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ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI SANTUARIO LA MADONNINA CAPANNORI ADORAZIONE EUCARISTICA INCONTRARSI CON IL SIGNORE

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ORDINE SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI

SANTUARIO LA MADONNINACAPANNORI

ADORAZIONE EUCARISTICA

INCONTRARSI CON IL SIGNORE Per rientrare nella nostra santità

LUNEDI’ 6 novembre 2017

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INTRODUZIONE

G. NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO AMEN.Con il segno della Croce appena tracciato e che ci contraddistingue, mossi dal desiderio di contemplare, alla luce della Sua Parola, la nostra sorte beata nella comunione dei santi, con Maria, guidati e protetti dal suo amore materno, sostenuti da s. Giuseppe suo sposo verginale, dai nostri angeli custodi e con tutti i santi, varchiamo la soglia del nostro appuntamento con Gesù Eucaristia, invocando su di noi la discesa del suo Santo Spirito:

T. VIENI, O SANTO SPIRITO, VIENI POTENZA DIVINA di AMORE,VIENI e dona luce all’intelligenza libera del nostro spirito, per contemplare le meraviglie dell’ amore trinitario.VIENI con i tuoi santi doni e accendi in noi il fuoco del tuo amore.

Canto di adorazione: “T’adoriam Ostia Divina”

ADORAZIONE SILENZIOSA

G.“Quando preghi, tu parli a Dio, ma quando leggi la Sacra Scrittura, è Dio che parla a te” (Sant’Agostino).Dio ha fatto l’uomo a propria immagine e somiglianza, lo ha creato per renderlo partecipe della sua gloria e della sua felicità infinita.1° L. Dice il Signore nel libro del Levitico (19,2): Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: <<Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo>> e nel Vangelo di Matteo (5,48) <<Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste>>. Siamo nati da un atto creativo del suo amore, siamo stati chiamati in vita, per vivere in Lui e con Lui, la partecipazione alla sua Santità, nell’eternità. Con queste parole, Dio ci palesa, la nostra essenza: infatti non ci dice fatevi santi, fatevi perfetti, ma siate santi: è Lui che ci ha fatto santi e

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perfetti per vivere al suo cospetto “santi e immacolati nell’Amore” (Efesini 1,4). G. << Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo>>. La santità esige uno sforzo costante, ma è possibile a tutti perché, più che opera dell’uomo, è anzitutto dono di Dio, tre volte Santo (cfr Is 6, 3).

Accogliamo e meditiamo la profondità di questo imperativo, richiamo d’amore: chiediamo al Signore di aiutarci a vincere le remore, che ci portiamo nel cuore, di fronte al mistero ineluttabile del passaggio da questa vita a quella futura che ci attende. Con cuore umile e sincero diciamo: T. Gesù, nella tua infinita Misericordia, mentre annulli le nostre colpe, nel sacramento della riconciliazione, aumenta la nostra fede e donaci di contemplare alla luce dei nostri santi la sorte beata che attende chi fa la volontà del Padre.

ADORAZIONE SILENZIOSA

2°L. Mediante la vittoria sulla morte, conseguita dal Signore Gesù Cristo, nella commemorazione dei Santi e dei defunti, la Chiesa, nelle sue tre dimensioni TRIONFANTE, MILITANTE e PURGANTE, si incontra per festeggiare la vita al cospetto del suo Creatore, l’Artefice di ogni santità.“ I morti non sono degli assenti, sono soltanto degli invisibili “(Sant’Agostino).

I santi, con il loro esempio sono i nostri benefattori e “Se oggi nel mondo esiste ancora un po’ di speranza, è merito dei Santi che l’hanno salvata e custodita in mezzo a tanta disperazione. Se esiste ancora la fraternità, lo dobbiamo a questi testimoni che coraggiosamente l’hanno vissuta tra l’odio degli uomini. Se qualcuno sorride ancora a un bambino o a un anziano, è merito dei santi che ci hanno insegnato a rispettare e amare la vita. Per questo motivo i santi sono i nostri benefattori”

3°L. I santi: poveri in spirito, perché posponendo nel cuore, alla suggestione dell’avere, la gioia del donare, hanno vinto la guerra dentro la propria anima con il nemico più terribile e più insidioso: l’orgoglio. E

