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MARTEDÌ 711 NOVEMBRE 2014La Provinciawww.laprovinciacr.it

Cusin ‘vale’20 punti a partitaDeve essere servito di piùEgregio direttore,dopo la splendida vittoria della Vanolia Caserta, la presente sembrerà unacritica fuori luogo, ma lo faccio inprospettiva futura. Per grazia ricevuta,Cusin è entrato a far partedella rosa giocatori dellasquadra, però, a miomodesto parere,bisognerebbe impiegarloal meglio delle suepossibilità. Anche agiudizio dei telecronistidella tv campana, Cusin èstato servito poco dai suoicompagni, anche quandosi trovava in posizionefavorevole sotto canestro.Marco, è bene che leguardie americanesappiano, è il centro dellanazionale italiana e nondeve servire solo a fareblocchi e catturarerimbalzi. Per questo scoposi poteva ingaggiare untipo qualunque. Cusin è ungiocatore cheadeguatamente servito,potrebbe realizzare, nella Vanoli, 20punti a partita.

Giovanni Amato(Crema)

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Cremo, nuovi protagonistivecchi risultati: chi sbaglia?Caro direttore,scrivo all’indomani della sconfittadella Cremonese col Monza. Guardoalla media inglese e questa dice chesiamo in zona play-out. Anche ieri laCremonese ha fatto la partita. Avràtirato in area avversaria almeno diecicalci d’angolo e altrettanti calcipiazzati. Risultato, un tiro in porta. IlMonza con 5 uomini in difesa per tuttala partita al primo calcio d’angolo sitrova con tre giocatori liberi per tirarea rete. La difesa della Cremonese per lepartite da me viste (quasi tutte), non vamai in affanno ma concede semprealmeno una occasione pulitissima dagol che poi anche prende. Cambianoanche gli uomini in difesa ma noncambia niente. Il centrocampo non ècapace di rilanciare o crearevelocemente un’azione d’attacco. Nonapre sulle fasce e non verticalizzanemmeno. Ha giocatori che presa pallasi avvitano su se stessi 2 volte prima diinevitabilmente avere addosso igiocatori avversari e perderla o esserecostretti al passaggino inutile perchéormai i compagni sono marcati. Puòessere anche che quanto sopra succedaperché gli attaccanti si muovono male.Altri, ahimè, su cui contiamo moltospariscono dal gioco, in manieraincomprensibile. Altri non si capisceche compiti abbiano. Ma sopratutto fraloro non giocano. La Cremonese hacambiato tutto col momentaneorisultato di non cambiare niente. Fagioco, non segna e prende gol daamnesia. Come l’anno scorso. (...)Direttore, ma cosa ha questaCremonese che ha risorse finanziarie,organizzazione, competenze,esperienza, uomini, capacità, storia,tifosi a non azzeccarne una negli ultimi8 anni? Solo sfortuna?

Marco Raimondi(Cremona)

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A Casa Serena le tariffe sonotra le più basse del territorioEgregio direttore,in relazione alla lettera pubblicata indata 6 novembre 2014 a firma RuggeroMainardi, nella mia qualità di direttoredelle attività della Congregazionedelle Figlie di Gesù Buon Pastore,proprietaria e gestore di Casa Serena,mi corre l’obbligo, senza alcun spiritodi polemica, di precisare quanto segue.Nella circolare citata si fa riferimentoall’incontro con i familiari tenutosinell’ottobre 2013 durante il quale ladirezione ribadì che l’importo delle

rette non era variato negli ultimicinque anni; che la direzione,valutando la situazione relativaall’aumento del costo della vita edell’incremento delle imposte, avevaproposto al Consiglio generalizio unaumento contenuto delle rette e cheinvece le suore del Buon Pastore, in

considerazione della crisieconomica e per essere diaiuto alle famiglie, avevadeciso di non concedere;che però lo stessoConsiglio conveniva conla direzione che qualora sifossero concretizzatialcuni accadimenti fra iquali un paventatoaumento delle impostecomunali, saremmo staticostretti a rivedere latariffa applicata. Ciò chenell’anno 2014 si èpuntualmente verificato.A fronte delleaffermazioni contenutenella lettera del SignorMainardi, tengo aprecisare che le tariffecomprensivedell’aumento contestatosono tra le più basse sul

territorio cremonese. Casa Serenaoffre un servizio di tipo familiare agliospiti residenti e l’abnegazione dellesuore presenti in struttura è lodevole.Se si possono contenere i costi è graziealla presenza delle religiose chelavorano con spirito di servizio senzasosta. In uno stato di diritto è lecitoesporre le proprie opinioni, standoperò attenti che queste non siano lesivedella onorabilità dell’altro. (...)

