1 TECNOLOGIE DIDATTICHE 2 Tecnologie Didattiche.
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TECNOLOGIE DIDATTICHETECNOLOGIE DIDATTICHE
Dott. Caterina De RosaDott. Caterina De RosaPedagogia SperimantalePedagogia Sperimantale
Giovedi 15/05/2008Giovedi 15/05/2008
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Tecnologie
Didattiche
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Le vostre definizioniLe vostre definizioni Tecnologie multimediali applicate alla didattica Le tecnologie didattiche servono a tenere gli insegnanti al passo
con i tempi, forniscono il modo per poter interagire con gli alunni di oggi abituati alla velocità e al linguaggio tecnologico
Tecnologie (computer) applicate all'insegnamento Strumenti (contenuti e dispositivi) atti a favorire l'apprendimento
"in assenza". Si occupano di studiare le metodologie più efficaci per garantire adeguati feed-back docente-discente
Strategie d'uso del computer nella didattica L'uso di supporti informatici nell'insegnamento Secondo me sono metodi, basati sull'impiego di computer, che
possono agevolare il lavoro di un insegnante Le tecnologie didattiche mi fanno subito pensare all'informatica e
al computer anche se in realtà forse può essere anche altro. In ogni caso per me sono tutti gli strumenti tecnologici che veicolano un apprendimento.
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TD: una definizione “ufficiale”TD: una definizione “ufficiale”
“...le TD si occupano dello sviluppo, applicazione e valutazione di sistemi, tecniche e mezzi per migliorare il processo di apprendimento umano”
NCET, ‘69, UK
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Con l’espressione “tecnologie didattiche” si identificano tutti Con l’espressione “tecnologie didattiche” si identificano tutti quegli strumenti, hardware o software, che possono essere quegli strumenti, hardware o software, che possono essere utilizzati per rendere più facile e più efficace il processo di utilizzati per rendere più facile e più efficace il processo di insegnamento/apprendimento.insegnamento/apprendimento.
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Tecnologie Didattiche
strumenti
metodi e processi
tecnologie
Tecnologie didattiche
didattica
Le due anime delle TDLe due anime delle TD
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Gli strumenti digitali, informatici e telematici, Gli strumenti digitali, informatici e telematici, hanno indubbiamente un ruolo molto hanno indubbiamente un ruolo molto importante nel miglioramento della pratica importante nel miglioramento della pratica didattica corrente.didattica corrente. L’idea di fondo è che:
l’introduzione delle strumenti digitali dà un forte contributo alla realizzazione di un
modello didattico collaboratico e costruttivo.
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Impatto dell’innovazione didattica e didattico-tecnologica nella scuola affrontato dalle seguenti angolazioni:
Impatto dell’innovazione didattica e didattico-tecnologica nella scuola affrontato dalle seguenti angolazioni:
strutturaorganizzazione
didattica
processi cognitivi
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Sulla STRUTTURA Sulla STRUTTURA l’impatto può essere:l’impatto può essere:Sulla STRUTTURA Sulla STRUTTURA l’impatto può essere:l’impatto può essere:
positivopositivonegativonegativo
Impatto inesistente:
le macchine diventano in breve tempo obsolete prima
che i docenti abbiano familiarizzato per cui
ritengono inutili gli sforzi compiuti
Impatto inesistente:
le macchine diventano in breve tempo obsolete prima
che i docenti abbiano familiarizzato per cui
ritengono inutili gli sforzi compiuti
Cattiva pertinenza d’impiego:
Scuola con una adeguata dotazione di macchine ma con una non
correlata crescita di competenze dei docenti
Cattiva pertinenza d’impiego:
Scuola con una adeguata dotazione di macchine ma con una non
correlata crescita di competenze dei docenti
Quando le nuove tecnologie si
integrano con le metodologie
didattiche in un clima aperto al
cambiamento. Questo richiede:
•Formazione ricorrente;
•Assistenza tecnica;
•Sostegno amministrativo;
•Supporto colleghi esperti;
•Condivisione esperienze.
Quando le nuove tecnologie si
integrano con le metodologie
didattiche in un clima aperto al
cambiamento. Questo richiede:
•Formazione ricorrente;
•Assistenza tecnica;
•Sostegno amministrativo;
•Supporto colleghi esperti;
•Condivisione esperienze.
