Post on 14-Jul-2020
“…Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione! Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, far-
si piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto
di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi,
allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi per non ferirli.”
Janusz Korczack
…ECCOCI QUA CON UNA NUOVA EDIZIONE DEL GIORNALINO! Anche quest’anno i bambini del nostro circolo hanno iniziato a muovere i loro primi passi verso mete vicine e lontane. Qui concretizzate le loro pic-cole e grandi conquiste!
Sommario:
Editoriale 2
Scuola, Città, Uni-
versità
3
Salute 5
Uscite didattiche 7
I libri e la fantasia 19
Innovazione 23
Didattica 26
Infanzia
Marconi 34
Ex-Eti 37
Capuozzo 38
Salvo D’Acquisto 43
Bertotti 44
Giornalino scolastico
Edizione 2018-2019
n. 12
Pagina 2 Editoriale
di Bruna Marocco
Dirigente Scolastico
Mi piace iniziare l’editoriale di questa nuova edizione del giornalino 2018/19 con una poesia di Paulo Coelho, scritta a Buenos Aires nell’agosto del 2000:
Ho sempre creduto che le trasformazioni Profonde, sia nell’essere umano che nella Società avvengano in periodi di tempo Estremamente ridotti. Quando meno ce lo aspettiamo la vita ci Pone davanti una sfida per provare il Nostro coraggio e la nostra volontà di Cambiamento. In quel momento non serve fingere che Non stia accadendo nulla, o scusarsi Dicendo che non siamo ancora pronti. La sfida non attende. La vita non guarda indietro.
In questo numero troverete notizie di molti eventi e di iniziative che s’inseriscono in quel significativo percorso intrapreso di cambiamento ed innovazione.
Qualcuno potrà domandarsi: che bisogno c’è di cambiare e di innovare?
La risposta la troviamo nei versi di Coelho o semplicemente guardandoci attorno: negli ultimi tempi, infatti, ci è stato richiesto di adeguarci a nuove tecnologie, ad utilizzarle e, possiamo dire, che esse hanno cambiato, a volte in modo radicale, le nostre consuetudini; siamo stati costretti a modificare alcuni nostri comportamenti poiché il cambiamento sociale procede in maniera rapidissima e non consente i tempi necessari per riflettere.
A livello di scuola affrontare un cammino nuovo può generare uno stato di ansia, tuttavia, proprio quell’itinerario ci può condurre a conseguire nuovi traguardi, a scoprire in noi attitudini e possibilità che non pensavamo di possedere. Il cambia-mento, se determinato da consapevoli percorsi di crescita, sicuramente faticosi, ma altrettanto proficui, è sempre un arricchimento in quel cammino che ciascuno di noi intraprende per divenire adulto e, da adulto, per continuare ad apprendere.
L’apertura della scuola nei confronti delle più recenti acquisizioni didattico- peda-gogiche evidenzia una filosofia che si concretizza in un progetto di scuola attenta alle innovazioni, aperta alle sollecitazioni che provengono , ad esempio dall’Uni-versità , quest’anno dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo che ci ha proposto il progetto “Riconnessioni”, e ancora dalla Rete per la qualità SIRQ che ci ha permesso di ottenere , attraverso l’autovalutazione di istituto moni-torata da soggetti esterni, il Marchio Saperi.
La finalità che ci poniamo come istituzione scolastica è di rendere fruibile un’of-ferta formativa ampia ed articolata, attenta ai bisogni degli alunni, che devono di-venire protagonisti del loro apprendimento, acquisendo una consapevolezza che li sosterrà in tutto l’iter formativo, nelle diverse fasi della vita.
Con questo auspicio vi lascio alla lettura del nostro giornalino, formulando a tutti voi sinceri auguri per le imminenti festività.
Il Dirigente scolastico
Bruna Marocco
La Direzione Didattica CTI G. Marconi lunedì 26 ottobre 2018 ha par-tecipato all’inaugura-zione del nuovo inse-diamento a Collegno della Facoltà di Scien-ze della Formazione Primaria. Numerosi alunni e genitori hanno colorato la mattinata con balli e applausi per l’arrivo di 200 matrico-le. Perché è stata scelta la nostra Direzione a rap-presentare la scuola accanto all’Università?
Con il Decreto dell’Uf-ficio Scolastico Regio-nale per il Piemonte del 2 Luglio 2014, il nostro Istituto – “G. Marconi” di Collegno è stato individuato qua-le CTI - (Centro Terri-toriale per l’Inclusio-ne), riconoscendo la centralità dell’azione della nostra scuola nell’ambito dell’inclu-sione e nella ricerca didattica. Il rilancio degli inter-venti di formazione e sperimentazione e la
diffusione delle buone pratiche didattiche, hanno caratterizzato negli ultimi anni l’atti-vità della nostra Dire-zione Didattica, come scuola delle nuove “sperimentazioni didat-tiche”. La centralità sull’inclusione, la col-laborazione con l’Uffi-cio Scolastico Regio-nale e l’Università de-gli Studi di Torino – Dipartimento di Filoso-fia e Scienze dell’Edu-cazione, ha permesso di avviare dall’anno
scuola si ripongono le nostre migliori aspetta-tive; a Collegno ne ar-riveranno negli anni a venire quasi 1500 di futuri professionisti, forse, tra questi, molti dei nostri piccoli stu-denti.
volta avvenivano le atrocità del passato del vecchio manicomio, ora arrivino i futuri professionisti di un mondo migliore – sot-tolineato dal Sindaco Francesco Casciano e dagli interventi fatti dai nostri alunni sul palco accanto al Rettore dell’Università degli Studi di Torino. Nella
Stefano Colombi Ref. Del CTI G. Marconi Collegno Coll. Vicario
nomia di servizi per la famiglia, basata sulla conoscenza e innova-zione. Il nostro Circolo - pronto a nuove speri-mentazioni con la Città di Collegno, sosterran-no l’arrivo delle matri-cole per l’anno accade-mico 2018-2019 pronte a seguire le lezioni a Collegno a partire da ottobre - per poi ag-
giungere il secondo e terzo anno entro il gen-naio dell’anno succes-sivo. Questo grazie al bando Periferie, vinto anche da Collegno, permettendo la riquali-fica di sedi abbandona-te e di difficile riutiliz-zo. Una riqualifica non solo fisica ma anche morale.
È importante collegare il fatto che laddove una
scolastico 2011/12 - un percorso di ricerca e formazione collegiale innovativo nell’ambito della robotica educati-va; nella prospettiva di occupare persone in nuove funzioni educati-ve, che serviranno a sostenere i bisogni del-le nuove famiglie e le richieste di una scuola più attenta alla ricerca territoriale, ad un’eco-
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“Il nostro Circolo - pronto a nuove sperimenta- zioni con la Città di Collegno”
UNITI PER UNITO
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO CTI MARCONI E UNIVERSITA’ DEGLI
STUDI DI TORINO - SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
La Facoltà di Scien-ze della Formazio-ne, per il primo an-no ha sede a Colle-gno; l'inaugurazione dell'anno accademi-co è stata accompa-gnata dalla presenza di molti alunni delle scuole della città.
Anche la classe quinta della scuola Leumann ha dato il benvenuto agli stu-denti “grandi”, che
saranno i futuri in-segnanti. Il motto della giornata era “UNITI PER UNI TO. “
A volte è facile es-sere uniti, in un giorno speciale, per raggiungere uno scopo comune; non è altrettanto sempli-ce essere uniti nella vita di tutti i giorni. Noi compagni ab-biamo discusso un
po' chiedendoci cosa significa, per noi, essere uniti. Alla fine le nostre idee non era-no poi così diverse tra loro. . . Eccone alcune:
Stare uniti è stare insieme, non lascia-re nessuno da solo.
Uniti significa esse-re un gruppo, con persone che si aiu-
Uniti è lavorare in-sieme, è andare d’accordo.
Uniti significa re-stare insieme quan-do si gioca, ma an-che aiutarsi nei mo-menti di difficoltà e di tristezza.
Uniti significa esse-re insieme e volersi
bene, aiutando chi ne ha bisogno.
Uniti è stare insie-me, per superare le difficoltà, per rial-zarsi davanti a tut-to, perché insieme si può fare tutto.
Insomma. . . l'unio-ne fa la forza!
tano, un gruppo di amici.
Uniti vuol dire gio-care insieme, condi-videre.
Uniti significa stare insieme, giocare in-sieme, ma anche im-pegnarsi insieme.
Uniti significa col-laborare, per stare tranquilli.
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“Dalla voce
dei
bambini…”
UNITI PER UNITO. . . uniti per crescere
Proprio così! Giovedì 12 ottobre alla Lavan-deria a Vapore di Col-legno, alla presenza di varie associazioni, del Sindaco dott. France-sco Casciano, del Di-rettore Generale dell’ASL TO3 dott. Flavio Boraso e di tut-to lo Staff di VIVA, il Circolo Marconi ha ricevuto il premio spe-ciale per essere stata la prima scuola sul terri-torio ad aderire al pro-getto “VIVA IN PIAZ-ZA” e a sensibilizzare
circa 850 alunni coin-volgendoli in tutte le iniziative inerenti alla rianimazione cardio-polmonare e alla defi-brillazione precoce. Anche quest’anno la partecipazione alla ma-nifestazione VIVA di giovedì 18 ottobre ha riscosso molto succes-so: come accade da ben quattro anni, nell’area antistante il supermercato PAM, si è svolta una colorata e vivace kermesse. La piazza pullulava di
bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata e il ballo Hip Hop, e di “strumenti di lavoro”, sono stati spiegati ai bambini e ai ragazzi, tramite vere e proprie simulazioni, non solo il funzionamento dei si-stemi dedicati alla sicu-rezza e ai soccorsi, ma anche l’importanza di saper intervenire cor-
UNA SCUOLA ATTENTA ALLA SALUTE
alla simulazione di un
salvataggio alpino, e
a Fenestrelle nella
cornice storica
del Forte.
Maria Bisanti Referente del progetto “Promozione e educa-zione alla salute”
rettamente e con la massima tempestività. Interessante e coinvol-gente è stata la dimo-strazione con i cani addestrati, grazie agli agenti cinofili della guardia di Finanza.
Anche quest’anno per
noi “EVVIVA” pro-
seguirà ancora una
volta a Sestriere, do-
ve potremo assistere
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Molteplici progetti realizzati con la collaborazione di medici specialisti e operatori sanitari dell’ ASL TO3 e poi…
tante “Viva”: dalla piazza colorata di Collegno alla neve di Sestriere.
