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MARTEDÌ 7 11 NOVEMBRE 2014 La Provincia www.laprovinciacr.it Cusin ‘vale’ 20 punti a partita Deve essere servito di più Egregio direttore, dopo la splendida vittoria della Vanoli a Caserta, la presente sembrerà una critica fuori luogo, ma lo faccio in prospettiva futura. Per grazia ricevuta, Cusin è entrato a far parte della rosa giocatori della squadra, però, a mio modesto parere, bisognerebbe impiegarlo al meglio delle sue possibilità. Anche a giudizio dei telecronisti della tv campana, Cusin è stato servito poco dai suoi compagni, anche quando si trovava in posizione favorevole sotto canestro. Marco, è bene che le guardie americane sappiano, è il centro della nazionale italiana e non deve servire solo a fare blocchi e catturare rimbalzi. Per questo scopo si poteva ingaggiare un tipo qualunque. Cusin è un giocatore che adeguatamente servito, potrebbe realizzare, nella Vanoli, 20 punti a partita. Giovanni Amato (Crema) ...................................................................................... . Cremo, nuovi protagonisti vecchi risultati: chi sbaglia? Caro direttore, scrivo all’indomani della sconfitta della Cremonese col Monza. Guardo alla media inglese e questa dice che siamo in zona play-out. Anche ieri la Cremonese ha fatto la partita. Avrà tirato in area avversaria almeno dieci calci d’angolo e altrettanti calci piazzati. Risultato, un tiro in porta. Il Monza con 5 uomini in difesa per tutta la partita al primo calcio d’angolo si trova con tre giocatori liberi per tirare a rete. La difesa della Cremonese per le partite da me viste (quasi tutte), non va mai in affanno ma concede sempre almeno una occasione pulitissima da gol che poi anche prende. Cambiano anche gli uomini in difesa ma non cambia niente. Il centrocampo non è capace di rilanciare o creare velocemente un’azione d’attacco. Non apre sulle fasce e non verticalizza nemmeno. Ha giocatori che presa palla si avvitano su se stessi 2 volte prima di inevitabilmente avere addosso i giocatori avversari e perderla o essere costretti al passaggino inutile perché ormai i compagni sono marcati. Può essere anche che quanto sopra succeda perché gli attaccanti si muovono male. Altri, ahimè, su cui contiamo molto spariscono dal gioco, in maniera incomprensibile. Altri non si capisce che compiti abbiano. Ma sopratutto fra loro non giocano. La Cremonese ha cambiato tutto col momentaneo risultato di non cambiare niente. Fa gioco, non segna e prende gol da amnesia. Come l’anno scorso. (...) Direttore, ma cosa ha questa Cremonese che ha risorse finanziarie, organizzazione, competenze, esperienza, uomini, capacità, storia, tifosi a non azzeccarne una negli ultimi 8 anni? Solo sfortuna? Marco Raimondi (Cremona) ...................................................................................... . A Casa Serena le tariffe sono tra le più basse del territorio Egregio direttore, in relazione alla lettera pubblicata in data 6 novembre 2014 a firma Ruggero Mainardi, nella mia qualità di direttore delle attività della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore, proprietaria e gestore di Casa Serena, mi corre l’obbligo, senza alcun spirito di polemica, di precisare quanto segue. Nella circolare citata si fa riferimento all’incontro con i familiari tenutosi nell’ottobre 2013 durante il quale la direzione ribadì che l’importo delle rette non era variato negli ultimi cinque anni; che la direzione, valutando la situazione relativa all’aumento del costo della vita e dell’incremento delle imposte, aveva proposto al Consiglio generalizio un aumento contenuto delle rette e che invece le suore del Buon Pastore, in considerazione della crisi economica e per essere di aiuto alle famiglie, aveva deciso di non concedere; che però lo stesso Consiglio conveniva con la direzione che qualora si fossero concretizzati alcuni accadimenti fra i quali un paventato aumento delle imposte comunali, saremmo stati costretti a rivedere la tariffa applicata. Ciò che nell’anno 2014 si è puntualmente verificato. A fronte delle affermazioni contenute nella lettera del