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07/09/2015
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rosanna.gangi@unito.it
STRATEGIE DIDATTICHEDELL’AREA LINGUISTICA
BESEDESDOCENTIESASPERATISPAESATI
Il sistema formativo ècontinuamente soggetto arestyling (…la buonascuola)
MA…i nostri ragazzi sononegli ultimi posti dell’OCSE PISA…i docenti appaionofrustrati e a rischio dimalattie psicosomatiche enon (vdi born out etasso elevato di tumori)
La scuola italiana è regolata da una normativaall’avanguardia
Sintomi di malessere nella scuola italiana“drop out” degli studenti
“burn out” degli insegnanti“break down” della famiglia
Terapia : cocktail di acronimi“D.S.A” (Disturbi specifici dell’ apprendimento)“B.E.S”. (Bisogni educativi speciali)“ADHD” (Disturbi attenzione)“D.O.P” (Disturbo oppositivo provocatorio)“P.A.S”. (Sindrome da alienazione genitoriale)
“Piano Didattico Personalizzato – P.D.P”;“Piano Annuale per l’inclusività” – P.A.I”“Piano triennale offerta formativa PTFO”
“ICF” (Classificazione Internazionale Funzionamento,disabilità e salute)
“Gruppi di lavoro per l’inclusione - G.L.I.”“GLH” (Gruppo di lavoro per l’handicap)“GLHO” (Gruppo di lavoro per l’Handicap operativo)
“C.T.S.” (centri territoriali di supporto)“C.T.I” (Centri territoriali per l’inclusione))
Con la legge 59 del 1997,(autonomia scolastica), la scuola èpassata da un modello centralizzatoed uniforme, in cui i singoli istitutierano poco più che sempliciesecutori delle direttive emanatedal centro, a un sistema di scuoleautonome caratterizzato dallacapacità di rispondere in modoefficace ad una domanda formativaper sua natura differenziata.
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http://www.j3njy.it/wp-content/uploads/2007/11/ballerina.gif
REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIAD.P.R. N. 275/’99
L’autonomia delle istituzioni scolasticheè garanzia di
libertà d’insegnamento edi pluralismo culturale e
si sostanzia di (…) interventidi educazione, formazione e istruzione
mirati allo sviluppo dellapersona umana al fine di garantire
il successo formativo. (Art. 1, c. 2)
Il successo formativo èobbligo
dell’istituzione scolasticae si realizza in una scuola
inclusiva che rispettile individualità ed esalti le
differenzein quanto
portatrici di cultura
Una scuola è INCLUSIVA quando• è in grado di accogliere le diversità• sa costruire percorsi capaci di portare
ciascun allievo al massimo livellopossibile di formazione
• è un’organizzazione capace di farapprendere ciascun allievo
...“il concetto di ‘Inclusione’ si applica atutti gli alunni, come garanzia diffusa estabile di poter partecipare alla vitascolastica e di raggiungere il massimopossibile in termini di apprendimenti epartecipazione sociale.
La scuola inclusiva dovrebbe alloramettere in campo tutti i facilitatoripossibili e rimuovere tutte le barriereall'apprendimento e alla partecipazionedi tutti gli alunni, al di là delle varieetichette diagnostiche”. (Ianes)
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Adattabilitàv/s
AccessibilitàALAIN GOUSSOT Handicap e Scuola n 176
Punti di partenzaBISOGNI SPECIALI
(diagnosi)INCLUSIONE
(mediazioni)
Quanto è/non èautonomo?
Quali condizioni glipermettono di essereautonomo?
Qual è ladifficoltà che creamaggioriproblemi nellavoro di classe?
Quale organizzazione emetodologieostacolano/favorisconola partecipazione el’apprendimento?
Roberto Medeghini - Parma 2013
Descrizione A Descrizione BDi fronte a situazioni che presentanomargini di incertezza o richiedonoinvestimento nello sforzo tende adevitare o a dare una rispostaimmediata senza un adeguatocontrollo.
Sono presenti difficoltà nellacomprensione di spiegazioni econsegne di tipo sequenziale, construttura sintattica complessa e con lapresenza di vari contenutiinformativi.
Nelle situazioni nuove riesce a darerisposte adeguate se vengono forniteinformazioni sulla struttura delcompito, sulle richieste e gli aiuti che gliverranno offerti.
Il processo di elaborazione viene favoritodalla presentazione di informazionichiare, non ridondanti e dalla possibilitàdi avere un tempo di analisi nontroppo breve e ridotto.L’elaborazione viene favoritadall’utilizzo di sequenze visive,rappresentative del contenuto o da parolechiave abbinate ad una rappresentazione.L’elaborazione viene inoltre favorita dalcontrollo della velocità e della quantitàdi informazioni da proporre.
Roberto Medeghini, Parma 2013
La scuola è inclusiva soloquando compensa e
dispensa ?
