· Author: Pedretti Matteo Created Date: 10/8/2013 11:23:26 AM
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IL MERCATO DEGLI IMMOBILI D’IMPRESAOrientamento ai prezzi degli immobili non residenziali N° 6 - Dossier Milano
Immobili d’Impresa
Milanouffici
La redazione dei Dossier sul mercato degli immobili d’impresa è coordinata da:
Margherita Corsi e Matteo Pedretti per OSMI BORSA IMMOBILIARE;
Emanuela Curtoni e Maria Grazia De Maglie per ASSOLOMBARDA.
Collaborano alla redazione:
Andrea Agresti e Valeria Lupatini per ASSOLOMBARDA;
Lidia Mezza, Aurora Caiazzo, Maria Elisabetta Romagnoni per la CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO
Agnese Cirinnà, Elena Molignoni e Chiara Zaccaria per NOMISMA.
Si ringraziano per la cortese collaborazione e il supporto metodologico:
Alberto Lunghini per REDDY’S GROUP; Livia Piperno per PRELIOS; Simone Roberti per BNP PARIBAS.
1
SOMMARIO
1. INTRODUZIONE .............................................................................................................................. 2
2. EXECUTIVE SUMMARY .................................................................................................................... 3
3. GUIDA ALLA LETTURA ..................................................................................................................... 7
4. LE ATTIVITÀ ECONOMICHE NEL COMUNE DI MILANO ...................................................................... 9
4.1 LE IMPRESE .................................................................................................................................................. 9 4.2 IL BILANCIO DEMOGRAFICO DELLE IMPRESE...................................................................................................... 14 4.3 LA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA DI MILANO ................................................................................................. 16 4.4 EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA .................................................................................................. 17
5. LE TRASFORMAZIONI DELLA CITTÀ ................................................................................................ 22
5.1 LO STRUMENTO DELLA TRASFORMAZIONE: IL PGT DI MILANO ............................................................................ 22 5.2 I PROGETTI INFRASTRUTTURALI ...................................................................................................................... 24 5.3 SELEZIONE DI INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE ................................................................................................ 26
6. DIMENSIONE DEL MERCATO DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA E TENDENZE ......................................... 38
7. I PREZZI E I CANONI DI LOCAZIONE DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA DEL COMUNE DI MILANO ............ 47
7.1 I VALORI DI COMPRAVENDITA E I CANONI DI LOCAZIONE DEGLI UFFICI ................................................................... 49 7.2 I VALORI DI COMPRAVENDITA E I CANONI DI LOCAZIONE DEGLI UFFICI IN STABILI DIREZIONALI ................................... 53 7.3 I VALORI DI COMPRAVENDITA DEI CAPANNONI/OPIFICI NUOVI O RISTRUTTURATI .................................................... 57 7.4 I VALORI DI COMPRAVENDITA DEI CAPANNONI/OPIFICI VECCHI ............................................................................ 60 7.5 I CANONI DI LOCAZIONE DEI CAPANNONI/OPIFICI .............................................................................................. 63 7.6 I VALORI DI COMPRAVENDITA E I CANONI DI LOCAZIONE DEI DEPOSITI/MAGAZZINI (S.P.P.) ....................................... 64 7.7 I VALORI DI COMPRAVENDITA E I CANONI DI LOCAZIONE DEI LABORATORI .............................................................. 68
8. PREVISIONI DEI PREZZI DI UFFICI E CAPANNONI INDUSTRIALI NEL COMUNE DI MILANO................. 72
9. APPENDICE 1: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di milano e provincia .................... 74
10. APPENDICE 2: Glossario ................................................................................................................ 75
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1. INTRODUZIONE
A distanza di quasi due anni dalla pubblicazione del primo dossier sul comune di Milano,
Assolombarda Sportello Immobili d’Impresa e OSMI Borsa Immobiliare propongono una nuova
edizione aggiornata e arricchita di contenuti originali e inediti.
Parte, così, il secondo ciclo di dossier dedicati al mercato degli immobili d’impresa, che vede da
questa uscita la collaborazione anche del Servizio Studi e supporto strategico della Camera di
Commercio di Milano. Dopo quello di Nomisma, si aggiunge quindi un altro tassello che permette di
arricchire ulteriormente i dossier con nuove informazioni sul mercato immobiliare e sull’attrattività
del territorio: sviluppo economico e produttivo, consumo del suolo per le attività produttive,
dimensione del mercato e prospettive future, dimensione degli immobili, numero di compravendite
e dinamicità di questo segmento del mercato.
Mentre, come di consueto, gli approfondimenti dei dossier sui valori immobiliari di compravendita
per il segmento del mercato degli immobili d’impresa, fanno riferimento alla rilevazione di Fimaa sui
prezzi degli immobili pubblicati semestralmente da OSMI Borsa Immobiliare.
Dalla presentazione del primo dossier su Milano a oggi, l’impegno costante di Assolombarda e OSMI
nello sviluppare i dossier che si sono susseguiti sui diversi ambiti del territorio milanese, (Milano,
Zona Nord, Zona Sud, Zona Est, Zona Ovest) corrispondenti alle reciproche competenze territoriali, è
stato quello di potenziare il set di indicatori e di informazioni con dettaglio comunale, utili a
perseguire in modo sempre più preciso i molteplici obiettivi alla base di questo progetto: rendere
più trasparente il segmento del mercato immobiliare d’impresa, mettendone in evidenza elementi
critici e peculiarità; offrire alle imprese un punto di riferimento che costituisca un primo
orientamento nelle decisioni delle strategie aziendali che riguardano gli investimenti o le
valorizzazioni immobiliari; rendere disponibile un nuovo strumento per gli operatori della filiera
immobiliare e per le pubbliche amministrazioni che devono decidere come orientare la
trasformazione del territorio; permettere una lettura articolata dei temi trattati su un ambito
territoriale vasto, prossimo a quello di un’area metropolitana.
Infine, la collana editoriale di cui questo dossier fa parte è sviluppata all’interno di un progetto di
lavoro stabile e strutturato tra Assolombarda Sportello Immobili d’Impresa e OSMI Borsa
Immobiliare che ha portato alla sigla di uno specifico accordo di collaborazione.
Milano, 23 settembre 2013
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2. EXECUTIVE SUMMARY
A cura di Assolombarda
IMPRESE E HABITAT TERRITORIALE DEL COMUNE DI MILANO
Forte terziarizzazione, presenza di grandi imprese e di multinazionali caratterizzano le attività economiche del comune di Milano.
Nel Comune di Milano sono attive oltre 164 mila aziende, più della metà di quelle operanti
nell’intera provincia e un quinto di quelle lombarde. Il territorio mantiene una presenza tutt’altro
che irrilevante di attività manifatturiera (quasi il 9% del totale) nonostante la prevalenza di attività
terziarie (oltre il 55%).
Gli addetti alle imprese milanesi sono più di 1milione300mila, pari al 70% del totale provinciale;
anche l’occupazione si concentra in prevalenza nei servizi che impiegano quasi il 60% della forza
lavoro.
Il sistema produttivo milanese si caratterizza per la significativa presenza di micro-aziende che
rappresentano l’88% del totale. Rispetto alla realtà provinciale e italiana, nel comune è più alta la
diffusione di imprese di media e grande dimensione (con più di 50 addetti), che arrivano a coprire il
3% circa del totale contro il 2% della provincia e lo 0,7% nazionale. Milano si conferma, quindi, città
globale e centro pulsante dell’economia del Paese, destinazione ideale per le sedi di importanti
marchi italiani e di grandi multinazionali estere.
Le medie e grandi imprese, inoltre, forniscono un consistente contributo all’occupazione cittadina:
959mila addetti, pari al 73% del totale, di cui oltre la metà lavora in quelle con più di 250 addetti.
Le imprese milanesi hanno sviluppato una forte specializzazione in alcuni importanti segmenti del
terziario ad alto valore aggiunto e in particolare nei servizi professionali, nelle attività di noleggio e
di supporto alle imprese, nella finanza, nei servizi d’informazione e comunicazione e
nell’immobiliare; si distingue anche la specializzazione nella sanità e assistenza sociale e nelle
attività artistiche e d’intrattenimento.
Nonostante la crisi economica, la dinamica delle attività produttive mostra un territorio ancora vitale, con una tenuta delle imprese attive.
Nel 2012 l’andamento demografico della natalità e mortalità delle imprese milanesi è stato positivo:
le nuove iscrizioni sono state 13.602 a fronte di 9.112 cancellazioni, generando un saldo positivo di
4.590 unità. È importante osservare, però, che nell’ultimo anno l’aumento di nuove imprese (1,1%)
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è stato inferiore di quello delle cessazioni (8,1%). Segnale, quest’ultimo, delle difficoltà delle imprese
a sopravvivere in questo lungo periodo di crisi.
Considerando gli ultimi quattro anni, 2009-2012, il numero delle imprese operanti nel comune ha
mostrato una contrazione contenuta, pari allo 0,6% (poco più di mille aziende). Il risultato è stato,
però, peggiore di quanto osservato nell’intera provincia (+0,1%) e nella regione (-0,2%).
A livello settoriale, il manifatturiero è il comparto che ha perso di più (-8,3%). Fra le attività terziarie,
hanno mostrato segni di sofferenza le attività immobiliari (-5,5%), quelle dei trasporti e della
logistica (-1,8%), mentre sono risultati i più attivi i servizi professionali alle imprese (+5,2%), le
attività di noleggio e i servizi di supporto alle imprese (+8,8%), gli alberghi e ristoranti (+11,8%) e la
finanza (+6,8%).
IL MERCATO DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA A MILANO – II SEMESTRE 2012
Il mercato degli immobili d’impresa non mostra ancora segnali di ripresa: a fronte di un’offerta crescente, la domanda continua a contrarsi, il numero di transazioni e i prezzi diminuiscono.
Nel corso del secondo semestre 2012 la produzione di nuovi spazi direzionali a Milano è risultata
particolarmente bassa. L’anno, inoltre, si è chiuso con un livello di investimenti in uffici tra i più bassi
degli ultimi quattro anni.
Il numero delle compravendite di unità immobiliari ad uso ufficio sono diminuite portando il tasso di
rotazione degli spazi direzionali (IMI) sotto il 2% rispetto al 4% medio degli anni 2000-2007.
Riguardo al mercato della locazione, la scarsa capacità di assorbire sia l’offerta preesistente (spesso
di modesta qualità) sia quella di nuova realizzazione si è espressa nella crescita del tasso di sfitto che
nel secondo semestre del 2012 ha raggiunto l’11,3%.
Anche il mercato degli immobili del settore industriale continua a permanere in fase recessiva. Ad
un lieve ampliamento dell’offerta di vendita ha fatto riscontro una marcata diminuzione della
domanda e una progressiva contrazione dell’attività transattiva.
Dall’inizio della crisi ad oggi il numero di compravendite di capannoni industriali è più che
dimezzato, portando il tasso di rotazione a scendere progressivamente fino ad attestarsi poco sopra
l’1% (nel 2008, anno in cui il mercato ha toccato il picco più alto, l’IMI era pari al 2,6%).
Complessivamente analoga è la situazione sul versante locativo dove i tempi medi necessari per la
locazione si sono progressivamente ampliati e il numero di nuovi contratti stipulati è stato piuttosto
contenuto.
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Contrazione dei valori immobiliari e significativi ribassi dei canoni di locazione sia degli uffici che dei capannoni.
La persistente debolezza del mercato immobiliare si è tradotta nella contrazione dei valori
immobiliari di compravendita e, in misura più marcata, nei canoni di locazione.
Nel primo semestre 2013 il prezzo medio degli uffici nel comune di Milano è stato di 2.611 €/mq, in
diminuzione rispetto all’anno precedente del 4%. Variazioni più significative hanno caratterizzato il
mercato delle locazioni: il canone di affitto degli uffici è diminuito del 9,2% attestandosi su un valore
medio di 104 €/mq/anno
Riguardo agli uffici in stabili direzionali, il prezzo di vendita in un anno è sceso del 3,8% per fermarsi
sul prezzo di 3.061 €/mq. I canoni di locazione hanno evidenziato contrazioni del 10,8% e un costo
medio di 191€/mq/anno.
A Milano, il prezzo medio di vendita dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati è stato di 957 €mq,
in diminuzione del 3,5% rispetto all’anno precedente; mentre i prezzi dei capannoni/opifici vecchi
hanno avuto una contrazione marginale dell’1,1% e si sono attestati su un valore medio di 688
€/mq. Complessivamente, i canoni di locazione dei capannoni/opifici sono diminuiti dell’8,1%
fermandosi su un valore medio di 43 €/mq/anno.
I depositi/magazzini del comune di Milano, nel primo semestre 2013, sono stati compravenduti ad
un prezzo medio di 851 €/mq, inferiore del 4,7% rispetto all’anno precedente. Ancora più marcata è
stata, invece, la contrazione dei canoni di locazione che è stata pari al 14,7% con un canone medio di
36 €/mq/anno.
Infine, i prezzi dei laboratori a Milano sono diminuiti in un anno del 4,9% fermandosi su un valore
medio di 1.300 €/mq. Anche in questo caso la contrazione dei canoni di locazione è più marcata e
pari all’8,9% attestandosi su un valore medio di 54 €/mq/anno.
La previsione è di una diminuzione dei prezzi fino al 2015 sia per gli uffici che per i capannoni industriali.
I prezzi del mercato degli uffici nel comune di Milano sono previsti ancora in flessione sostenuta fino
al 2014 per poi quasi stabilizzarsi nel 2015 (ultimo anno di previsione).
Nel mercato dei capannoni, invece, le stime dei prezzi a Milano permangono negative fino al 2015,
anche se la flessione sembra rallentare nell’ultimo anno della previsione.
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Comune di Milano – Previsioni dei prezzi medi di uffici e capannoni industriali (variazioni % annuali)
2012 2013 2014 2015
Prezzo medio di uffici -3,8 -4,0 -2,6 -0,2
Prezzo medio di capannoni industriali -4,3 -4,1 -3,0 -1,4
Fonte: Nomisma
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3. GUIDA ALLA LETTURA
L’analisi riporta i valori di mercato degli immobili d’impresa nel Comune di Milano. I dati presentati
sono estratti dalla Rilevazione dei Prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia n°43,
riferita al I semestre 2013.
Nella identificazione del prezzo si è tenuto conto della media, scartando le quotazioni relative a
particolari fattispecie di punte massime o minime. Pertanto, i prezzi - espressi in euro/mq e riferiti
alle superfici commerciali1 - hanno carattere indicativo; possono essere incrementati o diminuiti
fino al 30% in relazione al particolare stato di diritto, di conservazione, alla qualità e all’ubicazione
dell’immobile. Si sottolinea come la determinazione del prezzo di alienazione e locazione del
prodotto immobiliare, per la peculiarità di ogni singola unità, abbisogna dell’apporto di specifiche
conoscenze ed esperienze professionali di operatori del settore.
I valori di mercato riportati nel presente documento intendono costituire un ausilio informativo per i
privati e un supporto indicativo per gli operatori.
Di seguito sono indicate le tipologie immobiliari oggetto di analisi.
Nell’indicazione dei prezzi di compravendita si è proceduto alla suddivisione del Comune di Milano
in 4 cerchie: Centro Storico, Bastioni, Circonvallazione e Decentramento.
Per arrivare a un maggiore livello di dettaglio queste macroaree, ad eccezione del Centro Storico,
per le già ridotte dimensioni, sono ulteriormente suddivise in settori: Nord, Est, Sud e Ovest.
