Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con...

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“…Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione! Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, far- si piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi per non ferirli.” Janusz Korczack …ECCOCI QUA CON UNA NUOVA EDIZIONE DEL GIORNALINO! Anche quest’anno i bambini del nostro circolo hanno iniziato a muovere i loro primi passi verso mete vicine e lontane. Qui concretizzate le loro pic- cole e grandi conquiste! Sommario: Editoriale 2 Scuola, Città, Uni- versità 3 Salute 5 Uscite didattiche 7 I libri e la fantasia 19 Innovazione 23 Didattica 26 Infanzia Marconi 34 Ex-Eti 37 Capuozzo 38 Salvo D’Acquisto 43 Bertotti 44 Giornalino scolastico Edizione 2018-2019 n. 12

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“…Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione! Poi aggiungete:

perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, far-

si piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto

di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi,

allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi per non ferirli.”

Janusz Korczack

…ECCOCI QUA CON UNA NUOVA EDIZIONE DEL GIORNALINO! Anche quest’anno i bambini del nostro circolo hanno iniziato a muovere i loro primi passi verso mete vicine e lontane. Qui concretizzate le loro pic-cole e grandi conquiste!

Sommario:

Editoriale 2

Scuola, Città, Uni-

versità

3

Salute 5

Uscite didattiche 7

I libri e la fantasia 19

Innovazione 23

Didattica 26

Infanzia

Marconi 34

Ex-Eti 37

Capuozzo 38

Salvo D’Acquisto 43

Bertotti 44

Giornalino scolastico

Edizione 2018-2019

n. 12

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Pagina 2 Editoriale

di Bruna Marocco

Dirigente Scolastico

Mi piace iniziare l’editoriale di questa nuova edizione del giornalino 2018/19 con una poesia di Paulo Coelho, scritta a Buenos Aires nell’agosto del 2000:

Ho sempre creduto che le trasformazioni Profonde, sia nell’essere umano che nella Società avvengano in periodi di tempo Estremamente ridotti. Quando meno ce lo aspettiamo la vita ci Pone davanti una sfida per provare il Nostro coraggio e la nostra volontà di Cambiamento. In quel momento non serve fingere che Non stia accadendo nulla, o scusarsi Dicendo che non siamo ancora pronti. La sfida non attende. La vita non guarda indietro.

In questo numero troverete notizie di molti eventi e di iniziative che s’inseriscono in quel significativo percorso intrapreso di cambiamento ed innovazione.

Qualcuno potrà domandarsi: che bisogno c’è di cambiare e di innovare?

La risposta la troviamo nei versi di Coelho o semplicemente guardandoci attorno: negli ultimi tempi, infatti, ci è stato richiesto di adeguarci a nuove tecnologie, ad utilizzarle e, possiamo dire, che esse hanno cambiato, a volte in modo radicale, le nostre consuetudini; siamo stati costretti a modificare alcuni nostri comportamenti poiché il cambiamento sociale procede in maniera rapidissima e non consente i tempi necessari per riflettere.

A livello di scuola affrontare un cammino nuovo può generare uno stato di ansia, tuttavia, proprio quell’itinerario ci può condurre a conseguire nuovi traguardi, a scoprire in noi attitudini e possibilità che non pensavamo di possedere. Il cambia-mento, se determinato da consapevoli percorsi di crescita, sicuramente faticosi, ma altrettanto proficui, è sempre un arricchimento in quel cammino che ciascuno di noi intraprende per divenire adulto e, da adulto, per continuare ad apprendere.

L’apertura della scuola nei confronti delle più recenti acquisizioni didattico- peda-gogiche evidenzia una filosofia che si concretizza in un progetto di scuola attenta alle innovazioni, aperta alle sollecitazioni che provengono , ad esempio dall’Uni-versità , quest’anno dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo che ci ha proposto il progetto “Riconnessioni”, e ancora dalla Rete per la qualità SIRQ che ci ha permesso di ottenere , attraverso l’autovalutazione di istituto moni-torata da soggetti esterni, il Marchio Saperi.

La finalità che ci poniamo come istituzione scolastica è di rendere fruibile un’of-ferta formativa ampia ed articolata, attenta ai bisogni degli alunni, che devono di-venire protagonisti del loro apprendimento, acquisendo una consapevolezza che li sosterrà in tutto l’iter formativo, nelle diverse fasi della vita.

Con questo auspicio vi lascio alla lettura del nostro giornalino, formulando a tutti voi sinceri auguri per le imminenti festività.

Il Dirigente scolastico

Bruna Marocco

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La Direzione Didattica CTI G. Marconi lunedì 26 ottobre 2018 ha par-tecipato all’inaugura-zione del nuovo inse-diamento a Collegno della Facoltà di Scien-ze della Formazione Primaria. Numerosi alunni e genitori hanno colorato la mattinata con balli e applausi per l’arrivo di 200 matrico-le. Perché è stata scelta la nostra Direzione a rap-presentare la scuola accanto all’Università?

Con il Decreto dell’Uf-ficio Scolastico Regio-nale per il Piemonte del 2 Luglio 2014, il nostro Istituto – “G. Marconi” di Collegno è stato individuato qua-le CTI - (Centro Terri-toriale per l’Inclusio-ne), riconoscendo la centralità dell’azione della nostra scuola nell’ambito dell’inclu-sione e nella ricerca didattica. Il rilancio degli inter-venti di formazione e sperimentazione e la

diffusione delle buone pratiche didattiche, hanno caratterizzato negli ultimi anni l’atti-vità della nostra Dire-zione Didattica, come scuola delle nuove “sperimentazioni didat-tiche”. La centralità sull’inclusione, la col-laborazione con l’Uffi-cio Scolastico Regio-nale e l’Università de-gli Studi di Torino – Dipartimento di Filoso-fia e Scienze dell’Edu-cazione, ha permesso di avviare dall’anno

scuola si ripongono le nostre migliori aspetta-tive; a Collegno ne ar-riveranno negli anni a venire quasi 1500 di futuri professionisti, forse, tra questi, molti dei nostri piccoli stu-denti.

volta avvenivano le atrocità del passato del vecchio manicomio, ora arrivino i futuri professionisti di un mondo migliore – sot-tolineato dal Sindaco Francesco Casciano e dagli interventi fatti dai nostri alunni sul palco accanto al Rettore dell’Università degli Studi di Torino. Nella

Stefano Colombi Ref. Del CTI G. Marconi Collegno Coll. Vicario

nomia di servizi per la famiglia, basata sulla conoscenza e innova-zione. Il nostro Circolo - pronto a nuove speri-mentazioni con la Città di Collegno, sosterran-no l’arrivo delle matri-cole per l’anno accade-mico 2018-2019 pronte a seguire le lezioni a Collegno a partire da ottobre - per poi ag-

giungere il secondo e terzo anno entro il gen-naio dell’anno succes-sivo. Questo grazie al bando Periferie, vinto anche da Collegno, permettendo la riquali-fica di sedi abbandona-te e di difficile riutiliz-zo. Una riqualifica non solo fisica ma anche morale.

È importante collegare il fatto che laddove una

scolastico 2011/12 - un percorso di ricerca e formazione collegiale innovativo nell’ambito della robotica educati-va; nella prospettiva di occupare persone in nuove funzioni educati-ve, che serviranno a sostenere i bisogni del-le nuove famiglie e le richieste di una scuola più attenta alla ricerca territoriale, ad un’eco-

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“Il nostro Circolo - pronto a nuove sperimenta- zioni con la Città di Collegno”

UNITI PER UNITO

INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO CTI MARCONI E UNIVERSITA’ DEGLI

STUDI DI TORINO - SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

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La Facoltà di Scien-ze della Formazio-ne, per il primo an-no ha sede a Colle-gno; l'inaugurazione dell'anno accademi-co è stata accompa-gnata dalla presenza di molti alunni delle scuole della città.

Anche la classe quinta della scuola Leumann ha dato il benvenuto agli stu-denti “grandi”, che

saranno i futuri in-segnanti. Il motto della giornata era “UNITI PER UNI TO. “

A volte è facile es-sere uniti, in un giorno speciale, per raggiungere uno scopo comune; non è altrettanto sempli-ce essere uniti nella vita di tutti i giorni. Noi compagni ab-biamo discusso un

po' chiedendoci cosa significa, per noi, essere uniti. Alla fine le nostre idee non era-no poi così diverse tra loro. . . Eccone alcune:

Stare uniti è stare insieme, non lascia-re nessuno da solo.

Uniti significa esse-re un gruppo, con persone che si aiu-

Uniti è lavorare in-sieme, è andare d’accordo.

Uniti significa re-stare insieme quan-do si gioca, ma an-che aiutarsi nei mo-menti di difficoltà e di tristezza.

Uniti significa esse-re insieme e volersi

bene, aiutando chi ne ha bisogno.

Uniti è stare insie-me, per superare le difficoltà, per rial-zarsi davanti a tut-to, perché insieme si può fare tutto.

Insomma. . . l'unio-ne fa la forza!

tano, un gruppo di amici.

Uniti vuol dire gio-care insieme, condi-videre.

Uniti significa stare insieme, giocare in-sieme, ma anche im-pegnarsi insieme.

Uniti significa col-laborare, per stare tranquilli.

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“Dalla voce

dei

bambini…”

UNITI PER UNITO. . . uniti per crescere

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Proprio così! Giovedì 12 ottobre alla Lavan-deria a Vapore di Col-legno, alla presenza di varie associazioni, del Sindaco dott. France-sco Casciano, del Di-rettore Generale dell’ASL TO3 dott. Flavio Boraso e di tut-to lo Staff di VIVA, il Circolo Marconi ha ricevuto il premio spe-ciale per essere stata la prima scuola sul terri-torio ad aderire al pro-getto “VIVA IN PIAZ-ZA” e a sensibilizzare

circa 850 alunni coin-volgendoli in tutte le iniziative inerenti alla rianimazione cardio-polmonare e alla defi-brillazione precoce. Anche quest’anno la partecipazione alla ma-nifestazione VIVA di giovedì 18 ottobre ha riscosso molto succes-so: come accade da ben quattro anni, nell’area antistante il supermercato PAM, si è svolta una colorata e vivace kermesse. La piazza pullulava di

bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata e il ballo Hip Hop, e di “strumenti di lavoro”, sono stati spiegati ai bambini e ai ragazzi, tramite vere e proprie simulazioni, non solo il funzionamento dei si-stemi dedicati alla sicu-rezza e ai soccorsi, ma anche l’importanza di saper intervenire cor-

UNA SCUOLA ATTENTA ALLA SALUTE

alla simulazione di un

salvataggio alpino, e

a Fenestrelle nella

cornice storica

del Forte.

