Social Learning per TIM 119 Consumer

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La mia esperienza in Campus, un complesso ambiente di social learning in continua evoluzione progettato per il 119 (servizio clienti di TIM). Una palestra comportamentale che ha reso meno ripida la strada che porta al sCRM. (ringraziamenti: Giacomo Mason, Leuca Allison, Gianluca Affinito, Michela Di Bitonto, Edoardo Paglialunga, Giuseppe De Nicolellis).

Transcript of Social Learning per TIM 119 Consumer

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Marco Lotito

Campus 2.0 Gestire un ambiente di social learning

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Regole per gestire una intranet molto «social» come Campus:

1. Progettare pensando sempre all’evoluzione

2. Sviluppare strategie di adozione da parte dell’utente

3. Dare un ritmo alla comunità

4. Raccontare la vita della comunità

5. Bilanciare pubblico e privato

6. Ascoltare, ascoltare, ascoltare

7. Monitorare e analizzare le attività degli utenti

8. Pensare a diversi livelli di partecipazione

9. Autopromozione: fare network, sempre!

10.La mia visione

11.Tentazioni pericolose (facebook, linkedin, etc)

http://www.intranetmanagement.it/2012/01/la-guida-online-per-gestire-comunita-di-pratica/

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Progettare pensando sempre all’evoluzione

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Nel giugno del 2008 siamo partiti dalla richiesta

di progettare un «Cruscotto Formativo», che

comprendeva le componenti di gestione degli

skill, autovalutazione degli utenti, produzione

e condivisione degli oggetti formativi.

Su questo cruscotto abbiamo innestato gli

strumenti di collaborazione.

2008: il passaggio dalla business community al social learning

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Abbiamo

costruito costantemente

insieme agli

utenti le soluzioni

che meglio ci

permettono di

“catturare

l’intelligenza

collettiva”

Il costruttivismo partecipato

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«Conoscere oggi significa essere connessi. (..) non possiamo più cercare di possedere

tutta la conoscenza necessaria personalmente. Dobbiamo custodirla nei nostri amici o

all’interno della tecnologia.» George Siemens

Il Social Learning è la declinazione dei principi del social business all’interno di quelle funzioni

aziendali che si occupano di formazione e gestione del personale

Il «Social learning»

Credits: The Social Entrerprise

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Lavorare «beta permanente» (e liberarsi dei kit di rilascio)

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Mostrare il dietro le quinte della Redazione

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Organizzare contenuti, identità, relazioni (Giacomo Mason docet)

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Sviluppare strategie di adozione da parte dell’utente

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• Lancio della versione beta con un sottoinsieme dei

dipendenti in modo da raccogliere i primi feed back

(ambiente di test)

• Campagna di comunicazione sugli altri canali

aziendali (messaggistica, gadgettistica, video su

web tv e wall displays).

• Raccolta feed back dagli early adopters

• Creazione di uno spazio di dialogo permanente con

gli utenti per raccogliere feed back e richieste

(Forum «Costruiamolo insieme»).

• Creazione di tutorial per spiegare le funzionalità

della intranet.

• Campagne di coinvolgimento (la prima è stata

quella sul nome del blog «Offerte commerciali»).

Se una intranet è .. social.. si vede già dal lancio

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Network personale: per seguire i propri contatti professionali

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Social Bookmarking: condividere i preferiti

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Le notifiche personalizzate per raggiungere chi non ha tempo

Gli accessi forse ne risentiranno: non preoccuparti di inseguire solo i grandi numeri.

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Q&A: il salvAgent

• perché chiedere qualcosa è

tecnicamente facile;

• perché le persone sono abituate

a chiedere qualcosa ai colleghi

• perché chiedere qualcosa o

dare una risposta è un’attività

che riconoscono e per cui

possiedono una

rappresentazione che può

essere portata online

• infine, perché l’atto di chiedere

qualcosa, o di rispondere a una

domanda di lavoro, non

è vissuto come una perdita di

tempo da nessuno, neanche

online

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Fare education con leggerezza: il lancio del motore di ricerca avanzato

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Leggerezza: la «faceletter»

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Inspessire la coda lunga cambiando il mix della REPUTATION

• Dimenticate le medie

• Abbassate la soglia tecnologica

• Allungate e inspessite la coda con la

reputation

• Gestite i champions

• Valutate complessità e facilità dei task

Visibilità e reputazione sono fattori

indispensabili per favorire la partecipazione

e fare emergere “il meglio”

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Gamification: medaglie e attestati per i più bravi e i più attivi

"l‟uso di meccaniche di gioco in ambienti non giocosi. Si arricchisce continuamente di nuovi

contributi e (..) assieme a quello della intranet in mobilità, sarà l‟argomento dominante nella

progettazione intranet dei prossimi due-tre anni.« (Giacomo Mason)

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Gamification: arrivano i «certificati VAS» nel profilo personale

Premiazioni «a consuntivo»

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• Animazioni periodiche per incentivare l’esecuzione dei Quiz e la compilazione delle

Schede di affiancamento YouDoc

• Riconoscimenti ai migliori gruppi in base al sondaggio IVR

• Produzione di report contenenti alert su carenze formative e comportamentali

Gamification: lo scopo non è distribuire premi

Di fronte ad ogni nuova animazione il community manager dovrà chiedersi :

• quali comportamenti vogliamo incentivare?

