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Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
1 ©Zanichelli 2015
Problemi)di)paragrafo)1)La temperatura rimane costante e il volume a disposizione dell’aria diminuisce. Quindi la velocità media delle molecole non varia, ma le molecole impiegano meno tempo a percorrere la dostanza che separa due pareti opposte della pompa. Gli urti diventano, quindi, più frequenti, determinando un aumento della pressione.
2)La stessa (uguale per i due recipienti, già prima del collegamento).
3)
T = pV
nR= p πr 2h( )
nR=
4,5×103 Pa( )× π 0,50 m( )2× 1,3 m( )⎡⎣ ⎤⎦
2,0 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( ) = 2,8×102 K
4)
VB = 110%VA = 110% 2,5 m3( ) = 2,8 m3
pB = 80% pA = 80% 30 kPa( ) = 24 kPa
5))A pressione costante, la temperatura assoluta e il volume occupato dal gas sono tra loro direttamente proporzionali. Quindi la temperatura finale sarà:
Tf =
Vf
Vi
Ti =2 L
1,5 L× 300 K = 4,0×102 K
Ki =32
kBTi = 1,5( )× 1,38×10−23 J/K( )× 300 K( ) = 6,21×10−21J
⇒ vi =2Ki
m=
2× 6,21×10−21 J( )5,31×10−26 kg( ) = 4,8×102 m/s
Kf =32
kBTf = 1,5( )× 1,38×10−23 J/K( )× 400 K( ) = 8,28×10−21 J
⇒ vf =2Kf
m=
2× 8,28×10−21 J( )5,31×10−26 kg( ) = 5,6×102 m/s
6)
•
Vf
Vi
=πr2hf
πr2hi
=hf
hi
= 22,0×10−2 m18,0×10−2 m
= 1,22
V% = (1,22−1) = 0,22 = 22% • La temperatura iniziale è Ti = (28+ 273,15)K = 301 K .
La pressione rimane costante, cioè pi = pf ⇒
nRTi
Vi
=nRTf
Vf
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
2 ©Zanichelli 2015
da cui ricaviamo la temperatura finale:
Ti
Vi
=Tf
Vf
⇒Tf = Ti ⋅Vf
Vi
= 301 K ×1,22 = 368 K
Tf = 368 K − 273,15 K = 95 °C
7)• In un processo in cui si mantiene costante la temperatura, p e V sono inversamente proporzionali;
se V raddoppia, allora p dimezza, infatti:
pV = nRT ⇒ p2V2 = p1V1 ⇒ p2 =
p1V1
V2
=p1V1
2V1
= 12
p1 =150 kPa( )
2= 75,0 kPa
•
8)Nel primo caso una parte di calore è stata trasferita dall’olio al mercurio, in contatto per mezzo del bulbo, e la temperatura del mercurio è aumentata. Nel seondo caso è stato compiuto sul termometro (dall’esterno) un lavoro che ha fatto aumentare la temperatura del mercurio.
9)
U =
2NkBT = 5
2× 3,08×1022( )× 1,38×10−23 J
K⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 225 K( ) = 239 J
10)
Combinando la ΔU = 3
2nRΔT con la œm m = nM si ottiene:
m = 2
3MΔURΔT
= 23×
4,00 g ⋅mol−1( )× 9,50 kJ( )8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 403− 343( )K
= 50,8 g
11)• Calcoliamo prima il numero di moli contenute inizialmente nel cilindro:
n1 =
p1VRT
=1,01×105 Pa( )× 1,00×10−3 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 273 K( ) = 4,45×10−2 mol
Calcoliamo ora il numero di moli finali:
n2 =
p2VRT
=2× 1,01×105 Pa( )× 1,00×10−3 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 273 K( ) = 8,90×10−2 mol
Il volume del cilindro è rimasto invariato; a temperatura costante, si poteve prevedere chem se p raddoppia, anche n raddoppia. Sono quindi state iniattate
n = n2 − n1 = 4,5×10−2 mol
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IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA 12
Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012
14 Dall’energia interna del sistema.
15 L’energia interna sì, il calore e il lavoro no.
16 1) Q1 = !U1 = 450 J !U2 = 0 J
2) Q2 = W2 = 230 J, da cui Qtot = (450 + 230) J = 680 J
17 Fa aumentare l’energia interna del sistema.
18 Immaginiamo due situazioni in cui due gas dello stesso tipo all’interno di un cilindro vengono riscaldati: nella prima situazione il pistone è fisso (il volume è costante), nella seconda è mobile (la pressione è costante).
Se vogliamo innalzare di 1K la temperatura dei due gas, dobbiamo fornire una maggio-re quantità di calore nella seconda situazio-ne perché il calore acquistato dal gas viene in parte speso per sollevare il pistone.
19 Quando si stappa la bottiglia il gas che si tro-va nel collo della bottiglia subisce una rapida espansione adiabatica che ne fa diminuire la temperatura e provoca la condensazione del vapore nella nuvola di goccioline osservate.
20 La scarica dell’estintore provoca una espan-sione adiabatica dell’anidride carbonica, con conseguente diminuzione della temperatura del gas e formazione dei cristalli di ghiaccio.
PROBLEMI
1 TpVnR
p r hnR
= = = " " "( ) ( , ) [ ( , ) ( , )]# #2 3 21 5 10 0 50 1 3Pa m m
(( , ) ( , )2 0 8 31592
1 1mol J mol KK
" $ $=% %
2 VB = 110% VA = 110% (2,5 m3) = 2,8 m3
pB = 80% pA = 80% (30 kPa) = 24 kPa
3 ! pV nRT p V p V pp V
V
p V
Vp= & = & = = = =2 2 1 1 2
1 1
2
1 1
112
12
150( kPa)),
275 0= kPa
! A
B
10
25
5075
100
125
150175
20 30 40 50 60
p (
kPa)
V (!10–3 m3)
4 A pressione costante, la temperatura assoluta e il volume occupato dal gas sono tra di loro diretta-mente proporzionali. Quindi la temperatura finale sarà:
TV
VTf
f
ii= = " = "( )
( , )( ) ,
21 5
300 4 0 102LL
K K
K k Ti B i= = " " " = "% %32
1 5 1 38 10 300 6 21 1023 21, ( , ) ( ) ,J/K K JJ '
v
K
mii= = " "
"= "
%
%
2 2 6 21 10
5 31 104 8 10
21
262( , )
( , ),
J
kgm/ss
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
3 ©Zanichelli 2015
• U = 3
2NkBT = 3
2n ⋅N A( )kBT =
= 32× 4,45×10−2 mol( )× 6,02×1023 /mol( )× 1,38×10−23 J/K( )× 273 K( ) = 151J
12)• Calcoliamo la temperatura del gas ricordando la formula della velocità quadratica media delle
molecole di un gas perfetto, dove m è la massa di un atomo di elio. m = 4,00 u = 4,00×1,66×10−27 kg = 6,64×10−27 kg
v =3kBT
m⇒T =
m v2
3kB
= 6,64×10−27 kg × (1350 m/s)2
3×1,38×10−23 J/K= 292 K
• La massa molare dell’elio è M = 4,00 g/mol quindi calcoliamo il numero di moli
m = n ⋅M = 0,80 mol× 4,00 g/mol = 3,2 g = 3,2×10−3 kg • L’energia interna di un gas monoatomico è
3 32 2BU Nk T nRT= = .
Allora la variazione di energia interna è
ΔU =U f −Ui =
32
nf RT − 32
ni RT = 32
(nf − ni )RT =
= 32× 0,50 mol×8,315 J/(mol ⋅ K)× 292 K = 1,8 kJ
13)La quantità di energia ricevuta dall’acqua è:
ΔE = mgh− 12
mv2 = 50 kg( )× 9,8 m/s2( )× 15 m( )− 12× 50 kg( )× 0,03 m/s( )2
=
= 7350 J( )− 0,0225 J( ) = 7,3×103 J
L’acqua acquista questa energia dal movimento delle pale e ne cede una parte al mulinello. Quindi in totale la sua energia interna è variata di:
ΔU = ΔE −Q = 7,3×103 J( )× 4186 J/Kcal( )× 0,03 Kcal( )⎡⎣ ⎤⎦ = 7,2×103 J
14)
• pV = nRT = N
N A
RT
→ N = N A
pVRT
= 6,02×1023( )×10−4 mmHg( )× 1,01×105 Pa( )
760 mmHg( )⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥× 1,00×10−3 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 273 K( ) = 3,52×1015
• Tf =
p f
pi
Ti =2 pi
pi
× 273 K( ) = 546 K
U f =
32
NkBT = 32× 3,52×1015( )× 1,38×10−23 J/K( )× 546 K( ) = 3,98×10−5 J
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15)Equilibrio meccanico: con un foglio di carta velina controlliamo che non ci siano correnti d’aria nella stanza. Equilibrio termico: misuriamo la temperatura in diversi punti della stanza e verifichiamo che sia la stessa. Equilibrio chimico: controlliamo che non ci siano reazioni chimiche in corso.
16)No, il sistema non è in equilibrio termico e chimico: sta ricevendo energia (elettrica) dall’esterno.
17)L’aria viene inalata in profondità (dove la pressione dovuta alla massa d’acqua sovrastante la comprime fortemente all’interno dei polmoni). Mentre il sub sta effettuando la risalita, la pressione della massa d’acqua diminusce, mentre la temperatura interna del corpo resta costante e, di conseguenza, il volume dell’aria inalata aumenta: questo potrebbe provocare gravi lesioni ai polmoni. È necessario espellere gradualmente l’aria inalata.
18)No, perché durante l’espansione del gas non è possibile definire la sua pressione.