Maria Bisanti Referente del progetto “Promozione e educa-zione alla salute”

rettamente e con la massima tempestività. Interessante e coinvol-gente è stata la dimo-strazione con i cani addestrati, grazie agli agenti cinofili della guardia di Finanza.

Anche quest’anno per

noi “EVVIVA” pro-

seguirà ancora una

volta a Sestriere, do-

ve potremo assistere

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Molteplici progetti realizzati con la collaborazione di medici specialisti e operatori sanitari dell’ ASL TO3 e poi…

tante “Viva”: dalla piazza colorata di Collegno alla neve di Sestriere.

Entusiasmo, collaborazione e impegno, oggi premiati!

Salute

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Il 27 ottobre 2017 arri-vava a Collegno la fa-miglia Saad, che trami-te i Corridoi Umanitari è riuscita a fuggire dal-la Siria. Grazie ad un progetto di accoglienza voluto e portato avanti da La Fabbrica della Pace, di cui fanno par-te anche alcune ex in-segnanti del Circolo Marconi, questa fami-glia è stata finora so-stenuta con i contributi provenienti da autotas-sazioni e dal sostegno di volontari. Anche il

nostro circolo ha con-tribuito con una inizia-tiva di solidarietà che ha visto coinvolti tutti i plessi della primaria e dell'infanzia. Dopo un anno la famiglia Saad ha voluto ringraziare tutti coloro che li stan-no sostenendo organiz-zando appunto la Festa dell'Accoglienza. Silvia, alunna della Marconi racconta: “Venerdì 16 novembre sono andata all'orato-rio della parrocchia di San Lorenzo per parte-

cipare alla festa orga-nizzata dalla famiglia siriana. Questa fami-glia è scappata dalla guerra ed è arrivata a Collegno un anno fa dove ha trovato tanta ospitalità e tanti amici. Durante la festa loro ci hanno voluto rin-graziare con una dolce merenda, poi hanno raccontato sia la loro vita in Siria sia la loro vita qui attraverso dei video e delle foto. Alla fine abbiamo fatto un girotondo e cantato

Festa dell'accoglienza

P a c e è …

Pace è sentirsi liberi, dare e ricevere affetto, stare con coloro a cui si vuol bene.

Pace è avere dei momenti solo per se stessi, rilassarsi, osservando e ascoltando la natura, so-gnare, anche ad occhi aperti.

Pace è rispettare le diversità degli altri, saper ascoltare e andare d’accordo con tutti, riuscire a perdonare e a chiedere scusa.

I bambini della IV B Marconi

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“Pace è

sentirsi liberi,

dare e

ricevere

affetto”

tutti insieme delle can-zoni.” Un bel momento di amicizia per stare bene insieme.

Salute

Anche quest’anno il Circolo Marconi, grazie

alla preziosa collaborazione della dottoressa

Maria Laura Scaglia, offre un servizio di

ascolto: “Lo sportello pediatrico” in cui le

insegnanti e le famiglie possono confrontarsi

con una figura professionale sulle difficoltà di

inserimento o di comportamento dei bambini.

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Martedi’13 novembre noi della I A Leumann siamo andati in gita a Giaveno, al rifugio La

Madlena. Abbiamo fatto una lunghissima passeggiata nel bosco. Tra i bellissimi colori dell’autunno abbiamo osservato gli alberi, le montagne e i funghi. Insieme abbiamo rac-colto tantissime casta-gne. Al rifugio, dopo il pranzo, abbiamo im-pastato la farina di castagna e cotto degli ottimi biscotti. La no-stra giornata si è con-clusa con una allegra e festosa castagnata.

festa e l’allegria ci

hanno arricchito la

mente.

Cosa ricordano i bim-

bi...

Sì perché la castagna è

frutto meraviglioso del

bosco, un tempo era

uno dei pochi alimenti

di sostentamento per la

gente di montagna. Un

“È abbastanza freddo,

questa mattina andia-

mo a castagne” dice

Matteo Cameli, ma

per noi della 1A oggi

13 novembre è una

giornata speciale…

I colori, i profumi e i

sapori dell’autunno ci

hanno accompagnato

per tutto il giorno. La

frutto semplice ma al-

trettanto ricco, sostan-

zioso. Negli inverni

lunghi e freddi, le ca-

stagne erano il cibo

principale, usato al

posto del grano e della

farina macinata. Utile

per ottenere la farina

La castagnata

UNA GIORNATA DAVVERO MAGICA…. TRA LE MONTAGNE DI GIAVENO… E LE CASTAGNE

(Gabriele)

Passeggiate e ricerche

nei boschi (Stefano)

Torte e biscottini

(Sofia)

Il calore del fuoco

(Luca)

Stare insieme ai miei

compagni (Thomas)

Scoprire nuovi sapori

(Patti)

Sapore e profumo

(Lorenzo)

Allegria, divertimento,

disegni, poesia (Sara)

Una parola col suono

difficile GN (Davide)

Difficile da scrivere e a

volte difficile da sbuc-

ciare (Edoardo)

Castagne e pensieri: la castagna è…

Un frutto buonissimo

(Edoardo)

La scusa per fare una

gita (Lorenzo)

Divertimento e allegria

(Martina)

Mangiare e stare insie-

me (Elisa)

Un modo per imparare

a cucinare (Rebecca)

Bollita, arrostita… ma

sempre buona (Kevin)

E’ profumo d’autunno

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“Un frutto buonissimo (Edoardo)” “La scusa per fare una gita (Lorenzo)” “Divertimento e allegria (Martina)”

Uscite didattiche

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da usare per produrre

pasta e dolci, arrostire

in padella oppure bol-

lito poi reso in salsa

da accompagnare con

formaggi e carne. Noi

abbiamo potuto osser-

vare, toccare, mangiare

e lavorare questo frutto

dell’autunno. Abbiamo

scoperto che le sue fo-

glie sono di colore ver-

de chiaro, un contrasto

perfetto con il marrone

scuro delle castagne

che sono coperte da un

guscio spinoso. Gli

alberi sono molto alti,

ma non c’è bisogno di

arrampicarsi. I frutti

cadono a terra e riman-

gono lì, pronti per es-

sere raccolti. Prima di

entrare nel bosco, la

nostra guida ha toccato

le radici di un grande

castagno… era il

“nonno castagno” e,

con il suo cuore e la

sua mente gli ha chie-

sto se potevamo entra-

re nel bosco. Nonno

castagno ha detto sì.

Martedì 16 ottobre 2018

Oggi siamo andati da Zuccarello. Prima di entrare nel laboratorio ci hanno fatto indossa-re un grembiule, dei copri-scarpe e una cuf-fia. Poi siamo entrati nel laboratorio dove c’erano dei rubinetti da cui colava cioccolato bianco, al latte ed ama-ro.

Dopo Lorenzo Zucca-rello ci ha fatto assag-

Da Zuccarello

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Per farcelo capire, ha fat-

to cadere alcune delle sue

foglie, e queste, dolce-

mente, si sono posate sul-

le nostre teste come per

farci una carezza…

Non lo dimenticheremo

mai!

giare le fave di cioc-colato che non sono per nulla dolci. Il signor Lorenzo poi ci ha dato una tovaglietta di carta forno per provare a scrivere con un co-netto pieno di cioc-colato amaro. Quan-do sbagliavamo la potevamo pulire con il dito, era proprio un bel modo di can-

cellare! Alla fine ci hanno dato un dischetto di cioccolato che abbia-mo disegnato con un conetto pieno di cioc-colato bianco. Ave-vamo anche dei cioc-colatini a forma di tartaruga e di farfalla

da incollare col cioc-colato. Il cioccolato avanzato nel conetto non lo abbiamo certo sprecato!!! Il signor Zuccarello ci ha regalato il dischet-to da portare a casa. E’ stata una “dolcissima” gita!

Uscite didattiche

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Giovedì 15 novembre siamo andati a Giaveno e abbiamo effettuato la nostra prima uscita di-dattica! Dopo una passeggiata nel bosco, abbiamo pranzato presso il rifu-gio la Madlena e ab-biamo fatto i biscotti con la farina di casta-gne. È stata una giornata intensa per tutti…ecco i ricordi più preziosi che sono tornati a casa con noi. Mi è piaciuto racco-

gliere da terra le ca-stagne...la terra era umida e con tante fo-glie. Ho conosciuto per la prima volta il bosco: mi hanno colpita i co-lori delle sue foglie. Ho finalmente raccolto le castagne che mi pia-ce molto mangiare! Abbiamo conosciuto nonno castagno, l’al-bero guardiano del bosco...con le castagne abbiamo cucinato dei buonissimi biscotti! È stato stupendo andare

a cercare le castagne: ho allenato la mia vista meglio di un falco! Ho visto cadere le fo-glie dagli alberi come fossero fiocchi di neve. Ho portato a casa i biscotti fatti da noi: mi hanno detto che erano squisiti. Nel rifugio in cui ab-biamo mangiato ho fatto il bis di pasta, in bianco e al pesto! È stato bello rompere il riccio con i piedi, così non mi sono punto le dita!!!

pranzo ho fatto una scorpacciata! La nostra guida ha chiesto il permesso a nonno castagno di en-trare nel bosco e lui ha detto sì!!! La cosa più bella per me è stata passare la giornata in compagnia dei miei compagni e delle buonissime casta-gne.

trasformato in avventu-rieri: è stata per me la prima volta! Nelle mie tasche ho rac-colto 4 castagne: il teso-ro che il bosco ci ha do-nato. Ho scoperto che in au-tunno il bosco si trasfor-ma: cadono le foglie e spuntano i funghetti. Io che sono un gran mangione ho trovato pa-ne per i miei denti: a

La prima A alla ricerca di castagne

Nel bosco c’erano mol-ti funghi… anche vele-nosi… alcuni erano raggruppati in fami-glie. Io ho visto un’ombra muoversi dentro la ta-na degli gnomi… sa-ranno mica stati lì den-tro? La maestra Giulietta ci ha insegnato tante cose che non sapevamo sul-la natura e sul bosco.

Io ho inventato un gio-co nel quale noi della prima eravamo i difen-sori del bosco. Io e le mie amiche ab-biamo dato la caccia ai funghi: ne abbiamo trovati tantissimi! Ho visto un’ombra cor-rere tra gli alberi… avrei voluto andarci vicino per scoprire se era uno “gnometto”. La nostra guida ci ha

Siamo andati alla ri-cerca della tana degli gnomi che abitano il bosco: è stato emozio-nante. Io ho mangiato due volte il creme cara-mel...era più buono di quello di mamma! Abbiamo fatto i biscotti con la farina di casta-gne: abbiamo usato tantissimi stampini di molte forme.

