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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I Roma, 21-23 marzo 2017 Presenti: N. PASTRONE - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta Esecutiva A. PERROTTA - Coord. Sez. di Bologna A. LAI - Coord. Sez. di Cagliari S. COSTA - Coord. Sez. di Catania W. BALDINI - Coord. Sez. di Ferrara G. SGUAZZONI - Coord. Sez. di Firenze F. PARODI - Coord. Sez. di Genova A. VENTURA - Coord. Sez. di Lecce A. ANDREAZZA - Coord. Sez. di Milano S. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano Bicocca G. CARLINO - Coord. Sez. di Napoli T. DORIGO - Coord. Sez. di Padova A. NEGRI - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di Perugia P. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Pisa S. GIAGU - Coord. Sez. di Roma I P. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor Vergata F. PETRUCCI - Coord. Sez. di Roma Tre C. BIINO - Coord. Sez. di Torino F. COSSUTTI - Coord. Sez. di Trieste Presenti a parte della riunione: L. Bandiera, M. Bertani, P. Branchini, F. Cafagna, P. Campana, A. Cardini, G. Cavoto, G. Cibinetto, A. D’Orazio, E. De Lucia, R. De Sangro, A. Di Domenco, F. Ferroni, G. Finocchiaro, I. Garzia, G. Gerosa, M. Grassi, D. Lucchesi, M. Maggiora, B. Mele, N. Minafra, S. Miscetti, G. Passaleva, A. Passeri, B. Quarta, E. Radicioni, M. Raggi, G. Simi, R. Tenchini, P. Valente, V. Virgili. 1

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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLACOMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I

Roma, 21-23 marzo 2017

Presenti:N. PASTRONE - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta EsecutivaA. PERROTTA - Coord. Sez. di BolognaA. LAI - Coord. Sez. di CagliariS. COSTA - Coord. Sez. di CataniaW. BALDINI - Coord. Sez. di FerraraG. SGUAZZONI - Coord. Sez. di FirenzeF. PARODI - Coord. Sez. di GenovaA. VENTURA - Coord. Sez. di LecceA. ANDREAZZA - Coord. Sez. di MilanoS. MALVEZZI - Coord. Sez. di Milano BicoccaG. CARLINO - Coord. Sez. di NapoliT. DORIGO - Coord. Sez. di Padova A. NEGRI - Coord. Sez. di Pavia M. PEPE - Coord. Sez. di PerugiaP. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Pisa S. GIAGU - Coord. Sez. di Roma IP. CAMARRI - Coord. Sez. di Roma Tor VergataF. PETRUCCI - Coord. Sez. di Roma TreC. BIINO - Coord. Sez. di TorinoF. COSSUTTI - Coord. Sez. di Trieste

Presenti a parte della riunione:L. Bandiera, M. Bertani, P. Branchini, F. Cafagna, P. Campana, A. Cardini, G. Cavoto, G. Cibinetto, A. D’Orazio, E. De Lucia, R. De Sangro, A. Di Domenco, F. Ferroni, G. Finocchiaro, I. Garzia, G. Gerosa, M. Grassi, D. Lucchesi, M. Maggiora, B. Mele, N. Minafra, S. Miscetti, G. Passaleva, A. Passeri, B. Quarta, E. Radicioni, M. Raggi, G. Simi, R. Tenchini, P. Valente, V. Virgili.

Martedì, 21/03Dip. di Fisica Università "La Sapienza" - Sala Lauree

14:30 Riunione ristretta

La Presidente comunica che i Consuntivi 2016 si chiudono a fine mese.

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Clara Troncon: bisogna verificare che tutto sia inserito correttamente (tesi etc.), in particolare le milestones.Monica Pepe: La percentuale di raggiungimento delle milestones rientra nelle valutazioni. Una milestone può essere riportata all’anno successivo se non risultasse raggiungibile nei tempi prestabiliti.Consuntivo spese: se non viene utilizzato si potrebbe eliminarlo, ma bisogna fare attenzione e discutere con gli altri Presidenti.

Bilancio 2017:Si chiede agli esperimenti se ci sono carenze di fondi particolari, e molti hanno risposto che mancano fondi di missione. La Presidente conferma che non c’è modo di aumentare i fondi di missione.

il sj è bloccato finché non verrà approvato il consuntivo, quindi almeno fino agli inizi di maggio. Eventuali necessità particolari possono venire considerate ma come assegnazioni aggiuntive.Se poi a maggio il sj non si potesse sbloccare, si potrà ricorrere ai fondi aggiuntivi.

Al momento non ci sono dubbi che comunque questi fondi verranno sbloccati.

“Draft” del piano triennale per il direttivo della prossima settimana. Sarà un documento molto più snello, senza troppe tabelle.Bisogna segnalare le nostre specificità: similfellows, borse giovani.T. Dorigo: sarebbe bene preparare una tabella con lo storico dei Similfellows assegnati negli anni, e cosa è accaduto ai beneficiari successivamente.

Si ribadisce la necessità di trovare fondi per borse da assegnare a giovani. In particolare, per il calcolo di LHC occorrono 20 borse (1+1 anni).

LHCb da tempo chiede di firmare l’Addendum 1; la Presidente ribadisce che la collaborazione deve presentarci un quadro dettagliato sul piano di spesa per i prossimi anni…. Quest’anno, in particolare, si presenta l’urgenza di pagare 80 kEuro extra per i Common Funds.

Domanda riguardante i fondi esterni: dobbiamo comunque evidenziare la parte dei fondi esterni che afferisce alla Commissione come nel passato? Oppure ci sarà una sezione dedicata?Fondi esterni afferenti alla commissione 1: AIDA, RISE, cose legate a FTK e al calcolo, ITN.Ci vorrebbe un database dedicato per la gestione di questi fondi.

Le borse di Commissione vengono bandite su fondi già accantonati come avanzo 2016. L’esperimento sembra ben riuscito (anche se si vuole fare un rendiconto dettagliato, proponendo anche dei questionari). Dovrebbero partire prima possibile.

