Post on 02-May-2015
WASTENDWASTENDValutare per scegliere
Innanzitutto un GRAZIE alle associazioni, ai tecnici ed ai
singoli cittadini che con suggerimenti ma anche con le critiche hanno contribuito
a migliorare il progetto
Innanzitutto un GRAZIE alle associazioni, ai tecnici ed ai
singoli cittadini che con suggerimenti ma anche con le critiche hanno contribuito
a migliorare il progetto
Cominciamo a fare chiarezza partendo da
alcuni dubbi che abbiamo dovuto valutare e chiarire.
Cominciamo a fare chiarezza partendo da
alcuni dubbi che abbiamo dovuto valutare e chiarire.
• La discarica causa l’aumento dei tumori e ha un grave impatto
sulla salute in particolare di chi abita
nelle vicinanze
• La discarica causa l’aumento dei tumori e ha un grave impatto
sulla salute in particolare di chi abita
nelle vicinanze
Non possiamo inventarci delle risposte o cercare
quelle che ci interessano !Dobbiamo affidarci alle conclusioni scientifiche
raggiunte a livello europeo
Non possiamo inventarci delle risposte o cercare
quelle che ci interessano !Dobbiamo affidarci alle conclusioni scientifiche
raggiunte a livello europeo
«Diversi documenti di carattere nazionale (come il "documento dell’Associazione Italiana di
Epidemiologia") o internazionale (WHO, Porta et al, 2009) hanno considerato in maniera
approfondita i rischi per la salute associati agli impianti di smaltimento dei rifiuti.
Per quanto riguarda i tumori gli studi finora condotti non sono sufficienti a stabilire una
relazione tra residenza nei pressi di una discarica e aumento del rischio di sviluppare tumori»
Le risposte scientificheLe risposte scientifiche
ERAS (Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute) Lazio – Conoscenze Scientifiche
Occorre tra l’altro considerare che molte di queste ricerche riguardano discariche contenenti rifiuti tossici e/o discariche abusive e non controllate.
Riportiamo il parere dell’AIE, Ass.ne Italiana di Epidemiologia: “Le conoscenze epidemiologiche
ad oggi disponibili, ancorché non conclusive, fanno ritenere che il conferimento in discariche controllate, costruite e condotte in accordo alla
normativa nazionale e comunitaria, non comporti un rischio per la salute delle popolazioni insediate
nelle vicinanze dello stabilimento.”
«Nel 2002, Jarup ha analizzato il rischio di cancro nella popolazione residente entro 2 Km da 9.565
discariche in Gran Bretagna. Nonostante la potenza statistica della indagine, lo studio non ha evidenziato eccessi di cancro nella
popolazione in esame.»
In summary, there is inadequate evidence of an increased risk of cancer for communities in
proximity of landfills
Systematic review of epidemiological studies on health effects associated with management of municipal solid waste - Environmental Health 2009
( In sintesi, non c’è una adeguata evidenza di incremento del rischio di tumori per le popolazioni
residenti in prossimità delle discariche )
Questo non vuol dire che la discarica non abbia un impatto ambientale o non crei disagi anche fisici
agli abitanti che vivono nelle sue vicinanze.
Significa che non è dimostrata, in particolare per le discariche controllate di rifiuti non pericolosi,
alcuna correlazione certa tra la vicinanza ad una discarica e l’aumento dei tumori.
Viceversa questa correlazione è stata dimostrata per gli inceneritori (di vecchia concezione - per i nuovi mancano i dati), per le polveri sottili, per il
fumo, per molte sostanze chimiche anche presenti negli ambienti domestici, per l’obesità ecc.
Quindi, in particolare sul presunto “aumento esponenziale” del numero di tumori, collegato
adesso strumentalmente alla discarica, è ora di smettere di
scherzare sulla pelle dei cittadini.
Il procurato allarme è un reato penale. Certi allarmismi creano solo ulteriore disagio e danno.
Quindi, in particolare sul presunto “aumento esponenziale” del numero di tumori, collegato
adesso strumentalmente alla discarica, è ora di smettere di
scherzare sulla pelle dei cittadini.
Il procurato allarme è un reato penale. Certi allarmismi creano solo ulteriore disagio e danno.
“Il giornalista, prima di pubblicare una notizia, ha l'obbligo professionale di accertare la veridicità della stessa, tanto
più se la notizia è di particolare gravità e idonea a suscitare allarme non solo nella pubblica opinione, ma anche nelle autorità preposte alla tutela dell'ordine pubblico. Del tutto
illogica risulta la giustificazione che l'imputato non sarebbe stato in grado di compiere alcuna verifica sulla fondatezza della notizia ricevuta, poiché è di tutta evidenza che una notizia non verificabile, soprattutto se idonea a suscitare allarme presso l'autorità, non deve essere pubblicata.”
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 22 maggio 2012 n. 19367
Una maggiore attenzione anche da parte dei giornali ….
Una maggiore attenzione anche da parte dei giornali ….
• La discarica conterrà rifiuti tossico/nocivi
• La discarica conterrà rifiuti tossico/nocivi
• La discarica emette diossina
• La discarica emette diossina
La discarica di Chivasso è autorizzata solo per rifiuti solidi urbani ed assimilabili. Non possono
essere conferiti rifiuti tossico-nocivi.In futuro non verranno più conferiti rifiuti solidi urbani (che contengono la parte putrescente e quindi con un alto impatto odorigeno) ma solo
rifiuti assimilabili agli urbani e gli scarti dei processi di trattamento.
L’emissione di diossina può esserci in certi processi di combustione (anche inceneritori).
