Post on 18-Feb-2019
UNITÀ DI APPRENDIMENTO: ALIMENTAZIONE
“DAL CHICCO AL PANE.”
Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Monte San Vito
Scuola Infanzia F.lli GrimmDocenti G. Gambadori
G. Cognini
Bambini di 4 anni n.23
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MAPPA CONCETTUALE
ALIMENTAZIONE =
assunzione di sostanze nutritivevariabile nel tempo e nello spazio
tra cui il
GRANOcon
EFFETTIsu su
SALUTE e AMBIENTE
Obiettivo Formativo: conoscere il ciclo produttivo del grano percogliere l’impatto nell’ alimentazione umana e nella natura.Competenze di cittadinanza:collaborare e partecipare
agire in modo autonomo e responsabile
Competenza scientifica :osservare la realtà naturale e riconoscere nelle varie forme i concetti dicomplessità
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Fase 0 Obiettivo: rilevare le conoscenze spontanee dei bambini sul grano.
Che cosa ti fa venire in mente la parola “grano”?
Dove hai visto il grano?
Come è fatto?Come è fatto?
Come si coltiva?
Dove si coltiva?
Chi lo mangia?
Come?
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«Che cosa ti fa venire in mente la parola grano?»
Alla prima domanda “Che cosa ti fa venire in mente la parola grano?” l’associazione
più immediata è quella di collegare il grano al trattore che spiana la terra, taglia e
macina il grano. Qualche bambino parla di piantina di grano e un altro di granoturco. piantina di grano e un altro di granoturco.
Un bambino cita il pane.
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Dove hai visto il grano?
Alla seconda domanda “ Dove hai visto il grano” alcuni individuano
come spazio di crescita del grano la terra, altri il giardino o l’orto o il
parco e comunque un luogo esterno.parco e comunque un luogo esterno.
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Come è fatto?
Alla terza domanda “Come è fatto?” il chicco di grano caratterizza la
composizione della pianta.
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Come si coltiva?
Alla quarta domanda “Come si Alla quarta domanda “Come si coltiva?” gli allievi riprendono due
modalità di coltivazione: quella con la zappa e quella con la seminatrice. In
entrambi i casi servono i semi.
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Come è fatto?
Alla terza domanda “Come è fatto?” il chicco di grano caratterizza la
composizione della pianta.
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Dove si coltiva?
Alla quinta domanda “Dove si coltiva?” gli spazi sono la terra, l’orto,
la terriera.
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Chi lo mangia?
Alla sesta domanda “Chi lo mangia?” i bambini rispondono uomini e
animalianimali
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Come?
Alla settima domanda “ Come?” c’èchi cita la modalità di trasformazionedel grano in pane, mentre unbambino fa riferimento ai denti comebambino fa riferimento ai denti comestrumento di masticazione . Unallievo associa il grano ai fagioliperché il nonno coltiva entrambi.
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Mappa mentale
GRANO FA VENIRE IN MENTE :
SI VEDE IN TERRA, ORTO …..
NELLA TERRIERA
E’ FATTO
LO MANGIANO SI COLTIVA CON
SI MANGIACOI DENTI
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Commento alla Conversazione Clinica
Le conoscenze spontanee dei bambini dimostrano che siamo in un piccolo paese a contatto con la realtà
agricola del territorio. Essi associano subito il grano al trattore, che rappresenta l’utensile agricolo più diffuso.
Pur con questa base di conoscenza significativa, i bambini mostrano – come è prevedibile data l’età-
difficoltà ad associare la coltivazione al processo di trasformazione del chicco in grano in farina e pane.
