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Istituto Comprensivo “A. Manzoni – D. Alighieri” Indirizzo Musicale Scuola Secondaria di 1° grado – Primaria - Infanzia Cellino San Marco (Br), Via Castelfidardo, 70 72020 Tel. Pres. +39 0831 619054 - Tel. Segr. +39 0831 617907 San Donaci (Br), via G. Verdi n. 50 - Tel +39 0831 634913 PEC: [email protected] - email: [email protected] email dirigente: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015-2016 2

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Istituto Comprensivo “A. Manzoni – D. Alighieri”Indirizzo Musicale

Scuola Secondaria di 1° grado – Primaria - InfanziaCellino San Marco (Br), Via Castelfidardo, 70 72020

 Tel. Pres. +39 0831 619054 - Tel. Segr. +39 0831 617907San Donaci (Br), via G. Verdi n. 50 - Tel +39 0831 634913PEC: [email protected] - email: [email protected]

email dirigente: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015-2016

INDICEPremessa pag. 5Cap.1: Il P.O.F: Piano dell’offerta formativa e scuola dell’autonomia pag, 6

I riferimenti culturali Il quadro normativo

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La Vision e la Mission del nostro Istituto

Cap. 2: Gli Istituti Comprensivi pag. 14 Notizie generali L’Istituto si presenta Istituto comprensivo e territorio Cellino San Marco San Donaci I nostri partners sul territorio Rete tra scuole La rete è anche questa Dati identificativi Dove siamo Le scuole dell’Istituto

Cap. 3: Le persone pag. 31 Organigramma di Istituto Area organizzativa e di gestione Organizzazione dei servizi amministrativi

Cap. 4: L’organizzazione pag. 45 La Scuola dell’Infanzia La Scuola Primaria La Scuola Secondaria di I grado La scuola inclusiva: I bisogni educativi speciali

Cap. 5: Le scelte educative e l’offerta formativa pag. 65 I dipartimenti scuola infanzia-primaria-secondaria Le scelte educative Il curricolo Continuità e unitarietà del curricolo: le competenze chiave Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Curricolo verticale delle competenze specifiche in uscita dei tre ordini di

scuola I progetti d' istituto curricolari ed extracurricolari La metodologia

Cap. 6: La valutazione pag. 86 Criteri generali Strumenti Tempi e modalità Criteri per la formazione delle classi prime

Cap. 7: I genitori a scuola pag. 97 Il Patto Educativo di Corresponsabilità

Cap. 8: Visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 100

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Cap. 9: Aggiornamento e formazione pag. 101Cap. 10: Monitoraggio e valutazione pag. 102

PREMESSA

Il POF - La procedura di elaborazione e approvazioneNell'anno scolastico 2015-2016 il POF è un documento di transizione tra vecchia e nuova impostazione.Secondo l’art. 3 del regolamento dell’Autonomia modificato il POF è: Elaborato dal Collegio dei Docenti Sulla base degli indirizzi dati dal Dirigente Approvato dal Consiglio di Istituto

Il Comma 14 della legge 107/2015 recita: Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto.

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Il POF secondo DPR 275 1999, era il documento che rappresentava l'identità progettuale delle scuole. In esso erano contenute le scelte fatte da tutto il personale della scuola in merito al cosa fare circa alle dimensioni culturale, educativa, didattica, organizzativa (come, quando, dove con quali risorse umane), finanziaria, con quali risorse economiche. Si trattava di un piano a) coerente con gli obiettivi educativi previsti a livello nazionale per i tre ordini di scuola; b) integrato da scelte determinate dall'analisi del contesto socio-culturale economico del territorio; c ) aveva la funzione di rappresentare il costante quadro di riferimento pedagogico per i docenti; d) permetteva alle famiglie di comprendere la proposta educativa ed organizzativa dell'istituto scelto per i propri figli.

Ciò rimane ancora valido nella sostanza ma la logica di attribuzione delle risorse è capovolta: Nella vecchia impostazione si progettava un percorso formativo che rispondesse ai bisogni del territorio in base alle risorse umane, finanziarie, territoriali a disposizione; Oggi si progetta un percorso che risponda ai bisogni formativi locali e poi si chiedono le risorse per realizzare il progetto

Cap. 1 - PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAE SCUOLA DELL’AUTONOMIA

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Manzoni – D. Alighieri” di Cellino San Marco e San Donaci, ha elaborato il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) 2015-2016 sulla linee di Indirizzo stabiliti dal Dirigente Scolastico, al fine di contestualizzare, nella realtà concreta delle nostre scuole, gli obiettivi di apprendimento e formativi stabiliti dalla normativa vigente; ma anche in prospettiva del Piano dell’offerta formativa triennale secondo quanto dettato dalla L.107-2015.

Il P.O.F. ( Piano dell’Offerta Formativa) è la “carta d’identità” della scuola, in quanto consente aquest’ultima di:

evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine e gradopresenti sul territorio;

rendere trasparenti le finalità educative; autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di migliorarlo;

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fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei; assumere impegni nei confronti dell’utenza.

Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti attivati, gli obiettivi,le finalità da perseguire e le modalità di verifica dell’apprendimento.L’Istituto Comprensivo , in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3 e 34della Costituzione Italiana (promozione dell’uguaglianza sia formale che sostanziale dei cittadinie caratteristiche specifiche della scuola) sia delle Indicazioni Nazionali, pone come obiettivo finale della propria azione: Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino: è attenta alla dimensione

formativa sianella sfera socio affettiva che in quella cognitiva degli apprendimenti.

Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come risorsa e stimolo per lacrescita.

Scuola orientativa: quindi scuola che costruisce percorsi di apprendimento rispettosi ditempi, ritmi e stili cognitivi, anche attraverso l’individualizzazione dell’insegnamento,sviluppando in ciascuno la consapevolezza di sé e delle proprie capacità e potenzialità.

Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell’Istituto sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola.Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di reciproco aiuto tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali.

Il Piano dell’Offerta formativa 2015-2016, sulla scorta delle risultanze del RAV e degli elementi di analisi e valutazione emersi nelle sedi collegiali, è orientato agli indirizzi di seguito indicati, ritenuti coerenti con il perseguimento delle priorità e degli obiettivi di miglioramento.A riguardo dei processi organizzativi inerenti alla didattica la scuola intende promuovere iseguenti aspetti: Valorizzare e verificare il coordinamento didattico al fine di assicurare esiti scolastici

tendenzialmente più omogenei tra classi e plessi; Valorizzare le attività dei dipartimenti e dei gruppi di lavoro, in specie per migliorare il

funzionamento didattico per quanto concerne i seguenti campi e contesti:- la cura della continuità verticale;- il raccordo tra competenze in uscita ed in entrata tra i diversi ordini di scuola a

riguardo dei diversi ambiti disciplinari;- la promozione diffusa ed integrata della didattica per competenze nella

progettazione e programmazione curricolare;- l’effettiva realizzazione di una didattica a carattere inclusivo, anche attraverso la

cura della corresponsabilità educativa scuola-famiglia;

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- la definizione di una progettazione curriculare relativa allo sviluppo delle competenze sociali e trasversali;

- l’implementazione di processi di valutazione interna delle competenze degli alunni attraverso prove di verifiche intermedie e finali;

- l’individuazione e l’uso diffuso di strumenti utili per la valutazione delle competenze sia ditipo cognitivo che di tipo sociale (rubriche valutative, questionari, obiettivi educativi condivisi di riferimento, ecc).

A riguardo della progettualità formativa inerente l’arricchimento e l’ ampliamento del Piano dell’Offerta formativa, la scuola si propone di realizzare in primo luogo:

- Progetti per il recupero ed il potenziamento delle competenze, anche in orarioextracurricolare;- Progetti per il potenziamento in inglese.

Adeguato spazio ed attenzione si intende, inoltre, attribuire a:- Progetti inerenti alla promozione e allo sviluppo delle competenze nei diversi linguaggi (musica, sport, teatro, ecc).

La scuola, altresì, intende promuovere e/o partecipare a progetti per la promozione delle competenze trasversali e sociali (Ed. alla salute ed alla affettività; Ed. alla prevenzione dei conflitti; Ed. alimentare; Ed. alla cittadinanza; Ed. alla Legalità).Nell’ambito delle complessive attività la scuola è tesa promuovere e valorizzare il personale interno favorendo lo sviluppo professionale dei singoli e dei gruppi di lavoro; nel contempo, intende anche avvalersi di quelle professionalità esterne che possano offrire utili contributi specifici.L’attività della scuola è rivolta ed aperta a promuovere accordi, intese, convenzioni con Enti, associazioni, Università, ecc. allo scopo del migliore perseguimento di obiettivi specifici e degli obiettivi di miglioramento.L’uso delle risorse a disposizione è rivolto a dare risposte, anzitutto, alle esigenze prioritarie ed agli obiettivi più rilevanti di miglioramento, ed è quindi orientato ad evitare dispersione e frammentazione delle stesse. Esso è teso a riconoscere e a valorizzare le professionalità dei docenti e dei gruppi di lavoro ed a promuovere la responsabilizzazione di singoli e gruppi.

I RIFERIMENTI CULTURALI

LA COSTITUZIONE ITALIANA Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Articolo 33L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

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La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali……Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

RACCOMANDAZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO del 18 dicembre 2006 “Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione:

comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base di scienze e tecnologia competenza digitale imparare ad imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale”.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA D.M. 22. 8. 2007: Regolamento obbligo di istruzione

imparare ad imparare progettare comunicare collaborare e partecipare agire in modo autonomo e responsabile risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni acquisire e interpretare l’informazione

IL QUADRO NORMATIVOIl nostro Istituto opera all’interno del seguente quadro normativo e si muove

entro l’orizzonte dei valori a cui esso fa riferimento:

Legge n. 104 del 5/02/1992 - Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappateDecreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 - Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994)CCNL del 04/08/95 -- Introduzione del concetto di POF e nuovo rapporto di lavoro dipendente nella Pubblica Amministrazione ScolasticaLegge 15/03/97 n. 59 Art. 21 -- Autonomia del sistema formativo (legge Bassanini) D.P.R. n. 233 del 18/06/98 -- Dimensione ottimale delle istituzioni scolastiche -O.M. n.31519-11/94 -Disposizioni riguardanti la razionalizzazione della rete scolastica e l’istituzione di scuole e di istituti di istruzione elementare, secondaria ed artistica per l’A.S. 1995/96D.P.R. n. 249 del 24/06/98 -- Regolamento dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo gradoC.M. n. 352 del 7 agosto 1998 -- Documento di orientamento per il funzionamento degli istituti Comprensivi della Scuola Materna Elementare e Media

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Legge n. 440/97 - Dir. 252/98 – Dir. 132 del 20/05/99 e Legge 440 del 03/08/2000 n. 194 Interventi prioritari e criteri per la ripartizione dei finanziamenti. Finanziamento Sperimentazione dell’ampliamento dell’Offerta FormativaD.P.R. 275 del 08/03/99 -- Autonomia scolasticaLegge 20/01/99 n. 9 art. 1 -- Elevamento obbligo di istruzioneDecreto Ministeriale 6 agosto 1999 - Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 11, comma 9L.Q. n. 30 del 2000 DPR 234 del 26-06-2000 -- Riordino dei cicli dell’istruzioneLegge costituzionale 18-10- 2001 n°3 -- Modifica del titolo V della Costituzione che ha attribuito alla Regione la competenza legislativa in materia di istruzione e formazione professionaleLegge 28/03/2003 n. 53 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’Infanzia e al Primo Ciclo dell’IstruzioneD.Legs. 59 del 19/02/04 -- Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’Infanzia e al 1° ciclo dell’IstruzioneD.M 28/12/2005 -- Ripristino del curricolo (quota del 20%)Nota Ministeriale 721/2006 -- Ribadisce l’AutonomiaRACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanenteDirettiva Ministeriale n. 68 del 3/08/2007DPR 235 del 21/11/2007 (Statuto delle studentesse e degli studenti Scuola Secondaria ) Art. 3 del DPR 235 del 21/11/2007 (Patto educativo di Corresponsabilità) D.L. n. 112 convertito in Legge n. 133 del 6/08/2008 D.L. n. 137 del 1/09/2008 convertito in Legge n. 169 del 30/10/2008 Art. 3 del D.L. 154 del 7/10/2008 Definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali Legge n. 2 del 28/01/2009 Posta Elettronica Certificata. C.M. n. 10 del 23/01/2009 Valutazione degli apprendimenti e del comportamento DPR n° 81 del 20/03/2009 Riordinamento rete scolastica DPR n.122 del 22/06/2009 Regolamento valutazione alunni C.M. 4274 del 04/08/2009 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità C.M. 5510 del 10/11/2009 Linee guida educazione motoria Decreti attuativi della Legge 170/2010 Linee guida dislessia D.M. MIUR 12.07.2011, n. 5669 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimentoLe Indicazioni Nazionali 2012 (D.M. 254 del 16 novembre 2012 in G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013) DPR 11 febbraio 2010 - Integrazioni alle Indicazioni nazionali relative all'insegnamento della religione cattolica Direttiva del 12/10/2012 n. 85 - Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazioneC. M. n. 8 del 6 marzo 2013 (alunni con bisogni educativi speciali) NOTA prot.1551 del 27 giugno 2013 Piano Annuale per l’Inclusività - Direttiva 27 dicembre 2012 e C. M .n.8/2013BOZZA DI CIRCOLARE DEL 20 SETTEMBRE 2013 Strumenti di intervento per alunni con BES. ChiarimentiC.M. n 3, prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015- LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

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Legge 13 luglio 2015 n. 107   “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.  

Sono documenti che sollecitano la scuola a farsi motore di civiltà e democrazia, di diffusione dicompetenze di cittadinanza irrinunciabili.La finalità esplicitamente richiamata nei documenti non è più produrre conoscenza fine a se stessa spendibile solo nei confini di un’aula, ma sviluppare nel bambino competenze utili a muoversi adeguatamente nel mondo. Una scuola essenziale, democratica, cooperativa, noncarica di contenuti, ma centrata su competenze per la vita.Ma queste competenze hanno come presupposto indispensabile:- l’unitarietà dei saperi, la ricerca di interconnessioni, l’ecologia della mente- l’apprendimento socio-costruttivo- la necessità della valutazione formativa e della trasparenza della comunicazione- la continuità delle età evolutive: dai tre ai sedici anni la scuola è un filo rosso che attraversa e contribuisce fortemente a tenere insieme elementi per un percorso di maturazione del sè- la consapevolezza dell’identità plurima di ciascuno e ciascuna, come risultato di una storia divita, aperta e in continuo movimento

La Vision e la Mission del nostro IstitutoLa scuola siede tra passato e futuro e deve averli presenti entrambi… E allora il maestro deve essere per quanto può profeta, scrutare “i segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in modo confuso.