Abbiamo tagliato la seconda tranche dei MOF-B (mancano circa 500 kE) per l’approvazione del bilancio 2017. LHCb chiede circa 600 kE e deve riproporci un quadro della situazione per capire bene lo sviluppo temporale delle cose.

Similfellow: una parte è stata anticipata lo scorso anno. Occorre completare la tabella avviata con lo storico dei similfellow.

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Riunione del CTS il 28 luglio. Per una delle riunioni successive (febbraio?) bisognerà valutare almeno i TDR dei tracker di ATLAS e CMS. Comunque dopo l’RRB (fine aprile) e la riunione di Commissione 1 di maggio si potrà cominciare a discutere la cosa.Sarebbe fondamentale avere una versione, per quanto preliminare, della “money matrix”.ATLAS e CMS dovrebbero dare una stima per maggio/luglio delle spese che devono affrontare prossimamente (che ovviamente andranno ad intaccare il “core”).

Fondi RISE: BESIII ha messo su una sigla specifica le missioni che generano ritorno dai fondi RISE.

I presidenti di Commissione sono stati convocati dal DG per sottolineare l’importanza dei fondi esterni. Si vuole esplorare qualcosa di diverso dal calcolo o dalle ricadute sanitarie. Il Presidente fa notare che bisogna fare attenzione ad aprire troppi fronti e a diversificare, perché diventa difficile poi svolgere in maniera adeguata le attività istituzionali.Nei progetti presentabili, parte delle spese (in personale e in fondi) viene dall’INFN. Se i progetti non fanno parte degli interessi primari dell’Ente, questi fondi vengono di fatto distolti. Quindi non si può rinunciare alla ricerca di fondi esterni, ma bisogna bilanciare l’investimento anche nella fase “istruttoria” volta a indirizzare la scrittura delle linee di interesse (lobbying).

Mercoledì, 22/03Dip. di Fisica Università "La Sapienza" - Sala Lauree

9:00 Comunicazioni del membro di Giunta: A. Zoccoli

Bilancio: siamo in attesa dei premiali 2015 e del bando 2016 (30% in meno). Ci aspettiamo un risultato attorno ai 20 MEuro, in linea col passato.

VQR: è andata molto bene. Ha sollevato discussioni il fatto che gli articoli INFN spesso sono a molte firme. Probabilmente l’ANVUR vorrà trovare un modo per farle pesare.La premialità per i dipartimenti universitari dovrebbe partire a breve.

Con la caduta della pianta organica l’Ente deve decidere cosa fare. Per prima cosa, occorre rientrare nella quota di lavoratori disabili. Ciò comporterà 2-3 MEuro di aggravio sul bilancio. Un altro aggravio (stesso ordine) verrà dal rinnovo del contratto.Si può pensare di “stabilizzare” tecnici e amministrativi TD su fondi interni. Dovrebbero pesare poco sul bilancio.Occorrerà bandire posti da primo e secondo livello per arrivare a una distribuzione dei profili che abbia una sua “struttura” (che però prima va definita).Su tecnici, amministrativi e tecnologi su fondi esterni da almeno 3 anni negli ultimi 8 entra in gioco la legge Madia che dice che POSSONO essere assunti COMPATIBILMENTE con le necessità dell’ente tra il 2018 e il 2020.

Piano triennale 17-19: la versione “finale” dovrà essere preparata entro fine mese in modo da poterla sottoporre al ministero per poter bandire i nuovi posti il prima possibile. Previsti

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concorsi di primo e secondo livello per i tecnologi e i posti TA. Ci saranno nuovi posti per i ricercatori primo-secondo livello il prossimo anno.

Per le cose che vanno fatte, si stima asintoticamente una spesa maggiorata per l’ente di circa 15 ME. Si spera di non intaccare i budget delle Commissioni Scientifiche, ma si potrebbe chiedere un sacrificio in termini di missioni.

Calcolo: il CERN sta per costruire un centro di calcolo a Prevessin.

Accordo col CINECA per il calcolo scientifico. C’è già un accordo per il calcolo teorico sulla nuova macchina MARCONI che stanno installando per un Petaflop. Accordo rivisto (a pagamento) per aumentare la potenza di calcolo parallelo.Si può utilizzare il CINECA anche per il calcolo di LHC. Un gruppo di lavoro è stato istituito per valutarne la fattibilità tecnica.

Assegnato il “tender” a fine febbraio per assegnare il centro di calcolo per il “weather forecast”. L’Italia ha vinto con Bologna. Si dovrebbe costituire un’area con tre capannoni che ospiterà il centro. In realtà i capannoni disponibili sono 5 e si potrebbero spostare lì anche il Tier 1 e il CINECA. Si tratta di una potenza di circa 10 MW. In questo modo si risolverebbero i problemi di espansione del Tier 1.

L’Università di Bologna e il Politecnico di Milano hanno deciso di far partire un dottorato di big data/data science. Il dottorato è stato appena sottomesso. Si tratta di 10 borse quadriennali. I corsi si tengono a Bologna ma l’attività di tesi si può svolgere in una qualsiasi struttura.

Fondi esterni: per non tagliare la ricerca a fronte delle nuove spese di personale è necessario ridurre la spesa (“spending review”) oppure aumentare il budget del FOE e dei premiali. La terza via è quella di procurarsi fondi esterni su progetti specifici. Questi progetti devono riguardare l’attività “core” dell’ente e i progetti delle Commissioni. In questo caso parte dei costi di Commissione verrebbero coperti dai fondi esterni.

Ieri si è svolta una riunione con le Funding Agencies del CERN. Per gli upgrade di HighLumi si stanno finalizzando le “money matrix” che però non saranno pubblicizzate presto. I TDR sono in fase di scrittura. L’accordo di base è che gli USA aiuteranno a finanziare HL-LHC e il CERN ricambierà supportando l’attività sui neutrini al Fermilab. Il problema è che Trump ha tagliato il DOI del 17%. C’è da capire bene nei prossimi mesi come questo taglio si rifletterà nei fondi specifici della fisica delle alte energie.

