Prevalenza e considerazioni sul Nosema ceranae - izsto.it · campioni di api spagnole ... Sardegna...

Post on 17-Feb-2019

215 views 0 download

Transcript of Prevalenza e considerazioni sul Nosema ceranae - izsto.it · campioni di api spagnole ... Sardegna...

Prevalenza e considerazioni Prevalenza e considerazioni sul Nosema ceranaesul Nosema ceranae

Giovanni FormatoIstituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana

La nosemiasi delle api

Malattia delle api adulte a carattere contagioso dovuta ad un fungo (Sina et al., 2005) unicellulare che può comportare sintomatologia differente a seconda della specie coinvolta:

- N. apis sindrome enterica;- N. ceranae spopolamento.

Inizialmente: classificato come protozoo.

Classificazione

• Classe: Microsporidi

• Famiglia: Nosematidi

• Genere: Nosema

Parassiti intracellulari obbligati di eucarioti: insetti, pesci, mammiferi (uomo incluso)

1996: primo isolamento di N. ceranae suApis cerana(“ape asiatica”) da parte di Fries.

1997: Fries dimostrò in vitro la patogenicità di questo microsporidio anche per la nostra Apis mellifera(“ape europea”), In ogni caso era opinione comune che il N. ceranae fosse rimasto geograficamente limitato all’area in cui era stato originariamente rinvenuto (Asia).

2006: Higes trovò 10 su 11

campioni di api spagnole

positive per N. ceranae.

Non si è riusciti a capire con precisione quando e dove N. ceranae ha infettato per la prima volta in natura Apis mellifera.

Si ritiene comunque legittimo credere che

questo passaggio sia avvenuto da almeno 20 anni.

- Paxton dimostra che il patogeno circola in UE dal 1998.

- Negli USA un campione risalente alla metà degli anni ‘90 è risultato positivo per N. ceranae; in Uruguay èrisultato positivo un campione prelevato prima ancora degli anni ‘90 (Chen et al., 1998; Invernizzi et al., 2009).

Negli ultimi 3 anni in Italia è stato riscontrato 1 solo caso di nosemiasi da N. apis in un apiario ubicato in

provincia di Bolzano

(peraltro nfezione mista: N. apis-N. ceranae).

Livelli di infezione negli apiari del monitoraggio nel mese di maggio 2009

1.100.000

437.813

120.000300.000

20.000

251.343

983.000

300.000

200.000

00

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

Tivoli

Zagaro

lo

Guidon

ia

Cicilia

no 2

Subiac

o

Cicilia

no 1

Genaz

zano

Belleg

ra

Artena

Cave

N.

spor

e/ap

eAnno 2009 - Studio sulla prevalenza di

N. ceranae nel centro Italia

Risultati in Toscana – 2009/2010

Risultati - Nosema 2009

Nosema apis 0%

Nosema ceranae 58%

Negative samples 42%

Italian regions Nosema ceranae

Nosema apis

Veneto �

Prov. Auton. Bolzano �

Prov. Auton. Trento �

Liguria �

Emilia Romagna �

Toscana �

Marche �

Lazio �

Abruzzo �

Umbria �

Sardegna �

Molise �

Campania �

Basilicata �

Puglia �

Calabria �

Sicilia �

campioni positivi

North

Italy

Centra

l Italy

South Ita

ly

campioni positivi

“Ricerca effettuata nell'ambito del progetto "Apenet: monitoraggio e ricerca in apicoltura", finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali”(dati Franco Mutinelli)

Risultati - Nosema 2010

Nosema apis

0%

Nosema ceranae

42%

Negative

samples 58%campioni negativicampioni positivi

North

Italy

Centra

l Italy

South Ita

ly

“Ricerca effettuata nell'ambito del progetto "Apenet: monitoraggio e ricerca in apicoltura", finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali”(Dati Franco Mutinelli)

Campioni post-2006

N. Apis

N. ceranae

IBRADi fatto N. ceranae sembrerebbe aver rimpiazzato il N.

apis in UE (Italia inclusa).

Ad oggi è possibile affermare che N. ceranae è diffuso in tutto il mondo: su uno studio realizzato su 115 campioni, sono state riscontrate positività:

• in UE;

• nelle Americhe;

• in Asia;

• in Oceania.

Propagazione dell’infezione: le spore

Ovali

(3*6 micrometri)

Rifrangenti

Quando germinano: filamento polare estroflesso

Il nosema infatti è provvisto di un “filamento polare”che si struttura dalla spora in fase germinativa e gli consente di passare nelle cellule intestinali dell’ospite (ape).