Don Milani “Lettera ai Giudici”

Definire una VISION condivisa significa rispondere alla domanda:“Come sarà il nostro alunno al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado”?La VISION rappresenta l’orizzonte, il traguardo a lungo termine che il nostro Istitutointende raggiungere come organizzazione scolastica ideale: “dove vogliamo arrivare”, “cosa

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“Persone

del mondo, cittadin

i del futuro”

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vogliamo diventare”. In sintesi, come si può realizzare al meglio la Mission e raggiungere gli obiettivi. La nostra VISION comprende, pertanto, vari elementi utili a rispondere a tale quesito in quanto le azioni di tutta la comunità scolastica tendono a sostenere

Al centro dell’azione della scuola c’è, infatti, la persona le cui esigenze di crescita hanno bisogno di risposte attente e mirate per una formazione che sia graduale e completa.A questo fine la scuola mette in campo tutte le sue risorse e fa cooperare insieme i diversi agenti presenti nel territorio per avere alla fine ALUNNI:

La MISSION definisce le scelte fondamentali, le finalità, gli obiettivi operativi, le azionistrategiche e le priorità che la nostra scuola vuole realizzare in linea con le Normative nazionali e internazionali. E’ l’intera organizzazione scolastica calata nel suo contesto di appartenenza.

Il nostro istituto individua, in particolare, nei principi sotto illustrati gli elementi fondativi delle scelte educative, didattiche e organizzative che lo caratterizzano:

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abili

creativicritici

solidali

autonomi

consapevoli

rispettosi sereni

capaci

responsabili

“CRESCERE BENE

INSIEME

LA CENTRALITA

’ DELL’ALUNN

O

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il rispetto per l’uguaglianza delle opportunità nei confronti di tutti gli alunni, caratterizzati da differenze individuali di partenza, di lingua e cultura, di status socio-economico, di capacità di apprendere;

l’impegno ad accogliere, integrare e valorizzare ogni alunno, cercando per ciascuno il massimo sviluppo delle proprie potenzialità;

la diversità come valore mediante azioni volte a riconoscere e valorizzare tutte le diversità;

l’imparzialità nelle azioni educative improntate a obiettività e equità; la gestione collegiale e partecipata della scuola, la condivisione delle

responsabilità e il coinvolgimento costante delle famiglie; la ricerca del dialogo e dell’integrazione con il territorio, come fruizione delle

opportunità e come ambito per l’esercizio della cittadinanza attiva; la disponibilità all’innovazione e alla ricerca didattica e l’impegno a perseguire

miglioramenti continui.

Tali valori, che hanno ispirato negli anni le azioni pedagogiche e didattiche, costituiscono la cultura della nostra scuola e si concretizzano in azioni quali:

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promuovere un modello di formazione che assicuri la crescita e la valorizzazione della persona umana;

ottimizzare i processi di insegnamento/apprendimento nella prospettiva della massima valorizzazione della diversità;

migliorare la qualità e il livello delle prestazioni scolastiche utilizzando in maniera razionale e coerente tempi e risorse;

innalzare il tasso di successo formativo favorendo il diritto ad apprendere quale condizione necessaria per l’effettivo processo di crescita intellettuale e civile di ciascun alunno;

veicolare e diffondere la cultura della responsabilità nella scuola e nella realtà locale;

sviluppare iniziative che sostengano una comunicazione efficace e trasparente tra le varie componenti della scuola.

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NOTIZIE GENERALI

Gli Istituti Comprensivi, aggregano sotto il profilo organizzativo e gestionale le Scuole Materne, Elementari, Medie di un medesimo contesto territoriale.

Sono sorti nel 1994,nell’ambito della legge n. 97 per la tutela delle zone di montagna e funzionano

dall’a. s. 1995-96.

L’approvazione del Regolamento sul dimensionamento degli Istituti Scolastici autonomi (D. P. R. n.233 del 18/6/1998) accredita ulteriormente questa tipologia organizzativa come una delle modalità ordinarie di gestione del servizio scolastico del territorio.

Agli Istituti Comprensivi si attribuiscono le seguenti

FINALITA’ EDUCATIVE:1. Attuazione di un percorso formativo coerente e unitario (curricolo a carattere

integrato) nel gestire la formazione dei ragazzi dai 3 ai 14 anni di un medesimo territorio, attraverso i fattori che rendono possibile l’istruzione: ( nell’ottica dell’assolvimento dell’obbligo scolastico) Obiettivi formativi Contenuti culturali, Metodi e strumenti, relazioni e atteggiamenti, procedure di valutazione,

rapporto tra Saperi scolastici e Saperi informali (nella direzione europea delle competenze del quadro europeo per l’educazione permanente dell’individuo ).

2. Promozione dello sviluppo di rapporti educativi più profondi e della condivisione di responsabilità del successo o insuccesso scolastico da parte di tutti i gradi dell’istruzione coinvolti.

3. Attuazione di un percorso di ricerca-azione finalizzato alla ricostruzione organica del rapporto Scuola-Territorio.

ISTITUTO COMPRENSIVO “A. MANZONI – D. ALIGHIERI”La storia

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Cap. 2 – Gli Istituti ComprensiviUna storia di 20 anni

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Nascono nell’anno scolastico 2000 – 2001

dalla fusione delle Scuole Materne, Elementari e Medie(in seguito all’approvazione del Regolamento sul dimensionamento ottimale degli Istituti

Scolastici autonomi (D.P.R. n.223 del 18/06/1998 ).

Le scuole Primaria e Infanzia di Cellino San Marco sono appartenute, sino al 2003, al Circolo Didattico di San Donaci.

Ridimensionati il1° settembre 2013 in seguito all’approvazione del Regolamento sul dimensionamento ottimale degli istituti scolastici autonomi (D. P. R. n. 111 del 15/7/2011).

L’ISTITUTO SI PRESENTA

L’Istituto Comprensivo di Cellino San Marco/San Donaci è stato istituito il 1° settembre 2015, dalla fusione dei preesistenti Istituti Comprensivi di Cellino San Marco e di San Donaci e conta attualmente 1095 alunni. Pur comprendendo un territorio esteso, tutti gli insegnanti ed il personale non docente lavorano per creare una “identità” interna, necessaria per potersi proporre alla comunità locale ed essere in grado di dare adeguate risposte formative ai bisogni emergenti. L’Istituto Comprensivo interessa due diversi comuni e pertanto si differenziano anche le realtà socio culturali.

ISTITUTO COMPRENSIVO E TERRITORIO

UNA RIFLESSIONELa chiave di lettura di un territorio è assolutamente indispensabile per la contestualizzazione dell’intervento formativo e assume una forte valenza orientativa per “l’azione orientativa” stessa della Scuola.

Una chiave di lettura statica incentrata sui punti deboli del territorio non serve.E’ necessario che ci sia una lettura dinamica, propositiva, sostenibile del territorio, mediante la quale investire e coinvolgere “ la personalità emergente dell’alunno”:

L’alunno è una risorsa da investire.

Non è una unità leggibile solo per i suoi bisogni.

Cellino San Marco

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L’ Istituto Comprensivo “A. Manzoni” sorge in quella “zona litoranea” estrema della provincia di Brindisi (assetto territoriale della prov. di Brindisi) al confine con la provincia di Lecce: il territorio di Cellino S. Marco, comune della provincia di Brindisi dal 1927. Ha una popolazione all’incirca di 7.367 abitanti.L’ambiente provinciale, caratterizzato da fattori di disoccupazione (dati Confindustria), fa da cornice alla nostra realtà socio-economica.In questo scenario si apre la realtà del nostro territorio per il quale l’agricoltura costituisce una grande risorsa territoriale.Rappresenta l’asse lungo il quale per anni si è realizzata l’evoluzione sociale del paese, dalle antiche tradizioni popolari, dalle produzioni e trasformazione di materie prime quali cereali, frumento, dalle significative produzioni del baco da seta, dall’importante ruolo dei nostri contadini “innestatori”, rinomati e competitivi sia per le tecniche utilizzate, sia per la qualità del loro lavoro, alla componente più significativa della economia attuale.Si considera ormai superata la lettura del territorio secondo indicatori di qualità, quali l’aumento della produzione viticola e olearia che hanno trovato condivisione per molti anni da parte dei produttori.Si lascia il posto ad altri fattori di qualità:La qualità della produzione, la competitività del prodotto.Tale cambiamento non è un fatto solo economico ma è un fatto di cultura e di cultura-economica.Si assiste ad una riqualificazione dell’attività di trasformazione del prodotto agricolo:conversione alla produzione biologica, imbottigliamento e marchio locali, riqualifica dei DOC, esportazione in tutto il mondo.In questo contesto l’Istituto comprensivo attraverso la sua progettualità investe sulla formazione e realizzazione del Profilo dello studente nella dimensione europea della persona

San Donaci

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San Donaci, piccolo comune situato a sud-ovest di Brindisi, sorge in quella fascia territoriale dove si insedia stabilmente l’ampia pianura della Penisola Salentina. La caratteristica morfologica che lo distingue dai paesi circostanti è la presenza sul territorio di un’ area paludosa estesa circa 80 ettari ove si sviluppa il particolare ecosistema tipico delle zone umide. Si collega ai paesi limitrofi ed ai capoluoghi di provincia di Brindisi e Lecce attraverso una rete stradale abbastanza agevole, pur mancando di uno scalo ferroviario.Il paese conta circa 7050 abitanti. Il feudo si estende su di un’ ampia area di 3360 Ha. La tipologia delle abitazioni è particolare: unità immobiliari unifamiliari ad un solo piano. La presenza di palazzi condominiali riguarda solo le abitazioni popolari della periferia realizzate dall’Ente comunale nell’area 167. Il centro storico è poco esteso e non particolarmente significativo. Esistono zone destinate a verde, ma non ancora attrezzate.San Donaci è sempre stato un centro prevalentemente agricolo; da qualche anno però si assiste ad una lenta ma costante trasformazione del tessuto sociale, poiché l’agricoltura, in molti casi, è diventata un’attività secondaria svolta, o comunque condotta, nel tempo libero, dalla famiglia che possiede il campo. Coloro che vivono solo ed esclusivamente dei modesti profitti di tale attività, infatti, risultano essere molto pochi, anche perché gli operatori del settore non hanno saputo aggiornarsi, in genere, né nell’ impiego di capitali, né nella diversificazione delle colture, in prevalenza olivo e vite. Solo nell’ ultimo periodo si assiste all’ avviamento di colture ortofrutticole: carciofo, pomodoro, colture biologiche di vigneto e oliveto, ed all’uso di tecniche agricole più redditizie. Scarsa rilevanza ha la presenza di masserie con allevamento di ovini e relativa produzione casearia destinata ad un mercato locale molto limitato.Il settore dell’industria locale, che si occupa del campo enologico e di quello della lavorazione di prodotti di alluminio e di acciaio, dato l’ insorgere di una crisi economica generale, ha visto limitare le commesse e ciò ha determinato nel paese la presenza di cassaintegrati. L’artigianato tradizionale, infine, sta scomparendo, soppiantato quasi completamente da alcune produzioni industriali:, aziende produttrici di sacchetti di carta e plastica, cooperative di servizi, azienda conserviera di prodotti ortofrutticoli, cantina ed oleificio sociali, alcuni stabilimenti enologici, tra cui le aziende Candido, Paolo Leo che imbottigliano ed esportano all’estero. Sono nate in alternativa alle vecchie forme di artigianato, nuovi laboratori come quello del ferro battuto, della cera e delle luminarie. Continuano a svilupparsi le attività di servizio, quali l’idraulico, l’elettricista, il falegname, che insieme contribuiscono notevolmente all’economia locale. Il paese ha perduto negli anni quella fisionomia di centro squisitamente agricolo, tuttavia non è riuscito a sviluppare un terziario moderno e trainante di tutta l’economia locale. Infatti la maggior parte degli addetti al terziario, pur numerosi, sono costretti a svolgere le loro attività fuori, nei centri vicini, mancando nel paese la mentalità imprenditoriale e uno spiccato spirito d’iniziativa che invece caratterizza alcuni paesi confinanti. I servizi sociali istituzionalizzati sono: l’ufficio d’igiene e profilassi ed alcune strutture specialistiche decentrate, una casa di riposo per anziani ed un servizio di assistenza per gli stessi, oltre ad un’associazione di volontariato con servizio di assistenza radio (S.E.R.), fornito di autoambulanza.Numerosi sono invece i gruppi di volontariato spontaneo che operano sul territorio come l’UNITALSI, l’ANT, il 118, l’AVIS, la Croce Rossa.Il paese è sprovvisto di una sala cinematografica, di un teatro; solo negli ultimi anni l’ Amministrazione Comunale ha creato una struttura flessibile utilizzabile per cineforum, assemblee, teatro, convegni ecc. Esistono pure un campo sportivo, un palazzetto dello sport ed un parco giochi parrocchiale.

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Oltre all’Istituto Comprensivo l’unica istituzione educativa presente sul territorio è costituita dalla scuola dell’Infanzia paritaria “NAZARETH”.Per l’eventuale frequenza di altre scuole superiori i ragazzi sono costretti ad uscire dal paese, servendosi di pullman di linea che collegano San Donaci con Mesagne, con Campi Salentina, con San Pietro Vernotico, con Brindisi e Lecce, sedi delle scuole frequentate.La maggior parte dei ragazzi in età scolare ha una vita di relazione piuttosto ristretta: il loro tempo libero è occupato dalla televisione di fronte alla quale vengono lasciati spesso soli ed inermi; alcuni frequentano la palestra o praticano sport: calcio, pallavolo, pallacanestro, box, danza; i più trascorrono il loro tempo libero in strada o nei locali di videogiochi. Il comportamento che ne deriva è caratterizzato dalla tendenza all’ individualismo, da una visione rigida dei problemi della vita personale e sociale, dal conformismo, dall’ uso passivo dei mass-media. Nonostante ciò, e per fortuna, sporadici sono gli episodi di delinquenza minorile e raro è l’ atteggiamento poco rispettoso dei valori etici e sociali, anzi, la maggior parte dei ragazzi non ha difficoltà ad accettare i richiami, a riconoscere i propri errori, a tollerare le frustrazioni reagendovi positivamente.Grazie agli interventi di sensibilizzazione presso le famiglie, rari sono i casi di dispersione scolastica; tutti gli alunni frequentano la scuola, anche nelle attività pomeridiane promosse dall’I.C. sia con finanziamenti interni, sia con finanziamenti PON.