10:00 Comunicazioni del Presidente: N.PastroneLink alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=1&resId=0&materialId=slides&confId=13057

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10:15 VQR – rapporto GLV: M.Pepehttps://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=27&resId=0&materialId=slides&confId=13057

Le slides mostrate sono quelle preparate da Clara Troncon per la riunione del GLV del 22/2/2017 e non trattano la parte di VQR relativa ai Dipartimenti ma solo all’INFN e agli altri EPR.

IL GEV02 (area fisica) è suddiviso in 5 subGEV, dei quali il subGEV1 (fisica sperimentale, particelle e nucleare) ha come Coordinatore C. Troncon e membri A. Bracco (CSN3), N. Pastrone, L. Patrizii (CSN2), M. Pepe e P. Spinelli (CSN2).

Dopo avere introdotto i meccanismi del processo di valutazione sono stati evidenziati i punti importanti nell’analizzare le tabelle prodotte dal GEV02.

Gli indicatori di qualità della ricerca sono:I = Voto medioR = Voto medio istituzione / Voto medio di areaX = % [eccellenti (+elevati)] istituzione / % [E+ (+E)] area

- Se non vi fosse valutazione l’indicatore per la distribuzione dei fondi si ridurrebbe a un fattore quantitativo (numerosità della struttura rispetto alla popolazione complessiva) che invece viene pesato per R (pari a 1.11 per l’INFN, vs 0.94 INAF e 0.91 CNR).L’INFN, oltre ad essere arrivato primo tra i grandi enti, ha migliorato la sua posizione in classifica generale (dal quinto al terzo posto), e ha anche migliorato in tutti gli indici. In particolare la classifica frazione di prodotti “eccellenti+elevati” . - L’assegnazione dei prodotti ai subGEV è passata attraverso i PACS: se un articolo aveva un PACS sbagliato (per via dell’assegnazione fatta, magari non dall’INFN), finiva nel subGEV sbagliato. Proposta: sostituire i PACS con le Subject Categories di WoS o degli analoghi raggruppamenti di SCOPUS per l’associazione dei Prodotti ai membri GEV, ai subGEV e ai revisori esterni.- Gli SSD di parecchie persone erano sbagliati (molti su FIS07). Questa stranezza (segnalata) finisce con lo spostare le caratteristiche dei vari SSD. Non è chiaro come questo sia potuto accadere (effetto CINECA?) considerando che le assegnazioni sbagliate riguardano molti docenti universitari.

Risultati area 02• Voto medio di tutti i Prodotti conferiti è 0,82.• 62% dei Prodotti sono eccellenti, 50% se distinti• 41 Atenei su 55 hanno almeno il 50% di Prodotti eccellenti.• La metà degli Atenei ha più del 61% di Prodotti eccellenti.• Per gli Enti di Ricerca i dati aggregati risultano non significativi in quanto essi operano in ambiti complementari e sono caratterizzati da missioni talvolta differenti. I dati relativi a ogni Ente sono invece utilissimi per comprendere e valutare il loro impatto internazionale e l’articolazione interna dell’attività di ricerca.• Va inoltre menzionato come l'attuale VQR, per le modalità con la quale si svolge, risulti poco adeguata a cogliere e, quindi, a valutare quella parte della ricerca istituzionale che soprattutto (ma non esclusivamente) gli Enti di Ricerca sono chiamati a svolgere, per esempio a seguito di impegni e accordi assunti dal nostro Paese in ambito internazionale, e che molto spesso si concretizzano nella realizzazione di grosse infrastrutture di ricerca.

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Un punto molto discusso durante la presentazione ANVUR è la molteplicità con la quale un articolo è stato proposto con il numero di firmatari (l’area 2 in particolare). Per ottenere una lettura pienamente consistente dei dati è stato tuttavia necessario effettuare analisi supplementari che mettono in relazione la tipologia della ricerca effettuata all’interno delle Istituzioni con i risultati della valutazione. Il parametro “molteplicità” dei Prodotti, non presente nelle analisi previste dal Bando VQR, è stato calcolato e introdotto nelle tabelle come un indicatore che consente – in prima approssimazione – di confrontare Istituzioni affini, essendo fortemente correlato con la presenza di grandi collaborazioni all’interno delle Istituzioni stesse. La prossima VQR (2015-2019) sarà diversa da questa. È possibile la reintroduzione di una frazione proprietaria.

Un’ulteriore osservazione fondamentale riguarda il confronto degli esiti della VQR tra aree diverse: gli indicatori R e X non possono essere utilizzati a tale scopo in quanto definiti come rapporti tra il livello di eccellenza dell’Istituzione (o sottoistituzione/dipartimento), già normalizzata rispetto alla produzione mondiale, e il livello di eccellenza medio dell’Area.Pertanto, risultano inversamente proporzionali al posizionamento internazionale dell’Area. Anche il cosiddetto “voto standardizzato” citato dal Bando ANVUR risulta inadeguato a confrontare aree diverse principalmente (ma non solo) in quanto per definizione è neutro rispetto all’eccellenza valutata su scala internazionale.

10:35 UA9 – Piano 2017-2018: G. Cavotohttps://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=14&resId=0&materialId=slides&confId=13057

È stata presentata da G. Cavoto la situazione dell’esperimento UA9 al CERN.L’attività corrente sono i test su LHC di cristalli piegati di prima generazione. Nel 2016 si è osservato il “channeling” di ioni piombo di 6.5 Z TeV e misurate la “loss map” sull’anello di LHC.Nel frattempo sono stati costruiti nuovi cristalli per verificarne la stabilità a lungo termine con lo scopo di avere cristalli ottimizzati per LHC. Nonostante fosse adeguato, il cristallo INFN selezionato non è stato installato.Tuttavia l’INFN sta stringendo un accordo con il CERN per una fornitura di pre-serie di cristalli. Questa attività è al di fuori dell’R&D di UA9 che è concluso per la “crystal collimation”. Dopo LS2 il CERN ha in mente di usare i cristalli piegati come collimatori per fasci di ioni.Si riferisce anche del successo di un test di estrazione non-locale con cristallo a SPS.La collaborazione ha deciso di non continuare a testare i cristalli lunghi di CRYSBEAM, di interrompere l’attività di “slow extraction” assistita da cristalli per SPS, e di non testare su SPS il multi-strip dell'INFN costruito negli anni passati. Questo ha lo scopo di concentrare le risorse sullo sviluppo di uno schema di deflessione del fascio su SPS con due cristalli (legato a una possibile misura del momento magnetico di barioni). SPS-C sta valutando questa proposta per l’assegnazione del fascio 2017.