Spesso un ragazzo “dispensato” o “compensato”preferisce fare ciò che fanno tutti gli altri anche
se in modo imperfetto (in ciò non si trova mai solo).Spesso ragazzi “normali”- che si sentono
discriminati al contrario - utilizzano proficuamente- e con la soddisfazione di dire “finalmente ho
capito” - i cosiddetti strumenti compensativi, chetali non sono. Da una didattica della compensazione
a una didattica della mediazionealla ricerca di dispositivi
che rispondano ai bisogni di tutti inquanto persone per includere
e non solo integrare
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La vera sfida è progettareun piano pedagogico e
didattico che sia inclusivoper tutti.
Mediazioni per i“diversi”(stranieri, disabili, DSA)
Azioni a sostegnodei processi di
pensiero per tutti
Semplificazioni
Compensazionie dispense
Esemplificazioni(come si fa)
Mediazionicognitive, affettive
e sociali
Piano didatticopersonalizzato
Piano didatticoper la classe
Prescrizionedell’esperto odell’insegnante
Prescrizioneautoregolata dagli
studenti
Focus su deficite carenze
Focus sul potenziale diapprendimento
Riduzione degliapprendimenti
Riduzione dellebarriere alla
partecipazione eall’apprendimento
Piano didatticopersonalizzato
Piano didatticoper la classe
FACILITARE UN APPROCCIO STRATEGICOALLO STUDIO ATTRAVERSO:
la pratica di strutture cooperative (coppia,piccolo gruppo, gruppo classe)
l’individuazione e la costruzione individuale ecollettiva di concetti
l’individuazione e la costruzione individuale ecollettiva di organizzatori per la lettura selettiva
l’individuazione di strategie operativecorrispondenti alle diverse funzioni e operazionimentali (discriminazioni, confronti, inferenze,integrazioni, ecc.)
la consapevolezza del proprio modo diapprendere “al fine di imparare adapprendere”
lo sviluppo dei processi di autovalutazione eautocontrollo delle proprie strategie diapprendimento
l’utilizzo di organizzatori grafici dellaconoscenza (mappe, diagrammi, matrici)
la sperimentazione di diverse modalitàespositive e comunicative (orali, scritte emultimediali)
OBIETTIVO•Costruire routine•Offrire percorsi e strutture•Facilitare acquisizione dimetodi
•Sollecitare potenzialità•Sviluppare competenze
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Cos’è una competenza?• “Competenza” indica la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità ecapacità personali, sociali e/ometodologiche, in situazioni di lavoro odi studio e nello sviluppo professionalee/o personale;
• Le competenze sono descritte intermini di responsabilità e autonomia.
DM 139/07 (Normativa sul nuovo Obbligo di Istruzione):www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdfEQF (Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli): http://ec.europa.eu/education/policies/educ/eqf/eqf08_en.pdf pag. 11
Nella scuola del programma Nella formazione percompetenze
il focus è puntato sui contenuti il focus è puntato sullo studente e suisuoi processi di apprendimento
il programma deve essere sostanzialmentesvolto per intero seguendo rigidi criteri di
sequenzialità
vengono privilegiati i concettistrutturanti, i nuclei fondamentali, le
parti qualitativamente fondanti (siprivilegia la qualità dell’azione didattica)
lo studente è l’oggetto, spesso passivo,dell’azione didattica
lo studente è protagonista attivo delproprio apprendimento
gli studenti acquisiscono nozioni, conoscenze,saperi spesso non correlati
gli studenti costruiscono reti concettualiin cui conoscenze e saperi sono
strettamente correlatiil docente è garante dello svolgimento dl
programma e controllore, senzaresponsabilità dell’apprendimento
il docente è un accompagnatore chestimola, guida e accoglie senza pregiudizi
le idee degli studenti
si valutano le conoscenze si valutano processi e si certificanotraguardi di competenza
Dalla teoria alla pratica 4) OBBLIGA A RIFLETTERE SUIPROCESSI E SUI MODI
Studiare: applicare il proprio impegnoper imparare qualcosa con ilsussidio di libri, di maestri, diesercizi e simili …
leggere attentamente
memorizzare
LO STUDIO DISCIPLINARE
• Viene effettuato quasiesclusivamente attraverso la lettura
• Richiede continui processi dicontrollo (per comprensione)
• I processi di controllo si realizzanoattraverso la rilettura
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MA È COSÌ DIFFICILELEGGERE ? lettura in lingua italiana :
rapida - alla fine della primaelementare il processo è già
automatizzato e un bambino leggecorrettamente il 94,88 % delle parole -
robusta perché la lettura è unapprendimento anche di tipo procedurale
come nuotare o andare in bicicletta
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GIALLO BLU NEROROSSOAZZURROARANCIONEVERDE BIANCO
GUARDATE E DITE IL COLORE
1978 Colthert: modello “a due vie”.
Via di accesso diretta o visiva, tipica dei lettori esperti,che permette di leggere una parola collegando
direttamentela sua rappresentazione grafica alla corrispondente
entrata lessicale.
