo laEdificatrice ha comunque tenuto,chiudendo l'anno con un patrimonionetto di 30.991.257 euro e ricavi paria 2.003.712 euro. Il lavoro dellaEdificatrice è sotto gli occhi di tuttinegli importanti progetti a cui hapreso parte:• R12 e R13 a Milano Pru CertosaA dicembre 2011 sono iniziati gliscavi dell’intervento di edilizia con-venzionata R13 alle porte di Milano,in via Castellammare, realizzato daResidenze Tiziana, società partecipa-ta dalla Edificatrice insieme ad altrecooperative.

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VENERDÌ 18 MAGGIO È STATO APPROVATO IL BILANCIO DI ESERCI-ZIO 2011. GRANDE L'AFFLUENZA DEI SOCI E LA PARTECIPAZIONEALL'IMPORTANTE APPUNTAMENTO DELLA VITA IN COOPERATIVA

5Conferme e nuove strategieper la Edificatrice

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Un grande piano di riqualificazione urbana da cuinasceranno due edifici, uno a torre di 15 piani e unolineare di 12, di fronte a uno dei maggiori parchimilanesi. • Nova MilaneseDove in via Assunta sorgeranno circa 17 alloggi conbox, a risparmio energetico (pannelli fotovoltaici,pannelli solari e materiali ecocompatibili). Ormaigiunti alla fase di posa dei gessi degli interni, quat-tordici di questi appartamenti risultano già prenotati.• Cascina MerlataResidenze in edilizia libera, convenzionata, agevola-ta e in affitto: un mix di soluzioni che risponde a esi-genze differenti. Cascina Merlata Spa, dopo l’appro-vazione da parte del Consiglio comunale, attende ilvia libera per le opere di urbanizzazione. Per il 2013è previsto l’avvio dei cantieri che porteranno alla rea-lizzazione delle residenze, oltre che dei i servizi com-merciali, un albergo e la valorizzazione dell’anticaCascina. Un progetto a cui la cooperativa partecipacon altre cooperative di Legacoop, diConfcooperative e della Filca, per vendere in ediliziaconvenzionata a un prezzo medio di 2.500 euro almq. Per fare questo ci siamo dotati di uno strumen-to ad hoc: Città contemporanea Spa che è costitui-ta dalla nostra società con il 10%, dalle cooperativeCMB e Unieco rispettivamente con il 36% e dallacooperativa Ecopolis con il 18%. abitazioni in classeA e servizi in un contesto di verde.• MuggiòProgramma di recupero edilizio dei sottotetti esisten-ti nel condominio di via Manara 33 per la realizzazio-ne di alcuni alloggi da assegnare in affitto.

in cooperativa2 anno X numero XXXIX

Non ritenendo più strategica la propria quota al pro-getto di Rho, la Edificatrice ha ceduto la propriaquota nella società Residenze Tommaso D’Acquino,costituita per la realizzazione dell'intervento. Fra lescelte previdenti per la tutela e il rafforzamento delpatrimonio e dell'attività della Edificatrice, anche unanovità legata al risparmio sociale, che ha conosciu-to una flessione l'anno passato. Una diminuzione delprestito sociale legata alla estinzione di 64 libretti:decessi di soci anziani ma anche fabbisogno quoti-diano che, in tempi di crisi, rode i risparmi e, non ulti-ma, la decisione di alcuni soci di investire in terminidiversi i propri risparmi, alla luce degli interessantiprodotti finanziari proposti da banche e Poste nel2011. Una flessione che non intacca la solidità delpatrimonio della Cooperativa, grazie al capitalesociale, alle riserve accumulate in tanti anni di ocu-lata gestione e alle unità immobiliari realizzate eassegnate in godimento e in locazione, ma che puòsuggerire nuove strade. “Al fine di rispondere allarichiesta di maggiore remunerazione del prestito,rispetto al mercato finanziario – ha anticipato il pre-sidente Marucci – il Consiglio di Amministrazione hadeliberato di aprire a partire dal prossimo esercizio ildeposito vincolato, riconoscendo una maggioreremunerazione”. Fra le prospettive di sviluppo dellaEdificatrice anche il rafforzamento del legame con laCooperativa Ecopolis: “Da anni nostra cooperativaed Ecopolis collaborano al fine di lavorare a un pro-getto di avvicinamento, verso un nuovo modellocooperativo che possa affermarsi nel terzo millennio,sulla scorta delle riflessioni che da anni condividia-mo con l’Associazione di riferimento alla luce dellacrisi economica, il rallentamento del mercato immo-biliare e la necessità di affrontare le difficoltà delleimprese con una maggiore patrimonializzazione –ha spiegato il presidente – . Si sono svolti diversiincontri, alcuni dei quali fra i consigli di amministra-zione, per puntualizzare le modalità di collaborazio-ne e sperimentazione. Nei prossimi mesi proseguire-mo questo percorso attraverso un programma diincontri e iniziative, al fine di valutare il proseguimen-to di tale progetto e la definizione degli strumenti edelle modalità più idonee per una collaborazioneefficace e un rafforzamento di entrambe le realtà,senza perdere il contatto con il territorio, identità estoria delle stesse”. F.N.Il patrimonio netto a fine 2011