Nulla a che vedere con le discariche
E’ FALSOE’ FALSO
• Mancano gli accantonamenti per la vasca zero
• Mancano gli accantonamenti per la vasca zero
• Chivasso è molto vicina al disastro ambientale
• Chivasso è molto vicina al disastro ambientale
• Non si stanno facendo le bonifiche necessarie
• Non si stanno facendo le bonifiche necessarie
Gli accantonamenti per vasca zero sono in carico a SMC.
Non c’è alcun imminente disastro ambientale (sulla base di quali dati poi ?)
Non ci sono richieste di bonifiche in corso ma un piano di caratterizzazione delle infiltrazioni di
percolato, attività comune a molte discariche di questo tipo realizzate con soluzioni tecniche oggi obsolete ma in vigore nel periodo di costruzione
(vedi documento ATO-R “La gestione post-operativa delle discariche per rifiuti urbani in Provincia di Torino”)
E’ FALSOE’ FALSO
• Il Comune può impedire l’ampliamento della
discarica
• Il Comune può impedire l’ampliamento della
discarica
Le autorizzazioni per gli ampliamenti delle discariche non vengono rilasciate dal Comune,
bensì oggi dalla Provincia e in futuro dalla Regione. E’ quindi possibile che vengano rilasciate autorizzazioni a prescindere dalla volontà dell’amministrazione comunale (vedi
quanto avvenuto a Torrazza). SMC potrebbe trovare altre aree industriali disponibili ad accogliere Wastend portando
comunque i rifiuti nella discarica chivassese. (oltre al danno….la beffa)
E’ FALSOE’ FALSO
• E’ possibile chiudere subito la discarica
• E’ possibile chiudere subito la discarica
Anche se non immediatamente. La vasca tre è praticamente esaurita, mentre i conferimenti nella
vasca zero finiranno tra circa sei mesi .Il Comune di Chivasso ha fortemente voluto –
nonostante la contrarietà di quasi tutti i Comuni limitrofi - la chiusura anticipata di vasca zero.
L’obiettivo è ridurre l’impatto odorigeno causato dalla presenza della frazione umida.
Come abbiamo visto l’eventuale chiusura non preclude però un successivo ampliamento
E’ VEROE’ VERO
• Chiudendo la discarica abbiamo risolto i
problemi ambientali che questa può
generare
• Chiudendo la discarica abbiamo risolto i
problemi ambientali che questa può
generare
ANZI ! Il problema è che in futuro, terminato l’interesse per il sito e/o terminate le post-gestioni previste per legge
(30 anni), la discarica potrebbe essere di fatto abbandonata.
A quel punto il Comune o altri Enti potrebbero non essere economicamente in grado di intervenire (vedi quanto
successo in altre discariche sequestrate). In ogni caso occorre garantire il monitoraggio e la corretta
gestione della discarica.Non si può correre questo rischio viste le dimensioni attuali
(4,5 milioni di metri cubi) e i problemi già emersi di infiltrazioni di gas e percolato.
FALSOFALSO
Ecco cosa dobbiamo temere
Ecco cosa dobbiamo temere
Non stiamo valutando l’alternativa tra un prato di campagna e una discarica da un milione di metri cubi. Possiamo valutare l’alternativa tra chiudere senza garanzie una discarica da 4,5 milioni di metri cubi con problemi di infiltrazione di gas e percolato nel sottosuolo ed invece prevedere un ultimo e conclusivo intervento all’interno della discarica stessa, mettendo in sicurezza per ulteriori vent’anni la post-gestione e garantendo la Città di Chivasso con le risorse economiche necessarie per gestirla in un futuro ancora più lontano.
• In questo progetto SMC non ha rischio
d’impresa
• In questo progetto SMC non ha rischio
d’impresa
Il rischio di impresa è insito nella indeterminatezza dei rifiuti che SMC saprà portare agli impianti per essere trattati. Non essendo un servizio pubblico
è soggetto al libero mercato.
Inoltre nei primi due anni a fronte di proventi per 5/6 M€, SMC avrà i seguenti costi: 50 M€ impianti,
10 M€ costruzione discarica (vedi piano finanziario)
E’ FALSOE’ FALSO
Ci sono altre criticità nel Progetto :• La discarica non è solo di servizio agli impianti
ma c’è una quota eccessiva di rifiuti esterni• C’è comunque il rischio che nonostante
Wastend ci siano ulteriori ampliamenti in futuro • Le risorse per la post-gestione non sono certe• Non sono previste forme di trasparenza e
controllo da parte della cittadinanza• Un milione di metri cubi sono troppi• Non c’è un legame tra l’avanzamento nella
realizzazione degli impianti e l’uso della volumetria in discarica
E per questi motivi riteniamo inaccettabile la proposta depositata in Provincia da SMC.
La sfida che intendiamo raccogliere è quella di riuscire a eliminare queste criticità trasformando
Wastend in una opportunità per Chivasso
E’ VEROE’ VERO
Non dimentichiamo infatti che oggi dire NO a Wastend vuol anche dire:
• Il fallimento di Seta• Il fallimento di Chind• Rinunciare ad una gestione innovativa e più
economica della raccolta differenziata• Rinunciare agli impianti e ai suoi 60 posti di
lavoro• Rinunciare alle opere di compensazione
ambientale (sui Pogliani e su Chivasso)• Rinunciare agli sgravi sulla tariffa rifiuti che si
prevede in ulteriore aumento e alle attuali agevolazioni per gli abitanti di Pogliani
Ecco allora le richieste che come amministrazione
proponiamo a SMC e alla Provincia per rendere accettabile il progetto
presentato.