Entusiasmo, collaborazione e impegno, oggi premiati!
Salute
Il 27 ottobre 2017 arri-vava a Collegno la fa-miglia Saad, che trami-te i Corridoi Umanitari è riuscita a fuggire dal-la Siria. Grazie ad un progetto di accoglienza voluto e portato avanti da La Fabbrica della Pace, di cui fanno par-te anche alcune ex in-segnanti del Circolo Marconi, questa fami-glia è stata finora so-stenuta con i contributi provenienti da autotas-sazioni e dal sostegno di volontari. Anche il
nostro circolo ha con-tribuito con una inizia-tiva di solidarietà che ha visto coinvolti tutti i plessi della primaria e dell'infanzia. Dopo un anno la famiglia Saad ha voluto ringraziare tutti coloro che li stan-no sostenendo organiz-zando appunto la Festa dell'Accoglienza. Silvia, alunna della Marconi racconta: “Venerdì 16 novembre sono andata all'orato-rio della parrocchia di San Lorenzo per parte-
cipare alla festa orga-nizzata dalla famiglia siriana. Questa fami-glia è scappata dalla guerra ed è arrivata a Collegno un anno fa dove ha trovato tanta ospitalità e tanti amici. Durante la festa loro ci hanno voluto rin-graziare con una dolce merenda, poi hanno raccontato sia la loro vita in Siria sia la loro vita qui attraverso dei video e delle foto. Alla fine abbiamo fatto un girotondo e cantato
Festa dell'accoglienza
P a c e è …
Pace è sentirsi liberi, dare e ricevere affetto, stare con coloro a cui si vuol bene.
Pace è avere dei momenti solo per se stessi, rilassarsi, osservando e ascoltando la natura, so-gnare, anche ad occhi aperti.
Pace è rispettare le diversità degli altri, saper ascoltare e andare d’accordo con tutti, riuscire a perdonare e a chiedere scusa.
I bambini della IV B Marconi
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“Pace è
sentirsi liberi,
dare e
ricevere
affetto”
tutti insieme delle can-zoni.” Un bel momento di amicizia per stare bene insieme.
Salute
Anche quest’anno il Circolo Marconi, grazie
alla preziosa collaborazione della dottoressa
Maria Laura Scaglia, offre un servizio di
ascolto: “Lo sportello pediatrico” in cui le
insegnanti e le famiglie possono confrontarsi
con una figura professionale sulle difficoltà di
inserimento o di comportamento dei bambini.
Martedi’13 novembre noi della I A Leumann siamo andati in gita a Giaveno, al rifugio La
Madlena. Abbiamo fatto una lunghissima passeggiata nel bosco. Tra i bellissimi colori dell’autunno abbiamo osservato gli alberi, le montagne e i funghi. Insieme abbiamo rac-colto tantissime casta-gne. Al rifugio, dopo il pranzo, abbiamo im-pastato la farina di castagna e cotto degli ottimi biscotti. La no-stra giornata si è con-clusa con una allegra e festosa castagnata.
festa e l’allegria ci
hanno arricchito la
mente.
Cosa ricordano i bim-
bi...
Sì perché la castagna è
frutto meraviglioso del
bosco, un tempo era
uno dei pochi alimenti
di sostentamento per la
gente di montagna. Un
“È abbastanza freddo,
questa mattina andia-
mo a castagne” dice
Matteo Cameli, ma
per noi della 1A oggi
13 novembre è una
giornata speciale…
I colori, i profumi e i
sapori dell’autunno ci
hanno accompagnato
per tutto il giorno. La
frutto semplice ma al-
trettanto ricco, sostan-
zioso. Negli inverni
lunghi e freddi, le ca-
stagne erano il cibo
principale, usato al
posto del grano e della
farina macinata. Utile
per ottenere la farina
La castagnata
UNA GIORNATA DAVVERO MAGICA…. TRA LE MONTAGNE DI GIAVENO… E LE CASTAGNE
(Gabriele)
Passeggiate e ricerche
nei boschi (Stefano)
Torte e biscottini
(Sofia)
Il calore del fuoco
(Luca)
Stare insieme ai miei
compagni (Thomas)
Scoprire nuovi sapori
(Patti)
Sapore e profumo
(Lorenzo)
Allegria, divertimento,
disegni, poesia (Sara)
Una parola col suono
difficile GN (Davide)
Difficile da scrivere e a
volte difficile da sbuc-
ciare (Edoardo)
Castagne e pensieri: la castagna è…
Un frutto buonissimo
(Edoardo)
La scusa per fare una
gita (Lorenzo)
Divertimento e allegria
(Martina)
Mangiare e stare insie-
me (Elisa)
Un modo per imparare
a cucinare (Rebecca)
Bollita, arrostita… ma
sempre buona (Kevin)
E’ profumo d’autunno
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“Un frutto buonissimo (Edoardo)” “La scusa per fare una gita (Lorenzo)” “Divertimento e allegria (Martina)”
Uscite didattiche
da usare per produrre
pasta e dolci, arrostire
in padella oppure bol-
lito poi reso in salsa
da accompagnare con
formaggi e carne. Noi
abbiamo potuto osser-
vare, toccare, mangiare
e lavorare questo frutto
dell’autunno. Abbiamo
scoperto che le sue fo-
glie sono di colore ver-
de chiaro, un contrasto
perfetto con il marrone
scuro delle castagne
che sono coperte da un
guscio spinoso. Gli
alberi sono molto alti,
ma non c’è bisogno di
arrampicarsi. I frutti
cadono a terra e riman-
gono lì, pronti per es-
sere raccolti. Prima di
entrare nel bosco, la
nostra guida ha toccato
le radici di un grande
castagno… era il
“nonno castagno” e,
con il suo cuore e la
sua mente gli ha chie-
sto se potevamo entra-
re nel bosco. Nonno
castagno ha detto sì.
Martedì 16 ottobre 2018
Oggi siamo andati da Zuccarello. Prima di entrare nel laboratorio ci hanno fatto indossa-re un grembiule, dei copri-scarpe e una cuf-fia. Poi siamo entrati nel laboratorio dove c’erano dei rubinetti da cui colava cioccolato bianco, al latte ed ama-ro.
Dopo Lorenzo Zucca-rello ci ha fatto assag-
Da Zuccarello
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Per farcelo capire, ha fat-
to cadere alcune delle sue
foglie, e queste, dolce-
mente, si sono posate sul-
le nostre teste come per
farci una carezza…
Non lo dimenticheremo
mai!
giare le fave di cioc-colato che non sono per nulla dolci. Il signor Lorenzo poi ci ha dato una tovaglietta di carta forno per provare a scrivere con un co-netto pieno di cioc-colato amaro. Quan-do sbagliavamo la potevamo pulire con il dito, era proprio un bel modo di can-
cellare! Alla fine ci hanno dato un dischetto di cioccolato che abbia-mo disegnato con un conetto pieno di cioc-colato bianco. Ave-vamo anche dei cioc-colatini a forma di tartaruga e di farfalla
da incollare col cioc-colato. Il cioccolato avanzato nel conetto non lo abbiamo certo sprecato!!! Il signor Zuccarello ci ha regalato il dischet-to da portare a casa. E’ stata una “dolcissima” gita!
Uscite didattiche
Giovedì 15 novembre siamo andati a Giaveno e abbiamo effettuato la nostra prima uscita di-dattica! Dopo una passeggiata nel bosco, abbiamo pranzato presso il rifu-gio la Madlena e ab-biamo fatto i biscotti con la farina di casta-gne. È stata una giornata intensa per tutti…ecco i ricordi più preziosi che sono tornati a casa con noi. Mi è piaciuto racco-
gliere da terra le ca-stagne...la terra era umida e con tante fo-glie. Ho conosciuto per la prima volta il bosco: mi hanno colpita i co-lori delle sue foglie. Ho finalmente raccolto le castagne che mi pia-ce molto mangiare! Abbiamo conosciuto nonno castagno, l’al-bero guardiano del bosco...con le castagne abbiamo cucinato dei buonissimi biscotti! È stato stupendo andare
a cercare le castagne: ho allenato la mia vista meglio di un falco! Ho visto cadere le fo-glie dagli alberi come fossero fiocchi di neve. Ho portato a casa i biscotti fatti da noi: mi hanno detto che erano squisiti. Nel rifugio in cui ab-biamo mangiato ho fatto il bis di pasta, in bianco e al pesto! È stato bello rompere il riccio con i piedi, così non mi sono punto le dita!!!
pranzo ho fatto una scorpacciata! La nostra guida ha chiesto il permesso a nonno castagno di en-trare nel bosco e lui ha detto sì!!! La cosa più bella per me è stata passare la giornata in compagnia dei miei compagni e delle buonissime casta-gne.
trasformato in avventu-rieri: è stata per me la prima volta! Nelle mie tasche ho rac-colto 4 castagne: il teso-ro che il bosco ci ha do-nato. Ho scoperto che in au-tunno il bosco si trasfor-ma: cadono le foglie e spuntano i funghetti. Io che sono un gran mangione ho trovato pa-ne per i miei denti: a
La prima A alla ricerca di castagne
Nel bosco c’erano mol-ti funghi… anche vele-nosi… alcuni erano raggruppati in fami-glie. Io ho visto un’ombra muoversi dentro la ta-na degli gnomi… sa-ranno mica stati lì den-tro? La maestra Giulietta ci ha insegnato tante cose che non sapevamo sul-la natura e sul bosco.
Io ho inventato un gio-co nel quale noi della prima eravamo i difen-sori del bosco. Io e le mie amiche ab-biamo dato la caccia ai funghi: ne abbiamo trovati tantissimi! Ho visto un’ombra cor-rere tra gli alberi… avrei voluto andarci vicino per scoprire se era uno “gnometto”. La nostra guida ci ha
Siamo andati alla ri-cerca della tana degli gnomi che abitano il bosco: è stato emozio-nante. Io ho mangiato due volte il creme cara-mel...era più buono di quello di mamma! Abbiamo fatto i biscotti con la farina di casta-gne: abbiamo usato tantissimi stampini di molte forme.
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“Dopo una
passeggiata nel
bosco, abbiamo
pranzato presso il
rifugio la madlena e
abbiamo fatto i
biscotti con la farina
di castagne.”
Uscite didattiche
Dopo il pranzo (e un meritato momento di gioco libero…) siamo andati a lavarci bene bene le mani per-ché era giunta l’ora di rivestire i panni dei giovani pasticcieri!