Via indiretta o fonologica, che utilizza la conversionegrafema-fonama, utilizzata durante i primi
anni di apprendimento della lettura
MODELLI DI LETTURA
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Con il tempo nel nostro cervello si ècostruito un “magazzino” delle paroleche ci consente di iniziare, per lalettura, ad usare un approccio di tipolessicale/diretto
Questo approccio è quello che ciconsente di leggere e comprenderecorrettamente anche una frase comequesta:
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Seocndo uon stiduo di uanunivretisà inlegse l‘oridne dleleletetre all‘intreno di uan praola
nno è improtatne, ciò cehimprota è al pirma e l‘utliamletetra. Il retso nno improtamotlo in qulael oridne si trvoa,
lo leeggrai comnuque seznaprbloema.ROSANNAGANGI@GMAIL.COM
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QU3570 M3554GG10 53RV3 4 PR0V4R3CH3 L3 N057R3 M3N71 P0550N0 F4R3GR4ND1 C053! C053 1MPR35510N4N71!4LL'1N1Z10 3R4 D1FF1C1L3, M4 G14' 1NQU3574 R1G4, L4 7U4 M3N73 574L3GG3ND0 4U70M471C4M3N73 53NZ4P3N54RC1 5U!53 531 1N GR4D0 D1 L3GG3RL0
Durante la lettura un lettore competente saltadalle 10 alle 14 lettere al secondo (lettura “senzaleggere”) perchè la conoscenza delle regolesintattiche e lessicali consente di leggere ilcontesto e minimizzare l’accesso visivo.
La nostra lettura viene fatta attraverso lavia lessicale, solo le parole a bassa frequenza(per esempio quelle di un lessico specialistico)vengono lette attraverso la via fonologica.
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MarmellataElefanteSemaforoTermosifoneBiciclettaTavolinoElicotteroCioccolataFiammiferoCoccodrillo
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TarallememaFetaneleRofanesoFosinotormeTelciditaLavotinoTocileteroTolacocicaFormeimafiDorliocolco
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Una persona affetta da DISLESSIA - ha undifetto nel “magazzino del lessico” che locostringe, per la maggior parte delle parole, adun approccio fonologico quindi nonautomatizzato alla lettura che risulta moltolenta e scorretta.
La velocità di lettura è inferiore alle 3 sillabeal secondo e un’altra caratteristica è lasostituzione in lettura e scrittura di lettere congrafia (p/b/d/q/g, a/o, e/a) o suoni (t/d, r/l,d/b, v/f) simili (esempio: termico è lettodernigo, lampo diventa lompa).
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La media di lettura di un bambinonormodotato di quinta elementare èdi circa tre sillabe e mezzo alsecondo.Per studiare è necessario leggerealmeno tre sillabe al secondo.Il dislessico molto severo legge 0,9sillabe al secondo, ciò rende quasisempre impossibile la comprensionedel testo.
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VELOCITA’ DI LETTURAIN TERZA MEDIA
• NORMODOTATO5-6 SILLABE/SEC
• DISLESSICO MEDIO LIEVE3 SILLABE/SEC
• DISLESSICO SEVERO1/1.5 SILLABE/SEC
• DISLESSICO MOLTO SEVERO0.9 SILLABE/SEC
• I TEMPI DI LETTURAMIGLIORANO FINO ALLATERZA MEDIA
• E’ PIU’ FACILECORREGGERE GLI ERRORICHE AUMENTARE LAVELOCITA’
DSA nella scuola secondariaIn adolescenza sintomo più evidente
LENTEZZA
l’ACCURATEZZA’ACCURATEZZA migliora con la scolarità e conl’esposizione al testo scritto.
Gli adulti con DSA possono avere delleprestazioni uguali ai normolettori nel
riconoscimento delle parole, ma continuano apresentare DEFICIT FONOLOGICIDEFICIT FONOLOGICI che rendono
la loro lettura meno automaticaquindi lenta e scarsamente fluente.
COMPRENSIONEDEL TESTO…
Come individuare i casi condifficoltà di comprensione del testo?
Prove MT Avanzate di ComprensioneCornoldi, Pra Baldi e Rizzo (1991)
Nuova guida alla comprensione deltestowww.erickson.itGruppo MT, Cornoldi, De Beni et al.
dottssa Gangi AID Torino
Competenza di letturaconsiste nella comprensione econsiste nella comprensione e
nell’utilizzazione di testi scritti enell’utilizzazione di testi scritti enella riflessione sui loro contenutinella riflessione sui loro contenuti
al fineal finedi raggiungere i propri obiettivi,di raggiungere i propri obiettivi,
di sviluppare le propriedi sviluppare le proprieconoscenze e potenzialità econoscenze e potenzialità e
didi svolgere un ruolo attivo nellasvolgere un ruolo attivo nellasocietàsocietà..