Capitale € 49.538,00Riserva di rivalutazione € 21.813.731,00Riserva legale € 1.950.750,00Riserva straordinaria o facoltativa € 7.052.520,00Utile (perdita) dell’esercizio € 124.718,00TOTALE PATRIMONIO NETTO € 30.991.257,00

Il prestito sociale 2009 2010 2011

Prestito sociale 15.814.765 16.384.712 15.544.371Numero soci 4.616 4645 4661 Nuovi soci 75 51 41 Soci receduti 30 22 25

Destinazione del risultato di esercizio

Utile di esercizio al 31/12/2011 € 124.718,00Destinazione

a Fondo mutualistico 3% art. 11 L.59/92 € 3.742,00Attribuzione

a Riserva legale € 37.415,00a Riserva straordinaria € 83.561,00

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L’importanza delle ricorrenze Una mia amica tanti anni fa mi disse che noi eravamo l’ultima generazione dei partigiani. Se si riferiva alfatto che, pur essendo nati nel dopo guerra, eravamo gli ultimi che in qualche modo avevamo parenti oconoscenti che avevano vissuto l’esperienza della guerra di Liberazione, aveva ragione.Ma se pensiamo ai valori, alle emozioni che il bello spettacolo“Partigiani fratelli maggiori” offerto dalla Cooperativa Edificatricealla cittadinanza in occasione del 25 aprile di quest’anno, forsel’affermazione andrebbe un po’ rivista. Sì, partigiani fratelli mag-giori: fratelli, perché comunque il legame con coloro che seppe-ro offrire la propria giovinezza per la realizzazione di un’Italiademocratica è e deve essere stretto come quello tra fratelli emaggiori, non solo per evidenti dati di età, ma per la capacità diportare avanti ideali che dovrebbero essere perseguiti anche peril futuro, una risorsa che deve circolare nelle coscienze e neicuori di noi italiani.Conscia del fatto che la data del 25 aprile è stata, non solo quella della caduta del fascismo, ma anchedella rinascita del movimento cooperativo, i cui principi di eguaglianza, di autonomia, di pace certamentenon erano compatibili con quelli del regime, l'Edificatrice da sempre celebra questa ricorrenza. Anche semi piace ricordare le parole di un libro di Andrea Liparoto che afferma che la Resistenza “non va celebra-ta, ma amata”.Così come quella del 27 gennaio, data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per la cuioccasione abbiamo sempre assistito alla messa in scena di spettacoli davvero toccanti, che ci hanno por-tato a riflettere sulla barbarie umana, sulle atrocità perpetrate, ma anche sulla capacità di riscatto e divoglia di far prevalere la propria dignità al di là di ogni tentativo di spersonalizzazione che in quei luoghi gliaguzzini nazisti volevano perpetrare. A questo punto mi viene in mente il documento denominato“Giuramento di Mauthausen” scritto dai prigionieri tre giorni dopo la liberazione di questo campo, con cui,coloro che avevano conosciuto sulle proprie carni e nelle proprie menti quanto di peggiore possa prova-re un uomo, invitano non all’odio, ma alla costruzione di un mondo migliore.Ed è per questo che ogni anno la Cooperativa invia tre studentidel Pacle a partecipare al pellegrinaggio a Mauthausen, anchequi non per celebrare, ma per conoscere e vivere emozioni daportare in sé per tutta la vita e che gli studenti puntualmentehanno documentato, quest'anno anche con foto e filmati (chepubblichiamo sul nostro sito internet) che testimoniano la giu-stezza di queste scelte. Ma se il 2 giugno è la data dell’avventodella Repubblica, altra ricorrenza da non dimenticare per quelloche ha rappresentato e rappresenta per tutti noi, non dimenti-chiamo il 1 maggio, festa per antonomasia dei lavoratori, cele-brata nel mondo e proibita dalle varie dittature fasciste.Infine, era il 1908 quando un gruppo di operaie di una industriatessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavo-rare. Lo sciopero proseguì per diverse giornate e l'8 marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscitedella fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa. Così un incendio scoppiato quel giorno ferìmortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorarela propria qualità del lavoro. L’8 marzo deve pertanto non essere solo un ricordo di quegli eventi, ma unmodo per rammentare quotidianamente il valore delle donne nella nostra società, consapevoli dei rispet-to che bisogna portare loro e della condivisione che aiuta a vivere, in famiglia, sul posto di lavoro e nellasocietà in condizioni di vera parità.E una festa della cooperazione? Il 2012, eletto dall’ONU Anno Internazionale delle Cooperative, potrebbeessere l’occasione per porre fine a questa mancanza. Da parte nostra, anche se nello spirito cooperativonon si possono coltivare forme di campanilismo, potremmo pensare al 19 agosto, in ricordo del giorno incui nel 1919 il notaio sancì la nascita dell’Edificatrice di Muggiò.

