03 2014

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Notiziario della Sezione N° 03/2014 Sede: Lavis Piazza Loreto, 3 ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00 http://satlavis.weebly.com http://www.facebook.com/satlavis [email protected] Un tuffo nella storia. Ci tocca, nell'anno del Signore 2014, fare i conti con gli anniversari, come del resto è d'uopo fare anche negli altri anni. Ma quest'anno ricorre il centenario (a dir la verità in luglio ma portiamoci avanti col lavoro) dallo scoppio di quella grande tragedia umana e politica che fu la Grande Guerra (così chiamata perchè fu la prima che si combattè con armi moderne e coinvolse gran parte del mondo abitato in mare, in terra e, per la prima volta, anche nei cieli). Essa travolse milioni di vite (molte civili anche se non si toccarono le esorbitanti cifre della seconda grande guerra di solo vent'anni dopo), sfasciò imperi e nazioni, seminò rovina economica ed ideologie deliranti da cui nacquero, appunto solo pochi anni dopo, le dittature sanguinarie che trascinarono il mondo in una nuova ed ancor peggiore catastrofe. Appuntamenti di questo mese: Corso su Topografia e GPS, Escursione sul Bondone, Scialpinistica alla Weissmiess Il Calisio dal "Pontesel" 6° CORSO di LETTURA della CARTA TOPOGRAFICA e UTILIZZO della BUSSOLA. PROGRAMMA:

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Newsletter sezione Sat di Lavis

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Notiziario della Sezione N° 03/2014Sede: Lavis Piazza Loreto, 3

ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00 http://satlavis.weebly.com http://www.facebook.com/satlavis [email protected]

Un tuffo nella storia. Ci tocca, nell'anno del Signore 2014, fare i conti con gli anniversari, come delresto è d'uopo fare anche negli altri anni. Ma quest'anno ricorre il centenario (a dir la verità in luglioma portiamoci avanti col lavoro) dallo scoppio di quella grande tragedia umana e politica che fu laGrande Guerra (così chiamata perchè fu la prima che si combattè con armi moderne e coinvolsegran parte del mondo abitato in mare, in terra e, per la prima volta, anche nei cieli). Essa travolsemilioni di vite (molte civili anche se non si toccarono le esorbitanti cifre della seconda grandeguerra di solo vent'anni dopo), sfasciò imperi e nazioni, seminò rovina economica ed ideologiedeliranti da cui nacquero, appunto solo pochi anni dopo, le dittature sanguinarie che trascinarono ilmondo in una nuova ed ancor peggiore catastrofe. Appuntamenti di questo mese: Corso su Topografia e GPS, Escursione sul Bondone,Scialpinistica alla Weissmiess

Il Calisio dal "Pontesel"

6° CORSO di LETTURA della CARTA TOPOGRAFICAe UTILIZZO della BUSSOLA.

PROGRAMMA:

MARTEDI’ 1 APRILE 2014, ORE 20.301° Proiezione foto di una Carta Topografica, dei Punti Cardinali, delGoniometro, ecc.2° Lettura di una Carta Topografica, lettura dei Punti Cardinali, utilizzo delGoniometro, conoscenza di un’Altimetria, cosa sono le Isoipse o curve dilivello.3° Prova pratica dell’utilizzo del Goniometro, per rilevare gli Azimut oGradi di un luogo.4° Domande. MARTEDI’ 8 APRILE 2014, ORE 20.301° Proiezione foto di alcune Bussole, di un Altimetro-Barometro, loroutilizzo.2° Prova pratica dell’utilizzo della Bussola per rilevare gli Azimut o Gradidi un luogo.3° Domande. MARTEDI’ 15 APRILE 2014, ORE 20,301° Proiezione foto di Segnaletica Sat e Pericoli in Montagna2° Prova pratica dell’utilizzo del Goniometro e della Bussola.3° Prova pratica di orientamento di un percorso o escursione calcolandogli Azimut o Gradi, le altimetrie, le distanze, su una Carta Topografica.4° Domande.5° Presentazione della prova pratica sul territorio. SABATO o DOMENICA di APRILE 2014, ORE 9Da concordare e zona da definire1° Prova pratica dell’utilizzo del Goniometro.2° Prova pratica dell’utilizzo della Bussola.3° Prova pratica di Marcia Strumentale con la Bussola.4° Considerazioni finali dell’utilità del Corso

