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PRECARIETA’-PRECARIATO-‘NDRANGHETA-EX MINISTERI TREU E MARONI “pochi sanno (tranne i clan di ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita, cosa nostra, massonerie, parlamentari, magistrati, forze dell’ordine e dirigenti bancari) che il narcotraffico ed il riciclaggio sono ambiti dai più famosi politici e ministri... e che il “sporcarsi le mani” apre le porte a carriere incredibili.., l’attuale Premier Silvio BERLUSCONI iniziò la sua carriera, come riciclatore e narcotrafficante... anche Maroni, Tremonti e Bossi, hanno bazzicato... senza mai abbandonare... queste “gavette” che coinvolgono l’intero arco parlamentare e tutti i partiti italiani...anche... PRODI...TREU... sono cose che si fanno senza dirle...(chi le scopre e le rivela, come vittima, si becca querele per diffamazione... agressioni, persecuzioni sino agli omicidi mascherati da disgrazie) persino Beppe GRILLO non sfiora mai questi argomenti...anche in nazioni come gli USA molti ex presidenti, divenirono governatori dopo brillanti carriere nel narcotraffico, nelle truffe e nella speculazione petrolifera...” ESEMPI PRATICI Nella carriera di politici come il Ministro MARONI Roberto (che opera all’interno di un ciclo ultraquarantennale di colossale riciclaggio mafioso avviato da LUIGI BERLUSCONI, padre di Silvio e Paolo-EDILNORD- Fininvest- Banca RASINI-POPOLARE DI LODI-MEDIOLANUM) è IMPORTANTISSIMO “lavare” il denaro sporco “ del narcotraffico. Quale migliore occasione (per lavare il denaro di cocaina, hascish e marjuana, tangenti, usura, prostituzione, lavoro nero, etc..) sono gli appalti a prezzi stracciati?. Non mi è dato sapere se appalti simili siano presenti anche in altre ASL dell’Italia... (dicono che LOMBARDIA INFORMATICA Spa di FORMIGONI... abbia altri nomi in tutte le regioni d’Italia) ... comunque lo schema è questo e tramite la ‘ndrangheta (nel caso di Milano, Treviglio e Pavia e Comune di Milano, la cupola di NERI Giuseppe) si riciclano milioni di euro negli appalti a prezzo stracciato con zero margini di profitto... Questo è il caso dell’appalto ASL1 MILANO (in soli 3 anni ben 4 dirigenti in odore di ‘ndrangheta con mogli prefetti e magistrati nominati da Maroni-Alfano-Abelli) vinto dalla I&T Srl-CLE Srl-S&S Srl del gruppo di LOMBARDIA INFORMATICA Spa “BUSINESS PARTNER GOLD” di MICROSOFT (anche le succitate controllate sono BUSINESS PARTNER).

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PRECARIETA’-PRECARIATO-‘NDRANGHETA-EX MINISTERI TREU E MARONI

“pochi sanno (tranne i clan di ‘ndrangheta, camorra, sacra corona unita, cosa nostra, massonerie, parlamentari, magistrati, forze dell’ordine e dirigenti bancari) che il

narcotraffico ed il riciclaggio sono ambiti dai più famosi politici e ministri... e che il “sporcarsi le mani” apre le porte a carriere incredibili.., l’attuale Premier Silvio

BERLUSCONI iniziò la sua carriera, come riciclatore e narcotrafficante... anche Maroni, Tremonti e Bossi, hanno bazzicato... senza mai abbandonare... queste “gavette” che

coinvolgono l’intero arco parlamentare e tutti i partiti italiani...anche... PRODI...TREU... sono cose che si fanno senza dirle...(chi le scopre e le rivela, come vittima, si becca querele

per diffamazione... agressioni, persecuzioni sino agli omicidi mascherati da disgrazie) persino Beppe GRILLO non sfiora mai questi argomenti...anche in nazioni come gli USA

molti ex presidenti, divenirono governatori dopo brillanti carriere nel narcotraffico, nelle truffe e nella speculazione petrolifera...”

ESEMPI PRATICI

Nella carriera di politici come il Ministro MARONI Roberto (che opera all’interno di un ciclo ultraquarantennale di colossale riciclaggio mafioso avviato da LUIGI BERLUSCONI, padre di Silvio e Paolo-EDILNORD-Fininvest- Banca RASINI-POPOLARE DI LODI-MEDIOLANUM) è IMPORTANTISSIMO “lavare” il denaro sporco “ del narcotraffico. Quale migliore occasione (per lavare il denaro di cocaina, hascish e

marjuana, tangenti, usura, prostituzione, lavoro nero, etc..) sono gli appalti a prezzi stracciati?. Non mi è dato sapere se appalti simili siano presenti anche in altre ASL dell’Italia... (dicono che LOMBARDIA

INFORMATICA Spa di FORMIGONI... abbia altri nomi in tutte le regioni d’Italia) ... comunque lo schema è questo e tramite la ‘ndrangheta (nel caso di Milano, Treviglio e Pavia e Comune di Milano, la cupola di NERI

Giuseppe) si riciclano milioni di euro negli appalti a prezzo stracciato con zero margini di profitto...

Questo è il caso dell’appalto ASL1 MILANO (in soli 3 anni ben 4 dirigenti in odore di ‘ndrangheta con mogli prefetti e magistrati nominati da Maroni-Alfano-Abelli) vinto dalla I&T Srl-CLE Srl-S&S Srl del gruppo di

LOMBARDIA INFORMATICA Spa “BUSINESS PARTNER GOLD” di MICROSOFT (anche le succitate controllate sono BUSINESS PARTNER).

POPOLI DEFRAUDATI?

In controtendenza a coloro che sostengono (populisticamente e per fini di “cassetta elettorale”) che il popolo italiano sia vittima del potere mafioso e partitocratico... ecco la pubblicazione di alcuni

appartenenti al “popolo” che pur di lavorare sotto protezione politica non hanno esitato a divenire amici e complici di fior di affiliati ‘ndranghetisti. Nella fattispecie (ASL 1 MILANO, appalto I&T CLE SRL) ecco alcuni nominativi. Tali personaggi (già raccomandati politicamente nell’appalto) hanno (tra i mesi di Luglio 2010 Gennaio 2011) attivamente collaborato come informatori DIGOS in una “task-force” generatasi dalla mia

presenza (non mi è dato sapere se casuale o meno) nel gruppo di lavoro dell’appalto ASL 1 MILANO succitato, sottraendo e duplicando (dai computer della mia postazione di lavoro e dai colloqui quotidiani con tali colleghi) materiale digitale e cartaceo che mi riguardava e che verteva sulla mia attività antimafia ed inerente anche alle anomalie dell’appalto in cui io operavo come precario. La “task-force” ebbe come

ispiratori tutti personaggi legati alla ‘ndrangheta e affiliati alla cupola pavese di NERI Giuseppe, quali Sindaco di PIEVE PORTO MORONE, COBIANCHI Angelo, Avv.to MARMONTI Massimo , Ministro MARONI

Roberto, Procuratori MAZZA e VALLI, Dirigente ASL Milano LOCATELLI e vari referenti della I&T-CLE Srl).Tali “collaboratori “ (il LUCA ROATTA e l’HORAZIO RUIZ) furono addirittura da me tecnicamente formati

nell’utilizzo di Windows Server 2003 ed Exchange 2007... dato che ero l’unico sistemista Microsoft con un curriculum decente. Mi usarono finchè faceva comodo ai medesimi... ma sottobanco collaboravano col

nemico. Sono stati premiati per essersi venduti al peggior offerente ed operano permanentemente all’interno dell’appalto ed è probabile che diventino poi dipendenti ASL con i soliti concorsi truccati. Questo è un esempio (non raro, ma estremamente diffuso) che dimostra che molte associazioni o

“libere associazioni” che praticano il falso populismo siano complici dei partiti e delle mafie... la revisione della società italiana non è solo politica ma (ahimè) culturale e sociale e per ottenerla si

dovrebbe passare dalla guerra civile...ai genocidi...di massa... i politici sono delle tigri di carta che si fanno scudo della cultura mafiosa del popolo italiano... il vero ed invincibile nemico da combattere.

PER COMPRENDERE LA STORIA IMPRENDITORIALE DELLA I&T SRL SI CONSIGLIA ANCHE LA VISIONE DI QUESTI INTERESSANTISSIMI WEB E DOCUMENTI PUBBLICATI DA MARIO BROGLIO MONTANI, VITTIMA DELLA TANGENTOPOLI OLIVETTI DEGLI ANNI ’70-’80. GLI AUTORI DELLA CRICCA HANNO FATTO UNA

CARRIERA D’ORO ED OGGI SONO BUSINESS PARTNER MICROSOFT-HP-3COM-CISCO-IBM E RAPPRESENTANO UNA POSIZIONE “AMMIRAGLIA” NEGLI APPALTI DEGLI ENTI PUBBLICI IN ITALIA (CORRENTI CLIENTELARI DEL PDS ALL’ORIGINE, ORA PD.LEGA NORD. ALCUNI TITOLARI, COME LA

SCHERILLO, DELLA CLE, SONO ESPONENTI LOCALI DEL PDL. RECENTEMENTE MARIO BROGLIO MONTANI E’ STATO VERGOGNOSAMENTE CONDANNATO (ART. 595 COMMA 3) DALLA MAGISTRATURA ITALIANA SU

COMMISSIONE DELLA CRICCA CHE ATTUALMENTE GESTISCE L’APPALTO TRUCCATO PRESSO L’ASL1 MILANO... TALE CONDANNA E’ UNA RITORSIONE ATTUATA DAL LUGLIO 2010 QUANDO I SUCCITATI

POLITICI LOMBARDI E LA PROPRIETA’ DELLA TRIADE I&T-CLE-S&S SRL SCOPRIRONO CHE IL SOTTOSCRITTO STAVA AVVIANDO SINERGIE DI PUBBLICA DENUNCIA (ANTIMAFIA) DELLA PRESENZA DI TALI SOGGETTI

NELL’APPALTO ASL. LE RITORSIONI HANNO COMPORTATO LA CONDANNA DI MONTANI (DECURTAZIONE DEL 20% MENSILE DELLA PENSIONE INPS PERCEPITA IN ARGENTINA, IL MIO LICENZIAMENTO

