Studiare i media interculturali - … · Studiare i media interculturali Obiettivo perseguito →...

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Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Studiare i media interculturali

Obiettivo perseguito → introdurre nel dibattito

corrente una definizione operativa che possa essere

valida per lo studio dei media interculturali.

Cos’è una definizione operativa?

A monte della ricerca empirica, il primo passo che il

ricercatore deve compiere è quello di operare una sintesi

del sapere nomologico pre-esistente, distinguendo, così,

i diversi e possibili oggetti di studio presenti nella realtà

dei media e nei processi comunicativi osservabili.

A cosa serve?

Ad orientare la ricerca, favorendo così la scomposizione

in dimensioni dell’oggetto di studio (variabili

teoricamente orientate).

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Definizione operativa di medium interculturale:

I media interculturali rappresentano, non già

il recinto dell’omogeneità (di massa) o

dell’unicità (di nicchia culturale), quanto

piuttosto un ambiente comunicativo di

frontiera entro il quale è contenuta una

capacità di iniziativa, di riconoscimento,

ovvero di negoziazione tra differenti punti

di vista appartenenti ad una medesima

sfera pubblica.

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Perché questa definizione?

Durante l’indagine condotta sul panorama

delle rappresentazioni sociali del fenomeno

immigrazione, è emerso un quesito

rilevante: esistono delle rappresentazioni

che superano la dicotomia insiders ↔

outsiders (Elias, Scotson 1994), ovvero quali

media non possono essere definiti

interculturali?

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Media autoctoni → Principali dimensioni:

1. si tratta di realtà fortemente istituzionalizzate indagabili attraverso la classica nozione di «industria culturale» [Horkheimer, Adorno 1944].

2. centralità della nozione di «quasi-interazione

mediata» (Thompson 1998) (trasmissione unidirezionale del contenuto/rappresentazione → i soggetti individuali e collettivi non sono direttamente protagonisti del processo comunicativo (media di massa).

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Quali contenuti emergono dalle ricerche prodotte sui media autoctoni?

1. stereotipizzazione negativa (a mezzo cronaca).

2. documentazione del fenomeno (prevalentemente di tipo economico-demografico). 3. in misura molto lieve, stereotipizzazione autoctona positiva o «buonista». Quali effetti producono? Tali rappresentazioni, positive o negative, reiterano l’interdipendenza di potere, ovvero la tradizionale ed a-relazionale

dicotomia insiders ↔ outsiders (Elias, Scotson op. cit.).

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Media etnicamente connotati (o multiculturali) → Principali dimensioni:

1. Prodotti dalle comunità migranti insediate sul territorio.

2. Grande capacità nel fare interagire new-media e media tradizionali, ovvero «autocomunicazione» dei soggetti individuali e collettivi attraverso la produzione di apparati mediatici più o meno complessi (Castells 2009).

3. Non partecipazione alla sfera pubblica di accoglienza, ovvero spiccata autoreferenzialità, in primo luogo linguistica oppure riferita al tentativo di riprodurre valori tradizionali (nicchia culturale).

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Quali contenuti emergono dalle ricerche prodotte sui media etnicamente connotati (o multiculturali)?

1. complessità di questi apparati mediatici in misura direttamente proporzionale al grado di integrazione economica e sociale di una comunità.

2. sincretismi perfetti tra Paese di origine e arrivo (network), come nel caso dei ponti transnazionali di comunicazione e informazione tipici dei diasporic media (Gieorgiou 2005).

Quali effetti producono? A ben vedere, anche queste rappresentazioni prodotte dai soggetti migranti tendono a riprodurre l’interdipendenza di potere, ovvero la tradizionale ed

a-relazionale dicotomia insiders ↔ outsiders (Elias, Scotson op. cit.).

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Nozione interculturale adottata:

A differenza dell’aggettivo multiculturale, al

suffisso «inter» soggiace la consapevolezza

che la «culturalità» e l’identità non sono

soltanto trasmesse e apprese nel tempo,

come fossero dei dati ascritti (in quel caso, il

mutamento culturale dipende dal processo di

trasmissione di valori, norme e

consuetudini): piuttosto, identità e

«culturalità» sono anche – e sempre più – il

frutto della creatività e della responsabilità

dei soggetti individuali e collettivi nel

determinare il contenuto simbolico delle

proprie esperienze a partire dalle relazioni in

cui sono coinvolti [Melucci 1991; Touraine

1998].