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Sull’ORGANIZZAZIONE Sull’ORGANIZZAZIONE l’ impatto può essere:l’ impatto può essere:
Sull’ORGANIZZAZIONE Sull’ORGANIZZAZIONE l’ impatto può essere:l’ impatto può essere:
di sgravio
L’offerta tecnologica alleggerisce le operazioni di
“routine”del docente
di sgravio
L’offerta tecnologica alleggerisce le operazioni di
“routine”del docente di razionalizzazione L’offerta tecnologica semplifica gli
scambi informativi per le attività all’interno della scuola
di razionalizzazione L’offerta tecnologica semplifica gli
scambi informativi per le attività all’interno della scuola
Per una didattica aggiuntiva differenziata
L’offerta tecnologica permette una maggiore diversificazione ed espansione delle modalità didattiche e dei processi di
apprendimento (ambienti integrati di autoapprendimento)
Per una didattica aggiuntiva differenziata
L’offerta tecnologica permette una maggiore diversificazione ed espansione delle modalità didattiche e dei processi di
apprendimento (ambienti integrati di autoapprendimento)
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Sulla DIDATTICA Sulla DIDATTICA l’impatto produce:l’impatto produce:
Sulla DIDATTICA Sulla DIDATTICA l’impatto produce:l’impatto produce:
Spostamento del focus dall’insegnate
allo studente
Spostamento del focus dall’insegnate
allo studente
Spostamento del focus dell’apprendimento sul
fare
Spostamento del focus dell’apprendimento sul
fare
Aumento della motivazione degli
alunni
Aumento della motivazione degli
alunni
Aumento della cooperazione tra
alunni
Aumento della cooperazione tra
alunni
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Sui PROCESSI COGNITIVI Sui PROCESSI COGNITIVI L’impatto può essere:L’impatto può essere:
Sui PROCESSI COGNITIVI Sui PROCESSI COGNITIVI L’impatto può essere:L’impatto può essere:
Negativo in quanto
può generare:Negativo in quanto
può generare:
Saturazione cognitiva
La macchina può assorbire attenzione, produrre
“overload information” e distogliere dal problema
Saturazione cognitiva
La macchina può assorbire attenzione, produrre
“overload information” e distogliere dal problema
Disattivazione cognitiva
L’appoggiarsi alla macchina può disabituare il discente ad elaborare i propri processi cognitivi
Disattivazione cognitiva
L’appoggiarsi alla macchina può disabituare il discente ad elaborare i propri processi cognitivi
Positivo in quanto può generare
Positivo in quanto può generare
Sinergia
Conseguimento di risultati conoscitivi altrimenti
inaccessibili
Sinergia
Conseguimento di risultati conoscitivi altrimenti
inaccessibili
Consolidamento di strutture
cognitive e abilità già esistenti
Consolidamento di strutture
cognitive e abilità già esistenti
Internalizzazione
Fare proprie le funzioni presenti nel
mezzo
Internalizzazione
Fare proprie le funzioni presenti nel
mezzo
Affioramento
di nuovi abiti mentali
Affioramento
di nuovi abiti mentali
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Un Computer è una macchina in grado di manipolare Un Computer è una macchina in grado di manipolare informazioni rappresentate in forma digitale.informazioni rappresentate in forma digitale.Una qualsiasi informazione può essere, infatti, Una qualsiasi informazione può essere, infatti, codificata in forma numerica.codificata in forma numerica.
La rappresentazione che utilizza che utilizza un sistema di codifica binaria, che trasforma, cioè, le informazioni in funzione solo di due parametri, 1 o 0, rende le informazioni elaborabili da un computer.
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Un’informazione corrispondente alla scelta fra Un’informazione corrispondente alla scelta fra due alternative, considerate come egualmente due alternative, considerate come egualmente probabili (1 o 0), corrisponde ad 1 Bitprobabili (1 o 0), corrisponde ad 1 Bit
Un esempio semplice: l’interruttore
• Due sole possibilità:
• spento
• acceso
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Unità di misura dell’informazioneCorrisponde alla quantità di
informazione fornita dalla scelta fra due sole alternative (considerate egualmente probabili)
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E se abbiamo a che fare con una scelta E se abbiamo a che fare con una scelta fra più di due alternative? fra più di due alternative?
Useremo più di 1 bit!
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3 Bit?3 Bit?