DALL’APPALTO , BLITZ DELLA DIGOS, RINVII A GIUDIZIO PER ALTRE VICENDE ED AZIENDE E MAGISTRATI MAFIOSI COLLEGATI ALLA CRICCA ED ALLA STRUTTURA POLITICO-GIUDIZIARIA PIU’ SOPRA INDICATA9.

http://www.magistropoli.it/memoria_bari_udienza7luglio2011.pdf http://www.magistropoli.it/Dossier20dic96_relazione.pdf

http://www.tribunaledelpopoloweb.org/lettera_aperta_a_bernardo_notarangelo.pdf

LA PIETOSA COLLUSIONE DI MOLTI CITTADINI ITALIANI CON ESPONENTI E AZIENDE CHE EFFETTUANO RICICLAGGIO . SI RICORDA CHE UN DIRIGENTE ASL1 MILANO, PEZZANO PIETRO GINO HA UN NIPOTE

DIPENDENTE I&T SRL ED OPERANTE NELL’APPALTO ASL1 MILANO... IL PEZZANO DIRIGENTE E’ UN AFFILIATO CON IL CLAN PAVESE DELLA CUPOLA DI GIUSEPPE NERI. SI EVIDENZIA CHE NERI E’ STATO RILASCIATO (GIA’ PLURICONDANNATO IN PASSATO PER OMICIDI E NARCOTRAFFICO) E CHE VERRA’

REINTEGRATO NELLE FUNZIONI DI TRIBUTARIO PRESSO LE AGENZIE DELLE ENTRATE DEL PAVESE... IL DIRIGENTE ASL PAVIA CHIRIACO CARLO, COLLUSO COL NERI STA BENEFICIANDO DI UNA PETIZIONE

(ORGANIZZATA DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LOMBARDIA) FINALIZZATA ALLA SUA SCARCERAZIONE (PERCHE’ DEPRESSO, PERCHE’ DIMAGRITO E PERCHE’ IN CARCERE NON SI MANGIA

BENE... E’ UNA BUONA “FORCHETTA”... NEL TG3 LOMBARDIA DEL 13/09 UN SERVIZIO “STRUGGENTE” NE

HA RIABILITATO IL RUOLO E LA SUA INNOCENZA... A SUO FAVORE TESTIMONIERA’ L’EX PREFETTO DI PAVIA... ANCHE’ESSO COLLUSO... BUFFONI FERDINANDO... I VERI MAFIOSI SONO LE VITTIME...COME CHI

SCRIVE QUESTI DOSSIER.

LUCA ROATTA (ex carabiniere, sistemista Unix-Linux in ex progetti FIAT, all’epoca dei fatti collaboratore CLE Srl,. E’ stato indotto a spiare e riferire commenti e azioni del sottoscritto. Le informazioni sono state

comunicate dall’ASL1-I&T Srl alla DIGOS, al Sindaco Lega NORD di PIEVE PORTO MORONE, COBIANCHI Angelo ed alla Magistratura. Attualmente presente nell’ASL1 forse con formule contrattuali differenti da

quelle originarie, potenziale candidato a diventare dipendente ASL)

HORAZIO RUIZ (emigrato argentino, dipendente I&T Srl, potenziale candidato al personale ASL, il suo ruolo è simile a quello del ROATTA)

BASILE MARCELLO (emigrato pugliese, dipendente I&T Srl, ruolo simile a quello del ROATTA)

------- SEGUE MICROSOFT-ITALIA----

Il vero volto di TANGENTOPOLI ’92 (numero simbolico utilizzato dalle massonerie internazionali come “firma” del

loro operato... il 92 è il numero atomico dell’Uranio). La magistratura italiana (si ricorda che le carriere DI TUTTI I GIUDICI E MAGISTRATI SONO CONTROLLATE E

COORDINATE DALLE MASSONERIE POLITICO FINANZIARIE) venne incaricata (FBI-CIA-ENI-MEDIASET) di costituire un pool investigativo i cui super-poteri superarono quelli costituzionalmente previsti dall’ordinamento giuridico italiano.

Il pool era principalmente composto dall’ex Pm DI PIETRO Antonio, dall’attuale Sostituto Procuratore di Milano, BOCCASSINI Ilda, dagli ex Pm BORRELLI e dall’ex Procuratore di Milano COLOMBO Gerardo.

IL “COLPO DI STATO” MODIFICO’ RADICALMENTE IL PANORAMA SOCIALE E INDUSTRIALE DEL PAESE CON EFFETTI DEVASTANTI NEL MERCATO DEL LAVORO CON L’INTRODUZIONE DI FORME DI SCHIAVITU’ (AGENZIE INTERINALI,

CONTRATTI DI COLLABORAZIONE), UN TEMPO RISERVATE AL CAPORALATO MAFIOSO DEL REGNO DELLE DUE SICILIE E DEL CAPORALATO “RISIERO” DEL PAVESE.

PRECARIETA’ SANCITA PER LEGGE

La cosiddetta “gestione INPS separata” (nata nel 1997 con l’introduzione delle riforme del lavoro del ministro PDS TREU) ha legalizzato una perversa (ed unica al mondo) forma di schiavitù imprenditorale che configura i lavoratori

precari come dipendenti parasubordinati privi delle più elementari tutele sindacali, contributive e retributive.

LA PRECARIETA’ E’ PROBABILMENTE NATA ANCHE CON LA FUNZIONE DI FINANZIARE (IN ATTIVO) LE PERDITE INPS ACCUMULATESI NEGLI ANNI ’80-’90 IN CONSEGUENZA DEL MASSICCIO RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE (FIAT,

ALFA ROMEO E ANSALDO LE INDUSTRIE CHE SUCCHIARONO MAGGIORI RISORSE) ED AI PRE-PENSIONAMENTI (SPESSO PARALLELI ALLA CASSA INTEGRAZIONE) in un panorama industriale italiano che dai primi anni ’90 ha

affrontato una delocalizzazione devastante (ROMANIA, ALBANIA, POLONIA, CINA).

Infatti i prelievi fiscali di un precario sono identici a quelli di un lavoratore indeterminato... nel contempo i contributi pensionistici sono ridottissimi (da cui il risanamento che i precari hanno contribuito a donare alle casse dell’INPS).

Prelievo fiscale uguale a quello dei lavoratori dipendenti.Ridotti contributi pensionistici (praticamente meno del 20% lordo di un lavoratore a tempo indeterminato).Assenza di trattamento di fine rapporto (TFR).Assenza di indennità di malattia.Assenza di permessi Assenza di indennità INPS dei primi sei mesi di disoccupazione.

Assenza di diritti sindacaliConversione del contratto di lavoro in quello di arbitraria scrittura privata in regime di caporalato.Ripristino del caporalato (debellato nell’ex Regno d’Italia neglia anni ’20 del 1900... sempre esistito nelle regioni del sud Italia).Incremento della piaga dei sub appalti.Incremento del fenomeno del riciclaggio mafioso imprenditoriale.Incremento della disoccupazione e del progressivo impoverimento di certe fasce della popolazione italiana.

Negli anni 1997-2001 questa perversa forma di neo schiavitu’ imprenditoriale guadagnò gradualmente consensi ed applicazione nei comparti della consulenza e dei servizi. Venne falsamente proposto (dal Governo D’ALEMA su

legiferazione di PRODI) come misura di sostegno della piccola imprenditoria (venne concepito per gli artigiani, per le aziende a conduzione famigliare onde sgravarle dai costi tradizionali del mercato del lavoro).

Con l’approdo dei governi Berlusconi, varie lobby nazionali ed internazionali (che effettuarono già pressioni corporative sugli ex ministeri PDS) vollero una Legge Quadro (ad hoc) che permettesse loro di rendere legale una

forma perversa di lavoro nero e schiavitù già emersa negli anni 1997-2001. Le agenzie interinali, pur nella loro forma caporalesca delle somministrazioni di lavoratori nelle aziende... non potevano aderire ad un mercato dei sub appalti come invece sarebbe stato possibile nella ulteriore riforma del cosiddetto “Pacchetto TREU” varato alla fine del 1996

(dal primo Ministro della Storia d’Italia che introdusse forme legalizzate di schiavitu’ nel mercato del lavoro).

OMICIDIO DEL CONSULENTE DEL LAVORO D’ANTONA (ROMA-MAGGIO 1999)

Il “Pacchetto TREU” non soddisfaceva i poteri corporativi di quella imprenditoria evolutasi dalle ceneri della mafia siciliana e dalla progressiva “borghesizzazione” delle mafie calabresi (‘ndrangheta), campane (Camorra) e pugliesi (Sacra Corona Unita) che dalle istanze del Colpo di Stato della Tangentopoli 1992 premevano per entrare nei cicli politici, governativi, produttivi, bancari e finanziari, così come avvenne negli anni ‘70’80 per FININVEST-EDILNORD

con la capitalizzazione dei proventi di COSA NOSTRA siciliana tramite la Banca RASINI di cui il padre di Silvio BERLUSCONI era direttore (P2).

Con il Governo TREU si cercò di definire una nuova Legge Quadro (poi posticipata con il Ministero Maroni dal 2002) che abolisse i principi di tutela sindacale, civile e penale di certe categorie di lavoratori.

L’omicidio dell’ex consulente ministeriale del lavoro Marco BIAGI ha analogie con uno storico e clamoroso fatto avvenuto nel lontano 1978 con il rapimento e l’omicidio del Segretario della DC, Aldo MORO.

Nel caso di MORO, Le Brigate Rosse (che sono un “prodotto” dei Servizi Segreti ministeriali sin dalla fine degli anni ’60 del 1900) vennero assoldate per risolvere contenziosi “ministeriali” spesso incombenti tra i vari settori dello

Stato.

Infatti Aldo MORO (pochi mesi prima del suo rapimento e omicidio) era entrano in conflitto con alcuni colleghi di partito e con alcuni settori della DC per una vicenda che nulla aveva a che fare con “IL COMPROMESSO STORICO”,

ne tantomeno con le apeture politiche verso la sinistra parlamentare.