Ognuno di noi ha avu-to la possibilità di im-pastare in una grande ciotola tutti gli ingre-dienti necessari per la realizzazione dei nostri fantastici biscotti. Quando l’impasto ha
assunto la forma di una specie di pallina, lo abbiamo stirato con il mattarello e attraverso l’uso di svariate formi-ne, abbiamo dato vita alle nostre fantasie cu-linarie…ed ecco appa-rire di fronte a noi una valanga di stelle, cuori, campanelle…e chi più ne ha, più ne metta! Cari amici…che profu-mino emanavano non possiamo neanche de-scrivervelo… roba da leccarsi i baffi!
“Merendiamo” tutti insieme coi biscotti di castagne!
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RICETTA DEI BISCOTTI CON LA FARINA DI CASTAGNE
INGREDIENTI
150 g di farina 00 70 g di farina di castagne 70 g di burro 70 g di zucchero 1 rosso d’uovo 1 cucchiaino di lievito Latte q. b.
PROCEDIMENTO
Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo tanto latte quanto basta per avere un impasto sodo tipo pasta frolla. Stendere con il mattarello la pasta dello spessore di circa mez-zo cm. Usare gli stampini per ritagliare i biscotti delle forme deside-rate. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 15 minuti.
Uscite didattiche
Siccome noi piccoli ci sentiamo molto gene rosi e dal momento che il natale si avvici-na…vogliamo condi-videre con voi la no-stra super ricetta dei biscotti con la farina di castagne…
Tutti pronti ad as-saggiare! Le classi seconde hanno par-tecipato al Laborato-rio Cioccolato orga-nizzato dalla COOP nell’ambito delle proposte educative dirette al consumo consapevole in tema di scelte e di model-li. Il percorso ha previsto due incontri
con un esperto: il primo, in classe, fi-nalizzato ai diversi usi del cioccolato, e l’altro, svoltosi pres-so l’IperCoop di Collegno, legato a tematiche sull’origi-ne e sulla prepara-zione del cioccolato, a esperienze di spesa simulata per poi giungere al
“momento più dol-ce” cioè quello ri-volto alla degusta-zione dei tre princi-pali tipi di cioccola-to: al latte, bianco e fondente.
Progetto Sapere Coop
vità rientra nell’am-bito delle proposte educative finanziate dal Comune.
Un villaggio da leggere
Il 23 ottobre, in mat-tinata, ci siamo reca-ti alla Biblioteca Ci-vica di Collegno. Un viaggio fantastico tra libri, letture ani-mate, favole e fiabe iniziato in biblioteca e continuato in clas-se attraverso lo scambio dei libri fornitici in prestito (i Valigiotti). L’atti-
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“Un viaggio fantastico tra libri, letture animate, favole e fiabe.”
Uscite didattiche
Il 14 e 15 novembre
noi prime della Marco-
ni e della Moglia sia-
mo andate in gita pres-
so il Polo Didattico
“La Madlena” di Gia-
veno. Durante la mat-
tinata abbiamo fatto
un’ escursione guidata
con Claudia e Giulietta
che ci ha permesso di
osservare da vicino la
pianta del castagno e il
suo habitat naturale.
Dopo aver giocato un
po' all’aperto osser-
vando le foglie e i me-
ravigliosi colori
dell’autunno, abbiamo
pranzato. Nel pomerig-
gio i bimbi (ma anche
le maestre!) si sono
cimentati nel laborato-
rio di cucina preparan-
do dei buonissimi bi-
scotti fatti con la farina
di castagne; mentre i
biscotti cuocevano,
abbiamo fatto merenda
con le castagne raccol-
te durante la mattinata!
Abbastanza stanchi ma
felici siamo poi risaliti
sul pullman che ci ha
riportato a scuola cari-
chi di entusiasmo per
questa prima esperien-
za insieme.
1°A Moglia e1°A /
1° B / 1° C Marconi
Il rumore delle foglie (Bianca Simone N Simone V Pietro Federica Samuele Gabriele Alessandra Noemi) Il sapore delle castagne (Matteo) Ho visto le foglie cadere (Carlotta) L’ odore di umido (Elena) L’ odore delle castagne (Giulia Cristiano) La pioggia di foglie (Ginevra Luca Lorenzo) Il vecchio castagno (Greta) Il rumore dei ricci quando li calpestavo (Mattia) I molti colori (Eduard) L ‘odore di foglie umide (Alessia) Le castagne (Emma) Il gusto delle castagne (Sibilla)
Dura e buona ( Matteo Giulia ) Dura e succosa ( Bianca ) Dura come il cocco ( Elena Federica Samuele Alessia Alessandra Lorenzo Emma Mattia Ginevra ) Dura e dolce ( Noemi Luca ) Salata (Carlotta )
Succosa
La nostra gita nel bosco
Pagina 12
( Pietro Greta Simone V) Aspra (Cristiano ) Buona (Eduard Simone N.) Buona e dura (Sibilla Gabriele )
Uscite didattiche
Quest’anno noi mae-
stre di seconda abbia-
mo scelto alcune attivi-
tà dall’ offerta formati-
va territoriale alle quali
partecipare con i bam-
bini della classe.
Nel mese di novembre
siamo stati alla Biblio-
teca civica di Colle-
gno. Questa attività è
stata scelta perché an-
dava incontro a molte-
plici finalità educative.
In primo luogo perché
ora i nostri allievi stan-
no diventando lettori
efficaci e possono av-
venturarsi nella lettura
di un libro e viaggiare
con la fantasia.
In secondo luogo per-
ché si sta approfonden-
do la differenza tra
spazi pubblici e spazi
privati, e così abbiamo
approfittato dell’occa-
sione di conoscere un
importante spazio pub-
blico.
E, infine, perché per
formare i cittadini di
domani è importante
conoscere i palazzi co-
munali, e abbiamo de-
ciso di farlo partendo
dall’ ottica dei bambini
e visitando luoghi dove
si possono fare molte
attività ludiche come la
tadino e abbiamo fatto
tre fermate.
Dopo, quando siamo
arrivati, abbiamo fatto
merenda e siamo entra-
ti in biblioteca e due
signore bravissime ci
hanno letto tre libri. A
Samuele, Luca, Davi-
de, Elisabetta, Gabrie-
le R. e piaciuto molto
“Attenti alle ragazze”.
state bravissime.
AURORA, KATHERI-
NE, GABRIELE SA,
TOMMASO, GRA-
BRIELE SE, MARCO.
Martedì 13 novembre
2018 siamo andati al
villaggio Leumann per
conoscere la biblioteca
di Collegno. Per arri-
varci abbiamo cammi-
nato un po’ e poi siamo
saliti sull’ autobus cit-
NEL MONDO DEI LIBRI
Ci é piaciuto molto il
libro “Attenti alle ra-
gazze”! Poi abbiamo
fatto un gioco, di cui
Thomas ha letto le re-
gole: dovevamo legge-
re a turno un pezzetti-
no di una fiaba e indo-
vinare quale tra i tre
titoli scritti era la ri-
sposta giusta. Infine
abbiamo giocato anco-
ra un pochino.
lettura animata di fia-
be. Attività non solo
aperta alle scuole, ma
anche alle famiglie,
come c’è stato illustra-
to dalle gentili persone
che ci hanno accolto.
Tornati in classe abbia-mo deciso di racconta-re per iscritto questa esperienza:
Martedì 13 novembre
siamo andati alla Bi-
blioteca di Collegno.
Pagina 13
ALEXANDRA, ALES-
SIA A. THOMAS,
EMANUELE, FILIP-
PO
Martedì 13 novembre
siamo stati al Villag-
gio Leumann. Ci han-
no raccontato delle
bellissime storie:
“Biancaneve e i 77
nani”, “Il bosco ad-
dormentato” e
“Attenti alle ragazze”.
La storia preferita di
Katherine, Gabriele
Sa., Gabriele Se. Tom-
maso D. è stata
“Biancaneve e i 77
nani” mentre quella di
Marco e di Aurora è
“Attenti alle ragazze”.
Le signore che ci han-
no raccontato le storie
si chiamavano Giorgi-
na e Daniela e sono
SAMUELE, DAVIDE,
ELISABETTA, GIOR-
GIA, LUCA, GA-
BRIELE R.
Martedì siamo andati
in pullman al Villag-
gio Leumann e ci sia-
mo davvero divertiti!!
Alcune signore ci
hanno letto tre storie:
la prima era
“Biancaneve e i 7
nani” e abbiamo
ascoltato anche
“Attenti alle ragaz-
ze” e “Il bosco in-
cantato”.
Abbiamo anche letto
i libri della biblioteca
e ci sono piaciuti tan-
tissimo.
RACHELE, MIRKO,
TOMMASO F. ALES-
SIA S. ELIDE
Uscite didattiche
Le nostre maestre ci
hanno portato a visitare
la biblioteca civica di
Collegno e lì abbiamo
conosciuto due anima-
trici-attrici: Daniela e
Giorgina. Animatrici
perché hanno accom-
pagnato la nostra clas-
se, 2 A Marconi, alla
scoperta della sala let-
tura per i bambini e a
vedere i libri. Attrici
perché ci hanno letto
due fiabe e facevano
distinguere i personag-
gi cambiando le voci. I
due libri letti si intito-
lano “Biancaneve e i
77 nani” e “Attenti alle
ragazze”. Erano le fia-
be di Biancaneve e
Cappuccetto Rosso
raccontate in modo di-
verso e divertente. In-
fatti Biancaneve vive-
va con 77 nani ed era
sempre stanchissima
perché doveva prepara-
re 77 colazioni e alla
sera spazzolare 77 bar-
be; così ritorna dalla
strega e chiede due me-
le avvelenate per ad-
dormentarsi e poter
finalmente dormire a
lungo. Cappuccetto
Rosso invece non ne
vuole sapere di farsi
mangiare dal lupo e gli
combina molti scherzi
e alla fine il lupo vola
via perché ha tanti pal-
loncini legati alla coda.
Noi ci siamo fatti un
sacco di risate! Dopo
queste belle letture,
Daniela e Giorgina ci
Fiabe e valigiotti
hanno dato un quiz sul-
le fiabe e noi, divisi in
gruppi, abbiamo indo-
vinato i titoli. In biblio-
teca c’erano tantissimi
libri, noi ne abbiamo
scelto uno per ognuno
e li abbiamo portati a
scuola nel famoso
“valigiotto” cioè un
borsone nero. Noi
consigliamo a tutti i
bambini di andare alla
biblioteca civica e di
diventare grandi lettori.