Accompagnatori Escursionismo SAT:Sergio Gelmini, Ezio Bragagna e Gianni Simonini

Tutte le serate si svolgeranno nella sede Sat di Piazza Loreto. La prova in zona da definire.Numero massimo di adesione 15 pax. Partecipazione gratuita

Sulle strade della Storia: La Fortezza di Trento-Settore Monte Bondone. Dalla Funivia diSardagna (vicino c'è il parcheggio, libero la domenica dove si può arrivare anche in autobus daLavis) alle 8.30 saliremo da Piedicastello su asfalto e sentiero sassoso, fino alla cappella di SanRocco a Sardagna. Chi vorrà, potrà salire a Sardagna in Funivia, salvandosi 350 m. di dislivello equasi un'ora di cammino e venendoci incontro alla suddetta cappella. Da Sardagna percorreremo lavecchia strada romana tornando poi per un breve tratto sulla sp. 85 ed immettendoci nel sentiero deiCastagni e sulla stradina fino al passo di Camponcin (810 m.) Da lì esploreremo il Castellar de laGroa dove sono evidenti le fortificazioni e le trincee, oltre ai fenomeni carsici detti dei "campicarreggiati" (illustrati da alcuni cartelli esplicativi). Ci sposteremo poco sopra per vedere altri duefortini (altitudine massima 890 m. ca). Scenderemo poi a Sopramonte dall'antica strada del DossCalt e poi a Cadine. Da qui ci sposteremo verso la zona bassa del paese (zona artigianale) doveinizia il sentiero del Soprasasso (altezza massima 800 m.), percorso circolare (non lo faremo tuttoma solo il pezzo più significativo) che ci porterà ancora tra "Stoi" e strade militari austro-ungariche

fino al Pontesel, magnifico punto di visione su Trento, i monti circostanti, la Val d'Adige e laRotaliana. Poi giù sul sentiero di San Vili in discesa fino alla Vela. Da qui torneremo a Piedicastelloed al punto di partenza con l'autobus n° 2 (due corse all'ora nei festivi, ai min. 18 e 48) oppure apiedi, in circa 15 minuti.

Domenica 13 aprile Escursione storica sul Monte Bondone – Soprasasso e Castelar de la GroaDifficoltà e tempi: E ore 6/7 all'incirca Dislivello: 900 m. ca (saliscendi)Punto più alto: 870 m. sopra il Castelar de la GroaPartenza: ore 08.30 Trento, Stazione della Funivia di Sardagna (vicino il parcheggio ex-Sitlibero la domenica oppure arrivo con autobus direttamente da Lavis: 17 poi 2 o 6). Possibilitàdi salita a Sardagna direttamente in funivia (1 biglietto urbano- 1 corsa ogni 15 minuti ca. px7).Arrivo: Trento, Vela (ritorno a piedi alla stazione degli autobus 15' oppure autobus linea 2).

Gita in due giorni che ci da la possibilità di raggiungere quota 4023 m. Dalla valle di Saas, pocoprima di Saas Grund, si raggiunge l'abitato di Unter der Berg (m. 1569) dove si partirà con ilsentiero che porta a Trift (m. 2072) quindi a Chrizbode (m. 2397) punto d'arrivo di un impianto dirisalita che parte dal paese di Unter der Berg. Proseguiremo poi per un'ampia conca e dossi di mediapendenza fino a raggiungere il rif. Weissmiesshutte a quota 2726 m. dove pernotteremo.