Giovani partigiane negli anni della Resistenza

Il direttore STEFANO RIJOFF

LIBERI PENSIERIDI UN VECCHIO COOPERATORE

Le studentesse inviate in primavera dalla Edificatricein visita ai campi di concentramento

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“Oggi è già domani”: le strategieanticrisi della cooperazione di abitanti

Il fattore tempo è fondamentale. E più volte ritornanelle parole di Luciano Caffini, presidente nazionale eregionale di Legacoop Abitanti, a cui abbiamo rivoltoalcune domande per inquadrare la crisi finanziariache sta investendo l'Europa, piegandone l'economia,a partire dal settore delle costruzioni. “La crisi delmercato immobiliare non è temporanea e mettesoprattutto in discussione i volumi di produzione”,esordisce Caffini, contestualizzando la Sintesi delloscenario sul mercato della Casa 2011, elaborato daCresme. Nel documento si parla di un clima econo-mico deteriorato e di recessione, che prende forma inItalia in una riduzione del PIL (dell'1,3%) nel primo tri-mestre del 2012 (per il terzo trimestre consecutivo) ein una prospettiva di recessione tra il -1,5% e il 2% nel2012 e - 0,5% nel 2013. A pagare lo scotto è ladomanda abitativa, che persiste, ma si traduce inmercato solo in piccola parte rispetto alle potenzialità.Si riduce così la richiesta abitativa dellle giovani cop-pie, in balia di precarietà, mancanza di lavoro, certez-ze e reddito; così come di stranieri e famiglie italiane,che in generale hanno meno risparmi a disposizione,scontano difficoltà di accesso ai mutui e preferisconoposticipare grandi investimenti. In crescita, di contro,la domanda di affitto e di housing sociale. In questecoordinate si incastona il crollo della vendita di abita-zioni dei primi tre mesi del 2012 (-19,6% rispetto allostesso periodo dell'anno precedente). Una debacleche non si registrava, almeno a partire dal 2004. “La crisi sta mettendo in discussione tutti i modelli diofferta – commenta Caffini - . La cooperazione di abi-tanti ne risente però sicuramente meno rispetto alresto del comparto perché la maggior parte dei pro-getti si sono basati su una consolidata capacità diorganizzare per tempo larga parte dell’utenza e, insecondo luogo, perché i prezzi e la qualità coopera-tiva hanno fatto la differenza”. Sul tavolo dellaAssociazione non ci sono fallimenti di cooperative,piuttosto alcune situazioni di tensione finanziaria e didifficoltà a completare i progetti. “Siamo in presenzadi un paio di liquidazioni volontarie, cui ne potrebbe-ro seguire altre in capo a cooperative che, soprattut-to nelle provincie della Lombardia, hanno esaurito lapropria missione e la propria capacità di investire”. Ilcontesto non lascia però indifferente il movimentoche da due anni si sta strutturando per affrontare lacongiuntura economica di defaillance, studiando