I microsporidi sono parassiti intracellulari obbligati, sporigeni

Ciclo biologico (1)

• Le spore assunte con l’alimento passano nel canale alimentare

• Grazie ai secreti intestinali le spore germinano e producono un filamento che gli permette di penetrare nelle cellule

• Una volta nella cellula si attiva la fase merogonica e successivamente quella sporogonica

Ciclo biologico (2)

• L’esito della fase sporogonica è la produzione di spore e

• Una parte va ad infettare altre cellule sane

• Una parte continua a moltiplicarsi fino a • Rottura delle cellule che determina la liberazione di spore nel lume intestinale

• Successiva eliminazione delle spore con le feci

Inizio di moltiplicazione intracellulare: 24 ore dopo l’infezione.

In caso di infezione conclamata possiamo arrivare fino a 30-50 milioni di spore/ape.

Dose infettante 50:

20-90 spore/ape

Fonti di contagio

• Feci• Telaini infetti (polline e miele)

Trasmissione: oro-fecale• trofallassi• deriva• saccheggio

Dose infettante : 30-90 spore/ape

N. ceranae riesce a moltiplicare in un range di temperatura più ampio rispetto al N. apis (Martin-Hernandez, 2009).

Di contro, la vitalità del N. ceranae si riduce in modo significativo alla temperatura di congelamento(Fries e Forsgren, 2009)

N. apis: malattia dei “mesi freddi e piovosi”

N. apis è caratterizzato da bassi livelli di infezione in estate, un piccolo picco in autunno ed un aumento dei livelli di infezione nel periodo invernale che raggiunge l’apice in primavera

(Bailey, 1955)

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Spo

res

per

bee

X 1

06

J AMF M JJ A S O N D

Picco primaverile dovuto ad umidità, forte quantità di api bottinatrici anziane.

Detta anche “ spopolamento primaverile” poiché si manifesta con una diminuzione numerica delle api in primavera.

N. ceranae: malattia “estiva”

N. ceranae: lì dove cessa di replicare il N. apis (es. per il caldo), inizia a replicare il N. ceranae, le cui spore invece vengono inattivate dalle basse temperature.

413.243

57.778

251.342

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

maggio '09 giugno '09 agosto '09

Num

ero

spor

e/ap

e

Risultati in Toscana – 2009/2010

NOSEMA APIS: SINTOMATOLOGIA

Si presenta con una forma enterica, associata a “spopolamento primaverile” delle famiglie.

Alterazioni organiche causate da Nosema apis

Lesioni macroscopiche

Mesointestino biancastro e rilassato

Retto ripieno di feci acquose

Gonfiore e distensione addome. Ritenzione di feci acquose.

Sintomi

Ape sana

Api malate con addome rigonfio

NOSEMA CERANAE:SINTOMATOLOGIA

Secondo Highes (2008) sarebbe responsabile di spopolamento degli

alveari.

In ogni caso è bene tener presente che a livello internazionale molti dati già pubblicati sul

fenomeno dello spopolamento e morte degli alveari non sono riusciti a stabilire un rapporto

di causa-effetto tra l’infezione e lo spopolamento e morte delle famiglie.

Diagnosi di nosemiasi(in laboratorio)

Campionamento

• prelevare attorno a mezzogiorno almeno 30 api bottinatrici, preferibilmente all’ingresso dell’alveare in un barattolo o sacchetto presto/chiuso;

• conservare a T°di congelamento fino all’arrivo in laboratorio

ESAME MICROSCOPICO

Microscopio ottico:Per visualizzare le spore ovali e rifrangenti

N.ceranae: 4,4 µm x 2,2 µmN.apis : 6 µm x 3 µm

Presenza/assenza Nosema spp.

Presenza/assenza Nosema spp.

Ingrandimento 40X

Microscopia elettronica

In grado di differenziare le due specie in base al numero di eliche del filamento polare

N.ceranae: 20 – 23

N.apis: > 30

N. ceranae N. apis

Effettuando una conta

mediante camera contaglobuli si risale

al numero di spore/apedi Nosema spp.

Esame microscopico quantitativoconta delle spore

Camera di Burker

LIVELLI DI INFEZIONEBASSO : < 100.000 spore/ape

MEDIO: tra 100.000 e 1 milione spore/apeALTO : > 1 milione spore/ape

TECNICHE BIOMOLECOLARIEsistono diversi protocolli di Polymerase Chain

Reaction (PCR) in grado di distinguere i due microsporidi patogeni per Apis mellifera

Identificazione di specie!Nosema ceranae/apis

Identificazione di specie!Nosema ceranae/apis

• PCR - RFLP (Klee et al., 2007; Tapaszti et al., 2009)

• Real-Time PCR (Cox-Foster et al., 2007; Chen et al., 2009; Bourgeois et al., 2010)

• Uniplex PCR con primer specie specifici (Chen et al., 2008)