Maurizio Cattaneo(direttore delle attività

della Congregazione delle Figliedi Gesù Buon Pastore, Cremona)

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Risarcimenti da restituireInformare non è essere sciacalliEgregio direttore,chiedo gentilmente un po di spazio inmerito ai risarcimenti da restituire daparte dei cittadini di Sommo con Porto,argomento trattato nel suo giornale didomenica 09/11/14. Voglioinnanzitutto rispedire al mittentel’aggettivo «sciacallaggio», perché seinformare si chiama così dobbiamorivedere anche il dizionario dellalingua italiana, inoltre la vicenda era aconoscenza del sindaco da diversesettimane e solo dopo che io ho bussatosono stato informato della situazione il31 ottobre scorso, quindi lacomunicazione non è stata cosìspontanea. Detto ciò, di questa diatribarestano dei capi saldi che sono: laRegione rivuole i soldi dal Comune diSan Daniele Po che li dovrà chiedere aicittadini di Sommo; i cittadini citatiall’epoca dei fatti non hanno fattonull’altro che seguire le direttive datedall’amministrazione di quegli anni.Aggiungo inoltre che anche ilsottoscritto fa parte del gruppochiamato in causa per il risarcimento,non è quindi mia intenzione remarecontro sia come amministratore checome cittadino. Resta comunque una

IL CASOCommenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori

Non sono cacciatorNon sono cacciatoreema sparma sparo alle nutrieo alle nutrie

vicenda processuale finita male cheavrà ancora delle discussioni nella suascia, restiamo in attesa della riunione edelle comunicazioni visto che il sindacoDavide Persico ha dichiaratonell’articolo che siamo poco informati.

Giuseppe Fava(ex sindaco di San Daniele Po)

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La Germania unita è figliaanche dello sforzo dell’EuropaEgregio direttore,mai come oggi posso dire «io c’ero». 25anni fa ho gioito, associandomiprofondamente al popolo tedesco, perla fine dell’ingiusta divisionesimbolizzata dal muro. Spero che oggi,a distanza di 25 anni, le celebrazioni e ifesteggiamenti per quell’eventostorico, non rappresentino solo unmomento di autocelebrazione per itedeschi, ma possa essere un nuovopunto di partenza affinché vengapromossa una nuova coesione tra glistati europei, superando i localismi ed inazionalismi emergenti, scaturentidalla grave crisi economica perduranteormai da troppo tempo. La Germaniaunita è stata frutto anche dell’azionepolitica degli Stati comunitari europeidi allora. Parafrasando la frase delpresidente Reagan a Gorbaciov:«Signora Merkel, nel ricordo dellastoria, apra questa breccia nel

rigidismo economico che governal’Europa oggi».

Mauro Stringhini(mauro@studiostringhini.it)

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Tangenziale Sud di SoresinaChi taceva ora invoca il dibattitoEgregio direttore,tutti i cittadini sono liberi di esprimereil loro parere su quanto illustratodall’Amministrazione Comunale nellaserata del 03/11/2014 tenuta dalsindaco e dal presidente di Aspm. Loscopo dell’iniziativa è stato quello direndere noto ai cittadini le travagliatevicende relative alla costruzione dellaTangenziale Sud e dei ritardi dei lavori,tramite atti, delibere e impegni dispesa assunti fino ad ora, cercandoaltresì di fotografare la realesituazione attuale, e di conseguenzaintrodurre le scelte future. Nel farlo,sono stati dettagliati obblighi e cifredegli enti e delle società coinvolte(Comune, Aspm, Cise, Lari Srl,Consorzio Libor) e le gravi sceltecompiute, senza comunque citare nomie cognomi. Il cittadino Bassorizzi, oltrea esprimere le sue critiche sulla serata,nella sua lettera cita le «pesantieredità ricevute ante 2006» durante lasua presidenza: non si capiscono imotivi per cui non abbia denunciatotale situazione, e di conseguenza le