19)
pV = nRT → p2V2 = p1V1 ⇒V2 =
V1 p1
p2
=0,050 m3( )× 6,3atm( )
8,5 atm( ) = 37 ×10−3 m3
20)
• Dalla pV = NkBT si ottiene T = pV
NkB
. Di conseguenza, nei punti B e D si ha:
B:T1 =
pVNkB
=2,50×105 Pa( )× 4,15×10−3 m3( )1,035×1024( )× 1,38×10−23 J/K( ) = 72,6 K
D:T2 =
pVNkB
=1,52×105 Pa( )× 1,04×10−3 m3( )1,035×1024( )× 1,38×10−23 J/K( ) = 11,1 K
• pBVB = pCVC ⇒VC =
pBVB
pC
=2,50×105 Pa( )× 4,15×10−3 m3( )
1,52×105 Pa( ) = 6,83×10−3 m3
In modo analogo:
VA =
pDVD
pA
=1,52×105 Pa( )× 1,04×10−3 m3( )
2,50×105 Pa( ) = 6,32×10−4 m3
21)• La trasformazione non è ciclica perché lo stato iniziale e lo stato finale non coincidono.
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• La trasformazione AB è isobara visto che la pressione è costante, allora calcoliamo la temperatura
nello stato B. 273,15 K 15 288,15 KAT K= + =
pA = pB ⇒
TA
VA
=TB
VB
⇒TB = TA ⋅VB
VA
= 288,15 K( )× 1,30×10−3 m3( )2,00×10−3 m3( ) = 187 K
• La trasformazione BC avviene a temperatura costante. Sappiamo che 2B
Cpp = , quindi il volume in
C è il doppio del volume nello stato B.
TB = TC ⇒ pBVB = pCVC ⇒VC =VB ⋅
pB
pC
=VB × 2 = 1,30×10−3 m3( )× 2 = 2,60×10−3 m3
22)La trasformazione AB è isocòra, quindi 340 dmA BV V= = . Calcoliamo la temperatura del gas nello stato B.
TB =
pBVB
nR=
pBVA
nR=
2,00×105 Pa( )× 400×10−4 m3( )3,00 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 320,7 K
Calcoliamo la temperatura nello stato C.
pB = pC ⇒
TB
VB
=TC
VC
, allora
TC = TB ⋅
VC
VB
= 320,7 K( )× 3× 400×10−4 m3( )400×10−4 m3( ) = 962 K
La trasformazione CD è isocòra quindi VC =VD ⇒
TC
pC
=TD
pD
. Calcoliamo la temperatura nello stato D
sapendo che AD e BC sono isòbare.
TD = TC ⋅
pD
pC
= TC ⋅pA
pB
= 962 K( )× 1,50×105 Pa( )2,00×105 Pa( ) = 722 K
23)• • Calcoliamo il volume del recipiente, il volume occupato dal gas nello stato iniziale e la pressione
nello stato B.
V = π ⋅r 2 ⋅h = π × 8,0×10−2 m( )2× 25×10−2 m( ) = 5,0×10−3 m3
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6 ©Zanichelli 2015
VA =
23⋅V = 2
3× 5,0×10−3 m3( ) = 3,3×10−3 m3
pB = pA + 40% pA = pA × 1+ 0,4( ) = 2,0×1,01×105 Pa( )×1,4 = 2,8×105 Pa = 2,8 atm La trasformazione AB è un’isoterma, quindi A BT T= . Calcoliamo il volume dopo la compressione:
pAVA = pBVB ⇒VB =
pAVA
pB
=2,0×1,01×105 Pa( )× 3,3×10−3 m3( )
2,8×105 Pa( ) = 2,4×10−3 m3
• Calcoliamo la temperatura del gas dopo la compressione.
TB =
pBVB
nR=
2,8×105 Pa( )× 2,4×10−3 m3( )0,25 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 323 K
60 383 KC BT T K= + = La trasformazione BC è isobara, ovvero B Cp p= . Calcoliamo il volume occupato dal gas dopo
essere stato riscaldato.
3 3 3 3383 K 2,4 10 m 2,8 10 m323 K
C CBC B
B C B
T TT V VV V T
− −= ⇒ = ⋅ = × × = ×
Calcoliamo la differenza di volume tra lo stato B e lo stato C, da cui ricaviamo l’altezza, ovvero di quanto si è sollevato il pistone durante la trasformazione BC.
VBC =VC −VB = 2,8×10−3 m3( )− 2,4×10−3 m3( ) = 0,4×10−3 m3
hBC =VBC
π ⋅r 2 =0,4×10−3 m3( )
π × 8×10−2 m( )2 = 0,02 m = 2 cm
24)A temperatura costante, fra il volume e la pressione esiste una relazione di proporzionalità inversa, quindi, anche senza fare i calcoli, si possono ottenere i risultati richiesti.
• pV = nRT → p2V2 = p1V1 ⇒V2 =
V1 p1
p2
1:
20×10−3 m3( )× 1,0×105 Pa( )2,0×105 Pa( ) = 10×10−3 m3
2:
20×10−3 m3( )× 1,0×105 Pa( )2,5×105 Pa( ) = 8,0×10−3 m3
3:
20×10−3 m3( )× 1,0×105 Pa( )4,0×105 Pa( ) = 5,0×10−3 m3
•
))))))))
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Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012
11 ! pV nRT p V p V VV p
p= ! = ! =
" " "#
2 2 1 1 21 1
23 3
120 10 1 0 10
:( ) ( ,m 55
53 3
3 3
2 0 1010 10
220 10 1 0 10
Pa
Pam
m
)
( , )
:( ) ( ,
"= "
" " "
#
# 55
53 3
3 3
2 5 108 0 10
320 10 1 0 1
Pa
Pam
m
)
( , ),
:( ) ( ,
"= "
" " "
#
# 00
4 0 105 0 10
5
53 3Pa
Pam
)
( , ),
"= " #
!
5
100
200
300
400
10 15 20
p (
kPa)
V (dm3)
5
T
10 15 20
V (dm3)
P3
P2P1
P0
P0P1P2P3
13 ! Dalla pV = nkB T si ottiene: TpVNkB
= . Di conseguenza, nei punti B e D si ha:
B
pVNkB
:( , ) ( , )
( , )= " " "
" "
#2 50 10 4 15 10
1 035 10
5 3 3
24
Pa m
(( , ),
:( , ) ( ,
1 38 1072 6
1 52 10 1 0
23
5
"=
= " "
# J/KK
PaD
pVNkB
44 10
1 035 10 1 38 1011 1
3 3
24 23
"" " "
=#
#m
J/KK
)
( , ) ( , ),
! p V p V Vp V
pB B C C CB B
C
= ! = = " " " #( , ) ( , )
(
2 50 10 4 15 105 3 3Pa m
11 52 106 83 10
53 3
, ),
"= " #
Pam
In modo analogo: Vp V
pAD D
A
= = " " ""
#( , ) ( , )
( ,
1 52 10 1 04 10
2 50 10
5 3 3
5
Pa m
Pa)),= " #6 32 10 4 3m
14 W p V VWp
V V V VWp
= ! = ! = # = # = #$ $ $1 2 2345
4500
2 50( )
( )
( ,dm
J
""=
1027
53
Padm
)
15 ! W p Vtot = = # " " # "#$ $ [( ) ( )] [( ) (70 30 40 10 13 103 3kPa kPa m ## = "3 3 31 1 10m J)] ,
! In senso inverso cambia solo il segno.
16 !
VVA VB
pA
pB
p Area del trapezio:
W p p VA B= + =
= " + " " # "
1212
2 3 4 9 10 8 7 3 55
( )
[( , , ) ] [( , , )
$
Pa 110
1 9 10
3 3
3
# =
= "
m
J
]
,
! Sarebbe di valore opposto, visto che si invertirebbero i termini della sottrazione $V.
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25)Quando comprimiamo un vapore saturo, il suo volume diminuisce, ma la sua pressione non cambia perché una parte del vapore passa allo stato liquido per mantenere inalterata la pressione di vapore saturo (il vapore saturo è un vapore in equilibrio con il suo liquido). Quando comprimiamo il gas, invece, il volume diminuisce e la pressione aumenta (il gas durante la compressione non subisce passaggi di stato).
26)Durante la compressione, le molecole del gas che urtano contro il pistone rimbalzano, la loro velocità aumenta in modulo, ma il loro moto resta disordinato in direzione e verso. Durante l’espansione, le molecole del gas trasferiscono la loro energia, trasformandola nel moto ordinato del pistone.
27)Perché, oltre che dallo stato iniziale e finale, dipende anche dalla particolare trasformazione seguita per passare da uno stato a un altro. Infatti, a parità di punto di partenza e di arrivo, l’area sottostante le diverse trasformazioni cambia.
28)A: negativo; B: positivo; C: positivo; D: positivo; E: nullo; F: nullo; G: positivo; H: negativo; I: positivo.
29)Il lavoro è negativo visto che è l’ambiente a compiere lavoro sul sistema. La compressione è isòbara, quindi il lavoro è W p V= ⋅Δ . Ricaviamo Vf :
W = p ⋅(Vf −Vi )⇒Vf =
Wp+Vi =
−350 J( )150×103 Pa( ) + 3×10−3 m3( ) = 0,7 ×10−3 m3 = 0,7 L
30)
W = pΔV ⇒ΔV = W
p→V1 =V2 − ΔV =V2 −
Wp= 45 dm3( )− 4500 J( )
2,50×105 Pa( ) = 27 dm3
31)
• Wtot = ΔpΔV = 70 kPa( )− 30 kPa( )⎡⎣ ⎤⎦ × 40×10−3 m3( )− 13×10−3 m3( )⎡⎣ ⎤⎦ = 1,1×103 J • In senso inverso cambia solo il segno.
32)• Area del trapezio:
W = 1
2pA + pB( )ΔV = 1
2× 2,3+ 4,9( )×105 Pa⎡⎣ ⎤⎦ × 8,7 − 3,5( )×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 1,9×103 J
• Sarebbe di valore opposto, visto che si invertirebbero i termini della sottrazione ∆V.