I canoni di locazione sono riferiti alle 4 macroaree delle cerchie, non suddivise in settori.
1 In funzione della specifica tipologia immobiliare sono individuabili diverse modalità per la determinazione della superficie
commerciale.
Destinazione d’uso Categoria catastale
Uffici A/10
Uffici in stabili direzionali A/10 - /D8
Capannoni/opifici nuovi o ristrutturati D/1-D/7
Capannoni/opifici vecchi D/1-D/7
Depositi/magazzini senza permanenza di persone C/2
Laboratori con permanenza di persone C/3
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Mappa 1 – Suddivisione del Comune di Milano nelle zone di rilevazione identificate da OSMI Borsa Immobiliare
Fonte: Rilevazione dei Prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia di OSMI Borsa Immobiliare in collaborazione con F.I.M.A.A. Milano
LEGENDA
Le cerchie in cui è suddiviso il Comune di Milano sono:
- Centro, delimitato da tratto bianco continuo; - Bastioni, delimitati da tratteggio di pallini bianchi; - Circonvallazione, delimitata da tratteggio di stanghette bianche; - Decentramento, la porzione di territorio compresa tra la Circonvallazione e i confini urbani.
I settori in cui è suddiviso il Comune di Milano sono:
- Nord, indicato con colorazione grigia; - Est, indicato con colorazione arancione; - Sud, indicato con colorazione verde; - Ovest, indicato con colorazione giallo scuro.
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4. LE ATTIVITÀ ECONOMICHE NEL COMUNE DI MILANO
A cura della Camera di Commercio di Milano
4.1 Le imprese
Lo scopo di questo paragrafo è quello di illustrare brevemente le caratteristiche del sistema
produttivo del comune di Milano, di mettere in evidenza quali sono i suoi settori più rappresentativi
e di tracciare le principali trasformazioni avvenute negli ultimi anni.
Le imprese operanti nel territorio cittadino al 31 dicembre 2012 sono 164.475 e rappresentano oltre
la metà di quelle localizzate nell’intera provincia milanese (57,7%) e un quinto delle lombarde.
A livello settoriale, si evidenzia una forte prevalenza dei servizi rispetto alla manifattura:
rispettivamente 90.955 e 14.241 aziende attive, pari al 55,3% e all’8,7% del totale. Un peso rilevante
è rappresentato anche dal commercio che conta oltre 38mila unità, un quarto del sistema. Il
comune risulta dunque, com’era ovvio attendersi, ancora più terziarizzato dell’intera provincia, che
già di per sé si distingue per questo aspetto nel contesto regionale e nazionale (nella provincia,
servizi e commercio insieme raggruppano il 73% del totale).
Gli addetti alle imprese cittadine sono invece più di 1milione300mila, pari al 70% del totale
provinciale; anche in questo caso, la maggiore concentrazione si riscontra nei servizi (59,5%), seguiti
dal commercio (17,6%) e dal comparto manifatturiero, che conta oltre 226mila addetti, pari al 17,3%
del totale2.
Dal punto di vista dimensionale, il sistema produttivo metropolitano si caratterizza per una
prevalente diffusione di micro-aziende, che rappresentano l’88,2% del totale, un dato che rispecchia
il panorama imprenditoriale italiano, fatto appunto di piccole realtà, ma che si distingue perché tale
quota è decisamente più contenuta rispetto alla media nazionale (94%) e a quella provinciale
(90,5%); di contro, è più elevata la diffusione di aziende di media e grande dimensione (con più di 50
addetti), che infatti arrivano a coprire il 2,9% del totale contro il 2% della provincia e lo 0,7%
nazionale3. Ciò è tipico delle economie più mature e solide, fortemente terziarizzate e dove più
diffusa è la presenza di grandi operatori, di società quotate, di gruppi bancari e finanziari e delle più
importanti multinazionali. Inoltre, sono proprio le medie e le grandi a fornire il contributo decisivo in
2 I dati sugli addetti qui utilizzati sono di fonte INPS e vengono comunicati trimestralmente al Registro delle Imprese delle
Camere di Commercio. Tali addetti sono attribuiti alla sede dell’impresa e non distribuiti nelle varie unità locali dove l’addetto lavora.
3 Tali percentuali si riferiscono alle imprese con addetti dichiarati, che nel comune di Milano sono 96.228, mentre sono
68.247 quelle per le quali non sono disponibili informazioni sugli addetti.
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termini occupazionali all’economia cittadina: 959mila addetti, pari al 73% del totale, di cui oltre la
metà attribuibile a quelle con più di 250 addetti (55,8%).
A conferma della più complessa struttura imprenditoriale comunale ci sono anche i dati sulla
distribuzione delle forme giuridiche: le società di capitale sono quasi 80mila, il 48% del totale (nella
media provinciale, tale quota, che è già più rilevante di quanto accada a livello regionale o nazionale,
è pari al 38%); nel complesso le forme societarie raggiungono quasi i due terzi delle imprese
operanti, mentre le ditte individuali, che pure mantengono un ruolo importante nella compagine
locale, sono poco meno di un terzo del totale.
Tavola 1 – Popolazione*, densità abitativa e produttiva nel comune di Milano e nella provincia di
Milano (anno 2012)
Popolazione Superficie
totale (Km2)
Densità abitativa
Densità imprese
Densità addetti
Comune di Milano 1.247.379 181,67 6.866,08 905,34 7.210,94
Provincia di Milano 3.057.455 1.575,65 1.940,44 180,82 1.183,60 Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Infocamere * Popolazione residente al 1 dicembre 2012 (dati provvisori)
Tavola 2 – Imprese attive e addetti per settore di attività nel comune di Milano (anno 2012, valori assoluti)
Imprese
attive Addetti
Agricoltura, silvicoltura e pesca 1.055 2.435
Attività estrattiva 47 528
Attività manifatturiere 14.241 226.622
Fornitura di energia 828 5.963
Fornitura di acqua, reti fognarie 187 2.815
Costruzioni 17.803 59.941
Commercio 38.884 230.412
Servizi 90.955 779.850
Imprese non classificate 475 1.465
Totale 164.475 1.310.031
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
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Tavola 3 – Imprese attive e addetti del comparto servizi nel comune di Milano (anno 2012, valori
assoluti)
Imprese attive Addetti
Trasporto e magazzinaggio 6.635 84.249
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 9.872 83.712
Servizi di informazione e comunicazione 9.336 136.230
Attività finanziarie e assicurative 5.992 56.902
Attività immobiliari 22.606 23.719
Attività professionali, scientifiche e tecniche 18.402 86.046
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 7.369 243.160
Istruzione 1.167 7.076
Sanità e assistenza sociale 1.285 29.931
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 2.142 10.862
Altre attività di servizi 6.149 17.963
Totale servizi 90.955 779.850
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Tavola 4– Imprese attive e addetti del comparto manifatturiero nel comune di Milano (anno 2012,
valori assoluti)
Imprese attive Addetti
Alimentari e bevande 831 18.538
Tessile 469 8.958
Abbigliamento 1.683 10.401
Articoli in pelle 395 2.358
Industria del legno e dei prodotti in legno 413 1.664
Carta e prodotti di carta 216 5.682
Stampa e riproduzione di supporti registrati 1.018 4.862
Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione 40 2.123
Prodotti chimici 604 22.852
Farmaceutici di base 180 14.252
Gomma e materie plastiche 458 9.552
Altri prodotti della lavorazione di minerali 397 3.862
Metallurgia 203 26.389
Prodotti in metallo (esclusi macchinari) 1.723 17.579
Computer e prodotti di elettronica 830 12.485
Apparecchiature elettriche 680 20.724
Macchinari ed apparecchiature nca 1.328 27.244
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 110 4.391
Altri mezzi di trasporto 134 1.190
Mobili 423 2.352
Altre industrie manifatturiere 1.593 6.647
Riparazione, manutenzione e installazione di macchine 513 2.517
Totale manifatturiero 14.241 226.622
Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
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Grafico 1 – Distribuzione percentuale delle imprese del comune di Milano per settore (anno 2012)
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Grafico 2 – Distribuzione percentuale degli addetti alle imprese del comune di Milano per settore (anno 2012)
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
0,6%
8,7% 0,6%
10,8%
23,6%
55,3%
Agricoltura, silvicolturapesca
Attività manifatturiere
Altre attività industriali
Costruzioni
Commercio
Servizi
0,2%
17,3%
0,7%
4,6%
17,6% 59,5%
Agricoltura, silvicolturapesca
Attività manifatturiere
Altre attività industriali
Costruzioni
Commercio
Servizi
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Grafico 3 – Imprese attive con addetti dichiarati per classe di addetti e area geografica (anno 2012 - valori percentuali)
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Grafico 4 – Imprese attive per forma giuridica nel comune di Milano (anno 2012 – valori assoluti e percentuali)
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Comune diMilano
Provincia diMilano
Lombardia Italia
oltre 250 addetti 0,6% 0,4% 0,2% 0,1%
da 50 a 249 addetti 2,3% 1,6% 1,1% 0,6%
da 10 a 49 addetti 8,9% 7,5% 6,8% 5,3%
fino a 9 addetti 88,2% 90,5% 91,9% 94,0%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
79.970 48,6%
25.575 15,5%
53.106 32,3%
5.824 3,5%
Società di Capitale
Società di Persone
Imprese Individuali
Altre Forme
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4.2 Il bilancio demografico delle imprese
I dati sulla natalità e la mortalità delle imprese milanesi mostrano nel 2012 un bilancio nel
complesso incoraggiante: le nuove iscrizioni sono state 13.602 a fronte di 9.112 cancellazioni,
generando un saldo positivo di 4.590 unità, che ha senza dubbio contribuito positivamente al
risultato medio provinciale (+5.976), ma che appare in contrazione rispetto al trend degli ultimi tre
anni. Un calo generato sia dalla diminuzione delle iscrizioni (-1,1% rispetto all’anno precedente) che
dal parallelo aumento delle cessazioni (+8,1%). E’ importante precisare che, nel calcolo dei saldi tra
iscritte e cessate e, conseguentemente, dei tassi di crescita, si prendono in considerazione le
cancellazioni di imprese al netto di quelle d’ufficio, che a partire dal 2006 vengono effettuate
annualmente dalle Camere di Commercio. Tali cancellazioni sono finalizzate all’eliminazione delle
imprese non più operative ma ancora figurativamente iscritte al Registro delle Imprese. Queste
vengono tolte dalle elaborazioni proprio per misurare il reale andamento della dinamica
imprenditoriale e annullare l’effetto di questi interventi di tipo puramente amministrativo.
L’incremento delle cessazioni (al netto di quelle d’ufficio), di cui si diceva, è un elemento da tenere
sotto osservazione perché evidenzia le difficoltà delle imprese a sopravvivere in un momento di crisi
che pare non trovare soluzione. Le tipologie imprenditoriali interessate da una più elevata mortalità
sono le ditte individuali, mentre a livello settoriale i servizi (in particolare le attività professionali e
immobiliari), che registrano oltre il 47% delle cessazioni dell’anno, seguiti dal commercio e dalle
costruzioni, due segmenti che da tempo sono esposti ai rovesci della congiuntura economica
negativa. Nonostante ciò, è alta la voglia di fare impresa dei milanesi tanto che i saldi in questi ultimi
quattro anni si sono sempre mantenuti positivi, come accade del resto nell’intera provincia, spesso
in controtendenza rispetto alle altre aree geografiche.
Il tasso di crescita del 2012 si conferma quindi positivo: +2,1%, dato superiore alla stessa media
provinciale (+1,7%), sebbene in calo rispetto agli ultimi due anni, come si registra a tutti i livelli
territoriali.
15
Grafico 5 – Iscrizioni, cessazioni (al netto di quelle d’ufficio) e saldi nel comune di Milano (anni 2009-2012 – valori assoluti)
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Tavola 5 – Iscritte e cessate (al netto delle cessate d’ufficio) per settore nel comune di Milano (anni 2009-2012 - valori assoluti)
Iscritte
Cessate (al netto delle cessate d’ufficio)
2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012
Agricoltura 39 37 16 39 61 53 46 51
Estrazione di minerali 0 0 0 1 6 0 3 2
Attività manifatturiere 421 417 399 459 685 653 619 712
Fornitura di energia 40 73 55 112 19 34 47 53 Fornitura di acqua; reti fognarie 10 2 3 2 7 11 5 5
Costruzioni 1.079 1.021 1.028 1.038 1.024 932 847 977
Commercio 1.967 2.000 1.799 2.031 2.209 2.110 2.083 2.119
Trasporto e magazzinaggio 272 212 177 188 331 336 299 336
Servizi alloggio e ristorazione 571 533 505 504 518 504 482 499 Servizi di informazione e comunicazione 391 403 399 368 402 381 390 415 Attività finanziarie e assicurative 261 312 319 349 313 299 299 351
Attività immobiliari 552 485 444 389 692 617 630 609 Attività professionali, scientifiche e tecniche 896 942 872 877 793 833 916 1.004
Noleggio, agenzie di viaggio 331 347 377 433 333 341 336 407
Istruzione 39 45 45 58 47 44 38 48
Sanità e assistenza sociale 19 17 21 31 39 40 36 41 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 98 92 87 94 74 85 96 105
Altre attività di servizi 429 493 307 379 375 424 403 501
Imprese non classificate 6.041 6.955 6.895 6.250 956 996 853 877
Totale 13.456 14.386 13.748 13.602 8.884 8.694 8.428 9.112
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
13.456 14.386
13.748 13.602
8.884 8.694 8.428 9.112
4.572
5.692 5.320 4.490
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
2009 2010 2011 2012
iscritte
cessate
saldi
16
Grafico 6 – Tassi di crescita per area geografica (anni 2010-2012 – valori percentuali)4
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
4.3 La specializzazione produttiva di Milano
Gli indici di specializzazione ci possono aiutare a comprendere meglio le specificità del sistema
produttivo del comune di Milano rispetto all’intero contesto provinciale. Tali indici misurano, infatti,
in termini di addetti, il peso dei principali settori economici cittadini confrontati con la media della
provincia: se il coefficiente è uguale a 1, il comparto considerato avrà la stessa consistenza in
entrambe le zone, se invece tale valore è maggiore o minore di 1 si metterà in evidenza la
specializzazione o la despecializzazione in quell’ambito.
I dati segnalano una netta specializzazione del comune nei segmenti del terziario, in particolare nei
servizi professionali, nelle attività di noleggio e di supporto alle imprese, nella finanza, nei servizi
d’informazione e comunicazione e nell’immobiliare; si distinguono anche la sanità e l’assistenza
sociale e le attività artistiche e di intrattenimento. Di contro, si rileva una più marginale
qualificazione nei settori industriali (manifattura e costruzioni) e nel commercio, nonostante Milano
sia un importante polo commerciale e rinomata capitale dello shopping; nei servizi, infine, sono
poco caratterizzanti la componente trasporto e magazzinaggio, trattandosi di aziende che trovano
un più facile insediamento nel territorio extra-urbano, e l’istruzione.
Gli indicatori mettono in luce ancora una volta l’intensa terziarizzazione di una città che è capoluogo
di una provincia che già si differenzia fortemente per la concentrazione di aziende operanti nei
4 Il tasso di crescita è così calcolato: [iscritte(t)– cessate(t) (al netto delle cancellazioni d’ufficio)] /registrate (t-1) x 100.
