“Coro degli angeli“Gli annali della vita di ognuno di voi sono aperti

e sono indelebili.

Non potete più mutare accento né segno,

nascondere quello che credeste segreto,

occultare un solo moto dell’anima, un gesto solo del corpo.

Ma un’ultima grazia v’è accordata: dire a noi le vostre difese

e le vostre accuse,

innanzi di presentarvi a Colui che vi creò,

a Colui che vi salvò , a Colui che vi resuscitò

a Colui che vi chiamerà alla luce della eterna presenza

o vi abbandonerà alle tenebre dell’eterna assenza.

(…)

Aprite dunque a noi, senza timore, i visceri dell’anima vostra.

Quel che direte dunque a noi sarà ascoltato anche da Colui

che vi ha restituito carne e voce

perché possiate invocare, per l’ultima volta, il suo Amore.”(Giovanni Papini Scritti postumi Giudizio universale . Arnoldo Mondadori Pag.7-8)

Per comprendere un messaggio,

sono 4 i passaggi da scoprire:

A) Captare il messaggio.

B) Purificarlo.

C) Amplificarlo.

D) Ritrasmetterlo

Oggi siamo sommersi dai messaggi:

siamo piccolissimi e rischiamo

di perderci in un oceano

di sensazioni.

Per questo occorre:

a) Scegliere il nostro limite.

b) Essere sicuri di aver colto il centro

di quello che ci è stato trasmesso.

c) Arricchirlo con la nostra esperienza

profonda.

d) Solo a quel punto ritrasmettere.

Non basta:

ogni messaggio

ha bisogno

di strumenti

adatti per essere

captato.

Non adopero

un microscopio

per scoprire

la psicologia.

M può però

essere utile

a scoprire

una malattia

che disturba

la psiche

di una persona.

Questo sasso,

può essere osservato

al microscopio.

Basta prepararlo

al tipo di informazioni

che voglio ottenere.

Per capire

quello che la pittrice,

ha voluto rappresentare,

sullo stesso sasso

devo adoperare

altri strumenti.

L’ho ricevuto

con una lettera:“Gent.mo don Oscar,mi chiamo Martadi Parma.Questa è una pietraa forma di cuore.Io l’ho vista e mi è piaciuta. Ho voluto dipingervi un’immagine di Mariacon il bambinoche avevo vistoin una vetrata.Amo molto la pittura, il colore e quandoil tempo me lo permette,mi diverto

a dipingere”

Non adopererei certo questo angelo di gesso, per parlare seriamente degli angeli!

Ma se aggiungo l’informazione

che è stato dipinto

da Gigi Proietti, per il presepio,

che dal 1998 si costruisce

a Gemona, nella scuola S.Maria

degli Angeli, con migliaia di statue

dipinte e firmate da gente

della cultura e dello spettacolo,

allora la cosa può diventare

interessante …

Le informazioni

che abbiamo

sugli Angeli sono

cariche di impurità.

Prima di trasmetterle

come un seme nuovo,

hanno bisogno

di essere purificate.

Per questo ho ristretto

il campo di indagine

ai Vangeli, non per mancanza

di rispetto verso le altre

esperienze, religiose o meno,

ma perché da qui

sono partite

le nostre prime nozioni

sugli angeli.

Bramantino. Annuncio a Zaccaria. Venezia (1485-90)

Del brano di Vangelo di Luca (1.5-19),

sono interessanti i particolari.

L’angelo appare nel tempio

per annunciare ad un vecchio,

che diventerà padre.

Non si dice nulla del suo aspetto.

“Io sono Gabriele, che sto al cospetto

di Dio e sono stato mandato a parlarti.”

La reazione, è prima il timore,

poi la mancanza di fede.

Il centro però resta l’annuncio

di una notizia bella, che comunque

si avvererà.

Qui il Bramantino pone l’angelo

in posizione preminente, alta.

La prospettiva dal basso permette

a chi contempla di assumere

l’atteggiamento di Zaccaria.

E.CastellarinAnnunciazione

Anche nell’annuncio

a Maria, (Luca 1.26-38)

L’angelo non ha figura:

“entrato da lei” dice

il testo.

Identico a quello

di Zaccaria,

è il turbamento.