ragioni che indussero ad iniziareun’opera di tale impatto finanziario. Ilsignor Bassorizzi avrebbe potuto a suotempo organizzare momenti diinformazione alla cittadinanza,quando nessun membro delleminoranze era presente nel Cda da luipresieduto; il fatto che lui non abbiamai voluto farlo, non significa chenessuno lo debba fare. Curioso che orane voglia fare un’altra e auspichi ilcontraddittorio.

Rinnova Soresina...................................................................................... .

Sempre fallimentaresostituire i treni con i busSignor direttore,chiedo ancora una volta di poterintervenire sull’annosa questione deibus sostitutivi che vengono impostidalla ‘Divisione Pasticcioni’. Nel corsodegli ultimi 15 anni, l’esperimento èmiseramente fallito su altre lineesecondarie (...). In occasione dei lavoriTav Milano–Bologna vennerointerrotte sia la linea versoCasalmaggiore sia quella versoSuzzara, ma i treni furono attestatinella stazione di San Polo Torrile dove ipendolari trovavano i bus da/perParma. (...)

Stefano Bandioli(Castelvetro Piacentino)

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LA POLEMICA Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori

NON REGGE IL GRANDE BLUFF DI DRAGHIORA PER L’ITALIA IL DEFAULT E’PIÙ VICINO

Egregio direttore,quello che le invio è uno scenario piuttostofosco ma supportato dai fatti e dai dati. In-nanzituttomi vorràriconoscereche mesi faipotizzavo uno scenario deflazionistico: og-gi è puntualmente arrivato. Ma ora arriva-no le considerazioni e le ipotesi più preoc-cupantiche nessuno,spero, vorrà ignorare.Nel suo ultimo rapporto la Cerved indicache «24mila società ad alto rischio potreb-bero entrare in default nei prossimi mesi esono esposte verso il sistema per 71 miliardidi euro», mentre dall’inizio della crisi del2008 (fino ad oggi) su 148mila aziende nesono fallite 13mila, 5mila sono in procedu-ra, 23mila liquidate. Nel frattempo il gover-natore della Bce, Mario Draghi, fin dall’ini -zio del 2012 ha convinto i mercati che nonc’era rischio perché la Bce avrebbe «pom-

pato moneta o iniettato liquidità», espres-sioni magiche che da anni senti sui giornalie promettono la soluzione ai problemi dellasocietà. Ma era un bluff. Basta osservare ladifferenza tra la realtà e le parole: dal gior-no famoso in cui Draghi promise che la Bceavrebbe fatto «whatever it takes» (27 luglio2012) in realtà il suo bilancio si è ridotto di700 miliardi! Il mondo della finanza è fattodi trucchi, giochi di specchi e finzioni. Que-sta mossa di Draghi ha sfortunatamenteprolungato di due anni e mezzo l’a go ni a,perché ha neutralizzato la paura del de-fault o dell’uscita dall’euro e ha consentito

ai lacchè dell’Europa (Monti, Letta, Renzi ei loro alleati) di imporre l’austerità senza in-contrare opposizione. Ma Il bluff di Draghiperò ora non funziona più, è da settembreche ha promette di nuovo 1.000 miliardi diliquidità e il mercato in Europa nel frattem-po è sceso. Il momento della resadei conti siavvicina e arriva quando il mercato finan-ziario una mattina si sveglia e decide che l’I-talia o fa default oppure esce dall’eur o.Quando? Nei prossimi mesi, ma diciamo daadesso in poi può essere in qualunque mo-mento e non sarà nessun evento particolarepolitico o finanziario a far arrivare il gior-

