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Martedì - 12 luglio 1966
TI&TraOXIAXZE LA PROVINCIA - Pagina 3
RIEVOCHIAMO LA GLORIOSA FIGURA DI UN MARTIRE CHE AVEVA SPOSATO LA CREMONESE ERNESTA BITTANTI
12 luglio 1916 : impiccato Cesare Battisti Una tragica vicenda che si ricollega al Risorgimento -
L'Austria confermò ancora una volta lo spirito della più
spietata tirannide contro gli italiani - L'olocausto di
Battisti e di Fabio Filzi per l'indipendenza della Patria
Fabio Filri e O s a r e Battisti prigionieri sul monte Corno Cesare Battisti attraversa le vie di Trento in segno di ludibrio O s a r e Battisti dopo la condanna a morte Il boia esultante mostra il cadavere di Battisti
Dal Monte Cerno alla tragica fessa di Trento Le testimonianze austriache - Il capo della polizia Muck fu uno dei maggiori responsabili dell'assassinio: voleva che l'ex deputato Battisti e Filzi fossero impiccati vestiti da pagliacci - // doloroso calvario nel castello del Buonconsiglio
INXSBRt'CK, luglio. — Heinrich Kanner tu uno dei pochi giornalisti liberali austriaci che. dopo il tragico attentato di Sarajevo, osarono attaccare la cricca guerrafondaia. Il 23 luglio, a conoscenza del testo del-l ultimatum alla Serbia, scrisse un articolo, per quei tempi e in quelle circostanze, quasi temerario. « La decisione del governo — que sto il succo dell editoriale — di porre condizioni inac-i et labili ai responsabili morali dell'atroce fine dell'arciduca ereditario Francesco t animando e della sua con-smte può scatenare un uragano di ferro e fuoco che investirebbe l'Europa intera. Ci rimane una sola speranza che la risposta di Belgrado venga attentamente vagliata e che. in extremis, prevalga la ragione. E' in gioco Ut pace, ed è in CUJCO l avvenire della nostra patria Senza dubbio possiamo contare sulle nostre alleanze o. per meglio dire, sullallcima con V Impero cermanico, ma non dobbiamo illuderti: un conflitto col piccolo Stato balcanico provocherebbe certamente non solo l'intervento della tonai che da decenni attende il crollo della monar-ehia degli Absburgo, ma anche quello della Francia e dell' Inghilterra: la prima per riconquistare l Alsazia Ijorena. la seconda per assestare un colpo mortale alla fritta di Guglielmo II, :rnza contare che lo schie-ramento contro le Potenze centrali potrebbe avere un arrpoqgio decisivo da parte. §egH Stati Uniti».
I LEGAMI DEL MARTIRE CON I CREMONESI
C. Battisti a Cremona DETTATA DA BISSOLATI UNA LAPIDE LO RICORDA
SOnO I PORTICI DEL COMUNE Cesare Battisti fu sempre molto legato ai cremonesi anche perche sposò Emesta Binanti che aveva vissuto lunghi anni a Cremona (dove suo padre era Presidente del Ginnasio Liceo «Manin»). Questo legame di affetti si allargò poi con altre amicizie, a cominciare da quella di Leonide Bissoiati. il socialista senza macchia e senza paura. La notizia dell'uccisione di Battisti fece enorme impressione a Cremona dove il valoroso patriota trentino era stato a parlare sulla Piazza del Comune a favore dell'intervento in una non dimenticata manifestazione popolare. E ben a ragione il Municipio volle murata, il 20 settembre 1916. nel ricordo della breccia di Porta Pia. la lapide che dice (e che è tuttora visibile sotto i portici) : VATICINATOLE DELLA GIUSTA GUERRA CHE LIBERERÀ' LA SUA TRENTO - PROPAGANDISTA EDUCATORE SOLDATO - SEMPRE E PRIMA DI TUTTO ITALIANO - CESARE BATTISTI - ASSURSE AL MARTIRIO IL 12 LUGLIO 1916 -SANTIFICATO DAL CAPESTRO AUSTRIACO. CREMONA - CHE NE ACCOLSE L'INCITATRICE PAROLA NEI DI' DELLA VIGILIA - SEGNALA LA SUA VITA LA SUA MORTE - AD EDUCAZIONE DELLE GENERAZIONI VENTURE. XX SETTEMBRE 1916. (Foto Falivi)
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CREMONA; cu n «x»^s*wcmt»»tnt»i**B^i