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Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012
11 ! pV nRT p V p V VV p
p= ! = ! =
" " "#
2 2 1 1 21 1
23 3
120 10 1 0 10
:( ) ( ,m 55
53 3
3 3
2 0 1010 10
220 10 1 0 10
Pa
Pam
m
)
( , )
:( ) ( ,
"= "
" " "
#
# 55
53 3
3 3
2 5 108 0 10
320 10 1 0 1
Pa
Pam
m
)
( , ),
:( ) ( ,
"= "
" " "
#
# 00
4 0 105 0 10
5
53 3Pa
Pam
)
( , ),
"= " #
!
5
100
200
300
400
10 15 20
p (
kPa)
V (dm3)
5
T
10 15 20
V (dm3)
P3
P2P1
P0
P0P1P2P3
13 ! Dalla pV = nkB T si ottiene: TpVNkB
= . Di conseguenza, nei punti B e D si ha:
B
pVNkB
:( , ) ( , )
( , )= " " "
" "
#2 50 10 4 15 10
1 035 10
5 3 3
24
Pa m
(( , ),
:( , ) ( ,
1 38 1072 6
1 52 10 1 0
23
5
"=
= " "
# J/KK
PaD
pVNkB
44 10
1 035 10 1 38 1011 1
3 3
24 23
"" " "
=#
#m
J/KK
)
( , ) ( , ),
! p V p V Vp V
pB B C C CB B
C
= ! = = " " " #( , ) ( , )
(
2 50 10 4 15 105 3 3Pa m
11 52 106 83 10
53 3
, ),
"= " #
Pam
In modo analogo: Vp V
pAD D
A
= = " " ""
#( , ) ( , )
( ,
1 52 10 1 04 10
2 50 10
5 3 3
5
Pa m
Pa)),= " #6 32 10 4 3m
14 W p V VWp
V V V VWp
= ! = ! = # = # = #$ $ $1 2 2345
4500
2 50( )
( )
( ,dm
J
""=
1027
53
Padm
)
15 ! W p Vtot = = # " " # "#$ $ [( ) ( )] [( ) (70 30 40 10 13 103 3kPa kPa m ## = "3 3 31 1 10m J)] ,
! In senso inverso cambia solo il segno.
16 !
VVA VB
pA
pB
p Area del trapezio:
W p p VA B= + =
= " + " " # "
1212
2 3 4 9 10 8 7 3 55
( )
[( , , ) ] [( , , )
$
Pa 110
1 9 10
3 3
3
# =
= "
m
J
]
,
! Sarebbe di valore opposto, visto che si invertirebbero i termini della sottrazione $V.
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
8 ©Zanichelli 2015
33)• Calcolo il volume iniziale sapendo che AB è una trasformazione isòbara.
pA = pB ⇒
TA
VA
=TB
VB
VA =VB ⋅
TA
TB
=VB ⋅TA
TA + 0,30×TA
= 5,5×10−3 m3( )× 11,3
= 4,2×10−3 m3
Il lavoro svolto dal sistema è uguale all’area del triangolo ABC ed è positivo:
W =
VB −VA( ) ⋅ pC − pA( )2
=1,3×10−3 m3( )× 1,5×1,01×105 Pa( )
2= 98 J
• Calcolo il numero di moli di ossigeno (che ha massa molare M = 32 g/mol ).
n = m
M=
20 g( )32 g/mol( ) = 0,625 mol
Calcolo la temperatura nello stato C sapendo che BC è una trasformazione isocòra, quindi C BV V= :
TC =
pCVC
nR=
3,5×1,013×105 Pa( )× 5,5×10−3 m3( )0,625 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 3,8×102 K
34)
• TA =
pAVA
nR=
170×103 Pa( )× 5,0×10−3 m3( )0,35 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 292 K
La trasformazione iniziale (dallo stato A allo stato B) è isòbara, quindi ricaviamo il volume del gas allo stato B, tenendo conto che la temperatura iniziale è scesa di 40 °C:
pA = pB ⇒
TA
VA
=TB
VB
, allora VB =VA ⋅
TB
TA
= 5,0×10−3 m3( )× 252 K( )292 K( ) = 4,3×10−3 m3
ΔVAB =VA −VB = 5,0×10−3 m3( )− 4,3×10−3 m3( ) = 0,7 ×10−3 m3 = 0,7 dm3 • • Il lavoro svolto è pari al lavoro della trasformazione isòbara AB, visto che il lavoro della
trasformazione isocòra BC è nullo.
W = pΔV = p ⋅(VB −VA) = 170×103 Pa( )× ( − 0,70×10−3 m3) = − 0,12 KJ • pC = pB +100 kPa = 270 kPa VC =VB = 4,3 dm3
TC =
pCVC
nR=
270×103 Pa( )× 4,3×10−3 m3( )0,35 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 399 K
ΔU = 52nRΔT = 5
2nR(TC −TA ) = 5
2× 0,35 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)[ ]× 399 K − 292 K( ) = 0,78 kJ
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
9 ©Zanichelli 2015
35)• Indichiamo con A, B e C gli stati del sistema all’inizio, dopo la compressione isoterma e dopo la
trasformazione isòbara e calcoliamo i rispettivi valori delle varoabili termodinamiche. Stato A n = 0,75 mol; pA = 1,01×105 Pa; TA = 293 K;
VA =
nRTA
pA
=0,75 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 293 K( )
1,01×105 Pa( ) = 1,81×10−2 m3
Stato B n = 0,75 mol; pB = pA + 0,05pA = 1,06×105 Pa; TB = TA = 293 K
VB =
nRTB
pB
=0,75 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 293 K( )
1,06×105 Pa( ) = 1,72×10−2 m3
Stato C n = 0,75 mol; pC = pB = 1,06×105 Pa; VC =VB + 0,07VB = 1,84×10−2 m3
TC =
pCVC
nR=
1,06×105 Pa( )× 1,84×10−2 m3( )0,75 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 313 K
Il lavoro compiuto nella compressione isoterma è: WAB = pmedia VB −VA( ) = 1,03×105 Pa( )× 0,0172− 0,0181( )m3⎡⎣ ⎤⎦ = −93 J Il lavoro compiuto nella trasformazione isòbara è: WBC = pC VC −VB( ) = 1,06×105 Pa( )× 0,0184− 0,0172( )m3⎡⎣ ⎤⎦ = 127 J Il lavoro compiuto nell’intero processo vale: W =WAB −WBC = −93 J( ) + 127 J( ) = 34 J • La variazione di energia interna nel corso dell’intera trasformazione vale:
ΔU = 3
2NkBΔT = 3
2× 0,75 mol( )× 6,02×1023 mol−1( )× 1,38×10−23 J/K( )× 20 K( ) = 1,9×102 J
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
10 ©Zanichelli 2015
36#Dall’energia interna del sistema.
37#L’energia interna sì, il calore e il lavoro no.
38#La trasformazione è isòbara, ovvero avviene a pressione costante:
nRTi
Vi
=nRTf
Vf
⇒Ti
Vi
=Tf
Vf
allora
V f =Vi ⋅
Tf
Ti
= 200×10−3 m3( )× 280 K( )310 K( ) = 18,1×10−3 m3 = 18,1dm3
W = p ⋅ ΔV = 1,3×1,01×105 Pa( )× 18,1− 20,0( )×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = −2,5×102 J
Il calore ha segno negativo in quanto viene ceduto, Q = −2,0×103 J , allora
ΔU = Q −W = −2,0×103 J( )− −2,5×102 J( ) = −1,7 ×103 J
39#•
ΔU = Q − pΔV = 2,25×105 J( )− 3,60×105 Pa( )× 13,5×10−3 m3( ) = 2,20×105 J
• Aumenta.
40#• Calcoliamo il numero di moli
n = 15×1023( )
6,022×1023 mol−1( ) = 2,5 mol
La variazione di energia è:
ΔU = 5
2nR ⋅ ΔT = 5
2× 2,5 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 50 K( ) = 2,6 kJ
• Il gas viene riscaldato a pressione costante, quindi:
pi = p f ⇒
Ti
Vi
=Tf
Vf
allora
V f =Vi ⋅
Tf
Ti
= 50,0×10−3 m3( )× 365 K( )315 K( ) = 57,9×10−3 m3 = 57,9 dm3
W = p ⋅ ΔV = 1,2×105 Pa( )× (57,9−50,0)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 9,5×102 J = 0,95 kJ
• ΔU = Q −W ⇒Q = ΔU +W = 2,6 kJ( ) + 0,95 kJ( ) = 3,6 kJ
41#
Vi =
43πR3 = 4
3π 20
2m
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
3
= 4,2×103 m3
Il volume della mongolfiera dopo essere scesa è:
V f =Vi − 600 m3( ) = 4,2×103 m3( )− 0,6×103 m3( ) = 3,6×103 m3
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
11 ©Zanichelli 2015
Calcoliamo il numero di moli di elio contenute all’interno della mongolfiera:
piVi = nRTi ⇒ n =
piVi
RTi
=1,2×1,01×105 Pa( )× 4,2×103 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 328 K( ) = 187 ×103 mol
Calcoliamo la temperatura nello stato finale, ovvero alla pressione di 1,3 atm:
p fV f = nRTf ⇒Tf =
p fV f
nR=
1,3×1,01×105 Pa( )× 3,6×103 m3( )187 ×103 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 304 K
La variazione di energia interna è
ΔU = 32
nR ⋅ ΔT = 32× 187 ×103 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 304 K − 328 K( ) =
= −56×106 J = −56×103 kJ
Troviamo il calore ceduto mentre la mongolfiera scende applicando il primo principio della termodinamica:
ΔU = Q −W ⇒Q = ΔU +W = −56×103 kJ( )− 76×103 kJ( ) = −1,3×105 kJ
42#Calcoliamo la quantità di calore sviluppata:
Q = Pc ⋅m = 1,0×104 cal/g( )× 40 g( ) = 40×104 cal = 40×104 cal( )× 4,186 J/cal( ) = 1,674×106 J Calcoliamo ora la quantità di calore utile:
′Q = Q − 20%Q = 1,674×106 J( )− 0,2× 1,674×106 J( ) = 1,339×106 J Applichiamo il primo principio della termodinamica e calcoliamo il lavoro:
W = ′Q − ΔU = 1,339×106 J( )− 1,245×106 J( ) = 9,4×104 J
43#
ΔU + pΔV = Q ⇒ΔV = Q − ΔU
p
→V2 =V1 + ΔV =V1 +
Q − ΔUp
= 5,0×10−3 m3( ) + 3,0 kcal( )× 4186 J/kcal( )− 7,6×103 J( )1,2 atm( )× 101kPa/atm( ) = 4,6×10−2 m3
44#• Calcoliamo il volume iniziale, applicando l’equazione di stato dei gas perfetti:
V0 =
nRT0
p0
=5,00 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 300 K( )
1,01×105 Pa( ) = 0,123 m3
Il volume finale sarà allora: V1 = 2V0 = 0,246 m3
Il lavoro è:
W = pΔV = 1,01×105 Pa( )× 0,123 m3( ) = 12,4 kJ
• La trasformazione avviene a pressione costante e, di conseguenza, se raddoppia il volume raddoppierà anche la temperatura del gas, quindi T1 = 600 K.