Signor Mainardi, tengo a precisare che le tariffe comprensive dell’aumento contestato sono tra le più basse sul territorio cremonese. Casa Serena offre un servizio di tipo familiare agli ospiti residenti e l’abnegazione delle suore presenti in struttura è lodevole. Se si possono contenere i costi è grazie alla presenza delle religiose che lavorano con spirito di servizio senza sosta. In uno stato di diritto è lecito esporre le proprie opinioni, stando però attenti che queste non siano lesive della onorabilità dell’altro. (...) Maurizio Cattaneo (direttore delle attività della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore, Cremona) ...................................................................................... . Risarcimenti da restituire Informare non è essere sciacalli Egregio direttore, chiedo gentilmente un po di spazio in merito ai risarcimenti da restituire da parte dei cittadini di Sommo con Porto, argomento trattato nel suo giornale di domenica 09/11/14. Voglio innanzitutto rispedire al mittente l’aggettivo «sciacallaggio», perché se informare si chiama così dobbiamo rivedere anche il dizionario della lingua italiana, inoltre la vicenda era a conoscenza del sindaco da diverse settimane e solo dopo che io ho bussato sono stato informato della situazione il 31 ottobre scorso, quindi la comunicazione non è stata così spontanea. Detto ciò, di questa diatriba restano dei capi saldi che sono: la Regione rivuole i soldi dal Comune di San Daniele Po che li dovrà chiedere ai cittadini di Sommo; i cittadini citati all’epoca dei fatti non hanno fatto null’altro che seguire le direttive date dall’amministrazione di quegli anni. Aggiungo inoltre che anche il sottoscritto fa parte del gruppo chiamato in causa per il risarcimento, non è quindi mia intenzione remare contro sia come amministratore che come cittadino. Resta comunque una IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Non sono cacciator Non sono cacciatore e ma spar ma sparo alle nutrie o alle nutrie vicenda processuale finita male che avrà ancora delle discussioni nella sua scia, restiamo in attesa della riunione e delle comunicazioni visto che il sindaco Davide Persico ha dichiarato nell’articolo che siamo poco informati. Giuseppe Fava (ex sindaco di San Daniele Po) ...................................................................................... . La Germania unita è figlia anche dello sforzo dell’Europa Egregio direttore, mai come oggi posso dire «io c’ero». 25 anni fa ho gioito, associandomi profondamente al popolo tedesco, per la fine dell’ingiusta divisione simbolizzata dal muro. Spero che oggi, a distanza di 25 anni, le celebrazioni e i festeggiamenti per quell’evento storico, non rappresentino solo un momento di autocelebrazione per i tedeschi, ma possa essere un nuovo punto di partenza affinché venga promossa una nuova coesione tra gli stati europei, superando i localismi ed i nazionalismi emergenti, scaturenti dalla grave crisi economica perdurante ormai da troppo tempo. La Germania unita è stata frutto anche dell’azione politica degli Stati comunitari europei di allora. Parafrasando la frase del presidente Reagan a Gorbaciov: «Signora Merkel, nel ricordo della storia, apra questa breccia nel rigidismo economico che governa l’Europa oggi». Mauro Stringhini ([email protected]) ...................................................................................... . Tangenziale Sud di Soresina Chi taceva ora invoca il dibattito Egregio direttore, tutti i cittadini sono liberi di esprimere il loro parere su quanto illustrato dall’Amministrazione Comunale nella serata del 03/11/2014 tenuta dal sindaco e dal presidente di Aspm. Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di rendere noto ai cittadini le travagliate vicende relative alla costruzione della Tangenziale Sud e dei ritardi dei lavori, tramite atti, delibere e impegni di spesa assunti fino ad ora, cercando altresì di fotografare la reale situazione attuale, e di conseguenza introdurre le scelte future. Nel farlo, sono stati dettagliati obblighi e cifre degli enti e delle società coinvolte (Comune, Aspm, Cise, Lari Srl, Consorzio Libor) e le gravi scelte compiute, senza comunque citare nomi e cognomi. Il cittadino Bassorizzi, oltre a esprimere le sue critiche sulla serata, nella sua lettera cita le «pesanti eredità ricevute ante 2006» durante la sua presidenza: non si capiscono i motivi per cui non abbia denunciato tale situazione, e di conseguenza le ragioni che indussero ad iniziare un’opera di tale impatto finanziario. Il signor Bassorizzi avrebbe potuto a suo tempo organizzare momenti di informazione alla cittadinanza, quando nessun membro delle minoranze era presente nel Cda da lui presieduto; il fatto che lui non abbia mai voluto farlo, non significa che nessuno lo debba fare. Curioso che ora ne voglia fare un’altra e auspichi il contraddittorio. Rinnova Soresina ...................................................................................... . Sempre fallimentare sostituire i treni con i bus Signor direttore, chiedo ancora una volta di poter intervenire sull’annosa questione dei bus sostitutivi che vengono imposti dalla ‘Divisione Pasticcioni’. Nel corso degli ultimi 15 anni, l’esperimento è miseramente fallito su altre linee secondarie (...). In occasione dei lavori Tav Milano–Bologna vennero interrotte sia la linea verso Casalmaggiore sia quella verso Suzzara, ma i treni furono attestati nella stazione di San Polo Torrile dove i pendolari trovavano i bus da/per Parma. (...) Stefano Bandioli (Castelvetro Piacentino) ...................................................................................... . LA POLEMICA Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori NON REGGE IL GRANDE BLUFF DI DRAGHI ORA PER L’ITALIA IL DEFAULT E’PIÙ VICINO Egregio direttore, quello che le invio è uno scenario piuttosto fosco ma supportato dai fatti e dai dati. In- nanzitutto mi vorrà riconoscere che mesi fa ipotizzavo uno scenario deflazionistico: og- gi è puntualmente arrivato. Ma ora arriva- no le considerazioni e le ipotesi più preoc- cupanti che nessuno, spero, vorrà ignorare. Nel suo ultimo rapporto la Cerved indica che «24mila società ad alto rischio potreb- bero entrare in default nei prossimi mesi e sono esposte verso il sistema per 71 miliardi di euro», mentre dall’inizio della crisi del 2008 (fino ad oggi) su 148mila aziende ne sono fallite 13mila, 5mila sono in procedu- ra, 23mila liquidate. Nel frattempo il gover- natore della Bce, Mario Draghi, fin dall’ini- zio del 2012 ha convinto i mercati che non c’era rischio perché la Bce avrebbe «pom- pato moneta o iniettato liquidità», espres- sioni magiche che da anni senti sui giornali e promettono la soluzione ai problemi della società. Ma era un bluff. Basta osservare la differenza tra la realtà e le parole: dal gior- no famoso in cui Draghi promise che la Bce avrebbe fatto «whatever it takes» (27 luglio 2012) in realtà il suo bilancio si è ridotto di 700 miliardi! Il mondo della finanza è fatto di trucchi, giochi di specchi e finzioni. Que- sta mossa di Draghi ha sfortunatamente prolungato di due anni e mezzo l’agonia, perché ha neutralizzato la paura del de- fault o dell’uscita dall’euro e ha consentito ai lacchè dell’Europa (Monti, Letta, Renzi e i loro alleati) di imporre l’austerità senza in- contrare opposizione. Ma Il bluff di Draghi però ora non funziona più, è da settembre che ha promette di nuovo 1.000 miliardi di liquidità e il mercato in Europa nel frattem- po è sceso. Il momento della resa dei conti si avvicina e arriva quando il mercato finan- ziario una mattina si sveglia e decide che l’I- talia o fa default oppure esce dall’euro. Quando? Nei prossimi mesi, ma diciamo da adesso in poi può essere in qualunque mo- mento e non sarà nessun evento particolare politico o finanziario a far arrivare il gior- no. E’ vero che il fronte del ritorno alla lira cresce e l’ultimo sondaggio (commissiona- to dalla Ue!) Eurobarometro ha indicato che ora il 47% ? contro l’euro e il 43% a fa- vore, è la prima che accade e siamo l’unico paese europeo in cui si sta formando una maggioranza anti-euro. Questo è molto im- portante. Tuttavia i politici che guidano il fronte anti-euro, Salvini, Meloni