QUANTA VILLAGE Giugno - Settembre NEWS 2013 · Elaboriamo con voi l’offerta catering...

Post on 16-Feb-2019

216 views 0 download

Transcript of QUANTA VILLAGE Giugno - Settembre NEWS 2013 · Elaboriamo con voi l’offerta catering...

HCM

24 -

QVN

ews p

ubbl

. trim

estra

le re

gistr

azio

ne 2

67/2

004

trib

unal

e Mila

no P

oste

Italia

ne S

pa -

Sped

. A. P

. -70

% -

LO/M

I N.1

/201

1 - A

nno I

X N

°66

- giu

gno -

sette

mbr

e 201

3

S P O R T • L A V O R O • E V E N T I • P R O G E T T I

QUANTA VILLAGE

NEWS

66Giugno - Settembre2013

A TUTTO CAMP

EDWARD LUTTWAK

SPECIALE SCUDETTO

@lavoroOLTRE LA CRISI...

15 anni

Visite specialistiche

SPORTIVA NON AGONISTICA

SPORTIVA AGONISTICA

ORTOPEDICA

DIETOLOGICA

OSTEOPATICA

CARDIOLOGICA

FISIATRICA

ALLERGOLOGICA-IMMUNOLOGA

TEST ALLERGOLOGICI

Trattamenti

TECAR

LASER

ULTRASUONI

IONOFORESI

ELETTROSTIMOLAZIONE

MASSOTERAPIA

MASSAGGIO SPORTIVO

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE

LINFODRENAGGIO

TRATTAMENTO DI RIABILITAZIONE

TRATTAMENTO OSTEOPATICO

Via Assietta, 19 - Milano (MM Affori FN) • tel. 02 39565590 - 02 39565589 - fax. 02 83387812 • www.quantafisiomed.com - info@quantafisiomed.com

Trattamenti riabilitativi in acqua, su sabbia e in palestra.

3QVN

6

P E N S I E R I . I N . L I B E R T À S P E C I A L E . S C U D E T T OL ’ I N T E R V I S T A

A proposito di esproprio proletario...

19

Ecco la cronoca di un sogno diventato realtà

5Thank you, Mr. Luttwak

15

L’intervista a Edward Luttwak

VISTI DA VICINO

IN QUESTO NUMERO

TRIPLETESÌN VERGUENZA

EDITORIALE

Parte da Napoli il ciclo di eventi

Una panoramica sulle strutture sportive

Al via @lavoro

@LAVORO

18Tristi pellegrinaggi

AMARCORD

38Ecco i camp in programma al Quanta VillageL’Arsenal approda al VillageCAMP

13Il Premio Quintavalle a giovani promesse10.000 euro per un sognoPREMIO QUINTAVALLE

34

39

Nuove strategie di comunicazione

Alla conquista del webSOCIAL

47

AREA BIMBI

36I consigli dell ’allergologo Stefano ManfrediAllergie? No, grazieSALUTE

Quanta soddisfazione!

SPORT AGENDA

30Annata straordinaria

BILANCI

46Una giornata Very SpecialEVENTI

Lo “Sport Day” di General Electric

42Estate tra le bancarelle

VIAGGI

10

48TUTTI GLI EVENTI VILLAGE

Impariamo l’inglese

15 anni

Tornei, trofei e grandi risultati

44Intervista a Justine Mattera, fan del Village

Marilyn al Quanta VillageVILLAGE PEOPLE

@lav

oro

CONVENTIONAllestiamo in modo personalizzato le aree scelte in esclusiva per il vo-stro evento. Mettiamo a disposizione il miglior staff per accogliere e servire gli ospiti.Elaboriamo con voi l’offerta catering personalizzata in base alla tipolo-gia dell’evento.Gli spazi convention:• 2 aule formazione da 30 e 40 posti, munite di videoproiettore• 3 uffici per colloqui individuali• Sala convegni da 140 posti, oscurabile, dotata di videoproiettore e im-pianto audio di ultima generazione• Aula informatica dotata di videoproiettore

OUTDOOR TRAININGOrganizziamo giornate di formazione in un contesto rilassante. Mettia-mo a disposizione della vostra azienda gli spazi e i servizi del Quanta Village, fornendovi un’assistenza completa.Varie soluzioni per il team building: cucina, hockey, football americano, beach volley, calcio, apnea e running sono alcune delle attività propo-ste per rendere affiatato e complice lo staff.

CENE AZIENDALINell’ampia Pizzeria, nelle Sale Caminetto e Pianoforte, nei tanti spazi all’aperto possiamo ospitare pranzi e cene aziendali, incontri natalizi e di fine anno, anniversari, cene di gala e di rappresentanza.

FAMILY DAYEventi “formato famiglia” nell’area riservata ai più piccoli (6000 mq), dove poter stare insieme e svolgere gare di sumo, tiro con l’arco, mini calcio, mini beach volley, cooking. Il contesto più idoneo per rafforzare i rapporti umani tra colleghi.

TORNEI AZIENDALICi occupiamo di tutte le fasi, dall’organizzazione del tabellone all’arbi-traggio, alle premiazioni.Assicuriamo l’assistenza e la sicurezza necessari, sapendo fornire anche tutti i confort necessari. Ospitiamo tornei di calcio, basket, beach volley, nuoto, tennis, hockey, running e le olimpiadi aziendali.Nel dettaglio: • 13 campi da tennis di cui uno da 800 posti a sedere • 5 campi da beach volley/beach tennis• 2 piscine• 3 campi da calcio a 7• campo da calcio a 5• campo da calcio a 3• campo da green volley• pista da roller• pista di running

SOLUTIONSIl Quanta Village è il luogo ideale per set fotografici e temporary shop. Disponiamo di spazi all’interno della struttura per promuovere la vostra azienda. I servizi di comunicazione e consulenza grafica completano la nostra offerta.

Quanta Village via Assietta 1920161 Milano (Mi)tel. 02 83387231www.quantavillage.comeventi@quantavillage.com

e20da15annila nostra esperienza al servizio della vostra azienda...

15 anni

5QVN

Facciamo un’eccezione alla regola che vuole questo spazio dedicato in genere ai temi che più stanno vi-cini alle vicende del gruppo Quanta e più in generale a quelle dei milanesi, per parlare di un perso-naggio a cui è dedicata l ’ intervista che trovate a pag.15: Edward Luttwak.Il nome ai più attenti è noto, e non solo per le sue frequenti apparizioni nei vari talk show televisivi di casa nostra dove ha modo di sfoggiare la sua immensa cultura quanto il suo perfetto italiano.Chiunque abbia tempo e voglia di cercare sue notizie su un qualsiasi motore di ricerca dovrà avere a disposizione un bel po’ di tempo tali e tante sono le notizie, gli aneddoti e le storie sulla sua carriera ultratrentennale di economista, saggista, storico, stratega, consulente di governi e imprese in mezzo mondo.Per tutto questo, ma non solo, siamo più che mai orgogliosi di poter ospitare la sua intervista in que-sto numero, nata grazie ad una serie di fortunate coincidenze, ma soprattutto nata in virtù della straordinaria disponibilità e cortesia di Edward Luttwak, che non ha esitato a mettersi a nostra di-sposizione regalandoci un piccolo spaccato non solo della sua personalissima visione del nostro Paese ma, più in generale, di come dall ’altra parte dell ’oceano vengano viste le vicende di casa nostra, la no-stra classe politica, le nostre prospettive future.Per chi scrive, che pure nella sua lunga militanza giornalistica ha avuto modo d’incontrare altri per-sonaggi di grande caratura, seppure in ambito diverso, si è trattato di una piacevolissima chiacchie-rata ma, soprattutto, del confronto con un personaggio forse d’altri tempi, capace di legare tra loro illuminismo e Banca Centrale Europea, impero romano e ripresa economica nel dopoguerra, cronaca italiana e antica cultura ebraica.Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile se dietro la nostra richiesta non ci fosse stata la famiglia Quintavalle, il Gruppo Quanta, la sua storia, i suoi straordinari risultati. Non si chiude in attivo un anno come il 2012 se non ci sono progetti seri e uomini altrettanto seri a realizzarli. Non si arricchisce di nuovi campi e nuove strutture un centro già d’eccellenza come il Village se non c’è la consapevolezza che tutto questo avrà un riscontro positivo per la città di Milano. Non si vince per il secondo anno consecutivo uno scudetto se non si hanno in campo veri uomini prima che grandi atleti. Tutto questo Edward Luttwak l ’ha capito.

Per questo Thank you, Mr. Luttwak.

Dario Colombo

THANK YOU, MR. LUTTWAK

EDITORIALE

e20da15anni

6QVN

Sarò sincero: l’inizio di questa mia consueta riflessione avrebbe dovuto

essere diverso.

Pur avendo ricevuto dopo il mio arti-colo del numero scorso numerosissimi attestati di solidarietà e condivisione sui temi che avevo affrontato, l’unico assordante silenzio era stato ancora una volta quello dell’amministrazione mila-nese, dal Sindaco giù giù fino all’ultimo dei suoi collaboratori. Il tema è noto: la qualificazione all’interno del P.G.T. del Quanta Village come area pubblica (pur essendo chiaro a tutti che di privato si tratta), la mancanza di risposte degli uffici preposti alle nostre domande di chiarimenti in merito, gli enormi danni che questo avrebbe comportato non solo al nostro Gruppo -impossibilitato a pianificare qualsiasi forma d’investi-mento sul Village – ma più in generale alla città di Milano, che avrebbe corso il rischio di vedersi privata di un cen-tro sportivo ancora più moderno e fun-zionale di quanto già non sia, il tutto all’approssimarsi di una scadenza di grande impatto internazionale come l’Expo 2015.Tutto questo mi aveva indotto a pen-sare nuovamente a questo pezzo in una chiave ancora più critica nei confronti dell’Amministrazione milanese se, pro-prio al momento di andare in macchina con il giornale, un’improvvisa e per certi versi inattesa apertura di dialogo

da parte degli uffici comunali non mi avesse indotto – per correttezza e one-stà intellettuale – a sospendere ogni ulteriore giudizio negativo in attesa di verificare se e quanto all’apertura di dia-logo faranno poi seguito fatti concreti.Già in altre occasioni, infatti, le nostre speranze e le nostre illusioni sono poi andate deluse. L’augurio, ovviamente, è che questa volta il nostro pessimismo venga smentito e si possano almeno avere quelle informazioni e quelle delucidazioni che ci sono dovute e che ci permettano di rimettere in moto la macchina degli investimenti, la mac-china ‘del fare’.Aspettiamo.

A proposito invece di genialità...Certe volte mi domando se il nostro Sindaco e la sua Assessora si rendano seriamente conto degli spaventosi pro-blemi che stiamo avendo tutti in Italia, con Milano che non fa assolutamente eccezione, anzi con alcuni indicatori “sensibili” di natura economica, finan-ziaria ed occupazionale tra i peggiori d’Italia e con un Comune che deve fronteggiare un pauroso buco di bilan-cio previsionale nell’ordine di alcune centinaia di milioni di euro.

Per fronteggiare il quale si devono tra

l’altro tagliare servizi sociali primari e aumentare imposte e tariffe anche in modo significativo andando a penaliz-zare cittadini già massacrati e stremati dall’imposizione fiscale governativa.

In questo contesto pesantissimo trovo scandaloso che il Sindaco e la sua Assessora allo Sport continuino a tenere in vita con massicce iniezioni di contributi comunali, ovvero di pubblico denaro, quel pozzo senza fondo di per-dite (e di cattiva gestione) che è Milano Sport S.p.A.

A proposito di questi contributi, sarebbe interessante conoscere se al duo non verranno i sudori freddi quando la Comunità Europea che ha già commi-nato una multa di oltre € 350 milioni a SEA Handling per aver ricevuto dalla “mamma” SEA (controllata dal Comune di Milano) contributi pubblici in piena barba alle leggi comunitarie che vietano forme di assistenzialismo pubblico a danno della libertà di mer-cato, sarà chiamata (da noi) a giudicare se anche a Milano Sport non siano arri-vati contributi pubblici assolutamente vietati dalla normativa europea.Ma non è questo che mi preme sotto-lineare in questi momenti che hanno del drammatico per molti cittadini ed aziende: sono infuriato che in questi contesti la nostra Assessora, evidente-mente con l’avallo del nostro Sindaco,

PENS

IERI

IN LI

BERT

à

6QVN

SìN VERGUENZAA PROPOSITO DI ESPROPRIO PROLETARIO...

di UMBERTO QUINTAVALLEPresidente Quanta

7QVN

PENSIERI IN LIBERTà

...la casta non può più dire “tanto paga Pantalone” perché Pantalone non ha più soldi ed

ha i santissimi girati...

annunci con grandissima enfasi che invece che radere al suolo un monu-mento all’inutilità come è il Vigorelli per dare spazio, a poche centinaia di metri dal centro di Milano, ad iniziative di verde di cui Milano ha comunque sempre molto bisogno o ad iniziative “commerciali” che renderebbero soldoni veri alle disastrate casse comunali, rifarà un altro Vigorelli (non coperto) con un investimento dichiarato di € 18 milioni

per poter ospitare gare di ciclismo, di rugby, football americano, hockey su prato ed altri sport ancora più minori.

Geniale come sperperare subito tanti altri denari che non ci sono e che se anche ci fossero servirebbero assai di più a coprire una parte dell’enorme buco di bilancio esistente, ma ancor più geniale nel refilare alla prossima Giunta una costosissima sola. E come impegnarsi

in modo certo e dal minuto 1 a sperpe-rarne in futuro tanti altri, stabilmente, per la gestione di un’insieme di attività che non hanno alcun senso economico.

Mi spiego: iniziando, come dichiarato ai quattro venti dalla nostra Assessora, i lavori nel 2014 l’impianto sarà pronto entro il 2016 ossia quando sarà in carica la nuova Giunta che potrebbe anche non essere quella attuale.

Secondo le valutazioni di casa nostra (dove crediamo di saperne qualcosina di impianti, relativi costi e redditività) c’è molto che non torna: in primis stu-pisce non poco che ci vogliano più di tre anni per realizzare un impianto come questo, salvo ovviamente che il para-metro non sia “il parametro Bisconti”

ossia quello che ha portato a rifare per tre volte perché per due completamente sbagliata, la pista di atletica del centro sportivo 25 Aprile oppure quello che vede il vecchio, glorioso Palalido ancora a livello ‘Ground Zero’ dopo annunci roboanti che addirittura avevano pro-messo la consegna nel 2011…

Per costruire un impianto di quel genere, secondo noi, devono

bastare ed avanzare 12-15 mesi con un

costo che, anche

senza aver visto il progetto esecutivo, ma sulla base del buon senso, ben diffi-cilmente potrà essere inferiore ai 25-30 milioni ossia malcontato il 50% in più del dichiarato.

Quello che però maggiormente indi-spone di questi annunci è la totale ignoranza delle ricadute negative che un impianto del genere potrà annual-mente e stabilmente avere sui conti

futuri del Comune: riteniamo infatti che a fronte di diversi milioni di euro di costi e spese fisse gestionali (solo gli ammortamenti incideranno per circa un milione all’anno) i ricavi saranno pros-simi a zero.

Non so cosa pensi la nostra Assessora di poter ricavare, ciclismo a parte, da sport assolutamente amatoriali e quindi “poveri” come quelli che lei vuole ospi-

tare al nuovo Vigorelli: la nostra espe-rienza ci dice che se dovesse riuscire, ma solo dopo qualche anno perché l’inizio sarà ancor più disastroso, a generare ricavi per un milione di euro all’anno, ciclismo escluso, sarà già un miracolo.