Aldo MORO, come il giornalista di OP Nino Pecorelli, venne assassinato (mandanti politici, organizzazione dei servizi segreti e mafie) perchè l’ENI (con la complicità di alcuni parlamentari delle “ali” di ANDREOTTI e FORLANI)

aveva (negli anni ‘70) truffato il Ministero del Tesoro con una colossale partita di barili di petrolio (forniture di petrolio) mai acquistata (ma fatturata nei bilanci dell’azienda a partecipazione statale, la quale ottenne rimborsi

statali per forniture mai acquistate) dai paesi arabi dell’OPEC. Sembra che questa truffa (che andò avanti per quasi tutto il decennio ’70) fu addirittura all’origine della famosa “austerity italiana” dove i prezzi dei derivati del

petrolio ebbero incrementi notevoli ma i cui effetti sull’Italia furono peggiori che in qualsiasi altra nazione. Questo scandalo (represso con l’omicidio di MORO e PECORELLI) era temuto dal colosso ENI e da molti settori politici.

MORO venne assassinato per mettere a tacere questo scandalo che non emerse mai e che si limitò ad una indagine giudiziaria rapidamente archiviata e tutt’ora segretata negli archivi di Stato. Del resto l’ENI (che come

vedremo è anch’esso coinvolto nella “Microsoft connections”) non gode di buona reputazione sin dal 1962 anno della morte (guarda caso avvenuta a Bascapè, nel pavese... top dell’attuale infiltrazione ‘ndranghetista in

Lombardia) del fondatore Enrico MATTEI (l’attuale guerra libica vede coinvolti gli stessi “attori” delle controversie che furono all’origine dell’omicio MATTEI... cioè coinvolgimento delle mafie e di cricche speculative nel business

petrolifero, ingerenze della BP, TOTAL, SHELL e relativi governi UK Francia e USA... non dimentichiamoci che il mostro GHEDDAFI è un prodotto ENI-ANDREOTTI-PRODI-BERLUSCONI... ma anche USA e Francia.

Sembra che anche PASOLINI fosse a conoscenza di questo scandalo (egli minacciò in più occasioni di rivelarlo all’opinione pubblica) e per questo venne assassinato.

Come evidente, i mezzi di informazione di allora (giornali, radio e RAI) allestirono una messa in scena tale (coordinata dai servizi segreti) da inscenare l’ennesimo rapimento e omicidio “brigatista” (pantomima perfettamente assimilata

dall’opinione pubblica in un “batter d’occhio”... come omicidio terroristico eversivo).

Atipici (nel giorno del rapimento di MORO) furono lo spegnimento delle centrali di smistamento telefonico SIP del quartiere dove MORO (quartiere completamente isolato dalla rete telefonica cittadina) venne rapito e la presenza di agenti dell’ex SISMI tra il commando che assaltò la scorta di Moro il 16 Marzo 1978 (vestiti da piloti dell’ALITALIA)...

Anche atipiche furono (notizie emerse dalle indagini condotte negli anni ’90 dalla Procura di Palermo in merito all’assassinio di IMPASTATO Peppino, studente che odiava la mafia ed i mafiosi e che per questo venne ucciso... ) le informazioni “segrete” ...che in quei giorni del Maggio 1978, la mafia siciliana “conosceva” che da li a poco, il giorno 6 Maggio 1978 “qualcosa di grosso sarebbe accaduto a ROMA”, l’onorevole Aldo MORO sarebbe stato assassinato e

ritrovato in via Gaetani-ROMA... informazioni... che solo le “BR” della colonna romana di CURCIO potevano conoscere...

Del resto l’appartamento dove MORO venne detenuto era di proprietà di immobiliaristi prestanome del Ministero degli Interni... la famosa Via Gradoli... dove in tempi recenti immobili del Ministero vennero utilizzati per la

prostituzione omosessuale dei politici romani, come il caso MARRAZZO e del transex BRENDA, in realtà ucciso dai servizi segreti che temevano rivelasse il coinvolgimento dell’attuale Ministro MARONI Roberto ed altre figure

(politiche, ministeriali, forze dell’ordine) romane e nazionali nella gestione del narcotraffico e della prostituzione dei politici di “alto borgo”...un pò come avvenuto per il “RUBY-GATE”).

Si rammenta che verso l’ENI, da oltre mezzo secolo, si stendono le ombre della mafia siciliana di COSA NOSTRA (e recentemente della ‘ndrangheta... nei paesi arabi, oleodotti di impianti ENI-SNAM sono costruiti da imprese calabresi

tutt’altro che immuni da infiltrazioni ‘ndranghetiste...)

D’ANTONA

L’omicidio di D’ANTONA (ad opera delle cosiddette BR) avvenne in modo atipico ed inspiegabilmente indecifrabile, consumatosi all’interno di una sfera di riservatezza tale che solo personale e dipendenti ministeriali avrebbero

potuto conoscere e formalizzarne le motivazioni. D’ANTONA lavorava ad una Legge Quadro (riforme del welfare) molto simile a quella poi “ridisegnata” dal consulente del lavoro (anch’esso ufficialmente assassinato dalle BR) BIAGI

Marco.

Poco o nulla trapela sulla vicenda dell’omicidio D’ANTONA, tranne il fatto che “ambienti ideologici della CGIL” (questa è la improbabile versione ufficiale di comodo), (esattamente come avvenne con BIAGI) malvedevano questo consulente a conoscenza di segreti di Stato inconfessabili (controllo delle mafie italiane di sedi “nazionali” di colossi del mondo dell’informatica, dell’hi-tech, delle telecomunicazioni e del potere politico delle medesime nelle riforme sociali del mercato del lavoro e della economia). Segreti che rimasero nel cadavere assassinato nel Maggio 1999 del

Consulente ministeriale del lavoro D’ANTONA.

BIAGILa vicenda dell’omicidio di BIAGI ha delle dinamiche molto simili a quelle di D’ANTONA ed anche di MORO (seppur in

fase storiche molto differenti), dove una vittima delle BR lo era, ancor prima, di ambienti finanziari, bancari, imprenditoriali e politici malevoli.

In estrema sintesi, l’attuale Ministro degli Interni MARONI Roberto, sollevò (avendo già ricevuto la “commissione” imprenditoriale del futuro assassinio di BIAGI) dagli incarichi di consulente Marco BIAGI per controversie di natura contrattuale ed operativa, che videro la letterale distruzione dei file contenenti la stesura di una legge quadro del

welfare completamente differente da quella (ed in ritardo di quasi due anni) venne poi varata nell’autunno del 2003, l’attuale DLG 276/03 che rese definitivamente legale la natura vessatoria e schiavistica della precarietà che

coinvolse (e coinvolge tutt’ora) circa 5.000.000 di consulenti del terziario (un tempo lavoratori a tempo indeterminato) dei vari comparti e tra i principali quello della consulenza informatica (appalti delle Pubbliche

amministrazioni nazionali, regionali, provinciali ed enti locali , ma anche appalti e commesse per banche, telefonia, aziende, infrastrutture, etc...).

Sembra che BIAGI avesse redatto un DLG allineato alle riforme europee e dei paesi anglosassoni, il chè fece imbestialire, prime tra tutte, lobby corporative apparentemente lontane “anni luce” dai “palazzi” romani della

politica quali MICROSOFT, HP, IBM, OLIVETTI (in Italia non esiste più) LOMBARDIA INFORMATICA, VODAFONE, WIND, TELECOM-TIM, ANDERSEN CONSULTING (ora ACCENTURE), ATOS ORIGIN (infiltrata dalla ‘ndrangheta sin dagli anni ’90), GETRONICS (fallita), H3G, ERICSSON, CISCO-SYSTEM,ma anche MEDIASET-FIAT-IMPREGILO-FINMECCANICA-

ENEL ENI ed anche MANPOWER, ADECCO, METIS, e persino le confederazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL ma per motivi differenti da quelli “ufficiali”) oltre che buona parte dell’arco parlamentare.

Ad imbestialirsi furono anche il PDL e LEGA NORD che da anni attendevano il varo di una Legge Quadro che permettesse all’indotto imprenditoriale di queste forze politiche di “gettarsi” nel business degli appalti pubblici e privati inserito in complessi schemi di riciclaggio mafioso (narcotraffico, prosituzione, traffico d’armi tra nazioni in

conflitto, racket , tangenti ed usura).La consulenza di BIAGI era troppo “socialmente” favorevole rispetto a quello che chiedevano le potenti lobby su elencate e poco allineata alla mafia degli appalti ed al mercato del voto di scambio clientelare nel settore politico e parlamentare. ESSENDO “CHIARO” IL DISEGNO CRIMINOSO FORMULATO DAI SUCCITATI COLOSSI DELL’ HI-TECH,

MONOPOLISTI ITALIANI E POLITICA... LE POSIZIONI “MORBIDE” E GARANTISTE DEI PROSPETTI LEGISLATIVI PRODOTTI DA BIAGI CONTRASTAVANO CON GLI “OBBIETTIVI” DI TALI CORPORAZIONI E MAFIE!

DLG 276/03

Porta la firma ufficiale dell’attuale MINISTRO MARONI (all’epoca ministro del lavoro. Sino alla fine degli anni ’80 militante dell’estrema sinistra eversiva e schedato DIGOS, musicista dilettante di pub e localetti notturni ed alcuni

precedenti per eversione politica rivoluzionaria, detenzione di sostanze stupefacenti... oltre che il clamoroso caso di resistenza ed aggressione a pubblico ufficiale avvenuta nel 1998 presso la sede della Lega Nord di Milano in Via

Bellerio).Il DLG 276/03 Prevedeva centinaia di varianti legislative su formule differenti di contratti a termine e contratti a

progetto .MARONI (delegato dalla famiglia Berlusconi) ricevette molti “benefit” dalle corporazioni che chiesero l’introduzione

di una legge quadro “capestro”, (cosi’ come oggi si presenta il DLG 276/03). Maroni ricevette pressioni per sollecitare il Ministero dell’Interno (SCAJOLA)all’attuazione di una “rapida” soluzione di “inertizzazione” delle controversie

accumulatesi con il consulente Marco BIAGI...

P2Nelle riforme di TREU ed in misura ancora maggiore in quella di MARONI pendono antichi disegni di stravolgimento

sociale di tipo autoritario e schiavistico la cui paternità risale ai disegni criminosi della Loggia Massonica PROPAGANDA 2 di Licio GELLI (di cui l’attuale Primo Ministro BERLUSCONI era un adepto).

TANGENTOPOLI ’92 trae ispirazione dai precetti massonici della P2.

Il Ministero di MARONI, come tutti i restanti ministeri delle 3 legislature dei Governi BERLUSCONI fu ideologicamente e finanziariamente modellatO su schemi, modelli e poteri piduisti.

