02.04.2014 gazzettino

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Il plastico dell’area Vega 2 che ospiterà uno stand dell’Expo 2015; a destra, il patriarca Francesco Moraglia con l’a.d. Tommaso Santini di Gianluca Codognato MARGHERA «Una preghiera del Patriarca per il parco scientifico e tecno- logico Vega, affinchè superi questo difficile momento e continui a sviluppare imprese e ricerca». Tutto si può dire tranne che Daniele Moretto, presidente di Vega scarl, non sia preoccupato del futuro di una struttura il cui destino è appeso alla decisione del Tri- bunale di Venezia, che ha rice- vuto dall’ad Tommaso Santini un piano di concordato defini- tivo da 20milioni di euro, per salvarsi dal fallimento. Un con- cordato che contempla la ven- dita di immobili e tagli ai costi di gestione (energia, strutture) e una riduzione del personale dipendente che passerà da 13 a 7 unità. Moretto ha lanciato il suo appello direttamente al Patriarca Francesco Moraglia, ieri in visita al Vega1 a al can- tiere del Vega 2 dove sorgerà il padiglione legato all’Expo 2015. «Le chiedo di ricordarsi del parco scientifico nelle sue preghiere - hadetto il presiden- te di Vega scarl a Moraglia – è importante che questa struttu- ra abbia un futuro per chi ci la- vora e per le loro famiglie». La visita. Il Patriarca comincia la sua visita al parco scientifico dal cantiere di Vega2. Qui, su un’area di 40mila metri qua- drati, Condotte Immobiliare realizzerà il padiglione di 10.000 metri quadrati adibito a scopi espositivi e congressua- li. Primo appuntamento, Aquae, esposizione veneziana dedicata all’acqua promossa da Expo Venice spa e collatera- le all’Expo del 2015. Il padiglio- ne verrà utilizzato anche dopo l’Expo milanese puntando sempre sul tema dell’acqua e ospitando, dunque, aziende del settore (come quelle che si occupano di depurazione). I lavori, che coinvolgono decine di operai, termineranno fra cir- ca un anno. Preghiere. Nella zona del Ve- ga1 il Patriarca ha fatto visita ad alcune aziende dell’incuba- tore (Green Team Lab, Kid Pass, Onda Media, Solwa srl, Unisky). Prima, però, ha salu- tato con un discorso la platea composta da una cinquantina di persone. L’intervento di Mo- raglia è preceduto da quello dell’ad Tommaso Santini, che snocciola un po’ di numeri re- lativi a una struttura «compo- sta da 200 imprese che danno lavoro a oltre 2mila addetti», dell’assessore Roberto Pancie- ra e di Agnese Lunardelli, vice- presidente dei giovani di Unin- dustria Venezia. Dopo Santini, l’appello di Moretto al Patriar- ca: «La crisi ha investito anche il Vega abbiamo fatto ricorso al concordato in continuità, ma dobbiamo sacrificare par- te del nostro patrimonio im- mobiliare per ripianare i debiti e per avviare un’opera di rior- ganizzazione. Le chiedo. quin- di, di ricordare il Vega nelle sue preghiere». Etica e uomo. Nel suo discorso Francesco Moraglia sottolinea che parlare di ricerca, innova- zione, competitività, sviluppo ha senso solo «se c’è al di sopra di tutto un progetto più am- pio, un principio ispiratore: l’uomo, la persona». Il Patriarca ha ricordato an- che le parole di Papa Wojtila pronunciate proprio a Porto Marghera nel 1985: «Questa re- altà, diceva il Papa, è un patri- monio di esperienza lavorati- va, imprenditoriale e sindaca- le, di professionalità e di ricer- ca tecnologica che va conser- vato, incrementato e messo a frutto a favore dello sviluppo del territorio. Ma il rilancio, o avrà una sua anima etica o non sarà autentico sviluppo». Infine, un appello affinchè tut- ti «operino con quel virtuoso mix di creatività, innovazione, saggezza, equilibrio, coraggio e responsabilità così necessa- rio per poter intraprendere le strade giuste per generare un autentico, pieno e totale svi- luppo delle persone e insieme del bene comune». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il Patriarca al centro con (a destra) il presidente di Expo Venezia, Cesare De Michelis Il Patriarca visita il Vega e benedice l’innovazione Moraglia ieri negli edifici del Parco scientifico e nel cantiere per l’Expo 2015 Il presidente Moretto lancia l’appello: «Pregate per il futuro dei nostri lavoratori» MESTRE «Dalle verifiche fatte in Comu- ne la protesta dei Bed&Bre- akfast è una vicenda assoluta- mente da ridimensionare. Ri- guarda due soli esercizi che si sono visti revocare la richiesta di essere qualificati come affit- tacamere, perché era fuori zo- na. Gli altri non rischiano asso- lutamente nulla». Lo sostiene il capogruppo del Pd, Claudio Borghello, che ha avviato una serie di verifi- che dopo la protesta in consi- glio comunale di lunedì di una sessantina di associati dell’Ab- bav che chiedono al Comune di concedere alle attività di B&B di operare senza proble- mi in città e di poter chiedere il passaggio alla categoria