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La catastrofe dell' Impero
\'ri 1920 Kanner pubblicò un l'bro, intitolato e IJI ca-tattroUra politica imperia le ». che ebbe notevole far-luna, specialmente nel mon rio anglosassone Presentan doto a un gruppo di giornale ti. disse a un certo punto - Parlavo al deserto, e • ,r e solo per questo mi si asfsaO !" penna e non la te . "i l. Ivi tarile profeta OC-' id'le nuanto ai ero previ fio, nn.A molto di più. IX>b h'.irrw rammaricarcene. ram-mar.narci soprattutto che il ••''•'are Impero danubiano
si sin wlasriato1 < erto per chi nel cuore dell Europa te creati/ un tuoto perirò toso Ma non cera niente da fare. A Vienna dominava metntrastata una casta di 'tattico militare, la medesi ma alla quale I arcuiHM • • ri tilt, aveva tentato di op l'irti affermando 'he »oiti radicali ritorme cittituzio l ' i i l IH,ter ano •• a. • ti '. . •
• >o l Ausimi l ttqheru: tritt'orniaia m una grande 1'1%'eiierrmtme di Npo • tuti M I su'c'itii' l im Hn SI Mietiti' '"fiume m diletu di-ilu pace fjuuwMi U
giovane romantico arciduca ne parlo al paure questi per tutta risposta gli consiglio in tonti sarcastico, di raggiungere la madre. I im-M M t f M Elisabetta a Cine-era. ' tuogu ideate per la cura dei nern. ttOmt da assurde utopie politiche ».
Uno spettacolo spaventoso
IJO stesso Kanner annoverava fra gli ultimi errori latrili di Vienna « lo spettaco lo degno del più fosco medioevo inscenato ili e il 12 luglio /*i* con la piena ap-prmazione dell'arciduca Eu genio 'Omarulan'e supremo delle ione operanti ''miro i Italia. Itm/Accagioni' del-l ex deputato trentino al Parlamento dell'Impero, dot tor Cesare butti, ti e del suo conterraneo e lommin t me dottor Fatuo FiUi » Ulteriore acceso aropemra dista per l'interi unto del lItalia ai tanca nega occidentali, battuti, catturato con tarma in pugno, ntm potei a sottrarsi alla pena suprema, pero secondo le legni tnlemozionali, essa : trebbe dovuto essere derisa nelle immediati- retrovie da una corte marziale, e la . •:ema di morte eseguita
tue tire dopo m-dia-r> . citazione.
tati e Fttxi tur<mo ir• • i tratteli tali -un una igni ibi !,• (arretta a Inni •••;
•le t! j*-n orso agli >f" •ih, latitali di una p'ebagim
UH in due •lei < %SU •• I'
consiglio ed ut legali come
pericolosi assassini. Sulla da eccepire, sempre secondo il Kanner. in merito al processo e al suo epilogo prestabilito, ma non trova ne spiegazioni ne giustifica zumi per tonta inflitta ai due ufficiali, limpn ragione, a meno che « non ci si richiami ai tempi di Metter-mch. quando la forca era ritenuta lo strumento jnu efficace per tenere a bada le popolazioni non laìesi he delta monarchia ».
All'utriH e spettacolo furo no invitati ad assistere un centinaio tra ufficiali e sottufficiali, « rxissioumente mn macchina 'litografila* ! ini settimana più tardi, per iniziativa del iapo detta lem zia di Trento e. probanti mente, anche del comando multare del Tiralo fotografie furono minte alle redo-.toni dei j,rini IJKIII gnoli iltani Certamente st.rebt* ri, 'ale pubblicale se ali ul tvno momento il ministro della Guerra, d MMBJ col collega degli Etteri. non fot-se interi aiuto otteneteli, che vemttero i onnteate
« / / ministro sempre « e
condo il Kanner — meno traino di queUo degli Interni, aveva capito ihe la pubblicazione dei macabri documenti sarebbe servila alla propaganda nemica, infatti essi costituivano ila una parte, un tremendo atto d accusa contro l'Austria e dall'ultra una esaltazione di Hultisti e Filzi che. m al cune fotografie, apparivano leramente m una luce di eroismo sol rumano Alcune le vidi in redazione Ne ri masi profondamente tur t>a!o ».