Tali “modelli” si propagarono nelle formazioni dirigenziali ed economiche di molte aziende italiane (non solo Fininvest) che vedono nell’alleanza tra crimine organizzato, banche, impresa e finanza un modello di “eterna giovinezza” che permetterebbe ad un “bouquet” circoscritto di aziende (monopoli), imprenditori e politici di

controllare una intera nazione e di pilotarne le riforme politiche e sociali (ED IL “POPOLO” DEGLI ELETTORI INSERITI IN SCHEMI DI CLIENTELE POLITICHE).

Il riciclaggio mafioso, l’evasione fiscale, la trafuga di capitali all’estero, tangenti, corruzione, appalti truccati, bilanci truccati, meccanismi a “scatola cinese”, sfruttamento, caporalato, schiavitù, filiere di sub appalti, e fondi neri vanno a costituire un sistema di incremento inarrestabile di ricchezze, poteri e controlli nazionali e globali

praticamente indistruttibili e resistente a qualsiasi riforma politica e procedimento giudiziario e finanziario.

Il processo di “piduizzazione” dell’Italia (avviatosi con la Tangentopoli del ’92 e con le stragi di CAPACI e di Palermo-Via D’amelio dei giudici FALCONE e BORSELLINO ed ancor prima con l’omicidio del prefetto di Palermo, il GENERALE ,

dell’ARMA DEI CARABINIERI, DALLA CHIESA e di altri magistrati siciliani “minori”) non è un fenomeno necessariamente “a sè stante” ma perfettamente inglobato nel disegno di “globalizzazione” (vedesi la potente

massoneria U.S.A. “Skull and Crossbones” (Teschio e tibie), il Fondo Monetario Internazionale, il secolare “SIGNORAGGIO BANCARIO” la FEDERAL RESERVE, BOA (Bank Of America) la CORONA BRITANNICA,la BCE-

EUROLANDIA, la miriade piramidale di gruppi finanziari, società di trading (storicamente derivate, nei secoli, dai banchieri tedeschi dei “ROTSCHILD”), di potenti multinazionali quali AT&T, BELL, MICROSOFT, HP, BAYER, ROCHE,

MONSANTO, di gruppi finanziari come J&P Morgan, etc... hanno, nel corso degli ultimi 40 anni (in Italia negli ultimi 20) “consegnato” nazioni, popoli e governi nelle mani di poche aziende (molte “transnazionali” come MICROSOFT, HP, VODAFONE, TRE, AT&T...e nelle realtà europee come SIEMENS... ed italiane come ENI-TELECOM-MEDIASET...

che nel “panorama” mediterraneo hanno esercitato un potere transnazionale verso i paesi del nord-africa e dell’Est europeo...).

La precarietà italiana è, pertanto, integrata nello schema globale di dissesto economico finanziario e di delocalizzazione dei distretti industriali dai paesi ricchi a quelli “poveri”, dove la dissoluzione delle classi medie e medio-basse (negli USA il processo iniziò nel 1981 con l’elezione del Presidente REAGAN) vede il trasferimento di ricchezze e patrimoni dai ceti più bassi verso quelli più elevati con una progressiva concentrazione patrimoniale

verso le classi dirigenziali più elevate in un già noto processo di concentrazione verso i “GRANDI GRUPPI”.

In Italia, la precarizzazione ha permesso il trasferimento di redditi e patrimoni verso aziende, monopoli e reti clientelari elettorali “elitarie”, oltre che il favorire l’ingresso di schemi di riciclaggio mafioso nelle filiere appaltistiche di vari “colossi” imprenditoriali come MICROSOFT-HP-VODAFONE-TELECOM-POSTE ITALIANE-SISTEMA BANCARIO-

MEDIASET-ENI-ENEL e centinaia di migliaia di società controllate dai “business partner” di tali gruppi.

Con il DLG 276/03 il contratto a progetto annichilisce la figura del lavoratore dipendente surrogandola a quella di schiavo prestatore di opera intellettuale e manuale.

In sintesi, qualsiasi scrittura privata (anche le più fantasione e capestro) è valida e legalmente perseguibile per il contraente (il precario) che non la rispetta.

Le polemiche che precedettero l’omicidio di BIAGI furono “scatenate” dall’ex Ministro degli Interni SCAJOLA (a cui fece eco MARONI) che definì BIAGI un megalomane rompiscatole, negandogli (negli ultimi mesi di vita) la scorta

ministeriale precedentemente concessa per aver ricevuto minacce di morte da ambienti prossimi alle “BR”.La precarietà non nasce con Maroni, IL QUALE, TUTTAVIA, LA CONVERTI’ IN LEGGE (deriva dall’antica piaga del

lavoro nero e del caporalato meridionale e pavese presente sin dai primi anni del 1900 e riemerso negli anni ’80-’90 del 1900) ... ,ma a partire dal 1991 (con una deroga che liberalizzava i contratti di lavoro in Italia) ha progressivamente preso piede e forma, prima con semplici contratti a tempo determinato, poi in “ritenuta

d’acconto all’origine”, poi dal 1997 (col PACCHETTO TREU) con i CO.CO.CO, dal 2003 con i CO.CO.PRO.

COSA E’ LA PRECARIETA’?

LA PRECARIETA’ E’ UN MOSTROE’ una riproposizione (su scala nazionale) del caporalato feudale della Sicilia neo unità d’Italia, delle regioni

meridionali post unificazione italiana e del caporalato agricolo del pavese (risaie) in voga tra la fine del 1800 e presente sino alla metà degli anni ’60 del 1900 (nel meridione italiano non è mai tramontato).

Fasce deboli e indigenti della popolazione vengono reclutate (in regime di sub appalto.... il sub appalto è un fenomeno esistente solo in Italia, ed è una evoluzione dell’antico caporalato) dopo lunghi periodi di disoccupazione e/o di precarietà sotto occupazionale sottoretribuita e ingaggiate nella “manovalanza” dei sub appalti del terziario e

dei servizi alle aziende... ma anche nella pubblica amministrazione (Ministeri, Regioni, Province e Comuni).

Si ricorda che nel termine “precario” possono ricadere due principali categorie di lavoratori: I lavoratori a Progetto e gli interinali (questi ultimi, quanto meno, possono beneficiare delle indennità previste dai

contratti nazionali CCNL di lavoro, diritto negato ai precari).

I comparti che hanno maggiormente “beneficiato” della precarietà sono quelli della consuenza alle aziende (incluse BANCHE, TELECOMUNICAZIONI, TELEFONIA, INTERNET PROVIDER) ed agli enti (cioè gli appalti ai servizi aziendali ed

al terziario amministrativo e tecnologico).

TUTTI I COMPARTI DEL LAVORO POSSONO ESSERE OGGETTO DI PRECARIETA’, TUTTAVIA IL FENOMENO E’, DA MOLTI ANNI, PATOLOGICO DEL COMPARTO DELL’INFORMATICA, DELLE TELECOMUNICAZIONI E DELLE PUBBLICHE

AMMINISTRAZIONI.

100% DI CONTRATTI A PROGETTO FUORI LEGGETutti i precari sono costretti a lavorare come pseudo dipendenti sottoposti a gerarchie aziendali in attività

equivalenti ai lavoratori dipendenti. Nessun progetto coincide con reali progetti ma come supporto nell’organigramma delle aziende clienti. Una percentuale elevatissima di appalti non coincide con aggiornamenti e

potenziamenti ma come fornitura “outsourcing” (caporalato) a supporto del personale interno delle aziende (o pubbliche amministrazioni) clienti. Nei fatti, la precarietà “regge” la colonna portante produttiva di buona parte delle strutture amministrative e produttive dell’Italia, in regime di neo schiavitù, incentivando il fenomeno della

raccomandazione politica nelle aziende (la cui improduttività viene compensata dal precariato nei vari sub-appalti) nelle quali proliferano inefficienze e scarsissima produttività interna (compensata dalla “tratta” dei

precari).

La piaga delle carriere politiche aziendali e della fannulloneria si sono aggravate con la proliferazione del precariato nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni (il precario deve compensare l’inefficienza e la

disorganizzazione del mondo del lavoro italiano e delle sue lacune strutturali e culturali).AL PRECARIO SI CHIEDE DI PROTEGGERE E TUTELARE LA CARRIERA E L’IMMAGINE PRODUTTIVA DEI SUOI

CARNEFICI, DEI DIPENDENTI INTERNI DELLE AZIENDE O PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CLIENTI. IL PRECARIO E’ SOVENTE UN CAPRO ESPIATORIO, UN PARAFULMINE CHE DEVE GRAVARSI DELLE OMISSIONI DEL PERSONALE (IN

CARRIERA POLITICA) E GERARCHIE APPRODATE TRAMITE VOTO DI SCAMBIO E CARRIERE POLITICHE E RACCOMANDAZIONI CLIENTELARI.

Paradossalmente il precario (verso il quale si pretende il massimo della professionalità. delle performanze, dell’efficienza, della produttività e delle responsabilità) vede negarsi la formazione professionale (FONDAMENTALE

NEL COMPARTO INFORMATICO) ed i diritti più elementari di un lavoratore.Miliardi di euro gettati via per formare i dipendenti “raccomandati”, (con costi esorbitanti ed inutili per le aziende) ,

fannulloni perennemente assenteisti ed in malattia e nullafacenti e negazione della formazione professionale ai precari rendono lo scenario esplosivo ed inaudito!

IL PRECARIO DEVE POSSEDERE PIU’ QUALIFICHE RISPETTO AI DIPENDENTI DELLE AZIENDE CLIENTI... MA PARADOSSALMENTE E’ (PER COSTRIZIONE E INDIGENZA) IL MENO FORMATO (NON E’ OGGETTO DI FORMAZIONE

PROFESSIONALE DA PARTE DEI SUB APPALTATORI) IL MENO PAGATO, IL PIU’ MALTRATTATO E VESSATO.

IL MERCATO DEL LAVORO DEL PRECARIATO NON E’ COMPETITIVO. E’, SEMPLICEMENTE VESSATORIO E SCHIAVISTICO.

NELLE OFFERTE DI LAVORO SONO CHIESTI LIVELLI DI QUALIFICA SEMPRE PIU’ ELEVATI.