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Nel nostro esempio, abbiamo deciso di utilizzare un bit per rappresentare lo stato di ciascuna delle lampadine del semaforo
In questo modo, con 3 bit potremmo rappresentare tutti gli stati possibili del semaforo
Nel caso del semaforo, le alternative disponibili sono comunque poche
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Si, ma…Si, ma…
…è possibile applicare queste idee alla rappresentazione di informazione più complessa, ad esempio di un testo?
Un testo è rappresentato attraverso una successione di caratteri
Ogni carattere viene scelto all’interno di un insieme finito di simboli
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Con 8 bit, è possibile rappresentare la scelta fra 256 Con 8 bit, è possibile rappresentare la scelta fra 256 alternative (2alternative (288=256=256))
da 00000000… …a 11111111
passando per tutte le combinazioni intermedie (00000001, 00000010, …)
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Nel caso del semaforo, facevamo corrispondere diverse combinazioni di 3 bit a stati diversi del semaforo
Nel caso del testo, faremo corrispondere diverse combinazioni di 8 bit (otto cellette, ciascuna delle quali può contenere 0 o 1) a caratteri diversi
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Ad esempio:Ad esempio:
00000000 A00000001 B00000010 C00000011 D00000100 E
…. e così via
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Costruiremo cioè unaCostruiremo cioè una
TABELLA DI CODIFICA DEI CARATTERI
che associ caratteri alfanumerici a gruppi di 8 bit
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Il risultato?Il risultato?
Una stringa di caratteri sarà rappresentata dal computer come una successione di gruppi di 8 bit
O G G I P I O V E01001111 0100011
1 01000111
01001001
00100000
01010000
01001001
01001111
01010110
01000101
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Cosa è una reteCosa è una rete
Almeno due computer interconnessi– In aree ben delimitate (LAN,ufficio, palazzo)– In aree geografiche molto vaste (WAN,
paese,regione, continente)LAN : chiuse, anche come informazioniWAN : “tendenzialmente” aperte: a
nuovi elaboratori, a nuove banche dati (a parte casi particolari quali ad esempio le reti bancarie, per natura estese ma non inclini all’“apertura”)
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Un po’ di storiaUn po’ di storia
1969 - Il progenitore della rete Internet è considerato il progetto ARPANET, finanziato dalla Advanced Research Projects Agency (ARPA), una agenzia del Dipartimento della Difesa statunitense.
La rete venne fisicamente costruita nel 1969 collegando quattro nodi: l'Università della California di Los Angeles, l'SRI di Stanford, l'Università della California di Santa Barbara, e l'Università dello Utah.
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I primi nodi si basavano su un'architettura client/server, e non supportavano quindi connessioni dirette (host-to-host). Le applicazioni eseguite erano fondamentalmente il Telnet e i programmi di File Transfer Protocol (FTP).
La posta elettronica fu inventata da Ray Tomlinson nel 1971.L'anno seguente Arpanet venne presentata al pubblico, e Tomlinson adattò il suo programma per funzionarvi: divenne subito popolare.
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In pochi anni, ARPANET allargò i suoi nodi oltreoceano, contemporaneamente all'avvento del primo servizio di invio pacchetti a pagamento: Telenet
L'espansione proseguì sempre più rapidamente, tanto che il 26 marzo del 1976 la regina Elisabetta II d'Inghilterra spedì un'email alla sede del Royal Signals and Radar Establishment.
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Gli Emoticon vennero istituiti il 12 aprile 1979, quando Kevin MacKenzie suggerì di inserire un simbolo nelle mail per indicare gli stati d'animo.
Tutto era pronto per il passaggio ad Internet. Definendo il Transmission Control Protocol (TCP) e l'Internet Protocol (IP), diedero il via ufficialmente ad Internet come l'insieme di reti connesse tramite questi protocolli.