di af- fittacamere, attività prevista però soltanto in determinate zone della città. «L’opposizio- ne ha cavalcato la protesta ma le cose non stanno come dico- no», dice Borghello. Oggi alle 16 della vicenda di- scutono cinque commissioni consiliari convocate nel Muni- cipio di Mestre su accordo tra i capigruppo dei partiti e con l’interessamento anche del sindaco Orsoni. MESTRE «Non diciamo sciocchezze, non regaliamo le case ai dipendenti pubblici ricchi: affrontiamo il problema dell’emergenza-casa con tutti gli strumenti possibili, pur a fronte di fondi statali che sono passati da 16 milioni a 600 mila euro e di fondi regionali a 4 milioni di euro, due in meno, con il Comune di Venezia che aumenta le risorse, non le ta- glia». Così l’assessore alla Casa Bru- no Filippini replica alle obiezio- ni della rappresentante delle as- sociazioni di cittadini, nell’am- bito della Consulta Casa - Matel- da Bottoni - che aveva criticato il mancato restauro di 75 appar- tamenti che necessitano inter- venti per 511 mila euro, a fronte di 6-700 mila euro del budget Casa non spesi nel 2013; come pure, il recente bando per l’au- torestauro di 54 appartamenti dei 599 attualmente sfitti (il 10 per cento del patrimonio comu- nale, 122 dei quali messi in ven- dita). Alloggi con costi di manu- tenzione oltre i 20 mila euro l’uno, pagati dagli assegnatari che se li vedranno scalare dagli affitti. Aspiranti inquilini che possono accedere al bando con redditi lordi fino a 74 mila euro, che diventano 120 mila per i di- pendenti pubblici. «I limiti di reddito per il social housing sono previsti da una legge regionale, non dal Comu- ne, e comunque non fanno pun- teggio. Altri sono i criteri, come essere una giovane coppia, se- parati con figli, sfrattati», rispon- de Filippini alle critiche, «stia- mo pensando a bandi riservati solo ai residenti a Burano, Mura- no, Pellestrina per i 18 alloggi in quelle isole». «Il restauro dei 75 appartamenti con minori costi, invece, rientrerà nel bilancio co- munale 2014 in corso di appro- vazione - i fondi ci sono - e sa- ranno assegnati a famiglie in emergenza abitativa o in gra- duatoria Erp», assicura Filippi- ni, «ma se ci sono 600 sfratti per morosità, è in molti casi colpa di una crisi che sta trasformando in inquilini che non pagano l’af- fitto, famiglie in difficoltà mo- mentanea, che possono scivola- re nel baratro: per questo abbia- mo deciso di costituire un “fondo morosità incolpevole” con i soldi recuperati nel budget 2013, per dare loro quel soste- gno immediato che può evitare tragedie. Il regolamento sarà di- scusso con il prefetto». (r.d.r.) MARGHERA Quella chiesetta l’aveva forte- mente voluta negli anni Cin- quanta del secolo scorso Enrico Mattei, fondatore dell’Eni. Lo scopo? Inserire nelle gran- di realizzazioni dell’azienda ele- menti di coesione sociale, che non costituissero solamente un diversivo, ma anche un’occasio- ne per riflettere sulla condizio- ne dell’uomo e della natura. Ora la chiesetta della Madonna del Rosario, che si trova dentro l’area di Vega2, è abbandonata a se stessa. Ma, come annuncia- to ieri durante la visita del pa- triarca Moraglia al parco scien- tifico veneziano, adesso verrà restaurata nell’ambito dei lavo- ri per la realizzazione dei padi- glioni di Expo Venice e riconse- gnata, dunque, alla cittadinan- za. Il progetto, affidato da Vega scarl all’architetto Michele De Lucchi, contempla varie opera- zioni. Una corona di alberi cree- rà una grande abside naturale pensata per allargare la visuale oltre il muro dietro l’altare e per espandere l’attenzione a tutto quello che sta al di fuori. La cappella verrà completa- mente ripulita da tutte le incro- stazioni. Verrà riportata alla lu- ce la struttura di mattoni, ren- dendo l’effetto più autentico e naturale possibile. Anche le tra- vature di legno verranno ripuli- te e restituite al loro aspetto ori- ginario. La patina lasciata dagli anni, dalle intemperie e dall’in- quinamento, invece, verrà man- tenuta e contribuirà a valorizza- re l’effetto di autenticità e a te- stimoniare la storia di quanto avvenuto in questa parte della laguna. Il patriarca Moraglia, al quale è stato consegnato il pro- getto, ha detto che la Curia è contenta dell’iniziativa che in- tende riportare in vita una pic- cola chiesa dal grande valore storico e sociale che potrebbe essere riservata a culti non cat- tolici. (g. cod.) La chiesetta della Madonna sarà salvata Il cantiere dell’Expo nell’area del Vega 2 (foto Candussi) IN VIA PALAZZO B&b e licenze, il Pd attacca Oggi il caso in commissione emergenza casa «Fondi anti morosità per salvare le famiglie» L’assessore Filippini replica alle critiche delle associazioni: nessun regalo ai più ricchi 24 Mestre Marghera LA NUOVA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014