QUESTO NON AVVIENE PER UN PRINCIPIO DI COMPETIZIONE. SEMPLICEMENTE SI CERCA DI PRECARIZZARE I MASSIMI LIVELLI DELLA PROFESSIONALITA’ INDIPENDENTE DAL POTERE CLIENTELARE POLITICO.

SOVENTE IL MECCANISMO DELLA FANNULLONERIA CLIENTELARE NON SI LIMITA ALLE AZIENDE CLIENTI (PUBBLICHE E PRIVATE) MA ALLE STESSE “BUSINESS PARTNER MICROSOFT-HP-IBM-ORACLE-CISCO-SYMANTEC” COSTITUITE DA

PARENTI E AMICI DI AMICI DI POLITICI E MANAGER DEI MONOPOLISTI CHE FAVORISCONO TALI “BUSINESS-PARTNER” NEGLI APPALTI. IL PRECARIO E’ COLUI CHE DEVE SCRIVERE CONSULENZE E PROGETTI CHE PORTERANNO LE FIRME DI

ALTRI (“ENGINEERING” DEI BUSINESS PARTNER E/O AZIENDE CLIENTI). IL 100% DEI “BUSINESS PARTNER” (SUB APPALTI) E’ INSERITO IN SCHEMI DI FINANZIAMENTO BANCARIO CON DENARO RICICLATO DALLE MAFIE E QUESTO

MICROSOFT ED HP LO SANNO MOLTO BENE (IL FENOMENO E’ SOPRATTUTTO ITALIANO).

DEVI STUDIARE 12 MESI PER POTERNE LAVORARE 3. DEVI SPENDERE 5.000 EURO DI FORMAZIONE PER POTERNE GUADAGNARE 2.000. NON DEVI AMMALARTI, DEVI ESSERE AUTOMUNITO, DEVI SOSTENERE TURNI DIURNI E

NOTTURNI, STRAORDINARI FESTIVI, DEVI CONOSCERE MEGLIO DEL CLIENTE LA SUA INFRASTRUTTURA INFORMATICA E DEVI OFFRIRE SOLUZIONI ECCELLENTI SIN DALLA PRIMA ORA DI LAVORO, SENZA AFFIANCAMENTI, SENZA INTRODUZIONE, SENZA FORMAZIONE, SENZA ANALISI PRELIMINARE DELLA RETE INFORMATICA AZIENDALE.

NEL COMPARTO INFORMATICO LA FIGURA MAGGIORMENTE ESPOSTA ALLA PRECARIETA’ E IL SISTEMISTA MICROSOFT (INDIPENDENTEMENTE CHE SIA “CRESCIUTO” “SMANETTANDO” NEI VARI CONTRATTI A PROGETTO... OPPURE TRAMITE LUNGHE, PESANTI E COSTOSE CERTIFICAZIONI CHE COMUNQUE NON APRONO LA CARRIERA A

TALE PROFILO). QUESTO AVVIENE (PRINCIPALMENTE IN ITALIA) SU PRECISA VOLONTA’ DELLE LOBBY D’OLTREOCEANO (A PARTIRE DA MICROSOFT-HP-CISCO) CHE IN ITALIA HANNO FATTO PRESSIONI DI NATURA

CORPORATIVA PER ARRIVARE ALLO SCEMPIO QUI DESCRITTO. SI EVIDENZIA CHE CON I GOVERNI BERLUSCONI (DOPO UNA INIZIALE FASE PRELIMINARE DEI GOVERNI D’ALEMA-PRODI) MICROSOFT HA OTTENUTO OTTIME

RAPPRESENTANZE INTERNE (POLITICHE E IMPRENDITORIALI) CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI. LA MANUALISTICA MICROSOFT E’ DISTRIBUITA, IN ITALIA, IN ESCLUSIVA DA MONDADORI... MEDIASET, HA SCELTO PER LA PROPRIA “NET-TV” PREMIUM IN DEMAND LA PIATTAFORMA MICROSOFT (NESSUN ALTRO GESTORE HA EFFETTUATO TALE

SCELTA... ANCHE PER LIMITAZIONI INTRINSECHE DEL PRODOTTO).

SI EVIDENZIA CHE LE TECNOLOGIE INFORMATICHE INDIPENDENTI DALL’INDOTTO MICROSOFT (SUN-MICROSYSTEM-UNIX, LINUX, IBM AS 400) NON VEDONO, NEMMENO IN ITALIA, LA PRECARIZZAZIONE DELL’”OUTSOURING” (TALI

TECNICI SONO DIPENDENTI O “FREELANCE” ALLA “VECCHIA MANIERA”), PIAGA INVECE PRESENTE NELLA FIGURA DEL TECNICO MICROSOFT (JUNIOR O SENIOR, CERTIFICATO O MENO). SI EVIDENZIA OLTREMODO CHE MICROSOFT

(RISPETTO AGLI ALTRE CASE MADRI) IMPONE PROCESSI DI CERTIFICAZIONE CHE SE NON SOSTENUTI DALLE AZIENDE SONO IMPOSSIBILI DA SEGUIRE PER UN PRECARIO. SI EVIDENZIA CHE LE LEGGI REGIONALI (LOMBARDIA IN TESTA

CON FORMIGONI... MOLTO VICINO ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI) SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE FINANZIATA DALLA CEE ESCLUDONO I PRECARI DAL LIBERO ACCESSO AI CORSI DI CERTIFICAZIONE REGIONALI DI ACCESSO PUBBLICO E GRATUITO (RISERVATO SOLO A CASSA INTEGRATI, EX LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO,

DIPENDENTI AZIENDALI).

SI EVIDENZIA CHE LA QUALITA’ DELLE CONSULENZE MICROSOFT IN ITALIA (IN CONSEGUENZA DELLA LOGICA DEL PRECARIATO) E’ LA PEGGIORE AL MONDO ESSENDO SVOLTA PRINCIPALMENTE DA: DIPENDENTI AZIENDALI

RACCOMANDATI POLITICAMENTEPRECARI A CUI VIENE NEGATA LA FORMAZIONE.

DA ANNI E’ IN CORSO UNA FUGA DI CERVELLI VERSO L’ESTERO (OVVIAMENTE E’ L’INTERO COMPARTO INFORMATICO E TELECOMUNICAZIONI AD ESSERE AL COLLASSO ESSENDO GESTITO DALLE MAFIE ‘NDRANGHETA IN PRIMIS) CON DANNI DA ECATOMBE NEI CONFRONTI DELLA RICERCA E DELLO SVILUPPO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

IN ITALIA E NELL’AMBITO DELLA RICERCA UNIVERSITARIA. GLI ABUSI COMMESSI DAL PRECARIATO VERSO LE VITTIME (SISTEMISTI INFORMATICI PRECARI) SONO OGGETTO DI BOICOTTAGGIO DI TUTTE LE CONFEDERAZIONI SINDACALI E

DELLE SEZIONI DEI TRIBUNALI DEL LAVORO ITALIANI.

Ritornando alla sciagurata sorte del consulente informatico precario, sovente le incompetenze del cliente e degli intermediari impongono candidature introvabili, consulenze impossibili, problemi insormontabili.

L’inganno dello stravolgimento della ex Legge BIAGI (di cui, del contributo di BIAGI non esiste traccia nel DLG 276/03... grazie anche a MARONI) consiste proprio nella natura “autonoma” del lavoro precario.

I contratti DLG 276/03 sono ispirati dai “vecchi” contratti dei consulenti IBM-BULL-OLIVETTI-NOVELL-DIGITAL-SUN che sin dalla fine degli anni ’50 del 1900 sino ai primi anni ‘2000 formalizzavano la consulenza aziendale del

fortunato popolo delle PARTITE IVA con i clienti (aziende, enti e ministeri) di tali colossi dell’informatica.

La grossa differenza consiste che sino alla metà degli anni ’90 la consulenza era gestita direttamente da colossi come IBM SUN DIGITAL-NOVELL e OLIVETTI che collocavano nei progetti di consulenza, loro dipendenti o ex dipendenti

nella formula “libera” dei lavoratori autonomi. La natura autonoma consisteva nell’assoluta indipendenza dagli orari di lavoro delle aziende clienti, dalla autonomia operative dagli organigrammi aziendali da elevatissimi stipendi (non

esistevano intermediari, i colossi si proponevano direttamente negli appalti) dei consulenti ma anche dell’ “engineering” aziendale messo a disposizione dei clienti.

Le case madri (Olivetti-IBM-SUN-BULL-DIGITAL-NOVELL) garantivano una costante formazione tecnica e professionale dei loro dipendenti e consulenti, consuetudine oggi scomparsa nel mercato dei sub appalti delle

commesse tecnologiche.

Lo scenario sopra descritto non era ovviamente immune da raccomandazioni e clientele (anche politiche), corruzione e tangenti...tuttavia i costi di fornitura (commesse ed appalti) erano inferiori a quelli attuali e la qualità (e la

formazione del personale) erano notevolmente più curate di quelle attuali (non esisteva il caporalato degli intermediari, introdotto dal pacchetto Treu prima e da Maroni dopo).

Spesso capitava che un consulente IBM-OLIVETTI-BULL-SUN-DIGITAL-NOVELL dopo anni di consulenza passasse alle “dipendenze” delle aziende clienti e/o come consulente autonomo presso tali aziende.

Tra le varie “eccellenze”, una spiccò invece per alcune anomalie:

OLIVETTI si rese protagonista (sin dagli anni ’70) di gravissime forme di Tangentopoli appaltistica con danni patrimoniali ad enti locali e ministeri ed alla stessa Olivetti (Olivetti, fu una delle prime aziende italiane a

sperimentare una perversa forma di “partnerariato” commerciale politicamente controllato da personaggi privi di scrupoli e privo di regole, con infiltrazioni del il crimine organizzato e cricche affaristiche. Tale anomalia fu

possibile grazia all’assenza di controlli interni e monitoraggio, una “leggerezza” (politicamente voluta) che affidava a filiali e strutture commerciali locali la gestione di forniture in appalti presso Ministeri, enti regionali e locali... con

effetti spesso disastrosi come nel caso della regione Puglia (uno fra i vari casi... per certi aspetti il più grave) è

quello accaduto all’ex concessionario Olivetti MARIO BROGLIO MONTANI

http://www.magistropoli.it/memoria_bari_udienza7luglio2011.pdf http://www.magistropoli.it/Dossier20dic96_relazione.pdf

http://www.tribunaledelpopoloweb.org/lettera_aperta_a_bernardo_notarangelo.pdf

(In OLIVETTI nacque nel 1965 il primo computer da tavolo... la cui commercializzazione venne “bloccata”dalle potenti lobby IBM che chiesero direttamente al governo Moro-Andreotti di arrestare la ricerca tecnologica dei

centri di ricerca di Ivrea ... in parte finanziati anche a livello governativo, in quanto tali innovazioni contrastavano con le linee commerciali che volevano la detenzione da parte della IBM America del monopolio mondiale).