2,6%
2,4%
2,1% 2,3% 2,2%
1,7%
1,3% 1,2%
0,6% 1,0%
0,8% 0,3%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
2010 2011 2012
Comune di Milano Provincia di Milano Lombardia Italia
17
servizi e per i relativi addetti. La specializzazione di Milano è certamente più evidente se si confronta
il comune con aree tradizionalmente più industriali come la Lombardia o l’Italia nel suo insieme,
perché i coefficienti risultano superiori a 2, in particolar modo nel settore informazione e
comunicazione e nelle attività professionali e di supporto alle imprese, dove Milano può vantare una
leadership incontrastata.
Tavola 6 – Indici di specializzazione produttiva del comune di Milano rispetto alla struttura produttiva della provincia di Milano, della regione Lombardia e dell’Italia (addetti alle imprese; anno 2012)
Settori
Indici di specializzazione del comune di Milano
sulla provincia
sulla Lombardia
sull'Italia
Attività manifatturiere 0,87 0,63 0,76
Costruzioni 0,74 0,51 0,44
Commercio 0,87 0,96 0,89
Trasporto e magazzinaggio 0,92 1,15 0,97
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 1,01 0,92 0,70
Servizi di informazione e comunicazione 1,19 2,00 3,36
Attività finanziarie e assicurative 1,23 1,49 1,29
Attività immobiliari 1,14 1,34 1,55
Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,20 1,63 2,35
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
1,27 2,00 2,97
Istruzione 0,97 0,77 0,72
Sanità e assistenza sociale 1,06 0,73 0,77
Attività artistiche, sportive e di intrattenimento 1,06 1,04 0,68
Fonte: elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
4.4 Evoluzione della struttura produttiva5
Nel periodo 2009-20126 il numero delle imprese operanti nel comune di Milano è calato dello 0,6%,
una diminuzione tutto sommato contenuta considerato il momento congiunturale avverso ma
peggiore rispetto all’andamento della provincia nel suo complesso (+0,1%) e alla media lombarda
(-0,2%). A questo risultato (apparentemente in contraddizione con i dati relativi alla nati-mortalità
delle imprese) hanno contribuito anche le cancellazioni d’ufficio a cui si è già accennato. Infatti, le
5 Questa breve analisi riguarda solo la dinamica delle imprese e non gli addetti. L’informazione sugli addetti più aggiornata
a nostra disposizione riguarda solo gli ultimi due anni, ma trattandosi di una fonte dati molto giovane che va arricchendosi progressivamente, non si ritiene utile analizzare le variazioni intervenute tra il 2012 e il 2011 che potrebbero riportare risultati legati, per l’appunto, più a un implementazione della banca dati che a un reale andamento economico.
6 Analizziamo qui l’arco temporale 2009-2011 per consentire un raffronto omogeneo tra i diversi settori essendo stata
introdotta a partire dal 2009 la nuova classificazione ATECO 2007.
18
operazioni di pulizia degli archivi camerali rispetto alle imprese non più operative, ma che non
hanno mai dichiarato di avere cessato l’attività, comporta necessariamente una riduzione dello
stock delle imprese. Basti pensare che nel 2012 le cessate d’ufficio nel comune di Milano sono state
oltre 5mila e nel quadriennio 2009-2012 hanno superato abbondantemente le 25mila unità.
Pur tenendo presente questi aspetti, l’analisi ci mostra che, in termini assoluti, sono più di mille le
aziende mancanti all’appello. A livello settoriale, il manifatturiero risulta essere il segmento che ha
perso più posizioni (-8,3%), mentre le costruzioni, che pure versano in una crisi profonda, registrano
una singolare variazione percentuale positiva (+2,7%), che si spiega probabilmente con la varietà dei
segmenti che compongono il comparto (dalla costruzione di edifici residenziali e non ai lavori di
ingegneria civile, all’installazione di impianti, al completamento e finitura di edifici), con le basse
barriere d’ingresso che caratterizzano da sempre l’edilizia e con l’iniziativa imprenditoriale dei
cittadini extracomunitari che rimane vivace. È tutto sommato positivo anche l’andamento del
commercio (+0,5%), che pure è contrassegnato da una notevole turbolenza in termini di nati-
mortalità. Per quanto riguarda il terziario, soffrono le attività immobiliari (-5,5%), come era naturale
aspettarsi vista la crisi del mattone dopo il boom degli anni pre-crisi, e quelle legate ai trasporti e
alla logistica (-1,8%), mentre appaiono in salute i servizi professionali alle imprese (+5,2%), le attività
di noleggio, agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+8,8%), ma anche gli alberghi e
ristoranti (+11,8%) e la finanza (+6,8%), praticamente tutti i segmenti che più specializzano Milano e
che contribuiscono alla sostanziale tenuta del sistema imprenditoriale in questa difficile fase
economica.
19
Tavola 7 – Variazione delle imprese attive del comune di Milano (anni 2009-2012 – valori percentuali)
Variazione %
2012/2009
Settori Imprese attive
Agricoltura, silvicoltura pesca -8,2%
Attività estrattive -24,2%
Attività manifatturiere -8,3%
Fornitura di energia 134,6%
Fornitura di acqua; reti fognarie 4,5%
Costruzioni 2,7%
Commercio 0,5%
Trasporto e magazzinaggio -1,8%
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 11,8%
Servizi di informazione e comunicazione 2,7%
Attività finanziarie e assicurative 6,8%
Attività immobiliari -5,5%
Attività professionali, scientifiche e tecniche 5,2%
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto 8,8%
Amministrazione pubblica e difesa 0,0%
Istruzione 13,1%
Sanità e assistenza sociale 15,7%
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 8,8%
Altre attività di servizi 4,7%
Imprese non classificate -87,4%
Totale -0,6%
Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
Le mappe qui di seguito riprodotte mostrano l’attuale distribuzione spaziale delle imprese
dell’industria, del commercio e dei servizi nel territorio del comune. La cosa che appare subito
evidente è la maggiore concentrazione di tutti i settori esaminati nelle aree centrali e questo si
spiega con l’aver considerato sia le sedi legali delle imprese (dato indispensabile per non escludere
le aziende unilocalizzate), che tendono a situarsi nelle zone più prestigiose, magari con uffici di
rappresentanza o semplicemente perché domiciliate presso gli studi notarili (è questo il caso delle
più piccole), sia le loro unità locali. Pur tenendo conto di questi elementi che portano a sovrastimare
il carico localizzativo nelle zone più centrali di Milano, soprattutto quando si guarda all’industria, si
possono fare le seguenti brevi osservazioni: il commercio, al di là dell’alto addensamento nel centro
storico e nell’area strettamente adiacente, che però è assolutamente plausibile, ha una diffusione
abbastanza omogena in tutta la regione urbana, ma presenta alcune nicchie a più alta densità
sull’asse nord-est (Buenos Aires – Città Studi) e sud-ovest (corso Vercelli – via Washington), mentre
risultano meno commerciali la zona di San Siro, primariamente residenziale, e la Bicocca, di recente
20
sviluppo; i servizi, gravitano anch’essi fortemente nella Cerchia dei Bastioni, con una ripartizione che
ricalca quasi fedelmente quella del commercio, fatta salva una minore consistenza nelle zone più
periferiche, in particolare nord-occidentali; l’industria, infine, si sviluppa in particolare verso la
vecchia area industriale del nord di Milano e a sud (Gratosoglio-Quintosole).
Mappa 2 – Imprese e unità locali del settore commercio nel comune di Milano (anno 2013)
Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano e Assolombarda su dati
Infocamere-Ulisse
21
Mappa 3 – Imprese e unità locali del settore servizi nel comune di Milano (anno 2013)
Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano e Assolombarda su dati
Infocamere- Ulisse
Mappa 4 – Imprese e unità locali del settore industriale nel comune di Milano (anno 2013)
Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano e Assolombarda su dati
Infocamere- Ulisse
22
5. LE TRASFORMAZIONI DELLA CITTÀ
A cura di Assolombarda e Nomisma
5.1 Lo strumento della trasformazione: il PGT di Milano
Dal 21 novembre 2012, dopo la doppia approvazione, ad opera della Giunta Moratti prima, e di
quella Pisapia successivamente, Milano è dotata del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT)7,
che ha definitivamente archiviato il PRG del 1980.
Più di qualunque altro Piano dei comuni della provincia milanese, quello di Milano ha interpretato in
modo innovativo i dettami della LR 12/2005, introducendo diverse novità di seguito sintetizzate.
La più rilevante e in forte discontinuità rispetto all’azzonamento dei vecchi piani regolatori è senza
dubbio l’indifferenza funzionale, ovvero la facoltà di insediare qualsiasi destinazione d’uso nel
tessuto urbano consolidato senza alcuna esclusione o distinzione né un rapporto percentuale
definito, fatta eccezione per le verifiche di compatibilità e della qualità dei suoli.
Sulla base di questo principio, è sempre ammesso il cambio di destinazione d’uso tra funzioni
urbane (residenza, commercio, produttivo, terziario, servizi privati) con mantenimento della Slp
esistente, con la sola esclusione dei mutamenti da produttivo verso altre funzioni in aree di
intervento superiori a 5.000 mq.
La seconda innovazione consiste nell’attribuzione di un Indice di Utilizzazione territoriale unico –
pari a 0,35 mq/mq - a tutte le aree del tessuto urbano consolidato, a pertinenza diretta e indiretta,
in maniera indifferente alla destinazione funzionale dei suoli. Si tratta di una scelta importante in
termini di parità di trattamento, attraverso la quale l’Amministrazione Comunale punta anche
all’acquisizione gratuita delle pertinenze indirette (aree destinate a verde urbano, infrastrutture,
depositi ed edilizia residenziale sociale, corrispondenti a 4,1 milioni di mq), a cui è assegnato l’indice
unico perequativo in cambio della cessione.
Alle regole della perequazione sono associate ulteriori regole per permettere lo sviluppo di
volumetrie aggiuntive che l’amministrazione attribuisce per il perseguimento di obiettivi condivisi.
Tali premialità sono legate all’efficienza energetica degli edifici, al recupero di edifici di interesse
storico e artistico, alla tutela delle attività produttive esistenti, alla promozione di procedure
concorsuali.
7 Per consultare gli elaborati cartografici del Piano, è possibile utilizzare il servizio fornito dall’Ordine degli
Architetti della Provincia di Milano all’indirizzo http://pgtmilano.ordinearchitetti.mi.it/. La documentazione completa è invece disponibile sul sito del Comune di Milano, nella sezione dedicata al PGT accessibile direttamente dalla home page.
23
La densificazione attorno ai nodi delle reti di trasporto pubblico, in cui l’indice di Utilizzazione
territoriale massimo pari a 1 mq/mq deve essere obbligatoriamente raggiunto, pone finalmente
Milano in linea con le altre città europee, verso “la costruzione di quella città multicentrica, in
alternativa allo sviluppo esclusivamente radiale»8 che ha contraddistinto la dotazione di servizi di
Milano sino ad oggi.
La quinta novità consiste nell’attivazione del meccanismo di sussidiarietà nella gestione dei servizi,
affiancando i privati - mediante un sistema di accreditamento - al soggetto pubblico per migliorare
l’offerta complessiva dei servizi di interesse pubblico e generale.
La combinazione delle regole richiamate permette dunque di intervenire nei tre differenti ambiti del
tessuto urbano consolidato-TUC (nuclei di antica formazione-NAF, ambiti contraddistinti da un
disegno urbanistico riconoscibile-ADR e ambiti di rinnovamento urbano-ARU), per i quali il Piano
detta specifiche indicazioni morfologiche volte a garantire la qualità delle trasformazioni. All’interno
del TUC, gli ARU, che si estendono su una superficie di 63.874.921 mq9, corrispondono alle aree a
maggiore potenziale di trasformazione: ricadono in prevalenza in questo ambito, infatti, le aree
industriali del vecchio PRG sia attive che dismesse o sottoutilizzate.
Il Documento di Piano, inoltre, individua 21 Ambiti di trasformazione urbana-ATU per circa 4,6 milioni
di mq di superficie, aree strategiche per il rinnovamento dell’intero tessuto comunale da sottoporre a
pianificazione attuativa.
Risulta infine doveroso sottolineare che l’introduzione delle novità brevemente descritte richiede
l’attivazione di alcuni strumenti (registro delle cessioni dei diritti edificatori, regolamento edilizio,
ecc.), oltre alla riorganizzazione della macchina comunale, che al momento non garantiscono la
piena operatività del Piano.
8 Relazione generale e norme di attuazione del Documento di Piano, pag. 45.
9 Relazione generale e norme di attuazione del Documento di Piano, pag. 268.
24
5.2 I progetti infrastrutturali
Lo sviluppo economico e sociale di un territorio è strettamente correlato alla dotazione
infrastrutturale e al suo potenziamento. Milano è al centro di una vasta regione urbana interessata
da diversi progetti infrastrutturali (vedi report sulle altre Zone), che inevitabilmente ne influenzano
l’accessibilità e hanno ricadute sulla sua attrattività. Al contempo è la stessa città capoluogo ad
essere coinvolta direttamente da programmi di investimento infrastrutturale, necessari a distribuire
in maniera sempre più efficace ed efficiente i grandi flussi di traffico di persone e merci che
quotidianamente genera grazie alla presenza e alla concentrazione di lavoro, sapere e loisir. Sulla
base di tali premesse è utile esaminare lo stato di avanzamento dei lavori in corso e dei progetti
ormai “maturi” e in procinto di essere cantierizzati dei principali interventi di potenziamento
infrastrutturale che ricadono direttamente nella città.
Linea metropolitana 4 Linate-Lorenteggio
Intervento in corso
Il progetto prevede la realizzazione di una metropolitana ad automazione integrale (senza
conducente) che collega lungo un percorso di 14,2 km l'aeroporto di Linate con la stazione FS di
Milano San Cristoforo (sulla linea ferroviaria Milano-Mortara), per un totale di 21 fermate (Linate,
Quartiere Forlanini, Forlanini FS, Argonne, Susa, Dateo, Tricolore, San Babila, Sforza-Policlinico,
Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio, Parco Solari, Foppa, Washington-Bolivar, Tolstoj,
Frattini, Gelsomini, Segneri, San Cristoforo FS) .
I cantieri sono stati aperti all’inizio di giugno 2012 a partire dall’aeroporto di Linate. Per la primavera
del 2015 sarà attivata solo la subtratta Linate-Forlanini FS (dove sarà realizzata una nuova fermata
del passante ferroviario di Milano all’altezza di Via Ardigò) con l’apertura delle due stazioni
omonime. Si prevede che l’intera linea sarà aperta all’esercizio nel 2018.
Linea metropolitana 5 Bignami-San Siro
Intervento in corso
Complessivamente il progetto prevede la realizzazione di una metropolitana ad automazione
integrale (senza conducente) lunga 12,3 km e con 19 stazioni (Bignami, Ponale, Bicocca, Ca’ Granda,
Istria, Marche, Zara, Isola, Garibaldi FS, Monumentale, Cenisio, Gerusalemme, Domodossola FNM,
Tre Torri, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo, San Siro Stadio), che collega la periferia nord di
Milano con Piazza Axum.
25
La tratta Bignami-Zara è in esercizio dal 10 febbraio 2013 mentre la tratta Zara-Garibaldi FS entrerà
in esercizio alla fine del 2013. Per quanto riguarda la tratta Garibaldi FS-San Siro, l’apertura al
traffico è prevista per la primavera del 2015 (con le fermate di San Siro Stadio, San Siro Ippodromo,
Segesta, Lotto, Domodossola FNM) e per l’autunno dello stesso anno (con le fermate Monumentale,
Cenisio, Gerusalemme, Tre Torri).