Quale poi sarà la perdita per l’attività ciclistica con una pista smontabile e rimontabile ed un utilizzo dichiarato di un paio di volte all’anno per un totale di meno di quindici giorni, non è difficile da immaginare.

Così come è veramente difficile da immaginare che senso urbanistico possa avere un impianto di hockey su prato o di football americano o di rugby nel quasi centro di Milano.Tutto, ma proprio tutto sbagliato, con l’aggravante che questa casta di politici impreparati (altro eufemismo) non può più dire “tanto paga Pantalone” perché il signor Pantalone non ha più soldi ed ha i santissimi girati.

Una sorprendente lettera del Sindaco Pisapia al Corriere della Sera

Sotto il titolo “In due anni Milano è rinata. La strada è quella giusta” il Corriere del 27 maggio ha pub-blicato una lunga lettera del nostro Sindaco a difesa del proprio ope-rato criticato dal Corriere stesso nei giorni precedenti.

In buona sostanza nella sua lettera l’Avv. Pisapia indica, peraltro con molte generiche citazioni di princi-

PENS

IERI

IN LI

BERT

à

8QVN

9QVN9

QVN

PENSIERI IN LIBERTà

pio e pochissimi esempi pratici, a soste-gno delle suo (supposto) buon operato in questi primi due anni, nell’ordine la sua capacità di ascoltare i cittadini nelle loro istanze, il fatto che Milano stia resistendo meglio di altre città alla crisi grazie anche ai contributi comunali alle start up ed ai giovani, la minor litigio-sità della sua Giunta rispetto a passate amministrazioni in virtù anche dell’as-senza di steccati ideologici, il fatto di dotare nel prossimo triennio il cuore di Milano di più acqua navigabile e di una nuova darsena, l’essere riuscito “finora” a difendere il posto di lavoro dei dipen-denti di SEA Handling, la realizza-zione dell’area C, il fatto di aver perso-

nalmente ripulito per un giorno i muri imbrattati dai writers e di venire in uffi-cio senza auto blu e senza autista, l’ap-provazione di un PGT contro le colate di cemento, la regola che gli incarichi per posizioni di rilievo vengono dati in base al merito e non al nepotismo.

Ho trovato le motivazioni del nostro Sindaco davvero singolari, avulse dalla realtà e lontane dalle valutazioni preva-lenti dei milanesi: lo affermo sulla base non solo del mio pensiero (svincolato da schemi politici come ben sa chi ha seguito le mie reiterate critiche a Leti-zia Moratti ed ad alcuni esponenti della sua Giunta) ma sopratutto di quanto sento parlando con amici e frequen-tatori del Quanta Village e di quanto leggo sui giornali.

L’avvocato Pisapia dimentica in primo luogo di commentare il fatto che a Milano la sicurezza dei cittadini sia così insufficiente da dover chiedere a Roma

di inviarci rinforzi di polizia, o

il fatto che da tempo

si parla sempre più insistentemente di gravissime infiltrazioni mafiose con alcuni episodi raccapriccianti già avve-nuti in città; così come passa sopra alla pubblica ed internazionale figuraccia fatta con la quotazione abortita della SEA in Borsa, mentre parla di ten-tativo di difendere l’occupazione alla SEA Handling senza però dire che il Comune azionista di maggioranza di SEA operava in piena illegalità rispetto alla normativa Europea; giustifica in modo imbarazzato e poco credibile che il Bilancio del Comune abbia buchi spaventosi per riempire i quali dovrà far ricorso a nuove imposte e tariffe maggiorate, tralascia di ricordare che la Scala, eccellenza cittadina, non abbia un sovrintendente a tempo pieno e si affidi a bandi per trovarne uno men-tre tutti i fenomeni scappano; per non citare le forzose e multiple domeniche a piedi che se faranno felice il popolo dei verdi, fanno infuriare la più parte dei cittadini e chi deve lavorare (come il Quanta Village) anche di domenica, con l’aggravante di non servire per nulla allo scopo di abbattere le polveri sottili contro le quali non mi sembra che alcun contrasto serio sia stato adottato.

Rispetto poi alle “medaglie” che si attribuisce (una, quella relativa all’area C gliela riconosciamo) per esperienza diretta possiamo solo ribadire che pur essendo la Quanta tra le prime tre società italiane lavoristiche di origine milanese non siamo mai stati ascoltati nonostante lo avessimo a più riprese richiesto, senza parlare della stramen-zionata mancanza di ascolto come Quanta Village, mentre la qualità del PGT che noi tocchiamo per mano è quella che andiamo da sei mesi denun-ciando e che ci vedrà prossimamente contrapporci col Comune davanti al TAR.

Quanto alle altre medaglie lo invitiamo a leggere l’articolo di La Repubblica del 13 aprile dove sotto il titolo “Dalle coop alle multinazionali i big in crisi lasciano il deserto” si descrive a tutta pagina, con una serie di nominativi impressionanti

di società in fuga, come “turismo, agri-coltura, meccanica abbiano avuto un boom di licenziati anche a Milano e Provincia”; che poi il Sindaco di Milano si metta a fare l’imbianchino e se ne vanti invece che contrastare seriamente il fenomeno dei writers ci lascia ovvia-mente perplessi .

Quanto a non litigiosità della sua Giunta e di coesione della stessa, ohibò, mi fa pensare che la quotidianità di quello che leggo sui giornali siano tutte fantasie e che il nome dell’Architetto Boeri non gli dica nulla.

Su meritocrazie e competenze, vorrei poter chiedere al Sindaco di spiegarci con quali di questi criteri ha preposto all’Assessorato allo sport la Dottoressa Bisconti che pure ha sicure compe-tenze ed esperienze in tutt’altri ambiti professionali, ma secondo tutti ma pro-prio tutti gli addetti ai lavori manca dei fondamentali nel campo di sport e sue strutture.Proprio SìN VERGUENZA, Signor Sindaco !

Chiudo questo mio intervento, ancora una volta dedicato ai malanni della Giunta milanese, con una piccola nota autoreferenziale sebbene non sia mai elegante parlare dei propri successi. Però in un numero che dedica ampio spa-zio ai convegni e alle iniziative volti a celebrare i 15 anni di attività del nostro Gruppo, credo sia doveroso farne cenno, con un solo, unico intendimento: ringra-ziare tutti coloro che negli anni hanno reso possibili i nostri successi, aiutandoci a crescere e crescere bene. Dove “bene” non significa solo bilanci solidi e sani, ma significa anche rispetto, credibilità, auto-revolezza, serietà.

La scelta dei convegni per celebrare que-sto anniversario è in tal senso significa-tiva, perché vuol essere un ulteriore, pic-colo contributo alla crescita del mondo del lavoro, che è il nostro mondo, e con esso del nostro Paese. Ne abbiamo bisogno.

“Ho trovato le valutazioni del nostro Sindaco davvero singolari,

avulse dalla realtà...”

10QVN

@LA

VORO

PARTE DA NAPOLI LA STAGIONE DEI CONVEGNI QUANTA

Per celebrare l ’anniversario dei 15 anni di attività, il Gruppo Quanta ha dato il via ad una serie di convegni in tutta Italia per affrontare i grandi temi del lavoro, quanto mai attuali nella congiuntura che sta vivendo il Paese. Ad aprire questa stagione di incontri denominata ‘@lavoro’ è stata Napoli, simbolo di una regione che sta vivendo in maniera quanto mai acuta la crisi economica degli ultimi anni, soprattutto a livello giovanile. Si è proseguito poi a Milano affrontando il tema delle donne e il lavoro. Terzo appuntamento a giugno, nella sede del Quanta Village con ‘Sapere e saper fare per la rinascita del Paese’

Lunedì 29 aprile, Napoli ha dato uf-ficialmente il via all’iniziativa ospi-

tando, nell’Antisala dei Baroni presso il Maschio Angioino, il convegno na-zionale “Sud: scommettiamo sul capi-tale umano”, patrocinato dal Comune di Napoli, dall’Associazione Italiana Direttori del Personale (AIDP) e da FORMATEMP, fondo per la forma-zione dei lavoratori in somministra-zione con contratto a tempo determi-nato. L’incontro, tenuto a battesimo da Marco Esposito, Assessore alle Attività

Produttive del Comune di Napoli, ha fatto il punto sulle più nuove iniziative attuate nel Meridione a sostegno del-la disoccupazione giovanile. Ricco il parterre dei relatori che comprendeva tra gli altri Enzo Mattina, Vicepre-sidente Quanta ed europarlamentare con oltre 30 anni di esperienza nella dirigenza sindacale; Alessandra Cle-mente, Assessore alle Politiche Gio-vanili del Comune di Napoli; Seve-rino Nappi, Assessore al Lavoro della Regione Campania; Francesco Perillo,

Presidente di AIDP Campania; Carlo Palmieri, Presidente della Sezione Si-stema Moda dell’Unione Industriali di Napoli e Luigi Moschera, docente di organizzazione aziendale all’Università Parthenope. A fare da scenario agli interventi dei relatori l’attuale condizione del merca-to del lavoro italiano, con i suoi dati in continua, inarrestabile discesa. Lo scor-so dicembre l’Istat ha stimato infatti un tasso di disoccupazione giovanile del 36,4% su un totale di inoccupati pari a

11QVN

@LAVORO

11QVN

2 milioni e 875 mila persone, concen-trate soprattutto nel Sud della penisola. In occasione della tavola rotonda par-tenopea Quanta ha presentato in ante-prima nazionale il progetto “Valore ai Talenti” con cui la società si impegna ad adottare 100 giovani diplomandi e neodiplomati italiani, avviandoli alle rispettive carriere. Il progetto, nato da un’idea di Enzo Mattina, selezionerà cento ragazzi italiani tra i partecipanti a seminari residenziali che coadiuverà nei loro percorsi di studio e di prime esperienze lavorative.Venti studenti campani, provenienti dagli Istituti Tecnici Industriali “Augu-sto Righi” ed “Enrico Fermi” di Napoli, “Il Villaggio dei Ragazzi” di Caserta, “Bosco Lucarelli” di Benevento e “Ba-silio Focaccia” di Salerno, saranno i pri-mi beneficiari dell’iniziativa, parteci-pando a un seminario di orientamento di 5 giorni che inizierà il 29 aprile nel capoluogo di regione.

“Un tempo gli imprenditori chiedevano incentivi per investire al Sud, ora guar-dano ai nodi della burocrazia e alla qua-lità del capitale umano” ha commentato l ’Assessore alle attività produttive Mar-co Esposito. “Credo che agli enti pubblici spetti cambiare il passo dei processi buro-cratici mentre i singoli individui dovreb-bero avere la possibilità di scegliere l ’area geografica dove vogliono lavorare. Riten-go che non ci sia nessuno più produttivo di chi svolga un lavoro adeguato alla propria professionalità nei luoghi in cui vivono i propri affetti e le proprie passioni. Questo è il punto di forza dei nostri lavoratori”.

“Siamo convinti che, al netto delle mi-sure che ci portino fuori dalla recessio-ne, l ’Italia debba rilanciare l ’industria manifatturiera” ha sottolineato Vin-cenzo Mattina. “Per far ciò, le compe-tenze tecnico-scientif iche debbono esse-re sostenute ben più di quanto non lo siano. Quanta vuole dare un segnale,

“adottando” un gruppo di giovani ne-odiplomati degli ITI nel corrente anno e seguendoli nel processo di inserimento al lavoro. A questi giovani faremo ca-pire l ’importanza di sposare il paradig-ma del percorso di lavoro e non del posto di lavoro, fornendogli informazioni, orientamento, primi contatti con il la-voro, formazione professionale mirata ed educandoli al valore dell ’apprendi-mento continuo. Useremo la sommini-strazione di lavoro, l ’unica forma di flexsecurity disponibile, li metteremo in condizione di diventare con le loro com-petenze il motore della ripresa economi-ca italiana. Offriamo un’opportunità e scommettiamo sulla disponibilità dei più meritevoli. Agiremo in tutta Italia, ma partiamo da Napoli, convinti che sia nostro dovere agire in via priorita-ria dove il problema della mancanza di lavoro è più acuto e drammatico”.

Alcuni momenti dell’incontro di Napoli, al Tavolo di lavoro le autorità locali. In sala centinaia di giovani.

12QVN

@LA

VORO

Successo di partecipanti al convegno “Donne dentro e fuori il mercato

del lavoro”, svoltosi presso il Quanta Village. In questo secondo appunta-mento del ciclo “@lavoro”, organizzato da Quanta Italia nell’ambito delle ini-ziative per celebrare i 15 anni di attività del Gruppo, si è discusso su un tema sempre più d’attualità, quello cioè del difficile rapporto tra le donne e il mon-do del lavoro, reso ancor più problema-tico nella attuale congiuntura di crisi economica.

L’incontro ha messo a confronto donne di successo e in carriera, sia all’interno dell’azienda, sia come libere professio-niste o imprenditrici per discutere, tro-vare e proporre nuove iniziative di or-ganizzazione volte a conciliare la sfera lavorativa con quella familiare.E proprio dal confronto tra esperienze e professionalità profondamente diver-se, sia per le caratteristiche delle impre-se che per quelle delle manager inter-venute, sono venuti alcuni importanti spunti di riflessione e propositività.

Ci sono aziende che stanno già da tem-po lavorando in questa direzione pro-ponendo dei piani di ristrutturazione aziendale dove le donne sono parifica-te agli uomini. “Nella nostra azienda” ha dichiarato Maria Grazia Bizzarri – Head of HR Commercial in Voda-

fone “non solo assumiamo neolaureati al 50% di sesso femminile, ma stiamo applicando anche nuovi modelli di la-voro flessibile come il mobile working che favorisce senz’altro la conciliazione tra lavoro e famiglia”.

Diverso è il discorso per Monica Con-sonni – HR Director Prénatal, che ha sottolineato come: “…Prenatal è un’a-zienda atipica, con una grandissima percentuale di dipendenti donne in quanto il nostro consumatore finale è la futura mamma, delle quali il 40% è part-time, uno strumento organizzati-vo fondamentale che permette sia all’a-zienda che alla lavoratrice una flessibi-lità utile alla gestione famigliare”.

Nella seconda parte dell’incontro, dedi-cato alle donne che sono uscite dall’a-zienda e che per scelta o meno, non ci sono rientrate, Anna Soru – Presidente ACTA, ha spiegato che: “…ci sono an-cora molte criticità legate al cosiddetto ‘popolo della partita iva’, quello cioè dei lavoratori autonomi: sono ancora troppo pochi i diritti tutelati dalla le-gislazione italiana, a cominciare dalla tutela alla maternità che ostacola mag-giormente la ri-organizzazione profes-sionale delle donne”.

Più positiva, invece, la testimonianza di Cecilia Spanu – Co-Founder Fat-

toreMamma, che ha dichiarato: “Mi sono rimessa in gioco con un’attività che mi sta dando molte soddisfazioni, grazie ad uno strumento, quello dello ‘smart-working’ che ci permette di la-vorare con orari flessibili, spazi flessibili e con qualsiasi device”.

Ha chiuso il convegno l’Assessore all’I-struzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Valentina Aprea, che ha dichiarato: “La Regione Lom-bardia sta attivando soluzioni concrete che favoriscano sia le donne già inse-rite nel mondo del lavoro, quelle per così dire ‘dentro’, sia le donne che an-cora sono escluse. La programmazione regionale si è orientata alla definizione di un quadro integrato a supporto della conciliazione famiglia-lavoro attra-verso strumenti di promozione della flessibilità organizzativa, quali la Dote Conciliazione o la Sovvenzione Globa-le Conciliazione”.