2° giorno: Dal rifugio, raggiunto il Triftgletscher, si traversa una ampia conca in direzione delLagginjoch (m. 3200); da qui scavalcando una cresta rocciosa ci si immette nella parte superiore delghiacciaio alla base della parete nord-ovest della Weissmiess. Supereremo poi un grande seraccoraggiungendo così i pendii superiori. Si punta ora ad una sella a quota 3820 m. da dove, lungo lacresta innevata, ci si porta in vetta. Ritorno per la stessa via.

Sabato 12 e 13 aprile WEISSMIESS (4023 m) Alpi Pennine-Svizzera Partenza: Unter der Berg (1569 m.)Arrivo: Lo stessoDislivello: 1° giorno-1157 m./ 2° giorno-1297 m.Tempo: 1° giorno-4 h./ 2° giorno-4,30 h. Difficoltà: BSA

Il punto su: La Fortezza di Trento: Soprasasso e Castellar de la GroaGià negli anni precedenti la Grande Guerra, quando il Trentino era rimasto un cuneo dell'ImperoAustro-Ungarico nel neonato Regno d'Italia, il Genio austriaco aveva realizzato un imponentesistema difensivo con fortificazioni, trincee e punti d'osservazione nel timore d'una invasione dasud. Trento era diventata letteralmente una città-fortezza. Perchè questa diffidenza da parte degliaustro-ungarici nei confronti dell'Alleato italiano? L'Italia era dal 1882 alleata con l'Austria-Ungheria e la Germania in un trattato difensivo chiamato Triplice Alleanza, che venne ratificato ben5 volte (1882, 1887, 1891, 1902, 1912) prima dello scoppio della Grande Guerra., con pochedifferenze tra l'uno e l'altro se non di ordine burocratico. Nel 1914 fu proprio un articolo (il n° 4) ditale Trattato che permise all'Italia di stare alla finestra mentre i suoi due alleati facevano le primemosse della prima grande tragedia del '900. SoprasassoFer de CavalDa qui parte l'anello del Consueto giro del Soprasasso (Sorasass), interessante anche per la suaflora; carpino bianco e nero, orniello, querce, pini silvestri, siepi situate ai margini dei campicoltivati o tenuti a fienagione; e, per la fauna, rapaci come il nibbio bruno, lo sparviere, l'astore ed ilfalco pecchiaiolo e il cervo. Vintitrè piniLocalità così denominata per via del forte disboscamento in epoca tardo-ottocentesca da parte degliAustro-Ungarici per l'opera di fortificazione a scopo difensivo (la "Fortezza di Trento"). Secondo ledicerie erano rimasti sul Soprasasso appena ventitrè pini, probabilmente concentrati in questalocalità, a scopo di mascheramento e di protezione delle casematte contenenti esplosivi e munizioni.Poza dei PiniLa Poza dei Pini è un'ampia radura che in epoca bellica costituiva un importante caposaldo dellefortificazioni dell'intero Sorasass. Particolarmente ricca è la presenza di opere anche se distrutte,nascoste e invase dalla vegetazione. Le recenti sistemazioni forestali hanno messo in evidenza ilricco reticolo stradale che qui trova il suo punto di incrocio e smistamento. Interessanti sono letracce del lungo e complesso sistema di raccolta e di distribuzione dell'acqua: pozzetti e grossi cubidi cemento forati al centro per il passaggio delle tubazioni in ferro ancora presenti in parte nelterreno è ciò che resta della lunga condotta che portava l'acqua fino al Sorasass. Al termine dellaguerra tutto il sistema idraulico venne distrutto per il recupero delle tubazioni lasciando solo letracce e i solchi tra le opere in calcestruzzo. Strada militare e fucilieraDalla Poza dei Pini sale verso il crinale del Sorasass. La carreggiata è sorretta da un regolare murodi conci in pietra ed è dotata di canalette di scorrimento dell'acqua piovana. La fucilera (q.710) èforse la più interessante ed architettonicamente più significativa delle opere del percorso. Costruitanel 1915, alle soglie della Grande Guerra, fu ristrutturata nel 2006. Si tratta di una galleria che siallunga una quarantina di metri tra roccia e muratura in misto tra pietra e calcestruzzo. La trincea èstata costruita utilizzando una balza rocciosa del crinale, verso valle chiusa con una spessa muraturain calcestruzzo rivestita e mimetizzata con del pietrame. All'inizio della trincea si apre il posto diguardia, locale a pianta quadrata munito di porta d'ingresso e feritoia. Superata la casamattatroviamo le 11 postazioni per i fucilieri orientate in parte verso la Poza dei Pini e in parte versoCadine. Sono 11 nicchie semicircolari, munite di feritoia e sassettina per le munizioni. Dallafuciliera una strada, ora sentiero, saliva e si collegava presso il Passo di S.Antonio passando davanti