• attraverso quali meccaniche di gioco?

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Dare un ritmo alla comunità (il lavoro del community manager)

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Preparo i tutorial per spiegare le nuove funzionalità di Campus

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Piano editoriale: promuovo l’uso dei Social Media

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Piano editoriale: promuovo la diffusione di una «cultura VAS»

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Piano editoriale: colgo le opportunità emerse dai forum

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Preparo «Campus News Alert», la newsletter settimanale che anche i Capi leggono

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La vita del 119 giorno dopo giorno in home page

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8 Regole per una buona governance

1. La home page è, in buona parte, gestita

centralmente.

2. Gli standard (sia visuali che di publishing) sono

uniformi e definiti a monte.

3. L’apertura di ogni nuova sezione comporta che

vi sia un responsabile definito e il rispetto

delle policy definite a monte.

4. Creare una redazione allargata, con un gruppo

di redattori distribuito.

5. La pubblicazione delle informazioni è diffusa

e ogni redattore opera in autonomia, nel bene e

nel male, sulle sezioni di cui è responsabile.

6. Allargare il più possibile la redazione fino alle

figure con un minimo livello di responsabilità in

azienda (specialisti di formazione).

7. Ogni informazione, news, o documento, è

associata con un rimando alla sua scheda nel

cercapersone o alla sua scheda-profilo alla

persona che l’ha prodotta e la mantiene

8. Creare una comunità di pratica dei redattori

dove scambiate informazioni, suggerimenti,

documenti, scadenze. Fonte: http://www.intranetmanagement.it/

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Blog : una grande vetrina per tutti

• nuovi post: 880

• nuovi commenti: 1.996

• pagine viste: 61.918

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Far parlare il vertice con la base

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Eventi sul Territorio raccontati «dal basso»

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Portate i campusiani agli eventi aziendali

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Portare il vertice nel Campus: Live blogging dagli eventi

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Trovare sponsor per le idee che nascono «dal basso»

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Sostenere le iniziative virtuose legate a temi lavorativi

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Bilanciare pubblico e privato

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I forum sono strutturati,

presidiati e aperti agli

Agent, che possono

proporre nuove discussioni.

Hanno gli accessi più alti e

dimostrano che qui c’è una

forte potenzialità.

Sono veloci e facili da

usare.

Tutti sanno usare un forum

• nuovi thread: 7.095

• nuovi messaggi: 49.917

• pagine viste: 946.553

• utenti unici: 1.168

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le persone, oltre che scambiarsi informazioni tecniche, entrano in relazione tra di loro

Allenare comportamenti sociali per sviluppare la velocità di

trouble solving in caso di quesiti tecnici

Lavoro e relazione

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Bilanciare pubblico e privato

A volte anche i «clienti difficili» cercano complicità

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Bilanciare pubblico e privato

Redemption

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Supportare situazioni di disagio in cerca di complicità

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“Sono strumenti potenti, non pericolosi.“(Questa frase vi

tornerà utile)

•Segnala un contenuto inappropriato: inserire questo

elemento in ogni contributo consente di lasciare alla

community il compito di fare da primo filtro, oltre che dare un

preciso segnale rispetto al fatto che non tutto è consentito

•Vota il contributo: permette di fare emergere i contenuti

ritenuti migliori, alimentando un circolo virtuoso di

reputation

•Parole-chiave(“stop-words”): abbiamo preparato una lista

di parole-chiave “calde”. Ogni volta che queste vengono

scritte, un warning via mail viene spedito a una serie di

destinatari. In questo modo si riduce la necessità di

controllo puntuale ma si ha comunque il polso della

situazione.

•Inoltre al momento del primo accesso tutti abbiamo

sottoscritto una Policy e una Netiquette, sempre accessibili

da un link presente in ogni pagina

Policy e auto-moderazione: “ma chi l’ha autorizzato?”

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Dal virtuale al reale

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E poi ci sono le piccole grandi soddisfazioni..

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E poi ci sono le piccole grandi soddisfazioni..