Collegamento stradale SS 11 e SS 233 (tratta funzionale della cosiddetta Zara-Expo)
Procedure di appalto in corso
Del progetto originario, che prevedeva la realizzazione di una strada trasversale a nord di Milano che
connettesse tra loro i quartieri di Niguarda, Affori, Bovisasca, Quarto Oggiaro, Stephenson e Cascina
Merlata, verrà realizzato solo il lotto 1A tra Via Eritrea e Via Stephenson, per una lunghezza di 1,8
km. Nel mese di aprile 2013 è stato pubblicato il bando per la gara d’appalto con durata dei lavori
prevista di 660 giorni.
Collegamento stradale Molino Dorino – A8
Lavori in corso
Il progetto prevede la realizzazione di una tratta stradale che connette Molino Dorino con Cascina
Merlata (primo lotto) e Cascina Merlata con l’autostrada A8 (secondo lotto). I lavori sono stati
avviati nel luglio 2012 e la conclusione è prevista nella primavera del 2015. E’ allo studio una
variante al progetto per sopperire alla mancata realizzazione del lotto 1B del collegamento stradale
SS 11 e SS 233 (vedi sopra) tra Via Stephenson e Cascina Merlata.
26
5.3 Selezione di interventi di trasformazione
Nelle pagine seguenti è presentata una selezione di progetti di trasformazione urbana destinati per
una quota significativa ad attività economiche (almeno 10 mila mq di Slp (superficie lorda di
pavimento) per gli interventi con mix funzionale o operazioni dimensionalmente più contenute ma
completamente destinate ad attività produttive in senso ampio).
Senza alcuna pretesa di esaustività, il secondo criterio di selezione riguarda la data di immissione di
questi spazi sul mercato. Sono quindi stati inclusi nella rassegna solo gli interventi recentemente
ultimati (nel 2012 o nell’anno in corso) e quelli la cui fine lavori è prevista entro il 2016.
I 14 progetti descritti sono riconducibili a tre categorie di intervento:
- trasformazione: interventi di ristrutturazione urbanistica o sostituzione;
- riqualificazione aree dismesse: interventi su ex aree produttive con consistenti opere di bonifica;
- completamento: interventi di nuova costruzione su aree libere.
La mappa che apre la sezione ne evidenzia la localizzazione diffusa sul territorio comunale, con una
prevalenza dei quadranti settentrionali. Benché si tratti di una selezione ristretta di interventi, la
caratteristica localizzativa emergente delle attività economiche (in particolare terziarie) nel
capoluogo lombardo, sta proprio nella sua diffusione all'interno dell’ambito urbano. Anche Porta
Nuova, il più recente intervento con la maggiore concentrazione di edifici a destinazione terziaria, è
immerso in un contesto urbano multiforme sia per gli usi sia per le caratteristiche del tessuto edilizio
e urbanistico. A Milano non c'è, dunque, un distretto direzionale paragonabile per dimensione e
caratteristiche a quello di altre aree metropolitane internazionali (si pensi alla Défense di Parigi o al
Carnaby Wharf londinese), al contrario, gli interventi destinati ad attività economiche sono
variamente distribuiti nel tessuto urbano, frammisti ad altre funzioni, con elevata possibilità, quindi,
di uno scambio costante fra i diversi livelli di rete di cui è composta la città. Va osservato, inoltre,
come le quote consistenti di terziario che si stanno realizzando anche in zone un tempo considerate
semiperiferiche, stiano sempre più contribuendo ad allargare i confini di quello che viene
identificato come centro della città.
TRASFORMAZIONE
I PROGETTI
RIQUALIFICAZIONE
AREE DISMESSE
COMPLETAMENTO
TRASFORMAZIONE
01_ Porta Nuova
03_ Feltrinelli Porta Volta
05_Via Brera
06_ Porta Vittoria
13_ Parallelo
14_ Palazzo per uffici
RIQUALIFICAZIONE AREE DISMESSE
02_ Enel Porta Volta
04_ Fiera City Life
07_ Portello Nord
08_ La Forgiatura
09_ Affori FNM
11_ I giardini di Lambrate “Everest”
12_ Adriano Marelli
COMPLETAMENTO
10_ Cascina Merlata
01
03
04
06
07
08
10
09
11
12
13
14
05
02
27
01_ PORTA NUOVA
Localizzazione: Via Melchiorre Gioia
Superficie territoriale: 230.338 mq
Promotore iniziale: Hines Italia,
Fondiaria SAI, Comune di Milano
Costo: 2.500 mln €
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2015
Il progetto Porta Nuova, con la trasformazione di oltre 230.000 mq di aree sottoutilizzate, è il più grande
intervento di trasformazione urbana effettuato nel cuore di Milano. Complessivamente il progetto, che si
suddivide nei tre interventi Porta Nuova Garibaldi, Porta Nuova Varesine e Porta Nuova Isola, dovrebbe
sviluppare 345.000 mq di nuove strutture: residenze, spazi commerciali, uffici, spazi culturali, un hotel,
un ampio spazio espositivo, il nuovo polo istituzionale formato dall‟Altra Sede della Regione Lombardia e
dalla nuova sede del Comune di Milano.
Al momento sono stati completati diversi edifici tra cui: la torre Unicredit e la piazza sottostante, parte
delle residenze di Corso Como, lo Showroom commerciale (in P. N. Garibaldi), la torre ad uffici Diamante
e i Diamantini, le Ville di Porta Nuova (in P. N. Varesine), la Piramide per uffici, le residenze dei Giardini,
l‟incubatore per l‟arte (in P. N. Isola). Rispetto al progetto originale sono stati cancellati un hotel, uno
spazio espositivo e il grattacielo del Comune, mentre sono al momento sospesi il museo della moda e il
centro culturale.
Porta Nuova isola
SLP
Residenziale: 22.000 mq
Terziario: 6.300 mq
Commerciale: 850mq
Altro: 2.360 mq
Porta Nuova Garibaldi
SLP
Residenziale: 15.000 mq
Terziario:169.700 mq
Commerciale: 10.000 mq Altro: 35.000 mq
Porta Nuova Varesine
SLP
Residenziale: 33.000 mq
Terziario: 41.000 mq
Commerciale: 7.000 mq
Altro: 3.000 mq
28
02_ ENEL PORTA VOLTA
Localizzazione: Via Ceresio, via Bramante,
via Procaccini
Superficie territoriale: 25.986 mq
SLP
Residenziale: 12.886 mq
Commerciale: 1.400 mq
Terziario: 3.500 mq (ristrutturazione)
Ricettivo: 5.203 mq
Promotore: Immobiliare Porta Volta SpA
Costo: 50 ml €
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2015 uffici; albergo 2016; residenze oltre 2015
03_ FELTRINELLI PORTA VOLTA
Localizzazione: Via Pasubio, viale Crispi
Superficie territoriale: 17.268 mq
SLP
Terziario: 8.480 mq
Altro: 2.120 mq
Promotore:Finaval Immobiliare
Costo: 50 ml €
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: fine 2015
Il Programma interessa un‟area complessiva di 31.305 mq localizzata nel quadrante nord-ovest di
Milano, a ridosso del Cimitero Monumentale e a nord del Parco Sempione.
Il progetto prevede la realizzazione di 19.489 mq di nuova edificazione, destinati a residenza (di cui il
50% a regime convenzionato), a ricettivo e a commerciale, oltre al mantenimento di edifici ad uso
terziario per 12.411 mq, attraverso la ristrutturazione dell‟immobile in stile liberty. Attualmente è stato
completato l‟isolato che ospita il centro moda e a breve sarà pronto il museo nell‟edificio ex-enel; negli
altri isolati sono in corso bonifiche e sono stati richiesti i permessi di costruire.
L'area interessata è quella tra viale Pasubio e viale Crispi, di proprietà della famiglia Feltrinelli da fine
„800, e quella tra viale Montello e Porta Volta, di proprietà del Comune di Milano.
Si tratta di un importante progetto di riqualificazione che porterà alla creazione della nuova sede della
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, con spazi di aggregazione culturale aperti alla città e una
sistemazione dell'area pubblica e verde. Fortemente ispirato alle linee architettoniche lombarde, rivisitate
in chiave attuale, il progetto di Herzog & de Meuron disegna una struttura edilizia composta di due corpi,
che esaltano gli elementi urbanistici e valorizzano l'antica Porta, grazie a due strutture gemelle.
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L‟intervento consiste in una riqualificazione di un edificio di oltre 8.000 mq che occupa il lotto tra via
Brera 21 e via Fiori Chiari. L‟immobile, adibito interamente ad uffici, si inserisce in un contesto nobile,
che ha bisogno di qualità per mantenere il prestigio di una delle zone storiche della città. Per questo è
stata prevista la creazione di attività commerciali ai piani seminterrato e terra che “apriranno” l‟immobile
a nuove relazioni urbane su Via Fiori Chiari.
04_ FIERA “CITYLIFE”
Localizzazione: quartiere storico della fiera
Superficie territoriale: 365.748 mq
SLP
Residenziale: 160.000 mq
Terziario:105.000 mq
Commerciale: 20.000 mq
Promotore: Citylife SpA, società
partecipata da Gruppo Generali e Gruppo
Allianz
Costo: 2.200 mln €
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2016
CityLife è il progetto di riqualificazione dello storico quartiere della Fiera Campionaria di Milano che darà
luogo ad attrezzature d‟interesse generale all‟interno di un grande parco pubblico, e a funzioni urbane
come residenza, terziario e commercio al posto degli originari padiglioni espositivi. La zona ad uffici è
concentrata attorno alla piazza centrale, segnata dalla presenza di tre grattacieli. Al piede di questi
edifici si articola la parte commerciale. Allo stato attuale sono in corso revisioni del progetto iniziale che
comporteranno un ridimensionamento dell‟intero intervento.
05_ VIA BRERA
Localizzazione: via Brera 21
Superficie territoriale: -
SLP
Terziario: 7.200 mq
Commerciale: 800 mq
Promotore iniziale: Gruppo Generali
Costo: -
Strumento attuativo: Convenzione
Stato di avanzamento: completato nel 2013
30
07_ PORTELLO NORD
Localizzazione: Viale Serra
Superficie territoriale: 266.183 mq
SLP
Residenziale: 75.863
Terziario : 48.203 mq
Commerciale: 19.603 mq
Produttivo: 5.098 mq
Altro: 2.959 mq
Promotore: Auredia Srl e Nuova Portello
Srl, Esselunga
Costo: -
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2013
Il PII riguarda un‟area originariamente occupata dallo scalo ferroviario dismesso di Porta Vittoria. Il sito è
in parte di proprietà comunale e in parte di proprietà privata. Il progetto ne prevede la trasformazione
unitaria attraverso la realizzazione di un complesso multifunzionale comprendente, oltre a funzioni
alberghiere, residenziali, commerciali e leisure, la nuova sede della B.E.I.C, la Biblioteca Europea di
Informazione e Cultura. Dal momento che i finanziamenti per la BEIC non sono mai stati stanziati,
l‟amministrazione ha deciso di trasformare temporaneamente in area verde il sedime destinato alla
biblioteca. Il cantiere risulta ultimato per quanto riguarda le opere strutturali. Sono in corso le attività
impiantistiche e le finiture dell'autorimessa e delle residenze e il montaggio delle facciate dell'hotel.
06_ PORTA VITTORIA
Localizzazione: viale Umbria
Superficie territoriale: 137.601 mq
SLP
Residenziale: 21.639 mq
Terziario: 9.686 mq
Commerciale: 18.755 mq
Ricettivo: 14.896 mq
Promotore iniziale: Metropolis S.p.A.,
Risanamento S.p.A.,IPI S.p.A.
Costo: 150 ml € (parti private)
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2014
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Il Progetto Portello, sulle aree dismesse ex Alfa Romeo ed ex Lancia nella zona nord-ovest di Milano, si
inquadra nel processo di riqualificazione di una parte della città in cui si trova anche l‟ex quartiere
fieristico oggetto del progetto. Il cantiere è attivo dal 2001: sono interamente abitate le residenze di Cino
Zucchi (7 edifici), mentre sono in corso di costruzione le torri residenziali su via Traiano. Un edificio per
uffici è occupato da Vittoria Assicurazioni, mentre negli altri due direzionali gli spazi sono ancora sul
mercato. 31
08_ LA FORGIATURA
Localizzazione: Via Varesina, via Raimondi
Superficie territoriale: -
SLP
Terziario: 25.000 mq
Promotore: Realstep Property Management
Costo: 50 ml €
Strumento attuativo: convenzione
Stato di avanzamento: completato nel 2013
Il complesso è un‟ex acciaieria situata in zona Certosa, integralmente trasformata in otto edifici per il
terziario avanzato al fine di creare un nuovo quartiere direzionale concepito come un campus
studentesco, con verde e spazi comuni "abitabili" che invitano alla sosta, allo scambio e alla
comunicazione.
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09_ AFFORI FNM
Localizzazione: Via Taccioli
Superficie territoriale: 79.690 mq
SLP
Residenza: 6.150 mq
Terziario : 8.930 mq
Ricettivo: 15.756 mq
Commerciale: 1.153 mq
Produttivo: 1.350 mq
Altro: 1.868 mq
Promotore: Ferrovienord SpA, Gecofin s.r.l. Unipersonale
Costo: -
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: demolizioni
Fine lavori prevista: 2016
Il progetto prevede la realizzazione nella parte nord dell‟area, in adiacenza alla nuova stazione F.N.M., di
un edificio terziario, un edificio ricettivo e alcune funzioni commerciali. Nella parte sud, invece, sorgerà
un edificio residenziale e alcune attività artigianali. In particolare, a nord gli insediamenti edilizi si
concentreranno in prossimità del nodo di interscambio progettato, a est e a ovest del tracciato. Tra la
stazione ed i nuovi edifici sono previste due piazze ipogee con un collegamento pedonale sottostante la
stazione. Gli spazi alla base degli edifici saranno destinati ad attività commerciali e funzioni compatibili.
32
L‟area di completamento sulla quale sorgerà il nuovo insediamento, a carattere prevalentemente
residenziale, è ubicata nelle vicinanze del polo fieristico di Rho-Pero. All‟interno di un grande parco
attrezzato di 200.000 mq sorgeranno residenze in vendita a libero mercato, agevolate e convenzionate,
oltre che housing sociale; sono previsti, inoltre, l‟inserimento di un centro commerciale, un albergo, un
presidio sanitario e uffici.
10_ CASCINA MERLATA
Localizzazione: Via Gallarate, via Daimler
Superficie territoriale: 524.714 mq
SLP
Residenziale: 323.507 mq
Terziario: 10.000 mq
Commerciale: 45.000 mq
Ricettivo: 15.000 mq
Promotore: Cascina Merlata SpA
Costo: 1.200 ml €
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: fine 2015
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11_ I GIARDINI DI LAMBRATE
“EVEREST”
Localizzazione: via Canzi, via Pitteri
Superficie territoriale: 44.612 mq
SLP
Terziario: 36.097 mq
Produttivo: 19.437 mq
Promotore: Galotti SpA
Costo: -
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: demolizioni
Fine lavori prevista: 2016
Il progetto consiste nel programma di recupero architettonico e paesaggistico dell'area industriale ex
Laminati Colombo attualmente dismessa ed in stato di abbandono, attraverso un intervento di
riqualificazione e recupero atto alla realizzazione di nuove funzioni direzionali e produttive.