La variazione di energia interna è:
ΔU = 3
2nRT = 3
2× 5,00 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 300 K( ) = 18,7 kJ
• Per il primo principio della termodinamica, il gas avrà assorbito una quantità di calore:. Q = ΔU +W = 18,7 +12,4( )kJ = 31,1kJ
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
12 ©Zanichelli 2015
45#1) Q1 = ΔU1 = 450 J
ΔU2 = 0 J 2) Q2 =W2 = 230 J , da cui
Qtot = 450+ 230( )J = 680 J
46#• • Calcoliamo il lavoro: W = p ⋅ ΔV = p ⋅ VB −VA( ) = 1,3×1,01×105 Pa( )× (22−10)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 1,576 kJ Calcoliamo la variazione di energia interna del gas monoatomico:
ΔU = 3
2nR ⋅ ΔT = 3
2nR ⋅(TB −TA) = 3
2nR ⋅
pBVB
nR−
pAVA
nR⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= 3
2pBVB − pAVA( )
dove pA = pB , quindi:
ΔU = 3
2pA ⋅ VB −VA( ) = 3
2W = 3
2×1,6 kJ = 2,363 kJ
Dal primo principio della termodinamica si ha
ΔU = Q −W ⇒Q = ΔU +W = 2,363 kJ( ) + 1,576 kJ( ) = 3,9 kJ
47#
• VB =VA +
12
VC −VA( ) = 30×10−3 m3( ) + (70− 30)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦2
= 50 dm3
• Il lavoro è pari all’area racchiusa all’interno della trasformazione:
W = b ⋅h
2=
VC −VA( ) ⋅ pB − pA( )2
=(70− 30)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ × (1,8−1,1)×105 Pa⎡⎣ ⎤⎦
2= 1,4 kJ
48#• AB e CD: isòbare BC e DA: isocòre • Nelle trasformazioni isocòre il lavoro è nullo; le trasformazioni nelle quali si compie lavoro sono le
isòbare AB e CD. • W = pΔV = Δ pΔV = (100−80)kPa⎡⎣ ⎤⎦ × (5,0−1,0)m3⎡⎣ ⎤⎦ = 8,0×104 J
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
13 ©Zanichelli 2015
49#• La massa dell’ossigeno che viene riscaldata è
Q = cpm ⋅ ΔT ⇒ m = Q
cp ⋅ ΔT=
220 J( )0,92×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (45− 22)K⎡⎣ ⎤⎦
= 10×10−3 kg = 10 g
• Calcoliamo il numero di moli di ossigeno, sapendo che la massa molare è M = 32 g/mol .
n = m
M=
10 g( )32 g/mol( ) = 0,30 mol
L’ossigeno è un gas biatomico quindi
ΔU = 5
2nR ⋅ ΔT = 5
2× 0,30 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (45− 22)K⎡⎣ ⎤⎦ = 0,14 kJ
• ΔU = Q −W ⇒W = Q − ΔU = 220 J( )− 140 J( ) = 80 J
50#
• V1 = πr 2 ⋅h = π × 5,0×10−2 m( )2
× 20×10−2 m( ) = 1,57 ×10−3 m3 = 1,6 L
V2 =V1 − 0,5 L( ) = 1,57 L( )− 0,50 L( ) = 1,07 L La compressione del volume avviene a temperatura costante quindi
W1 = nRT ⋅ ln
V2
V1
= 0,70 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 293 K( )× ln1,07 ×10−3 m3
1,57 ×10−3 m3
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= −0,65 kJ
• ΔU1 =
32
nR ⋅ ΔT = 0 , perché il gas viene compresso isotermicamente. Dal primo principio della
termodinamica otteniamo ΔU1 = 0⇒Q1 =W1 = −0,65 kJ • Consideriamo la trasformazione isòbara. Per calcolare il lavoro ci servono la pressione e il volume finale:
p2V2 = nRT2 ⇒ p2 =
nRT2
V2
=0,70 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 293 K( )
1,07 ×10−3 m3( ) = 1,59×106 Pa
V3 =V2 + 0,30 L( ) = 1,07 L( ) + 0,30 L( ) = 1,37 L
W2 = p2 ⋅ ΔV = p2 ⋅ V3 −V2( ) = 1,59×106 Pa( )× 0,30×10−3 m3( ) = 0,48 kJ Calcoliamo ora la variazione di energia interna nella stessa trasformazione. Ci serve innanzitutto
conoscere la temperatura finale:
T3 =
V3
V2
T2 =1,37 L1,07 L
(293 K) = 375 K
ΔU2 =32
nR ⋅ ΔT = 32
nR ⋅ T3 −T2( ) = 32× 0,70 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (375 K)− (293 K)⎡⎣ ⎤⎦ =
= 0,72 kJ
Dal primo principio della termodinamica otteniamo
ΔU2 = Q2 −W2 ⇒Q2 = ΔU2 +W2 = 0,72 kJ( ) + 0,48 kJ( ) = 1,20 kJ In totale il calore assorbito è
Q = Q1 +Q2 = −0,65 kJ( ) + 1,20 kJ( ) = 0,55 kJ
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
14 ©Zanichelli 2015
51#• La variazione di energia interna è negativa ΔU = −250 J , calcoliamo di quanto si è abbassata la temperatura:
ΔU = 5
2nR ⋅ ΔT ⇒ΔT = 2 ⋅ ΔU
5nR= −
2× 250 J( )5× 0,20 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= −60 K
Tf = Ti − 60 K( )
La pressione diminuisce del 60% rispetto al valore iniziale, quindi
p f = pi − 20% pi = pi ⋅ 1− 0,20( ) = 0,80 ⋅ pi
Il volume rimane costante durante la trasformazione, calcoliamo quindi la temperatura nello stato iniziale.
Vi =Vf ⇒
Ti
pi
=Tf
p f
allora
Ti
pi
=Ti − 60 K( )
0,80 ⋅ pi
⇒Ti =60 K( )0,2
= 3,0×102 K
• Il lavoro compiuto dal sistema è nullo visto che la trasformazione è isocòra:
Q = ΔU = −2,5×102 J
52#• La massa molare dell’azoto, che è un gas biatomico, è M = 28,02 g/mol .
n = m
M=
15 g( )28,02 g/mol( ) = 0,535 mol
Calcolo il volume iniziale nello stato A:
VA =
nRTA
pA
=0,535 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 298 K( )
2× 1,01×105 Pa( ) = 6,56×10−3 m3
• Il lavoro svolto durante tutta la trasformazione è l’area compresa sotto la spezzata ABCD:
WAB =B + b( ) ⋅h
2=
pA + pB( ) ⋅ VB −VA( )2
=
=2,0+ 0,7( )× 1,01×105 Pa( )⎡⎣ ⎤⎦ × (8,0− 6,56)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦
2= 0,196 kJ
WBC =B + b( ) ⋅h
2=
pC + pB( ) ⋅ VC −VB( )2
=
=1,0+ 0,7( )× 1,01×105 Pa( )⎡⎣ ⎤⎦ × 2× 6,56−8,0( )×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦
2= 0,440 kJ
WCD = pC ⋅ ΔV = pC ⋅ VD −VC( ) = 1,0×1,01×105 Pa( )× 16− 6,56× 2( )×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 0,291kJ
Quindi: W =WAB +WBC +WCD = 0,196 kJ( ) + 0,440 kJ( ) + 0,291kJ( ) = 0,927 kJ • Troviamo la temperatura nello stato finale.