Il Presidente osserva che questi studi sono ottimi candidati per richieste di fondi esterni.

11:00 UA9 – referee +discussione

Non ci sono richieste. Le milestones sono state controllate.

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11:10 Premio M. Conversi 2016: relazione dei vincitoriNicola Minafra - Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=9&resId=0&materialId=slides&confId=13057

Raffaele Gerosa - Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=8&resId=0&materialId=slides&confId=13057

12:30 Premiazione

Intervento del Presidente dell’Ente

Liberati dai vincoli della pianta organica, si potrebbe fare una pianificazione dell’Ente. Si pensava comunque di fare una politica di assunzioni anche verso quei tempi determinati che sono funzionali per l’Ente. Il nuovo decreto legge tende però a generalizzare queste “stabilizzazioni”. Negli ultimi 5 anni le spese di personale erano bloccate. Ora ripartono le dinamiche salariali (i “gradoni” costano ~1 ME l’anno e si cumulano negli anni). In 6 anni il costo del personale salirà di 11 ME. Se non aumenta il FOE? Questo col personale esistente. Inoltre ci saranno le nuove assunzioni (circa 100 unità). Inoltre ci sono le assunzioni di personale disabile. L’FFO deve aumentare, ma non coprirà mai le nuove necessità. Quindi si dovranno probabilmente tagliare alcune attività “soft”, ma se si vogliono garantire i fondi per i progetti già esistenti (senza parlare di nuove attività) bisogna aumentare l’apporto dei fondi esterni, ma su attività già svolte nelle Commissioni o comunque molto vicine a queste.

14:30 KLOE @ DAFNE: stato presa dati e analisi – E. De LuciaLink alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=3&resId=0&materialId=slides&confId=13057

È in corso il Run-III di presa dati, iniziato a settembre 2016. La milestone intermedia è di 2 fb^-1 aggiuntivi di luminosità raggiunti a luglio 2017 con il target finale di acquisire almeno 5 fb^-1 per la fine della presa dati di KLOE-2 prevista e approvata dalla Giunta per il 31 Marzo 2018. Ad oggi abbiamo acquisito 3.4 fb^-1.Sono stati mostrati risultati di risoluzione di vertice con il tracciamento IT+DC integrato nella ricostruzione ufficiale usando decadimenti phi->pi+pi-pi0 e i primi parametri di allineamento e calibrazione ottenuti con muoni da raggi cosmici con e senza campo magnetico. Sul fronte della calibrazione dell’IT sono stati mostrati miglioramenti significativi dei parametri ottenuti con il campione di muoni da raggi cosmici senza campo magnetico.Nella ricerca di pi0 prodotti dall’interazione gamma-gamma sono stati mostrati risultati ottenuti con le due selezioni di eventi Double- e Single-Arm analizzando 550 pb-1 di dati di KLOE-2. Il monitoring della qualità dei dati acquisiti viene effettuato costantemente sia attraverso contatori delle diverse stream in cui vengono classificati gli eventi sia con analisi benchmark in canali di decadimento con secondari neutri e carichi.

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Analizzando 224 pb^-1 di dati di KLOE-2 è stato ottenuto un risultato molto preliminare sull’”upper limit” del BR(Ks->3pi0).La ricostruzione dei dati procede con il nuovo “data handling” che utilizza GPFS ed il Disk Array Data Direct ereditato lo scorso anno dal CNAF. A causa di iniziali problemi seri di caching con questo disk array, le cache inaspettatamente andavano a zero rendendo inutilizzabile il throughput e quindi bloccando presa dati e la ricostruzione. Dopo 2 mesi di interazione con il servizio di manutenzione e con la ditta produttrice ci è stato risposto che non c’era soluzione al nostro problema. Nonostante ciò noi siamo riusciti a trovare una soluzione e quindi ora il disk array è il centro del nostro data handling.Il tracciamento IT+DC integrato nella ricostruzione ufficiale è stato testato con successo su un piccolo campione di dati.A breve termine sarà presentato un piano dell’analisi dati di KLOE-2.

15:10 KLOE: referee + discussione

I referee si congratulano con la collaborazione per lo stato di avanzamento sui vari fronti. Ci si auspica che si riesca a partire stabilmente con la ricostruzione dei nuovi dati e che si possa arrivare alle conferenze estive con nuovi risultati.Non ci sono nuove richieste da valutare.

15:20 PADME: stato preparazione esperimento e piani – P.Valente

Link alle presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=6&resId=0&materialId=slides&confId=13057https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=6&resId=1&materialId=slides&confId=13057

L'esperimento PADME sta studiando nuovi casi di fisica: in aggiunta al dark photon fino alla massa di 24 MeV/c^2, la tecnica della massa mancante potrebbe migliorare i limiti anche in altri modelli di settori oscuri, con il medesimo apparato sperimentale. In particolare la collaborazione sta esplorando, anche con l'aiuto di alcuni teorici, il caso delle axion-like particles, e il bosone protofobico che è stato ipotizzato per spiegare l'anomalia del 8Be.La collaborazione si sta anche ampliando: alla Università di Sofia si sono aggiunti ricercatori di MTA Atomki (Debrecen) e della Cornell University. Gli FTE INFN sono aumentati anche grazie all'arrivo di una dottoranda dell'Università di Tor Vergata.I test per ottenere impulsi del LINAC più lunghi di 40 ns sono stati molto incoraggianti: sono stati accelerati impulsi di positroni fino a 250 ns, e trasportati in BTF a 500 MeV con uno spread dell'ordine del 1%, fino a 150 ns. Occorre ancora migliorare la qualità del fascio.In luglio, novembre e dicembre sono stati svolti test sul fascio della BTF del prototipo 5x5 del calorimetro BGO. I risultati sono eccellenti in termini di risoluzione energetica (2.4% a 1 GeV), i risultati sono stati sottomessi a Nucl. Instrum. Meth. A. Inoltre è stato verificato il funzionamento dei PMT cinesi fino a 1 krad (tre ordini di grandezza in più rispetto a 1 anno di PADME).Il progetto della meccanica, della procedura di assemblaggio del calorimetro e della camera da vuoto sono molto avanzati. Altri elementi completamente progettati e pronti ad essere costruiti sono: i rivelatori di veto a scintillatori, e il bersaglio attivo in diamante.