33
12_ ADRIANO-MARELLI
Localizzazione: Via Elio Adriano
Superficie territoriale: 306.724 mq
SLP
Residenza: 167.340 mq
Terziario: 21.555 mq
Commerciale: 19.000 mq
Altro: 14.500 mq
Promotore: Adriano 81 (Aedes + Gefim)
Costo: -
Strumento attuativo: PII
Stato di avanzamento: in costruzione
Fine lavori prevista: 2016
L‟intervento di riqualificazione urbana unisce due PII, nello specifico l‟area industriale dismessa “Adriano-
Marelli” e quella “Adriano-Cascina San Giuseppe”. La pianificazione prevedeva la nascita di un quartiere
dotato di standard di elevata qualità, integrato con il sistema a verde già previsto a Est di via Adriano e di
quello a Nord, individuato nel piano regolatore di Sesto San Giovanni. Allo stato attuale risultano
completati gli interventi edilizi, ma non i servizi e tutte le opere di urbanizzazione, a seguito dello
scioglimento della joint-venture tra le due società sviluppatrici avvenuto nel 2010.
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13_ PARALLELO
Localizzazione: Via Santander
Superficie territoriale: -
SLP
Terziario: 14.000 mq
Promotore: Duemme Sgr SpA
Costo: 25 ml €
Strumento attuativo: convenzione
Stato di avanzamento: completato nel 2012
L‟edificio, progettato dall‟architetto Cucinella, si compone di tre piani adibiti a uffici sollevati dal suolo a
un'altezza di 12 metri. Il piano terra è interamente libero e si articola in piazze, percorsi pedonali, spazi
verdi e servizi per gli abitanti. Le significative dimensioni della costruzione sono mitigate dal suo
andamento orizzontale che permette di sfruttare al meglio gli apporti solari. Grazie a un impianto
integrato di 2500 mq di celle fotovoltaiche e 500 mq di pannelli solari termici, l'edificio è stato certificato
Casaclima Classe A. 34
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14_ PALAZZO PER UFFICI
Localizzazione: Via Siusi
Superficie territoriale: -
SLP
Terziario: 5.952 mq
Promotore: Seteci S.C.P.A
Costo: 18.7 ml €
Strumento attuativo: convenzione
Stato di avanzamento: completato nel 2013
Nell‟area compresa tra le vie Siusi, Tolmezzo e Deruta è stato recentemente ultimato un edificio per uffici
che, su una superficie fondiaria di 5.000 mq sostituisce una preesistenza cui erano assegnate altre
funzioni. Sull‟area, precedentemente occupata da magazzini industriali, nel 2009 la proprietà bandisce
una consultazione ad inviti per il progetto di conversione ad uso terziario, poi aggiudicata allo studio
Giussaniarch. Il progetto iniziale è stato modificato a seguito di specifiche richieste della committenza,
che hanno portato a scelte tipologiche e distributive completamente diverse da quelle inizialmente
previste.
35
SLP complessiva attività economiche_741.005 mq
di cui il 70,3% è
destinata a terziario e il
3,5% a produttivo
Tabella comparativa
Di questi progetti,
il 3% di SLP
risulta completata,
mentre oltre il
70% sarà ultimata
tra il 2015 e il
2016
NOME PROGETTO LOCALIZZAZIONE
(quadrante) ST (mq)
SLP FINE LAVORI
RESIDENZA TERZIARIO COMMERCIALE PRODUTTIVO RICETTIVO ALTRO TOTALE (mq)
PORTA NUOVA C 230.338 20,3% 62,9% 5,2% 0,0% 0,0% 11,7% 345.210 2015
ENEL - PORTA VOLTA C 25.986 56,1% 15,2% 6,1% 0,0% 22,6% 0,0% 22.989 2016
FELTRINELLI PORTA VOLTA C 17.268 0,0% 80,0% 0,0% 0,0% 0,0% 20,0% 10.600 2015
FIERA "CITYLIFE" C 365.748 56,1% 36,8% 7,0% 0,0% 0,0% 0,0% 285.000 2016
VIA BRERA C - 0,0% 90,0% 10,0% 0,0% 0,0% 0,0% 8.000 completato
PORTA VITTORIA C 137.601 33,3% 14,9% 28,9% 0,0% 22,9% 0,0% 64.976 2014
PORTELLO NORD NO 266.183 50,0% 31,8% 12,9% 3,4% 0,0% 2,0% 151.725 2013
LA FORGIATURA NO - 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 25.000 completato
AFFORI FNM NO 79.690 17,5% 25,4% 3,3% 3,8% 44,8% 5,3% 35.207 2016
CASCINA MERLATA NO 524.714 82,2% 2,5% 11,4% 0,0% 3,8% 0,0% 393.507 2015
GIARDINI DI LAMBRATE “EVER EST” NE 44.612 0,0% 65,0% 0,0% 35,0% 0,0% 0,0% 55.534 2016
ADRIANO-MARELLI NE 306.724 75,2% 9,7% 8,5% 0,0% 0,0% 6,5% 222.495 2016
PARALLELO SO - 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 14.000 completato
PALAZZO PER UFFICI NE - 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5.952 completato
TOTALE 1.998.864 1.640.195
completato 3%
fine lavori 2013 9%
fine lavori 2014 4%
fine lavori 2015 46%
fine lavori 2016 38%
Residenza 51,1%
Terziario 31,7%
Commerciale 8,8%
Produttivo 1,6%
Ricettivo 3,1%
Altro 3,8%
37
38
6. DIMENSIONE DEL MERCATO DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA E TENDENZE
A cura di Nomisma
Nel corso del secondo semestre del 2012, il mercato direzionale italiano non ha mostrato alcun
segnale di ripresa. Gli investimenti in uffici, infatti, hanno raggiunto la modesta cifra di circa 750
milioni di euro, dato più che dimezzato rispetto agli oltre 1,5 miliardi registrati nel 2011 e nemmeno
paragonabile rispetto ai livelli raggiunti fino al 2007. Alla costante flessione degli investimenti
direzionali ha contribuito la perdurante sfiducia degli investitori internazionali verso l’Italia, in
ragione non soltanto dell’incertezza economica e dell’inadeguatezza del repricing ma, a partire dal
2011, dell’aggravio fiscale scaturito dall’introduzione della nuova tassa sugli immobili (IMU). Il
progressivo allontanamento degli investitori stranieri ha lasciato campo agli investitori nazionali, che
sono stati pressoché gli unici a movimentare il mercato negli ultimi anni in un contesto di crescente
difficoltà del settore. Tuttavia, anche a livello nazionale si è registrata, a partire dal 2010, una
tendenza sempre più accentuata a disinvestire da parte di società del settore e investitori
istituzionali. L’operatività è prevalentemente appannaggio dei fondi immobiliari che, al termine del
2012, hanno garantito circa il 40% degli investimenti. La restante quota è risultata pressoché
equamente ripartita tra investitori privati e grandi imprese.
La presenza di una domanda sempre più rarefatta ha spinto al ribasso i prezzi medi anche nella
seconda parte del 2012. In particolare, sono stati i mercati secondari e periferici, dove l’eccesso di
offerta è più accentuato, a manifestare i ribassi più contenuti, anche se la tendenza negativa ha
riguardato quasi sempre l’intero territorio cittadino.
Analoghe dinamiche hanno caratterizzato il comparto locativo, dove è sempre più forte la pressione
dei conduttori per la rinegoziazione dei contratti in essere su livelli di canoni più contenuti.
Solamente la fascia prime del mercato evidenzia una sostanziale capacità di tenuta dei livelli
raggiunti, seppure in un contesto fortemente deteriorato.
Il 2012 è risultato l’anno peggiore per il mercato degli investimenti corporate milanese. I circa 500
milioni di euro investiti corrispondono a meno di un terzo di quanto movimentato solamente nel
2011. In un quadro di evidente debolezza, il settore direzionale è tornato ad avere un ruolo
preponderante: circa il 70% delle transazioni ha riguardato immobili del comparto, a differenza di
quanto avvenne in anni precedenti quando altre tipologie avevano catalizzato l’interesse della
domanda. Le tipologie di investitori si sono ulteriormente compattate negli ultimi mesi del 2012, al
punto che circa il 60% degli investimenti sono stati effettuati da fondi immobiliari italiani, seguiti da
investitori privati (20,1%) e da fondi internazionali (13,4%). Gli yields, nel secondo semestre del
39
2012, hanno confermato la tendenza al rialzo evidenziata nella prima parte dell’anno che si è
accompagnata ad una flessione dei canoni, sia prime che medi. L’assorbimento di nuovi spazi è
diminuito di circa il 30% rispetto al 2011 e ciò ha comportato un aumento del tasso di sfitto a livello
cittadino, che ha raggiunto l’11,3%. Le difficoltà nell’assorbire sia i nuovi spazi che quelli già
esistenti, hanno spinto gli sviluppatori a ridurre notevolmente la pipeline e a differire molte delle
iniziative in programma, al fine di evitare ulteriori eccessi di offerta.
Nel corso del secondo semestre del 2012, la produzione di nuovi spazi direzionali a Milano si è
fortemente contratta. I circa 50 mila mq immessi sul mercato risultano una quantità piuttosto esigua
se paragonata alle variazioni degli anni precedenti.
Grafico 7 –Stock di uffici a Milano (mq)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Agenzia delle Entrate
Il 2012 si è chiuso con un livello di investimenti in uffici tra i più bassi degli ultimi anni, persino
inferiore a quanto registrato nel 2009. Occorre comunque osservare come anche gli investimenti nel
complesso siano crollati, a testimonianza della debolezza di quasi tutti i comparti immobiliari
cittadini. Unica nota positiva: gli investimenti in uffici sono tornati ad essere la quota maggioritaria
del totale investito a scapito della componente retail.
40
Grafico 8 – Il volume degli investimenti immobiliari istituzionali a Milano (in milioni di euro)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati BNP Paribas RE e CB Richard Ellis
La città di Milano sembra ancora riuscire ad attrarre investitori stranieri verso il comparto
direzionale. Al contrario sembrano definitivamente scomparse le società immobiliari e, soprattutto,
le compagnie assicurative e i fondi pensione che nel 2009 superavano il 20% degli investimenti. Oggi
gli unici attori del mercato sembrano essere i fondi immobiliari di diritto italiano e gli investitori
privati che, insieme, arrivano a rappresentare circa l’80% del totale investito.
Grafico 9 – Investimenti immobiliari a Milano per tipologia di investitore (%)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati BNP Paribas RE e CB Richard Ellis
41
L’ultimo dato disponibile relativo al tasso di rotazione degli spazi direzionali (IMI) riferito al 2012
rileva un’ulteriore flessione del numero di compravendite di unità immobiliari ad uso ufficio, che
porta l’indice abbondantemente sotto il 2%.
Grafico 10 – Tasso di rotazione (IMI) di unità ad uso ufficio a Milano (%)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Agenzia delle entrate
Nel corso del secondo semestre del 2012 è proseguito il calo dei prezzi soprattutto nelle
localizzazioni semicentrali e periferiche. In media la flessione annuale è stata pari al 2,6% mentre,
rispetto a cinque anni fa la riduzione si attesta nell’ordine del 3,2%. Tali variazioni risultano, tuttavia,
ancora contenute rispetto alle aspettative dei potenziali acquirenti, che continuano a richiedere
sconti elevati rispetto ai prezzi richiesti
I canoni prime, nel corso del 2012, hanno fatto registrare una nuova flessione che li ha portati a
riavvicinarsi ai livelli osservati nel 2010. Le difficoltà delle aziende si riflettono in maniera anche sui
canoni medi, che diminuiscono in misura più marcata rispetto al 2011. In generale, i conduttori sono
alla ricerca di incentivi sempre maggiori o di sconti sui canoni. L’incertezza economica tende a
facilitare tale contrattazione al ribasso.
Gli yields tendono ad aumentare in tutte le localizzazioni a causa della crescente percezione di
rischiosità. Nonostante i lievi rialzi non risulta sostanzialmente migliorata la capacità di attrarre
nuovi investitori, anche alla luce delle difficoltà sul versante locativo che inducono alla prudenza
anche gli operatori più solidi.
42
Grafico 11 – Prime Yields Milano* (valori percentuali)
* CBD: zona centrale della città compresa entro il perimetro dei Bastioni; Semicentro: area compresa fra i Bastioni e i viali di circonvallazione esterna; Periferia: la porzione di territorio compresa tra la circonvallazione e i confini urbani.
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Nomisma, BNP Paribas RE e Cushman & Wakefield
Nella seconda parte del 2012, il tasso di sfitto degli uffici è tornato ad aumentare portandosi
all’11,3%. Tale variazione è dovuta ad una scarsa capacità del mercato di assorbire sia l’offerta
preesistente (spesso di modesta qualità) che gli spazi direzionali di nuova realizzazione. Attualmente
la superficie complessivamente non locata si attesta nell’ordine di 1,4 milioni di mq tra Milano e
hinterland.
Grafico 12 – Vacancy rate di spazi direzionali corporate a Milano e hinterland (mq e valori percentuali)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati BNP Paribas RE, CB Richard Ellis e DTZ
43
Il 2012 si è concluso con un assorbimento piuttosto esiguo, attestatosi poco al di sopra dei 240.000
mq, vale a dire su livelli inferiori rispetto alla media degli anni 2007-2011. Rispetto al 2011 il calo è
stimabile nell’ordine del 28%.
Grafico 13 – Assorbimento di spazi direzionali corporate a Milano (mq)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati BNP Paribas RE, CB Richard Ellis e DTZ
Nonostante il 2012 abbia fatto registrare un buon numero di progetti ultimati, una parte della
pipeline continua ad essere posticipata nel tempo. Alla luce di ciò, ci si attende che nel 2013
vengano consegnati circa 180.000 mq di nuovi uffici, per la maggior parte già in cantiere. La quota
più significativa della pipeline è stata, invece, differita al 2015 e oltre, anche se valutazioni più
puntuali potranno essere fatte solo alla luce delle dinamiche economiche e di settore dei prossimi
anni.
44
Grafico 14 – Pipeline* direzionali a Milano (mq)
* Superficie direzionale complessiva degli interventi in cantiere e dei progetti (se la costruzione non è ancora iniziata) per i quali è stato ottenuto il permesso di costruire alla data dell’analisi.
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati BNP Paribas RE e DTZ
Tavola 8 – Top deals a Milano (2012)
Zona Indirizzo Trimestre Superficie in mq
Prezzo di vendita
Venditore Acquirente
CBD Piazza Cordusio Q4 2012 13.000 100.000.000 Cattolica
Assicurazioni Fondo
Euripide
Semicentro Viale Regina
Giovanna Q1 2012 16.856 45.200.000
Deka Immobilien Investment
Fabrica Immobiliare SGR S.p.A.
Periferia Via Temolo 6 Q4 2012 - 21.700.000 Amundi RE
Sgr / Europa
IGV Institutional
Funds GmbH
Periferia Via Fulvio Testi
327 Q4 2012 9.290 18.000.000
Torre Sgr / Unicredito
Immobiliare Uno
European Property
Investments LLC
Fonte: Nomisma su fonti varie
Nel settore industriale, tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013, si sono acuite le tendenze già in
atto nel primo semestre dell’anno passato. Ad un ulteriore lieve ampliamento dell’offerta di vendita
ha fatto riscontro una marcata diminuzione della domanda e una progressiva contrazione
dell’attività transattiva. Nonostante la lieve riduzione del tasso tendenziale di flessione registrata tra
il 2011 e il 2012, non si ravvisano per il momento segnali di attenuazione della spinta recessiva.