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Il plastico dell’area Vega 2 che ospiterà uno stand dell’Expo 2015; a destra, il patriarca Francesco Moraglia con l’a.d. Tommaso Santini

di Gianluca Codognato◗ MARGHERA

«Una preghiera del Patriarcaper il parco scientifico e tecno-logico Vega, affinchè superiquesto difficile momento econtinui a sviluppare impresee ricerca». Tutto si può diretranne che Daniele Moretto,presidente di Vega scarl, nonsia preoccupato del futuro diuna struttura il cui destino èappeso alla decisione del Tri-bunale di Venezia, che ha rice-vuto dall’ad Tommaso Santiniun piano di concordato defini-tivo da 20milioni di euro, persalvarsi dal fallimento. Un con-cordato che contempla la ven-dita di immobili e tagli ai costidi gestione (energia, strutture)e una riduzione del personaledipendente che passerà da 13a 7 unità. Moretto ha lanciatoil suo appello direttamente alPatriarca Francesco Moraglia,ieri in visita al Vega1 a al can-tiere del Vega 2 dove sorgerà ilpadiglione legato all’Expo2015. «Le chiedo di ricordarsidel parco scientifico nelle suepreghiere - hadetto il presiden-te di Vega scarl a Moraglia – èimportante che questa struttu-ra abbia un futuro per chi ci la-vora e per le loro famiglie».La visita. Il Patriarca cominciala sua visita al parco scientificodal cantiere di Vega2. Qui, suun’area di 40mila metri qua-drati, Condotte Immobiliarerealizzerà il padiglione di10.000 metri quadrati adibito ascopi espositivi e congressua-li. Primo appuntamento,Aquae, esposizione venezianadedicata all’acqua promossada Expo Venice spa e collatera-le all’Expo del 2015. Il padiglio-ne verrà utilizzato anche dopol’Expo milanese puntandosempre sul tema dell’acqua eospitando, dunque, aziendedel settore (come quelle che sioccupano di depurazione). Ilavori, che coinvolgono decinedi operai, termineranno fra cir-ca un anno.Preghiere. Nella zona del Ve-ga1 il Patriarca ha fatto visitaad alcune aziende dell’incuba-tore (Green Team Lab, KidPass, Onda Media, Solwa srl,Unisky). Prima, però, ha salu-tato con un discorso la platea