e Grillo non sembrano in grado di rassicurare su un ritorno alla lira per cui non è ancora una prospettiva credibile. Arriverà prima la paura di un default sul debito e sarà sempli- cemente il peso crescente e inarrestabile dei fallimenti e bancarotte che ad un certo pun- to innescherà anche il panico finanziario. (...) meglio saperlo prima e prepararsi. Stefano Bottaioli (consulente finanziario, Cremona) Signor direttore, il 04 novembre un cittadino preparato e lungimirante è riuscito a far pubblicare una acuta riflessione circa la legge ideata da Pizzetti riguardante l’eliminazione delle nutrie. Chi le scrive, in data 15/11/2011 ha aderito a una iniziativa del- l’ente provincia (Piano di controllo della nutria) sostenendo un apposito corso al fi- ne di ottenere ‘L’autorizzazione all’uso del fucile e trappole’. L’autorizzazione ot- tenuta poteva essere valida esclusiva- mente in territori dove era acconsentita la libera caccia e non l’introduzione nelle bandite. Occorre precisare che per ottene- re l’autorizzazione provinciale serve pri- ma entrare in possesso del ‘Certificato di abilitazione all’esercizio venatorio’, la li- cenza di caccia. Avendo sostenuto il corso provinciale ho aderito anche all’Ordinan- za del Comune di Drizzona per l’abbatti- mento delle nutrie la quale consentiva di portare il fucile senza limitazione fatte salve le osservanze riguardanti le distan- ze di sicurezza da strade, abitati, ferrovie ecc. In data 27 gennaio 2014 il Comune di Drizzona revocava l’ordinanza anche per il fatto che dei 14 autorizzati ben 13 eser- citavano allegramente gli abbattimenti senza aver sostenuto il prescritto corso provinciale e questo la dice lunga sull'ef- ficienza dei Comuni. Infatti chi scrive, a differenza degli altri, ha ottenuto il car- tucciame gratuito da parte dell’Ente Pro- vincia mentre i rimanenti hanno dovuto porvi rimedio con i fondi messi a disposi- zione dal Comune. Chi vi scrive non è un cacciatore, né per fede né per abitudine ma ha deciso di ottenere l’abilitazione allo scopo di limitare i danni che questo ani- male procura alle proprie colture e in par- ticolare alle arginature dei relativi fondi. (...) Per dovere d’informazione si rappre- senta che, sia la Provincia che il Comune per gli addetti all’eliminazione delle nu- trie mediante il fucile, prescrivono che sia indossato un gilet ad alta visibilità, norma questa che lo scrivente ha sempre osserva- to ma che non ha mai riscontrato in cam- pagna da parte degli altri operatori. (per- ché?). Lei signor direttore si manifesta sempre molto entusiasta della nuova leg- ge che ha declassato la nutria ad animale nocivo, a cui si aggiunge l’aggravante di affidare la materia nelle mani dei Comuni dei quali conosciamo le macroscopiche inefficienze, comunque in seguito avrà modo di constatarne la vanificazione del- l’intero provvedimento. Giustamente è stato fatto osservare che il cacciatore se ha la possibilità di portare il fucile in ogni an- golo delle zone comunali, trascurerà la nutria e si interesserà a ben altro. (...) Dante Benelli (Drizzona) S appiamo che l’Italia è il Paese più fiscale nello scrivere regole e il meno rigoroso nel farle rispettare. Premesso questo, non generalizzerei sul comportamento dei suoi colleghi cacciatori di nutrie: credo che la maggior parte non approfitterà delle mani libere per andare a sparare a fagiani o anatre fuori stagione. E non sarei neppure così scettico sugli esiti della nuova legge: altrove norme simili hanno funzionato. Si riparano danni causati da nutrie SPAZIO APERTO Autofficina Frusconi Fabio P PARCHEGGIO PARCHEGGIO CLIENTI CLIENTI INTERNO INTERNO TEL. TEL. e e F Fax 0372 435053 - Cell. 327 7869722 ax 0372 435053 - Cell. 327 7869722 Via Via G Gaspare Pedone, 8/10 - aspare Pedone, 8/10 - CREMONA CREMONA PNEUMATICI INVERNALI PNEUMATICI INVERNALI OFFICINA OFFICINA SPECIALIZZATA SPECIALIZZATA ALFA ROMEO ALFA ROMEO E MULTIMARCHE E MULTIMARCHE TAGLIANDI E RIPARAZIONI MULTIMARCA SERVIZIO REVISIONI TAGLIANDI DI MANUTENZIONE CON RICAMBI ORIGINALI, COME INDICATO DAL COSTRUTTORE,ANCHE PER VETTURE IN GARANZIA LA TUA OFFICINA IN CITTA’