anno X numero XXXIX4 cooperazione

strategie condivise:“Innanzitutto le cooperati-ve si sono preoccupate digovernare i programmi incorso limitandone la con-sistenza in funzione diuna mitigazione delrischio invenduto – spie-ga, passando poi allestrategie in nuce anchenel Rapporto Cresme,titolato non a caso: “Oggi è già domani”. Esortazioneall'azione che le cooperative hanno fatto propria,pronte a ripensare il proprio intervento alla luce dellacrisi dei redditi e dei risparmi, come spiega Caffini:“Di fronte a una prospettiva di riduzione dei volumi diproduzione e a un calo significativo della domanda èinevitabile riflettere sulla esigenza di ridurre il numerodella cooperative attive. Sono auspicabili, quindi,processi più accelerati di accorpamento tra coopera-tive che da sole potrebbero non avere prospettivementre insieme ad altre potrebbero creare la ade-guata massa critica per pensare al futuro. La riduzio-ne del numero di cooperative va di pari passo con laqualificazione della produzione, e la condivisione delknow-how correlato all’innovazione tecnologica egestionale, che deve prevedere la decisione di svi-luppare strutture di rete in grado di conseguire lenecessarie economie di scala. Decisivi in questofrangente i tempi di azione - ribadisce Caffini - .Differire le decisioni più importanti significa consuma-re patrimonio, demotivare, perdere quote di mercatopotenziale”. Fra le altre direttive anche la necessità diaumentare l’offerta di abitazioni in affitto “a canonecirca dimezzato rispetto ai canoni di mercato nonchéabitazioni in proprietà di edilizia convenzionata aprezzi contenuti”, nel contesto de Sistema IntegratoFondi Immobiliari (S.I.F), congiuntamente all’utilizzodi tutte le opportunità previste dalla RegioneLombardia con i SACC. Non ultimi, un rilancio dell’at-tività di erogazione dei servizi e il tema della sosteni-bilità: “Pur sapendo che questa attività è poco remu-nerativa, richiede competenze professionali nuove eimplica uno sviluppo opportuno su larga scala, lenostre cooperative, che non a caso si definiscono “diabitanti”, devono prevedere un peso crescente deiservizi nella propria progettualità. Prioritario - chiudeCaffini – è, infine, per le cooperative proseguire il per-corso di ammodernamento e innovazione legato allasostenibilità ambientale che ha dato vita al CodiceConcordato, approfittando anche delle opportunitàcorrelate al decreto sviluppo del Governo e in parti-colare ai vantaggi fiscali sulle ristrutturazioni edilizienonché al preannunciato “Piano Città””. F.N.

SEBBENE IN MISURA DIFFERENTE RISPETTOAL RESTO DEL MERCATO, ANCHE LE COOPE-RATIVE AFFRONTANO I RIFLESSI NEGATIVIDELLA CRISI. LUCIANO CAFFINI, PRESIDENTEDI LEGACOOP ABITANTI, ILLUSTRA LE COOR-DINATE DELL'AZIONE COOPERATIVA

Luciano Caffini

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Le iscrizioni sono apertedal 23 luglio fino al 15 settembre fino a esaurimento posti.

c/o gli uffici della Cooperativa Edificatrice di Muggiòvia Galvani 12, Muggiò - tel. 039 793662La quota di partecipazione è di 45 euro.

info e iscrizioni

Il 30 settembre si parte con la Edificatricealla volta di Bologna…Bologna è una città millenaria, piena di carattere,aperta e tollerante, che si porta dietro diversi e tra-dizionali epiteti: Bologna la dotta, la grassa, la rossa.Bologna è la dotta per la prestigiosa università fon-data nel 1088, che oggi offre 250 corsi di laurea aoltre 100mila studenti. È una delle capitali culturalidell'Europa! Bologna è la grassa perché, da buonaemiliana, non disdegna i piaceri della vita, il buoncibo e gli eccessi in generale. Bologna è la rossa,perché il suo carattere si esprime nel colore rossodei suoi tetti e nei lunghissimi portici che la percor-rono dovunque. Rosso è anche il colore della mag-gior parte dei suoi governi dal 1945 fino a oggi…Sarà una giornata molto intensa. Ecco il programma nel dettaglio: ritrovo alle ore 5.30in Piazzale Rimembranze di Muggiò, area parcheg-gio. Partenza alle 5.45 per Bologna. Sosta lungo ilpercorso e arrivo a Bologna.

in cooperativa 5luglio 2012

Alle 9.00, incontro con le guide e inizio della visitaguidata di una parte delle bellezze di Bologna.Partenza alle ore 12.30 per pranzo a Zola Pedrosa.Dopo il pranzo sociale, partenza per il Modern-ArtMuseumdi Ca' la Ghironda, in cui è prevista unavisita con un percorso che illustra la genesi delParco Museo e della sua collezione permanente,fornendo chiavi di lettura attraverso le opere piùsignificative, unitamente ai contenuti delle mostretemporanee in essere. A.V.

