Provvedimento di massa estensivo selettivo Professioni Classi di età Viaggiatori Attività sportive...

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Provvedimento di massa

estensivo

selettivo

ProfessioniClassi di etàViaggiatoriAttività sportiveAbitudini di vita

FATTORI CHE INFLUENZANO LA RISPOSTA INDIVIDUALE AD UNA VACCINAZIONE

Inerenti la vaccinazione

Tipo di antigene

Microrganismo uccisoMicrorganismo attenuatoAnatossineComponenti microbiche (naturali, DNA ricombinante, polipeptidi sintetici)Idiotipici

Adiuvanti

Fosfato ed idrossido di alluminioAssociazione con altri antigeni e componenti strutturali (muramildipeptide)LiposomiPolimeri a rilascio controllato

Somministrazione

DoseNumero di dosiIntervalli fra le dosiVaccini associati o combinati

Inerenti l’individuo

Età Maturazione del sistema immunitarioPresenza di anticorpi materni

Caratteristiche genetiche

Deficit immunitari

Alimentazione

Patologie concomitanti

ALCUNE TAPPE FONDAMENTALI NELLA STORIA DELLE VACCINAZIONI

1721 Introduzione della variolizzazione in Inghilterra

1798 Pubblicazione del lavoro di Jenner

1885 Vaccinazione antirabbica di Pasteur

1921 vaccino antitubercolare B.C.G.

1923 Anatossina difterica

1927 anatossina tetanica

1954 vaccino antipolio inattivato da Salk

1957 vaccino antipolio attenuato di Sabin

1960 vaccino antimorbilloso: Edmonston B e Schwarz

1962 vaccini antirosolia

1966 vaccini antiparotite

1967 vaccino antirabbico su cellule diploidi

1968-71 vaccino anti-meningococcico

1973 vaccino contro la varicella

1977 ultimo caso di vaiolo naturale registrato nel mondo

1979 dic. Dichiarazione ufficiale di eradicazione del vaiolo (maggio 1980 Assemblea Mondiale)

1980 vaccino contro l’Haemophilus influenzae tipo B

1987 vaccino ricombinante contro l’epatite B

REAZIONI INDESIDERATE ALLE VACCINAZIONI

Reazioni locali

Lievi

Gravi

Dolore, rossore, edema, indurimento,Impotenza funzionale

Rossore esteso, edema esteso, indurimento esteso, contrattura muscolare, lesioni del tronco nervoso, ascessi batterici o sterili, emorragie intramuscolari, ulcerazioni, necrosi tissutale

Reazioni generali

Lievi

Moderate

Gravi(complicazioni)

Febbre > 38°C < 39°C, anoressia, cefalea, vomito, diarrea, stipsi, esantemi, tumefazioni dei linfonodi, pallore, irritabilità

Febbre > 39°C, pianto persistente > 3 h, convulsioni

Collasso, paralisi flaccida (dopo OPV), manifestazioni da ipersensibilità generalizzata (anafilassi)

Controindicazioni alla somministrazione di vaccini

Controindicazioni temporanee di ordine generale valide per tutti i vaccini

1) Malattia acuta febbrile (> 38°C)

2) Turbe generali giudicate clinicamente importanti

Controindicazioni temporanee o permanenti relative a situazioni particolari

1) Stati di immunodepressione:- primitiva (immunodeficienze congenite);- Secondaria a patologie (HIV, leucemie, linfomi, tumori)- In seguito a trattamenti farmacologici (alchilanti, antimetaboliti, radiazioni,

corticosteroidei a dosaggi elevati)

2) Allergia a costituenti di vaccini. Possibili reazioni locali o sistemiche da:- componenti del vaccino (antigeni proteici):- Antibiotici aggiunti o residuati dalle colture cellulari- Conservanti, stabilizzanti

Fattori di cui bisogna tener conto nella formulazione del Calendario vaccinale dell’infanzia

Epidemiologici

l’immunizzazione deve avvenire prima dell’esposizione al rischio efficacia protettiva del vaccino (in base ai risultati dei saggi clinici) la copertura vaccinale deve raggiungere i livelli richiesti per conseguire l’obiettivo prefissato l’immunizzazione estensiva della popolazione riduce la circolazione naturale dell’agente patogeno e modifica la “herd immunitty”

Immunologici

maturità del sistema immunitario interferenza con anticorpi di origine materna numero di dosi e relativi intervalli, richiesti per conseguire la protezione compatibilità tra diversi vaccini che potrebbero essere somministrati nella stessa seduta

Pratici

numero di vaccini da inserire nel calendario disponibilità di vaccini combinati numero di richieste di accessi al servizio vaccinazioni conservabilità del vaccino