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MARTEDÌ 711 NOVEMBRE 2014La Provinciawww.laprovinciacr.it

Cusin ‘vale’20 punti a partitaDeve essere servito di piùEgregio direttore,dopo la splendida vittoria della Vanolia Caserta, la presente sembrerà unacritica fuori luogo, ma lo faccio inprospettiva futura. Per grazia ricevuta,Cusin è entrato a far partedella rosa giocatori dellasquadra, però, a miomodesto parere,bisognerebbe impiegarloal meglio delle suepossibilità. Anche agiudizio dei telecronistidella tv campana, Cusin èstato servito poco dai suoicompagni, anche quandosi trovava in posizionefavorevole sotto canestro.Marco, è bene che leguardie americanesappiano, è il centro dellanazionale italiana e nondeve servire solo a fareblocchi e catturarerimbalzi. Per questo scoposi poteva ingaggiare untipo qualunque. Cusin è ungiocatore cheadeguatamente servito,potrebbe realizzare, nella Vanoli, 20punti a partita.

Giovanni Amato(Crema)

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Cremo, nuovi protagonistivecchi risultati: chi sbaglia?Caro direttore,scrivo all’indomani della sconfittadella Cremonese col Monza. Guardoalla media inglese e questa dice chesiamo in zona play-out. Anche ieri laCremonese ha fatto la partita. Avràtirato in area avversaria almeno diecicalci d’angolo e altrettanti calcipiazzati. Risultato, un tiro in porta. IlMonza con 5 uomini in difesa per tuttala partita al primo calcio d’angolo sitrova con tre giocatori liberi per tirarea rete. La difesa della Cremonese per lepartite da me viste (quasi tutte), non vamai in affanno ma concede semprealmeno una occasione pulitissima dagol che poi anche prende. Cambianoanche gli uomini in difesa ma noncambia niente. Il centrocampo non ècapace di rilanciare o crearevelocemente un’azione d’attacco. Nonapre sulle fasce e non verticalizzanemmeno. Ha giocatori che presa pallasi avvitano su se stessi 2 volte prima diinevitabilmente avere addosso igiocatori avversari e perderla o esserecostretti al passaggino inutile perchéormai i compagni sono marcati. Puòessere anche che quanto sopra succedaperché gli attaccanti si muovono male.Altri, ahimè, su cui contiamo moltospariscono dal gioco, in manieraincomprensibile. Altri non si capisceche compiti abbiano. Ma sopratutto fraloro non giocano. La Cremonese hacambiato tutto col momentaneorisultato di non cambiare niente. Fagioco, non segna e prende gol daamnesia. Come l’anno scorso. (...)Direttore, ma cosa ha questaCremonese che ha risorse finanziarie,organizzazione, competenze,esperienza, uomini, capacità, storia,tifosi a non azzeccarne una negli ultimi8 anni? Solo sfortuna?

Marco Raimondi(Cremona)

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A Casa Serena le tariffe sonotra le più basse del territorioEgregio direttore,in relazione alla lettera pubblicata indata 6 novembre 2014 a firma RuggeroMainardi, nella mia qualità di direttoredelle attività della Congregazionedelle Figlie di Gesù Buon Pastore,proprietaria e gestore di Casa Serena,mi corre l’obbligo, senza alcun spiritodi polemica, di precisare quanto segue.Nella circolare citata si fa riferimentoall’incontro con i familiari tenutosinell’ottobre 2013 durante il quale ladirezione ribadì che l’importo delle

rette non era variato negli ultimicinque anni; che la direzione,valutando la situazione relativaall’aumento del costo della vita edell’incremento delle imposte, avevaproposto al Consiglio generalizio unaumento contenuto delle rette e cheinvece le suore del Buon Pastore, in