Documenti sul martirio
Set l'Vjs Vladimir ron llurtneli. autore di un ori uinalissimo libro tuli Italia, mi disse a qutsto BTaWW la i l'n •ÉBaaMtaM di cor te col quale ero iti ruppi'' Il ih pi.retitela mi asm uro i he ti recchUi. <7«u»i de- re pilo imperatore era tinto in'or • • •> •Irata •• ' >!«• ««• ne rrn PSSH pui'iuto fl>l-*l al punto ' He
j i 'limato di insegna-
MESSAGGIO DI UMDERTO rOVATTI. :i I" un m »
saggio ittfii t a l u n i , in ooca . d* . *' annivrsarii •••
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o lai rato >e \trmMt m li ' unl«t oiimiw'H Ueiw pitiiut»
re un premio speciale al Ixna Ijxng - Di questi giorni se aiuta una implicita smentita da documenti tedeschi e risultato che Francesco Giuseppe era rimbam luto prova ne sia che. ap prendendo la notizia della « Straleipedi'um ». commento » benissimo poi però et prendiamo la rivincita per Sudon a e i ladri prussiani Il cacceremo anche dalla Slesia rubataci da Federi co 11 •
Più interessanti anche stori: amente, sono le testimn manze e le documentazioni auslriai he sul cantalo ai buttigli e FU-.1 da Monte
• /'.'•• alla fam»m del (alleilo del h unni on tiglio Ah u ne siimi medile, mnan.tlut 10 una aichtti'u.uinr latta u Vienna ita! rarnenre dopo ìa gue-ni In precedenza a leva rievocato a un glnrnu lista la ' memorabile serata » t • . • a in una bitte n e -li l'ento. dopo • . roto) > osi ieri.-iosan»e»!i<-prato » una morptucuita di imitate i rauti e awy
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to a un difetto di fabbrica o a un ordine dall' alto, ljnng si limitò a dire: « Segreti di Stato».
La corda si spezzò
Ed ecco la dichiarazione fatta un anno più tardi, re-rosimiimente dopo avere alzato il gomito più del consueto « Fu il capo della polizia dottor Muck che mi indusse a impiegare una corda debitamente tagliuzzata che si spezzò non appena Battisti fu appeso alla forca. In tempo di pace avrei dovuto dimettermi, ed invece ebbi un premio di iiifi corone ».
La notizia della cattura e dell impiccagione di Battisti e Filzi tu pubblicata dai giornali, quando le salme dei due martiri erano già sottoterra, il 13 lugito. Il K Risreglio Austriaco » organo della tortezza di Trento, di cui era proprietario un rinnegato. Guido Man-cher (il medesimo che s'era latto un certo nome, nel ISSA al circuito aereo di Brescia e che Franz Kafka aveva citato in un suo resoconto con le sequentt parole it Vn trentino che batte bandiera italmnn ne'la quale ha più fiducia che nella austriaca»! pubblicò, tradotto, il resoconto del * Tiroter Sachrichten ». ritenuto il portavoce dell'arciduca Eugenio e un iqno bile velenoso editoriale. Sot to il commento era un appello ai trentini per una sottoscrizione a favore dei soldati che avevano catturato i due ' traditori »
1M sottoscrizione fu aperta dal dott Muck. seguiva no tutti t funzionari e agen ti di polizia, il personale del Tribunale militare e due deputati, notoriamente au-itriatanti La sottoscrizume mm eblie I esito sperato la M chiuse imprcn linamente tf-r mancanza iti « fiutrioti riconoscenti » r anr'te tn seguito a un ordine dell autorità militare, retasi final mente conto della enormità di quanto era accaduto per atete essa ceduto alle pret turni dr'le autorità politi the e della potuta
Il col Stilìer, the aveva . .i. ulto d accusa e la
seiter;.,i ti: mo'tr. corner sando quali he tempo ap pretto con un corrispon dente r/i guerra rienvete
• i*jnd<> ali Italia due , autentici martiri abbuono t ammesto un errore 'atale Tutto U mondo • I I mdan
e ini unii lercherrmo delle attenuanti .Vim patio ti.Muralmente del | i r « « i n i he fu trattiate né de! i»r detto che er,i flutto patio «Vf/'l nttrtnm „t limati i due
ini 'n'unii rtpottt. e «o P'atluito dell ttrnhtU tpel
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Seuil ultimi istanti n
erano ministri |l Nel luglio 1916 Leonida Bissoiati ed Ettore Sacchi
testimoniavano a Roma la presenza attiva dei pa- ì i trioti per la liberazione di Trento e di Trieste \