OCSE PISAOCSE PISA
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Considerare la relazione fra parole, frasi,periodi che si susseguono.Costruire una coerente e significativarappresentazione del contenuto,integrando le informazioni nuove con quellevecchie.Aggiornare la rappresentazione del testoin caso di informazioni in contraddizione .
Comprendere un testo significa: Abilità inerenti al processo dicomprensione
INFERENZA LESSICALE (IL):inferire il significato delle parole in baseal contesto ed alle proprie conoscenze.
Per esempio, utilizzando alcuni indicimorfologici del tipo “anti”, lo studente puòrisalire al valore semantico della parola“antiallergico”, oppure dal contesto capireche nella frase “mi ristorai all’ombra di unalto eucalipto” si parla presumibilmente diun albero.
INFERENZE SEMANTICHE (IS):• capire le cose non dette• utilizzare conoscenze precedenti• creare collegamenti, aspettative,
predizioni.• utilizzare correttamente conoscenze
precedenti o contestuali• attivare degli schemi appropriati per
capire le cose non dette implicite neltesto,
• crearsi aspettative,• formulare ipotesi da verificare in base al
testo che precede e /o che segue.
• COGLIERE IL SIGNIFICATO LETTERALE DELLAFRASE E SAPERLA TRADURRE IN UNAPARAFRASI (SL): vale a dire esporre un concettodel testo usando vocaboli e contesti con lo scopo dichiarire e sviluppare il concetto medesimo.
• MODIFICARE L’APPROCCIO AL TESTO INRAPPORTO A SCOPI E CONSEGNE DIVERSE(MA): si tratta di indurre nel ragazzo unatteggiamento attivo nei confronti del testo scritto:ricercare i particolari di cui si ha bisogno, sapersiimpadronire del significato e utilizzarlo in base aipropri scopi che possono essere diversi da quelliproposti dall’Autore.
• INDIVIDUARE PERSONAGGI, LUOGHI E TEMPI(PLT): Individuare i personaggi che agiscono nellavicenda con differenti ruoli, gli ambienti in cuiavvengono i fatti, il tempo e la durata.
• INDICARE AZIONI, EVENTI E RISPOSTEINTERNE (ARE): è necessario che il ragazzo sappiarendersi conto delle reazioni interne di unpersonaggio, cosa può pensare e sentire indeterminate situazioni e saper distinguere ciò che ilpersonaggio fa da ciò che succede (azione - eventi)
• SCEGLIERE LA SEQUENZA DEI FATTI (SC):seguire l’ordine sequenziale degli enunciati, cogliendouna eventuale discrepanza tra l’uno e l’altro.
• COGLIERE GLI ELEMENTI IMPORTANTI (EP):attribuire agli elementi di un testo vari gradi diimportanza in maniera coerente e giustificata,cancellando parole e fatti ridondanti, comprendendoche esiste un insieme di idee connesse all’interno diun testo, l’idea centrale è quella da cui dipendonotutte le altre e deve essere colta anche se nonesplicitata.
• COGLIERE LA STRUTTURA DEL TESTO(ST): pervenire ad individuare le parti incui un testo si articola, facendo ricorsoalla propria struttura mentale schematicadi possibili testi e utilizzando gli indiciofferti dal brano stesso.
• Infine, è importante esaminare anche lacapacità di utilizzare elementi associatidirettamente al testo, come note, figure,grafici e anche non direttamente, comeindici, vocabolari, bibliografie.
• V.DI INVALSI
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UNA SCARSA COMPRENSIONE PUO’DIPENDERE DA:
1.Mancanza di uno schema appropriatocarenza di conoscenze2. Impossibilità di attivare uno schema acausa dell’ambiguità del testomateriale3. Attivazione di uno schema erratocontrollo metacognitivo
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CARENZE DI CONOSCENZE
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SE SI CONOSCONO TUTTE LEPAROLE DI UN TESTOSE NE CAPISCE SENZA
DIFFICOLTÀ ILCONTENUTO?
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Poichéunità lavoro,utilizzando segmentivantaggi preclusiimpresa decentranteconfigurazione impresa,decentrato caratteristiche mercato
instaurarelegati rapporti propriamente
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Poiché l’unità decentrata non hapropriamente le caratteristiche di unaimpresa, i vantaggi di questaconfigurazione sono spesso legati airapporti che il decentrato riesce adinstaurare con il mercato del lavoro,utilizzando segmenti preclusiall’impresa decentrante.
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Barbara Carretti
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Che cosa vedete?AMBIGUITÀ
I due si guardarono nervosamente mentre siavvicinavano all’uomo che stava lì ad aspettarli.
Egli si rivolse parlando a loro per circa dieciminuti, ma parlò abbastanza forte, così che
le altre persone presenti poterono sentire.
Alla fine diede loro due oggetti che gli eranostati dati, uno a ciascuno di loro.
Dopo che egli ebbe pronunciato qualche altraparola, tutto ebbe fine
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Con il velo di lei alzato, i due sibaciarono,
si girarono e si affrettarono fuoridall’ambiente,…
mentre tutti li seguirono.