no. E’ vero che il fronte del ritorno alla liracresce e l’ultimo sondaggio (commissiona-to dalla Ue!) Eurobarometro ha indicatoche ora il 47% ? contro l’euro e il 43% a fa-vore, è la prima che accade e siamo l’unicopaese europeo in cui si sta formando unamaggioranza anti-euro. Questo è molto im-portante. Tuttavia i politici che guidano ilfronte anti-euro, Salvini, Meloni e Grillonon sembrano in grado di rassicurare su unritorno alla lira per cui non è ancora unaprospettiva credibile. Arriverà prima lapaura di un default sul debito e sarà sempli-cemente il peso crescente e inarrestabile deifallimenti e bancarotte che ad un certo pun-to innescherà anche il panico finanziario.(...) meglio saperlo prima e prepararsi.

Stefano Bottaioli(consulente finanziario, Cremona)

Signor direttore,il 04 novembre un cittadino preparato elungimirante è riuscito a far pubblicareuna acuta riflessione circa la legge ideatada Pizzetti riguardante l’el im in az io nedelle nutrie. Chi le scrive, in data15/11/2011 ha aderito a una iniziativa del-l’ente provincia (Piano di controllo dellanutria) sostenendo un apposito corso al fi-ne di ottenere ‘L’autorizzazione all’usodel fucile e trappole’. L’autorizzazione ot-tenuta poteva essere valida esclusiva-mente in territori dove era acconsentita lalibera caccia e non l’introduzione nellebandite. Occorre precisare che per ottene-re l’autorizzazione provinciale serve pri-ma entrare in possesso del ‘Certificato diabilitazione all’esercizio venatorio’, la li-cenzadicaccia. Avendosostenuto ilcorsoprovinciale ho aderito anche all’Ordinan -za del Comune di Drizzona per l’abbatti -mento delle nutrie la quale consentiva diportare il fucile senza limitazione fattesalve le osservanze riguardanti le distan-ze di sicurezza da strade, abitati, ferrovieecc. In data 27 gennaio 2014 il Comune diDrizzona revocava l’ordinanza anche peril fatto che dei 14 autorizzati ben 13 eser-

citavano allegramente gli abbattimentisenza aver sostenuto il prescritto corsoprovinciale e questo la dice lunga sull'ef-ficienza dei Comuni. Infatti chi scrive, adifferenza degli altri, ha ottenuto il car-tucciame gratuito da parte dell’Ente Pro-vincia mentre i rimanenti hanno dovutoporvi rimedio con i fondi messi a disposi-zione dal Comune. Chi vi scrive non è uncacciatore, né per fede né per abitudinema ha deciso di ottenere l’abilitazione alloscopo di limitare i danni che questo ani-

maleprocuraalleproprie colturee inpar-ticolare alle arginature dei relativi fondi.(...) Per dovere d’informazione si rappre-senta che, sia la Provincia che il Comuneper gli addetti all’eliminazione delle nu-trie mediante il fucile, prescrivono che siaindossato un gilet ad alta visibilità, normaquesta che lo scrivente ha sempre osserva-to ma che non ha mai riscontrato in cam-pagna da parte degli altri operatori. (per-ché?). Lei signor direttore si manifestasempre molto entusiasta della nuova leg-ge che ha declassato la nutria ad animalenocivo, a cui si aggiunge l’aggravante diaffidare la materia nelle mani dei Comunidei quali conosciamo le macroscopicheinefficienze, comunque in seguito avràmodo di constatarne la vanificazione del-l’intero provvedimento. Giustamente èstato fatto osservare che il cacciatore se hala possibilità di portare il fucile in ogni an-golo delle zone comunali, trascurerà lanutria e si interesserà a ben altro. (...)

Dante Benelli(Drizzona)

Sappiamo che l’Italia è il Paese piùfiscale nello scrivere regole e il meno

rigoroso nel farle rispettare. Premessoquesto, non generalizzerei sulcomportamento dei suoi colleghicacciatori di nutrie: credo che la maggiorparte non approfitterà delle mani libereper andare a sparare a fagiani o anatrefuori stagione. E non sarei neppure cosìscettico sugli esiti della nuova legge:altrove norme simili hanno funzionato.

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