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Crescita ed evoluzione di InternetCrescita ed evoluzione di Internet
I documenti evolvono con elementi – di grafica– Immagini– Animazione– VideoCollegati tra di loro (ipermedia)
Aumenti delle connessioni e della velocità (larga banda)
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Come funziona InternetCome funziona Internet Abbiamo detto che
Internet è una rete di reti telematiche
• Per capire meglio che cosa si intende con questa affermazione utilizziamo una similitudine con una infrastruttura che ci è molto più familiare: la rete ferroviaria
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Come funziona InternetCome funziona Internet
Ogni sottorete che è parte di Internet è assimilabile ad una rete ferroviaria nazionale
Internet può essere assimilata al sistema ferroviario mondiale– Si noti che affinché i treni possano passare da una rete
nazionale ad un'altra, è necessario che esse condividano le norme di costruzione dei binari e che gli enti ferroviari si accordino sugli orari in cui far passare i treni e così via: sono insomma necessari dei protocolli
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Come funziona InternetCome funziona Internet Un aspetto importante di Internet è la sua topologia
distribuita e decentrata
N7
N3
N4
N5 N6
N2N1
• In questo modo se un percorso è interrotto o troppo trafficato i dati possono prendere strade alternative
• Ad esempio per andare da N1 a N3 si può prendere il percorso N1-N2-N6-N3 oppure N1-N5-N4-N3 e così via
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Come funziona InternetCome funziona Internet
Per afferrare questo aspetto, torniamo alla nostra metafora ferroviaria
Le stazioni corrispondono ai nodi della rete
Ogni stazione è collegata a diverse altre stazioni, come ogni host di Internet è connesso con più host
stazione = nodo
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Come funziona InternetCome funziona Internet
Se un viaggiatore volesse andare da Roma a Torino potrebbe prendere la linea che passa lungo la costa Tirrenica attraverso le stazioni di Livorno, Pisa e Genova• Ma se i posti sul treno fossero
esauriti potrebbe passare per Milano lungo la linea che passa per Firenze e Bologna, e di lì andare a Torino
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Gli indirizzi di InternetGli indirizzi di Internet
Ma come fanno i computer a trovare le strada giusta per ogni messaggio?
A questo fine viene impiegato uno schema di indirizzamento dei computer collegati in rete
Ogni host è dotato di un suo indirizzo univoco, costituito da una sequenza di quattro numeri da 0 a 255 denominato indirizzo IP
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Gli indirizzi di InternetGli indirizzi di Internet Grazie agli indirizzi IP ogni computer, e
dunque ogni utente della rete, è in grado di individuare un nodo in particolare tra milioni e milioni, e di inviargli dati
Ma se i computer si trovano perfettamente a loro agio nel gestire numeri, lo stesso non può dirsi degli esseri umani
Per questo al sistema di indirizzi numerici è stato affiancato un sistema di nomi simbolici, assai più facili da ricordare per noi esseri umani
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I nomi di InternetI nomi di Internet
Tale sistema si chiama Domain Name Service, e i nomi assegnati ai computer su Internet sono detti nomi di dominio
Essi sono composti da sequenze di caratteri alfanumerici divise da punti
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I nomi di InternetI nomi di Internet Ogni suddivisione identifica in modo
gerarchico
– il singolo host
– la sottorete (o dominio) di cui fa parte
– e così via a salire di livello fino ad arrivare ad una delle macrosezioni (o domini di primo livello) in cui Internet è stata suddivisa
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Classificazione delle desinenzeClassificazione delle desinenze Livello più alto
– Edu università e centri ricerca– Com organizzazioni commerciali– Gov enti governativi– Net organizzazione di supporto e gestione
della rete– Org altre organizzazioni (non governative,
non profit)Name server : struttura di database
(gerarchica) che contiene la decodifica “nome logico-nome fisico” dei vari livelli di indirizzo
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La commutazione di pacchettoLa commutazione di pacchetto
I messaggi su Internet non viaggiano tutti interi
Essi vengono divisi in pacchetti che vengono spediti autonomamente sulla rete
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La commutazione di pacchettoLa commutazione di pacchetto
Ciascun pacchetto che fa parte di un determinato messaggio viene dotato di una etichetta che ne indica la destinazione e il numero d’ordine
• Così quando arriverà a destinazione l’host potrà ricomporre il messaggio originario rimettendo in ordine tutti i pacchetti
Destinazione 123.134.100.45
Numero: 3
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IP : livello “applicazione” IP : livello “applicazione” Si basa sull’architettura client/server
nella quale 2 computer stabiliscono una connessione “logica”: un richiedente (client) chiede ad un altro computer (server) la esecuzione di un servizio.
