Fot KYUDO L’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

2
KYUDO L’ARTE DELTIRO CON L’ARCO Eugen Herrigel, che in un famoso libretto ha saputo illustrare l’essenza della disciplina, narrando la sua espe- rienza, avvenuta negli anni ‘30 in Giappone, di pratica del tiro con l’ar- co sotto la guida del Maestro Kenzo Awa. I primi gruppi “amatoriali” di Kyudo nascono in Europa verso la fine degli anni ’60; da allora è inizia- to uno sviluppo graduale ma costante e, verso la fine degli anni ’70, anche in Italia si sono formati i primi nuclei: l’Accademia Romana Kyudo a Roma e l’Insai Kyudo Club a Milano. Il pro- cesso di crescita ed organizzazione è proseguito parallelamente in Italia ed in Europa. Così, mentre prendeva forma e consistenza la European Kyudo Federation (E.K.F.), si costituiva nel gennaio del 1981 l’Associazione per il Kyudo (A.I.K.), affiliato alla prima. A.R.K. ACCADEMIA ROMANA KYUDO Palestra: Polisportiva “Fonte Roma Eur” via R. Ferruzzi, 112. Per informazioni telefonare ai numeri: Gruppo maschile “Junichi Yamamoto” - 339 5353150 Gruppo femminile “Salvatore Mergè” - 06 589832 Foto di Paola Ghirotti 339.53.53.150 06 58.98.322

Transcript of Fot KYUDO L’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

Page 1: Fot KYUDO L’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

KYUDOL’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

Eugen Herrigel, che in un famosolibretto ha saputo illustrare l’essenzadella disciplina, narrando la sua espe-rienza, avvenuta negli anni ‘30 inGiappone, di pratica del tiro con l’ar-co sotto la guida del Maestro KenzoAwa. I primi gruppi “amatoriali” diKyudo nascono in Europa verso lafine degli anni ’60; da allora è inizia-to uno sviluppo graduale ma costantee, verso la fine degli anni ’70, anche

in Italia si sono formati i primi nuclei:l’Accademia Romana Kyudo a Romae l’Insai Kyudo Club a Milano. Il pro-cesso di crescita ed organizzazione èproseguito parallelamente in Italia edin Europa.

Così, mentre prendeva forma econsistenza la European KyudoFederation (E.K.F.), si costituiva nelgennaio del 1981 l’Associazione per ilKyudo (A.I.K.), affiliato alla prima.

A.R.K.ACCADEMIA ROMANA KYUDO

Palestra: Polisportiva “Fonte Roma Eur” via R. Ferruzzi, 112.Per informazioni telefonare ai numeri:

Gruppo maschile “Junichi Yamamoto” - 339 5353150 Gruppo femminile “Salvatore Mergè” - 06 589832

Fo

to d

i P

ao

la G

hir

ott

i

339.53.53.15006 58.98.322

Page 2: Fot KYUDO L’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

KYUDO:L’ARTE DEL TIRO CON L’ARCO

Influenze filosofiche e culturali

Il Kyudo è tra le più antiche enobili discipline tradizionali giappo-nesi. In esso si riflettono le più impor-tanti dottrine morali, filosofiche ereligiose del Giappone (Shintoismo,Confucianesimo, Buddhismo), per-tanto la via dell’arco deve essere con-siderata un metodo di realizzazionespirituale. Inoltre nelKyudo è perfettamenteespressa l’essenza dellapiù autentica culturagiapponese con le quat-tro nozioni di bellezzache la caratterizzano:MIYABI (eleganza),MONO NO AWARE(sensibilità per le cose),WABI (calma profon-da), SABI (sobrietà,purezza).

Certamente il Kyudonon può essere conside-rato uno sport.D’altronde la pratica diquest’Arte non consiste nel tiraresemplicemente una freccia né coglie-re il bersaglio a tutti i costi. Il prati-cante di Kyudo si inserisce in unavera e propria azione rituale scanditadalla respirazione in cui arco, tiratoree bersaglio sono una cosa sola. Perraggiungere questo risultato occorrerealizzare la perfezione nella formadel tiro e, al tempo stesso, coltivare lapurezza della mente, dal momentoche l’arco, come un sismografo, rive-la anche le più piccole emozioni e tur-bamenti. Il praticante di Kyudo deve

sforzarsi di ricorrere ad una energiadiversa da quella muscolare per ten-dere l’arco, e farà ciò con l’ausiliodella respirazione profonda.

