Rifiuti zero – zero waste provincia di brindisi marzo 2013 giovanni vianello
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Rifiuti Zero è una strategia che si propone di riprogettare della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura.
Tra i suoi maggior teorizzatori vi è il prof. Paul Connett, docente della St. Lawrence University
La visione rifiuti zero: La fine dell’era dello spreco
Per tutto il XX secolo, i rifiuti sono stati considerati come il termine naturale della produzione industriale, lasciati alla gestione da parte dell’industria dello smaltimento che aveva il compito di rimuovere di notte i resti delle attività produttive e del consumo, secondo il principio che era meglio tenerli lontani dalla vista.
Sistema Attuale: Sistema lineare “dell’Economia dei Materiali”
Estrazione
Produzione
Distribuzione
Consumo
Smaltimento
La visione rifiuti zero: La fine dell’era dello sprecoCol tempo, il problema si è
aggravato, con l’aumentare del volume dei rifiuti e col riconoscimento dell’influenza dei rifiuti sull’inquinamento ambientale e sulla riduzione delle risorse, che aumentava i costi a lungo termine dello smaltimento.
Impronta EcologicaSe tutti gli esseri umani avessero
un'impronta ecologica pari a quella degli abitanti dei paesi “arricchiti" non basterebbe l'attuale pianeta per sostenerla;
http://www.comune.modena.it/pps/allegati/Progetti_Oscar_2011/Rovereto- TN/Allegati/DOCUMENTO%20Finale%20DECRESCITA.pdf
Carta dell'impronta ecologica - L'impronta ecologica è misurata in ettari: rappresenta il quantitativo di terra necessario per sostenere lo stile di vita di una popolazione e include i consumi di cibo, carburante, legno, fibre, nonchè le emissioni di CO2. I dati rappresentati della carta non tengono conto del numero totale di abitanti per paese, senza il quale non è possibile capire l'incidenza della domanda ecologica individuale. http://sasi.group.shef.ac.uk/worldmapper/display.php?selected=322
Problemi ambientaliDiscariche ed inceneritori hanno
chiaramente evidenziato il problema della tossicità dei rifiuti e il fallimento di come esso è stato trattato in maniera tradizionale
Cambio di mentalità
Da queste considerazioni nasce la strategia Rifiuti Zero – “Zero Waste” che non è solo una strategia politica, ma è anche un modo di intendereil mondo senza sprechi.
RIFIUTI E RISORSE
Questa visione suggerisce che l’intero concetto di rifiuto dovrebbe essere eliminato. I rifiuti dovrebbero essere pensati come una “potenziale risorsa”, superando la nostra normale idea che i rifiuti sono un normale sbocco della vita dei prodotti, assicurando delle pratiche sostenibili all’inizio del processo produttivo.
“Zero Waste” necessita di:
1) La necessita’ di amministrazioni capaci.
2) Responsabilita’delle comunita’.
3) Responsabilitàindustriale.
Ce lo dice l’Europa!
Alla fine del 2012
65% raccolta differenziata
Entro il 2013ogni Paese deve avere un Piano Nazionale di Riduzione
Entro il 2016raccogliere il 45% rifiuti elettronici elettrici (RAEE)
il 65% entro il 2019
Entro il 2020 riciclare e riutilizzare il 50% dei materiali differenziati
Direttiva Europea 98/2008 Art 4 - Gerarchia dei rifiuti:
a) prevenzione;b) preparazione per il riutilizzo;c) riciclaggio;d) recupero di altro tipo, per
esempio il recupero di energia; e) smaltimento.
Produzione Rifiuti 2011
326.776
212.404,40
114.371,60
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
Se si rispettasse la normativa in provincia di Taranto
provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60
Produzione totale RU t/aRaccolta differenziata al 65%
entro il 31/12/2012 (art.265 Codice del'Ambiente) Dati in t/a
Residuo t/a
Provincia di Taranto
276.764 t
37.645 t
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
TOTALI ATO-1 E ATO-3 ANNO 2011(N.B. nella differenziata sono impropriamente calcolati
anche 3.024 tonnellate circa di C&D)
Serie1 276.764 37.645
INDIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3) DIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3)
Il Caso delle Discariche nel Lazio
La direttiva sulle discariche di rifiuti “Direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999, relativa alle discariche di rifiuti” stabilisce che i rifiuti da collocare in discarica devono essere trattati in precedenza, ossia devono subire alcuni "processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero".
Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia
L’Italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche nelle province di Latina e Roma possano essere considerati «trattati», in quanto sono stati frantumati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la Commissione, il fatto di frantumare o sminuzzare rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che ne derivi per la salute umana (come richiesto sia dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere anche una corretta selezione dei diversi flussi di rifiuti.
Inceneritori o Termovalorizzatori?
Decreto Legislativo 11 maggio 2005, n. 133 “Attuazione della direttiva 2000/76/CE”, in materia di incenerimento dei rifiuti descrive l’incenerimento e il co-incenerimento
DIRETTIVA 2008/98/CE “relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive” – descrive l’incenerimento e l’incenerimento con recupero energetico (recupero energetico solo a determinate condizioni)
La parola termovalorizzatore non esiste nella legislatura Europea ed Italiana e un termine inventato.
Produzione RSU e incenerimento
326.776
212.404,40
114.371,60
233.000
333.000
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
Comparazioni Rifiuti prodotti/Capacità di Combustione Rifiuti in provincia di Taranto - dati in Tonnellate/annue
provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60 233.000 333.000
Produzione totale RU
Raccolta differenziata al
65% entro il Residuo
Capacità combustione
attuale
Capacità combustione con raddoppio Appia E.