a due ricoveri in roccia. Si dice che durante i lavori un operaio perse la vita e per questo venneroconclusi. E' una leggenda comune che giustifica molte di queste costruzioni rimaste incomplete. StoiLungo la strada militare che costeggia il crinale si susseguono 8 ricoveri in caverna, gli "stoi",ricoveri scavati in roccia perpendicolarmente al fronte d'ingresso, utilizzate per il ricovero dimateriali e di truppe. In generale sono larghe 2,50 m. Rivestite di calcestruzzo ed isolate da lanieradi zinco. Il meglio conservato è il terzo. Subito a nord dello stoll una diramazione della strada portaalla vasca del Dos del Brigante (q.807), la vasca finale dell'acquedotto del Sorasass.PonteselE' un balcone (pontesel in dialetto trentino) in calcestruzzo esposto verso la valle dell'Adige, largoun paio di metri da dove si può godere un panorama mozzafiato: verso sud Trento stretta dal profilodella Vigolana e della Marzola, verso nord il tratto settentrionale della Valle dell'Adige, della PianaRotaliana fino alla chiusa di Salorno, il tutto con uno sbalzo sotto il visitatore di 600 m. astrapiombo. Poco prima del "Pontesel" da notare due "rocchi", basi in calcestruzzo su cui eranocollocati due obici da 350 mm. che grazie alla facilità di rotazione potevano servire anche percontraerea. SpazadomenegheLocalità che si raggiunge effettuando una breve variante dal percorso. Una casamatta, oggi rimessain esercizio e trasformata in residenza saltuaria data in gestione a privati, protegge l'ingresso di unagalleria, che si allunga e si divide in tre rami conducenti ad altrettanti postazioni per artiglieria incaverna, con due aperture orientate una verso nord e una verso la Valle dei Laghi.Poza de la CasaraAl centro della radura un grande cratere ricorda l'esistenza di una vasca per la raccolta dell'acquapiovana. Il toponimo lascia intendere l'esistenza di una malga o d'un luogo d'alpeggio, comunquemai costruito. Zona questa oggi utilizzata per feste campestri, dove è presente anche un altare per lacelebrazione della messa. Inoltre alcune targhe illustrano i nomi degli alberi presenti nella radura.CalcaraLe calcare erano numerosissime sul Sorasass private e comunali. La calce prodotta veniva esportatanelle valli prive di rocce calcaree ed in città. Era utilizzata per l'edilizia e l'agricoltura. Una tabellaillustra il funzionamento della calcara.Castellar de la GroaIl rilievo del Castelàr de la Groa rappresenta un caposaldo della lunga linea fortificata che dalSorasass risale il crinale del Monte Bondone. Gli apprestamenti di questo rilievo, insieme alleopere del Sorasass controllavano il Bus de Vela e l'importante strada che collegava il capoluogo conla Valle dei Laghi. Logisticamente facevano perno sui forti del Bus de Vela e di Dos di Sponde(Cadine oggi residenza privata). Il percorso del Castelar permette di aggirare il dosso passandoattraverso vecchie strade militari e trincee recentemente riattate all'uso. Notevoli spunti di carattereambientale sono il bosco di Pino nero ed i caratteristici campi carreggiati.

Tratto della fuciliera del Soprasasso

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