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“Dopo una

passeggiata nel

bosco, abbiamo

pranzato presso il

rifugio la madlena e

abbiamo fatto i

biscotti con la farina

di castagne.”

Uscite didattiche

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Dopo il pranzo (e un meritato momento di gioco libero…) siamo andati a lavarci bene bene le mani per-ché era giunta l’ora di rivestire i panni dei giovani pasticcieri!

Ognuno di noi ha avu-to la possibilità di im-pastare in una grande ciotola tutti gli ingre-dienti necessari per la realizzazione dei nostri fantastici biscotti. Quando l’impasto ha

assunto la forma di una specie di pallina, lo abbiamo stirato con il mattarello e attraverso l’uso di svariate formi-ne, abbiamo dato vita alle nostre fantasie cu-linarie…ed ecco appa-rire di fronte a noi una valanga di stelle, cuori, campanelle…e chi più ne ha, più ne metta! Cari amici…che profu-mino emanavano non possiamo neanche de-scrivervelo… roba da leccarsi i baffi!

“Merendiamo” tutti insieme coi biscotti di castagne!

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RICETTA DEI BISCOTTI CON LA FARINA DI CASTAGNE

INGREDIENTI

150 g di farina 00 70 g di farina di castagne 70 g di burro 70 g di zucchero 1 rosso d’uovo 1 cucchiaino di lievito Latte q. b.

PROCEDIMENTO

Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo tanto latte quanto basta per avere un impasto sodo tipo pasta frolla. Stendere con il mattarello la pasta dello spessore di circa mez-zo cm. Usare gli stampini per ritagliare i biscotti delle forme deside-rate. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 15 minuti.

Uscite didattiche

Siccome noi piccoli ci sentiamo molto gene rosi e dal momento che il natale si avvici-na…vogliamo condi-videre con voi la no-stra super ricetta dei biscotti con la farina di castagne…

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Tutti pronti ad as-saggiare! Le classi seconde hanno par-tecipato al Laborato-rio Cioccolato orga-nizzato dalla COOP nell’ambito delle proposte educative dirette al consumo consapevole in tema di scelte e di model-li. Il percorso ha previsto due incontri

con un esperto: il primo, in classe, fi-nalizzato ai diversi usi del cioccolato, e l’altro, svoltosi pres-so l’IperCoop di Collegno, legato a tematiche sull’origi-ne e sulla prepara-zione del cioccolato, a esperienze di spesa simulata per poi giungere al

“momento più dol-ce” cioè quello ri-volto alla degusta-zione dei tre princi-pali tipi di cioccola-to: al latte, bianco e fondente.

Progetto Sapere Coop

vità rientra nell’am-bito delle proposte educative finanziate dal Comune.

Un villaggio da leggere

Il 23 ottobre, in mat-tinata, ci siamo reca-ti alla Biblioteca Ci-vica di Collegno. Un viaggio fantastico tra libri, letture ani-mate, favole e fiabe iniziato in biblioteca e continuato in clas-se attraverso lo scambio dei libri fornitici in prestito (i Valigiotti). L’atti-

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“Un viaggio fantastico tra libri, letture animate, favole e fiabe.”

Uscite didattiche

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Il 14 e 15 novembre

noi prime della Marco-

ni e della Moglia sia-

mo andate in gita pres-

so il Polo Didattico

“La Madlena” di Gia-

veno. Durante la mat-

tinata abbiamo fatto

un’ escursione guidata

con Claudia e Giulietta

che ci ha permesso di

osservare da vicino la

pianta del castagno e il

suo habitat naturale.

Dopo aver giocato un

po' all’aperto osser-

vando le foglie e i me-

ravigliosi colori

dell’autunno, abbiamo

pranzato. Nel pomerig-

gio i bimbi (ma anche

le maestre!) si sono

cimentati nel laborato-

rio di cucina preparan-

do dei buonissimi bi-

scotti fatti con la farina

di castagne; mentre i

biscotti cuocevano,

abbiamo fatto merenda

con le castagne raccol-

te durante la mattinata!

Abbastanza stanchi ma

felici siamo poi risaliti

sul pullman che ci ha

riportato a scuola cari-

chi di entusiasmo per

questa prima esperien-

za insieme.

1°A Moglia e1°A /

1° B / 1° C Marconi

Il rumore delle foglie (Bianca Simone N Simone V Pietro Federica Samuele Gabriele Alessandra Noemi) Il sapore delle castagne (Matteo) Ho visto le foglie cadere (Carlotta) L’ odore di umido (Elena) L’ odore delle castagne (Giulia Cristiano) La pioggia di foglie (Ginevra Luca Lorenzo) Il vecchio castagno (Greta) Il rumore dei ricci quando li calpestavo (Mattia) I molti colori (Eduard) L ‘odore di foglie umide (Alessia) Le castagne (Emma) Il gusto delle castagne (Sibilla)

Dura e buona ( Matteo Giulia ) Dura e succosa ( Bianca ) Dura come il cocco ( Elena Federica Samuele Alessia Alessandra Lorenzo Emma Mattia Ginevra ) Dura e dolce ( Noemi Luca ) Salata (Carlotta )

Succosa

La nostra gita nel bosco

Pagina 12

( Pietro Greta Simone V) Aspra (Cristiano ) Buona (Eduard Simone N.) Buona e dura (Sibilla Gabriele )

Uscite didattiche

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Quest’anno noi mae-

stre di seconda abbia-

mo scelto alcune attivi-

tà dall’ offerta formati-

va territoriale alle quali

partecipare con i bam-

bini della classe.

Nel mese di novembre

siamo stati alla Biblio-

teca civica di Colle-

gno. Questa attività è

stata scelta perché an-

dava incontro a molte-

plici finalità educative.

In primo luogo perché

ora i nostri allievi stan-

no diventando lettori

efficaci e possono av-

venturarsi nella lettura

di un libro e viaggiare

con la fantasia.

In secondo luogo per-

ché si sta approfonden-

do la differenza tra

spazi pubblici e spazi

privati, e così abbiamo

approfittato dell’occa-

sione di conoscere un

importante spazio pub-

blico.

E, infine, perché per

formare i cittadini di

domani è importante

conoscere i palazzi co-

munali, e abbiamo de-

ciso di farlo partendo

dall’ ottica dei bambini

e visitando luoghi dove

si possono fare molte

attività ludiche come la

tadino e abbiamo fatto

tre fermate.

Dopo, quando siamo

arrivati, abbiamo fatto

merenda e siamo entra-

ti in biblioteca e due

signore bravissime ci

hanno letto tre libri. A

Samuele, Luca, Davi-

de, Elisabetta, Gabrie-

le R. e piaciuto molto

“Attenti alle ragazze”.

state bravissime.

AURORA, KATHERI-

NE, GABRIELE SA,

TOMMASO, GRA-

BRIELE SE, MARCO.

Martedì 13 novembre

2018 siamo andati al

villaggio Leumann per

conoscere la biblioteca

di Collegno. Per arri-

varci abbiamo cammi-

nato un po’ e poi siamo

saliti sull’ autobus cit-

NEL MONDO DEI LIBRI

Ci é piaciuto molto il

libro “Attenti alle ra-

gazze”! Poi abbiamo

fatto un gioco, di cui

Thomas ha letto le re-

gole: dovevamo legge-

re a turno un pezzetti-

no di una fiaba e indo-

vinare quale tra i tre

titoli scritti era la ri-

sposta giusta. Infine

abbiamo giocato anco-

ra un pochino.

lettura animata di fia-

be. Attività non solo

aperta alle scuole, ma

anche alle famiglie,

come c’è stato illustra-

to dalle gentili persone

che ci hanno accolto.

Tornati in classe abbia-mo deciso di racconta-re per iscritto questa esperienza:

Martedì 13 novembre

siamo andati alla Bi-

blioteca di Collegno.

Pagina 13

ALEXANDRA, ALES-

SIA A. THOMAS,

EMANUELE, FILIP-

PO

Martedì 13 novembre

siamo stati al Villag-

gio Leumann. Ci han-

no raccontato delle

bellissime storie:

“Biancaneve e i 77

nani”, “Il bosco ad-

dormentato” e

“Attenti alle ragazze”.

La storia preferita di

Katherine, Gabriele

Sa., Gabriele Se. Tom-

maso D. è stata

“Biancaneve e i 77

nani” mentre quella di

Marco e di Aurora è

“Attenti alle ragazze”.

Le signore che ci han-

no raccontato le storie

si chiamavano Giorgi-

na e Daniela e sono

SAMUELE, DAVIDE,

ELISABETTA, GIOR-

GIA, LUCA, GA-

BRIELE R.

Martedì siamo andati

in pullman al Villag-

gio Leumann e ci sia-

mo davvero divertiti!!

Alcune signore ci

hanno letto tre storie:

la prima era

“Biancaneve e i 7

nani” e abbiamo

ascoltato anche

“Attenti alle ragaz-

ze” e “Il bosco in-

cantato”.

Abbiamo anche letto

i libri della biblioteca

e ci sono piaciuti tan-

tissimo.

RACHELE, MIRKO,

TOMMASO F. ALES-

SIA S. ELIDE

Uscite didattiche

Page 14: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Le nostre maestre ci

hanno portato a visitare

la biblioteca civica di

Collegno e lì abbiamo

conosciuto due anima-

trici-attrici: Daniela e

Giorgina. Animatrici

perché hanno accom-

pagnato la nostra clas-

se, 2 A Marconi, alla

scoperta della sala let-

tura per i bambini e a

vedere i libri. Attrici

perché ci hanno letto

due fiabe e facevano

distinguere i personag-

gi cambiando le voci. I

due libri letti si intito-

lano “Biancaneve e i

77 nani” e “Attenti alle

ragazze”. Erano le fia-

be di Biancaneve e

Cappuccetto Rosso

raccontate in modo di-

verso e divertente. In-

fatti Biancaneve vive-

va con 77 nani ed era

sempre stanchissima

perché doveva prepara-

re 77 colazioni e alla

sera spazzolare 77 bar-

be; così ritorna dalla

strega e chiede due me-

le avvelenate per ad-

dormentarsi e poter

finalmente dormire a

lungo. Cappuccetto

Rosso invece non ne

vuole sapere di farsi

mangiare dal lupo e gli

combina molti scherzi

e alla fine il lupo vola

via perché ha tanti pal-

loncini legati alla coda.

Noi ci siamo fatti un

sacco di risate! Dopo

queste belle letture,

Daniela e Giorgina ci

Fiabe e valigiotti

hanno dato un quiz sul-

le fiabe e noi, divisi in

gruppi, abbiamo indo-

vinato i titoli. In biblio-

teca c’erano tantissimi

libri, noi ne abbiamo

scelto uno per ognuno

e li abbiamo portati a

scuola nel famoso

“valigiotto” cioè un

borsone nero. Noi

consigliamo a tutti i

bambini di andare alla

biblioteca civica e di

diventare grandi lettori.