Pagina 14
Erano le fiabe di Biancaneve e Cappuccetto Rosso raccontate in modo diverso e divertente.
Uscite didattiche
Pa
TRA I PAESAGGI DELLA GAM
Giovedì abbiamo raggiunto la
GAM, la Galleria di Arte Moder-
na di Torino e abbiamo iniziato la
nostra visita della galleria che
ospita la collezione permanente,
dedicata ai paesaggi dipinti tra
l’800 e i primi del 900.
I quadri anche di grandi dimensio-
ni, sembravano veri, come se stes-
simo guardando i paesaggi dalle
finestre attraverso le quali vedeva-
mo il mondo. I pittori hanno
“catturato” le forme, i colori, le
luci, dandoci l’impressione di es-
sere proprio lì davanti al mare, al
lago alle montagne durante il tem-
porale, o in quella stagione oppure
all’alba o al tramonto.
Abbiamo provato grande ammi-
razione per questi artisti e du-
rante il laboratorio che è seguito
alla visita, abbiamo provato a
dipingere i paesaggi che abbia-
mo visto, con pennelli ed acqua-
relli seguendo i suggerimenti
della nostra guida che ci ha fatto
scoprire la tecnica per essere dei
piccoli artisti.
Come lo scorso anno al museo
d’arte contemporanea al Castel-
lo di Rivoli, quest’anno la visita
alla GAM è stata bellissima!
La 3B - “ F.lli Cervi”
“Un’esperienza
alla scoperta di
spazi e colori
nell’arte
moderna”
Uscite didattiche
Le uscite didattiche sul
territorio, programmate
dal nostro Circolo,
nascono da una finalità
ben precisa:-
EDUCARE AL
BELLO-Inteso come
educare il modo di
guardare e di prestare
ascolto alle armonie e
disarmonie nella realtà
circostante e
promuovere una
crescente sensibilità
che permetta di
cogliere il senso più
vero e profondo degli
esseri e delle cose.
Attraverso la
conoscenza del
patrimonio si possono
migliorare le proprie
strutture osservative
attraverso i sensi, vie
d’accesso al mondo
esterno come a quello
interiore. Di seguito le
considerazioni, a
domande stimolo, di
Sofia, alunna della
classe terza del plesso
Cervi, sull’uscita
didattica alla Galleria
d’Arte Moderna e
contemporanea della
città di Torino.D - La
nostra visita alla GAM
è iniziata dal 2° piano,
in cui sono esposti i
quadri dell’Ottocento.
Ci siamo fermati ad
analizzare un quadro di
Giovanni De
Gubernatis, il
paesaggio illustra la
Sacra di San Michele.
R - C’erano molte
sfumature fatte con gli
una ragazza con i
capelli rossicci vestita
di bianco che era su
una carrozza, con due
cavalli neri. Poi
ancora c’era un
laghetto, un mare e
una cascata ed infine
un faraglione sul
mare che sembrava un
elefante. D - In una sala dalle
di Ulisse.
R - Intanto era un
paesaggio
immaginario. Per
farlo gli ci sono voluti
circa tre anni! Era
bellissimo ed era
anche il mio preferito.
Sopra la montagna
c’era un tempio, poi
c’erano due signore
con due cani, poi c’era
pareti verde acqua
erano esposti i quadri
di Antonio Fontanesi,
abbiamo notato che
benché fossero dipinti
con la stessa tecnica,
olio su tela, erano
diversi da quelli di
D’Azeglio. Il
paesaggio intitolato
“Sole calante sulla
palude” ci ha permesso
E ADESSO VIENE IL BELLO!
R - C’erano due
uomini, uno dovevi
avere proprio un
occhio allenato
all’osservazione per
vederlo, ma l’hanno
visto quasi tutti.
L’altro era
“quasissimo”
invisibile, ma alla fine
sono riuscita a
vederlo.
D - Percorrendo le
numerose sale del
piano ci siamo fermati
in quella dedicata a
Massimo d’Azeglio,
illustre personaggio,
caro a Torino, abbiamo
scoperto così che
amava anche la pittura
e uno dei suoi quadri ci
ha aiutato a capire
come si realizza una
pittura ad olio. Il
paesaggio che ha
destato tutta la nostra
ammirazione è stato
quello ispirato
dall’Odissea, la storia
acquarelli e le
sfumature partivano
dalla Sacra di San
Michele.
D - In un’altra saletta
vicino ad un tavolo
d’epoca e ad una
scultura, abbiamo
ammirato un quadro di
Giovanni Pietro
Bagatti, sulla tela ad
olio era raffigurato un
paesaggio su diversi
piani prospettici, dove
la natura sovrasta
l’uomo.
Pagina 16
“L’altro era
quasissimo
invisibile, ma
alla fine sono
riuscita a
vederlo.”
Uscite didattiche
di fare questa
distinzione.
R - Allora quel
quadro intanto non
l’ha dipinto nel suo
studio, ma l’ha fatto
all’aperto. L’ha fatto
di fretta perché
essendo all’aperto il
sole stava
tramontando e quindi
lui l’ha fatto di fretta,
e talmente l’ha fatto di
fretta che non gli
bastava il colore
quindi, addirittura, ha
usato il retro del
pennello.
D - La gigantesca tela
raffigurante il
paesaggio di un fiordo
norvegese ci ha
permesso di fare
ulteriori riflessioni
sulla differenza tra
pittura all’aria aperta,
dal vivo e pittura in
studio.
R - Nel penultimo
quadro c’erano delle
montagne che
sembravano
tridimensionali, ma
solo se le guardavi da
lontano e c’erano tre
uomini che andavano
in barche diverse e, se
guardavi bene, c’era
una mini barchetta
che faceva fumo.
D - Di fronte alla tela
di Giuseppe Pellizza
quadro. Io ho fatto un
quadro con il mare e
il sole in alto che ho
chiamato “L’acqua e
il cielo”. L’ho
chiamato così proprio
perché nel mio quadro
c’è acqua e cielo. È
stata una giornata
bellissima e anche
molto faticosa.
La 3A - “ F.lli Cervi”
perché l’ha fatto con
la tecnica del
divisionismo e poi la
cornice l’ha fatta da
solo e sembrava vera.
Il maestro diceva che
sembravamo noi
perché nel disegno
c’era una pecora che
andava avanti e tutte
le altre pecore la
seguivano. Come noi
quando dobbiamo
andare in bagno, uno
ci va e poi tutti ci
devono andare.
Comunque i colori
erano bellissimi e i
riflessi sull’acqua cosi
talmente belli e
sbrilluccicanti, tutto
meraviglioso e
bellissimo. Poi alla
fine abbiamo fatto un
laboratorio e ognuno
di noi ha fatto un
da Volpendo intitolata
“Lo specchio della vita
(e ciò che l’una fa le
altre fanno)” abbiamo
capito il significato e
ammirato la tecnica
del divisionismo.
R - Per realizzare
questo quadro,
Giuseppe Pellizza, ha
impiegato quasi dieci
anni, una pazzia! Ci
credo che ci ha messo
quasi dieci anni
Pagina 17
“Per attirare
l'attenzione del
lettore, inserire qui
un richiamo o una
frase tratta dal
testo.”
Uscite didattiche
Quante aspettative ave-vamo noi alunni della 4^A "Moglia" prima di partire per Genova! E nessuna è stata disatte-sa. Ci aspettavamo di vedere delfini, stelle marine, polpi e squali, anche se alcuni di noi di questi ultimi erano un po' timorosi per via dei loro occhi un po' inquietanti. Il 26 ottobre, una volta dentro l'Acquario, la bravissima biologa che ci faceva da guida, ci ha fatto conoscere mol-
ti aspetti della vita del-le creature marine che abitano i mari e i fiumi della Terra. Appena entrati ci siamo soffer-mati davanti alla Grot-ta delle Murene: una vasca cilindrica alta circa 6 metri! Mentre osservavamo i pesci all'interno, abbiamo assistito al pasto degli scorfani. In modo par-ticolare abbiamo poi apprezzato i delfini, dei quali abbiamo an-che ammirato le loro acrobazie, e le razze
nella vasca tattile, che abbiamo potuto acca-rezzare. Alcune però non volevano essere disturbate e non si sono avvicinate a noi. Anche la Baia degli Squali ci ha molto impressiona-to, perché pesci sega e squali nuotavano insie-me e alla fine non ne abbiamo avuto paura, anzi erano divertenti. Simpaticissimi si sono rivelati i lamantini, ce n'erano tre, il piccolo e suoi genitori: assomi-gliano a delle foche,
Le meraviglie dell’acquario di Genova
mette di misurare la salinità dell'acqua. Infi-ne abbiamo effettuato l'analisi di due vasche, all'interno delle quali si trovavano pesci, cro-stacei, vegetali e con-chiglie: c'era persino un rombo che si mime-tizzava nella sabbia. In conclusione è stata
una gita davvero inte-
ressante, il viaggio è
stato lungo, ma ne è
valsa la pena. Siamo
tornati a casa stanchi,
ma molto entusiasti.
ma in realtà sono mammiferi d'acqua dolce e il loro "parente terrestre" più prossimo è l'elefante! Verso la fine del percorso ab-biamo ammirato le me-duse: coloratissime. Nel pomeriggio ci aspettava il laboratorio "Scienziati per caso": è stato molto interessan-te usare il salinometro, uno strumento che per-
Pagina 18
Uscite didattiche
Simpaticissimi si
sono rivelati i
lamantini, ce
n'erano tre, il
piccolo e suoi
genitori
Verso la fine
del percorso
abbiamo
ammirato le
meduse:
coloratissime.
#IO LEGGO PERCHÉ
Pagina 19
La scuola Moglia ha
partecipato all’ evento
“Io leggo perché”:
un’importante iniziativa
per la raccolta di libri
volta all’ arricchimento
del patrimonio librario
della nostra biblioteca.
Nella settimana dal 20
al 28 ottobre, per ogni
libro acquistato, le case
editrici ne hanno rega-
lato uno raddoppiando
quindi il numero di
volumi regalati alla bi-
blioteca. Per promuovere
l’iniziativa e per sensibi-
lizzare gli alunni e le fa-
miglie le classi hanno la-
vorato sulla motivazione
alla lettura (perché leg-
go?) creando sia a scuola
sia in libreria dei cartello-
ni esemplificativi.