La Cooperativa Edificatrice rilancia il suo appunta-mento di settembre con l’arte attraverso una nuovamostra curata da Vittorio Amedeo Sacco e dedica-ta ai maestri della ceramica.Anche la ceramica è un mezzo espressivo artisticodi grande suggestione: in questa mostra troviamopezzi unici, piatti decorati, anfore e sculture chenascono dai bozzetti dei maestri per essere poi tra-sformati in autentiche opere d’arte.Questa disciplina antica ha saputo avvicinare moltigeni della pittura, che sono diventati esperti del pro-cesso di cottura e della trasformazione del colore.Ma chi sono questi maestri della ceramica?Su tutti, Philippe Artias, l’uomo che ha conosciutoPablo Picasso e che, dopo un periodo astrattista, siè convertito al paesaggio e ai ritratti. Con lui ancheFloriano Bodini, autore di fama internazionale notoper le sue opere ricche di vigore drammatico ecomunicativo.

Accanto a questi uomini dalla spiccata vena artisti-ca ci sono poi Franz Borghese, Remo Brindisi,Bruno Cassinari, Domenico Cantatore, MicheleCascella, Sandro Chia, Gianni Dova, SalvatoreFiume, Franco Gentilini, Francesco Gonzaga,Virgilio Guidi, Guy Harloff, Morishita Keizo, TrentoLongaretti, Umberto Mastroianni, GiuseppeMigneco, Arnaldo Pomodoro, Domenico Purificato,Giuseppe Rossicone, Piero Ruggeri, Aligi Sassu,Mario Schifano, Emilio Tadini, Ernesto Treccani,Luigi Veronesi e Vittorio Amedeo.Scopriremo grazie a questi uomini, come anche glioggetti di uso comune, come un piatto o un vaso oun’anfora, possano emanare passione, ispirazionee vigore artistico.La mostra “Maestri del Novecento: ceramiche digrandi artisti” si inaugura sabato 15 settembre aPalazzo Isimbardi a Muggò e vi rimarrà fino al 24settembre. Vi aspettiamo! A.V.

Ceramiche di grandi artisti per un settembre… a regola d’arte!

Nuovi orari per la EdificatriceGli uffici della Cooperativa Edificatrice in via Galvani 12 a Muggiò anticipano l’apertura alle ore 10 per venire incontro allenecessità del corpo sociale. I soci potranno quindi recarsi presso i nostri sportelli dalle 10 alle 12.30. Invariato l’orariopomeridiano: dalle 15 alle 18.30.

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anno X numero XXXIX4 un socio

Assessore all'istruzione e alla sanità tra il 1978 e il1983, nel suo comune di origine Palizzi, di cui è statoanche rappresentante nell'Assemblea dell'USL N°30della Regione Calabria dal 1980 al 1983, fondatore diuna cooperativa, consigliere comunale, insegnante,formatore, tutor... Pippo Marcianò ha una lunga sto-ria alle spalle, tante esperienze da raccontare.Lo fa con voce gentile e con un gradevole accento delSud, con la generosità e la chiarezza che hanno sologli insegnanti. “Mi sento soprat-tutto un educatore, un pedago-go” - precisa parlando della suaattuale professione, il professoredi lettere all'I.I.S. (ex PACLE)Martin Luther King “sollecito imiei studenti a ragionare suiconcetti ed approfondirli". E lui, ai suoi ragazzi, insegna apensare, a parlare e a scrivere inmodo appropriato ed adeguatoalle situazioni comunicative.La vita di Pippo Marcianò ruota inizialmente intornoalla politica. Nato a Palizzi, sperimenta lì il crucialeruolo di amministratore di una USL e di assessoreall'Istruzione e alla Sanità. Era una realtà difficile,Palizzi, dove spesso la mafia e la 'ndrangheta cerca-vano di imporsi sulle istituzioni. Dovevi avere corag-gio per non cedere alle intimidazioni.Marcianò ricorda la volta in cui una società ediliziavoleva ottenere dal consiglio comunale di Palizzi ilpermesso per trasformare un'area agricola in unaturistica, per costruire un villaggio vacanze in unazona selvaggia e incontaminata. Pochi giorni primadel voto in consiglio comunale di un ordine del gior-no presentato dall’opposizione, lui era a Firenze inviaggio di nozze; aveva ricevuto una telefonata dalsindaco. “Senza il tuo voto l'Amministrazione saràmessa in minoranza e l’area sarà trasformata daagricola a vocazione turistica, quindi potrannocostruire il villaggio” gli aveva detto.Lui non ci aveva pensato due volte, aveva preso iltreno ed era tornato a Palizzi per votare il suo “no”.L'area, così, era rimasta agricola. Ci aveva rimesso lequattro gomme della sua auto, che il mattinoseguente aveva trovato squarciate, ma aveva tenuto