CIP 6
Legge 10 del 9 gennaio 1991 “Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili”.
L'intento della legge è di recepire le politiche energetiche comunitarie. Purtroppo ciò accade solo in parte: infatti mentre l'Europa individua esattamente le fonti rinnovabili (solare, eolica, idraulica, geotermica e moto ondoso) nella versione italiana appare il termine "fonti assimilate alle rinnovabili".
CIP 6
Sulla scorta di queste indicazioni (Legge 10/91), il Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) con delibera n. 6 (Cip6) del 29 aprile 1992, stabilisce che i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili ed assimilate, godranno di una maggiorazione di circa 3 volte il prezzo di mercato.
CIP 6
Chi paga questa maggiorazione?
Noi cittadini col 7% della bolletta dell'energia elettrica (componente A3).
Dal 1992 abbiamo versato oltre tre miliardi di euro all’anno (3.076.923.077 euro), determinando un totale di oltre 50 miliardi di euro.
Europa: tasse e incentivi per tonnellata di MPC incenerita
•Tasse • Austria: 14 - 71 € • Belgio: 3,7 - 22,3 € • Danimarca: 38 - 44 € •Incentivi • Italia: 25 - 50 € (certificati verdi-
CIP6)
Gestioni dei rifiuti a Confronto
Attuale
Media/basse % di RD
Indifferenziato in discarica (senza pretrattamento?).
Alternativa di transizione x ZW
Alta % RD (+70%)
Riciclo e Recupero del differenziato
Indifferenziato in TMB modificato (-30%)
Recupero Ulteriore di materiali al posto della produzione di CDR
Scarti in discarica
Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi ECOTASSA
Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cd. “ecotassa”), istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), si applica ai rifiuti di cui alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche e integrazioni.
ECOTASSA
Il tributo è dovuto alla Regione Puglia. Una quota del 10 per cento di esso spetta alle province, in funzione dell’ubicazione delle discariche nel territorio di ciascuna di esse. Il 20 per cento del gettito derivante dall’applicazione del tributo, al netto della quota spettante alle province, affluisce in un apposito fondo della regione destinato a favorire:
ECOTASSA
la minore produzione di rifiuti;
le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per i soggetti che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche;
la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dimesse;
il recupero delle aree degradate per l’avvio e il finanziamento delle agenzie regionali per l’ambiente;
l’istituzione e la manutenzione delle aree naturali protette.
Il tributo alimenta anche un fondo da destinare al sostegno dei costi sopportati dai Comuni maggiormente performanti per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Delibera GIUNTA REGIONALE 22 ottobre 2012, n. 2077
- Linea di azione 1: Risanamenti e rimozioni di aree pubbliche di interesse naturalistico ex art. 192 del D.L.gs 152/2006 destinando la somma di euro 800.000,00;
- Linea di azione 2: Esecuzione di indagini preliminari ex art. 242, commi 1 e 11 del Dl.gs 152/2006 su siti con criticità ambientale, come in premessa indicato, destinando la somma di euro 400.000,00;
- Linea di azione 3: Iniziative comunali di sostegno finanziario ai propri cittadini per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto destinando la somma di euro 600.000,00;
- Linea di azione 4: Innovazione dei sistemi di raccolta differenziata, destinando la somma di euro 970.000,00 di cui euro 570.000,00 per la misura 4.1 ed euro 400.000,00 per la misura 4.2;
- Osservatorio regionale Rifiuti ex art. 7,comma 31 punto 1 L.R. 38/2011 euro 278.450,36;
ECOTASSA
Sino all'anno 2012, l’ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.9, comma 2, della Legge Regionale 3 agosto 2007 n. 25, in:
a) euro 0,0125 per i rifiuti speciali pericolosi;
b) euro 0,0095 per i rifiuti speciali non pericolosi;
c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e demolizioni;
d) euro 0,0150 per i rifiuti solidi urbani in genere, in caso di discariche abusive, o più in generale quando non opera la fattispecie di cui allalettera f).
ECOTASSA
Dall'anno 2013 (rimandato poi di 1 anno), l’ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.7, commi 5, 6 e7, della Legge Regionale 30 dicembre 2011 n. 38, in:
a) euro 0,0200 per i rifiuti speciali pericolosi;
b) euro 0,0100 per i rifiuti speciali non pericolosi;
c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e demolizioni;
d) euro 0,02582 per i rifiuti solidi urbani (RSU), per l’incenerimento dei rifiuti senza recupero di energia, in caso di discariche abusive, abbandono, scarico e deposito incontrollato di rifiuti, per gli scarti ed i sovvalli di impianti di selezione automatica, riciclaggio e compostaggio.
ECOTASSA
Al fine di favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero degli stessi, rendendo altresì maggiormente virtuosi i processi di raccolta e selezione che consentono la raccolta differenziata di qualità e la riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti, l'ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni tonnellata di rifiuti solidi urbani è determinato sulla base dei seguenti criteri di premialità:
ECOTASSA
1. Percentuale di Raccolta Differenziata.
2. Individuazione del gestore unico all’interno dell’ATO
3. Chiusura del ciclo previsto quale criterio di premialità dall’art. 9 comma 3 lettera b);
“Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d’inventare l’avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l’avvenire”
Thomas Sankara
“Dio ricicla , il Diavolo brucia!!!”
Grazie a tuttiVianello Giovanni
[email protected] Regionale
Legge D’iniziativa Popolare “Rifiuti Zero” http://www.leggerifiutizero.it/