“Un bambino che
legge sarà un
adulto che
pensa”
I libri e la fantasia
La classe prima della scuola Moglia ha inau-gurato l'apertura an-nuale della nostra bi-blioteca con una lettura animata del li-bro “La storia del bru-co e della farfalla”: una favola sulla deter-minazione e sulla ca-pacità di non arrender-si mai. Il racconto vi-sto alla lim é stato poi concretizzato attraver-so la costruzione del simpatico protagoni-sta: un bruco multico-lore che simboleggia il
coraggio dei bambini in questa nuova avven-tura nella scuola pri-maria. Nelle settimane suc-cessive gli alunni han-no riguardato la favola ed estratto alcune im-magini dal cartone ani-mato e verbalizzato sulla lim; in seguito hanno ricostruito la favola sul quaderno con l’aiuto di illustra-zioni da colorare.
ANIMAZIONE ALLA LETTURA
Pagina 20 I libri e la fantasia
Nell’ambito dei Pro-getti Biblioteca è stata allestita, in collabora-
zione con la Libreria Diorama Kids, la con-sueta mostra del libro
“Un libro per Natale” che si è svolta dal 12 al 23 novembre presso la
biblioteca della Scuola Marconi. Questa iniziativa, che
si ripete ormai da tanti anni, mette a disposi-zione degli alunni una
grande varietà di libri
adatti alle diverse fasce d’età: opere di narrati-va, storia, scienze, in
lingua straniera, fumet-ti, libri creativi e di gioco, ma soprattutto
novità editoriali. Tutti i bambini, a turno con la loro classe ac-
compagnati da un inse-gnante, possono visita-re la mostra (secondo
un calendario prestabi-lito) e decidere di com-perare i libri che più
gradiscono (scelta poi
validata dai genitori in un secondo momento). La visita permette loro
di sfogliare direttamen-te i libri, avvicinarsi e appassionarsi al mondo
della lettura!! È, inoltre, possibile usufruire di una consu-
lenza valida e costante da parte di una libraia specializzata in lettera-
tura per ragazzi, che pratica uno sconto del 10% su ogni libro e dà
un buono sconto alla
“Un libro per Natale” – La mostra del libro
fornire un supporto importante durante lo smontaggio e la chiu-
sura, quando ormai i riflettori si spengono... È un grande lavoro di
squadra, portato avanti con impegno, serietà e tanto entusiasmo!
scuola per tenere ag-giornata la nostra bi-blioteca...
Nella settimana che precede la mostra, le volontarie della biblio-
teca si dedicano all’or-ganizzazione prestando aiuto nelle varie fasi:
allestire gli ambienti, presiedere la scelta, compilare gli elenchi e
le schede, ma anche
Pagina 21
“La visita permette
loro di sfogliare
direttamente i libri,
avvicinarsi e
appassionarsi al
mondo della lettura!!
I libri e la fantasia
I bambini della classe
V scuola Moglia han-
no coinvolto tutte le
classi del plesso ad una
simpatica votazione!
Durante l’estate gli
alunni hanno letto vari
generi letterari e all’i-
nizio dell’anno hanno
trasformato il loro li-
bro in una “Locandina
da film” attraverso un
accattivante cartellone
costruito in gruppo. In
biblioteca sono stati
invitati tutti gli alunni
che dopo aver ammira-
to tutti i cartelloni han-
no poi dovuto sceglie-
re e “acquistare” sim-
bolicamente il biglietto
del film preferito. In
seguito ci siamo diver-
titi a costruire un podio
delle nostre letture
estive come gradimen-
to di tutta la scuola!
Classe V Moglia
lettura le insegnanti
hanno fatto illustrare
su un cartellone i mo-
menti più significativi
del libro commentan-
doli con l’autrice.
L’ incontro è stato
molto interessante per-
ché l’autrice ha simpa-
ticamente fatto riflette-
re i bambini sull’ im-
portanza della lettura e
dell’amore per essa,
così come per gli ani-
mali, protagonisti della
storia.
Classe 5B Marconi
Il giorno 17 ottobre, le
classi quinte della
Marconi e Moglia han-
no partecipato ad un
incontro con la scrittri-
ce Margherita Oggero.
L’evento è iniziato all’
interno del “progetto
lettura” intrapreso nel-
la classe terza . In vista
di questo evento i
bambini hanno letto il
libro “L’ amico di
Mizù” che racconta
una storia avvincente e
ricca di suspance. A
completamento della
Compito di realtà
Incontro con la scrittrice Margherita
Pagina 22
“Gli alunni hanno
trasformato il loro
libro in una locandina
da film”
I libri e la fantasia
Nel mese di giugno
2018 ha preso il via nel
nostro Istituto
“Riconnessioni. Edu-
cazione al futuro”, un
Progetto sostenuto dal-
la Compagnia San Pao-
lo.
INNOVAZIONE, IN-
CLUSIONE SOCIA-
LE, CONNETTIVI-
TÀ sono gli obiettivi
fondamentali. Portare
una didattica innovati-
va nelle scuole prima-
rie, formare una nuova
generazione di inse-
gnanti e di cittadini
consapevoli della pro-
pria identità digitale, in
grado di usare il web
come strumento di in-
clusione. È il più gran-
de progetto di innova-
zione infrastrutturale e
didattica nella scuola
pubblica italiana e con-
sentirà di portare la
fibra ottica a 10 giga in
tutte le scuole di Tori-
no e della cintura, ele-
mentari e medie com-
prese, puntando così
sull'innovazione didat-
tica e sulla formazione
dei docenti. Nel mese
di luglio si è concluso
il primo ciclo di forma-
zione di dodici inse-
gnanti del nostro Cir-
colo, nel mese di set-
tembre-ottobre si sono
conclusi i successivi
con altri otto insegnan-
ti. Tra i temi, l’uso del-
le nuove tecnologie per
includere chi è affetto
Mblock e di alcuni
dispositivi di roboti-
ca educativa, quali
Beebot, mBot e ozo-
Bot.
Giubergia Barbara
Figura Strumentale
Innovazione Digitale
“Cittadini del mondo”.
Sviluppo nel gruppo
classe la cooperazione
e la partecipazione.
Essere Digitali: cono-
scenza delle oppor-
tunità e rischi del
mondo Digitale.
Pensiero Computa-
zionale: utilizzo dei
software Scratch e
Innovazine
Riconnessioni. Educazione al futuro
diventati formatori dei
docenti del Circolo svi-
luppando attività didat-
tiche nelle classi di
scuola primaria.
I laboratori sono i se-
guenti:
Creazione contenuti
digitali : dal gioco in-
terattivo all’App, dal
video alla Stop Mo-
tion, diventare autori di
prodotti digitali.
Laboratorio riconnes-
sioni: autovalutazione
delle competenze digi-
tali dei docenti e degli
alunni dell’Istituto .
Sviluppo e condivisio-
ne di competenze di
didattica innovativa e
digitale.
Didattica innovativa e
inclusione: guida per
gli alunni per divenire
da disabilità o chi ha
difficoltà nella lingua.
Un altro filone è l’edu-
cazione alla cittadinan-
za digitale, da questio-
ni legate alla privacy e
la sicurezza dei dati,
fino alla lotta al cyber-
bullismo e la verifica
delle fonti in tempi di
fake news. Nel corrente
anno scolastico gli in-
segnanti formati sono
Pagina 23
“Formare una
nuova
generazione di
insegnanti e di
cittadini
consapevoli della
propria identità
digitale.”
Innovazione
Quest’anno
con alcuni insegnanti
della scuola ho parteci-
pato ad un corso di
formazione promosso
dalla Fondazione San
Paolo di Torino, in cui
mi hanno insegnato
come utilizzare i nuovi
strumenti come app,
libri digitali, siti inter-
net nella didattica.
Moltissimi gli spunti
su cui lavorare, ma
utilissime anche le in-
formazioni che ho ri-
cevuto e che ora condi-
viderò con voi.
Negli ultimi anni l’uso
dei contenuti digitali
(foto, video, brani mu-
sicali) ha subito una
profonda trasformazio-
ne: noi consumatori di
contenuti siamo passati
da un ruolo passivo a
un ruolo produttivo;
siamo diventati autori
di BLOG, di siti di
contenuti condivisi
come WIKIPEDIA…
pubblichiamo su You
Tube i nostri video,
oppure creiamo CD
Rom con colonne so-
nore per i nostri alun-
ni, libri interattivi. Nel
fare ciò spesso usiamo
foto e materiali scari-
cati da internet.
In particolare, noi inse-
gnanti produciamo vi-
deo utilizzando le mu-
siche che piacciono ai
nostri ragazzi, aggiun-
gendo immagini scari-
cate, canzoni del rap-
Creazione di contenuti digitali
musica, vi consiglio di
cercarla e scaricarla su
questi siti dove si tro-
vano immagini e musi-
che libere da diritti
d’autore. Sarà molto
difficile trovare la can-
zone in cima alle clas-
sifiche, ma almeno non
rischiamo di commet-
tere reati!!!!!!
https://www.creativecommons.it
https://creativecommons.org
https://www.europeana.eu/portal/en
http://freemusicarchive.org/maintenance.html
Daniela Pelassa
della gita, quello dei
cinque anni passati
insieme, cartoni ani-
mati etc. utilizzando
materiali scaricati da
internet dobbiamo sta-
re attenti e controllare
le nostre fonti!!!
Il modo più semplice
per trovare immagini
da utilizzare libera-
mente è il seguente:
per quanto riguarda la
Pagina 24
per di turno...
Spesso i file che tro-
viamo sono protetti
dal copyright o dirit-
to d’autore. Se agia-
mo da fruitori: ascol-
tiamo musica, guar-
diamo video, li proiet-
tiamo sulla Lim per i
nostri alunni, non ab-
biamo bisogno di con-
trollare i vari diritti.
Quando invece voglia-
mo creare dei prodotti
digitali nostri: il video
Innovazione
Attraverso la formazione di “Riconnessioni e In-clusione”, è stato molto utile, oltre che divertente, utilizzare un sito di giochi didattici, “ Baby Flash”, usando la Lim. Su questo sito ci sono le varie disci-pline, la classe ha lavora-to su Italiano. I giochi
sono istruttivi e divertenti e ci sono serviti per con-solidare e migliorare il loro lessico. La classe ha partecipato molto e si è divertita. La classe 2 A, Moglia.
Giochi interattivi
Pagina 25
La classe ha partecipato molto e si è divertita.