Pippo Marcianò: un'avventuratra cooperazione e insegnamentofede ai suoi valori. “Purtroppo, però, dopo le elezio-ni, la nuova maggioranza riuscì a dare il permesso aquei signori. Costruirono tanti bungalow a pochimetri dalla battigia, li vendettero e fecero cassa”, rac-conta non senza una punta di tristezza.A volte il coraggio non basta per garantire giustizia elegalità. Ma lui ci crede comunque. Legge, studia,osserva le realtà al di fuori della sua regione. È incan-tato soprattutto dalle esperienze cooperativedell'Emilia e della Toscana.“Io credo nella mutualità, nella collaborazione, nellademocrazia, tutti principi fondanti delle coop”. Cosìstudia i bisogni del territorio, le esigenze dei menofortunati, fonda e diventa presidente della cooperati-va "Torre Mozza" nel 1981. Sono 29 i soci che nefanno parte: è uno dei primi esperimenti diCooperativa nella zona più depressa della Calabria.È un sogno che si realizza perquest'uomo dalle grandi speran-ze, che vuole aiutare le giovanicoppie a comprare casa.Poi la sua vita prende un'altradirezione, obbligata. La moglietrova un posto di insegnante sual Nord, così nel 1983 entrambisi trasferiscono a Cinisello. Ogni mattina Marcianò attraver-sa Muggiò per raggiungerel'IPSIA di Lissone, dove insegna.Non è un istituto come tutti gli altri: ha 1200 studen-ti, un ampio respiro, si raffronta con realtà interna-zionali e per questo motivo rappresenta per questoinsegnante curioso e attento un'opportunità di cre-scita e di esperienza, che lo porta perfino in Franciaa fare il tutor.La Muggiò che attraversa gli piace, gli piace anchela Cooperativa Edificatrice. Anche se ama insegnare,il suo cuore lo porta sempre verso la cooperazione,verso questa realtà in cui tanti uomini si uniscono perseguire un bene comune, un proposito che va al dilà degli egoismi personali. Così diventa sociodell'Edificatrice, acquista una casa nel 1996 e diven-ta un vero muggiorese. La vita di Marcianò procedesu due direzioni: da una parte l'insegnante e dall'altral'uomo di “cooperativa”.“Il giornale è nato a casa nostra” dice ricordando lagenesi di "Cooperativa e Cultura". “Mio figlio aveva ilprogramma Publisher e quindi a casa riuscivamo afare i testi e impaginarli.” La sua mission di educato-re, quindi, non si ferma nemmeno quando è inCooperativa: il giornale è veicolo di informazioni, pro-duce cultura, trasmette idee, e Marcianò fa di questivalori una regola di vita, sempre.