A chiusura dei lavori l’originale e so-prattutto proficua sessione di incontri personali con manager, imprenditrici e libere professioniste da parte di molte partecipanti al convegno, incontri che hanno permesso di condividere espe-rienze, consigli e suggerimenti pratici soprattutto per chi si sta affacciando per la prima volta al mercato del lavoro.

DONNE E LAVORO NUOVI MODELLIGrande successo del convegno sul ruolo della donna nell ’impresa al tempo della crisidi FEDERICA MOSCHIANO

13QVN

L’atmosfera nell’auditorium del liceo ‘Rosmini’ di Rovereto, gio-

vedì 15 aprile era quella dei momenti importanti. C’era l’assessore provin-ciale alla scuola e il presidente delle Casse Rurali, la direttrice del Museo Civico e tutto il corpo insegnanti.E c’era anche Illo Quintavalle, arri-vato in Trentino per consegnare il simbolico maxi-assegno di 10mila euro del premio ‘Cavaliere del Lavoro Ingegner Umberto Quintavalle’ alla pattuglia dei giovani allievi del liceo che pochi giorni prima si erano con-quistati il diritto di rappresentare l’I-talia alla finale mondiale della First Lego League, in programma di lì a pochi giorni a St.Louis, negli Stati Uniti.Il riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione e dedicato alla memoria di uno dei grandi protago-nisti dell’impresa italiana a cavallo tra le due guerre, vuole premiare ogni anno imprese e uomini che si sono particolarmente distinti nel campo dell’innovazione e dello spirito impren-ditoriale.Tutte caratteristiche che la Giuria del premio ha visto riassunte nel gruppo di studenti trentini che hanno realizzato un piccolo robot in grado di assistere soprattutto gli anziani nelle loro attività quotidiane, invenzione che ha permesso loro – appunto – di sbaragliare la con-correnza di tutte le altre scuole italiane e di conquistarsi il diritto a volare negli USA per rappresentare il nostro paese alla finale mondiale del torneo di robo-tica e informatica ‘First Lego League’.Un viaggio peraltro che sarebbe risul-tato assai difficile, se non impossibile,

se non fossero arrivati proprio i 10mila euro del premio che in tal modo – oltre a dare il giusto riconoscimento al lavoro e all’in-traprendenza degli studenti trentini – è diventato anche concretamente un aiuto fondamentale per consentire il volo a St.Louis.Dove, dopo una settimana di confronti con i team provenienti da 45 nazioni di tutto il mondo, i ragazzi del ‘Rosmini’ si sono classificati tra i primi venti, risul-tato più che onorevole se si pensa che questa era la loro prima partecipazione alla manifestazione.“Assegnando al team del ‘Rosmini’ il premio Quintavalle” ha dichiarato Illo Quintavalle “abbiamo inteso dare anche un segnale concreto al mondo dei giovani che sta vivendo nel nostro Paese un momento quanto mai difficile e travagliato.E il Gruppo Quanta, proprio nel momento in cui festeggia i suoi primi 15 anni di vita, ha voluto dire loro, in maniera concreta: noi ci siamo, siamo pronti a sostenervi”.Dal canto suo il preside dello storico liceo trentino, prof. De Pascale, nel rin-graziare il Gruppo Quanta per il con-creto sostegno offerto alla scuola, ha dichiarato che : “…successi come que-sto dimostrano come il mondo dei giovani, il mondo della scuola, sia tut-tora ricco di grandi risorse e di grandi prospettive non solo per il mondo del lavoro, ma per tutta la società”.

PREMIO QUINTAVALLE

VOLA NEGLI USAIL PREMIO QUINTAVALLEGrazie ai 10mila euro del premio gli studenti del liceo ‘Rosmini’ di Rovereto hanno potuto rappresentare l ’Italia a St.Louis nelle finali mondiali di roboticadi DARIO COLOMBO

Illo Quintavalle, General Manager Gruppo Quanta, consegna il Maxi-Assegno di 10.000 € del Prenio agli studenti, la notizia è stata ripresa da varie testate. Sotto i Ragazzi negli USA

14QVN

XXX

15QVN

Intervista esclusiva a Edward Luttwak, economista, saggista e stratega americano che l’Italia la conosce molto bene… di DARIO COLOMBO

VISTI DA VICINO

L’INTERVISTA

16QVN

L’INT

ERVI

STA

Il suo profilo su Wikipedia è più lungo di quello di quello di Mario

Monti, per fare un confronto più terra a terra, di quello di Lionel Messi: fate voi.Ha fatto parte del National Security Council, il massimo organo di difesa degli Stati Uniti, ma fa parte anche dell’ Istituto delle politiche fiscali e mone-tarie del Ministero del Tesoro giappo-nese.Uno dei suoi libri più discussi, contro-versi e tradotto in 14 lingue è Colpo di stato: un pratico manuale tascabile; ma ha anche scritto Che cos’è davvero la demo-crazia e Il libro delle libertà.È nato in Romania, ha studiato a Lon-dra e Baltimora, ha vissuto a Palermo e Milano, risiede negli Stati Uniti, parla correttamente sei lingue, fa parte del board di agenzie, case editrici, ammi-nistrazioni pubbliche e comitati sparsi in ogni angolo del pianeta: forse il suo prossimo libro potrebbe titolarsi: Come si fa, e sarebbe sicuramente un successo.Come lo 007 di Sua Maestà potrebbe presentarsi semplicemente con: “Il mio nome è Luttwak, Edward Luttwak”, non dovrebbe aggiungere altro.Occasione dell’intervista una sua breve visita a Milano, città che conosce molto bene, come del resto tutta l’Italia, di cui ha conosciuto e frequentato presi-denti della Repubblica, primi ministri, politici e imprenditori da oltre qua-rant’anni.Nessuno dunque meglio di lui può aiu-tarci a guardare le vicende del nostro Paese con l’occhio disincantato di chi – come si suol dire – “le ha viste tutte” ma, soprattutto, le ha viste (e visti) molto da vicino.

Professor Luttwak, che Italia si vede dalla prospettiva americana o forse – meglio ancora – dalla prospettiva del mondo?“Dipende… Se guardiamo il Paese inserito e bloccato in quella che io chiamo la trappola macroeconomica, allora la visione non è molto incorag-giante. Se invece volessi vederla – come si auspicano in molti, per esempio negli

Stati Uniti – che esce da questa logica, che lascia l’Euro e fa una politica, come altri Paesi, in cui le priorità sono il lavoro, l’occupazione e non problemi di macroeconomia, allora beh, potrei anche essere ottimista. In realtà anche il vostro Paese, come altri peraltro, ha scelto da tempo di legarsi e dipendere

esclusivamente da istituzioni come ad esempio la Banca Centrale Europea, dove ci sono centinaia di dipendenti pagati molto bene ma che non rispon-dono a nessuno e che sono in grado di determinare e influenzare la vita di un governo, di un Paese. Ha un senso tutto ciò? Secondo me no”.

Da questo punto di vista lei che ha visto passare Andreotti e Craxi, Prodi, Berlusconi e Monti, che idea si è fatto della classe politica italiana?“L’Italia nell’ultimo mezzo secolo ha avuto governi differenti con leader differenti per natura e qualità. Craxi è finito all’estero come un fuorilegge, Berlusconi che è sotto processo da sempre per ogni genere di reato, in mezzo personaggi di ogni tipo.Guardando il tutto in una prospettiva più ampia si può dire che l’Italia ha

avuto due categorie di leader: quelli che hanno traghettato il paese dalla povertà al benessere e alla ricchezza e quelli che non sono riusciti a mante-nere l’economia del paese ai livelli che le competono. I primi erano quelli che avevano una scarsa cultura economica ma erano pragmatici e con grande senso di responsabilità. Ogni problema per loro era come fosse un’emergenza e hanno fatto di tutto per risolverlo. I secondi, malgrado fossero più preparati sul piano delle competenze economiche, sono quelli che invece hanno condotto il Paese nella situazione attuale inse-rendolo nel macroschema europeo che ha penalizzato la crescita”

Domanda: l’Italia ha in sé gli stru-menti per uscire dalla crisi o siamo condannati a fare la fine della Grecia? Insomma, ce la possiamo fare?“Tutto dipende se esce o resta all’in-terno dello schema europeo. Se esce – e mi rendo conto che sarebbe un’opera-zione chirurgica non indolore – l’I-talia diventerebbe più competitiva, si comincerebbe a lavorare il giorno dopo, ci sarebbe una grande ripresa. Guar-diamo la Svizzera, guardiamo Singa-pore, guardiamo Israele: sono paesi con molte debolezze ma prosperano perché si responsabilizzano, devono trovare ogni giorno dentro di sé le risorse per non fallire. Se ai tempi della Democra-zia Cristiana Fanfani si trovava davanti un problema doveva risolverlo lui, non poteva correre a piangere alla BCE come fanno tutti oggi. E guarda caso

“Bisogna andare verso il regionalismo, valorizzando

le differenze, anzichè andare verso l ’appiattimento dei

macrosistemi...”

17QVN

L’INTERVISTA

il Paese è uscito dal tunnel del dopo-guerra e ha conosciuto gli anni della crescita”.

Vista così sembra che per lei i cosid-detti ‘tecnici’, o comunque i politici con preparazione economica non siano molto affidabili…“Diciamocelo francamente: i Prodi, i Monti e via dicendo vanno bene per fare i consulenti di Goldman Sachs, non per guidare un paese. Sono caduti nella trappola intellettuale di voler cre-are istituzioni “illuminate”, di grande respiro, abbandonando le “piccole” politiche dei singoli paesi. Sempre per restare ai tempi della Democrazia Cristiana, gli economisti insegnavano nelle università quella che era più microeconomia, economia aziendale e la politica economica dei governi non li coinvolgeva. Al limite, come avvenne per Einaudi, abbracciava alcuni loro principi generali. Del resto l’Italia era dominata da cattolici e comunisti che – seppure per ragioni diverse – erano contrari al libero mercato. La fortuna, nell’immediato dopoguerra, fu lo spa-zio che riuscirono a conquistarsi i libe-rali ai quali si deve il miracolo delle pic-cole e medie aziende che si portarono poi dietro anche le aziende di stato e tutto il sistema economico italiano.Dico tutto questo per dire che tutti i

paesi che funzionano – e riprendo l’e-sempio della Svizzera – sono quelli che rifiutano i grandi schemi politici, l’il-lusione delle economie di scala, come invece si sono illusi di poter fare i cosiddetti “tecnici”.Bisogna andare verso il regionalismo, valorizzare le differenze e le caratte-ristiche peculiari di un paese anzi-ché andare verso l’appiattimento dei macrosistemi”.

Una delle sue tesi più affascinanti è che i percorsi della storia possono essere compresi utilizzando la logica del paradosso. Qual è, da questo punto di vista, il paradosso per com-prendere l’Italia?“Il paradosso è che l’Italia è un paese molto più eterogeneo di tutti gli altri paesi euopei, forse anche degli Stati Uniti. Se chiamo un’ambulanza a Tre-viso e non viene dopo 10’ è uno scan-dalo, se la chiamo a Salerno e viene entro un’ora è un trionfo. Ora, que-sta eterogeneità è una forza, non una debolezza!L’errore è stato quello di voler met-tere questa eterogeneità nel grande brodo europeo. Si è persa la vitalità del sistema. Una delle caratteristiche storiche dell’Europa è sempre stata la funzione di traino dei piccoli stati, che si è annullata per creare il concetto di

un’unica Europa. Era un concetto che nasceva con una buona intenzione, quella di evitare un altro conflitto franco-tedesco, in realtà si è rivelato un fallimento”.In conclusione: lei che ha avuto la possibilità, anche per i ruoli ricoperti in varie amministrazioni americane, di conoscere e valutare da vicino gran parte degli uomini politici italiani degli ultimi quarant’anni, da quale è stato più impressionato?“Gli uomini sono stati due, ed entrambi presidenti della Repubblica: Cossiga e Napolitano. Due persone diversissime, per cultura, formazione e caratteristi-che umane, ma che avevano in comune due cose: primo, guardavano l’Italia, l’Europa e il mondo con la loro testa, senza seguire schemi preconcetti, nep-pure quelli dei loro partiti; secondo, di fronte ai problemi sentivano il dovere di assumersi le responsabilità che deri-vavano dal loro ruolo senza evaderle o scaricarle su altri.C’è una vecchia canzone della tradi-zione ebraica il cui senso praticamente è: “Quando l’universo diventa un ponte molto stretto conta solo avere il corag-gio di attraversarlo”. Loro hanno sem-pre rispettato questo principio e hanno attraversato il ponte senza cercare stra-dine o sentieri per aggirarlo”.

18QVN

AMAR

CORD TRISTI

PELLEGRINAGGI

Tutte le volte che si organizzano giornate di lavoro per scoprire lo

stato di salute dello sport milanese mi prendo uno spazio turistico per andare in giro nella città. Un triste pellegri-naggio. Comincio dalla zona di Affori, passo al centro Iseo e sto male vedendo la palestra bruciata dolosamente da chi voleva speculare e non aiutare lo sport, sapendo quello che è successo alla pi-scina, quasi abbandonata, quello che non hanno potuto fare i privati che vo-levano dare vita allo sport di base. Poi punto verso San Siro, guardo il grande stadio e ricordo che Michel Platini ha negato a Milano la finale di coppa dei campioni per il 2015, anno dell’EXPO milanese, promettendo quella del 2016, ma soltanto se gli orribili servizi igie-nici, la fatiscente sala stampa, le strut-ture interne potranno essere portate a norma igienica per un avvenimento di portata internazionale. Penso con nostalgia al palazzone di San Siro caduto sotto la neve e mi viene il magone pensando che l’unico impianto coperto della città per grandi avvenimenti è quello in mano ai privati del Forum di Assago che non ha potu-to organizzare i mondiali di ginnastica perché manca una palestra secondaria dove gli atleti possano fare il riscalda-mento pre-gara. Punto sull’Arena Na-poleonica e anche se qualcuno pensa che davvero Napoleone si affacciava al pulvinare, poi lo avrà visto scappa-re perchè da quei giorni è rimasto un impianto con gradinate obsolete, una cancellata inutile e ingombrante per spettatori che certo non invadono o lanciano fumogeni, e quando gli appas-sionati dell’atletica hanno chiesto una

mano, senza riceverla purtroppo, né dal Comune, né dalla Regione né dalla Provincia, se esiste ancora, per ridare vita alla Notturna, un meeting storico che ha visto correre su quella pista i più grandi, una chiesa sconsacrata del grande sport dedicata al sommo Gian-ni Brera, dove sono stati battuti moltis-simi primati mondiali cominciando dai lanci di Consolini per finire alla corsa sugli 800 di Fiasconaro, allora mi viene la grande tristezza. Certo, ogni tanto qualcosa si fa. I mon-diali di volley femminile faranno tappa a Milano, ma i campi per lo sport di base sembrano isole senza vita dopo una catastrofe nucleare. Basterebbe una vera manutenzione, ci sono pri-vati pronti ad intervenire, ma si fa una grande fatica ad iniziare il dialogo an-che perché il famosissimo ente chiama-to Milano Sport gestisce proprio male e perde davvero tanti soldi: 16 milioni nel 2011, 8 nel 2012 anche se il Co-mune ha stanziato un fondo di 7 per riparare il poco che resta in piedi. Le Federazioni bussano alla porta, guar-date la Federpallavolo che ha avuto in gestione il centro Pavesi e ne ha fatto un paradiso. Ci sono altri disposti ad intervenire, ma si trovano spesso le porte sbattute in faccia come sappiamo bene noi della Quanta che in questo anno abbiamo portato, ancora una vol-ta, l’unico scudetto tricolore per la città che era abituata a vincere con il calcio, il basket, il baseball, andate al Kennedy anche adesso che lo hanno risistemato e vedrete come galoppa la crisi, tito-li che vinceva il rugby, la pallavolo, le glorie del nuoto e del canottaggio. Tutti ricordi e ci si sta male. Ci hanno messo