Innovazione
Quest'anno noi bambi-ni della 3°A abbiamo cominciato a conosce-re meglio l'Inghilterra e le sue usanze. Sicco-me la nostra maestra doveva andare a Lon-dra, per cominciare, ci ha fatto organizzare il suo viaggio. Abbiamo dovuto sce-gliere i diversi mezzi di trasporto, il luogo in cui avrebbe alloggiato, i posti più belli da visi-tare e naturalmente, siccome è una mangio-na, il cibo caratteristi-co che avrebbe dovuto
assaggiare! Per fare questo abbiamo visto video e fotografie alla Lim e consultato parti-colari cartine e dé-pliant. Ci siamo anche occu-pati di preparare alla maestra una lista con le cose necessarie da portare in valigia. In-somma, abbiamo pen-sato veramente a tut-to!! Una volta organizzato tutto, la maestra ci ha divisi in gruppi e abbiamo realizzato dei
A trip in London
Pagina 26 Didattica
cartelloni a tema (passaporto, monumenti, valigia, beauty case, cibo e feste). Facendo questa atti-vità ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo imparato molte parole nuove e scoperto molte cose interessanti.
Classe 3A Marconi
Con lo studio dei Gre-
ci, ci siamo soffermati
sull’arte greca, in parti-
colare sugli stili dori-
co, ionico e corinzio
che hanno caratterizza-
to la forma dei capitelli
dei tempi greci.
Ci è piaciuto di più
quello corinzio, per la
ricchezza e l’originali-
tà delle sue forme, a tal
punto che abbiamo de-
ciso di crearne uno noi,
con la nostra creatività,
a mano libera, pur ri-
spettando i canoni
dell’arte greca.
Il risultato? Eccolo…!
Un incontro di forme e
colori.
La classe 5C Marconi
la materia: solido, li-
quido e gassoso. I
bambini hanno accetta-
to con entusiasmo l’at-
tività e sono stati coin-
volti utilizzando vari
oggetti: palloncini, pla-
stilina, colori, elastici,
riso farina, ecc. formu-
lando ipotesi e ripor-
tando i risultati in una
tabella. A completa-
mento dell’attività, gli
alunni hanno illustrato
su un cartellone i mo-
Il giorno il 22/10/2018,
la classe 3B della Mar-
coni insieme alle inse-
gnanti con l’ausilio di
un esperto Prof.ssa De-
bora Fabbri, si sono
cimentati in “Piccoli
scienziati in viaggio
con le molecole”. Il
laboratorio si è tenuto
nell’aula di scienze.
Gli alunni attraverso i
vari esperimenti hanno
analizzato gli stati del-
menti più significativi
del laboratorio. Le in-
segnanti visto l’esito
positivo dell’attività si
ripropongono di svol-
gere altri laboratori in
modo da far sviluppare
ancor di più lo spirito
di cooperazione e d’in-
tegrazione, punti di
forza indispensabili
alla formazione educa-
tiva e didattica dell’a-
lunno.
Creo il “mio capitello”
Scienziati per un giorno
Pagina 27
“Un
incontro di
forme e
colori.”
Didattica
Le terze della scuola Marconi e Moglia han-no fatto un’esperienza particolare: sono stati protagonisti di uno scavo archeologico. Eccone un piccolo re-soconto redatto dagli alunni della classe 3ª del plesso Moglia!
Giovedì 15 novembre
2018, prima dell'ora
del pranzo, in classe è
arrivata una lettera per
noi. Un nostro ammi-
ratore, tanto più ar-
cheologo di professio-
ne, ci ha informato che
nella scuola Marconi
c’era un terreno inte-
ressante per uno scavo.
Nel pomeriggio perciò,
armati di palette e
spazzolini per ripulire
eventuali reperti ritro-
vati, ci siamo recati
con le nostre maestre
nel giardino della
scuola Marconi. Lì ab-
biamo trovato un terre-
no in cui c’erano già i
picchetti che definiva-
no i settori di lavoro. A
quel punto abbiamo
messo numeri e lettere
dell’alfabeto per creare
il reticolo di lavoro. La
maestra Erica ci ha
diviso in gruppi e ogni
squadra aveva un fo-
glio su cui annotare i
ritrovamenti. Così è
iniziata la nostra av-
ventura: abbiamo ini-
ziato a scavare nella
terra e abbiamo comin-
ciato a trovare alcuni
reperti! Che emozione!
Scavo archeologico
cocci di vasi. Successi-
vamente ogni gruppo
ha compilato una sche-
da riassuntiva. Ci sia-
mo divertiti molto tutti
insieme ed è stata pro-
prio una bellissima
esperienza!
3ª MOGLIA
Ogni
squadra ha lavo-
rato insieme con tanto
entusiasmo, infatti ab-
biamo scoperto e poi
pulito i reperti con i
nostri spazzolini. Una
volta tornati a scuola
ogni gruppo ha fatto
vedere ai compagni i
reperti trovati: ci sono
stati ritrovamenti di
ossi, monete, conchi-
glie, pietre con sopra
pitture rupestri, lance e
Pagina 28 Didattica
Ogni giorno noi bimbi
della 2A scuola
“Cervi”, impariamo
alcune parole che pos-
siamo tradurre utiliz-
zando le nostre mani
anziché la nostra voce.
Tra di noi c’è un com-
pagno che parla la
LINGUA DEI SEGNI
(LIS).
Tutti i giorni troviamo
l’occasione di imparare
frasi nuove e termini
come i saluti, il nome
dei cibi e delle bevan-
de che ci vengono ser-
viti a pranzo, il nome
dei colori e degli ani-
mali e tanto altro anco-
ra…
Vogliamo mostrarvi
alcuni esempi:
PROVACI ANCHE
TU!!!
ultilizzati due semplici
materiali: dei cartonci-
ni di diversi colori e
dei bastoncini del gela-
to. Con i cartoncini
colorati sono stati crea-
ti cinque differenti
ventagli, ognuno fina-
lizzato a riprodurre
l’ampiezza di uno spe-
cifico angolo: acuto,
retto, ottuso, piatto e
Le classi quinte della
scuola primaria Cervi
hanno realizzato un
cartellone sugli angoli
con lo scopo di memo-
rizzare più facilmente
la loro classificazione
rappresentandone gra-
ficamente le diverse
ampiezze.
Per la produzione del
cartellone sono stati
giro; i bastoncini, inve-
ce, sono stati utilizzati
per rappresentare le
due semirette.
L’idea da cui è nata la
realizzazione di questo
cartellone è che attra-
verso la manipolazione
di oggetti concreti sia
più facile per l’alunno
comprendere concetti
geometrici astratti.
Che divertente comunicare con le mani!
Gli angoli
Pagina 29
“Le nostre
mani anziché
la nostra
voce.”
Didattica
Le classi quinte della
scuola Cervi hanno
studiato i pianeti e il
Sistema Solare.
È stato realizzato un
progetto che ha previ-
sto la costruzione di un
modellino in scala del
Sistema Solare.
A tale scopo sono stati
utilizzati materiali di
recupero e materiali
specifici. Per collegar-
ci poi al capitolo
sull’energia elettrica,
abbiamo deciso di in-
serire all’interno della
sfera solare una lampa-
dina che collegheremo
ad una pila per illumi-
narla.
Classi VA – VB
zione di acqua e gesso scagliola. I bambini
hanno potuto osservare dopo qualche minu-
to che il gesso si era indurito e toccare con
mano il loro fossile!
In occasione dello stu-
dio dei fossili, i bambi-
ni della classe 3° della
scuola Leumann si so-
no trasformati in pic-
coli paleontologi. Cia-
scun bambino dappri-
ma ha realizzato il cal-
co di una conchiglia
con la pasta di sale e
successivamente lo ha
riempito con una solu-
Il nostro sistema solare
Creiamo un fossile!
Pagina 30
“Pianeti
e il
Sistema
Solare”
Didattica
Quest'anno noi bambi-
ni della classe 4^ della
scuola Leumann, ini-
zieremo una corrispon-
denza con dei nostri
coetanei australiani.
Quando la nostra mae-
stra Linda ci ha dato
questa notizia, ci siamo
emozionati e spaventa-
ti tantissimo: emozio-
nati perché conoscere
persone nuove è sem-
pre una gioia, spaven-
tati perché dobbiamo
scrivere in inglese a
persone che non cono-
sciamo ed è una cosa
che non abbiamo mai
fatto.
Lo scopo di questo
progetto è quello di
fare pratica con la
scrittura della lingua
italiana per i bambini
australiani ed inglese
per noi italiani... Dato
che l'anno scolastico
australiano ha tempi
differenti dal nostro,
dobbiamo scrivere e
riceveremo le risposte
in periodi ben precisi,
infatti tra qualche gior-
no riceveremo un pac-
co dall'Australia con le
lettere indirizzate alla
nostra classe e a gen-
naio ognuno scriverà la
propria lettera di pre-
sentazione da inviare in
Australia.
e industriali e, so-prattutto, la scuola omonima, che fa parte del Circolo di-dattico Marconi. Nel villaggio c'è un eco-museo, che racconta la storia straordina-ria di questo luogo, gestito dalla “Associazione Ami-ci della scuola Leu-
Il Villaggio Leu-mann è un'importan-te testimonianza sto-rica ed artistica per la città di Collegno, ma è anche una zona residenziale viva ed abitata, nella quale sono presenti la chiesa, l'ufficio po-stale, la biblioteca, attività commerciali
mann”, che organiz-za visite guidate per adulti e ragazzi e propone molte altre iniziative nella sua sede, proprio accan-to alla scuola. Come spesso accade que-sto piccolo mondo antico, è poco cono-sciuto da chi vive nei dintorni, oppure
Pen Pal AUS meets ITA
Villaggio Leumann. . . una storia che continua. Uno spettacolo per non dimenticare.
Skype o addirittura or-
ganizzando un incontro
"faccia a fac-
cia" (sarebbe fantasti-
co!!!). Stiamo facendo
un'esperienza bellissi-
ma, siamo davvero fe-
lici!!!
È molto emozionante attendere queste lettere
perché non vediamo l'ora di saperne di più sugli
stili di vita australiani, nel frattempo insieme
alla maestra guarderemo il sito della scuola au-
straliana per poter conoscere abitudini e attività
svolte dai bambini. Speriamo di riuscire a cono-
scere meglio gli australiani utilizzando anche
Pagina 31
Stiamo
facendo
un'esperienza
bellissima,
siamo
davvero
felici!!!
Didattica
lo vede tutti i giorni percorrendo il corso Francia.