Viene utilizzato un linguaggio (protocollo) comune a livello di applicazione (diversamente dal livello di trasmissione, TCP)
Le applicazioni comuni sono: FTP, HTTP,SMTP
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FTP, HTTP,SMTPFTP, HTTP,SMTP
FTP( File Transfer Protocol) : permette il trasferimento di file tra due computer
HTTP (HyperText Transfer Protocol): permette la visualizzazione di pagine web
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) per la gestione della posta elettronica
La presentazione all’utente (client) avviene a cura di un apposito programma installato sul client stesso (il browser)
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La tipologia di connessioni con Internet La tipologia di connessioni con Internet (fisiche)(fisiche)
Linee dedicate : l’utente (computer) è collegato alla rete con connessione permanente ( es. università )
computer utente
Internet
eventuale rete locale
cavo dedicato
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Linee commutate (doppino telefonico, ISDN, ADSL): l’utente (PC) si collega all’host che a sua volta è collegato permanentemente alla rete. L’host in questo caso è un Internet Service Provider (ISP) che offre il servizio di connessione a pagamento
computer utente
Internetcavo dedicato
Linea telefonica+modem
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ComeCome avviene il collegamento avviene il collegamento L’utente finale (PC) attraverso un modem
si connette all’host che gli assegna un indirizzo “dinamico” valido per il tempo della connessione e poi liberato per altri utenti
Limiti : la velocità– Modem analogico : 3 kbytes/sec = 24
kbit/sec– ISDN : 64 kbit/sec (trasmissione digitale)– ADSL: NO LIMITS! ad esempio 2048 Kb/s in
download e 256 Kbps in upload
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Cosa serve per il collegamentoCosa serve per il collegamento
Linea telefonica Un computer Un modem Programmi che permettono il controllo
del modem, la visualizzazione di pagine Internet, la gestione della posta elettronica
Un fornitore di connettività (ISP o Ente collegato permanentemente alla rete)
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Gli strumenti di InternetGli strumenti di Internet
Internet offre ai suoi utenti un insieme di strumenti di comunicazione
Ognuno di questi strumenti fornisce diverse funzionalità e modalità di comunicazione e accesso alle informazioni
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Gli strumenti di InternetGli strumenti di Internet
Posta elettronica
Newsgroup
Sistemi di interazione in tempo reale
World Wide Web
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Per ciascuno di questi strumenti occorre
utilizzare un apposito programma o client
Come avviene per altre applicazioni informatiche,
i programmi client disponibili per ciascuno
strumento di Internet sono molti
… ma la loro interfaccia e le loro funzionalità
sono assai simili
Gli strumenti di InternetGli strumenti di Internet
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La posta elettronicaLa posta elettronica
La posta elettronica o e-mail permette ad ogni utente di inviare e ricevere messaggi scritti a e da ogni altro utente di Internet
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Ogni utente della rete Internet dispone di una casella di posta elettronica collocata di norma sul computer del suo fornitore di accesso alla rete
A ogni casella di posta elettronica corrisponde, come nella posta tradizionale, un indirizzo
La posta elettronicaLa posta elettronica
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La posta elettronicaLa posta elettronica
Nome utente
Separatore (simbolo a commerciale che si legge ‘at’)
Nome host che ospita la casella postale dell’utente
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La posta elettronicaLa posta elettronica
Per leggere i messaggi di posta elettronica arrivati nella nostra casella, e per scrivere ed inviarne ai nostri corrispondenti, dobbiamo usare uno specifico programma o client mail che preleva i messaggi e li porta sul nostro computer
In alternativa possiamo visualizzare le mail tramite una pagina web specifica (o webmail)
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World Wide WebWorld Wide Web
World Wide Web (WWW) è una enorme rete o meglio ragnatela di documenti, contenenti testi, immagini ma anche suoni ed animazioni, distribuiti tra i vari nodi di Internet, e collegati tra loro a formare una trama virtualmente infinita
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Nascita del World Wide Web (1992)Nascita del World Wide Web (1992)
Nel 1992 a Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee definì il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol), un sistema di lettura ipertestuale, non-sequenziale dei documenti, saltando da un punto all'altro mediante l'utilizzo di rimandi (link o, più propriamente, hyperlink).
Il primo browser con caratteristiche simili a quelle attuali, il Mosaic, venne realizzato nel 1993. Esso rivoluzionò il modo di comunicare in rete. Nacque così il World Wide Web.