TD =
pDVD
nR=
1,0×1,01×105 Pa( )× 16×10−3 m3( )0,535 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 359 K
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
15 ©Zanichelli 2015
Calcoliamo la variazione di energia interna durante tutta la trasformazione:
ΔU = 52
nR ⋅ ΔT = 52
nR ⋅ TD −TA( ) =
= 52× 0,535 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (359 K)− (298 K)⎡⎣ ⎤⎦ = 678 J
Dal primo principio della termodinamica ricaviamo il calore assorbito durante la trasformazione:
ΔU = Q −W ⇒Q = ΔU +W = 678 J( ) + 927 J( ) = 1,6 kJ
53#Poiché W = pΔV si ottiene:
ΔW = Δ pΔV = 1×105 Pa( )× 2×10−3 m3( ) = 2×102 J In una trasformazione ciclica si ha Q = W, quindi anche il calore assorbito sarà pari a 2×102 J
54#
Combinando la cv =
QmΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isocòra
con la ΔU = Q si ottiene:
ΔT = ΔUmcv
=8600 J( )
0,250 kg( )× 3,1×103 Jkg ⋅K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
= 11 K
55#
Q = nRT ln
Vf
Vi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟= 0,30 mol( )× 8,315
Jmol ⋅K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 300 K( )× ln
0,35 m3( )0,20 m3( )
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥= 4,2×102 J
56#• Indichiamo con x la distanza del pistone dalla parete sinistra del cilindro. Nelle condizioni indicate
nel problema, con l’inserimento del gas la molla viene accorciata di un tratto x ed esercita perciò una forza F =kx che viene equilibrata dalla pressione del gas e, quindi,
pS = kx Moltiplichiamo entrambi i membri dell’equazione per x e otteniamo: pSx = kx2 → pV = kx2
Per l’equazione di stato dei gas perfetti: pV = nRT → kx2 = nRT Infine
x = nRT
k=
0,01mol( )× 8,315J
mol ⋅K⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 300 K( )
200 N ⋅m−1( ) = 0,353 m
Di conseguenza: V = Sx = 0,1m2( )× 0,353 m( ) = 3,53×10−2 m3 e
p = kx
S=
200 N ⋅m−1( )× 0,353 m( )0,1m2( ) = 706 Pa
• Indichiamo con il pedice 1 le grandezze prima del riscaldamento e con il pedice 2 le grandezze dopo il riscaldamento. Dal testo:
V2 = 2V1
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
16 ©Zanichelli 2015
Raddoppiando il volume si raddoppia anche la compressione della molla e, quindi, la forza che essa esercita sul pistone: in tal modo raddoppia anche la pressione
p2 = 2p1 Applichiamo l’equazione di stato dei gas perfetti alle due situazioni: p1V1 = nRT1 e p2V2 = nRT2 → T2 = 4T1 Per il primo principio della termodinamica, l’energia Q fornita nel riscaldamento fa aumentare
l’energia interna del gas e l’energia potenziale della molla. Quindi:
Q = ΔU + ΔUk =32
nRΔT + 12
k x22 − x1
2( ) = 32
nRΔT + 12
p2V2 − p1V1( ) = 92
nRT1 +32
p1V1 = 6 p1V1 =
= 6× 706 Pa( )× 3,53×10−2 m3( ) = 150 J
57#• Dall’equazione di stato dei gas perfetti si ricava:
TB = TA
pBVB
pAVA
= 300 K( )× 150 kPa( )× 1,0 dm3( )40 kPa( )× 3,0 dm3( ) = 375 K
• Il calore scambiato nella trasformazione da A a B si ricava applicando il primo principio della termodinamica: Q = ΔU +W , dove
ΔU = 3
2nRΔT = 3
2pAVA
TA
TB −TA( ) = 32×
40 kPa( )× 3,0 dm3( )300 K( ) × 75 K( ) = 45,0 J
W =
pA + pB( )2
VB −VA( ) = 40+150( )kPa[ ]2
× −2 dm3( ) = −190 J
Quindi Q = ΔU +W = 45,0 J( )− 190 J( ) = −145 J • Il lavoro utile compiuto nel ciclo è uguale all’area racchiusa dal ciclo cambiata di segno (il ciclo è
percorso in verso antiorario), quindi
W = − 1
2Δ pΔV = − 1
2× 110 kPa( )× 2 dm3( ) = −110 J
58#Fa aumentare l’energia del sistema.
59#Immaginiamo due situazioni in cui due gas dello stesso tipo vengono riscaldati all’interno di un cilindro: nella prima situazione il pistone è fisso (il volume è costante), nella seconda è mobile (la pressione è costante). Se vogliamo innalzare di 1 K la temperatura dei due gas, dobbiamo fornire una maggiore quantità di calore nella seconda situazione perché il calore acquistato dal gas viene in parte speso per sollevare il pistone.
60#
cv =
QmΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isocòra
=1,2×102 J( )
0,025 kg( )× 15 °C( ) = 3,2×103 J/(kg ⋅K)
61#La molecola di ossigeno è biatomica quindi la massa molare è 32,0 g/molM = . Inoltre si comporta come un gas perfetto, quindi
cv =
52
RM
= 52×
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦32,0×10−3 kg/mol( ) = 650 J/(kg ⋅K)
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17 ©Zanichelli 2015
62#Calcoliamo il numero di moli di gas.
( )23
123
18 103,0 mol
6,02 10 molA
NnN −
×= = =×
Ricordiamo che la massa di un corpo è m = n ⋅M , dove M è la massa molare e n il numero di moli.
cp =
QmΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isòbara
= Qn ⋅ M ⋅ ΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isòbara
=2,8×103 J( )
3,0 mol( )× 39,95×10−3 kg/mol( )× 45 K( ) = 0,52×103 J/(kg ⋅K)
63#
n = N
N A
= 8,0×1023( )6,02×1023 mol−1( ) = 1,3 mol
M = m
n=
30×10−3 kg( )1,3 mol( ) = 23×10−3 kg/mol
cp =
5+ 22
RM
=7 × 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦2× 23×10−3 kg/mol( ) = 1,3×103 J/(kg ⋅K)
64#
Isocòra: ΔpV0 = nRΔTv ⇒ΔTv =
Δ pV0
nR
Isòbara: p0ΔV = nRΔTp ⇒ΔTp =
p0ΔVnR
c = Q
mΔT→ γ =
cp
cv
=ΔTv
ΔTp
=Δ pV0
pΔV=
V0 p1 − p0( )p0 V1 −V0( )
65#
γ =
cP
cv
⇒ cP = γ ⋅cv e cp =
QmΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isòbara
Inoltre m = n ⋅M , allora
Qn ⋅MΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isòbara
= γ ⋅cv da cui ricaviamo
M = Q
nΔT ⋅ γ ⋅cv
=3,5×103 J( )
4,5 mol( )× 15 K( )×1,31× 1,71×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦= 23×10−3 kg/mol = 23 g/mol
66#La trasformazione è isobara quindi vale il primo principio della termodinamica, da cui ricaviamo il calore assorbito durante l’espansione Q U W= Δ + Inoltre il calore durante una trasformazione a pressione costante è dato dalla seguente formula
pQ c m T= ⋅Δ
La variazione di energia interna è ΔU =
2nR ⋅ ΔT , dove = 5 perché il gas è biatomico.
Il lavoro in una trasformazione isobara è W p V= ⋅Δ , dove VΔ è la variazione di volume del gas, che in questo caso è positiva perché si tratta di un’espansione.
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18 ©Zanichelli 2015
Il gas preso in considerazione è un gas perfetto, quindi vale l’equazione di stato per i gas perfetti durante una trasformazione isobara p V nR T⋅Δ = ⋅Δ
Quindi
ΔU +W = cpm ⋅ ΔT ⇒
2nR ⋅ ΔT + p ⋅ ΔV = cpm ⋅ ΔT
Otteniamo che
m = 1cp ⋅ ΔT
⋅ 2
nR ⋅ ΔT + p ⋅ ΔV⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= 1
cp ⋅ ΔT⋅
2nR ⋅ ΔT + nR ⋅ ΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= nR
cp
⋅ 2+1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟=
=3,8 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
2,0×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦× 5
2+1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= 55×10−3 kg = 55 g
67#La trasformazione è isocòra, quindi
cv =Q
m ⋅ ΔT⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isocòra
= QnM ⋅ ΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ isocòra
= Qn⋅ 1MΔT
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟=
= −4,0×105 J/mol( )× 130 kg/mol( )× −33 K( )
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥ = 0,40×103 J/(kg ⋅K)
La costante γ è uguale a
γ =
cp
cv
=0,63×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦0,40×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 1,6
68#• Viene disegnato un trapezio, come in figura:
• Calcoliamo innanzitutto il numero di moli:
n = m
M= 2,00 g
4,00 g/mol= 0,500 mol
Vertice A
TA = 273K;VA = 2,00×10−3 m3; pA =
nRTA
VA
=0,500mol( )× 8,315
Jmol ⋅K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 273K( )
2,00×10−3 m3( ) = 0,567 MPa
Vertice B Nello stato B il volume è raddoppiato, perciò raddoppia anche la pressione, mentre per l’equazione
di stato la temperatura è quadruplicata:
TB = 4TA = 1,09×103 K; VB = 2VA = 4,00×10−3 m3; pB =
nRTA
VA
= 1,13 MPa
8
SOLU
ZION
I DEG
LIES
ERCI
ZI D
EL L
IBRO
Solu
zion
i per
cap
itol
o
IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA 12
Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012
32 ! Viene disegnato un trapezio, come in figura:
0 1 2 3
A D
CB
4 5
12
9
6
3
0
volume V (!10–3 m3)
pre
ssio
ne
p (
105
Pa)
! Vertice A:
T V p
nRT
VA A AA
A
K mmol
= = ! = =!
"273 2 00 100 5 8 315
3 3; , ;( , ) ,
JJmol K
K
mMPa#
$%&
'()
!
!="
( )
( , ),
273
2 00 100 567
3 3
Nello stato B il volume è raddoppiato, lo sarà, così, anche la pressione, mentre per l’equazione di stato la temperatura sarà quadruplicata. Quindi:
Vertice B:
T T V V p p
nRTB A B A B A
AK m= = ! = = ! = ="4 1 09 10 2 4 00 10 23 3 3, ; , ;VVA
MPa=1 13,
Nella trasformazione BC, la pressione rimane costante, mentre il volume raggiunge i 5,00 litri, pertanto:
Vertice C:
TV
VT T V p pC
C
BB B C C BK m= = = ! = ! = ="5
41 37 10 5 00 10 13 3 3, ; , ; ,,13 MPa
Infine: Vertice D:
Tp
pT V V p pD
D
cC D C D AK m MPa= = = = ! = ="682 5 00 10 0 5673 3; , ; ,
! Il lavoro può essere determinato attraverso l’area sottostante la curva della pressione in funzione del volume nel grafico p-V. Quindi, nella trasformazione A-B
Wp p V V
A BB A B A MPa
" = + ! " = + ! !( ) ( ) [( , , ) ] [( ,2
1 13 0 57 4 0 10"" "" ! =3 3 32 0 10
21 70
, ) ],
mkJ
Per calcolare il calore utilizziamo il primo principio della termodinamica, per cui
Q U W nc T Wp V
RTc T WV V1 1= + = + = + =
=
" " " " "* * *A B A B A BA A
AA B A B
(( , ) ( , )[ , ( )] (0 567 2 00 108 315 273
3 3MPa mJ/ mol K K
! !# !