„Redazionissima’ io non pensavo mai di poter imparare quanto sto imparando

dal ‘nostro’ social network ‘Campus’ , di conoscere tante persone in gamba e

preparate come voi e tutti i colleghi che ora mi sento di poter chiamare anche

‘amici’. Non vi nego che all‟inizio sono rimasta un attimo spiazzata dall‟apertura di

Campus e che ho anche pensato: „eccoooo!! una delle nuove trovate aziendali‟. Bene

ci è voluto un po‟, ma non troppo, per ricredermi sulla sua utilità; e funzionalità; e per

aderire all‟idea che fare network è per davvero un gioco da ragazzi!!:D).

Ringrazio personalmente tutti voi della redazione per aver creduto in questo

progetto e averlo potuto rendere fattibile. Il mio augurio e che si possa

continuare su questa linea, crescere nelle idee e nelle realizzazioni ed

ovviamente di avere sempre più nuovi campusiani d.o.c (denominazione di origine

campusiana) e d.o.s (denominazione di origine simpatica). Ops…… dimenticavo,

„redazionissima‟ noi siamo in attesa di poter organizzare il “nostro” raduno. Per info e

suggerimenti siamo a completa disposizione…. :D

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Ascoltare, ascoltare, ascoltare

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Cosa si dice nella «parte bassa» del Campus

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Cosa si stanno dicendo nei forum

Modero i forum

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Il gardening dei forum

Sposto, correggo, pulisco. Qualcosa lo uso per blog, wiki e materiali

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Cosa si stanno dicendo nella chat

Leggo, se serve traduco, archivio

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Faccio il gardening anche dei commenti (ai materiali, ai blog, alle news)

Sposto, correggo, pulisco

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Controllo gli alert che arrivano via mail sui temi sensibili

Seguo le discussioni calde

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Controllo le mie notifiche via mail e on line

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Rispondo alle domande degli utenti , cerco le risposte tra gli esperti

Faccio push sugli esperti

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Le citazioni citabili le porto in evidenza nel «campus zen»

Temi di attualità e discussioni molto sentite dalla comunità

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Un’altra forma di ascolto: monitorare e analizzare le attività degli utenti

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Qualche numero

utenti unici 9.436

(gli utenti unici che hanno acceduto almeno una volta a

Campus)

accessi totali 1.229.003

(il numero totale di accessi al sistema dalla pagina di login)

pagine viste 39.854.600

materiali nuovi inseriti: 1.425

download di materiali: 40.308

colleghi aggiunti ai propri contatti: 17.556

schede competenze definitive: 5.519

schede attitudini definitive: 4.900

Accessi a Vaspartout: 43.032

numero di volte che gli utenti sono passati a Vaspartout

attraverso i link di Campus

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Strumenti custom per reportistica e altre attività seriali

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Analytics: servono anche per l’autopromozione

• Monitorare costantemente gli

accessi, le pagine viste, i

documenti scaricati, i

percorsi di navigazione, le

pagine di entrata, le pagine

di uscita.

• Monitorare anche le chiavi di

ricerca nel motore interno e

le richieste di feed-back che

arrivano in redazione.

• Creare un report mensile

con questi dati, e inviarlo

trimestralmente ai manager

.

• Pubblicarlo sulla intranet.

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Utenti unici: occhio al trend mensile …prima che sia troppo tardi

Utenti unici 2011:

• In-House 2.384

• Outsourcer 2.113

Media utenti unici per

mese:

•In-House 1.049

•Outsourcer 811

Il 2011 è stato un anno difficile che ci ha costretto a cambiare la strategia

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Ci sono alcuni soggetti

(champions) che hanno

collezionato un numero

sorprendente di contributi.

Dobbiamo instaurare con loro un

rapporto privilegiato e il sistema

stesso deve mettere in evidenza

il loro operato (reputation).

La maggior parte dei contributi non è però dato da loro, ma dai soggetti che formano la

“coda lunga” del network (quelli con 1, 2 o 3 contributi).

Oltre i numeri: studiare costantemente i comportamenti

profilo 22%

materiale 14%

forum 43%

blog 4%

notizie 1%

formazione 4%

competenze

12% profilo

materiale

forum

blog

notizie

formazione

competenze

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«Le intranet di nuova generazione non contengono “poche cose per tutti”, ma moltissime cose

per gruppi di colleghi. Deve quindi essere possibile con facilità creare gruppi di lavoro,

spazi documentali condivisi, aree profilate dedicate a piccoli team»

La coda lunga dell’intranet

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Gruppi: pensare a diversi livelli di partecipazione

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Aule virtuali (moodle): gli «spazi di collaborazione»

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Corso Moodle per specialisti

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Video lezioni

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18 profili diversi

«Need to know»

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Autopromozione: fare network, sempre!