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Anche sul calorimetro a piccolo angolo si sta procedendo alla scelta finale dei cristalli e dei fototubi.Tutto il core 2016 e l'anticipo di 260 kEuro del core 2017 sono stati impegnati, come richiesto dalla Commissione, entro la fine del 2016 e tutte e 4 le grosse gare sono state in realtà concluse in questi giorni: per la lavorazione, incollaggio e verniciatura dei cristalli del calorimetro, per l'acquisto dei 650 fotomoltiplicatori, per l'acquisto del sistema di alta tensione del calorimetro e per l'acquisto del sistema di fast digitizer, con un risparmio complessivo, rispetto alle basi di gara, di 50 kEuro, dei quali la collaborazione chiede la riassegnazione sul 2017.Il programma temporale prevede il completamento dell'esperimento entro l'autunno, in modo da completare l'installazione in BTF entro la fine dell'anno. Questo consentirebbe di effettuare il commissioning in parassitaggio agli ultimi 3 mesi di presa dati di KLOE-2, per poi iniziare il run di fisica ad aprile 2018. Ai 4 mesi di presa dati fino all'estate, dovrebbe seguire un ulteriore run negli ultimi 2 mesi del 2018, per raggiungere il benchmark di 10^13 positroni on target.

16:30 A crystal-based X- and gamma-RAY source at LNF: L. Bandiera

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=26&resId=0&materialId=slides&confId=13057

16:45 PADME refeee: G. Simi

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=7&resId=0&materialId=slides&confId=13057

17:00 Piani per LNF: P. Campana

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=25&resId=0&materialId=slides&confId=13057

Campana presenta i piani per le future attività del Laboratorio.Si prevede di operare DAFNE per KLOE2 sino a fine marzo 2018, per raggiungere la luminosità integrata su nastro di 5/fb. Tra aprile e la fermata di agosto, da un lato ci sarà la partenza del run di PADME e dall'altro l'installazione di SIDDARTHA2 con il fine di avere la prima osservazione del sistema legato K-deuterio. A partire da settembre sono previsti 2 mesi di commissioning della macchina e poi la conclusione della prima fase della presa dati di PADME.Nel 2019 si prevede un run continuo di SIDDARTHA2 sino al raggiungimento di 1/fb su nastro. La macchina concluderà le sue operazioni in collider mode entro la fine del 2019. Successivi riutilizzi di DAFNE sono allo studio.Il Laboratorio intende investire nelle nuove tecniche di accelerazione, in particolare nell'ambito del progetto EUPRAXIA. Un progetto di upgrade di SPARC_LAb e della sua infrastruttura, inclusa la costruzione di un nuovo bunker, è allo studio e verrà presentato in luglio al CD INFN.

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Nell'ambito della fisica di base, il Laboratorio è impegnato nelle costruzioni di Fase 1 per LHC ed intende proseguire il supporto a quegli esperimenti nei quali la sua presenza risulta determinante (sia per le costruzioni, che per l'analisi).Frascati ha una lunga tradizione di sviluppo di rivelatori ed intende investire in questo campo (ad es. per micro-pattern o per sensori criogenici per il THz).Per quanto riguarda la fase 2 di LHC, infrastrutture e competenze ingegneristiche possono essere messe a disposizione.

D. Lucchesi: LNF ha anche un T2 che non è stato citato tra le attività. Sembra non essere nei piani e nelle attività di LNF. Potrebbe essere uno dei primi posti da cui il T2 verrà trasferito?

18:00 LHCb aggiornamento: A. Cardini

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=12&resId=0&materialId=slides&confId=13057

18:45 LHCb: referee + discussione

Congratulazioni alla collaborazione anche per i nuovi risultati. Rispetto alla firma dell’MoU, la stima dei “common funds” era ragionevolmente accurata, era difficile farla meglio. La buona notizia è che la differenza rispetto al budget prefissato è solo di 30 kE. Il fattore di cambio è fissato a 1.2 e c’è una parte di in-kind.Il profilo di spesa si può allungare fino al 2021 e quindi i common funds si possono cominciare a pagare dall’anno prossimo. Magari se ci sono dei risparmi (come lo scorso anno) si possono cominciare a pagare già nel 2017.

Domanda del Presidente: date le assegnazioni e lo sblocco dei sj, che cosa manca? Bisogna stilare un elenco dettagliato per tutti gli esperimenti.

Giovedì, 23/03Presidenza INFN (Sala del C.D.)

8:45 Fondi esterni: Bruno Quarta

53.5 ME è finanziamento per la ricerca nel 2017 alle Commissioni. La ricerca è definita e pianificata dalle Commissioni di ricerca. Il funzionamento dell’INFN è sostanzialmente diverso da quello dell’università e il finanziamento della ricerca non può essere solo una ricerca selvaggia di fondi esterni affidata ai singoli.Bisogna capire qual è stato lo storico dei finanziamenti europei negli ultimi anni. Dal settimo programma quadro il rapporto tra commissione europea e gruppi di ricerca è diventato più stretto, si è affievolito il rapporto diretto col ministero. Parallelamente è

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diventato più forte il ruolo delle regioni. Bisogna quindi lavorare sull’asse regione-stato-Bruxelles per fare “lobbying” e cercare di finanziare i progetti di interesse dell’ente. Questo è il primo punto. Il secondo aspetto è quello di frazionare un progetto complicato in una serie di progetti finanziabili singolarmente. Queste parti finanziate singolarmente vanno integrate tutte insieme e la parte restante dei fondi per completare il progetto viene ovviamente messa dall’INFN.Bisogna lavorare su due piani: da un lato per i prossimi due-tre anni si continuerà ad applicare il più possibile a tutti i bandi. La cosa non è strategica ma in ogni caso necessaria e serve anche come training. Parallelamente bisogna cominciare a capire come far entrare le cose che servono a finanziare la nostra ricerca di base nei nuovi programmi quadro 2021-2027 in modo poi da potere applicare in maniera strategica sul medio-lungo periodo.