(Clark e Clark, 1977)
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Si avverte il pubblico chei giorni fissati per le
mortisono il martedì e il giovedì
Ufficio Anagrafe di Reggio Calabria
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FAR ESERCITARE I RAGAZZI ACOGLIERE LE AMBIGUITA’ E ARISOLVERLE SUL PIANOGRAMMATICALE
Carla discute la relazione conRoberto
La vecchia porta la sbarraHo visto un uomo nel parco con ilcannocchiale
Anselmo spostò il dolce dal tavolo elo tagliò
Lascia l’ asciaAccetta l’accetta
L’AVA COME LAVA
Una parola tante funzioni• Nome(a.) nome(c.) Il TASSO scende• Nome verbo Ho RISO a sufficienza• Verbo nome PESCA la PESCA• pronome/articolo; nome /verbo
LA SCALA sicura
VerboPESTO Aggettivo
Nome
COMPLESSITÀ A LIVELLO SINTATTICO
L’amministrazione non assume alcunaresponsabilità nel caso di dispersione dicomunicazione dipendente da inesatte
indicazioni della residenza e del recapitoda parte dell’aspirante o da mancata
oppure tardiva comunicazione delcambiamento degli stessi, né per eventuali
disguidi postali o telegrafici nonimputabili a colpa dell’amministrazione
stessa.
COMPLESSITÀ A LIVELLO SEMANTICO
Modi di comunicare
Il segno è un modo di comunicare dell’uomo.Esso è variabile a seconda della natura del
mezzo scelto. Ogni segno ha una sua idoneitàdi comunicazione. La maggiore o minore
attitudine di un segno dipende dalla capacitàdi comunicare, dall’estensione (quantità deirecettori che raggiunge) e dalla potenza di
informazione e suggestione.
La cicala e la formicaLa cicala era felice perché aveva cantato tuta l’estatefacendo vibrare nella foresta, con grande veemenza, il suofrinire incessante. Giunse, però, l’autunno con i suoi ventifreddi, e dagli alberi cominciarono a cadere le foglie vizze. Lacicala realizzò di essere stata poco lungimirante eprevidente. La campagna compariva, infatti, già brulla edesolata e non si riusciva più a trovare nulla di commestibileda ingoiare. La poverina rischiava di morire di inedia.Disperata, la cicala si precipitò dalla vicina formica, che avevaaccumulato una ingente quantità di miglio e grano, delle vereleccornie per gli insetti. Le chiese, così, qualcosa damangiare e aggiunse: “Salderò al più presto il mio debito,interessi e capitale incluso, parola di cicala!”. Ma laformica, tirchia ed egoista, replicò ironicamente: “Carascellerata, hai cantato tutta l’estate? Adesso che vienel’inverno, balla!”. E senza aggiungere altro si dileguò.
COMPLESSITÀ A LIVELLO LESSICALE
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“Oh, Finghedoro” chita Pribo “lo strezzoditto tunna nel tuo grappo”Lo scorso Sernio, Finghedoro e Pribostavano nel Nerdino, trepando camigloppi e cremando grepi borli.Ecco che uno strezzo ditto buffa neltresco di Finghedoro.Pribo glappa e glappa.
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È fondamentale la“riflessione sulla lingua”che
aiuta a costruire i nessilinguistici fondamentali
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PENSIERO
VERBALE NON VERBALE(ordinato, logico,
deduttivo, astratto)(rapido, creativo, induttivo,
simbolico, multidimensionale)
PREVALENTE NEI DSA
Ecco ciò che accade nella sua mentementre legge la seguente frase:
Umberto aveva spesso la testa fra le nuvole perchésognava di costruire castelli in aria
Umberto aveva spesso la testa tra le nuvole perchésognava di costruire castelli in aria
È IMPOSSIBILEPER UN PENSATORE NON
VERBALE
CAPIRE QUELLEPAROLE IL CUI SIGNIFICATO NON
PUO’ESSERE RAFFIGURATO
• LAVORARE TANTISSIMOSUI CONNETTIVI
TESTUALI…QUINDI…CHE…FINCHE’…DUNQUE……NON E’ DETTO CHE……GLIELO AVREI VOLUTO NON
TACERE…
• ...PIOVE PERCHE’…HO PRESO L’OMBRELLO…
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“Sebbene il cancello fossechiuso,
il cane è scappato”
ALLA CACCIA DELLE PAROLE LEGAME
• QUINDI• DUNQUE
• IN PRIMO LUOGO• PERCHE’
• SEBBENE• MA/ E /O
• GERUNDI• PRONOMI
• SOGGETTI SOTTOINTESI
• L’innamoramento non sarebbe altro che unsistema primario di sopravvivenza…P.Angela
L’innamoramento è un sistema primario?