Pagina 14

Erano le fiabe di Biancaneve e Cappuccetto Rosso raccontate in modo diverso e divertente.

Uscite didattiche

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Pa

TRA I PAESAGGI DELLA GAM

Giovedì abbiamo raggiunto la

GAM, la Galleria di Arte Moder-

na di Torino e abbiamo iniziato la

nostra visita della galleria che

ospita la collezione permanente,

dedicata ai paesaggi dipinti tra

l’800 e i primi del 900.

I quadri anche di grandi dimensio-

ni, sembravano veri, come se stes-

simo guardando i paesaggi dalle

finestre attraverso le quali vedeva-

mo il mondo. I pittori hanno

“catturato” le forme, i colori, le

luci, dandoci l’impressione di es-

sere proprio lì davanti al mare, al

lago alle montagne durante il tem-

porale, o in quella stagione oppure

all’alba o al tramonto.

Abbiamo provato grande ammi-

razione per questi artisti e du-

rante il laboratorio che è seguito

alla visita, abbiamo provato a

dipingere i paesaggi che abbia-

mo visto, con pennelli ed acqua-

relli seguendo i suggerimenti

della nostra guida che ci ha fatto

scoprire la tecnica per essere dei

piccoli artisti.

Come lo scorso anno al museo

d’arte contemporanea al Castel-

lo di Rivoli, quest’anno la visita

alla GAM è stata bellissima!

La 3B - “ F.lli Cervi”

“Un’esperienza

alla scoperta di

spazi e colori

nell’arte

moderna”

Uscite didattiche

Page 16: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Le uscite didattiche sul

territorio, programmate

dal nostro Circolo,

nascono da una finalità

ben precisa:-

EDUCARE AL

BELLO-Inteso come

educare il modo di

guardare e di prestare

ascolto alle armonie e

disarmonie nella realtà

circostante e

promuovere una

crescente sensibilità

che permetta di

cogliere il senso più

vero e profondo degli

esseri e delle cose.

Attraverso la

conoscenza del

patrimonio si possono

migliorare le proprie

strutture osservative

attraverso i sensi, vie

d’accesso al mondo

esterno come a quello

interiore. Di seguito le

considerazioni, a

domande stimolo, di

Sofia, alunna della

classe terza del plesso

Cervi, sull’uscita

didattica alla Galleria

d’Arte Moderna e

contemporanea della

città di Torino.D - La

nostra visita alla GAM

è iniziata dal 2° piano,

in cui sono esposti i

quadri dell’Ottocento.

Ci siamo fermati ad

analizzare un quadro di

Giovanni De

Gubernatis, il

paesaggio illustra la

Sacra di San Michele.

R - C’erano molte

sfumature fatte con gli

una ragazza con i

capelli rossicci vestita

di bianco che era su

una carrozza, con due

cavalli neri. Poi

ancora c’era un

laghetto, un mare e

una cascata ed infine

un faraglione sul

mare che sembrava un

elefante. D - In una sala dalle

di Ulisse.

R - Intanto era un

paesaggio

immaginario. Per

farlo gli ci sono voluti

circa tre anni! Era

bellissimo ed era

anche il mio preferito.

Sopra la montagna

c’era un tempio, poi

c’erano due signore

con due cani, poi c’era

pareti verde acqua

erano esposti i quadri

di Antonio Fontanesi,

abbiamo notato che

benché fossero dipinti

con la stessa tecnica,

olio su tela, erano

diversi da quelli di

D’Azeglio. Il

paesaggio intitolato

“Sole calante sulla

palude” ci ha permesso

E ADESSO VIENE IL BELLO!

R - C’erano due

uomini, uno dovevi

avere proprio un

occhio allenato

all’osservazione per

vederlo, ma l’hanno

visto quasi tutti.

L’altro era

“quasissimo”

invisibile, ma alla fine

sono riuscita a

vederlo.

D - Percorrendo le

numerose sale del

piano ci siamo fermati

in quella dedicata a

Massimo d’Azeglio,

illustre personaggio,

caro a Torino, abbiamo

scoperto così che

amava anche la pittura

e uno dei suoi quadri ci

ha aiutato a capire

come si realizza una

pittura ad olio. Il

paesaggio che ha

destato tutta la nostra

ammirazione è stato

quello ispirato

dall’Odissea, la storia

acquarelli e le

sfumature partivano

dalla Sacra di San

Michele.

D - In un’altra saletta

vicino ad un tavolo

d’epoca e ad una

scultura, abbiamo

ammirato un quadro di

Giovanni Pietro

Bagatti, sulla tela ad

olio era raffigurato un

paesaggio su diversi

piani prospettici, dove

la natura sovrasta

l’uomo.

Pagina 16

“L’altro era

quasissimo

invisibile, ma

alla fine sono

riuscita a

vederlo.”

Uscite didattiche

Page 17: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

di fare questa

distinzione.

R - Allora quel

quadro intanto non

l’ha dipinto nel suo

studio, ma l’ha fatto

all’aperto. L’ha fatto

di fretta perché

essendo all’aperto il

sole stava

tramontando e quindi

lui l’ha fatto di fretta,

e talmente l’ha fatto di

fretta che non gli

bastava il colore

quindi, addirittura, ha

usato il retro del

pennello.

D - La gigantesca tela

raffigurante il

paesaggio di un fiordo

norvegese ci ha

permesso di fare

ulteriori riflessioni

sulla differenza tra

pittura all’aria aperta,

dal vivo e pittura in

studio.

R - Nel penultimo

quadro c’erano delle

montagne che

sembravano

tridimensionali, ma

solo se le guardavi da

lontano e c’erano tre

uomini che andavano

in barche diverse e, se

guardavi bene, c’era

una mini barchetta

che faceva fumo.

D - Di fronte alla tela

di Giuseppe Pellizza

quadro. Io ho fatto un

quadro con il mare e

il sole in alto che ho

chiamato “L’acqua e

il cielo”. L’ho

chiamato così proprio

perché nel mio quadro

c’è acqua e cielo. È

stata una giornata

bellissima e anche

molto faticosa.

La 3A - “ F.lli Cervi”

perché l’ha fatto con

la tecnica del

divisionismo e poi la

cornice l’ha fatta da

solo e sembrava vera.

Il maestro diceva che

sembravamo noi

perché nel disegno

c’era una pecora che

andava avanti e tutte

le altre pecore la

seguivano. Come noi

quando dobbiamo

andare in bagno, uno

ci va e poi tutti ci

devono andare.

Comunque i colori

erano bellissimi e i

riflessi sull’acqua cosi

talmente belli e

sbrilluccicanti, tutto

meraviglioso e

bellissimo. Poi alla

fine abbiamo fatto un

laboratorio e ognuno

di noi ha fatto un

da Volpendo intitolata

“Lo specchio della vita

(e ciò che l’una fa le

altre fanno)” abbiamo

capito il significato e

ammirato la tecnica

del divisionismo.

R - Per realizzare

questo quadro,

Giuseppe Pellizza, ha

impiegato quasi dieci

anni, una pazzia! Ci

credo che ci ha messo

quasi dieci anni

Pagina 17

“Per attirare

l'attenzione del

lettore, inserire qui

un richiamo o una

frase tratta dal

testo.”

Uscite didattiche

Page 18: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Quante aspettative ave-vamo noi alunni della 4^A "Moglia" prima di partire per Genova! E nessuna è stata disatte-sa. Ci aspettavamo di vedere delfini, stelle marine, polpi e squali, anche se alcuni di noi di questi ultimi erano un po' timorosi per via dei loro occhi un po' inquietanti. Il 26 ottobre, una volta dentro l'Acquario, la bravissima biologa che ci faceva da guida, ci ha fatto conoscere mol-

ti aspetti della vita del-le creature marine che abitano i mari e i fiumi della Terra. Appena entrati ci siamo soffer-mati davanti alla Grot-ta delle Murene: una vasca cilindrica alta circa 6 metri! Mentre osservavamo i pesci all'interno, abbiamo assistito al pasto degli scorfani. In modo par-ticolare abbiamo poi apprezzato i delfini, dei quali abbiamo an-che ammirato le loro acrobazie, e le razze

nella vasca tattile, che abbiamo potuto acca-rezzare. Alcune però non volevano essere disturbate e non si sono avvicinate a noi. Anche la Baia degli Squali ci ha molto impressiona-to, perché pesci sega e squali nuotavano insie-me e alla fine non ne abbiamo avuto paura, anzi erano divertenti. Simpaticissimi si sono rivelati i lamantini, ce n'erano tre, il piccolo e suoi genitori: assomi-gliano a delle foche,

Le meraviglie dell’acquario di Genova

mette di misurare la salinità dell'acqua. Infi-ne abbiamo effettuato l'analisi di due vasche, all'interno delle quali si trovavano pesci, cro-stacei, vegetali e con-chiglie: c'era persino un rombo che si mime-tizzava nella sabbia. In conclusione è stata

una gita davvero inte-

ressante, il viaggio è

stato lungo, ma ne è

valsa la pena. Siamo

tornati a casa stanchi,

ma molto entusiasti.

ma in realtà sono mammiferi d'acqua dolce e il loro "parente terrestre" più prossimo è l'elefante! Verso la fine del percorso ab-biamo ammirato le me-duse: coloratissime. Nel pomeriggio ci aspettava il laboratorio "Scienziati per caso": è stato molto interessan-te usare il salinometro, uno strumento che per-

Pagina 18

Uscite didattiche

Simpaticissimi si

sono rivelati i

lamantini, ce

n'erano tre, il

piccolo e suoi

genitori

Verso la fine

del percorso

abbiamo

ammirato le

meduse:

coloratissime.

Page 19: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

#IO LEGGO PERCHÉ

Pagina 19

La scuola Moglia ha

partecipato all’ evento

“Io leggo perché”:

un’importante iniziativa

per la raccolta di libri

volta all’ arricchimento

del patrimonio librario

della nostra biblioteca.

Nella settimana dal 20

al 28 ottobre, per ogni

libro acquistato, le case

editrici ne hanno rega-

lato uno raddoppiando

quindi il numero di

volumi regalati alla bi-

blioteca. Per promuovere

l’iniziativa e per sensibi-

lizzare gli alunni e le fa-

miglie le classi hanno la-

vorato sulla motivazione

alla lettura (perché leg-

go?) creando sia a scuola

sia in libreria dei cartello-

ni esemplificativi.