I NOSTRI PARTNERS SUL TERRITORIO

Nella stesura del Piano dell’Offerta Formativa, la nostra Istituzione scolastica si impegna a interagire con le agenzie formative del territorio per arricchire l’offerta formativa; nella strutturazione del P.O.F. diviene pertanto essenziale il confronto e la collaborazione con i soggetti di seguito menzionati:

Amministrazione ComunaleAssociazione di volontariato AVISAzienda Sanitaria Locale BR1Arma dei CarabinieriCentro NIAT ParrocchiaCooperativa Sociale “Il Binario”

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RETE TRA SCUOLE

L’Istituto per meglio definire le proprie azioni progettuali per adeguare, articolare e ampliare l’offerta formativa ha colto l’importanza della “relazione” con altri soggetti istituzionali e sociali del territorio, del fare RETE, come “spazio” ideale per cooperare, documentare, operare in sinergia con altre scuole per la realizzazione delle sue finalità istituzionali. E’ in tale contesto che, in ottemperanza all’articolo 7 del Regolamento per l’autonomia didattica e organizzativa, il nostro Istituto aderisce a diverse reti di scuole:“SAPER ESSERE PER SAPER FARE” – Accordo di rete tra istituzioni scolastiche della provincia di Brindisi per promuovere e diffondere la cultura della formazione in servizio tra i docenti su tematiche che valorizzino la diversità per realizzare processi, percorsi e azioni volti a garantire il successo formativo degli allievi, compresi quelli con particolari bisogni educativi.“Promozione della cultura musicale nella scuola”, (D.D.MIUR, prot. n. 1137 del 30/10/2015) accordo di rete di scuole ad indirizzo musicale con capofila il liceo musicale “Durano” di Brindisi per promuovere la cultura e l’educazione musicale nella scuola.“Piano di azione e iniziative per la prevenzione dei fenomeni del cyberbullismo” (D.D. MIUR prot. n. 1135 del 30/10/2015) finalizzato a promuovere una riflessione sulle tematiche della sicurezza on line e a favorire l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica per garantire un uso consapevole e corretto delle rete internet.“Migliorare insieme” (accordo di rete promosso dalla scuola “Epifanio Ferdinando” di Mesagne, D.M. 435 e D.D. 937 del 15/09/2015) finalizzato all’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione, con particolare riferimento alla progettazione e all’attuazione dei Piani di Miglioramento.

LA RETE E’ ANCHE QUESTA18

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Una rete speciale è rappresentata dall’attività di orientamento che il nostro istituto realizza con tutti gli istituti superiori del territorio provinciale ed extra provinciale per garantire quel diritto permanente di ogni persona che si esercita in forme e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni (“Linee guida nazionali per l’orientamento permanente” nota MIUR 19/02/2014, PROT. n.° 4232).

DENOMINAZIONEISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – Indirizzo Musicale “A.

MANZONI – D. ALIGHIERI”Scuola Secondaria di 1° grado – Primaria - Infanzia

CELLINO SAN MARCO – SAN DONACI

INDIRIZZI e RECAPITI TELEFONICI

PRESIDENZA E SEGRETERIA

Scuola Secondaria di I grado “A. Manzoni”Via Castelfidardo,70- 72020 Cellino San MarcoSegreteria: tel. e Fax 0831 617907Presidenza: tel. 0831 619054

PLESSI °Scuola dell’Infanzia “P.zza della Repubblica” tel. 0831 619096° Scuola dell’Infanzia “Via Napoli” tel. 0831 617164° Scuola Primaria “Via Marconi” tel. 0831 619037° Scuola Sec. 1° Grado “A. Manzoni” tel. 0831 617907° Scuola Sec. 1° Grado “D. Alighieri” tel. 0831 634913° Scuola Primaria “Via Machiavelli” tel. 0831 635557° Scuola dell’Infanzia “Via Machiavelli” tel. 0831 635557° Scuola dell’Infanzia “Via Umberto I” tel. 0831 635017

CODICE MECCANOGRAFICO

BRIC80200D

CODICE FISCALE 91071440746

CODICE UNIVOCO UFV9HT

INDIRIZZO e-mail del Sistema

[email protected]

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DATI IDENTIFICATIVI

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Informativo MIURINDIRIZZO e-mail scolastico:

[email protected]

PEC [email protected]

SITO WEB: www.icmanzonialighieri.gov.it

CELLINO SAN MARCO INFANZIA PRIMARIA SEC.1° GRADO

TOT

ALUNNI 116 282 156 554CLASSI 6 13 8 27DOCENTI 14 22 24 60PERSON. ATACOLL. SCOL. 2 3 4 9ASS.AMM.VI 5 5DSGA 1 1Operatori della cooperativa ex L.S.U

3

SAN DONACI INFANZIA PRIMARIA SEC.1° GRADO

TOT

ALUNNI 106 263 171 540CLASSI 5 12 7 24DOCENTI 12 21 22 55PERSON. ATACOLL. SCOL. 2 2 2 6ASS.AMM.VIDSGAOperatori della cooperativa ex L.S.U

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DATI GENERALI

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A CELLINO SAN MARCO

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DOVE SIAMO

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A SAN DONACI

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DATI GENERALIDATI GENERALI Scuola Primaria “Via

Marconi” Scuola dell’Infanzia “

Piazza della

Scuola Primaria “Via Marconi”

Scuola dell’Infanzia “ Piazza della

Scuola Infanzia e Scuola Primaria “Via Machiavelli”

Scuola Secondaria “Via Verdi”

Scuola Infanzia “Via Umberto”

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I plessi di Scuola dell’Infanzia di Cellino San Marco accolgono bambini da due anni e mezzo a 6 anni. Sono frequentati da 116 alunni di cui 62 a “Piazza della Repubblica” distribuiti in tre sezioni: due eterogenee (sez. B e sez. C), una omogenea (sez. A) e 54 in “Via Napoli” distribuiti in tre sezioni: due omogenee (sez. A e sez. B) e una eterogenea (sez. C). In ogni sezione operano due insegnanti. In presenza di alunni diversamente abili, agli insegnanti di sezione si affianca l’insegnante di sostegno e, dove previsto, un assistente specifico. L’orario di funzionamento delle sezioni è di 44 ore settimanali distribuite in sei giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00, sabato dalle 8,00 alle 12,00. Le insegnanti di sezione si alternano settimanalmente nei turni antimeridiano, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, e pomeridiano, dalle ore 11.50 alle ore 16.00, con un’ora di compresenza per le attività di vita pratica (bagno e mensa). L’insegnante di religione opera per un’ora e mezza alla settimana per sezione, in tutti i plessi.In ogni plesso funziona un servizio mensa gestito da una cooperativa.

Il pranzo viene consumato nei rispettivi refettori.

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LE SCUOLE DELL’ISTITUTODI CELLINO SAN MARCO

La Scuola Primaria di Cellino San Marco ha sede nel plesso di Via Marconi, con un numero complessivo di 282 alunni distribuiti in 13 classi. La struttura organizzativa prevede un tempo scuola settimanale di 27 ore per le classi a tempo ordinario, dalle ore 8,00 alle ore 13,30, dal lunedì al venerdì; dalle ore 8,00 alle ore 16,00, dal lunedì al venerdì, per le classi a tempo pieno.

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LE SCUOLE DELL’ISTITUTODI SAN DONACI

La Scuola Secondaria di I gradoè costituita da un unico plesso che ha sede in via Castelfidardo n.70. E’ composta da 8 classi, rispettivamente: 3 classi prime, 2 classi seconde e 3 classi terze per un numero complessivo di 156 alunni. Il tempo scuola è di 30 ore settimanali per le classi a tempo ordinario (dalle ore 8,00 alle ore 13,00 dal lunedì al sabato), 36 per quelle a tempo prolungato (martedì e mercoledì).Gli alunni che usufruiscono dell’insegnamento dello strumento musicale (pianoforte, violino, flauto e chitarra) hanno un tempo aggiuntivo di 3,00 ore settimanali. Anche la scuola secondaria usufruisce del servizio mensa per le sole due classi a T. P.

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I plessi di Scuola dell’Infanzia accolgono bambini da due anni e mezzo a 6 anni, per un numero complessivo di 106 alunni, in sezioni di formazione omogenea. Il plesso “Via Umberto I” ne accoglie n.66 nelle sezioni A- B- C di composizione, quello di “Via Machiavelli” n.40 nelle sezioni D ed E. L’orario di funzionamento delle sezioni è di 25 ore settimanali, senza servizio mensa, di 40 ore settimanali, con servizio mensa; è distribuito in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 13.00 (senza mensa), dalle 8.00 alle ore 16.00 (con mensa) . Le insegnanti di sezione si alternano settimanalmente nei turni antimeridiano, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, e pomeridiano, dalle ore 11.00 alle ore 16.00, con due ore di compresenza da utilizzare per attività di laboratorio. L’insegnante di religione opera per un’ora e mezza alla settimana per sezione, in tutti i plessi.Il servizio mensa, di competenza comunale, è gestito da una cooperativa. Il pranzo, quale momento educativo, si svolge nel refettorio.

La Scuola Primaria ha sede nel plesso di Via Machiavelli, con un numero complessivo di 263alunni distribuiti in 12 classi. Le classi quinte frequentano nella sede della scuola Secondaria di 1° grado, in Via Verdi. La struttura organizzativa prevede un tempo scuola settimanale di 27 ore per le classi a tempo ordinario, dalle ore 8:00 alle ore 13:30, dal lunedì al venerdì e di 40 ore per le classi a tempo pieno, dalle ore 8:00 alle ore 16:00, dal lunedì al venerdì.

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La Scuola Secondaria di I grado è costituita da un unico plesso che ha sede in via Verdi. E’ composta da 7 classi, rispettivamente: 2 classi prime, 2 classi seconde e3 classi terze per un numero complessivo di 171 alunni. Il tempo scuola è di 30 ore settimanali per le classi a tempo ordinario (dalle ore 8.05 alle ore 13.05 dal lunedì al sabato), 36 per quelle a tempo prolungato (lunedì, giovedì, venerdì, sabato dalle ore 8.05 alle ore 13.05, martedì e mercoledì dalle 8.05 alle 16.05). Gli alunni che usufruiscono dell’insegnamento dello strumento musicale (pianoforte, violino, percussioni e chitarra) hanno un tempo aggiuntivo di 3 ore settimanali. Anche la scuola secondaria usufruisce del servizio mensa per le sole due classi a T.P.

CELLINO SAN MARCO

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ORARIO DI FUNZIONAMENTO E TEMPO SCUOLA

SCUOLADELL’INFANZIA

ORARIO DI FUNZIONAMENTODalle ore 8.00 alle 13.00

(dal lunedì al sabato SENZA servizio mensa)Dalle ore 8.00 alle 16.00 (dal lunedì al venerdì CON servizio mensa, sabato ore 8,00-12,00)

TEMPO SCUOLAsenza servizio mensa: 30 ore settimanalicon servizio mensa: 44 ore settimanali

ORARIO DI FUNZIONAMENTOTempo pieno 40 h settimanali

Classi: 2^ A e 3^ A dalle ore 8.00 alle 16.00 (dal lunedì al venerdì)

Tempo ordinario 27 h settimanaliClassi : 1^A-B-C, 2^B, 3^B, 4^ A-B-C, 5^A-B-Cdalle 8.00 alle 13.30 (dal lunedì al giovedì) dalle 8,00 alle 13,00

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SAN DONACI

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ORARIO DI FUNZIONAMENTOTempo pieno 40 h settimanali

Classi: 2^ A e 3^ A dalle ore 8.00 alle 16.00 (dal lunedì al venerdì)

Tempo ordinario 27 h settimanaliClassi : 1^A-B-C, 2^B, 3^B, 4^ A-B-C, 5^A-B-Cdalle 8.00 alle 13.30 (dal lunedì al giovedì) dalle 8,00 alle 13,00

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Tempo ordinario: dalle ore 8,00 alle 13,00

(dal lunedì al sabato)Tempo Prolungato:

martedì e mercoledì dalle 8,00 alle 16,00Strumento Musicale martedì e mercoledì dalle 13,00 alle 15,30

TEMPO SCUOLATempo ordinario: 30 h settimanali Tempo prolungato: 36 h settimanaliTempo scuola con strumento: t.o.30h +3,00ht.p. 36h + 3,00h

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Dalle ore 8.00 alle 13.00(dal lunedì al venerdì SENZA servizio mensa) Dalle ore 8.00 alle 16.00 (dal lunedì al venerdì CON servizio mensa)

ORARIO DI FUNZIONAMENTO Tempo ordinario

dalle 8:00 alle ore 13.30 (dal lunedì al giovedì)dalle 8:00 alle ore 13.00 (dal lunedì al venerdì)

Classi : 1^A, 1^C, 2^A, 2^C, 3^A, 4^A, 5^A

Tempo pieno dalle ore 8:00 alle 16:00 (dal lunedì al venerdì)Classi: 1^B, 2^B, 3^B, 4^B, 5^B.

SCUOLAPRIMARIA

SCUOLADELL’INFANZIA

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Cap. 3 - Le personeLe modalità gestionali e decisionali La progettazione dell’offerta formativa è realizzata dal Dirigente Scolastico, dal Collegio dei Docenti sia in forma assembleare sia attraverso gruppi di lavoro. All’inizio dell’anno, una volta approvato il Piano annuale delle attività, il Dirigente, su proposta del Collegio dei Docenti, nomina lo staff, costituito dai collaboratori del Dirigente Scolastico responsabili di plesso, dagli insegnanti incaricati di Funzioni Strumentali. Si privilegia in modo particolare un modello di decisionalità diffusa che per la nostra scuola rappresenta una risorsa. In tal senso, anche le Funzioni Strumentali gestiscono commissioni di lavoro e non agiscono individualmente. Le Commissioni e i gruppi di lavoro da rendere attivi vengono decisi dal Collegio dei Docenti in base ai processi ed ai servizi da gestire, a loro volta definiti sulla base dei bisogni dell’utenza.

ORGANIGRAMMA DI ISTITUTODirigente Scolastico: Prof. Antonio De Blasi

Direttore dei Servizi Generalie Amministrativi

Dott.ssa Assunta Corigliano

Assistenti Amministrativi Invidia Luigi Lezzi Vincenzo

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ORARIO DI FUNZIONAMENTO Tempo ordinario

dalle 8:00 alle ore 13.30 (dal lunedì al giovedì)dalle 8:00 alle ore 13.00 (dal lunedì al venerdì)

Classi : 1^A, 1^C, 2^A, 2^C, 3^A, 4^A, 5^A

Tempo pieno dalle ore 8:00 alle 16:00 (dal lunedì al venerdì)Classi: 1^B, 2^B, 3^B, 4^B, 5^B.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO Tempo ordinario: dalle ore 8.05 alle

13.05 (dal lunedì al sabato) Tempo Prolungato:

lunedì, giovedì, venerdì dalle ore 8.05 alle 13.05

martedì e mercoledì dalle 8.05 alle 16.55 Strumento Musicale

(dal lunedì al venerdì a partire dalle ore 13.05)

TEMPO SCUOLATempo ordinario: 30 h settimanali Tempo prolungato: 36 h settimanaliTempo scuola con strumento: t.o30h + 3,00h t.p.36h + 3,00h

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In tutti i plessi funzionano servizi di mensa e trasporto gestiti dai Comuni.