• Napoleone non è morto a Sant’Elenav o f
• Il gatto sebbene non dormisse sembravasognare
Che cosa fa il gatto? (Dorme 65 /103)
• Andrea non è meno bello di Luigi…Chi è il più bello?…
I Fenici non avevano scrupoli a rapire le donne ea venderle come schiave…
…I Fenici erano molto scrupolosi rapivano ledonne e le vendevano…
Gli zar cercarono l’appoggio della popolazionerussa…contro le popolazioni non russe alle qualifurono imposti con la forza la lingua e icostumi russi…
Gli zar obbligarono tutti a parlare il russo e amettere vestiti russi
Disegnare i concetti chiave
Monarchia assoluta
Monarchia costituzionale
1
ANALISI LOGICASabato due sacchi di patate ha portatoil giovane contadino al mercato
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IL LIBRO:AMICONEMICO…
Prova di lettura
prodaqi nlente risute r pivvicile gerepuetse qoce rige. Palcuno siaddeleràalgi erori pi standa. Evettinfanemeteappiano sotsiito duaicele tera, noesopalcosa, agiutno atlro e suvo palchepalaro. inraltà tsate drofando
artivicialnetebuelo ce aqituanlentedrovano i ragazi qislesici nl lerege.
Le difficoltà di letturapossono essere in partesuperate se l’accesso agliapprendimenti avvieneattraverso unamodalità diversa dallaletto-scrittura.I dislessici infatti, sonointelligenti equando l’informazioneviene fornitaper via orale,visiva o cinestesicariescono a comprenderlaed agestirla
La lettura ANCHE attraverso il computer arricchiscel’esperienza linguistica del ragazzo esponendolo alle “buoneforme linguistiche” dei testi scritti. Dunque, meglioascoltare buoni testi che non fare nessuna esperienza.
Inoltre i dati ricavati dalle esperienze fin qui condottedimostrano che i ragazzi che usano stabilmente il computerper leggere e per scrivere migliorano la loro capacità dilettura diretta.
L’uso, anche indiretto, dei testi scrittiproduce un miglioramento generale dellecapacità di lettura.
SCORREREdiverso MODO DI USARE IL LIBRO
Un altro punto di vista:• Occhiata generale,• Previsione contenuto• Titoli,sottotitoli,• Sommari• Illustrazioni e
didascalie
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UN BUON TESTODEVE AVERE
FONDO COLORATO
TESTO CHIARO
GUIDA ALLO STUDIO
PAROLE CHIAVEEVIDENZIATECARTINE-TABELLE
IMMAGINICOERENTI
NON usareTROPPO DENSA d’informazioni
Impostazione graficaSI pagina non fitta, chiara, ‘pulita’.
NO caratteri minuti, troppo colore, troppi grafici,righe troppo lunghe
SI grandezza e corpo dei caratteri in relazionealle difficoltà del lettore
NO parole spezzate dall'andata a capo
NO. giustificato
SI centrato07/09/2015
Osservate come queste parole sono più o meno facilmenteleggibili a seconda del tipo di font . E non è solo un
problema di difetto visivo!Osservate come queste parole sono più o meno facilmenteleggibili a seconda del tipo di font. E non è solo unproblema di difetto visivo!Osservate come queste parole sono più o menofacilmente leggibili a seconda del tipo di font.E non èsolo un problema di difetto visivo!Osservate come queste parole sono più o meno facilmenteleggibili del tipo di font . E non è solo un problema
di difetto visivo!Osservate come queste parole sono più o meno
facilmente leggibili a seconda del tipo di font. E nonè solo un problema di difetto visivo!
07/09/2015
Effetto CROWDING (EFFETTOAFFOLLAMENTO)
No effetto grandezza delle lettereNo effetto acuità visivaNo effetto spaziatura tra le righe
SIGNIFICATIVO EFFETTOSPAZIATURA TRA LE LETTERE
LE DOMANDEInserite nel testo: migliorano lacomprensione e l’apprendimento
Formulate prima di leggere il testo•creano aspettative,
•attivano le preconoscenze•focalizzano l’attenzione su un
argomento preciso,•stimolano previsioni su quanto si sta leggendo
•creano una traccia di lettura .
Alla fine dei braniverificano la comprensione del testo
sollecitano l’organizzazione dei contenuti
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07/09/2015
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FARE DOMANDE
IL FATTO
I PRECEDENTIREMOTI
O PROSSIMI
LE CAUSE REMOTE,IMMEDIATE
DIRETTEINDIRETTE
CONCOMITANTI
LEMANIFESTAZIONI
LE CONSEGUENZEDIRETTE
INDIRETTE
Collana memorina
CHE COSAC’ ERA PRIMA?
CAUSE FATTO
CONSEGUENZE
Rielaborazione delmetodoSQ3R 1945 Robinson
ManualeFonti
documentarie(scritte, orali, iconiche,
...)
Indaginiambientali
( territorio, spazi,architetture, ...)