Significativo infatti è il fatto che nessuno citi la farina. Un’attività didattica laboratoriale che metta il bambino
in grado di manipolare il chicco di grano, di osservare la sua trasformazione per arrivare ad avere la farina con
cui preparare pizza e pane serve per chiarire “la storia del chicco di grano”. Successivamente una visita
guidata ad una fattoria o azienda agricola locale o la spiegazione di un agricoltore servirà ai bambini per
distinguere le varie funzioni del trattore che rappresenta una macchina base su cui innestare una serie di
elementi come la seminatrice, ma non la macina come attestano le varie sequenze di coltivazione e
lavorazione del grano (http://www.youtube.com/watch?v=vrl9XCD990s). Qualche bambino nomina la zappa e
questa informazione può essere utilizzata per dare uno spessore temporale alla diversa modalità di
coltivazione del grano nel tempo e nello spazio. Questa apertura consente al docente di far capire due concetticoltivazione del grano nel tempo e nello spazio. Questa apertura consente al docente di far capire due concetti
essenziali. Il primo chiarisce ai bambini che esiste una trasformazione nei processi di coltivazione del grano
(ieri con la zappa e oggi con il trattore), ma questo non vuol dire che non ci siano luoghi in cui anche oggi si
coltiva tradizionalmente con la zappa. Il secondo, che deriva dal primo, questa trasformazione oggi riguarda
anche il mercato del grano in quanto il grano coltivato in una zona agricola può essere trasportato in un’altra
parte in cui viene lavorato e trasformato in pane. Questo serve a far capire ai bambini alcuni tipi di pane che si
trovano nei supermercati. Una visita in uno di essi può comprendere come alcune etichette chiariscono se il
pane per esempio è decongelato o se viene da un paese più o meno lontano. Su queste basi essenzialmente
legate a visite, osservazioni, esperienze dirette si può pensare di iniziare un’educazione al consumo critico degli
alimenti, facendo cogliere i costi energetici e ambientali del pane “trasportato” in contrapposizione a quello a
“ kilometro zero”.
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Matrice cognitiva ( ciò che sanno)Il grano è una pianta formata da chicchi.Il grano serve per alimentare persone e animaliIl grano si trasforma in pane.Zappa e trattore sono strumenti legati alla coltivazione del grano.
Compito di apprendimento ( ciò che non sanno)
Processo di trasformazione del grano in pane.Processo di trasformazione del grano in pane.
Distinzione tra le varie fasi di trasformazione
Diversità di metodi di trasformazione nel tempo e nello spazio
Commercio internazionale del grano.
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Rete Concettuale GRANO
=PIANTA legata a
PROCESSO DI TRASFORMAZIONEPROCESSO DI TRASFORMAZIONEvariabile nel tempo e nello spazio
conDIVERSE MODALITÀ
diPRODUZIONE e
COMMERCIALIZZAZIONE
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Fase 1 Obiettivo: suscitare nei bambini l’interesse verso il grano
Osservazione di semi sparsi sul tavolo:
Che cosa state toccando?
Da cosa capite che sono semi? Se toccate i semi come sono?Da cosa capite che sono semi? Se toccate i semi come sono?
Se li annusate?
Di che colore sono i semi?
Che forma hanno? Sono tutti uguali.
Mangiate questi semi?
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►Alla domanda “Che cosa state toccando?” tre bambini rispondono che stanno toccando i semi, due affermano che sono sassi, forse per la loro durezza. La maggior parte dei bambini associa i semi al mangime per volatili (pappagalli e uccelli) e per il cane. Affermano che i semi possono essere mangiati dagli animali ma non dall’uomo.
► Capiscono che sono semi dalla loro forma (piccola) e perché vengono piantati. Un bambino afferma che sono particolari.► Quasi tutti associano l’odore dei semi al concime per pappagalli.► Una bambina elenca vari colori dei semi (bianchi, arancioni, ► Una bambina elenca vari colori dei semi (bianchi, arancioni, marrone, marroncino).► Tutti i bambini concordano nell’affermare che i semi non sono tutti uguali: sono grandi e piccoli, lisci, leggeri, piccolissimi.► Tutti i bambini affermano che non vengono mangiati, poi un bambino risponde che si mangiano cotti, un altro aggiunge gli utensili con cui si mangiano (forchetta e cucchiaio) e una bambina associa i semi a una sua esperienza personale mamma fa i fagioli e i ceci)
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Fase 2 Obiettivo: sperimentare la semina dei chicchi di grano in sezione
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All’osservazione dei vasetti con i semini i bambini rispondono che i semini non ci sono più, e si vedono le piantine cresciute con l’acqua della pioggia e perché sono stati innaffiati.Alla domanda se il semino è ancora sotto terra i bambini rispondono che non è più sotto terra perché è diventato pianta. Quattro bambini affermano che è scomparso. Una bambina sostiene che il semino è diventato grande.
