QUAL È UNA DELLE NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?

Post on 24-Feb-2016

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QUAL È UNA DELLE NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?. Non levo mai il cappello. Ho sempre paura di perdere qualcosa, gli oggetti, i ricordi . Vinicio Capossela. Siamo ciò che ricordiamo. Xulio L. Valcarcel. Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo imparato e che ricordiamo. Eric Kandel. - PowerPoint PPT Presentation

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QUAL È UNA DELLE

NOSTRE PAURE PIÙ GRANDI?

Non levo mai il cappello. Ho sempre paura di perdere qualcosa,

gli oggetti, i ricordi.

Vinicio Capossela

Siamo ciò che ricordiamoXulio L. Valcarcel

Siamo quello che ricordiamo. La memoria e la base biologica dell’individualità.

3 ottobre 2010 – Teatro Sociale, Città Alta. Con Eric Kandel, premio Nobel per la Medicina nel 2000, ed Edoardo

Boncinelli, Comitato Scientifico BergamoScienza. http://www.youtube.com/watch?v=saBBAbBJbfM

Siamo ciò che siamo in virtù di ciò che abbiamo

imparato e che ricordiamo.Eric Kandel

Perdere i propri ricordi… la

memoria… la propria identità

… se stessi.

CRITERI DEL PROGETTO

SPENDIBILITÀ MESSAGGIO

http://www.lexar.it/index.php http://www.nital.it/operazione-nikon-D4-lexar/

SPENDIBILITÀ

L’intento è quello di sottolineare l’importanza della MEMORIA,

facendo leva sulle emozioni più profonde della memoria “umana” e trasponendo l’emozione stessa

su un piano materiale, quello delle memorie “tecnologiche”.

MESSAGGIO

PROGETTO TEORICO

OBIETTIVO

BISOGNI

CONVINZIONI

Incrementare la conoscenza del marchio LEXAR, di conseguenza la vendita. Poco

conosciuto rispetto a:

OBIETTIVO

Se va a buon fine il soggetto trovandosi di fronte a prodotti

di marchi diversi, tra cui un prodotto LEXAR, dovrebbe

associare il marchio alle sensazioni provate durante la visione del filmato, ed essere

indirizzato all’ acquisto.

come scriveva Eduardo Galeano: “RICORDARE: Dal latino re-cordis, ripassare dalle parti del

cuore”…

Il BISOGNO concreto è quello di “MEMORIZZARE” DATI IMPORTANTI: DOCUMENTI, FOTO, VIDEO… indispensabile al

giorno d’oggi. Dirigendo l’attenzione oltre il dato materiale

L’ ATTO DEL “CONSERVARE” è costantemente presente nell’esistenza, in quanto consente la sopravvivenza dell’identità

individuale e collettiva oltre a esserne uno dei principali – creatori- .

• BISOGNO DI APPARTENZA• BISOGNO DI SICUREZZA

BISOG

NI

CONVINZIONI

• I prodotti Lexar sono ottimi prodotti, altrimenti perché pubblicizzarli con un filmato così?• Qualora mi trovassi in un negozio di elettronica tra le tante marche leggendo LEXAR potrei • ricordare il video, • ricordare l’impatto emotivo avuto,• rivedere me stesso nel ragazzo e/o nel vecchio e…

COMPRARE IL PRODOTTO

• La memoria è una capacità da custodire• La memoria è una capacità che si puà perdere• Per me sarebbe terribile perdere la memoria• Non posso sopportare la perdita dei miei dati informatici.

BEFORE

AFTER

STRUMENTIINFORMATICI

COMUNICATIVI

• MULTISENSORIALITÀ • LINGUAGGIO SIMBOLICO

– SCORRERE DEL TEMPO connesso ai concetti di ricordo/memoria/perdita:• MUSICA: scandisce il tempo come i rintocchi di un campanile/grande orologio• TRAM• PASSI• OROLOGIO- BICI, duplice interpretazione:

– voler fermare il tempo facendo cadere l’oggetto che lo “segna”– PASSAGGIO BICI accanto all’orologio: lo scorrere inesorabile di fronte al quale l’uomo è inerme

– FOGLI: ricordi, dati e documenti importanti. Il protagonista si abbandona ai suoi ricordi, oltre il fattore tempo (abbandonato sulla strada) LEXAR custodisce quel che hai di più prezioso

– SGUARDO RIVOLTO AL FIUME, VERSO SX: il “ricordato” flashback la prima immagine è un occhio, poi blocco dei ricordi rumore e suono assordante di blackout PERDITA MEMORIA FOGLI BIANCHI PERDITA DI SÉ: vuoto, agitazione, ansia.

– MICRO SD ritrovata “in testa”, PEN DRIVE in tasca: cessa l’agitazione ritrovamento della “memoria”. LEXAR when memory matters.

Il filmato potrebbe terminare qua, ma ho voluto inserire “il vecchio”, per aggiungere una nota un po’ enigmatica. Affonda lo sguardo nel fiume, indugia, e torna ad osservare,

chissà forse è lui che si è realmente perso nei suoi ricordi, il gabbiano potrebbe simboleggiare il ricordo che vola via verso un tram che ….

“ il passato non è morto, in realtà non è neanche passato “. Faulkner 

COMUNICATIVI

Un altro tramun’ altra fermata a cui

scenderesostare

aspettareo da cui scappare.Le rotaie fremono

e lo scorrere delle porte invade lo sguardo.È solo un’ altra strada da percorrere

passodopo passo.

Ma adesso è diverso.Hai deciso di lasciarti andare lasciandolo andare

quel tempo che ti fa fuggire da te.Ti abbandoni al passato per ripristinare te, te stesso

il ricordo è la tua identitàla memoria il tuo respiro.

La paura della perdita ti invade, asfissia.

Perso nel vuotoNON ESISTI

Solo fogli bianchi.