considerazione della crisieconomica e per essere diaiuto alle famiglie, avevadeciso di non concedere;che però lo stessoConsiglio conveniva conla direzione che qualora sifossero concretizzatialcuni accadimenti fra iquali un paventatoaumento delle impostecomunali, saremmo staticostretti a rivedere latariffa applicata. Ciò chenell’anno 2014 si èpuntualmente verificato.A fronte delleaffermazioni contenutenella lettera del SignorMainardi, tengo aprecisare che le tariffecomprensivedell’aumento contestatosono tra le più basse sul

territorio cremonese. Casa Serenaoffre un servizio di tipo familiare agliospiti residenti e l’abnegazione dellesuore presenti in struttura è lodevole.Se si possono contenere i costi è graziealla presenza delle religiose chelavorano con spirito di servizio senzasosta. In uno stato di diritto è lecitoesporre le proprie opinioni, standoperò attenti che queste non siano lesivedella onorabilità dell’altro. (...)

Maurizio Cattaneo(direttore delle attività

della Congregazione delle Figliedi Gesù Buon Pastore, Cremona)

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Risarcimenti da restituireInformare non è essere sciacalliEgregio direttore,chiedo gentilmente un po di spazio inmerito ai risarcimenti da restituire daparte dei cittadini di Sommo con Porto,argomento trattato nel suo giornale didomenica 09/11/14. Voglioinnanzitutto rispedire al mittentel’aggettivo «sciacallaggio», perché seinformare si chiama così dobbiamorivedere anche il dizionario dellalingua italiana, inoltre la vicenda era aconoscenza del sindaco da diversesettimane e solo dopo che io ho bussatosono stato informato della situazione il31 ottobre scorso, quindi lacomunicazione non è stata cosìspontanea. Detto ciò, di questa diatribarestano dei capi saldi che sono: laRegione rivuole i soldi dal Comune diSan Daniele Po che li dovrà chiedere aicittadini di Sommo; i cittadini citatiall’epoca dei fatti non hanno fattonull’altro che seguire le direttive datedall’amministrazione di quegli anni.Aggiungo inoltre che anche ilsottoscritto fa parte del gruppochiamato in causa per il risarcimento,non è quindi mia intenzione remarecontro sia come amministratore checome cittadino. Resta comunque una

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Non sono cacciatorNon sono cacciatoreema sparma sparo alle nutrieo alle nutrie

vicenda processuale finita male cheavrà ancora delle discussioni nella suascia, restiamo in attesa della riunione edelle comunicazioni visto che il sindacoDavide Persico ha dichiaratonell’articolo che siamo poco informati.

Giuseppe Fava(ex sindaco di San Daniele Po)

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La Germania unita è figliaanche dello sforzo dell’EuropaEgregio direttore,mai come oggi posso dire «io c’ero». 25anni fa ho gioito, associandomiprofondamente al popolo tedesco, perla fine dell’ingiusta divisionesimbolizzata dal muro. Spero che oggi,a distanza di 25 anni, le celebrazioni e ifesteggiamenti per quell’eventostorico, non rappresentino solo unmomento di autocelebrazione per itedeschi, ma possa essere un nuovopunto di partenza affinché vengapromossa una nuova coesione tra glistati europei, superando i localismi ed inazionalismi emergenti, scaturentidalla grave crisi economica perduranteormai da troppo tempo. La Germaniaunita è stata frutto anche dell’azionepolitica degli Stati comunitari europeidi allora. Parafrasando la frase delpresidente Reagan a Gorbaciov:«Signora Merkel, nel ricordo dellastoria, apra questa breccia nel

rigidismo economico che governal’Europa oggi».

Mauro Stringhini([email protected])

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Tangenziale Sud di SoresinaChi taceva ora invoca il dibattitoEgregio direttore,tutti i cittadini sono liberi di esprimereil loro parere su quanto illustratodall’Amministrazione Comunale nellaserata del 03/11/2014 tenuta dalsindaco e dal presidente di Aspm. Loscopo dell’iniziativa è stato quello direndere noto ai cittadini le travagliatevicende relative alla costruzione dellaTangenziale Sud e dei ritardi dei lavori,tramite atti, delibere e impegni dispesa assunti fino ad ora, cercandoaltresì di fotografare la realesituazione attuale, e di conseguenzaintrodurre le scelte future. Nel farlo,sono stati dettagliati obblighi e cifredegli enti e delle società coinvolte(Comune, Aspm, Cise, Lari Srl,Consorzio Libor) e le gravi sceltecompiute, senza comunque citare nomie cognomi. Il cittadino Bassorizzi, oltrea esprimere le sue critiche sulla serata,nella sua lettera cita le «pesantieredità ricevute ante 2006» durante lasua presidenza: non si capiscono imotivi per cui non abbia denunciatotale situazione, e di conseguenza le