Elementi di tecnica e attrezzatura

Le azioni per l’esecuzione del tirosi sviluppano secondo una precisasequenza (hassetsu), che stimola ilpraticante a ricercare un’armoniainteriore ed esteriore; all’inizio l’ar-ciere si pone davanti al bersaglio,

quindi viene assunta laposizione di guardia,effettuando con estre-ma cura la presa del-l’arco e della corda;quindi l’arco viene sol-levato al di sopra delcapo e lentamente aper-to con un gesto calmo esicuro, mantenendo ilperfetto bilanciamentofra la tensione dellacorda e la spinta del-l’arco. Giunti alla mas-sima apertura si perma-ne in questo stato ditensione senza inten-zione, aspettando che

lo sgancio sopraggiunga in modonaturale, quasi a sorprendere il tirato-re. Il momento del rilascio è il culmi-ne dell’azione ma l’attenzione dell’ar-ciere deve proseguire anche dopo diesso; anzi, lo stato finale dopo il tiro èproprio il momento in cui viene mani-festata la reale qualità del tiro, cosìcome la vibrazione dopo il rintocco diun gong ne manifesta l’armonia delsuono.

L’arco tradizionale giapponese haconservato la sua bellissima forma

allungata, asimmetrica, ed è privo diaccorgimenti tecnici che ne facilitanol’uso. Lungo oltre due metri, è realiz-zato con una sovrapposizione di stratidi bambù e legno di salice, mediantetecniche artigianali i cui segreti ven-gono tramandati di generazione ingenerazione.

Le frecce sono fatte a mano damaestri artigiani con una varietà spe-ciale di bambù che viene tagliatoall’età di tre anni all’equinozio d’au-tunno. Di norma vengono scoccatedue frecce per ognitiro: la prima (haya) èdestrogira, la seconda(otoya) è levogira, e ciòa causa del differenteimpennaggio elicoida-le. Questo indica lafunzione complementa-re dell’energia (yin-yang) che si coniugainfine nel bersaglio.

Per tendere la cordadell’arco si usa unospeciale guanto (yumi-gake) di pelle di dainoper la mano destra conil pollice rigido rinfor-zato con legno, osso o avorio.

Oggi il bersaglio (mato) più usatoper il tiro a 28 metri ha un diametro di36 centimetri; colpito risuona comeun tamburo e ciò permette di percepi-re subito l’esito del tiro.

Il cilindro di paglia di riso (maki-wara) serve per il tiro ravvicinato a tremetri; viene usato dai principianti peralmeno un anno e da tutti, anche dagliesperti, per il perfezionamento senzafine del tiro.

Sviluppo del Kyudo in Giappone,in Europa e in Italia

A prescindere dall’utilizzo comestrumento di caccia e di guerra, cherisale agli albori della storia umana, iprimi documenti che testimoniano inGiappone un uso rituale e cerimonia-le dell’arco, in forme che prefiguranocompiutamente il Kyudo, risalgono alV-VII secolo d.C. La trasformazioneda semplice strumento di caccia o diguerra a via spirituale è maturataanche sotto l’influsso della cultura

cinese. Comunque, leorigini dell’Arte deltiro con l’arco nellaterra Yamato sonoavvolte nel mistero,tramandate attraversomiti e leggende.

Nell’epoca feudaleil Kyudo si è sviluppa-to parallelamente suibinari dell’Arte ritualee cerimoniale praticatanelle corti e nell’Arteguerriera che trovavaapplicazione negli allo-ra frequenti campi dibattaglia. Con l’epocaMeiji si è giunti, ad

opera di vari maestri, ad una mirabilesintesi nella quale, superando le spe-cificità tecniche delle varie scuole,sono inglobati tutti gli elementi fon-damentali in una forma unificata. Agliinizi del ventesimo secolo viene fon-data la federazione che riunisce tutti ipraticanti del Giappone:la All Nippon Kyudo Federation(A.N.K.F.).

La diffusione della conoscenza edella pratica del Kyudo nel continen-te europeo si deve principalmente a