8 mesi per ridare una pista decente al centro XXV Aprile, non parliamo poi delle piscine. Il centro Saini sarà chiuso per tutto il 2013, la Ponzio ha passato senza un goccio d’acqua il 2012. Chi re-cluta, fa sport davvero, avrebbe soltanto bisogno di fiducia, ma le tavole rotonde fanno dire tante belle parole, poi, nei fatti non si arriva quasi mai a niente. Non esiste una piscina da 50 metri per grandi avvenimenti, per allenamen-ti nell’estate e nell’inverno e la stessa cosa vi diranno quelli dell’atletica, degli sport cosiddetti minori. Il giro finisce nella nostalgia del Palalido abbattuto, intossicato dall’amianto e sempre fer-mo. Una vergogna come ha detto Dino Meneghin, il più grande giocatore di basket italiano, ex presidente federale, uno che si era inventato tante cose per portare i ragazzi sui campetti all’aper-to, ma anche qui quanta fatica, anche soltanto per avere canestri e fondo de-cente.Poco più in là c’è Lampugnano dove negli anni ‘80 da una intuizione di To-gni e Gabetti nacque il Pala Trussardi con tanto di parcheggi e fermata della metropolitana allora si esibivano D’an-toni, Mc Adoo e Premier oggi invece i Topi, Pantegane e Lombrichi ma sono meno seguiti... Le grandi riunioni sono positive se poi alle parole si fanno seguire i fatti, se alla gente che vuole lavorare davvero si of-frono possibilità e aprire ai privati, alle Federazioni, alle società sportive non vuol dire perdere potere, ma dare una spinta reale perché le cose vengano fat-te con passione, coscienza.

di TONI CAPPELLARI

19QVN

SPECIALE SCUDETTO

Le foto di gioco sono di Carola Fabrizia Semino

20QVN

SCUD

ETTO

Per i grandi protagonisti della straordinaria stagione rossoblu la chiave dei successi è una sola: l ’orgoglio

UNA SQUADRACHIAMATA ORGOGLIO

“Siamo sinceri: eravamo una squa-dra costruita per vincere tutto,

avessimo fallito anche uno solo dei tre obiettivi la stagione sarebbe stata una mezza delusione”.Parole e analisi di Claudio Mantese, uno dei protagonisti della straordina-ria stagione rossoblu culminata con il triplete Supercoppa, Coppa Italia, Scu-detto.Un triplo successo che però, contraria-mente a quello che si potrebbe pensare, non è arrivato con facilità, senza pro-blemi, per grazia ricevuta. Anzi.Dopo la sonora sconfitta in Gara 2 delle finali scudetto contro Vicenza, umiliante nel modo come è arrivata più ancora che nel punteggio, tutte le pre-messe per un crollo ci stavano, eccome.Né erano mancati infortuni, nervosi-smo e momenti di difficoltà anche nel resto della stagione: insomma, come

sempre succede, confermarsi era im-presa più difficile di quanto era stato lo scorso anno mettere le mani sul primo scudetto.“L’anno scorso era andato tutto bene, capivi che l’inerzia era dalla tua parte, e Trieste era una squadra arrivata alla finale sfinita e ormai priva di energie” continua Mantese. “Esattamente l’op-posto di quest’anno, quando abbiamo avuto tanti piccoli problemi tutta la stagione e ci siamo ritrovati in finale una squadra – Vicenza – in pieno trend positivo”.“Tutti ci aspettavano al varco, non era-vamo più una sorpresa, cercare di bat-terci era una sfida per tutti e quindi è stato tutto molto più difficile” confer-ma Juraj Franco, il portierone biondo grande protagonista con le sue parate decisive in Gara 4.“Per questo” continua “le vittorie di

quest’anno hanno un sapore diverso, molto più bello di quello dell’anno scorso”.Tutti d’accordo, insomma, sul fatto che quest’anno sia stata più dura, molto più dura, e che quindi la soddisfazione per i traguardi raggiunti sia stata ancora più grande.

Dice… Rigoni, arrivato da Asiago a stagione in corso, uno che di finali e di scudetti se ne intende visti i 7 conqui-stati con gli Asiago Vipers: “Quando sono arrivato ho sicuramente trovato un ambiente molti diverso rispetto a quello dell’anno scorso, com’era anche naturale che fosse. In primo luogo per-ché lo scorso anno la squadra aveva più motivazioni; secondariamente perché c’era il nervosismo e la pressione per doversi riconfermare, cosa che è più difficile da sopportare dello stress di chi

di DARIO COLOMBO

I quattro campioni:Mantese, Franko, Rigoni e Buggin

21QVN

si trova a vincere per la prima volta”.

“Ed è proprio quello che ho detto ai ragazzi a un certo pun-to” continua il campione di Asiago. “Ovvero che i veri cam-pioni sono quelli che sanno riconfermarsi, come avevamo dimostrato noi dei Vipers a suo tempo. E la lezione è stata capita”.La svolta fondamentale su cui tutti sono d’accordo per cer-care di dare una dimensione del successo Quanta è però una sola: la brutta sconfitta in Gara 2 contro Vicenza.

“Non abbiamo perso la testa” sintetizza Riccardo Buggin, uno del gruppo storico che già si era imposto lo scorso anno “anche se era facile caderci”.

Più articolata l’analisi di Mantese e Franko.“Quando a 10 giorni dalla fine di una stagione lunghissima come questa perdi in quella maniera ci sono due possibilità: che ognuno vada per conto suo e buona notte, oppure che il gruppo tiri fuori l’orgoglio e ribalti la situazione. E noi abbiamo scelto la seconda strada” racconta Mantese.

“Abbiamo guardato in noi stessi e tirato fuori quello che ognuno di noi sapeva di aver dentro” prosegue Franko. “Ma soprattutto abbiamo ritrovato l’orgoglio di essere un gruppo”.

“Aggiungerei un altro ingrediente” continua Rigoni, “l’in-telligenza. Gara 2 ci aveva dato una bella lezione, siamo stati capaci di farne tesoro, dall’allenatore a tutti noi, ab-biamo modificato il nostro gioco e in Gara 4 è arrivato lo scudetto”.

Triplete, spazio in televisione e sui giornali, pubblico in crescita: serviranno i successi del Quanta per far crescere il movimento dell’hockey in-line?

“Mi conforta vedere tanti bambini che si avvicinano a que-sto sport” ammette Rigoni “anche se bisognerà avere ancora tanta pazienza. In fondo l’in-line è uno sport giovane, an-che se ha il vantaggio – rispetto al ghiaccio – di non essere ristretto alle valli ma di essere diffuso un po’ in tutta Italia”.

“Diciamoci la verità” afferma Mantese, “finora è stato fatto ben poco per sfruttare le grandi potenzialità di questo sport. Mi auguro che il nuovo corso in Lega e Federazione dia vita ad un progetto vero, che punti soprattutto sui giovani e soprattutto ascolti la voce dei club”.

Conclude Franko con la consueta schiettezza: “Per ora mi basta e avanza la soddisfazione di essere riconosciuto dalla gente, di sentire il calore dei tifosi. Dopo 6 anni è una sod-disfazione immensa. Al futuro ci penseremo”.

SCUDETTO

Nello sport è molto difficile vincere. Saper vincere con classe, è ancora più difficile, ma saper perdere con classe è cosa difficilissima e rarissima da trovarsi.

Di seguito pubblichiamo la lettera inviataci dai Diavoli Vicenza e la rispo-sta del nostro Presidente.

Spett.leMilano Quanta

La società H.C. Diavoli Vicenza intende complimentarsi, con tutto il suo staff e i suoi giocatori, per la conquista dello scudetto, raggiunta con la vittoria a Vicenza in gara 4.

È stata una serie avvincente che ha visto i Diavoli confrontarsi con una grande squadra che ha avuto il merito e la bravura di confermare le aspettative e i pronostici, cosa non sempre facile e scontata, e di rispon-dere alle pressioni e alla responsabilità di un intero campionato. Naturale da parte nostra la delusione e l’amarezza per essere arrivati abbastanza vicini ad un sogno, impensabile ad inizio campionato, ma perdere contro una squadra di grande qualità, sostenuta da una società seria e corretta, forse fa meno male. Rinnovandovi i complimenti e augurandoci che questo sport possa conta-re sempre su società come la vostra che hanno a cuore le sorti dell’ho-ckey in line, inviamo i più cordiali saluti

H.C. Diavoli Vicenza(Sabrina N. - Ufficio Stampa Diavoli Vicenza)

Gentile Signora,e attraverso di Lei cortesemente alla Presidentessa e a tutto lo staff e giocatori dei Diavoli Vicenza, ad un gesto di siffatta cortesia e sportività è doveroso che sia io a risponderLe.

È da tempo che avevamo notato come la Vostra Società , intesa come insieme di dirigenti, giocatori e rispetto dei valori sportivi fosse fatta di una “pasta” speciale che la rendevano non solo molto apprezzabile, ma anche molto simile al nostro modo di essere e comportarci nella vita come nello sport.

Non ci ha quindi stupito più di tanto la cortesia del Vostro apprezzatissimo messaggio di cui a nome di tutto l’Hockey Club Milano Quanta Vi ringra-ziamo molto: so bene cosa voglia dire arrivare secondi ad un millimetro dal grande risultato, come so bene come sia difficile riconoscere pubbli-camente in queste occasioni il merito ed il valore dell’avversario. Per tutti coloro che come Voi e noi si stanno battendo non solo per il risultato finale, ma anche per fare crescere in modo sano e rapido il movi-mento dell’hockey inline, sport bellissimo, divertente e praticabile da tutti, la Vostra mail deve essere una sorta di “manifesto sportivo”, di punto di partenza e riferimento dello spirito con cui tutte le Società, da quelle che frequentano la Serie A1 alle giovanili, dovrebbero uniformare i loro com-portamenti, incominciando dall’insegnamento ai giovani.

Nel ringraziarVi ancora e ripeterVi “bravissimi anche Voi!!”

Una forte stretta di manoUmberto Quintavalle

DIAVOLI VICENZA E MILANO QUANTA: UNA GRANDE LEZIONE DI SPORTIVITÀ.

22QVN

TRIPLETE!Cronaca di una stagione trionfale, iniziata con la conquista della Supercoppa, passata attraverso la vittoria in Coppa Italia e chiusa con il bis tricolore contro VicenzaSC

UDET

TO

di RIKI TESSARI

Tutto ha inizio lunedì 7 maggio 2012 alle 10 del mattino, a meno

di 36 ore dalla conquisto dello scudetto. Il Presidente convoca una riunione per programmare la stagione 2012-2013 fissandone gli obiettivi: 1° rivincere il Campionato Italiano, 2° vincere la Coppa Italia, 3° vincere la Super Cop-pa Italiana.Onestamente, pochi obiettivi e soprat-tutto facili da raggiungere…Ma la Società sa come organizzarsi per perseguire tali obiettivi e inizia con il definire il roster con molti punti fermi rispetto alla stagione precedente e alcu-ne new entry.Sul fronte stranieri sono confermati Franko e Simunek, mentre Kucera de-cide di lasciare Milano per giocare una stagione sul ghiaccio a Hodonin (Rep. Ceka). Per quanto riguarda gli italiani, conferma del blocco di casa composto dai vari Vaghi, Zorzet, Uccelli, Ban-chero, Buggin, Tessari, Vumbaca, Ca-nizzaro e Tomasello. Conferma anche per Mantese e Comencini che, rispetto all’anno precedente nel quale arrivaro-no a gennaio, questa stagione inizie-ranno da subito la loro seconda avven-tura milanese. Per quanto riguarda le

new entry, sono due le facce nuove che vestiranno la maglia rossoblu: Mose-le, proveniente da Vicenza via Padova (doppia squadra per lui nella stagione precedente) e Frigo che ha speso tutta la stagione a Padova.Con questi due inserimenti, e il succes-sivo inserimento nei play off di Rigoni, il roster era stato praticamente defini-to con larghissimo anticipo rispetto ad ogni altra Società.La stagione prende il via dal punto di vista agonistico il 3 settembre con gli allenamenti in pista in vista del primo appuntamento/obiettivo stagionale: 6 ottobre finale di Super Coppa a Milano contro gli Asiago Vipers, appuntamen-to al quale Milano risponde ‘presente’ con la conquista del trofeo al termine di una partita più sofferta del previsto ma comunque vittoriosa che ha portato così alla conquista del primo obiettivo (cronologicamente) della stagione.Il secondo appuntamento ufficiale del-la stagione è con Coppa Italia; il 13 ot-tobre, a Milano arriva la neo promossa Molinese per il quarto di finale, supe-rato facilmente dai rossoblu, che con-quistano così l’accesso al girone di semi finale da disputarsi il week-end succes-

sivo, 20 e 21 ottobre a Padova, dove i milanesi se la vedranno con i padroni di casa dei Ghosts, i Diavoli Vicenza e gli Asiago Vipers. Nella prima delle tre partita in due giorni, Milano soffre ol-tre ogni aspettativa contro Asiago che viene battuto con il risultato minimo, 1 a 0. Nella seconda partita, Milano in-contra Padova e ha la meglio al termine di una partita molto tirata che si chiu-de sul 3 a 2 a favore dei rossoblu. Al termine della prima giornata di gioco, a punteggio pieno, Milano sa che può anche pareggiare l’ultima partita contro Vicenza per qualificarsi alla finalissima, ma all’inizio della seconda giornata, i risultati delle altre partite sono tali da rendere ininfluente l’ultimo impegno dei milanesi contro Vicenza in quan-to, in virtù delle due vittorie del gior-no precedente Milano ha già staccato il pass per la finalissima. Giusto per la cronaca la partita con Vicenza finisce con un pareggio per 2 a 2 permettendo ai milanesi di chiudere il girone imbat-tuti. La stagione prosegue con la prima di campionato con la grande novità dell’I-Day (Inline Day) che vede tutte le gare della prima giornata giocarsi nel con-