"
))[( ) ] ( , ) ( , ) ( , )! ! " + = +3
21092 273 1 70 5 10 1 70R K kJ kJ kJ == 6 80, kJ
Il calore scambiato è positivo e, quindi, è assorbito dal gas. Nella trasformazione BC, il lavoro, che è compiuto dal gas, vale: WB–C = pB(VC – VB) = (1,13 MPa) ! (5,00 ! 10–3 – 4,00 ! 10–3)m3 = 1,13 kJ La trasformazione avviene a pressione costante per cui il calore scambiato vale:
Q nc T RpB C B C mol K" "= = ! ! " ! =* ( , ) [( , , ) ]0 552
1 37 1 09 10 23 ,,84 kJ
(con cp =5/2R)
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19 ©Zanichelli 2015
Vertice C Nella trasformazione BC la pressione rimane costante, mentre il volume raggiunge i 5,00 litri:
TC =
VC
VB
TB = 54
TB = 1,37 ×103 K; VC = 5,00×10−3 m3; pC = pB = 1,13 MPa
Vertice D
TD =
pD
pC
TC = 682 K; VD =VC = 5,00×10−3 m3; pD = pA = 0,567 MPa
• Il lavoro può essere determinato attraverso l’area sottostante la curva della pressione in funzione del volume nel grafico p-V. Quindi, nella trasformazione AB:
WAB =
pB + pA( )× VB −VA( )2
=1,13+ 0,57( )MPa⎡⎣ ⎤⎦ × 4,0×10−3 − 2,0×10−3( )m3⎡⎣ ⎤⎦
2= 1,70 kJ
Per calcolare il calore utilizziamo il primo principio della termodinamica, per cui:
Q1 = ΔU1 +WAB = ncvΔTAB +WAB =pAVA
RTA
cvΔTAB +WAB =
=0,567 MPa( )× 2,00×10−3 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 273 K( ) × 32
R × 1092− 273( )K[ ]+ 1,70 kJ( ) = 5,10 kJ( ) + 1,70 kJ( ) =
= 6,80 kJ
Il calore scambiato è positivo e, quindi, è assorbito dal gas. Nella trasformazione BC il lavoro, che è compiuto dal gas, vale: WBC = pB VC −VB( ) = 1,13 MPa( )× 5,00×10−3 − 4,00×10−3( )m3⎡⎣ ⎤⎦ = 1,13 kJ La trasformazione avviene a pressione costante, per cui il calore scambiato vale:
QBC = ncpΔTBC = 0,5 mol( )× 5
2R × 1,37 −1,09( )×103 K⎡⎣ ⎤⎦ = 2,84 kJ
(con cp = 5/2R) La trasformazione CD avviene a volume costante, quindi: WCD = 0 J QCD = ncvΔTDC = −4,26 J
ed è negativo, cioè ceduto dal gas.
Infine, nella trasformazione DA WDA = pA VA −VD( ) = −1,70 kJ , negativo, quindi compiuto sul gas.
QDA = ncp TA −TD( ) = −4,25 kJ , negativo, quindi ceduto dal gas.
• Il lavoro totale ottenuto nel ciclo termodinamico vale: W =WAB +WBC +WCD +WDA = 1,13 kJ Il lavoro necessario per il sollevamento della massa vale: W = mgh = 650 kg( )× 9,81m/s2( )× 80 m( ) = 5,1×105 J e quindi il numero di cicli necessario è:
N = W
Wciclo
=5,1×105 J( )
1,13 kJ( ) = 4,5×102 cicli
69#Quando si stappa la bottiglia, il gas che si trova nel collo della bottiglia subisce una rapida espansione adiabatica, che ne fa diminuire la temperatura e provoca la consensazione del vapore nella nuvola di goccioline osservate.
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20 ©Zanichelli 2015
70#La scarica dell’estintore provoca un’espansione adiabatica dell’anidride carbonica, con conseguente diminuzione della temperatura del gas e formazione dei cristalli di ghiaccio.
71#
ΔU = −W = −20 J
72#Calcoliamo il numero di moli di elio sapendo che la massa molare è M = 4,0 g/mol .
n = m
M=
15 g( )4,0 g/mol( ) = 3,8 mol
La variazione di energia interna è
ΔU = 3
2nR ⋅ ΔT = 3
2× 3,8 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × −35 K( ) = −1,7 ×103 J = −1,7 kJ
La trasformazione è adiabatica, quindi 0Q = , e dal primo principio della termodinamica otteniamo
ΔU = −W ⇒W = −ΔU = 1,7 ×103 J = 1,7 kJ
73#
T =
Vi
V⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ−1
Ti =Vi
3Vi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
γ−1
Ti =13
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
53−1
× 600 K = 288 K
ΔU = 3
2nR ⋅ ΔT = 3
2× 2,0 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 288 K − 600 K( ) = −7,8 kJ
Dal primo principio della termodinamica otteniamo 7,8 kJW U= −Δ =
74#
T1 = Ti
Vi
V1
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
γ−1
= 250 K( )× 3,55×10−3 m3( )6,15×10−3 m3( )
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥= 201 K
75#
• p0 =
nRT0
V0
=2,00 mol( )× 8,315
Jmol ⋅K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 310 K( )
5,25×10−2 m3( ) = 9,82×104 Pa
• T1 = T0 ±
V0
V1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ−1
= 301 K( )× 5,25×10−2 m3( )2,50×10−3 m3( )
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥
53−1
= 508 K
• p1 = p0
V0
V1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ
= nRT0
V0γ−1
V1γ =
= 2,00 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 308 K( )× 5,25×10−3 m3( )53−1
2,50×10−3 m3( )53
= 3,38×105 Pa
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21 ©Zanichelli 2015
76#• La compressione è adiabatica quindi 0Q = . Il lavoro compiuto (subito) dal gas è W = −318 J. Dal primo principio della termodinamica otteniamo che ΔU = −W ⇒ΔU = +318 J . • Calcoliamo la temperatura dopo la compressione.
ΔU = 5
2nR ⋅ ΔT ⇒ΔT = 2
5⋅ ΔU
nR= 2
5×
318 J( )0,300 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 51,0 K
T −Ti = 51,0 K ⇒T = Ti + 51,0 K( ) = 330 K( )+ 51,0 K( ) = 381 K Calcoliamo il volume occupato dopo la compressione dell’ossigeno. In una trasformazione
adiabatica vale la seguente equazione:
T =
Vi
V⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ−1
Ti
allora
Vi
V⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ−1
= TTi
⇒Vi
V= T
Ti
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
1γ−1
⇒V =Vi ⋅TTi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
− 1γ−1
Essendo un gas biatomico, γ = 7
5; allora otteniamo:
V =Vi ⋅
TTi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
− 1γ−1
= 0,0200 m3( )× 381 K330 K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
− 175−1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ = 0,0200 m3( )× 381 K
330 K⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
−52= 0,0140 m3
• Calcoliamo la pressione finale, supponendo che l’ossigeno si comporti come un gas perfetto biatomico:
pV = nRT ⇒ p = nRT
V=
0,300 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 381 K( )0,0140 m3( ) = 6,79×104 Pa
77#• p = pi − 30% pi = 0,70 ⋅ pi = 0,70× 1,2×105 Pa( ) = 0,84×105 Pa Il gas compie una trasformazione adiabatica quindi vale la seguente equazione di stato
pV γ = piVi
γ ⇒V γ =Viγ ⋅
pi
p
Inoltre il gas è monoatomico, quindi la costante è γ = 5
3. Otteniamo
V =Vi ⋅
pi
p⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
1γ
=Vi ⋅pi
0,70 ⋅ pi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
1γ
= 3,0×10−3 m3 × 10,70
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
35= 3,7 ×10−3 m3
• Dall’equazione di stato dei gas perfetti otteniamo che
pV = nRT ⇒ n = pV
RT=
0,84×105 Pa( )× 3,7 ×10−3 m3( )8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 310 K( ) = 0,12 mol
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22 ©Zanichelli 2015
78#Se il processo fosse adiabatico avremmo una temperatura finale
Tf = Ti
Vi
V f
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
γ−1
= Ti
Vi
Vi
2
⎛
⎝⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟
γ−1
= Ti 2( )γ−1= Ti ×1,59
Quindi:
ΔTadiabat . = Tf −Ti = 1,59Ti −Ti( ) = 59% Ti( ) Per cui:
ΔTquasist . =
12ΔTadiabat . =
59%2
Ti( ) = 30% Ti( )
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23 ©Zanichelli 2015
Problemi)generali)1)Dalla pV = nRT si ottiene (con V = πr 2h )
pπr 2h = nRT ⇒ r = nRT
πph=
0,20 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 20+ 273( )K[ ]π × 1,0 atm( )× 101kPa/atm( )× 50 cm( ) = 5,5 cm
2)
• Ti = T0
V1
V0
= T0
52
V0
V0
= 52
T0 =52× 300 K( ) = 750 K
• Combinando la ΔU = 5
2nRT con la Q = ΔU + pΔV si ha:
Q = ΔU + nRΔT = 52
nRΔT + nRΔT = 72
nRΔT =
= 72× 300 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 750 K( )− 300 K( )⎡⎣ ⎤⎦ = 3,93×104 J
• ΔU = 5
2nRΔT = 5
2× 300 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 750 K( )− 300 K( )⎡⎣ ⎤⎦ = 2,81×104 J
3)
c = Q
mΔT⇒ΔT = Q
mc Combinando le due equazioni
ΔTp =
Qmcp
e ΔTv =
Qmcv
si ottiene:
ΔTp =ΔTvcv
cp
=ΔTv
γ=ΔTv
53
= 35ΔT
4)
• pV = nRT →
p f
pi
=Tf
Ti
⇒ p f = pi
Tf
Ti
= 1,5 atm( )× 101kPaatm
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ ×
273+ 65( )K[ ]273+10( )K[ ] = 1,8×105 Pa
• ΔU = 3
2nRT = 3
2piVTi
ΔT = 32×
1,5 atm( )× 101kPa/atm( )× 10−3 m3( )283 K( ) × 55 K( ) = 44 J
• Q = ΔU = 44 J
5)Calcoliamo la temperatura nello stato finale.