“Un bambino che

legge sarà un

adulto che

pensa”

I libri e la fantasia

Page 20: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

La classe prima della scuola Moglia ha inau-gurato l'apertura an-nuale della nostra bi-blioteca con una lettura animata del li-bro “La storia del bru-co e della farfalla”: una favola sulla deter-minazione e sulla ca-pacità di non arrender-si mai. Il racconto vi-sto alla lim é stato poi concretizzato attraver-so la costruzione del simpatico protagoni-sta: un bruco multico-lore che simboleggia il

coraggio dei bambini in questa nuova avven-tura nella scuola pri-maria. Nelle settimane suc-cessive gli alunni han-no riguardato la favola ed estratto alcune im-magini dal cartone ani-mato e verbalizzato sulla lim; in seguito hanno ricostruito la favola sul quaderno con l’aiuto di illustra-zioni da colorare.

ANIMAZIONE ALLA LETTURA

Pagina 20 I libri e la fantasia

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Nell’ambito dei Pro-getti Biblioteca è stata allestita, in collabora-

zione con la Libreria Diorama Kids, la con-sueta mostra del libro

“Un libro per Natale” che si è svolta dal 12 al 23 novembre presso la

biblioteca della Scuola Marconi. Questa iniziativa, che

si ripete ormai da tanti anni, mette a disposi-zione degli alunni una

grande varietà di libri

adatti alle diverse fasce d’età: opere di narrati-va, storia, scienze, in

lingua straniera, fumet-ti, libri creativi e di gioco, ma soprattutto

novità editoriali. Tutti i bambini, a turno con la loro classe ac-

compagnati da un inse-gnante, possono visita-re la mostra (secondo

un calendario prestabi-lito) e decidere di com-perare i libri che più

gradiscono (scelta poi

validata dai genitori in un secondo momento). La visita permette loro

di sfogliare direttamen-te i libri, avvicinarsi e appassionarsi al mondo

della lettura!! È, inoltre, possibile usufruire di una consu-

lenza valida e costante da parte di una libraia specializzata in lettera-

tura per ragazzi, che pratica uno sconto del 10% su ogni libro e dà

un buono sconto alla

“Un libro per Natale” – La mostra del libro

fornire un supporto importante durante lo smontaggio e la chiu-

sura, quando ormai i riflettori si spengono... È un grande lavoro di

squadra, portato avanti con impegno, serietà e tanto entusiasmo!

scuola per tenere ag-giornata la nostra bi-blioteca...

Nella settimana che precede la mostra, le volontarie della biblio-

teca si dedicano all’or-ganizzazione prestando aiuto nelle varie fasi:

allestire gli ambienti, presiedere la scelta, compilare gli elenchi e

le schede, ma anche

Pagina 21

“La visita permette

loro di sfogliare

direttamente i libri,

avvicinarsi e

appassionarsi al

mondo della lettura!!

I libri e la fantasia

Page 22: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

I bambini della classe

V scuola Moglia han-

no coinvolto tutte le

classi del plesso ad una

simpatica votazione!

Durante l’estate gli

alunni hanno letto vari

generi letterari e all’i-

nizio dell’anno hanno

trasformato il loro li-

bro in una “Locandina

da film” attraverso un

accattivante cartellone

costruito in gruppo. In

biblioteca sono stati

invitati tutti gli alunni

che dopo aver ammira-

to tutti i cartelloni han-

no poi dovuto sceglie-

re e “acquistare” sim-

bolicamente il biglietto

del film preferito. In

seguito ci siamo diver-

titi a costruire un podio

delle nostre letture

estive come gradimen-

to di tutta la scuola!

Classe V Moglia

lettura le insegnanti

hanno fatto illustrare

su un cartellone i mo-

menti più significativi

del libro commentan-

doli con l’autrice.

L’ incontro è stato

molto interessante per-

ché l’autrice ha simpa-

ticamente fatto riflette-

re i bambini sull’ im-

portanza della lettura e

dell’amore per essa,

così come per gli ani-

mali, protagonisti della

storia.

Classe 5B Marconi

Il giorno 17 ottobre, le

classi quinte della

Marconi e Moglia han-

no partecipato ad un

incontro con la scrittri-

ce Margherita Oggero.

L’evento è iniziato all’

interno del “progetto

lettura” intrapreso nel-

la classe terza . In vista

di questo evento i

bambini hanno letto il

libro “L’ amico di

Mizù” che racconta

una storia avvincente e

ricca di suspance. A

completamento della

Compito di realtà

Incontro con la scrittrice Margherita

Pagina 22

“Gli alunni hanno

trasformato il loro

libro in una locandina

da film”

I libri e la fantasia

Page 23: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Nel mese di giugno

2018 ha preso il via nel

nostro Istituto

“Riconnessioni. Edu-

cazione al futuro”, un

Progetto sostenuto dal-

la Compagnia San Pao-

lo.

INNOVAZIONE, IN-

CLUSIONE SOCIA-

LE, CONNETTIVI-

TÀ sono gli obiettivi

fondamentali. Portare

una didattica innovati-

va nelle scuole prima-

rie, formare una nuova

generazione di inse-

gnanti e di cittadini

consapevoli della pro-

pria identità digitale, in

grado di usare il web

come strumento di in-

clusione. È il più gran-

de progetto di innova-

zione infrastrutturale e

didattica nella scuola

pubblica italiana e con-

sentirà di portare la

fibra ottica a 10 giga in

tutte le scuole di Tori-

no e della cintura, ele-

mentari e medie com-

prese, puntando così

sull'innovazione didat-

tica e sulla formazione

dei docenti. Nel mese

di luglio si è concluso

il primo ciclo di forma-

zione di dodici inse-

gnanti del nostro Cir-

colo, nel mese di set-

tembre-ottobre si sono

conclusi i successivi

con altri otto insegnan-

ti. Tra i temi, l’uso del-

le nuove tecnologie per

includere chi è affetto

Mblock e di alcuni

dispositivi di roboti-

ca educativa, quali

Beebot, mBot e ozo-

Bot.

Giubergia Barbara

Figura Strumentale

Innovazione Digitale

“Cittadini del mondo”.

Sviluppo nel gruppo

classe la cooperazione

e la partecipazione.

Essere Digitali: cono-

scenza delle oppor-

tunità e rischi del

mondo Digitale.

Pensiero Computa-

zionale: utilizzo dei

software Scratch e

Innovazine

Riconnessioni. Educazione al futuro

diventati formatori dei

docenti del Circolo svi-

luppando attività didat-

tiche nelle classi di

scuola primaria.

I laboratori sono i se-

guenti:

Creazione contenuti

digitali : dal gioco in-

terattivo all’App, dal

video alla Stop Mo-

tion, diventare autori di

prodotti digitali.

Laboratorio riconnes-

sioni: autovalutazione

delle competenze digi-

tali dei docenti e degli

alunni dell’Istituto .

Sviluppo e condivisio-

ne di competenze di

didattica innovativa e

digitale.

Didattica innovativa e

inclusione: guida per

gli alunni per divenire

da disabilità o chi ha

difficoltà nella lingua.

Un altro filone è l’edu-

cazione alla cittadinan-

za digitale, da questio-

ni legate alla privacy e

la sicurezza dei dati,

fino alla lotta al cyber-

bullismo e la verifica

delle fonti in tempi di

fake news. Nel corrente

anno scolastico gli in-

segnanti formati sono

Pagina 23

“Formare una

nuova

generazione di

insegnanti e di

cittadini

consapevoli della

propria identità

digitale.”

Innovazione

Page 24: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Quest’anno

con alcuni insegnanti

della scuola ho parteci-

pato ad un corso di

formazione promosso

dalla Fondazione San

Paolo di Torino, in cui

mi hanno insegnato

come utilizzare i nuovi

strumenti come app,

libri digitali, siti inter-

net nella didattica.

Moltissimi gli spunti

su cui lavorare, ma

utilissime anche le in-

formazioni che ho ri-

cevuto e che ora condi-

viderò con voi.

Negli ultimi anni l’uso

dei contenuti digitali

(foto, video, brani mu-

sicali) ha subito una

profonda trasformazio-

ne: noi consumatori di

contenuti siamo passati

da un ruolo passivo a

un ruolo produttivo;

siamo diventati autori

di BLOG, di siti di

contenuti condivisi

come WIKIPEDIA…

pubblichiamo su You

Tube i nostri video,

oppure creiamo CD

Rom con colonne so-

nore per i nostri alun-

ni, libri interattivi. Nel

fare ciò spesso usiamo

foto e materiali scari-

cati da internet.

In particolare, noi inse-

gnanti produciamo vi-

deo utilizzando le mu-

siche che piacciono ai

nostri ragazzi, aggiun-

gendo immagini scari-

cate, canzoni del rap-

Creazione di contenuti digitali

musica, vi consiglio di

cercarla e scaricarla su

questi siti dove si tro-

vano immagini e musi-

che libere da diritti

d’autore. Sarà molto

difficile trovare la can-

zone in cima alle clas-

sifiche, ma almeno non

rischiamo di commet-

tere reati!!!!!!

https://www.creativecommons.it

https://creativecommons.org

https://www.europeana.eu/portal/en

http://freemusicarchive.org/maintenance.html

Daniela Pelassa

della gita, quello dei

cinque anni passati

insieme, cartoni ani-

mati etc. utilizzando

materiali scaricati da

internet dobbiamo sta-

re attenti e controllare

le nostre fonti!!!

Il modo più semplice

per trovare immagini

da utilizzare libera-

mente è il seguente:

per quanto riguarda la

Pagina 24

per di turno...

Spesso i file che tro-

viamo sono protetti

dal copyright o dirit-

to d’autore. Se agia-

mo da fruitori: ascol-

tiamo musica, guar-

diamo video, li proiet-

tiamo sulla Lim per i

nostri alunni, non ab-

biamo bisogno di con-

trollare i vari diritti.

Quando invece voglia-

mo creare dei prodotti

digitali nostri: il video

Innovazione

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Attraverso la formazione di “Riconnessioni e In-clusione”, è stato molto utile, oltre che divertente, utilizzare un sito di giochi didattici, “ Baby Flash”, usando la Lim. Su questo sito ci sono le varie disci-pline, la classe ha lavora-to su Italiano. I giochi

sono istruttivi e divertenti e ci sono serviti per con-solidare e migliorare il loro lessico. La classe ha partecipato molto e si è divertita. La classe 2 A, Moglia.

Giochi interattivi

Pagina 25

La classe ha partecipato molto e si è divertita.