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World Wide WebWorld Wide Web Lungo questa trama ogni
utente può costruire i suoi percorsi di lettura, guidato dai suoi interessi e dalla sua curiosità
Un simile sistema di organizzazione delle informazioni viene denominato ipertesto
World Wide Web dunque è un ipertesto multimediale distribuito sulla rete Internet
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Cercare informazioni sul WebCercare informazioni sul Web
World Wide Web contiene oggi molte centinaia di milioni di pagine
Per cercare informazioni in questo oceano di informazioni si possono usare due tipi di strumenti
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Google (pronuncia gùgol) è un motore di ricerca per Internet che non si limita a catalogare il World Wide Web, ma si occupa anche di immagini, newsgroup e notizie, oltre a mantenere una copia cache di tutte le pagine che conosce.
Con un indice che comprende più di otto miliardi di pagine Web, è riconosciuto come il più grande e affidabile tra i motori di ricerca, occupandosi dell'80% di tutte le ricerche effettuate su internet.
La popolarità di Google è tale che in inglese è nato il verbo "to google" col significato di "fare una ricerca sul web".
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Google è stato creato nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell'Università di Stanford, dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate precedentemente.
Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all'interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca. Fondarono l'azienda nel settembre del 1998.
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Diffusione di InternetDiffusione di Internet
Tratto da: http://gandalf.it/dati/dati3.htm
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Il successo del webIl successo del web
Distribuzione planetaria : si serve del canale di distribuzione più vasto del mondo (linee telefoniche)
Facilità di utilizzo L’organizzazione ipertestuale Possibilità di trasmettere / ricevere
informazioni multimediali Semplicità di gestione per i
fornitori di informazioni
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I concetti base del wwwI concetti base del www
Ipertesto : informazione organizzata in modo non sequenziale ma reticolare
Esempio di informazione sequenziale : libro in cui le pagine sono lette in sequenza
Multimedia: più mezzi ( e linguaggi) in una stessa unità di messaggio comunicativo
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I concetti base del wwwI concetti base del www
Ipertesto è costituito da unità informative (nodi), e collegamenti che permettono di passare da un nodo ad un altro
Se i nodi sono costituiti da documenti multimediali , l’ipertesto si definisce ipermedia
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IL MULTITASKING
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una prima definizione:
Il multitasking è una delle tante procedure che attiene alla gestione dei processi di
conoscenza e di apprendimento
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in particolare:
Il multitasking è una procedura che ciascun individuo mette in atto nel corso dell’interazione adattiva, esplorativa ed esperienziale con l’ambiente.
di fatto è una delle tante
modalità elaborative peculiari del soggetto
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Il multitaskingIl multitasking
E’ una modalità parallela di funzionamento della mente alternativa al modello sequenziale tradizionale.
per multitasking
si intende una modalità consistente nella
capacità di agire su più fronti contemporaneamente e in parallelo.
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Il multitaskingIl multitasking
Il termine multitasking viene coniato in ambito informatico per indicare una funzione tipica di alcuni elaboratori programmati per svolgere operazioni di calcolo parallelo (parallel computing) (van der Steen, 2002)
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Esempio di architettura di Esempio di architettura di calcolatore parallelocalcolatore parallelo
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Il multitaskingIl multitasking
Recentemente, il termine ha trovato impiego anche in campo neurofisiologico e neuropsicologico per descrivere la capacità della mente di eseguire compiti multipli rispondendo a stimolazioni e ad input diversi contemporaneamente e in parallelo.
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Il multitaskingIl multitasking
Ad esempio, scaricare la posta elettronica e contemporaneamente rispondere al telefono, mentre si ascolta la comunicazione di un collega,
oppure aiutare il proprio bambino a fare i compiti e, contemporaneamente, badare ai fornelli mentre si ascolta il telegiornale rappresentano esempi di multitasking.
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Il multitaskingIl multitasking
Studi recenti in proposito hanno messo in evidenza come investire le energie in molteplici impegni non faccia risparmiare tempo, viceversa provochi l’effetto contrario.
cfr.: Il paradosso della plasticità in parallelo
da J.Le Doux, “Il sé sinaptico”, Cortina, Milano, 2002.