Narrazioni(racconti, film,testimonianze)
Discriminareconcetti chiave
(evidenziare, porredomande)
Individuarerelazioni di spazio,di tempo, dicausa/effetto, dicategoria,ricorsive,temporali afeedback
Confrontare,generalizzare,
astrarre, inferire,ipotizzare,valutare,
contestualizzare
Produrre mappe,riassunti,
commenti,definizioni,
argomentazioni,presentazioni, ecc.
INSEGNARE A STUDIARE
Chi ...Che cosa ...Come ...Quali ...Perché ...Quanti ...Dove ...Con chi ...Da quale punto di vista ...
CHI
PERCHE’
Civiltà Maya Civiltà Azteca Civiltà Inca
Dove
Quando
AttivitàeconomicheOrganizzazionesocialeOrganizzazionepoliticaCittà principali
Conoscenze
Costruzioni
Religione
Eventi rilevanti
SEMPLIFICAZIONEDEL TESTO …
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Riscrittura del testoNON È UN RIASSUNTO,
MA UNA RICERCA DI
LEGGIBILITÀ ECHIAREZZA
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Che cos’è una SEMPLIFICAZIONE ?è la ricerca del modo più
ACCESSIBILEper leggere un testo
Presentare un testo in una formalinguistica (e grafica) che favorisca lacomprensione degli alunni.Adattare il linguaggio (e la forma) deltesto al livello di comprensione dell’alunnoin difficoltà (certificato, straniero, conDSA, lentezza di apprendimento…)
Che cosa NON È?•una parafrasi
•un sostituire il testo con schemi,mappe concettuali o immagini
•scrivere un testo breve•riduzione di contenuti
Ciò che si semplifica è ilTESTO
e non il CONCETTO
"
"ITALIANO PERCOMUNICARE
ITALIANO PER STUDIARE”
realizzato in retenegli a.s. 2008 – 2009 e 2009 – 2010
Istituti Giolitti – Giulio – Regina Margheritadi Torino
COMPRENSIBILITA’Livello più profondo.
Attiene all’organizzazione logica e concettualedel testo.
La comprensibilità è buona quando si riescono aindividuare:
a) tutti gli argomenti presenti nel testob) tutte le informazioni utili alla definizione
degli argomentic) tutte le connessioni che legano argomenti e
informazionid) tutti i vocaboli della lingua della disciplina
INDICE GULPEASE(da G.U.L.P. Gruppo universitario linguistico e pedagogico)
Come misurare la leggibilità?Servizio informatico:http://www.eulogos.it/CENSOR/Inviare un testo, formato txt, acensor.server@eulogos.neta) Scansione del testob) Dati di leggibilità c) IndiceGulpease
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07/09/2015
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Il rame non si trova in natura puro sempre unito apietre e terra. Gli uomini si accorsero che era facileda lavorare e lo utilizzarono per costruire piccoligioielli, scoprirono che scaldandolo diventavaliquido e poteva essere versato in stampi percostruire oggetti più grandi.L’oro e l’argento vennero usati per i gioielli, sonofacili da lavorare: lucidi e rari.Il bronzo è una lega di rame e stagno viene lavoratoad una temperatura più bassa del primo, è più duroe resistente e viene usato per fabbricare attrezzimigliori e armi più robuste.
Il RAME si trova in natura sempre unito a pietre eterra,mai puro
Gli uomini si accorsero che era facile da lavorare e loutilizzarono prima per costruire piccoli gioielli poiscoprirono che scaldandolo diventava liquido e potevaessere versato in stampi per costruire oggetti grandi.
Anche L’ORO E L’ARGENTO sono facili da lavorare: moltolucidi e rari, vennero usati solo per i gioielli.
Il BRONZO è una lega di RAME e STAGNO viene lavoratoad una temperatura più bassa del rame, è più duro eresistente del rame e viene usato per fabbricare attrezzimigliori e armi robuste.
Il problema è trovare le materie prime, allora i potentiorganizzano i primi scambi commerciali tra paesianche molto lontani.molto lontani.
Il RAME non si trova in natura purosempre unito a pietre e terra..
Il RAME si trova in natura sempreunito a pietre e terra, mai puro..
rosannagangi@gmail.com
• TESTO A: “Un bambino aveva 12 mele.Ne ha regalata una parte a un amico. Glienerestano 8. Quante ne ha regalate?”
• TESTO B: “Un bambino aveva 12 mele. Dopoaverne regalata una parte a un suo amicogliene restano 8. Quante ne ha regalate?”
Testo A: risolto dal 39%Testo B: risolto dal 76%
Orsolini - Fanari - Maronato, (2005) Difficoltà di letturanei bambini, Carocci, Roma
rosannagangi@gmail.com
PARTENDO DALLE DIFFICOLTÀ …1) Ridotte conoscenze lessicali (leggono
poco);2) Scarse conoscenze specifiche sul
testo (sull’argomento e sulle lororelazioni);
3) Limitate abilità di compiereinferenze;
4) Deficit della memoria a brevetermine verbale
… fornire delle conoscenze prima, chela lettura del testo approfondirà;- accompagnare con disegni o schemila presentazione orale dei contenuti;- insegnare a dare al testo unascorsa veloce prima della letturavera e propria;-aiutare a formulare domande sultesto- imparare a semplificare i testi
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… e portarli- a fare previsioni;
- a monitorare la propria comprensione- eventualmente a correggerla;
- a sintetizzare;- a organizzare le informazioni.