23QVN

SCUDETTO

testo delle Fiera dello Sport di Rimini dove Milano incontra il Latina vincen-do piuttosto agevolmente.Durante il girone di andata, Milano inanellerà 7 vittorie e una sola sconfit-ta contro Monleale in una partita a dir poco “incredibile”.A metà novembre era in programma la finale di Coppa Italia che Milano avrebbe dovuto giocare proprio con-tro Monleale, ma, a causa di un errore burocratico, i piemontesi sono stati pe-nalizzati ed estromessi dalla finalissima con conseguente slittamento della data e definizione della nuova finalista. Il tutto si è definito a metà dicembre con la fissazione della finale in data unica, 2 febbraio 2013 al Quanta Village, e il ripescaggio del Cittadella che così ap-prodava alla finale di Coppa Italia per la prima volta nella sua storia. Veniamo quindi alla finale giocata ap-punto il 2 febbraio davanti alle teleca-mere di Rai Sport. Milano con i favori del pronostico e il vantaggio di giocare in casa parte subito forte e dà l’idea che potrebbe essere una finale “noiosa e a senso unico” senza però fare i conti con la determinazione di un volenterosissi-mo Cittadella, ben messo in campo e deciso a non mollare fino alla fine. Ne viene infatti fuori una partita nella qua-le Milano vince sì la Coppa, ma deve sudare e soffrire fino all’ultimo minu-to. Quindi anche il secondo obiettivo (cronologicamente e per importanza) stagionale viene raggiunto e la Società del Patron Quintavalle mette in bache-ca il terzo trofeo in meno di dieci mesi.Nel frattempo, nell’ultima finestra di mercato a gennaio, la Società si garan-tisce le prestazioni di Dorigatti, difen-sore molto esperto che arriverà assieme a Rigoni per i play off.Nell’ultima parte del campionato, Mi-lano bisserà lo stesso risultato del giro-

ne di andata vincendo 7 degli 8 incontri in calendario, unica sconfitta nella tana dei Diavoli vicentini, ottenendo così il primo posto in regular season che ga-rantisce le eventuali belle in casa.E arriviamo quindi alla fase “calda” del-la stagione rossoblu, i play off!In semifinale, Milano se la deve vede-re con i Ghosts Padova in quella che molti hanno definito una finale antici-pata. In gara 1 a Milano si è giocata una partita tiratissima con le due squadre

attentissime a non scoprirsi e pronte a colpire al primo errore dell’avversario. E infatti i tempi regolamentari si sono chiusi con il risultato di pareggio, 2 a 2. Tutto rimandato quindi all’overtime con la formula del golden goal ed even-tualmente ai tiri di rigore. Ed è Mila-no a spuntarla dopo soli due minuti di gioco quando, beneficiando di una su-periorità numerica, Tessari regalava ai rosso blu il successo in gara 1. In gara 2 a Padova, stesso copione per le contendenti, Milano maggiormente offensivo come atteggiamento tattico e Padova più “attendentistico”. Padova chiude in vantaggio il primo tempo, 2 a 1, ma è Milano nel secondo tempo a reagire e realizzare tre reti con le quali si aggiudica anche gara 2 fuori casa e conquista quindi il primo match point da giocarsi sulla propria pista.In gara 3, Milano sa che l’inerzia è tutta dalla sua parte e che è Padova a doversi scoprire nel tentativo di recuperare, ma né Padova attacca né tanto meno Mi-lano sta ad aspettare “la prima mossa” e ne viene fuori di conseguenza una bella

partita che rimane “stretta” nel risultato fino alla fine con Milano che la spunta e accede così alla finale.Nell’altra semifinale tra Monleale e Vi-cenza, hanno la meglio i vicentini che la spuntano in gara 5 andando a vincere a Monleale.Finale quindi inedita tra la favorita Milano e “l’inattesa” Vicenza.Ed eccoci quindi al gran finale; Milano per la riconferma e Vicenza per la sto-ria. Due squadre costruite con obiettivi diversi ma entrambe determinate a gio-carsi fino alla fine una finale che vale nove mesi di duro lavoro e sacrifici.30 aprile, gara 1 al Quanta Village; Mi-lano parte fortissimo e giocando forse il migliore hockey dell’anno, chiude il primo tempo avanti 3 a 0 con reti di Buggin, Kucera e Rigoni.Il secondo tempo vede però in campo un Milano diverso e distratto che si fa recuperare fino al 3 a 2.A quel punto i rossoblu si svegliano e riprendono a giocare e trovando nuo-vamente il doppio vantaggio con la rete di Tessari per il 4 a 2, ma dopo soli 30 secondi subiscono il terzo goal ospite che rimette un po’ di paura ai padroni di casa ma allo stesso tempo ridà la sve-glia per la seconda volta.A chiudere i conti ci pensano Toma-sello e Mosele per il definitivo 6 a 3 che consegna a Milano la prima partita della serie.E si va a Vicenza dopo tre giorni per la seconda partita. Milano forse ancora troppo convinto del divario visto per lunghi tratti in gara 1, commette l’er-rore di poter giocare a Vicenza come a Milano e paga carissima questa scelta. Vicenza è molto più reattiva e a suo agio sulla propria pista rispetto a Mi-lano e si vede da subito; primi su ogni disco i vicentini passano in vantaggio dopo cinque minuti. I rossoblu non ci

“l ’ultimo brivido a pochi secondi dalla f inesiamo rimasti in tre...”

24QVN

SCUD

ETTO

stanno e cercano di gestire comunque il gioco seppure con difficoltà rispetto a quanto fatto a Milano e a metà del tempo trovano il pareggio in power play con Comencini. Purtroppo il pa-reggio dura solo un minuto prima che Vicenza si riporti nuovamente in van-taggio e dilaghi poi con altri tre goal che la dice lunga su quella che sarebbe stata la partita dei milanesi.Con un passivo pesantissimo, Milano va al riposo cercando di trovare qualche accorgimento per cercare di recuperare la partita, ma il risultato purtroppo non cambia, anzi peggiora addirittura. Alla ripresa, Vicenza affonda il colpo e realizzando altri cinque goal imparti-sce una lezione mai subita prima dalla squadra milanese. I tre goal rossoblu nel finale, Kucera, Buggin e Mantese, servono solo a rendere meno pesante il passivo.A distanza di tre giorni si torna a gio-care la terza sfida scudetto a Milano che, dopo essersi leccato le ferite infer-tegli da Vicenza, scende in campo nel “formato gara 1” e la differenza si vede tutta.Banchero, Mantese e Frigo realizzano i goal che portano i padroni di casa al riposo con lo stesso risultato di gara 1 ma, memore del black out avuto in quella partita che ha rischiato di ri-

mettere in corsa Vicenza, i rosso blu scendono in campo nel secondo tempo con grande concentrazione e determi-nazione che, pur subendo un goal vi-centino, gli permette di andare in rete altre quattro volte con Mantese, Mose-le, Tessari e Buggin per il definitivo e perentorio 7 a 1 finale.Con Milano in vantaggio nella serie per 2 a 1, si ritorna Vicenza con i ros-soblu che hanno la possibilità di chiu-dere i conti e Vicenza con l’obbligo di vincere per allungare la serie.Nei giorni che hanno preceduto que-sta partita, Milano aveva chiaramente negli occhi e nella mente la “sciagura-ta” prestazione di gara 2 e ne ha fatto tesoro preparando la partita in modo completamente diverso.Grande pazienza e attesa dell’occasio-ne buona. Questa in sintesi la tattica adottata che ha portato Milano a non scoprirsi ai contropiedi micidiali dei vi-centini. E il risultato si è visto da subito “grazie” anche alla tattica attendenti-stica adottata dai padroni di casa che hanno deciso di non aggredire Milano ma di rimanere chiusi in difesa a loro volta in attesa di qualche errore mila-nese o episodio fortuito.Il risultato rimane bloccato sullo 0 a 0 fino a cinque minuti dalla fine del pri-mo tempo quando “i gemelli del goal”

Frigo e Mosele confezionano l’azione che porta in vantaggio Milano. Aper-tura di Mosele per Frigo che si invola sulla sinistra, disco al centro per l’ac-corrente Mosele che appoggia in rete da sottomisura.Forti del vantaggio, nel secondo tem-po Milano continua con lo stesso at-teggiamento tattico e stranamente lo fa anche Vicenza. Tutto “tace” fino al minuto 43 quando, in power play, Do-rigatti con un tocco ravvicinato mette anche la sua firma sulla finale.Con il doppio vantaggio Milano sem-bra ormai ad un passo dal trionfo, ma si sa che nell’hockey non è mai finita e infatti dopo 15 secondi viene com-minata una doppia penalità a Milano che dà così a Vicenza una ghiottissima occasione che sfrutta bene dopo trenta secondi con Stevanoni per il 2 a 1. Passate questa prima inferiorità, Mi-lano si vede fischiare altre quattro penalità, delle quali due contempora-neamente, che rischiano di ribaltare totalmente il risultato. Fortunatamente i vicentini non riesco-no a sfruttare queste occasioni grazie all’ottimo lavoro degli special team di-fensivi rossoblu e a uno straordinario Franko. Ultimo brivido per i rosso blu a tre secondi dalla fine, quando viene espulso un altro giocatore milanese che lascia i suoi in tre contro cinque (fuori Alberti per il quinto giocatore di movi-mento) con l’ingaggio in zona difensi-va milanese, ingaggio vinto dai padroni di casa che però non riescono a trovare la porta lasciando così esplodere la gio-ia rossoblu e la conseguente festa per la riconquista dello scudetto.Tutto il resto è cronaca dei festeggia-menti che si sono ovviamente e giu-stamente protratti fino a notte fonda, o per meglio dire fino a mattina presto.

P.S: quest’anno la prima riunione post scudetto per la programmazione della nuova stagione, seppure telefonica, si è tenuta alle ore 11.30 di domenica 12 maggio, esattamente 12 ore dopo avere alzato al cielo la Coppa di Campioni d’Italia… sarà un segno?

Antonio Rossi, Assessore allo Sport Regione Lombaria e di Sabatino Aracu, Presidente della Federazione Italiana Hockey Pattinaggio, si complimentano con il Milano Quanta. Nulla invece è pervenuto dal Comune di Milano.

25QVN

Questo articolo celebra ad un tempo la vittoria del Milano Quanta e quello del movimento dell’hockey inline italiano.Milano irrompe ancora una volta sulla scena sportiva con la forza d’urto di cui dispone e ripetersi nello sport vuol dire anche adeguatezza strutturale e capacità manageriale.Riconquista lo scudetto tricolore per il secondo anno consecutivo senza dimenticare la conquista della Coppa Italia e della Supercoppa, insomma per dirla alla Mourinho ‘triplete’. Milano ha dominato il campionato dalla prima all’ultima giornata sia in regular season che nei playoff con l’unico passo falso in gara 2 di finale a Vicenza.Esistono tante firme in calce al successo:Quella del presidente Umberto Quintavalle, che ha fatto tesoro di un passato agrodolce e si è circondato di un gruppo di assoluto valore senza follie economiche.Quella del capitano/giocatore Riki Tessari ‘il grande vecchio’ che ha assemblato la squadra gestendola nei momenti difficili.Quelle dei giocatori dai fab four vicentini, allo ‘zoccolo duro’ dei milanesi, dagli slovacchi geni e sregolatezza ai bolzanini adottati dell’ultima ora.

Quella dei fans sempre più numerosi sino a diventare una curva ‘chiassosa’ e appassionata.Vittoria della Società Quanta e di Milano sportiva, ma come dicevo all’inizio anche del movimento intero dell’inline bisognoso di nuovi entusiasmi, nuove idee, nuovi mezzi, nuove platee, maggiore credibilità. Ora mi auguro che il raggiungimento di tanti traguardi serva da trampolino per la partecipazione alla Coppa dei Campioni perché… da cosa nasce cosa…Il sogno sarebbe poterla giocare qui la Final Six europea, pur con tutti gli handicap derivanti dal non avere un palazzetto adeguato (altro sogno!).Giocare sulla nostra pista sicuramente una tra le più belle e veloci d’Italia, tra il nostro pubblico, avere l’impianto pieno di gente colorata, appassionata, corretta, entusiasta e competente. Il sogno sarebbe avere una maggiore visibilità dai media in generale stampa e televisione in modo da rilanciare questo sport ancora di nicchia, ma con delle potenzialità di crescita interessanti.

Il sogno sarebbe VINCERE ANCORA

FORZA MILANOFORZA ROSSOBLU

SCUDETTO

SOGNANDO L’EUROPA!

L’UOMO COL MEGAFONO

di GIANCARLO BARALDI

Siam venuti fin qui

siam venuti fin qui

per vedere segnare Giuly...

oh oh oh oh oh...

Abbiamo un capitanoun capitano abbiamo un capitano...

Riki Tessari il Capitano... il Capitano...

Vola!

Stefano Uccelli vola...

la curva si innamora

Uccelli vola!

Mi è sembrato che ha segnato il Milano, Milano...na na nanna he na na nanna he mi è sembrato che ha segnato il Milano, Milano...

Salta con noiMagico Frankosalta con noi Magico Franko....

Mantese!

pa pa pa pappa

Mantese!

pa pa pa pappa

Mantese !

È lo spirito creativo della Curva,dirige e inventa cori che ormai sono entrati nella mente di tutti...

MANTESE

FRANKO

COMENCINI

ZORZET

KUCERA

VUMBACA

UCCELLITESSARITOMASELLO

CAMPIONI D’ ITALIA 2013

MOSELE

BANCHERO

FRIGO

CANIZZARO

RIGONI

DORIGATTI

TESSARI

BUGGINVAGHI

3

CAMPIONI D’ ITALIA 2013

DELLA BELLA

SIMUNEK

28QVN

2000 battute è il diktat d e l l ’ U f f i c i o

Comunicazione: ed io che pensavo di essermela cavata mimando il risultato delle vittorie!L’anno scorso avevo concluso le mie venti righe sperando in una nuova vittoria, non sapendo che in soli 12 mesi avremmo vinto una Supercoppa, la Coppa Italia ed un altro fantastico scudetto: il terzo!Quanti sogni realizzati, ma che fatica!Quando si è Campioni d’Italia, la squadra avversaria non si risparmia e sono state poche le partite “semplici”, l’ansia da tifo è stata sempre ben presente, soprattutto nei play off e più il gioco si faceva duro e più le scaramanzie aumentavano… Giancarlo mi avrebbe volentieri sedato e rinchiuso in uno stanzino!Che posso dire ancora, forse che la conferma di una vittoria è ancora più bella, le emozioni sono inspiegabili

ed anche se abbiamo vinto fuori casa è stato bello uguale, le persone presenti erano tutte sinceramente contente e quindi

GRAZIE!!!!!!!!!!Grazie al Dott. Quintavalle che ci crede sempre, fino alla fine.Grazie al “palo”… il mio antisfortuna preferito.Grazie ad Annalisa: la mia parte tecnica nonché compagna di tifo.Grazie alle ragazze: Ilaria, Vale, Chiara… Smack!Grazie ai ragazzi: tutti, dal Capitano ai ragazzi della B che quest’anno hanno giocato qualche minuto in serie A1.Grazie a Giancarlo… che nonostante quest’anno mi abbia fatto impazzire riesce a galvanizzare la curva, a creare pathos a far sentire che i ragazzi non sono soli e che abbiamo ancora tanti sogni da realizzare! Forza Quanta!

GRAZIE, RAGAZZI!

LA SCARAMANTICA

di MONICA FORLEO

SCUD

ETTO

È rimasta tutta la stagione attaccata al palo centrale della pistadel Quanta Village, ogni vittoria era scandita da una sua foto su facebook con il numero dei gol indicato con dita e quando le dita non bastavano (spesso) se le faceva prestare...

29QVN

30QVN

BILA

NCI

UN’OTTIMA ANNATAMA A CHE PREZZO…Anche il bilancio del 2012 ha portato risultati in crescita per il Gruppo Quanta. Ma tra ostacoli e difficoltà sempre crescenti.di ILLO QUINTAVALLE

Con un titolo come questo ci si sen-tirebbe autorizzati a leggere una

disquisizione sul Dom Pérignon del 1964: in realtà ho voluto paragonare la migliore annata di una prestigiosa cuvée con quanto realizzato dal nostro Gruppo nel 2012.

Dopo l’approvazione del nostro Bilan-cio da parte dell’Assemblea dei Soci ad aprile, si è conclusa una stagione molto buona, record per l’esattezza per il nostro Gruppo, nonostante la situa-zione generale sia tutt’altro che entu-siasmante.

Nel 2012 abbiamo avuto un calo del PIL del 2,4%, un debito pubblico che ha raggiunto la soglia del 127% del Pil, una pressione fiscale al 44%, un tasso di disoccupazione per la prima volta dal

dopoguerra ben oltre l’11% e un ricorso alla cassa integrazione battuto sola-mente dai dati previsionali del 2013. Emerge un quadro cupo dai dati Istat sugli aggregati macro italiani. Questi dati hanno ovviamente avuto ripercussioni anche sui consumi, con un calo nel 2012 del 3,9% che ci ha ripor-tato ai livelli della crisi del 2008-2009.