N. Pastrone: la CSN1 ha delle specificità ma nel passato ha ottenuto fondi esterni. C’è però da considerare che ad esempio code di CSN5 che ottengono fondi esterni derivano di fatto dalle attività (o necessità) di Gruppo 1. Ma il fondo dotale di ricerca però è 103 ME, 53 ME sono quelli gestiti dalle Commissioni. Quindi le cose vanno viste nel complesso. Metà budget di ricerca dell’ente è fuori Commissione.Frazionare le attività e richiedere fondi esterni sui singoli pezzi (stile Dark Side), siamo sicuri che alla fine sia veramente conveniente? A parte il ritorno in termini di immagine, bisognerebbe vedere se veramente, ad esempio, il progetto di estrazione dell’argon non abbia portato in termini di investimenti e personale un plus di costi e lavoro che alla fine non è conveniente.C’è anche da considerare il personale.

B. Quarta: la ricerca di fondi è time-consuming. Si pensa ad una quarantina di progetti per anno in maniera da non pesare troppo sul lavoro dei ricercatori. Non vogliamo che la ricerca insegua i finanziamenti. Dobbiamo lavorare per riuscire a finanziare la nostra ricerca.

T. Dorigo: Siamo tutti “overloaded” e la ricerca di fondi esterni è time consuming. Ci dovrebbe essere un meccanismo dell’Ente che in qualche modo premi anche il singolo ricercatore che vince un progetto in modo anche da stimolare i ricercatori a cimentarsi su queste cose.

P. Spagnolo: La ricerca di base della Commissione andrebbe “protetta” perché già da sola (vedi LHC) ha un ritorno enorme in termini di immagine e di budget, la ricerca di fondi esterni potrebbe essere solo un modo per distogliere energie e personale.

B. Quarta: proprio perché si vende bene dobbiamo riuscire a venderlo meglio. Bisogna solo identificare il canale di finanziamento adeguato. Ad esempio se si fanno costruire alle industrie cose nuove, che qualificano una industria, questo può essere oggetto di finanziamenti specifici ai quali si deve provare ad accedere.

G. Sguazzoni: un ruolo determinante in questa strategia potrebbero averlo le imprese. L’impresa italiana è pronta ad avere la giusta visione in questo senso, magari una visuale sul lungo periodo?

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B. Quarta: ci sono imprese in Italia che sono pronte a collaborare. Servono controparti locali nei casi di progetti regionali, nel caso di quelli europei le industrie si possono trovare ovunque.

N. Pastrone: in ogni caso è necessario lavorare in questa direzione. Ci vuole un gruppo di lavoro che coinvolga l’ufficio fondi esterni e qualche membro della CSN1 per cominciare a identificare i temi di interesse e capire come procedere.

10:40 MEG: aggiornamento – M. Grassi

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11:45 BESIII: G. Cibinetto

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12:20 BESIII: referee + discussione – A. Perrotta

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Approvata la nuova richiesta di 2.6 kE per nuove PCB per test con una versione migliorata del grounding (Torino).Ci sono poi ~75 kE già richiesti nell’ultima riunione della Commissione (ma non messi nei preventivi) sui quali si era detto di procedere. Vengono approvati (c’è a disposizione il fondo indiviso).

12:40 BELLE2: aggiornamento – G. Finocchiaro

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La fase due del commissioning di SuperKEKB inizierà a novembre 2017 con il commissioning del Damping Ring e continuerà con il commissioning del Main Ring e le collisioni fino a luglio 2018. Il finanziamento indicato dal MEXT per il JFY 2018 è consistente con questo piano.Gli elementi per il final focus sono entrambi sulla beam line di SuperKEKB. Un problema su uno dei QCS ha causato un ritardo di circa 1 mese della sua consegna e quindi del roll-in del detector (11 aprile 2017).È stata mostrata la “schedule” complessiva dell’esperimento, oltre alle principali attività previste nel 2017.

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Analisi dei dati di BEAST fase 1 in corso, con nota interna - preliminare ad articolo NIM - in fase avanzata di scrittura. Quattro italiani responsabili della scrittura di vari capitoli.Esempi di misure interessanti effettuate con i cristalli includono la quella della frequenza di oscillazione di sincrotrone, e quella della struttura temporale del fondo di iniezione. La dose e i fondi istantanei in prossimità della linea di fascio sono misurati molto bene dai diamanti, con i quali ad esempio abbiamo misurato la componente di fondo dovuta ad effetto Touschek distinguendola da interazioni di beam gas.

SVD (PI): La costruzione dei ladder procede. Pisa ha terminato la produzione dei moduli FWD e BWD necessari (inclusi gli spares previsti). La linea di produzione rimane attiva per assemblare tutti i sensori disponibili e produrre ulteriori spares. Anche il layer 3 è terminato. Il layer 6 sarà l’ultimo a essere terminato, ma ci si aspetta che un numero sufficiente di moduli L6 saranno prodotti in tempo per effettuare il montaggio della prima half shell, che secondo la schedule attuale inizierà a luglio. Review dei tools e procedura di montaggio delle cooling pipe e dei ladder superata a KEK a febbraio.Beam test combinato PXD+VXD effettuato a DESY a febbraio. Una fetta completa del rivelatore di vertice (2 piani di PXD + 4 piani SVD) è stata esposta al fascio di elettroni. Operazione estremamente stabile di SVD, usando il sistema di DAQ di Belle II. Primo test, positivo della farm di High Level Trigger con il nuovo track finder di SVD e la lettura di PXD solo sulla Region of Interest (ROI).