Innovazione

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Quest'anno noi bambi-ni della 3°A abbiamo cominciato a conosce-re meglio l'Inghilterra e le sue usanze. Sicco-me la nostra maestra doveva andare a Lon-dra, per cominciare, ci ha fatto organizzare il suo viaggio. Abbiamo dovuto sce-gliere i diversi mezzi di trasporto, il luogo in cui avrebbe alloggiato, i posti più belli da visi-tare e naturalmente, siccome è una mangio-na, il cibo caratteristi-co che avrebbe dovuto

assaggiare! Per fare questo abbiamo visto video e fotografie alla Lim e consultato parti-colari cartine e dé-pliant. Ci siamo anche occu-pati di preparare alla maestra una lista con le cose necessarie da portare in valigia. In-somma, abbiamo pen-sato veramente a tut-to!! Una volta organizzato tutto, la maestra ci ha divisi in gruppi e abbiamo realizzato dei

A trip in London

Pagina 26 Didattica

cartelloni a tema (passaporto, monumenti, valigia, beauty case, cibo e feste). Facendo questa atti-vità ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo imparato molte parole nuove e scoperto molte cose interessanti.

Classe 3A Marconi

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Con lo studio dei Gre-

ci, ci siamo soffermati

sull’arte greca, in parti-

colare sugli stili dori-

co, ionico e corinzio

che hanno caratterizza-

to la forma dei capitelli

dei tempi greci.

Ci è piaciuto di più

quello corinzio, per la

ricchezza e l’originali-

tà delle sue forme, a tal

punto che abbiamo de-

ciso di crearne uno noi,

con la nostra creatività,

a mano libera, pur ri-

spettando i canoni

dell’arte greca.

Il risultato? Eccolo…!

Un incontro di forme e

colori.

La classe 5C Marconi

la materia: solido, li-

quido e gassoso. I

bambini hanno accetta-

to con entusiasmo l’at-

tività e sono stati coin-

volti utilizzando vari

oggetti: palloncini, pla-

stilina, colori, elastici,

riso farina, ecc. formu-

lando ipotesi e ripor-

tando i risultati in una

tabella. A completa-

mento dell’attività, gli

alunni hanno illustrato

su un cartellone i mo-

Il giorno il 22/10/2018,

la classe 3B della Mar-

coni insieme alle inse-

gnanti con l’ausilio di

un esperto Prof.ssa De-

bora Fabbri, si sono

cimentati in “Piccoli

scienziati in viaggio

con le molecole”. Il

laboratorio si è tenuto

nell’aula di scienze.

Gli alunni attraverso i

vari esperimenti hanno

analizzato gli stati del-

menti più significativi

del laboratorio. Le in-

segnanti visto l’esito

positivo dell’attività si

ripropongono di svol-

gere altri laboratori in

modo da far sviluppare

ancor di più lo spirito

di cooperazione e d’in-

tegrazione, punti di

forza indispensabili

alla formazione educa-

tiva e didattica dell’a-

lunno.

Creo il “mio capitello”

Scienziati per un giorno

Pagina 27

“Un

incontro di

forme e

colori.”

Didattica

Page 28: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Le terze della scuola Marconi e Moglia han-no fatto un’esperienza particolare: sono stati protagonisti di uno scavo archeologico. Eccone un piccolo re-soconto redatto dagli alunni della classe 3ª del plesso Moglia!

Giovedì 15 novembre

2018, prima dell'ora

del pranzo, in classe è

arrivata una lettera per

noi. Un nostro ammi-

ratore, tanto più ar-

cheologo di professio-

ne, ci ha informato che

nella scuola Marconi

c’era un terreno inte-

ressante per uno scavo.

Nel pomeriggio perciò,

armati di palette e

spazzolini per ripulire

eventuali reperti ritro-

vati, ci siamo recati

con le nostre maestre

nel giardino della

scuola Marconi. Lì ab-

biamo trovato un terre-

no in cui c’erano già i

picchetti che definiva-

no i settori di lavoro. A

quel punto abbiamo

messo numeri e lettere

dell’alfabeto per creare

il reticolo di lavoro. La

maestra Erica ci ha

diviso in gruppi e ogni

squadra aveva un fo-

glio su cui annotare i

ritrovamenti. Così è

iniziata la nostra av-

ventura: abbiamo ini-

ziato a scavare nella

terra e abbiamo comin-

ciato a trovare alcuni

reperti! Che emozione!

Scavo archeologico

cocci di vasi. Successi-

vamente ogni gruppo

ha compilato una sche-

da riassuntiva. Ci sia-

mo divertiti molto tutti

insieme ed è stata pro-

prio una bellissima

esperienza!

3ª MOGLIA

Ogni

squadra ha lavo-

rato insieme con tanto

entusiasmo, infatti ab-

biamo scoperto e poi

pulito i reperti con i

nostri spazzolini. Una

volta tornati a scuola

ogni gruppo ha fatto

vedere ai compagni i

reperti trovati: ci sono

stati ritrovamenti di

ossi, monete, conchi-

glie, pietre con sopra

pitture rupestri, lance e

Pagina 28 Didattica

Page 29: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Ogni giorno noi bimbi

della 2A scuola

“Cervi”, impariamo

alcune parole che pos-

siamo tradurre utiliz-

zando le nostre mani

anziché la nostra voce.

Tra di noi c’è un com-

pagno che parla la

LINGUA DEI SEGNI

(LIS).

Tutti i giorni troviamo

l’occasione di imparare

frasi nuove e termini

come i saluti, il nome

dei cibi e delle bevan-

de che ci vengono ser-

viti a pranzo, il nome

dei colori e degli ani-

mali e tanto altro anco-

ra…

Vogliamo mostrarvi

alcuni esempi:

PROVACI ANCHE

TU!!!

ultilizzati due semplici

materiali: dei cartonci-

ni di diversi colori e

dei bastoncini del gela-

to. Con i cartoncini

colorati sono stati crea-

ti cinque differenti

ventagli, ognuno fina-

lizzato a riprodurre

l’ampiezza di uno spe-

cifico angolo: acuto,

retto, ottuso, piatto e

Le classi quinte della

scuola primaria Cervi

hanno realizzato un

cartellone sugli angoli

con lo scopo di memo-

rizzare più facilmente

la loro classificazione

rappresentandone gra-

ficamente le diverse

ampiezze.

Per la produzione del

cartellone sono stati

giro; i bastoncini, inve-

ce, sono stati utilizzati

per rappresentare le

due semirette.

L’idea da cui è nata la

realizzazione di questo

cartellone è che attra-

verso la manipolazione

di oggetti concreti sia

più facile per l’alunno

comprendere concetti

geometrici astratti.

Che divertente comunicare con le mani!

Gli angoli

Pagina 29

“Le nostre

mani anziché

la nostra

voce.”

Didattica

Page 30: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Le classi quinte della

scuola Cervi hanno

studiato i pianeti e il

Sistema Solare.

È stato realizzato un

progetto che ha previ-

sto la costruzione di un

modellino in scala del

Sistema Solare.

A tale scopo sono stati

utilizzati materiali di

recupero e materiali

specifici. Per collegar-

ci poi al capitolo

sull’energia elettrica,

abbiamo deciso di in-

serire all’interno della

sfera solare una lampa-

dina che collegheremo

ad una pila per illumi-

narla.

Classi VA – VB

zione di acqua e gesso scagliola. I bambini

hanno potuto osservare dopo qualche minu-

to che il gesso si era indurito e toccare con

mano il loro fossile!

In occasione dello stu-

dio dei fossili, i bambi-

ni della classe 3° della

scuola Leumann si so-

no trasformati in pic-

coli paleontologi. Cia-

scun bambino dappri-

ma ha realizzato il cal-

co di una conchiglia

con la pasta di sale e

successivamente lo ha

riempito con una solu-

Il nostro sistema solare

Creiamo un fossile!

Pagina 30

“Pianeti

e il

Sistema

Solare”

Didattica

Page 31: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Quest'anno noi bambi-

ni della classe 4^ della

scuola Leumann, ini-

zieremo una corrispon-

denza con dei nostri

coetanei australiani.

Quando la nostra mae-

stra Linda ci ha dato

questa notizia, ci siamo

emozionati e spaventa-

ti tantissimo: emozio-

nati perché conoscere

persone nuove è sem-

pre una gioia, spaven-

tati perché dobbiamo

scrivere in inglese a

persone che non cono-

sciamo ed è una cosa

che non abbiamo mai

fatto.

Lo scopo di questo

progetto è quello di

fare pratica con la

scrittura della lingua

italiana per i bambini

australiani ed inglese

per noi italiani... Dato

che l'anno scolastico

australiano ha tempi

differenti dal nostro,

dobbiamo scrivere e

riceveremo le risposte

in periodi ben precisi,

infatti tra qualche gior-

no riceveremo un pac-

co dall'Australia con le

lettere indirizzate alla

nostra classe e a gen-

naio ognuno scriverà la

propria lettera di pre-

sentazione da inviare in

Australia.

e industriali e, so-prattutto, la scuola omonima, che fa parte del Circolo di-dattico Marconi. Nel villaggio c'è un eco-museo, che racconta la storia straordina-ria di questo luogo, gestito dalla “Associazione Ami-ci della scuola Leu-

Il Villaggio Leu-mann è un'importan-te testimonianza sto-rica ed artistica per la città di Collegno, ma è anche una zona residenziale viva ed abitata, nella quale sono presenti la chiesa, l'ufficio po-stale, la biblioteca, attività commerciali

mann”, che organiz-za visite guidate per adulti e ragazzi e propone molte altre iniziative nella sua sede, proprio accan-to alla scuola. Come spesso accade que-sto piccolo mondo antico, è poco cono-sciuto da chi vive nei dintorni, oppure

Pen Pal AUS meets ITA

Villaggio Leumann. . . una storia che continua. Uno spettacolo per non dimenticare.

Skype o addirittura or-

ganizzando un incontro

"faccia a fac-

cia" (sarebbe fantasti-

co!!!). Stiamo facendo

un'esperienza bellissi-

ma, siamo davvero fe-

lici!!!

È molto emozionante attendere queste lettere

perché non vediamo l'ora di saperne di più sugli

stili di vita australiani, nel frattempo insieme

alla maestra guarderemo il sito della scuola au-

straliana per poter conoscere abitudini e attività

svolte dai bambini. Speriamo di riuscire a cono-

scere meglio gli australiani utilizzando anche

Pagina 31

Stiamo

facendo

un'esperienza

bellissima,

siamo

davvero

felici!!!

Didattica

Page 32: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

lo vede tutti i giorni percorrendo il corso Francia.