composta da una cinquantinadi persone. L’intervento di Mo-raglia è preceduto da quellodell’ad Tommaso Santini, chesnocciola un po’ di numeri re-lativi a una struttura «compo-sta da 200 imprese che dannolavoro a oltre 2mila addetti»,dell’assessore Roberto Pancie-ra e di Agnese Lunardelli, vice-presidente dei giovani di Unin-dustria Venezia. Dopo Santini,l’appello di Moretto al Patriar-ca: «La crisi ha investito anche

il Vega abbiamo fatto ricorsoal concordato in continuità,ma dobbiamo sacrificare par-te del nostro patrimonio im-mobiliare per ripianare i debitie per avviare un’opera di rior-ganizzazione. Le chiedo. quin-di, di ricordare il Vega nellesue preghiere».Etica e uomo. Nel suo discorsoFrancesco Moraglia sottolineache parlare di ricerca, innova-zione, competitività, sviluppoha senso solo «se c’è al di sopra

di tutto un progetto più am-pio, un principio ispiratore:l’uomo, la persona».

Il Patriarca ha ricordato an-che le parole di Papa Wojtilapronunciate proprio a PortoMarghera nel 1985: «Questa re-altà, diceva il Papa, è un patri-monio di esperienza lavorati-va, imprenditoriale e sindaca-le, di professionalità e di ricer-ca tecnologica che va conser-vato, incrementato e messo afrutto a favore dello sviluppo

del territorio. Ma il rilancio, oavrà una sua anima etica onon sarà autentico sviluppo».Infine, un appello affinchè tut-ti «operino con quel virtuosomix di creatività, innovazione,saggezza, equilibrio, coraggioe responsabilità così necessa-rio per poter intraprendere lestrade giuste per generare unautentico, pieno e totale svi-luppo delle persone e insiemedel bene comune».

©RIPRODUZIONERISERVATA

Il Patriarca al centro con (a destra) il presidente di Expo Venezia, Cesare De Michelis

Il Patriarca visita il Vegae benedice l’innovazioneMoraglia ieri negli edifici del Parco scientifico e nel cantiere per l’Expo 2015Il presidente Moretto lancia l’appello: «Pregate per il futuro dei nostri lavoratori»

◗ MESTRE

«Dalle verifiche fatte in Comu-ne la protesta dei Bed&Bre-akfast è una vicenda assoluta-mente da ridimensionare. Ri-guarda due soli esercizi che sisono visti revocare la richiestadi essere qualificati come affit-tacamere, perché era fuori zo-na. Gli altri non rischiano asso-lutamente nulla».

Lo sostiene il capogruppodel Pd, Claudio Borghello, cheha avviato una serie di verifi-che dopo la protesta in consi-glio comunale di lunedì di unasessantina di associati dell’Ab-

bav che chiedono al Comunedi concedere alle attività diB&B di operare senza proble-mi in città e di poter chiedere ilpassaggio alla categoria di af-fittacamere, attività previstaperò soltanto in determinatezone della città. «L’opposizio-ne ha cavalcato la protesta male cose non stanno come dico-no», dice Borghello.

Oggi alle 16 della vicenda di-scutono cinque commissioniconsiliari convocate nel Muni-cipio di Mestre su accordo tra icapigruppo dei partiti e conl’interessamento anche delsindaco Orsoni.

◗ MESTRE

«Non diciamo sciocchezze, nonregaliamo le case ai dipendentipubblici ricchi: affrontiamo ilproblema dell’emergenza-casacon tutti gli strumenti possibili,pur a fronte di fondi statali chesono passati da 16 milioni a 600mila euro e di fondi regionali a 4milioni di euro, due in meno,con il Comune di Venezia cheaumenta le risorse, non le ta-glia».