Tf = Ti +16% ⋅Ti = 1,16 ⋅Ti = 1,16× 310 K( ) = 360 K Dall’equazione di stato dei gas perfetti sappiamo che pV nRT= . Quindi:
f fi i
i f
p VpVT T
=
allora fi
f if i
TpV Vp T
= ⋅ ⋅
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24 ©Zanichelli 2015
Otteniamo che
V f =Vi ⋅
pi
p f
⋅Tf
Ti
= 15×10−3 m3( )× 1,3×105 Pa( )1,4×105 Pa( ) ×
360 K( )310 K( ) = 16×10−3 m3
6)• Calcoliamo il numero di moli contenute nel recipiente:
n = N
N A
= 11×1023
6,02×1023 mol−1 = 1,8 mol
Trasformazione isoterma:
2ln ln 1,8 mol 8,315 J/(mol K) 350 K ln2 3,6 kJf i
isotermai i
V VW nRT nRT
V V⎛ ⎞ ⎛ ⎞
= ⋅ = ⋅ = × ⋅ × × =⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Trasformazione isòbara: calcoliamo prima di tutto il volume iniziale (che è il volume finale dopo la trasformazione isoterma) utilizzando l’equazione di stato dei gas perfetti:
pVi = nRTi ⇒Vi =
nRTi
p= 1,8 mol×8,315 J/(mol ⋅K)× 350 K
1,1×105 Pa= 48×10−3 m3
Calcoliamo analogamente il volume finale dopo la trasformazione isobara:
pVf = nRTf ⇒Vf =
nRTf
p=
1,8 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 370 K( )1,1×105 Pa( ) = 50,3×10−3m3
Quindi Wisobara = pΔV = 1,1×105 Pa( )× (50− 48)×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 2,7 ×102 J
Il lavoro totale compiuto dal gas è
W =Wisoterma +Wisobara = 3,6 kJ( ) + 0,2 kJ( ) = 3,8 kJ • Calcoliamo la variazione di energia interna. Trasformazione isoterma: 0TΔ = , allora anche 0UΔ = . Trasformazione isobara:
ΔU = 3
2nRΔT = 3
2× 1,8 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 20 K( ) = 4,5×102 J
La variazione di energia interna totale è quindi 24,5 10 JUΔ = × • Calcoliamo il calore totale. Trasformazione isoterma: dal primo principio della termodinamica, risulta: Q =W = 3,8 kJ Trasformazione isòbara: dal primo principio della termodinamica risulta: Qisobara = ΔUisobara +Wisobara = 4,5×102 J( ) + 2,7 ×102 J( ) = 7,2×102 J = 0,72 kJ Q = Qisoterma +Qisobara = 3,8 kJ + 0,7 kJ = 4,5 kJ
7)Calcoliamo il volume iniziale:
Vi =
nRTi
pi
=0,700 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 305 K( )
1,20×105 Pa( ) = 1,48×10−2 m3
Il volume finale è
V f =Vi − 30,0%Vi =Vi ⋅ 1− 0,300( ) = 1,48×10−2 m3( )× 0,700 = 1,04×10−2 m3 La pressione finale è
p f = pi +50,0% pi = pi ⋅ 1+ 0,500( ) = 1,20×105 Pa( )×1,500 = 1,80×105 Pa
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
25 ©Zanichelli 2015
Calcoliamo la temperatura allo stato finale:
Tf =
p fV f
nR=
1,80×105 Pa( )× 10,4×10−3 m3( )0,700 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 322 K
Calcoliamo la variazione di energia interna:
ΔU = 3
2nR ⋅ ΔT = 3
2× 0,700 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (322 K − 305 K) = 1,5×102 J
Dal primo principio della termodinamica otteniamo che
Q = ΔU +W = 1,5×102 J( )− 380 J( ) = −2,3×102 J = −2,3×102 J( )4,19 J
cal⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
= −55 cal
8)
ΔU = Q − pΔV = Q − pSΔh =
= 480 cal( )× 4,186 J/cal( )− 1,00 atm( )× 101kPa/atm( )× 0,0150 m2( )× 0,250 m( ) == 1,63×103 J
9)
Stato 0: p0 = 1atm; T0 = 300 K; V0 = 24,6×10−3 m3
Stato 1: p1 = p0 = 1atm; T1 = 2T0 = 600 K; V1 = 2V0 = 49,2×10−3 m3
Stato 2: p2 = 2 p0 = 2 atm; T2 = 4T0 = 1200 K; V2 = 2V0 = 49,2×10−3 m3
• Q = Q01 +Q12 = mcp T1 −T0( ) + mcv T2 −T1( ) = 5
2nRT0 +
32
nR2T0 =112
nRT0 =
= 112× 1mol( )× 8,31
Jmol ⋅K
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 300 K( ) = 13,7 kJ
• ΔU = ncv T2 −T0( ) = 3
2× 1mol( )× 8,31(J/mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 900 K( ) = 11,2 kJ
• W =W01 = p0 V1 −V0( ) = p0V0 = 1,013×105 Pa( )× 24,6×10−3 m3( ) = 2,49 kJ
10)
Dati: Vb = 30 L = costante; n = 0,5 mol; gas perfetto biatomico cv =
52
R; Ti = 20 °C; Tf = 80 °C;
R = 8,31J/(mol ⋅K) • Il volume del gas nella bombola è costante, dunque W = 0 J (trasformazione isocòra). • Dall’equazione di stato dei gas perfetti, nelle due situazioni iniziale e finale, si ha: piVb = nRTi e
p fVb = nRTf . Sottraendo le due equazioni fra loro:
Δp = p f − pi = nR
Tf −Ti( )Vb
= 0,5 mol( )× 8,31J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ ×80 °C( )− 20 °C( )⎡⎣ ⎤⎦
30×10−3 m3( ) = 8,3 Pa
• ΔU = ncv Tf −Ti( ) = 0,5 mol( )× 5
2× 8,31J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 60 K( ) = 6,2×102 J
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
26 ©Zanichelli 2015
11)
• Il lavoro compiuto in un’isoterma è W = pV ln
Vf
Vi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟, quindi possiamo ricavare la pressione
iniziale:
pi =W
Vi lnVf
Vi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟
=13,183atm ⋅L( )
2 L( )× ln3( ) =13,183× 1,01×105 Pa( )× 10−3 m3( )
2×10−3 m3( )× ln3( ) = 6×105 Pa
• La pressione finale è uguale a un terzo di quella iniziale, dato che in un’isoterma si ha che il prodotto pV è costante; quindi
p f = pi
V f
Vi
= 6×105 Pa( )× 13= 2×105 Pa
Il lavoro nella trasformazione isòbara vale: W = pΔV = 2×105 Pa( )× 2 L( )− 6 L( )⎡⎣ ⎤⎦ = 2×105 Pa( )× −4×10−3 m3( ) = −8×102 J • In un ciclo il calore totale è uguale al lavoro totale. Dato che nella trasformazione isocòra il lavoro
è nullo, si ha: Qtot =Wtot =Wisoterma +Wisòbara = 13,83×1,01×102 J( )− 8×102 J( ) = 5×102 J
12)
• pV = nRT ⇒TA =
pAVA
nR=
2,0 kPa( )× 1,3 m3( )0,50 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( ) = 6,3×102 K
TB = TA
pB
pA
=pAVA
nRpB
pA
=pBVA
nR=
0,70 kPa( )× 1,3 m3( )0,50 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( ) = 2,2×102 K
Poiché VB = VA, per la prima legge di Gay-Lussac di ha:
VC =VB
TC
TB
=VBTC
pBVA
nR
=nRVBTC
pBVA
=nRTC
pB=
0,50 mol( )× 8,315J
mol ⋅K⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ × 600 K( )
0,70 kPa( ) = 3,6 m3
•
• WBC = pBΔV = pB VC −VA( ) = pB
nRTC
pB
−VA
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟= nRTC − pBVA =
= 0,50 mol( )× 8,315 J ⋅mol−1 ⋅K−1( )× 600 K( )− 0,70 kPa( )× 1,3 m3( ) = 1,6×103 J
11
SOLU
ZION
I DEG
LIES
ERCI
ZI D
EL L
IBRO
Solu
zion
i per
cap
itol
o
IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA 12
Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012
!
1
1
2
2 3 4
p (
kPa)
V (m3)
B C
A
! W p V p V V pnRT
pV nRT p VBC B B C A B
C
BA C B A= = ! = !
"
#$
%
&' = ! =( ( )
== ) * * ) !! !( , ) ( , ) ( ) ( , )0 50 8 315 600 0 701 1mol J mol K K kPa )) = )( , ) ,1 3 1 6 103 3m J
4 ! T Tp
p
T Tp
p
f if
i
=
= = ) ) =1 01
0
5
5300
2 0 10
106( )
( , )
( ),K
Pa
Pa00 10
3003 0 10
109 0
2
2 02
0
5
5
)
= = ) ) = )
K
KPa
PaT T
p
p( )
( , )
( ), 110
3004 0 10
101 2 10
2
3 03
0
5
5
K
KPa
PaT T
p
p= = ) ) = )( )
( , )
( ), 33 K
!