In questo scenario non fa eccezione il nostro settore, quello delle risorse umane, dove il calo è stato del 10% rispetto al 2011. Difficile la sola sopravvivenza, con l’ag-gravante di proiezioni 2013-2014 asso-lutamente deprimenti.

Come dicevo, in totale controtendenza il nostro Gruppo ha superato, nel 2012, i 117 Milioni di euro di fatturato, in

crescita del 14,3% sul 2011. L’80% circa di questo fatturato viene generato in Italia. Le società estere in Svizzera, Stati Uniti, Romania, Brasile e Libia sono cresciute ben oltre le attese cen-trando per il terzo anno consecutivo la “double digit performance”, quest’anno addirittura il 43%! La crescita del fat-turato è stata accompagnata da una politica sul personale efficace che ci ha visto crescere come competenze ma anche come numero di dipendenti. Anche gli investimenti non sono man-cati. Quest’anno siamo andati vicino al milione di euro. Il Quanta Village si è notevolmente impreziosito, 2 nuovi campi da beach con sabbia di ultima generazione e numerosi nuovi spoglia-toi, un ingresso di grande prestigio, la viabilità ed i parcheggi migliorati e fiore all’occhiello: un centro medico polifun-

31QVN

zionale avviato. All’estero, oltre alla già citata Libia abbiamo posto le basi per l’ampliamento dell’attività in Bra-sile e ci siamo concentrati su progetti formativi transnazionali principal-mente in Romania.

La forza del nostro Gruppo è stata saper prevedere con buon anticipo quanto sarebbe successo, rinunciando a tante opportunità di breve periodo concentrandosi sul medio lungo, investendo molto nell’IT e in progetti assolutamente innovativi. Fortis-simi in Italia ed all’estero nel settore dei materiali compositi, settore nel quale abbiamo addirittura avviato una scuola di formazione nel centro Italia (di cui si parla nelle pagine successive).Possiamo tranquil-lamente dire che ci confrontiamo alla pari in Italia con multinazionali come Adecco, Manpower e Ranstad nell’am-bito del lavoro ed a Milano nell’ambito dello sport con un settore pubblico quanto mai invadente e dai piedi di argilla

Il risultato è stato molto soddisfa-cente ma poi ci scontriamo con uno Stato Italiano affamato di soldi. Tutte le nostre società hanno chiuso in utile. Salvo scoprire poi che il 72% (settan-tadue percento!!!) dell’utile lordo in Italia è stato spazzato via da tasse ed imposte di vario genere, facendoci di fatto chiudere con un utile netto di poco superiore ai 300’000 € in Italia e di 700’000€ all’estero. Un dato che la dice lunga sulle capacità compe-titive del nostro paese. La pressione fiscale, a parità circa di risultato lordo, è più che doppia in Italia e con IRAP, IRES, IMU, TARSU&Co sembra continuare a peggiorare. Senza ovvia-mente considerare il cuneo fiscale, con un costo del lavoro, come recen-temente fatto rilevare da uno studio della Sapienza, di 10 punti superiore

alle media europea e di 14 rispetto a USA, UK e Giappone.

Perché dunque qualcuno dovrebbe investire in Italia? Perché un gruppo internazionale dovrebbe essere invo-gliato a venire nel nostro paese quando le condizioni economiche, fiscali, strutturali sono peggiori rispetto ai tanti nostri vicini (e lontani)?

Partendo da questa realtà ed allar-gando il discorso varrebbe la pena domandarsi perché trovarci costretti a pagare centinaia di migliaia di Euro di IMU (imposta municipale unica) per non ottenere in cambio nessun servizio? Diamo fior fior di euro al Comune di Milano (e a

quello di Roma) per ricevere in cambio qualcosa di assolutamente i n g u a r d a b i l e . Buchi nelle strade come voragini, graffiti ovunque, illuminazione e

segnaletica carenti e i servizi ATM inappropriati (ancora stiamo aspet-tando il bus promesso che colleghi il Quanta alla metropolitana). Con oltre 800’000 ingressi l’anno forse meriteremmo ben altra attenzione. Non è accettabile pagare l’impaga-bile di tasse e imposte per finanziare i mal servizi milanesi. Non è accetta-bile che una società come la nostra, etica fino al midollo, che investe a Milano, in Italia e all’estero debba essere costretta a rinunciare alle tante opportunità che potremmo cogliere, creando e nuova occupa-zione e benessere per tanti.Lamentarsi non è mai servito e non ci è mai appartenuto, ma il grido di allarme di chi con i fatti dimostra ogni giorno di saper lavorare, deve essere forte e chiaro. Altro che Dom Pérignon del ‘64, qui rischiamo tutti di bere acqua inquinata del Lambro.

La bella sorpresa è arrivata mercoledì 6 marzo, quando sul sito del più noto quotidiano economico e finanziario del mondo è apparso un servizio sul Gruppo Quanta, a firma del corri-spondente dall’Italia Salvatore Bruno.Un riconoscimento importante, giunto in un momento particolarmente signi-ficativo per il Gruppo, come sottoline-ato nel servizio del FT che ha messo in evidenza la crescita positiva degli ultimi anni ed in particolare quella fatta registrare al termine del 2012, in assoluta controtendenza rispetto ai dati generali dell’economia e più in particolare della concorrenza.Il quotidiano inglese si è poi soffer-mato anche sulla presenza di Quanta nei più importanti mercati internazio-nali e sui progetti di sviluppo all’estero nel breve e medio periodo.“Per noi” ha dichiarato il presidente Umberto Quintavalle “si è trattata di una gradevolissima sorpresa che consideriamo anche un importante riconoscimento per il lavoro svolto in tutti questi anni non solo in Italia ma in tutto il mondo, che deve spronarci a continuare su questa strada con lo stesso entusiasmo, la stessa pas-sione e lo stesso impegno”.

“Record, nonostante la situazione generale

sia tutt’altro che entusiasmante.”

E ANCHE IL FINANCIAL TIMESHA SCOPERTO IL GRUPPO QUANTA

32QVN

presenta

introduce Umberto Quintavallepresidente Gruppo Quanta

parteciperanno alla tavola rotonda:

Carlo Dell ’Aringa sottosegr. di Stato al Lavoroe alle politiche sociali

Antonio Bulgheroni presidente Lindt

Aaron Maines The Wall Street Journal

Mario Mazzoleni docente economia aziendale

Domenico De Masi sociologo del lavoro

modera: Dario Di VicoCorriere della Sera

15 anni

33QVN

21 giugno 2013 ore 9.30Milano Quanta Village

registrazioni sul sito quanta.com

Sapere e Saper Fare per la rinascita economica italiana

#saperesaperfare

34QVN

SOCI

AL

di PIETRO GALEOTO

ALLA CONQUISTA DEL WEBIl responsabile della comunicazione del Gruppo Quanta svela i segreti delle nuove strategie di comunicazione

Rieccomi! Dopo un paio di QVN torno a parlare delle strategie di

comunicazione del Gruppo Quanta. Ci eravamo lasciati con: “…e molto presto ci sarà un’ulteriore rivoluzione, della quale non si può ancora svelare nulla”. Ora finalmente ne posso parlare: è nato il TG Lavoro.

Prima di spiegare che cos’è il TG Lavo-ro è giusto segnalare che abbiamo anche un sito tutto nuovo, nato dalla volontà

della Direzione Generale di investire nell’innovazione e nella tecnologia. At-traverso un passaggio intermedio, si è passati da un austero e istituzionale sito aziendale (anche un po’ noioso) a una “agenzia web” sperimentale e interatti-va, dove tutta l’attività di reclutamento e i progetti formativi sono illustrati in una rinnovata sezione news. C’è anche un blog che ci permette di interagire con i nostri “amici” di Facebook. E tutti i contenuti sono condivisi - e lo saran-

no sempre di più - sui social, tanto da creare un vero e proprio network.

Nella parte centrale del sito, diretta-mente dal nostro canale YouTube… il TG Lavoro, con tanto di sigla, anchor-man e lancio di servizi. Un prodotto Quanta al 100%: girato all’interno delle nostre filiali, con l’impiego di una scenografia mobile, i nostri faretti e la nostra Canon 600 D. È così che rac-contiamo l’intera offerta di lavoro sul

A sinistra il sito quanta.comIn alto alcuni momenti del backstage della registrazione del TG Lavoro registrato nella sede di Milano.

35QVN

territorio nazionale. Ognuna delle offerte proposte è contrassegnata da un codice che, inserito in un apposi-to spazio, permette all’utente di avere tutti i dettagli e di candidarsi.

Il TG Lavoro nasce da una semplice intuizione: quali sono i contenuti che l’utente cerca in rete? Le news e le offerte di lavoro (soprattutto ultima-mente). Cosa può succedere allora se le offerte vengono presentate come news? Beh, la risposta ce la dà l’impennata di visite che il nostro sito e i nostri social stanno registrando in questo periodo. E soprattutto l’attenzione rivoltaci da importanti media che si occupano di comunicazione e da portali tematici che parlano di marketing e di web.

Una bella soddisfazione per tutto il team che ha lavorato al progetto. E personalmente anche tanta gratifi-cazione dopo anni di esperienze ac-cumulate in diverse realtà editoriali e qualche nottata passata ad approfon-dire le tematiche più attuali come l’in-dicizzazione e la web reputation.

Una soddisfazione che raddoppia se si lavora in Quanta, con la sua filosofia di costante sostegno e incoraggiamen-to dei progetti e delle idee, soprattutto quando il loro sviluppo richiede tem-po e dedizione.

Ed è con questo spirito che lanciamo, proprio dal nostro sito web, il pro-getto “Lavora e cresci con Quanta”. Quanta cerca “i magnifici 5”: cinque neolaureati che vogliono dimostrarci chi sono. Cinque talenti che attraverso un percorso formativo a Milano e su tutto il territorio, entreranno nel no-stro mondo, una realtà dinamica e in espansione che ha bisogno di persone con voglia di crescere insieme a noi. E tra le figure da ricercare, una è legata proprio al progetto di potenziamento dell’Ufficio Comunicazione.

Ma non mi dilungo oltre. Dopo tut-to, basta un click e sarà il nostro HR Manager a spiegarvi dal TG Lavoro di cosa si tratta!

Quanta Formazione, Quanta Italia e Composite Solutions hanno dato vita alla rete Composites Skills Development. Nata per la forma-zione specialistica sui materiali compositi e le lavorazioni della fibra di carbonio, dal progetto nasce “Quanta Composite Solu-tion - Learning & Training” la prima realtà in Europa che associa la for-mazione sui materiali compositi alla produzione. Situata ad Ancarano (TE), pro-gramma stage e percorsi di forma-zione professionale ad alta specia-lizzazione, in stretto collegamento con Istituti superiori e Università. La scuola trasferisce conoscenze e competenze specifiche per la stratificazione e laminazione di diversi tipi di tessuti da impregna-zione, creando strutture altamente resistenti, a basso peso ed elevate caratteristiche meccaniche, pre-stando notevole attenzione alla costruzione di manufatti realizzati con fibre di carbonio.Unendo in modo virtuoso l’aspetto della formazione con quello del lavoro, prepara giovani altamente specializzati, pronti a rispondere alle esigenze di un settore in con-tinua evoluzione. Nel prossimo numero un ricco reportage su tutto il progetto.

QUANTA FONDALA PRIMA SCUOLA IN EUROPA SUI MATERIALI COMPOSITI

Sopra due dei portali tematici che hanno parlato del TG. Pubblicità Italia, della TVN Media Group, recensisce così il progetto: “Il dominio quanta.com, a cui in passato ha fatto capo il sito istituzionale del Gruppo, si trasforma in un vero e proprio hub informativo sull’occupazione”

A sinistra la pagina Linkedin del Gruppo che ha avuto un incremento di follower di circa il 2000% nell’ultimo anno.

36QVN

La prevalenza delle malattie allergi-che in tutto il mondo è drammati-

camente in aumento, sia nei paesi occi-dentali che nei paesi in via di sviluppo. Queste malattie comprendono: l’asma, la rinite, l’anafilassi, l’allergia a farmaci, l’allergia alimentare, l’allergia al veleno di insetti, l’eczema, l’orticaria e l’angio-edema.Secondo le statistiche dell’Organizza-zione Mondiale della Sanità (OMS), centinaia di milioni di soggetti nel mondo soffrono di rinite allergica e si stima che 300 milioni di questi sono affetti anche da asma, con una note-vole influenza sulla qualità della vita di questi individui e delle loro famiglie, e con un impatto negativo sul benessere socio-economico della società.

La complessità delle manifestazioni immuno/allergiche richiede una pro-fessionalità specifica, come l’allergo-logo, in grado di gestire con approccio multidisciplinare il paziente allergico e le opportunità terapeutiche di ultima generazione, non fermandosi alla punta dell’iceberg. Esempio alcune manife-

stazioni cutanee, vedi orticaria cronica, possono sì essere di genesi alimentare, ma spesso sono legate a patologie diver-se: dalla infezione parassitaria dell’inte-stino, ad un granuloma , ad una tiroidite autoimmune ecc. ecc . Pertanto ancora di più è necessario un approccio spe-cialistico al problema e non l’autocura che può mascherare la vera causa della manifestazione o ritardarne la diagnosi.

Alcune curiosità sulle patologie al-lergiche Spesso sentiamo parlare di Atopia o di Pazienti Atopici. L’atopia rappresenta un disturbo che affligge il 10-15% della popolazione mondiale.

Definizione Atopia: La predisposizione genetica a sviluppare reazioni anafilattiche.Pazienti Atopici = elevati livelli di IgE sieriche.L’atopia non è una malattia e solo una predisposizione genetica diventa malat-tia quando compaiono reazioni allergi-che come la rinite, l’asma etc etc.Le reazioni allergiche sono scatenate

da antigeni esogeni: Acari presenti nel-la polvere, pollini, cibo, farmaci, germi, sostanze chimiche, alcuni emoderivati per scopi terapeutici.

I cambiamenti metereologici quali temporali durante le stagioni polliniche possono determinare l’idratazione dei granuli pollinici e la loro frammenta-zione, generando particelle biologiche aerosolizzate nell’atmosfera causando crisi respiratorie nei pazienti affetti da pollinosi. La migrazione da un paese all’altro comporta l’esposizione a nuovi inqui-nanti e allergeni, accanto a cambia-menti delle condizioni abitative, delle abitudini alimentari con possibili con-seguenze sulla salute dei migranti. Per approfondire sulla genesi delle pa-tologie allergiche si rimanda al libro bianco dell’allergologia redatto dalla World Allergy Organization.

*Specialista in Allergologia e Immunologia

clinica Poliambulatorio Quanta Fisiomed

ALLERGIE? NO, GRAZIE

di STEFANO MANFREDI*

Con l’arrivo della bella stagione ritorna il pericolo delle allergie. Ecco alcuni consigli dell’esperto per saperne di più

SALU

TE

37QVN

38QVN

CAM

P

L’ARSENAL APPRODA AL VILLAGEIl celebre club di Londra sceglie il Quanta Village per le sue Soccer Schools estive.

Grandi novità quest’anno per i Camp estivi del Quanta Village.

L’Arsenal, uno dei più celebri club del calcio europeo, ha deciso di scegliere il Quanta Village per le sue “Arsenal Soccer Schools”, le settimane dedicate ai giovanissimi che vogliono apprendere i segreti del calcio direttamente dal team di istruttori del club londinese.Si tratta di una scelta prestigiosa, frutto della grande organizzazione e delle strutture che i manager in-glesi hanno potuto verificare e sce-gliere per portare – prima e unica volta a Milano – quelle che saran-no senza dubbio due settimane di

grande intensità ma anche di grande soddisfazione per tutti i partecipanti.