Un'occasione piace-vole, interessante ed anche commovente per scoprire il valo-re culturale e sociale del villaggio, è stata offerta dalla rappre-sentazione di uno spettacolo teatrale, ideato per un pub-blico adulto, ma ora rivisto ed adattato
per i bambini delle classi quarta e quin-ta della scuola pri-maria. La “prima” è andata in scena l'8 novembre, presso il teatro Arpino, alla presenza delle classi quarta e quinta delle scuole Leumann e Moglia; nel corso dell'anno sono pre-viste altre tre repli-che. Lo spettacolo-racconto si compo-ne di narrazioni, in-
terviste ai testimoni nel tempo, immagi-ni, foto d'epoca, vi-deo, intervallati da canti presentati dal vivo dal gruppo mu-sicale “AMICIINCORO” di cui fanno parte anche ex maestri, che hanno insegnato nelle scuole colle-gnesi per molti anni. Ad ogni bambino è stato consegnato un opuscolo contenente
e nelle sue vie albe-rate. Nella nostra società la vita, le famiglie, la scuola, il lavoro, sono in rapida evoluzione; anche il villaggio Leumann, guarda al futuro, rimanendo però testimone di una storia da tutela-re.
creazioni, che ver-ranno esposte nel mese di maggio, quando sarà allestita una mostra in occa-sione della giornata dedicata alla tradi-zionale “Estemporanea di pittura” che si svol-ge ogni anno nella piazza del Villaggio
Una storia che con-tinua. . .
Sul palcoscenico sono passati fram-menti della grande storia, della storia locale, della vita quotidiana delle fa-miglie che abitava-no il villaggio, dei valori morali e so-ciali di un'epoca passata, ma sui qua-li fonda le radici la società attuale. Per i
bambini forse non tutto era immediata-mente comprensibi-le, ma l'emozione, il valore della memo-ria sociale, la forza della solidarietà che lo spettacolo ha evocato, li hanno coinvolti e incurio-siti. Le classi sono state invitate a rea-lizzare delle loro
i testi e la presenta-zione dei canti. Ogni classe ha ricevuto in omaggio una chia-vetta USB, con nu-merosi contenuti sui quali riflettere e la-vorare a scuola ed un libretto donato dalla “Associazione Amici della scuola Leu-mann”, che racconta la vita del villaggio, vista con gli occhi di un bambino.
Pagina 32
“Il villaggio
Leumann tra
passato e
presente”
Già si percepisce. È
nell'aria. Strade illumi-
nate, case addobbate a
festa e una frizzante
euforia che invade dai
più grandi ai più picci-
ni. Ebbene sì, ormai ci
siamo: il Natale è alle
porte!!
Ovviamente anche noi
del Circolo Marconi ci
stiamo preparando per
il periodo più magico
dell’anno e
“condivisione” e
“generosità” sono le
nostre parole d'ordine.
Come ogni anno, infat-
ti, un gruppo di inse-
gnanti si riunisce una
volta alla settimana nei
mesi di ottobre e no-
vembre per preparare e
confezionare fantasti-
che creazioni che ser-
viranno ad allestire il
Mercatino di Natale.
È questo un momento
per condividere del
tempo con i colleghi e
allo stesso tempo con-
tribuire alla realizza-
zione di iniziative e
progetti finanziati con
il ricavato delle vendite
del Mercatino.
Anche in questo caso
risulterà fondamentale
il supporto delle fami-
glie, che, di buon cuo-
re, acquisteranno i ma-
nufatti, aiutando così i
nostri bambini e la no-
stra scuola.
Buon Natale a tutti!!
Il Mercatino di Natale
Pagina 33
Raccontare ai bambini “Il Tem-po” non è cosa semplice, essendo
questo un concetto astratto, quindi si rende necessario concretiz-zarlo e in che modo? Per concretizzare me-glio l'idea del Tempo, occorre dare ai bambi-ni dei riferimenti al vissuto personale scan-dendo le azioni che si svolgono durante la giornata, ossia, dare significato a tutto ciò che i bambini fanno...il
trascorrere del tempo va declinato in modo personalizzato alla giornata del singolo bambino, raccontando il tempo del riposo, il tempo del pranzo, il tempo del gioco...il tempo per ogni azione. Queste attività vengo-no rappresentate su una linea del tempo in mo-do tale da definire la sequenzialità delle azioni, conferirne una durata, una ciclicità ed una quantificazione. E' importante lasciare ai
Alla domanda: “Quali attività ricordi/ti è piaciuta di più?” i bambini della sezione dei Ra-nocchi e della sezione dei Dra-ghetti hanno risposto così: NINA: Io mi ricordo che mi è piaciuta informatica perché mi piaceva tanto scrivere il mio nome al computer e mi è pia-ciuta l'uscita quando siamo usciti sul palco e abbiamo visto i cani di salvataggio e mi è pia-ciuto fare il percorso. VIOLA: mi è piaciuto fare ginnastica perché abbiamo camminato in punta, abbiamo camminato con i talloni, abbia-
mo corso e mi è piaciuta l'uscita sul palco perché c'erano i cani di salvataggio e i padroni. ILARIA: mi ricordo l'uscita sul palco perché abbiamo anche ballato, mi è piaciuto fare il bal-letto dove c'erano i bambini grandi, poi mi piace fare infor-matica e musica perché ballia-mo. LORENZO L.: mi piace fare ginnastica e mi ricordo l'uscita al parco perché abbiamo gioca-to. FRANCESCO: mi ricordo che in palestra Claudia ci ha fatto fare la strada con i tappetini e
bambini del “tempo vuoto” da gestire a loro piacimento, per favori-re lo sviluppo della creatività e delle capa-cità organizzative e rievocare le azioni pas-sate per consolidare il concetto di passato, presente, futuro. Da qui nasce l'idea di fare un VIAGGIO NEL PASSATO ricor-dando le attività e gli eventi che finora sono stati realizzati dall'ini-zio dell'anno e intervi-stiamo i bambini.
“L’idea del
Tempo tramite
riferimenti al
vissuto
personale “
Scuola dell’Infanzia Pagina 33
Claudia quando ci schiacciava la testa per andare avanti, quando ci schiacciava la schiena per andare indietro, quando ci toccava la spalla per andare di qua e l'altra spalla per andare di là, poi mi è pia-ciuto fare anche il laboratorio di Natale perché abbiamo pit-turato le mollette. BEATRICE: Mi piace pale-stra perché mi è piaciuto quan-do ci toccava la testa, la spalla e la schiena, poi mi ricordo informatica perché ho scritto il mio nome e l'uscita che mi è piaciuta di più è quando siamo andati sul palco perché ci guardavano tutti. GIULIA: mi è piaciuto fare informatica perché maestra Claudia dopo quando non c'è
più tempo ha detto che se chiudeva-mo il lavoro poi andava via e quindi dopo dovevamo rifarlo daccapo e
quindi l'abbiamo stampato, per-ché scrivo al computer e mi pia-ciuta musica perché facciamo tanti balletti e mi è piaciuta l'usci-ta al parco perché siamo andati a giocare al castello. EVELYN: mi è piaciuta la musi-ca e il computer perché abbiamo scritto il mio nome. VALENTINA: mi ricordo musi-ca perché balliamo e facciamo il gioco del bruco col telo, mi è pia-ciuto pitturare. ESTER: mi è piaciuto tanto fare ginnastica perché abbiamo gioca-to con i tappetini, quelli con i bu-chi e quando ci toccava dietro andavamo dietro e quando ci toc-cava la spalla di qua andavamo di qua e quando ci toccava di là an-davamo di là e quando ci toccava la testa andavamo avanti e mi
lupo mangia frutta e il gioco del ca-pitano e anche mi piace fare la zucca di halloween con il naso fatto di pe-ra, con il cappello fatto di uva e pure gli occhi di castagna e anche i funghi che c'erano sopra e sotto. EMILY: mi piace fare informatica perché si scrive il nome e mi piace pitturare e musica perché facciamo i ballettini poi l'uscita del palco mi è piaciuta. LORENZO BP: mi è piaciuto fare informatica perché mi piace usare il computer perché si possono fare tan-te cose: scrivere poi giocare ai vi-deogiochi e anche altre cose, mi pia-ce musica perché mi piace cantare, poi ballare poi fare dei giochi poi mi è piaciuta l'uscita dove c'erano i cani di salvataggio. EDOARDO T.: mi è piaciuto fare informatica perché Claudia ci aveva detto che con i grandi poi si poteva giocare qualche volta sul computer e quindi quando ci farà giocare col
computer ci dovremo diverti-re, poi mi piace andare in pa-lestra perché Claudia ci fa fare le gare e mi è piaciuto di più del gioco del robottino quello là con i tappetini e quando con maestra Alessia che abbiamo fatto il percorso del robottino e delle uscite mi è piaciuta quella là in piazza del Pam perché sono salito sul palco, ho parlato e poi siamo andati a vedere i carabinieri, abbiamo visto anche la guardia foresta-le e siamo andati anche a bal-lare un pochino. GABRIELE: mi è piaciuto il computer perché Claudia ci ha raccontato che c'era il mouse, la tastiera, lo schermo, il com-puter e la cassa e mi è piaciuto andare in palestra e fare musi-ca e al computer mi è piaciuto scrivere il mio nome e mi è piaciuto fare ginnastica perché
piace pitturare e mi piace scri-vere sul computer perché ho imparato a scrivere il mio no-me e poi non c'era più tempo e quindi poi maestra Claudia ha detto che non c'era più tempo e quindi se chiudevamo il computer il lavoro andava via e quindi l'abbiamo stampato, poi mi ha piaciuto l'uscita del palco perché c'erano i cani di salvataggio poi mi ha piaciuto vedere i cani che andavano sotto i tubi e poi mi ha piaciu-to vedere i dottori che stavano provando le cose che stavano usando e che ci facevano ve-dere. SIMONE: mi piace tutto quanto, mi piace fare musica perché balliamo, cantiamo, mi piace fare ginnastica perché mi piace fare quello dei tappe-tini che era il percorso e pure che abbiamo fatto il gioco di
Pagina 34
avevamo fatto il gioco del robot che ci toccava la schiena e andare un passo di dietro, se ci toccava la spalla andavo di là, se ci toccava l'altra si andava dall'altra e mi piaceva l'uscita della piazza e quella del parco perché avevamo guardato tutti i bambini, poi siamo andati dai signori da quelli che ci facevano fare i pesci poi c'eravamo andati al parco della Certosa poi quando Claudia ci ha dato il bi-scotto, ci eravamo seduti in panchina e ci ha dato il succo di frutta nel bicchiere rosa e poi ci ha fatto giocare sul ca-stello. EDOARDO B.: mi è piaciuto fare informatica perché mi piaceva scrivere ogni volta il mio nome e poi mi è piaciu-to la domanda che mi ha fatto Claudia che si può giocare anche con i videogiochi, non ci sono attività che non mi piacciono perché mi piacciono tutte, mi piace musica per-ché alcune volte balliamo, ci divertiamo e mi piace il la-boratorio creativo con Claudia perché mi piace anche fare i lavoretti di Natale in particolare che stavamo facendo degli alberelli e poi alla maestra Claudia le è venuta un'i-dea che anziché attaccare gli alberelli al bicchierino ab-biamo dipinto delle mollette e delle uscite mi è piaciuto quando sono venuti i piccoli l primo giorno a salutarci, quelli che non c'erano l'anno scorso, quando i grandi era-
no già andati via e mi è piaciuto perché poi la mae-stra Claudia ha detto: “Questi saranno i nostri bam-bini nuovi” quando la maestra Claudia ci aveva det-to che sceglievamo un compagno dei piccoli io ho scelto subito Marco perché ero curioso di vedere come si comportava.