LA COOPERAZIONE È DA SEMPRE LA SUAVITA: DA QUANDO COSTITUÌ LA PRIMACOOPERATIVA IN CALABRIA A QUANDO DIVEN-TÒ MEMBRO DEL CONSIGLIO DIAMMINISTRAZIONE DELL’EDIFICATRICE. AUNIRE IL TUTTO LA SUA ESPERIENZA DI INSE-GNANTE E DI TUTOR

Pippo Marcianò

6 un socio

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un socio 7luglio 2012

Ma è anche rigoroso e coerente con se stesso e versola società: quindi, nel momento in cui sta per entrarein Consiglio Comunale, e ci resterà dal 2004 al 2009,lascia il Consiglio di Amministrazione dellaCooperativa. “Lo feci più per inopportunità che perincompatibilità”, precisa. Dover votare in Consigliodelibere che avrebbero potuto riguardare l'Edificatriceavrebbe evidenziato l'ombra di un conflitto di interes-si, messo in dubbio l'onorabilità delle sue intenzioni.Così vive la sua esperienza di consigliere in manie-ra autonoma, vede la nascita del PartitoDemocratico, ma decide di aderire a SinistraDemocratica, costituendo con Giorgio Casati ungruppo consiliare nell'ambito del Centrosinistra e inpieno appoggio alla Giunta Fossati. Lui che nel '68era un giovanissimo comunista, prende un po' ledistanze dalla militanza.“Non avevo più tempo” - ammette allargando lebraccia - “Stavo a scuola dalle otto alle cinque, illavoro di insegnante mi assorbiva completamente,così come quello di tutor”. Sì, perché una grossafetta del lavoro di Marcianò è orientare i suoi studen-ti nel mondo del lavoro, accompagnarli nelle azien-de, fargli provare l'esperienza formativa dello stage.L'Edificatrice e la scuola collaborano sul versantedell'orientamento professionale, delle visite azien-dali e degli stage all'interno della Cooperativa stes-sa, come quello che sta facendo la giovane studen-tessa Denise Pacella.Chiedo a Pippo come vivono gli studenti questomomento di crisi. “Sono preoccupati, non hannocertezze per il loro futuro, sono confusi e quindi siimpegnano anche meno”.

I dati sono impressionanti: se dieci anni fa il 60%degli studenti che uscivano dal PACLE trovava lavo-ro nell'ampio bacino di aziende bisognose di diplo-mati che conoscevano soprattutto le lingue stranie-re, oggi solo il 20% riesce a lavorare, ma per di piùcon contratti a progetto, a tempo determinato oaddirittura a chiamata. Però è anche vero che le crisici sono sempre state e sono state superate.“Io ai miei studenti dico soprattutto: conoscete voistessi, trovate il vostro sogno e mettetecela tutta perrealizzarlo. Fate la vostra scelta con convinzione,abbiate degli obiettivi nella vita e, una volta che liavete scelti, perseguiteli superando gli ostacoli.”In barba ai numeri, quindi, l'importante è guardareavanti. “Ora devo andare.” mi dice “Oggi devo ripas-sare l'ultimo canto del Paradiso nella mia classe chea giorni dovrà sostenere gli esami di Stato”. Lo dice con tono ispirato, da persona veramenteinnamorata di quello che fa. Pippo Marcianò è così, una persona completa: saparlarti del mondo del lavoro come un vero tecnico,di politica come un militante, di letteratura e di lin-guaggio come un umanista. Ma, forse, il leit motivdella sua vita, il vero filo conduttore che ha tenuto asé tutte queste figure e queste esperienze, è propriola cooperazione: Pippo Marcianò ha creduto neisuoi principi ispiratori, li ha applicati in ogni campodella sua vita e lo fa tutt’oggi, con i ragazzi che aiutaa inserirsi nel mondo del lavoro. Dal suolo arido diPalizzi a quello cementificato del nord Italia, que-st’uomo ha rincorso i suoi sogni e trasformato il suoideale di sussidiarietà e mutualità in qualcosa di con-creto. E dalla posizione privilegiata di educatoreoggi trasmette entusiasmo e fiducia nel futuro ancheai più giovani. Mi chiedo se ce la possa fare, in unclima come quello attuale, in cui i telegiornali ci som-mergono di scenari apocalittici.La risposta me la dà Denise, la sua studentessa estagista: “Dopo il PACLE vorrei continuare gli studi –mi dice – mi piacciono le lingue e vorrei approfondir-le. Non so ancora quale sia il mio sogno. Però lo stocercando…”. Che la chiave sia questa? Cercare ipropri sogni e gettarsi a capofitto per realizzarli? Oggiesco dall’Edificatrice portandomi dietro la consape-volezza che sia proprio così. Insieme alla stretta dimano di Pippo Marcianò e al sorriso timido di questagiovanissima studentessa alla ricerca del suo sogno.A.V.

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Pippo Marcianò, al centro del gruppo, durante una manifestazione contro lamafia e il fascismo nei primi anni settanta.