Vaccini

Sono il mezzo più efficace e conveniente per prevenire le malattie infettive e le loro complicazioni.Stimolano l'organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere, così, alle infezioni. Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo, ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei bambini di età inferiore a 5 anni, ed almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia di cui è prossima la totale eliminazione in tutto il mondo, al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo. Questi traguardi sono stati raggiunti grazie al "Programma Esteso di Immunizzazione" (EPI), promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell'ambito del Piano "Salute per tutti nell'anno 2000". Anche l'Italia, come Stato membro dell'OMS, ha aderito al programma EPI e ne segue le raccomandazioni, che prevedono il controllo delle malattie infettive attraverso vaccinazioni e calendari vaccinali differenti a seconda delle situazioni sanitarie dei diversi Paesi.In Italia sono raccomandabili nell'infanzia vaccinazioni per prevenire le seguenti malattie: tetano e difterite (DT), polio (OPV), epatite virale B (HB), morbillo, parotite e rosolia (MMR), infezioni da Haemophilus influenzae b (Hib), pertosse (DTP).

Le vaccinazioni antidifterica-tetanica (DT), antipolio (OPV-IPV) antiepatite B (HB) sono obbligatorie per legge nel nostro Paese.

Calendario vaccinale dell'infanzia

* Nei bambini nati da madri positive per HBsAg, da somministrare entro 12-24 ore, contemporaneamente alle immunoglobuline specifiche antiepatite B; il ciclo va completato da una seconda dose a distanza di 4 settimane dalla prima, da una terza dose dopo il compimento della ottava settimana e dalla quarta dose in un periodo compreso tra l'undicesimo ed il dodicesimo mese di vita, in concomitanza con le altre vaccinazioni.

°° E' possibile la somministrazione simultanea, in un'unica seduta vaccinale, delle vaccinazioni antidifterico-tetanica-pertossica, antiepatite virale B, antipoliomielitica ed antimorbillo-parotite-rosolia, anticipando quest'ultima al dodicesimo mese di vita. Qualora non sia stato possibile somministrare una dose di vaccino MPR entro i 24 mesi di vita , è necessario utilizzare ogni seduta vaccinale successiva per il recupero dei soggetti non vaccinati.

# L'offerta attiva della seconda dose di routine della vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia è epidemiologicamente importante soltanto dopo il raggiungimento di coperture vaccinali pari o superiori all'80 % nella popolazione bersaglio (bambini di età inferiore a 24 mesi di vita).

§ Ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 165, per gli adolescenti non precedentemente vaccinati.

Vaccino

alla nascita

3° mese

5° mese

11° mese

12° mese

15° mese

3° anno

5-6 anni

11-12 anni

14-15 anni

DTP   DTP DTP DTP     DTP Td

Antipolio

  IPV IPV IPV   IPV      

Epatite B

Epatite B-0*

Epatite B

Epatite B

Epatite B       Epatite B§

 

MPR         MPR°°   MPR#  

Hib   Hib Hib Hib            

  N.B. Le barre colorate di azzurro indicano gli ambiti temporali accettabili per la somministrazione dei vaccini

DTP: vaccinazione antidifterico-tetanico-pertossica

IPV: vaccino antipoliomielitico iniettabile - inattivato

OPV: vaccino antipoliomielitico orale - vivente attenuato

MPR: vaccinazione antimorbillo-parotite-rosoliaTd: vaccino antidifterico-tetanico per adulti, contenente soltanto 2 Lf di anatossina difterica

Hib: vaccinazione anti-Haemophilus influenzae b

IMMUNOPROFILASSI PASSIVA

SIEROPROFILASSI:

•Sieri eterologhi: cavallo, bue, dealbuminati, proteolitici

•Sieri omologhi

RISCHI DA SIEROPROFILASSI: shock anafilattico, malattia da siero

PREVENZIONE: anamnesi, adrenalina, prove di sensibilità, desensibilizzazione

IMMUNOGLOBULINOPROFILASSI:

•Ig standard

•Ig iperimmuni

Malattie cronico-degenerative

Le malattie cronico-degenerative non rappresentano un gruppo nosologico ben definito, ma, in un’ottica igienistica, tale denominazione riunisce patologie caratterizzate da: Patogenesi su base degenerativaEvoluzione cronicaEziologia multifattorialeImportanza sociale per gravità, diffusione e costi

Ad esempio:MALATTIE CARDIOCIRCOLATORIETUMORIDIABETEBRONCOPNEUMOPATIE CRONICO-OSTRUTTIVECIRROSI EPATICAECC.

1910

47 anni

1981

78 anni+TumoriMalattie cardiovascolariBroncopneumopatie cronicheMalattie dismetabolicheMalattie mentali, ecc.