ragioni che indussero ad iniziareun’opera di tale impatto finanziario. Ilsignor Bassorizzi avrebbe potuto a suotempo organizzare momenti diinformazione alla cittadinanza,quando nessun membro delleminoranze era presente nel Cda da luipresieduto; il fatto che lui non abbiamai voluto farlo, non significa chenessuno lo debba fare. Curioso che orane voglia fare un’altra e auspichi ilcontraddittorio.

Rinnova Soresina...................................................................................... .

Sempre fallimentaresostituire i treni con i busSignor direttore,chiedo ancora una volta di poterintervenire sull’annosa questione deibus sostitutivi che vengono impostidalla ‘Divisione Pasticcioni’. Nel corsodegli ultimi 15 anni, l’esperimento èmiseramente fallito su altre lineesecondarie (...). In occasione dei lavoriTav Milano–Bologna vennerointerrotte sia la linea versoCasalmaggiore sia quella versoSuzzara, ma i treni furono attestatinella stazione di San Polo Torrile dove ipendolari trovavano i bus da/perParma. (...)

Stefano Bandioli(Castelvetro Piacentino)

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NON REGGE IL GRANDE BLUFF DI DRAGHIORA PER L’ITALIA IL DEFAULT E’PIÙ VICINO

Egregio direttore,quello che le invio è uno scenario piuttostofosco ma supportato dai fatti e dai dati. In-nanzituttomi vorràriconoscereche mesi faipotizzavo uno scenario deflazionistico: og-gi è puntualmente arrivato. Ma ora arriva-no le considerazioni e le ipotesi più preoc-cupantiche nessuno,spero, vorrà ignorare.Nel suo ultimo rapporto la Cerved indicache «24mila società ad alto rischio potreb-bero entrare in default nei prossimi mesi esono esposte verso il sistema per 71 miliardidi euro», mentre dall’inizio della crisi del2008 (fino ad oggi) su 148mila aziende nesono fallite 13mila, 5mila sono in procedu-ra, 23mila liquidate. Nel frattempo il gover-natore della Bce, Mario Draghi, fin dall’ini -zio del 2012 ha convinto i mercati che nonc’era rischio perché la Bce avrebbe «pom-

pato moneta o iniettato liquidità», espres-sioni magiche che da anni senti sui giornalie promettono la soluzione ai problemi dellasocietà. Ma era un bluff. Basta osservare ladifferenza tra la realtà e le parole: dal gior-no famoso in cui Draghi promise che la Bceavrebbe fatto «whatever it takes» (27 luglio2012) in realtà il suo bilancio si è ridotto di700 miliardi! Il mondo della finanza è fattodi trucchi, giochi di specchi e finzioni. Que-sta mossa di Draghi ha sfortunatamenteprolungato di due anni e mezzo l’a go ni a,perché ha neutralizzato la paura del de-fault o dell’uscita dall’euro e ha consentito

ai lacchè dell’Europa (Monti, Letta, Renzi ei loro alleati) di imporre l’austerità senza in-contrare opposizione. Ma Il bluff di Draghiperò ora non funziona più, è da settembreche ha promette di nuovo 1.000 miliardi diliquidità e il mercato in Europa nel frattem-po è sceso. Il momento della resadei conti siavvicina e arriva quando il mercato finan-ziario una mattina si sveglia e decide che l’I-talia o fa default oppure esce dall’eur o.Quando? Nei prossimi mesi, ma diciamo daadesso in poi può essere in qualunque mo-mento e non sarà nessun evento particolarepolitico o finanziario a far arrivare il gior-