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Mazzotta Francesco Massafra Fabio Miccoli Vincenza

Collaboratori scolastici Altavilla Maria A. Baldassarre G. Antonio Ferulli Maria Fortunato Maria A. Fortunato Raffaele Nachira Filippo Nappi Pompeo Simone Adriana Conte Anna Maria Sturdà Pina Antonietta Leto Giuseppe Ingrosso Walter Micello Cosimo Rizzello Giovanni Zullo Gisella

Collaboratori della Dirigente

Prof. ssa Baldassarre Carmela Prof.ssa Cascione Antonella

Responsabili di Plesso Cellino S.M. : Scuola dell’Infanzia “Ex P.zza della Repubblica”: Ins. De

Lorenzo L. Scuola dell’Infanzia “Via Napoli”: Perini Cinzia Scuola Primaria “Via Marconi” : Ins. Politi Silvana Scuola Sec. 1° Grado “A. Manzoni”:Cascione AntonellaSan Donaci Scuola dell’Infanzia “Via Machiavelli”: Perrone Lucia Scuola dell’Infanzia “Via Umberto”: Lezzi Lucia Scuola Primaria “Via Machiavelli”: De Mitri Antonella Scuola Sec. 1° Grado “Via Verdi”: Baldassare Carmela Scuola Sec. 1° Grado “A. Manzoni” : Cascione Antonella

Funzioni Strumentali (Area 1) De Filippis Maria Filomena, Politi Antonio (Area 2) Baldassarre Mariella, Panico Antonella (Area 3)Vetrano Antonella, Rapanà Simona (Area 4) D’Attis Fernando, Chirico Lucio

Collegio Docenti: Sc. Infanzia Sc. Primaria Sc. Secondaria 1° gradoSan Donaci Cascione Mariella Cavallo Dorina Corrado Doriana De Mitri Donatella Leuci Carmelina Lezzi Lucia Pedali Anna Maria Perrone Maria Lucia Ricciato Gabriella Vetrano DonatellaCellino San Marco Baldassarre Vincenza Brigante Luigia Casilli Ramona- Corsano Cosima Cretì Antonella

San Donaci Baldassarre Mariella De Blasi Lia De Filippis Antonia De Filippis Franca De Filippis Mariolina

(S) De Filippis Silvia De Luca Anna C.(L2) De Michele Serenella De Mitri Antonella Di Gregorio Agata Fiorito Marilena Greco Antonella Guerrieri Aida Lombardo Teresa Miccoli Cosima

Accoto Cosimo Ancora Rita Baldassarre

Carmela Bello Santa Del Prete Lorena Del Prete Vincenza Don Francesco

Funaro Invitto Paola Lolli M. Lucia Longo Ornella Matino Francesca Medico Alessandro Mezzapesa

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De Lorenzo Luigia Lezzi Antonia Lezzi Antonia Ottino Amelia Pellegrino Anna Maria Perini Cinzia Tafuro Anna Vergine Giuseppa

Miccoli Pinuccia (L2) Murra M. Teresa Nisi Nadia Maria Palazzo Anna Maria

(IRC) Presiccio Giovanna Radogna Anna Rita Sturdà Paola (S)Cellino San Marco Buttazzo Elena (L2) De Filippis Ida De Filippis Maria F. Del Giudice Patrizia Dello Iaco Maria G. Esperti Cosima G. Esperti Maria C. Fortunato Vincenzo Gravili Carmen Gravili Loredana Gravili Pompea Invidia Gabriella Malcore Antonietta Paiano Annarita Pinna Antonella (IRC) Pisanò Maria D. (IRC) Politi Silvana Rapanà Simona (S) Renna Daniela Rizzato Carmela Spinosa Genoveffa

Antonella Missere M. Lucia Panico Antonia Perrone Giovanna Pezzuto Vincenza Pierri Giuseppe Politi Antonio Quarta AnnaCellino San Marco

Accoto Cosimo Alemanno Milena Cascione

Antonella Carluccio

Annamaria Di Giorgio Alida Elia Maria Grasso Francesco Gravili Catia Invidia Maria Longo Ornella Mastrolia Luisella Panico Antonella Pierri Giuseppe Sazio Raffaele Stifanelli Anna

Presidenti Consigli di Intersezione

Scuola dell’Infanzia CELLINOCorsano CosimaScuola dell’Infanzia SAN DONACISez.Anni 3: Ins. Corrado DorianaSez.Anni 4: Ins. Pedali Anna RitaSez. Anni 5: Ins. Perrone Lucia

Presidenti Consigli diInterclasse

Scuola Primaria CELLINOClassi Prime: Ins. POLITI SILVANAClassi Seconde: Ins.RENNA DANIELAClassi Terze: Ins. GRAVILI CARMENClassi Quarte: Ins. ESPERTI COSIMAClassi Quinte: Ins. EPERTI MARIA CRISTINA

Scuola Primaria I.C. SAN DONACIClassi Prime: Ins. MURRA MARIA TERESAClassi Seconde: Ins. BALDASSARRE MARIELLAClassi Terze: Ins. DE FILIPPIS ANTONIAClassi Quarte: Ins. MICCOLI COSIMAClassi Quinte: Ins. DE MICHELE SERENELLA

Coordinatori Consigli di Classe scuola secondaria di 1° grado

Scuola Secondaria di 1^ Grado I.C.CELLINOClasse I A: Prof.ssa CARLUCCIO ANNA MARIAClasse II A: Prof. GRECO GIOVANNIClasse III A: Prof.ssa ELIA MARIA GIOVANNAClasse I B: Prof.ssa PANICO ANTONELLAClasse II B: Prof.ssa DI GIORGIO ALIDAClasse III B: Prof.ssa GRAVILI CATIA

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Classe I C: Prof.ssa LOLLI MARIA LUCIAClasse III C: Prof.ssa MASTROLIA LUISELLA

Scuola Secondaria di 1^ Grado I.C. SAN DONACIClasse I A: Prof.ssa DELPRETE LORENAClasse II A: Prof.ssa MEZZAPESA ANTONIAClasse III A: Prof. POLITI ANTONIOClasse I B: Prof.ssa MISSERE MARIA LUCIAClasse II B: Prof.ssa PERRONE GIOVANNAClasse III B: Prof.ssa LOLLI MARIA LUCIAClasse III C: Prof.ssa BALDASSARRE CARMELA

Tutor docenti in prova

Nucleo Interno di Valutazione

1. Baldassarre Carmela (sc. Secondaria San Donaci)2. Perrone Giovanna (sc. Secondaria San Donaci)3. Lolli Maria Lucia (sc. Secondaria San Donaci)4. Arsieni Maria Carmela (sc. Secondaria San Donaci)5. De Mitri Antonella (sc. Primaria San Donaci)6. Invidia Maria Cristina (sc. Secondaria Cellino)7. Dello Iaco Maria Grazia (scuola primaria Cellino)8. Invidia Gabriella(scuola primaria Cellino)9. De Filippis Maria Filomena (scuola primaria Cellino)10.Lezzi Lucia (sc. infanzia san donaci)11.De Blasi Lia (sc. Primaria San Donaci)12.De Lorenzo Luigia (sc. Infanzia Cellino)13.Del Giudice Patrizia (I.C. Cellino)

Comitato di Valutazione

Commissione POF 1.Mezzapesa Antonella (sc. Secondaria San Donaci)2. Perrone Giovanna (sc. Secondaria San Donaci)3. Murra Teresa (sc. Primaria San Donaci)4. Corrado Doriana (sc.infanzia San Donaci)5. Gravili Catia (sc. Secondaria Cellino)6. Mastrolia Luisella (Sc. Secondaria Cellino)7. Malcore Antonella (Scuola Primaria Cellino)8. De Lorenzo Luigia (Sc.Infanzia Cellino)9. Tafuro Anna (sc.infanzia Cellino)

G.L.I. 1.Il Dirigente Scolastico2. I Docenti di sostegno dei vari ordini di scuola3. FFSS dell’Area 34. Missere Maria Lucia (Scuola sec. San donaci)5. De Mitri Antonella (Scuola Primaria San Donaci)6. Pedali Anna Rita( Scuola Infanzia San Donaci)7. Politi Silvana (Scuola Primaria San Donaci)8. Corsano Cosima (Scuola Infanzia Cellino)9. Rapanà Simona (genitore Cellino)

Referenti aree disciplinari Scuola Secondaria Di I Grado1. Area Linguistico-espressiva: GRAVILI CATIA2. Area Antropologica storico-geografica: MASTROLIA LUISELLA3. Area Matematico-scientifica-tecnologica: ELIA GIOVANNA4. Area Sostegno: GRECO GIOVANNI

Scuola Primaria

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1. Area Linguistico-espressiva: GRAVILI POMPEA2. Area Antropologica storico-geografica: GRAVILI CARMEN3. Area Matematico-scientifica-tecnologica: MALCORE ANTONIETTA4. Area Sostegno: RAPANA’ SIMONAScuola Dell’infanzia1. Area Linguistico-espressiva: PELLEGRINO ANNA2. Area Antropologica storico-geografica: DE LORENZO ANTONIETTA3. Area Matematico-scientifica: LEZZI LUCIAArea Sostegno: VETRANO DONATELLA

Responsabili laboratori SAN DONACIScuola secondaria di I grado Laboratorio Linguistico Multimediale: DEL PRETE LUBIANA Laboratorio scientifico DEL PRETE LORENAScuola Primaria Laboratorio scientifico: DE MITRI ANTONELLA

CELLINOScuola Secondaria Di I Grado Laboratorio Multimediale: ELIA MARIA GIOVANNA Laboratorio di scienze e scientifico: SAZIO RAFFAELE-ELIA

MARIA Laboratorio di Arte: LONGO ORNELLAScuola Primaria Laboratorio scientifico: DEL GIUDICE PATRIZIA Laboratorio tecnologico: DELLO IACO MARIA GRAZIA

Responsabili e addetti servizi SCUOLA DELL’INFANZIA EX PIAZZA DELLA REPUBBLICA

CELLINO Ins. BALDASSARRE V. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. CORSANO C. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. LEZZI A. ADDETTO INCENDI E ALL’EM. C.s. ZULLO Gisella ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. DE LORENZO L. ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA DELL’INFANZIA VIA NAPOLI CELLINO Ins. PERINI C. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. PELLEGRINO A. M. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. TAFURO A. ADDETTO INCENDI E ALL’EMERGENZA Ins. OTTINO A. ADDETTO INCENDI E ALL’EMERGENZA Ins. OTTINO A.ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA PRIMARIA VIA MARCONI- CELLINO Ins. MALCORE A. ADDETTO AL I° SOCCORSO C.s. MICELLO C. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. DE FILIPPIS M. F. ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. GRAVILI C.ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. POLITI S.ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA SEC. DI I° GRADO- CELLINO C.s. LETO G. ADDETTO AL I° SOCCORSO Prof.ssa CARLUCCIO A. M. ADDETTO AL I° SOCCORSO C.s. INGROSSO W. ADDETTO INCENDI E ALL’EM. C.s. RIZZELLO G.ADDETTO INCENDI E ALL’EM.

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Prof.ssa. ELIA M.ADDETTO PREVENZIONE E PROT. Prof.ssa MASTROLIA L.ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA DELL’INFANZIA VIA UMBERTO- SAN DONACI Ins. DE MITRI D. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. PEDALI A. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins .RICCIATO G. ADDETTO INCENDI E ALL’EMERG.

Ins. CAVALLO D.ADDETTO INCENDI E ALL’EMERG. Ata CONTE A.ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA DELL’INFANZIA VIA MACHIAVELLI SAN DONACI Ins .CORRADO D. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. VETRANO D.ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. LEUCI C. ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. PERRONE L. ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA PRIMARIA VIA MACHIAVELLI-SAN DONACI Ins. MICCOLI C.ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. DE BLASI L.ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. NISI N.ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. GRECO A. ADDETTO INCENDI E ALL’EM. Ins. BALDASSARRE M.ADDETTO PREVENZIONE E PROT. Ins. DE MITRI A.ADDETTO PREVENZIONE E PROT.

SCUOLA SEC. DI I° GRADO e PRIMARIA VIA VERDI- SAN DONACI Prof.ssa LOLLI M. L.ADDETTO AL I° SOCCORSO Prof.ssa DEL PRETE L. ADDETTO AL I° SOCCORSO Ins. DE MICHELE S.ADDETTO AL I° SOCCORSO Ata BALDASSARRE A.ADDETTO INCENDI E ALL’EMERG. Ata RAFFAELE F.ADDETTO INCENDI E ALL’EMERG. Prof.ssa DEL PRETE LUADDETTO PREVENZIONE E PROT. Prof.ssa MEZZAPESA A. ADDETTO PREVENZIONE E

PROT.

Rappresentantedei Lavoratori per la sicurezza

Prof. Pierri Giuseppe

R.S.U. De Filippis M. F., Lezzi V., Chirico L., Baldassarre C.

La gestione e l’organizzazione dell’Istituto devono essere confluenti e congruenti con le scelte didattiche ed educative della scuola e rispondere ad una logica di responsabilità diffusa.Solo con la condivisione delle linee programmatiche, la collaborazione e il lavoro di tutti si possono efficacemente affrontare e risolvere le difficoltà legate alla complessità dello stesso.Alla luce di queste motivazioni accanto agli Organi Collegiali esistono nel nostro Istituto altre figure dotate di compiti e funzioni ben definiti.

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CONSIGLIO DI ISTITUTO

PRESIDENTE: Panna EttoreVICE PRESIDENTE:SEGRETARIO :

DIRIGENTE SCOLASTICO:

Dott. De Blasi Antonio

DOCENTI:Baldassarre MariellaDe Filippis AntoniaRicciato GabriellaFiorito MarilenaDe Filippis Maria FilomenaDe Lorenzo LuigiaRenna DanielaGreco Giovanni

ATA: Massafra FabioNachira Filippo

GENITORI: Baldassarre IlariaCascione FrancescoRizzello MargaretFrancone RobertoPanna EttoreVetrano DonatellaPennetta MarcelloMarasco Carmela

Giunta Esecutiva:

FUNZIONE DOCENTE

COMPITI COMPETENZE

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Collaboratore del Dirigente con funzione Vicario

Secondo Collaboratore del Dirigente

Gestione, previo contatto con l’ufficio di segreteria, delle sostituzioni interne dei docenti in caso di assenze del personale docente:

Pianificazione e coordinamento dell’approfondimento/ampliamento dell’offerta formativa nonché di tutte le attività scolastiche;

Cura dei rapporti con l’utenza e con enti esterni;

Cura della contabilizzazione per ciascun docente 1) delle ore di permesso brevi e disciplina del recupero delle stesse 2) delle ore eccedenti;

Vigilanza e segnalazione formale agli uffici di eventuali situazioni di pericolo derivanti dalle condizioni delle strutture e degli impianti;

Vigilanza accesso nei locali scolastici di persone esterne all’amministrazione;

Coordinamento dipartimenti disciplinari;

Adempimenti relativi alle prove INVALSI;

Elaborazione degli strumenti di valutazione;

Sostituzione del dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento.

Firma gli atti urgenti relativi alle assenze ed ai permessi del personale docente;

Firma gli atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA;

Firma della corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con gli altri enti, Associazioni, Uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza;

Firma richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi;

Firma richieste ingressi posticipati ed uscite anticipate alunni;

Firma in tutti gli casi in cui si tratti di atti di natura non discrezionale.