Sono interessanti

i due verbi che iniziano

e spiegano

il messaggio: “Disse”

e: “Rispose.”

Un annuncio

e la risposta

ad una difficoltà.

Anche qui l’angelo

scompare dietro

il messaggio che viene

da Dio.

Il pittore ha immaginato

una tipica casa friulana

di un tempo,

dove entra

un viaggiatore.

Il punto di vista, è quello

dell’angelo, che però

viene illuminato

da una finestra,

che è nel fondo.

La luce è sempre

quella di Dio.

Maestro di Dinteville (1541) Troyes

In Matteo (1.18-21)

l’angelo appare

in sogno

a Giuseppe.

Nella Bibbia,

il sogno è uno

dei modi

di rivelazione

di Dio.

Anche qui,

il centro è il verbo

“disse”.

Non è riportata

nessuna parola

di Giuseppe.

La sua risposta

è nella vita,

da sveglio: prende

in casa Maria,

che non l’ha

tradito.

Alla figura, solida

di S.Giuseppe,

che dorme

sul bancone

della sua bottega,

corrisponde

la dolcezza

dell’angelo,

mandato

a rassicuralo.

Annuncio ai pastori, X secolo Udine

Segue ai

versetti 13-14.

l’apparizione

di una

moltitudine

di angeli,

che cantano :

“Gloria a Dio

nel più alto

dei cieli

e pace in terra

agli uomini

che egli ama.”

Prima di

rivolgesi agli

uomini gli

angeli sono

rivolti a Dio.

Nel vangelo di Luca (1.9-10 e 13-14), c’è un atteggiamento

interessante.

All’inizio c’è un angelo che appare solo e avvolge

della gloria di Dio gli apostoli, prima di dare l’annuncio

del bambino che è nato.

La nuova apparizione

a Giuseppe (Matteo 2.13)

è ancora in un sogno.

Il messaggio è un : “Alzati.”

L’angelo svela

sempre più la missione

di Giuseppe,

che è sulla linea dell’intervenire,

del salvare.

Né l’angelo, né Dio lavorano

al posto dell’uomo: collaborano.

Qui Francisco Goya, esprime

da un lato il sogno agitato

di Giuseppe e dall’altra, la fretta

dell’angelo.a

. Sogno di Giuseppe 1771 Saragozza

Ara di Ratchis (744-749) Cividale del Friuli

L’autore della

scultura trasforma

la stella, che aveva

guidato gli angeli

a Betlemme

nel racconto

di Matteo (2.1-2 e

9-11) in un angelo .

Forse voleva

anticipare il sogno

con cui sarebbero

stati avvertiti

di cambiare strada

per il ritorno.

Non sono mai solo

le forze umane

a scoprire il mistero

che ci avvolge.

P-Della Francesca.Battesimo di Cristo. (1460 circa)Londra

Al battesimo di Gesù,

(Matteo 3.16-17)

non sono descritti gli angeli.

Ne parlano i vangeli apocrifi.

Qui Pier della Francesca

ne dipinge tre, ricordando i tre

angeli, che avevano fatto visita

ad Abramo.

Il Vecchio e il Nuovo

testamento si incontrano.

Dopo il battesimo Gesù,

va nel deserto e digiuna

per 40 giorni.

Alla fine viene tentato

sul pane, sul successo,

sul potere.

E’ una pagina molto

conosciuta.

Di solito sfugge

la conclusione:

“Allora il diavolo lo lasciò

ed ecco gli angeli

gli si accostarono

e lo servivano.”

Accostarsi e servire

sono i due verbi,

che meglio descrivono

la funzione degli angeli.

Duccio da Boninsegna. Tentazioni di Cristo. Siena.

Guercino. Angelo custode. Fano

“Guardatevi dal disprezzare

uno di questi piccoli,

poiché vi dico che i loro angeli nei cieli

contemplano continuamente il volto

del Padre mio che è nei cieli.

(Matteo 18.10)

Contemplare il volto del Padre,

vuol dire guardare gli uomini,

con il suo stesso sguardo.

La fonte è sempre Dio,

che Gesù il Messia rivela come Padre.

Qui il Guercino

pone il bambino su un basamento

solido, per mostrare la solidità

della protezione dell’angelo.