Un'occasione piace-vole, interessante ed anche commovente per scoprire il valo-re culturale e sociale del villaggio, è stata offerta dalla rappre-sentazione di uno spettacolo teatrale, ideato per un pub-blico adulto, ma ora rivisto ed adattato

per i bambini delle classi quarta e quin-ta della scuola pri-maria. La “prima” è andata in scena l'8 novembre, presso il teatro Arpino, alla presenza delle classi quarta e quinta delle scuole Leumann e Moglia; nel corso dell'anno sono pre-viste altre tre repli-che. Lo spettacolo-racconto si compo-ne di narrazioni, in-

terviste ai testimoni nel tempo, immagi-ni, foto d'epoca, vi-deo, intervallati da canti presentati dal vivo dal gruppo mu-sicale “AMICIINCORO” di cui fanno parte anche ex maestri, che hanno insegnato nelle scuole colle-gnesi per molti anni. Ad ogni bambino è stato consegnato un opuscolo contenente

e nelle sue vie albe-rate. Nella nostra società la vita, le famiglie, la scuola, il lavoro, sono in rapida evoluzione; anche il villaggio Leumann, guarda al futuro, rimanendo però testimone di una storia da tutela-re.

creazioni, che ver-ranno esposte nel mese di maggio, quando sarà allestita una mostra in occa-sione della giornata dedicata alla tradi-zionale “Estemporanea di pittura” che si svol-ge ogni anno nella piazza del Villaggio

Una storia che con-tinua. . .

Sul palcoscenico sono passati fram-menti della grande storia, della storia locale, della vita quotidiana delle fa-miglie che abitava-no il villaggio, dei valori morali e so-ciali di un'epoca passata, ma sui qua-li fonda le radici la società attuale. Per i

bambini forse non tutto era immediata-mente comprensibi-le, ma l'emozione, il valore della memo-ria sociale, la forza della solidarietà che lo spettacolo ha evocato, li hanno coinvolti e incurio-siti. Le classi sono state invitate a rea-lizzare delle loro

i testi e la presenta-zione dei canti. Ogni classe ha ricevuto in omaggio una chia-vetta USB, con nu-merosi contenuti sui quali riflettere e la-vorare a scuola ed un libretto donato dalla “Associazione Amici della scuola Leu-mann”, che racconta la vita del villaggio, vista con gli occhi di un bambino.

Pagina 32

“Il villaggio

Leumann tra

passato e

presente”

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Già si percepisce. È

nell'aria. Strade illumi-

nate, case addobbate a

festa e una frizzante

euforia che invade dai

più grandi ai più picci-

ni. Ebbene sì, ormai ci

siamo: il Natale è alle

porte!!

Ovviamente anche noi

del Circolo Marconi ci

stiamo preparando per

il periodo più magico

dell’anno e

“condivisione” e

“generosità” sono le

nostre parole d'ordine.

Come ogni anno, infat-

ti, un gruppo di inse-

gnanti si riunisce una

volta alla settimana nei

mesi di ottobre e no-

vembre per preparare e

confezionare fantasti-

che creazioni che ser-

viranno ad allestire il

Mercatino di Natale.

È questo un momento

per condividere del

tempo con i colleghi e

allo stesso tempo con-

tribuire alla realizza-

zione di iniziative e

progetti finanziati con

il ricavato delle vendite

del Mercatino.

Anche in questo caso

risulterà fondamentale

il supporto delle fami-

glie, che, di buon cuo-

re, acquisteranno i ma-

nufatti, aiutando così i

nostri bambini e la no-

stra scuola.

Buon Natale a tutti!!

Il Mercatino di Natale

Pagina 33

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Raccontare ai bambini “Il Tem-po” non è cosa semplice, essendo

questo un concetto astratto, quindi si rende necessario concretiz-zarlo e in che modo? Per concretizzare me-glio l'idea del Tempo, occorre dare ai bambi-ni dei riferimenti al vissuto personale scan-dendo le azioni che si svolgono durante la giornata, ossia, dare significato a tutto ciò che i bambini fanno...il

trascorrere del tempo va declinato in modo personalizzato alla giornata del singolo bambino, raccontando il tempo del riposo, il tempo del pranzo, il tempo del gioco...il tempo per ogni azione. Queste attività vengo-no rappresentate su una linea del tempo in mo-do tale da definire la sequenzialità delle azioni, conferirne una durata, una ciclicità ed una quantificazione. E' importante lasciare ai

Alla domanda: “Quali attività ricordi/ti è piaciuta di più?” i bambini della sezione dei Ra-nocchi e della sezione dei Dra-ghetti hanno risposto così: NINA: Io mi ricordo che mi è piaciuta informatica perché mi piaceva tanto scrivere il mio nome al computer e mi è pia-ciuta l'uscita quando siamo usciti sul palco e abbiamo visto i cani di salvataggio e mi è pia-ciuto fare il percorso. VIOLA: mi è piaciuto fare ginnastica perché abbiamo camminato in punta, abbiamo camminato con i talloni, abbia-

mo corso e mi è piaciuta l'uscita sul palco perché c'erano i cani di salvataggio e i padroni. ILARIA: mi ricordo l'uscita sul palco perché abbiamo anche ballato, mi è piaciuto fare il bal-letto dove c'erano i bambini grandi, poi mi piace fare infor-matica e musica perché ballia-mo. LORENZO L.: mi piace fare ginnastica e mi ricordo l'uscita al parco perché abbiamo gioca-to. FRANCESCO: mi ricordo che in palestra Claudia ci ha fatto fare la strada con i tappetini e

bambini del “tempo vuoto” da gestire a loro piacimento, per favori-re lo sviluppo della creatività e delle capa-cità organizzative e rievocare le azioni pas-sate per consolidare il concetto di passato, presente, futuro. Da qui nasce l'idea di fare un VIAGGIO NEL PASSATO ricor-dando le attività e gli eventi che finora sono stati realizzati dall'ini-zio dell'anno e intervi-stiamo i bambini.

“L’idea del

Tempo tramite

riferimenti al

vissuto

personale “

Scuola dell’Infanzia Pagina 33

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Claudia quando ci schiacciava la testa per andare avanti, quando ci schiacciava la schiena per andare indietro, quando ci toccava la spalla per andare di qua e l'altra spalla per andare di là, poi mi è pia-ciuto fare anche il laboratorio di Natale perché abbiamo pit-turato le mollette. BEATRICE: Mi piace pale-stra perché mi è piaciuto quan-do ci toccava la testa, la spalla e la schiena, poi mi ricordo informatica perché ho scritto il mio nome e l'uscita che mi è piaciuta di più è quando siamo andati sul palco perché ci guardavano tutti. GIULIA: mi è piaciuto fare informatica perché maestra Claudia dopo quando non c'è

più tempo ha detto che se chiudeva-mo il lavoro poi andava via e quindi dopo dovevamo rifarlo daccapo e

quindi l'abbiamo stampato, per-ché scrivo al computer e mi pia-ciuta musica perché facciamo tanti balletti e mi è piaciuta l'usci-ta al parco perché siamo andati a giocare al castello. EVELYN: mi è piaciuta la musi-ca e il computer perché abbiamo scritto il mio nome. VALENTINA: mi ricordo musi-ca perché balliamo e facciamo il gioco del bruco col telo, mi è pia-ciuto pitturare. ESTER: mi è piaciuto tanto fare ginnastica perché abbiamo gioca-to con i tappetini, quelli con i bu-chi e quando ci toccava dietro andavamo dietro e quando ci toc-cava la spalla di qua andavamo di qua e quando ci toccava di là an-davamo di là e quando ci toccava la testa andavamo avanti e mi

lupo mangia frutta e il gioco del ca-pitano e anche mi piace fare la zucca di halloween con il naso fatto di pe-ra, con il cappello fatto di uva e pure gli occhi di castagna e anche i funghi che c'erano sopra e sotto. EMILY: mi piace fare informatica perché si scrive il nome e mi piace pitturare e musica perché facciamo i ballettini poi l'uscita del palco mi è piaciuta. LORENZO BP: mi è piaciuto fare informatica perché mi piace usare il computer perché si possono fare tan-te cose: scrivere poi giocare ai vi-deogiochi e anche altre cose, mi pia-ce musica perché mi piace cantare, poi ballare poi fare dei giochi poi mi è piaciuta l'uscita dove c'erano i cani di salvataggio. EDOARDO T.: mi è piaciuto fare informatica perché Claudia ci aveva detto che con i grandi poi si poteva giocare qualche volta sul computer e quindi quando ci farà giocare col

computer ci dovremo diverti-re, poi mi piace andare in pa-lestra perché Claudia ci fa fare le gare e mi è piaciuto di più del gioco del robottino quello là con i tappetini e quando con maestra Alessia che abbiamo fatto il percorso del robottino e delle uscite mi è piaciuta quella là in piazza del Pam perché sono salito sul palco, ho parlato e poi siamo andati a vedere i carabinieri, abbiamo visto anche la guardia foresta-le e siamo andati anche a bal-lare un pochino. GABRIELE: mi è piaciuto il computer perché Claudia ci ha raccontato che c'era il mouse, la tastiera, lo schermo, il com-puter e la cassa e mi è piaciuto andare in palestra e fare musi-ca e al computer mi è piaciuto scrivere il mio nome e mi è piaciuto fare ginnastica perché

piace pitturare e mi piace scri-vere sul computer perché ho imparato a scrivere il mio no-me e poi non c'era più tempo e quindi poi maestra Claudia ha detto che non c'era più tempo e quindi se chiudevamo il computer il lavoro andava via e quindi l'abbiamo stampato, poi mi ha piaciuto l'uscita del palco perché c'erano i cani di salvataggio poi mi ha piaciuto vedere i cani che andavano sotto i tubi e poi mi ha piaciu-to vedere i dottori che stavano provando le cose che stavano usando e che ci facevano ve-dere. SIMONE: mi piace tutto quanto, mi piace fare musica perché balliamo, cantiamo, mi piace fare ginnastica perché mi piace fare quello dei tappe-tini che era il percorso e pure che abbiamo fatto il gioco di

Pagina 34

Page 36: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

avevamo fatto il gioco del robot che ci toccava la schiena e andare un passo di dietro, se ci toccava la spalla andavo di là, se ci toccava l'altra si andava dall'altra e mi piaceva l'uscita della piazza e quella del parco perché avevamo guardato tutti i bambini, poi siamo andati dai signori da quelli che ci facevano fare i pesci poi c'eravamo andati al parco della Certosa poi quando Claudia ci ha dato il bi-scotto, ci eravamo seduti in panchina e ci ha dato il succo di frutta nel bicchiere rosa e poi ci ha fatto giocare sul ca-stello. EDOARDO B.: mi è piaciuto fare informatica perché mi piaceva scrivere ogni volta il mio nome e poi mi è piaciu-to la domanda che mi ha fatto Claudia che si può giocare anche con i videogiochi, non ci sono attività che non mi piacciono perché mi piacciono tutte, mi piace musica per-ché alcune volte balliamo, ci divertiamo e mi piace il la-boratorio creativo con Claudia perché mi piace anche fare i lavoretti di Natale in particolare che stavamo facendo degli alberelli e poi alla maestra Claudia le è venuta un'i-dea che anziché attaccare gli alberelli al bicchierino ab-biamo dipinto delle mollette e delle uscite mi è piaciuto quando sono venuti i piccoli l primo giorno a salutarci, quelli che non c'erano l'anno scorso, quando i grandi era-

no già andati via e mi è piaciuto perché poi la mae-stra Claudia ha detto: “Questi saranno i nostri bam-bini nuovi” quando la maestra Claudia ci aveva det-to che sceglievamo un compagno dei piccoli io ho scelto subito Marco perché ero curioso di vedere come si comportava.