45
Dall’inizio della crisi ad oggi il numero di compravendite di capannoni industriali (D1-D7) è più che
dimezzato, portando il tasso di rotazione a scendere progressivamente fino ad attestarsi, per l’anno
2012, poco al di sopra dell’1%.
Tavola 9 – NTN, IMI, variazione annua per Capannoni (D1-D7)
2008 2009 2010 2011 2012
NTN 138 107 100 69 62
Var % NTN sull’anno precedente 0,0% -0,7% -6,0% -31,2% -10,4%
IMI 2,64% 2,06% 1,92% 1,31% 1,18%
Diff. IMI rispetto anno precedente -0,60 -0,58 -0,14 -0,61 -0,14
Fonte: Agenzia delle Entrate
Grafico 15 – Tasso di rotazione (IMI) di Capannoni (D1-D7) a Milano (%)
Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Agenzia delle Entrate
Le difficoltà del settore si sono riflesse anche sulle tempistiche di vendita che sono cresciute
sensibilmente negli ultimi semestri, a conferma della modestia degli scambi e della sostanziale
incapacità di assorbimento degli immobili tuttora sul mercato.
La flessione dei prezzi è stata generalmente piuttosto marcata, penalizzando soprattutto gli
immobili nuovi o ristrutturati, il cui arretramento si è attestato, in media per il comune di Milano,
46
intorno al -3,5% su base annua con andamenti differenti tra le diverse zone cittadine. Leggermente
migliore è risultata la capacità di tenuta dei valori di capannoni usati che hanno fatto registrare una
perdita annua contenuta in un -1,2% in media.
Nel complesso, si presenta analoga la situazione sul versante locativo dove i tempi medi necessari
per la locazione si sono progressivamente ampliati e il numero di nuovi contratti stipulati è stato
piuttosto contenuto. Il ridimensionamento dei canoni è stato più marcato rispetto a quello dei
prezzi, con contrazioni nell’ordine del -5,3% nel secondo semestre 2012 rispetto allo stesso
semestre dell’anno precedente.
In termini di stock è stato possibile dimensionare la dotazione di superficie destinata a capannoni
industriali ma, limitatamente al settore manifatturiero. In città si stimano 3 milioni di mq di
capannoni, magazzini e depositi del comparto manifatturiero10 di cui il 21% è destinato all’editoria, il
16% alla chimica (comprendente la chimica farmaceutica), il 12% all’elettronica e il 10% alla
meccanica.
10 Si tratta di una stima ricavata dalla dimensione media degli immobili in rapporto all’attività produttiva a cui
sono destinati, desunta dal Censimento Industria e Servizi del 2001, e dal numero di unità locali presenti sul territorio al 2010 (fonte ASIA).
47
7. I PREZZI E I CANONI DI LOCAZIONE DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA DEL COMUNE DI MILANO
A cura di Osmi Borsa Immobiliare
Le informazioni relative alle dimensioni del mercato degli immobili d’impresa sono aggiornate al
secondo semestre del 2012, mentre quelle sull’andamento dei prezzi si riferiscono al primo
semestre 2013.
La rilevazione dei valori immobiliari nel Comune di Milano evidenzia:
1) per tutte le tipologie di immobili strumentali analizzate contrazioni dei prezzi contenute
(inferiori ai 3 punti percentuali) rispetto al semestre precedente e più accentuate rispetto al
I semestre 2012;
2) contrazione quinquennali dei prezzi (calcolate rispetto al I semestre 2008) contenute entro i 5
punti percentuali per gli uffici, i capannoni/opifici vecchi e i laboratori e più significative per gli
uffici in stabili direzionali, i capannoni/opifici nuovi o ristrutturati e i depositi/magazzini;
3) decrescite delle quotazioni superiori ai 5 punti percentuali generalizzate a tutti gli immobili
strumentali (ad eccezione dei capannoni/opifici vecchi) rispetto ai momenti in cui i valori delle
tipologie analizzate hanno raggiunto il picco;
4) evidenti contrazioni semestrali (che raggiungono il -7,3% per i depositi/magazzini) e annuali
(superiori al -8,0% per tutte le tipologie e con punte del -14,7% per i depositi/magazzini e del
-10,8% per gli uffici in stabili direzionali) dei canoni di locazione di tutte le tipologie;
5) decrescite assai significative dei canoni di locazione di tutte le tipologie rispetto a cinque anni
fa (I semestre 2008) e ai semestri in cui i valori hanno raggiunto il picco: rispetto ai momenti di
picco si segnalano, in particolare, le contrazioni dei canoni di uffici (-40,4%), depositi/magazzini
(-35,6%) e laboratori (-34,7%).
48
Tavola 10 – Comune di Milano. Prezzi (espressi in €/mq) e canoni di locazione (espressi in €/mq/anno) medi delle tipologie analizzate nel I semestre 2013 e relative variazioni percentuali
Tipologia immobiliare
I semestre 2013 Var.% 6 mesi
Var.% 1 anno
Var.% 5 anni
Var.% I sem. 2013/ picco prezzi
Uffici prezzo €/mq 2.611 -2,0 -4,0 -4,2 -5,0 (su II sem. 2011)
canone €/mq/anno 104 -4,7 -9,2 -32,5 -40,4 (su I sem. 2003)
Uffici in stabili direzionali prezzo €/mq 3.061 -2,1 -3,8 -5,1 -5,3 (su II sem. 2007)
canone €/mq/anno 191 -3,7 -10,8 -13,3 -18,2 (su I sem. 2004)
Capannoni/opifici nuovi o ristrutturati
prezzo €/mq 957 -1,6 -3,5 -6,4 -6,4 (su I sem. 2008)
Capannoni/opifici vecchi prezzo €/mq 688 -0,7 -1,1 -2,4 -2,7 (su I sem. 2009)
Capannoni (senza distinzione per vetustà)
canone €/mq/anno 43 -5,6 -8,1 -22,7 -22,7 (su I sem. 2006)
Depositi/magazzini prezzo €/mq 851 -2,2 -4,7 -8,0 -8,0 (su I sem. 2008)
canone €/mq/anno 36 -7,3 -14,7 -32,6 -35,6 (su I sem. 2005)
Laboratori prezzo €/mq 1.300 -2,5 -4,9 -3,8 -5,7 (su II sem. 2011)
canone €/mq/anno 54 -4,7 -8,9 -28,7 -34,7 (II sem. 2004)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
49
7.1 I valori di compravendita e i canoni di locazione degli uffici
Nella “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia” di OSMI Borsa
Immobiliare - FIMAA Milano Monza & Brianza con il termine uffici si fa riferimento alle unità
immobiliari a destinazione terziaria ad uso ufficio localizzate all’interno di stabili ad uso misto.
Nel I semestre 2013 il prezzo medio degli uffici nel Comune di Milano è 2.611 €/mq. Le contrazioni
medie rispetto al semestre precedente sono piuttosto contenute (-2,0%), mentre risultano più
accentuate quelle annuali (-4,0%), quinquennali (-4,2%) e quelle determinate rispetto al II semestre
2011 (-5,0%), in corrispondenza del quale il prezzo medio degli uffici ha raggiunto in città il picco di
2.750 €/mq.
Analizzando le macroaree in cui è stato suddiviso il Comune di Milano si evince come il prezzo degli
uffici nel Centro Storico (5.106 €/mq) e nella Cerchia Bastioni (3.825 €/mq) sia significativamente
superiore a quello medio comunale: rispettivamente del 95,5% e del 46,5%; nella Cerchia
Circonvallazione il prezzo (2.622 €/mq) è allineato a quello medio, mentre nel Decentramento
(1.705 €/mq) è inferiore di quasi 35 punti percentuali. Rispetto a cinque anni fa i prezzi degli uffici
decrescono lievemente nel Centro Storico (-2,0%), nella Cerchia Bastioni (-1,7) e nella Cerchia
Circonvallazione (-1,3%); nel Decentramento, invece, le quotazioni si contraggono di 8,6 punti
percentuali, raggiungendo il -22,2% nel settore Ovest.
Il canone di locazione medio degli uffici nel Comune di Milano nel I semestre 2013 è di 104
€/mq/anno, valore in significativa diminuzione: -4,7% rispetto al semestre precedente, -9,2%
rispetto all’anno precedente (I semestre 2012), -32,5% rispetto a cinque anni prima (I semestre
2008) e -40,4% rispetto al I semestre 2003, in corrispondenza del quale i canoni del segmento hanno
raggiunto il picco di 175 €/mq/anno. Rispetto a cinque anni fa, le elevate contrazioni dei canoni
hanno interessato tutte le aree della città: la più contenuta è stata registrata nel Centro Storico
(-25,5%), mentre quella più elevata è stata osservata nella Cerchia Circonvallazione (-39,6%).
50
Tavola 11 – Comune di Milano. Prezzi medi degli uffici (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro storico 5.106 -1,9 -4,6 -2,0
Bastioni Nord 4.163 0,0 0,0 6,4
Bastioni Est 4.300 -3,4 -3,9 -4,4
Bastioni Sud 2.850 -2,6 -7,3 -6,6
Bastioni Ovest 3.933 -2,5 -5,6 -2,5
Media Bastioni 3.825 -2,1 -4,2 -1,7
Circonvallazione Nord 2.646 0,3 0,3 3,6
Circonvallazione Est 2.700 -3,6 -4,7 -3,0
Circonvallazione Sud 2.233 -2,9 -2,9 -2,2
Circonvallazione Ovest 2.883 -3,4 -6,5 -7,0
Media Circonvallazione 2.622 -1,9 -2,8 -1,3
Decentramento Nord 1.748 -0,0 -0,2 -0,9
Decentramento Est 1.794 -2,3 -4,2 -7,7
Decentramento Sud 1.663 -1,8 -4,0 -5,7
Decentramento Ovest 1.581 -5,9 -10,9 -22,2
Media Decentramento 1.705 -2,2 -4,3 -8,6
Media Comune di Milano 2.611 -2,0 -4,0 -4,2
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Tavola 12 – Comune di Milano. Canoni di locazione medi degli uffici (espressi in €/mq/anno) per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Canone medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro 175 -2,8 -7,9 -25,5
Bastioni 110 -4,3 -8,3 -35,3
Circonvallazione 73 -9,4 -14,7 -39,6
Decentramento 60 -4,8 -7,7 -35,8
Media Comune di Milano 104 -4,7 -9,2 -32,5
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
51
Grafico 16 – Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi degli uffici nel Comune di Milano tra il II semestre 2002 e I semestre 2013 (base II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza Grafico 17 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi degli uffici per cerchia cittadina tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
52
Mappa 5 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo degli uffici nel I semestre 2013
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 18 – Prezzi medi degli uffici (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
53
7.2 I valori di compravendita e i canoni di locazione degli uffici in stabili direzionali
Nella “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia” di OSMI Borsa
Immobiliare - FIMAA Milano Monza & Brianza con il termine uffici in stabili direzionali si fa
riferimento a unità immobiliari a destinazione terziaria ad uso ufficio localizzate all’interno di stabili
completamente adibiti ad uso direzionale; può trattarsi di immobili aventi un unico
proprietario/affittuario o una pluralità di proprietari/affittuari.
Nel I semestre 2013 il prezzo medio degli uffici in stabili direzionali nel Comune di Milano è di 3.061
€/mq: +17,2% rispetto alla quotazione media cittadina degli uffici localizzati all’interno di stabili ad
uso misto. Le contrazioni del valore medio rilevato nel Comune di Milano (considerato in complesso)
per gli immobili del segmento terziario direzionale sono piuttosto contenute rispetto al semestre
precedente (-2,1%) e più accentuate rispetto all’anno precedente (-3,8%), a cinque anni fa
(-5,1%) e al II semestre 2007 (-5,3%), quando i prezzi di questa tipologia hanno toccato il picco di
3.231 €/mq.
Con riferimento alle quattro macroaree del Comune di Milano i valori più elevati si rilevano nel
Centro Storico (5.733 €/mq) e nella Cerchia Bastioni (4.150 €/mq), dove superano la quotazione
media rispettivamente dell’87,3% e del 35,6%; si attestano invece al di sotto del prezzo medio nella
Cerchia Circonvallazione (2.892 €/mq) e nel Decentramento (2.215 €/mq), rispettivamente del 5,5%
e del 27,6%.
Rispetto a cinque anni fa (I semestre 2008) i valori degli uffici in stabili direzionali diminuiscono in
misura contenuta nella Cerchia Bastioni (-1,4%), dove decresce significativamente il settore Sud
(-9,3%), e nella Cerchia Circonvallazione (-2,2%), mentre diminuiscono in modo decisamente più
rilevante nel Centro Storico (-4,5%) e nel Decentramento (-8,5%), in particolar modo nei settori Sud
(-10,0%) ed Est (-15,0%).
Anche i canoni di locazione degli uffici in stabili direzionali hanno sperimentato significative
contrazioni negli ultimi anni: il canone medio cittadino (191 €/mq/anno) si contrae del 3,7% rispetto
al semestre precedente, del 10,8% rispetto al I semestre 2012, del 13,3% rispetto a cinque anni fa
(I semestre 2008) e del 18,2 % rispetto al I semestre 2004, in corrispondenza del quale ha raggiunto
il picco di 234 €/mq/anno.
54
Le contrazioni quinquennali dei canoni registrate nelle macroaree del Comune di Milano non si
discostano significativamente dalla variazione media cittadina: la più rilevante è stata registrata
nella Cerchia Circonvallazione (-17,1%).
I canoni del segmento direzionale, sebbene in diminuzione, mostrano una capacità di tenuta
decisamente maggiore rispetto a quelli degli uffici comuni, dovuta ad attributi come la qualità
strutturale ed impiantistica degli edifici.
Tavola 13 – Comune di Milano. Prezzi medi degli uffici in stabili direzionali (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro storico 5.733 -1,8 -3,9 -4,5
Bastioni Nord 4.575 0,0 0,0 1,9
Bastioni Est 5.075 -2,4 -2,4 -0,5
Bastioni Sud 2.925 -2,5 -5,6 -9,3
Bastioni Ovest 4.067 -2,4 -2,8 -0,4
Media Bastioni 4.150 -1,8 -2,5 -1,4
Circonvallazione Nord 3.017 0,3 0,3 0,8
Circonvallazione Est 2.967 -2,7 -4,8 -4,8
Circonvallazione Sud 2.325 -3,5 -6,7 -7,0
Circonvallazione Ovest 3.133 -3,1 -3,1 -1,6
Media Circonvallazione 2.892 -1,7 -2,7 -2,2
Decentramento Nord 2.381 -0,7 -1,6 -2,5
Decentramento Est 2.092 -3,8 -7,3 -15,0
Decentramento Sud 1.998 -2,5 -7,2 -10,0
Decentramento Ovest 2.331 -4,1 -5,8 -8,8
Media Decentramento 2.215 -2,6 -5,0 -8,5
Media Comune di Milano 3.061 -2,1 -3,8 -5,1
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Tavola 14 – Comune di Milano. Canoni di locazione medi degli uffici in stabili direzionali (espressi in €/mq/anno) per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Canone medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro 288 -4,2 -11,5 -14,2
Bastioni 195 -2,5 -10,3 -9,3
Circonvallazione 158 -4,5 -10,0 -17,1
Decentramento 125 -3,1 -10,7 -12,3
Media Comune di Milano 191 -3,7 -10,8 -13,3
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
55
Grafico 19 – Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi degli uffici in stabili direzionali nel Comune di Milano tra il II semestre 2002 e I semestre 2013 (base II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 20 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi degli uffici in stabili direzionali per cerchia cittadina tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
56
Mappa 6 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo degli uffici in stabili direzionali nel I semestre 2013
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 21 – Prezzi medi degli uffici in stabili direzionali (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
57
7.3 I valori di compravendita dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati
Il prezzo medio di un capannone/opificio nuovo o ristrutturato localizzato nel Comune di Milano nel
I semestre 2013 è pari a 957 €/mq, in lieve diminuzione rispetto al semestre precedente (-1,6%). Il
valore medio del comparto presenta una più evidente tendenza al ridimensionamento rispetto a un
anno fa (-3,5%) e al I semestre 2008 (-6,4%), in corrispondenza del quale ha raggiunto il massimo di
1.028 €/mq.