MONITOR (TS): Test a DESY del sistema di monitoring, con sensori (26 sensori di temperatura NTC + sensore umidità + fibra con sensori ottici) su tutti i 6 layer di VXD. Preparazione per BEAST fase 2: il setup di DESY verrà spedito a KEK ed equipaggiato con 8 sensori al diamante, sensori con fibre FOS, e sonde Vaisala, che saranno letti con il sistema di readout finale.I rivelatori di monitor saranno installati su ladder di SVD dell’esperimento durante il ladder mount che inizia a luglio.

SOFTWARE DI RICOSTRUZIONE:Importante attività del gruppo di Pisa, che su questo ha assunto specifiche responsabilità istituzionali nell’esperimento, nel software di ricostruzione tracce. Esempi recenti sono il miglioramento della risoluzione di tracce in cui vengono colpite due strip, e un nuovo track finder in VXD, basato su tecniche multivariate.Contributo del gruppo italiano nel software di ricostruzione dei cluster in ECL. Il nuovo clustering migliora di quasi un fattore due la risoluzione a 100MeV in presenza del livello di fondo previsto dal MC di simulazione del fondo alla massima luminosità di SuperKEKB.

TOP (PD+TO): Acquisizione dati con Region of Interest e Feature extraction in funzione a KEK fino a una rate di acquisizione di 100 Hz. Il gruppo è al lavoro per raggiungere la rate di DAQ nominale di 30 kHz.Altri studi in atto per raggiungere risoluzione target di 50 ps, su time-base calibration e tempo di arrivo in funzione del numero di riflessioni nel prisma.È previsto un intervento nel 2020 per curare il problema residuo (ora ininfluente) delle rotazioni dei PMT in campo magnetico, e per sostituire 160 MCP-PMT convenzionale con ALD MCP-PMT. A tempo debito presenteremo un piano presenze a KEK.

ECL (LNF+NA+PG+RM1+RM3): a gennaio installato il backward endcap nell’esperimento. Sistema di slow control basato su uSOP costruito, testato e installato a KEK. Il backward endcap è cablato e funzionante, per il forward bisogna stendere l’installazione

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nell’esperimento, prevista per settembre 2017. L’attività di R&D per ECL è terminata. Sono in preparazione 7 note interne di BELLE2 per documentare il tanto lavoro fatto. A seguire lavori NIM.

KLM (LNF+RM3): La ditta costruttrice (ARTEL) ha terminato a gennaio la pre-produzione di 15 schede di lettura degli RPC, su un totale di 245 in totale. Le schede sono state testate singolarmente a Frascati con ChipScope, fatte spedire a KEK e installate in un crate di un settore del KLM (in un crate trovano posto 13 schede). 12 schede non hanno mostrato problemi. Usando un’ulteriore scheda prodotta nel 2016 dalla ditta costruttrice abbiamo ottenuto delle mappe di occupancy corrette per tutti i 13 layer, e anche ricostruito delle tracce, perfettamente allineate con quelle ricostruite in un altro settore del KLM. Tornati in Italia, le schede difettose sono state esaminate con cura a Frascati e alla ARTEL, e sono state individuate alcune fasi costruttive con criticità, che saranno corrette nella prossima produzione. Anche dei passaggi del controllo di qualità saranno migliorati. Altre 60 schede saranno prodotte entro i primi di aprile, e testate a Frascati da personale di LNF e di ROMA 3.

COMPUTING (TO+NA): Abbiamo contribuito con la nostra quota di risorse (12.5%) nella produzione di eventi MC terminata a marzo, e continueremo nelle future produzioni previste nel 2017. A INFN-Napoli attività di sperimentazione di vari protocolli per accesso remoto ai dati conservati in modo distribuito. Il test-bed di Dynafed in grado di accedere ai dati aggregati di 15 storage di Belle II, accedendo ai dati tramite semplici interfacce web. In corso test di performance e prime attività di analisi svolte con protocollo http.Nella sezione di Torino, in sinergia con il gruppo BES-III, è in stato avanzato il setup di un sito Cloud. A breve si prevede di rendere operativo il sito ed includerlo tra quelli usati per il calcolo distribuito di Belle II.

13:30 BELLE2: referee + discussione – F. Cossutti

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=23&resId=0&materialId=slides&confId=13057

14:40 MU2E: stato e piani futuri – S. Miscetti

Link alla presentazione:https://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=17&resId=0&materialId=slides&confId=13057

La collaborazione Mu2e è ora composta da 37 istituti per un totale di 230 membri. A parte le università, i laboratori americani e l’INFN si sono ora aggiunti come membri la Germania e l’Inghilterra. I contributi da parte della Germania (HZDR, Dresda) riguardano l’irraggiamento e lo studio/simulazione dei neutroni mentre l’Inghilterra (UCL e Liverpool) si è impegnata per la realizzazione dello Stopping Target Monitor.

Per quanto riguarda il sistema magnetico, la preparazione dei cavi superconduttori è stata completata. La costruzione delle bobine per il Transport Solenoid (TS), assegnata ad ASG Superconducting (Genova), sta invece procedendo con un po’ di ritardo. Sono state avvolte 25 bobine su un totale di 52, di cui 22 impregnate e 15 pronte per la calettatura

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nella struttura meccanica. Dei problemi tecnici sono stati evidenziati nella procedura di integrazione meccanica ritardando la schedule di completamento che è stata spostata da fine 2017 a maggio 2018. La costruzione civile è stata invece completata ed ora la sala sperimentale ha accesso libero e si sono iniziate le procedure di installazione per i primi componenti ed il controllo per i percorsi dei cavi e di tutti i servizi, nonché la preparazione della counting room.