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Al lavoro per costruire il nostro modello di rete interna

Un misto di connessioni dense e sparse: i piccoli mondi diventano amplificatori

dell’informazione se si connettono consapevolmente

Tutti connessi, ma con pochi

gradi di separazione

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Io sono qui

Io sono qui

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Sinergie e collaborazioni spesso nascono off-line

Alessandra

Laura

Danilo

Fabio

Salvo

Andrea

Nascono spesso alla macchinetta del

caffè o tra ex colleghi

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Campus è l’unico caso di social learning in Telecom

Al Social Media Camp da protagonisti

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Al centro della trattazione le persone protagoniste.

All'interno anche un ampio articolo sulle tre esperienze più significative di knowledge

management in Telecom Italia, tra le quali viene indicato anche Campus

Sincronizzando #1: “Verso la saggezza”

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Nòva (inserto del Sole 24 ore)

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una guida completa, corredata da esempi

tratti dal panorama italiano e

internazionale, sui diversi passaggi

necessari a realizzarle all’interno di

un’organizzazione: analisi, progettazione,

design, governance, community

management.

Intranet 2.0: “i casi più interessanti in Italia”

Per scaricare il primo libro Giacomo Mason

http://www.intranetmanagement.it/wp-

content/uploads/2011/12/Intranet_giacomo_mason.pdf

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1. TIM Brasil

2. Telecom Argentina (2)

Workshops

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Bilancio di sostenibilità Telecom

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Blog di Emanuele Quintarelli

The Social Enterprise

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I premi …li ritirano i Capi

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Alla fine i riconoscimenti arrivano

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Oltre la tecnologia: la mia visione

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Un percorso etico

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Le 8R della Decrescita:

1. Rivalutare

2. Riconcettualizzare

3. Ristrutturare

4. Ridistribuire

5. Rilocalizzare

6. Ridurre

7. Riutilizzare

8. Riciclare

La mia visione: la decrescita aziendale è una opportunità

Dobbiamo compiere un grande sforzo per accettare che la decrescita possa essere un

concetto con valenza positiva

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La Permacultura è un processo integrato di

progettazione che dà come risultato un ambiente

sostenibile, equilibrato ed estetico.

Applicando i principi e le strategie ecologiche si

può ripristinare l'equilibrio di quei sistemi che sono

alla base della vita.

La Permacultura è la progettazione, la

conservazione consapevole ed etica di ecosistemi

produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la

flessibilità degli ecosistemi naturali

La mia visione: la permacultura va bene anche per l’ecosistema 2.0

La Permacultura si può definire una sintesi di ecologia, geografia, antropologia,

sociologia e progettazione

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Il vicinato elettivo è una rete

locale di persone che si danno

un reciproco aiuto nella

soluzione di qualche specifico

problema e/o che si

confrontano e interagiscono

su temi di comune interesse.

La mia visione: un vicinato elettivo tra colleghi

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Marco Lotito

Campus 2.0 Gestire un ambiente di social learning

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Il termine "etica hacker" è attribuito allo scrittore Steven Levy, che lo descrive nel libro del

1984 «Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica.»[1]

Uno dei suoi grandi mentori è il finlandese Pekka Himanen.

Come scritto da Levy nella prefazione del libro, i principi generali su cui si basa l'etica hacker

sono:

• Socializzazione.

L'accesso ai computer - e a tutto ciò che potrebbe insegnare qualcosa su come

funziona il mondo - dev'essere assolutamente illimitato.

• Apertura

Tutta l'informazione dev'essere libera

• Decentralizzazione

«Dubitare» dell'autorità per promuovere il decentramento

• Avvicinare le persone ai computer

Con un computer puoi creare arte

• Migliorare il mondo

I computer possono cambiare la vita in meglio

La mia visione: l'etica hacker

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Marco Lotito

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10 motivi per non cadere in tentazione secondo Sean R. Nicholson

1. Privacy, privacy… privacy

2. No integration with your other enterprise applications

3. Employees may not like the “forced” blending of work/social

4. Discussions and walls offer no pre-moderation options

5. Groups are limited to 250 members

6. Changes that might not be in the interest of your organization

7. Facebook is architected as an entertainment platform, not an

organizational Intranet

8. Search isn’t designed for Intranet purposes

9. No document sharing

10.No integration with organizational LDAP

La «Tentazione Facebook»

http://www.socmedsean.com/facebook-as-an-intranet-part-3-10-more-reasons-not-to-

consider-facebook-for-your-intranet-platform/

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Grazie a tutti i

campusiani !