Alla rievocazione dell’esperienza effettuata dall’insegnante (semini piantati con la terra, senza l’acqua) due bambini ipotizzano, che cresceranno, altri che non succederà niente o che i semi non cresceranno, altri che non succederà niente o che i semi non cresceranno.
Ai semini piantati al buio alcuni bambini ipotizzano che cresceranno perché hanno l’acqua e diventeranno grandi, altri che non cresceranno.
Un bambino ipotizza che ai semini piantati senza terra e senza acqua non succederà niente.
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Fase 3 Obiettivo: sperimentare la semina dei chicchi di grano nel giardino della scuola
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Fase 4 Obiettivo: mimare la storia di un chicco di grano
“LA STORIA DI UN CHICCO DI GRANO”Joergensen parabola SveziaCome il seminatore ebbe terminato la sua opera, il chicco di grano venne a trovarsi tra due zolle di terra nera e umidiccia, e divenne terribilmente triste.Era buio, era umido, cadeva una pioggia fitta fitta e il chicco non poteva far altro che lasciarsi andare al ricordo dei tempi passati…quando stava al caldo e al riparo in una spiga dritta in compagnia dei fratellini. Ora c’era solo da darsi alla disperazione quando una voce dal profondo della terra gli disse:“ABBANDONATI CON FIDUCIA VOLENTIERI, SENZA PAURA.TU terra gli disse:“ABBANDONATI CON FIDUCIA VOLENTIERI, SENZA PAURA.TU MUORI PER RINASCERE A UNA VITA PIÙ BELLA!”-Chi sei? –chiese il povero chicco“Io sono Colui che ti ha creato e che ora ti vuole creare un’altra volta”Allora il chicco si addormentò. Ma un mattino di primavera un germoglio verde mise fuori la testolina dalla terra umida. La tenera pianticella si sentì invadere da una insolita gioia di esistere: era felice e aveva ritrovato la sua utilità.Nell’azzurro del cielo un uccellino cantava e il sole splendeva. Era tornato a vivere, e intorno a sé vide dei germogli in cui riconobbe i suoi fratellini. Provò la gioia di esistere.
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Fase 5 Obiettivo: osservare la crescita del grano
I bambini si accorgono che il grano è cresciutoSostengono che il grano è cresciuto con la pioggia e il sole che con i suoi raggi lo fa “abbronzare”.I contadini poi lo tagliano e lo portano al mulino. Qui viene ridotto in farina per fare il pane.Viene macinato con una serie di utensili da cucina (pentola, coltello, grattugia, ….). Un bambino nomina la macinatrice.Viene macinato con una serie di utensili da cucina (pentola, coltello, grattugia, ….). Un bambino nomina la macinatrice.
Partecipano alla spigolatura e alla raccolta dei semi di grano.
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Fase 6 Obiettivo: sperimentare la macinazione del grano
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I bambini si accorgono che:- dal frullatore è uscita la farina- i semi non ci sono più- la farina è liscia - la farina non è bianca, ma un po’ marrone.
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Fase 7 Obiettivo: acquisire la consapevolezza della modalità di lavorazione
del pane.Pane con la nostra farina/ pane con la farina bianca
Pane integrale Pane bianco
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Fase 8 Obiettivo: rendersi conto della lavorazione del pane nel panificio.
Visita al panificio del paese
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Pane del fornaio
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FASE 9 META COGNIZIONEFASE
1 suscitare nei bambini l’interesse verso il grano
2 sperimentare la semina dei chicchi di grano in sezione
3 sperimentare la semina dei chicchi di grano nel giardino della scuola
Pluralità di punti di vista
4 mimare la storia di un chicco di grano
5 osservare la crescita del grano Processualità
6 sperimentare la macinazione del grano
7 acquisire la consapevolezza delle diverse modalità di lavorazione del pane.
Trasformazione
8 rendersi conto della lavorazione del pane nel panificio. Interdipendenza
9 ripercorrere l’itinerario didattico
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Fase 10 Obiettivo: riflettere sul lavoro svolto
La farina che usa il fornaio viene con il camion.Le macchine che trasformano la farina in pane
consumano energia.consumano energia.
Il pane che noi comperiamo è fatto con il lavoro di molte persone.
Il pane fatto da noi non ha avuto bisogno del camion, della benzina e di poca energia.
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