In quel tragico 12 luglio 1916 due cremonesi facevano parte del Gabinetto Boselli: Ettore Sacchi (a sinistra nella foto) e Leonida Bissoiati (a destra). Il primo era Ministro di Grazia e Giustizia ed il secondo Ministro senza e poi Ministro par le Pensioni di Guerra. Erano due cremonesi divisi dalia quanto uniti nello spirito patriottico. Sacchi, nato a Cremona nel 1851 e a Roana net 1924. aveva espresso quella democrazia radicale di cui fu tore instancabile nello spirito di un riformismo coraggioso e dinamico, una tradizione liberale ohe aveva già nel Risorgimento poste le basi di un nuovo progresso sociale. Bissoiati. nato a Creniona nel 1857 e morto a Roma nel 1920. fu apostolo e soldato di ogni giustizia secondo lo spirito di un soci» lismo non a taso detto poi riformista perche contemperava l'azione con quella osile riforme sociali. Quando scoppio la guerra nel 1915 si arruolò volontario negli alpini a 58 anni. Amico fraterno di Cesare Battisti volle continuare il sogno dei patrioti garibaldini fermati a Bezzecca neri 1686. Gravemente ferito sul Monte Nero il 21 luglio 1915 (medaglia d'argento), alternò poi discorsi aHa Camera con i combattimenti al fronte dell Adamelto. Il 30 gio 1916 seconda medaglia d'argento a Campiello: 13 giorni dopo vanne ' il governo di unione nazionale e Bissoiati fu Ministro, con la missione di colta-gare Roma con il fronte, il potere politico con I esercito combattente. Dal tra» glco olocausto di Cesare Battisti il Bissoiati testimonio con elevatissime parole lo sdegno e la solidarietà con le vittime della tirannia. Nei ricordo delta Ira-terna intesa di Cremona.
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no solo due facce umane, nobilmente umane quelle tii Battisti e di FiUt » Ina cosa l'autorità militare era riuscita a impedire che t due condannati venissero impiccati tum in abito bor ghese ma con costumi da pvglUHcio secondo il desi-derio espresso dal capo del la ptiltzta Muck
La tragedia al Castello
Come * ntiti> tanto Bat listi quanto Filzi ti limila-rvnii a respingere taciuta di aito tradimento Uopo la morte di Franteti o i.iunep pe e l avvento al trono del-1 WssstaM t ariti. iJ capo del parlilo tocuiiitta austri
• Adir' e s t o N N del imoeri rfrwin pnffftm. ru'S f i i i o a denunciare ti . barbaro BtoffJ ih oétn he Btaito». pur wnm*ttrnd> che tn Hate alla levge ratti
i due trentini erano pmttirnl) della pena di •
<• e miai* dna, non es
sendo comparsi davanti a una corte marziale nelle re Htotti jmrnedmfe per essere imitati dopo processo som-mi.rio. si diroeoo inoltrare la domanda di grazia ali imperatore
Son lo M fere, telicene vi -rro ssottoi voltai per
Bull.*:. uo-• e»>e'f tasto] l e s i
H 'rodimi':»» ÈHM 0-i rebbero dol-ulo r<.«rrt' hn-;iuiun molti suoi coileghi
potaci hi, lutem i paratasi quando tra ae-,>uta.o lei Par lamentìi rreit-near '* 23 ?"•-- pro
li : ; no "eri rissima re i/uiMtlorm coatto tu rag*
rnactonawie tastoa.ru u* . (OS.a ri
rt ». afeenmndo che qaemo •ruime patem Ite aste di (Sito per mttmentate I BtoP ne»;unni e per mimare le FMMI iieUa Triplnc rio* fier pecNNXoee s a esurn> '
•
vi'ione dei r Fue odo
i> Parami '.'Meato ju he i inseguente,
|i#r in *•*! Mf<* ialiti ii« «.«in
pagrta di propaganda. t ra i militari che, non es
sendo potuti entrare nella ossa aei LasieUu, s erano
ammassati lungo U parapetto della sovrastante Urmdm attrai I emiro, ci fu ali ultimo memento un sergente di fi*,*.,o oen poco maritale ette vi era stato tra-temuto da un commilitone ceco Ixtng aveva QUI uroa-goùuo t'ex deputato dt Trento e ii medico ne aveva constatato ut morte. U sergente arrivo in tempo per usta*-lare la • pregaieru * suona-t j a%U .rot«i>einere oei.a
. ..^'-.:. • BtotoJÉJ e par .e-e un (.appellami mi-•• che imparttva la be-
nettxjwne < A neve mei tose» pane uni borni* — aeriate
più tardi — e per un i fui tentato di sca-
gltatie contro ti Nini sogoAi-gnante Ma 'arte arret coi-ptto tu salma »
Il sergente si cittonMB* .'., ' e" W utt, il futuro a » tur* di « Un mimo aenm
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