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Il multitaskingIl multitasking
il cervello, messo a dura prova su più fronti contemporaneamente, rallenta nelle sue capacità di esecuzione perché amplifica la complessità del compito, oltre che diminuire in lucidità e in capacità di concentrazione
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Il multitaskingIl multitaskingCio’ è dimostrato da uno studio sperimentale
(Rubinstein, Meyer, Evans, 2001) che prevedeva di far svolgere a due gruppi di studenti, una serie di semplici operazioni aritmetiche (5 moltiplicazioni e 5 divisioni) il cui tempo di esecuzione era di circa un minuto.
L’esperimento ha dimostrato che il gruppo di studenti cui era stato chiesto di adottare una modalità parallela di esecuzione del compito (alternando cioè una moltiplicazione ad una divisione) ha impiegato dai 20 ai 30 secondi in più rispetto al gruppo che ha svolto le operazioni in sequenza (prima tutte le moltiplicazioni e poi tutte le divisioni).
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Il multitaskingIl multitasking
Ulteriori studi sull’impiego del multitasking (Center for Risk Analysis, Rapport of 2002) hanno messo in evidenza che azioni semplici, (es. guardare la tv e contemporaneamente chiacchierare al telefono), tipologicamente diverse, sommate tra loro non destano particolari problemi di gestione in quanto coinvolgono parti e/o emisferi cerebrali differenti (ad es. guardare e ascoltare)
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Il multitaskingIl multitasking
Mentre esistono azioni complesse (es. guidare, parlare al cellulare e individuare il nome di una strada) che, se svolte in parallelo, richiedono un altissimo sforzo di concentrazione.
Il cervello, sottoposto allo sforzo di “apparentemente” assegnare la stessa priorità a tutte e tre le azioni, risponde rallentando su tutte e quindi diminuendo sia in prontezza di riflessi sia in lucidità.
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Il multitaskingIl multitasking
Lo svolgimento di più compiti contemporaneamente è reso possibile dall’executive control process
(Meyer, 1997,1999)
una funzione svolta dalla corteccia pre-frontale e parietale
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Executive control processExecutive control process
Per meglio comprendere
l’executive control process,
Rubinstein, Meyer e Evans (2001) hanno studiato i ‘patterns di tempo perduto’ dai soggetti che passano da un compito all’altro
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Executive control processExecutive control process
Ciò ha messo in evidenza che nel processo esecutivo di controllo sono implicate due variabili:
fattore complessità (difficoltà del compito)
fattore familiarità (allenamento/ abitudine al compito)
In altre parole i soggetti perdono più tempo quando si confrontano con compiti di varia difficoltà e familiarità
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Executive control processExecutive control processle teorieModello di attenzione all’azioneATA- Attention-To-Action model
(Norman and Shallice, 1986)
Modello esecutivo del lobo frontaleFLE- Frontal-Lobe Executive model
(Duncan 1986)
Modello strategico di risposta-rinvioSRD- Strategic Response Deferment model
(Meyer and Kieras, 1997, 1999)
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Executive control processExecutive control process
I risultati delle ricerche rendono evidente che l’executive control process implica due fasi:
attribuzione di prioritàgoal shifting
governo della scelta(come gestione della priorità)
rule activation
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Executive control processExecutive control process--implicazioni formative e didattiche-implicazioni formative e didattiche-
In ambito formativo ciò si traduce nella necessità di potenziare nei soggetti abilità di selezione, di valutazione, di decisione, di controllo (nelle scelte)
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Executive control processExecutive control process--implicazioni formative e didattiche-implicazioni formative e didattiche-
Al soggetto che apprende, in altre parole, deve essere consentito il “governo del controllo” ossia di poter scegliere, decidere per sperimentare la strada più efficace e più congeniale a sé
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Executive control processExecutive control process--implicazioni formative e didattiche-implicazioni formative e didattiche-
In sede didattica ciò si traduce nella necessità (paradossalmente) di predisporre materiali didattici strutturati che consentano al soggetto di controllare costantemente il proprio processo di apprendimento
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Executive control processExecutive control process--implicazioni formative e didattiche-implicazioni formative e didattiche-
Il materiale didattico può essere strutturato, ad es., per macro contents
in modo tale che al soggetto non sfugga mai il focal point del suo apprendimento sia in termini di contenuti sia di procedure
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In tal senso l’e-learning rappresenta un ambiente adeguato all’interno del quale sperimentare procedure didattiche orientate al controllo e alla gestione dell’apprendimento.
Executive control process-implicazioni formative e didattiche-