1 2 3 4
p (!105 Pa)
500
1000
1500
p (
kPa)
V
V T (K)
P0 P1 P2 P3
P0
P1
P2
P3
5 ! T TV
VT
V
VT1 0
1
00
0
00
52 5
252
300 750= = = = ) =( )K K
! Combinando la formula (18) del capitolo 10, ( (U nR T= 52
, con la Q = (U + p(V, si ha:
Q U nR T nR T nR T nR T= + = + = =
= ) )
( ( ( ( (52
72
72
3 00 8 3( , ) ( ,mol 115 750 300 3 93 101 1 4J mol K K K J* * ) ! = )! ! ) [( ) ( )] ,
! ( (U nR T= = ) ) * * )! !52
52
3 00 8 315 7501 1( , ) ( , ) [(mol J mol K KK K J) ( )] ,! = )300 2 81 104
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
27 ©Zanichelli 2015
13)
• Tf = Ti
p f
pi
T1 = T0
p1
p0
= 300 K( )× 2,0×105 Pa( )105 Pa( ) = 6,0×102 K
T2 = T0
p2
p0
= 300 K( )× 3,0×105 Pa( )105 Pa( ) = 9,0×102 K
T3 = T0
p3
p0
= 300 K( )× 4,0×105 Pa( )105 Pa( ) = 1,2×103 K
•
14)• Q = Lvm = 2,26×106 J/kg( )× 1,00 kg( ) = 2,26×106 J
• W = pΔV = 1,01×105 Pa( )× 1,75 m3( )− 1,25×10−3 m3( )⎡⎣ ⎤⎦ = 1,77 ×105 J
• Q = ΔU +W ⇒ΔU = Q −W = 2,26×106 J/kg( )− 1,77 ×106 J/kg( ) = 2,08×106 J
15)
p1 = p0
V0
V1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ
= p0
V0
V0
10
⎛
⎝⎜⎜
⎞
⎠⎟⎟= p0 10γ = 1,00 atm( )× 101kPa/atm( )×10
75 = 2,54×106 Pa
T1 = T0
V0
V1
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
γ
= T0 10γ−1 = 273− 25( )K[ ]×1075−1= 749 K
16)• Calcoliamo il volume nello stato iniziale A dalla trasformazione adiabatica. Prima calcoliamo la temperatura nello stato B dall’isocòra:
Vc =VB ⇒
TC
pC
=TB
pB
⇒TB =TC
pC
pB =273 K( )
1,0 atm( ) × 1,3atm( ) = 355 K
La trasformazione AB è adiabatica, quindi vale la seguente equazione: pBVB
γ = pAVAγ
dove γ = 7
5 visto che il gas è biatomico. Quindi:
VA =
pB
pA
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
57
VB =1,3atm( )1,0 atm( )
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
57
× 30×10−3m3( ) = 36,18×10−3 m3
11
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p (
kPa)
V (m3)
B C
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! W p V p V V pnRT
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C
BA C B A= = ! = !
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4 ! T Tp
p
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KPa
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K
KPa
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!
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p (!105 Pa)
500
1000
1500
p (
kPa)
V
V T (K)
P0 P1 P2 P3
P0
P1
P2
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5 ! T TV
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V
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1
00
0
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52 5
252
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! Combinando la formula (18) del capitolo 10, ( (U nR T= 52
, con la Q = (U + p(V, si ha:
Q U nR T nR T nR T nR T= + = + = =
= ) )
( ( ( ( (52
72
72
3 00 8 3( , ) ( ,mol 115 750 300 3 93 101 1 4J mol K K K J* * ) ! = )! ! ) [( ) ( )] ,
! ( (U nR T= = ) ) * * )! !52
52
3 00 8 315 7501 1( , ) ( , ) [(mol J mol K KK K J) ( )] ,! = )300 2 81 104
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
28 ©Zanichelli 2015
Calcoliamo la temperatura nello stato TA. Dall’equazione dei gas perfetti e sapendo che CA è una trasformazione isòbara e che C BV V= , otteniamo:
CAA C
A C
TTp pV V
= ⇒ =
Allora
TA = TC ⋅
VA
VC
= 273 K( )× 36,18×10−3 m3( )30,0×10−3 m3( ) = 329 K
Calcoliamo il numero di moli di gas:
n =
pAVA
RTA
=1,0×1,01×105 Pa( )× 36,18×10−3 m3( )
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 329 K( ) = 1,33 mol
La trasformazione AB è adiabatica, quindi vale la seguente equazione:
1 1B B A AT V T Vγ γ− −=
dove 75
γ = visto che il gas è biatomico.
Trasformazione adiabatica AB:
WAB = −ΔU AB = − 52
nRΔTAB = − 52
nR ⋅(TB −TA) =
= − 52× 1,3 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × (355 K − 329 K) = −719J
Trasformazione isocòra BC: la variazione di volume è nulla, quindi 0 JBCW = . Trasformazione isòbara CA:
WCA = pA ⋅ ΔV = pA ⋅ VA −VC( ) = 1×1,01×105 Pa( )× 36,18− 30,0( )×10−3 m3⎡⎣ ⎤⎦ = 6,24×102 J
Allora il lavoro totale che viene fatto sul sistema è: W =WAB +WBC +WCA = −719 J( ) + 0 J( ) + 624 J( ) = −95 J • Calcoliamo il calore assorbito o ceduto nelle tre trasformazioni. Trasformazione adiabatica AB: 0 JABQ = Trasformazione isocòra BC: W = 0 J, quindi:
QBC = ΔU BC = 52
nRΔTBC = 52
nR ⋅ TC −TB( ) =
= 52× 1,3 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 273 K − 355 K( ) = −2,267 kJ
Trasformazione isòbara CA: dal primo principio della termodinamica U Q WΔ = − , allora calcoliamo la variazione di energia interna, che deve essere positiva poiché la temperatura è aumentata:
ΔUCA =52
nRΔTCA =52
nR ⋅ TA −TC( ) =
= 52× 1,33 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 329 K − 273 K( ) = 1,548×103 J
Otteniamo quindi QCA = ΔUCA +WCA = 624 J( ) + 1548 J( ) = 2,172×103 J Allora il calore totale è: Q = QAB +QBC +QCA = 0 kJ( )− 2,267 kJ( ) + 2,172 kJ( ) = −95 J
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
29 ©Zanichelli 2015
17)• Dalla seconda legge di Gay-Lussac:
• T1 = T0
p1
p0
= 280 K( )× 1,1×106 Pa( )1,0×105 Pa( ) = 3,1×103 K
•
cv =Q
mΔT= Q
m T1 −T0( ) =Q
m T0
p1
p0
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟−T0
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
= Q
mT0 p1 − p0( )
p0
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
=p0Q
mT0 p1 − p0( ) =
=1×105 Pa( )× 6,8×104 J( )
3,2×10−2 kg( )× 280 K( )× 1,1×106 −1,0×105( )Pa⎡⎣ ⎤⎦= 7,6×102 J/(kg ⋅K)
18)• Ricaviamo inizialmente la massa molare M . Il gas è perfetto e biatomico, quindi
cv =
52
RM
⇒M = 52
Rcv
= 52×
8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦1,2×103 J/(kg ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦
= 17 ×10−3 kg/mol
Il volume occupato inizialmente è Vi = S ⋅h = 60×10−4 m2( )× 50×10−2 m( ) = 3,0×10−3 m3 La trasformazione è isoterma, quindi iT T= e, utilizzando l’equazione di stato dei gas perfetti,
ricaviamo il volume finale:
pV = piVi ⇒V =Vi ⋅
pi
p= 3,0×10−3 m3( )× 1,1×105 Pa( )
1,3×105 Pa( ) = 2,5×10−3 m3
Calcoliamo la massa:
pV = nRT ⇒ n = pV
RT e il numero di moli è
n = m
M, allora
5 3 3 3
31,3 10 Pa 2,5 10 m 17 10 kg/mol2,3 10 kg
8,315 J/(mol K) 290 KpVMmRT
− −−× × × × ×= = = ×
⋅ ×
• Calcoliamo il numero di moli di gas contenute nel pistone:
n = m
M=
2,3×10−3 kg( )17 ×10−3 kg/mol( ) = 0,14 mol
Il lavoro compiuto in una trasformazione isoterma è:
W = nRT ⋅ ln V
Vi
⎛
⎝⎜⎞
⎠⎟= 0,14 mol( )× 8,315 J/(mol ⋅K)⎡⎣ ⎤⎦ × 290 K( )× ln
2,5×10−3 m3( )3,0×10−3 m3( )
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥= −62 J
Il lavoro è negativo, quindi non è svolto dal pistone ma è compiuto su di esso.
• Il gas perfetto è biatomico, quindi γ = 7
5. Utilizzando l’equazione che lega pressione e volume
nelle trasformazioni adiabatiche possiamo trovare il volume dopo la trasformazione adiabatica:
V γ =Vi
γ ⋅pi
p⎛⎝⎜
⎞⎠⎟⇒V =Vi ⋅
pi
p⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
1γ
= 3,0×10−3 m3( )× 1,1×105 Pa( )1,3×105 Pa( )
⎡
⎣⎢⎢
⎤
⎦⎥⎥
57
= 2,7 ×10−3 m3
Il volume dopo le trasformazioni isoterma e adiabatica è diminuito rispettivamente di 0,5 dm3 e 0,3 dm3 (rispetto al volume iniziale). In particolare, sotto le stesse condizioni, il volume dopo una trasformazione adiabatica diminuisce di meno rispetto all’isoterma (confronta le pendenze dei grafici dell’isoterma e dell’adiabatica).
Amaldi, Dalla mela di Newton al bosone di Higgs CAPITOLO 22 • IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
30 ©Zanichelli 2015
Test)1 D 2 B 3 B 4 B 5 B 6 D 7 A 8 C 9 B 10 A and B 11 C 12 B 13 D 14 A e D 15 A 16 B 17 A 18 C 19 B 20 D 21 A 22 C 23 A 24 B 25 B and D