∞ ∞∞∞∞∞∞ ∞∞∞∞ ∞∞∞ ∞∞∞ ∞∞∞ ∞∞

Gestione, previo contatto con l’ufficio di segreteria, delle sostituzioni interne dei docenti in caso di assenze del personale docente:

Pianificazione e coordinamento

Amministrative Gestionali Organizzative

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dell’approfondimento/ampliamento dell’offerta formativa nonché di tutte le attività scolastiche;

Cura dei rapporti con l’utenza e con enti esterni;

Cura della contabilizzazione per ciascun docente 1) delle ore di permesso brevi e disciplina del recupero delle stesse 2) delle ore eccedenti;

Vigilanza e segnalazione formale agli uffici di eventuali situazioni di pericolo derivanti dalle condizioni delle strutture e degli impianti;

Vigilanza accesso nei locali scolastici di persone esterne all’amministrazione;

Coordinamento delle attività di programmazione;

Adempimenti relativi alle prove INVALSI;

Elaborazione degli strumenti di valutazione;

Orario di insegnamento dei docenti; Organizzazione generale della scuola

primaria; Verbalizzazione sedute del Collegio

dei docenti.RESPONSABILI DI PLESSO

Coordina e indirizza tutte quelle attività educative e didattiche che vengono svolte nell’arco dell’anno scolastico da tutte le classi/sezioni secondo quanto stabilito nel POF e secondo le direttive del Dirigente;

Riferisce ai colleghi le decisioni della Dirigenza e si fa portavoce di tutte le comunicazioni;

Predispone il piano di sostituzione dei docenti assenti quando non si procede alla nomina del supplente;

Annota in un registro i nominativi dei docenti che hanno usufruito di permessi brevi e la data del conseguente recupero;

Inoltra all’ufficio di Segreteria segnalazione di guasti, richieste di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, disservizi e mancanze improvvise;

Collabora all’aggiornamento del piano di emergenza dell’edificio scolastico e predispone le prove di evacuazione previste nel corso dell’anno;

Controlla il regolare svolgimento delle modalità di ingresso, di uscita degli alunni e organizza l’utilizzo degli

Gestionali Organizzative Relazionali

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spazi comuni e non; Fa affiggere avvisi e manifesti rivolti

alle famiglie e al personale scolastico, fa distribuire agli alunni materiale informativo e pubblicitario, se autorizzato dal Dirigente.

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Presiedere le riunioni del Consiglio di Classe su delega del Dirigente.

Predisporre i materiali da utilizzare o discutere durante gli incontri, in particolare raccogliere documenti, relazioni e giudizi sull’andamento disciplinare e sul profitto degli alunni in preparazione degli scrutini, sulle valutazioni periodiche e finali.

Curare l’informazione dei componenti del C.d.C in merito a notizie anche riservate sugli alunni.

Curare la raccolta ordinata della documentazione di classe.

Seguire l’andamento della frequenza scolastica degli alunni con particolare attenzione ai ritardi nelle entrate ed alle anticipazioni delle uscite, dandone periodica informazione ai membri del Consiglio per gli opportuni interventi educativi.

Segnalare al Dirigente i casi di mancata o irregolare frequenza degli alunni.

Segnalare al Dirigente i casi di scarso profitto ed irregolare comportamento.

Operare in costante rapporto con le famiglie e con i servizi del territorio per svolgere funzioni di orientamento e tutoring degli allievi in difficoltà.

Coordinare la predisposizione di comunicazioni del C.d.C. alle famiglie controllandone la completezza e correttezza.

Costituire punto di riferimento per i docenti e gli alunni della classe per problemi legati all’articolazione di particolari attività didattiche che richiedano compresenza di docenti e/o adattamenti temporanei dell’orario (es. simulazione prove d’esame, verifiche di U.D. pluridisciplinari).

Concordare con il Dirigente e coordinare le convocazioni dei genitori singolarmente o in assemblea.

Progettuali Organizzative Gestionali Relazionali

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Con delibera del Collegio del 10 Settembre 2015 sono state individuate N° 4 aree funzionali al POF, assegnate a 8 docenti, in base ai seguenti criteri di assegnazione e requisiti di ammissione:

Titoli di studio Esperienze pregresse Rotazione (a parità di punteggio )

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1

POF, CONTROLLO DI GESTIONE E VALUTAZIONE

Coordinamento della progettazione curricolare ed extracurricolare per competenze (PON, POR, Diritti a scuola, ecc.)

Cura e gestione della documentazione didattica

Coordinamento prove per classi parallele

Organizzazione attività di continuità e orientamento

Gestione Invalsi Monitoraggio attività didattiche in

riferimento agli obiettivi del RAV Coordinamento NIV (nucleo interno di

valutazione) Coordinamento redazione del “Bilancio

Sociale”

Progettuali Organizzative Gestionali Relazionali Esperienze

relative alla F.S Tecnico-

specialistiche Multimediali ed

informatiche

AREA 2

COMUNICAZIONE E QUALITA’ DELL’OFFERTA

Aggiornamento e/o preparazione regolamenti di Istituto

Aggiornamento e/o preparazione Carta dei Servizi

Coordinamento Piano di Formazione e aggiornamento docenti

Rapporti con le famiglie Ricerca sponsor per contributi e

supporto di manifestazioni ed acquisto beni

Organizzazione elezioni Organi Collegiali

Comunicazione e rapporti con Enti locali

Progettuali Organizzative Gestionali Relazionali Esperienze

relative alla F.S Tecnico-

specialistiche Multimediali ed

informatiche

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Organizzazione manifestazioni Organizzazione e stesura piano viaggi

di istruzione e visite guidateAREA 3

DISAGIO, RECUPERO ED INTEGRAZIONE

Rapporti con A.S.L. e con l’èquipe medico –psico-socio-sanitaria

Accoglienza famiglie di allievi DSA, BES e diversamente abili iscritti

Gestione e cura della documentazione relativa al sostegno

Referente progetto di integrazione Referente docenti di sostegno Supporto al disagio Coordinamento GLI Predisposizione e aggiornamento PAI

Progettuali Organizzative Gestionali Relazionali Esperienze

relative alla F.S Tecnico-

specialistiche Multimediali ed

informatiche

AREA 4

MUSICA

Coordinamento attività musicali Organizzazione saggi e manifestazioni

musicali Cura della documentazione didattica

relativa alla progettazione musicale Coordinamento delle prove attitudinali

per i nuovi iscritti Responsabilità laboratorio musicale Organizzazione e coordinamento DM

8/11

Progettuali Organizzative Gestionali Relazionali Multimediali ed

informatiche

RESPONSABILI DI LABORATORIO

Affissione nel laboratorio del regolamento d’uso, secondo le norme previste dal regolamento d’istituto;Controllo del registro della firma con i nominativi dei docenti che accedono allo stesso;Segnalazione tempestiva delle disfunzioni delle macchine/strumenti;Contatti con il gestore del servizio di manutenzioneSegnalazione delle installazioni “abusive” di programmi sulle macchine.

Gestionali Organizzative Relazionali Multimediali e

informatiche

ORGANO DI GARANZIA

L’Organo di Garanzia dell’Istituto Comprensivo è cosi composto:

PRESIDENTE COMPONENTE DOCENTE COMPONENTE GENITORIDott. De Blasi Antonio

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L’erogazione dei servizi amministrativi nell’Istituto comprensivo è effettuata in modo da garantire efficienza ed efficacia.L’ufficio di segreteria ha informatizzato alcuni settori cardini come quello degli alunni e del personale, realizzando così con maggiore celerità le procedure amministrativo – didattiche.

Orario ufficio segreteria

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ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI

Orario di servizio Orario apertura al pubblico

dal lunedì al sabato:

7.30-13.30

dal lunedì al sabato:

10.00-12.30

lunedì e giovedì:

15.00/18.00

lunedì e giovedì:

15.30-17.30

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Cap. 4– L’organizzazioneLa Scuola dell’Infanzia La Scuola dell'Infanzia rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, incui i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.La Scuola dell'Infanzia favorisce l'apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenzeiniziali utili per acquisire le competenze successive per rapportarsi con la società.Tra le priorità della scuola dell'infanzia vanno quindi considerate le necessità di:

dialogare e collaborare con le famiglie e con altre istituzioni per attuare in modoconcreto un'autentica centralità educativa del bambino;

proporre un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di curee di apprendimento;

realizzare un progetto educativo che renda concreta l'irrinunciabilità delle diversedimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico-espressiva, intellettuale,psicologica, etica e sociale;

fare della scuola un luogo significativo.

I campi di esperienzaLa scuola dell'infanzia, di durata triennale, concorre alla educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni. Tre sono le finalità educative della scuola dell'infanzia:

la maturazione dell'identità del bambino, la conquista dell'autonomia lo sviluppo delle competenze

Le finalità educative, le dimensioni di sviluppo (percettivo, motorio, cognitivo, emotivo, affettivo e sociale) ed i sistemi simbolico-culturali sono gli elementi essenziali del percorso formativo della scuola dell'infanzia, percorso basato sulla struttura curricolare dei cinque campi di esperienza intorno ai quali gli insegnanti organizzano e realizzano le diverse attività scolastiche, definite nelle 'Nuove Indicazioni per il curricolo' della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo della Scuola Primaria:

Il sé e l'altro - Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Il corpo e il movimento - Identità, autonomia, salute Linguaggi, creatività, espressione - Gestualità, arte, musica, multimedialità I discorsi e le parole - Comunicazione, lingua, cultura La conoscenza del mondo - Ordine, misura, spazio, tempo, natura

I campi di esperienza educativa sono considerati come campi del fare e dell'agire, sia individuale sia di gruppo, utilizzati come percorsi di esperienze vissute dal bambino che potrà utilizzare per compiere operazioni fondamentali, quali classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto. I campi di esperienza sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e quella successiva nella scuola di base, sono strumenti quindi di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nella cultura, nella dimensione simbolica e quindi alfabetica, del mondo degli adulti.

La dimensione organizzativa

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L'organizzazione deve essere funzionale al curricolo ed agli obiettivi/traguardi di sviluppo posti.Sono utilizzati pertanto modelli organizzativi flessibili ed un'ampia gamma di tipologie relazionaliche, pur mantenendo la sezione come ambito di riferimento principale, sottolineano l'importanza dialtre forme di aggregazione come i Gruppi di Intersezione per attività su livelli diabilità/competenzaLe insegnanti sono infatti organizzate a livello di singole scuole in equipe pedagogiche operanti nonsolo sulle sezioni di competenza, ma anche in attività per gruppi omogenei di intersezione.Tale organizzazione intende enfatizzare la collegialità come risorsa didattica, con specificheattività mirate alla massima personalizzazione dei percorsi.Le attività di intersezione per gruppi di bambini garantiscono una opportunità educativa rispondente agli specifici bisogni formativi dei singoli bambini per fasce d'età.

La documentazioneIl progetto educativo è reso visibile ai suoi destinatari (alunni, insegnanti, famiglie)attraverso un’attenta ed ampia documentazione così strutturata:

Valutazione prerequisiti posseduti (inizio anno); Valutazione intermedia per accertare i cambiamenti e i processi di crescita; Valutazione finale per accertare abilità e competenze raggiunti.

Il nostro Istituto offrirà un documento di valutazione finale al fine di esporre brevemente leprincipali caratteristiche dell’alunno; tale documento sintetizza i livelli di raggiungimento deitraguardi di sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali.

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Organizzazione della giornata8.00-9.30

IngressoAccoglienzaAttività di ascoltoGiochi educativi di relazioneEsecuzione di canti

9.30-10.00Sezione

Attività di routine:registrazione presenzarotazione incarichiregistrazione daticalendario meteorologico

10.00-11.30 Sezione Attività curriculare11.30-12.00 Bagno Igiene - Preparazione

pranzo12.00-13.00 Sala mensa Pranzo

13.00-15.30 SezioneGiochi psicomotoriAttivita’ ludiche libere e guidate

15.30-16.00 Uscita

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In itinere saranno svolte le osservazioni sistematiche finalizzate alla rilevazione dei livelli raggiunti dagli alunni e che condurranno ad una conferma o riadattamento della programmazione con eventuali attività di recupero e consolidamento per quei bambini che nei tempi proposti non hanno ancora raggiunto le competenze richieste. La verifica sarà effettuata alla fine di ogni unità di apprendimento.

La Scuola Primaria Promuove l’educazione alla convivenza democratica, tramite l’inserimento attivo del

bambino nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base del rispetto dell'altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune, dell’accettazione delle diversità, nel rispetto delle regole;

sostiene l'alunno nella progressiva conquista della sua autonomia e nell’educazione all’impegno e alla responsabilità personale;

promuove la prima alfabetizzazione culturale, intesa come acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e di un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità d’indagine essenziali alla comprensione del mondo;

favorisce l'integrazione di alunni diversamente abili e di alunni stranieri; promuove la creatività; favorisce l'integrazione formativa e la collaborazione con la famiglia, sede primaria

dell’educazione del bambino, facilitando la crescita di un tessuto collaborativo con le realtà sociali.

Le scelte metodologicheLa pratica educativa si ispira ai seguenti criteri: Valorizzare l’esperienza conoscitiva, valoriale e comportamentale che il bambino ha

maturato prima dell’ingresso nella scuola primaria; rispettare l’unità psico-fisica del bambino, considerando la corporeità quale

espressione di tutte le altre dimensioni della persona e mezzo di relazione con gli altri e con il mondo che lo circonda;

attuare strategie che presuppongano il “fare” quale esperienza privilegiata per l’apprendere;

elaborare percorsi che guidino con gradualità l’alunno ad interpretare e ad integrare la sua esperienza alla luce delle categorie delle discipline e del sapere formale;

considerare l’importanza della funzione pedagogica dell’esempio degli adulti nel contesto della relazione educativa;

favorire un atteggiamento di ricerca costante, per imparare dagli errori e dall’insuccesso, accogliendo la sfida che i problemi pongono alla mente dell’uomo;

far esperire il gruppo classe e la comunità scolastica come luoghi fondamentali di confronto, di discussione, di crescita, nei quali imparare ad accogliere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza.

La documentazioneIl progetto educativo è reso visibile ai suoi destinatari (alunni, insegnanti, famiglie)attraverso un’attenta ed ampia documentazione così strutturata:

Valutazione prerequisiti posseduti (inizio anno); Valutazione intermedia per accertare i cambiamenti e i processi di crescita; Valutazione finale per accertare abilità e competenze raggiunti.

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Il nostro Istituto offrirà un documento di valutazione finale al fine di sintetizzarei livelli di raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali.In itinere saranno svolte le osservazioni sistematiche finalizzate alla rilevazione dei livelli raggiunti dagli alunni e che condurranno ad una conferma o riadattamento della programmazione con eventuali attività di recupero e consolidamento per quei bambini che nei tempi proposti non hanno ancora raggiunto le competenze richieste. La verifica sarà effettuata alla fine di ogni unità di apprendimento.

In riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo relativo alla Scuola dell’Infanzia e al primo ciclo di istruzione del 2012, gli obiettivi di apprendimento per ogni disciplina e riferiti a ciascuna classe, saranno suddivisi in Abilità, Conoscenze e Competenze da sviluppare.Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).