Nella Cerchia Circonvallazione (1.054 €/mq) i prezzi dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati
superano di oltre 10 punti percentuali il valore medio del Comune di Milano, mentre nel
Decentramento (946 €/mq) si attestano 3,3 punti al di sotto dello stesso. Rispetto a cinque anni fa
nella Cerchia Circonvallazione le quotazioni della tipologia in oggetto si contraggono del 3,8%, con
diminuzioni assai significative nei settori Sud (-13,3%) e Ovest (-16,7%), una sostanziale stabilità nel
settore Est (-0,7%) e un incremento nel settore Nord (4,1%). Più decisa la contrazione quinquennale
dei prezzi del Decentramento (-7,4%): anche in questa cerchia sono i settori Sud (-14,5%) e Ovest
(-15,7%) a evidenziare le diminuzioni più robuste dei prezzi, a fronte della decrescite assai modesta
registrata nel settore Est e dell’assoluta stabilità del settore Nord.
Tavola 15 – Comune di Milano. Prezzi medi dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Circonvallazione Nord 1.015 4,1 4,1 4,1
Circonvallazione Est 1.150 0,0 -0,7 -0,7
Circonvallazione Sud 1.083 -4,4 -9,7 -13,3
Circonvallazione Ovest 875 -7,9 -16,7 -16,7
Media Circonvallazione 1.054 -0,2 -2,7 -3,8
Decentramento Nord 963 1,3 1,3 0,0
Decentramento Est 922 -1,2 -1,2 -2,1
Decentramento Sud 978 -4,0 -10,1 -14,5
Decentramento Ovest 822 -6,7 -7,4 -15,7
Media Decentramento 926 -2,1 -3,8 -7,4
Media Comune di Milano 957 -1,6 -3,5 -6,4
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
58
Grafico 22 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi medi dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati per cerchia cittadina e nel Comune di Milano in complesso tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Mappa 7 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati nel I semestre 201311
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
11
La colorazione grigia in alcune zone del Centro Storico, dei Bastioni e della Circonvallazione indica la mancata rilevazione del dato (non l’appartenenza delle zone all’intervallo di prezzo più basso).
59
Grafico 23 – Prezzi medi dei capannoni/opifici nuovi o ristrutturati (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
60
7.4 I valori di compravendita dei capannoni/opifici vecchi
Nel I semestre 2013 un capannone/opificio vecchio localizzato nel Comune di Milano si
compravende ad un prezzo medio di 688 €/mq: tale quotazione risulta sostanzialmente stabile
rispetto al semestre precedente (-0,7%) e in lievissima decrescita in un anno (-1,1%), cinque anni
(-2,4%) e rispetto al I semestre 2009 (-2,7%), quando ha raggiunto il picco di 710 €/mq.
Nella Cerchia Circonvallazione (763 €/mq) il valore dei capannoni/opifici vecchi supera del 10,9% il
prezzo medio comunale, mentre nel Decentramento (663 €/mq) si attesta 3,6 punti percentuali al di
sotto dello stesso. Nella Cerchia Circonvallazione le quotazioni della tipologia in oggetto sono
contraddistinte da una sostanziale stabilità (-0,3%) rispetto a cinque anni fa (I semestre 2008), saldo
tra le decrescite rilevate dei settori Sud e Ovest (entrambi -8,3%) e gli incrementi dei settori Est
(1,1%) e Nord (6,3%). Analogamente, nel Decentramento i prezzi diminuisco del 3,2%, con
contrazioni significative nei settori Sud e Ovest (rispettivamente -8,8% e -12,4%), sostanziale
stabilità nel settore Est (-0,9%) ed incrementi nel settore Nord (+4,2%).
Tavola 16 – Comune di Milano. Prezzi medi dei capannoni/opifici vecchi (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Circonvallazione Nord 765 5,5 5,5 6,3
Circonvallazione Est 767 0,0 0,0 1,1
Circonvallazione Sud 825 -2,9 -3,9 -8,3
Circonvallazione Ovest 550 -8,3 -8,3 -8,3
Media Circonvallazione 763 0,8 0,5 -0,3
Decentramento Nord 717 3,3 4,6 4,2
Decentramento Est 650 -1,3 -1,3 -0,9
Decentramento Sud 709 -2,6 -5,8 -8,8
Decentramento Ovest 532 -8,6 -9,1 -12,4
Media Decentramento 663 -1,2 -1,8 -3,2
Media Comune di Milano 688 -0,7 -1,1 -2,4
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
61
Grafico 24 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi medi dei capannoni/opifici vecchi per cerchia cittadina e nel Comune di Milano in complesso tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Mappa 8 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo dei capannoni/opifici vecchi nel I semestre 201312
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
12
La colorazione grigia in alcune zone del Centro Storico, dei Bastioni e della Circonvallazione indica la mancata rilevazione del dato (non l’appartenenza delle zone all’intervallo di prezzo più basso).
62
Grafico 25 – Prezzi medi dei capannoni/opifici vecchi (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
63
7.5 I canoni di locazione dei capannoni/opifici
Nel rilevare i canoni di locazione dei capannoni/opifici OSMI Borsa Immobiliare – FIMAA Milano
Monza & Brianza non effettuano distinzioni sulla base della vetustà dell’immobile, come avviene
invece per l’indicazione dei prezzi di compravendita. Il canone medio cittadino di un
capannone/opificio nel Comune di Milano nel I semestre 2013 si attesta sui 43 €/mq/anno: valore in
significativa diminuzione rispetto al semestre precedente (-5,6%), all’anno precedente (-8,1%) e a
cinque anni fa (-22,7%). I canoni dei capannoni si attestano sui 43 €/mq/anno sia nella Cerchia
Circonvallazione che nel Decentramento e rispetto a cinque anni fa (I semestre 2008) si contraggono
in misura più significativa nella Cerchia Bastioni (-29,2%) che nel Decentramento (-15,0%).
Tavola 17 – Comune di Milano. Canoni di locazione medi dei capannoni/opifici (espressi in €/mq/anno) per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Canone medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro - - - -
Bastioni - - - -
Circonvallazione 43 -5,6 -10,5 -29,2
Decentramento 43 -5,6 -5,6 -15,0
Media Comune di Milano 43 -5,6 -8,1 -22,7
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 26 – Andamento indicizzato dei canoni di locazione medi dei capannoni/opifici per cerchia cittadina e nel Comune di Milano in complesso tra il II semestre 2002 e I semestre 2013 (base II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
64
7.6 I valori di compravendita e i canoni di locazione dei depositi/magazzini (s.p.p.)
Per i depositi/magazzini s.p.p. OSMI Borsa Immobiliare - FIMAA Milano Monza & Brianza fanno
riferimento a unità immobiliari utilizzate a deposito merci, senza permanenza di persone (s.p.p.).
Nel I semestre 2013 il prezzo medio cittadino della tipologia si attesta sugli 851 €/mq, evidenziando
un calo contenuto rispetto al II semestre 2012 (-2,2%) e più accentuato rispetto all’anno precedente
(-4,7%), a cinque anni fa (-8,0%), quando ha raggiunto il picco di 925 €/mq.
Il prezzo medio dei depositi/magazzini è particolarmente elevato nel Centro Storico (2.183 €/mq),
dove supera quello medio del Comune di Milano di ben 156,4 punti percentuali, e si mantiene al di
sopra di quest’ultimo (+14,5%) anche nella Cerchia Bastioni (975 €/mq). Le quotazioni del segmento
si situano al di sotto del valore medio comunale nella Cerchia Circonvallazione (725 €/mq) e nel
Decentramento (552 €/mq), rispettivamente del 14,9% e del 35,2%. Rispetto a cinque anni fa
(I semestre 2008) i valori dei depositi/magazzini decrescono in misura significativa nel Centro Storico
(-17,1%) e nel Decentramento (-5,9%); in quest’ultima macroarea le contrazioni interessano tutti i
settori, escluso quello Nord contraddistinto da una sostanziale stabilità. Le quotazioni del segmento
analizzato fanno registrare lievi contrazioni quinquennali anche nella Cerchia Bastioni (-1,3%),
mentre aumentano di misura nella Cerchia Circonvallazione (+3,3%).
Il canone di locazione medio comunale del comparto si attesta sui 36 €/mq/anno, valore da cui si
discosta significativamente solo il Centro Storico (45 €/mq/anno). Il canone medio cittadino
sperimenta evidenti contrazioni: -7,3% rispetto al semestre precedente, -14,7% rispetto all’anno
precedente, -32,6% rispetto a cinque anni fa e -35,6% rispetto al I semestre 2005, in corrispondenza
del quale ha raggiunto il picco (56 €/mq/anno).
65
Tavola 18 – Comune di Milano. Prezzi medi dei depositi/magazzini (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro storico 2.183 -3,9 -8,7 -17,1
Bastioni Nord 1.063 0,0 0,0 2,4
Bastioni Est 1.150 0,0 0,0 2,2
Bastioni Sud 825 -1,5 -5,7 -7,0
Bastioni Ovest 863 -6,8 -9,2 -4,2
Media Bastioni 975 -1,9 -3,4 -1,3
Circonvallazione Nord 871 10,6 10,6 12,4
Circonvallazione Est 642 -4,9 -6,1 0,0
Circonvallazione Sud 658 -2,5 -11,2 -13,2
Circonvallazione Ovest 583 -2,8 -2,8 4,5
Media Circonvallazione 725 2,8 0,7 3,3
Decentramento Nord 667 0,9 0,9 0,6
Decentramento Est 528 -3,1 -3,6 -4,0
Decentramento Sud 516 -5,2 -7,3 -11,8
Decentramento Ovest 444 -9,0 -10,7 -13,9
Media Decentramento 552 -3,1 -4,0 -5,9
Media Comune di Milano 851 -2,2 -4,7 -8,0
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Tavola 19 – Comune di Milano. Canoni di locazione medi dei depositi/magazzini (espressi in €/mq/anno) per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Canone medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro 45 -6,3 -10,0 -25,0
Bastioni 35 -9,1 -12,5 -36,4
Circonvallazione 30 -7,7 -20,0 -40,0
Decentramento 35 -6,7 -17,6 -30,0
Media Comune di Milano 36 -7,3 -14,7 -32,6
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
66
Grafico 27 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi dei depositi/magazzini nel Comune di Milano in complesso tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 28 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi dei depositi/magazzini per cerchia cittadina tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
67
Mappa 9 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo dei depositi/magazzini nel I semestre 201313
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 29 – Prezzi medi dei depositi/magazzini (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
13
La colorazione grigia nella zona S. Vittore della Cerchia dei Bastioni indica la mancata rilevazione del dato (non l’appartenenza della zona all’intervallo di prezzo più basso).
68
7.7 I valori di compravendita e i canoni di locazione dei laboratori
Nel I semestre 2013 il prezzo medio di un laboratorio nel Comune di Milano è di 1.300 €/mq,
quotazione in calo del 2,5% in sei mesi, del 4,9% in un anno, del 3,8% in cinque anni e del 5,7%
rispetto al picco delle quotazioni del segmento registrato nel II semestre 2011.
Dall’analisi delle macroaree comunali si evince come il valore dei laboratori sia più che doppio
(+112,2%) rispetto alla quotazione media cittadina nel Centro Storico (2.758 €/mq) e
abbondantemente al di sopra della stessa (+43,6%) nella Cerchia Bastioni (1.867 €/mq), mentre sia
di poco superiore (+3,5%) al prezzo medio comunale nella Cerchia Circonvallazione (1.345 €/mq) e
inferiore (-30,2%) nel Decentramento (907 €/mq). Rapportati a cinque anni fa i prezzi dei laboratori
si contraggono più significativamente nel Centro Storico (-7,9%) e nel Decentramento (-5,5%) e
rimangono sostanzialmente stabili nella Cerchia Bastioni (+0,4%) e nella Cerchia Circonvallazione
(-0,5%).
Il canone di locazione medio dei laboratori nel Comune di Milano nel I semestre 2013 è di
54 €/mq/anno (variando dal minimo di 45 €/mq/anno della Circonvallazione al massimo di
70 €/mq/anno del Centro Storico) e ha fatto registrare contrazioni significative: -4,7% in sei mesi,
-8,9% in un anno, -28,7% in cinque anni e -34,7% rispetto al II semestre 2004, in corrispondenza del
quale ha raggiunto il picco di 82 €/mq/anno. Rispetto a cinque anni fa le contrazioni più cospicue dei
canoni si individuano nelle aree centrali della città (Centro Storico: -36,4% e Cerchia Bastioni:
-30,0%), mentre sono più contenute, anche se decisamente significative, nella Cerchia
Circonvallazione (-25,0%) e nel Decentramento (-16,7%).
69
Tavola 20 – Comune di Milano. Prezzi medi dei laboratori (espressi in €/mq) per cerchia cittadina e settore, prezzo medio cittadino e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Prezzo medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro storico 2.758 -2,9 -6,2 -7,9
Bastioni Nord 2.475 0,0 0,0 7,6
Bastioni Est 1.925 0,0 -0,6 -1,3
Bastioni Sud 1.725 -2,1 -3,5 -2,1
Bastioni Ovest 1.517 -6,2 -9,9 -3,2
Media Bastioni 1.867 -2,2 -3,7 0,4
Circonvallazione Nord 1.592 1,1 1,1 8,2
Circonvallazione Est 1.150 -1,4 -4,2 -1,4
Circonvallazione Sud 1.350 -3,0 -7,4 -8,5
Circonvallazione Ovest 1.042 -6,0 -10,7 -11,3
Media Circonvallazione 1.345 -1,3 -3,6 -0,5
Decentramento Nord 1.083 0,0 0,0 3,6
Decentramento Est 825 -2,0 -3,6 3,5
Decentramento Sud 913 -5,8 -11,8 -16,1
Decentramento Ovest 731 -7,5 -11,4 -17,6
Media Decentramento 907 -3,1 -5,6 -5,5
Media Comune di Milano 1.300 -2,5 -4,9 -3,8
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Tavola 21 – Comune di Milano. Canoni di locazione medi dei laboratori (espressi in €/mq/anno) per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali semestrali, annuali e quinquennali
Zona Canone medio
I semestre 2013 Variazione %
6 mesi Variazione %
1 anno Variazione %
5 anni
Centro 70 -6,7 -12,5 -36,4
Bastioni 49 -4,9 -10,9 -30,0
Circonvallazione 45 -6,3 -10,0 -25,0
Decentramento 50 0,0 0,0 -16,7
Media Comune di Milano 54 -4,7 -8,9 -28,7
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
70
Grafico 30 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi dei laboratori nel Comune di Milano tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 31 – Comune di Milano. Andamento indicizzato dei prezzi e dei canoni di locazione medi dei laboratori per cerchia cittadina tra II semestre 2002 e I semestre 2013 (II semestre 2002 = 100)
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
71
Mappa 10 – Rappresentazione cartografica del Comune di Milano per intervalli di prezzo dei laboratori nel I semestre 201314
Fonte: elaborazioni GeoPrice Real Estate di OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
Grafico 32 – Prezzi medi dei laboratori (I semestre 2013) nel Comune di Milano per cerchia cittadina e relative variazioni percentuali quinquennali
Fonte: elaborazioni OSMI Borsa Immobiliare su dati F.I.M.A.A. Milano, Monza & Brianza
14
La colorazione grigia nella zona Spiga-Montenapoleone del Centro Storico indica la mancata rilevazione del dato (non l’appartenenza della zona all’intervallo di prezzo più basso).