Organizzazione delleinformazioni
Rappresentazione graficadelle informazioni essenziali
MAPPE
TABELLE
SCHEMI
ROSANNAGANGI@GMAIL.COM
Tecniche per il supportonello scritto di Italiano
“…gli studenti con disortografiadisortografia o disgrafiao disgrafia possonoavere necessità di compiere una doppia lettura deltesto che hanno scritto: la prima perl’autocorrezione degli errori ortografici, laseconda per la correzione degli aspettisintattici e di organizzazione complessivadel testo. Di conseguenza, tali studenti avrannobisogno di maggior tempo nella realizzazione deicompiti scritti. In via generale, comunque, lavalutazione si soffermerà soprattutto sul contenutodisciplinare piuttosto che sulla forma ortografica esintattica.”
(Linee guida, pag 18)
È frequente che un dislessico siacontemporaneamente disortografico
e disgrafico
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RobertaPenge(Roma)
CLOZE
RICORDARSI DI INDICARE LE PAROLEDA INSERIRE
(EVENTUALI DISTRATTORI)Monica Bertelli
LA SCALETTA
RICORDA:ogni componimento scritto HA UN INIZIO, in cuipresenti l’argomento,
UNO SVOLGIMENTO, in cui parli dell’argomento,
e UNA FINE, in cui concludi con un commento o unaosservazione finale.
Può sembrare banale, ma tante volte si dimentica questociclo, specialmente la conclusione
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1° PUNTOCosa dice la poesia : Riassunto
2° PUNTOCome lo dice : Forma poetica
3° PUNTOCosa ci vuol dire il poeta : Messaggio
4° PUNTOCosa dice a me questa poesia :
Giudizio ed esperienza personale
Schema-baseper l’analisi di un testo poetico
Monica Bertelli
BRAINSTORMING
MAPPE MENTALI
CATALISTAacrostico
MASTICAREASSAGGIARENUTRIREGUSTAREINGOIAREADDENTAREROSICCHIAREELIMINARE
PREGAREECCEDERETORMENTARERIMAREAMARERICORDARECANTAREACCETTARE
CON VERBI, NOMI,AGGETTIVI, AVVERBI,…
attività di brainstorming erielaborazione successiva per
capire e armonizzare glielementi che rispondono alle
classiche domande:Chi, Come, Cosa,
Perché, Quando, Dove.
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Brain stormingILLUMINISMO
RAGIONE LUCE FRANCIA ENCICLOPEDIEDIDEROT GATTO 700 RE REGINA
PREGIUDIZI UGUAGLIANZALUMI DIRITTI LIBERTA’ MEDIOEVO
SCUOLE DONNE RIVOLUZIONEFRANCESE RIVOLUZIONE AMERICANA
FRATELLANZA LIBRI SCIENZANOBILI …
SEPARAZIONE DI DUE TESTI MESCOLATI
•IL GATTO DELLA NONNA DORME SULDIVANO ROSSO DEL SALOTTO, GIOCACON LA BAMBOLA MIAGOLA SE NON LOACCAREZZI
•LA BAMBINA DEL PIANO DI SOPRA E’MOLTO TRANQUILLA,FA LE FUSA NON DISTURBA MAI.
ESERCIZI DI STILEUNA BIMBA GIOCA IN CORTILE CON LA
PALLAUNA TRISTE BIMBA GIOCA SOLITARIA NEL
CORTILE DESERTO CON UNA PALLASGONFIA
UNA BIMBA ALLEGRA GIOCA FELICE…
SCRIVERE ALLA MANIERA DI…
SCRIVI CIO’ CHE RICORDI SUQUESTI PERSONAGGI
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07/09/2015
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COSTRUISCI UN P.P.T.DI SOLE IMMAGINI
SUL BASSO MEDIOEVO
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Una poesia…Ti regalo una parola
Scrivi un testopartendo dalle paroleche abbiamo trovatoin classe
CORREGGERE I DETTATIMA ANCHE IL MONDO
"Si può insegnare al bambino non solo aevitare l'errore, ma anche a capire che
l'errore spesso non sta nelle parole ma nellecose; che bisogna correggere i dettati, certo,ma bisogna soprattutto correggere il mondo... Questo, modestamente e con amicizia, sarà
detto anche per i colleghi insegnanti, peraiutarli a non cadere - a loro volta - nel vizio
professionale di scambiare un accentosbagliato per la fine del mondo."
(G . Rodari)
GRAZIE!
07/09/2015
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