Olivetti perse progressivamente un ruolo di avanguardia innovativa nel panorama mondiale, perdendolo progressivamente anche in Italia. Già dagli anni ’70 la “sottomissione” alle logiche IBM ridusse il Colosso italiano dell’informatica ad una specie di FIAT dell’automazione di ufficio, concentrandosi solo sul business interno delle forniture ministeriali e degli enti locali (calcolatrici da tavolo, macchine dattilografiche meccaniche, elettriche ed

elettroniche, qualche sistema hardware di integrazione ai sistemi meccanografici della IBM ma nulla di più). Il declino lento e inesorabile della OLIVETTI vide la degenerazione sopra indicata e culminata in forme gravi di

corruzione politica.Malgrado questo, il panorama delle consulenze informatiche italiano non si differenziava di molto da quello europeo

e mondiale (IBM-BULL-SUN-DIGITAL con appalti diretti, senza intermediari, senza caporalato).Questo scenario non è il retaggio di archeologia informatica del precedente secolo e millennio. Basta uscire dall’Italia per vedere ricostiuita una rete commerciale e tecnologica esattamente uguale a quella presente in Italia sino ai primi

anni ’90.PERCHE’ IN ITALIA LE COSE NON SONO PIU’ COSI?

PLAGI INDUSTRIALI MICROSOFT-HP(E PREPOTENZE COMMERCIALI MICROSOFT)

Evitando eccessive esposizioni del fenomeno, possiamo considerare che, se in tutto il resto del mondo l’economia reale non è oggetto di un controllo politico diretto (quanto meno, non totale), in Italia, l’anomala presenza di aziende statali e parastatali come ENI, SNAM-AGIP-ENEL-FERROVIEDELLOSTATO-TELECOM-POSTE ITALIANE-

MEDIASET-RAI, MINISTERI,REGIONI, una progressiva penetrazione del riciclaggio mafioso nel tessuto imprenditoriale italiano (storicamente avviatosi con FININVEST) ed un indebolimento politico della nazione Italia nei primi anni ’90 (conseguente a TANGENTOPOLI ’92) ha favorito un processo di controllo politico ed economico

di alcune multinazionali USA nel panorama imprenditoriale e istituzionale nazionale (ovviamente con la complicità della partitocrazia italiana). Quella che apparirebbe come una “invasione pacifica”, culminò con gli omicidi di D’ANTONA e BIAGI. Tali poteri “transnazionali” si incanalarono lungo piste preesistenti di poteri occulti (ENI-

TELECOM-ENEL-FIAT-FINMECCANICA-TECNOMASIO) e schemi di riciclaggio delle emergenti “borghesie mafiose” (COSA NOSTRA e’ borghesia mafiosa sin dagli anni ’80... ‘ndrangheta e camorra sono parzialmente borghesie...

prossime a imprese come MEDIASET per COSA NOSTRA siciliana).

CRONOLOGIA DELLO SPIONAGGIO INDUSTRIALE MICROSOFT

Negli anni ’90 arrivò un sistema operativo (Windows) dotato di una interfaccia utente apparentemente più semplice ed innovativa. Windows era in realtà (e non era un segreto per nessuno) il prodotto di una forma di spionaggio

industriale e tecnologico che vide una lunga contesa legale tra Microsoft e la Apple.L’interfaccia grafica era copiata dai sistemi Apple (che acquistarono e perfezionarono i brevetti XEROX-MOTOROLA) e

Lotus. Infatti, il primo sistema operativo grafico Microsoft (Windows 3.0) era praticamente una copia dei sistemi ad icone e desktop della APPLE.

Microsoft non era nuova ai plagi informatici. Sin dalla prima commercializzazione dei Personal Computer IBM nel 1980 (Microsoft sfruttò la rete commerciale IBM finendo col fagocitarla) il primo sistema operativo DOS era un falso brevetto del fondatore MICROSOFT (Bill GATES). Il DOS altro non era che un surrogato degli originali sistemi a “linea

di comando” UNIX-SUN MICROSYSTEM, “incapsulati nei primi PC (il DOS non venne inventato da Bill GATES, ma “acquistato” da un ricercatore universitario ventenne che vendette ad un prezzo stracciato la licenza d’uso di tale

sistema operativo).La MICROSOFT chiese, alla IBM il pagamento della Licenza d’uso del DOS (venduto in tutti i PC dal 1980 sino alla metà degli anni ’90 facendo diventare Bill GATES tra gli uomini più ricchi del mondo...)

Nel 1990 arrivò Windows 3.0 (le 1.0 e 2.0 erano talmente instabili che Microsoft non le commercializzò mai limitandole ai laboratori di testing) che trovò ampie accoglienze commerciali nel settore dello “small-business” cioè

delle piccole aziende non collegate ai grandi sistemi informatici dell’epoca (mainframe IBM-SUN Microsystem-NOVELL).ne ad Internet .

“Copiando”...i prodotti altrui (coperti da brevetti e licenze e pertanto non “open-soruce”) la MICROSOFT guadagnò ampie fette di mercato proponendo i PC IBM (che sino alla metà degli anni ‘90 deteneva il monopolio

dell’informatica) con l’interfaccia grafica WINDOWS 3.0 inclusa nel prezzo dell’hardware.

Sempre a partire dal 1990 MICROSOFT commercializza un software copiato da una importante “software house” americana la LOTUS.

Microsoft battezza questo software con il nome di OFFICE.OFFICE è un programma (copiato da LOTUS) che sostituisce (nelle case e negli uffici) calcolatrici, macchine da

scrivere, carta carbone,righelli, penne e matite. Come tutti ormai sanno, OFFICE includeva (sin dal 1990) WORD ed EXCEL, copiati dal pacchetto LOTUS 123.

Nel 1995 arriva Windows 95 che veniva proposto “obbligatoriamente” nei PC acquistati dalla clientela sia domestica che aziendale. Nel 1996 la MICROSOFT rilascia il primo SISTEMA OPERATIVO PER GRANDI AZIENDE, WINDOWS NT

SERVER 3.5 (immediatamente poi rilasciato nella versione 4.0). Anche in questo caso la tecnologia è copiata... addirittura dalla stessa IBM (che non farà mai causa). Infatti Windows NT Server 3.5 imitava la tecnologia “multi-

tasking” (cioè di elaborazione simultanea e parallela di più flussi di dati) dal sistema operativo IMB OS2 WARP, icone e desktop dai MCINTOSH APPLE, il “browser” dai progenitori MOSAIC e NETSCAPE.

IBM propose i primi PC con sistema operativo DOS ( e successivamente WINDOWS) con processori INTEL. La INTEL (inglobata nel mercato Microsoft-IBM) a sua volta copiava le architetture delle CPU (Unità di calcolo) della

MOTOROLA. INTEL, produce, tutt’ora, processori con architetture obsolete rispetto al mondo SUN-MICROSYSTEM ed APPLE (la APPLE è stata tuttavia “rallentata” dal controllo finanziario della MICROSOFT dal 1998).Infatti, solo due

anni or sono la MICROSOFT ha rilasciato sistemi operativi a 64bit (con un ritardo ultra decennale rispetto alla concorrenza UNIX che distribuisce ormai da molti anni sistemi operaativi a 128 bit). Tutte le principali innovazioni non sono nate in Microsoft. Il floppy da 3 pollici è un prodotto APPLE, il mouse è della APPLE, i sistemi CLUSTER-

STORAGE sono nati in ambienti UNIX, Internet e tecnologie di connessione a banda larga sono l’evoluzione di sistemi e dispositivi nati in ambiente UNIX. Il CD-ROM venne inventato da SONY-PHILIPS, così come i DVD.

Sempre nel 1996 la MICROSOFT copiò un altro software “storico” della LOTUS. Il sistema era Exchange (sistema di posta elettronica internet per grandi aziende) ed era copiato dall’analogo programma LOTUS-NOTES, LOTUS

DOMINO SERVER. Malgrado la “pompa magna” del rilascio del primo EXCHANGE, questi non si connetteva ad Internet (come invece faceva LOTUS DOMINO) ma distribuiva posta telematica all’interno delle reti aziendali senza

connessione verso la rete internet (perchè privo dei protocolli internet).Solo nel 1997 esce EXCHANGE 5.5 con funzionalità simili a LOTUS DOMINO, pur senza pareggiarlo.

LOTUS DOMINO viene ceduto dalla LOTUS ad IBM nel 2002 decretando la morte di questa piattaforma.... che esiste ancora oggi ma con una distribuzione limitatissima e poche aziende “fedeli”.

Con l’uscita di Windows 95 (e della versione aziendale in Windows NT 4.0) , sempre la MICROSOFT copia e distribuisce il “navigatore internet” Explorer 1.0 (copiato dal progenitore Mosaic, il cui programmatore universitario

cedette la licenza d’uso a Microsoft. EXLPORER 1.0 copiava anche Netscape, che comunque veniva distribuito e installato su Windows dai rivenditori).

Come tutti sanno, NETSCAPE (originariamente distribuito su piattaforme APPLE-SUN MICROSYSTEM) dovette affrontare una profonda crisi (dal 1998) che determinò la scomparsa del prodotto nel 2006.