Pagina 35

Page 37: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Orologi, cartelloni, calen-

dari, registrazioni e verba-

lizzazioni… della giornata

scolastica sono la nostra

routine quotidiana e aiuta-

no i bambini alla costruzio-

ne dei propri sistemi di ri-

ferimento rendendoli consape-

voli dello scorrere del tempo,

incentivandone l'autostima, la

sicurezza e la consapevolezza

di sé e dell'ambiente circostan-

te.

Per ogni momento, attività, gio-co…diamo un tempo, ma la no-stra idea è anche quella di “perdere tempo” per fermarci

all'ascolto ed all'osservazione dei bambini, partecipando ai loro momenti di gioco, ricchi di

espressioni e di emozioni.

IL TEMPO PASSA….

“L’idea è anche

quella di perdere

tempo per fermarci

Pagina 36

Page 38: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

Nella scuola d’infanzia molte atti-

vità proposte sono finalizzate alla

conoscenza dei concetti di “tempo”

per le molteplici valenze che que-

sto argomento assume nella vita di

ogni persona a partire dai primi

anni di vita.

PERCEPIRE E MISURARE IL

TEMPO

La dimensione del tempo, come

quella dello spazio, nella società di

oggi è stravolta dalla modalità e

dalla velocità con cui i mass media

diffondono le informazioni. La

quasi simultaneità dei fatti immer-

ge i bambini esclusivamente

nell’immediatezza del presente e

non permette loro di instaurare un

INSEGNARE IL TEMPO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Sez. A

corretto e solido rapporto fra il

passato, il presente e il futuro.

Sul piano didattico occorre tener

conto di tutto questo e dar vita ad

una serie di esperienze che guida-

no il bambino a percepire/

scoprire/conoscere il tempo su

dimensioni e piani diversi:

- La dimensione del loro vissuto,

della loro storia personale, poiché

le connessioni con e fra le espe-

rienze reali di vita aiuta la com-

prensione “dell’essere e del fare”

in rapporto ai tempi propri e degli

altri.

-La dimensione logica e conse-

quenziale di eventi e storie, che

porta a collocare le esperienze

nella categoria del tempo

per ordinarle e sistemarle;

aiuta i bambini a rappresen-

tare la realtà con coerenza e

con l’uso di parole che col-

legano le azioni al tempo e a

dare una sistemazione logica

ai fatti (fenomeni, eventi,

storie, fiabe, racconti).

IL CALENDARIO DELLA

SETTIMANA CON LA FI-

LASTROCCA

-La dimensione psicologica,

legata alle dinamiche affetti-

ve che conducono a percepi-

re il passato come memoria

(di esperienze, sensazioni,

percezioni, contatti moltepli-

ci con gli oggetti e la realtà) e il

futuro come attesa, aspettativa,

anticipazione;

-La dimensione misurabile, con

strumenti quali il calendario fa-

cilmente leggibili e la successiva

rappresentazione con segni con-

venzionali, concordati da tutti.

In relazione alle diverse dimen-

sioni del tempo si possono pro-

gettare percorsi e interventi che

conducono i bambini a lavorare

su piste diverse:

• Appello: ogni mattina, do-

po l’ingresso, si procede

all’appello. Ogni bambino

viene identificato con un

contrassegno (il nome scritto

su un cartellino con o senza

fotografia) che va posto su

un tabellone. Si registrano

così le presenze, utilizzando

le relazioni fra bambino e

contrassegno (nome o imma-

gine sul cartellino), fra il

contrassegno e lo spazio sul

tabellone. Si può quindi pro-

cedere al confronto quantita-

Pagina 37

Page 39: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

tivo fra presenze e assenze.

Se i bambini sono in grado di

contare, l’operazione è molto

semplice.

• Calendario degli incarichi:

se di fianco al tabellone

dell’appello sistemiamo il

calendario settimanale e gior-

naliero degli incarichi, i bam-

bini compiono altre relazioni:

bambino- incarico, incarico-

simbolo, schede, tabelle e pe-

riodicamente vengono invitati

a leggere e interpretare il ta-

bellone compiendo azioni di

relazione (tutti i giorni, qual-

che volta, ecc.)

• I tempi della natura: con

l’osservazione, rilevazione,

documentazione delle modifi-

cazioni dell’ambiente (cicli

stagionali…), delle piante,

dell’abbigliamento, delle abi-

tudini, dei fenomeni at-

mosferici.Il calendario della

sezione è stato progettato in-

sieme ai bambini per registra-

re la vita di sezione da tener

aggiornato con la segnalazio-

ne di eventi e vicende:

“Percepire

e misurare

il tempo”

1. Il passare dei giorni, dei

mesi, delle stagioni

2. le condizioni meteorolo-

giche

3. le assenze e le presenze

dei bambini

4. i turni e gli incarichi

funzionali

5. anniversari, compleanni,

avvenimenti speciali.

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Page 40: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

I bambini dell’ultimo anno di scuola

controllano che tempo fa e lo raffigu-

rano con la simbologia adeguata gior-

no per giorno, per tutto il mese.

RILEVAZIONI METEO DEL TEMPO

Sez. B

Pagina 39

Page 41: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

LA CICLICITÀ DEL TEMPO: LA SETTIMANA DI NONNA MARISA

Sez. C

I bambini della sezione C della scuola dell’Infanzia Capuozzo vi presentano la “Settimana di nonna

Marisa”, una simpatica filastrocca realizzata dai bimbi di cinque anni per scandire i giorni che passano

e la ciclicità del tempo, descrivendo le divertenti abitudini e avventure che nonna Marisa compie ogni

giorno.

Pagina 40

Page 42: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

La fiaba del brutto anatroccolo è stata l’elemento stimolo che ha permesso al gruppo di bambini di

cinque anni di riflettere, osservare, confrontare la loro crescita con quella dell’anatroccolo, confron-

tarsi tra di loro. In questo modo i bambini hanno avuto la possibilità di riflettere sul “Tempo della

Crescita”.

L’attività è stata svolta in collaborazione con una tirocinante universitaria.

IL TEMPO DELLA CRESCITA: LA STORIA DEL BRUTTO ANATROCCOLO

Sez. D

Pagina 41

Page 43: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

IL TEMPO DELL’...OLIO

Uscita nel quartiere con

tutti i bambini della scuo-

la ..ricerca sul territorio di

alcune piante di uli-

vo ..raccolta delle olive

per ricavare l’olio con il

piccolo frantoio...intanto il

nostro ulivo cresce...

Pagina 42

Page 44: Sommario -  · bambini da tre a dieci anni e di ragazzi delle scuole medie e superio-ri. Con l’ausilio di gio-chi e curiosità, come la “casa degli orrori”, l’arrampicata

COME VIENE VISSUTO IL TEMPO NELLA SEZIONE A DELLA SCUOLA BERTOTTI!!!

Sez. A

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UN TEMPO DA SCOPRIRE

Il progetto nasce con lo scopo di far percepire e conoscere ai bambini fenomeni e aspetti del mondo che li circonda, partendo dal concetto di tempo.

Generalmente i bambini sono catapultati nell’im-mediatezza del presente e non hanno ancora ma-turato un approccio soli-do per quanto concerne la distinzione tra passa-

to, presente e futu-ro. Per tale motivo è indispensabile offri-re, dal punto di vista didattico, gli stru-menti cognitivi per percepire, scoprire e conoscere il tempo in tutte le sue di-mensioni: la dimen-sione logica, la di-mensione psicologi-ca, la dimensione misurabile.

Un concetto complesso nella scuola dell’infan-zia che pertanto va af-frontato coinvolgendo i bambini in attività mo-torie e giochi, ricorren-do a materiale didattico strutturato e non, sussi-di informatici e soprat-tutto proponendo una didattica laboratoriale basata sulla problema-tizzazione e lavori in piccolo gruppo.

Il tempo reversibile che si ripete ciclicamen-

te, della giornata, dell’alternanza del giorno e

della notte, della settimana, dei mesi , delle

stagioni. Per rappresentare la ciclicità abbia-

mo utilizzato strumenti circolari, a forma di

orologio per permettere ai bambini di perce-

pire visivamente la ripetitività.

Sez. C

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ALTERNANZA DEL GIORNO E DELLA NOTTE

Questa attività è stata sviluppata con la rievocazione delle azioni che i bambini abitualmente com-

piono di giorno e di notte. È seguita una discussione sugli astri che si alternano nel darci la luce del

giorno e della notte: il Sole, la Luna e le Stelle.

L’alternanza del giorno/notte diventa per i più grandi un ritmo da rappresentare sul quaderno.

La vendemmia

A fine ottobre i bambini della scuola dell’infan-

zia BERTOTTI durante l’uscita al “Bim Bum

Bam Fantaparco” hanno avuto la possibilità di

provare la fantastica esperienza della vendem-

mia , attività legata all’autunno.

La vite e le sue parole. Attività realizzata dai

bambini gialli di 5 anni.

Sequenza temporale dell’attività dall’uva al vi-

no.

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BIANCANEVE E I SETTE NANI

Sez. C

Il calendario è una attività quotidiana che si incentra sul concetto di tempo sotto diverse sfaccettatu-

re. C’è il “tempo letterario”, dato dall’uso di una filastrocca divisa in sequenze per quanti sono i

giorni della settimana. C’è il “tempo metereologico“ dato dall’osservazione dalla finestra delle con-

dizioni atmosferiche. C’è il tempo “naturale” dato dal susseguirsi dei giorni, dei mesi e delle stagio-

ni. Il calendario si svolge tutti i giorni attraverso l’agire di tutti i bambini.

I bimbi gialli di cinque anni compilano ogni giorno il proprio calendario imparando così non solo a

registrare i numeri, le condizioni atmosferiche ma anche a collocare tali dati all’interno di una tabel-

la.

Ogni mese memorizzano una strofa di una filastrocca dei mesi e individuano le rime .

La commissione Giornalino

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