Ma le novità non finiscono qui.Si rinnovano anche i “vecchi” Camp e nascono QUANTALAND (per i più piccoli e per chi vuole provare tutti i nostri sport per sco-prire quale gli piace di più) e ol-tre allo sport verranno organizzati laboratori creativi dove i bambini potranno esprimere tutta la loro creatività!

ACADEMY è la proposta per chi vuole approfondire e migliorare le proprie capacità tecniche e tattiche

nel proprio sport anche durante l’estate.

Non solo Village:altra grande novità dei camp 2013 sono le GITE FUORI PORTA: nelle prime 4 settimane di Camp sarà possibile iscriversi a una delle nostre gite al Safari Park di Pom-bia, per un’esperienza emozionante tra giraffe e leoni, e alla Cascina Buona Speranza per diventare “fat-tori” per un giorno e provare anche a fare il pane .Insomma anche quest ’anno l’estate sarà sempre di più all’insegna dei Quanta Camp.

39QVN

SPORT

QUANTA SODDISFAZIONE!Dopo l ’International BNL, la struttura continua ad ospitare importanti tornei.

BEACH VOLLEYMikasa Winter Cup Beach VolleyLa stagione riparte con un campo di beach in più...

Domenica 2 Giugno si è svolto sui nostri campi da beach volley il master maschile finale del circuito Mikasa Winter cup, competizione che ha visto sfidarsi le migliori 8 coppie che durante tutta la stagione invernale hanno dato vita alla prima competizione invernale con il patrocinio della Federazione Ita-liana Pallavolo.Al termine di una giornata caratteriz-zata da schiacciate, tuffi sulla sabbia e battute volanti la coppia Romani-Mantegazza si è aggiudicata il successo battendo in finale i pur bravi Abbiati-Castelli.A tutti i partecipanti un grosso arri-vederci al prossimo inverno per la 2° edizione.

PISCINA Arriva l’estate e riapre la piscina esti-va del Quanta Village. Vi aspettiamo nella nostra segreteria a scoprire tutti i nuovi abbonamenti per la nuova sta-gione!

TENNISMaster Trofeo Tennis KINDER+SportDal 21 al 27 Luglio si disputeranno al Quanta Village le finali Nazionali del circuito giovanile maschile e femminile “Trofeo Tennis Kinder+Sport”Parteciperanno al torneo i finalisti delle oltre 100 tappe svoltesi in tutta Italia.Le categorie interessate saranno 7, dall’under 8 all’under 16.I vincitori di categoria parteciperan-no alla finale internazionale del trofeo Kinder.

La manifestazione verrà seguita dall’e-mittente televisiva “Super Tennis”.

Il 27-28-29 agosto si svolgeranno le finali femminili a squadre Under 12 e 14 per il Nord Italia.

Nella competizione Federale PIA un-der 8 lombarda la squadra del Quanta Village composta da Gabriele Zap-paroli, Vittorio Bellomo, Tommaso Agrati, Cristopher Villa, si è classifica-ta al 3° posto.

Sono ancora aperte le iscrizioni per le settimane di Tennis ad Ortisei dal 7 al 14 Luglio, per i ragazzi dai 7 ai 14 anni e a Palma di Maiorca per gli adulti dal 29 giugno al 6 Luglio.

Per maggiori informazioni contattare la maestra Zoni al numero: 339.1147069

DANZAI Quanta Crew continuano a vincere! Si sono infatti classificati primi nei seguenti concorsi:SHOW ONE dove hanno vinto una borsa di studio presso l’accademia DMKSOLIDARIETà TALENT FE-STIVAL hanno vinto uno stage gratuito con frojo e iscrizione gratuita al concorso I am CONCORSO INTERNAzIONA-LE DI HIP-HOPhanno vinto 1000 euro e iscrizione gratuita al concorso dell’ anno successi-vo, più una borsa di studio di 4 lezioni presso la California Dance Academy.

Si è svolto il 18 maggio il terzo saggio di Danza, chi volesse può richiedere il video della serata in reception.

In alto la registrazione del servizio che il canale tematico SUPER TENNIS (canale Sky 224 e digitale terrestre 64) ha girato qui al Quanta Village. Segue una foto dei Quanta Crew in una loro perfomance. Sotto la under 20 di Hockey in line, terza classificata nel Campionato Nazionale. In basso una scena del musical “Peter Pan”.

40QVN

SPOR

T

I trofei di Trezzo d’Adda, Saronno e Monza hanno confermato la bontà

del vivaio Quanta con ottime prospet-tive per la prossima stagione

I mesi di aprile e maggio hanno visto il settore nuoto del Quanta Village impegnato in diversi trofei che hanno confermato i grossi progressi avviati in questa stagione con il settore degli esordienti A e B.

Il trofeo di Trezzo D’Adda disputato-si il 13 e 14 aprile ha visto diciannove primati personali, due dei quali nuovi record sociali e quattro piazzamenti a podio su di un totale di venticinque presenze gara.

Vittoria per Salvatore Stumbo nei 200fa senior e Victoria Telmon nei

200ra senior, per Marco Fabiano nei 200ra esordienti A e bronzo per Livio Vaccaro nei 100sl esordienti B. Nuovi record esordienti B nei 200do ad opera di Alessandro Milano col tempo di 3.32.08, nei 200sl con Livio Vaccaro autore di 2.50.18 e miglioramenti per-sonali per Rodrigo Almandoz, Maria Vittoria Chessa, Tommaso Guffan-ti, Greta Tognolo, Martina Favretto, Giorgia Papetti, Elio Zaccuri, Filippo Chiapparino.

Saronno, disputatosi il 25 aprile, ha vi-sto diciassette primati personali su ven-ticinque presenze gara, tre nuovi record sociali e quattro piazzamenti a podio.

Vittoria per Elio Zaccuri nei 100fa ragazzi 99 e argento nei 50sl, doppio argento per Livio Vaccaro nei 100fa

esordienti B 2003 con il record sociale portato a 1.38.99 e nei 100mi. Nuovi record sociali nei 100ra senior ad opera di Gianluca Pilla con 1.16.95 e Giorgia Grando nei 100mi esordienti A con 1.31.47, record nei 100mi junio-res per Greta Galbiati con 1.24.31. Giulia Guillaro, Tommaso Guffanti, Alessandro Milano, Rodrigo Alman-doz, Marco Parrinello, Maria Vittoria Chessa hanno migliorato i personali a distanza di dieci giorni dalla preceden-te uscita agonistica a Trezzo.

Trofeo di alto livello il 4 maggio a Mon-za, riservato solo ad Esordienti A e B. Undici personali su diciassette presen-ze gara, tre nuovi record sociali e un piazzamento a podio ad opera di Livio Vaccaro nei 100sl. Nuovi record sociali nei 100sl e 200sl

ESORDIENTI PROTAGONISTII trofei di Trezzo d’Adda, Saronno e Monza hanno confermato la bontà del vivaio Quanta con ottime prospettive per la prossima stagione

41QVN

Si è concluso in modo brillante l’an-no sportivo delle sincronette del

Quanta, con due giornate dedicate ai saggi di fine anno, domenica 12 e do-menica 19 maggio.

Il nuoto sincronizzato al Quanta Villa-ge continua a riscuotere grande succes-so, grazie alla formula adottata ormai da tre anni, che prevede una proposta bisettimanale per il nuoto sincronizza-to tradizionale e una proposta trisetti-manale per il nuoto sincronizzato unito alla danza ed ai laboratori artistici.

Disciplina, coraggio, impegno, forza, amore per l’acqua e senso estetico sono requisiti indispensabili per poter vive-re l’esperienza del nuoto sincronizza-

to. Inoltre, grazie alla duplice formula in cui questo sport è proposto, si può scegliere, oltre al corso tradizionale, un percorso più articolato mirato all’edu-cazione del movimento a 360° in cui la formazione sportiva si affianca e si uni-sce alla formazione culturale ed artistica.

Questo sport così particolare ed affasci-nante è una vera perla preziosa nel pano-rama delle proposte sportive del Quanta Village, un vero orgoglio che ogni anno cresce grazie alla dedizione delle allieve e alla professionalità degli Insegnanti. Ne è conferma la soddisfazione dei genitori per il percorso seguito dalle loro figlie e l’entu-siasmo del pubblico che ogni anno assiste ai vari saggi e spettacoli.

A insaputa di Chiara Bisconti,

Assessore allo Sport Comunale, il

Milano Quanta ha riconquistato lo

scudetto Inline Hockey. La Signora,

subissata dai trionfi dei club citta-

dini, metabolizza in tempi lunghi,

fedele al motto “calma e gesso” caro

ai biliardisti. Lo scorso anno, un bel

giorno, in Via Assietta si presentò

un fattorino con un pacco contenen-

te una targa con relativo messaggio:

“Bravi”. L’operazione era durata

6 mesi. La reception del Village è

comunque in preallarme, le proie-

zioni sul calendario ipotizzano per

novembre il bis sentitissimo della

Bisconti. Che fretta c’è? Ovvia-

mente il pensiero comprenderà an-

che la Coppa Italia e la Supercoppa,

in paziente attesa. E se Chiara Bi-

conti fosse Assessora allo Sport a sua

insaputa?

MILANO VINCE:QUALCUNO AVVISI L’ASSESSOREil MISTER

In punta di penna...

UNA PERLA CHIAMATA “SINCRO”Chiusura con successo della stagione del nuoto sincronizzato, anno dopo anno in crescita costante

esordienti A per Jacopo Vascotto, ri-spettivamente in 1.09.54 e 2.34.52 e nei 100mi esordienti B per Livio Vac-caro in 1.30.49. Almandoz, Milano, Papetti, Parrinello, Tognolo e Grando hanno continuato ad abbassare i rispettivi personali.

Molto significativi i Campionati Pro-vinciali Esordienti B, disputatisi a Mi-lano il 19 maggio. Le nove presenze gara hanno visto ben sette primati personali, cinque nuovi record sociali e delle probabilissime qualificazioni ai campionati regionali in programma a Giugno.

Livio Vaccaro ha segnato i nuovi re-cord sociali dei 400sl esordienti B ed A in 5.56.30 e dei 200mi esordienti B in 3.12.20, Alessandro Milano ha ab-

bassato di dieci secondi il record dei 200do che già gli apparteneva portan-dolo a 3.22.50 e qualificandosi quasi sicuramente ai regionali, mentre Maria Vittoria Chessa e Greta Tognolo han-no stabilito i record sociali esordienti B rispettivamente nei 200sl con 3.48.70 e nei 200ra con 3.56.60.

I cinquantaquattro personali su settan-tasei gare, tredici record sociali e nove podi testimoniano l’efficacia del riavvio del settore agonistico del nuoto.

La stagione 2013-2014 vedrà l’ingresso in squadra di diversi partecipanti ai cor-si del preagonismo con ampie possibili-tà di incrementare ulteriormente il nu-mero di qualificati nel prossimo futuro.

42QVN

VIAG

GI

di DARIO COLOMBO

ESTATE TRA LE BANCARELLECresce la passione per le cose del passato e fioriscono un po’ dovunque i mercatini dell’antiquariato. L’estate è una buona occasione per scoprire nuove mète, lontane dal turismo di massa

I francesi li chiamano chineurs, e sono quelli contagiati dalla febbre del tar-

lo, dell’oggetto antico, a volte sempli-cemente vecchio. Quelli che farebbero pazzie per una vecchia macchina da scrivere Remington degli anni ’20 o per un’affiche di Dudovich di inizio secolo.Ma ci sono anche quelli meno ‘deva-stati’ dalla passione per la trouvaille e si accontentano di andare alla caccia di curiosità, di nuovi stimoli e idee per arredare la casa, o magari più sempli-cemente di piccoli oggetti legati all’in-fanzia e ai ricordi famigliari.Gli uni e gli altri, a prescindere da pas-sione, competenza e portafoglio, for-mano ormai una categoria numerosa e in crescita costante (si potrebbe dire un movimento, se di questi tempi la parola non evocasse qualche stella…) che so-prattutto con l’arrivo della bella stagio-ne nei weekend o durante le vacanze si mette in marcia alla scoperta di mercati

e mercatini, che diventa spesso anche scoperta di città, cittadine e borghi d’I-talia che altrimenti mai diventerebbero mèta di viaggio.Alcuni di questi mercatini (ma perché il diminutivo quando a volte contano centinaia di banchi? mah) sono notissi-mi, sopravvivono da decenni e contano su visitatori fedeli e appassionati che arrivano anche dall’estero.Altri sono più modesti, a volte davvero con pochi banchi, più nascosti, ma non per questo sono meno attraenti, anzi: talvolta sono proprio quelli dove si può fare l’acquisto più originale e a buon mercato.Naturalmente si va dagli oggetti di antiquariato vero e proprio alle “buo-ne cose di pessimo gusto” per dirla con Gozzano; dall’artigianato locale all’infinita categoria del modernariato, ovvero tutto quanto è stato prodotto nell’ultimo mezzo secolo.

In queste pagine vogliamo fornire ai lettori di QVN – appassionati e non – qualche consiglio spicciolo per trasfor-mare un weekend estivo o una giornata di vacanza in un’occasione divertente, possibilmente a buon mercato, per fare un piccolo tuffo nel passato e magari, perché no?, realizzare anche buoni affari…Prima regola indispensabile prima di mettersi in macchina: telefonare per verificare calendario e orari. Il pianeta dei mercatini è infatti un pianeta ‘in mobilità’, dove accanto a mercati che esistono da anni vi sono quelli che na-scono, poi chiudono, riprendono, o più semplicemente cambiano data e orari di svolgimento: come diceva un celebre spot, anche in questo caso una telefo-nata se non allunga la vita, evita sicura-mente una delusione.Seconda regola, questa volta legata al clima: piogge torrenziali o sole africa-no non invogliano certo gli espositori

43QVN

VIAGGI

ad aspettare i clienti fino ad orari im-probabili: e quindi cercare di regolare i propri ritmi su quelli – magari un po’ diversi – di chi deve starsene per ore in una piazza.Il che porta al terzo suggerimento, noto e stranoto ma che vale sempre: gli affa-ri migliori si fanno di primo mattino, come dimostrano i collezionisti ‘pro-fessionals’ che a volte si ritrovano sul posto quando ancora non sono arrivati gli espositori, proprio per non lasciarsi sfuggire i pezzi più interessanti.Vale anche, per alcuni, la regola con-traria, ovvero che i prezzi migliori si spuntano al momento di rimettere tut-to negli scatoloni e gli espositori pur di rimpinguare il portafoglio sono più disponibili allo sconto: sempreché sia rimasto qualcosa da comprare, però…E, a proposito di portafoglio, occorre ricordare che per gli amanti dei pro-dotti tipici la loro terra d’origine è il posto peggiore dove acquistarli: Vene-zia è la piazza più sconsigliata per gli amanti dei vetri; vecchi sci e pattini da ghiaccio meglio non cercarli a Cortina o Courmayeur; per le ceramiche di Fa-enza meglio non andare in Romagna.Una volta trovato il mercato, l’oggetto e il venditore giusto, meglio evitare certi battibecchi da Processo di Biscardi o trattative da suk orientale che finisco-no con lo spazientire il venditore oltre che gli altri clienti in attesa. Il famoso ‘affare’ per cui si compra a 100 euro un Van Gogh originale esiste (più o meno)

solo al cinema.L’affare vero, nell’andar per mercatini, è quello di trascorrere un giornata in un ambiente diverso, spesso in località fino a quel momento sconosciute, os-servando gente e cose: un modo nuovo per capire le differenze, gli umori di un paese, insomma l’Italia.