Nel 2000 esce WINDOWS SERVER 2000 ( che copia le tecnologie di rete aziendali complesse sino ad allora di dominio esclusivo dei sistemi UNIX SUN-MICROSYSTEM).Tutte le successive versioni (Windows SERVER 2003-2008

R2) hanno le stesse funzionalità di WINDOWS 2000 SERVER, cosi come le versioni di Exchange 2003-2007-2010. Non esistono innovazioni reali, cambiano i colori delle icone, gli stili grafici delle interfacce utente, colori e pulsanti... gli oggetti di amministrazione e gestione...ma la tecnologia di fondo non cambia in una infinita

carabandola di false novità che impongono a circa 1 miliardo ed 800 mila persone al mondo, aggiornamenti ed acquisti costosi ed inutili e privi di retro compatibilità (quando aggiorni, devi buttare tutto, software ed hardware

vecchi che non funzionano mai con il “nuovo”).LA PESANTEZZA (E LENTEZZA) DEI SISTEMI OPERATIVI MICROSOFT SEGUE UNA CURVA IPERBOLICA TIPICA DELLA

FILOSOFIA DELL’AGGIORNAMENTO FORZATO DA SISTEMI OPERATIVI SEMPRE PIU’ LENTI CHE RICHIEDONO HARDWARE SEMPRE + POTENTE... NON PER FUNZIONARE MEGLIO MA PER “REGGERE” LA INSTABILITA’ E AVIDITA’

DI RISORSE HW DEI PRODOTTI MICROSOFT.

Noto è il fatto che i prodotti MICROSOFT sono volutamente distribuiti con pecche e vulnerabilità intrinseche (in un disco fisso di un server Microsoft ci sono più patch che sistema operativo e gli aggiornamenti occupano più spazio

che tutto il resto).

Dal 1995 ad oggi, MICROSOFT ha commercializzato software e tecnologie inventate da altri copiando spudoratamente brevetti regolarmente registrati.

Nel 1998 la MICROSOFT acquista la concorrente “storica” APPLE (dissestata dalla concorrenza MICROSOFT).

I prodotti MICROSOFT sono noti per la loro scarsa originalità (Microsoft propone in ritardo tecnologie inventate dalla concorrenza, non introduce innovazioni ma cambia solo l’aspetto grafico dei suoi sistemi operativi) , instabilità,

lentezza, vulnerabilità ai virus...(UNITA AD UNA INCOMPLETEZZA FUNZIONALE CHE IMPONE L’ACQUISTO DI SOFTWARE DI “TERZE PARTI” AGGIUNTIVO CON COSTI SEMPRE PIU’ ESORBITANTI) ma con una interfaccia grafica

accattivante e con una campagna promozionale che crea dipendenza nei consumatori. I prodotti MICROSOFT sono i più piratati (perchè i più diffusi). Anche nei sistemi aziendali la MICROSOFT detiene il monopolio (i sistemi operativi

sono, apparentemente, più semplici da configurare e gestire rispetto alle piattaforme UNIX-LINUX).Vulnerabilità ai virus, alle violazioni dei sistemi di sicurezza, errori di compilazione, falle, bachi, impongono un

inarrestabile aggiornamento di tutte le versioni esistenti, sia domestiche che aziendali e di produzione.La diffusione dei sistemi Windows 95 (e Windows Server NT 4.0) introduce un cambio di rotta unico nel suo

genere. Tali piattaforme non supportano direttamente i protocolli di rete e non sanno gestire internamente le “rotte” dei pacchetti di dati (i sistemi UNIX-LINUX sono intrinsecamente piattaforme implementate con sistemi complessi di “routing”. L’uovo di Colombo...delle carenze MICROSOFT nasce con la CISCO (già presente sin dai

primi anni ’80 ma solo per apparati... i “bridge” che connettevano una azienda con l’altra tramite la rete telefonica senza chiamate telefoniche dirette come avviene con i modem). Infatti CISCO-SYSTEM (router e firewall, cioè

instradatori e barriere perimetrali anti intrusione di hacker) ha avuto uno sviluppo vertiginoso grazie alla diffusione dei prodotti Microsoft, pertanto CISCO è come HP, come SYMANTEC un indotto MICROSOFT.

WINDOWS è un contenitore vuoto da riempire con software e tecnologie di terze parti.

STRATEGIE COMMERCIALI AGGRESSIVE E VINCENTI

MICROSOFT ha però introdotto un nuovo ed “innovativo” (CHE IN MOLTI CASI SI RIVELA UNA TRAPPOLA COMMERCIALE PER LE AZIENDE) sistema commerciale di gestione aziendale dei prodotti. Infatti, a differenza di

quanto verificatosi con SUN-UNIX, IBM AS 400 MAINFRAME , l’utilizzo dei sistemi operativi aziendali non impone (quanto meno la impone con apparente minore frequenza) una consulenza esterna (presidiata internamente) che può essere limitata a richieste di assistenza al supporto MICROSOFT Nella sostanza il “sistemista microsoft” non è

mai un dipendente MICROSOFT, spesso è un dipendente dell’azienda cliente (quanto meno nel panorama

internazionale , in Italia non sempre le cose vanno in questo modo, in quanto il SISTEMISTA MICROSOFT,è anche un precario che, quando va bene, lavora 6 mesi su 12).

Infatti la apparente “trasparenza” dei prodotti Microsoft permette (con notevoli limitazioni) ad un generico tecnico informatico di gestire sistemi aziendali in modo quasi del tutto autonomo.

Questa apparente (e ingannevole) semplicitò d’uso, se all’estero ha permesso una diffusione (a minor costo... ma con aggiornamenti molto più frequenti e nel complesso con oneri maggiori...) della informatizzazione aziendale ...la

formazione del Sistemista Microsoft può limitarsi alle certificazioni ed all’acquisto di manuali,(integrandola con consulenze telefoniche e/o occasionali di dipendenti Microsoft)

Un’altra formula vincente della MICROSOFT fu quella di aver reso domestico l’uso della rete Internet (prima di Windows 95 pochissimi erano tecnicamente capaci di connettersi in rete).

Questa era ed è la formula commerciale vincente della MICROSOFT (tutti sanno, tuttavia che i costi di supporto e aggiornamento possono superare quelli un tempo sostenuti per i vecchi sistemi) nel mondo....

MA IN ITALIA COSA E’ SUCCESSO ?UNA ECATOMBE DEL MERCATO DEL LAVORO E UNA ESCALATION DI REATI FINANZIARI, FISCALI E

PATRIMONIALI E RAFFORZAMENTO DEGLI SCHEMI DI RICICLAGGIO (A CUI LE CORPORAZIONI MICROSOFT E HEWLETT-PACKARD HANNO GRAVEMENTE CONTRIBUITO, ANCHE IN PRIMA PERSONA, INSERENDO I

PROPRI “BUSINESS PARTNER” IN TALI LOGICHE)

In ITALIA, MICROSOFT ha (sin dal primo rilascio dei sistemi WINDOWS) intuito che l’atipico sistema di monopoli statali e parastatali e privati poteva rappresentare un business imperdibile.

MICROSOFT e HP hanno esercitato forti pressioni lobbistiche sulla classe politica nostrana.Un esempio chiarirà meglio il concetto.

Nell’anno 2000, presso le reti informatiche dell’ENEL, il dipartimento ingengeristico della Microsoft di Redmond USA testava Windows Server NT 4.0 in quanto la rete (informatica) ENEL era quella a maggior traffico e

congestionamento di qualsiasi altro cliente Microsoft nel mondo (era quella con maggiori computer e nodi).Qualcuno potrà dubitare di ciò... tuttavia, nemmeno negli USA, nemmeno in RUSSIA, nemmeno in CINA esistono

ampie aree di territorio servite da un unico gestore energetico (all’estero esiste il “network” dei gestori energetici... ciascuno si gestisce il proprio distretto... in Italia non esistono distretti in quanto ci sono solo

monopoli... tranne le municipalizzate... ma spesso sono anch’esse servite COME EROGATRICI e collegate alla rete ENEL).

Anche per TELECOM esistono situazioni simili (la rete aziendale TELECOM non la rete di fonia-dati), idem per ENI-AGIP-SNAM, idem anche per VODAFONE, TRE, WIND, TIM... anche le reti dei Ministeri (in Italia, malgrado i ministeri leghisti non esiste federalismo e le reti dei Ministeri degli Interni, della Difesa, di Giustizia sono estese in un ampio

territorio e con centinaia di prefetture e centinaia di migliaia di commissariati, caserme Carabinieri, centinaia di Questure e migliaia di uffici di Polizia Stradale).

LE CONDIZIONI “COMMERCIALI” CON CUI MICROSOFT PREPARO’ IL TERRENO ALL’INVASIONE COMMERCIALE DEL MERCATO ITALIANO (DAL 1996) COINCIDONO CON NUMEROSE ANOMALIE POLITICO FINANZIARIE QUALI:

CARTELLO DEGLI APPALTI E DELLE COMMESSE ESERCITATO DA SOCIETA’ BUSINESS PARTNER MICROSOFT E DAI SEGUENTI “COLOSSI” COMMERCIALMENTE ABBINATI:

HP (HEWLETT PACKARD)ACCENTURE (EX ANDERSEN CONSULTING ORA PRINCIPALE “ENGINEERING PARTNER” DI MICROSOFTSTM ITALIA SPA (DA NON CONFONDERSI CON LA STM MICROELECTRONICS CHE E’ UN’ALTRA COSA).

IBMCISCO SYSTEM

ORACLELOMBARDIA INFORMATICA

TUTTI I COLOSSI SOPRA ELENCATI SI LIMITANO A VINCERE GLI APPALTI ED A FIRMARE I CONTRATTI... IL RESTO VIENE SVOLTO DAI “BUSINESS PARTNER” IN UNA FILIERA INFINITA ED INCONTROLLATA DI SUB APPALTI DOVE MAFIE E

CLIENTELE POLITICHE HANNO, PROGRESSIVAMENTE CREATO CAOS E REATI DI OGNI NATURA.