Per quanto riguarda il calorimetro, dopo aver ricevuto il CD3-C a luglio 2016, l’INFN ha firmato con Fermilab lo Statement of Work per la costruzione del calorimetro (ottobre 2016). Nello stesso periodo, sono state completate le gare di pre-produzione sia per i cristalli che per i sensori. Tramite una gara per i cristalli centralizzata al Fermilab, si sono acquistati 24 pezzi di dimensione definitiva per ognuna delle 3 ditte che hanno mostrato le migliori offerte e qualità tecniche: St. Gobain, Siccas, Amcrys. Con una gara centralizzata ad LNF, si sono invece acquistati 50 Mu2e custom SiPMs (array di 2x3 celle monolitiche, UV estese, ognuna da 6x6 mm**2) per ciascuna delle 3 ditte selezionate: Hamamatsu, SensL, Advansid.

Il QA è stato lungo ma meticoloso per tutti i componenti. Per i cristalli si sono misurati: (1) tutti i parametri meccanici al CMM di Fermilab,(2) tutti i parametri ottici (Light Yield, uniformità di risposta longitudinale, risoluzione energetica, componenti veloci e lente) sia ad LNF che a Caltech (3) il valore di rumore legato alla fosforescenza indotta da radiazione e (4) la radiation hardness fino ad una dose di 100 krad. Le qualità dei cristalli sono risultate ottime. La valutazione tecnica è in corso e la decisione sul produttore/produttori finali verrà completata nell’estate 2017. Per i SiPMs sono stati misurati alla stazione di Pisa le seguenti proprietà per ognuna delle 6 celle degli array: (1) le curve I-V (2) la tensione di Vbr (3) il guadagno a Vop=Vbr+3V con il metodo dei foto-picchi e (4) la Photon Detection Efficiency (PDE) rispetto ad un sensore di riferimento. Ad LNF si sono poi completate le misure controllando il quenching time e misurando per un campione di 15 SiPMs, 5 per ogni ditta (selezionati in maniera casuale nel campione di pre-produzione) il loro Mean Time To Failure (MTTF). Un sensore per ogni ditta è stato anche sottoposto ad un forte irraggiamento con neutroni presso la facility EPOS di HZDR (Dresda). Si è controllato l’aumento della corrente di leakage fino a una fluenza di 8.5 x 10**1 n/cm**2. Anche in questo caso, la valutazione tecnica è in corso e la decisione del produttore per la produzione finale verrà completata nel corso del 2017.

A marzo 2017 sono stati prodotti e consegnati 150 chip di Front End (per l’amplificazione dei segnali e per la regolazione locale in tensione) e 4 board “mezzanine” da 16 canali ciascuna per il controllo e regolazione delle tensioni e la misura delle correnti di buio e della temperatura dei sensori. Nello stesso periodo è stato completato il disegno della scheda di digitalizzazione a 250 Msps (versione-0) che è poi stato inviato alle ditte per la produzione di due primi prototipi. Questi prototipi dovrebbero essere consegnati per il mese di giugno.

Nel frattempo però la simulazione della dose aspettata nell’esperimento ha raggiunto valori molto alti (considerando un fattore di sicurezza 12 nella stima) equivalenti a un limite di circa 90 krad per le boards di digitalizzazione. Dati sperimentali in letteratura mostrano che un certo numero di componenti, tra cui le FPGA, iniziano ad avere problemi a valori di circa 30 krad spingendoci a lavorare su 2 fronti per affrontare questo punto: (1) migliorare la schermatura nell’esperimento e (2) effettuare uno studio di irraggiamento diretto sui nostri componenti. Per il punto (1) c’è stato uno sviluppo della simulazione per il calorimetro i cui componenti meccanici ed il posizionamento dei componenti elettronici

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sono stati introdotti con molto dettaglio. Questo ha permesso di simulare la distribuzione di schermi in W/Cu atti a ridurre più di un fattore due la dose integrata dall’elettronica. Per il punto 2) si sta preparando un piano di irraggiamento sia per il sistema di digitalizzazione che per il sistema di Front End.

Anche il progetto sulle componenti meccaniche del calorimetro è arrivato a buon punto con un consolidamento del disegno ingegneristico e con l’integrazione dei servizi all’interno del Detector Solenoid. Il MockUp su scala completa è stato assemblato a LNF sia per la parte esterna in alluminio che per i componenti in materiale compositi (cilindro interno e facce esterne) prodotti a Lecce. Si sta continuando ad assemblare il modulo-0 del calorimetro, ovvero una porzione “considerevole” di un disco costituita da 51 cristalli, 102 sensori e 102 FEE chips. Per il modulo-0 è stato anche costruito a Pisa un piatto di FEE in materiale con basso valore di outgassing (PEEK e ZEDEX) e con tutto il sistema di cooling in rame integrato. Ci si aspetta di completare il modulo-0 per il mese di aprile in modo di effettuare un test beam con elettroni alla BTF di Frascati nel mese di maggio. A fine marzo verrà sostenuta anche una review dedicata per il sistema meccanico al Fermilab.

15:20 Riunione chiusa

Calcolo - D.Lucchesi: il CERN aveva dato mandato alle funding agencies di finanziare le aumentate richieste di calcolo su una “best effort basis”. Di fatto ATLAS è stato quasi completamente finanziato mentre CMS no. Questa asimmetria si potrebbe ripercuotere in differenze nell’analisi (o nella produzione Montecarlo).All’interno dello scrutiny si cerca di fare uno storico dell’andamento dei finanziamenti per poi riuscire in qualche modo a indirizzarli meglio o comunque a farlo presente al management.

Segue una discussione su come organizzarsi per fare fronte alle richieste del management di aumentare la ricerca di fondi esterni. È necessario anzitutto trovare un gruppo di persone che siano di contatto su questo tema e poi cominciare a pensare a quali possono essere le idee o le attività che possano prestarsi a questo scopo.

Rifare conti RISE e similfellow. Relazione sui SF. Chiudere i consuntivi. Questionario borse per i giovani (e poi si dovrebbero far partire i bandi). Riprendere supervisione delle infrastrutture.

La riunione di Luglio si farà probabilmente a Milano o a Pisa.

La riunione si chiude alle ore 16:15.

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