Pagina 35
Orologi, cartelloni, calen-
dari, registrazioni e verba-
lizzazioni… della giornata
scolastica sono la nostra
routine quotidiana e aiuta-
no i bambini alla costruzio-
ne dei propri sistemi di ri-
ferimento rendendoli consape-
voli dello scorrere del tempo,
incentivandone l'autostima, la
sicurezza e la consapevolezza
di sé e dell'ambiente circostan-
te.
Per ogni momento, attività, gio-co…diamo un tempo, ma la no-stra idea è anche quella di “perdere tempo” per fermarci
all'ascolto ed all'osservazione dei bambini, partecipando ai loro momenti di gioco, ricchi di
espressioni e di emozioni.
IL TEMPO PASSA….
“L’idea è anche
quella di perdere
tempo per fermarci
Pagina 36
Nella scuola d’infanzia molte atti-
vità proposte sono finalizzate alla
conoscenza dei concetti di “tempo”
per le molteplici valenze che que-
sto argomento assume nella vita di
ogni persona a partire dai primi
anni di vita.
PERCEPIRE E MISURARE IL
TEMPO
La dimensione del tempo, come
quella dello spazio, nella società di
oggi è stravolta dalla modalità e
dalla velocità con cui i mass media
diffondono le informazioni. La
quasi simultaneità dei fatti immer-
ge i bambini esclusivamente
nell’immediatezza del presente e
non permette loro di instaurare un
INSEGNARE IL TEMPO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Sez. A
corretto e solido rapporto fra il
passato, il presente e il futuro.
Sul piano didattico occorre tener
conto di tutto questo e dar vita ad
una serie di esperienze che guida-
no il bambino a percepire/
scoprire/conoscere il tempo su
dimensioni e piani diversi:
- La dimensione del loro vissuto,
della loro storia personale, poiché
le connessioni con e fra le espe-
rienze reali di vita aiuta la com-
prensione “dell’essere e del fare”
in rapporto ai tempi propri e degli
altri.
-La dimensione logica e conse-
quenziale di eventi e storie, che
porta a collocare le esperienze
nella categoria del tempo
per ordinarle e sistemarle;
aiuta i bambini a rappresen-
tare la realtà con coerenza e
con l’uso di parole che col-
legano le azioni al tempo e a
dare una sistemazione logica
ai fatti (fenomeni, eventi,
storie, fiabe, racconti).
IL CALENDARIO DELLA
SETTIMANA CON LA FI-
LASTROCCA
-La dimensione psicologica,
legata alle dinamiche affetti-
ve che conducono a percepi-
re il passato come memoria
(di esperienze, sensazioni,
percezioni, contatti moltepli-
ci con gli oggetti e la realtà) e il
futuro come attesa, aspettativa,
anticipazione;
-La dimensione misurabile, con
strumenti quali il calendario fa-
cilmente leggibili e la successiva
rappresentazione con segni con-
venzionali, concordati da tutti.
In relazione alle diverse dimen-
sioni del tempo si possono pro-
gettare percorsi e interventi che
conducono i bambini a lavorare
su piste diverse:
• Appello: ogni mattina, do-
po l’ingresso, si procede
all’appello. Ogni bambino
viene identificato con un
contrassegno (il nome scritto
su un cartellino con o senza
fotografia) che va posto su
un tabellone. Si registrano
così le presenze, utilizzando
le relazioni fra bambino e
contrassegno (nome o imma-
gine sul cartellino), fra il
contrassegno e lo spazio sul
tabellone. Si può quindi pro-
cedere al confronto quantita-
Pagina 37
tivo fra presenze e assenze.
Se i bambini sono in grado di
contare, l’operazione è molto
semplice.
• Calendario degli incarichi:
se di fianco al tabellone
dell’appello sistemiamo il
calendario settimanale e gior-
naliero degli incarichi, i bam-
bini compiono altre relazioni:
bambino- incarico, incarico-
simbolo, schede, tabelle e pe-
riodicamente vengono invitati
a leggere e interpretare il ta-
bellone compiendo azioni di
relazione (tutti i giorni, qual-
che volta, ecc.)
• I tempi della natura: con
l’osservazione, rilevazione,
documentazione delle modifi-
cazioni dell’ambiente (cicli
stagionali…), delle piante,
dell’abbigliamento, delle abi-
tudini, dei fenomeni at-
mosferici.Il calendario della
sezione è stato progettato in-
sieme ai bambini per registra-
re la vita di sezione da tener
aggiornato con la segnalazio-
ne di eventi e vicende:
“Percepire
e misurare
il tempo”
1. Il passare dei giorni, dei
mesi, delle stagioni
2. le condizioni meteorolo-
giche
3. le assenze e le presenze
dei bambini
4. i turni e gli incarichi
funzionali
5. anniversari, compleanni,
avvenimenti speciali.
Pagina 38
I bambini dell’ultimo anno di scuola
controllano che tempo fa e lo raffigu-
rano con la simbologia adeguata gior-
no per giorno, per tutto il mese.
RILEVAZIONI METEO DEL TEMPO
Sez. B
Pagina 39
LA CICLICITÀ DEL TEMPO: LA SETTIMANA DI NONNA MARISA
Sez. C
I bambini della sezione C della scuola dell’Infanzia Capuozzo vi presentano la “Settimana di nonna
Marisa”, una simpatica filastrocca realizzata dai bimbi di cinque anni per scandire i giorni che passano
e la ciclicità del tempo, descrivendo le divertenti abitudini e avventure che nonna Marisa compie ogni
giorno.
Pagina 40
La fiaba del brutto anatroccolo è stata l’elemento stimolo che ha permesso al gruppo di bambini di
cinque anni di riflettere, osservare, confrontare la loro crescita con quella dell’anatroccolo, confron-
tarsi tra di loro. In questo modo i bambini hanno avuto la possibilità di riflettere sul “Tempo della
Crescita”.
L’attività è stata svolta in collaborazione con una tirocinante universitaria.
IL TEMPO DELLA CRESCITA: LA STORIA DEL BRUTTO ANATROCCOLO
Sez. D
Pagina 41
IL TEMPO DELL’...OLIO
Uscita nel quartiere con
tutti i bambini della scuo-
la ..ricerca sul territorio di
alcune piante di uli-
vo ..raccolta delle olive
per ricavare l’olio con il
piccolo frantoio...intanto il
nostro ulivo cresce...
Pagina 42
COME VIENE VISSUTO IL TEMPO NELLA SEZIONE A DELLA SCUOLA BERTOTTI!!!
Sez. A
Pagina 43
UN TEMPO DA SCOPRIRE
Il progetto nasce con lo scopo di far percepire e conoscere ai bambini fenomeni e aspetti del mondo che li circonda, partendo dal concetto di tempo.
Generalmente i bambini sono catapultati nell’im-mediatezza del presente e non hanno ancora ma-turato un approccio soli-do per quanto concerne la distinzione tra passa-
to, presente e futu-ro. Per tale motivo è indispensabile offri-re, dal punto di vista didattico, gli stru-menti cognitivi per percepire, scoprire e conoscere il tempo in tutte le sue di-mensioni: la dimen-sione logica, la di-mensione psicologi-ca, la dimensione misurabile.
Un concetto complesso nella scuola dell’infan-zia che pertanto va af-frontato coinvolgendo i bambini in attività mo-torie e giochi, ricorren-do a materiale didattico strutturato e non, sussi-di informatici e soprat-tutto proponendo una didattica laboratoriale basata sulla problema-tizzazione e lavori in piccolo gruppo.
Il tempo reversibile che si ripete ciclicamen-
te, della giornata, dell’alternanza del giorno e
della notte, della settimana, dei mesi , delle
stagioni. Per rappresentare la ciclicità abbia-
mo utilizzato strumenti circolari, a forma di
orologio per permettere ai bambini di perce-
pire visivamente la ripetitività.
Sez. C
Pagina 44
ALTERNANZA DEL GIORNO E DELLA NOTTE
Questa attività è stata sviluppata con la rievocazione delle azioni che i bambini abitualmente com-
piono di giorno e di notte. È seguita una discussione sugli astri che si alternano nel darci la luce del
giorno e della notte: il Sole, la Luna e le Stelle.
L’alternanza del giorno/notte diventa per i più grandi un ritmo da rappresentare sul quaderno.
La vendemmia
A fine ottobre i bambini della scuola dell’infan-
zia BERTOTTI durante l’uscita al “Bim Bum
Bam Fantaparco” hanno avuto la possibilità di
provare la fantastica esperienza della vendem-
mia , attività legata all’autunno.
La vite e le sue parole. Attività realizzata dai
bambini gialli di 5 anni.
Sequenza temporale dell’attività dall’uva al vi-
no.
Pagina 45
BIANCANEVE E I SETTE NANI
Sez. C
Il calendario è una attività quotidiana che si incentra sul concetto di tempo sotto diverse sfaccettatu-
re. C’è il “tempo letterario”, dato dall’uso di una filastrocca divisa in sequenze per quanti sono i
giorni della settimana. C’è il “tempo metereologico“ dato dall’osservazione dalla finestra delle con-
dizioni atmosferiche. C’è il tempo “naturale” dato dal susseguirsi dei giorni, dei mesi e delle stagio-
ni. Il calendario si svolge tutti i giorni attraverso l’agire di tutti i bambini.
I bimbi gialli di cinque anni compilano ogni giorno il proprio calendario imparando così non solo a
registrare i numeri, le condizioni atmosferiche ma anche a collocare tali dati all’interno di una tabel-
la.
Ogni mese memorizzano una strofa di una filastrocca dei mesi e individuano le rime .
La commissione Giornalino
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