no. E’ vero che il fronte del ritorno alla liracresce e l’ultimo sondaggio (commissiona-to dalla Ue!) Eurobarometro ha indicatoche ora il 47% ? contro l’euro e il 43% a fa-vore, è la prima che accade e siamo l’unicopaese europeo in cui si sta formando unamaggioranza anti-euro. Questo è molto im-portante. Tuttavia i politici che guidano ilfronte anti-euro, Salvini, Meloni e Grillonon sembrano in grado di rassicurare su unritorno alla lira per cui non è ancora unaprospettiva credibile. Arriverà prima lapaura di un default sul debito e sarà sempli-cemente il peso crescente e inarrestabile deifallimenti e bancarotte che ad un certo pun-to innescherà anche il panico finanziario.(...) meglio saperlo prima e prepararsi.

Stefano Bottaioli(consulente finanziario, Cremona)

Signor direttore,il 04 novembre un cittadino preparato elungimirante è riuscito a far pubblicareuna acuta riflessione circa la legge ideatada Pizzetti riguardante l’el im in az io nedelle nutrie. Chi le scrive, in data15/11/2011 ha aderito a una iniziativa del-l’ente provincia (Piano di controllo dellanutria) sostenendo un apposito corso al fi-ne di ottenere ‘L’autorizzazione all’usodel fucile e trappole’. L’autorizzazione ot-tenuta poteva essere valida esclusiva-mente in territori dove era acconsentita lalibera caccia e non l’introduzione nellebandite. Occorre precisare che per ottene-re l’autorizzazione provinciale serve pri-ma entrare in possesso del ‘Certificato diabilitazione all’esercizio venatorio’, la li-cenzadicaccia. Avendosostenuto ilcorsoprovinciale ho aderito anche all’Ordinan -za del Comune di Drizzona per l’abbatti -mento delle nutrie la quale consentiva diportare il fucile senza limitazione fattesalve le osservanze riguardanti le distan-ze di sicurezza da strade, abitati, ferrovieecc. In data 27 gennaio 2014 il Comune diDrizzona revocava l’ordinanza anche peril fatto che dei 14 autorizzati ben 13 eser-

citavano allegramente gli abbattimentisenza aver sostenuto il prescritto corsoprovinciale e questo la dice lunga sull'ef-ficienza dei Comuni. Infatti chi scrive, adifferenza degli altri, ha ottenuto il car-tucciame gratuito da parte dell’Ente Pro-vincia mentre i rimanenti hanno dovutoporvi rimedio con i fondi messi a disposi-zione dal Comune. Chi vi scrive non è uncacciatore, né per fede né per abitudinema ha deciso di ottenere l’abilitazione alloscopo di limitare i danni che questo ani-

maleprocuraalleproprie colturee inpar-ticolare alle arginature dei relativi fondi.(...) Per dovere d’informazione si rappre-senta che, sia la Provincia che il Comuneper gli addetti all’eliminazione delle nu-trie mediante il fucile, prescrivono che siaindossato un gilet ad alta visibilità, normaquesta che lo scrivente ha sempre osserva-to ma che non ha mai riscontrato in cam-pagna da parte degli altri operatori. (per-ché?). Lei signor direttore si manifestasempre molto entusiasta della nuova leg-ge che ha declassato la nutria ad animalenocivo, a cui si aggiunge l’aggravante diaffidare la materia nelle mani dei Comunidei quali conosciamo le macroscopicheinefficienze, comunque in seguito avràmodo di constatarne la vanificazione del-l’intero provvedimento. Giustamente èstato fatto osservare che il cacciatore se hala possibilità di portare il fucile in ogni an-golo delle zone comunali, trascurerà lanutria e si interesserà a ben altro. (...)

Dante Benelli(Drizzona)

Sappiamo che l’Italia è il Paese piùfiscale nello scrivere regole e il meno

rigoroso nel farle rispettare. Premessoquesto, non generalizzerei sulcomportamento dei suoi colleghicacciatori di nutrie: credo che la maggiorparte non approfitterà delle mani libereper andare a sparare a fagiani o anatrefuori stagione. E non sarei neppure cosìscettico sugli esiti della nuova legge:altrove norme simili hanno funzionato.

Si riparano danni causati da nutrie

SPAZIO APERTO

Autoffi cina Frusconi Fabio

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