LIGURIA

Chiavari

Rapallo

Pietra Ligure

La Spezia

MARCHE

S. Benedetto del Tronto

Fano

Tolentino

Pesaro

INFO

2° sabato e domenica | 0185-309559

Ultima domenica

Ultimo sabato e domenica | 019-628023

Prima domenica | 0187-734314

INFO

Tutti i giorni | 0736-256976

2° sabato e domenica | 0721-824292

4° sabato e domenica

3^ domenica | 0541-439571

Ecco in questa scheda una mini-guida ai mercatini di alcune delle regioni mèta più frequente delle vacanze estive.

44QVN

MARILYN AL QUANTA VILLAGEdi FEDERICA MOSCHIANO

Assidua frequentatrice con i suoi bambini, l ’attrice Justine Mattera racconta entusiasta la sua esperienza al Village

VILL

AGE

PEOP

LE

44QVN

45QVN

VILLAGE PEOPLE

Proprio lei, Justine Mattera, la showgirl e attrice di origine

americana ma italiana d’azione che è sempre stata paragonata alla mi-tica attrice Marylin Monroe (non a caso è in teatro questa stagione con “A qualcuno piace caldo” un rema-ke dell’omonimo film dove Justine interpreta “Sugar”, che fu imperso-nata nel ’59 dall’icona più osannata del mondo di Hollywood), fa la sua comparsa al Quanta Village con i suoi due figli in occasione dei Sum-mer Camp.

Tornando con i piedi per terra, chie-do a Justine di parlarmi della sua esperienza al Quanta Village e non faccio in tempo a farle la prima do-manda che…Ti dico subito che sono una fan sfegata-ta del Quanta Village. Puoi chiedermi quello che vuoi, non posso che parlarne bene!

Come hai scoperto il Quanta Village?L’ho scoperto grazie ad una mia caris-sima amica che porta sempre i bambini d ’estate ai camp del Quanta. Me ne ha parlato molto bene e me l ’ha consigliato. Sono arrivata l ’anno scorso per la pri-ma volta perché dovevo lavorare qua-si tutta l ’estate e ho lasciato i miei due

bambini per tante settimane. Ti dico solo che i miei bambini hanno vinto il premio per il numero di settimane che sono rimasti.

Quindi bambini contenti e mamma felice? Cosa ti è piaciuto di più?I bambini, che l ’anno scorso avevano ri-spettivamente 2 e 4 anni e mezzo, erano felicissimi di stare al camp del Quanta, io di conseguenza ero proprio rilassata. Mi è piaciuto tutto: l ’organizzazione, la location con tanto spazio all ’aperto, l ’enorme varietà di attività da fare, anche per i più piccoli e soprattutto le persone che lavorano. Preparate, dispo-nibili… Mi hanno trasmesso f iducia f in dall ’inizio. Un plus è sicuramente l ’inglese. Alcune educatrici giocano e intrattengono i bambini parlando in-glese, quindi per me che sono straniera è un vantaggio, visto che i miei f igli sono bilingua.

Hai intenzione di portarli ancora?Sicuramente, anzi ho appena chiama-to per avere informazioni. Poi ho la piccola che mi chiede ancora oggi della sua educatrice Nadia. Come faccio a non portarla? Purtroppo però quest’e-state non lavorerò molto, quindi avrò la libertà di andare un po’ di tempo in America con i miei f igli. Quindi non

potrò sfruttare molto il Quanta Villa-ge… niente premio!

Spesso ti fanno i complimenti per la tua forma fisica nonostante le due gra-vidanze… fai sport? Magari al Village?Purtroppo ne faccio poco, anche se io amo la vita sportiva. Ho sempre bal-lato (era il mio lavoro), mi piace cor-rere e ogni tanto mi sposto in bicicletta, ma ho poco tempo per frequentare delle strutture sportive. Mi piacerebbe molto poter frequentare un posto come questo. Adesso, visto che ho appena concluso una parte del tour a teatro, potrò sicu-ramente dedicarmi a me stessa e sto giu-sto pensando di frequentare il Quanta Village durante il Summer Camp dei miei f igli.

C’è qualcosa che manca al QV? Qual-cosa che vorresti che ci fosse per ac-contentare ancora di più i bambini?Fammi pensare… direi proprio di no. Come dicevo prima, trovo che ci sia tut-to quello che necessitano i bambini di quest’età. Ai piccoli bastano veramente cose basiche, non serve esagerare. Per le mie esigenze è perfetto. Anche per il mangiare, non ho mai sentito una la-mentela. Magari quest’estate vi saprò dire qualcosa di più, ma non credo che cambierò idea!

Laureata in Lingua e Letteratura italiana alla Stanford University in California, Justine Mattera si trasferisce in Italia nel 1994.

Nel 1996 entra nel mondo dello spettacolo all’interno della trasmissione “Ci vediamo in TV”, dando avvio a una carriera ricca di successi in televisione e a teatro.

Ecco alcuni dei suoi musical più famosi:2003-04 Victor/Victoria2004-05 Cantando sotto la pioggia2012 Tre cuori in affitto2013 A qualcuno piace caldo (nell’articolo le foto di scena)

46QVN

EVEN

TI

UNA GIORNATA VERY SPECIALAnche quest’anno lo “Sport Day” di General Electric si è trasformato in un evento di grande successo per tutti i partecipanti

Si chiama ‘Healthcare’ ed è un pro-gramma che la General Electric

promuove da anni a livello globale. L’obiettivo? Sostenere e promuovere tra i propri dipendenti le più corrette abitudini e stili di vita sia sul luogo di lavoro che nella vita privata.Tema dunque di grande attualità, di cui si discute da tempo e che sta di-ventando sempre più importante nella vita delle aziende, soprattutto di quel-le - come la multinazionale americana - particolarmente attente al benessere dei propri collaboratori.“Naturalmente per dare al programma concretezza era necessario coinvolge-re le diverse professionalità presenti all’interno dell’azienda” racconta il presidente di General Electric Ita-lia, Sandro De Poli “e così da tempo un team multidisciplinare composto da specialisti delle diverse divisioni si occupa di progettare iniziative volte a conciliare produttività e benessere psi-

cofisico dei dipendenti e delle loro fa-miglie, per esempio programmi contro lo stress o per smettere di fumare”.“Nasce proprio da questo lavoro” con-tinua il presidente di GE “l’idea di dar vita ad una giornata sportiva che coinvolgesse tutti i dipendenti dei vari uffici e divisioni dell’area milanese, per creare sinergia e conoscerci in un am-biente stimolante e divertente”.Prende vita così il progetto dei “GE Sport Day”: e diventa quasi inevitabile che la sede prescelta diventi il Quanta Village, proprio pensando all’ambiente stimolante e divertente cui accennava il presidente.“Quella di quest’anno” afferma De Poli “è stata la quarta edizione ed il suc-cesso e l’entusiasmo dei partecipanti grazie al passaparola ha portato ad un numero sempre crescente di adesioni, che nemmeno le avverse condizioni climatiche quest’anno hanno fermato”.E così i campi di calcio, tennis, beach

volley, basket hanno visto i dipenden-ti di General Electric dar vita ad uno ‘Sport Day’ davvero speciale, permet-tendo all’azienda di raggiungere gli obiettivi prefissati del programma.Obiettivi che non sono soltanto quelli del benessere psicofisico dei dipenden-ti ma si rivolgono anche al mondo del sociale.“Per il secondo anno consecutivo” spiega infatti De Poli “l’evento Sport Day ha voluto essere anche un mo-mento in cui raccogliere fondi per Make a Wish, una Onlus che si occu-pa di realizzare i desideri dei bambini ospedalizzati. È l’entusiasmo dei no-stri colleghi, unito alla collaborazione del team del Quanta Village, nell’ac-cogliere i rappresentanti di questa or-ganizzazione, ci ha permesso di con-solidare una relazione che certamente si riproporrà nelle prossime edizioni del GE Sport Day”.

47QVN

di GIULIA GORGOGLIONE

TRAVELLING TO QUANTA-CAMPMatteo ha deciso di frequentare gli Arsenal Camp così imparerà anche l’inglese!

It’s that exciting time of the year when...Quanta summer camps are about to start!

Matteo wants to play a very popular sport: he has heard that there is a new summer

camp at Quantaland. It’s the football camp... and it’s all in English!What does he want to be? Striker...midfielder... defender? No, he has always dreamt of becoming a goalkeeper!

Goal

FIEldSoccEr ball

AREA BIMBI

rEFErEE

yElloW card

48QVN

G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R EAG

ENDA

TENNISEcco i prossimi appuntamenti per gli amanti del tennis

10 Giugno - 6 SettembreAcademy TennisA partire dal 10 giugno partono i percorsi intensivi specialistici per diventare dei veri campioni.

29 Giugno - 6 LuglioTennis Clinic a Palma di Maiorca (per adulti)

7 - 14 LuglioTennis Clinic a Ortisei (per ragazzi)Due camp imperdibili per gli appassionati del tennis e per chi desi-dera avvicinarsi a questo sport senza rinunciare alla vacanza.

21 - 27 LuglioMaster Nazionale del Trofeo Tennis Kinder+Sport Dopo 5 mesi e mezzo di tornei svolti all’interno di 100 club sparsi in tutta Italia, il Trofeo arriverà al Quanta Village per chiudere il suo circuito con il Master nazionale.

28 AgostoFinali FIT di Macro Area NordPer la prima volta nella storia del Quanta Village, la squadra fem-minile di Serie C capitanata da Elisa Villa conquista la finale di Macro Area. Un grande in bocca al lupo per le nostre campionesse!

20 Giugno | 11 Luglio | 5 SettembreSPECIAL EVENTCon l’estate arriva anche il tempo di fare finalmente gli aperitivi all’a-perto. Quale posto migliore del Quanta Village? Aperitivi in pineta a vista piscina, eventi e performance pensati appositamente per i tre appuntamenti, musica lounge e i menu creati dallo chef Luca Manci-ni (nella foto) renderanno unici ed esclusivi questi tre appuntamenti.

Tutto all’insegna del benessere, del buon cibo e del relax... le sorprese non mancheranno!

MILANO RELAXSiete pronti per gli aperitivi più rilassanti di Milano?

A TUTTO CAMPDopo tanta attesa ecco l’inizio dei camp estivi! Queste le date da segnare sull’agenda:

10 giugno - 6 settembre (eccetto la settimana del 12-18 agosto), Quantaland.12 settimane di camp multisport per bambini e ragazzi dai 2 ai 16 anni.

10 giugno - 5 luglio, 26 agosto- 6 settembreAcademyTennis, nuoto, beach-volley, subacquea, questi gli sport in cui potersi specializzare nelle 6 settimane di camp in programma.

10 giugno – 6 settembre (tranne le due settimane centrali di agosto), Enghlish Camp Per i bambini dai 4 ai 7 anni.

17-21 giugno, 2-6 settembreArsenal Camp Due settimane di full immersion sportiva e linguistica con istruttori Arsenal Soccer School.

13 e 27 giugnoGite fuori porta allo zoo safari

20 giugno e 5 luglioGite fuori porta in fattoria

dal 10 giugno si parte...

49QVN

EVENTI FORMATO FAMIGLIA!

AGENDAG I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E

MILANO RELAX

CORSI AL BRITISH INSTITUTES

FERRAGOSTOLA GRANDE GRIGLIATA!

British InstitutesSede di Milano-Affori(Quanta Village)Via Assietta, 19 -20161 Milano02.54065454 milano3@britishinstitutes.it

Anche quest’anno la tradizionale grigliata per la festa di Ferragosto.

FESTE DI CLASSE

Volete chiudere in bellezza l’anno sco-lastico? Il Quanta Village è pronto a or-ganizzare la vostra festa di classe! Vari menù per i ragazzi, animazioni, allesti-menti, laboratori e le strutture sportive del Quanta Village per rendere unica la festa di fine anno.

FESTE DI COMPLEANNO E ANNIVERSARI

Con l’arrivo dell’estate il Quanta Village apre le porte della sua pineta alle feste di compleanno di adulti e bambini. Menù a scelta dall’aperitivo alla cena completa, spazio della pineta in esclusiva (nei giorni feriali), music designer per la musica, area bimbi e parcheggio free, allestimenti personalizzati. Tutto organizzabile secondo le vostre esigenze: vi è già venuta voglia di venirci a trovare, vero?

Per info visitate il sito quantavillage.com o scrivete a eventi@quantavillage.com

50QVN

2012

TENNISManuela Zoni 339 1147069tennis@quantavillage.com

CALCIOBEACH VOLLEYPATTINAGGIOHOCKEYMarco Uda 02 83387564muda@quantavillage.comhockey@quantavillage.com

PISCINA CORSI DIVINGAGONISMO NUOTOCristina Maggi 02 66216167piscina@quantavillage.com

AREA FITNESSBALLOCristina Maggi 02 66216167cmaggi@quantavillage.com

RUNNINGReception02 6621611running@quantavillage.com

USCITE DIDATTICHEMarco Uda02 83387564muda@quantavillage.com

JUNIOR CLUBSilvia Ghisio 02 83387231eventi@quantavillage.com

C A M PReception02 6621611info@quantavillage.com

S T U D I O M E D I C OEnrico Pozzitel. 02 39565590 02 39565589fax. 0283387812info@quantafisiomed.com

P U B B L I C I T À E SPONSORIZZAZIONIAntonio Cappellari 02 83387427acappellari@quanta.com

E V E N T I A Z I E N D A L I C O N G R E S S U A L I E P R I V A T ISilvia Ghisio02 83387231eventi@quantavillage.com

R I S T O R A N T E P I Z Z E R I AAPERTURA DA LUN A SAB12,30 - 14,30 E 19,30 - 23,00DOMENICA 12,30 - 14,3002 66200285ristorante@quantavillage.com

Q U A N T A A G E N Z I A P E R I L L A V O R O09,00-18,00 02 8330191milano@quanta.com

C O R S I Q U A N T A R I S O R S E U M A N E09,00-18,00 02 54065439corsidiformazione@quanta.com

C O R S I B R I T I S H I N S T I T U T E S09,00-18,00 Giulia Gorgoglione02 54065438milano3@britishinstitutes.it

QVN - QUANTA VILLAGE NEWSEDITORE: HCM

Via Assietta 19 - 20161 Milano02 6621611

info@qvnews.itPubblicazione trimestrale

registrata presso il Tribunale di Milano

N° 267 del 13 Aprile 2004

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E Dario Colombo

direttore@qvnews.it

S E G R E T E R I AMonica Lagomanzini segreteria@qvnews.it

H A N N O C O L L A B O R A T OUmberto Quintavalle,

Illo Quintavalle, Riki Tessari,Toni Cappellari, Pietro Galeoto,

Federica Moschiano, Giulia Gorgoglione, Marco Cattelan.

P R O G E T T O G R A F I C OCreature Milano 19

Matteo Guerra

A R T D I R E C T O RPietro Galeoto

C H I U S O I N R E D A Z I O N E il 4 giugno 2013

LA TIRATURA DI QUESTO NUMERO13.500 copie

S T A M P ARDS WEBPRINTING Srl

O R A R I D I A P E R T U R A D E L C E N T R O DA LUNEDÌ A SABATO 08,00-24,00

DOMENICA08,00-20,00

CHIUSURA NELLEGIORNATE DI FESTIVITÀNAZIONALE

O R A R I D I A P E R T U R A R E C E P T I O NDA LUNEDÌ A VENERDÌ 10,00-20,00

SABATO09,00-18,00

DOMENICA10,00-13,00

02 6621611info@quantavillage.com

Prenotazioni dei Campi da Tennis, Calcetto, Beach Volleytramite servizioQuant@-commerce

www.quantavillage.com

C O N T A T T I

66Giugno - Settembre

2013

[ ]- somministrazione- ricerca e selezione- gestione amministrativa del personale- formazione- outplacement

www.quanta.com

t. 02 833871