Abitudini personali

AlimentazioneFumo di tabaccoAlcool\drogasedentarieta’

Contaminazione ambientale

Inquinamento atmosfericoInquinamento idricoContaminazione alimentare

Andamento della vita media nel periodo 1910 -1981

Eta’ in anni 60 70 80

Maschi 59,6 72,4 75,2

Femmina 64,6 75,3 80,8

Hanno almeno una malattia cronica (%)

Caratteristiche epidemiologiche differenziali delle patologie infettive e cronico-degenerative

Caratteristiche Malattie infettive (acute)

Malattie non infettive (croniche)

Fattori causali maggiori Per lo piu’ specifici. Necessari

Molteplici. Per lo piu’ aspecifici. Non necessari

Durata del periodo di latenza

Per lo piu’ breve (giorni o settimane)

Per lo piu’ lunga (anni o decenni)

Esordio Per lo piu’ clamoroso Spesso subdolo e lento. La manifestazione dei sintomi

puo’ essere graduale oppure improvvisa e

drammatica

Decorso Rapido (giorni o settimane) Lento (anni o decenni)

Esito Guarigione Stabilizzazione o progressivo peggioramento.

In molte frome decesso a distanza di anni o decenni

Effetto dei miglioramenti terapeutici

Abbreviano il decorso. Diminuisce la prevalenza

Allungano il decorso. Aumenta la prevalenza

FATTORI DI RISCHIO DELLE CARDIOPATIE ISCHEMICHE

Alterazioni del metabolismo lipidico (Colesterolemia)Ipertensione arteriosaFumoEtàSessoEreditarietàSedentarietàStress psichiciAltre patologie (diabete)Dieta

I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DEI TUMORI UMANI

Fattori di rischio esogeni riconosciuti come preminenti nel modello etiologico deitumori: broncopolmonari, gastrici, del grosso intestino e della mammella

Fattore di rischio

TIPI DI TUMORE

Bronchi e polmoni

Stomaco Grosso intestino

mammella

Tabacco +++ ++ - +-- ++-Alcool --- +++ ++- +--

Alimentazione

+-- +++ +++ ++-

Radiazioni X ++- ++- -- ++-Inquinamento atmosferico

+++ --- --- ---

Inquinamento idrico

+-- +++ +++ +--

Fattori occupazionali

+++ --- --- ---

Fattori endocrini e/o riproduttivi

--- --- --- +++

Prevenzione primaria dei tumori bronco polmonari, gastrici, della mammella, del grosso intestino. Fattori e/o condizioni da incoraggiare

Fattori e/o condizioni da evitare Fattori e/o condizioni da incoraggiare

Fumare Introdurre abbondanti quantità di fibre (frutta e verdura fresca)

Fare uso eccessivo di alcool Integrare eventualmente la dieta con le vitamine A, C, B2

Introdurre eccessivi grassi (saturi e insaturi)

Assicurare una congrua presenza nella dieta degli oligoelementi Selenio, Ferro, Iodio

Introdurre eccessive calorie Favorire tutte le condizioni che riducono l’iper-estrogenismo nella donna

Inquinamento atmosferico (in particolare da idrocarburi, asbesto, composti organici clorurati ecc.)

Inquinamento idrico (in particolare da metalli pesanti, nitrati, floruri, organoclorurati, sostanze derivanti da trattamenti di clorazione)

Eccessivi esami radiologici (soprattutto durante alcune fasi della vita quali pubertà e gravidanza)

Esposizione professionale a sostanze cancerogene

Fattori da considerare in una campagna di screening

1. Aumento significativo della durata e della qualità della vita2. Sensibilità, specificità, valori predittivi del test3. Disponibilità di mezzi diagnostici per esaminare i positivi al test4. Problemi psicologici legati alla falsa positività5. Costo del test, del personale impiegato e della conferma diagnostica6. Modalità e tecniche di esecuzione del test7. Invasività e dannosità del test

Elenco di un gruppo di patologie suscettibili di screening

Displasia congenita esame obiettivoFenilchetonuria esame di laboratorio (test di Guthrie)Mucoviscidosi esame di laboratorio (test del sudore)Galattosemia amniocentesi ed esame di laboratorioAlbinismo esame di laboratorioIpotiroidismo congenito esame di laboratorioAnemia ferrocarenziale esame di laboratorioCriptorchidismo esame obiettivoSordità audiometriaAlterazioni oculari esame obiettivo e strumentaleGlaucoma pressione intraoculareSeminomi testicolari palpazioneDiabete glicemiaIpertensione misurazione P.A.Tumore della cervice uterina Pap-testTumore mammario palpazione, mammografia, termografiaTumore del colon-retto ricerca di sangue occulto nelle feciTumore dei bronchi esame dell’espettoratoTalassemia resistenze globulariSindrome di Down amniocentesiSpina bifida amniocentesiMalattie cardiovascolari ECG ed esami di laboratorio