MOLTI “BUSINESS PARTNER”MICROSOFT

HPIBM

CISCO ORACLE

SONO STATI CAPITALIZZATI DA FIDUCIARIE E BANCHE INSERITE IN SCHEMI DI RICICLAGGIO

ALCUNI ESEMPI:ALCUNE SOCIETA’ INDAGATE O ACCUSATE O INDIZIATE DI RICICLAGGIO QUALI

STM ITALIA SPAMIDICA SRL

I&T SRLCLE SRLS&S SRLCRM SRL

SONO:MICROSOFT BUSINESS HP BUSINESS PARTNER

ORACLE BUSINESS PARTNER CISCO SYSTEM BUSINESS PARTNER

FORTINET BUSINESS PARTNER

LE SU ELENCATE SONO ANCHE “CAPITALIZZATE” DA “3FONIA”, POSTE ITALIANE, LOMBARDIA INFORMATICA, INDOTTO POLITICO DI ROBERTO FORMIGONI,

LOMBARDIA INFORMATICA SPA (CHE E’ BUSINESS PARTNER HP, MICROSOFT, CISCO, ORACLE, IBM, FORTINET, 3COM) CONTROLLA MIDICA SRL, I&T SRL, CLE SRL S&S SRL (IN REALTA’ NE CONTROLLA CENTINAIA DI ALTRE SOLO IN

LOMBARDIA E MIGLIAIA IN ITALIA)

H3G SPA (CONSOCIATA TECNOLOGICA DEL GESTORE “3” DELLA FONIA MOBILE) CONTROLLA I SEGUENTI “BUSINESS PARTNER”

HPMICROSOFT

EMCERICSSONFORTINET

POSTE ITALIANE, TELECOM, H3G, ENI, VODAFONE, HANNO INTRECCI FINANZIARI E APPALTISTICI TALI CONHP

MICROSOFTCISCO

FORTINET

... SCHEMI TALMENTE COMPLESSI (E DI DIFFICILE TRACCIATURA DA PARTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, DELLE TRIBUTARIE E DEL SISTEMA GIUDIZIARIO) CHE NON E’ PIU’ POSSIBILE DISTINGUERE IL RAPPORTO TRA CLIENTE E

FORNITORE.

In tale schema emergono sospetti di plusvalenze (POSTE ITALIANE, TELECOM, H3G, ENI, VODAFONE reinvestono in società di consulenza “business partner” di HP MICROSOFT CISCO,IBM ,SYMANTEC, VERITAS,FORTINET per i loro

stessi appalti). Maggiore è il costo della commessa...(e minori i costi delle controllate HP che gestiscono i sub appalti) maggiori sono le plusvalenze che le “controllate” POSTE ITALIANE, TELECOM, H3G, ENI, VODAFONE

incassano dai costi dei loro stessi appalti...insieme ai committenti HP-MICROSOFT, ETC... costi ammortizzati con le basse retribuzioni del lavoro precario (il lavoro precario rende non tracciabile la presenza INAIL-ISPETTORATI DEL

LAVORO E AGENZIA DELLE ENTRATE dei precari medesimi nei progetti.... Nei contratti a progetto non sono indicate

le sedi di lavoro del precario , nelle aperture di posizioni INPS effettuate dai “BUSINESS PARTNER” sono effettuate da società non committenti ma controllate dalle medesime...non vengono indicate le sedi di lavoro dei precari...)

nei progetti... tali plusvalenze possono poi essere incanalate in molteplici sistemi di evasione verso fiduciarie estere (In Italia, HP è una SRL cioè una società a responsabilità limitata. I capitali di HP sono esteri e le

responsabilità civili e penali di HP Italia non sono quelle di una SPA).

I sistemi sono molto simili a quelli utilizzati (dagli anni ’80, da Fininvest). In questa babele di controllate si inseriscono le mafie italiane con i loro meccanismi di riciclaggio... un esempio chiarificatore :

SE ENI INDICE UN APPALTO DA 900.000 € EURO, HP (CHE OPERA NELL’INDOTTO MICROSOFT) SE LO AGGIUDICA. HP NON PARTECIPA DIRETTAMENTE ALL’ESECUZIONE DELLA COMMESSA NE ALLA SUA GESTIONE. SI AFFIDA AI “BUSINESS PARTNER HP” (STESSI SCHEMI PER MICROSOFT CHE NON GESTISCE MAI PROGETTI, NEANCHE CON I

“BUSINESS PARTNER”... MICROSOFT E’ PURO FORNITORE DI SOFTWARE). UNA PARTE DELLA COMMESSA (L’ENGINEERING) VIENE AFFIDATO AD ACCENTURE CHE ANCH’ESSA SI LIMITA A FORNIRE RISORSE UMANE E CHE A

SUA VOLTA SUB APPALTA AGLI STESSI BUSINESS PARTNER CHE LO SONO SIA PER MICROSOFT, CHE PER HP, CHE PER CISCO, CHE PER ORACLE, CHE PER SYMANTEC (ANCH’ESSA COME HP, OPERANTE NELL’INDOTTO MICROSOFT) .

NEI SUB APPALTI, I “BUSINESS PARTNER” MICROSOFT-HP-ORACLE-CISCO-SYMANTEC POSSONO ESSERE IL “REINVESTIMENTO” DELLE CONSOCIATE ENI E DELLO STESSE ENTE ENI (TRAMITE UNA MIRIADE DI

PARLAMENTARI, SENATORI, ASSESSORI, GOVERNATORI REGIONALI, PROVINCIALI, SINDACI, AVVOCATI, MAGISTRATI, TRIBUTARISTI, COMMERCIALISTI, IMMOBILIARISTI, NOTAI, DIRIGENTI DI ALTRE AZIENDE O ENTI... PER ESEMPIO EQUITALIA...TELECOM, ENEL, POSTE ITALIANE, FERROVIEDELLOSTATO, ETC...). SOVENTE ACCADE

CHE NELL’APPALTO ENI, DEBBA ANCHE PARTECIPARVI TELECOM (SOVENTE E’ TELECOM IL COMMITTENTE PRIMARIO, ALTRE VOLTE I COMMITTENTI SONO PARITETICI CON I COLOSSI MICROSOFT-HP, ETC...). QUI ENTRANO

IN GIOCO I SUB APPALTATORI (TUTTI BUSINESS PARTNER) LEGATI AL MONDO DEL RICICLAGGIO BANCARIO. L’ALCHIMIA E’ SEMPLICE. SOVENTE I MARGINI DI GUADAGNO DEI SUB APPALTATORI (STESSI SCHEMI DEGLI

APPALTI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI) SONO MINIMI, NULLI.

SI RICICLA IL DENARO SPORCO NELLA GESTIONE DELLA COMMESSA (CON PERSONALE PRECARIO E CON UN BUDGET RIDOTTISSIMO CHE SOLO IL LAVORO PRECARIO PERMETTEREBBE...). TALE RICICLAGGIO SPEZZA LA

“CATENA” DELL’ORIGINE CRIMINALE DI TALE DENARO. I SUB APPALTATORI NON COSTANO NULLA.... LE COMMITTENTI PRIMARIE (MICROSOFT, HP... MA ANCHE TELECOM, ACCENTURE, CISCO, ETC...) INCASSANO LE

PLUSVALENZE DEI MARGINI DI COMMESSA NON REDISTRIBUITI AI SUB APPALTATORI... ED IL GIOCO E’ FATTO... OVVIAMENTE TALI PLUSVALENZE NON SARANNO FISCALMENTE REGISTRATE NE TRACCIABILI... E QUI ENTRIAMO NEGLI SCHEMI DI FRODE FISCALE INTERNAZIONALE DOVE ENTRANO IN GIOCO MOLTE SOCIETA’ FINANZIARIE DEI PARADISI FISCALI... MA ANCHE SOCIETA’ FINANZIARIE USA, LUSSEMBURGHESI, BELGHE, ASIATICHE. DI QUESTO “SCENARIO” RICORDIAMOCI CHE LA “MATERIA PRIMA” PROVIENE DALLE BANCHE ITALIANE (LE BUSTE PAGA DEI PRECARI, IL MINIMO DI INVESTIMENTO LOGISTICO DELLA GESTIONE DEGLI APPALTI VIENE FINANZIATO, TRAMITE

PRESITITI E FIDEJUSSIONI... DALLE BANCHE!).

GLI SCHEMI SOPRA INDICATI SONO “COMMERCIALMENTE E FISCALMENTE” GESTITI DA MOLTI STUDI COMMERCIALI LEGATI AL GRUPPO DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TESORO GIULIO TREMONTI (SI RICORDA CHE LE

AZIENDE CONTROLLATE DAL MINISTRO TREMONTI SONO ENI-ENEL-POSTE ITALIANE-FERROVIEDELLOSTATO-TELECOM-FINMECCANICA-ANAS... TRA LE PRINCIPALI).

Questi sono solo alcuni esempi che non costituiscono l’eccezione ma la regola.Intrecci politici tra colossi dell’informatica e personaggi “nostrani” corrono tra gli appalti e le forniture.

LOMBARDIA INFORMATICA Spa ha il monopolio degli appalti del SISS (Sistemi informativi sanitari) della regione LOMBARDIA. Sono strettissimi i rapporti con il governatore FORMIGONI. Molte delle controllate di LOMBARDIA

INFORMATICA (e sub appaltatori) hanno infiltrazioni mafiose e operano in regime di riciclaggio mafioso e finanziario.Uno dei casi più eclatanti è quello degli appalti ASL 1 MILANO, TREVIGLIO e COMUNE DI MILANO vinti dalle

“gemelle” CLE SRL, I&T SRL, S&S SRL dove alcuni dipendenti sono imparentati con affiliati alla ‘ndrangheta. Gli appalti sono vinti a prezzi impossibili e con scarsissimi margini di guadagno. Queste società sono business partner

MICROSOFT-HP-IBM-CISCO-ORACLE.... nessuno effettua controlli sulla capitalizzazione di queste “consulting”.

Molte provengono da decenni di speculazioni e corruzioni in appalti per le pubbliche amministrazioni (VEDESI IL SUCCITATO ESEMPIO DI MARIO BROGLIO MONTANI, EX CONCESSIONARIO OLIVETTI E LA EX MAFIA DI PUTIGNANO

ORA NEGLI APPALTI ASL LOMBARDIA DEL SISS.HTTPHTTPHTTP

Molte provengono dagli ex indotti dei Concessionari Olivetti, che hanno reinvestito soldi puliti o sporchi nella consulenza Microsoft-HP-CISCO.

Tutti operano e proliferano in un regime di caos operativo derivante dall’utilizzo massiccio e patologico di personale precario e di consulenze in appalti e sub appalti truccati e privi di controlli da parte di INPS, INAIL, ISPETTORATI,

AGENZIA DELLE ENTRATE, GUARDIA DI FINANZA, NUCLEI OPERATIVI DELLE FORZE DELL’ORDINE.Grazie a complessi meccanismi a scatola cinese le plus valenze degli appalti non vengono dichiarate al fisco e reinvestite in fondi neri (alcuni anche all’estero presso i paradisi fiscali in regime di off-shore). I profitti sono

elevatissimi grazie ai ridotti costi del personale precario a cui viene negata la formazione professionale ed imposti orari e ritmi di lavoro (e straordinari non retribuiti) spesso insostenibili.

CLAUDIO LARGHI

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