72
8. PREVISIONI DEI PREZZI DI UFFICI E CAPANNONI INDUSTRIALI NEL COMUNE DI MILANO
A cura di Nomisma
In questa sezione viene fornito un aggiornamento delle previsioni sulle variazioni dei prezzi degli
immobili nel Comune di Milano, curate da Nomisma. Sulla base delle statistiche disponibili non è
possibile elaborare previsioni per porzioni di territorio, in questo caso per macrozone del comune
capoluogo.
Le previsioni sull’andamento dei valori nei mercati direzionale e produttivo nel Comune di Milano
sono stati elaborati mediante modelli econometrici volti ad interpretare l’evoluzione dei prezzi sulla
base di un insieme di variabili macro-economiche e finanziarie15.
Nella realizzazione dei modelli, come variabili dipendenti sono stati utilizzati i prezzi medi di
compravendita in euro al mq, deflazionati con l’indice dei prezzi al consumo, rispettivamente per
uffici e capannoni industriali. Per quanto concerne il segmento direzionale, la serie storica dei prezzi
abbraccia un arco temporale che va dal primo semestre del 1988 al secondo semestre del 2012,
mentre con riferimento al comparto produttivo i dati sui prezzi dei capannoni industriali hanno inizio
nel 1994 e si concludono nel 2012. Per ragioni di omogeneità temporale con le variabili esplicative,
per entrambi i comparti si è deciso di utilizzare le serie storiche dei prezzi a cadenza annuale.
Per definire lo scenario macro-economico nel periodo di previsione sono state considerate le
proiezioni realizzate da Prometeia per la regione Lombardia lo scorso maggio (tavola 22).
Tavola 22 – Regione Lombardia – Previsioni macro-economiche per il periodo 2013-2015 (var. % annuali)
2012 2013 2014 2015
PIL -2,0 -1,0 1,1 1,5
Consumi delle famiglie -3,8 -2,6 -0,1 0,8
Reddito disponibile -1,8 0,1 2,9 3,7
Investimenti fissi lordi -7,2 -4,4 1,1 2,4
Tasso di disoccupazione (%) 7,5 8,5 8,8 8,6
Unità di lavoro -0,6 -0,8 0,4 0,9
Fonte: Prometeia, maggio 2013
15
Le equazioni utilizzate per ottenere le previsioni riguardanti la provincia di Milano fanno parte di un più ampio sistema di equazioni ricavate mediante un modello panel dinamico a effetti fissi, che permette di stimare una serie di parametri comuni a tutte le aree considerate (nel caso specifico le 110 province italiane), mentre l’intercetta viene fatta variare da zona a zona, allo scopo di catturare le caratteristiche peculiari di ciascuna unità territoriale.
73
Tali previsioni sono state riviste al ribasso rispetto alla precedente versione elaborata a febbraio. In
particolare, la revisione delle prospettive di crescita riguarda soprattutto il 2013, mente per il 2014
ed il 2015 le correzioni dello scenario sono più contenute, evidenziando comunque una ripresa più
lenta dei livelli di attività economica.
Tavola 23 – Comune di Milano – Previsioni dei prezzi medi di uffici e capannoni industriali (var. % annuali)
2012 2013 2014 2015
Prezzo medio di uffici -3,8 -4,0 -2,6 -0,2
Prezzo medio di capannoni industriali -4,3 -4,1 -3,0 -1,4
Fonte: Nomisma
Lo scenario delineato nella tavola 23 fa da preludio ad una ulteriore contrazione dei prezzi degli
immobili per il triennio 2013-2015: il peggioramento delle previsioni sul reddito delle famiglie, sui
livelli occupazionali, sulle erogazioni degli istituti di credito e sulle transazioni immobiliari fanno sì
che anche per i prezzi di uffici e capannoni industriali sia previsto un andamento deflattivo. L’anno in
corso dovrebbe registrare una caduta media intorno ai 4 punti percentuali, mentre nel 2014 e nel
2015 i prezzi dei capannoni industriali subiranno un ulteriore calo pari rispettivamente a 3 e a 1,4
punti percentuali; leggermente migliore il trend del comparto direzionale nel prossimo biennio, con
un calo del 2,6% nel 2014 e una sostanziale stabilità a partire dal 2015.
Trattandosi di previsioni econometriche, se le determinanti del modello cambiano di segno o di
intensità, di conseguenza cambiano di segno e di intensità anche le previsioni.
74
9. APPENDICE 1: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano e provincia
Le analisi afferenti i prezzi degli immobili d’impresa presentate in questo documento sono realizzate
attraverso elaborazioni effettuate su dati estratti dalla pubblicazione semestrale Rilevazione dei
prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia (che a partire dal 2008 è stata affiancata dalla
Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza della Provincia di Monza e Brianza) realizzata da
OSMI Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione
con F.I.M.A.A. Milano Monza & Brianza (Collegio Agenti d’Affari in Mediazione delle Province di
Milano, Monza e Brianza dal 1945).
I dati pubblicati vengono rilevati sul territorio (70 zone di rilevazione nel comune di Milano e 115
comuni16 della Provincia di Milano) da oltre 130 agenti immobiliari che, tramite la loro opera e
quella dei loro collaboratori (circa 500 persone), formano la rete dei rilevatori F.I.M.A.A. Milano
Monza & Brianza. I valori così raccolti vengono sottoposti al vaglio del Comitato Prezzi Immobili,
assemblea pubblica istituita dalla Camera di Commercio di Milano, costituito da delegati di
istituzioni, ordini professionali, associazioni di categoria e collegi della filiera immobiliare, portatori
di intenti e obiettivi diversi, al fine di evitare il prevalere di interessi particolaristici nella definizione
dei valori immobiliari. Al termine dei lavori del Comitato Prezzi Immobili i valori di mercato vengono
pubblicati dalla Camera di Commercio di Milano, per mezzo della sua azienda speciale OSMI Borsa
Immobiliare.
Con il n°32, relativo al II semestre 2007, la Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano
e Provincia, in seguito alla valutazione della documentazione e alla verifica del servizio offerto, ha
ottenuto la “certificazione di servizio” rilasciata dall’ente Dasa-Raegister S.p.A.. L’ente certificatore
ha verificato che il processo di rilevazione, di elaborazione e di redazione si svolge secondo una
precisa prassi pianificata collegialmente da OSMI Borsa Immobiliare e F.I.M.A.A. Milano Monza &
Brianza e che presenta opportuni momenti di controllo. In questo modo vengono attestate al
pubblico degli utilizzatori la correttezza e la replicabilità dell’intero processo che porta alla
pubblicazione dei prezzi, sottolineandone la coerenza e l’equilibrio tra le diverse esigenze e tra i
diversi interessi che racchiude.
16 Sono esclusi dalla rilevazione 18 tra i più piccoli comuni della Provincia di Milano.
75
10. APPENDICE 2: Glossario
Addetto
Persona occupata in un'unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a
tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente
assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).
Comprende il titolare/i dell'impresa partecipante/i direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di
cooperative che come corrispettivo della loro prestazione percepiscono un compenso proporzionato
all'opera resa ed una quota degli utili dell'impresa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del
titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti,
quadri, impiegati, operai e apprendisti.
Archivio statistico delle imprese attive (Asia)
È l'archivio delle Unità statistiche di osservazione delle Indagini economiche dell'Istituto, creato in
ottemperanza al Regolamento (Cee) n. 2186/93 del Consiglio, del 22 luglio 1993, relativo al
"coordinamento comunitario dello sviluppo dei registri di imprese utilizzati a fini statistici" e in
attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 1994. Raccoglie le
informazioni identificative (denominazione, localizzazione), strutturali (addetti, attività economica
prevalente e secondaria, natura giuridica, volume degli affari) e demografiche (data inizio attività,
data di cessazione, stato di attività, presenza di procedure concorsuali) delle imprese (e relative
unità locali) attive in tutti i settori di attività economica (ad eccezione delle sezioni A, B, L, P e Q e dei
soggetti privati non-profit) della classificazione Ateco. È stato creato, ed è aggiornato annualmente,
sulla base del trattamento statistico e dell'integrazione delle informazioni residenti in differenti
archivi giuridici, amministrativi di esazione. In particolare, le principali fonti utilizzate sono: il
Repertorio economico amministrativo (Rea) gestito dalle Camere di Commercio, l'archivio
anagrafico dell'Inps integrato con le dichiarazioni annuali desunte dai modelli presentati dalle
imprese (DM/10), l'archivio anagrafico dell'Inail, l'Anagrafe Tributaria integrata con le dichiarazioni
annuali Iva, gli archivi delle "utenze affari" dell'Enel e della Telecom, l'archivio anagrafico delle
banche della Banca d'Italia. Per l'aggiornamento delle informazioni contenute in Asia vengono
inoltre utilizzate tutte le informazioni desumibili da tutte le indagini statistiche sulle imprese.
76
Categorie catastali e tipologie edilizie degli immobili d’impresa
Le definizioni riportate sono tratte dal Glossario delle definizioni tecniche in uso del settore
economico-immobiliare (II edizione - 2008), pubblicato da Agenzia del Territorio (ora Agenzia delle
Entrate) e Tecnoborsa.
17
E’ consuetudine utilizzare la categoria catastale D/8 come riferimento per la valutazione di edifici direzionali con superficie superiore ai 5.000 mq.
CATEGORIA CATASTALE
TIPOLOGIA EDILIZIA DESCRIZIONE
A/10
UFFICIO NON
STRUTTURATO
Unità immobiliare a destinazione terziaria ad uso ufficio avente standard di minima qualità. Può anche possedere un elevato livello di finiture, ma non è munita di climatizzazione e di condizionamento, di parcheggi e generalmente non risponde alle normative internazionali in materia di sicurezza e di antincendio. Può essere di norma annoverato nella classe B o C della classificazione internazionale.
UFFICIO STRUTTURATO
Immobile ad uso ufficio con caratteristiche costruttive, di distribuzione, di impiantistica e di dotazione tecnologica superiori. Può essere di norma annoverato nella classe A della classificazione internazionale. (Vedi: Classificazione internazionale degli immobili ad uso ufficio).
D/8
17
Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.
D/1
CAPANNONE/OPIFICIO TIPICO
Costruzione caratteristica per omogeneità di tipologia costruttiva, di caratteri architettonici e distributivi, rispetto alla zona territoriale in cui è ubicata. E’ solitamente adibita ad attività imprenditoriale per piccola o media industria e/o artigianale, ovvero ad altre destinazioni produttive. Generalmente ad un solo livello di piano, è ubicata in zone ricadenti nelle aree di intervento produttivo previste dallo strumento urbanistico vigente.
D/7
CAPANNONE INDUSTRIALE
Costruzione adibita ad attività imprenditoriale a carattere industriale, strutturalmente ed impiantisticamente idonea allo scopo. Ubicato in zone ricadenti nelle aree di intervento produttivo previste dello strumento urbanistico vigente. Solitamente con non più di due livelli di piano, ha un’altezza media che può anche essere superiore ai 6/8 m. La superficie coperta è di norma non inferiore a 1.000 mq, quella scoperta è almeno doppia di quella coperta.
77
IMI (Intensità del Mercato Immobiliare)
Quota percentuale dello stock di unità immobiliari oggetto di compravendita. Consente di percepire
quale sia stata la “movimentazione” degli immobili compravenduti rispetto allo stock presente in un
determinato territorio.
Indice di specializzazione produttiva
L’indice di specializzazione produttiva di un territorio viene calcolato rapportando la percentuale di
addetti per ciascun settore, sul totale degli addetti di quel territorio, all’analogo rapporto riferito ad
un territorio più vasto di riferimento (nel caso specifico è stato calcolato l’indice di specializzazione
del singolo settore di attività di una macroarea rispetto alla Provincia di Milano escluso il
Capoluogo).
Industria
Stabilimento dove si trasformano, con l’impiego di apposite apparecchiature ed impianti, le materie
prime in prodotti direttamente utilizzabili.
NTN (Numero di Transazioni Normalizzato)
Indicatore della dinamica di mercato; rappresenta il numero di transazioni, normalizzate rispetto alla
quota di proprietà compravenduta, avvenute in un determinato periodo di tempo; è un dato
estratto dalla Banca Dati degli Uffici di Pubblicità Immobiliare.
Piano di governo del territorio (PGT)
Il Piano di Governo del Territorio è lo strumento urbanistico introdotto in Lombardia dalla legge
regionale lombarda n.12 dell'11 marzo 2005 per il governo del territorio comunale, e sostituisce il
precedente Piano Regolatore Generale. Il PGT è composto di tre documenti: il Documento di Piano,
nel quale sono indicati obiettivi, indirizzi e principali scelte di trasformazione del territorio
comunale; il Piano dei Servizi, dove sono individuate le categorie dei servizi presenti e da
programmare, e le regole per la loro attivazione; il Piano delle Regole, contenente le norme di
intervento sul territorio comunale. Salvo ulteriori deroghe, la legge regionale prevede che tutti i
comuni lombardi si dotino di un PGT entro il 31 dicembre 2012.
78
Stock
Numero di unità immobiliari, presenti in un Comune, distinte per tipologia edilizia.
Unità locale
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività
economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata
in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o
a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone
lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica.
Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava,
deposito, domicilio, garage, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante,
scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio, ecc.
Variabili macroeconomiche utilizzate dal modello di previsione di Nomisma
Tutte le variabili espresse a valori correnti sono state trasformate a valori reali e sono stati ricavati i
valori pro capite, dividendo i dati per la popolazione media residente.
Elenco delle variabili macroeconomiche utilizzate nei modelli previsionali di Nomisma
Descrizione Unità di misura
Anni Fonte
Valore aggiunto provinciale a valori correnti Mln € dal 1995 al 2011
Istat, Istituto Tagliacarne, Confcommercio
Spesa provinciale per consumi delle famiglie a valori correnti Mln € dal 1995 al 2011
Istituto Tagliacarne, Confcommercio
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività Valori % dal 1995 al 2011
Istat
Numero di occupati nel mercato del lavoro a livello provinciale Val. ass. dal 1995 al 2011
Istat
Tasso di disoccupazione provinciale Valori % dal 1995 al 2011
Istat
Nuove erogazioni degli istituti di credito per l’accensione di mutui per l’acquisto di immobili non residenziali a livello provinciale
Mln € dal 1997 al 2011
Banca d’Italia
Numero di compravendite di uffici (numero di transazioni normalizzate) nel resto della provincia
Val. ass. dal 1995 al 2011
Agenzia delle Entrate e Istat
Numero di compravendite di capannoni industriali (numero di transazioni normalizzate) a livello provinciale
Val. ass. dal 1995 al 2011
Agenzia delle Entrate e Istat