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Aree disciplinari e quote orarie per disciplinaTEMPO ORDINARIO

ATTIVITÀCURRICULARI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Italiano 8 8 7 7 7Matematica 7 6 6 6 6Lingua Inglese 1 2 3 3 3Storia 2 2 2 2 2Geografia 2 2 2 2 2Scienze e tecnologia 2 2 2 2 2Musica 1 1 1 1 1Arte e immagine 1 1 1 1 1Educazione fisica 1 1 1 1 1Religione 2 2 2 2 2Attività alternativeTotale ore 27 27 27 27 27Aree disciplinari e quote orarie per disciplina

TEMPO PIENOATTIVITÀCURRICULARI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Italiano 9 9 9 9 9Matematica 8 8 8 8 8Lingua Inglese 3 3 3 3 3Storia 2 2 2 2 2Geografia 2 2 2 2 2Scienze e tecnologia 3 3 3 3 3Musica 1 1 1 1 1Arte e immagine 1 1 1 1 1Educazione fisica 1 1 1 1 1Religione 2 2 2 2 2Tempo mensa e dopo mensa 8 8 8 8 8Totale ore 40 40 40 40 40

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La Scuola Secondaria di 1° grado La Scuola Secondaria di primo grado pone come suo fondamento la ricerca dello sviluppo armonico del pre-adolescente, in tutte le sue componenti e in tutte le sue potenzialità. Sulla base dei bisogni emergenti negli studenti, la scuola si propone di: offrire occasioni di sviluppo della personalità e favorire la conquista di capacità logiche,

scientifiche e operative;

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promuovere la comprensione, la collaborazione, la solidarietà e l’accoglienza degli alunni stranieri;

far riflettere sulla ricerca della qualità dell’esistenza e sugli stili di vita che la promuovono;

sviluppare una coscienza etica e civile; educare, attraverso la conoscenza, ad una maggior sensibilità per i problemi

dell’ambiente; far acquisire consapevolezza del proprio modo di essere, passando da una percezione

globale ad una coscienza sempre più precisa e differenziata delle personali caratteristiche, sviluppando nel contempo una sana fiducia di sé.

Si impegna inoltre a predisporre percorsi per aiutare gli alunni a: riconoscere con realismo le proprie capacità, individuare le difficoltà incontrate e

cercare strategie per superarle; comunicare con gli altri per esprimere idee, sentimenti, dubbi, valutazioni, richieste

ecc.; stabilire relazioni positive, di collaborazione e di rispetto con tutti i compagni, con gli

insegnanti e con il personale della scuola, superando stereotipi e pregiudizi; controllare la propria aggressività, anche verbale; rispettare strumenti, materiali e ambienti della scuola; valutare le circostanze e le conseguenze del proprio agire.

Il progetto educativo comune considera essenziali la conoscenza e la valorizzazione degli stili di apprendimento, per favorire la partecipazione degli alunni alla proposta educativa e aiutarli nella individuazione, nell’arricchimento e nella valorizzazione delle loro potenzialità.Gli studenti dovranno impegnarsi a rispettare regole e indicazioni di comportamento del Regolamento di Istituto, dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, del Patto educativo di corresponsabilità, del Consiglio di classe e a rispettare persone, ambienti e attrezzature.Il progetto didattico comune considera essenziale il raggiungimento delle Competenze di base, come previsto dal Regolamento del MIUR, emanato con Decreto 22 agosto 2007, n.139 e dalle Programmazioni Disciplinari. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico, storico-sociale). Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle Competenze chiave UE (RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006) che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. (D.M. 22/08/2007- Norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione)

Le scelte metodologicheLa programmazione prevede: l'analisi della situazione iniziale, la scelta delle competenze dafar raggiungere agli alunni, dei contenuti, delle metodologie (strategie – strumenti), delle verifiche e le modalità di valutazione iniziale, intermedia e finale.Nella convinzione dell’unitarietà del sapere e del processo di formazione dell’alunno, i

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docenti perseguono l'unitarietà didattica ricercando competenze, metodi e tecniche didattichecomuni a tutte le discipline.La progettazione della scuola mira a: sostenere e recuperare ogni alunno per ridurre insuccessi e disagi; individuare il più precocemente possibile le situazioni di difficoltà e disagio e la

tipologia diinterventi volti a ridurre lo svantaggio;

sostenere le persone nel processo di apprendimento (attraverso accoglienza, alfabetizzazionealunni stranieri, raccordi e concertazioni degli interventi con famiglie, ASL, enti locali,percorsi individualizzati);

potenziare il livello di partecipazione attiva, lo sforzo e la responsabilità per otteneremigliori risultati nelle discipline, l’impegno nell’esecuzione dei compiti e nello studio;

far raggiungere a tutti gli obiettivi minimi delle discipline programmate per ogni anno difrequenza (vedi programmazioni depositate in segreteria);

potenziare le capacità degli alunni più dotati, anche attraverso diverse metodologie di lavoro

IL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALELe scuole secondarie di 1° grado di Cellino S.M. e San Donaci hanno una sezione ad indirizzo musicale nella quale vengono impartite le seguenti discipline strumentali: pianoforte, violino, percussioni e chitarra (San Donaci), pianoforte, violino, flauto e chitarra (Cellino S.M.). Per accedere al corso ad indirizzo musicale gli alunni devono fare domanda all’atto dell’iscrizione e superare una prova orientativa/attitudinale. Il corso è parte integrante del curricolo ed ha durata triennale con esame finale. Solo per gravi e motivati impedimenti sarà possibile recedere dall’insegnamento, previo assenso del Dirigente Scolastico. In relazione alla capacità di ciascun alunno, la lezione sarà svolta mediante una didattica individualizzata e finalizzata al raggiungimento di diversi livelli di abilità. Le lezioni saranno dedicate alla pratica strumentale individuale, alla teoria e alla lettura della musica. Adeguata attenzione sarà data alla musica d’insieme e alla pratica orchestrale a cui saranno dedicate, sistematicamente, nel corso dell’anno scolastico, una parte delle lezioni. Lo strumento musicale è disciplina dell’esame di stato pertanto prevede una prova pratica di strumento ed una prova orale nel colloquio pluridisciplinare.

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VERIFICA E VALUTAZIONELa valutazione svolge una funzione essenziale nel processo formativo: il Consiglio di classe, consapevole di tale importante e delicato compito, valuterà operando scelte equilibrate, calibrate secondo le situazioni reali.Il processo di valutazione che seguirà il percorso dei singoli alunni avverrà mediante l’osservazione sistematica del comportamento di lavoro, dell’impegno nello studio, dei progressi manifestati rispetto alla situazione di partenza; le prove di verifica, formative e sommative, durante le varie fasi di lavoro, avranno lo scopo di controllare costantemente i risultati raggiunti e confrontarli con quelli previsti.Il percorso di valutazione viene individuato in alcune fasi che coinvolgono il docenti delle singole discipline, il consiglio di classe ed il collegio dei docenti:1° FASE: costituisce la misurazione e viene effettuata dal singolo docente delle diverse discipline, La modalità di registrazione, riportata sul registro personale, costituisce una forma di annotazione utile al docente per elaborare la valutazione da proporre al consiglio di classe. Le annotazioni, riportate a fronte delle diverse verifiche per registrare il conseguimento dei risultati raggiunti, hanno un valore indicativo e costituiscono parte degli elementi che saranno valutati per l’attribuzione del giudizio valutativo disciplinare e comportamentale.2° FASE: costituisce la valutazione del docente, attraverso un’analisi del percorso dell’allievo, misurato nelle singole prove, un’analisi del comportamento sociale, misurato secondo finalità ed obiettivi di cittadinanza e un’analisi dei traguardi di apprendimento raggiunti.Nell’attribuire il livello il docente, quindi, terrà conto delle singole misurazioni, come dati obiettivi di partenza, ma anche di alcuni aspetti relativi allo sviluppo personale, relazionale

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ATTIVITA’ CURRICOLARI Tempo ordinario Tempo prolungato

Italiano 6 6 +2 lab +1 mensa

Storia / Geografia 4 4

Inglese 3 3

Francese 2 2

Matematica 4 4+2 lab+1 mensa

Scienze 2 2

Tecnologia 2 2

Musica 2 2

Arte e immagine 2 2Educazione >fisica 2 2

Religione 1 1

TOTALE ORE 30 36

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e cognitivo raggiunto ed espresso da ogni singolo alunno. A tale proposito è utile ribadire che i dati raccolti nella misurazione costituiscono il punto di partenza della riflessione del docente sull’emissione del giudizio valutativo.I criteri utilizzati saranno i seguenti:• livello di partenza• atteggiamento nei confronti della disciplina• metodo di studio• costanza e produttività• collaborazione e cooperazione• consapevolezza ed autonomiala scala di valutazione verrà espressa in decimi.3° FASE: costituisce la valutazione complessiva del consiglio di classe, dove accanto al giudizio proposto dal docente curriculare, intervengono altri elementi utili a completare la valutazione complessiva e a stendere il giudizio finale, che sarà poi certificato sul documento di valutazione. La valutazione complessiva è espressa con notazione numerica, in decimi, di norma non inferiore al Alla valutazione complessiva contribuisce anche la votazione relativa al comportamento (L.169/2008 art. 2, co.3). I particolare, per l’area affettivo-relazionale, le osservazioni sistematiche serviranno a descrivere i comportamenti degli alunni attivati con maggior frequenza e relativi a:• Comportamento affettivo/relazionale rispetto delle regole/relazione con gli altri• Comportamento di lavoro (disponibilità ad apprendere): attenzione/partecipazione/impegnoIl comportamento è valutato in base ai criteri indicati in apposito allegato.Il consiglio di classe, quindi, esprimerà giudizio sulla proposta valutativa di ogni singolo docente, tenendo ferme le finalità educative e cognitive ed i criteri valutativi che possono essere sintetizzati nei seguenti punti:1.proposta del docente2.livello di partenza 3.percorso di sviluppo4.impegno e produttività5.capacità di orientarsi in ambito disciplinare ed acquisizione di un personale progetto curricolare6.acquisizione di una positiva immagine di sé ed autovalutazione.4° FASE: costituisce la certificazione vera e propria, come atto conclusivo della valutazione, stabilisce quindi il grado di abilità e competenze raggiunte dall’alunno a fine percorso di studi (S.S. 1°), che si rilascia alla fine dell'Esame conclusivo del primo ciclo di studi (classe III).

LA SCUOLA INCLUSIVA: I bisogni educativi speciali

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La nostra scuola da anni è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitino la loro integrazione nella realtà scolastica e non solo. Con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” viene ribadita e ridefinita la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare a pieno il diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà.La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione di integrazione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema .Atteso che ogni studente ha una peculiare forma di eccellenza cognitiva e una propria caratterizzazione che esige un'opportuna differenziazione degli itinerari di apprendimento, “la scuola inclusiva richiede sistemi di istruzione flessibili in risposta alle diverse e spesso complesse esigenze dei singoli alunni” La Direttiva estende il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali comprendente:Disabilità: ai sensi della l. n. 104/92 (quindi dotati di diagnosi funzionale e supportati dal docente di sostegno e dalle figure cosiddette aggiuntive, quali assistenti all’autonomia e alla comunicazione, educatori professionali, ecc.);DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) gli alunni con DSA certificati ai sensi della l. n. 170/2010 (quindi dotati di diagnosi /certificazione redatta coerentemente con il disposto dell’Accordo sottoscritto in sede di conferenza unificata ad agosto 2012); rientrano in questo caso :La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali ma, possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidianaDisturbi evolutivi specifici: oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività; mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.

Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale:coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per es. alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno.

La presa in carico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali è al centro dello sforzo congiunto e condiviso della scuola e della famiglia, comporta la definizione di un Piano Didattico Personalizzato (anche per un breve periodo) deliberato dal consiglio di classe, controfirmato dal team dei docenti di classe e dalla famiglia.Viene istituito nell’Istituto Il Gruppo di Lavoro e di Studio per l’Inclusione ( G.L.I.) che sostituisce e amplia i compiti del GLHI (gruppo di lavoro e di studio d’Istituto). Tale gruppo di lavoro si riunisce periodicamente, funzionalmente alle necessità e richieste provenienti dalla complessità degli interventi programmati.

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Rinnovato annualmente include al suo interno:

COMPONENTI G.L.I. COMPITI G.L.I. Il Dirigente scolastico o un suo delegato,✓ Le funzioni strumentali✓ Insegnanti di sostegno✓ Docenti con esperienza e/o formazione specifica✓ Coordinatori di classe✓ Genitori degli alunni con bisogni educativi speciali✓ Presidente del Consiglio d’Istituto✓ Operatori ASL✓ Assistenti educatori comunali✓ Assistenti alla comunicazione o mediatori linguistico-culturale

▪ Rilevazione dei BES presenti nell’Istituto▪ Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in rete o con azioni strategiche dell’Amministrazione centrale▪ Focus/confronto, consulenza, supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi▪ Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’inclusività dell’Istituto▪ Raccolta e coordinamento delle proposte dei singoli GLHO ai sensi dell‘art.1 comma 605 lett. BL. 296/06, tradotte in sede di definizione del PEI (come stabilito dall’art.10 c.5 L.122/10▪ Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività da elaborare entro il mese di Giugno▪ Interfaccia tra la scuola ed i Centri Territoriali di Supporto (CTS)52

IL PIANO ANNUALE PER L’ ‟INCLUSIVITA‟Il piano annuale per l’inclusività, redatto al termine di ciascun anno scolastico, rappresenta il piano operativo funzionale dell’Istituto per incrementare il livello generale di inclusività della scuola. Partendo da un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi attuati nel precedente anno scolastico, il piano formula un’ ipotesi globale di utilizzo delle risorse specifiche, istituzionali e non, presenti e/o prevedibili nell’Istituto scolastico; nel mese di giugno viene inviato ai competenti uffici(USR, GLIP, GLIR) per la constatata rilevazione del fabbisogno relativo all’organico di sostegno e alle altre istituzioni territoriali e all’utilizzo delle risorse di competenza. Le assegnazioni delle risorse assegnate dall’USR all’Istituzione Scolastica saranno quindi distribuite dal Dirigente scolastico, in accordo e condivisione con il GLI, dando modo ai GLHO di definire il PEI per gli alunni con disabilità.

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LA SITUAZIONE ATTUALEIl quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue:

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

Psicofisici 18

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 2

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

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Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totali

% su popolazione scolastica 3,2%

N° PEI redatti dai GLHO 18

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA (L104.92)La L. 104/92 individua la Diagnosi Funzione (DF), il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità. Come precisato nel DPR 24 febbraio 1994, tali documenti, redatti in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno lo scopo di riscontrare le potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e sulla base di queste costruire adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento.L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 dpr 122/2009).

L’ELABORAZIONE DEL P.E.I.GLH Operativo (GLHO)Per ogni alunno che presenti disabilità certificata, all’inizio dell’anno scolastico, viene costituita un’equipe di lavoro (G.L.H.O).

GLHO COMPONENTI FUNZIONI Calendario attività

Dirigente Scolastico

Coordinatore di classe

Insegnante di sostegno

Pedagogista e psicologo dell’ASL di competenza

Elabora il Profilo Dinamico Funzionale settembre / ottobre

Redige il Piano Educativo Individualizzato novembre

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Genitori

Assistente alla persona ove presente

Funzione strumentale BES

Verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF.