L’angelo a sua volta, guarda in alto

e congiunge le mani del bambino

in preghiera.

Botticelli. Gesù nell’orto degli Ulivi. Granada

Quando giunse sul luogo,

disse loro: “Pregate per non cadere

in tentazione.”

Poi si allontanò da loro alcuni passi,

e, inginocchiatosi, pregava: “Padre,

se vuoi, allontana da me

questo calice.

Però non sia fatta la mia,

ma la tua volontà.”

Gli apparve allora un angelo dal cielo

per confortarlo.

Ed entrato in agonia,

pregava più intensamente.(Luca 22.39-42)

L’angelo conforta, cioè da forza.

Da questa forza,

nasce una preghiera più intensa.

Qui il Botticelli, pone di scorcio i tre apostoli

che dormono, simbolo dell’umanità debole,

che è separata da una cancellata

dalla grandezza di Cristo.

Lui in alto, come su un altare si prepara con

l’angelo a fare la volontà del Padre.

B. Angelico. Resurrezione di Cristo. Firenze.

Nella risurrezione di Gesù,

è interessante il doppio messaggio

che l’angelo dà:

“Un angelo del Signore, sceso dal

cielo, si avvicinò rotolò

la pietra e si mise a sedere

su di essa. Il suo aspetto era come

la folgore e le sue vesti bianche

come la neve.

Alla sua vista le guardie rimasero

sconvolte

e diventarono come morte.

L’angelo disse alle donne: “Non

temete voi.

So che cercate Gesù crocifisso;

non è qui: è risorto, come aveva

detto. E ora andate

e dite ai suoi discepoli

che egli è risorto.”

Da una parte le guardie,

che rimasero sconvolte e dall’altra

le donne, che diventano a loro volta

angeli.

“Stavano

con lo sguardo fisso

al cielo,

mentre egli se ne

andava: ed ecco

che due uomini

in vesti bianche

si presentarono loro

dicendo: “Uomini

di Galilea,

Perché ve ne state

guardando

verso il cielo?

Questo Gesù

che è stato assunto

di mezzo a voi verso

il cielo, verrà così,

in quel modo

che l’avete visto

andarsene in cielo.”

(Luca Atti degl.

apostoli 1°-11)

Qui

si presentano

come due uomini

in bianche vesti,

che spingono

gli apostoli

a guardare

avanti,

al ritorno

di Gesù.

E’ il futuro

che dà luce

al presente.

“Si tratta di una specie di ferita che sembra fatta nell’anima, come se qualcuno ci infligga una freccia nel cuore, oppure nell’anima. Se ne ha un dolore così vivo da uscire in lamenti, ma insieme tanto deliziosoda non volere mai che finisca. Non è già dolore corporeo né una ferita materiale: non si ha nullanel corpo, ma solo nell’anima..

“Non si può dare un’idea di queste cose se non per via di paragoni, e io non ne so adoperareche di grossolani, sì troppo grossolani per il fine che intendo, ma non so spiegarmi in altro modo.Sono grazie che non si sanno raccontare né scrivere, perché non le può raccontare se non chi le ha provate.” (S.Teresa d?avila. Rivelazioni spirituali. 5. 17)

Ugo Zangheri

All’inizio vedevo l’angelo custode, come staccato da me,Che nel mondo carico di fatica,mi mostrava la bellezza.

Ugo Zangheri

All’inizioPoi l’ho visto come il cuore delle persone buone, che come papa Giovanni erano la benedizione del mondo.

Ugo Zangheri

Ora lo vedo come parte intima di me. E’ come se sentissi una voce dentro di me che grida: “Io sono te!”

Gigi Murello

Bibliografia minima

• A. Blanco Angeli in: Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede . Città nuova

• D.Estivill Angeli in: Iconografia e Arte Cristiana. S. Paolo

• A.Sisti Angeli/Demoni in Nuovo dizionario di Teologia Biblica edizioni paolineAngelo in: Le immagini bibliche. S.PaoloAngelo in: Dizionario della Bibbia Zanichelli

• M.P.Giudici. Gli Angeli. Città nuova

• A.Penna . Gli Angeli. Mondolibri su licenza De Vecchi

• M.Bussagli . Angeli. Mondadori