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chi ha vinto l’orgoglio nel cuore non potrà più odiare nessuno, ma soltanto amare. Miti e compassionevoli, essi sono portati ad agire come agisce Dio che è infinitamente Misericordioso.Puri nel cuore, perché non hanno maschere e vivono nella trasparenza I santi sono coloro che piangono e soffrono ma conservano la speranza. Perseguitati per il bene, vivono il calvario di Cristo, anzi, è Cristo che continua a vivere in loro la Sua passione fino alla consumazione dei secoli. ( cfr. Card. Angelo Comastri). I santi sono santi, perché hanno accolto la Parola e l’hanno messa in pratica; osservanti del primo e secondo comandamento, compenetrati dal Suo amore che li ha salvati, come fari luminosi posti sul nostro cammino, essi vogliono anche per noi il nostro vero bene. G. La santità ha tanti volti, ma ha un unico cuore: liberati dall’egoismo e palpitanti d’amore di Dio e del prossimo. Il paradiso dei santi è fare del bene sulla terra. Fa’, o Signore, che guardando al loro esempio, impariamo ad offrirti un cuore contrito e impariamo a impiegare il nostro tempo non in autogiustificazioni del nostro non aver fatto del male, quanto piuttosto nel riflettere sul bene mal fatto o non fatto. Per questo noi ti preghiamo: T. Infondi nei nostri cuori sentimenti di riflessione, di attenzione amorosa e solerte di carità fraterna.

ADORAZIONE SILENZIOSA

4° L. Dal Vangelo secondo Matteo, 18,1-5In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.“Per entrare nel regno dei cieli bisogna avere sentimenti grandi, immensi, universali, ma bisogna sapersi accontentare delle piccole cose, degli

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impegni comandati dall’obbedienza della volontà di Dio come si esprime nell’attimo che fugge, delle gioie quotidiane offerte dalla Provvidenza; bisogna fare di ogni lavoro, per quanto nascosto e modesto, un capolavoro di amore e di perfezione”. (da un’omelia di Sua Santità Giovanni Paolo II)

ADORAZIONE SILENZIOSA

5°L. Nel suo desiderio di essere santa, Santa Teresa di Lisieux, meditando la Parola, scrive nel suo libro della vita (MC 271 ) «Se qualcuno è piccolissimo, venga a me» (Prov. 9,4). Allora sono venuta, pensando di aver trovato quello che cercavo, e per sapere, o mio Dio, quello che voi fareste al piccolissimo che rispondesse al vostro appello, ho continuato le mie ricerche, ed ecco ciò che ho trovato: «Come una madre carezza il suo bimbo, così vi consolerò, vi porterò sul mio cuore, e vi terrò sulle mie ginocchia!» (Is. 66,13). Ah, mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia, l'ascensore che deve innalzarmi fino al Cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.T. Gesù donaci di comprendere il senso dell’amore che si nasconde nella piccolezza del tornare bambini come l’anno compreso i nostri santi.

G. <<La somma perfezione>> dice santa Teresa d’Avila <<non sta nelle dolcezze interiori, nei grandi rapimenti, nelle visioni e nello spirito di profezia, bensì nella perfetta conformità del nostro volere a quello di Dio, in modo da volere anche noi, e fermamente, quanto conosciamo che Egli vuole, accettando con allegrezza tanto il dolce che l’amaro, quando in questo è il suo volere>> (Fondazioni

5,10).

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T. Sull’esempio dei nostri Santi intercessori presso di te, donaci, Signore, la buona volontà di intraprendere in un cammino di conversione la via personale che, nel tuo amore, hai tracciata per ognuno di noi.

ADORAZIONE SILENZIOSA

G. “Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore”(San Giovanni della Croce)

T. Fa’, che, nutriti alla tua mensa, sappiamo con le opere santificare ogni momento della giornata, per incontrarci con Te, per stare con Te, per dirti grazie, per vivere nel tuo amore che ci fa santi.

PADRE NOSTRO

Canto n. 14 “Adoriamo il Sacramento”.Preghiere conclusive del Celebrante.

Benedizione e reposizione del Sacramento

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