Febbraio

Verifica i risultati raggiunti al termine dell’anno scolastico

Maggio/giugno

.

Il docente per le attività di sostegnoL’alunno con disabilità è assegnato alla classe comune in cui si realizza il processo di integrazione. La presa in carico e la responsabilità educativa dell’alunno con disabilità spettano a tutto il Consiglio di Classe, di cui fa parte il docente specialista per le attività di sostegno; la quantificazione delle ore per ogni alunno viene individuata tenendo conto della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del conseguente Piano Educativo Individualizzato, di cui alla Legge 104/92. L’articolo 2 del dpr 122/2009, Regolamento per il coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni,prevede che i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipino alla valutazione di tutti gli alunni.Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con un unico voto.Nella didattica del "sostegno" risulta essenziale:• la "relazione comunicativa" alunno-insegnante• la considerazione del "livello di partenza"• il fattore "eterocronia" (= tempi diversi)• attivare una pedagogia dell'ascolto e dell'accettazione che porti ad una "personalizzazione" dell’insegnamento-apprendimentoPer favorire l’integrazione l’insegnante di sostegno assume si adopera per creare le adeguate reti di relazioni: si occupa pertanto della raccolta delle informazioni relative all’alunno, crea reti di relazioni tra C.d.C., A.S.L., famiglia e territorio, organizza il fascicolo personale dell’alunno con il contributo dei colleghi, coordina la stesura del P.D.F. e del P.E.P., attua il Piano Educativo Personalizzato in collaborazione con i docenti del C. d. C..

Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)Con il Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, emanato in attuazione della legge n. 170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico” , si conclude il percorso per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Il DM in questione e le allegate Linee guida chiariscono che la legge n. 170 /2010 costituisce un canale di tutela del diritto allo studio diverso da quello previsto dalla Legge n. 104/1992. Tale ulteriore canale si attua non attraverso il ricorso al P.E.I. e all’insegnante di sostegno, ma mediante la predisposizione di una didattica

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individualizzata e personalizzata, l’applicazione di strumenti compensativi, di misure dispensative e di adeguate forme di verifica e valutazione. Ciò vuol dire che sarà il docente curricolare, sulla base della programmazione definita a livello di consiglio di intersezione, o di interclasse, o di classe, individuare e applicare le modalità didattiche previste per il successo formativo degli alunni con DSA. Vuol dire anche che l’individualizzazione e la personalizzazione della didattica deve essere realizzata comunque all’intero degli obiettivi di apprendimento comuni a tutti gli alunni della classe.Poiché tutto ciò necessita di adeguate competenze, le Linee guida invita le istituzioni scolastiche a individuare una figura di sistema esperta, un referente per la dislessia, al fine di supportare i consigli di classe.Si pone inoltre la necessità di coinvolgere direttamente e pienamente i docenti curricolari in attività di formazione sulla didattica per alunni con bisogni educativi speciali al fine di:• Conoscere i DSA • Conoscere gli strumenti di screening • Sensibilizzare al monitoraggio degli alunni con DSA • Conoscere e usare strumenti compensativi e dispensativi• Conoscere e usare le nuove tecnologie informatiche

Diagramma schematico dei passi previsti dalla legge 170/2010 per la gestione dei DSA

SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI

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Lo strumento adeguato a garantire interventi mirati è individuato nel Piano Didattico Personalizzato, uno strumento che garantisce le modalità di erogazione del servizio didattico dando un senso alle deroghe che, rispetto al normale corso di istruzione, intervengono a favore dei DSA. Per tutelare il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, in linea con la normativa vigente vengono attivate iniziative di prevenzione effettuando uno screening principalmente sui bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e del primo anno della Scuola Primaria al fine di individuazione precoce dei segnali predittori di eventuali disturbi di apprendimento. I team di classe ed il referente per la dislessia, con il coinvolgimento delle famiglie e dei servizi di competenza, elaborano i Piani Didattici Personalizzati, individuano gli strumenti compensativi, selezionano le misure dispensative e prevedono adeguate forme di verifica e valutazione. Sono organizzati momenti di formazione per il personale docente per approfondire le tematiche relative ai disturbi specifici di apprendimento e alle metodologie didattiche specifiche adeguate Nell’ambito dei DSA possono essere individuati 3 livelli di gravità:

lieve medio grave

Riguarda un solo settore (es. errori fonologici e/o ortografici; oppure lentezza e/o mancata correttezza nella lettura

- Assenza di deficit cognitivi

- Assenza di compromissioni della sfera emotiva

Riguarda più aree (es. lettura e scrittura, calcolo …)

- Assenza di deficit cognitivi

- Assenza di profili psicologici problematici

Riguarda più settori (lettura, scrittura, calcolo …)

- Disturbi attentivi e comorbilità

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In ordine ai livelli di gravità, il PDP elaborato dalla scuola contemplerà un diverso impiego dei seguenti interventi:• Strategie metodologiche e didattiche• Misure dispensative• Strumenti compensativi• Modalità di valutazioneCon l’espressione “Strategie metodologiche e didattiche “ si intende l’utilizzo di forme didattiche che facilitino e semplifichino il compito di lettura, scrittura e calcolo senza per altro ridurre la complessità delle conoscenze richieste (ad esempio: uso di mappe concettuali, di schemi; diverso impiego dei tempi assegnati per lo svolgimento di un compito; in alternativa ridurre gli obiettivi richiesti nella singola prova). Con l’espressione “Misure dispensative” si intendono misure che dispensano lo studente da determinate prestazioni che sono direttamente compromesse dal disturbo e lo mettono in difficoltà di fronte ai compagni costringendolo ad esperienze umilianti: es: leggere ad alta voce, scrivere alla lavagna, scrivere sotto dettatura veloce, verifiche in forma scritta in italiano ed L2, valutazione di errori ortografici, eventuale riduzione di compiti assegnati a casa …)Con “Strumenti compensativi” si intendono strumenti utili a compensare gli effetti negativi del disturbo(es.: sintesi vocale per la lettura, calcolatrice per il calcolo programmi di videoscrittura con correttore ortografico).Le “modalità di valutazione” sono ovviamente commisurate alle diverse modalità utilizzate e hanno piena validità ai fini delle valutazioni di fine anno scolastico.Modalità operative e tempi di attuazione dell’integrazione scolastica

Periodo Azioni Attori coinvoltiSettembre/Novembre:

ALUNNICON DISABILITA’ CERTIFICATA

ALUNNISENZA CERITFICAZIONE

Consiglio di classeOperatori ASLFamigliaDirigente ScolasticoFunzione strumentale BES

Osservazione degli alunni e della classe in cui sono inseriti

incontro con i responsabili ASL, l'insegnante di sostegno, il coordinatore di classe e le famiglie, onde provvedere a:

presentare la relazione sull’analisi della situazione iniziale

Redazione di una prima bozza del PEP in base alle prime osservazioni

Scelta del tipo di programmazione: semplificata, differenziata o curricolare

Osservazione degli alunni che evidenziano Bisogni educativi speciali e della classe in cui sono inseriti

Compilazione scheda di rilevazione alunni con BES

Compilazione PDP Incontro con la famiglia

e condivisione PDP

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Stesura del PEP definitivoFebbraio: Scrutini.

Durante lo scrutinio si dovrà tener conto del percorso didattico concordato dal consiglio di classe. In particolare:

* In caso di programmazione curricolare o semplificata, la valutazione avverrà secondo gli obiettivi comuni e/o minimi al gruppo classe.

* Se invece, sarà individualizzata, si verificheranno gli obiettivi comportamentali e didattici preventivati nel PEP.

Stesura di una relazione di verifica intermedia del PEP

Incontro con i responsabili ASL, l'insegnante di sostegno, il coordinatore di classe e le famiglie per la presentazione della relazione di verifica intermedia

Scrutini. Durante lo scrutinio si dovrà tener conto del percorso didattico concordato dal consiglio di classe. In particolare:

* In caso di programmazione curricolare o semplificata, la valutazione avverrà secondo gli obiettivi comuni e/o minimi al gruppo classe.

* Se invece, sarà individualizzata, si verificheranno gli obiettivi comportamentali e didattici preventivati nel PEP.

Stesura di una relazione di verifica intermedia del PDP

Incontro con le famiglie per la presentazione della relazione di verifica intermedia

Consiglio di classeOperatori ASLFamigliaDirigente ScolasticoFunzione strumentale BES

Marzo/Aprile: Curare la documentazione relativa alla richiesta e riconferma di sostegno didattico per l’a.s. successivo

Dirigente ScolasticoFunzione strumentale BESUffici di segreteriaInsegnanti di sostegno

Maggio: Incontro con i responsabili ASL, l'insegnante di sostegno, il coordinatore di classe e le famiglie per la presentazione della relazione di verifica finale

entro il mese compilazione P.D.F. per gli alunni di frequentanti classi di passaggio.

Consiglio di classeOperatori ASLFamigliaDirigente ScolasticoFunzione strumentale BES

Giugno: Scrutini secondo le modalità stabilite nel

Consiglio di classeOperatori ASLFamiglia

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primo quadrimestre Dirigente ScolasticoFunzione strumentale BES

Cap. 5 - LE SCELTE EDUCATIVE E L’ OFFERTA FORMATIVA

I DIPARTIMENTI SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA I Dipartimenti sono articolazioni, per ambiti disciplinari affini e per classi parallele, del Collegio dei docenti, aventi le seguenti deleghe e funzioni: Definizione degli obiettivi, dell’articolazione didattica delle diverse discipline, dei criteri

di valutazione; Costruzione di griglie di osservazione e rubrica di valutazione; Scelta delle modalità di verifica e costruzione di verifiche comuni, compiti autentici; Confronto sulle proposte didattiche dei docenti relativamente alle singole discipline,

sulla sperimentazione di metodologie didattiche; Innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e di autoaggiornamento Nel corrente anno scolastico i Dipartimenti lavoreranno per classi parallele, sia per

quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia, sia per la Primaria e sia per la Secondaria; i docenti della Scuola

dell’Infanzia e Scuola Primaria si organizzeranno per aree disciplinari; i docenti della Secondaria si

organizzeranno, oltre che per classi parallele, per discipline. Tale organizzazione vuole perseguire i

seguenti obiettivi: Garantire uniformità di programmazione per tutte le classi, all’interno di uno stesso

plesso e tra plessi diversi Favorire lo scambio ed il confronto tra docenti Favorire la programmazione delle UDA, delle prove comuni d’ingresso e parallele.

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Le scelte educativeIn riferimento al contesto socio – culturale e all’analisi dei bisogni, nel nostro istituto, negli ultimi anni si sono registrati elementi di complessità crescente quali :

- trasferimenti di alunni in altri contesti sociali- aumento di alunni in situazione di BES- aumento di alunni iscritti al tempo pieno e al tempo prolungato- aumento di alunni che richiedono la frequenza ai corsi di strumento musicale- aumento di alunni in significativa situazione di eccellenza- esperienze per migliorare l’aspetto organizzativo- esperienze per migliorare la professionalità docente

L’Istituto, in base alle esigenze e alle caratteristiche dell’utenza e del territorio, ha individuato quale finalità prioritaria la promozione del “Crescere bene insieme con pari opportunità per tutti”, attraverso un’azione educativa volta al riconoscimento e al soddisfacimento dei bisogni:

individuali; relazionali; formativi e culturali.

L’insieme delle attività proposte e programmate tende quindi, essenzialmente, alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante, accogliente, stimolante e gratificante per gli alunni e per il personale. Obiettivi perseguiti Il contesto pedagogico è quello di un intervento attivo e dinamico che fa appello all’iniziativa e alla creatività degli alunni e di tutto il personale che opera nell’Istituto. Lo scopo è quello di realizzare dei percorsi didattico-educativi che conducano il bambino e il ragazzo a problematizzare i vari aspetti della vita quotidiana e a utilizzare le conoscenze acquisite per affrontare le nuove esperienze. Per questo sono stati individuati i seguenti obiettivi formativi trasversali che trovano attuazione nelle varie proposte didattiche comuni a tutte le scuole dell’istituto Comprensivo

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IDENTITA’- maturare una positiva immagine del sé- prendere coscienza delle proprie capacità e saper accettare i propri limiti- star bene con se stessi e con gli altri- valorizzare i diversi tipi di intelligenza e di stili cognitivi degli allievi

AUTONOMIA- saper organizzare il proprio tempo ed acquisire un personale metodo

di studio- saper assumere responsabilità e operare scelte motivate- sviluppare un pensiero autonomo- sostenere la motivazione alla curiosità e l’accettazione delle novità

COMPETENZA- padroneggiare i saperi e i linguaggi culturali di base- saper comunicare in modo efficace e pertinente, collaborare e lavorare

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IL CURRICOLO

Il Curricolo, espressione dell’autonomia scolastica e della libertà d’insegnamento, esplicita le scelte scolastiche e l’identità dell’Istituto che attraverso la sua realizzazione sviluppa e organizza la ricerca e l’innovazione educativa. Esso struttura e descrive l’intero percorso formativo che l’alunno compie e nel quale si fondono i processi relazionali e cognitivi.La nostra Scuola, attenta ai bisogni della “persona” e al suo bagaglio conoscitivo, ha privilegiato, nell’elaborazione del curricolo, le scelte didattiche più significative e le strategie più idonee, sempre in riferimento al “profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione , aitraguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina”, così come previsto dalle indicazioni nazionali.Il nostro Istituto Comprensivo si pone come obiettivo quello di congedare, alla fine del percorso di studi, che dura 11 anni (3 di Scuola dell’Infanzia, 5 di Scuola Primaria, 3 di Scuola Secondaria di 1° grado), ragazzi con un bagaglio ben definito di conoscenze e competenze, nel rispetto di quanto previsto a livello ministeriale.I Docenti, per conseguire tale obiettivo, stanno elaborato un Curricolo Verticale, Predisposto sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, che si articola attraverso i campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia e attraverso le discipline nella Scuola del primo ciclo, partendo dall’individuazione preventiva di traguardi per lo sviluppo delle competenze e di obiettivi di apprendimento misurabili, osservabili, trasferibili e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. Con questo percorso curricolare si vuole garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti.Di seguito lo schema di Curricolo Verticale, come elaborato dal nostro Istituto

CAMPI DI ESPERIENZA

INFANZIA

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il sé e l’altro Il corpo e il movimento

Immagini Suoni

Colori

DISCIPLINE

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IDENTITA’- maturare una positiva immagine del sé- prendere coscienza delle proprie capacità e saper accettare i propri limiti- star bene con se stessi e con gli altri- valorizzare i diversi tipi di intelligenza e di stili cognitivi degli allievi

AUTONOMIA- saper organizzare il proprio tempo ed acquisire un personale metodo

di studio- saper assumere responsabilità e operare scelte motivate- sviluppare un pensiero autonomo- sostenere la motivazione alla curiosità e l’accettazione delle novità