Così l’assessore alla Casa Bru-no Filippini replica alle obiezio-ni della rappresentante delle as-sociazioni di cittadini, nell’am-

bito della Consulta Casa - Matel-da Bottoni - che aveva criticatoil mancato restauro di 75 appar-tamenti che necessitano inter-venti per 511 mila euro, a frontedi 6-700 mila euro del budgetCasa non spesi nel 2013; comepure, il recente bando per l’au-torestauro di 54 appartamentidei 599 attualmente sfitti (il 10per cento del patrimonio comu-nale, 122 dei quali messi in ven-dita). Alloggi con costi di manu-tenzione oltre i 20 mila eurol’uno, pagati dagli assegnatariche se li vedranno scalare dagliaffitti. Aspiranti inquilini chepossono accedere al bando con

redditi lordi fino a 74 mila euro,che diventano 120 mila per i di-pendenti pubblici.

«I limiti di reddito per il socialhousing sono previsti da unalegge regionale, non dal Comu-ne, e comunque non fanno pun-teggio. Altri sono i criteri, comeessere una giovane coppia, se-parati con figli, sfrattati», rispon-de Filippini alle critiche, «stia-mo pensando a bandi riservatisolo ai residenti a Burano, Mura-no, Pellestrina per i 18 alloggi inquelle isole». «Il restauro dei 75appartamenti con minori costi,invece, rientrerà nel bilancio co-munale 2014 in corso di appro-

vazione - i fondi ci sono - e sa-ranno assegnati a famiglie inemergenza abitativa o in gra-duatoria Erp», assicura Filippi-ni, «ma se ci sono 600 sfratti permorosità, è in molti casi colpa diuna crisi che sta trasformandoin inquilini che non pagano l’af-fitto, famiglie in difficoltà mo-mentanea, che possono scivola-re nel baratro: per questo abbia-mo deciso di costituire un“fondo morosità incolpevole”con i soldi recuperati nel budget2013, per dare loro quel soste-gno immediato che può evitaretragedie. Il regolamento sarà di-scusso con il prefetto». (r.d.r.)

◗ MARGHERA

Quella chiesetta l’aveva forte-mente voluta negli anni Cin-quanta del secolo scorso EnricoMattei, fondatore dell’Eni.

Lo scopo? Inserire nelle gran-di realizzazioni dell’azienda ele-menti di coesione sociale, chenon costituissero solamente undiversivo, ma anche un’occasio-ne per riflettere sulla condizio-ne dell’uomo e della natura.Ora la chiesetta della Madonnadel Rosario, che si trova dentrol’area di Vega2, è abbandonataa se stessa. Ma, come annuncia-to ieri durante la visita del pa-triarca Moraglia al parco scien-tifico veneziano, adesso verràrestaurata nell’ambito dei lavo-ri per la realizzazione dei padi-glioni di Expo Venice e riconse-gnata, dunque, alla cittadinan-za. Il progetto, affidato da Vegascarl all’architetto Michele DeLucchi, contempla varie opera-zioni. Una corona di alberi cree-rà una grande abside naturalepensata per allargare la visualeoltre il muro dietro l’altare e perespandere l’attenzione a tuttoquello che sta al di fuori.

La cappella verrà completa-mente ripulita da tutte le incro-stazioni. Verrà riportata alla lu-ce la struttura di mattoni, ren-dendo l’effetto più autentico enaturale possibile. Anche le tra-vature di legno verranno ripuli-te e restituite al loro aspetto ori-ginario. La patina lasciata daglianni, dalle intemperie e dall’in-quinamento, invece, verrà man-tenuta e contribuirà a valorizza-re l’effetto di autenticità e a te-stimoniare la storia di quantoavvenuto in questa parte dellalaguna. Il patriarca Moraglia, alquale è stato consegnato il pro-getto, ha detto che la Curia ècontenta dell’iniziativa che in-tende riportare in vita una pic-cola chiesa dal grande valorestorico e sociale che potrebbeessere riservata a culti non cat-tolici. (g.cod.)

La chiesettadella Madonnasarà salvata

Il cantiere dell’Expo nell’area del Vega 2 (foto Candussi)

IN VIA PALAZZO

B&b e licenze, il Pd attaccaOggi il caso in commissione

emergenza casa

«Fondi anti morosità per salvare le famiglie»L’assessore Filippini replica alle critiche delle associazioni: nessun regalo ai più ricchi

24 Mestre ❖ Marghera LA NUOVA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014