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Effetti sulla ricerca della nozione adottata:

La rappresentazione sociale prodotta dai

media interculturali non può essere

studiata alla stregua di una

ipostatizzazione (trasmissione →

ricezione), bensì deve necessariamente

essere indagata come una processualità

tra attori in relazione.

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Dopo aver classificato i media che non sono interculturali possiamo ritornare alla definizione operativa proposta:

I media interculturali rappresentano, non già

il recinto dell’omogeneità (di massa) o

dell’unicità (di nicchia culturale), quanto

piuttosto un ambiente comunicativo di

frontiera entro il quale è contenuta una

capacità di iniziativa, di riconoscimento,

ovvero di negoziazione tra differenti punti

di vista appartenenti ad una medesima

sfera pubblica.

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Quali dimensioni devono essere ricercate nel medium interculturale?

Il tipo di tecnologia impiegata nel medium → occorre recepire il presupposto di McLuhan (1967) secondo cui un medium tende sempre ad includerne altri. È il contenuto (o la quantità) di tecnologia che ad esso si associa che ne forgia le caratteristiche e ne estende le potenzialità.

Il contenuto di significato prodotto e veicolato (dato empirico per eccellenza) → la costruzione degli indicatori dovrà considerare come primaria l’esigenza di evidenziare il germoglio di un capitale sociale innovativo e di una capacità di iniziativa collettiva [Melucci 1996].

Le tipologie di soggetti coinvolti, ad

esempio: processualità in relazione tra soggetti

autoctoni ↔ soggetti migranti, soggetti migranti

↔ soggetti migranti, soggetti istituzionali ↔ soggetti migranti.

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Le tre dimensioni del medium interculturale:

Contenuto simbolico

Tecnologia impiegata

Soggetti partecipi

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Bibliografia utilizzata all’interno della relazione:

Agnoli M. S. [2004], Il disegno della ricerca sociale, Roma, Carocci.

Appadurai A. [2001], Modernità in polvere, Roma, Meltemi [ed. orig. 1996].

Binotto M., Martino V. [2005], Fuoriluogo. L’immigrazione e i media italiani,

Cosenza, Pellegrini Editore.

Casetti F. [1988], Tra me e Te. Strategie di coinvolgimento dello spettatore nei

programmi della neotelevisione, Roma, VPT/Eri.

Castells M. [2009], Comunicazione e potere, Milano, Università Bocconi

Editore.

Ferrarotti F. [2000], Riflessioni sociologiche alla fine del secondo millennio, in

“Sociologia”, n. 1-2000, pp. 2-21.

Georgiou M. [2005], Diasporic media across Europe: multicultural societies

and the universalism-particularism continuum, in “Journal of ethnic and

migration studies”, n. 3-2005, pp. 481-498.

Elias N., Scotson J. H. [1994], Strategie dell’esclusione, Bologna, Il Mulino

[ed. orig. 1965].

McLuhan, M. [1967], Gli strumenti del comunicare, Milano, Il Saggiatore [ed.

orig. 1964].

Melucci A. [1991], Il gioco dell'io. Cambiamento di sé in una società globale,

Milano, Feltrinelli.

Melucci A. [1996], Challenging Codes: Collective Action in the Information

Age, Cambridge, Cambridge University Press.

Morcellini M. [2005], Fuori Luogo. Gli immigrati alle porte della cittadella

mediale, in “Problemi dell’informazione”, n. 1-2005, pp. 33-40.

Sapienza [2010], Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media, Roma,

Rapporto di ricerca.

Simmel G. [1908], Das problem der Soziologie, in “Soziologie”, Leipzig,

Duncker & Humblot, pp. 1-46.

Thompson J. B. [1998], Mezzi di comunicazione e modernità. Una teoria

sociale dei media, Bologna, Il Mulino [ed. orig. 1995].

Tirocchi S. [1999], Soggettività e nuove tecnologie, in “Dizionario della

comunicazione”, a cura di M. Morcellini, M. Sorice, Roma, Editori Riuniti, pp.

221-226.

Touraine A. [1998], Libertà, uguaglianza, diversità, Milano, Il Saggiatore [ed.

orig. 1997].

Van Dijk J. [2002], Sociologia dei nuovi media, Bologna, Il Mulino [ed. orig.

1999].

Euromir 2011 – Napoli: Federico II, 28/02-03/03 → Andrea Villa

Grazie per l’attenzione!

andrea.villa@unifi.it