COMPETENZA- padroneggiare i saperi e i linguaggi culturali di base- saper comunicare in modo efficace e pertinente, collaborare e lavorare

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PRIMARIA ItalianoInglese

MatematicaScienze

Tecnologia

StoriaGeografiaReligione

Educazione fisica

Arte e immagine

Musica

DISCIPLINE SECONDARIA I GRADO

ItalianoInglese

Lngua 2

MatematicaScienze

Tecnologia

StoriaGeografiaReligione

Educazione fisica

Arte e immagine

Musica

CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVEPer realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità nell’arco degli otto anni di scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo d’istruzione.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO SCUOLA DELL’INFANZIA

Discipline AREE DISCIPLINARI Campi di esperienzadi

riferimentoConcorrenti

Comunicazione nella madrelingua

*comunicare

Italiano tutte

LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA

I discorsi e le paroleComunicazione nelle

lingue straniere Lingue comunitarie

tutte

Consapevolezza ed espressione culturale - patrimonio artistico

Arte e Immagine

Musicatutte

Immagini, suoni, colori

Consapevolezza ed espressione culturale - espressione corporea

Scienze motorie e sportive

tutteIl corpo e il movimento

Competenze in matematica

Acquisire e interpretare l’informazione

Individuare collegamenti e relazioni

Risolvere problemi

Matematica tutte

MATEMATICOSCIENTIFICO - TECNOLOGICA

La conoscenza del mondo (numero e

spazio; oggetti, fenomeni,

viventi)Scienze, Tecnologia e Geografia

tutteCompetenze di base in Scienze e Tecnologia

Competenza Digitale Comunicare

Tecnologia tutte STORICO - GEOGRAFICA Il sé e l’altro

Consapevolezza ed espressione culturale – identità storica

Comunicare

StoriaGeografia, Educazione

religiosa, tutte

Spirito di iniziativa e Risolvere problemi

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imprenditorialità Progettare

Imparare a imparare

Imparare a imparare

Acquisire e interpretare l’informazione

Individuare collegamenti e relazioni

Tutte

QUADRO INTEGRAZIONI E CORRISPONDENZE FRA COMPETENZE E

DISCIPLINE/CAMPI DI ESPERIENZA

Competenze sociali e civiche

Agire in modo autonomo e responsabile

Collaborare e partecipare

Comunicare

Il progetto didattico comune considera essenziale il raggiungimento delle Competenze di base, come previsto dal Regolamento del MIUR, emanato con Decreto 22 agosto 2007, n.139 e dalle Programmazioni Disciplinari. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico, storico-sociale). Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle Competenze chiave UE (RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006) che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. (D.M. 22/08/2007- Norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione)

Competenze di baseAttraverso le CONOSCENZE (le abilità, la cognizione, il sapere), le ABILITA’ (applicazione di metodi e

procedure), le COMPETENZE METACOGNITIVE (il ragionamento l’autoriflessività, saper come fare per... sapere perché...)

Assi Culturali Competenze Chiave UE

Asse dei linguaggi Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse Matematico Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni

grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Asse scientifico-tecnologico Competenza digitale

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Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Asse storico-sociale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e Imprenditorialità Consapevolezza ed Espressione culturale

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Il curricolo verticale di istituto, elaborato dal Collegio Docenti suddiviso in dipartimenti disciplinari, è preceduto da un analogo lavoro sui campi di esperienza della scuola dell’infanzia che sono la naturale premessa ai curricoli disciplinari.I dipartimenti hanno avviato la revisione del Curricolo verticale attraverso l’individuazione:

delle Competenze Europee in riferimento alle competenze disciplinari;dei Traguardi delle Indicazioni Nazionali (2012) ;degli obiettivi di apprendimento, declinandoli per conoscenze ed abilitàdei modelli di rubrica valutativa per la certificazione delle competenze al termine della classe quinta primaria e classe terza secondaria di primo grado previstadalla Circ. N° 3 del 13 febbraio 2015.

Hanno tenuto conto della diversa scansione dei vari periodi didattici:- della definizione di obiettivi di apprendimento, definiti in relazione al termine della scuola dell’infanzia;- della tappa intermedia dopo i primi tre anni della scuola primaria, dove si intende acquisita la Strumentalità;- del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo Grado;- dei traguardi di competenza posti al termine dei più significativi snodi del percorso scolastico che va dai tre ai quattordici anni (previsti dalle Indicazioni);- degli aspetti trasversali e delle connessioni tra le discipline che costituiscono le diverse aree;- delle attività integrative o complementari (fra queste sono inserite le proposte di viaggi d’istruzione e di uscite sul territorio);- dell’ apertura al territorio (collaborazioni con enti e associazioni locali).

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PROFILO delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione:

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Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità:

è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e rispetto reciproco.Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, Orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni..

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.Le sue conoscenze matematiche e scientifico – tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altriIl possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univocheSi orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso .Osserva ed interpreta ambienti., fatti, fenomeni e produzioni artistiche.Ha buone competenze digitali , usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.Possiede un patrimonio un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti in modo autonomo .Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato,….Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

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CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI TRE ORDINI DI SCUOLA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO ITALIANO

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie,chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguati agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche delle esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso, capisce ed utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principi connettivi.

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici o sonori.

Comprende e usa in modo appropriatole parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta

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disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in

base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri

informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenza fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

LINGUA INGLESE LINGUA INGLESE LINGUA INGLESE

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.

Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

L’lunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE

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L’alunno comprende brevi messaggi orali e iscritti relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari abituali.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice , aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente..

Legge brevi semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: IMPARARE AD IMPARARECONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

IL SE’ E L’ALTRO/LA CONOSCENZA DEL MONDO

STORIA STORIA

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali - e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa elaborare con personale metodo di studio.

Espone oralmente e con scritture -anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di apertura e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e

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negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

la contemporaneità. contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: IMPARARE AD IMPARARECONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

IL SE’ E L’ALTRO/LA CONOSCENZA DEL MONDO

STORIA STORIA

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce ed esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali - e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa elaborare con personale metodo di studio.

Espone oralmente e con scritture -anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di apertura e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi 70

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presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

dell’Impero Romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE IN MATEMATICA

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA MATEMATICA

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro…).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle, grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi e valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzanti e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni,…) e ne coglie il rapporto col

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diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione…).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che hanno imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà.

linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita

quotidiana, giochi,…) si orienta con valutazioni e probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

LA CONOSCENZA DEL MONDO

SCIENZE SCIENZE

Il bambino osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,…) informazioni e spiegazione sui problemi.

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nello loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

E‟ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

IMMAGINI, SUONI, COLORI MUSICA MUSICA

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione informale per codificare suoni percepiti e riprodurli.

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali.

E‟ in gradi di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

Fonti di legittimazione:

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

(alla fine del 3° anno)IMMAGINI, SUONI,

COLORIARTE E IMMAGINE ARTE E IMMAGINE

Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative;

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi, e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale

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utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

Sviluppa interesse per la fruizione di opere d’arte.

strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).

Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statistiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE FISICA

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicale e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base e di sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

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Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(alla fine del 3° e del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

IMMAGINI, SUONI, COLORI/LA CONOSCENZA DEL

MONDO

TECNOLOGIA TECNOLOGIA

Il bambino utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia.

Si interessa a macchine strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili di sua proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta fra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energie coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristichedei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.200 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA(al termine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO(alla fine del 3° anno)

RELIGIONE CATTOLICA RELIGIONE CATTOLICA RELIGIONE CATTOLICA

Il sé e l’altroScopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo e il movimentoRiconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondoOsserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi d’apprendimento delle singole discipline organizzati in nuclei tematici e definiti al termine della classe terza e quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado, i contenuti per ogni annualità, sono descritti e articolati nel documento del Curricolo verticale d’istituto in allegato.

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I PROGETTI D' ISTITUTO CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARIFacendo riferimento all’Atto di Indirizzo rivolto al Collegio dei docenti, l’ampliamento dell’Offerta formativa per i tre ordini di scuola sarà finalizzato allo sviluppo e al potenziamento delle:

competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica competenze linguistiche( italiano e lingue straniere) competenze logico- matematiche e scientifiche competenze musicali e artistiche educazione all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport percorsi formativi finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze, volti al recupero e

finalizzati all’inclusione, alla prevenzione del disagio, della dispersione e del bullismo.

Compatibilmente con le risorse erogate i progetti vengono predisposti collegialmente dagli insegnanti nell’ambito dell’autonomia didattica. Sono il risultato di scelte ponderate, che tengono in considerazione le caratteristiche e le esigenze specifiche delle classi o delle scuole, le risorse interne ed esterne e la ricaduta delle attività in termini educativi e didattici. Essi vengono elaborati sulla base dei seguenti criteri:

individuazione dei bisogni,analisi ambiente formativo,definizione degli obiettivi,selezione dei contenuti,tempi di realizzazione,scelta delle metodologie,valutazione finale del progetto.

I progetti risultano così suddivisi:ORDINE DI SCUOLA

CLASSI/SEZIONI COINVOLTE TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA

Scuola Infanzia

Tutte di Cellino S.M. e San Donaci

“ Approccio alla lingua straniera” Curric.con organico potenziato

“Piccoli artisti” Extracurriculare

“Passo dopo passo” - Extracurricularea carico delle famiglie

Scuola Primaria

Tutte “SPORT DI CLASSE” curricolare

“1,2,3…Minivolley” Curricolare curricolare

Easy Basket - Curricolare curricolare

“Vorrei una legge che…” - curricolare

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Progetto AVIS curricolare

“Scuola multimediale di Protezione Civile”

curricolare

“Verso una scuola amica” Unicef curricolare

San Donaci “L’orto urbano” curricolare

San Donaci “Laboratorio Olio e sapone” curricolare

San Donaci “Riciclo ergo sum” curricolare

“Sono, quindi posso” curricolare

Progetto regionale “Food and go” curricolare

Alunni classi seconde Cellino S.M. e San Donaci

Progetto recupero CurricolareExtracurriculare

Classi quinte Cellino S.M. e San Donaci

“Avviamento alla pratica strumentale e selezione alunni”

Extracurriculare

Classi quinte Cellino S.M. e San Donaci

“Potenziare…per migliorare” Extracurriculare

FEELGOOD Extracurric. A carico delle famiglie

Corso di tromba Extracurricolare a carico delle famiglie

“Passo dopo passo” Extracurricolare a carico delle famiglie

Scuola Secondaria 1° grado

“Scuola multimediale di Protezione Civile

Curricolare

Laboratorio Olio e sapone Curricolare“Puliamo il mondo, il mio paese, la mia casa

Curricolare

“Educazione finanziaria nelle scuole”

Curricolare

- Classi terze San Donaci “Avvio al latino” Extracurriculare- Classi terze Cellino “Il latino sempre vivo” Extracurriculare- Classi prime Cellino S.M. e

San Donaci“Numeri…amo” Extracurriculare

- Alunni delle Classi terze Cellino S.M. e San Donaci

“Matematica più” Extracurriculare

- Alunni delle Classi seconde e terze Cellino S.M. e San Donaci

English for Trinity Extracurriculare

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- Alunni delle Classi prime Cellino S.M. “Alla scoperta delle mie abilità”

Extracurriculare

Progetto teatro Extracurric. a carico delle famiglie

La metodologia

Tutto il processo di insegnamento/apprendimento è basato su un impianto metodologico fondato su:1.un compito di apprendimento articolato e motivante, che tiene conto delle capacità individuali, dei bisogni (espliciti ed impliciti), degli interessi dell’alunno. Un compito i cui contenuti vengono articolati ed adeguati alle reali esigenze formative attraverso una flessibilità didattica: attivazione di percorsi personalizzati, articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti da classi diverse (in orizzontale o in verticale) o dalla stessa classe, articolazione modulare del monte ore annuale delle discipline, attività che coinvolgono più discipline sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, attività di recupero e ampliamento dell’O.F., attività di continuità ed di orientamento scolastico;2.progettazione formativa e ricerca valutativa che tengono conto delle esigenze del contesto culturale —sociale ed economico della realtà locale;3.formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;4. innovazione metodologico — didattica;5. una ricerca di “senso” su valori socialmente condivisi;6.principio dell’“Educare istruendo” come condizione necessaria per una nuova cittadinanza e un nuovo umanesimo;7. costruzione di saperi spendibili sul mercato del lavoro e sulla conoscenza che rende “critici” i cittadini e consapevoli dell’essere, del fare e del partecipare (Indicazioni per il curricolo).

LA PRATICA DI LABORATORIOLa pratica di laboratorio viene intesa come orizzonte culturale nel quale gli studenti possano gradualmente appropriarsi di modi di guardare, di descrivere, di interpretare i fenomeni che si avvicinino a quelli scientificamente accreditati.Il laboratorio viene inteso anzitutto come “luogo mentale” oltre che come “luogo fisico attrezzato”; il laboratorio è il luogo in cui si intrecciano attività finalizzatealla acquisizione di abilità e di competenze, alla pratica di procedure di ricerca peracquisire idee nuove, per cercare risposte a questioni teoriche, alla produzione dioggetti, e attività di libera ricerca guidate dal “pensiero disinteressato”.Il laboratorio è il luogo dove “discutendo si impara”, luogo di interazione sociale dove la discussione che accompagna esperienze concrete diviene modalità di elaborazione collettiva da parte di soggetti impegnati nella costruzione delle proprie conoscenze.I laboratori vengono utilizzati:

per esercitazioni di recupero e integrazione di conoscenze, abilità disciplinari; per approfondimenti disciplinari; per realizzare progetti interdisciplinari; per attività ludiche.

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L’APPRENDIMENTO COOPERATIVONell’organizzazione di attività laboratoriali svolte secondo il modello di lavoro di gruppo si dà particolare importanza all’apprendimento delle competenze cognitive e delle competenze sociali mediato dal gruppo dei pari: apprendimento cooperativo.Il docente assume il ruolo di facilitante degli apprendimenti individuali facendo attenzione agli stili cognitivi e valorizzando i percorsi metacognitivi, introducendo elementi di autovalutazione delle relazioni e delle competenze.

Modalità di utilizzo delle ore di completamento di orario dei docentiL'orario di servizio di ciascun docente di scuola elementare comprende in linea di massima:• orario di base per attività di insegnamento (22 ore)• orario per attività di programmazione (2 ore)• ore derivanti da "compresenza" con l’IRC nel caso in cui non vi siano nella classe alunni che si avvalgono delle attività alternative• ore derivanti da "compresenza" con L2 nel caso in cui l'insegnamento della L2 venga svolto da un docente specialista• ore derivanti da altre forme di flessibilità organizzativa a livello di classi parallele e/o di plesso.Pertanto il monte-ore disponibile di contestualità viene utilizzato:a) per coprire supplenze brevi secondo un piano orario definito a livello di plesso;b) per attività didattiche programmate a livello di plesso e rivolte ad alunni di tutte le classi. E’ esclusa ogni forma di compresenza che si limiti di fatto alla presenza contemporanea nella stessa aula di due docenti, con un docente che svolge la lezione e un secondo docente che vi assista.

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