• Multiplex PCR (Martin-Hernandez et al., 2007) raccomandato dall’OIE

M 1 2 3 C+ C-4

Malattie denunciabili ai sensi del Reg di polizia veterinaria

D.P.R 320/1954 malattie delle api:• Peste europea• Peste americana• Nosemiasi• acariasi• Varroasi (O.M 21 4 1983 e OM 17 2 1995)• Infestazioni parassitarie (O.M. 20-04-2004)- Aethina Tumida , Tropilaeps

Misure previste a seguito di denunciasi applicano gli ART 154-155-156-157-158

del RPV (peste americana, europea, nosemiasi, acariasi)

• Art 154 RPV• 1) SEQUESTRO

• Sequestro apiario • Divieto di movimentare api, arnie e materiale• Divieto di asportare il miele e cera se non

sterilizzati• Divieto di ripopolamento se non previa

disinfezione• sono sospetti tutti gli apiari presenti nel raggio di

3 km (raggio di volo)

Misure previste a seguito di denuncia

Art 155• Per Peste americana e europea :- se malattia allo stadio iniziale possibili trattamenti curativi- in alternativa distruzione delle arnie infette e delle famiglie- l’apiario trattato deve essere sottoposto a esami di

controllo sino a risanamento accertato

Art 156• Anche per Nosemiasi e acariasi gli apiari infetti o

sospetti possono essere sottoposti a opportuni trattamenti curativi

• Il Ministero della Salute ha richiesto un parere al Centro di referenza circa l’applicabilità delle misure contenute nel RPV sia per Nosema apische per Nosema ceranae.

Il Centro di Referenza sottolinea che per Nosema ceranae:

A) non vi sono al momento farmaci autorizzati;

B) la presenza di spore di N. ceranae nell’intestino di api sia evento frequente e non associato a malattia clinica

Parere del Ministero della salute 01/10/2011

“Misure per la nosemiasi”• Le misure previste dal RPV si applicano

solo nei casi di Nosemiasi da N. apis.

• Per i casi di N. ceranae si dovrà fare riferimento alle BPA ed all’impiego di integratori alimentari in grado di ridurre la carica intestinale di spore.

La fumagillina non è più in commercio in Italia dal 01/01/2002.

In passato si utilizzata a scopo “preventivo” in autunno ed a fine

inverno.Oggi, la fumagillina è autorizzata in UK. E’ stata autorizzata solo in via

temporanea in Spagna (2002-2008) e Slovenia (2010).

BPA

Trattamento con integratori alimentari, seguito dalla sostituzione della regina.

Controlli microscopici

COME INTERVENIRE:

Buone Pratiche Apistiche (BPA)

• Ubicazione apiario in luoghi non eccessivamente ombreggiati/soleggiati, né umidi

• Corretto orientamento delle arnie

• Casse sollevate da terra per l’areazione

• Non scambiare materiale apistico tra le famiglie

• Stringere le famiglie e togliere i favi vuoti per l’invernamento

• Corretta alimentazione : invernamento con scorte di miele o dare candito; in primavera ed autunno somministrare integratori alimentari

• Disturbare il meno possibile le api durante il periodo invernale

• Sostituire 3-4 favi/anno

• Sostituire ogni 2 anni le regine

Valutazione efficacia di 2 prodotti naturali per il controllo dell’infezione da N. ceranae

API HERB ®Mangime complementare

a base di essenze vegetali

essiccate e vitamine

VITA FEED GOLD ®Integratore alimentare

biostimolante a base di estratti di

melassa e Beta vulgaris, varietà

altissima

20 alveari colpiti da N.ceranae

5 famiglie trattate con Api Herb ®

5 famiglie trattate con Vita Feed Gold ®

10 famiglie non sottoposte a trattamento

(Giacomelli et al., Apimondia Italia – n. 1/2 • 2011)

GRUPPI TRATTAMENTO DOSAGGIO PER

ALVEARE

FREQUENZA DI

TRATTAMENTO

1 Api Herb ® 50 ml 1 volta/ settimana

per 6 settimane

3 Vita Feed Gold ® 100 ml Ogni 3 giorni

per 6 settimane

8R Nessuno

(solo sciroppo zuccherino)

100 ml 1 volta/ settimana

per 6 settimane

Esito trattamenti per Nosema

050

100150

200250300

350400

450500

07/08

/200

914

/08/2

009

21/08

/200

928

/08/2

009

04/09

/200

911

/09/2

009

18/09

/200

9

Infe

zion

e pe

rcen

tual

e

Gruppo 1 (ApiHerb)

Gruppo 3 (Vita Feed Gold)

Gruppo 8R (bianco)

Fine trattamenti

Conclusioni

Trattamenti con Api Herb e

Vitafeed Gold per 6 settimane:

entrambi i prodotti riducono il livello di

infezione

Vitafeed GOLD : sembra contenere

maggiormente l’infezione per tutte le 6 settimane di trattamento

API Herb: sembra contenere l’infezione

soprattutto nelle prime 3 settimane di trattamento

Grazie dell’attenzione!